Il buon silenzio - Il Centro Don Vecchi
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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019 Il buon silenzio di don Gianni Antoniazzi Gesù non è nato in modo rumoroso. Betlemme era un villaggio silenzioso e la capanna, se vogliamo, un posto ancora più tranquillo. In quell’occa- sione Maria e Giuseppe non hanno detto una parola e il neonato è stato chiamato infante, cioè colui che non parla. Chi ha fede, però, registra in quella vicenda il nuovo corso della storia. Nel deserto, poi, Cristo è stato in disparte 40 giorni: eppure da quel ritiro è fiorita la vita pubblica. Anco- ra: nei due processi davanti a Caifa e Pilato, il Signore è rimasto zitto per lungo tempo (Mt 26,63; Gv 19,9). In croce non ha dato spiegazioni e dopo la sepoltura è iniziata la grande quie- te del sabato. Senza fragore, da que- sti eventi è venuto il trionfo pasqua- le. Quant’è forte e fecondo il buon silenzio nella vita di un uomo! Secon- do la Scrittura, Dio non si manifestava in eventi chiassosi ma nella “voce del tenue silenzio” (1Re 19,12) e nel mon- do antico era considerato sapiente chi capiva il momento per parlare o, più ancora, per tacere. Noi cristiani sap- piamo che nel silenzio nasce lo spazio per accogliere gli altri e Dio stesso. Chi blatera senza sosta non ha cuore per nessuno. Le relazioni sono come la buona musica: servono le armonie ma, più ancora, le pause. Soltanto nel silenzio, poi, si ritrova se stessi. I padri della chiesa domandavano di abitare secum. È giusto: il silenzio non è un abisso da riempire quanto prima. Al rovescio: da esso prende forma la vita personale. Chi sa abi- tare con se stesso ha la profondità e la forza per coniare parole proprie, distinte da quelle altrui. È così che si può anche cantare fuori dal coro.
L'opinione I benefici del silenzio di Alvise Sperandio Molti studi evidenziano che ritagliarsi degli spazi di quiete ha grossi effetti terapeutici Liberarsi dal rumore fa bene alle orecchie e al cervello favorendo il benessere personale Benedetto silenzio! Studi internazio- La promozione di una "cura del silen- E' chiaro, in ogni caso, che fare silenzio nali molto approfonditi e ormai gene- zio" un po' alla volta si sta imponendo dentro e attorno a se stessi non è fa- ralmente condivisi evidenziano che a livello culturale. "Attraverso la me- cile: non tanto perché le cose da fare l'assenza di rumore, tanto più quel- ditazione, le tecniche di rilassamen- sono sempre tantissime, ma anzitutto lo esagerato che mette sotto stress i to e la concessione a se stessi di uno perché il silenzio mette a confronto timpani, fa bene non solo alle orec- spazio di silenzio, è possibile godere con la propria persona e con gli al- chie, ma anche al cervello. Allonta- delle piccole cose che ci circondano e tri. Diventa l'occasione per un'analisi narsi dal caos quotidiano, dai discorsi che molto spesso diamo per sontate", del proprio cammino, per quello che incessanti, dal traffico, dai suoni dei aggiunge ancora Bar. Parole sacrosan- cristianamente si chiama esame di dispositivi elettronici e da quant'altro te! Anche sul nostro settimanale, du- coscienza, per trarre elementi capaci produca rumori fastidiosi aumenta il rante queste settimane estive, abbia- d'indicare la strada da percorrere ed benessere personale sotto tanti pro- mo più volte sottolineato l'importan- eventualmente gli errori da corregge- fili: migliora il sonno, la concentra- za di allontarsi dall'ordinarietà quo- re sui propri passi. Quando il silenzio zione e la memoria; riduce l'ansia, tidiana per regalarsi delle occasioni è sperimentato prendendolo sul serio combatte la depressione e previene i di rigenerazione. Un'operazione che è impagabile. Interessante l'iniziativa disturbi cardiaci; sostiene una buona ben si attaglia al periodo di vacanza, promossa da alcuni rifugi della Valle dieta, favorisce la creatività e ren- che anche etimologicamente significa Agordina che, anche per offrire una de più empatici. Il tema è stato al assenza di qualcosa. Tuttavia, sareb- possibilità di riflessione sugli effetti centro di "Icons", prima Conferenza be opportuno imparare a ricavarsi della tempesta Vaia di quasi un anno mondiale sul silenzio promossa dalla queste parentesi benefiche anche nel fa, propongono alcune giornate di Fondazione Patrizio Paoletti, Istitu- corso dell'anno, scegliendo - perché soggiorno gratis purché si accetti di to di ricerca nel campo della neuro prima di tutto è una scelta - di mette- spegnere smartphone, tablet e com- psico-pedagogia didattica, in collabo- re da parte un giorno alla settimana puter. Una disconessione che aiuta razione con l'Università La Sapienza e per qualche giorno ogni tanto, gli il contatto con la natura, porta lo di Roma e l'Università israeliana di impegni professionali e tutte quelle sguardo e l'attenzione sull'ambien- Haifa. Anche parecchi studiosi ame- dinamiche che possibilmente posso- te, incentiva l'incontro e il dialogo ricani hanno approfondito gli effet- no essere trascurate per qualche ora. con le persone. Dalla nostra parte, ti terapeutici del silenzio. "I rumori Infatti, così come c'è il tempo del la- come veneziani e veneti, abbiamo lo esterni e interni ci allontanano dalla voro, nel quale ciascuno è chiamato straordinario valore aggiunto di tan- conoscenza di noi stessi", rileva Mo- a dare tutto se stesso responsabil- tissimi luoghi che possono aiutarci she Bar, docente ed esperto di cara- mente, ci dev'essere anche quello di in questo salutare esercizio dell'im- tura internazionale in quest'ambito. un riposo inteso in senso autentico. parare il silenzio. Approfittiamone! Testamento a favore della Fondazione Carpinetum La Fondazione Carpinetum ha come scopo il supporto alle persone anziane accolte nei sei Centri don Vecchi pre- senti tra Carpenedo, Marghera, Cam- palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti più fragili che vivono in città. Si so- stiene solo con le offerte e i contributi della gente di buona volontà che ven- gono tutti destinati ad azioni di be- neficienza. Per sostenerla è possibile fare testamento a suo favore: chi non avesse eredi o chi volesse comunque lasciare un legato, sappia che il suo grande gesto di generosità si tradurrà in carità concreta, per fare del bene a vantaggio del prossimo che ha bisogno. 2 ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019
