Remare insieme - Il Centro Don Vecchi

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SETTIMANALE DELLA FONDAZIONE CARPINETUM   COPIA GRATUITA   ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019

Remare
insieme
di don Gianni Antoniazzi

I cristiani sostengono lo studio, la
ricerca e l’insegnamento. Gesù era
chiamato Maestro. Insegnava come
i rabbini e lo faceva con autorità.
La prima Chiesa non ha costruito
strutture. Ha trasmesso la Scrittu-
ra, ricchezza del povero e speran-
za degli afflitti. Dopo le macerie
dell’Impero, la Chiesa ha sviluppato
la formazione e la trasmissione del
sapere, non solo nell’ambito del-
la fede, della morale e del diritto:
ha abbracciato la creazione intera.
Perché tanto lavoro? Facile: mentre
nelle filosofie orientali il corpo e la
materia sono un limite pesante, la
Bibbia racconta il cosmo con am-
mirazione, capolavoro di Dio. Tutto
merita ricerca. Nei secoli c’è stato
un solco fra i figli della Bibbia e le
culture che trascuravano la mate-
ria. Così, in seno alla Chiesa, sono
nate le prime università europee e,
in terra di missione, assicurati l’ac-
qua e il cibo, si pensa subito a scuo-
le e ospedali. Oggi, giustamente, la
società civile sostiene l’istruzione
mentre la comunità cristiana si de-
dica all’annuncio di Cristo Signore
con le parole e la carità. Tuttavia, la
scuola di ogni ordine e grado resta,
per la comunità di Gesù, una figlia
carissima. I cristiani esortano i figli
nello studio. Fra i credenti nascono
educatori per servizio e vocazione
più che per stipendio e carriera.
Molti si propongono come insegnan-
ti di sostegno e le parrocchie pro-
pongono il dopo scuola per chi è in
difficoltà. A Mestre i salesiani hanno
un polo invidiabile per il servizio al
sapere, a testimonianza che lo stu-
dio non contraddice la fede ma la
completa, la sostiene e la spiega.
La situazione

                        Senza sostegno
                        di Matteo Riberto

Tra le tante difficoltà che vivono le scuole c’è l’emergenza degli insegnanti di sostegno
Mancano figure specializzate e a pagare il conto sono i bambini più fragili e le loro famiglie
Difficile riassumere in poche righe le        costrette a ricorrere a supplenti. La      presenti pregandoli di seguire più
numerose difficoltà che affliggono il           Regione, alla vigilia del suono della      alunni contemporaneamente. Il tutto
mondo della scuola. C’è per esempio         prima campanella, ha rivelato che          in attesa di trovare i supplenti, che
la questione dello stato in cui versa-      nel veneziano mancavano 1155 in-           spesso arrivano a scuola iniziata da
no le strutture, spesso vecchie e se-       segnanti ordinari e 440 di sostegno.       un pezzo. E a rimetterci sono bam-
gnate dal tempo. C’è il problema del-       Numeri che parlano da sé, ma che           bini e ragazzi che avrebbero diritto
la strumentazione, con aule d’infor-        come spesso capita meritano una ri-        a quello che hanno i loro compagni:
matica che, salvo eccezioni virtuose,       flessione per non restare freddi segni      la possibilità di iniziare la scuola a
non vantano computer di ultima ge-          che si dimenticano presto. Come non        pieno regime. Le mancanze sono
nerazione. E c’è poi la questione in-       si può soffermarsi sulla mancanza di        tali che - ed è capitato - alcuni ge-
segnanti, dove si apre un mondo: re-        440 insegnanti di sostengo? Si tratta      nitori hanno preferito tenere i figli
tribuzioni non in linea con i colleghi      di figure specializzate che svolgono        a casa i primi giorni di scuola non
europei e casi sempre più frequenti         un ruolo fondamentale supportando          rassicurati dal grado di assistenza a
di difficoltà nei rapporti con i genito-      bambini e ragazzi con disabilità nel       disposizione. Ma c’è di più: quando
ri. Si ripetono, infatti, gli episodi di    percorso di apprendimento, forma-          arrivano i supplenti non è detto che
violenza da parte di genitori che non       zione e socializzazione con i compa-       siano insegnanti di sostegno specia-
accettano i consigli di professori che      gni. Ma non ce ne sono abbastanza,         lizzati. Spesso si tratta di professo-
cercano di formare bambini e ragazzi        sempre a causa di una sbagliata pro-       ri ordinari chiamati dalle liste delle
non sempre rispettosi o predisposti         grammazione dei corsi universitari di      supplenze. In alcuni casi sono mae-
allo sforzo richiesto dallo studio. Ma      specializzazione che, a numero chiu-       stri bravissimi e premurosi, che però
la questione insegnanti è complessa.        so, hanno una disponibilità di posti       non hanno seguito lo specifico per-
E uno degli aspetti più problematici        totalmente insufficiente rispetto al         corso di formazione. Le famiglie che
è legato al loro numero. Sono infatti       fabbisogno. E così non ci sono abba-       vivono questa situazione si battono
pochi gli insegnanti di ruolo, a cau-       stanza insegnanti di sostegno. La si-      da tempo per chiedere ad istituzioni
sa di una programmazione sbagliata          tuazione riguarda anche Mestre dove        ed enti preposti di risolvere la situa-
dei concorsi non commisurata ai reali       diverse scuole – non per colpa loro        zione. Ma spesso sono sole in questa
bisogni delle scuole. La situazione si      – hanno aperto i cancelli senza poter      battaglia. Ci si è infatti mai chiesti
protrae da tempo e negli ultimi anni,       garantire una completa assistenza          se il compagno di classe disabile di
al suono della prima campanella, lo         agli alunni più fragili. Molti istituti,   nostro figlio o nipote non stia viven-
scenario è sempre lo stesso: un mare        infatti, nei primi giorni hanno chiesto    do queste difficoltà? E se sì, c'è mai
di cattedre scoperte con le scuole          uno sforzo agli insegnanti di sostegno     stato sostegno alle loro battaglie?

                                                                                        Testamento a favore della
                                                                                         Fondazione Carpinetum
                                                                                        La Fondazione Carpinetum ha come
                                                                                        scopo il supporto alle persone anziane
                                                                                        accolte nei sei Centri don Vecchi pre-
                                                                                        senti tra Carpenedo, Marghera, Cam-
                                                                                        palto e gli Arzeroni e l’aiuto ai soggetti
                                                                                        più fragili che vivono in città. Si so-
                                                                                        stiene solo con le offerte e i contri-
                                                                                        buti della gente di buona volontà che
                                                                                        vengono tutti destinati ad azioni di be-
                                                                                        neficienza. Per sostenerla è possibile
                                                                                        fare testamento a suo favore: chi non
                                                                                        avesse eredi o chi volesse comunque
                                                                                        lasciare un legato, sappia che il suo
                                                                                        grande gesto di generosità si tradurrà
                                                                                        in carità concreta, per fare del bene a
                                                                                        vantaggio del prossimo che ha bisogno.

