CSV FC - ASSIPROV Venerdì, 26 aprile 2019

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  Venerdì, 26 aprile 2019
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                                                         Venerdì, 26 aprile 2019

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 26/04/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                  1
 26/04/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                        2
 26/04/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                       3
ambiente e protezione civile
 25/04/2019 Forli Today
 I "gilet gialli" ecologici dei Romiti tornano in azione contro degrado ed...                            4
 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 47                            GIORGIA CANALI
 Sono 187 le piante messe a dimora dal Wwf al boschetto Ippodromo                                        6
csv e scenario locale
 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 5                          GAETANO FOGGETTI
 «Forlì ha il dovere di tornare a progettare dando...                                                    8
 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 40                           CLAUDIA ROCCHI
 "Amico fragile", vent' anni con Faber Al Bonci il tributo della 3Montiband                              10
 26/04/2019 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51
 Sera d' incontro dedicata al "Metodo Feldenkrais"                                                       12
 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 35
 Centinaia in piazza: «Siamo tutti italiani»                                                             13
 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 42
 CASTROCARO LOTTERIA PER GLI AMICI A 4 ZAMPE                                                             14
 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43
 Ecco i candidati di Dardi «Tra loro gli assessori»                                                      15
 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43
 Rossi corre a Tredozio: «Riallacciare subito i rapporti con...                                          16
 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 45
 Auser riceve un nuovo mezzo                                                                             17
 26/04/2019 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 51
 Al Teatro Moderno regna il dialetto con Patatràc - La rumâgna...                                        18
volontariato
 26/04/2019 Avvenire Pagina 1                                                      FRANCESCO RICCARDI
 VENGA A VEDERE SIGNOR MINISTRO                                                                          19
 26/04/2019 Avvenire Pagina 3
 VENGA A VEDERE, SIGNOR MINISTRO                                                                         20
 26/04/2019 Avvenire Pagina 5                                                          DANIELA FASSINI
 Integrazione cancellata. Per legge                                                                      22
 26/04/2019 Italia Oggi Pagina 24                                                    CRISTINA BARTELLI
 Gli indennizzi anche agli eredi                                                                         24
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26 aprile 2019
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                           Forlì)
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                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Cesena)
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25 aprile 2019
                                                 Forli Today
                                             ambiente e protezione civile

  I "gilet gialli" ecologici dei Romiti tornano in azione
  contro degrado ed inciviltà
  La partenza come base operativa sarà alle 14:30 nell' area del palazzetto dello sport
  Villa Romiti dove si trova la sede del quartiere Romiti

  Sabato i "gilet gialli" ecologici, in
  collaborazione con il Wwf, tornano in azione
  per pulire una parte di territorio della città dai
  sacchi di rifiuti abbandonati dai soliti incivili. La
  partenza come base operativa sarà alle 14:30
  nell' area del palazzetto dello sport Villa Romiti
  dove si trova la sede del quartiere Romiti.
  Commenta il presidente del coordinamento
  zona-ovest, Maurizio Naldi: "L' intento è quello
  di sensibilizzare i cittadini nel rispetto
  ambientale, tenere pulito è un dovere civico di
  tutti e occorre farlo quotidianamente. Le
  frazioni raccolte in contenitori dedicati appositi
  saranno riutilizzate e riciclate per produrre
  beni, con un risparmio energetico e
  salvaguardia dell' ambiente". "Questa - ricorda
  Naldi - è la quarta giornata organizzata che
  facciamo come volontari, ma tutti i giorni
  cerchiamo di tenere pulito il quartiere perché il
  vederlo pulito e in ordine riteniamo sia già un
  elemento positivo contro il degrado e l'
  insegnamento di una coscienza educativa nei
  giovani che devono crescere nel rispetto dell'
  ambiente. Il materiale occorrente sarà messo a
  disposizione dal quartiere Romiti, guanti,
  pinze e contenitori. Abbiamo pensato per l'
  occasione come possiamo meglio muoverci
  sul territorio, così abbiamo effettuato diversi
  sopraluoghi sul territorio e abbiamo redatto una mappatura dei luoghi dove si trovano i sacchi
  abbandonati. Passeremo rimuovendo i rifiuti. Abbiamo contattato Alea che collaborerà nel ritiro dei rifiuti
  raccolti". Naldi annuncia altre iniziative alle quali collaborano Stefano Valmori, presidente del quartiere
  Romiti, e Alberto Conti, presidente del Wwf Forlì-Cesena: "Continueremo comunque prossimamente
  con tante altre giornate ecologiche per la raccolta dei rifiuti con gruppi organizzati per le strade della
  città. Il tenere pulito il territorio è dovere civico di tutti e occorre farlo quotidianamente. E' un importante
  esempio educativo soprattutto per le nuove generazioni e siamo convinti sia utile a sensibilizzare la
  popolazione e ad attirare l' attenzione sul problema degli abbandoni , contribuendo ad affrontarlo in
  concreto. E' un esempio positivo finalizzato ad aumentare il rispetto per l' ambiente che tutti noi
  dovremmo avere come stimolo personale". "Tutto si può migliorare - prosegue Naldi -. Pur con i
  problemi avuti all' avvio, la raccolta differenziata porta a porta,che i nostri cittadini, nella stragrande

