CSV FC - ASSIPROV Lunedì, 10 settembre 2018

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                                                     Lunedì, 10 settembre 2018

Prime Pagine
 10/09/2018 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                              1
 10/09/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                    2
 10/09/2018 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                   3
ambiente e protezione civile
 09/09/2018 Forli Today
 Cosa fare in caso di terremoto: esercitazione a Civitella della                                                     4
csv e scenario locale
 10/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 11
 Universitari in cerca di alloggio Serinar: «Domanda in aumento»                                                     5
 10/09/2018 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 49
 «Esternalizzare i servizi sanitari porta risparmi ma penalizza la...                                                6
 09/09/2018 Forli Today
 La Pgs Pianta festeggia i 50 anni dalla fondazione                                                                  8
volontariato
 10/09/2018 Corriere della Sera Pagina 8                                                         Giuseppina Manin
 Schegge e memorie del grande cinema Una terapia per chi soffre di Alzheimer                                         10
 10/09/2018 Corriere della Sera Pagina 9
 Contrasto alle dipendenze, 80 mila euro per i giovani                                                               12
 10/09/2018 Corriere della Sera Pagina 21                                                           Paolo Foschini
 Il volontariato raccontato con una web serie                                                                        13
 10/09/2018 Corriere della Sera Pagina 26                                                MARIA SERENA NATALE
 Piccolo manuale per stare bene                                                                                      15
 10/09/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15
 L'ASSOCIAZIONE CHE RESTA FUORI DAL TERZO                                                                            18
 10/09/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                             Martina ManfredoniaGabriele Sepio
 Lo sport dilettantistico pesa l' ingresso nel Registro unico                                                        19
 10/09/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15                                                                 M.Manf.Ga.S.
 Promozione sociale con più vantaggi                                                                                 21
 10/09/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15
 IL PASSAGGIO AD APS CON IL NUOVO REGIME                                                                             23
 10/09/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15
 L'ISCRIZIONE AL REGISTRO COME «ALTRO ENTE»                                                                          24
 10/09/2018 Il Sole 24 Ore Pagina 15
 L'ASD CHE RESTA FUORI E RICEVE DONAZIONI                                                                            25
 10/09/2018 Italia Oggi Sette Pagina 206                                         A CURA DI FRANCESCO ROMANO
 La nuova disciplina fiscale degli Ets                                                                               26
 10/09/2018 La Repubblica Pagina 6                                                            LORENZO MADARO
 Hernández Torres tracce di memoria in un vecchio salotto borghese                                                   27
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10 settembre 2018
                    Corriere di Romagna
                     (ed. Forlì-Cesena)
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10 settembre 2018
                    Il Resto del Carlino (ed.
                              Forlì)
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10 settembre 2018
                    Il Resto del Carlino (ed.
                            Cesena)
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9 settembre 2018
                                               Forli Today
                                           ambiente e protezione civile

  Cosa fare in caso di terremoto: esercitazione a
  Civitella della Protezione Civile
  Ha partecipato anche il sindaco Elisa Deo, che sottolinea come "tale esercitazione ha
  consentito di testare come il sistema sociale e quello comunale devono essere in grado
  di rispondere ad un evento infausto come un terremoto distruttivo"

  Si è svolta nel weekend un' esercitazione di
  simulazione di evento sismico, organizzata dal
  comune di Civitella di Romagna in
  collaborazione con l' associazione di
  Protezione Civile "Il Molino". Ha partecipato
  anche il sindaco di Galeata Elisa Deo, che
  sottolinea come "tale esercitazione ha
  consentito di testare come il sistema sociale e
  quello comunale devono essere in grado di
  rispondere ad un evento infausto come un
  terremoto distruttivo". Sono stati coinvolti nell'
  esercitazione l' assessore regionale, volontari
  di protezione civile, dipendenti comunali, croce
  rossa italiana, vigili del fuoco, soccorso alpino,
  forze di polizia, polizia municipale, dipendenti
  di enti preposti in caso di emergenza come la
  prefettura, servizi essenziali, Ausl Romagna,
  servizi sociali ed i cittadini. "Le esercitazioni
  sono una cosa seria, a maggior ragione
  quando la storia ci ricorda che molte sono
  state le emergenze legate a terremoti nella
  nostra Val Bidente - continua il primo cittadino
  -. I sindaci sono i responsabili di Protezione
  Civile e d i n c a s o d i e m e r g e n z a s o n o i
  principali coordinatori delle operazioni. Ecco
  perché è necessario essere preparati per la
  gestione di qualsiasi evento. Allo stesso tempo
  è fondamentale che la popolazione sia
  partecipe e collaborante poiché la verifica delle procedure di allertamento e dell' efficacia dei Piani di
  Emergenza è nell' interesse di tutti". La Protezione Civile si esercita a Galeata.