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L'intervista

                             Nel cuore della battaglia
                             di Federica Causin

L’esperienza di una mamma mestrina e della figlia disabile al primo anno di elementari
Una finestra sulle problematiche di un sistema scolastico che presenta ancora troppe storture
La presenza degli insegnanti di so-                                                  del sostegno contribuirà a rendere
stegno diventa una questione, di                                                     mia figlia più autonoma. Io me lo
anno in anno, più spinosa. Si parla                                                  auguro, anche se credo che l’auto-
di tagli ai servizi, di risorse insuffi-                                               nomia dovrebbe essere il risultato
cienti, ma dietro alle cifre, ci sono                                                di un percorso graduale e condivi-
storie di bambini e ragazzi che, in-                                                 so, non la conseguenza della scar-
sieme alle loro famiglie, devono bat-                                                sità di risorse. Mi ritengo fortunata
tersi per vedere riconosciuto il pro-                                                perché la mia bambina ha incon-
prio diritto all’istruzione, per vivere                                              trato persone preparate e dispo-
da protagonisti e non da spettatori                                                  nibili, tuttavia sarebbe essenziale
e diventare una risorsa per la so-                                                   non doversi affidare soltanto alla
cietà. Abbiamo scelto di dare voce                                                   professionalità e alla buona volontà
a una di queste storie, intervistando                                                dei singoli insegnanti e operatori.
la mamma di una bambina disabile.                                                    Dovremmo poter contare su un si-
                                                                                     stema che garantisce la continuità
Sua figlia ha iniziato quest’anno a                                                   e la personalizzazione dei proget-
frequentare la scuola primaria a                                                     ti educativi per gli alunni disabili".
Mestre. Com’è stato il suo primo              to. Le maestre di classe si sono
giorno?                                       dimostrate fin da subito molto at-      Come dovrebbe essere, a suo avvi-
"Era entusiasta di essere “nella              tente e stanno svolgendo un lavo-      so, un insegnante di sostegno?
scuola dei grandi” ed era serena e            ro davvero encomiabile, tuttavia       "Dovrebbe saper entrare in empatia
solare come sempre. Malgrado le dif-          in casi più difficili di quello della    con il bambino, insegnandogli a gestire
ficoltà di linguaggio e di attenzione,         mia bambina, che è tranquilla e        le emozioni e, ovviamente, essere for-
è curiosa, desiderosa d’imparare,             si adatta, una scopertura simi-        mato magari anche sulla sua patologia".
espansiva. Gli abbracci sono il suo           le potrebbe rivelarsi ingestibile".
modo preferito di comunicare e li                                                    Cosa l’ha spinta ad accettare di
regala a tutte le persone che incon-          Contando le insegnanti di classe, le   raccontarsi?
tra. Aveva già frequentato il nido e          due insegnanti di sostegno e l’assi-   "Credo sia essenziale tener desta l’at-
la scuola dell’infanzia, dove l’inse-         stente, sua figlia è seguita da sette   tenzione su un problema che riguar-
gnante di sostegno copriva l’orario           persone. Un impegno relazionale        da la qualità di vita di molti bambini".
intero. Quest’anno, invece, le sono           non da poco per una bambina di
state assegnate undici ore di soste-          sei anni.                                      Servono autisti
gno, su trentadue di lezione e dieci          "In effetti sì. Per il momento non ha       per i magazzini solidali
ore con un’assistente alla persona".          manifestato particolari disagi, ma è
                                              trascorso solo poco più di un mese      I nostri magazzini della carità al
                                                                                      Centro don Vecchi di via dei Trecen-
Cosa significa per sua figlia non               di scuola. Se dovessimo ottenere
                                                                                      to campi a Carpenedo svolgono ogni
avere il sostegno per un terzo                l’integrazione delle ore che abbia-     giorno un’attività particolarmente
dell’orario scolastico?                       mo chiesto, ci sarà una terza inse-     corposa e hanno sempre bisogno di
"Vuol dire non poter contare su un            gnante, ciononostante il sostegno       almeno una decina di volontari per
supporto indispensabile per intera-           rimane un bisogno irrinunciabile".      guidare i 6 furgoni e i 2 furgoncini a
gire con gli altri e seguire le lezio-                                                disposizione. Serve solo la patente
ni. Da sola tende a distrarsi e non           Cosa la amareggia di più in questa      B e un po’ di generosità. Rinnovia-
vorrei che la difficoltà di comu-               vicenda?                                mo il caldo appello ai nostri con-
nicazione la spingesse a isolarsi.            "Le scuole comunicano le necessità      cittadini che abbiano un minimo di
Temo che non riesca a esprimere               di organico (curricolare e di soste-    tempo da mettere a disposizione.
                                                                                      Per essere più certi di ottenere un
al meglio le sue potenzialità, che            gno) a maggio, eppure a ottobre ci
                                                                                      impegno immediato si può telefo-
le vengano a mancare degli stimoli            ritroviamo ancora con esigenze sco-     nare a don Armando al 3349741275
che potrebbero fare la differenza              perte o coperte solo in parte. Mi è     oppure a suor Teresa al 3382013238
nel suo processo di apprendimen-              stato detto che la parziale assenza

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Sottovoce

                      Doposcuola in parrocchia?
                      di don Gianni Antoniazzi

Nelle parrocchie di Mestre si sta estendendo un servi-       animano la vita sociale e politica. Importante è far ca-
zio. In città abbiamo molti ingressi di ragazzi e bambini    pire il valore della persona secondo la visione europea,
che, giunti dall’estero, non conoscono la lingua italiana    mostrando di essere un popolo nobile, sereno, aperto,
e faticano non poco con gli studi. La legge prevede che      impegnato, solidale ma anche fondato sul lavoro. Nel
un ragazzo abbia ad inserirsi nella classe corrisponden-     dopo scuola serve una relazione di insegnanti da uno ad
te alla sua età. In questo modo riceve dai coetanei lo       uno: un insegnante per ogni alunno. Per questo chi leg-
stimolo prezioso per lo studio. Tuttavia, rischia di non     ge, se ha tempo e voglia, si senta invitato a partecipare.
imparare mai una lettura e una scrittura complete. A
suo tempo c’erano i mediatori culturali che agevolavano
lo scambio di culture. Ora è un dovere delle parrocchie
offrire le chiavi di accesso per interpretare la cultu-
ra e i valori italiani, organizzando un doposcuola con
volontari generosi e capaci, in favore dei ragazzi che
più ne avessero bisogno. Si tratta di un servizio “laico”
svolto senza cercare un qualche guadagno. Non è un
catechismo mascherato. Si svolge secondo le categorie
dell’inserimento vero e proprio dei giovanissimi e dei
bambini nella cultura sociale del nostro territorio, tra-
smettendo nozioni di base e presentando i valori che

