RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando

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     Marzo 2018
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                                                          Marzo 2018

Articoli
 01/03/2018 Voce Pagina 7                                              FABRIZIO STERMIERI
 Il digestore anaerobico cinque anni dopo: l' impianto rende bene                           1
 01/03/2018 Voce Pagina 12                                             FABRIZIO STERMIERI
 Morelli: uno sguardo ai cantieri                                                           3
 02/03/2018 Tempo Pagina 14
 Il risveglio della natura                                                                  5
 06/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 63                   SILVIA SARACINO
 Campo di Fossoli, via libera del ministero                                                 7
 06/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 63
 La storia di Villaggio S. Marco Tra ricordi e testimonianze                                8
 06/03/2018 Gazzetta di Modena Pagina 38
 Il dramma degli istriani viene raccontato in un libro                                      9
 08/03/2018 Voce Pagina 15
 In un volume la storia del Villaggio San Marco                                             10
 15/03/2018 Gazzetta di Modena Pagina 17
 Muratore "gratta" e vince 500mila euro                                                     11
 16/03/2018 Tempo Pagina 19
 Una storia spesso dimenticata                                                              13
 16/03/2018 Tempo Pagina 8
 Insieme alla ricerca a passo di zumba                                                      15
 16/03/2018 Il Resto del Carlino (ed. Modena) Pagina 70
 Operaio vince mezzo milione di euro                                                        16
 17/03/2018 Gazzetta di Modena Pagina 21
 Il Villaggio San Marco svelato in auditorium                                               17
 20/03/2018 Gazzetta di Modena Pagina 19
 Villaggio San Marco, le classi alla presentazione del volume                               18
 22/03/2018 Voce Pagina 17
 Esodo dalmata istriano: le scomode verità                                                  19
 23/03/2018 Tempo Pagina 8
 La solidarietà abita qui                                                                   21
 23/03/2018 Gazzetta di Modena Pagina 31
 Il Prontobus piace alla gente In un anno 600 nuovi utenti                                  22
 26/03/2018 Gazzetta di Modena Pagina 14
 Da Fossoli a una vita per la musica                                                        24
 30/03/2018 Tempo Pagina 4
 Via Valle: sterrata sì, colabrodo no!                                                      25
RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
1 marzo 2018
Pagina 7                                                  Voce
                                                          Economia

  AZIENDE ­ Kwatt/anno previsti 4,8 milioni, prodotti 7,3

  Il digestore anaerobico cinque anni dopo: l' impianto
  rende bene
  CARPI ­ Compie cinque anni, quest' anno a
  novembre, l' impianto del Digestore di Fossoli,
  la struttura, costata 8,5 milioni di euro che
  Aimag ha realizzata a fianco dell' impianto di
  raccolta dei rifiuti urbani allo scopo di lavorare
  la frazione umida per produrre da una parte
  bio gas e dall' altra compost per utilizzo
  agricolo.
  Quest' anno, per la verità, il Digestore di
  Fossoli compie al tempo stesso anche dieci
  anni: l' idea di adottare la tecnica di estrazione
  del biogas dai rifiuti all' interno di una struttura
  "in assenza d' ossigeno" era infatti stata
  lanciata in Aimag già nel 2008, ma l' iter di
  progettazione, di realizzazione e di
  sperimentazione dell' impianto, una volta
  concluso, si è rivelato più lungo e complesso
  del previsto, tanto più che di mezzo c' è stato
  anche il sisma del 2012 a complicare le cose.
  E oggi? Facciamo il punto con gli uffici Aimag
  sullo stato attuale delle cose.

  Allora, da quando è entrato effettivamente
  in funzione a pieno regime il Digestore di
  Fossoli, inaugurato ufficialmente il 23
  novembre del 2013?
  «La struttura, dopo la fase di col laudo e di
  calibratura, è entrato in esercizio definitivo dall'
  11 maggio 2016. L' impianto è nato per
  produrre biometano che a sua volta viene
  utilizzato per generare energia elettrica. Gli obiettivi dichiarati erano: lavorare 27 mila tonnellate di rifiuti
  organici l' anno, produrre biogas da trasformare in 4,8 milioni di kwh/anno» Quanta effettivamente ne è
  stata prodotta?
  «Ne abbiamo prodotta e venduta alla rete 7,3 milioni di kilowatt. È stato il prodotto di 53 mila tonnellate
  di frazione organica da rifiuto urbano lavorato. Alla fine abbiamo ottenuto anche 12 mila tonnellate di
  compost, dopo il trattamento avvenuto nell' attivo impianto di compostaggio» Aimag ha in progetto
  anche un secondo digesto re anaerobico (a Finale Emilia) per la produzione diretta di gas metano da
  immettere in rete. A che punto è questa realizzazione?
  «È in costruzione. L' impianto per la produzione di biometano prevede la fine lavori entro quest' anno.
  Anche questo impianto sarà alimentato con FOR SU (la frazione di organico dei rifiuti urbani); la sua
  potenzialità sarà di 43 mila tonnellate annue, con una produzione stimata di circa 3 milioni di metri cubi
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RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
1 marzo 2018
Pagina 7                                               Voce
RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
1 marzo 2018
Pagina 12                                               Voce
                                         Viabilità, trasporti e infrastrutture

  COMUNE ­ Difficile orientarsi tra lavori in corso, attivi, di prossimo inizio, in progetto e gare

  Morelli: uno sguardo ai cantieri
  In tutto le iniziative sono 44. Avviati, di sicuro, ci sono Castelvecchio, i Giardini e il
  Teatro. Firmato anche il contratto d' affitto per il Polo della Creatività. Per l' Assessore è
  in esecuzione anche il primo lotto del Torrione. Per San Nicolò si è rifatto il progetto