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10 settembre 2018
Pagina 11                           Corriere di Romagna
                                     (ed. Forlì-Cesena)
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  Universitari in cerca di alloggio Serinar: «Domanda
  in aumento»
  La società, dopo una prima selezione, propone soluzioni adiacenti il Campus di via
  Corridoni

  FORLÌ Anche per gli studenti universitari in
  arrivo a Forlì la prima urgenza è trovare casa,
  anche se la situazione nel capoluogo non pare
  complicata.
  Punto di riferimento «Difficile stabilire quanti
  siano gli studenti che cercano alloggio, ma
  senz' altro la domanda è aumentata in quanto
  il Campus di via Corridoni propone corsi di
  studio che esercitano particolare attrazione per
  gli studenti fuori sede- spiegano Alberto
  Zambianchi e Fabrizio Abbondanza,
  rispettivamente presidente e direttore di
  Serinar che da 30 anni svolge anche un
  servizio di supporto per la ricerca degli
  alloggi-. Non altrettanto facile è stimare quanti
  privati offrano una sistemazione. Certo è che,
  dopo una diffi denza iniziale oramai superata,
  c' è stato un incremento anche di utenti che si
  rivolgono alla nostra società per la gestione
  degli appartamenti».
  Gli stranieri Con i corsi di studio internazionali
  offerti dal Campus sono tanti gli studenti
  stranieri che frequentano per un semestre o
  per l' intero anno. «Solitamente come volontari
  facciamo da tramite tra lo studente e il
  proprietario dell' alloggio - puntualizzano dall'
  associazione universitaria Koinè che offre un
  servizio pensato ad hoc -. Spieghiamo loro il
  contratto, se hanno dubbi cerchiamo di dare
  chiarimenti e quando arrivano li andiamo a
  prendere in stazione». Diverso è il meccanismo riservato agli studenti fuori sede. «Non siamo un'
  agenzia, però i proprietarivengono da noi e sono inseriti in un elenco che non rendiamo pubblico per
  motivi di privacy. Sono poi gli studenti a consultare questa lista e rivolgersi direttamente ai proprietari e
  sono in tantissimi quelli che richiedono il nostro aiuto dal momento che siamo una realtà ben
  consolidata».
  Mediamente le stanze doppie hanno un costo che varia dai 150 ai 220 euro, mentre le singole spaziano
  dai 250 ai 350. Gli uffici di Koinè si trovano in via Valverde, 15e sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 9
  alle 18.

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10 settembre 2018
Pagina 49                          Corriere di Romagna
                                    (ed. Forlì-Cesena)
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  «Esternalizzare i servizi sanitari porta risparmi ma
  penalizza la qualità»
  Giuseppe Rago chiede un confronto sul sistema di emergenza territoriale e sul ruolo dei
  volontari

  IMOLA «L' esternalizzazione dei servizi sanitari
  effettuata dall' Auslporta risparmi, ma
  penalizza la qualità». Giuseppe Rago,
  coordinatore confederale Uil Imola, punta il
  dito contro l' Azienda sanitaria imolese e invita
  l' assessore al ramo Ina Dhimgjini e l' Ausl
  stessa ad un confronto in merito alla
  convenzione con il Comitato locale delle Croce
  Rossa che fornisce servizi di supporto all' area
  del 118 attraverso i propri volontari.
  «Il volontario in pubblico servizio, come il
  soccorritore che fa 118, è equiparabile al
  lavoratore dipendente per quanto riguarda i
  diritti e i doveri sulla sicurezza, tra i quali è
  presente l' obbligo al riposo. Queste norme,
  sinteticamente, richiedono il rispetto del limite
  massimo di 12 ore e 50 di lavoro giornaliero. Il
  rispetto del limite massimo di 48 ore di durata
  media dell' orario di lavoro settimanale,
  compreso lo straordinario, e infine il rispetto
  del limite minimo di 11 ore continuative di
  riposo nell' arco di un giorno.
  «Su questo punto particolare poniamo l'
  attenzione, temiamo purtroppo che tanti
  volontari non rispettino i turni di riposo, ma al
  termine del proprio orario di lavoro salgano in
  ambulanza per prestare la propria opera nel
  settore dell' emergenza-urgen za». Rago
  sottolinea che il volontario può, ad esempio,
  svolgere un turno notturno in ambulanza di 12
  ore ed il giorno successivo recarsi al proprio lavoro o viceversa terminare la giornata di lavoro alle 17 e
  prestare servizio in ambulanza dalle 20 alle 8. Può svolgere anche 24-36-48 ore di turno consecutivi (ad
  esempio neiweekend) in ambulanza, può superare anche di molto il limite di 48 ore settimanali. «Ma a
  chi giova tutto questo? - si chiede il sindacalista -. Sicuramente alle casse dello stato perchè il servizio
  deve comunque essere garantito per legge. Nel caso di errore o grave infortunio al lavoro o durante il
  servizio in ambulanza dovuto ad un accumulo di stanchezza, chi ne risponde? Dove il servizio di
  emergenza territoriale è misto pubblico (Ausl) - associazioni di volontariato si assiste a rinnovi di
  convenzione che ampliano le ore di servizio alle associazioni e riducono quelle in carico direttamente
  alle Ausl con proteste daparte di sindacatie lavoratori. Inoltre il volontario del soccorso è persona che

