CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 26 aprile 2019
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CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 26 aprile 2019 Prime Pagine 26/04/2019 Prima Pagina Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 1 26/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 2 26/04/2019 Prima Pagina Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 3 ambiente e protezione civile 25/04/2019 Forli Today I "gilet gialli" ecologici dei Romiti tornano in azione contro degrado ed... 4 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 47 GIORGIA CANALI Sono 187 le piante messe a dimora dal Wwf al boschetto Ippodromo 6 csv e scenario locale 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5 GAETANO FOGGETTI «Forlì ha il dovere di tornare a progettare dando... 8 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 40 CLAUDIA ROCCHI "Amico fragile", vent' anni con Faber Al Bonci il tributo della 3Montiband 10 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51 Sera d' incontro dedicata al "Metodo Feldenkrais" 12 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 35 Centinaia in piazza: «Siamo tutti italiani» 13 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42 CASTROCARO LOTTERIA PER GLI AMICI A 4 ZAMPE 14 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43 Ecco i candidati di Dardi «Tra loro gli assessori» 15 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43 Rossi corre a Tredozio: «Riallacciare subito i rapporti con... 16 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45 Auser riceve un nuovo mezzo 17 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 51 Al Teatro Moderno regna il dialetto con Patatràc - La rumâgna... 18 volontariato 26/04/2019 Avvenire Pagina 1 FRANCESCO RICCARDI VENGA A VEDERE SIGNOR MINISTRO 19 26/04/2019 Avvenire Pagina 3 VENGA A VEDERE, SIGNOR MINISTRO 20 26/04/2019 Avvenire Pagina 5 DANIELA FASSINI Integrazione cancellata. Per legge 22 26/04/2019 Italia Oggi Pagina 24 CRISTINA BARTELLI Gli indennizzi anche agli eredi 24
26 aprile 2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 1
26 aprile 2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 2
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25 aprile 2019 Forli Today ambiente e protezione civile I "gilet gialli" ecologici dei Romiti tornano in azione contro degrado ed inciviltà La partenza come base operativa sarà alle 14:30 nell' area del palazzetto dello sport Villa Romiti dove si trova la sede del quartiere Romiti Sabato i "gilet gialli" ecologici, in collaborazione con il Wwf, tornano in azione per pulire una parte di territorio della città dai sacchi di rifiuti abbandonati dai soliti incivili. La partenza come base operativa sarà alle 14:30 nell' area del palazzetto dello sport Villa Romiti dove si trova la sede del quartiere Romiti. Commenta il presidente del coordinamento zona-ovest, Maurizio Naldi: "L' intento è quello di sensibilizzare i cittadini nel rispetto ambientale, tenere pulito è un dovere civico di tutti e occorre farlo quotidianamente. Le frazioni raccolte in contenitori dedicati appositi saranno riutilizzate e riciclate per produrre beni, con un risparmio energetico e salvaguardia dell' ambiente". "Questa - ricorda Naldi - è la quarta giornata organizzata che facciamo come volontari, ma tutti i giorni cerchiamo di tenere pulito il quartiere perché il vederlo pulito e in ordine riteniamo sia già un elemento positivo contro il degrado e l' insegnamento di una coscienza educativa nei giovani che devono crescere nel rispetto dell' ambiente. Il materiale occorrente sarà messo a disposizione dal quartiere Romiti, guanti, pinze e contenitori. Abbiamo pensato per l' occasione come possiamo meglio muoverci sul territorio, così abbiamo effettuato diversi sopraluoghi sul territorio e abbiamo redatto una mappatura dei luoghi dove si trovano i sacchi abbandonati. Passeremo rimuovendo i rifiuti. Abbiamo contattato Alea che collaborerà nel ritiro dei rifiuti raccolti". Naldi annuncia altre iniziative alle quali collaborano Stefano Valmori, presidente del quartiere Romiti, e Alberto Conti, presidente del Wwf Forlì-Cesena: "Continueremo comunque prossimamente con tante altre giornate ecologiche per la raccolta dei rifiuti con gruppi organizzati per le strade della città. Il tenere pulito il territorio è dovere civico di tutti e occorre farlo quotidianamente. E' un importante esempio educativo soprattutto per le nuove generazioni e siamo convinti sia utile a sensibilizzare la popolazione e ad attirare l' attenzione sul problema degli abbandoni , contribuendo ad affrontarlo in concreto. E' un esempio positivo finalizzato ad aumentare il rispetto per l' ambiente che tutti noi dovremmo avere come stimolo personale". "Tutto si può migliorare - prosegue Naldi -. Pur con i problemi avuti all' avvio, la raccolta differenziata porta a porta,che i nostri cittadini, nella stragrande Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 4
