UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 09 dicembre 2013

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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 09 dicembre 2013
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
         Lunedì, 09 dicembre 2013
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 09 dicembre 2013
Lunedì, 09 dicembre 2013

Prime Pagine
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                  1
 Prima Pagina del 09/12/2013
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                 2
 Prima Pagina del 09/12/2013
 La Voce di Romagna                                                                 3
 Prima Pagina del 09/12/2013
 Il Sole 24 Ore                                                                     4
 Prima Pagina del 09/12/2013

Enti locali
 Il conto della crisi                                                               5
 Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­09T07:04:00
 I sindaci prenotano 10mila immobili                                                6
 Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­09T07:04:00
 L' acconto Irap sale anche per i sindaci                                           8
 Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­09T07:05:00
 Mini­correzioni al bilancio ammesse fino...                                        10
 Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­09T07:05:00
 Rischio anticipazioni sui Comuni                                                   12
 Da Il Sole 24 Ore del 2013­12­09T07:05:00
 Da regioni e fondi europei una mano ai professionisti                              14
 Da Italia Oggi Sette del 2013­12­09T05:34:00
 I finanziamenti tramite le Casse                                                   16
 Da Italia Oggi Sette del 2013­12­09T05:34:00
 letture di diritto                                                                 18
 Da Italia Oggi Sette del 2013­12­09T05:34:00

Web
 Il desiderio del rispetto dei più deboli                                           20
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T08:46:00
 I danni indiretti dall'epidemia di aviaria                                         21
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T08:47:00
 Restaurato il pilastino di Via Paurosa                                             22
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T08:48:00
 Dal sogno alla realtà: il cammino della calzatura in Romagna                       23
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:05:00
 Serve una stretta in materia di partecipazioni in società                          25
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:07:00
 La Zambra "si riprende" San Sebastiano                                             27
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:08:00
 Torte decorate per beneficenza da Loris Dolciumi                                   28
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:09:00
 Intermeeting Lions e Rotary                                                        29
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:12:00
 Dal virtuale al reale                                                              30
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:13:00
 ...ed ecco il Natale                                                               31
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:14:00
 Riparte l'attività del Museo Civico Varoli di Cotignola                            33
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:16:00
 Festa Grande a Passogatto                                                          34
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:17:00
 Tartufo bianco da record                                                           35
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:18:00
 Grilli e Melara fanno il bis                                                       36
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:19:00
 : Spirito e materia                                                                37
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line del 2013­12­09T09:20:00
 Aspettando il Natale                                                               39
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:22:00
 Il Principe di Nicolò Machiavelli                                                  40
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:23:00
 Pranzo di Natale                                                                   41
 Da PavaglioneLugo.net ­ La Bassa Romagna on­line: del 2013­12­09T09:24:00
 A Kiev 200mila manifestanti pro­Ue                                                 42
 Da Ansa del 2013­12­08T12:04:00
 Cinghiale in strada,incidente per 37enne                                           43
 Da Ansa del 2013­12­08T15:42:00
 Ucraina, la "Marcia di un milione" per l' Ue Timoshenko: "Ianukovich si...         44
 Da ilfattoquotidiano.it del 2013­12­08T14:04:00

Il Resto del Carlino Ravenna
 Renzi si prende Ravenna Nettamente primo ovunque                                   46
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00
 Animati, marini e artigianali Viaggio nel mondo dei presepi                        47
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00
 Fra Faentino e Bassa Romagna nascono otto nuovi club "Forza Silvio'                49
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00
 Case di via Villa, ultime settimane                                                50
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00
 Principiante trova maxi tartufo                                                    51
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00
 Un defibrillatore donato a Rossetta                                                53
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Lunedì, 09 dicembre 2013
Il talento dei giovani nel concerto di Natale                              54
 Da Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) del 2013­12­09T05:26:00

Corriere di Romagna Ravenna
 La ciclabile dei "sogni"                                                   55
 Da Corriere di Romagna (ed. Ravenna) del 2013­12­09T06:21:00

La Voce di Romagna Ravenna
 Spaccano il vetro di un' auto ferma vicino al centro e la svuotano in...   57
 Da La Voce di Romagna del 2013­12­09T05:01:00
 La pittura di De Simone                                                    58
 Da La Voce di Romagna del 2013­12­09T05:01:00

La Repubblica Bologna
 Fa festa anche Merola "Ora incalzeremo Letta"                              59
 Da La Repubblica (ed. Bologna) del 2013­12­09T04:11:00
 Prodi torna alla sezione di via Orfeo "Ho capito che non potevo mancare"   60
 Da La Repubblica (ed. Bologna) del 2013­12­09T04:11:00
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9 dicembre 2013
                  Corriere di Romagna
                     (ed. Ravenna)
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9 dicembre 2013
                  Il Resto del Carlino (ed.
                          Ravenna)
                                      Prima Pagina

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                  La Voce di Romagna
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                            Il Sole 24 Ore
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9 dicembre 2013
Pagina 1                                     Il Sole 24 Ore
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  IL SENSO DEI NUMERI.

