MONTECCHIO MAGGIORE Domenica, 07 aprile 2019 - La rete delle biblioteche vicentine

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MONTECCHIO MAGGIORE Domenica, 07 aprile 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
   Domenica, 07 aprile 2019
MONTECCHIO MAGGIORE Domenica, 07 aprile 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
MONTECCHIO MAGGIORE
                                                          Domenica, 07 aprile 2019

Montecchio Maggiore
 07/04/2019 Corriere del Veneto (ed. Vicenza) Pagina 11                                             B.C.
 In autobus senza il biglietto litiga con il controllore e gli dà un...                                     1
 07/04/2019 Corriere del Veneto (ed. Vicenza) Pagina 11
 Nagar Kirtan, in piazza la spiritualità e il folklore della...                                             2
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 26                                                         F.P.
 Vicenza e la Virginia, unite da architettura e medicina                                                    3
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 28                                           ROBERTO LUCIANI
 Poveri, orfani, malati Storia delle opere pie                                                              4
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 29                                         ISABELLA BERTOZZO
 Ciminiere e filande Tutto iniziò nel 1894                                                                  6
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 34
 SERVIZIO DEL GAS IN CONSIGLIO                                                                              8
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 37                                                      M.SC.
 Centrodestra spaccato Giochi aperti                                                                        9
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 37                                                        D.C.
 Il ricordo di due città per i 4 operai martiri                                                             10
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 38                                           GIORGIO ZORDAN
 «Prioritario il ponte sulla Montorsina»                                                                    11
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 38                                                        G.Z.
 Diventare "influencer" Una serata svela i segreti                                                          13
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 38
 GRUPPI DI LETTURA IN BIBLIOTECA                                                                            14
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 50                                                 F.M. E R. L.
 Infelise da Parigi a Marola Domani la scheda da 20 punti                                                   15
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 52                                                        S.M.
 Challenge Città di Torri Mille atlete, 84 squadre                                                          16
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 58                                         FILIPPO BORDIGNON
 Dai Matia Bazar a Vola Colomba Ruggiero incanta il suo pubblico                                            17
 07/04/2019 Il Giornale Di Vicenza Pagina 63
 «Con l' ex stazione rivive la vecchia città»                                                               19
 06/04/2019 ilgiornaledivicenza.it                                                         LUISA NICOLI
 Una casa per i malati terminali                                                                            20
 06/04/2019 Vicenza Today
 Rifiuti tossici sotto le biomasse: acquedotti a rischio                                                    22
MONTECCHIO MAGGIORE Domenica, 07 aprile 2019 - La rete delle biblioteche vicentine
7 aprile 2019
Pagina 11                        Corriere del Veneto (ed.
                                         Vicenza)
                                                 Montecchio Maggiore

  Già condannato a 14 mesi

  In autobus senza il biglietto litiga con il controllore e
  gli dà un pugno, arrestato
  ARZIGNANO Quando sale sull'autobus e il
  controllore gli chiede il biglietto, invece che
  ammettere di esserne sprovvisto, inizia subito
  a discutere. Con un fare minaccioso. Poi,
  infuriato, dopo essersi rifiutato di fornire pure
  le sue generalità, con il tono della voce
  sempre più forte, convinto di poter imporre le
  proprie ragioni - per quanto in netto torto -
  assesta un pugno al volto del dipendente di
  Svt. Spedendolo al pronto soccorso, con i
  medici che hanno diagnosticato allo sfortunato
  controllare lesioni e contusioni per una ventina
  di giorni di prognosi. Il movimentato episodio è
  accaduto venerdì in via dei Mille ad Arzignano.
  Ma il «portoghese» di turno non l'ha fatta
  franca.
  Con l'autobus carico di passeggeri fermo da
  alcuni minuti per «l'imprevisto», l'autista ha
  richiesto l'intervento dei carabinieri che hanno
  identificato e arrestato il nigeriano Osasu
  Iduozee, 23enne regolare, residente a
  Montecchio Maggiore con la moglie. A quanto
  pare avrebbe reagito in modo così violento
  convinto che l'autista avesse dei pregiudizi nei
  suoi confronti, perché straniero. Ma
  evidentemente quando ha visto che non
  obliterava alcun ticket e non mostrava alcun
  abbonamento gli ha chiesto spiegazioni.
  L'immigrato, di professione operaio, già ieri
  mattina è comparso, scortato dai carabinieri di Chiampo, in tribunale per il processo con rito
  direttissimo. Il giudice gli ha inflitto un anno e due mesi di reclusione, con la sospensione condizionale
  della pena. È tornato così in libertà. Era accusato di una sfilza di reati: resistenza a pubblico ufficiale e
  lesioni personali, rifiuto di fornire la propria identità oltre ad interruzione di pubblico servizio, visto che
  con la violenta discussione innescata all'interno del mezzo pubblico ha costretto l'autista a fermarsi, con
  una sosta forzata e inevitabiliritardi per tutti gli altri passeggeri

