COMUNE DI RUSSI Martedì, 05 marzo 2019

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 05 marzo 2019
COMUNE DI RUSSI
 Martedì, 05 marzo 2019
COMUNE DI RUSSI Martedì, 05 marzo 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Martedì, 05 marzo 2019

Prime Pagine
 05/03/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                          1
 05/03/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                         2
Cronaca
 05/03/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 6
 Domani funerali di don Giovanni Giussani                                                                   3
Cultura e Turismo
 05/03/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 35
 RAVENNA                                                                                                    4
 04/03/2019 Ravenna Today
 "Quarantaquattro gatti", lo spettacolo per aiutare gli amici a quattro...                                  5
sport
 05/03/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 62
 Catcher oriundo e baby lanciatore per Godo                                                                 6
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6
 «Reddito» con requisiti autocertificati                                                                    7
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 6                                                                Gi.Bo.
 Percorso differenziato per il posto di lavoro                                                              9
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 20                                                        Gustavo Piga
 Se il rispetto delle clausole iva deprime gli investimenti pubblici                                        11
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 22                                                      Enrico De Mita
 Giudizio tributario, campo circoscritto                                                                    13
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                       Angelo Busani
 Catasto e prezzo-valore: è sufficiente un' istanza                                                         15
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 23                                                       Gianni Trovati
 Comuni, definitivo l' addio agli obblighi di gestioni associate                                            17
 05/03/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                Maria Teresa Manuelli
 Turismo artistico ed enogastronomico fino all' ultimo borgo                                                19
 05/03/2019 Italia Oggi Pagina 22
 Intesa Sp, pagamenti alla p.a. su smartphone                                                               21
 05/03/2019 Italia Oggi Pagina 26                                                   CHRISTINA FERIOZZI
 Terzo settore, Registro al via                                                                             22
 05/03/2019 Italia Oggi Pagina 31                                                    MATTEO BARBERO
 Funzioni associate se motivate                                                                             24
 05/03/2019 Italia Oggi Pagina 35
 Infrastrutture per la crescita                                                                             26
 05/03/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                        CARLO FORTE
 Edilizia: 5,3mld sbloccati Bussetti...                                                                     28
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5 marzo 2019
               Corriere di Romagna
                  (ed. Ravenna)
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               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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5 marzo 2019
               Il Resto del Carlino (ed.
                       Ravenna)
                                   Prima Pagina

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5 marzo 2019
Pagina 6                          Corriere di Romagna
                                  (ed. Ravenna-Imola)
                                                        Cronaca

  Domani funerali di don Giovanni Giussani
  RAVENNA Sono in programma domani alle
  11.30, in Cattedrale, i funerali di don Giovanni
  Giussani, parroco di Fornace Zarattini, oltre
  che amministratore parrocchiale di Godo e
  Cortina. A celebrare le esequie sarà l'
  arcivescovo, monsignor Lorenzo Ghizzoni. La
  diocesi lo ricorderà anche con una veglia di
  preghiera stasera alle 20.45 nella Cappella del
  Seminario, dove sarà allestita anche la camera
  ardente, a partire da oggi pomeriggio.
  Nato a Milano nel 1967, don Giovanni aveva
  frequentato il seminario a Ravenna ed era
  stato ordinato sacerdote dall' allora
  arcivescovo monsignor Giuseppe Verucchi il
  26 settembre 2009. Dal 2011 era parroco a
  Fornace Zarattini e nel 2017 aveva assunto
  anche l' incarico di amministratore
  parrocchiale delle vicine Godo e Cortina. Dal
  2013 era segretario della commissione
  diocesana per i Beni culturali ecclesiastici e
  per l' Edilizia di culto ed era anche membro
  del collegio dei consultori.
  Nel manifesto funebre, la diocesi, l'
  arcivescovo, il presbiterio, le sue parrocchie,
  la famiglia e i parenti hanno voluto ricordare il
  sacerdote con ilversetto della seconda lettera
  a Timoteo: «Ho combattuto una buona
  battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato
  la fede».
  Le offerte che saranno raccolte in occasione
  del funerale saranno devolute interamente all' Opera di Santa Teresa.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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5 marzo 2019
Pagina 35                        Corriere di Romagna
                                 (ed. Ravenna-Imola)
                                                Cultura e Turismo

  RAVENNA
  RUSSI :: LABORATORIO La compagnia
  teatrale Le Belle Bandiere propone un
  seminario nella sala Nomadea del centro
  culturale polivalente con ingresso da via
  Giordano Bruno 24. "Ridere. Lamentarsi." sarà
  condotto da Andrea De Luca e si terrà sabato
  9 e domenica 10 marzo. Iscrizioni entro oggi.
  info@lebellebandiere.it.
  :

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4 marzo 2019
                                           Ravenna Today
                                                    Cultura e Turismo

  "Quarantaquattro gatti", lo spettacolo per aiutare gli
  amici a quattro zampe
  Sabato 9 marzo alle ore 21 al Teatro
  Comunale di Russi, i n v i a C a v o u r 1 0 , l '
  Associazione Clama Ravenna, in
  collaborazione con la Scuola di Danza
  "Scarpette e tutù", Danza Moderna Euritmica e
  Furio ASD e l' Associazione Culturale Galla &
  Teo, presenterà lo spettacolo benefico di
  danza e recitazione "Quarantaquattro gatti". I
  fondi raccolti durante la serata saranno
  devoluti in favore dei gatti senza famiglia delle
  colonie di Russi e Ravenna seguiti dall'
  Associazione Clama per l' acquisto di cibo e
  medicinali. L' ingresso è a offerta libera con un'
  offerta minima di 10.