26 aprile 2019 Pagina 47 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile SOS PER UN PESCE INFESTANTE Sono 187 le piante messe a dimora dal Wwf al boschetto Ippodromo I volontari cesenati hanno già completato una grande operazione di rimboschimento Qui ora si potrebbe sperimentare l' introduzione della Testuggine acquatica europea CESENA Sono 187 complessivamente le piante messe a dimora dal Wwf Cesena nell' area del boschetto del Parco Ippodromo di Cesena come emerge dalla sintesi dell' attività 2018/2019 presentata dal presidente Alberto Conti. Nell' ambito del progetto Ceas, proposto dal Wwf nel 2015 al Comune di Cesena, i volontari cesenati hanno già realizzato una grande operazione di rimboschimento, per cambiare drasticamente il profilo vegetazionale del Boschetto (infestato dalla Robinia e da altre specie infestanti) e trasformarlo in un bosco temperato con le specie tipiche della fascia collinare e planiziale della zona climatica romagnola. Un' operazione che è partita nei mesi autunnali, per protrarsi fino all' inizio della primavera, per un totale di 187 piante messe a dimora, da sommare alle circa 60 piante messe a dimora nel febbraio 2017 e alle 140 piantate nell' inverno 2017/2018, per un ammontare di circa 400 piante inserite in 2 anni. Inoltre, essendo quest' area diventata una vera e propria zona umida per l' innalzamento periodico della falda acquifera connessa a quella del Savio, nel 2018 il Wwf F c l ' h a segnalata al Wwf Italia, nell' ambito della campagna "One Milion Ponds", volta al censimento e alla tutela delle zone umide del Paese. Segnalazione che potrebbe rappresentare un' opportunità d' interesse naturalistico, qui infatti si potrebbe sperimentare l' introduzione della Testuggine acquatica europea (Emys orbicularis), specie in forte rarefazione, anche a causa dell' immissione delle specie esotiche americane. Nell' ambito di questo progetto nel 2018 il gruppo provinciale ha concordato un rapporto di collaborazione con la nuova gestione del Museo di Ecologia. In fase di bilancio, il presidente Conti segnala anche il «grave problema, causato da ignoti, dell' introduzione nel laghetto della Gambusia (Gambusia affinis), un vero e proprio boicottaggio al lavoro intrapreso dal Wwf, essendo tale specie di pesce, un' alloctona infestante e invasiva. Essa ancorché Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 6
26 aprile 2019 Pagina 5 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale GUGLIELMO RUSSO / PRESIDENTE LEGACOOP ROMAGNA «Forlì ha il dovere di tornare a progettare dando serenità amministrativa ai cittadini» Il dirigente dell' associazione si rivolge a tutti i candidati sindaco per il capoluogo «Sediamoci attorno a un tavolo e pensiamo a cosa vogliamo essere tra 10 anni» Non è possibile elaborare un programma elettorale senza pensare a cosa potrà essere Forlì tra 10-15 anni. A dirlo con estrema chiarezza, rivolgendosi a tutti i candidati sindaco per il capoluogo, è Guglielmo Russo, presidente Legacoop Romagna. Cosa chiedete a chi si propone alla guida della città? «Idee e progetti che vadano oltre il contingente e che restituiscano a Forlì una nuova centralità. E, prima di tutto, che si ristabiliscano tranquillità e concretezza amministrativa di cui i forlivesi hanno assolutamente bisogno. Non spaventiamoci di sederci attorno a un tavolo, anche e soprattutto con la Fondazione Cassa dei Risparmi, per ragionare di un periodo medio -lungo e condividere i progetti. Non sarà mai una perdita di tempo». dei Vigili urbani al Palazzo delle Poste e altre ancora. Torno a dire: condividiamo le priorità con la Fondazione non potendo agire su tutte. Aeroporto, è da portare fino in fondo la scommessa di valenti imprenditori che vanno aiutati e rispettati. Sarà unicamente il mercato, poi, a decidere se l' operazione sta in piedi. E lo sarà se il "Ridolfi" saprà ritagliarsi un proprio spazio e una propria vocazione nel sistema regionale. Sul fronte gestione e smaltimento rifiuti abbiamo preso atto del progetto della nuova società "Alea". All' inizio è mancato il rapporto con i cittadini che va recuperato e tenuto monitorato giorno per giorno». Qual è il ruolo di Forlì in Romagna? «Il rapporto tra grandi mostre, turismo culturale ed effettiva ricaduta sul territorio è ancora inespresso nella sua pienezza. Puntiamo anche ad un commercio di qualità; siamo nel cuore della Romagna, perché non pensare ad una enoteca di prestigio, per esempio? Sdoganiamo il fatto che essendo stato un territorio agricolo e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 8
