Unione della Romagna Faentina - martedì, 08 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina

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Unione della Romagna Faentina - martedì, 08 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
    martedì, 08 ottobre 2019
Unione della Romagna Faentina - martedì, 08 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina
Unione della Romagna Faentina
                                                       martedì, 08 ottobre 2019

Prime Pagine

 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna                                              4
 Prima pagina del 08/10/2019
 08/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)                                                   5
 Prima pagina del 08/10/2019
 08/10/2019   Il Sole 24 Ore                                                                            6
 Prima pagina del 08/10/2019
 08/10/2019   Italia Oggi                                                                               7
 Prima pagina del 08/10/2019

Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                        8
 Prima pagina Faenza-Lugo
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                   di BEPPE SANGIORGI   9
 LE NOCI COL PANE
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                              10
 Castel Raniero, apre la colonia
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                              11
 Lavori in corso sulla linea ferroviaria, stop ai treni
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                              12
 Gimkana a cavallo, che successo Tanti binomi scesi in campo
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44                                              13
 Faenza ai tempi delle guerre coloniali Studio sull'opinione pubblica dell'epoca
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                              14
 «Qualcuno ci ha sparato in cortile»
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                              15
 Il comitato: «Ztl? Necessarie razionalità e programmazione»
 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                              16
 Brutta caduta per un cicloturista In elicottero al Bufalini'

 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45                                              17
 Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada

 08/10/2019   Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 63                                              18
 Friso: «Dobbiamo cambiare atteggiamento» Basket serie B

Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

 08/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                      MICHELE DONATI     19
 «Alla ricerca di un progetto che porti la colonia alla rinascita»

 08/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                         20
 Sospesa la circolazione dei treni

 08/10/2019   Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                         21
 Incontri d' autunno al rione Verde: c' è anche Lucarelli
Unione della Romagna Faentina - martedì, 08 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina
08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38                                                                              22
 Contributi per la piscina di Casola e il campo da calcio di Brisighella
 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                   FRANCESCO DONATI           23
 Gruppo di volontari ripulisce il paese e raccoglie rifiuti
 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                                              24
 Sbanda e vola nel fosso: ferita 32enne
 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                                                                              25
 Consiglio dei ragazzi di Riolo: aiuti e doni per disabili e scuole
 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30                                                        MARCELLO TOSI         26
 Cellulare, l' ossessione dei nostri giorni Una storia che ha come sfondo la Romagna
 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                                              27
 La musica indipendente ed emergente entra in discoteca
 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                         GIULIA FARNETI       28
 «È ora di avviare una vera e propria rivoluzione»

 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 31                                                                              30
 Mei, edizione record I giovani emergenti disegnano il futuro

 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 23                                              FRANCESCO ZAMBIANCHI            31
 Rekico, l'ira di Friso «Abbiamo giocato in modo vergognoso»

 08/10/2019    Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27                                                                              32
 La Usil Imola centra uno splendido bis davanti a Faenza

Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

 08/10/2019    Il Sole 24 Ore Pagina 3                                                                                                        33
 Gualtieri: 15 miliardi al green e nel 2020 pressione fiscale giù

 08/10/2019    Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                                   Manuela Perrone, Giorgio Pogliotti   35
 Statali, il governo apre: 5,4 miliardi per i contratti

 08/10/2019    Il Sole 24 Ore Pagina 22                                                                                   Maurizio Caprino    37
 Comuni e Province senza autovelox sulle superstrade

 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 31                                                                                    GIULIA PROVINO        38
 Società in house, sisma ed ecobonus
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 32                                                                                                          39
 Seggiolini antiabbandono, De Micheli firma il decreto
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 32                                                                                                          40
 Anci e Upi scrivono a Conte
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 32                                                                                       LUIGI OLIVERI      41
 P.a., aumenti di stipendio solo dopo tre anni
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 32                                                                                                          43
 Proroga per oltre 50 mila idonei
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 37                                                                           ALESSANDRA RICCIARDI           44
 Niente più impronte ai presidi
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 38                                                                               EMANUELA MICUCCI           45
 Il Conte II esclude le paritarie
 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 39                                                                                    MARCO NOBILIO         46
 Aumenti ai prof, ancora parole

 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 39                                                                                    MARCO NOBILIO         48
 L' autonomia differenziata? Nelle scuole statali di Padova è materia di formazione per docenti e dirigenti

 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 40                                                                               EMANUELA MICUCCI           49
 Formazione IeFp, un decalogo per professioni e imprese 4.0

 08/10/2019    Italia Oggi Pagina 40                                                                                    ANGELA IULIANO        50
 Sì al crocifisso, laicità tutelata
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[ § 1 § ]

     martedì 08 ottobre 2019
                               Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna

                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

            martedì 08 ottobre 2019
                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)

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Unione della Romagna Faentina - martedì, 08 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 3 § ]

            martedì 08 ottobre 2019
                                                      Il Sole 24 Ore

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[ § 4 § ]

            martedì 08 ottobre 2019
                                                         Italia Oggi

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[ § 1 4 8 0 5 8 2 8 § ]

                          martedì 08 ottobre 2019

                                                     Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                          Prima pagina Faenza-Lugo

                                                      Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 8
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[ § 1 4 8 0 5 8 2 7 § ]

                          martedì 08 ottobre 2019

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          STORIE

                          LE NOCI COL PANE

                                                                                                                             di BEPPE SANGIORGI
                          NELL'AMBITO del Piano di sviluppo rurale dell'Emilia-Romagna è in fase
                          di attuazione un progetto per sviluppare la coltivazione del noce da frutto.
                          Una pianta che fino all'ultimo dopoguerra era diffusissima in Romagna.
                          Non c'era casa colonica che non avesse vicino a casa e sparse nei
                          campi, lontano da altre coltivazioni perché il noce è un vicino sgradito, in
                          quanto le sue radici danneggiano ciò che cresce attorno. La noce è un
                          frutto che oggi si consuma raramente, mentre un tempo i contadini le
                          mangiavano con il pane a colazione, a pranzo, a merenda o a cena,
                          secondo delle abitudini. Abbinata alla mollica è un mangiare delizioso,
                          come affermava un detto popolare: «Pân e nus, un magnê da spus». Ma
                          se il mangiare consisteva solo in questo, il significato si ribaltava: «Nus e
                          pân l'è un magnê da cân». Il gheriglio è un'alimento completo mentre il
                          contenitore non riveste alcun interesse. Tanto che per significare il vivere
                          di nulla si diceva: «Vivar d'gós d'cócal», vivere di gusci di noci. Era così
                          diffuso il consumo di noci che sono entrate nella cultura popolare. Un
                          famoso indovinello recita: «A j ò 'na matréna znéna znéna: u-j sta cvàtar
                          tirazén d'pân», cioè «Ho una madietta piccina piccina: ci stanno quattro
                          tierine di pane».