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COMUNE DI RUSSI Martedì, 05 marzo 2019
5 marzo 2019
Pagina 62                      Il Resto del Carlino (ed.
                                       Ravenna)
                                                         sport

  Baseball Primi acquisti per la squadra di A1, stasera parte una campagna di partecipazione

  Catcher oriundo e baby lanciatore per Godo
  Godo A C I R C A u n m e s e d a l l ' i n i z i o d e l
  massimo campionato di baseball il Godo sta
  assumendo la configurazione per la stagione
  2019. Con le poche risorse a disposizione il
  direttore sportivo Attilio Casadio sta facendo
  acquisti mirati, cercando di coniugare la
  qualità del giocatore e costo accessibile.
  Sfumato l' ingaggio dell' esterno centro l' italo-
  venezuelano Lino Zappone, che ha firmato per
  gli Atlhetics Bologna, il parco lanciatori viene
  potenziato con il giovane nettunese
  Alessandro Ciarla, classe '97, dotato di un
  lancio veloce alquanto impressionante. Dopo
  due anni (uno passato a Firenze e l' altro
  sabbatico), torna l' utility Eugenio Monari,
  iocatore eclettico che può ricoprire molti ruoli -
  da esterno a prima base e ricevitore - dotato di
  un' ottima mazza.
  Il ds Casadio ha poi messo segno un colpo sul
  mercato statunitense, con il catcher italo-
  americano Alfonso Luigi Reda, nato a Middle
  Town (New York) nel '95. Reda, oltre a
  garantire la copertura del piatto di casa base
  col riconfermato Evangelista e il neo arrivato
  Monari, è molto efficace nel box di battuta così da colmare una carenza endemica dei Cavalieri. Le
  operazioni di mercato si concluderanno con l' acquisto dei due lanciatori stranieri. Al momento lo
  sguardo è rivolto con molta attenzione al mercato cubano che potrebbe garantire ottime soluzioni
  tecniche a un costo contenuto. Intanto l' allenatore cubano Omar Sosa Valdes dopo10 stagioni passate a
  Ravenna (8 al Godo e 2 al Cral Mattei) ha trovato l' ingaggio con l' Accademia di Nettuno.
  Fissato un ricco programma di amichevoli che inizia il 16 marzo con la sfida coi 'cugini' di Ravenna
  allenati da Matteo Casadei sul terreno degli Alligatori.
  Il 23 marzo sarà il turno del Castenaso ad essere ospitato al diamante Casadio; il 30 marzo a Imola
  sfida con il Pianoro; l' 8 e 9 aprile match a Godo con una rappresentativa statunitense under 20.
  La formazione di Bortolotti concluderà la preparazione con la partecipazione al torneo Blue F Ball di
  Bologna con Fortitudo, Castenaso e una fra Parma e San Marino.
  Infine la società godese lancia una campagna di partecipazione e sostegno con lo slogan 'Abbiamo
  bisogno di te': stasera, alle 20.45 al Centro Civico di Godo primo appuntamento con incontro pubblico
  con la direzione del Baseball Godo.
  Mario Silvestri.

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5 marzo 2019
Pagina 6                                       Il Sole 24 Ore
                                      Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  «Reddito» con requisiti autocertificati
  La procedura. Da domani le domande. Verifica successiva dei titoli che danno diritto al
  mensile Le penalità. Fino a sei anni di reclusione per chi presenta documenti falsi od
  omette le informazioni necessarie

  Gianni Bocchieri - Da domani per la prima
  volta si apriranno i canali per la richiesta del
  reddito di cittadinanza (Rdc). A regime le
  domande potranno essere presentate, dal
  sesto giorno fino alla fine di ogni mese, online
  sull' apposito sito dedicato
  (www.redditodicittadinanza.gov.it). Altrimenti, i
  richiedenti potranno recarsi presso i Centri di
  assistenza fiscale (Caf) o agli uffici postali.
  Secondo un emendamento approvato in
  Senato, le domande per la pensione di
  cittadinanza potranno essere presentate anche
  presso i patronati, senza nuovi o maggiori
  oneri a carico della finanza pubblica ( m a
  questo sarà possibile una volta convertito in
  legge il decreto).
  Certificazione Isee L' articolata procedura di
  riconoscimento del reddito di cittadinanza
  prevede però che prima di fare la domanda,
  tutti i richiedenti abbiano già presentato l' Isee
  per la certificazione della sussistenza dei
  requisiti reddituali e patrimoniali previsti per l'
  accesso alla misura, attraverso la
  compilazione della dichiarazione sostitutiva
  unica (Dsu) presso gli stessi Caf, in modo tale
  che l' Inps possa collegarla informaticamente
  alla domanda stessa di Rdc.
  Presentato la settimana scorsa, il modulo di domanda di Rdc è costituito da una serie di
  autocertificazioni dei requisiti che di fatto sostituiscono i controlli preventivi all' accesso al reddito, finché
  non si potrà realizzare l' incrocio delle banche dati con la nuova piattaforma informatica prevista dal
  decreto. Con la sottoscrizione della domanda, il richiedente dichiara di aver compreso tutte le parti del
  modello e di aver comunicato a tutti i componenti del proprio nucleo familiare di aver fornito le
  informazioni ai fini della presentazione della stessa. Dichiara, inoltre, di essere consapevole che è
  prevista la reclusione da due a sei anni per il caso di indebito conseguimento e mantenimento del Rdc a
  seguito di presentazione di dichiarazioni o documenti falsi o a seguito dell' omissione di informazioni
  dovute. Con la sottoscrizione del modulo, il richiedente dichiara anche di essere consapevole dell'
  obbligo di comunicare le variazioni del reddito, del patrimonio immobiliare, di beni durevoli o di altre
  informazioni dovute, pena la reclusione da uno a tre anni nel caso di omissione.
  Le variazioni Le variazioni che possono incidere sul diritto ovvero sull' importo del beneficio
  originariamente spettante, devono essere comunicate attraverso il modello Rdc/Pdc-ComEsteso,
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5 marzo 2019
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  politiche attive