Il bello della vita Saper staccare la spina di Plinio Borghi Per godere del silenzio bisogna imparare a prendersi delle pause allontanandosi dal caos Possono aiutare la domenica, la preghiera quotidiana e iniziative come gli esercizi spirituali Premetto che dedico questa rifles- parato che “il bel tacer” è una cosa e spirituali, quando si dovevano com- sione in primis a me stesso: il tacere “fare silenzio” un’altra. Lapalissiano, piere senza parlare tutti gli atti ordi- e il fare silenzio sono stati elementi si dirà, ma non è male precisare che nari della giornata, gioco compreso sempre molto estranei al mio modo il primo non appartiene all’omertà, (ricordo le partite di pallone in cui di essere e di vivere. Anzi: nel rumo- al farsi i fatti propri, a non interferi- si chiamava palla battendo le mani!). re e nella confusione mi sento per- re se non ti riguarda, ecc. Tutt’altro. Ovviamente non ci si riferisce a un fettamente a mio agio, a tal punto T’insegna a parlare a proposito e so- atteggiamento formale e non avreb- che nel silenzio assoluto non riesco prattutto a saper ascoltare molto pri- be alcun senso se non servisse a to- nemmeno a concentrarmi. Sono nato ma di aprir bocca. I mezzi di comuni- gliere l’attenzione da tutto il super- in una famiglia che, a pieno regime, cazione, le persone che ti circonda- fluo che la monopolizza abitualmen- contava nove persone, nonna ca- no, i dibattiti, le forme di democra- te, a far ordine nei propri pensieri, ciarona inclusa. Sono cresciuto fino zia assembleare ti riempiono di tante a dedicarsi all’introspezione e alla all’adolescenza in seminario, quando di quelle parole e informazioni che meditazione, a riformulare l’ordine il numero delle presenze era molto si fa una fatica enorme a selezionare di priorità dei nostri interessi. Farlo consistente e quindi fervevano atti- per introiettare il necessario. E non nella più completa confusione della vità difficilmente contenibili in ter- bisogna limitarsi a sentire, sennò la frenesia della vita moderna non è fa- mini di tranquillità. Quel periodo, confusione aumenta, bensì occorre cile e abbiamo già detto quanto pos- però, mi è servito a imparare come saper ascoltare, evitando di interve- sano essere utili nella fattispecie le temperare le esuberanze eccessive. nire se non serve o, peggio, di farlo vacanze o le ferie. Tuttavia non ba- Negli ambienti di lavoro e militari solo per parlarsi addosso. Sappiamo sta. Vanno ricercati anche nei perio- (l’artigliere doveva avere un timbro quanto questo difetto sia presen- di ordinari momenti per staccare un di voce che sovrastasse il rombo del te, specie negli ambienti pubblici e, po’ la spina (inclusa quella del tele- cannone), in quelli politici, sindacali purtroppo spesso, anche nell’asso- visore, del cellulare e del quotidiano) e sociali la cosa si è consolidata (mai ciazionismo. C’è poi l’altro aspetto, e creare quell’atmosfera di silenzio avuto problemi a “tener su” la com- la cui esigenza nasce proprio dal di- che ci reimposti. La festa settima- pagnia). Da simile pulpito parlare di sordine e dal rumore assordante da nale da santificare potrebbe essere “tacere” e “fare silenzio” rischia di cui siamo circondati: fare un po’ di uno di questi e, per i più esigenti, stridere o addirittura di essere con- silenzio. Ciò, in linea di massima, ri- anche la preghiera giornaliera. Per traddittorio. Tuttavia la formazione chiede pure l’esclusione dell’ascolto tutti il meglio rimane il ricorso pe- ricevuta strada facendo e le conse- stesso, ché altrimenti silenzio non riodico ad alcuni esercizi spirituali: guenti esperienze mi consentono di c’è. Io l’ho imparato a fatica duran- chi ci ha provato ne è uscito entusia- offrire un contributo. Intanto ho im- te i numerosi momenti degli esercizi sta e afferma che non c’è paragone. Domanda per entrare ai Centri don Vecchi Ai Centri don Vecchi il turnover degli appartamenti è costante. Chi pensas- se dipresentare domanda d’inserimen- to, mettendosi in lista d'attesa, può consegnarla in direzione al Centro don Vecchi 2 di via dei Trecento campi a Carpenedo. Per richiedere un alloggio occorre: non avere meno di 65 anni e più di 83; trovarsi in una condizione economica modesta; essere normal- mente autosufficienti; disporre di un garante che si assuma la responsabilità di intervenire qualora la persona abbia necessità di una diversa collocazione, in seguito alla perdita dell’autonomia. ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019 3
Sottovoce Il bene fatto in silenzio di don Gianni Antoniazzi Qualcuno pensa che abbia senso fare raccomandato molto questo stile. senza cioè pensare alla pubblici- del bene solo se si viene visti e capi- E così Madre Teresa ha insistito sul tà e al voto della gente. Purtroppo ti dagli altri. Nel Vangelo c’è un epi- valore del bene compiuto senza non va così: il criterio per operare sodio luminoso. Gesù va al tempio cercare la notizia. La nostra pove- sembra l’attenzione ai moderni sho- di Gerusalemme e siede nella sala ra Italia avrebbe bisogno di politici far dei social. Ahimé, quanto siamo del tesoro. Lì si trovavano 13 shofar, capaci di operare il bene in silenzio, lontani da quella povera vedova! trombe metalliche con casse di ri- sonanza dove l’offerta delle monete creava un immenso rimbombo. Passa una vedova che mette appena due spiccioli. Erano di così poco valore, che se un israelita vedeva a terra una di quelle monete non faceva neanche la fatica per raccoglierla. Il rumore dev’essere stato insignifican- te nel frastuono generale. Eppure, Gesù chiama i 12 e dice loro che ella ha dato più di tutti, perché ha messo tutto quando aveva con sé. Ecco: Dio non dimentica il bene compiuto in si- lenzio. Non solo: chi offre molto non fa male, tuttavia la storia dell’uma- nità cambia solo quando qualcuno offre tutto e in silenzio cioè senza secondi fini. Francesco d’Assisi ha In punta di piedi Il peccato di omertà Esiste un silenzio