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10 settembre 2018
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9 settembre 2018
                                                Forli Today
                                                 csv e scenario locale

  La Pgs Pianta festeggia i 50 anni dalla fondazione
  "Siamo una piccola realtà parrocchiale dedita all' educazione di tanti giovani - dichiara il
  direttore tecnico Paolo Pondi - approfittando del legame inscindibile con la centrale
  salesiana forlivese dell' Oratorio San Luigi".

  Sarà l' Assemblea Pubblica convocata per
  lunedì, alle 20, nel Salone comunale di Forlì, il
  momento culminante delle celebrazioni per i
  50 anni dalla fondazione della PGS-
  Polisportiva Giovanile Salesiana della Pianta.
  Saranno presenti Ciro Bisogno e Andrea
  Zamboni, rispettivamente presidente nazionale
  e regionale PGS, il primo allenatore Enzo
  Donati, il funzionario comunale allo sport
  Alessandro Fossi e il presidente PGS Pianta
  Otello Moretti, oltre a tutti gli atleti, dirigenti e
  allenatori che hanno fatto e continuano a fare
  la storia del sodalizio. Il primo germe dell' ASD
  PGS Pianta è rinvenibile nell' oratorio
  femminile avviato nella seconda metà degli
  anni Sessanta dalle Figlie di Maria Ausiliatrice,
  le suore salesiane che, dal 1949 al 1997,
  hanno condotto la locale scuola materna. Con
  la nascita dei Giochi della Gioventù, nel 1968,
  suor Domenica pensò bene di proporre la
  pallavolo come pratica sportiva per le giovani
  che frequentavano la parrocchia. Agli inizi
  degli anni 80, alla Pianta arriva suor Adele
  Marzani, che rileva una situazione prossima
  alla chiusura (diverse ragazze erano passate
  ad altre società) e le ridà slancio. Nel 1988 la
  religiosa è trasferita a Bibbiano: l' attività
  ereditata da suor Carmela Fedeli, parla di una
  quarantina di ragazze suddivise in Under 13, Under 15 e Under 16. Con la nuova direttrice, il numero
  complessivo delle giovani atlete coinvolte tocca quota sessanta. Nel 1997 le suore salesiane lasciano la
  Pianta: l' eredità della PGS è assunta da un gruppo di laici, che costituiscono il nuovo consiglio direttivo.
  L' attività riprende senza problemi grazie all' impegno dei vari Matteo Sansoni, presidente, Raffaello
  Ruscelli, vice presidente, Pierdomenico Pieri, amministratore, Roberta Valbonesi, segretaria e Paolo
  Pondi, direttore sportivo. Con il passare degli anni il gruppo cresce: nel 2004 si raggiunge quota 100
  atlete. I numeri attuali dell' ASD PGS Pianta parlano di una spiccata vocazione per la pallavolo
  femminile, coinvolgente 291 tesserati fra allenatori, dirigenti ed atleti dai 6 ai 18 anni, che almeno due
  volte la settimana, da settembre a giugno, s' impegnano in 12 squadre coordinate da altrettanti
  allenatori patentati e 5 dirigenti, tutti volontari. Si parte dal minivolley per le piccole in età scolare,
  passando per le categorie giovanili, fino ad approdare agli adulti. Le ragazze partecipano ai campionati
  di pallavolo Fipav, Pgs e Csi. Recentemente si è aggiunta la disciplina del calcio a sette maschile, con
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9 settembre 2018
                                                 Forli Today
10 settembre 2018
Pagina 8                              Corriere della Sera
                                                       volontariato

  Schegge e memorie del grande cinema Una terapia
  per chi soffre di Alzheimer
  A Niguarda il progetto Ciack: alleviare con le immagini il dolore di patologie
  neurovegetative