  CARPI ­ L' elenco che l' Assessore sistema sul
  tavolo davanti al cronista è fitto fitto di numeri e
  di dati. «Testimonia ­ afferma Simone Morelli,
  vicesindaco e assessore a Centro storico,
  Economia, Turismo e Patrimonio immobiliare ­
  che non siamo stati con le mani in mano e che
  anzi, di carne al fuoco in questi anni ne
  abbiamo messa parecchia. Sì, è possibile che
  la percezione di qualcuno possa essere quella
  che le cose non vadano avanti, ma ci sono i
  tempi lunghi delle gare, le necessità
  amministrative, le priorità. Alla fine, in questi
  anni, dal terremoto in poi abbiamo avuto oltre
  cento casi da esaminare e alcuni progetti
  importanti sono avviati, altri si stanno
  concludendo».
  Accusato di essere facile agli annunci a effetto,
  ma debole sul fronte delle effettive
  realizzazioni, Simone Morelli indica il tabulato
  messo sul tavolo: «È l' elenco dei lavori attivi
  che sono pertinenti al mio settore d' intervento
  ­ precisa ­; a fianco di ogni cantiere c' è l'
  importo del relativo stanziamento, sono
  somme importanti per lavori altrettanto
  importanti per la città di cui sono orgoglioso».
  Vediamolo, l' elenco dell' Assessore: 44
  iniziative, alcune piccole, altre grandi,
  qualcuna impegnativa, altre molto impegnative
  sia sotto il profilo tecnico che sotto quello della
  spesa, suddivise in tre categorie.
  La prima riguarda i lavori in corso, sedici, che comprendono opere di diverso spessore: si va da due
  milioni di euro per la "valorizzazione di Palazzo Castelvecchio" che sono poi le vecchie scuole Manfredo
  Fanti sul cortile delle quali si sta realizzando una ampia copertura a vetrata che consentirà l' utilizzo
  dello spazio cortilivo interno tutto l' anno, al milione e due centomila euro destinati al futuro "polo della
  creatività" per il quale è stato firmato il contratto d' affitto di idonei locali.
  Ci sono i centomila euro per la riparazione del Teatro comunale, ben noto alle cronache per l'
  interminabile iter che lo ha caratterizzato e i 610 mila euro per la sistemazione dei giardini pubblici
  retrostanti la sede municipale e il teatro, ormai in di Jr ­dim A destra, Simone Morelli Da sinistra:, San
  Nicolò, il Torrione degli Spagnoli e il Teatro comunale rittura d' arrivo.
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RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
1 marzo 2018
Pagina 12                                                 Voce
RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
2 marzo 2018
Pagina 14                                             Tempo
                                                          Ambiente

  DOMENICA 4 MARZO, DOPO LA PAUSA INVERNALE, RIAPRE L' OASI LA FRANCESA DI
  FOSSOLI, GESTITA DAI VOLONTARI DELL' ASSOCIAZIONE PANDA CARPI

  Il risveglio della natura
  Domenica 4 marzo, dopo la pausa invernale,
  riapre l' Oasi La Francesa di Fossoli, gestita
  dai volontari dell' Associazione Panda Carpi. L'
  Oasi, con la sua zona palustre protetta di otto
  ettari circondata da un bosco che funge da
  corona all' intera zona umida è amatissima
  dagli uccelli acquatici. Da sempre, infatti, molti
  uccelli nei periodi di migrazione, considerano
  questo luogo un prezioso punto di sosta prima
  di continuare alla volta dei paesi del Nord
  Europa. Ogni anno all' inizio della stagione
  primaverile, cominciano ad arrivare
  numerosissimi ospiti: Piro Piro, Pantane,
  Combattenti, Corrieri e Cavalieri d' Italia.
  A breve giungeranno anche le Marzaiole,
  piccole anatre il cui nome indica già il mese di
  arrivo a casa nostra ("in dialetto carpigiano ­
  rivela il presidente del Panda Carpi, Franco
  losi ­ sono chiamate Ruchin, poiché il loro
  richiamo ricorda un rocchetto in movimento").
  Troveranno ad aspettarle le specie di Anatre
  che in Oasi hanno passato l' inverno: i
  Germani Reali, le Alzavole e i Mestoloni.
  Quest' anno anche alcune Spatole, le Oche e
  alcuni Ibis Sacro hanno preferito aspettare il
  bel tempo nell' Oasi. Gli appassionati ornitologi dell' Oasi, tengono monitorati da oltre dieci anni l' arrivo
  e la partenza di tutti questi nostri amici alati e in questi giorni se ne stanno con il naso all' insù ad
  aspettare.
  Non è escluso che proprio nei giorni di apertura dell' Oasi, facciano la loro apparizione anche gli uccelli
  migratori per eccellenza, le Rondini, alle quali seguiranno gli Usignoli, le Capinere e via via le Upupe e
  il Cuculo ad aprile.
  Il Birdwatching in questo periodo rappresenta il fiore all' occhiello dell' area rinaturalizzata ma in Oasi si
  possono ammirare anche molte altre meraviglie della natura: le prime farfalle, i rumorosi bombi e
  numerose specie di Apidi, "utilissimi e instancabili insetti impollinatori simili alle api e le Osmie (Api
  solitarie)", prosegue Franco Losi.
  Lungo il percorso natura è visibile anche un' arnia didattica: attraverso un vetro vi si possono guardare
  le api all' opera.
  Infine, al centro visitatori, sarà allestita una mostra fotografica con bellissime immagini organizzata dal
  gruppo fotografico dell' associazione.
  Il Panda Carpi, che gestisce l' Oasi, conta attualmente un centinaio di soci di cui una cinquantina
  impegnati attivamente in Oasi come guide, accompagnatori, fotografi, ornitologi, entomologi e

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RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
2 marzo 2018
Pagina 14                                            Tempo
RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
6 marzo 2018
Pagina 63                       Il Resto del Carlino (ed.
                                        Modena)
                                                   Cultura, spettacoli