  Il conto della crisi
  Francesco Dal Santo e Alessandro Santoro La
  scelta di un contribuente di affrontare un
  contenzioso tributario dipende da un insieme
  di fattori, tra cui l' entità e la qualità dell'
  accertamento, gli esiti degli strumenti deflattivi
  e, più in generale, la congiuntura economica. A
  parità di altre variabili, è ragionevole pensare
  che un contribuente tenda a ricorrere di più
  quando aumenta l' entità dell' accertamento. Al
  contrario, sempre a parità di altri fattori, l'
  aumento della qualità, ovvero della fondatezza
  e della solidità degli accertamenti, e le
  maggiori possibilità di trovare un accordo con
  l' Agenzia, dovrebbero ridurre la tendenza a
  ricorrere in giudizio. È dubbio il ruolo della
  crisi economica che se, da un lato, può
  ragionevolmente spingere il contribuente a
  ridurre i rischi e quindi ad evitare il
  contenzioso, dall' altro lato, può generare
  problemi di liquidità e quindi impedire di fatto il
  ricorso agli strumenti deflattivi del contenzioso.
  I dati sull' andamento delle liti tributarie
  riflettono presumibilmente tutti questi fenomeni
  e richiedono, quindi, una lettura articolata. Il
  numero di liti instaurate nei confronti di tutti gli
  enti impositori (Entrate, Territorio, Dogane,
  Equitalia, Comuni) evidenzia un calo dal 2010, ma non è chiaro se e in quale misura ciò verrà
  confermato nel 2013. L' insieme dei ricorsi contro gli atti emessi dall' agenzia delle Entrate è in
  tendenziale riduzione dal 2010, più marcata dal 2012 al 2011.
  Ancora, procedendo idealmente per disaggregazioni successive, i ricorsi contro l' Agenzia per importi
  inferiori a 20mila euro sembrano risentire positivamente dell' introduzione dell' istituto della mediazione.

                                                                                         SANTORO ALESSANDRO

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                                                                                                                 5
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  Federalismo demaniale LE MOSSE DELLE AUTONOMIE Le tappe del passaggio di consegne.

  I sindaci prenotano 10mila immobili
  Oltre 9mila selezionati tra quelli messi a disposizione dal Demanio mentre 258
  appartengono alla Difesa BENI CON LE STELLETTE Le amministrazioni hanno potuto
  scegliere anche in un elenco di circa mille proprietà militari.

  Antonello Cherchi La voglia di federalismo
  demaniale c' è. Almeno a giudicare dai
  numeri. Comuni, Province e Regioni hanno
  chiesto al Demanio di entrare in possesso di
  più di 9mila beni statali. A cui si aggiungono
  258 immobili di proprietà del ministero della
  Difesa. Sono i risultati della rivitalizzazione del
  federalismo demaniale operata dal decreto del
  Fare, che ha riaperto le procedure per il
  passaggio dal centro alla periferia di un
  potenziale elenco di 10mila beni.
  Tanti sono, infatti, quelli censiti dall' agenzia
  del Demanio come cespiti a cui lo Stato può
  rinunciare a beneficio delle amministrazioni
  locali. E l e n c o a c u i s i a g g i u n g o n o i 9 5 3
  immobili messi a disposizione dai militari.
  Dopo un momento di iniziale disinteresse ­ le
  lettere al Demanio potevano essere inviate dal
  1° settembre scorso ­ l' iniziativa di Comuni,
  Province e Regioni s i è f a t t a v i a v i a p i ù
  convinta. Così che in prossimità della chiusura
  dell' operazione si potevano già registrare
  migliaia di domande e il 30 novembre ­
  quando è scaduto il termine per la loro
  presentazione ­ i beni richiesti sono risultati
  9.367, provenienti da 1.267 Comuni, 2 7
  Province e 7 Regioni. A prima vista si potrebbe pensare che la lista dei 10mila immobili stilata dal
  Demanio ­ ogni amministrazione poteva chiedere solo i beni che si trovano nel proprio territorio ­ sia
  stata quasi completamente esaurita. In realtà non è così, perché la richiesta poteva essere rivolta anche
  a immobili non contenuti nell' elenco, sui quali il Demanio si riserverà ora di decidere.
  Lo stesso è accaduto con la lista predisposta dal ministero della Difesa: tra i 953 beni proposti, le
  amministrazioni ne hanno scelti 258, ma hanno rivolto le loro attenzioni anche a cespiti fuori elenco,
  rispetto ai quali i militari dovranno ora dare una risposta.
  Al più tardi entro febbraio si conosceranno gli esiti dell' operazione. L' agenzia del Demanio ha, infatti,
  due mesi ­ che decorrono dal momento di ricezione della domanda ­ per comunicare a l l '
  amministrazione locale l' esito delle richieste. Dunque, non si potrà andare oltre la fine di gennaio. Ci
  sono, poi, da mettere in conto ulteriori trenta giorni che l' amministrazioni potrà utilizzare per
  controbattere a un eventuale "no" da parte del Demanio. Nel caso di più richieste su un immobile, varrà
  il principio di sussidiarietà e di radicamento nel territorio, per cui il bene verrà assegnato in via
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Pagina 40                                    Il Sole 24 Ore
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  Imposte. Il metodo «commerciale»