In punta di piedi

Rispetto reciproco
Dispiace dirlo ma bisogna usare fran-   minciano a studiare: più regna l’igno-    a Gardaland durante i giorni di scuo-
chezza. Qualche volta c’è l’impres-     ranza e meglio è. Per la fede cristiana   la perché evidentemente i ragazzi
sione che i Testimoni di Geova abor-    vale esattamente il rovescio: se una      verrebbero distratti dal loro cammi-
riscano la conoscenza. Anche altre      persona cerca sinceramente la ve-         no. Sarebbe prezioso che, allo stes-
realtà vanno su questo binario. Su      rità, senza precomprensioni e arro-       so modo, nelle uscite scolastiche, ci
YouTube, per esempio, ci sono video     ganza, prima o poi incontra il Logos,     fosse la prudenza di lasciare, per chi
massonici di un’ignoranza profon-       il Figlio di stesso Dio, Gesù Signore.    lo desidera, una parentesi per la pre-
da (es: Calogero Falcone): di fede e    La Chiesa non vuole essere in alcun       ghiera della domenica. E se da parte
cristianesimo capiscono nulla e ten-    modo in contrasto con le istituzioni      sua la Chiesa difende la verità intel-
gono i pochi uditori in un’ignoranza    scolastiche: anzi, le favorisce ma do-    lettuale, diventa incomprensibile la
singolare. Chiaro che questa gente si   manda anche rispetto. Per esempio:        ferocia con cui certi insegnanti, forse
insospettisce se i propri seguaci co-   una parrocchia non organizza l’uscita     poco prudenti, cerchino l’applauso
                                                                                  facile fra gli alunni semplicemente
                                                                                  parlando male del Vangelo di Cristo
                                                                                  e dei cristiani. Certo che si possono
                                                                                  avere idee anche molto diverse su
                                                                                  questo argomento, ma il rispetto nel
                                                                                  trattare l’opinione altrui non dovreb-
                                                                                  be mai mancare, mostrando che l’al-
                                                                                  tro ha diritto ad essere riconosciuto
                                                                                  anche nelle proprie opinioni di fede.
                                                                                  Perché non usare questa delicatezza?
                                                                                  In verità parlando sempre male dei
                                                                                  cristiani, alcuni professori si rendono
                                                                                  in-credibili e finiscono per smentire
                                                                                  la nobiltà stessa del proprio lavoro.

4                                                                                      ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019
Panoramiche

Passeggiata tra i doposcuola
di don Gianni Antoniazzi

Sempre più la comunità cristiana             mezzogiorno: la proposta è rivol-      attività. San Marco evangelista ha
si rende disponibile per dare una            ta in modo particolare ai ragazzi      un’attività sporadica e di volta in
mano nella formazione dei più                delle elementari e delle medie.        volta cerca di assicurare sostegno
giovani. E sono tante le attività            Nella parrocchia di San Paolo          agli alunni bisognosi di spiegazioni.
di doposcuola messe a disposi-               vengono invece favoriti quei gio-
zione dalle parrocchie del cen-              vani che intendano dare ripe-          VICARIATO DELLA CASTELLANA
tro di Mestre e della primissima             tizioni mentre nella parrocchia        Fra le sei parrocchie di questo Vi-
periferia. Ecco una panoramica               del Corpus Domini c'è l'inten-         cariato esiste un servizio di Com-
della situazione: una passeggia-             zione di avviare un doposcuo-          piti allegri alla Gazzera, gestito da
ta per scoprire aiuti preziosi.              la sulla falsariga di quello di San    un'associazione pubblica ma soste-
                                             Giuseppe di viale San Marco.           nuto dalle parrocchie e dagli scout.
VICARIATO DI CARPENEDO
Tra le 10 parrocchie del Vica-               VICARIATO DI MESTRE                    VICARIATO DI MARGHERA
riato due già offrono un servizio             Sono 4 le parrocchie che offrono        Nella parrocchia dei santi France-
stabile: la parrocchia dei Santi             un servizio di doposcuola. A San       sco e Chiara esiste il doposcuola
Gervasio e Protasio si è attiva-             Giuseppe lavoratore c'è lo “studio     condotto da 2 maestre in pen-
ta con 30 Volontari che seguono              point”. Conta una ventina di alunni    sione e una decina di volonta-
60 alunni che frequentano le ele-            ed è aperto 2 volte la settimana.      ri. Raccoglie circa 25 bambini e
mentari e i primi anni delle me-             Anche la parrocchia di San Loren-      si svolge il venerdì (17-18:30). La
die. L'attività si svolge il martedì         zo Giustiniani offre un doposcuola      parrocchia di San Pio X sta orga-
e il venerdì dalle 16:45 alle 18. I          che conta circa 35 alunni che si       nizzando uno spazio compiti per
volontari sono quasi sempre inse-            incontrano 2 giorni la settimana.      i grandi delle medie, superiori e
gnanti ma ci sono anche giovani              Nella parrocchia del Sacro Cuore       dell'università. C'è anche un con-
del mondo scout e ragazzi delle              il doposcuola è guidato da 15 vo-      tinuo collegamento con gli assi-
superiori che si rendono dispo-              lontari che si riuniscono in patro-    stenti sociali per assicurare a chi
nibili grazie ad una convenzione             nato con circa 30 alunni il lunedì,    ne avesse più bisogno qualche
con la scuola Bruno Franchetti.              il mercoledì e il giovedì dalle ore    azione di sostegno. Nella parroc-
Anche la parrocchia della Beata              16 alle ore 18. Nella parrocchia del   chia di Catene non esiste un vero
Vergine addolorata offre un ser-              Duomo il servizio di doposcuola è      doposcuola ma, su richiesta per-
vizio prezioso. Ci sono sei inse-            affidato alla banca del tempo li-        sonale, vi è un'incessante attività
gnanti volontari che animano una             bero. Esiste una cooperativa chia-     non strutturata che cerca di ga-
quindicina di bambini che si ritro-          mata Squero che, nei locali della      rantire ai ragazzi e ai bambini più
vano il sabato mattina dalle 10 a            parrocchia, propone questo tipo di     in difficoltà un servizio costante.

                                                                                          Editrice L’incontro
                                                                                     La nostra editrice pubblica anche:
                                                                                     Sole sul nuovo giorno, un quader-
                                                                                     no mensile utile per la meditazio-
                                                                                     ne quotidiana; Il messaggio di Papa
                                                                                     Francesco, settimanale che riporta
                                                                                     i passaggi più importanti dei di-
                                                                                     scorsi tenuti dal Pontefice; Favole
                                                                                     per adulti, quindicinale di raccon-
                                                                                     ti di fantasia con una finalità mo-
                                                                                     rale; Il libro delle preghiere, delle
                                                                                     verità e delle fondamentali regole
                                                                                     morali per un cristiano. edito in 8
                                                                                     mila copie. Il settimanale è pub-
                                                                                     blicato in 5 mila copie in distribu-
                                                                                     zione gratuita in tutta la città, ma
                                                                                     può essere letto anche con la ver-
                                                                                     sione digitale scaricabile dal sito
                                                                                     internet www.centrodonvecchi.org

ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019                                                                                   5
Il bello della vita