  Campo di Fossoli, via libera del ministero
  Ok al progetto di ristrutturazione da un milione di euro. Probabile cantiere nel 2019

  d i S I L V I A S A R A C I N O L A
  RISTRUTTURAZIONE dell' ex Campo di
  Fossoli ha schivato il vuoto governativo post
  elezioni: il progetto del Comune, anche nella
  sua ultima modifica, ha ricevuto il via libera dal
  ministero per i Beni culturali prima del voto.
  Serve solo il via libera formale e poi l'
  amministrazione potrà indire un concorso di
  idee per realizzare il nuovo Centro visitatori,
  un intervento da 1 milione di euro di cui
  500mila finanziati dalla Regione e 500mila
  dallo Stato.
  Difficile, secondo le stime del Comune, che i
  lavori possano partire quest' anno ma entro il
  2018 si dovrebbe portare a casa il progetto.
  Il Centro visitatori, spiega Marzia Luppi
  direttrice della Fondazione Ex Campo di
  Fossoli, «è una struttura necessaria per un
  campo che accoglie 30mila visitatori l' anno».
  Sarà un Centro di accoglienza come quelli che
  si trovano nei musei, conterrà un auditorium e
  anche un centro ristoro.
  Contrariamente alla prima stesura che vedeva
  il Centro ai margini del Campo, l' ultima
  versione del progetto lo colloca all' interno al posto della Baracca ricostruita nel 2004 nel settore Ebrei.
  Si tratta di una posizione molto favorevole, vicino al cancello e alla grande area verde, una zona di
  raccoglimento commemorativo.
  Sarà uno spazio flessibile per diversi allestimenti, attrezzato con contenuti multimediali di supporto alla
  visita del Campo di Fossoli: grazie alla documentazione storica e alle forme artistiche ed espressive, il
  Centro sarà il punto di partenza per capire la deportazione politica e razziale.
  Appena si avrà il via libera definitivo spazio ai progettisti che potrranno gareggiare per aggiudicarsi l'
  opera: nello spirito del museo­monumento al Deportato (dietro Palazzo Pio) sono invitati a «immaginare
  spazi multifunzionali, caratterizzandoli anche impiantisticamente per possibili contenuti e allestimenti
  capaci di sollecitare il coinvolgimento emotivo, immaginativo e riflessivo del visitatore, orientati a una
  puntuale conoscenza storica» si legge nei documenti approvati.
  Il Centro d' accoglienza avrà anche un book­shop, con volumi sull' argomento, e un coffee­shop dove i
  visitatori potranno ristorarsi.

                                                                                               SILVIA SARACINO

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                                                                                                                 7
RASSEGNA STAMPA Marzo 2018 - Frazionando
6 marzo 2018
Pagina 63                      Il Resto del Carlino (ed.
                                       Modena)
                                                  Cultura, spettacoli

  IL LIBRO OSPITÒ ITALIANI DA ISTRIA E DALMAZIA

  La storia di Villaggio S. Marco Tra ricordi e
  testimonianze
  LA STORIA di Villaggio San Marco, la
  comunità che dopo la Seconda Guerra
  Mondiale all' interno dell' ex campo di
  concentramento a Fossoli, ospitò 250 famiglie
  italiane provenienti da Istria e Dalmazia
  (alcune di queste vi rimasero per 16 anni) è
  diventata un libro.
  La produzione editoriale, curata da Luigi
  Vallini, è promossa dall' associazione Venezia
  Giulia e Dalmazia in collaborazione con
  Comune e Provincia di Modena e Comune di
  Carpi. Il volume contiene le testimonianze, i
  ricordi, le analisi storiche del Villaggio aperto il
  7 giugno del 1954 e chiuso dopo 16 anni il 7
  marzo del 1970. All' interno furono aperti spazi
  commerciali, centri di aggregazione, uno
  studio medico, attività artigianali come la
  falegnameria e la tipografia gestiti dagli esuli
  stessi, poi la scuola, l' asilo e la chiesetta. «Il
  volume raccoglie nuove testimonianze, analisi
  e riflessioni ­ spiega Giampaolo Pani
  presidente dell' associazione ­ offrendo uno
  spaccato di un periodo lungo e doloroso per
  migliaia di esuli giuliano­dalmati. Abbiamo
  voluto raccontare il loro dramma e le loro vicissitudini con l' obiettivo di ricordare e non dimenticare,
  oltre all' auspicio che simili drammi non accadano mai più». Il volume sarà presentato nel corso di un'
  iniziativa pubblica sabato 17 marzo alle ore 10.30, nell' auditorium San Rocco. Nel corso dell' evento,
  dopo i saluti del vescovo di Carpi, Francesco Cavina, sono previsti, tra gli altri, gli interventi di
  Giampaolo Pani e Luigi Vallini, rispettivamente presidente e segretario del comitato di Modena dell'
  Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia.
  s.s.

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                                                                                                              8
6 marzo 2018
Pagina 38                           Gazzetta di Modena
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  sabato a san roccoalla scuola primaria

  Il dramma degli istriani viene raccontato in un libro
  Gli studenti del Da Vinci salgono in cattedra a Sorbara

  di Enrico Vincenzi Raccontare per non dimenticare la
  storia ed il dramma dei profughi istriani a Carpi. È
  questo l' intento che ha mosso gli autori del libro "I 60
  anni del Villaggio San Marco a Fossoli", che verrà
  presentato ufficialmente sabato prossimo, all'
  Auditorium San Rocco a partire dalle 10.30.
  Il libro, curato da Luigi Vallini e dall' Associazione
  Venezia Giulia e Dalmazia, in collaborazione con
  Comune e Provincia e Città di Carpi, racconta,
  attraverso interventi di storici e testimoni diretti, l'
  esperienza del Villaggio San Marco, istituito nell' ex
  campo di concentramento di Fossoli nel 1954 e che
  ospitò 250 famiglie provenienti dalle ex colonie italiane
  dell' Istria e della Dalmazia. «È un caso unico di
  insediamento sul territorio nazionale, sia per il numero di
  presenze che per il lunghissimo periodo temporale di
  permanenza, circa sedici anni», racconta Giampaolo
  Pani, presidente provinciale dell' Avgd. Sedici anni non
  facili, in cui emarginazione e discriminazione si
  mischiarono ad atti di generosità, grazie ai quali il
  villaggio San Marco, dice Pani, «è stato un esempio di
  riuscita integrazione e centro di aggregazione con il
  territorio carpigiano».
  Un' esperienza di cui va custodita la memoria, spiega il sindaco Alberto Bellelli: «Questo libro è nato da
  uno studio del 2013, e ha dato dignità a una storia importante, mentre il silenzio, la dignità, la toglie».
  Oltre al silenzio, la dignità viene attaccata anche per scopi di «tifoseria politica», come li definisce il
  sindaco. Ultimo di questi episodi è il volantinaggio del circolo di ispirazione comunista Iskra, avvenuto
  nel Giorno del Ricordo. Secondo i comunisti, nelle commemorazioni si mettono «sullo stesso piano
  nazismo e antifascisti, repubblichini e partigiani». «Un atto del genere indica ignoranza ­ ha detto Pani ­,
  ed ecco perché ci teniamo a portare avanti la nostra storia, dopo tanti anni di silenzio, anche con le
  scuole». Per questo, Avgd ha chiesto al sindaco di avere uno spazio per una mostra permanente sul
  villaggio San Marco nell' ex campo di concentramento. Soluzione, ha detto il sindaco, a cui si sta
  lavorando, grazie ai finanziamenti destinati al restauro dell' area dell' ex campo di concentramento. La
  presentazione del libro su San Marco serve anche per lanciare un' altra iniziativa di Avgd, dedicata all'
  esperienza del campo per i profughi istriani di via Caselle a Modena. «È una testimonianza molto
  pesante. Abbiamo subito una forte discriminazione e l' integrazione con i modenesi è venuta solo con il
  passare degli anni» ha detto Edda Molinari, testimone di quei fatti.