  Il cinema fa bene. E non solo perché un buon
  film ha il potere di farci ridere e piangere,
  riflettere e sognare. Il cinema fa bene perché,
  se usato in modo adeguato, è terapeutico.
  Capace di alleviare la sofferenza dei malati in
  genere e in particolare di quelli affetti da
  Alzheimer. È la scommessa del progetto Ciack
  (Curarsi insieme attraverso il cinema kreativo)
  messo a punto dalla Cineteca Italiana con il
  Centro di Neuropsicologia cognitiva di
  Niguarda e MediCinema Italia. Una sinergia
  tra arte e scienza innescata sulla base di
  rigorose ricerche sul potere delle immagini in
  movimento, capaci in giusti dosaggi di
  stimolare le facoltà cognitive di chi soffre di
  una delle tante patologie neurodegenerative,
  Alzheimer in testa, che in Italia coinvolge
  700mila persone, 8 mila nuovi casi all' anno.
  Contro quel morbo spietato, che distrugge la
  memoria delle persone, arriva ora in soccorso
  la memoria del cinema. Gli sconfinati materiali
  custoditi negli archivi della Cineteca Italiana,
  pellicole, spot pubblicitari, videoclip musicali e
  di animazione, sono il tesoro cui attingere per
  far affiorare flashback di sensazioni e
  emozioni. «L' idea - spiega Matteo Pavesi,
  direttore della Fondazione Cineteca Italiana -
  nasce dall' incontro con l' équipe di Niguarda
  diretta dalla professoressa Gabriella Bottini.
  Insieme ci siamo inoltrati nel nostro archivio di memorie, 35mila titoli della cinematografia dalle origini a
  oggi. Escluso di poter proporre un intero film a persone con gravi difficoltà cognitive e comportamentali,
  si è deciso di crearne dei nuovi, "ad hoc", attraverso il montaggio di fotogrammi iconici, orientati alla
  positività».
  Il risultato sono 50 filmati brevi, dai 5 ai 10 minuti, ciascuno dedicato a un tema di forte appeal
  emozionale. «Per esempio - anticipa Pavesi - I Bambini, con immagini "rubate" al Monello di Chaplin ma
  anche a una pubblicità di pannolini. O Il Musical, con spezzoni di Isa Miranda e le sue piramidi di frutta
  in testa e di Fred Astaire. E se Il Volo mette insieme l' incursione aerea di D' Annunzio su Vienna e l'
  Odissea nello spazio di Kubrick, La Cucina mescola i cuochi diavolacci di Méliès con il faccione di Sordi
  affondato tra gli spaghetti». Pillole di cinema sorridenti, da somministrare ai malati ma anche a chi li

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  Palazzo Marino

  Contrasto alle dipendenze, 80 mila euro per i giovani
  Nel 2018 il Comune investirà 80 mila euro per
  mettere in campo progetti di contrasto alle
  dipendenze, in particolare per intervenire nelle
  situazioni di marginalità sociale. La giunta
  comunale ha approvato le linee guida per l'
  erogazione di contributi a favore di realtà del
  Terzo settore presenti sul territorio in questo
  ambito sociale. Entro settembre sara lanciato
  un bando pubblico a cui potranno partecipare,
  singolarmente o in associazione, tutti i soggetti
  che svolgano da non meno di 24 mesi attività
  di questo genere nel contesto cittadino e che
  abbiano avviato nel 2018 progetti a livello
  cittadino relativi alla tematica dell' abuso di
  sostanze. Due le aree d' intervento specifiche
  richieste: l' azione per la riduzione del danno
  causato dall' abuso di sostanze, alcol
  compreso, e azioni finalizzate alla prevenzione
  e alla sensibilizzazione rispetto ai corretti stili
  di vita, con particolare riferimento alle fasce
  giovani, alle donne e ai cittadini anziani
  maggiormente a rischio.

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  Domani «Buone Notizie» gratis con il «Corriere»

  Il volontariato raccontato con una web serie
  Non serve il sacro fuoco, basta molto meno e
  basta poco. Quel che ti porta a fare il
  volontario in un ospedale può anche essere
  una circostanza laterale: tipo fingerlo, di
  essere un volontario. Magari per conquistare
  una specializzanda. Ma quando proverai cos'
  è dare il tuo tempo a qualcun altro senza
  averne nulla in cambio forse non potrai più
  farne a meno. È questa la scintilla narrativa di
  una nuova web serie cui sarà dedicata domani
  la copertina di Buone Notizie, il settimanale del
  Corriere della Sera in edicola gratis ogni
  martedì con il quotidiano e che il 24 settembre
  festeggerà con un grande evento a Milano il
  compimento del suo primo anno di vita: al
  quale si avvicina, tra le altre cose, con la nona
  puntata dell' inchiesta sulle «Economie della
  fiducia» che sarà il tema dell' evento stesso e
  che questa settimana tocca le sfide future della
  cooperazione.
  La web serie si intitola Involontario: prodotta
  grazie alla collaborazione tra Officine Buone e
  Fondazione Cariplo, tutta girata all' Istituto
  nazionale dei tumori, sarà presentata
  domenica al Fuoricinema di Milano e si potrà
  seguire da lunedì 17 settembre su mtv.it e su
  tutti i canali social di Mtv oltre che su
  corriere.it. Il volontario involontario della storia,
  un po' fiction e un po' reality, si chiama Ettore e
  l' impegno che finirà per assorbirlo nel corso di cinque puntate è quello di collaborare con una onlus
  promotrice del talent musicale «Special Stage» a beneficio dei malati che peraltro non è una invenzione
  ma esiste da tempo ed è un ulteriore progetto con cui Officine Buone «permette ai giovani di donare il
  loro talento nelle corsie degli ospedali italiani». Un modo per dire «senza retorica - sintetizza il
  presidente Ugo Vivone - che fare volontariato è figo», con attori famosi come Paolo Ruffini e più giovani
  come Francesco Meola, la cantante e youtuber Giulia Penna, personaggi della musica come Roberto
  Dell' Era (Afterhours) e della tv come Melissa Marchetto. «La web serie - rimarca su Buone Notizie il
  direttore di Fondazione Cariplo, Sergio Urbani - è uno strumento molto utile per parlare in modo diverso
  ai giovani e avvicinarli ai temi sociali di cui ci occupiamo». Tra le altre storie proposte in questo numero
  dell' inserto quella di Anna Arneodo, laureata in lettere che alleva pecore tra le montagne attorno a
  Cuneo parlando solo in provenzale, l' impegno di suor Marcella con i bimbi di Haiti, l' informatica per
  tutti al Festival di Rovereto. In coda il controcanto di Male nostrum sulle vittime della malagiustizia.