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 9
Unione della Romagna Faentina - martedì, 08 ottobre 2019 - Unione Romagna Faentina
[ § 1 4 8 0 5 8 2 9 § ]

                          martedì 08 ottobre 2019
                          Pagina 44

                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Castel Raniero, apre la colonia
                          Sabato e domenica in occasione delle Giornate Fai d'autunno

                          LO SCRITTORE Michel Houellebecq la definirebbe «una zona di verità,
                          uno spazio differente e doloroso, ma dove la vista spazia lontano e con
                          chiarezza». Dalla torretta della colonia di Castel Raniero si spalanca
                          infatti un panorama capace di abbracciare le colline, la linea della costa
                          romagnola e, nelle giornate più limpide, anche i primi rilievi alpini veneti.
                          Eppure l'edificio amato dai cittadini al punto da essere identificato con
                          quel castello, oggi scomparso, che dà il nome alla frazione collinare non è
                          più accessibile da molti anni, e le speranze di poterlo recuperare di qui a
                          breve tempo, considerate le volumetrie imponenti, sono sempre più
                          fievoli. Anche per questo l'apertura straordinaria della colonia in
                          occasione delle Giornate d'autunno del Fondo per l'ambiente italiano,
                          sabato 12 e domenica 13 ottobre quest'anno dedicate a Leopardi e al
                          colle dell'Infinito protagonista del suo componimento più amato
                          acquistano sfumature ancora più straordinarie: coloro che arriveranno a
                          Castel Raniero nel finesettimana potranno infatti dare un'occhiata
                          all'interno dell'edificio, grazie ad un affaccio su una porzione del piano
                          terra, nello specifico il refettorio, che gode di un'apertura sul parco. SARÀ
                          l'area verde circostante la colonia il cuore delle visite guidate che
                          verranno organizzate per tutte e due le giornate dai volontari del Fai e
                          dalle guide ambientali messe a disposizione dall'associazione Adottiamo
                          Castel Raniero Bene Comune', dalle 10 alle 18 (ultimo accesso alle 17.30), per gruppi di circa venticinque persone. La
                          passeggiata si dipanerà lungo il doppio viale di pini alternati a cipressi, disegnato dal naturalista Pietro Zangheri, il
                          prato e il bosco di querce sottostante, sviluppatosi dove era presente un castagneto che reca ancora tracce di quella
                          che è stata la vita del luogo. Inaugurato tra il 1928 e il 1935 come monumento ai caduti e colonia elioterapica intitolata
                          a Vittorio Emanuele III, l'edificio bizantineggiante nelle sue forme liberty è sopravvissuto ai bombardamenti della
                          Seconda guerra mondiale e all'ampia frequentazione di bambini di cui fu oggetto fino agli anni Ottanta (decenni in cui
                          fu utilizzata appunto come colonia per giovanissimi vittime di carenze vitaminiche: documenti dell'epoca li definivano
                          «pellagrosi e scrofolosi»). Soggiorni estivi ancora impressi nella mente di decine di cittadini, molti dei quali si sono
                          appunto riuniti nell'associazione che punta a tenere viva l'attenzione sul «colle» per eccellenza della città. Filippo
                          Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA

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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          NEL WEEKEND

                          Lavori in corso sulla linea ferroviaria, stop ai treni

                          CANTIERI aperti sabato e domenica sulla linea ferroviaria Bologna-
                          Rimini. Per consentire a Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo Fs) di eseguire
                          importanti interventi di potenziamento tecnologico e dell'infrastruttura,
                          sarà sospesa la circolazione dei treni fra le stazioni di Faenza e Cesena. I
                          servizi regionali in Emilia Romagna: i treni regionali veloci raggiungeranno
                          Rimini via Castelbolognese- Ravenna. Le persone dirette a Rimini da
                          Faenza o dalle stazioni successive (e viceversa) potranno utilizzare un
                          servizio sostitutivo con autobus. Saranno oltre 100 i tecnici di Rfi e delle
                          ditte appaltatrici e 20 i mezzi d'opera al lavoro. Fra gli interventi in
                          programma l'impermeabilizzazione del ponte sul fiume Savio e attività
                          propedeutiche alla realizzazione di un nuovo binario per la gestione delle
                          precedenze nella stazione di Forlì. Funzionali a elevare gli standard
                          prestazionali della linea, gli interventi rientrano nel progetto di
                          velocizzazione della direttrice Adriatica Bologna-Lecce, che consentirà ai
                          treni di viaggiare fino a 200 chilometri orari.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          L'EVENTO AL CENTRO CIVICO RIONI

                          Gimkana a cavallo, che successo Tanti binomi scesi in campo

                          SABATO 5 ottobre al centro civico rioni si è svolta, un'esibizione di
                          regolarità, Gimkana', riservata alla categoria amatori e alla categoria
                          professionisti, organizzata dal Centro Equinia di Forlì. Tanti sono stati i
                          binomi scesi in campo, chiamati dallo speaker, il competente ex cavaliere
                          Mario Giacomoni. La manifestazione ha avuto successo, è piaciuta, e
                          probabilmente verrà replicata prossimamente. Gli organizzatori, in primis
                          Emanuele Visani ringraziano tutti i partecipanti, in particolare Fabrizio
                          Fabbri e i suoi allievi del Centro Equinia, lo speaker Mario Giacomoni, gli
                          sponsor della manifestazione a iniziare dalle Terme di Riolo nella persona
                          del direttore sanitario dottor Andrea Flamigni, il Molino Morini, la Cantina
                          Spinetta, la Selleria Sisal Fibre e, ultimo ma non meno importante, il
                          comitato di gestione del Centro Civico. g.g.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 12
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          IL LIBRO LO PROPONGONO GLI AUTORI MATTIA RANDI E ALBERTO FUSCHINI

                          Faenza ai tempi delle guerre coloniali Studio sull'opinione pubblica dell'epoca

                          SI PRESENTA come uno studio sull'opinione pubblica della città ai tempi
                          delle guerre coloniali, ma soprattutto di coloro che si prestarono a
                          modellarla, cioè i principali giornali faentini dell'epoca. Attraverso le
                          pagine di testate quali Il Piccolo, Il Lamone e Il Socialista Mattia Randi e
                          Alberto Fuschini, nel loro volume Faenza e l'Oltremare', edito da White
                          Line con prefazione del vicesindaco Massimo Isola, hanno tracciato le
                          coordinate della percezione tra i lettori della città di eventi quali la
                          Ribellione dei Boxer in Cina, la Guerra di Libia e la Guerra d'Etiopia.
                          Conflitti che videro i giornali dell'epoca su posizioni differenti in ragione
                          dell'appartenenza culturale e politica. «Il Lamone spiegano gli autori ,
                          foglio vicino ai repubblicani, avversò sia l'attacco alla Cina - che fruttò
                          all'Italia la concessione di Tientsin - che quello alla Libia, in ragione del
                          diritto dei popoli all'autodeterminazione e della necessità di indirizzare
                          altrove gli sforzi miliari, e cioè verso l'Austria. Il Socialista criticò
                          anch'esso la guerra di Libia (non esisteva al tempo della rivolta dei Boxer,
                          ndr), in quanto vedeva altrove i nemici della popolazione, e cioè tra la
                          classe padronale ». Nel 1911 furono violente anche a Faenza le proteste
                          contro la guerra di Libia: «I manifestanti che occuparono la stazione
                          erano soprattutto donne. Per avere la meglio su di loro la polizia dovette
                          fare ricorso alle cariche». Chi sostenne a spada tratta i conflitti coloniali fu
                          il Piccolo, l'unica testata che il fascismo non aveva chiuso, «il cui sostegno alle imprese in Cina e Libia», come
                          prosegue Mattia Randi, «fu il banco di prova dell'ingresso dei cattolici nell'agone politico, dopo la rinuncia agli affari
                          del Regno successiva alla Presa di Roma del 1870. È interessante notare come Il Piccolo, che aveva puntato il dito
                          contro Cina e Libia quali terre popolate da infedeli, montò ad arte la necessità di un attacco all'Etiopia, regno dalla
                          millenaria storia cristiana». Filippo Donati © RIPRODUZIONE RISERVATA