                        L’inclusione inizia a scuola
                        di Plinio Borghi

Tanti sono gli ostacoli nel percorso d’integrazione scolastica delle persone diversamente abili
C’è da fare molta strada per abbattere barriere architettoniche, culturali e amministrative
Chi ha vissuto tempi remoti sa quanto       no resistenze: si temeva l’avvento di      sicuro. Fuor di metafora, se a soffrire
lungo sia stato il cammino verso l’inte-    situazioni meno protette, come in ef-      è tutto il settore scolastico per inca-
grazione scolastica dei diversamente        fetti avvenne. Per fortuna gli “esper-     pacità di coprire tutti i posti neces-
abili e come esso fosse irto di ostacoli    ti” ebbero la meglio e i governanti        sari, per i farraginosi iter burocratici,
di ogni genere: culturali, sociali, po-     dovettero avviare il percorso, che ha      per la demotivazione degli operatori,
litici, amministrativi, oggettivi e sog-    raggiunto i risultati che oggi abbiamo     ecc., a subirne le conseguenze sono i
gettivi. Dice: è così su tutto, specie se   sotto gli occhi. Non sono mancati pro-     fruitori del servizio e ancor più i disa-
si tratta di innovazioni! È vero, ma qui    blemi di sottovalutazione e di super-      bili, totalmente appoggiati a specifi-
insistono ragioni di delicatezza, giac-     ficialità, anche da parte degli stessi      che figure professionali e che vedono
ché riguardano persone svantaggiate         insegnanti di sostegno, a volte rele-      andare a rotoli ogni aspettativa di una
e, in linea di massima, non in grado di     gati più al ruolo di badanti; è stata in   adeguata integrazione. Se poi, volen-
provvedere a se stessi in autonomia.        certi casi segnalata anche poca sinto-     do mettere il dito sulla piaga, aggiun-
Tenerle divise dai cosiddetti normo-        nia fra quest’ultimi e il titolare della   giamo che l’immissione e l’inquadra-
dotati non è mai stata una soluzione,       cattedra, tutte cose che riflettevano       mento di queste figure non sono mai
pure se con appositi e separati itine-      la difficoltà a superare le carenze e        stati completamente definiti e funzio-
rari, perché prima o poi devono fare        i pregiudizi cui si è fatto cenno pri-     nali, la precarietà del quadro appare
comunque i conti con il resto della         ma. Tuttavia, ciò che ha inciso e sta      vieppiù lampante. Un’ultima notazio-
società e con più difficoltà, sul pia-        ancora incidendo di più sul tragitto a     ne merita anche lo stato di fatiscenza
no sociale ed economico. In presenza        ostacoli sono le crisi economiche, che     delle strutture scolastiche: dagli edi-
di un basso livello di scolarizzazione      inducono i governi in carica a compri-     fici, per la maggior parte non in per-
per tutti, il problema non fu avver-        mere o addirittura a tagliare laddove      fetta forma, passando per le barriere
tito nella sua portata, come invece         le spese sono più improduttive e, nel      architettoniche, che ne soffrono di
accadde in seguito, quando fu gioco         nostro caso, le persone svantaggiate       conseguenza e finendo con i supporti
forza affrontarlo in ogni suo aspetto.       vengono a pagare il doppio degli altri,    didattici, fanalino di coda di qualsiasi
Si son dovuti superare i pregiudizi di      perché viene a mancare sia il soste-       impegno economico. Una considera-
chi non voleva, ma anche quelli di chi      gno a scuola che un’assistenza sani-       zione che vale per tutti e su tutto:
insisteva ad ogni costo, senza poter        taria e sociale adeguata. Purtroppo,       la scuola deve essere settore privile-
disporre di quel minimo di attrezza-        per non ingenerare reazioni dirette,       giato rispetto alle priorità del Paese,
ture e di personale che consentissero       si sottraggono risorse indirette, che      perché una buona evoluzione dipende
un processo dignitoso. Pure da parte        finiscono per “tagliare l’erba da sotto     dalla sua corretta impostazione e an-
degli stessi interessati non mancaro-       i piedi” a chi crede di camminare sul      che da un’integrazione a tutto tondo.

                                                                                                 Il nostro aiuto
                                                                                                è rivolto a tutti
                                                                                        Molti pensano che i generi alimentari,
                                                                                        la frutta e la verdura, i mobili, gli indu-
                                                                                        menti e gli oggetti per la casa, distribu-
                                                                                        iti al Don Vecchi, siano destinati esclusi-
                                                                                        vamente ai senza tetto, ai disperati e ai
                                                                                        mendicanti. In realtà tutto ciò che viene
                                                                                        raccolto e che si può ricevere a fronte
                                                                                        di un’offerta simbolica destinata ai costi
                                                                                        di gestione, è a disposizione di chiunque
                                                                                        abbia una difficoltà ad arrivare alla fine
                                                                                        del mese: disoccupati, precari, lavora-
                                                                                        tori con stipendio inadeguato, famiglie
                                                                                        numerose o in situazioni di disagio.
                                                                                        Per fortuna di prodotti e materiali ne
                                                                                        abbiamo spesso in abbondanza: chi ne
                                                                                        avesse bisogno non esiti a farsi avanti!

6                                                                                           ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019
Mestieri antichi

                             Il banditore                                                  Lente d'ingrandimento
                                                                                              di don Gianni Antoniazzi