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  L' ultimo dei tre giorni di festival del «Corriere» alla Triennale di Milano Riflessioni in 120
  incontri, gran finale con il concerto di Giuliano Sangiorgi La ricerca di legami autentici e la voglia
  di vivere un nuovo Umanesimo Ecco una selezione delle frasi più significative sul senso della
  felicità

  Piccolo manuale per stare bene
  «Vivo la mia vita a passo d' uomo», canta Francesco De
  Gregori. «Tra le detenute di San Vittore ho trovato l'
  umanesimo», dice lo psichiatra Vittorino Andreoli. Dall'
  appassionato confronto sulla felicità possibile è emersa una
  fame condivisa di legami autentici, empatia, lucidità nel segno di
  un modo consapevole e responsabile di essere «umani».
  Pensieri, visioni, ricordi senza filtri. Voci dal Tempo delle Donne.
  CANTANTE «Detesto quelli che si lamentano, la vita ha bisogno
  di vita.
  Negli anni Novanta hanno bombardato il mio castello: il divorzio,
  mia figlia... e me la sono presa con Dio. Poi mi sono detto: ma
  chi credi di essere tu, quando Lui ha avuto un figlio ucciso in
  croce? Per trovare la felicità devi cercare nel buio dentro di te, e
  cominciare a dare, per seminare luce e serenità, per essere un
  buon guerriero. Ai dieci comandamenti ne manca solo uno: non
  inquinare».
  PIANISTA«Sono arrivato ieri sera da Cagliari in aereo. Pilotavo
  io».
  CANTAUTORE «La felicità sono tutte quelle canzoni
  apparentemente tristi che hanno attraversato il secolo e ora,
  dopo cinquant' anni, si lasciano cantare a squarciagola
  rendendoci felici in giorni come questi, in cui felici lo si deve
  essere a tutti i costi».
  ATTRICE«Funziono così, sono imperfetta, lunatica, sensibile e
  attenta, mi innamoro di tutti, animali compresi, e vorrei salvare il
  mondo, credo nell' umanità e negli esseri umani, sento la
  passione scorrermi dentro e mi arrabbio contro chi è arrogante e
  umilia il prossimo... amo il cinema impegnato ma non
  dimenticherò mai Carlo Vanzina. Milano sarebbe la mia città se
  non fossi romana. Mi piacerebbe fare il miele, e prima o poi lo
  farò».
  SCRITTRICE «Sai di avere quarant' anni quando bevi il caffè
  prima di uscire a cena e hai una riserva di fantasie erotiche da
  cui attingere a piacimento».
  ATTRICE «"Era radice ormai. / E quando a un tratto il dio / la
  trattenne e con voce di dolore / pronunciò le parole: si è voltato -
  , / lei non comprese e disse piano: Chi?"... Euridice, nella poesia
  di Rainer Maria Rilke, è totalmente altrove rispetto al punto di
  vista che ci è sempre stato raccontato. Forse Euridice in quell'

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  L'ASSOCIAZIONE CHE RESTA FUORI DAL TERZO
  SETTORE
  Una associazione sportiva dilettantistica
  riconosciuta dal Coni non intende iscriversi al
  Registro unico del Terzo settore. La Asd ha
  ricavi annui da attività commerciali per 250
  mila euro e svolge attività direttamente
  collegate a quelle istituzionali nei confronti dei
  propri associati a fronte del pagamento di
  corrispettivi specifici.