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                          «Qualcuno ci ha sparato in cortile»
                          Serena Dalpozzo denuncia il fatto avvenuto nel proprio casale tra Faenza e Brisighella

                          «CI HANNO SPARATO addosso ». Sono ancora scossi Serena
                          Dalpozzo e il marito dopo la brutta avventura di cui sono stati
                          involontariamente protagonisti domenica pomeriggio sulle colline del
                          Faentino. In particolare, il fatto è accaduto tra Faenza e Brisighella, in via
                          Tebano, sul crinale dei Monti Coralli. «Domenica pomeriggio racconta
                          Dalpozzo che, assieme al marito, porta avanti un podere di circa 14 ettari
                          tra vigna e frutta e abita in una delle case in cima ai monti Coralli verso le
                          16 eravamo con mio marito nel cortile dietro casa dove si trova un
                          capanno per riparare attrezzi agricoli e l'auto. Stavamo spostando dei
                          sacchi di concime e, per fortuna eravamo vestiti con abiti pesanti. Infatti,
                          a un certo punto abbiamo sentito un colpo di fucile sparato da non molto
                          lontano. Subito dopo siamo stati investiti dai tipici pallini di piombo
                          sparati dal fucile, che hanno anche colpito il capannone, in parte di
                          lamiera. Tra i filari delle viti non abbiamo visto nessuno però non abbiamo
                          avuto il coraggio di andare nella direzione da dove proveniva lo sparo».
                          L'EPISODIO si è poi ripetuto. «Un'ora dopo circa continua Dalpozzo c'è
                          stata un'altra fucilata e a quel punto ho telefonato alle forze dell'ordine.
                          Abbiamo aspettato che venisse qualcuno ma non si è visto nessuno. Nel
                          frattempo avevo notato che, sul crinale che ci separa dai Monti Coralli,
                          dove di solito vediamo parcheggiare le automobili dei cacciatori, c'era un
                          mezzo. Così sono andata sul posto e ho notato un fuoristrada ma a bordo non c'era nessuno, così sono tornata a
                          casa». Il fatto ha però scosso marito e moglie. «Siamo stanchi continua la donna perché la brutta avventura di
                          domenica non è la prima volta che capita. Ci è successo altre tre volte in passato». LA VICENDA è abbastanza
                          ingarbugliata. La proprietà dove si trova la casa della signora Dalpozzo ricade in una zona definita Area di rispetto
                          specie', all'interno dell'Atc (Ambito territoriale di caccia); queste aree (di rispetto) prevedono restrizioni rispetto alle
                          zone normalmente aperte alla caccia. «Lo sparo di domenica dice ancora Serena Dalpozzo proveniva da qualcuno
                          che si trovava in un podere che abbiamo in comodato dalla proprietaria ma che non rientra nell'Area di rispetto
                          specie'. Abbiamo chiesto per ben due volte che in quel campo venisse esteso il divieto ma non ci è mai stato
                          concesso. Dopo l'episodio di domenica non mi voglio fermare perché non è possibile rischiare un occhio mentre si
                          lavora tra i campi o mentre si è nella propria casa. Non mi sembra il caso e farò tutto quello che potrò per evitare che
                          tutto questo si ripeta ». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA

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                                                                        Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          VIA NAVIGLIO

                          Il comitato: «Ztl? Necessarie razionalità e programmazione»

                          CONTINUA la querelle sulla Ztl in via Naviglio. Dall'1 ottobre nella strada
                          delle poste centrali è entrata in vigore, tra via Calligherie e via Campidori,
                          la zona a traffico limitato dalle 8.30 alle 19.30. Per evitare la misura e
                          sulla possibile estensione della Ztl anche nei due tratti ancora non
                          compresi di via Naviglio e dal temuto arrivo di varchi per la lettura targhe
                          è nato un comitato di residenti e commercianti per chiedere
                          all'amministrazione che torni sui suoi passi. Dopo una prima uscita del
                          comitato l'amministrazione aveva risposto con precisazioni e sostenendo
                          le proprie ragioni sul tema. Ora arriva una reazione alle dichiarazioni
                          dell'assessore alla Viabilità, Antonio Bandini. «L'assessore dicono dal
                          comitato, coordinato da Bruno Console Camprini e Massimo Spagnoli
                          sostiene che diffondiamo inesattezze. Ci assicura tra l'altro che non
                          saranno fatte multe dalle postazioni di rilievo automatico del traffico,
                          all'ingresso di via Naviglio e in altre strade. Di questo prendiamo atto
                          aspettando però se verrà mantenuta la parola data o se questo sarà solo
                          per un breve periodo. Ci viene detto inoltre che non corrisponderebbe al
                          vero che la questione della Ztl di via Naviglio sia stata poco discussa con
                          le parti in causa. Di queste discussioni sulla stampa locale, luogo primo di
                          informazione in città, non v'è traccia alcuna». «Il vero problema continua
                          Console Camprini è però l'endemica assenza di parcheggi. Come
                          consigliere comunale e assessore alle attività produttive negli anni '80 ricordo che dopo la nascita del parcheggio di
                          via Cavour, che doveva essere provvisorio, non sono nati altri spazi per le auto. Dopo l'affidamento a Movs, la
                          società che gestisce le soste in città, di fatto tutti i progetti di creare parcheggi sono stati accantonati. Nel frattempo il
                          centro storico è stato svuotato per la politica di estensione dei centri commerciali, con accrescimenti di almeno 10
                          volte della superficie commerciale fuori dal centro storico, che fu decisa con il piano del 1989-90 che portò alle mie
                          dimissioni dalla Giunta». «Non siamo contrari all'estensione dei aree pedonale e alle Ztl conclude Console Camprini
                          ma queste devono avvenire con razionalità e programmazione adeguata». In questi giorni dal comitato si stanno
                          contando le firme raccolte, circa 280, che verranno consegnate all'amministrazione con la richiesta di un incontro per
                          chiedere un ripensamento.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 15
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          RIOLO TERME È SUCCESSO IN VIA FIRENZE