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                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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                                         Vicenza)
                                                 Montecchio Maggiore

  A Vicenza e Montecchio

  Nagar Kirtan, in piazza la spiritualità e il folklore
  della comunità Sikh
  VICENZA Un corteo religioso tripudio di colori
  e spiritualità: è quello degli indiani Sikh che
  ieri, nel primo pomeriggio, hanno sfilato per le
  strade di Vicenza, da via Fermi a Campo
  Marzo. Una processione per la giornata del
  Nagar Kirtan celebrata nel mondo per
  ricordare l' origine del Khalsa, il battesimo
  Sikh. Erano in centinaia per la processione,
  svolta sotto gli occhi delle forze dell' ordine:
  uomini e donne con i colorati abiti tradizionali,
  il furgone col libro sacro in testa e volontari
  scalzi a ripulire la strada al passaggio del
  corteo. Altra partecipata sfilata, per le vie di
  Montecchio Maggiore, i e r i q u e l l a d e l l a
  comunità dei Ravidasi per il compleanno dell'
  indiano Shri Ravidass, guru della loro
  religione.

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                                                Montecchio Maggiore

  L' EVENTO. Da anni l' University of Virginia collabora con il San Bortolo

  Vicenza e la Virginia, unite da architettura e
  medicina
  Una convention di tre giorni per ribadire il legame che unisce le due realtà tra Thomas
  Jefferson e Palladio

  Fra medicina e architettura la tre-giorni del
  convegno organizzato in occasione del
  bicentenario della sua fondazione dall'
  University of Virginia, in collaborazione con l'
  università di Padova, l' Irriv, l' istututo
  internazionale di ricerca, l' assessorato alle
  attività produttive del Comune di Vicenza.e
  conclusosi ieri, dopo la cerimonia inaugurale al
  Teatro Olimpico, nella cornice di villa
  Cordellina a Montecchio Maggiore. U n a
  convention di alto profilo culturale, in un
  originale connubio fra Jefferson e Palladio, fra
  salute e design, sotto la regia di Claudio
  Ronco direttore della nefrologia clinicizzata del
  San Bortolo. L' evento ha evidenziato come l'
  eredità lasciata da Jefferson e Palladio si
  innesti nella ricerca del benessere della
  persona attraverso la medicina e l' architettura
  come scienze e discipline integrate. La
  conferenza, a carattere multidisciplinare, si è
  imperniata sul confronto tra esperti dei due
  settori che si sono scambiati idee stimolanti.
  Diversi i motivi che hanno portato architetti e
  medici americani a scegliere di celebrare il
  bicentenario dell' Ateneo Usa sotto i cieli
  palladiani.
  Thomas Jefferson fondò, infatti, l' università della Virginia mutuando il pensiero e la visione di Andrea
  Palladio e con un particolare interesse per le scienze umane, mediche e per l' architettura. Lo stesso
  edificio principale dell' Università americana a Charlottesville si chiama "La Rotonda" e ha una chiara
  ispirazione palladiana. Da anni, poi, il reparto di nefrologia di Vicenza e il dipartimento di Medicina dell'
  università della Virginia, di cui Ronco è professore onorario, collaborano. A suggello di questa simbiosi
  ieri al Bo, a Padova, è stato firmato un memorandum of understanding fra le due università promosso
  dallo stesso Ronco e dal prof.
  Mitchell Rosner.

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  VICENZA.Il ruolo delle compagnie dei bisognosi che per mille anni si sono occupate di fanciulli
  di modeste risorse familiari e nobili decaduti istituendo scuole e ambulatori

  Poveri, orfani, malati Storia delle opere pie
  Uno spaccato di educazione e assistenza raccontato attraverso la vita nel Collegio
  Cordellina, negli ospizi Marini, nell' infermeria pediatrica