  Qual è il regime fiscale applicabile?
  L'associazione continuerà ad applicare
  l'attuale regime previsto dalla legge 398/1991.
  Non superando il plafond di 400 mila euro di
  proventi derivanti da attività commerciali, la
  Asd potrà optare per il regime forfettario di
  determinazione dei redditi e dell'Iva. Ai fini
  Ires, il reddito imponibile è determinato
  applicando ai proventi in questione il
  coefficiente del 3% e si aggiungono all'importo
  le plusvalenze patrimoniali.
  Ai fini Iva, è riconosciuta una detrazione
  forfettaria del 50 per cento. Si applica la
  decommercializzazione prevista dall'articolo
  148, comma 3 del Tuir per le attività svolte
  verso corrispettivi specifici.

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  NON PROFIT

  Lo sport dilettantistico pesa l' ingresso nel Registro
  unico
  Chi resta fuori mantiene il regime fiscale forfettario della legge 398/1991

  Anche le associazioni sportive dilettantistiche
  (Asd) possono diventare enti del Terzo settore
  (Ets). La circolare 18/E del 1° agosto elimina
  ogni dubbio al riguardo e di fatto non c' è
  incompatibilità tra il nuovo Registro unico del
  Terzo settore (ancora da istituire in base al
  Dlgs 117/2017) e quello del Coni, per cui l'
  eventuale iscrizione nel primo non dovrebbe
  comportare la cancellazione dal secondo. Le
  Asd potranno quindi decidere se accedere al
  Terzo settore o r i m a n e r e f u o r i . C o n
  conseguenze ovviamente diverse.
  Fuori dal Registro unico Tra le agevolazioni
  fiscali oggi in vigore per le associazioni
  sportive dilettantistiche spiccano la
  determinazione forfettaria del reddito
  imponibile e dell' Iva (in base alla legge
  398/1991) e la decommercializzazione delle
  attività rese verso corrispettivi specifici
  (articolo 148, comma 3, del Tuir).
  Ai fini Ires, le Asd con proventi derivanti da
  attività commerciali non superiori a 400mila
  euro possono optare per la forfettizzazione del
  reddito imponibile, applicando all' ammontare
  di questi proventi il coefficiente di redditività
  del 3%, cui si sommano eventuali plusvalenze.
  Inoltre, sono considerate non commerciali le attività svolte in attuazione degli scopi istituzionali, a fronte
  di corrispettivi specifici, a favore degli associati (articolo 148, comma 3 del Tuir).
  Quanto all' Iva, il meccanismo forfettario riguarda la detrazione: le Asd che optano per il regime
  agevolato della legge 398/1991 hanno una detrazione al 50% per i proventi derivanti dalle attività
  commerciali connesse agli scopi istituzionali.
  Le Asd che resteranno fuori dal Registro unico del Terzo settore conserveranno integralmente questo
  regime fiscale, che viene invece disapplicato per tutti gli Ets, in base al Codice del terzo settore (Cts, il
  Dlgs 117/2017).
  Dentro il Registro unico Se sceglieranno di diventare enti del terzo settore, iscrivendosi al futuro
  Registro unico, le associazioni sportive dilettantisctiche avranno un trattamento fiscale differente in base
  alla sezione del Registro nella quale andranno a collocarsi. Le possibilità concrete sono due: diventare
  associazione di promozione sociale (Aps), sussistendone i requisiti; iscriversi al Registro unico degli
  Ets come «altro ente del Terzo settore».
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  tra le sezioni del registro unico

  Promozione sociale con più vantaggi
  Il nuovo regime delle Aps è favorevole per le sportive con ricavi sotto 130mila euro