privo di valore. Si chiama omertà e an- sempre i soldi della Chiesa sono stati gestiti per i bisogno- che la Chiesa ne ha sofferto e ne soffre. Viene in mente il si: talvolta per interessi personali e nessuno ne ha parlato. silenzio di Pio XII che, durante la seconda guerra mondia- Forse c’era l’idea che i panni sporchi vanno lavati in casa? le, non condannò con chiarezza le stragi di innocenti. Peg- In realtà il Vangelo ha parole durissime contro l’omertà. gio: molti abusi di pedofilia sono stati messi a tacere. Non Gesù mette in guardia: non ci sarà nulla di segreto, ma le cose pronunciate nelle stanze più remote saranno addirit- tura proclamate nei tetti (Lc 12,2-3). Chiarissimo, dunque. L’omertà viene del tutto condannata e la comunità cri- stiana non può cercare scuse. D’altra parte anche i papi moderni hanno domandato perdono per i molti silenzi, privi di coraggio. A me permettete soltanto questa piccola considerazione. Ogni settimana scrivo L'incontro e, in par- rocchia, Lettera aperta. Talvolta vorrei usare una parola precisa e chiara su alcune gravi difficoltà presenti. Però è faticoso parlare in modo aperto perché spesso si viene fraintesi e, al posto di costruire, si rischia solo di distrugge- re. In nessun modo desidero giustificare l’omertà. Teniamo comunque conto di quanto sia faticoso, anche fra cristiani, trovare le parole giuste per edificare senza distruggere. 4 ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019
La riflessione Assordati Lente d'ingrandimento di don Gianni Antoniazzi di Francesca Bellemo L'aiuto del Comune per il progetto fragilità Fermarsi almeno per un po' ogni giorno è una scelta personale Il Comune di Venezia ci aiuta. Si tratta di un esercizio che può aprire a sguardi sorprendenti Sono stati, infatti, finanziati 30 mila euro all’anno per il progetto Si sta come stanno d’estate su una trarci e sostare. Da soli, per un po’. di sostegno alle fragilità persona- parete rocciosa gli scalatori. Appesi, Costringersi al deserto, alla solitudine li, che già in passato riceveva una quasi impiccati. Sotto il sole cocen- (che è altra cosa dall'isolamento). Co- cifra di 290 mila euro l’anno. Spie- te o esposti alle intemperie. Si prova stringersi alla disconnessione. Avere ghiamo bene di che cosa si trat- un’enorme fatica a fronte di ogni pic- diritto al buio. Avere diritto all’oblio. ta. Tutti sanno che i Centri don colissimo movimento. La confusione, Avere diritto al silenzio. Buio e si- Vecchi sono nati per persone au- il traffico, i mille impegni della vita, lenzio accentuano gli altri sensi. Si tosufficienti. È uno dei criteri per entrare. Ma il tempo passa e con una quotidianità fatta di velocità e è costretti a muoversi all’interno, ad gli anni i residenti invecchiano. La di rumore che ci rendono sordi alla ascoltare e ad ascoltarsi. Si perce- famiglia di provenienza dovrebbe disperazione di tanti, lontani e ancor pisce nettamente la presenza di chi trovare una soluzione opportuna più se vicini. Questo genere di quoti- sa accompagnarci in ogni grotta del- perché i centri non sono case di dianità rischia di diventare l'occasio- la vita. Gli occhi si abituano al buio. riposo, bensì condomini ad alta ne buona per evitare di vedere e di E’ possibile scorgere una luce flebi- protezione, non di più. È normale, ascoltare la nostra coscienza. Arram- le più lontano. E riconoscere quella tuttavia, che nel corso del tempo picati sul costone, affannati, si sta in presenza, stringersi ad essa come un residente trovi nel centro una superficie, senza mettersi in discus- a una mano sicura che ci conduce famigliarità e una consonanza dif- sione, senza mai smettere di parlare, all’esterno, qualsiasi sia la via d’usci- ficili da interrompere. Di solito, senza mai ascoltare, senza mai anda- ta. Seguirla. Non è necessariamente allora, la famiglia di origine cer- re in profondità. Al massimo si urla, la stessa porta da cui siamo entrati. ca di affiancare un'assistente a contro qualcuno o qualcosa, solo per Riemergere, da una parte o dall’altra chi ne ha la necessità. Ecco: per venire un poco incontro a chi non evitare di ascoltare l’urlo altrui. E non ha importanza. Dopo un periodo ha più nessuno, è stato pensato il così diventa una gara di urla, dove di silenzio e di buio si può tornare alla progetto fragilità. Ci sono badanti "vince" chi più sa alzare la voce. Pre- luce e lo si può fare con una diversa pagate dalla Fondazione Carpine- potenza e arroganza, proprio quan- consapevolezza, con una diversa pro- tum che, giorno e notte, danno do invece occorrerebbe il silenzio. fondità di conoscenza delle cose e di qualche aiuto e accudiscono chi si Il punto è che l'occasione per fermar- sé. Dopo un periodo di silenzio si può trova nel bisogno. Si tratta di pic- si davvero e per ascoltare va cercata ascoltare con orecchie nuove. E maga- coli servizi: una mano per alzarsi con attenzione anzitutto dentro di ri comprendere finalmente le parole dal letto, per vestirsi, per essere noi. In silenzio. E’ come una piccola più nitidamente. Gli occhi, accecati, accompagnati a pranzo o per al- grotta buia, della quale non si intra- si riabituano gradualmente alla luce. tre necessità contingenti. Non è vede l’uscita. E’ lì, affacciata sulla E vedono diversamente. Più lontano. assistenza, perché il personale parete rocciosa soleggiata: basta en- A colori. Più vicino. Talvolta dentro. non maneggia farmaci e non offre cure. È soltanto accudienza alla persona. Anche di notte il servi- zio è attivo e chi si trovasse nel bisogno sa di avere un riferimento certo sempre disponibile. Per tut- te queste incombenze il Comune ha messo a disposizione una cifra di circa 1,27 euro a testa a notte. Tanti? Pochi? Il fatto è che la Fon- dazione si è sviluppata molto negli ultimi anni e la somma versata era rimasta la stessa pur dovendo ba- dare a molta più gente. Con l’ag- giunta di questi 30 mila euro l'Am- ministrazione ci viene incontro. Grazie di cuore. Speriamo che an- che la Regione Veneto voglia dare presto la sua attenzione: se fosse, lo riferiremo tempestivamente. ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019 5