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25 aprile 2019
                                                   Forli Today
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  SOS PER UN PESCE INFESTANTE

  Sono 187 le piante messe a dimora dal Wwf al
  boschetto Ippodromo
  I volontari cesenati hanno già completato una grande operazione di rimboschimento Qui
  ora si potrebbe sperimentare l' introduzione della Testuggine acquatica europea

  CESENA Sono 187 complessivamente le
  piante messe a dimora dal Wwf Cesena nell'
  area del boschetto del Parco Ippodromo di
  Cesena come emerge dalla sintesi dell' attività
  2018/2019 presentata dal presidente Alberto
  Conti.
  Nell' ambito del progetto Ceas, proposto dal
  Wwf nel 2015 al Comune di Cesena, i volontari
  cesenati hanno già realizzato una grande
  operazione di rimboschimento, per cambiare
  drasticamente il profilo vegetazionale del
  Boschetto (infestato dalla Robinia e da altre
  specie infestanti) e trasformarlo in un bosco
  temperato con le specie tipiche della fascia
  collinare e planiziale della zona climatica
  romagnola. Un' operazione che è partita nei
  mesi autunnali, per protrarsi fino all' inizio della
  primavera, per un totale di 187 piante messe a
  dimora, da sommare alle circa 60 piante
  messe a dimora nel febbraio 2017 e alle 140
  piantate nell' inverno 2017/2018, per un
  ammontare di circa 400 piante inserite in 2
  anni.
  Inoltre, essendo quest' area diventata una vera
  e propria zona umida per l' innalzamento
  periodico della falda acquifera connessa a
  quella del Savio, nel 2018 il Wwf F c l ' h a
  segnalata al Wwf Italia, nell' ambito della
  campagna "One Milion Ponds", volta al
  censimento e alla tutela delle zone umide del
  Paese. Segnalazione che potrebbe rappresentare un' opportunità d' interesse naturalistico, qui infatti si
  potrebbe sperimentare l' introduzione della Testuggine acquatica europea (Emys orbicularis), specie in
  forte rarefazione, anche a causa dell' immissione delle specie esotiche americane. Nell' ambito di
  questo progetto nel 2018 il gruppo provinciale ha concordato un rapporto di collaborazione con la nuova
  gestione del Museo di Ecologia.
  In fase di bilancio, il presidente Conti segnala anche il «grave problema, causato da ignoti, dell'
  introduzione nel laghetto della Gambusia (Gambusia affinis), un vero e proprio boicottaggio al lavoro
  intrapreso dal Wwf, essendo tale specie di pesce, un' alloctona infestante e invasiva. Essa ancorché
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26 aprile 2019
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  GUGLIELMO RUSSO / PRESIDENTE LEGACOOP ROMAGNA

  «Forlì ha il dovere di tornare a progettare dando
  serenità amministrativa ai cittadini»
  Il dirigente dell' associazione si rivolge a tutti i candidati sindaco per il capoluogo
  «Sediamoci attorno a un tavolo e pensiamo a cosa vogliamo essere tra 10 anni»

  Non è possibile elaborare un programma
  elettorale senza pensare a cosa potrà essere
  Forlì tra 10-15 anni. A dirlo con estrema
  chiarezza, rivolgendosi a tutti i candidati
  sindaco per il capoluogo, è Guglielmo Russo,
  presidente Legacoop Romagna.

  Cosa chiedete a chi si propone alla guida
  della città?
  «Idee e progetti che vadano oltre il contingente
  e che restituiscano a Forlì una nuova
  centralità. E, prima di tutto, che si
  ristabiliscano tranquillità e concretezza
  amministrativa di cui i forlivesi hanno
  assolutamente bisogno.
  Non spaventiamoci di sederci attorno a un
  tavolo, anche e soprattutto con la Fondazione
  Cassa dei Risparmi, per ragionare di un
  periodo medio -lungo e condividere i progetti.
  Non sarà mai una perdita di tempo».
  dei Vigili urbani al Palazzo delle Poste e altre
  ancora. Torno a dire: condividiamo le priorità
  con la Fondazione non potendo agire su tutte.
  Aeroporto, è da portare fino in fondo la
  scommessa di valenti imprenditori che vanno
  aiutati e rispettati. Sarà unicamente il mercato,
  poi, a decidere se l' operazione sta in piedi.
  E lo sarà se il "Ridolfi" saprà ritagliarsi un
  proprio spazio e una propria vocazione nel
  sistema regionale. Sul fronte gestione e
  smaltimento rifiuti abbiamo preso atto del progetto della nuova società "Alea". All' inizio è mancato il
  rapporto con i cittadini che va recuperato e tenuto monitorato giorno per giorno».