  Ci vorrebbe una enciclopedia per raccontarla.
  È la storia delle istituzioni assistenziali
  cittadine, che dagli ammalati ai pellegrini, agli
  orfani e ai bambini abbandonati, alle donne e
  alle fanciulle in difficoltà, ai mendicanti, agli
  emarginati, ai poveri e persino ai nobili
  decaduti, per mille anni hanno accolto proprio
  tutti. Capitoli che diventano un viaggio a
  spasso nel millennio appena concluso, ricco di
  tappe e di umanità.
  Come questa, che tocchiamo grazie anche alla
  pubblicazione "Dall' Opera Pia alla Istituzione
  Pubblica" edita dall' Ipab per i Minori di
  Vicenza, che nel 2014 ha fatto sintesi di
  quattro esperienze diverse ed importanti
  ovvero l' Opera Pia Cordellina con il collegio
  maschile Cordellina, l' Ambulatorio pediatrico
  "Principe di Piemonte", la Colonia alpina
  "Umberto I°" e l' Opera Pia "Ospizi Marini".
  Un' opera in carta patinata che prende vita
  dagli archivi cittadini - compreso quello del
  Comune e la Biblioteca Bertoliana -
  assemblata con perizia certosina da Antonio
  Ranzolin, che ha custodito faldoni pieni di
  carte, delibere ed atti nella "piccionaia" di
  palazzo Trissino fino al giorno della pensione,
  e curata dall' architetto Giovanni Nicola Roca. Uno spaccato di educazione e assistenza, tra brefotrofi e
  orfanotrofi e le realtà di ispirazione religiosa e cattolica che si occupavano del sostegno e dell' aiuto a
  giovani e giovanette con un presente complicato tanto quanto la prospettiva di un futuro.
  L' Opera Pia Cordellina nasce nel 1811 con l' istituzione del Collegio Convitto "destinato alla nobiltà
  cittadina" ma a poco a poco accoglie anche i figli della borghesia, detinando con appositi bandi alcuni
  letti gratuiti o semi gratuiti. Nel 1820, su ordine del governo austriaco, passa sotto il controllo del
  Comune e subito vengono aboliti i corsi vigendo l' obbligo di frequenza delle scuole pubbliche.
  Nel 1829, con testamento, Nicolò Bissari dispone che «le rendite delle proprietà di Ludovico Cordellina
  Molin vengano destinate al Collegio».
  Si tratta di un patrimonio che comprende terreni e beni immobili tra cui la Villa di Montecchio Maggiore,
  oggi sede di rappresentanza della Provincia di Vicenza, ed il Palazzo Cordellina di contrà Riale. Tra gli
  obiettivi quello di realizzare una sede idonea, rispetto a quella dell' Ospedale degli Esposti, di San
  Marcello. Nel 1911 la svolta: viene nominato presidente il laico Ezio Secegni e si comincia ad accogliere
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7 aprile 2019
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                                                 Montecchio Maggiore

  MONTECCHIO MAGGIORE. La storia delle aziende tessili raccontata attraverso gli articoli dei
  giornali dell' epoca. La Grande Guerra impose lo stop alla produzione

  Ciminiere e filande Tutto iniziò nel 1894
  Il primo insediamento industriale risale all' apertura di un noto stabilimento per la coltura
  del baco da seta in villa Cordellina

  "Siamo lieti di poter dare la buona notizia dell'
  impianto di una nuova filanda a vapore nel
  nostro capoluogo, ad opera del signor
  Giovanni Bonazzi. Il nuovo fabbricato sorgerà
  vicino alla chiesa di S. Vitale, in prosecuzione
  della villa di proprietà dello stesso signor
  Bonazzi. I lavori sono incominciati, e all' inizio
  della campagna serica la costruzione sarà
  probabilmente anche compiuta. Così una
  nuova ciminiera sarà lanciata verso il cielo e
  apparirà da lungi in amena posizione sullo
  sfondo della collina verdeggiante, ove posano
  i nostri castelli medievali, segnacolo di
  progresso industriale e di benessere
  cittadino". Così un articolo apparso il 16 aprile
  1906 su "La Provincia di Vicenza" testimonia la
  presenza a Montecchio Maggiore d e l l '
  industria filandiera, e dell' annesso
  allevamento dei bachi da seta, tra la fine dell'
  Ottocento e gli anni Quaranta. Il primo
  insediamento, come ricorda Nevio Zanni in
  "Montecchio ritrovata" risale al 1894 "con l'
  apertura in villa Cordellina di un rinomato
  stabilimento per la coltura del baco da seta. L'
  iniziativa è dei fratelli Costantini. Qualche anno
  più tardi, e cioè nel luglio 1896, si attiva la
  prima filanda, a San Pietro, per l' intraprendenza del futuro sindaco, Domenico Veronese.
  Vi lavorano circa 150 donne".
  La manovalanza impiegata nelle filande era quasi solo femminile: le donne che vi trovavano impiego
  erano considerate particolarmente fortunate perché riuscivano ad assicurare alla famiglia un salario,
  che andava ad integrare il bilancio domestico, quando la principale fonte di reddito era rappresentata
  dal lavoro agricolo. Sempre "La Provincia di Vicenza" nel febbraio 1896 dedica un articolo allo
  Stabilimento bacologico Costantini, sorto a Montecchio come succursale di quello di Vittorio Veneto.
  "Era tempo alfine - si legge nell' articolo - che anche qui da noi, dove si ottengono bozzoli stupendi per
  la riproduzione, sorgesse uno Stabilimento Bacologico, ora specialmente che gli allevatori più
  intelligenti sono sfiduciati della confusione di tante sementi anche estere che a prezzo vile si vanno
  smerciando su tutte le piazze. Adesso fortunatamente abbiamo qui sotto i nostri occhi chi
  scrupolosamente confeziona il Semebachi cellulare di primo incrocio".
  Il cronista sottolinea il fatto che lo stabilimento abbia sede in villa Cordellina, "la quale alla bellezza di
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  MONTECCHIO P.