  Percorso differenziato per il posto di lavoro
  Attese a maggio le prime convocazioni presso i centri per l' impiego

  L' erogazione del reddito di cittadinanza è
  condizionata alla dichiarazione di immediata
  disponibilità (Did) al lavoro da parte dei
  componenti maggiorenni del nucleo familiare e
  all' adesione a un percorso personalizzato di
  accompagnamento all' inserimento lavorativo
  e all' inclusione sociale.
  Dalla Did sono esonerati i beneficiari di
  pensione di cittadinanza, quelli già titolari di
  pensione diretta o di età pari o superiore a 65
  anni e i componenti del nucleo familiare con
  disabilità, che possono però manifestare la
  loro disponibilità al lavoro ed essere
  destinatari di offerte di lavoro.
  La Did può essere resa personalmente
  attraverso la piattaforma informatica, tramite i
  patronati convenzionati o tramite i centri per l'
  impiego (Cpi). Entro 30 giorni dal
  riconoscimento del reddito, gli stessi Cpi
  dovranno convocare il beneficiario e i
  componenti il nucleo familiare che siano
  disoccupati da non più di due anni o che
  abbiano meno di 26 anni, o siano ancora
  beneficiari di Naspi o di altro ammortizzatore
  sociale o che lo siano stati da non più di un
  anno. Dunque per chi farà domanda da
  domani, tenuto conto che il reddito dovrebbe essere erogato da aprile, la convocazione dovrebbe
  scattare da maggio.
  Devono essere convocati dai centri anche i beneficiari che negli ultimi due anni abbiano sottoscritto con
  loro il patto di servizio già previsto dal decreto di riordino dei servizi all' impiego e delle politiche attive
  del lavoro (decreto legislativo 150/2015). Per i beneficiari di Rdc, questo stesso patto di servizio
  assume la denominazione di patto per il lavoro e può essere stipulato anche presso gli operatori privati
  accreditati dalle Regioni.
  Il patto per il lavoro impegna i beneficiari del reddito a una serie di impegni il cui mancato rispetto
  comporta l' attivazione di sanzioni differenziate e crescenti, a seconda degli inadempimenti,
  riprendendo i meccanismi di condizionalità già operativi per il mantenimento della Naspi o di altri
  ammortizzatori sociali, seppure con penalizzazioni più marcate già alla prima inadempienza. Tra questi
  impegni, c' è l' obbligo di accettare almeno una delle tre offerte di lavoro (secondo un emendamento
  approvato al Senato, e che diverrà operativo con la conversione in legge del Dl 4/2019, l' impiego dovrà
  prevedere una retribuzione di almeno 858 euro).
  Per i beneficiari che hanno invece bisogno di aiuti più complessi e multidimensionali, è prevista la
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5 marzo 2019
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5 marzo 2019
Pagina 20                                    Il Sole 24 Ore
                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Se il rispetto delle clausole iva deprime gli
  investimenti pubblici
  Le clausole di salvaguardia che prevedono un
  aumento dell' Iva nel caso in cui non siano
  raggiunti gli obiettivi di finanza pubblica
  negoziati con Bruxelles sono senza dubbio
  responsabili della perdurante crisi dell'
  economia italiana. Ma come è possibile che
  possano causare tanto nocumento, senza
  neppure essere mai state attivate?
  Per due ordini di motivi. In primo luogo perché,
  per evitarle, i nostri politici sono stati obbligati
  a cercare periodicamente un aggiustamento
  restrittivo che ne compensasse l' assenza. E,
  dicono i dati, tale rimpiazzo è stato spesso il
  più semplice da trovare e al contempo il più
  dannoso da attivare: la riduzione degli
  investimenti pubblici, l a c o m p o n e n t e d i
  bilancio con il più alto moltiplicatore di reddito
  e occupazione, specie in tempi di crisi. Fatta
  100 la base pre-crisi del 2008, oggi si
  attestano a 40. Rimandare l' avvio delle spese
  per investimenti pubblici stanziati è il modo più
  comodo e discreto per soddisfare i requisiti
  europei, a scapito delle future generazioni e
  della ripresa della produttività del nostro
  settore privato.
  Il secondo motivo è che in presenza di
  clausole di salvaguardia, disinnescate o meno, il settore privato non ha mai voluto investire quanto
  avrebbe potuto: troppo forte il timore di un aumento improvviso della tassazione in futuro che avrebbe
  depresso la domanda dei propri clienti e dunque reso poco redditizi gli investimenti stessi.
  Certo, il lettore più attento potrebbe far rimarcare come in realtà le clausole di salvaguardia siano figlie
  degli obblighi del fallimentare Fiscal compact che dal 2011 non ha permesso al Paese che più ne aveva
  bisogno, l' Italia, di usare una politica fiscale espansiva (in investimenti pubblici, appunto) per
  aumentare il Pil e ridurre il rapporto debito-Pil, generando crescita e stabilità. Oggi, con anni di clausole
  di salvaguardia alle spalle e svariati piani di rientro verso il bilancio in pareggio ci ritroviamo in
  recessione con un debito sul Pil di 20 punti percentuali più alto di quanto non lo fosse all' avvio del
  Fiscal compact.
  Che futuro auspicare per queste clausole? Un europeista dovrebbe sperare che dal voto di maggio non
  emerga un vero vincitore: se i sovranisti dominassero sarebbe naturale assistere alla messa in
  pensione del progetto continentale; ma anche se prevalessero i fautori della continuazione del Fiscal
  compact ci vedremmo obbligati a rinunciare a qualsiasi tipo di progetto in comune, per il perseverare
  sadomasochista di politiche fiscali restrittive e recessive che renderebbe insostenibile la permanenza di
  Paesi importanti come il nostro all' interno dell' Unione monetaria.
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  FISCO E COSTITUZIONE