  Qual è il ruolo di Forlì in Romagna?
  «Il rapporto tra grandi mostre, turismo culturale ed effettiva ricaduta sul territorio è ancora inespresso
  nella sua pienezza.
  Puntiamo anche ad un commercio di qualità; siamo nel cuore della Romagna, perché non pensare ad
  una enoteca di prestigio, per esempio? Sdoganiamo il fatto che essendo stato un territorio agricolo e
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26 aprile 2019
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26 aprile 2019
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  "Amico fragile", vent' anni con Faber Al Bonci il
  tributo della 3Montiband
  Doppio appuntamento a Cesena nel segno del cantautore: oggi l' incontro e domani il
  concerto

  CESENA Torna in scena l' evento Amico
  fragile promosso da Arci Cesena che lo ideò
  già nel 2002, e dalla 3MontiBand di Montiano.
  Il tema conduttore del nuovo appuntamento
  cita l' anniversario tondo della morte dell'
  artista genovese. Amico fragile 1999-2019,
  vent' anni con Faber si sviluppa con un doppio
  appuntamento di parole e musica. Oggi alle 17
  nell' antica sala Lignea della biblioteca
  Malatestiana si svolge la conferenza Il mondo
  di Fabrizio De Andrè. Ne sono protagonisti
  Walter Pistarini giornalista e scrittore, creatore
  del sito viadelcampo.com con cui da anni
  costruisce una sorta di enciclopedia mobile;
  racconta la visione profonda del cantautore
  sull' universo, anche attraverso le voci di chi
  continua ad amarlo oggi. Come ospite d' onore
  arriva Bengt Edqvist etnologo musi cale, attivo
  nell' Istituto di Lingua e Folclore del suo paese,
  che si è appassionato alla causa di De Andrè
  diventandone conoscitore. Introduce Valentina
  Orioli voce della 3Montiband. L' evento
  culmina domani sera alle 21 nel teatro Bonci,
  con il concerto Tributo a Fabrizio De Andrè;
  concerto questo che vede protagonista la
  formazione bandistica 3Montiband diretta da
  Alessandro Fattori. Sono una quarantina di
  orchestrali oltre a quattro voci, due maschili e
  due femminili, che hanno scelto la causa di De
  Andrè espressa pure nella realizzazione del
  cd Nel segno di Faber, disco che è stato apprezzato anche dalla Fondazione De Andrè di Dori Ghezzi.
  Durante il concerto Valentina Orioli leggerà frammenti dal libro di Pistarini Il libro del mondo. Fabrizio
  De André: le storie dietro alle canzoni (Giunti 2010). A proposito di questo testo, l' autore lo introduce
  così: «Fabrizio De André è l' unico autore musicale di cui amo tutto, ogni sua parola. Alla sua morte,
  affranto come tanti italiani, da informatico quale sono nella vita, decisi di dedicargli un sito. È nato così
  www.viadelcampo.com dove ho raccolto materiali e contatti, fino a decidere di scrivere un libro su di lui,
  di fatto una raccolta di in terviste. In seguito, in base alle richieste che giungevano, mi resi conto che la
  gente desiderava un libro in grado dispiegare i testi delle canzoni di Faber, spesso difficili da
  interpretare.

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26 aprile 2019
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26 aprile 2019
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  Sera d' incontro dedicata al "Metodo Feldenkrais"
  SOGLIANO AL RUBICONE Si terrà stasera
  dalle 21, presso il Teatro Elisabetta Turroni di
  Sogliano al Rubicone, l' evento "Sogliano al
  Rubicone al Centro Scientifico del
  Movimento... Il Metodo Feldenkrais per i
  bambini con bisogni speciali", promosso da
  Fondazione Giovani Leoni insieme al Centro
  Scientifico del Movimento della località
  romagnola e l' amministrazione Co munale. A
  intervenire saranno il sindaco di Sogliano al
  Rubicone Quirino Sabattini, Simone Broccoli
  del Centro Scientifico del Movimento e
  Christian Barzazi, presidente e fondatore della
  Fondazione Giovani Leoni Onlus.
  La serata èaperta a tuttiecostituisce un'
  occasione importante per parlare dell'
  innovativo Metodo Feldenkrais, un processo di
  auto -apprendimento individuale basato su
  una stretta integrazione tra movimenti,
  sensazioni, sentimenti e pensiero che ha come
  fine il funzionamento efficiente del corpo
  umano ottenuto attraverso gli impulsi ricevuti
  dal sistema nervoso.
  Il Metodo Feldenkrais è stato ideato nel 1949
  da Moshé Feldenkrais, considerato in tutto il
  mondo tra i più esperti trainer nel trattamento
  dei bambini affetti da paralisi celebrale
  infantile, ma anche di coloro che mostrano
  disturbi quali stroke, autismo, deficit dell'
  attenzione (Adhd) o sindromi genetiche, adulti
  colpiti da ictus o con problemi legati alla postura e all' equilibrio. Il Metodo, caratterizzato da un
  approccio dolce e delicato, si basa sul concetto di neuro plasticità e aiuta il cervello a creare nuove
  connessioni e a imparare spontaneamente par tendo dalle abilità presenti.
  L' appuntamento è promosso da Fondazione Giovani Leoni Onlus, creata da Christian e David Barzazi,
  fondatori di Gruppo Green Power e rispettivamente papà e zio di Riccardo, un bambino italiano colpito
  da paralisi cerebrale infantile che, grazie al Metodo Feldenkrais, sta ottenendo grandi risultati nella
  gestione della propria malattia.
  La paralisi cerebrale infantile colpisce circa un bambino ogni 500 e in Italia sono oggi 50.000 i bimbi
  affetti da questa patologia, con 2.000 nuovi casi diagnosticati ogni anno. Chi è colpito dalla paralisi
  cerebrale ha difficoltà a camminare, nei casi più gravi si muove in carrozzina, ha un uso difficoltoso
  delle mani e spesso presenta problemi quali dolore, deficit di linguaggio, intellettivi e neuropsicologici,
  epilessia.