  SERVIZIO DEL GAS IN CONSIGLIO
  Domani alle 19 il Consiglio comunale si riunirà
  per discutere l' approvazione di un punto all'
  ordine del giorno sul servizio di distribuzione
  del gas naturale nell' ambito denominato Atem
  Vicenza. MA.BI.

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  Centrodestra spaccato Giochi aperti
  Divorzio certificato.
  Il centrodestra arzignanese marcia diviso
  verso le Comunali. Lega di qua, con Gentilin a
  supporto. Forza Italia di là, con due civiche.
  Troppo profonde le spaccature dell' ultimo
  miglio di mandato perché i forzisti si
  adeguassero a essere la ruota di scorta, come
  hanno fatto invece a Montecchio.
  Lo strappo porta chance e rischi, e i forzisti lo
  sanno.
  Anche perché in campo, nella città del Grifo, c'
  è anche Nuova Arzignano con la sua
  candidata che pesca anche a centrodestra. In
  tanti sulla stessa mattonella. E il centrosinistra,
  riscopertosi unito, può sperare di incunearsi. I
  giochi sono aperti. Più di cinque anni fa,
  quantomeno.

                                               M.SC.

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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  ARZIGNANO/MONTECCHIO. Ieri doppia cerimonia di commemorazione

  Il ricordo di due città per i 4 operai martiri
  Umberto Carlotto, Luigi Cocco, Cesare Erminelli e Aldo Marzotto trucidati dai nazifascisti
  75 anni fa

  Sono trascorsi 75 anni ma non si spegne la
  memoria di Umberto Carlotto, Luigi Cocco,
  Cesare Erminelli e Aldo Marzotto, i 4 operai
  delle Officine Pellizzari, ora Marelli Motori,
  trucidati dai nazifascisti nella primavera del '44
  perché avevano partecipato a uno sciopero
  contro il trasferimento in Germania di parte di
  lavoratori e macchinari.
  Ieri commemorazioni a Montecchio e a d
  Arzignano. La cerimonia è iniziata al castello
  della Villa, luogo dell' eccidio, ed è proseguita
  ad Arzignano con l' alzabandiera della Marina
  Militare e la deposizione di una corona al
  monumento dedicato ai caduti del mare e ai
  Quattro Martiri. Poi alla media Motterle
  incontro con amministratori comunali, forze
  dell' ordine, associazioni combattentistiche e d'
  Arma e cittadini. Dopo le parole del sindaco di
  Arzignano Giorgio Gentilin e dell' assessore di
  Montecchio Gianfranco Trapula, gli allievi delle
  medie cittadine e del liceo Da Vinci hanno
  rivolto ai 4 martiri un omaggio in musica e
  versi. A Montecchio era stata la volta degli
  studenti del Caccato. © RIPRODUZIONE
  RISERVATA.

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  MONTECCHIO. Il consigliere provinciale per la viabilità fa il punto sulle opere più importanti da
  realizzare nelle zone a sud e a ovest del Vicentino

  «Prioritario il ponte sulla Montorsina»
  Faccio: «Con i sindaci stabiliremo la tabella di marcia L' attenzione è rivolta al passante
  Arzignano-Chiampo e per la Valle dell' Agno al progetto della sinistra Agno»

  Per i prossimi due anni si occuperà della
  viabilità del sud-ovest vicentino per conto dell'
  amministrazione provinciale. Davide Faccio,
  primo cittadino di Trissino, alle recenti elezioni
  provinciali è stato il più votato dagli
  amministratori ottenendo 6.527 voti ponderati,
  oltre 400 in più del secondo classificato. Ma
  come referente di palazzo Nievo ha un' ottica
  sovracomunale, che spazia anche dalla Valle
  dell' Agno a quella del Chiampo.

  Quale sarà la prima cosa su cui punterà l'
  attenzione dalla "stanza dei bottoni"?
  Sarà quella di incontrare il personale degli
  uffici. C' è bisogno di velocizzare l' iter delle
  opere e servirà il loro aiuto.
  Il mio obiettivo è quello di accorciare i tempi di
  progettazione e di esecuzione delle opere,
  ridurre insomma i tempi delle procedure. Per
  ogni progetto verrà stabilita una road-map.
  Non voglio che opere finanziate abbiamo
  tempi di progettazione superiori all' anno.
  Dobbiamo dare risposte veloci e concrete a
  tutti i cittadini».