                             di Adriana Cercato                                                     Chiedo aiuto
                                                                                                     a Dal Ben
Il banditore aveva il compito di annun-       la ritroviamo anche nei testi talmudi-
                                                                                         L’età media dei residenti ai centri
ciare notizie di vario genere, girando        ci (Talmud babilonese, I-V secolo) e ad    don Vecchi supera di poco gli 80
per le vie del paese. Dopo aver suo-          esempio anche durante lo svolgimen-        anni. Sono persone del nostro ter-
nato la trombetta per attirare l’at-          to del processo a Gesù da parte del si-    ritorio che lì conducono una vita
tenzione, ad alta voce informava la           nedrio. Nel Medioevo il banditore dif-     attiva e responsabile. Chiaro che il
popolazione delle novità e degli avve-        fondeva le notizie in modo capillare       corpo non è più quello di un ven-
nimenti importanti, in una società in         e molto veloce. Iniziava il suo bando      tenne e qualche volta gli acciacchi
cui regnava analfabetismo e povertà           cominciando dai quartieri più popola-      si fanno sentire. La dottoressa Za-
ed erano ancora lontani i tempi dei           ti e nelle ore in cui era probabile la     noboni veniva regolarmente a fare
giornali, dei volantini, delle vele e         presenza della gente. Molte persone        ambulatorio una volta la settima-
degli altoparlanti. Il suo compito era        usufruivano di questo servizio, ven-       na: qualche ora al don Vecchi 1 e
quindi molto importante. Ma vediamo           ditori di stoffe, ambulanti e commer-       2 e qualche altra al don Vecchi 5,
come l’esercizio di questo mestiere si        cianti, i quali promuovevano le loro       6 e 7. Anche a Campalto un medi-
sia evoluto col passare del tempo. Il         merci tramite il banditore. Spesso il      co si era reso disponibile per un
                                                                                         servizio analogo. Per solito, grazie
banditore era un incaricato che leg-          rivenditore pagava il banditore in na-
                                                                                         alla presenza del dottore, i nostri
geva ad alta voce per le vie le dispo-        tura, con frutta, verdura, pesce o con     residenti possono ricevere una
sizioni delle autorità; nell'Antica Gre-      altri generi che egli aveva pubbliciz-     breve visita, chiedono le ricette
cia la sua figura coincideva in parte          zato. Nel Feudalesimo medievale, tra       per i farmaci abituali, ordinavano i
con quella dell'araldo, ovvero aveva          il IX e X secolo, durante il fenomeno      medicinali alla farmacia, riceveva-
il compito di rendere pubblici gli atti       dell'incastellamento, il banditore ave-    no le prescrizioni sanitarie e qual-
e le disposizioni delle autorità civili       va il compito di citatore ed esecutore     cos’altro ancora. Venuta meno la
e religiose e talvolta di mantenere le        delle sentenze; fungeva anche da po-       presenza della dottoressa Zano-
relazioni con popoli stranieri o nemi-        liziotto e carceriere. Nei tornei orga-    boni anche i suoi sostituti hanno
ci. Nel periodo dell'Impero Romano            nizzati dai Comuni, il banditore aveva     continuato la stessa tradizione.
d'occidente (I secolo a.C. - IV secolo)       l'incarico di organizzatore della mani-    Da qualche settimana, però, con
il banditore precedeva il condannato          festazione. Nell’età moderna l'incari-     l’inserimento stabile dei nuovi
alla crocefissione e informava i pas-          co di banditore pubblico veniva confe-     medici, non si trova chi sia dispo-
santi delle generalità, del delitto, e        rito ad una persona che lavorava per       nibile a fare qualche ora di ambu-
                                                                                         latorio dentro i centri don Vecchi.
della sentenza emessa. Nelle rappre-          il Comune: impiegato, guardiano del
                                                                                         I residenti sono rimasti smarriti
sentazioni teatrali, il banditore (prae-      cimitero, spazzino, guardaboschi. Con
                                                                                         e da una ventina di giorni stiamo
co) annunciava al pubblico il titolo del-     il passare del tempo, la professione       percorrendo ogni strada possibile
la rappresentazione, ripetuto a volte         del banditore si è evoluta. Oggi, in età   per porre rimedio. Adesso sembra
da un cartello, riassumendo ciò che si        moderna, il banditore è un dipenden-       che la nostra dottoressa Cervellin
sarebbe visto. La figura del banditore         te o collaboratore di una casa d'aste.     abbia trovato una soluzione anche
                                                                                         grazie ai contatti stabiliti col dott.
                                                                                         Rubini: occorre però mantenere il
                                                                                         condizionale e sperare che tutto
                                                                                         vada per il verso giusto. Aggiun-
                                                                                         go dunque due righe serene per
                                                                                         domandare se con l’Ulss si possa
                                                                                         percorrere un’ipotesi: la fondazio-
                                                                                         ne Carpinetum si rende disponibi-
                                                                                         le a dare gratis due ambulatori ai
                                                                                         medici interessati a fare servizio
                                                                                         per i propri pazienti stando però
                                                                                         dentro le strutture della fondazio-
                                                                                         ne. C’è modo di parlarne? Chiedo
                                                                                         un appuntamento a Dal Ben che
                                                                                         nei nostri confronti si è sempre
                                                                                         dimostrato attento e provo a ve-
                                                                                         rificare se si possa mai percor-
                                                                                         rere una strada almeno analo-
                                                                                         ga a quella appena descritta.

ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019                                                                                        7
Il punto di vista

                       La vita è davanti a noi
                       di don Fausto Bonini

Rimpiangere il passato indebolisce la capacità di apprezzare il presente e le sue novità
A volte basta guardare il bicchiere mezzo pieno e sforzarsi di cogliere le buone occasioni
Cercare il bello e il buono fra tante cose brutte e cattive   giovani mestrini dai 18 ai 30 anni. Si tratta di 10 incontri
Sono stanco di sentire gente che si lamenta, che giudi-       che si sviluppano a date fisse nel corso di tutto l’anno su
ca negativamente il presente, che non vede altro che il       temi diversi e con l’aiuto di persone adulte esperte nel
mezzo bicchiere vuoto e non gode per il mezzo bicchie-        tema proposto. Sono quattro proposte che vi presento
re pieno, che propone il recupero del passato. Questa         così come indicate nel loro cartoncino pubblicitario.
categoria di persone è numerosa soprattutto fra i cri-        La prima: Alla ricerca della Chiesa perduta? Lettura
stiani, quelli in particolare che rimpiangono i “bei tempi    continua di Atti degli Apostoli, capitoli 1-12.
passati” e non riescono a vedere la bellezza del presen-      La seconda: Il piccolo principe. Tutto ciò che non serve
te. I germi di novità che spuntano numerosi anche nella       pesa: essere Principi oggi?
nostra Mestre. Nuovi punti di aggregazione, soprattutto       La terza: Lettura continua del Vangelo di Luca. Alla
di giovani che hanno voglia di riscoprire che senso ha        scoperta della “via” percorsa da Gesù e proposta a chi
ripensare la propria vita a partire dalla familiarità con     vuol seguirlo.
un giovane trentenne vissuto tanti anni fa, ma ancora         La quarta: La ricerca di Dio nella musica rock. Ma le
presente con i suoi insegnamenti. Sto parlando di Gesù        canzoni hanno qualcosa da dire sulla vita dell’uomo?
e della riscoperta del rapporto con questa persona,           Le date: 15-29 ottobre, 12-26 novembre, 10 dicembre,
viva ancora nel presente, da parte di tanti giovani che       18 febbraio, 10-24 marzo, 7-21 aprile. Sempre alle ore
ripensano la loro vita e rimettono in discussione le loro     21.00.
scelte di vita. Molti di loro hanno smesso di frequentare     Si entra nel parcheggio pubblico di via Carducci, dietro
la Chiesa subito dopo la Cresima, come succede sem-           al supermercato Simply, che per l’occasione è gratuito.
pre più normalmente. E adesso vi spiego chi sono que-
sti giovani, quando si incontrano e dove si incontrano.       Non perdere le buone occasioni
                                                              Siccome conosco bene questa proposta che viene fat-
Il bello di ritrovarsi insieme per cercare senso              ta ai giovani da una decina di anni, vi assicuro che
Sono giovani che hanno lasciato la loro città dove hanno      si tratta di un’occasione da non lasciar perdere.
vissuto fino ai 18 anni e si sono trasferiti a Mestre per      Io ci sono e seguo la terza pista, quella del Vange-
frequentare le università veneziane. Vengono un po’           lo di Luca. Se volete maggiori informazioni contat-
da tutta l’Italia e alcuni anche dall’estero. Abitano tut-    tatemi al cellulare (347 9524794) o via e-mail (don-
ti insieme in una casa che si chiama Casa studentesca         fausto@virgilio.it). A Mestre i giovani non si ritrova-
San Michele che si trova in una laterale di via Carducci,     no solo per l’aperitivo serale nei vari bar del centro,
proprio dietro il supermercato Simply. Hanno una pro-         ma anche per ricercare un senso per la loro vita. Il
posta da fare agli universitari mestrini e in generale ai     ciclo di incontri infatti si intitola: Cercatori di Dio.