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  Centinaia in piazza: «Siamo tutti italiani»
  Concorso di idee, folla di studenti premiati. Drei: «Si celebra la libertà»

  TUTTI riuniti sotto al tricolore.
  Poco importa se fra un mese esatto si andrà a
  votare, in una giornata come ieri, serviva
  riunirsi tutti sotto un' unica bandiera. Il
  Tricolore. Nessun vessillo politico.
  Niente loghi di lista. Gli unici colori del 25
  aprile sono il verde, il bianco e il rosso.
  Perché, come ha ricordato anche il sindaco
  Davide Drei nel suo discorso, in una giornata
  come quella di ieri «non si celebra solamente
  la libertà - ha detto dal palco il primo cittadino
  -.
  Si celebra l' essere italiani. La Festa della
  Liberazione è festa di dialogo, confronto,
  comprensione.
  E' anche festa di coraggio per misurarsi con le
  diversità vincendo la paura attraverso regole,
  fiducia e conoscenza. Per questo l' impegno
  portato avanti dal Comune rivolge un'
  attenzione particolare ai giovani e alla scuola».
  E dopo aver reso omaggio al lampione di
  piazza Saffi di fronte a palazzo Albertini, le
  autorità cittadine e una folla di centinaia di
  presenti ha reso omaggio ai partigiani che il 18
  agosto 1944 vennero martoriati e appesi proprio a quel lampione.
  Tanti anche gli stranieri presenti, che hanno applaudito ai nomi di chi ha donato la vita per la libertà.
  In molti si sono addirittura commossi, mentre la voce usciva dalle casse e ricordava i nomi: «Adriano
  Casadei. Silvio Corbari. Arturo Spazzoli. Iris Versari». Silenzio. E poi un altro fragoroso applauso
  quando la Banda Città di Forlì ha suonato 'il silenzio fuori ordinanza', in omaggio proprio ai quattro.
  Applauso che si è ripetuto anche poco dopo, quando il corteo si è spostato al sacrario dei caduti nel
  chiostro di San Mercuriale accompagnato da tantissimi bambini e ragazzi delle scuole elementari e
  medie della città che, col tricolore sventolante in mano, hanno accompagnato fianco a fianco i partigiani
  con i loro stendardi. Sul palco poi sono state premiati lavori vincitori dei concorsi indetti in occasione
  dell' anniversario della Liberazione. Le opere si potranno ammirare fino a domenica nella Sala XC
  Pacifici.
  LE CELEBRAZIONI poi sono continuate nel pomeriggio al parco urbano, dove - in collaborazione con l'
  Anpi provinciale e sezione di Forlì e il Gruppo Alpini sezione di Forlì - si è tenuta una parteicpatissima
  festa popolare con momenti di gioco per bambini e attività ricreative grazie anche alle associazioni di
  volontariato che operano sul territorio. E' seguito un reading a due voci dal titolo Mio nonno diceva
  sempre di no'. La festa si è conclusa con il certo della Banda Città di Forlì.
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  CASTROCARO LOTTERIA PER GLI AMICI A 4
  ZAMPE
  INIZIA oggi la vendita dei biglietti della lotteria
  per beneficenza '4 zampe', promossa dall'
  associazione d i      volontariato C i v i s d i
  Castrocaro Terme e Terra del Sole. Un'
  iniziativa per sostenere i rifugi che curano i
  cani abbandonati, randagi, anziani o ammalati.
  Un biglietto costa un euro. La lotteria è limitata
  al territorio della provincia. Chi desidera
  collaborare può contattare su Facebook
  Corrado Metri, Monica De Stein, Bea
  Mercatali, Lucia Clemente, Dada Oscar, Iris
  Lolli, Sabrina Sbarzagli.
  L' estrazione è in programma il 25 maggio al
  centro cinofilo.