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                                                                                                                 9
8 marzo 2018
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                                                     Cultura, spettacoli

  LIBRI ­ L' esodo istriano

  In un volume la storia del Villaggio San Marco
  FOSSOLI ­ Furono quasi 1.500 i profughi,
  appartenenti alla comunità italiana istriana e
  dalmata, ospitati nel Villaggio San Marco a
  Fossoli, dopo aver abbandonato le proprie
  case e tutti i propri beni nelle ex province
  italiane di Istria e Dalmazia a seguito degli
  accordi internazionali che, ridefinendo il
  confine orientale italiano, al termine della
  seconda guerra mondiale assegnarono quei
  territori all' allora Jugoslavia.
  La loro storia è oggi riassunta in un libro che
  raccoglie le relazioni presentate, cinque anni
  fa, a un convegno di studi che si tenne a Carpi
  e che è stato edito sotto gli auspici dell'
  Associazione Venezia Giulia e Dalmazia in
  collaborazione con Comune e Provincia di
  Modena e Comune di Carpi.
  Le famiglie di esuli arrivate nel modenese
  furono solo una parte delle circa 250 mila
  persone, il 90 per cento degli italiani che
  vivevano in Istria e Dalmazia, che partirono tra
  il 1944 e la fine degli anni Cinquanta, dirette in
  130 luoghi tra caserme, scuole come quella in
  via Caselle a Modena che ospitò diverse
  famiglie, conventi, ex campi di concentramento
  come quello di Fossoli o la risiera di San
  Sabba a Trieste, ma anche oltreoceano, dal
  Canada al Venezuela. Un esodo di mas sa per
  fuggire a persecuzioni e alla tragedia delle
  foibe dove vennero sterminati migliaia di
  italiani.
  Il Villaggio San Marco fu aperto il 7 giugno del 1954 e chiuso dopo 16 anni il 7 marzo del 1970. All'
  interno della struttura furono aperti spazi commerciali, centri di aggregazione, uno studio medico,
  attività artigianali come la falegnameria e la tipografia gestiti dagli esuli stessi, poi la scuola, l' asilo e la
  chiesetta.
  Gli esuli, insomma, anche se sostenuti dallo Stato con apposite leggi, si organizzarono in modo
  indipendente, allacciando stretti rapporti con la comunità di Fossoli e di Carpi, nonostante ­ si legge nel
  contributo di Luigi Vallini riportato nel volume ­ il clima di diffidenza e le tensioni politiche del
  dopoguerra.

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                                                                                                                       10
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  CON IL "MILIARDARIO" » LA DEA BENDATA BACIA CARPI DUE VOLTE IN UNA
  SETTIMANA

  Muratore "gratta" e vince 500mila euro
  Il biglietto giocato alla tabaccheria La Zanzara di Fossoli. I gestori: «È un giovane che
  lavora in cantieri tra Carpi e Soliera»

  È trascorsa poco più di una settimana dalla
  fortunata estrazione del Million Day che ha
  permesso a un carpigiano di portare a casa un
  milione di euro con una giocata di un euro e la
  dea bendata ritorna nuovamente a baciare
  Carpi.
  Questa volta il vincitore ha incassato 500mila
  euro con una giocata più che fortunata al
  Miliardario. Il tagliando vincente è stato
  venduto e "grattato" al bar tabaccheria
  Zanzara, sulla Statale Romana nord a Fossoli.
  Il fortunato è un cliente abituale, un giovane
  che di professione fa il muratore e, che ieri
  mattina presto, quando ha capito che avrebbe
  incassato una somma che gli avrebbe
  cambiato la vita, è corso subito a telefonare.
  «Il vincitore è un muratore che viene dal sud ­
  spiega Livia Lasagni, madre del titolare della
  tabaccheria, Andrea Sacchi ­ Stamattina è
  arrivato presto, intorno alle 6.30. Una volta
  bevuto il caffè, ha preso il Gratta & vinci del
  "Nuovo miliardario" e ha giocato. Una volta
  capito che si trovava tra le mani la
  combinazione vincente, non ha detto nulla. È
  corso a telefonare. Probabilmente per la gioia
  di avere vinto una somma così grande. Prima
  di andare, però, ci ha lasciato fare uno scatto
  al biglietto che riporta la combinazione vincente. Poi crediamo che sia andato a lavorare, tra Carpi e
  Soliera».
  Si tratta della prima grossa somma che viene vinta nella tabaccheria. Un tagliando con la fortuna
  incorporata che arriva dopo altre somme da mille e 500 euro, nemmeno paragonabili ai 500mila
  incassati ieri.
  «Siamo qui alla Zanzara da 62 anni­ spiega ancora Livia ­ ormai siamo un bar e tabaccheria storico per
  il territorio, preso come punto di riferimento da chi abita tra Modena, Reggio e Mantova. Ed è una gioia
  avere consentito questa vincita a questa persona. In passato, abbiamo staccato tagliandi che hanno
  portato a incassare importi che erano, però, del tutto inferiori rispetto a quello intascato ieri mattina».
  La combinazione del Miliardario prevede cinque numeri vincenti: quelli di ieri erano 41, 12, 15, 23 e 29.
  Il giovane fortunato ha iniziato a "grattare" e ha scoperto il numero 15 tra le 15 possibilità presenti sul
  suo tagliando. E proprio al 15 era abbinata la somma massima, i 500mila euro che potrà andare a
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15 marzo 2018
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16 marzo 2018
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                                                   Cultura, spettacoli