                                                                                       Pranzo della domenica
                                                                                          per anziani soli
                                                                                    Ogni prima e terza domenica del
                                                                                    mese la Fondazione Carpinetum in-
                                                                                    vita a pranzo tutti gli anziani della
                                                                                    città che vivono da soli e tutte le
                                                                                    persone che non hanno compagnia.
                                                                                    L'appuntamento è al Senior Restau-
                                                                                    rant del Centro don Vecchi 1, al quale
                                                                                    si può accedere da via dei Trecento
                                                                                    campi a Carpenedo, dietro viale Don
                                                                                    Sturzo. È necessario soltanto preno-
                                                                                    tare il posto telefonicamente in ora-
                                                                                    rio d'ufficio contattando la segrete-
                                                                                    ria al Don Vecchi allo 0415353000.
                                                                                    Il prossimo pranzo è fissato per do-
                                                                                    menica 3 novembre, alle ore 12.30.

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Tradizioni popolari

                              Supertizioni veronesi
                              di don Sandro Vigani

La superstizione può essere defi-               ancora da vivere”. Sul tempo: “In-     stra nella pentola per risparmiar-
nita l’attitudine a trovare un rap-            dizi che il tempo vuol mutare sono     si la fatica di versarla nel piatto,
porto di causa-effetto in realtà ed             i seguenti: le rondini, quando vo-     pioverà il giorno del suo matrimo-
esperienze nelle quali questo rap-             lano rasenti; le bisce, quando at-     nio”; “Nelle famiglie oneste nasco-
porto è inesistente, attribuendo               traversano la strada; i gatti, quan-   no prima le donne, poi gli uomi-
ad esso un valore assoluto, quasi              do lisciandosi la faccia passano lo    ni”; “Le donne non devono andare
sacro. Dalle superstizioni la gen-             zampino dietro l’orecchio; le rane,    con la testa scoperta al chiaro di
te cerca di trarre quelle sicurezze            quando gracidano forte; i fanciul-     luna, altrimenti perdono i capelli”;
che le permettono di continuare a              li, quando fanno chiasso smodera-      “Tre donne in compagnia portano
lottare e vivere in una situazione             to; le donne, quando si bisticcia-     fortuna”. Sulle piante: “Le piante,
di estrema durezza e fatica. Cer-              no, oppure quando si mettono il        perché il legno non prenda carie,
ca di vincere le paure, predire il             grembiule al rovescio; l’accensione    bisogna potare con la luna nuova”;
futuro, difendersi di fronte a ciò             della fuliggine aderente alle pareti   “Piantando il rosmarino, muore
che non conosce. Molto vive an-                esterne d’un caldajo”; i calli che     durante l’anno uno della famiglia”;
che oggi, preso il popolo contadino            dolgono, ed anche il mal di testa”.    “Se un ramo di pino si attacca alla
erano molto diffuse e riguardavano              “Per far cessare la grandine biso-     sottana di una donna, questa spo-
tutti gli ambiti dell’esistenza. Ec-           gna mettere un po’ de’ nel seno        serà un vedovo”; “Segnando col
cone alcune della gente veronese,              d’un bambino. Alcuni preti, dopo       dito le zucche, i cocomeri ed i me-
tratte da un libro del 1899. Sugli             la benedizione, mettono un chicco      loni in pianta, essi non crescono
animali: “Le donne, quando metto-              sopra la stola”. Sulla morte: “Non     più”; “È pericolosissimo cadere da
no a covare le uova, se desiderano             bisogna mai né pettinarsi, né at-      un fico, molto più che dagli altri
avere delle galline devono metter-             tingere acqua in tre persone, altri-   alberi”. Vita di casa: “Versare il
si il grembiule; se desiderano inve-           menti la più giovane morirà”; “A       vino sopra la tovaglia è segno di
ce avere galli si devono coprire con           tavola non bisogna mai essere in       allegria; di sventura invece versa-
un cappello da uomo”; “A mangia-               tredici, altrimenti uno della com-     re l’olio e rovesciare la saliera”;
re il fegato del cane si muore in              pagnia morirà”; “Se si seppellisce     “Quando i fanciulli toccano la ca-
poche ore”; “Se un gallo dopo cin-             un uomo di venerdì, in quella fa-      tena del focolajo, o agitano un tiz-
quant’anni farà un uovo, da questo             miglia presto ne morirà un altro”;     zone acceso, pisciano a letto”; “Le
nascerà il basilisco, animale fanta-           “I brividi che vengono dopo aver       calze messe al rovescio difendono
stico”; “Se la gallina canta con la            mangiato, indicano che è passata       dalle streghe”; “Per far perdere
voce da gallo, muore il padrone di             la morte”. Sulle donne: “Se una        ai fanciulli il vizio di fare la pipì a
casa”; “Contando i peli di un bru-             donna perde il grembiule, è segno      letto, bisogna far loro mangiare un
co peloso che si trova per caso, si            che qualcuno la sta pensando”;         topo cotto”; “Versare il vino con la
conosceranno quanti giorni si ha               “Se una ragazza mangia la mine-        mano sinistra, è una grave offesa”.

                                                                                                Servizio di
                                                                                            smaltimento mobili
                                                                                       Gli addetti ai magazzini San Giusep-
                                                                                       pe che fanno parte dell'ente solidale
                                                                                       Il Prossimo sono a disposizione per
                                                                                       ritirare gratuitamente i mobili che
                                                                                       possono essere donati ai poveri sen-
                                                                                       za necessità di sistemazione. Sono a
                                                                                       disposizione anche per sgomberare
                                                                                       appartamenti, destinando ai biso-
                                                                                       gnosi il mobilio che può essere recu-
                                                                                       perato e portando in discarica tutto
                                                                                       il resto, a fronte di un contributo
                                                                                       modesto per le spese di smaltimen-
                                                                                       to. Per prenotare l'intervento con-
                                                                                       tattare la direzione allo 0415353204:
                                                                                       la segreteria è sempre attiva men-
                                                                                       tre gli addetti sono presenti dal lu-
                                                                                       nedì al venerdì dalle ore 15 alle 18.

ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019                                                                                     9
Proverbi africani

                       Principio di uguaglianza
                       di padre Oliviero Ferro, missionario saveriano