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  MODIGLIANA LA PRESENTAZIONE

  Ecco i candidati di Dardi «Tra loro gli assessori»
  UN' ALTRA sala Bernabei affollata ha accolto
  mercoledì sera la presentazione della lista
  'Viviamo Modigliana' di Jader Dardi.
  L' incontro è stato aperto dall' ex sindaco di
  centrosinistra Claudio Samorì che ha ricordato
  il ricco curriculum politico e professionale del
  primo cittadino di Castelbolognese dal 1985 al
  1999. «Sono molto emozionato ed onorato di
  essere qui» ha esordito Dardi che, impegnato
  già a a 14 anni nel gruppo studentesco dei
  geometri faentini, aveva manifestato sin da
  giovanissimo al padre l' intenzione di coltivare
  la sua passione politica. Ne ottenne il via libera
  purché seguisse due suoi consigli: «Se
  rappresenterai gli altri non farti mai richiamare
  perché non fai il tuo dovere e non tradire la
  fiducia di chi te l' ha data». Ha spiegato il suo
  forte legame col paese, dicendo «Modigliana è
  casa mia», partendo dalla moglie nata qui e
  venuta a mancare in un tragico incidente
  stradale, legame poi continuato e coltivato
  grazie ai tanti amici del posto e alla nuova
  compagna. «Non partiamo da una posizione di
  contrapposizione con chi ha amministrato
  prima - ha continuato - ma pensiamo che occorra altro per far uscire Modigliana dal torpore in cui si è
  ritrovata e abbiamo per questo studiato, con la squadra, un programma concreto di progetti realizzabili
  in 5 anni». Dardi a proseguito poi affermando che la sua lista «è costituita da uomini e donne che
  appartengono ad espressioni culturali e politiche diverse tra loro, ma che convergono nella prospettiva
  di creare nuove condizioni di sviluppo per la comunità ed alla base poniamo i valori della Democrazia,
  espressi dalla Costituzione, della solidarietà, del lavoro, della tutela dell' ambiente». I 12 candidati
  consiglieri, di età compresa tra i 21 e i 67 anni, molti attivi anche nel volontariato, si sono quindi
  presentati uno ad uno, spiegando le ragioni della loro scelta di impegnarsi direttamente, le attività
  professionali svolte ed i settori che intendono seguire in base alle personali inclinazioni. Il sindaco ha
  assicurato infine che «la giunta uscirà dalle persone della lista perché ci sono le competenze
  necessarie».
  Giancarlo Aulizio © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  Rossi corre a Tredozio: «Riallacciare subito i
  rapporti con Modigliana»
  Il dipendente della Alpi è sostenuto dal centrosinistra

  ANDREA Rossi, 50 anni, di Tredozio, sposato
  e padre di due figlie, impiegato tecnico presso
  l' azienda Alpi di Modigliana, è il candidato a
  sindaco di Tredozio per la lista civica
  appoggiata dal centrosinistra 'Impegno civico'.
  Lista e programma sono stati presentati
  mercoledì sera, presso la sala dell' ex scuola
  materna, davanti a oltre sessanta persone. I
  candidati consiglieri, con lo slogan 'Famiglia,
  comunità e territorio', sono: Mirco Cavina,
  tecnico informatico; Gianluca Cherubini,
  artigiano del settore legno; Paolo Pascali,
  operatore socio sanitario; Carlo Versari,
  ingegnere civile, figlio dell' ex sindaco Pier
  Luigi Versari; Liviana Pasi, pensionata; Sonia
  Rustignoli, analista contabile; Silvia Chinaglia,
  imprenditore agricolo.
  «IN CASO di vittoria - commenta il candidato a
  sindaco - ci siamo divisi i compiti a piccoli
  gruppi. La scuola, i servizi sociali e i giovani
  saranno seguiti da Cherubini, Pascali e
  Rustignoli; la comunità da Chinaglia, Pasi e
  Cherubini; il territorio da Versari, Pasi e
  Chinaglia. Si tratta di una lista completamente
  nuova, unita e con tanta voglia di fare». Il punto del programma che riguarda la famiglia consiste «nell'
  affrontare il problema demografico, cercando di mantenere la scuola, i servizi sociali e sanitari per
  frenare, fermare o invertire il calo demografico». Per quanto riguarda il capitolo comunità, Rossi
  sostiene che «l' Unione dei Comuni deve tornare a funzione con il capoluogo Forlì, altrimenti potrebbe
  essere presa in considerazione l' Unione con Modigliana e Faenza».
  Inoltre, occorre aiutare artigiani e agricoltori, cercando di potenziare e valorizzare di più il turismo
  ambientale e il Parco nazionale, «in stretta collaborazione con le associazioni di volontariato». Il capitolo
  territorio insiste «nel migliorare interventi di lavori pubblici per il decoro urbano, in particolare la
  sistemazione dei marciapiedi». Spiega Rossi: «Per quanto riguarda la raccolta differenziata porta a
  porta, chiederemo ad Alea di studiare insieme come migliorare e razionalizzare il servizio di raccolta,
  specialmente per quanto riguarda le seconde case e le case di campagna». In caso di vittoria, quali
  sarebbero le prime cose da fare? «Assumere un operaio comunale, che manca da un anno, riallacciare
  subito i rapporti col comune di Modigliana e far partire i punti principali del programma».
  Quinto Cappelli © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  SAN PIERO DONAZIONE PER IL TRASPORTO DEI SOCI