Mondo volontariato e terzo settore Cultura e inclusione sociale di Matteo Riberto Oggi forte Marghera è uno dei luoghi Così siete riusciti a dare lavoro a più amati dai mestrini. Un posto dove tante persone e a recuperare un po- si può prendere un aperitivo, pranza- sto oggi molto frequentato. re, ma anche assistere gratuitamente “Contiamo circa un’ottantina tra soci a concerti e partecipare a iniziative e soci-dipendenti. A parte alcuni vo- culturali. Il tutto in una cornice im- lontari, che si contano sulla punta del- mersa nel verde. Fino a qualche anno le dita, sono tutte persone assunte”. fa non era così. In diversi spazi, il forte era in uno stato di abbandono. Avete fatto investimenti importanti Il merito del recupero dell’area è in per recuperare il forte. gran parte della cooperativa sociale “Posso citare i lavori di bonifica e si- Controvento. Una realtà che ha inve- stemazione della cosiddetta “baia” stito molte risorse ed energie per dare che abbiamo gestito per circa 4 anni. nuova vita a questo straordinario luo- Ma anche i lavori di recupero effet- go, puntando sulla ristorazione e su un tuati nell’area dove sorge il Gatto modello che mira all’inclusione sociale Rosso o anche i nuovi bagni. Inter- attraverso l’impiego di personale che, venti, anche questi, che rimarran- per diversi motivi, vive o ha vissuto no a beneficio della collettività”. Giuliomaria Garbellotto situazioni di difficoltà. Giuliomaria Garbellotto è il responsabile even- difficoltà accompagnandole in un per- Forte Marghera non è però solo un ti e comunicazioni di Controvento. corso finalizzato all’indipendenza”. luogo di ristorazione. “Organizziamo anche concerti gra- Ci presenta la cooperativa? Avete puntato sulla ristorazione… tuiti, presentazioni di libri, mostre, “Controvento è una cooperativa di “Abbiamo iniziato con i lavori di boni- degustazioni di vini e tanto altro”. tipo b: significa che impiega almeno il fica e ripristino della zona dove oggi 30% di persone che vivono situazioni sorge il Gatto Rosso, la nostra griglie- Controvento è impegnata anche nel- di svantaggio. Persone con disabilità ria. Abbiamo promosso il progetto or- la gestione di altri luoghi. psichiche, fisiche o con un passato dif- ganizzando Scarpe Rotte, un festival “Ce ne sono diversi. Nel 2014 abbiamo ficile segnato da uso di stupefacenti o musicale gratuito per far conoscere partecipato al bando di assegnazione periodi di detenzione. Il nostro obiet- a tutti il “nuovo” forte che ha subito del Parco Rurale di San Floriano, un tivo è fornire a queste persone delle riscosso apprezzamenti. Le cose sono appezzamento collinare di circa 65 opportunità di inserimento sociale e andate bene e oggi abbiamo anche ettari a Polcenigo (Pn). Attualmente lavorativo che non sempre si posso- altri due locali: il Bagolaro, la pizze- nel parco gestiamo due punti ristoro, no trovare nel mercato del lavoro”. ria con forno a legna, e la Dispensa, una fattoria sociale e organizziamo che è il nostro ristorante. In tutti i tutta una serie di eventi e percorsi Un obiettivo che avete perseguito locali proponiamo pietanze all’inse- formativi. Il tutto con la stessa filoso- scegliendo forte Marghera. gna dello slow food: a km zero e il più fia che punta a progetti auto-sosteni- “La cooperativa è nata nel 2011, come possibile sostenibili per l’ambiente”. bili finalizzati all’inclusione sociale”. proseguimento di alcune iniziative as- sociative e imprenditoriali legate al La scheda territorio come il bar Conestoga, il locale Fucina Controvento, il rifugio Controvento, da un decennio protagonista al forte Marghera Pizzoc. Abbiamo deciso di impegnar- La cooperativa sociale Controvento nasce nel 2011 con l’obiettivo di perseguire ci in un progetto su forte Marghera: finalità sociali e di promozione umana, realizzate attraverso la gestione di servizi l’idea era quella di recuperare un’area culturali, educativi e di attività produttive, tramite le quali agevolare l'integra- che aveva vissuto diverse vicissitudi- zione lavorativa di persone che vivono situazioni di difficoltà dovute a disabilità ni e creare un luogo che fosse aper- fisiche o psichiche o a un passato difficile. Sempre da otto anni a questa parte, to alla cittadinanza. Ci sembrava un Controvento gestisce alcune aree di forte Marghera a Mestre, un luogo pubbli- posto perfetto dove promuovere un co, aperto a tutti, che la cooperativa ha in gestione in seguito alla vittoria di progetto che fosse auto-sostenibile un bando. La sede è in via Mutinelli 29 a Favaro Veneto. La cooperativa orga- (la cooperativa non riceve fondi pub- nizza tantissimi eventi e attività: per rimanere aggiornati sui diversi progetti è possibile visitare la pagina facebook o consultare il sito www.veneziacontrovento. blici) e che ci permettesse di offrire it dove si trovano i contatti telefonici dei responsabili dei diversi progetti condotti. opportunità lavorative a persone con 6 ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019
Pensieri a voce alta Nuovi orizzonti 5 per mille Un modo concreto per aiutare di Federica Causin Il 5 per mille è una parte delle no- stre tasse a cui lo Stato "rinuncia" La valigia per la montagna è quasi ga e io ho spiegato loro che le passe- per sostenere un ente benefico che pronta. Come al solito, l’ho riempi- relle poste sulla sabbia non mi per- aiuta il prossimo in difficoltà. Non ta molto, forse troppo, ma finché la mettevano di andare così lontano. In costa nulla e se non si sceglie di do- cerniera si chiude, perché non sfrut- seguito, ho saputo che lo stabilimen- narlo rimane comunque allo Stato. tare lo spazio a disposizione? Così po- to balneare disponeva di una di quel- Il 5 per mille non sostituisce l’8 per trò fronteggiare qualsiasi evenienza, le sedie a rotelle con un paio di gros- mille destinato alle confessioni reli- mi sono detta mentre aggiungevo un se ruote gialle, adatte per la sabbia giose. Sono due opportunità diverse pile e il pigiama corto. Avere a por- e per l’acqua, che sono diventate il di destinare le proprie imposte per tata di mano le cose che mi potreb- simbolo delle spiagge accessibili alle fini differenti. Amici lettori vi chie- bero servire mi fa sentire più auto- persone