Nella società tradizionale africana       del Ciad “Non esistono due persone      realisti, rendendosi conto che la
tutti gli individui non sono del tut-     ugualmente belle” (ognuno è tipi-       strada dell’uguaglianza è molto lun-
to uguali nell’esercizio delle facoltà    co). E i Tutsi del Rwanda aggiungo-     ga. Questo naturalmente non im-
naturali in sede del vissuto sociale.     no “Non c’è uomo che ne vale un         pedisce di impegnarsi affinchè ad
L’uomo e la donna sono diversi. Così      altro”. È vero che tutti gli uomini     ognuno sia riconosciuto il giusto.
anche lo schiavo e l’uomo libero; il      sono uguali, ma il loro trattamento     Questo ci dicono i proverbi che se-
capo e il semplice paesano; il nota-      deve essere diversificato secondo        guono. “Quando tuo padre distribu-
bile e l’individuo generico; il paesa-    le condizioni specifiche di ognuno,      isce, parli pure” (Ful, Cameroun).
no e lo straniero. Non tutti hanno gli    soprattutto al più debole, al mala-     (ogni uomo ha diritto di reclamare
stessi diritti e le stesse possibilità.   to. È quello che pensano i Peul del     un’equa distribuzione dei beni). I
La saggezza africana si preoccupa         Senegal “I due occhi sono uguali        Lokele del Congo RDC aggiungono
della promozione di ogni individuo,       sulla testa. È vero, ma è a quello      “Non tutte le traverse raggiungo-
di ogni gruppo, di ogni classe socia-     dove qualche cosa è entrato, che la     no il tetto” (L’ineguaglianza è una
le e della protezione dei più deboli,     mano deve andare”. Lo sappiamo          cosa normale e inevitabile). Però,
pur riconoscendo realisticamente la       che c’è uguaglianza naturale per        dicono i Kanuri della Nigeria, “Un
supremazia dei più forti. Gli africani    tutti. “Il sole non dimentica nessun    braccio storto è un braccio come il
rifiutano i rischi di un’etica che por-    villaggio” (Ambede, Gabon). Mal-        tuo” (quello che conta è uno statu-
terebbe ad un ugualitarismo cieco,        grado le differenze delle condizioni     to uguale). I Warega del Congo RDC
caotico e anarchico. Voler rendere        sociali, c’è un’uguaglianza naturale    hanno l’abitudine di mettere all’ini-
le donne nel senso di socialmente         tra gli uomini. “Si può distinguere     zio dei loro villaggi una corda so-
identiche agli uomini; gli anziani        la traccia del piede di uno schiavo     spesa tra due paletti e vi attaccano
uguali ai giovani negli atteggiamen-      dalla traccia del piede di un uomo      un oggetto che spiega un’idea a cui
ti e nelle funzioni, i nobili uguali ai   libero” (Malinkè, Senegal). C’è l’in-   è collegato un proverbio. Nel nostro
semplici paesani: è davvero aprire        vito a frequentare la gente della       caso sospendono un po’ di argilla
sentieri ad una civiltà dell’anarchia,    propria condizione sociale e così       che serve per riempire i buchi della
quindi alla morte. L’etica africa-        dice il proverbio degli Agni della      casa e così spiegano “L’argilla del
na riconosce che le ineguaglianze         Costa d’Avorio “Ognuno si gratta        suolo: ogni popolo se ne è nutrito”.
sono giuste ed inevitabili nella so-      dove può arrivare la sua mano”! I       Insomma gli uomini sono tutti ugua-
cietà degli uomini. Tuttavia, essa        proverbi come sempre sono la fo-        li, perché tutti, persone semplici e
richiede che venga tenuto conto           tografia della situazione che vivono     grandi del Paese, gente del Nord e
di una certa uguaglianza naturale         gli uomini sotto il sole. Lo sappia-    del Sud (!!!), tutti sono usciti dalla
e che rispetti le regole di equità e      mo che una cosa sono i proclami,        terra, si nutrono dei suoi prodotti
di giustizia sociale. Insomma, e co-      i diritti, ma poi nella realtà anche    e ritorneranno alla terra. Non male
minciamo, come dicono gli Ngamay          se a malincuore, bisogna essere         come riflessione! (41/continua)

                                                                                      Domanda per entrare
                                                                                      ai Centri don Vecchi
                                                                                   Ai Centri don Vecchi il turnover degli
                                                                                   appartamenti è costante. Chi pen-
                                                                                   sasse dipresentare domanda d’inse-
                                                                                   rimento, mettendosi in lista d'attesa,
                                                                                   può consegnarla in direzione al Cen-
                                                                                   tro don Vecchi 2 di via dei Trecento
                                                                                   campi a Carpenedo. Per richiedere
                                                                                   un alloggio occorre: non avere meno
                                                                                   di 65 anni e più di 83; trovarsi in una
                                                                                   condizione economica modesta; es-
                                                                                   sere normalmente autosufficienti;
                                                                                   disporre di un garante che si assu-
                                                                                   ma la responsabilità di intervenire
                                                                                   qualora la persona abbia necessità
                                                                                   di una diversa collocazione, in se-
                                                                                   guito alla perdita dell’autonomia.

10                                                                                     ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019
Per trasparenza

Per realizzare l'Ipermercato solidale
Sottoscrizione cittadina: tutti i fondi a favore della costruzione della nuova opera di bene
Il figlio della defunta Ivonne                Il dottor Giancarlo Florio ha            sottoscritto un’azione, pari a € 50,
Rizzardi ha sottoscritto un’azione,          sottoscritto trenta azioni, pari a €     per ricordare il marito Francesco
pari a € 50, per onorare la memoria          1.500.                                   Contanna.
di sua madre.
                                             La signora N. T., essendo riuscita       Le due figlie della defunta Laura
La moglie del defunto Giorgio                ad ottenere l’eredità di suo padre       Michilin hanno sottoscritto quasi
Bertagna, in occasione del decimo            morto dieci anni fa in Brasile, ha       mezza azione, pari a € 20, per
anniversario della morte del marito,         ritenuto doveroso sottoscrivere cento    onorare la memoria della loro
ha sottoscritto quasi mezza azione,          azioni, pari a € 5.000, mettendo         madre.
pari a € 20, per ricordarlo.                 questa somma a disposizione di don
                                             Armando per interventi a favore          La signora Daniela Trabucco, in
La figlia della defunta Maria Rizzi           del Centro Don Vecchi 2 e dei suoi       occasione del 2° mese dalla morte
ha sottoscritto quasi mezza azione,          residenti che versano in gravi           del fratello Ottorino, ha sottoscritto
pari a € 20, in memoria di sua               difficoltà finanziarie.                     due azioni, pari a € 100, per
madre.                                                                                onorarne la cara memoria.
                                             Sono stati sottoscritti quattro quinti
I familiari della defunta Marianna           di azione, pari a € 40, per onorare      Le due figlie della defunta Romanita
Rufinatsha ved. Cavalieri, hanno              la memoria della defunta Maria           Rigo hanno sottoscritto due azioni,
sottoscritto un’azione, pari a € 50,         Forti.                                   pari a € 100, per onorare la
per ricordare la loro cara congiunta.                                                 memoria della loro madre.
                                             La signora Alessandra Fantini ha
La signora Maria Baldo ha                    sottoscritto un’azione, pari a €         I congiunti delle famiglie Stefan,
sottoscritto quasi mezza azione,             50, per onorare la memoria di suo        Zangrando e Variola hanno
pari a € 20, in suffragio delle anime         marito Nicola Sartorello e della         sottoscritto un’azione, pari a € 50,
dei defunti Violetta e Adelino.              sorella Stefania.                        per onorare la memoria di tutti i
                                                                                      loro defunti.
Le figlie Marina e Maria Cristina             La moglie del defunto Luciano
Maida hanno sottoscritto mezza               Prevedello ha sottoscritto due           I coniugi Corò hanno sottoscritto
azione abbondante, pari a € 30,              azioni, pari a € 100, in memoria del     due azioni, pari a € 100.
in suffragio dei loro cari genitori           suo carissimo marito.
Agostino e Maria.                                                                     La signora Maria Antonietta
                                             La signora Camuffo ha sottoscritto        Battistella ha sottoscritto dieci
I familiari dei defunti: Emma,               quasi mezza azione, pari a € 20, in      azioni, pari a € 500, per ricordare
Raffaele, Romeo e Raffaella hanno              ricordo del marito Angelo.               la sorella Rosa Milena e i defunti
sottoscritto quasi mezza azione,                                                      della sua famiglia.
pari a € 20, in ricordo dei loro cari.       È stata sottoscritta un’azione, pari
                                             a € 50, in memoria dei defunti delle     È stata sottoscritta un’azione, pari
Una signora ha sottoscritto quasi            famiglie Callegaro, Dori, Martinazzi     a € 50, in memoria di Clara, Isola e
mezza azione, pari a € 20, in                e Chinellato,                            Antonio e dei defunti delle famiglie
ricordo dei suoi genitori: Velia e                                                    Martignon e Algisi.
Pietro.                                      È stata sottoscritta quasi mezza
                                             azione, pari a € 20, per ricordare i     È stata sottoscritta quasi mezza
La moglie del defunto prof. Gastone          defunti: Carla, Antonino ed Elena.       azione, pari a € 20, in ricordo dei
Pivotti ha sottoscritto quasi mezza                                                   defunti Giuseppina ed Ernesto.
azione, pari a € 20, per ricordare il        Le due figlie della defunta Sofia
caro marito.                                 Vallotto hanno sottoscritto              La signora Rallo ha sottoscritto
                                             un’azione, pari a € 50, per onorare      quattro azioni, pari a € 200, in
È stata sottoscritta quasi mezza             la memoria della loro madre.             suffragio del marito Tiziano, dei
azione, pari a € 20, in suffragio di                                                   genitori Vittorio e Lorenzina e del
Vittorio e Norma.                            La signora Emilia Fantini ha             fratello Mario.