                          Brutta caduta per un cicloturista In elicottero al Bufalini'

                          UN CICLOTURISTA di Brisighella che percorreva in sella a una mountain
                          bike la ripida discesa di via Firenze a Riolo Terme ieri mattina verso le
                          11.30, per cause in corso di accertamento da parte degli agenti della
                          polizia locale dell'Unione della Romagna faentina, ha perso il controllo del
                          mezzo all'altezza di via dei Pini. L'uomo, un 60enne, nel cadere ha
                          riportato un forte trauma al capo e per questo il personale di Romagna
                          Soccorso arrivato sul posto ha chiesto l'intervento dell'eliambulanza da
                          Ravenna. L'elicottero è atterrato nell'area antistante lo stadio comunale e,
                          dopo aver fato salire il ferito, una volta decollato ha diretto la sua prua
                          verso l'ospedale Bufalini di Cesena con un codice di massima gravità.
                          Secondo le testimonianze non erano coinvolti altri veicoli.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          FAENZA SULLA PROVINCIALE LUGHESE

                          Perde il controllo dell'auto e finisce fuori strada

                          INCIDENTE ieri verso le 12.10 lungo la provinciale lughese. Una Citroen
                          C2 condotta da una 32enne originaria della Romania e residente a Castel
                          Bolognese, che viaggiava dalla via Emilia verso Lugo, poco prima
                          dell'incrocio con via Convertite, per cause in corso di accertamento, ha
                          perso il controllo del mezzo finendo, senza il coinvolgimento di altri
                          mezzi, nel profondo canale di scolo che corre lungo la strada provinciale.
                          Scattato l'allarme, sul posto è arrivata un'ambulanza e l'auto con il medico
                          a bordo del pronto soccorso dell'ospedale di Faenza. La donna è stata
                          estratta dall'auto e poi trasportata con un codice rosso al trauma center di
                          Cesena. Anche in questo secondo incidente i rilievi sono stati eseguiti
                          dalla pattuglia della polizia locale dell'Unione.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                             Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)
                                                                       Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)

                          Friso: «Dobbiamo cambiare atteggiamento» Basket serie B
                          Il tecnico della Rekico striglia i suoi giocatori dopo la sconfitta di Montegranaro all'overtime

                          Faenza «DOBBIAMO cambiare mentalità e atteggiamento, altrimenti sarà
                          dura». Non usa giri di parole coach Massimo Friso per commentare la
                          sconfitta della Rekico a Montegranaro, puntando il dito contro la
                          prestazione dei suoi giocatori, poco attenti e troppo molli in difesa. La
                          delusione dell'allenatore non è infatti per la tripla subita allo scadere del
                          supplementare, ma per la mancanza di quelle qualità che pretende dalla
                          sua squadra. «Non mi vergogno a dire che abbiamo giocato una partita
                          negativa sentenzia mostrando una difesa da retrocessione. Non abbiamo
                          mai vinto un uno contro uno e mai avuto l'inerzia neanche quando ci
                          siamo trovati sopra di qualche punto. Bisogna capire che in serie B
                          vengono per prima cosa l'agonismo e il sudore poi la tattica e tutto il
                          resto». FRISO sceglie parole forti anche per stimolare un gruppo
                          giovane, ben sapendo quali corde andare a stimolare per risvegliare
                          l'orgoglio. «Prima o poi doveva esserci una sconfitta velenosa ed è
                          arrivata a Montegranaro: dovrà essere uno sprone per cambiare
                          mentalità e per iniziare a lavorare con grande intensità. Conosco il valore
                          del gruppo e credo che ci siano le qualità, ma se non le mostreremo,
                          questi buoni propositi resteranno tali. Non possiamo più permetterci di
                          prestare il fianco ad un avversario come accaduto con Montegranaro,
                          squadra che ha giocato una pallacanestro intensa, ma che abbiamo
                          favorito con il nostro atteggiamento. È arrivato il momento di cambiare marcia e ora mi aspetto una reazione da parte
                          di tutti». NONOSTANTE lo sfogo di Friso, la Rekico ha però mostrato buone trame di gioco soprattutto in attacco,
                          mandando 6 giocatori in doppia cifra e scoprendo Amedeo Tiberti (nella foto), alla prima gara da protagonista in serie
                          B con punti e rimbalzi, bravo nel prendere per mano la squadra alla fine dei tempi regolamentari firmando il break del
                          pareggio. A Montegranaro i Raggisolaris hanno dunque sprecato un'occasione, ma questo passo falso potrebbe
                          essere stata la svolta in positivo della stagione. Di sicuro il calendario che metterà i faentini di fronte a Cento
                          domenica al PalaCattani' e il mercoledì successivo li vedrà a Chieti, farà aumentare ancora di più le motivazioni e la
                          voglia di rivalsa. Luca Del Favero © RIPRODUZIONE RISERVATA

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019        Pagina 18
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          CASTEL RANIERO

                          «Alla ricerca di un progetto che porti la colonia alla rinascita»
                          La proprietà si interroga sul futuro E intanto il Fai vi organizza le visite guidate d' autunno

                                                                                                                                MICHELE DONATI
                          FAENZA Esattamente duecento anni fa Giacomo Leopardi, dal colle della
                          sua Recanati, immaginava di sprofondare nell' infinito traendo ispirazione
                          per comporre una delle più celebri poesie della letteratura italiana: oggi, a
                          due secoli di distanza, il Fondo ambiente italiano (Fai) ha scelto di
                          rendere omaggio alla creazione del grande poeta dedicando proprio all'
                          infinito le "Giornate Fai d' Autunno". Anche il Gruppo Fai di Faenza
                          aderisce all' iniziativa, e la scelta non poteva che ricadere sul complesso
                          dell' ex colonia di Castel Raniero, svettante sul panorama delle prime
                          colline faentine, e così sabato e domenica i volontari del gruppo
                          accompagneranno il pubblico in visite guidate dalle 10 alle 18.
                          STRUTTURA DA RECUPERARE «La colonia - spiega Alessandra
                          Alberghi, da maggio a capo del gruppo Fai Faenza - si trova in una zona
                          paesaggistica tra le più belle del nostro territorio e pensiamo che
                          accendere i riflettori su questo edificio purtroppo pericolante possa
                          stimolare l' interesse di molti». Interesse di cui l' immobile ha un grande
                          bisogno: se l' area verde - sette ettari tra prato, parco e viali - è stata
                          recuperata e riaperta alle visite, la struttura dell' ex colonia è invece
                          inaccessibile poiché a rischio crollo da diverso tempo, e la vivacità dei
                          bambini che la popolavano d' estate diversi decenni fa è ormai soltanto
                          un pallido ricordo. INVESTITORI SPAVENTATI «Ad oggi - afferma
                          Andrea Montesi del servizio tecnico di Asp, proprietaria dell' immobile -
                          oltre a cercare di mantenere il minimo delle funzioni per evitare che l'
                          edificio collassi, siamo in cerca di un percorso progettuale che porti la
                          colonia ad una rinascita. L' ampiezza della volumetria spaventa i possibili
                          investitori, ma l' intento è rimettere in pista la struttura». Un aiuto notevole
                          negli ultimi anni è arrivato dall' associazione "Adottiamo Castel Raniero", che nell' area della colonia organizza L' ex
                          colonia di Castel Raniero numerosi appuntamenti: «I nostri eventi - racconta Maria Concetta Cossa - puntano a
                          sollecitare interesse nei confronti di un luogo che i faentini devono sostenere e non dimenticare. Se la colonia potesse
                          essere riaperta arricchirebbe la comunità con il suo profondo valore culturale e sociale». La strada è tortuosa, ma la
                          speranza non manca: «Quest' anno - prosegue Cossa - l' associazione ha ricevuto dal Rotary il primo premio per l'
                          ambiente, ex aequo con la Pro Loco. In futuro, anche grazie alla convenzione attiva con l' Asp, speriamo di poter
                          intercettare contributi regionali». In attesa di sviluppi, una piccola parte degli interni sarà visitabile sabato e domenica
                          insieme all' area verde: al piano terra, di fronte al parco, è stata aperta una porta che dà sul refettorio.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 19
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Sospesa la circolazione dei treni