  IL VOLUME DEDICATO AL VILLAGGIO SAN MARCO SARÀ PRESENTATO NEL CORSO DI
  UN' INIZIATIVA PUBBLICA IN PROGRAMMA A CARPI, SABATO 17 MARZO, ALLE 10.30,
  ALL' AUDITORIUM SAN ROCCO

  Una storia spesso dimenticata
  Il volume I 60 anni del Villaggio San Marco a
  Fossoli sarà presentato nel corso di un'
  iniziativa pubblica in programma a Carpi,
  sabato 17 marzo, alle 10.30, all' Auditorium
  San Rocco.
  Nel corso dell' evento, dopo i saluti del
  vescovo di Carpi, Francesco Cavina, sono
  previsti gli interventi di Giampaolo Pani e Luigi
  vallini, rispettivamente presidente e segretario
  del comitato di Modena dell' Associazione
  nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Alberto
  Bellelli, sindaco di Carpi, Gian Carlo
  Muzzarelli, presidente della Provincia di
  Modena, Antonio Ballarin, presidente della
  Federazione degli esuli giuliano dalmati, Pier
  Luigi Castagnetti, presidente della Fondazione
  ex campo di Fossoli, Giuseppe schena,
  presidente della Fondazione Cassa di
  risparmio di Modena, e Renzo Codarin,
  presidente nazionale dell' Associazione
  Venezia Giulia e Dalmazia; coordina il
  giornalista Cesare Pradella.
  Saranno presenti anche relatori del convegno
  di studi del 2013, i cui atti sono raccolti nel
  volume ­ la produzione editoriale è stata curata
  da Luigi Vallini, ed è stata promossa dall' associazione Venezia Giulia e Dalmazia in collaborazione con
  Comune e Provincia di Modena e Comune di Carpi ­ oltre a esuli, studiosi e studenti delle scuole
  superiori di Carpi.
  Furono quasi 1.500 i profughi, appartenenti alla comunità italiana, ospitati nel Villaggio San Marco a
  Carpi, dopo aver abbandonato le proprie case e tutti i propri beni in Istria e Dalmazia a seguito degli
  accordi internazionali che, ridefinendo il confine orientale italiano, assegnarono quei territori all' allora
  Jugoslavia. Le famiglie arrivate nel modenese furono una parte delle circa 250mila persone, il 90 per
  cento degli italiani che vivevano in Istria e Dalmazia, che partirono tra il 1944 e la fine degli Anni
  Cinquanta, dirette in 130 luoghi tra caserme, scuole come quella in via Caselle a Modena che ospitò
  diverse famiglie, conventi, ex campi di concentramento come quello di Fossoli o la risiera di San Saba a
  Trieste, ma anche oltreoceano, dal Canada al Venezuela.
  Un esodo di massa per fuggire a persecuzioni e alla tragedia delle foibe dove vennero sterminati
  migliaia di italiani.
  Il Villaggio san Marco fu aperto il 7 giugno del 1954 e chiuso dopo 16 anni il 7 marzo del 1970. All'
  interno della struttura furono aperti spazi commerciali, centri di aggregazione, uno studio medico,

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                                                                                                Continua ­­>      13
16 marzo 2018
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16 marzo 2018
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                                                     Sanità, sociale

  Insieme alla ricerca a passo di zumba
  Si chiama Insieme alla ricerca, a passo di
  zumba ed è l' evento organizzato domenica 15
  aprile da Magalì Montefusco, presso il Circolo
  Loris Guerzoni di Carpi. Non è la prima
  maratona organizzata da ziN (Zumba
  Instructor Network) Maggy, che, a partire dal
  2016, ha proposto in città questo tipo di
  esibizione a scopo benefico coinvolgendo
  colleghi e colleghe disposti a dedicare due ore
  del loro tempo per raccogliere fondi da
  destinare a Telethon e Airc.
  La zumba, definita l' aerobica del Terzo
  millennio, sta coinvolgendo sempre più grandi
  e piccini: fitness di gruppo e movimento sulle
  note dei tormentoni musicali sono gli
  ingredienti di un successo che è cresciuto
  costantemente.
  "Insegno zumba dal 2013 dopo anni di
  appassionata pratica: siccome mi
  scambiavano per istruttrice ho deciso di
  ottenere il brevetto" racconta Magalì abilitata a
  tenere anche corsi di zumba per bambini
  (zumba kids) e di zumba dolce per adulti
  attempati (zumba gold).
  Riesce a conciliare la sua attività con la
  famiglia (marito, tre figli edue cani) senza dimenticare gli altri.
  "Io mi sento molto vicina a Telethon, la fondazione che, attraverso la ricerca, dona una speranza alle
  persone affette da malattie genetiche rare, e Airc, associazione italiana per la ricerca sul cancro. Sono
  volontaria di Telethon e, da sempre, sostenitore di Airc, perché non c' è famiglia in cui non si sia vissuta
  una storia di tumore".
  Così nasce l' idea di Insieme alla ricerca, a passo di zumba che si realizza grazie alla disponibilità di
  altre insegnanti che si alterneranno dalle 10 alle 12 di domenica 15 aprile al Guerzoni per la Maratona
  Multi ZIN, due ore di fitness all' insegna del divertimento. "Sarà molto piacevole lavorare con istruttori
  diversi, ognuno col suo stile per due ore di zumba base. Il biglietto per partecipare costa dieci euro
  mentre per chi assiste allo spettacolo costa cinque euro, ma a tutti sarà offerto un aperitivo a cura del
  Circolo Guerzoni che sostiene così l' iniziativa". L' incasso sarà devoluto interamente in beneficenza.
  "Vorrei superare me stessa e i successi delle precedenti edizioni perché per me è davvero importante"
  sostiene Maggy che vi aspetta per la zumba dolce al martedì e giovedì alle 9 al Guerzoni, mentre per la
  zumba base al mercoledì alle 20 al Guerzoni oppure al lunedì, sempre alle 20, al Circolo di Fossoli.
  "Bastano le scarpe da ginnastica, l' abbigliamento sportivo e tanta voglia di divertirsi.
  Nella zumba più si è meglio è, come a una festa".
  Sara Gelli.