  Che idea si è fatto del lavoro da mettere in
  campo?
  Le priorità restano la manutenzione e la messa in sicurezza di tutte le strade provinciali. In queste poche
  settimane ho avuto modo di dare un' occhiata generale alla situazione viaria del territorio di cui dovrò
  occuparmi ed ho constatato che c' è parecchio da fare.

  E cioè?
  Purtroppo negli ultimi anni, per mancanza di soldi in cassa, la Provincia non ha potuto effettuare tutti
  quegli interventi che avrebbe voluto fare.
  Fortunatamente il budget a disposizione, anche se ovviamente non abbastanza per far fronte alla
  moltitudine di interventi che ci sarebbero da fare, è cresciuto ed ora c' è la possibilità per avere lo
  spazio di manovra con una maggiore operatività. Prometto di rimboccarmi le maniche per cercare di
  recuperare il tempo perduto.

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  MONTECCHIO

  Diventare "influencer" Una serata svela i segreti
  Il lavoro dell' influencer, che tanto fa sognare i
  giovani e meno giovani che, amanti del social
  network, cercano lavoro, affermazione e
  guadagno condividendone l' uso. Se ne parla
  mercoledì 10 aprile alle 20.30 in sala civica
  Corte delle Filande a Montecchio Maggiore, su
  organizzazione dell' assessore alle pari
  opportunità Maria Paola Stocchero. «Gaia Dall'
  Oglio, blogger veneta con esperienza in
  risorse umane, racconterà cosa vuol dire fare l'
  influencer, quali sono le abilità da mettere in
  campo per catturare l' attenzione di un numero
  crescente di followers, i temi che fanno
  tendenza, che linguaggio usare in parole e
  immagini e che prezzo pagare, in termini di
  tempo e di vita privata da mettere in vetrina in
  ogni momento della propria giornata», spiega
  Stocchero.
  Le influencer sono per la maggior parte donne,
  glamour, ipermoderne, capaci di influenzare le
  persone nel momento in cui decidono di
  acquistare un prodotto per il solo fatto che lo
  rappresentano. Non tutte naturalmente
  diventano delle celebrity, ma ciascuna nutre un
  suo pubblico di riferimento che deve
  mantenere con attenzione e accanimento. ©
  RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                                                G.Z.

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  MONTECCHIO

  GRUPPI DI LETTURA IN BIBLIOTECA
  Inizierà domani alle 19.30 in biblioteca il corso
  dedicato a come condurre e organizzare un
  gruppo di lettura. Tre le lezioni previste e
  guidate da Jasminka Grendele. I posti sono
  limitati.
  Iscrizione obbligatoria. Informazioni in
  biblioteca. A.F.

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  IL CALCIO DI OGGI. In Seconda Arcugnano da sorpasso col S. Stefano

  Infelise da Parigi a Marola Domani la scheda da 20
  punti
  Il Camisano spera già nella festa promozione. Pallone d' oro, occasione importante per
  tutti gli appassionati

  È volato a Parigi, ieri mattina, per un meeting,
  ma oggi pomeriggio sarà in campo per il
  derby contro il Le Torri Bertesina. Giovanni
  Infelise, professione fisioterapista e passione
  pura per il pallone, non ci ha pensato troppo
  su e per aiutare i compagni, in questo
  momento topico della stagione. Così ha deciso
  di anticipare il rientro, pagando il volo di tasca
  propria. Trentuno anni, esterno offensivo,
  Infelise quest' anno ha dovuto limitare
  allenamenti e presenze proprio per motivi di
  lavoro, ma di fronte all' appello di mister Luigi
  Zuccon non ha esitato a rispondere
  "Presente!". Bandiere si nasce.
  Intanto anche la prossima settimana ci sarà la
  scheda da 20 punti valida per Il Pallone d' Oro,
  l' appuntamento è per domani in edicola.
  Per quanto concerne il calcio di oggi (ore
  15.30) a catalizzare gran parte delle attenzioni
  sarà il big match -Seconda categoria- che
  vedrà di fronte l' Arcugnano al Giov.
  S. Stefano Zimella: la formazione di Ciro
  Vicari, seconda, cercherà di fare lo scalpo alla
  capolista che viaggia con un punto di
  vantaggio per un match da "rischia tutto". «A
  questo punto della stagione -spiega il tecnico
  gialloblu- la sfida riveste un' importanza fondamentale soprattutto nel caso in cui magari dovessero
  vincere gli avversari».
  In Eccellenza la Calidonense è attesa dallo spareggio salvezza contro l' Abano, il Valbrenta ospita la
  Belfiorese mentre il Montecchio sarà di scena a Borgoricco.
  Al piano inferiore il Camisano, Schio permettendo, oggi potrebbe anche festeggiare la promozione al
  piano superiore; giocheranno invece per obbiettivi diametralmente opposti Valdagno e Tezze.
  In Prima, gruppo C, continua l' appassionante braccio di ferro tra Marola (che ospita il Le Torri) e il
  Montebello che il Sovizzo.