disabili. Ho chiesto di poter- diamo di impiegare bene le tasse noma, più libera di scegliere. Quella la prendere in prestito e la magia si scegliendo, nella dichiarazione dei che trascorrerò in montagna, in val è compiuta. Credo che l’espressione redditi, come destinare il 5 per mille. Casies, sarà la mia ultima settima- che si è dipinta sui visi delle bambi- na di ferie estive. Le altre due sono ne, quando mi hanno vista arrivare Tre possibilità di scelta volate. Durante la prima, a Caorle, in riva al mare sarà uno dei ricordi Se credete opportuno il lavoro fat- con le mie nipotine e il resto della che mi porterò a lungo nel cuore. to con gli anziani e le famiglie in famiglia, ho fatto il pieno di sole, Abbiamo giocato a palla e ci siamo difficoltà proponiamo di dare il 5 relax, risate, giochi, chiacchiere, lasciate bagnare dalle onde, sotto lo permille alla Fondazione Carpine- tenerezza, domande. I bimbi, si sa, sguardo incuriosito di qualche altro tum dei Centri don vecchi: codi- sono degli acuti osservatori in cerca piccolo che, ne sono sicura, avrebbe ce fiscale 94064080271. Se inve- di risposte, quindi bisogna tenersi voluto provare a salire su quel singo- ce preferite sostenere i bambini sempre pronti! Sorridono soddisfatti, lare “mezzo di trasporto”. Una gior- si può aiutare il Centro Infanzia Il quando rispondi con naturalezza e nata di straordinaria normalità che Germoglio che da più di 100 anni poi ti regalano la poesia che colgo- ha fatto bene a tutti noi, perché ci si occupa della formazione e del- no nelle piccole cose; così un cielo ha ricordato che l’amore ha una for- la crescita dei bambini in via Ca’ a pecorelle diventa un prodigio da za tutta sua che non annulla i limiti o Rossa: codice fiscale 90178890274. fotografare e un ghiacciolo condiviso le difficoltà, ma li affronta e, in qual- Da ultimo invece, per chi ritiene acquista un sapore nuovo. Il mare mi che modo, li supera. Devo confessar- di sostenere le donne in difficol- ha dato modo di sperimentare che vi che quest’estate, anche grazie a tà da secoli c’è l’Associazione Pia- l’autonomia non è soltanto la libertà una vicenda particolare che una per- vento: codice fiscale 90017970279. di muoversi ma è anche la possibilità sona alla quale sono molto affeziona- Come destinarlo di fare una sorpresa. Mi spiego me- ta ha voluto condividere con me, ho glio: sin dal primo giorno, Elena ed toccato con mano che l’amore può Se compili il Modello 730 o il Model- Erica hanno espresso il desiderio di far rinascere chi lo riceve e regala- lo Redditi, nel riquadro “Sostegno giocare insieme a me sul bagnasciu- re un’inattesa felicità a chi lo dona. del volontariato…” firma e scrivi il codice fiscale dell'ente prescelto. Se non sei tenuto a presentare la dichiarazione dei redditi puoi co- munque donare il tuo 5 per mille: nella scheda fornita insieme alla Certificazione Unica dal tuo da- tore di lavoro o dall’ente che ero- ga la pensione, firma nel riquadro “Sostegno del volontariato…” e scrivi nel riquadro il codice fisca- le dell'ente prescelto. Inserisci la scheda in una busta chiusa e scrivi- ci “Destinazione 5 per mille Irpef” insieme al tuo cognome, nome e codice fiscale, consegnala poi gra- tuitamente ad un ufficio postale, al Caf oppure al tuo commercialista. ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019 7
Proverbi africani Pianificare le attività di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano Di fronte alle costrizioni obiettive di convivenza armonica. Su questo dei Basonge del Congo Rdc quando della vita, ogni uomo deve impegnar- punto gli africani e gli occidentali rilevano che “un gancio di ferro più si in qualche attività. Deve quindi hanno in comune il senso del valore lungo aiuta a cogliere i frutti più lon- fare delle scelte razionali. La razio- della pianificazione finalizzata delle tani”. Lo scopo di avere una cosa, nalità implica non soltanto l’utilizzo attività. E’ da notare che la logica dipende dal livello del proprio inte- dei mezzi proporzionati alle scel- esistenziale dell’Africa (quella tra- resse per la medesima, come inse- te, ma che queste scelte siano esse dizionale) è assai fuori dai parame- gnano i Tutsi del Burundi: “L’occhio stesse razionali, ben calibrate, piani- tri dello sviluppo socio-economico che guarda la giovane donna e quello ficate. C’è una differenza dal modo moderno occidentale, fondato sul che guarda una pianta non hanno la di ragionare dell’uomo della civiltà cumulo del capitale monetario, dei stessa distanza”. Per raggiungere la capitalista e quello dell’uomo africa- beni, nella dinamica della durevo- meta, occorre sacrificio e perseve- no. Per il primo, la finalità primaria lezza della vita. In ogni modo, per ranza. Così constatano i Wolof del e fondamentale della pianificazione gli Africani la vita deve tendere ad Senegal: “Ti hanno inviato a pestare delle proprie attività è il cumulo del una meta. Per raggiungerla, occor- il mais, non ti hanno chiesto di stare capitale monetario, in quanto per lui rono mezzi adeguati e necessari. in piedi”. Per raggiungere dei risulta- il denaro è l’assicurazione per ec- In certi casi occorre, inoltre, evita- ti, ci vuole tatto e sapienza, perché cellenza della sussistenza personale re di spendere inutilmente i propri “chi pesca con precauzione raccoglie quotidiana e della propria felicità. sforzi e le proprie energie. Vediamo enormemente”, ci ricordano i Bason- Per l’africano non è così. Per lui, come i proverbi cercano di spiegarci ge del Congo Rdc. Quando vogliamo lo scopo finale dell'organizzazione tutto questo. Gli Hutu del Burundi un servizio da qualcuno, dobbiamo e delle scelte risiede nell’aumento dicono: “Ciò che il cuore desidera avere pazienza. Gli amici Bamilèkè delle possibilità di permanenza nella ardentemente mette le gambe in del Cameroun sottolineano che "se relazione con gli altri. Si pianificano movimento”, che significa: colui che la persona che è andata a cercare le attività con riguardo ai dettami vuole raggiungere un obiettivo, deve l’acqua al pozzo tarda a rientrare, degli usi e costumi, per stare bene cercare i mezzi necessari. Se coloro significa che le sue