26 aprile 2019 Pagina 5 Corriere di Romagna
26 aprile 2019 Pagina 40 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale "Amico fragile", vent' anni con Faber Al Bonci il tributo della 3Montiband Doppio appuntamento a Cesena nel segno del cantautore: oggi l' incontro e domani il concerto CESENA Torna in scena l' evento Amico fragile promosso da Arci Cesena che lo ideò già nel 2002, e dalla 3MontiBand di Montiano. Il tema conduttore del nuovo appuntamento cita l' anniversario tondo della morte dell' artista genovese. Amico fragile 1999-2019, vent' anni con Faber si sviluppa con un doppio appuntamento di parole e musica. Oggi alle 17 nell' antica sala Lignea della biblioteca Malatestiana si svolge la conferenza Il mondo di Fabrizio De Andrè. Ne sono protagonisti Walter Pistarini giornalista e scrittore, creatore del sito viadelcampo.com con cui da anni costruisce una sorta di enciclopedia mobile; racconta la visione profonda del cantautore sull' universo, anche attraverso le voci di chi continua ad amarlo oggi. Come ospite d' onore arriva Bengt Edqvist etnologo musi cale, attivo nell' Istituto di Lingua e Folclore del suo paese, che si è appassionato alla causa di De Andrè diventandone conoscitore. Introduce Valentina Orioli voce della 3Montiband. L' evento culmina domani sera alle 21 nel teatro Bonci, con il concerto Tributo a Fabrizio De Andrè; concerto questo che vede protagonista la formazione bandistica 3Montiband diretta da Alessandro Fattori. Sono una quarantina di orchestrali oltre a quattro voci, due maschili e due femminili, che hanno scelto la causa di De Andrè espressa pure nella realizzazione del cd Nel segno di Faber, disco che è stato apprezzato anche dalla Fondazione De Andrè di Dori Ghezzi. Durante il concerto Valentina Orioli leggerà frammenti dal libro di Pistarini Il libro del mondo. Fabrizio De André: le storie dietro alle canzoni (Giunti 2010). A proposito di questo testo, l' autore lo introduce così: «Fabrizio De André è l' unico autore musicale di cui amo tutto, ogni sua parola. Alla sua morte, affranto come tanti italiani, da informatico quale sono nella vita, decisi di dedicargli un sito. È nato così www.viadelcampo.com dove ho raccolto materiali e contatti, fino a decidere di scrivere un libro su di lui, di fatto una raccolta di in terviste. In seguito, in base alle richieste che giungevano, mi resi conto che la gente desiderava un libro in grado dispiegare i testi delle canzoni di Faber, spesso difficili da interpretare. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 10
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26 aprile 2019 Pagina 51 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) csv e scenario locale Sera d' incontro dedicata al "Metodo Feldenkrais" SOGLIANO AL RUBICONE Si terrà stasera dalle 21, presso il Teatro Elisabetta Turroni di Sogliano al Rubicone, l' evento "Sogliano al Rubicone al Centro Scientifico del Movimento... Il Metodo Feldenkrais per i bambini con bisogni speciali", promosso da Fondazione Giovani Leoni insieme al Centro Scientifico del Movimento della località romagnola e l' amministrazione Co munale. A intervenire saranno il sindaco di Sogliano al Rubicone Quirino Sabattini, Simone Broccoli del Centro Scientifico del Movimento e Christian Barzazi, presidente e fondatore della Fondazione Giovani Leoni Onlus. La serata èaperta a tuttiecostituisce un' occasione importante per parlare dell' innovativo Metodo Feldenkrais, un processo di auto -apprendimento individuale basato su una stretta integrazione tra movimenti, sensazioni, sentimenti e pensiero che ha come fine il funzionamento efficiente del corpo umano ottenuto attraverso gli impulsi ricevuti dal sistema nervoso. Il Metodo Feldenkrais è stato ideato nel 1949 da Moshé Feldenkrais, considerato in tutto il mondo tra i più esperti trainer nel trattamento dei bambini affetti da paralisi celebrale infantile, ma anche di coloro che mostrano disturbi quali stroke, autismo, deficit dell' attenzione (Adhd) o sindromi genetiche, adulti colpiti da ictus o con problemi legati alla postura e all' equilibrio. Il Metodo, caratterizzato da un approccio dolce e delicato, si basa sul concetto di neuro plasticità e aiuta il cervello a creare nuove connessioni e a imparare spontaneamente par tendo dalle abilità presenti. L' appuntamento è promosso da Fondazione Giovani Leoni Onlus, creata da Christian e David Barzazi, fondatori di Gruppo Green Power e rispettivamente papà e zio di Riccardo, un bambino italiano colpito da paralisi cerebrale infantile che, grazie al Metodo Feldenkrais, sta ottenendo grandi risultati nella gestione della propria malattia. La paralisi cerebrale infantile colpisce circa un bambino ogni 500 e in Italia sono oggi 50.000 i bimbi affetti da questa patologia, con 2.