  Giudizio tributario, campo circoscritto
  Le Sezioni Unite della Cassazione, con la
  sentenza 16014/2018, hanno posto una
  limitazione chiara della generalizzazione della
  giurisdizione tributaria in ambiti che non
  possono attenere a tributi.
  La Suprema Corte ha stabilito che la società
  concessionaria del servizio di riscossione delle
  imposte, in quanto incaricata, in virtù di una
  concessione, di riscuotere denaro di spettanza
  dello Stato o di enti pubblici, riveste la qualifica
  di agente contabile. Quindi, ogni controversia
  tra società concessionaria ed ente impositore,
  che abbia ad oggetto la verifica dei rapporti di
  dare e avere e il risultato finale di tali rapporti,
  dà luogo ad un «giudizio di conto».
  In questo caso, le Sezioni Unite hanno cassato
  la sentenza della Commissione tributaria
  regionale di Napoli, dichiarando la
  giurisdizione della Corte dei conti.
  La controversia era originata dall'
  impugnazione, dinanzi al giudice tributario, da
  parte dell' agente della riscossione, di un atto
  con cui l' agenzia delle Entrate gli aveva
  intimato il versamento di somme non incassate
  dai contribuenti a causa dell' annullamento di
  cartelle di pagamento notificate oltre i termini
  di legge.
  In sintesi, l' intimazione di pagamento in oggetto non può rientrare tra gli atti impugnabili davanti alle
  commissioni Tributarie (articolo 19 del Dlgs 546/92) né la controversia può dirsi compresa tra quelle
  attribuite dall' articolo 2 del Dlgs 546/92 alla giurisdizione tributaria.
  L' atto impugnato non riguarda il rapporto tributario tra ente impositore e contribuente, ma attiene al
  rapporto di concessione del servizio di riscossione tra delegante (agenzia delle Entrate) e delegato
  (agente per la riscossione), secondo la disciplina di cui al Dlgs 112/1999.
  In altre parole, la questione riguarda il rapporto di concessione tra ente impositore e il suo agente
  contabile.
  Perciò, deve riconoscersi la giurisdizione della Corte dei conti, titolare di una giurisdizione generale in
  materia di contabilità pubblica e riguardante ogni controversia inerente la gestione del denaro di
  spettanza dello Stato o di enti pubblici da parte di un agente contabile.
  La Suprema Corte è chiara nell' escludere la giurisdizione tributaria in relazione ad un giudizio che, a
  pieno titolo, può essere definito «giudizio di conto», ossia controversia tra concessionario del servizio di
  riscossione delle imposte ed ente impositore, avente ad oggetto la verifica dei rapporti di dare ed avere
  e il risultato finale di tali rapporti (Sezioni Unite 237 / 1999).