  L' acconto Irap sale anche per i sindaci
  Domenico Luddeni La situazione finanziaria
  degli enti locali viene complicata anche dall'
  a u m e n t o d e g l i a c c o n t i I r e s /Irap, c h e
  costringerà gli uffici a reperire ulteriori risorse
  finanziarie. Un primo aumento, dal 100% al
  101%, era stato disposto dall' articolo 11,
  comma 20 del Dl 76/2013, mentre il secondo,
  che porta l' acconto definitivo al 102,5%, è
  contenuto nel Dm del 30 novembre scorso, all'
  articolo 1 punto c). Il comunicato stampa delle
  Entrate n. 236 del 30 novembre precisa che,
  com' è naturale, l' incremento degli acconti
  vale anche per l' Irap.
  Anche gli enti locali sono quindi oggetto di
  questi aumenti, in quanto essi non sono
  soggetti Ires in base all' articolo 74 del Dpr
  917/1986 che ne dispone l' esclusione
  soggettiva, ma sono soggetti passivi Irap
  (articolo 3 comma 1 punto e­bis del Dlgs
  446/1997) e, nel caso di applicazione del
  metodo commerciale per il calcolo della base
  imponibile Irap, gli acconti seguono le regole
  delle imposte sui redditi.
  Gli enti dispongono infatti di due modalità di
  calcolo Irap: metodo retributivo oppure metodo
  commerciale. Il metodo retributivo, previsto
  dall' articolo 10­bis, comma 1 del Dlgs 446/1997, prevede che la base imponibile sia costituita dall'
  insieme delle retribuzioni erogate a lavoratori dipendenti, compensi per redditi assimilati (articolo 50 del
  Tuir), per prestazioni occasionali (articolo 67, punto l del Tuir), per obblighi di fare, non fare e
  permettere. In tal caso l' articolo 30, comma 5 del Dlgs 446/1997 prevede il versamento di acconti
  mensili determinati sulla base dell' applicazione dell' aliquota agli emolumenti corrisposti nel mese
  precedente.
  Il metodo commerciale prevede che l' ente locale che svolga anche attività commerciali rilevanti Iva
  possa scegliere, per queste attività, il metodo previsto dall' articolo 10­bis, comma 2 del Dlgs 446/1997,
  che consiste nel determinare il valore della produzione netta con modalità simili a un imprenditore
  commerciale. La scelta del metodo commerciale è molto comune (e opportuna) in quanto produce
  fortissimi risparmi d' imposta per effetto della riduzione della base imponibile, sia commerciale sia
  istituzionale, e dell' applicazione un aliquota molto più bassa sulla base imponibile commerciale. Se la
  base imponibile commerciale risulta positiva e ne deriva un debito d' imposta, i versamenti sono
  disciplinati dall' articolo 30, comma 2 del Dlgs 446/1997, che prevede che gli acconti sono versati con le
  modalità e i termini stabiliti per le imposte sui redditi; quindi gli enti dovranno tenere conto dell'
  incremento degli acconti del 2.5%.

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9 dicembre 2013
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                                                        Enti locali

  Preventivi. Iter senza fine.