ANNO 15 - N° 43 / Domenica 27 ottobre 2019                                                                                  11
La toponomastica cittadina

                      Piazza dei polli
                      di Sergio Barizza

Con lo scorrere del tempo i mercati       per le sue idee finì sotto il giudizio             Scorzeria Vecchia ma di lì a poco di-
delle merci più svariate si erano con-    dell’Inquisizione romana, fu condan-              venne ovviamente via Macello. Dopo
centrati nell’area di piazza Maggiore.    nato a morte e bruciato vivo in Cam-              la seconda guerra mondiale fu intito-
Durante l’ottocento divenne progres-      po dei Fiori a Roma. Sull’altro lato              lata a Giorgio Ferro, partigiano me-
sivamente necessario dislocare alcu-      della piazza delle Erbe, anche il pon-            strino morto sui colli della Garfagna-
ne merci altrove al fine di evitare il     te che la collegava a piazza Maggio-              na il 17 settembre 1944. (7/continua)
sovraffollamento che sarebbe potu-         re era stato ovviamente denominato
to divenire poco gradevole sia per i      ponte delle Erbe (c’è ancora una tar-                    Il nostro settimanale
venditori che per gli acquirenti. Fu      ga che lo ricorda) ma in preceden-                  Ogni settimana L'incontro è distribuito
così che si trovò una sede propria        za risultava come Tozzi, dal nome                   gratuitamente in 5 mila copie in molte
anche per i polli (e non dev’essere       della famiglia che gestiva la vicina                parrocchie e nei posti più importanti
stato secondaria l’individuazione di      farmacia, e prima ancora ponte del-                 della città. È consultabile anche sul
un posto a loro riservato, considera-     la Dogana o delle Beccarie, perché                  nostro sito www.centrodonvecchi.org
to l’odore che emanava dalle gabbie       il fabbricato costruito a cavallo del
in cui erano custoditi). Fu scelta la     Marzenego, lì di fronte, aveva ospi-                          Come donare
piazzetta che si trovava al termine       tato appunto prima la dogana, poi
di via Palazzo, sul lato destro, pri-     un piccolo macello. E corte del Ma-                          alla Fondazione
ma della strettoia della torre. Dai       cello si chiamava la parte terminale                 Per sostenere la Fondazione Carpi-
                                                                                               netum si può effettuare un bonifico
documenti d’archivio risulta che,         di quella larga discesa che portava
                                                                                               bancario al Monte dei Paschi di Siena,
dall'inizio dell'ottocento, aveva cam-    alla riva del fiume. Quando poi il ma-                agenzia di Via San Donà, codice IBAN:
biato spesso nome desumendolo da          cello fu spostato e lì venne dirottato               I T17 R 0103 0 0 20 0 8 0 0 0 0 0142 53 4 8
famiglie importanti che lì risiede-       il mercato del pesce, divenne prima
vano: di volta in volta figurò come        riva della doganale Pescheria e poi
corte Pizzoni, corte Miotto, corte        semplicemente Pescheria (oggi ‘via                            CENTRI DON VECCHI
Scolari. A un certo punto, quando vi      Pescheria Vecchia’). Il macello fu                           Intrattenimenti
fu dirottato l'omonimo mercato, finì       allontanato da piazza Maggiore nel
prosaicamente in piazza dei Polli o       1829 e posizionato sempre sulla riva
                                                                                                       novembre 2019
del Pollame. Il toponimo resistette       del Marzenego, un po’ più a monte,                              CAMPALTO
fino al 1911 quando, in occasione          vicino a un’area agricola dove una                   Domenica 10 novembre ore 16.30
del censimento nazionale della po-        ottantina d’anni dopo sarebbe sorto                         Spiritual e Gospel
polazione, la piazzetta fu intitolata     l’ospedale Umberto I. La via che lo                  Venice gospel community choir
a Giordano Bruno (1548-1600) frate        metteva in comunicazione con Piaz-                            CARPENEDO
domenicano, scrittore e filosofo, che      za Maggiore si chiamava via della                    Domenica 17 novembre ore 16.30
                                                                                                     Non solo lirica, con
                                                                                                 Marco, Mariuccia, Giovanna
                                                                                                         MARGHERA
                                                                                               Domenica 24 novembre ore 16.30
                                                                                                 Musica intramontabile, con
                                                                                                    Silvano e Antonella
                                                                                                         CARPENEDO
                                                                                               Domenica 24 novembre ore 16.30
                                                                                                Gruppo teatrale del Venerdì, in
                                                                                                  Nel Paese di Così Colà...
                                                                                                          ARZERONI
                                                                                               Mercoledì 27 novembre ore 16.30
                                                                                                      “I Tirambaeo“ ne
                                                                                                 La panchina ai Giardinetti
                                                                                                            Ingressi liberi

                                          Pubblicazione settimanale a cura della Fondazione Carpinetum dei Centri don Vecchi presenti a
                                          Carpenedo, Marghera, Campalto e Arzeroni - Autorizzazione del Tribunale di Venezia del 5/2/1979
                                          Direttore responsabile: don Gianni Antoniazzi; grafi ca: Maurizio Nardi - Via dei Trecento
                                          campi - Mestre (Venezia), www.fondazionecarpinetum.org e incontro@centrodonvecchi.org
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