  Auser riceve un nuovo mezzo
  LA SOLIDARIETÀ sociale viaggia su un nuovo
  automezzo. Nella sede del Centro Ricreativo
  Culturale e di Promozione Sociale-Auser di via
  della Solidarietà a San Piero in Bagno, si è
  svolto infatti un incontro pubblico per la
  consegna di un veicolo, adeguatamente
  attrezzato anche per trasporto disabili. Il
  mezzo, grazie a contributi economici da parte
  di una decina di ditte locali, è stato consegnato
  in comodato gratuito all' Auser.
  Presenti presso la sede del Centro Ricreativo
  di S.Piero, oltre a vari cittadini, anche i
  responsabili delle ditte locali che con grande
  senso civico, hanno contribuito all' acquisto
  dell' automezzo.
  Ditte il cui logo è stato pubblicizzato nella
  carrozzeria del veicolo stesso. E a questo
  proposito, c' è stato anche il momento della
  consegna di attestati alle ditte che, grazie al
  loro senso di altruismo, hanno contribuito all'
  acquisto dell' automezzo.
  L' AUTOMEZZO servirà, in particolare, a
  trasportare i soci del Centro Ricreativo, che
  avendo difficoltà di deambulazione ne abbiano
  bisogno, dalla propria abitazione alla sede del Centro (e viceversa), che si dimostra, sempre più,
  importante luogo di aggregazione e socializzazione. Durante la cerimonia della consegna dell'
  automezzo, sono stati altresì consegnati anche attestati di ringraziamento a coloro che hanno cooperato
  con la donazione di libri e quadri alla realizzazione della Biblioteca del Centro Auser di S.Piero,
  dimostrandosi in tal modo persone generose nei confronti non solo del Centro ma della comunità intera.
  Presenti alla cerimonia, il sindaco di Bagno di Romagna Marco Baccini, il presidente provinciale Auser
  Carlo Sarpieri, il presidente del Centro Ricreativo di S.Piero Francesco Mosconi, e in rappresentanza
  della ditta PMG Gianluca Palazzetti.
  gi. mo.

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  Al Teatro Moderno regna il dialetto con Patatràc - La
  rumâgna in ti trócal'
  STASERA ultimo appuntamento con la
  rassegna di teatro dialettale di Fusignano al
  Teatro Moderno (corso Emaldi 32).
  Alle 21 va in scena Patatràc - La rumâgna in ti
  trócal di Paolo Parmiani con il gruppo teatrale
  'La Compagine'. Si tratta di una commedia in
  due tempi in parole, musica e varia umanità
  romagnola.
  La rassegna dedicata alla commedia dialettale
  ha presentato sei appuntamenti e altrettante
  compagnie del territorio.
  Il costo dei biglietti è di 6 euro. La prevendita
  viene effettuata nelle sere di spettacolo dalle
  20, al Teatro Moderno.
  La rassegna è promossa in collaborazione con
  Auser Fusignano. Per ulteriori informazioni,
  contattare il numero 0545-954194, email
  info@cinemateatrofusignano.it .

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  VENGA A VEDERE SIGNOR MINISTRO
  La sua personale macchina della propaganda,
  elegantemente battezzata 'la bestia', se n' è
  accorta con una settimana di ritardo. Ma non
  ha voluto perdere l' occasione, ieri, per far
  gettare al ministro dell' Interno una palata di
  fango sulla Chiesa e sui tanti cristiani volontari
  che si occupano di poveri e, dunque, anche di
  migranti. E così - rilanciando un articolo di
  'OggiTreviso.it' del 17 aprile, nel quale si dava
  conto dell' annuncio delle Caritas di Treviso e
  Vittorio Veneto di non voler partecipare ai
  nuovi bandi ridotti per l' accoglienza - Matteo
  Salvini ha commentato su Facebook e Twitter:
  «La MANGIATOIA è finita, chi speculava con
  margini altissimi per fare 'integrazione',
  spesso con risultati scarsissimi, dovrà
  cambiare mestiere». Si potrebbe replicare con
  un' invettiva uguale e contraria - gli argomenti
  offerti dalla cronaca giudiziaria non
  mancherebbero - ma faremmo un torto
  anzitutto a ciò in cui crediamo e che cerchiamo
  di vivere, nonché alle persone straniere che
  delle polemiche e delle scelte politiche
  finiscono per essere le vittime. Meglio allora
  ricorrere alla 'correzione fraterna' e rispiegare
  al ministro, che nei tweet alterna mitra e
  rosario, le motivazioni della scelta delle varie Caritas diocesane come avevamo peraltro già fatto su
  queste stesse colonne il 21 aprile (https://tinyurl.com/y4pqqv9o).
  Una decisione condivisa pure da molte realtà non appartenenti al mondo ecclesiale, come cooperative e
  associazioni del Terzo settore, comitati della Croce Rossa.
  La Caritas negli anni scorsi ha cominciato a partecipare attraverso cooperative sociali a bandi pubblici
  su richiesta delle Prefetture e dello Stato centrale.
  continua a pagina 3.