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Chi è colpito dalla paralisi cerebrale ha difficoltà a camminare, nei casi più gravi si muove in carrozzina, ha un uso difficoltoso delle mani e spesso presenta problemi quali dolore, deficit di linguaggio, intellettivi e neuropsicologici, epilessia. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 12
26 aprile 2019 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Centinaia in piazza: «Siamo tutti italiani» Concorso di idee, folla di studenti premiati. Drei: «Si celebra la libertà» TUTTI riuniti sotto al tricolore. Poco importa se fra un mese esatto si andrà a votare, in una giornata come ieri, serviva riunirsi tutti sotto un' unica bandiera. Il Tricolore. Nessun vessillo politico. Niente loghi di lista. Gli unici colori del 25 aprile sono il verde, il bianco e il rosso. Perché, come ha ricordato anche il sindaco Davide Drei nel suo discorso, in una giornata come quella di ieri «non si celebra solamente la libertà - ha detto dal palco il primo cittadino -. Si celebra l' essere italiani. La Festa della Liberazione è festa di dialogo, confronto, comprensione. E' anche festa di coraggio per misurarsi con le diversità vincendo la paura attraverso regole, fiducia e conoscenza. Per questo l' impegno portato avanti dal Comune rivolge un' attenzione particolare ai giovani e alla scuola». E dopo aver reso omaggio al lampione di piazza Saffi di fronte a palazzo Albertini, le autorità cittadine e una folla di centinaia di presenti ha reso omaggio ai partigiani che il 18 agosto 1944 vennero martoriati e appesi proprio a quel lampione. Tanti anche gli stranieri presenti, che hanno applaudito ai nomi di chi ha donato la vita per la libertà. In molti si sono addirittura commossi, mentre la voce usciva dalle casse e ricordava i nomi: «Adriano Casadei. Silvio Corbari. Arturo Spazzoli. Iris Versari». Silenzio. E poi un altro fragoroso applauso quando la Banda Città di Forlì ha suonato 'il silenzio fuori ordinanza', in omaggio proprio ai quattro. Applauso che si è ripetuto anche poco dopo, quando il corteo si è spostato al sacrario dei caduti nel chiostro di San Mercuriale accompagnato da tantissimi bambini e ragazzi delle scuole elementari e medie della città che, col tricolore sventolante in mano, hanno accompagnato fianco a fianco i partigiani con i loro stendardi. Sul palco poi sono state premiati lavori vincitori dei concorsi indetti in occasione dell' anniversario della Liberazione. Le opere si potranno ammirare fino a domenica nella Sala XC Pacifici. LE CELEBRAZIONI poi sono continuate nel pomeriggio al parco urbano, dove - in collaborazione con l' Anpi provinciale e sezione di Forlì e il Gruppo Alpini sezione di Forlì - si è tenuta una parteicpatissima festa popolare con momenti di gioco per bambini e attività ricreative grazie anche alle associazioni di volontariato che operano sul territorio. E' seguito un reading a due voci dal titolo Mio nonno diceva sempre di no'. La festa si è conclusa con il certo della Banda Città di Forlì. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 13
26 aprile 2019 Pagina 42 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale CASTROCARO LOTTERIA PER GLI AMICI A 4 ZAMPE INIZIA oggi la vendita dei biglietti della lotteria per beneficenza '4 zampe', promossa dall' associazione d i volontariato C i v i s d i Castrocaro Terme e Terra del Sole. Un' iniziativa per sostenere i rifugi che curano i cani abbandonati, randagi, anziani o ammalati. Un biglietto costa un euro. La lotteria è limitata al territorio della provincia. Chi desidera collaborare può contattare su Facebook Corrado Metri, Monica De Stein, Bea Mercatali, Lucia Clemente, Dada Oscar, Iris Lolli, Sabrina Sbarzagli. L' estrazione è in programma il 25 maggio al centro cinofilo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 14