                          FAENZA Cantieri aperti sabato e domenica sulla linea ferroviaria
                          Bologna-Rimini. Per consentire a Rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs
                          Italiane) di eseguire alcuni interventi di potenziamento tecnologico e dell'
                          infrastruttura, sarà sospesa la circolazione dei treni fra le stazioni di
                          Faenza e Cesena. Contestualmente saranno eseguiti lavori anche nella
                          tratta Rimini -Ancona -Pescara. Le modifiche al programma dei treni
                          regionali e a lunga percorrenza prevedono cancellazioni, limitazioni,
                          variazioni di percorso e nuovi treni. I treni regionali veloci raggiungeranno
                          Rimini via Castel bolognese-Ravenna. Le persone dirette a Rimini da
                          Faenza o dalle stazioni successive (e viceversa) potranno utilizzare un
                          servizio sostitutivo con autobus. Previsto un collegamento con autobus
                          anche fra Cesenatico e Rimini. Nelle stazioni sarà potenziata l' assistenza
                          alle persone in viaggio. Saranno oltre 100 i tecnici di Rfi e delle ditte
                          appaltatrici e 20 i mezzi d' opera al lavoro. L' orario ferroviario in vigore
                          nelle sole due giornate indicate è consultabile nelle stazioni e sui sistemi
                          informatici e di vendita dove, digitando stazione di partenza, arrivo e data
                          del viaggio, è possibile verificare in automatico l' offerta alternativa.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
[ § 1 4 8 0 5 8 0 8 § ]

                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                    Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Incontri d' autunno al rione Verde: c' è anche Lucarelli
                          L'associazione Le tarot propone una serie di nove conferenze: si comincia giovedì sera

                          FAENZA Tornano anche quest' anno gli "Incontri d' autunno" organizzati
                          dall' associazione culturale "Le tarot" al circolo del rione Verde. L'
                          associazione, nata nel 1985 e presieduta da Andrea Vitali, è conosciuta a
                          livello internazionale per lo studio di tematiche come esoterismo,
                          astrologia e tarocchi, e ha collaborato negli anni con istituzioni del calibro
                          di Metropolitan museum of fine arts di New York, Bibliothèque nationale di
                          Parigi, Galleria degli Uffizi di Firenze. Il ciclo di conferenze partirà giovedì
                          alle 21 con la giornalista La presentazione ieri mattina Valeria Giordani
                          che parlerà del "Fenomeno della nascita delle pievi nel Ravennate". Il
                          secondo appuntamento, programmato per venerdì, sempre alle 21,
                          verterà sui "Simboli cristiani delle origini" e avrà come relatore Andrea
                          Vitali, mentre domenica alle 18 Ivano Ferri proporrà un approfondimento
                          dal titolo "Creiamo armonia con l' Olo-Feng Shui". Venerdì 18 ottobre, ore
                          21, toccherà a Marino Fantuzzi e Nadia Fabbri della Compagnia di
                          Ricerca, impegnata nella rilevazione di misteriose presenze in antichi
                          edifici: renderanno conto della loro spedizione al castello di Montefiore
                          Conca. Protagonista della serata di domenica 27 ottobre, ore 18, sarà
                          invece Giampaolo Taglia ferri, esperto di astrologia, mentre venerdì 8
                          novembre (ore 21) la scrittrice brisighellese Paola Amadesi presenterà il
                          proprio romanzo noir "Il libro del comando", dove il borgo collinare fa da
                          sfondo a foschi intrighi. Altri due incontri sabato 16 novembre e domenica
                          24 novembre ("Karma nazionale: L' Italia tra passato e presente" con
                          Gerardo Lonardoni e "La trasformazione di motori d' auto per veivoli di
                          aviazione generale" con Giancarlo Giunchi), prima di chiudere in bellezza
                          con Carlo Lucarelli: «La data - spiega Vitali - è in via di definizione, ma
                          Lucarelli vuole essere presente per l' omaggio al regista Kido Emiliani, con cui collaborò per le Feste Medioevali e a
                          cui era legato da profonda amicizia». M.D.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 21
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Contributi per la piscina di Casola e il campo da calcio di Brisighella
                          Risorse destinate anche per lavori di manutenzione alle strade di Sant'Agata sul Santerno

                          FAENZA Progetti di riqualificazione urbana e delle strade comunali, ma
                          anche interventi per completare centri polivalenti e piste ciclabili, spazi per
                          il volontariato e lo sport, per potenziare il turismo fluviale o sostenere i
                          prodotti locali. E' l' impegno della Regione per realizzare 31 programmi
                          territoriali, finanziati con 2,8 milioni di euro di risorse proprie, selezionati
                          tra quelli presentati dai piccoli comuni o che si sono fusi attuando le
                          previsioni del programma regionale di riordino istituzionale. La giunta ha
                          approvato la delibera che sostiene le opere pubbliche indicate dalle
                          amministrazioni locali: sono tre per quanto riguardala provincia di
                          Ravenna, per 206.576 euro: 96 mila euro serviranno per interventi nella
                          piscina comunale di Casola Valsenio, oltre 76 mila euro per il campo da
                          calcio di Brisighella e quasi 31 mila euro per lavori di manutenzione
                          straordinaria nelle strade di Sant' Agata sul Santerno. «Si tratta di un
                          provvedimento molto importante e atteso, come attestano le numerose
                          richieste pervenute, che corrisponde alla grande necessità dei comuni
                          medio piccoli di reperire risorse da destinare agli investimenti -
                          sottolineano il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e il
                          sottosegretario alla presidenza, Giammaria Manghi -. Con questo primo
                          importante finanziamento riusciremo a far partire in tempi brevi 31 cantieri
                          di opere pubbliche in tutte le province della nostra regione».