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                                                                                                                 15
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                                         Modena)
                                                         Cronaca

  FOSSOLI

  Operaio vince mezzo milione di euro
  DA MERCOLEDÌ scorso alle 6.30 la vita di un
  muratore romeno arrivato dal Sud per lavorare
  nei cantieri della zona è profondamente
  cambiata.
  Stava facendo colazione come sempre
  assieme ai colleghi nel bar tabaccheria La
  Zanzara a Fossoli quando, dopo il caffè, ha
  acquistato un biglietto Gratta e Vinci da 5 euro
  vincendo 500mila euro.
  «Ha iniziato a grattare i numeri, poi abbiamo
  visto che correva fuori sotto il portico ­
  racconta la titolare Livia Lasagni ­ ha vinto
  500mila euro, era contentissimo. Stamattina
  (ieri, ndr) gli altri muratori sono venuti a fare
  colazione ma lui non c' era, ci hanno detto che
  è partito». É la seconda volta in una settimana
  che la fortuna 'bacia' Carpi regalando vincite
  consistenti.
  La scorsa settimana un fortunato cliente
  (ancora sconosciuto) della tabaccheria in via
  Meloni di Quartirolo ha vinto 1 milione di euro
  con il gioco MillionDay indovinando la cinquina
  vincente estratta quel giorno.
  s.s.

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17 marzo 2018
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                                                   Cultura, spettacoli

  L' INCONTRO

  Il Villaggio San Marco svelato in auditorium
  Le vicende storiche legate al Villaggio San Marco,
  allestito nel 1954 nel campo di Fossoli per ospitare gli
  esuli italiani provenienti da Istria e Dalmazia, saranno il
  tema dell' incontro in programma a Carpi, oggi dalle
  10.30 alle 13, presso l' auditorium San Rocco. Nel corso
  dell' iniziativa sarà presentato il volume sull' argomento,
  contenente testimonianze e analisi scaturite nel
  convegno di studi che si svolse a Carpi nel 2013, in
  occasione del 60° anniversario del Villaggio.

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  san rocco

  Villaggio San Marco, le classi alla presentazione del
  volume
  C' erano anche il ministro della salute Beatrice
  Lorenzin e il sindaco di Modena Gian Carlo
  Muzzarelli, sabato mattina in Auditorium San
  Rocco, alla presentazione del volume che
  ripercorre le vicende storiche legate al
  Villaggio San Marco di Fossoli.
  Seduta in prima fila, la neoeletta nel collegio di
  Modena ha partecipato con attenzione alla
  mattinata di approfondimento, cui erano
  presenti anche gli studenti delle scuole
  superiori. Il Villaggio San Marco fu allestito nel
  1954 all' interno dell' ex campo di
  concentramento per ospitare gli esuli italiani
  provenienti da Istria e Dalmazia: il libro che lo
  riguarda contiene testimonianze e analisi
  scaturite nel convegno di studi che si svolse a
  Carpi nel 2013, in occasione del sessantesimo
  anniversario del Villaggio.
  Contemporaneamente, sarà visitabile fino al
  25 aprile, la mostra Italiani d' Istria. Chi partì e
  chi rimase. Storie orali e ritratti fotografici tra
  Pirano e Fossoli prodotta dalla Fondazione
  Fossoli e curata da Lucia Castelli inaugurata
  per il Giorno del Ricordo. La mostra, allestita
  all' interno dell' ex Sinagoga di Carpi, è
  visitabile a ingresso gratuito il giovedì dalle 10
  alle 13, la domenica con orario 10­13 e 15­19
  e sarà aperta il 25 aprile. (camma)

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22 marzo 2018
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  Esodo dalmata istriano: le scomode verità
  CARPI ­ Videro gli orrori della guerra,
  subirono le angherie delle occupazioni
  straniere, prima quella nazista, poi quella degli
  Jugoslavi di Tito, patirono il dramma della
  pulizia etnica perdendo familiari e amici nelle
  foibe. Da ultimo, l' Italia repubblicana, uscita a
  pezzi dal secondo conflitto mondiale, non fu in
  grado di proteggerli ma quasi con vergogna
  ne accolse quasi 250 mila dopo che furono
  espulsi dalle proprie case e da quelle terre che
  abitavano in pace sin dai tempi della
  Repubblica di San Marco.
  Gli esuli istriani e dalmati, solo da poco hanno
  potuto gridare la loro disperazione per la
  tragedia vissuta fra il 1944 e il 1957, che li ha
  strappati ai loro affetti ed alla loro terra nel
  silenzio assordante di una Italia che voleva
  stendere un velo pietoso su molti tragici
  aspetti della sua storia più recente.
  Nacque da quella migrazione di gente istriana
  e dalmata, a Carpi, laddove era stato
  impiantato il campo di concentramento di
  Fossoli, il Villaggio San Marco, una comunità
  residenziale che per quasi diciassette anni
  ospitò circa 250 esuli, molti dei quali, ormai
  carpigiani a tutti gli effetti, sessant' anni dopo
  sono ritornati a ricordare quel periodo della
  loro vita anche grazie alla pubblicazione degli
  atti del convegno nazionale di studi tenutosi
  nel 2013 sotto l' alto patronato del Presidente
  della Repubblica. Un volume ponderoso, quello che raccoglie i ricordi del villaggio, ricco di fotografie d'
  epoca e di testimonianze, ma anche ricco di domande che ancora oggi attendono una risposta. Perché
  le foibe? Perché l' accanimento contro gli Italiani di quella parte d' Italia che oggi non è più tale?
  Perché i silenzi imbarazzati, addirittura la negazione di fatti conclamati, i sospetti nei confronti di gente
  che aveva la sola colpa di essere italiana in una zona di confine? E, a fronte di tante domande, le
  constatazioni: Carpi ci ha messo un po' per accogliere davvero quegli esuli, li ha trattati inizialmente
  come un corpo estraneo. Loro, d' altra parte, gli Istriani, disorientati e avviliti, reagirono erigendo il loro
  villaggio come una isola nel bel mezzo della bassa modenese, con i suoi negozi e i suoi laboratori, con
  la sua chiesa e il suo prete, con l' asilo parrocchiale e la scuola elementare.
  Solo col tempo, e con il lavoro, due popoli sono diventati uno solo e il Villaggio San Marco ha finito per
  perdere la propria ragione di essere. "Gli esuli giunti a Fossoli ­ sostennero nella presentazione del
  convegno di cinque anni fa Giampaolo Pani, Lucia Orsetti e Luigi Vallini, responsabili dell' Associazione
  Venezia Giulia e Dalmazia ­ sradicati dalle loro terre e dal loro mare, privati di tutti i loro beni, superato l'
  iniziale momento dello sconforto e della enorme precarietà delle condizioni in cui versavano, della dura
                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2017