                                                                                              FRANCESCO RICCARDI

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                                                                                                                   19
26 aprile 2019
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  Dalla prima pagina

  VENGA A VEDERE, SIGNOR MINISTRO
  Queste, infatti, non erano in grado di
  assicurare ai richiedenti asilo che arrivavano
  nel nostro Paese una degna (e sostenibile)
  accoglienza in strutture pubbliche e con
  proprio personale. Un intervento in chiave
  sussidiaria, basato sul presupposto che le
  Caritas e i soggetti del Terzo settore, grazie
  alla loro sensibilità ed esperienza sul campo,
  potessero meglio assicurare l' assistenza
  necessaria alle persone straniere e soprattutto
  favorirne l' integrazione in piccoli centri diffusi.
  Per questo l' amministrazione pubblica - non la
  Caritas - aveva stabilito un rimborso dei costi
  complessivi di alloggio, vitto, sorveglianza,
  corsi di lingua, assistenza psicologica e altri
  servizi per l' inclusione pari a 35 euro per
  persona, stabilendo parametri e richieste
  precise per il loro impiego. Servivano, oltre
  che a coprire i costi di struttura e di
  mantenimento, anche a pagare regolarmente
  personale (soprattutto italiano) specializzato,
  come psicologi, medici, insegnanti e mediatori
  culturali. Questo fino a novembre 2018. Poi,
  con una direttiva che ha preceduto il 'decreto
  Sicurezza', la quota di rimborso dei costi è
  stata ridotta a 21-26 euro al giorno per
  persona (a seconda della capienza del centro), con l' indicazione di tagliare i servizi di
  accompagnamento come l' insegnamento della lingua italiana, l' assistenza psicologica (importante per
  donne e ragazzi che in Libia hanno subito torture e privazioni di ogni genere), le altre attività sociali e di
  formazione. Le Caritas a questo punto hanno maturato la scelta di non rispondere più ai bandi 'ridotti' a
  mero servizio 'alberghiero' o di gestione 'simil-carceraria'. Non condividendo né le modalità né
  soprattutto le finalità di un' accoglienza così svuotata di significato. Anzi, volutamente trasformata in una
  'macchina' non per integrare, ma per creare nuovi irregolari su cui speculare politicamente. Perciò, nel
  commento pubblicato il giorno di Pasqua, auspicavamo che i nuovi bandi andassero deserti e che lo
  Stato, il governo, tornassero ad assumersi direttamente le proprie responsabilità nell' organizzare e
  gestire con personale pubblico la nuova 'ospitalità', verificando così tra l' altro la congruità dei 2126 euro
  di spesa giornaliera. I casi di vera «mangiatoia », denunciati anche da 'Avvenire', hanno riguardato false
  cooperative e imprenditori privati spesso in combutta con politici e funzionari pubblici corrotti e nulla,
  purtroppo, impedirà che ciò accada ancora da parte di persone e organizzazioni senza scrupoli.
  Le Caritas, come stanno già facendo alcune realtà territoriali, torneranno invece a concentrare i loro
  interventi finanziati con fondi propri e donazioni dei fedeli sull' accoglienza di secondo livello (dopo cioè
  la risposta sulla richiesta d' asilo) e in particolare verso le persone che lo stesso decreto Sicurezza ha

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26 aprile 2019
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  Solidarietà nel mirino/1