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                                                                                                            15
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  PALLAVOLO. Presentata la settima edizione: «Evento di riferimento»

  Challenge Città di Torri Mille atlete, 84 squadre
  Grandi numeri al trofeo Thema Studio di quest' anno Riempiti dodici alberghi e 29
  palestre della zona

  Anche per la settima edizione, in programma
  dal 18 al 20 aprile, il Challenge Città di Torri-
  Trofeo Thema Studio si contraddistingue a
  suon di numeri. Saranno infatti 84 le squadre
  coinvolte (16 team under 13, 32 under 14, 18
  under 16 e 18 under 18) per un totale di circa
  mille atlete che si affronteranno in 29 impianti
  (10 in città il resto in provincia) dormendo in 12
  alberghi del territorio.
  «Siamo partiti 7 anni fa con 32 formazioni di
  under 14 e 16 - commenta l' ideatore del
  Challenge, Dario Tagliabue -, e stagione dopo
  stagione siamo sempre cresciuti fino a
  diventare un evento di riferimento per la
  pallavolo giovanile femminile italiana».
  La manifestazione organizzata dall' Us Torri ha
  avuto ieri il saluto del presidente del Coni
  Veneto Gianfranco Bardelle. La parola è poi
  passata all' assessore allo sport, Matteo
  Celebron: «Il Challenge dimostra l' importanza
  di fare rete, un approccio che dovrebbe essere
  utilizzato anche in politica. Grazie ad
  appuntamenti come questo crescono le
  campionesse del futuro». Nel corso degli anni
  al Challenge hanno partecipato giocatrici
  come Rachele Morello e Marina Lubian,
  presenti agli ultimi Mondiali under 18. Non sono mancati il presidente della Fipav Veneto, Roberto
  Maso, il presidente della Fipav Vicenza, Domenico Piano, e il vicesindaco di Torri di Quartesolo,
  Federica Poli. «Un grazie va ai nostri volontari, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile», ha
  chiuso Nicola Bastianello, pres del Torri.
  B UOMINI. Scenderanno in campo questa sera alle 18 i ragazzi del Sol Lucernari Montecchio. I
  castellani, dopo la sconfitta al tie break della scorsa settimana, proveranno a vincere a punteggio pieno
  in casa dell' Udine.

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  LA PERFORMANCE. La storica frontwoman del gruppo si è esibita a Montecchio Maggiore

  Dai Matia Bazar a Vola Colomba Ruggiero incanta il
  suo pubblico
  L' artista accompagnata dalla fisarmonica del grande jazzista Ruggeri

  MONTECCHIO MAGGIORE Si sfiora il tutto
  esaurito e ci si commuove per la voce senza
  limiti di Antonella Ruggiero al teatro Sant'
  Antonio.
  Giovedì sera la cantante genovese, storica
  frontwoman di quei Matia Bazar che a cavallo
  tra gli Anni '70 e '80 coniarono di fatto il
  sophisti-pop italiano, ha deliziato il pubblico
  con un viaggio in musica "senza frontiere",
  egregiamente accompagnata dalla
  fisarmonica del jazzista Renzo Ruggieri.
  È proprio Ruggieri a guadagnare il palco per
  primo, producendosi in un' introduzione
  strumentale che, dopo un paio di minuti, si è
  già guadagnata uno scroscio di applausi.
  Musicista di caratura internazionale, da prova
  di tecnica eccelsa e di un' abilità ritmica e
  improvvisativa mozzafiato. L' ingresso della
  Ruggiero è annunciato da una delle sue
  migliori canzoni in veste solista, "Amore
  lontanissimo", tratta dall' album "Registrazioni
  moderne" del 1998.
  La voce è e sarà, per tutta l' ora e mezza di
  spettacolo, limpida, perfettamente intonata,
  capace di virtuosismi, salti di ottave e
  irrinunciabili vezzi che ne delineano uno stile
  unico. Non mancano i successi da classifica dei Matia Bazar, riplasmati però secondo un mood intimista
  e dilatato: "Cavallo bianco", "Per un' ora d' amore", "Solo tu" e "Vacanze romane" stupiscono per la
  squisita intelligenza delle linee melodiche nel cantato, per testi comprensibili ma non banali, per un'
  interpretazione in grado di riaccendere nel pubblico i brividi del passato. La Ruggiero introduce i brani
  in scaletta con parole morbide e umiltà, stupendo per scelte imprevedibili come "Vola colomba" (cavallo
  di battaglia al Festival di Sanremo 1952 di Nilla Pizzi) e canti dalla tradizione ebraica e capoverdiana,
  oltre a un omaggio alla migliore Genova cantautorale grazie a "Ritornerai" di Bruno Lauzi e la sempre
  struggente "Canzone dell' amore perduto" di Fabrizio De Andrè.
  Si chiude con un paio di bis tra cui svetta una sentita versione dell' Ave Maria del compositore Charles
  Gounod.
  Qui il tempo sembra fermarsi. Gli spettatori si abbandonano sulle proprie sedute donando alla cantante
  sorrisi sazi e pacificati. A concerto terminato la pioggia scrosciante si mischia alla commozione di chi sa
  di aver assistito a un evento musicalmente alto.
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  MONTECCHIO MAGGIORE