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  IMMOBILI

  Catasto e prezzo-valore: è sufficiente un' istanza
  Contrasto tra i giudici sulla tassazione nei casi di rendita solo proposta

  Se una persona fisica acquista un' abitazione
  dotata di rendita catastale solamente proposta,
  per ottenere il risultato che la base imponibile
  dell' imposta di registro sia determinata in
  base al valore catastale (cosiddetto principio
  del «prezzo-valore», articolo 1 comma 497,
  legge 266/2005), non occorre null' altro che
  formulare un' istanza in tal senso nel contratto
  di compravendita: lo afferma la Cassazione
  nell' ordinanza 3409 del 6 febbraio 2019. Ma,
  fin qui, nessuna notizia, perché questa
  decisione appare scontata. Però, nella quasi
  contemporanea sentenza 4055 del 12 febbraio
  2019, la Cassazione decide l' esatto contrario
  e cioè che occorre formulare non solo l' istanza
  di cui alla legge 266/2005, ma anche l' istanza
  (di cui all' articolo 12, comma 2-bis, dl
  70/1988) «di volersi avvalere delle
  disposizioni» recate dal Dm 701/1994».
  Il problema è di non poco conto perché,
  seguendo la sentenza 4055/2019, se manca la
  doppia istanza si passa da una tassazione
  fondata sulla rendita catastale a u n a
  tassazione sulla base del prezzo dichiarato (o
  del maggior valore accertato dall' ufficio). Nella
  legislazione previgente rispetto al sistema del
  prezzo-valore, il Dm 701/1994 venne emanato per disciplinare la procedura da seguire per ottenere la
  tassazione sulla base della rendita catastale, qualora si trattasse del trasferimento di un fabbricato al
  quale non fosse attribuita una rendita catastale definitiva, ma solo «proposta»: e questo perché con il Dl
  70/1988 venne introdotto nel nostro ordinamento il sistema della rendita catastale proposta dal tecnico
  del contribuente, in luogo del previgente sistema della rendita catastale attribuita dal Catasto sulla base
  della denuncia di nuova costruzione o di variazione presentata dal contribuente.
  Ora, prima della legge 266/2005, il presupposto per ottenere la tassazione sulla base della rendita
  catastale, era senz' altro quello di formulare nel rogito l' istanza «di volersi avvalere delle disposizioni
  recate dal Dm 701/1994».
  Entrata però in vigore la legge 266/2005, per la quale la base imponibile «è costituita dal valore dell'
  immobile determinato» in base alla rendita catastale, solo che vi sia una «richiesta della parte
  acquirente resa al notaio», non vi è mai stato dubbio che, nei casi in cui si applica il principio del
  «prezzo-valore», è sufficiente la sola istanza di cui alla legge 266/2005. Tanto è vero che, una volta
  formulata tale istanza, è pacifico che: nel rogito di compravendita si può anche non dichiarare alcuna
  base imponibile, in quanto la tassazione avviene in ogni caso su base catastale; se anche la base
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  CORTE COSTITUZIONALE

  Comuni, definitivo l' addio agli obblighi di gestioni
  associate
  Illegittima la norma che imponeva le alleanze fino a 5mila abitanti

  ROMA Introdotto con decretazione d' urgenza
  nove anni fa, l' obbligo di gestire in forma
  associata le funzioni fondamentali nei Comuni
  fino a 5mila abitanti è una delle norme più
  rinviate d' Italia. Ora, dopo la catena degli
  slittamenti, esce definitivamente di scena.
  A sancirne l' addio è la sentenza 33/2019
  depositata ieri dalla Corte costituzionale
  (presidente Lattanzi, redattore Antonini), che la
  boccia perché troppo rigida. La regola (articolo
  14, comma 28 del Dl 78/2010) avrebbe
  imposto infatti le alleanze obbligatorie per le
  funzioni fondamentali ai piccoli Comuni (sopra
  5mila abitanti, sopra 3mila nei territori
  classificati come montani) senza tener conto
  del fatto che in molte aree raggiungere anche
  quella dimensione minima è praticamente
  impossibile senza aggregare Comuni anche
  molto distanti fra loro. In questo contesto, la
  regola avrebbe dovuto prevedere la possibilità
  per le amministrazioni locali di dimostrare,
  dove la geografia o la demografia complicano
  troppo le gestioni associate, l' irrealizzabilità di
  «economie di scala» e di «miglioramenti in
  termini di efficacia e di efficienza».
  Nella sentenza i sindaci trovano quindi scritte
  molte delle ragioni che fin dal 2010 hanno animato le loro battaglie contro le griglie rigide tentate dalla
  norma. Ma la Corte fa di più. Spiega che le «funzioni fondamentali» dei Comuni, cioè l' indicazione
  puntuale dei compiti assegnati agli enti che più intrecciano la vita quotidiana dei cittadini, sono «ancora
  oggi contingentemente definite con un decreto-legge», nato peraltro da «ragioni economico-finanziarie»
  più che da un compiuto ragionamento ordinamentale. Il cuore dell' autonomia comunale, sottolineano i
  giudici costituzionali, è quindi «relegato a mero effetto riflesso di altri obiettivi», in genere legati a
  questioni finanziarie come i tentativi di federalismo fiscale o le varie forme di spending review. Il risultato
  sono norme malfatte, proprio come quella che ha tentato senza successo di imporre le gestioni
  associate.
  Per capire che la questione è centrale basta ricordare che in Italia sono 5.500, cioè il 69% del totale, i
  Comuni che non raggiungono i 5mila abitanti. E la sua attualità si fa ancora più stretta se la si incrocia
  con il nuovo lavorio sull'«autonomia differenziata», che prova a ripensare il ruolo delle Regioni e
  imporrebbe quindi di ripensare l' equilibrio con le competenze locali.
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5 marzo 2019
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  Promozione. Nel 2019 la Regione spenderà 2,6 milioni. Punta su innovazione, wedding e
  valorizzazione dei centri più piccoli