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22 marzo 2018
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23 marzo 2018
Pagina 8                                              Tempo
                                                      Sanità, sociale

  LA GELATERIA SOTTOZERO ACQUISTA UOVA PASQUALI DALL' ASSOCIAZIONE SOPRA
  LE RIGHE DENTRO L' AUTISMO DA DECORARE POI A MANO

  La solidarietà abita qui
  La solidarietà è di casa al Sott oZero di Carpi.
  In occasione della Pasqua, infatti, la gelateria
  acquista uova pasquali dall' associazione
  Sopra le righe dentro l' autismo Onlus da
  decorare poi a mano con estro e maestria. Un
  dolcissimo modo per sostenere i progetti del
  sodalizio. "Queste deliziose uova artigianali,
  del peso di 300 grammi, spiega Elisa della
  Gelateria SottoZero ­ sono completamente
  personalizzabili per rispondere ai desideri di
  ciascuno. Acquistarle significa aiutare
  concretamente i ragazzi dell' associazione" e,
  allo stesso tempo, contribuire a parlare di una
  disabilità complessa, poco conosciuta, che
  nulla ha a che fare col genio. "Un bimbo ogni
  cinquanta nel mondo è autistico. Nonostante
  questi numeri impressionanti, però, l' autismo
  resta una malattia pressochè sconosciuta e
  molte famiglie non hanno il coraggio di uscire
  allo scoperto. Tanti genitori temono le critiche
  e il giudizio degli altri, si vergognano e si
  ripiegano su se stessi. I bimbi autistici, infatti,
  spesso vengono tacciati come maleducati,
  capricciosi, aggressivi... in realtà soffrono di
  una disabilità estremamente complessa di cui
  si sa ancora troppo poco". A parlare sono Paola Rossi e Laura Fantini, rispettivamente presidente e
  socio fondatore dell' associazione Sopra le righe, entrambe mamme di due bimbi autistici, Alessandro e
  Marco. L' associazione è nata nel luglio 2016 e riunisce perlopiù famigliari che convivono
  quotidianamente con questa patologia ma, prosegue Paola, "tra noi vi sono anche alcuni amici
  desiderosi di conoscere meglio questa realtà e di sostenere le nostre attività". I volontari, nella loro sede
  in via Milano, in un appartamento messo loro a disposizione gratuitamente da La Casa dell' Albero di
  Fossoli, hanno attivato uno sportello di ascolto rivolto alle famiglie, momenti di parent training, interventi
  psicoeducativi individuali, laboratori creativi e artistici sotto la supervisione di personale specializzato.
  Per info e prenotazioni uova: 339.8271681.

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23 marzo 2018
Pagina 31                            Gazzetta di Modena
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  I DATI DEL SERVIZIO A CHIAMATA

  Il Prontobus piace alla gente In un anno 600 nuovi
  utenti
  Aumentano i passeggeri del Prontobus, il
  servizio di trasporto extraurbano che collega il
  centro di Carpi con le sue frazioni. Un dato
  che, oltre a confermarne il successo, fa spazio
  ad alcune novità che verranno introdotte entro
  il 2018. Grazie, infatti, al potenziamento del
  servizio deciso dall' amministrazione di
  concerto con aMo, a un anno dall' introduzione
  di un secondo veicolo si contano 600 nuovi
  passeggeri rispetto allo stesso periodo del
  2016, pari al 13% in più.
  Risale al gennaio dello scorso anno l' aggiunta
  del secondo minibus: l' obiettivo era proprio
  quello di sfruttare al massimo le potenzialità
  del servizio a chiamata che, per la sua
  flessibilità, consente di offrire un collegamento
  di trasporto pubblico "su misura" alle aree a
  bassa densità abitativa, eliminando le corse a
  vuoto.
  I numeri danno ragione all' iniziativa. Sono
  4.906 i passeggeri registrati nel 2017 dal call
  center che raccoglie le prenotazioni, a fronte
  dei 4.346 del 2016 (+13%) e dei 4.157 del
  2015 (+18%): dopo alcuni anni di stabilità, si è
  quindi registrato un aumento della domanda,
  legato essenzialmente alla maggiore
  disponibilità di corse.
  Il Prontobus di Carpi è attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 13 e collega Migliarina, Budrione, Fossoli,
  San Marino, Cortile, San Martino Secchia, Gargallo, Cantone e Santa Croce al centro città.
  Il costo del biglietto è quello di un servizio di linea e la prenotazione ­ che può essere effettuata nei
  giorni feriali dalle 8 alle 17.45 ­ va fatta telefonicamente all' 840.001.100 almeno 60 minuti prima della
  corsa richiesta. Quanto alle novità in arrivo, entro fine anno verrà introdotta la possibilità di prenotare le
  corse da smartphone e di monitorare tutti i viaggi già prenotati attraverso l' applicativo Rumobil, già
  sperimentato con successo a Castelfranco Emilia. In questo modo, gli utenti potranno avere
  informazioni sul servizio in tempo reale, mentre dal lato gestionale si potrà disporre di numerose
  informazioni sulle abitudini dei viaggiatori, utili a migliorare la programmazione del servizio stesso.
  «Dal 2017, il contributo annuale a carico del Comune è di poco meno di 50 mila euro ­ spiega l'
  assessore alla mobilità, Galantini ­ stanziamento confermato dalla Giunta anche per il 2018, per un
  totale di 47.600 euro. Il successo del Prontobus dimostra la giustezza dell' azione dell' amministrazione
  nel trasporto pubblico locale e della mobilità alternativa, oltre che individuale, rispondendo alle

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23 marzo 2018
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26 marzo 2018
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                                                   Cultura, spettacoli