  Mini­correzioni al bilancio ammesse fino al 15
  dicembre
  I LIMITI Il consiglio comunale può intervenire sui conti anche dopo il 30 novembre ma
  solo per adeguare gli stanziamenti al nodo Imu.

  Anna Guiducci Il bilancio d i previsione 2013
  d e i Comuni può essere variato sino al 15
  dicembre.
  La deroga al principio generale, che fissa al 30
  novembre il termine ultimo per l' assestamento
  dei conti degli enti locali, è giunto con il Dl
  133/13, che ha esentato dal saldo Imu i
  proprietari di abitazioni principali e aperto il
  problema della «mini­Imu» n e g l i enti c h e
  hanno aumentato le aliquote rispetto ai
  parametri standard.
  Ai Comuni sarà corrisposto entro il prossimo
  20 dicembre un contributo compensativo
  (risultante dalla Tabelle A allegata al decreto)
  pari alla metà dell' ammontare determinato
  applicando l' aliquota e la detrazione di base
  previste dalle norme statali per ciascuna
  tipologia di immobile.
  Le ulteriori attribuzioni di contributo
  compensativo a favore dei Comuni saranno
  invece disposte con decreto del ministero dell'
  Economia, di concerto con il ministro dell'
  Interno, da emanare entro il 28 febbraio 2014.
  Al fine di assicurare la coerenza tra i
  documenti programmatori dell' ente e i l
  contesto normativo di riferimento, i Comuni
  dovranno dunque provvedere entro il prossimo 15 dicembre alle necessarie variazioni al bilancio d i
  previsione, rettificando in diminuzione lo stanziamento al Titolo I dell' entrata (gettito Imu) e aumentando
  l' importo dei trasferimenti erariali, da allocare invece al Titolo II.
  La proroga al 15 dicembre del termine ultimo per effettuare le variazioni finanziarie non altera tuttavia il
  principio generale sancito dall' articolo 175 del Testo unico sugli enti locali, in base al quale il
  mantenimento degli equilibri delle voci di entrata e di uscita è assicurato attraverso la delibera d i
  assestamento.
  In altre parole, il consiglio comunale è legittimato ad intervenire sul bilancio in data successiva al 30
  novembre, ma solo per adeguare gli stanziamenti (entrate tributarie e da trasferimenti correnti) alle
  nuove disposizioni recate dal decreto.
  In considerazione della eccezionalità dei provvedimenti in questione, e delle conseguenti criticità di
  cassa a carico dei Comuni, sino al mese di marzo 2014, inoltre, il limite massimo di ricorso all'
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  Conti locali. Se restano aperte partite superiori al 5% delle entrate accertate scatta il parametro
  di «deficitarietà strutturale»

  Rischio anticipazioni sui Comuni
  Possibile alzare il tetto a 5/12 fino al 31 marzo, ma le mancate restituzioni pesano IL
  PROBLEMA Il fondo di solidarietà è in ritardo e i versamenti del 16 dicembre con F24
  difficilmente arriveranno in cassa entro l' anno.

  Gianni Trovati L' ultimo aumento del limite per
  le anticipazioni di tesoreria degli enti locali è
  a r r i v a t o c o n i l d e c r e t o «Imu­Bankitalia»
  (articolo 1, comma 12 del Dl 133/2013), che
  permette di tenere fino a marzo 2014 il
  "tiraggio" a cinque dodicesimi delle entrate
  accertate, contro i tre dodicesimi imposti dalle
  regole ordinarie (articolo 222 del Testo unico
  degli enti locali).
  Il provvedimento, però, non modifica l' obbligo
  di restituzione dell' anticipazione, che impone
  di restituire le somme ricevute entro il termine
  dello stesso esercizio finanziario: chi non lo fa,
  può sforare il parametro di «deficitarietà» (che
  scatta quando l' anticipazione non restituita
  s u p e r a i l 5 % d e l l e entrate c o r r e n t i ) , e
  comunque si può veder obiettare il mancato
  rientro da parte della Corte dei conti. Un
  problema, questo, che proprio con il cambio d'
  anno diventerà più stringente per le centinaia
  d i enti che sperimenteranno la riforma della
  contabilità, dove le regole per le anticipazioni
  sono ancora più stringenti.
  Il contrasto evidente fra i tentativi di introdurre
  discipline più rigide e la prassi rappresentata
  dalla pioggia di deroghe che alzano i limiti
  massimi dell' anticipazione è comunque solo un sintomo di un problema più profondo, che soprattutto
  negli enti nei quali la cassa è già "tradizionalmente" in sofferenza rischia di inceppare i pagamenti
  proprio nel momento più delicato dell' anno, quando agli obblighi ordinari si sommano appuntamenti
  una tantum, a partire dalle tredicesime per i dipendenti.
  Il problema nasce dal fatto che la forbice fra la teoria delle regole e la realtà della cassa si è allargata
  nel lavorio normativo che si è esercitato in modo costante negli ultimi mesi sulla finanza locale. Il
  problema del saldo Imu sull' abitazione principale ha posto solo l' ultimo tassello in un puzzle già
  complicatissimo. Il meccanismo che assegna le compensazioni (ad aliquota standard) a ogni Comune
  corre parallelo rispetto ai calcoli sulle reali basi imponibili di ogni ente, con il risultato che a molti
  Comuni i conti non tornano, e anche la quota che viene per ora trattenuta dalla distribuzione generale
  per essere poi assegnata nei primi mesi del 2014 rischia di non allinearsi con il reale gettito perso da