  Turismo artistico ed enogastronomico fino all' ultimo
  borgo
  Toscana sul podio delle mete preferite dai
  turisti italiani e stranieri.
  Secondo il XXII Rapporto sul Turismo Italiano,
  curato dall' Istituto di ricerca su innovazione e
  servizi per lo sviluppo del Consiglio nazionale
  delle ricerche (Cnr-Iriss) e presentato a Bit
  2019, la Toscana con 9,1 miliardi di euro è la
  terza regione, dopo Lombardia e Lazio, per
  concentrazione di spesa effettuata dai turisti.
  Con Firenze al secondo posto per la spesa
  procapite giornaliera (113 euro) degli shopping
  tourist, dietro a Venezia (fonte: Shopping
  Tourism Italian Monitor).
  Ma sono tanti i primati che la regione detiene.
  Per il Rapporto sul Turismo Enogastronomico
  Italiano 2019 redatto da Roberta Garibaldi, la
  Toscana è anche la prima regione per numero
  di agriturismi (4.568), per numero di Strade
  del Vino e dei Sapori (22) e per numero di tour
  operator stranieri che la offrono al primo posto
  tra le proposte (il 72%), nonché la più
  prenotata su TripAdvisor per "tour
  gastronomici" e "tour enologici & degustazione
  vini".
  Mentre con 2.713 eventi e un fatturato totale
  stimato attorno ai 160,2 milioni, si conferma
  regione leader in Italia anche per il segmento del wedding tourism, di cui detiene il 30,9% del mercato
  nazionale (dati: Tuscany for Weddings).
  «Stiamo raccogliendo i risultati del lavoro importante fatto in questi anni - commenta Stefano Ciuoffo,
  assessore al turismo di Regione Toscana -, nel quale abbiamo cercato di aggiungere professionalità e
  politiche mirate ai nuovi target turistici».
  E anche per quest' anno ci si aspetta un aumento degli afflussi stranieri in Toscana in linea con il
  passato, ovvero a un ritmo del +2%. L' attenzione è rivolta a confermare il turismo proveniente da Nord
  Europa e Stati Uniti, e ad attirare i nuovi viaggiatori da Medio Oriente, Cina e Corea. «L' azione
  promozionale per il 2019 - prosegue Ciuoffo - si concentrerà anche sulle destinazioni meno note. Per
  salvaguardare il patrimonio dei borghi più piccoli: da tempo cerchiamo di alleggerire la pressione sulle
  città d' arte, allargando i circuiti ai comuni meno conosciuti».
  Per il sostegno alla promozione turistica del 2019 la Regione ha impegnato 2,6 milioni di euro nell'
  ambito del POR FESR (gestiti da Toscana Promozione Turistica), 857mila euro per la gestione e

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  Intesa Sp, pagamenti alla p.a. su smartphone
  Effettuare pagamenti verso la pubblica
  amministrazione c o n l o s m a r t p h o n e : è i l
  servizio lanciato da Agenzia per l' Italia digitale
  (AgId), Team per la trasformazione digitale,
  Bancomat spa e Intesa Sanpaolo. Bancomat
  Pay è entrato a far parte di PagoPa, il sistema
  unico di gestione dei pagamenti elettronici per
  la pubblica amministrazione. Intesa Sanpaolo
  è il primo payment service provider che offrirà
  il servizio v e r s o t u t t i i c l i e n t i t i t o l a r i d i
  Bancomat Pay. I pagamenti vengono effettuati
  in tempo reale, con una conferma sul proprio
  cellulare dell' operazione richiesta attraverso il
  sito web dell' ente.
  «Il gruppo conferma il ruolo centrale di
  PagoPa nella propria strategia evolutiva nell'
  ambito dei pagamenti digitali», spiega Stefano
  Favale, responsabile della direzione Global
  Transaction Banking di Intesa Sanpaolo.
  «Dopo carte di credito, Masterpass, MyBank,
  Pago In Conto e PayPal, siamo lieti di essere i
  primi a offrire a tutti i clienti titolari di Bancomat
  Pay, non necessariamente nostri clienti, una
  soluzione di pagamento semplice, veloce e
  innovativa».
  © Riproduzione riservata.

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  Un protocollo tra ministero del lavoro e Infocamere per la gestione informatica

  Terzo settore, Registro al via
  Entro 18 mesi saranno possibili iscrizioni e visure