26 aprile 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale MODIGLIANA LA PRESENTAZIONE Ecco i candidati di Dardi «Tra loro gli assessori» UN' ALTRA sala Bernabei affollata ha accolto mercoledì sera la presentazione della lista 'Viviamo Modigliana' di Jader Dardi. L' incontro è stato aperto dall' ex sindaco di centrosinistra Claudio Samorì che ha ricordato il ricco curriculum politico e professionale del primo cittadino di Castelbolognese dal 1985 al 1999. «Sono molto emozionato ed onorato di essere qui» ha esordito Dardi che, impegnato già a a 14 anni nel gruppo studentesco dei geometri faentini, aveva manifestato sin da giovanissimo al padre l' intenzione di coltivare la sua passione politica. Ne ottenne il via libera purché seguisse due suoi consigli: «Se rappresenterai gli altri non farti mai richiamare perché non fai il tuo dovere e non tradire la fiducia di chi te l' ha data». Ha spiegato il suo forte legame col paese, dicendo «Modigliana è casa mia», partendo dalla moglie nata qui e venuta a mancare in un tragico incidente stradale, legame poi continuato e coltivato grazie ai tanti amici del posto e alla nuova compagna. «Non partiamo da una posizione di contrapposizione con chi ha amministrato prima - ha continuato - ma pensiamo che occorra altro per far uscire Modigliana dal torpore in cui si è ritrovata e abbiamo per questo studiato, con la squadra, un programma concreto di progetti realizzabili in 5 anni». Dardi a proseguito poi affermando che la sua lista «è costituita da uomini e donne che appartengono ad espressioni culturali e politiche diverse tra loro, ma che convergono nella prospettiva di creare nuove condizioni di sviluppo per la comunità ed alla base poniamo i valori della Democrazia, espressi dalla Costituzione, della solidarietà, del lavoro, della tutela dell' ambiente». I 12 candidati consiglieri, di età compresa tra i 21 e i 67 anni, molti attivi anche nel volontariato, si sono quindi presentati uno ad uno, spiegando le ragioni della loro scelta di impegnarsi direttamente, le attività professionali svolte ed i settori che intendono seguire in base alle personali inclinazioni. Il sindaco ha assicurato infine che «la giunta uscirà dalle persone della lista perché ci sono le competenze necessarie». Giancarlo Aulizio © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 15
26 aprile 2019 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Rossi corre a Tredozio: «Riallacciare subito i rapporti con Modigliana» Il dipendente della Alpi è sostenuto dal centrosinistra ANDREA Rossi, 50 anni, di Tredozio, sposato e padre di due figlie, impiegato tecnico presso l' azienda Alpi di Modigliana, è il candidato a sindaco di Tredozio per la lista civica appoggiata dal centrosinistra 'Impegno civico'. Lista e programma sono stati presentati mercoledì sera, presso la sala dell' ex scuola materna, davanti a oltre sessanta persone. I candidati consiglieri, con lo slogan 'Famiglia, comunità e territorio', sono: Mirco Cavina, tecnico informatico; Gianluca Cherubini, artigiano del settore legno; Paolo Pascali, operatore socio sanitario; Carlo Versari, ingegnere civile, figlio dell' ex sindaco Pier Luigi Versari; Liviana Pasi, pensionata; Sonia Rustignoli, analista contabile; Silvia Chinaglia, imprenditore agricolo. «IN CASO di vittoria - commenta il candidato a sindaco - ci siamo divisi i compiti a piccoli gruppi. La scuola, i servizi sociali e i giovani saranno seguiti da Cherubini, Pascali e Rustignoli; la comunità da Chinaglia, Pasi e Cherubini; il territorio da Versari, Pasi e Chinaglia. Si tratta di una lista completamente nuova, unita e con tanta voglia di fare». Il punto del programma che riguarda la famiglia consiste «nell' affrontare il problema demografico, cercando di mantenere la scuola, i servizi sociali e sanitari per frenare, fermare o invertire il calo demografico». Per quanto riguarda il capitolo comunità, Rossi sostiene che «l' Unione dei Comuni deve tornare a funzione con il capoluogo Forlì, altrimenti potrebbe essere presa in considerazione l' Unione con Modigliana e Faenza». Inoltre, occorre aiutare artigiani e agricoltori, cercando di potenziare e valorizzare di più il turismo ambientale e il Parco nazionale, «in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato». Il capitolo territorio insiste «nel migliorare interventi di lavori pubblici per il decoro urbano, in particolare la sistemazione dei marciapiedi». Spiega Rossi: «Per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a porta, chiederemo ad Alea di studiare insieme come migliorare e razionalizzare il servizio di raccolta, specialmente per quanto riguarda le seconde case e le case di campagna». In caso di vittoria, quali sarebbero le prime cose da fare? «Assumere un operaio comunale, che manca da un anno, riallacciare subito i rapporti col comune di Modigliana e far partire i punti principali del programma». Quinto Cappelli © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 16