zucche non sono con la propria coscienza dinanzi alla che perseguono uno stesso obiettivo, ancora piene”. E' necessario avere morale, dinanzi al proprio clan, vil- sanno vivere insieme, lo otterranno. qualche amico importante per riusci- laggio, ecc. L’uomo africano fa tutto E’ quello che pensano i Bambara del- re nell'impresa. “Solo la persona che per non trovarsi mai nel pericolo di la Costa d’Avorio: “Coloro che voglio- occupa il fondo degli alberi, ti procu- essere condannato dalla morale o dal no che le cose durino sono il genero rerà del buon miele”, raccontano gli diritto e, quindi, di perdere la stima e suo suocero”. Naturalmente se si Abè, della Costa d’Avorio. Concludia- della società. Si tratta pertanto di vogliono raggiungere degli obiettivi mo con una massima africana: “Se una pianificazione impostata su scel- alti, bisogna fare dei sacrifici e utiliz- ami l’olio, non tagliare l’albero che te animate esse stesse dalle esigenze zare molti mezzi. E’ la constatazione produce le nocciole”. (35/continua) La grande squadra dei volontari in servizio I volontari all'opera nei diversi ambi- ti d'impegno della Fondazione Car- pinetum sono oltre mezzo migliaio. Quelli che intendono prestare servi- zio nel futuro Ipermercato solidale agli Arzeroni sono circa 130, iscritti nel registro dell'associazione Il Pros- simo che gestirà la futura struttura. Confidiamo che il numero possa sali- re: ad essi possono aggiungersi altre realtà che già collaborano con noi e che potrebbero entrare nell’Ipermer- cato solidale. Quanti ancora il Signo- re sta chiamando a questa impresa? Chi leggendo si sentisse chiamato venga a lasciare la propria adesione. 8 ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019
Tradizioni popolari La sfortuna provocata di don Sandro Vigani Il malocchio e le fatture ramantico di toccarsi o toccare il un pezzo di vestito, dei capelli, un Anche la credenza nel malocchio corno per allontanare gli iettatori. oggetto dell’igiene personale... Chi era molto viva e radicata nel Vene- La credenza nel malocchio era viva faceva la fattura, trattava l’oggetto to di un tempo (e, da qualche par- nelle campagne venete e nella Val- mediante formule magiche e mani- te, tuttora). Si credeva che alcune le Padana fino alla metà dello scor- polazioni di vario genere: il “male” persone, spesso soltanto con lo so secolo, ma ancora oggi, come che si faceva all’oggetto si sareb- sguardo, potessero causare effetti testimoniano molti processi contro be trasmesso al suo proprietario. negativi su altre persone: sfortu- sedicenti maghe e cartomanti, c’è na, disgrazie e perfino la morte. chi è convinto della sua esistenza. Superstizioni con oggetti religiosi Questa credenza ha radici molto Chi riceveva il malocchio diventava Una pratica condannata da alcuni antiche. Nel XVI secolo Enrico Cor- di cattivo umore, stanco, debole, Sinodi diocesani fin dal secolo XVI nelio Agrippa (+1536), nell’opera La le cose gli andavano male, i figli perché considerata superstizione, Filosofia Occulta o La Magia, defi- erano perseguitati dalla cattiva documentata solo nel Triveneto, è nisce il malocchio "una forza che sorte…. Il segno certo del maloc- quella delle benedizioni da parte partendo dallo spirito del fascina- chio era perciò il deperimento fisi- dei laici. Benedizioni di campi e tore entra negli occhi del fascinato co e psichico che apparentemente animali o ribenedizioni di ogget- e giunge fino al suo cuore. Lo spi- non aveva alcuna origine organica. ti come rami d’ulivo, candele già rito è, dunque, lo strumento della La depressione, ad esempio, veniva benedette dai sacerdoti, oltre a fascinazione”. Era sufficiente in- quasi sempre considerata sintomo pratiche magiche e di stregone- crociare lo sguardo di una persona del malocchio. In questo modo la ria poste in atto da chierici. Un che ha sentimenti negativi di odio gente del popolo cercava di spie- Sinodo di Aquileia del 1602 con- e rabbia per riceverne l’influenza gare ciò che all’apparenza era pri- dannò lo strano uso di incatena- negativa. Nell’antica Roma, Catullo vo di spiegazione. Per togliere il re le chiese per tenere lontane le (+54 a.C.), conclude la sua poesia malocchio era necessario rivolgersi streghe. Il Sinodo di Vicenza del a Lesbia esortandola a confondere a donne considerate detentrici di 1611 condannò l’uso di portare il il numero dei baci che lei immagi- una magia buona che, con formu- Santissimo sulle aie delle case di na gli dia, “perché nessun maligno le il più delle volte incomprensi- campagna per combattere even- possa gettarci il malocchio, sa- bili, benedizioni con oggetti sacri tuali grandinate e incendi. Con lo pendo che è così grande il numero e altro, liberavano il malcapitato stesso scopo si usava la cera del- dei nostri baci”. Contro il maloc- dall’influsso negativo. Provocava gli la candela posta sugli altari delle chio i romani usavano il fascinum, stessi danni del malocchio anche la chiese. Per ritrovare un oggetto un amuleto a forma di fallo eretto fattura. Per affatturare una perso- smarrito era consigliato fissare che portavano al polso o al collo. na ci si procurava qualcosa con la una candela all’alba sullo sfon- Da qui deriva il famoso gesto sca- quale essa era stata in contatto: do di una chiesa. (38/continua) L'aiuto è per tutti Molti pensano che i generi alimenta- ri, la frutta e la verdura, i mobili, gli indumenti e gli oggetti per la casa, distribuiti al Don Vecchi, siano desti- nati esclusivamente ai senza tetto, ai disperati e ai mendicanti. In real- tà tutto ciò che viene raccolto e che si può ricevere a fronte di un’offerta simbolica destinata ai costi di gestio- ne, è a disposizione di chiunque abbia una difficoltà ad arrivare alla fine del mese: disoccupati, precari, lavorato- ri con stipendio inadeguato, famiglie numerose o in situazioni di disagio. Per fortuna di prodotti e materiali ne abbiamo spesso in abbondanza: chi ne avesse bisogno non esiti a farsi avanti! ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019 9