  Parte il Registro nazionale del terzo settore.
  Con gestione informatica affidata a
  Infocamere, la società telematica delle Camere
  di commercio.
  È l' effetto della convenzione siglata nei giorni
  scorsi dal ministero del lavoro e Unioncamere.
  Accordo che prevede un termine di 18 mesi
  per rendere tecnicamente possibili iscrizioni e
  visure.
  Le norme. Il Registro unico nazionale del terzo
  settore, ai sensi dell' art. 45 del Codice del
  terzo settore (dlgs 117/2017, in vigore dal 3
  agosto scorso) deve essere istituito presso il
  ministero del lavoro e operativamente gestito
  su base territoriale e con modalità informatiche
  in collaborazione con ciascuna regione e
  provincia autonoma. Il comma 1 dell' art.
  53 del decreto prevedeva che entro un anno
  dalla data di entrata in vigore del decreto
  117/2017 (quindi entro il 3 agosto 2018) il
  ministero del lavoro, previa intesa in sede di
  Conferenza stato-regioni, a v r e b b e d o v u t o
  definire, con proprio decreto, la procedura per
  l' iscrizione al Registro. Le regioni e l e
  province autonome, si legge nel secondo
  comma dell' articolo 53, entro 180 giorni dalla
  data di entrata in vigore del decreto avrebbero
  poi dovuto disciplinare i procedimenti per l'
  emanazione dei provvedimenti di iscrizione e di cancellazione degli enti del terzo settore.
  Le stesse amministrazioni, peraltro, entro sei mesi dalla predisposizione della struttura informatica
  avrebbero reso operativo il registro. Proprio la problematicità di predisposizione di tale struttura
  informatica, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, non ha consentito il rispetto dei termini e quindi ha
  impedito l' emanazione del decreto di iscrizione al registro.
  Le proroga del decreto 105/2018. Il dlgs 105 del 2018, modificando l' art. 101, comma 2 del Codice del
  terzo settore, in virtù del ritardo di pubblicazione del decreto istitutivo del Runts, ha spostato in avanti di
  sei mesi (dal 3 febbraio al 3 agosto 2019) il termine entro il quale Onlus, Organizzazioni di volontariato
  (Odv) e Associazioni di promozione sociale (Aps) possono modificare lo statuto per adeguarlo alle
  regole degli enti del terzo settore con maggioranze semplici. Almeno per quanto riguarda le Aps e le
  Odv, (le Onlus perderanno tale qualificazione e dovranno scegliere la loro nuova veste giuridica in un
  diverso ente del terzo settore), il transito nel Runts potrebbe arrivare già entro l' anno. Infatti, il Runts, in
  relazione all' accordo ministero del lavoro/Unioncamere potrebbe, subire una notevole accelerazione,
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  La Consulta chiarisce come e quando lo Stato può imporre il modello ai mini-comuni

  Funzioni associate se motivate
  Le condizioni sono più risparmi o maggiore efficienza

  Lo Stato può imporre ai piccoli comuni d i
  associarsi per esercitare le proprie funzioni
  solo se da tale obbligo derivano risparmi di
  spesa o maggiore efficienza nell' erogazione
  dei servizi.
  Lo ha stabilito la Corte costituzionale con la
  sentenza n. 33/2019, depositata ieri (relatore
  Luca Antonini). La Consulta ha quindi
  censurato parzialmente la disciplina con cui,
  dal lontano 2010, il legislatore nazionale cerca
  (invano) di imporre ai mini enti di gestire il
  proprio «core business» attraverso unioni e
  convenzioni.
  In realtà, è dal 1990 che si tenta di accorpare i
  comuni di minori dimensioni, dapprima con un
  approccio volontaristico e successivamente,
  diventando sempre più pressanti le esigenze
  d i c o n t e n i m e n t o d e l l a s p e s a pubblica,
  attraverso precisi vincoli legislativi dettati dall'
  art.
  14, commi 28 e seguenti, del dl 78/2010. Ma
  finora i risultanti sono quasi nulli, a causa, da
  un lato, delle ripetute proroghe dei termini
  entro cui attuare le gestioni associate
  obbligatorie, dall' altro, dalla circostanza che il
  legislatore nazionale e le regioni (cui spetta la
  definizione degli «ambiti») hanno
  ripetutamente modificato ed integrato la
  normativa, variando le funzioni da associare, le «soglie» relative alla popolazione degli enti interessati e
  le modalità procedimentali.
  In molti casi, sintetizza efficacemente, la Corte, «l' ingegneria legislativa non combacia con la geografia
  funzionale»: ciò accade, ad esempio, (oltre che nei casi legislativamente previsti delle isole
  monocomune e del Comune di Campione d' Italia) quando non esistono comuni confinanti parimenti
  obbligati, ovvero esiste solo un comune confinante obbligato, ma il raggiungimento del limite
  demografico minimo comporta la necessità del coinvolgimento di altri comuni non posti in una
  situazione di prossimità, o ancora allorché la collocazione dei comuni non consente di raggiungere gli
  obiettivi cui la norma è rivolta. In tali casi, il sacrificio imposto all' autonomia comunale non è in grado di
  raggiungere l' obiettivo di risparmio/efficientamento. Essa è stata quindi dichiarata incostituzionale nella
  parte in cui non consente ai propri destinatari di dimostrare non che sono realizzabili economie di scala
  e/o miglioramenti nell' erogazione dei beni pubblici alle popolazioni di riferimento.
  Fin qui la pars destruens della pronuncia, che di fatto uccide una disciplina già morta, dopo che il dl
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  Consulenti del lavoro riuniti il 26 e 27 febbraio a Genova. Focus su settore edile e lavoro

  Infrastrutture per la crescita
  Gli investimenti nelle grandi opere spingono l' economia