  Integrazione cancellata. Per legge
  I bandi vanno deserti. Caritas, Croce rossa e
  terzo settore puntano il dito contro i tagli all'
  accoglienza «Prima ci chiedono aiuto e poi
  con la leggenda del 'magna magna' annullano
  di colpo il lavoro fatto» sempre più difficile fare
  accoglienza in Italia.
  Con l' entrata in vigore del decreto Sicurezza,
  a fare i conti con un percorso tutto ad ostacoli
  sono soprattutto le strutture, ecclesiali e laiche,
  che sin da subito sono scese in campo per
  aiutare lo Stato a sostenere l' arrivo dei
  richiedenti asilo. Ora tutto è cambiato nel giro
  di pochi mesi. Il nuovo decreto svuota infatti
  completamente il lavoro di accoglienza ed
  integrazione fatto fino ad oggi. Soprattutto l'
  accoglienza diffusa in piccoli centri,
  appartamenti e parrocchie.
  Il risultato? «Lo Stato ci sta lasciando soli sul
  territorio a gestire l' emergenza - spiegano gli
  operatori -. Quando possiamo, continuiamo il
  lavoro a nostre spese. Ma è sempre più
  difficile e le storie di invisibili espulsi dal
  sistema di accoglienza sono destinate a
  crescere». L' accoglienza vera, da Nord a Sud
  IÈ talia, garantiva un percorso di autonomia
  abitativa e lavorativa. Ricchezza per chi era
  accolto, ma anche risorsa per il territorio che accoglieva. Tutto questo, adesso, si sta sgretolando.
  Perché quello che chiede il governo, oggi al terzo settore, è solo un' accoglienza svuotata: un posto
  letto, un luogo dove mangiare e dormire e nulla di più. Niente più corsi di italiano.
  Niente più supporto psicologico per le donne che hanno subito violenza.
  Niente più corsi di formazione professionale e riconoscimento del titolo di studio conseguito nel proprio
  Paese. Sono in molti oggi a rinunciare ai nuovi bandi delle prefetture. Gli ultimi due casi, in ordine di
  tempo, hanno riguardato le Caritas di Treviso e Vittorio Veneto e la Croce Rossa di Macerata.
  Le spiegazioni fornite sono emblematiche. «Le risorse stanziate non sono sufficienti per svolgere quello
  che noi riteniamo essere un adeguato supporto » spiegano i rappresentanti del gruppo di operatori
  trevigiani che non ci stanno più a lavorare, secondo i nuovi termini, con la «logica dell' emergenza, a
  scapito della vera inclusione delle persone». Non usa mezzi termini anche la presidente di Croce rossa
  Macerata: «Partecipare al nuovo bando (della prefettura, ndr) ora significa fare un' assistenza che non è
  degna di un essere umano » sostiene Rosaria Del Balzo Ruiti. «Negli anni abbiamo rendicontato fino all'
  ultimo centesimo - aggiunge -. Sappiamo quali sono i costi perché accogliere una persona non è solo
  dare un tetto e del cibo, ma assicurare l' apprendimento linguistico, le condizioni sanitarie ottimali, fare
  progetti per l' incontro e l' integrazione».

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26 aprile 2019
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26 aprile 2019
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                                                        volontariato

  Il decreto crescita prevede anche 1,2 mln di euro come emolumento ai 9 saggi

  Gli indennizzi anche agli eredi
  Ristori estesi ai familiari, ai coniugi e ai conviventi

  Rimborsi ai risparmiatori truffati in eredità. Alla
  procedura di ristoro per i risparmiatori
  «truffati» da banche sottoposte a procedura di
  liquidazione, sono ammessi anche i
  successori mortis causa, cioè gli eredi dei
  risparmiatori e i loro familiari.
  La novità è contenuta nel decreto crescita
  approvato dal consiglio dei ministri il 23 aprile.
  La relazione di accompagnamento al decreto,
  dunque, elenca chi debba essere ricompreso
  tra i familiari: oltre il coniuge, il soggetto legato
  da unione civile, il convivente more uxorio o di
  fatto, i parenti entro il secondo grado che siano
  in possesso di strumenti finanziari delle
  banche a seguito di trasferimento per atto tra
  vivi.
  L' ampliamento ai familiari della platea dei
  beneficiari della procedura di rimborso (95%
  per i titolari di obbligazioni, 30% per i titolari di
  azioni) è spiegata, sempre dalla relazione di
  accompagnamento della norma, come una
  forma di tutela.
  «L' inclusione dei soli familiari», si legge nel
  documento, «è coerente con il carattere
  personale dell' indennizzo, ed è volta a evitare
  il rischio di condotte predatorie od operazioni
  speculative, a danno dei risparmiatori cedenti,
  da parte di soggetti terzi potenziali aventi
  causa dai risparmiatori» (cioé i creditori). Il fondo indennizzo risparmiatori, spiega il ministero dell'
  economia con una pagina dedicata sul sito istituzionale, ha una dotazione iniziale di 1,5 miliardi di euro:
  500 milioni per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. Hanno accesso al Fondo i risparmiatori, persone
  fisiche, imprenditori individuali, anche agricoli o coltivatori diretti, le organizzazioni di volontariato, le
  associazioni di promozione sociale e le microimprese che occupano meno di dieci persone e realizzano
  un fatturato annuo o un totale di bilancio annuo non superiori a 2 milioni di euro, in possesso delle azioni
  e delle obbligazioni subordinate delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16
  novembre 2015 e prima del 1° gennaio 2018. A questo elenco, il decreto crescita aggiunge gli eredi,
  come detto in precedenza. A gestire le istanze dei rimborsi non automatici (si veda ItaliaOggi del
  25/4/19) sarà chiamato un comitato di nove saggi nominato da un decreto del ministero dell' economia.
  Sul punto, il decreto crescita precisa che il provvedimento attuativo di nomina dovrà individuare anche l'
  ammontare degli emolumenti, tetto massimo 1,2 mln di euro, che spetteranno ai nove saggi.
  Questi emolumenti saranno corrisposti attingendo al fondo indennizzi. Tutta l' operazione dei rimborsi,
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