  La forma giuridica di approdo nel Terzo settore
  più conveniente per le associazioni sportive
  dilettantistiche è l' associazione di promozione
  sociale (Aps). Iscriversi in questa sezione del
  Registro unico nazionale consentirà alle
  associazioni sportive dilettantistiche di
  adottare un regime fiscale in parte analogo a
  quello a esse riservato, beneficiando degli
  ulteriori vantaggi introdotti dalla riforma per gli
  enti del Terzo settore.
  Ai fini Ires, con la completa attuazione della
  riforma (cioè dopo l' autorizzazione da parte
  della Commissione europea dei nuovi regimi
  fiscali di favore e dopo l' entrata in funzione del
  Registro unico), le associazioni di promozione
  sociale potranno optare per un regime
  forfettario di determinazione del reddito più
  favorevole rispetto a quello degli altri enti del
  Terzo settore (articolo 86 del Codice del terzo
  settore). Come per le associazioni sportive
  dilettantistiche, il coefficiente di redditività per i
  ricavi derivanti dalle attività commerciali è pari
  al 3%, ma al reddito determinato
  forfettariamente non si aggiungono né le
  plusvalenze (che incrementano il reddito delle
  Asd in base alla legge 398/1991), né le
  sopravvenienze attive, i dividendi, gli interessi e i proventi immobiliari (che si sommano ai redditi
  forfettari degli altri Ets).
  Tuttavia, possono esercitare l' opzione solo le Aps con ricavi annui inferiori a 130mila euro, per cui,
  considerato il maggiore plafond previsto dalla legge 398/1991 (400mila euro), l' iscrizione al Registro
  unico del Terzo settore potrebbe risultare vantaggiosa per le associazioni di dimensioni più piccole, che
  in questo modo, a parità di coefficiente, beneficerebbero dell' esclusione dal reddito imponibile delle
  plusvalenze.
  Resta invariato il trattamento delle attività rese verso corrispettivi specifici a favore degli associati in
  attuazione degli scopi istituzionali: l' articolo 85 del Codice del terzo settore replica per le Aps un regime
  analogo a quello dell' articolo 148, comma 3, del Tuir, per cui adottando questa qualifica le Asd
  continueranno a beneficiare della decommercializzazione di queste attività, a differenza degli altri Ets.
  Diverso, ma sempre agevolato, sarà il regime Iva delle associazioni sportive dilettantistiche che
  diventeranno Aps. Anziché la detrazione forfettaria al 50% (prevista per i proventi delle attività
  commerciali delle Asd che rientrano nel citato plafond di ricavi di 400mila euro), è previsto l' esonero dal
  versamento dell' Iva, dagli adempimenti connessi e anche dalla tenuta delle scritture contabili (salvo l'
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  IL PASSAGGIO AD APS CON IL NUOVO REGIME
  Una Asd che svolge attività di promozione
  sportiva dilettantistica per allontanare i giovani
  dalla criminalità organizzata vuole entrare nel
  Terzo     settore c o m e a s s o c i a z i o n e d i
  promozione sociale. Ha più di 100 associati,
  ricavi da attività commerciali inferiori a 130mila
  euro e svolge attività direttamente collegate a
  quelle istituzionali nei confronti dei propri
  associati a fronte del pagamento di
  corrispettivi specifici. Qual è il regime fiscale
  applicabile? La Asd rimarrà iscritta al registro
  del Coni e si iscriverà al Registro unico del
  Terzo     settore c o m e a s s o c i a z i o n e d i
  promozione sociale. Ai fini Ires, potrà optare
  per il regime forfettario, applicando ai ricavi da
  attività commerciali il coefficiente del 3%,
  senza sommare al reddito eventuali
  plusvalenze (articolo 86 del Codice del terzo
  settore) . C o n q u e s t a o p z i o n e , l ' e n t e è
  esonerato dal versamento dell'Iva e dagli
  adempimenti connessi, e anche dalla tenuta
  delle scritture contabili. Rimane la
  decommercializzazione delle attività rese
  verso corrispettivi specifici (articolo 85 del
  Codice del terzo settore). I

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  L'ISCRIZIONE AL REGISTRO COME «ALTRO
  ENTE»
  Una associazione sportiva dilettantistica che
  non ha i requisiti per diventare Aps vuole
  entrare ugualmente nel Terzo settore. Ha ricavi
  da attività commerciali consistenti in
  prestazioni di servizi superiori a 400mila euro,
  svolge attività direttamente collegate a quelle
  istituzionali nei confronti dei propri associati a
  fronte del pagamento di corrispettivi specifici e
  riceve forti erogazioni liberali da parte di terzi.
  Qual è il regime fiscale applicabile?
  L'associazione potrà iscriversi come «altro
  e n t e d e l Terzo settore» . M a n t e r r à l e
  agevolazioni della legge 398/1991 fino alla
  completa attuazione della riforma del Terzo
  settore. Poi, ai fini Ires applicherà il regime
  forfettario previsto dall'articolo 80 del Codice
  del terzo settore (coefficiente di redditività del
  17%). Al reddito così determinato si sommano
  plusvalenze, sopravvenienze attive, dividendi,
  interessi e proventi immobiliari. L'Iva segue il
  regime ordinario di tassazione. Non potrà più
  fruire della decommercializzazione dell'articolo
  148, comma 3 del Tuir. Per le erogazioni
  liberali, si applicherà il regime di detrazioni/
  deduzioni dell'articolo 83 del Cts. L

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  L'ASD CHE RESTA FUORI E RICEVE DONAZIONI
  Una associazione sportiva dilettantistica non
  intende iscriversi nel registro unico del Terzo
  settore. Svolge attività direttamente collegate a
  quelle istituzionali nei confronti dei propri
  associati a fronte del pagamento di
  corrispettivi specifici, ha ricavi annui da attività
  commerciali superiori a 400mila euro e riceve
  erogazioni liberali da parte di terzi. Qual è il
  regime fiscale applicabile? Rimanendo al di
  fuori del Terzo settore, l'associazione potrà
  c o n t i n u a r e a f r u i r e d e l l a
  decommercializzazione prevista dall'articolo
  148, comma 3 del Tuir per le attività svolte
  verso corrispettivi specifici. Superando il
  plafond di 400mila euro, non potrà optare per il
  regime forfettario della legge 398/1991 e le
  attività commerciali saranno tassate in base
  alle regole del Tuir. I soggetti che effettuano
  erogazioni liberali a favore dell'associazione
  non potranno accedere ai benefici previsti dal
  Codice del terzo settore ma continueranno a
  beneficiare del regime di detrazione previsto
  per i soli soggetti Irpef dall'articolo 15, comma
  1 lettera i-ter) del Tuir.