26 aprile 2019 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale SAN PIERO DONAZIONE PER IL TRASPORTO DEI SOCI Auser riceve un nuovo mezzo LA SOLIDARIETÀ sociale viaggia su un nuovo automezzo. Nella sede del Centro Ricreativo Culturale e di Promozione Sociale-Auser di via della Solidarietà a San Piero in Bagno, si è svolto infatti un incontro pubblico per la consegna di un veicolo, adeguatamente attrezzato anche per trasporto disabili. Il mezzo, grazie a contributi economici da parte di una decina di ditte locali, è stato consegnato in comodato gratuito all' Auser. Presenti presso la sede del Centro Ricreativo di S.Piero, oltre a vari cittadini, anche i responsabili delle ditte locali che con grande senso civico, hanno contribuito all' acquisto dell' automezzo. Ditte il cui logo è stato pubblicizzato nella carrozzeria del veicolo stesso. E a questo proposito, c' è stato anche il momento della consegna di attestati alle ditte che, grazie al loro senso di altruismo, hanno contribuito all' acquisto dell' automezzo. L' AUTOMEZZO servirà, in particolare, a trasportare i soci del Centro Ricreativo, che avendo difficoltà di deambulazione ne abbiano bisogno, dalla propria abitazione alla sede del Centro (e viceversa), che si dimostra, sempre più, importante luogo di aggregazione e socializzazione. Durante la cerimonia della consegna dell' automezzo, sono stati altresì consegnati anche attestati di ringraziamento a coloro che hanno cooperato con la donazione di libri e quadri alla realizzazione della Biblioteca del Centro Auser di S.Piero, dimostrandosi in tal modo persone generose nei confronti non solo del Centro ma della comunità intera. Presenti alla cerimonia, il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, il presidente provinciale Auser Carlo Sarpieri, il presidente del Centro Ricreativo di S.Piero Francesco Mosconi, e in rappresentanza della ditta PMG Gianluca Palazzetti. gi. mo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 17
26 aprile 2019 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Al Teatro Moderno regna il dialetto con Patatràc - La rumâgna in ti trócal' STASERA ultimo appuntamento con la rassegna di teatro dialettale di Fusignano al Teatro Moderno (corso Emaldi 32). Alle 21 va in scena Patatràc - La rumâgna in ti trócal di Paolo Parmiani con il gruppo teatrale 'La Compagine'. Si tratta di una commedia in due tempi in parole, musica e varia umanità romagnola. La rassegna dedicata alla commedia dialettale ha presentato sei appuntamenti e altrettante compagnie del territorio. Il costo dei biglietti è di 6 euro. La prevendita viene effettuata nelle sere di spettacolo dalle 20, al Teatro Moderno. La rassegna è promossa in collaborazione con Auser Fusignano. Per ulteriori informazioni, contattare il numero 0545-954194, email info@cinemateatrofusignano.it . Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 18
26 aprile 2019 Pagina 1 Avvenire volontariato VENGA A VEDERE SIGNOR MINISTRO La sua personale macchina della propaganda, elegantemente battezzata 'la bestia', se n' è accorta con una settimana di ritardo. Ma non ha voluto perdere l' occasione, ieri, per far gettare al ministro dell' Interno una palata di fango sulla Chiesa e sui tanti cristiani volontari che si occupano di poveri e, dunque, anche di migranti. E così - rilanciando un articolo di 'OggiTreviso.it' del 17 aprile, nel quale si dava conto dell' annuncio delle Caritas di Treviso e Vittorio Veneto di non voler partecipare ai nuovi bandi ridotti per l' accoglienza - Matteo Salvini ha commentato su Facebook e Twitter: «La MANGIATOIA è finita, chi speculava con margini altissimi per fare 'integrazione', spesso con risultati scarsissimi, dovrà cambiare mestiere». Si potrebbe replicare con un' invettiva uguale e contraria - gli argomenti offerti dalla cronaca giudiziaria non mancherebbero - ma faremmo un torto anzitutto a ciò in cui crediamo e che cerchiamo di vivere, nonché alle persone straniere che delle polemiche e delle scelte politiche finiscono per essere le vittime. Meglio allora ricorrere alla 'correzione fraterna' e rispiegare al ministro, che nei tweet alterna mitra e rosario, le motivazioni della scelta delle varie Caritas diocesane come avevamo peraltro già fatto su queste stesse colonne il 21 aprile (https://tinyurl.com/y4pqqv9o). Una decisione condivisa pure da molte realtà non appartenenti al mondo ecclesiale, come cooperative e associazioni del Terzo settore, comitati della Croce Rossa. La Caritas negli anni scorsi ha cominciato a partecipare attraverso cooperative sociali a bandi pubblici su richiesta delle Prefetture e dello Stato centrale. continua a pagina 3. FRANCESCO RICCARDI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 19