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          I PALADINI DEL DECORO URBANO

                          Gruppo di volontari ripulisce il paese e raccoglie rifiuti
                          Pagina facebook per denunciare chi abbandona materiali «Foto, video, testimonianze li giriamo alla polizia locale»

                                                                                                                             FRANCESCO DONATI
                          CASTEL BOLOGNESE Sono i paladini del decoro urbano, è un gruppo
                          di una decina di volontari che nel tempo libero si trasformano in spazzini
                          "fai da te". Muniti di guanti, pinze e sacchi si fanno carico di mantenere
                          puliti parchi, strade, fossi, raccogliendo ogni tipo di rifiuto, compresi gli
                          ingombranti e gli escrementi di animali. SEMPRE MENO EDUCAZIONE
                          «Siamo di fronte ad un dilagare di inciviltà-afferma il portavoce del
                          gruppo Lucio Borghesi -. C' è sempre meno educazione e di rispetto del
                          bene pubblico. Abbiamo trovato addirittura una rete da letto lungo il viale
                          della stazione, un frigorifero in pieno centro storico e poi materassi,
                          divani vicino ai cassonetti, dietro la Cerdomus e soprattutto nelle frazioni
                          dove si pensa di non essere visti». La mobilitazione dei volontari funge
                          da supporto agli organi di polizia che ricevono le segnalazioni postate dai
                          cittadini sulla pagina facebook "i ciussò d' Castel Bulgnes" (gli
                          sporcaccioni di Castel Bolognese). «Foto, video, testimonianze- spiega
                          Borghesi - li giriamo alla polizia locale che ha già elevato una ventina di
                          multe». La situazione viene descritta come non più tollerabile: «Non basta
                          l' impegno di noi volontari, serve un maggiore intervento delle istituzioni e
                          delle aziende di gestione dei rifiuti. Sono state promesse le foto trappole
                          per individuare i responsabili, speriamo che diventino un deterrente. Va
                          potenziato il servizio. Vanno fatti controlli più frequenti». ALLA RICERCA
                          DI UNA SOLUZIONE La situazione rifiuti è comunque al collasso, un po'
                          ovunque. A Castel bolognese partirà presto il porta aporta, ma non è
                          detto che vi saranno miglioramenti. A Bologna per esempio si è tornati ai
                          cassonetti. La repressione con le foto trappole, le multe, possono
                          rivelarsi deleteri: anziché abbandonare in punti precisi, si corre il rischio di
                          trovare rifiuti sparsi ovunque, perfino nei fiumi o nei calanchi della collina, come già avviene, dove recuperarli poi
                          diventa un grosso problema. I TERMOVALORIZZATORI Allora come risolvere? In una recente intervista al Corriere,
                          Boris Pesci, direttore di Astra, azienda leader nei servizi ambientali, sostiene che «occorre dare alle Regioni il potere
                          di legiferare. Avere autorizzazioni più snelle per lo smaltimento da parte delle imprese, e sistemi meno gravosi e
                          complicati per le famiglie: in Spagna nelle periferie delle città hanno solo due tipi di contenitori, secco e umido, senza
                          oneri vi si porta il materiale e poi la raccolta e la differenziazione la fa l' impresa che gestisce. C' è la tecnologia per
                          farlo, per separare i vari materiali. Ovviamente occorrono più impianti, termovalorizzatori e discariche». Insomma se l'
                          abbandono dei rifiuti dilaga, a monte potrebbe non esserci solo inciviltà, ma anche lacune in un sistema che complica
                          e fa i raggi X ai cittadini, anziché semplificare. Codici a barre, pesature, schedature, spese di trasporto, selezione,
                          smistamento nei vari contenitori, foto trappole, vigili a guardia dei cassonetti, burocrazia, probabilmente incoraggiano
                          ad un abbandono alla chetichella.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Sbanda e vola nel fosso: ferita 32enne

                          FAENZA Grande spavento ieri per una 32enne che, alla guida della sua
                          auto, è uscita di strada per poi volare nel fosso. Le ferite riportate
                          avevano consigliato un urgente trasferimento in elicottero al Bufalini, ma
                          poi tutto si è ridimensionato, tanto che nel pomeriggio la donna è stata
                          dimessa. L' incidente si è verificato attorno alle 12.30 di ieri. La ragazza,
                          al volante di una Citroen C2, ha all' improvviso perso il controllo del
                          veicolo, finendo per imbarcarsi e finire nel fossato che correva ai lati della
                          strada. Tutto ciò nei pressi dell' incrocio tra via Convertite e via Lugo.
                          Nessun altro mezzo è stato coinvolto. Scattato l' allarme, sul posto si
                          sono precipitati gli operatori del 118, a bordo di ambulanza e auto
                          medicalizzata. In seguito è stato anche fatto decollare l' elicottero di
                          Romagna Soccorso, atterrato poco distante. Stabilizzata la ferita, è stata
                          caricata a bordo del velivolo, che è ripartito con urgenza diretto al Bufalini
                          di Cesena. Qui è stata presa in carico dai medici del pronto soccorso,
                          che poi già nel pomeriggio l' hanno liberata: la 32enne è stata infatti
                          dimessa con prognosi favorevole. Per quanto riguarda i rilievi, se ne sono
                          occupati gli agenti della polizia locale dell' Unione.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 24
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Consiglio dei ragazzi di Riolo: aiuti e doni per disabili e scuole

                          RIOLO TERME L' anno scolastico è iniziato in un' ottica di approccio
                          sensibile in merito alle tematiche sociali, ambientali e non solo. Venerdì
                          alle 10 del mattino il Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di
                          Riolo Terme consegnerà alla scuola secondaria di primo grado e alle
                          classi quinte della primaria Ic Pascoli borracce per contrastare l' utilizzo
                          della plastica usa e getta. Dotare i ragazzi di un contenitore riutilizzabile
                          per l' acqua è all' apparenza un gesto semplice, in realtà è un primo passo
                          per ridurre notevolmente la plastica in bottiglia. Ma non solo, il Ccr riolese
                          donerà alla scuola anche palloni per attività sportiva e orologi da parete
                          da posizionare nelle classi come proposto nel programma elettorale. Nel
                          corso del mandato annuale i giovani amministratori hanno partecipato ad
                          un bando proposto dall' assemblea legislativa "Concittadini". Il tema
                          scelto per l' anno scolastico 2018/2019 è stato quello dei diritti, inserendo
                          nel progetto tante iniziative che li ha visti attivi nel sostegno alle persone
                          sensibili, ad azioni nel territorio e alla vita cittadina. Con i fondi ottenuti
                          hanno anche concretizzato l' acquisto di una sedia a rotelle donata all'
                          associazione Maria Teresa Odv di Riolo Terme, che si occupa nello
                          specifico di dare sollievo alle famiglie con persone disabili.