  «Con l' ex stazione rivive la vecchia città»
  Ho letto con piacere che al prossimo Consiglio
  Comunale di Montecchio Maggiore c h e
  avverrà l' 8 aprile è stato inserito nell' Ordine
  del Giorno la consegna della ex Stazione del
  Duomo al Consorzio delle Pro Loco Agno
  Chiampo. Tanti anni fa, nel 1992, l' allora
  sindaco Dino Zanni concesse al sottoscritto la
  vecchia stazione del Duomo e lì installai ,
  come presidente del Consorzio delle Pro Loco
  La Serenissima Val Chiampo, l' ufficio del
  Consorzio. Mi ricordo che rimboccandomi le
  maniche riuscii a far diventare vivibile il piano
  terra della stazioncina. Poi per diatribe interne
  lasciai l' incarico ad altri che tornarono a
  d i v i d e r e i l o c a l i c o n l a P r o L o c o Alte
  Montecchio e poi è storia. Quale presidente
  della Serenissima Valchiampo vado fiero di
  essere stato il promotore di una delle attrazioni
  del nostro comune: La Faida. Ricordo che
  questa manifestazione era stata improntata in
  modo embrionale dal mai dimenticato
  presidentissimo Benito Dentato e io, come
  amico e successore, ho chiesto aiuto al
  gestore del ristorante di Giulietta ed assieme
  abbiamo iniziato questa bellissima avventura.
  Noi l' avevamo chiamata "Le castellanie". Con
  la preziosa collaborazione dell' allora segretaria Palma Rubega abbiamo fatto molte altre cose che
  sarebbe lungo elencare in questa sede. La presente per ringraziare il comune perché finalmente fa
  rivivere una parte della Montecchio Vecchia e un augurio di buon lavoro al Presidente del Consorzio di
  Pro Loco Agno Chiampo Giorgio Reniero.
  Renato Pilastro.

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6 aprile 2019
                                    ilgiornaledivicenza.it
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  Una casa per i malati terminali
  L' hospice dell' Ulss 8 per l' Ovest Vicentino
  doveva essere attivato all' ospedale
  Cazzavillan di Arzignano, dopo la sua
  riconversione. Ma territorio e sindaci hanno
  spinto per non aspettare. E così al centro
  residenziale anziani Scalabrin, capacità
  ricettiva di 130 persone tra autosufficienti e
  non, ieri è stato inaugurato il nuovo servizio:
  settte posti letto di hospice, i primi dell' Ovest
  Vicentino, per malati terminali oncologici, che
  si aggiungono agli 11 di Vicenza, per 18 totali
  nell' Ulss 8 Berica. Sono stati realizzati al
  secondo piano della palazzina ristrutturata di
  recente «grazie anche al contributo della
  Fondazione Cariverona» ha ricordato il
  presidente dello Scalabrin Francesco
  Mastrotto e dei lasciti dei fratelli Vachel, di
  Rosa Frigo e al contributo di 40 mila euro della
  Fondazione Peretti e Sicit 2000 per gli arredi.
  «La struttura, su 600 metri quadrati, è
  realizzata con accorgimenti innovativi - ha
  precisato il direttore dello Scalabrin Alberto
  Anelli - con un impianto di raffreddamento e
  riscaldamento che produce energia elettrica e
  camere dotate di ossigeno, trattamento aria e
  abbattimento della carica batterica. Oltre alle
  sette stanze e ai servizi, ci sono infermeria,
  ambulatorio medico e tre locali di relazione tra
  paziente e familiari, come una cucinetta e la sala tv». Sono un' ottantina i pazienti delle cure palliative in
  assistenza domiciliare nell' Ovest Vicentino, 250 nell' Ulss 8 Berica per un totale di 800 l' anno: numeri
  precisati dal direttore cure palliative Pietro Manno. «Lunedì prossimo entreranno i primi pazienti all'
  hospice, già individuati in questo territorio tra quelli con maggiore necessità. Per questo sarà potenziato
  anche il personale cure palliative dell' Ulss 8: gli otto medici attuali diventeranno dieci». «L' hospice è un
  segno di civiltà perché segue i pazienti più fragili, i malati terminali oncologici - ha detto il direttore
  generale dell' Ulss 8 Berica Giovanni Pavesi - questi sette posti letto, che in futuro potrebbero essere di
  più, sarebbero dovuti andare all' ospedale Cazzavillan dopo la sua riconversione a cittadella della
  salute ma il sindaco Gentilin in primis ha insistito perché i tempi sarebbero stati lunghi. È emersa la
  possibilità Scalabrin e abbiamo dato il via libera. Dovremo essere capaci di creare umanizzazione della
  cura», ha concluso. «Finalmente arriva questo servizio ad Arzignano per l' Ovest Vicentino - ha aggiunto
  il sindaco Giorgio Gentilin - nato da una riunione a Montecchio Maggiore, quando il territorio ha
  sollecitato l' Ulss e la Regione. Allora l' Ipab Scalabrin era in fase di rimodulazione ed è stata una
  risposta importante al territorio». «Il Veneto ha investito nelle strutture intermedie - ha spiegato l'
  assessore regionale alla sanità e servizi sociali Manuela Lanzarin - e quindi hospice, ospedale di
  comunità e Urt, unità riabilitativa territoriale: sono 1.900 i posti letto previsti nelle nuove schede. L'
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6 aprile 2019
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6 aprile 2019
                                           Vicenza Today
                                                Montecchio Maggiore