26 aprile 2019 Pagina 3 Avvenire volontariato Dalla prima pagina VENGA A VEDERE, SIGNOR MINISTRO Queste, infatti, non erano in grado di assicurare ai richiedenti asilo che arrivavano nel nostro Paese una degna (e sostenibile) accoglienza in strutture pubbliche e con proprio personale. Un intervento in chiave sussidiaria, basato sul presupposto che le Caritas e i soggetti del Terzo settore, grazie alla loro sensibilità ed esperienza sul campo, potessero meglio assicurare l' assistenza necessaria alle persone straniere e soprattutto favorirne l' integrazione in piccoli centri diffusi. Per questo l' amministrazione pubblica - non la Caritas - aveva stabilito un rimborso dei costi complessivi di alloggio, vitto, sorveglianza, corsi di lingua, assistenza psicologica e altri servizi per l' inclusione pari a 35 euro per persona, stabilendo parametri e richieste precise per il loro impiego. Servivano, oltre che a coprire i costi di struttura e di mantenimento, anche a pagare regolarmente personale (soprattutto italiano) specializzato, come psicologi, medici, insegnanti e mediatori culturali. Questo fino a novembre 2018. Poi, con una direttiva che ha preceduto il 'decreto Sicurezza', la quota di rimborso dei costi è stata ridotta a 21-26 euro al giorno per persona (a seconda della capienza del centro), con l' indicazione di tagliare i servizi di accompagnamento come l' insegnamento della lingua italiana, l' assistenza psicologica (importante per donne e ragazzi che in Libia hanno subito torture e privazioni di ogni genere), le altre attività sociali e di formazione. Le Caritas a questo punto hanno maturato la scelta di non rispondere più ai bandi 'ridotti' a mero servizio 'alberghiero' o di gestione 'simil-carceraria'. Non condividendo né le modalità né soprattutto le finalità di un' accoglienza così svuotata di significato. Anzi, volutamente trasformata in una 'macchina' non per integrare, ma per creare nuovi irregolari su cui speculare politicamente. Perciò, nel commento pubblicato il giorno di Pasqua, auspicavamo che i nuovi bandi andassero deserti e che lo Stato, il governo, tornassero ad assumersi direttamente le proprie responsabilità nell' organizzare e gestire con personale pubblico la nuova 'ospitalità', verificando così tra l' altro la congruità dei 2126 euro di spesa giornaliera. I casi di vera «mangiatoia », denunciati anche da 'Avvenire', hanno riguardato false cooperative e imprenditori privati spesso in combutta con politici e funzionari pubblici corrotti e nulla, purtroppo, impedirà che ciò accada ancora da parte di persone e organizzazioni senza scrupoli. Le Caritas, come stanno già facendo alcune realtà territoriali, torneranno invece a concentrare i loro interventi finanziati con fondi propri e donazioni dei fedeli sull' accoglienza di secondo livello (dopo cioè la risposta sulla richiesta d' asilo) e in particolare verso le persone che lo stesso decreto Sicurezza ha Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 20
26 aprile 2019 Pagina 3 Avvenire
26 aprile 2019 Pagina 5 Avvenire volontariato Solidarietà nel mirino/1 Integrazione cancellata. Per legge I bandi vanno deserti. Caritas, Croce rossa e terzo settore puntano il dito contro i tagli all' accoglienza «Prima ci chiedono aiuto e poi con la leggenda del 'magna magna' annullano di colpo il lavoro fatto» sempre più difficile fare accoglienza in Italia. Con l' entrata in vigore del decreto Sicurezza, a fare i conti con un percorso tutto ad ostacoli sono soprattutto le strutture, ecclesiali e laiche, che sin da subito sono scese in campo per aiutare lo Stato a sostenere l' arrivo dei richiedenti asilo. Ora tutto è cambiato nel giro di pochi mesi. Il nuovo decreto svuota infatti completamente il lavoro di accoglienza ed integrazione fatto fino ad oggi. Soprattutto l' accoglienza diffusa in piccoli centri, appartamenti e parrocchie. Il risultato? «Lo Stato ci sta lasciando soli sul territorio a gestire l' emergenza - spiegano gli operatori -. Quando possiamo, continuiamo il lavoro a