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  letture di diritto

  La nuova disciplina fiscale degli Ets
  Titolo -.La nuova disciplina fiscale degli Ets
  Casa editrice - Maggioli, Rimini, 2018, pagg.
  171 Prezzo - Euro 24 Argomento - Attraverso
  la legge delega n. 106/2016 e il successivo
  dlgs 117/2017 (Codice del Terzo Settore) i l
  legislatore ha inteso tutelare le finalità di
  interesse generale che gli enti non profit
  devono perseguire, classificandole in modo
  rigoroso e assoggettandole ad aggiornamento
  da parte del ministero. L'obiettivo della riforma
  è chiaro: promuovere, lo sviluppo degli enti
  non profit, salvaguardandone la spontaneità e
  autonomia e favorendo il loro apporto per il
  perseguimento di finalità civiche, solidaristiche
  e di utilità sociale. Per arrivare a tale traguardo
  il legislatore è intervenuto per superare la
  frammentazione delle norme vigenti e
  armonizzare le agevolazioni fiscali: già a
  partire dal 1° gennaio 2018, infatti, gli enti del
  terzo settore e i loro benefattori possono
  accedere ad una serie di esenzioni, vantaggi
  economici e benefici fiscali analizzati nel
  dettaglio da Maria Elisabetta Roncato e
  Simona Orlandi nel volume edito da Maggioli.
  Il testo offre una panoramica aggiornata sul
  nuovo regime tributario, accompagnando la
  disamina con numerosi esempi pratici e
  schemi riassuntivi in modo di dare un taglio
  operativo alle indicazioni fornite dalla normativa.

                                                                             A CURA DI FRANCESCO ROMANO

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10 settembre 2018
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  Arte

  Hernández Torres tracce di memoria in un vecchio
  salotto borghese
  Due grandi lenzuoli scandiscono lo spazio di
  un vecchio salotto piccolo borghese ormai
  abbandonato da anni. Attorno, carte da parati
  scrostate con motivi floreali su fondo verde, un
  vecchio pavimento in marmo e alcuni disegni
  senza cornice appesi al muro. In questo
  ambiente l' artista spagnolo - classe 1984,
  residente a Londra - Alberto Torres Hernández
  ha posizionato i due ricami su tessuto che
  sono una summa di tutta la sua mostra
  personale, "Past continuous", in corso da Casa
  V u o t a , l o s p a z i o n o profit p e r l ' a r t e
  contemporanea ideato e curato da Francesco
  Paolo Del Re e Sabino de Nichilo. Si conferma
  l' attenzione per la pittura e per le sue
  declinazioni figurali anche stavolta, con questo
  progetto espositivo che vaglia l' essenza del
  corpo e della sua rappresentazione intesa
  come memoria e traccia di azioni quotidiane
  che si compiono nel quotidiano e che
  persistono, in un unico flusso, tra passato e
  presente e futuro.
  Sono rituali semplici, che appartengono alla
  vita dell' artista e che riguardano il disegno e
  la pittura, ovvero una pratica lenta e,
  soprattutto, intima. E la scelta dei due lenzuoli-
  ricami non è casuale: sul fronte sono effigiati,
  rispettivamente, un artista e il suo modello, iconografia che appartiene da secoli alla storia delle
  immagini che Alberto Torres Hernández sintetizza proponendoli con i soli lineamenti anatomici. Negli
  altri ambienti di Casa Vuota ha invece allestito altri dipinti su tela, disegni e tecniche miste in cui sono
  raffigurati corpi virili nudi in contesti di sospensione vitale o in studi d' artista. Altrove, è ritratto un libro di
  Stendhal, dipinto su una tela di piccole dimensioni.
  Su un foglio di carta ha invece disegnato un mazzo di chiavi.
  Sono tutte tracce di un percorso a ritroso, alla ricerca di simboli e allegorie che appartengono all' arte e
  alla vita, d' altronde è lo stesso artista a suggerirci: "Non sono interessato alla fisionomia ma al suo
  ricordo e, appunto, alle tracce che il modello deposita dentro di me dopo aver posato".
  La personale Alla Casa Vuota Past continuous La personale di Alberto Torres Hernández è in corso alla
  Casa Vuota, in via Maia.
  La mostra è visitabile ogni giorno ma sempre su appuntamento. Ulteriori informazioni al numero di
  telefono 392.8918793.

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