  Rifiuti tossici sotto le biomasse: acquedotti a rischio
  A Padova e a Vicenza la politica si interroga sull' ennesimo disastro ambientale

  Dopo il maxi sequestro di ieri alla Safond
  Martini di        Montecchio P r e c a l c i n o s i
  moltiplicano le preoccupazioni per la possibile
  contaminazione della falda acquifera. Quest'
  ultima in realtà è stata esclusa dall' azienda
  che dopo il cambio della compagine azionaria
  si era autodenunciata proprio perché gli enti
  pubblici potessero vagliare lo stato dei suoli e
  dell' ambiente circostante. Il problema di
  fondo, noto da decenni peraltro, è che la
  Safond si trova a poca distanza dalle risorgive
  di Novoledo-Dueville, un' area ambientale di
  assoluto rispetto, dove nasce l' acquedotto che
  serve le città di Padova, Vicenza in una con i
  rispettivi hinterland. LE DUE
  INTERROGAZIONI Questo pomeriggio quasi
  all' unisono due consiglieri comunali di
  Vicenza che siedono alla opposizione tra le fila
  del centrosinistra (sono rispettivamente
  Raffaele Colombara della lista Quartieri al
  centro e Ciro Asproso di Coalizione civica)
  hanno indirizzato alla presidenza del consiglio
  due distinte domande di attualità affinché del
  caso si occupi direttamente la giunta durante il
  prossimo question time. Si chiede alla giunta,
  si legge nel documento redatto da Colombara,
  «di relazionare... sui dati a disposizione, e di
  intervenire tempestivamente presso le agenzie
  regionali per la tutela dell' ambiente in modo che sia verificato che non sia avvenuta trasfusione di
  inquinante nelle falde acquifere». Assai simile è il tenore della richiesta che Asproso, che proviene dai
  Verdi, indirizza alla giunta di centrodestra «La Safond Martini svolge l' attivita autorizzata di recupero e
  riciclaggio di rifiuti solidi e biomasse, ma la presenza di alte concentrazioni di cromo, nichel, piombo,
  cadmio, zinco e appunto idrocarburi, lascia supporre la presenza di una discarica di rifiuti speciali
  pericolosi non consentita». Appresso un' altra puntualizzazione: «Poiche tali sostanze possono
  deteriorare in modo significativo porzioni estese del suolo e del sottosuolo e considerato la vicinanza
  dei terreni in questione con l' area delle risorgive si chiede se il sindaco di Vicenza nonché presidente
  della provincia Francesco Rucco in qualita di primo responsabile della salute pubblica, non ritenga
  necessario intervenire personalmente presso l' Arpav e la Regione per accertare possibili inquinamenti
  delle falde acquifere». Asproso in ultimo fa una analisi più generale sullo stato dell' ecosistema veneto e
  la mette in relazione con i recenti episodi che hanno evidenziato una recrudescenza del crimine
  organizzato in tema di reati ambientali. E così arriva a chiedere una seduta straordinaria del consiglio
  comuale da dedicare all' argomento: «... in considerazione del moltiplicarsi di simili episodi di

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6 aprile 2019
                                            Vicenza Today
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