nostre spese. Ma è sempre più difficile e le storie di invisibili espulsi dal sistema di accoglienza sono destinate a crescere». L' accoglienza vera, da Nord a Sud IÈ talia, garantiva un percorso di autonomia abitativa e lavorativa. Ricchezza per chi era accolto, ma anche risorsa per il territorio che accoglieva. Tutto questo, adesso, si sta sgretolando. Perché quello che chiede il governo, oggi al terzo settore, è solo un' accoglienza svuotata: un posto letto, un luogo dove mangiare e dormire e nulla di più. Niente più corsi di italiano. Niente più supporto psicologico per le donne che hanno subito violenza. Niente più corsi di formazione professionale e riconoscimento del titolo di studio conseguito nel proprio Paese. Sono in molti oggi a rinunciare ai nuovi bandi delle prefetture. Gli ultimi due casi, in ordine di tempo, hanno riguardato le Caritas di Treviso e Vittorio Veneto e la Croce Rossa di Macerata. Le spiegazioni fornite sono emblematiche. «Le risorse stanziate non sono sufficienti per svolgere quello che noi riteniamo essere un adeguato supporto » spiegano i rappresentanti del gruppo di operatori trevigiani che non ci stanno più a lavorare, secondo i nuovi termini, con la «logica dell' emergenza, a scapito della vera inclusione delle persone». Non usa mezzi termini anche la presidente di Croce rossa Macerata: «Partecipare al nuovo bando (della prefettura, ndr) ora significa fare un' assistenza che non è degna di un essere umano » sostiene Rosaria Del Balzo Ruiti. «Negli anni abbiamo rendicontato fino all' ultimo centesimo - aggiunge -. Sappiamo quali sono i costi perché accogliere una persona non è solo dare un tetto e del cibo, ma assicurare l' apprendimento linguistico, le condizioni sanitarie ottimali, fare progetti per l' incontro e l' integrazione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 22
26 aprile 2019 Pagina 5 Avvenire
26 aprile 2019 Pagina 24 Italia Oggi volontariato Il decreto crescita prevede anche 1,2 mln di euro come emolumento ai 9 saggi Gli indennizzi anche agli eredi Ristori estesi ai familiari, ai coniugi e ai conviventi Rimborsi ai risparmiatori truffati in eredità. Alla procedura di ristoro per i risparmiatori «truffati» da banche sottoposte a procedura di liquidazione, sono ammessi anche i successori mortis causa, cioè gli eredi dei risparmiatori e i loro familiari. La novità è contenuta nel decreto crescita approvato dal consiglio dei ministri il 23 aprile. La relazione di accompagnamento al decreto, dunque, elenca chi debba essere ricompreso tra i familiari: oltre il coniuge, il soggetto legato da unione civile, il convivente more uxorio o di fatto, i parenti entro il secondo grado che siano in possesso di strumenti finanziari delle banche a seguito di trasferimento per atto tra vivi. L' ampliamento ai familiari della platea dei beneficiari della procedura di rimborso (95% per i titolari di obbligazioni, 30% per i titolari di azioni) è spiegata, sempre dalla relazione di accompagnamento della norma, come una forma di tutela. «L' inclusione dei soli familiari», si legge nel documento, «è coerente con il carattere personale dell' indennizzo, ed è volta a evitare il rischio di condotte predatorie od operazioni speculative, a danno dei risparmiatori cedenti, da parte di soggetti terzi potenziali aventi causa dai risparmiatori» (cioé i creditori). Il fondo indennizzo risparmiatori, spiega il ministero dell' economia con una pagina dedicata sul sito istituzionale, ha una dotazione iniziale di 1,5 miliardi di euro: 500 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Hanno accesso al Fondo i risparmiatori, persone fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale e le microimprese che occupano meno di dieci persone e realizzano un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro, in possesso delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018. A questo elenco, il decreto crescita aggiunge gli eredi, come detto in precedenza. A gestire le istanze dei rimborsi non automatici (si veda ItaliaOggi del 25/4/19) sarà chiamato un comitato di nove saggi nominato da un decreto del ministero dell' economia. Sul punto, il decreto crescita precisa che il provvedimento attuativo di nomina dovrà individuare anche l' ammontare degli emolumenti, tetto massimo 1,2 mln di euro, che spetteranno ai nove saggi. Questi emolumenti saranno corrisposti attingendo al fondo indennizzi. Tutta l' operazione dei rimborsi, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018 Continua --> 24
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