  Da Fossoli a una vita per la musica
  Barbara Salani e la storia del padre e dello zio nell' ex campo di concentramento

  di Patrizia CantusciIl 10 agosto del 1944, i
  fratelli Renato e Giulio Salani furono rastrellati
  dai nazisti a Massaciuccoli (Lucca), dove
  erano stati costretti a sfollare da Viareggio,
  città della famiglia di origine, per essere
  deportati a Carpi, nel campo di
  concentramento di Fossoli dove, per diversi
  mesi, vissero da prigionieri finché riuscirono a
  fuggire, attraversando a piedi l' Appenino
  Tosco­Emiliano. Durante la traversata, Giulio,
  ad un passo dalla morte, fu salvato dal
  coraggio del fratello maggiore, Renato. L'
  episodio, nel contesto di disperazione e
  ferocia che stavano vivendo, rinsaldò per
  sempre l' amore fraterno che li univa e fu
  preludio della storia dei musicisti Salani, saga
  famigliare tra due continenti foriera di fama.
  Tutto ebbe inizio con "Il Diario di Renato",
  raccolta di versi che il maggiore dei fratelli
  scrisse durante la permanenza al campo di
  Fossoli usando come mezzo di scrittura i rotoli
  di spessa carta igienica che i prigionieri
  avevano in dotazione. L' idea nacque dal
  compendio di stati d' animo che Renato e
  Giulio stavano vivendo in quello che per tutti
  era luogo di transito verso altri campi di
  concentramento, al nord ed est Europa.
  Sopravvivenza, disperazione, via di fuga, sfogo, salvezza interiore e ribellione alla repressione. Quel
  rotolo di carta igienica è stato custodito decenni.
  Ora è sulla copertina di un libro, "Una vita per la Musica ­ I Fratelli Salani", edito in italiano, inglese e
  spagnolo, già in vendita in tutto il mondo su Amazon. Ne è autrice Barbara Salani, figlia di Giulio che
  vive a Boca Raton, Florida, ed è musicista della Simphony of the Americas. Musica che è timbro di
  famiglia. Nel 1953, infatti, arrivarono i frutti degli studi musicali per Renato, compositore, arrangiatore,
  pianista, cantante, il quale vide un suo brano autoriale esordire al Festival di Sanremo, e per Giulio, che
  nel 1950 si esibì con la Bill Coleman' s Band suonando violino, sassofono e clarino. In seguito, arriva il
  contratto con l' orchestra Asternovas di Fred Buscaglione. Negli anni Cinquanta, i Salani ebbero un
  contratto di lavoro in Venezuela. A Caracas, nel 1960, crearono un prestigioso e celebre locale notturno,
  "Hipocampo", ritrovo per serate di gala, feste ed i migliori concerti che si tenevano nella capitale. «Due
  uomini speciali ­ dice l' autrice del libro ­ Si tratta di testimonianze forti raccolte durante quattro anni,
  attraverso interviste ai sopravvissuti, ricerche storiche, racconti di mio padre e di mio zio, foto e
  materiali che mia madre e mia zia hanno sempre custodito...».
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30 marzo 2018
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  URGE UN IMMEDIATO INTERVENTO DA PARTE DELL' AMMINISTRAZIONE AFFINCHÉ
  TUTTO L' ASSE VENGA RIMESSO IN SICUREZZA, ELIMINANDO I RESIDUI DI ASFALTO E
  RIEMPIENDO CON ALTRA GHIAIA I CRATERI CHE SI SONO APERTI

  Via Valle: sterrata sì, colabrodo no!
  Definire pietoso lo stato in cui versa è a dir
  poco un eufemismo. Una situazione annosa,
  quella di via Valle, ben nota anche all'
  Amministrazione Comunale: "la strada, a
  fondo argilloso ­ spiega l' assessore ai Lavori
  Pubblici, Simone Tosi ­ è particolarmente
  dissestata poiché soggetta al cosiddetto effetto
  spugna. A fronte delle segnalazioni pervenute,
  nel corso della primavera scorsa, decidemmo
  di inserire la via nel progetto di asfaltatura
  delle strade, intervenendo nel tratto compreso
  tra la ferrovia e la strada provinciale Romana
  nord (siamo tra Fossoli e Budrione) nei punti
  maggiormente deteriorati". Proposta rispedita
  al mittente dalle sei famiglie residenti nel tratto
  poiché "l' intervento non avrebbe ottenuto i
  risultati definitivi sperati".
  "A quel punto ­ prosegue Tosi pensammo di
  inserire via Valle in un progetto più ampio, che
  coinvolgeva vie simili come la Griduzza: lì,
  infatti, dopo un' indagine geologica e un
  consolidamento delle sponde laterali, si
  procederà a breve con un intervento
  sperimentale e se darà i risultati sperati, sarà
  applicato anche ad assi con problematiche
  simili".
  Dopo l' ennesima fumata nera da parte dei residenti, l' Amministrazione ha deciso, il mese scorso, di
  limitarsi alla fresatura dell' asfalto, rendendo la strada "bianca". Il calvario, però, per ogni automobilista ­
  e non solo ­ che desidera percorrere via Valle inizia subito dopo il passaggio a livello, dove il manto
  stradale diventa un pericoloso e continuo susseguirsi di buche e smottamenti.
  Che la strada sia bianca è accettabile ma che sia pure un colabrodo, no! Urge un immediato intervento
  da parte dell' Amministrazione affinché tutto l' asse venga rimesso in sicurezza, eliminando i residui di
  asfalto e riempiendo con altra ghiaia i crateri che si sono aperti. Zona dal grande pregio naturalistico,
  via Valle, con le sue risaie, deve poter essere percorsa in piena sicurezza da chiunque desideri godere
  della bellezza della natura. Ora più che mai, con le risaie allagate e i numerosi uccelli migratori che le
  popolano. Le condizioni della via sono vergognose.
  Dopo la pioggia, le buche si fanno ancor più insidiose, dal momento che non se ne percepisce la
  profondità. A ciò si aggiungono le fessurazioni e gli avvallamenti dell' asfalto rimasto che rappresentano
  delle vere e proprie minacce per pneumatici e ammortizzatori.
  Immersa nel silenzio della valle, la strada non è certo trafficata ma ciò non costituisce una

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