Mestieri antichi Il postino CENTRI DON VECCHI Intrattenimenti di Adriana Cercato Settembre 2019 CAMPALTO Concludendo il nostro viaggio nel- moderni mezzi di comunicazione, ma Domenica 15 settembre ore 16.30 la storia della posta una menzione ciò aveva degli svantaggi: i sistemi di Coro di riguardo la merita il celeberrimo allora potevano facilmente smettere LA SPINETTA piccione viaggiatore. Si tratta di una di funzionare, essere manomessi od MARGHERA varietà di piccione domestico, se- intercettati. Per risolvere questo pro- Domenica 22 settembre ore 16.30 lezionato geneticamente per la sua blema l'esercito italiano fece un largo Musiche di ogni tempo con abilità nel ritrovare la strada di casa uso dei pennuti, tanto da creare delle THE MODERN BAND anche da distanze notevoli. Per que- vere e proprie colombaie mobili, per sto motivo, grazie alle sue capacità di mettere in comunicazione le truppe CAMPALTO orientamento, in passato fu utilizza- operanti in prima linea con i coman- Domenica 22 settembre ore 16.30 to per portare messaggi da un luogo danti che si trovavano in aree più ripa- Compagnia teatrale “Il Gruppo del all'altro. Il piccione viaggiatore ha un rate. Le colombaie mobili si suddivide- Venerdì” Commedia NEL PAESE DI COSI’ COLA’…. innato senso di orientamento che gli vano in autocolombaie, consistenti in permette di tornare al proprio nido speciali carri automobili attrezzati con CARPENEDO sfruttando il fenomeno della magne- colombaia della capacità da 90 a 100 Domenica 29 settembre ore 16.30 toricezione. In competizioni colom- colombi, e colombaie rimorchio, costi- Coro bofile sono stati registrati voli sino a tuite da carri a due ruote con gomme LA BARCAROLA 1.800 chilometri. La loro velocità me- pneumatiche. Quest'ultime erano ca- ARZERONI dia in volo su moderate distanze, 600 paci di contenere da 100 a 120 colom- Domenica 29 settembre ore 16.30 chilometri, è di circa 80 chilometri bi. L'imprevedibilità di questa scelta Coro e varie con all'ora. L'uso del piccione viaggiatore dell'adoperare i piccioni viaggiatori in GLI AMICI DEL BEL CANTO NOVENTANO fu fondamentale durante la storia e guerra fu talmente vantaggiosa che il suo primo impiego risale ad oltre 3 questi vennero riadoperati anche nel- Ingressi liberi mila anni fa, quando veniva adopera- la seconda guerra mondiale. Fu infatti to da Egiziani e Persiani. Nell'antichità una colomba chiamata “Paddy” che il era il principale mezzo di comunica- 6 giugno 1944, riuscendo a beffarsi dei CENTRI DON VECCHI zione ad alta priorità: per le civiltà falchi tedeschi e attraversando oltre greco-romane era il sistema adopera- 230 miglia, portò per prima la notizia Mercoledì 18 Settembre to per trasmettere informazioni fino agli alleati dello sbarco in Normandia. MiniGita-Pellegrinaggio a ai confini dell'impero. Il suo utilizzo L'impresa del pennuto, compiuta in CASTELFRANCO VENETO però non si limita soltanto a secoli fa. meno di cinque ore, fu talmente ecla- Infatti, durante la Grande Guerra, con tante che alla sua morte nel 1954 esso Programma l'invenzione del telegrafo e più tardi fu ricordato e premiato in una cerimo- Partenze dai Centri don Vecchi: anche del telefono, la maggior parte nia speciale e più tardi, nel 2005, gli fu Ore 14.00 - Carpenedo degli eserciti faceva affidamento sui dedicato un film d'animazione. (4/fine) Ore 14.15 - Arzeroni e Campalto Ore 14.30 - Marghera Ore 15.30 - S. Messa nell’Auditorium del Centro don Ernesto Bordignon Ore 16.30 - Merenda in compagnia Ore 17.30–18.30 - Passeggiata in centro Ore 19.30 - Rientro a Mestre Euro 10,00 tutto compreso Il nostro settimanale Ogni settimana L'incontro è distribuito gratuitamente in 5 mila copie in molte parrocchie e nei posti più importanti della città. È consultabile anche sul nostro sito www.centrodonvecchi.org 10 ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019
Per trasparenza Per realizzare l'Ipermercato solidale Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene La figlia della defunta Iris Slupik quasi un’azione e mezza, pari a l’anonimato ha messo a ha sottoscritto due azioni, pari € 70, per ricordare la sua cara disposizione di don Armando a € 100, per onorare la memoria congiunta. trentamila euro e don Armando di sua madre. è orientato ad impiegare Il dottor Augello ha sottoscritto tale somma in azioni della Le due figlie della defunta un’azione, pari a € 50, per Fondazione Carpinetum a meno Filippa Giovanna Garigliano ricordare la sua defunta moglie che non vi siano necessità più hanno sottoscritto un’azione, Daria Malaguzzi in occasione dei urgenti e più gravi. pari a € 50, per onorare la 49 anni di nozze. memoria della loro madre. La signora Ondina Riccardo ha Una persona rimasta anonima sottoscritto dieci azioni, pari a È stata sottoscritta quasi mezza ha sottoscritto mezza azione € 500. azione, pari a € 20, in memoria abbondante, pari a € 30, per dei defunti delle famiglie venerare S. Antonio da Padova. La signora Cristina Nicoletta Tagliaro e Parmesan. Perale ha sottoscritto quasi La moglie e i figli del defunto mezza azione, pari a € 20. Il signor Fabio Venzo ha Gianfranco Liviero, in occasione sottoscritto mezza azione del quarto anniversario della Il signor Giovanni Mazzer ha abbondante, pari a € 30, in sua morte, hanno sottoscritto sottoscritto dodici azioni, pari a memoria del defunti: Antonio, due azioni, pari a € 100, per € 600. Romano e Gina. onorarne la memoria. Il figlio della defunta Carla Gli inquilini del condominio Lunedì 18 giugno una signora Bianco ha sottoscritto due “A. Volta” di Mestre hanno rimasta anonima ha sottoscritto azioni, pari a € 100, per onorare sottoscritto tre azioni, pari a € quasi mezza azione, pari a € 20. la memoria di sua madre. 