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 25
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L' INTERVISTA / ALESSANDRO TAMBURINI, REGISTA FAENTINO

                          Cellulare, l' ossessione dei nostri giorni Una storia che ha come sfondo la
                          Romagna
                          Il suo mediometraggio è stato presentato al Sedicicorto international film festival di Forlì

                                                                                                                               MARCELLO TOSI
                          FORLÌ Ossessione cellulare è quella che affligge Ezio Camorani,
                          protagonista di "Io e lui" di Alessandro Tamburini. Il regista faentino,
                          uscito dal Centro Sperimentale di Cinematografia, autore di film che
                          hanno come ambientazione la campagna e sono interpretati da
                          romagnoli, offre un nuovo pungente e agro-amaro ritratto della mania più
                          tipica dei nostri tempi. Il suo mediometraggio è stato presentato il 5
                          ottobre scorso al Sedicicorto international film festival di Forlì, evento che
                          vede fino al 13 ottobre ben 163 titoli in competizione. Tamburini, come è
                          nato e si è sviluppato questo "Io e lui"? L' idea è nata dalla necessità
                          incontrollabile di raccontare una nuova storia. Dopo aver girato "Ci vuole
                          un fisico" per Rai Cinema, in quel lasso di tempo tra la chiusura del
                          missaggio e l' uscita in sala, ho sentito il bisogno di tornare alle origini e di
                          girare, in completa autonomia, una storia che avesse - ancora - come
                          sfondo la Romagna. L' idea mi è stata trasmessa dal pittore settantenne
                          (ormai ottantenne) Ezio Camorani il quale, oltre che un amico, è stato
                          anche attore in quasi tutti i miei lavori. "Perché non facciamo un film sui
                          telefonini? " mi diceva ossessivamente. È una piaga sociale tremenda,
                          che oramai ha colpito tutti, dal più giovane al più anziano, portando la
                          società intera a un drammatico e sempre più evidente individualismo (e
                          stordimento). Queste premesse erano ideali per imbastire un film
                          drammatico. Invece no. I personaggi delle sue microstorie appaiono
                          spesso alla ricerca di un cambiamento nelle loro vite, indotto però
                          soprattutto dalla sensazione di non essere accettati dal mondo
                          esterno. Cosa comporta il dono di un tablet per il protagonista? Porta
                          una novità inattesa. Qualcosa di oscuro e sconosciuto, di indecifrabile,
                          che non capisce se può giovare o no alla sua vita. Nella realtà, quindi, si dimostrerà un maleficio giocattolino, in grado
                          di far piombare anche l' anziano più incorruttibile verso una patologica asocialità. Nella storia, così come nella
                          società, l' acquisizione e l' utilizzo smodato del mezzo-telefonino rappresenta un cambiamento in negativo. Perché il
                          mondo degli anziani è spesso al centro dei suoi film? Sono stato molto fortunato nell' aver trovato personaggi,
                          facce e paesaggi che si sono adeguati perfettamente a quel che già avevo in mente e che hanno addirittura
                          contribuito a creare nuove storie. Nel 2011, appena uscito dal Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, girai
                          assieme all' amico-collega Ciro Zecca "Mai senza. La sessualità alla terza età", un documentario sul sesso e sugli
                          anziani, che vinse parecchi premi in giro per l' Italia. In questo lavoro molto particolare intervistammo sia gente
                          comune, dividendoci tra Roma e la Romagna, ma anche molti personaggi famosi, tra cui Sandra Milo, Paolo
                          Villaggio, Lino Banfi, Tinto Brass, e tanti altri. Spesso sono gli anziani stessi che mi spronano con quella vitalità è in
                          loro ancora così presente e prepotente che spero non finisca mai!.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 26
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                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                        Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          IL "PATTO" TRA SILB E MEI

                          La musica indipendente ed emergente entra in discoteca

                          FAENZA La musica indipendente ed emergente entra in discoteca dalla
                          porta principale. È a tutti gli effetti un patto quello stipulato al Mei che si è
                          svolto da venerdì 4 a domenica 6 ottobre a Faenza. Il presidente del Silb
                          dell' Emilia-Romagna Gianni Indino, intervenuto sabato al convegno
                          internazionale "Digital day" in rappresentanza del presidente nazionale
                          Maurizio Pasca, ha sancito insieme al direttore artistico della
                          manifestazione, Giordano Sangiorgi, l' avvio di questa nuova iniziativa.
                          «Nei prossimi giorni - spiega Indino - il nostro presidente Pasca e
                          Sangiorgi si vedranno per stilare il programma che vedrà coinvolti una
                          ventina di locali italiani, alcuni anche sul nostro territorio, dove si
                          esibiranno giovani gruppi emergenti attraverso festival, concerti live e
                          rassegne. Un' occasione unica sia per i giovani musicisti sia per i nostri
                          locali che potranno offrire ai clienti buona musica live».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 27
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          L'INTERVISTA GIORDANO SANGIORGI / PATRON DEL MEI

                          «È ora di avviare una vera e propria rivoluzione»
                          A 25 anni dalla 1ª edizione il visionario ideatore del Meeting racconta lo straordinario risultato

                                                                                                                               GIULIA FARNETI
                          FAENZA «Godiamoci questo straordinario risultato che conferma il Mei
                          come un punto di riferimento nazionale di tutta la nuova musica
                          indipendente ed emergente italiana». Queste le parole di Giordano
                          Sangiorgi, patron del Mei, il Meeting delle etichette indipendenti di
                          Faenza, nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al grande
                          successo della 25 ª edizione. «Ora - dice Sangiorgi tracciando un bilancio
                          di questi primi 25 anni-, arrivati al giro di boa, si deve avviare una vera e
                          propria rivoluzione per il nuovo percorso del Mei, che permetta di attivare
                          la sua ricca rete durante tutto l' anno, e per rispondere ancora meglio alle
                          esigenze dei giovani produttori indipendenti e dell' attuale filiera creativa
                          musicale fatta da produttori, artisti, festival e promoter». Si è appena
                          chiuso a Faenza il Mei, la più grande manifestazione dedicata alla
                          scena musicale indipendente italiana, che quest' anno ha compiuto
                          25 anni. Peri festeggiamenti di un quarto di secolo, il Mei ha dato vita
                          a un programma ricco di eventi e ospiti. Sangiorgi, come si sente alla
                          fine di questi tre giorni così impegnativi? «Benissimo. Ci stiamo
                          godendo il momento. A Faenza si sono ascoltati i suoni di una nuova
                          generazione. E abbiamo anche registrato un aumentato interesse da
                          parte del pubblico, visto il record di presenze». Tra artisti emergenti e
                          non, la musica indipendente ha vinto? «Certamente. È la colonna
                          portante della musica del nostro Paese e rappresenta il 40% del mercato.
                          Quando siamo nati - 25 anni fa - e abbiamo raccolto la sfida, eravamo
                          considerati poco più che dei visionari. Ma avevamo intuito che, nell' era
                          della globalizzazione che si stava affacciando, solo una filiera musicale
                          fatta di centinaia di piccole imprese musicali indipendenti avrebbe salvaguardato, sviluppato e innovato il made in Italy
                          musicale. È quello che oggi rappresentano tutte le produzioni indipendenti, vecchie e nuove, che sono al pari delle
                          altre produzioni delle multinazionali. Quando invece 25 anni fa non venivano nemmeno considerate. Una bella sfida
                          vinta!». Il momento più emozionante? «Vedere la straordinaria accoglienza ricevuta da Morgan nel cantare davanti a
                          ragazzini entusiasti, gli stessi che avevano appena assistito ai live dei giovani Fulminacci e Tredici Pietro, in una
                          Piazza del Popolo strapiena, con un pubblico mai visto in centro a Faenza: hanno ascoltato ammaliati i brani di
                          Umberto Bindi e Fabrizio De André presentati da un Morgan in grandissima forma, e canzoni che hanno fatto la storia
                          della musica italiana come Cambio dei Negrita». «Allo stesso tempo - prosegue l' organizzatore faentino - è stato
                          emozionante il pubblico attento ai nuovi cantautori che ha riempito il teatro Masini, o quello delle nuove band
                          emergenti che ha riempito la Piazza del Mercato. Si è davvero toccato con mano l' interesse verso la nuova musica
                          del nostro Paese. Interesse che viene purtroppo ucciso dai grandi media, soprattutto radio e tv». Che cos' è il Mei
                          oggi? Una vera e propria comunità musicale capace di rappresentare tutto il nuovo che si muove nel nostro