  Ripartire dagli investimenti nelle infrastrutture
  per favorire la ripresa economica ed
  occupazionale dell' intero paese.
  Questo il messaggio che i consulenti del
  lavoro hanno voluto diffondere organizzando
  dal 26 al 27 febbraio al Palazzo Ducale di
  Genova il «Verso il festival del lavoro 2019»: l'
  evento-anteprima della rinomata
  manifestazione nazionale, che si terrà dal 20 al
  22 giugno al MiCo di Milano. «Abbiamo scelto
  Genova perché è simbolo di un momento
  drammatico vissuto dal paese, ma anche della
  volontà di ricostruire e riavviare un percorso di
  integrazione», ha dichiarato la presidente del
  Consiglio n a z i o n a l e d e l l ' o r d i n e , M a r i n a
  Calderone, a margine dell' evento. La
  categoria, con le sue competenze e riserve di
  legge, è pronta ad accompagnare tutti quelli
  interventi indispensabili per il rilancio delle
  imprese e dell' economia italiana. «Serve una
  riflessione per sfruttare al massimo le
  potenzialità esistenti e le infrastrutture», ha
  aggiunto, «viarie e tecnologiche, giocano un
  ruolo fondamentale. Al paese servono politiche
  attive, sviluppo e investimenti e noi consulenti
  del lavoro, con un milione e mezzo di aziende
  assistite e otto milioni di rapporti di lavoro in
  delega, cerchiamo di favorire queste misure
  attraverso la formazione professionale e l' innovazione», ha sottolineato. Le discussioni di carattere
  nazionale e territoriale avviate a Genova, assieme alla presidente del Consiglio provinciale dell' ordine
  dei consulenti del lavoro, Luisella Dellepiane e al coordinatore della Consulta dei consulenti del lavoro
  della Liguria, Roberto Aschero, hanno coinvolto numerosi esponenti del mondo politico, economico e
  imprenditoriale per incrementare il dibattito pubblico sul tema delle «grandi opere» ponendo l' accento
  sulle priorità che l' Italia deve darsi. Il viceministro alle infrastrutture e trasporti, Edoardo Rixi, è
  intervenuto per ribadire l' impegno del governo a presentare entro quaranta giorni un decreto «sblocca
  cantieri» per evitare gli appalti pubblici al ribasso.
  Per Rixi le difficoltà sono dovute al «combinato disposto tra il codice degli appalti, troppo complicato, e
  un sistema legato ad appalti pubblici e legge fallimentare, che fa sì che i lavori, quando ci sono
  sofferenze nelle aziende, debbano ripartire dall' inizio». Da qui la necessità di revisionare la normativa
  per fare in modo che «in caso di blocco degli appalti si possa procedere rapidamente alle
  riassegnazioni». Fiducioso il sottosegretario alle infrastrutture e trasporti, Armando Siri, che in
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  passo dopo passo gli interventi sui vari capitoli

  Edilizia: 5,3mld sbloccati Bussetti risponde alla
  Camera
  Cinque miliardi e 300 milioni di euro per la
  messa in sicurezza degli edifici scolastici. A
  tanto ammontano i fondi sbloccati dal governo
  per l' adeguamento delle scuole alla normativa
  antisismica e antincendio.
  Lo ha fatto sapere il ministero dell' istruzione,
  Marco Bussetti, nel corso dell' ultimo question
  time alla camera Il 1° febbraio è stato varato il
  piano 2018 nell' ambito della programmazione
  triennale nazionale 2018-2020, per il quale
  sono stati stanziati 1,7 miliardi per il solo anno
  2018 per il finanziamento di 858 interventi. Lo
  scorso 11 febbraio, ha detto il titolare del
  dicastero di viale Trastevere, è stato adottato
  un decreto di riparto di ulteriori 80 milioni di
  euro per l' adeguamento sismico degli edifici
  scolastici. Ed entro il 13 marzo, le regioni
  potranno far pervenire al ministero gli
  interventi da finanziare. Altri 105 milioni sono
  stati messi a disposizione degli enti locali per
  interventi su 1.555 edifici scolastici delle zone
  a rischio 1 e 2. E circa 1 miliardo e 58 milioni
  di euro per 1.735 interventi che gli enti locali
  stanno già effettuando.
  Bussetti ha aggiunto che si sta già lavorando
  al nuovo piano 2019 della programmazione
  triennale. Un piano che avrà anch' esso come
  priorità l' adeguamento sismico e che potrà
  contare su uno stanziamento complessivo di 1,2 miliardi di euro. Anche queste risorse sono già state
  sbloccate ed entro giugno le Regioni potranno inviare al ministero dell' istruzione gli elenchi degli
  interventi da finanziare. Per quanto riguarda l' adeguamento delle scuole alla normativa antincendio, lo
  scorso 2 febbraio è stato autorizzato il piano nazionale antincendio, stanziando 114 milioni di euro per
  finanziare interventi in 2.267 istituti scolastici. È stato inoltre garantito il ripristino dell' agibilità delle
  scuole colpite da eventi sismici e calamitosi, finanziando il ripristino di 126 istituzioni scolastiche in
  Molise, in Sicilia, in Veneto e in Liguria. Bussetti ha detto, inoltre, che a queste risorse vanno aggiunte i
  177 milioni di economie del mutuo Bei 2015, i 321 milioni per l' adeguamento sismico di edifici di
  proprietà delle province e città metropolitane, i 50 milioni per la messa in sicurezza delle palestre e
  delle strutture sportive anche questi già autorizzati, i 50 milioni dell' imminente bando relativo alla
  progettazione di interventi di edilizia scolastica, i 300 milioni per le scuole innovative e i 150 milioni per i
  poli d' infanzia.

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