150, per onorare la memoria di Flora Marcato, loro coinquilina. La figlia e il genero della La signora Cecilia Boni ha defunta Albertina Bianchini sottoscritto un’azione, pari a € La moglie del defunto Alberto hanno sottoscritto tre azioni, 50. Pavese ha sottoscritto un’azione, pari a € 150, per onorare pari a € 50, per onorarne la la memoria della loro cara memoria. congiunta. I familiari della defunta Augusta, in occasione del È stata sottoscritta quasi mezza I familiari del defunto Giuseppe trigesimo della sua morte, azione, pari a € 20, in memoria Gibellato, in occasione del hanno sottoscritto quasi mezza del defunti della famiglia trigesimo della morte del azione, pari a € 20, in sua Greguol. loro caro congiunto, hanno memoria. sottoscritto un’azione, pari a € La signora Natalina Michielon ha 50, per onorarne la memoria. La moglie e i figli del defunto sottoscritto quasi mezza azione, Giovanni Morini hanno pari a € 20, per ricordare il La famiglia del defunto Gino ha sottoscritto mezza azione marito Gianni e la defunta sottoscritto quasi mezza azione, abbondante, pari a € 30, per Maria. pari € 20, in sua memoria. ricordarlo. È stata sottoscritta quasi mezza La figlia della defunta I dipendenti del Gruppo PAM azione, pari a € 20, in memoria Annamaria Spolaor ha hanno sottoscritto dieci azioni, di Giuseppe e dei defunti delle sottoscritto quattro quinti di pari a € 500. famiglie Volpato e De Nadai. azione, pari a € 40, in ricordo di sua madre. La signora Maria Luisa Il fratello della defunta Maria Bachmann ha sottoscritto Teresa Calmasini ha sottoscritto Una persona che desidera un’azione, pari a € 50. ANNO 15 - N° 35 / Domenica 1 settembre 2019 11
Le confidenze di un vecchio prete Il nuovo libro di Federica di don Armando Trevisiol Ricevo, fin troppo spesso, compli- piacevole. Qualcuno dei suoi nume- menti dai miei concittadini a moti- rosi amici l’ha spinta a pubblicare vo dei Centri don Vecchi. Sarei un in proprio qualcosa che le usci- baro se dicessi che essi non faccia- va dalla sua esperienza specifica, no piacere. Le nostre strutture si tanto che la nostra editrice le ha rifanno a una dottrina sicuramente pubblicato prima il volume Diversa- nuova e più adeguata alle esigenze mente normali e poi Il volo del gab- profonde e alle istanze degli anziani biano, volumi che hanno avuto uno del nostro tempo. Ora, poi, che ci splendido successo di critica ma so- siamo aperti al recupero e all’aiuto prattutto dei lettori. In questi gior- delle famiglie che si sono sfasciate ni è uscita la sua terza fatica let- e alle emergenze abitative più gra- teraria: Simmetrie asimmetriche, vi, sono ancora più contento! Ripe- s'intitola questo libro veramente to, sono felice e orgoglioso perché delizioso per impostazione grafica i nostri centri fanno a gara per si- e soprattutto per i contenuti. Alcu- gnorilità e confort con gli alberghi ste donne mi paiono ”bellissime” ni amici e un generoso tipografo le della nostra città. Sono orgoglioso e gli uomini nobili e simpatici. Av- hanno dato una mano tanto che n’è perché riusciamo a offrire ai meno verto di essermi un po’ dilungato venuto fuori un volumetto di 150 abbienti appartamenti eleganti e in questa premessa, ma sentivo il pagine splendido, interessante sia soprattutto assolutamente gratis, bisogno di mostrarvi lo sguardo e per il pensiero sempre fresco, en- e ancora di più perche finalmente l’orizzonte in cui si colloca l’auten- tusiasta, positivo e ottimista, che la nostra comunità cristiana, sta ticità di una “perla di grande valo- per l’aspetto quanto mai gradevole. esprimendo segni di solidarietà re” che pur si trova al Centro don Vi assicuro che è veramente un bel umana e cristiana che rappresenta- Vecchi di Carpenedo. Alcuni anni fa libro, così interessante e ricco di no una punta di diamante in que- mi chiese un appartamentino una pensiero che ho sentito di sceglierlo sto settore della nostra società. Ma splendida ragazza dagli occhi neri pure per la mia meditazione mattu- la ricchezza dei nostri centri non e luminosi, che cercava la vita in- tina! Io non sono un critico lette- si ferma a questo punto perché ci dipendente. Il limite al movimento rario, ma so che potrei farne una sono dei residenti che sono delle con cui convive sin dall’infanzia presentazione abbastanza dignito- autentiche perle di disponibilità, non ha fermato per nulla la sua vi- sa, perché se lo merita! Però desi- di impegno, di generosità e di ser- talità, il suo coraggio, la sua voglia dero che siate voi, miei cari lettori, vizio verso gli altri meno fortuna- di vivere, di amare e di essere at- a scoprire i suoi pregi, perché sarà ti e soprattutto verso la fascia dei tiva nella nostra società! Federica una bella sorpresa. Perciò invito i bisognosi che ogni giorno bussano Causin è il suo nome. Questa ragaz- residenti dei Centri don Vecchi, i alle nostre porte, sempre aper- za, divenuta la mascotte del nostro lettori de L’incontro e i mestrini te, per offrire una risposta positi- piccolo mondo di anziani perché ha tutti ad acquistarlo, perché sono va e fraterna. Sono infinitamente la metà dell’età media dei nostri assolutamente certo che tutti, col- orgoglioso di quelle donne che si residenti, si è laureata in Lingue, ti o meno, lo leggerete volentieri e danno da fare da mane a sera allo lavora presso una azienda dell’hin- con profitto! Vi svelerò l’intimo se- “spaccio alimentare” al magazzi- terland, è traduttrice di romanzi greto, che fa pure onore a Federica no dei mobili e dell’arredo per la per una nota casa editrice ed è to- Causin: come ha già scelto per i vo- casa, al “supermercato dei vesti- talmente autonoma tanto che non lumi precedenti, ella devolverà tut- ti”, al “chiosco della frutta e della si fa mancar nulla: vacanze, gite, ti i diritti d’autore alla Fondazione verdura” e al “banco alimentare”. vita associativa, amicizie, un serio Carpinetum. Cosa si può desiderare Per non parlare delle signore che si apostolato e tant’altro! Data la sua di più? Prendetelo, ne vale la pena. spendono ogni giorno per offrire un cultura le è venuto spontaneo inse- Il volume si può trovare presso le tocco di gentilezza sia al “bar” che rirsi fra i giornalisti del nostro pre- segreterie dei Centri don Vecchi, al Senior Restaurant, tutte gentili stigioso settimanale ed è diventata costa solamente 5 euro, ma ne vale e servizievoli. Vi confesso che que- ben presto una "penna" profonda e moltissimo di più! Buona lettura! Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979 Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; caporedattore: Alvise Sperandio; grafica: Maurizio Nardi Via dei Trecento campi - Mestre (Ve), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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