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
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                          martedì 08 ottobre 2019

                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Paese. Quello indipendente è un grande patrimonio culturale e musicale che andrebbe maggiormente sostenuto e
                          sviluppato, a tutti i livelli, perché parte integrante del patrimonio musicale italiano, nonché motore di innovazione e
                          promotore di inclusione».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 29
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                          martedì 08 ottobre 2019
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                                                       Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          PREMI E BILANCIO

                          Mei, edizione record I giovani emergenti disegnano il futuro
                          Più di 30mila presenze, oltre 200 live e tanti riconoscimenti. L' evento ha festeggiato così i primi 25 anni

                          FAENZA Con oltre 30mila presenze, record mai registrato prima, si è
                          conclusa domenica la 25ª edizione del Mei, che ha portato a Faenza più
                          di 200 concerti di artisti e band emergenti, incontri, presentazioni, omaggi,
                          convegni e mostre. Dopo l' inaugurazione di venerdì, che ha visto nel
                          pomeriggio l' apertura di mostre e la sera l' omaggio a don Gallo in un
                          cinema strapieno, la prima giornata del Meeting delle etichette
                          indipendenti ha rivolto subito lo sguardo ai giovani emergenti,
                          premiandoli. Trai protagonisti di sabato da segnalare i Marlene kuntz, che
                          hanno ricevuto il Premio Ciampi per i loro 30 anni di carriera. Durante la
                          Notte bianca, il palco di Piazza del Popolo ha visto protagonisti
                          Fulminacci, doppio vincitore del premio Mei - Exit well come miglior
                          esordio indipendente dell' anno e del Pivi ( Premio italiano videoclip
                          indipendente), il giovane Tredici Pietro, a cui è andato il Premio hip hop
                          Mei, oltre a Morgan che ha ricevuto il Premio Mei alla carriera e ai
                          Negrita, Premio Rai Radio Live. Al teatro Masini è invece andata in scena
                          la finale tutta al femminile del Premio dei premi, vinto dalla cantautrice
                          sarda Chiara Effe, Francesca Incudine (secondo posto) e Micaela
                          Tempesta. Durante la serata Giovanni Truppi e Riccardo Sinigallia hanno
                          ricevuto rispettivamente il PremioPimi come miglior artista indipendente e
                          il Premio per il miglior album del 2018, mentre a Ginevra De Marco e
                          Cristina Donà è andato uno speciale riconoscimento per il loro progetto
                          discografico e tour insieme a quelli ricevuti da Margherita Zanin e Irene
                          Ghiotto. Premiate anche due realtà della rete in tema di informazione
                          musicale e culturale: Deer Waves (miglior sito web) e Pensierosecondario
                          (miglior blog personale, mentre il Premio speciale al miglior documentario
                          musicale italiano è andato a "Noi siamo Afterhours" di Giorgio Testi. Donne nuovamente protagoniste anche
                          domenica: il concorso Mei Superstage ha visto trionfare il gruppo delle Abc Positive +, mentre Greta ha vinto il
                          Premio miglior videoclip emergente dell' anno. Premiati anche Marco Stanzani e Romeo Perrotta della Uniweb Radio
                          Tour.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 30
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                                                      Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola)
                                                                     Corriere di Romagna (ed. Ravenna)

                          Rekico, l'ira di Friso «Abbiamo giocato in modo vergognoso»
                          «Sono molto preoccupato sembra che non vogliamo capire quale sia la mentalità che serva per stare in B»

                                                                                                                            FRANCESCO ZAMBIANCHI
                          FAENZA Urla nel silenzio. Quando i riflettori si spengono, dopo il tiro che
                          disegna la domenica perfetta della Sutor Montegranaro, facendo svanire
                          il sogno della Rekico di rimanere in vetta a punteggio pieno con la
                          sorprendente Ozzano, riecheggiano solo le forti parole di coach Friso. Il
                          quale schiuma rabbia, in barba alla vittoria sfumata solo per una palla
                          scagliata da metà campo e che s' infila nel ferro dopo tabellata, ma si può
                          scommettere che non avrebbe usato parole dissimili anche se quella
                          "preghiera" non fosse stata esaudita. «Non c' è niente da salvare,
                          abbiamo disputato una partita vergognosa, con una difesa da
                          retrocessione, non tenendo nessuno in "uno contro uno". So che abbiamo
                          80 punti nelle mani e ho visto degli sprazzi individuali di buon livello, ma
                          se l' atteggia mento difensivo non è quello giusto, non m' interessa quello
                          che facciamo di valore tecnico in attacco. Sono seriamente preoccupato,
                          perché sembra che non vogliamo imparare la mentalità giusta per stare in
                          questa categoria. Se non cambiamo registro correremo grossi rischi:
                          ilsudore e l' agonismo deve venire prima di tutto, invece abbiamo giocato
                          al gatto col topo, pensando forse che ci avrebbero steso tappeti rossi, e
                          non siamo stati capaci di tenere l' inerzia del match quando eravamo
                          avanti». Il tecnico padovano riconosce i meriti dell' avversaria ma
                          puntualizza. «Loro hanno giocato un basket vigoroso e trovato la giornata
                          buona di due giocatori che hanno segnato canestri complicati, ma noi
                          abbiamo dato loro coraggio. Prima o poi doveva arrivare una sconfitta
                          velenosa, spero sia il punto di partenza che ci faccia capire che
                          dobbiamo darci una mossa e cambiare mentalità». Il riscatto è atteso nel
                          delicato match interno di domenica prossima, quando al PalaCattani
                          scenderà la "big" Tramec Cento.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 31
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