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  Le misure adottate dalle amministrazioni per incentivare gli studi (o combattere la crisi)

  Da regioni e fondi europei una mano ai professionisti
  Le regioni «incentivano» le professioni. Magari con tempi e
  modi diversi, ma con un obiettivo uguale per tutti: sostenere gli
  iscritti all' albo, schiacciati da una delle peggiori crisi. Certo, si
  tratta di una goccia nel mare, se si considera oltretutto che
  parte di questi fondi, di provenienza europea, sono stati
  sottoutilizzati, per non dire buttati. Basti pensare che di tutti i
  finanziamenti stanziati all' Italia dalla Ue per 49,5 miliardi di
  euro, durante il periodo 2007­2013, l' Italia a ottobre 2013 ne
  aveva utilizzati poco più di 20 miliardi, cioè circa il 40% del
  totale. Ma qualcosa è cambiato e lo scenario è destinato ad
  ampliarsi sempre di più, visto che per l' immediato futuro gli
  enti territoriali (ma non solo loro) potranno contare anche sulla
  nuova generazione dei bandi europei per il settennato 2014­
  2020 in cui le necessità di sostegno e di sviluppo delle
  professioni saranno chiaramente evidenziate. Ci saranno,
  quindi, incentivi per la formazione, le start up o la crescita
  dimensionale degli studi ma anche fondi di microcredito o
  agevolazioni fiscali per i più giovani. Tutti strumenti fino ad ora
  riservati solo alle piccole e medie imprese e d' ora in poi,
  invece, rivolte anche i liberi professionisti.
  I fondi. Ma cosa si intende per fondi europei? I fondi sono
  considerati lo strumento principale della politica di coesione
  comunitaria per ridurre disparità economiche e sociali esistenti
  tra le regioni degli stati membri. L' Italia riceve finanziamenti
  dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale, rivolto alle regioni
  con reddito pro capite inferiore alla media europea e dal Fondo
  sociale europeo che finanzia, invece, operazioni a sostegno
  dell' occupazione in tutte le regioni. Il Fondo è gestito dalle
  regioni, il contributo europeo è tra l' 85% e il 50% dei costi
  sostenuti (la restante parte è coperta dalla regione). Dai due
  fondi sono stati stanziati finanziamenti all' Italia per 49,5 miliardi
  di euro durante il periodo 2007­2013, ma ad oggi ne sono stati
  utilizzati meno di 20 miliardi, cioè circa il 40% del totale. Di qui
  al 2015, quindi, termine ultimo per usufruire degli assegni a
  dodici stelle, è necessario riuscire a spendere i residui, pena
  penalizzazioni per il futuro.
  Impatto sulla crisi. Eppure di sostegni economici ce ne sarebbe
  bisogno, specie per il comparto delle libere professioni.
  Secondo una recente stima del Centro studi rete dei
  professionisti, dopo che tra il 2008 e il 2011 il calo medio dei redditi dichiarati dai professionisti era stato
  del 20% (ed era considerato già un dato allarmante), nel 2012 il volume di affari dichiarato è calato
  mediamente del 25/30%. Ed è l' area tecnica, a causa anche dell' immobilismo del mercato immobiliare

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  I finanziamenti tramite le Casse
  Fondi Ue cuciti (anche) a misura di
  professionista. Dal prossimo anno si cambia e
  tutti quei bandi strutturali europei fino ad ora
  destinati, o meglio calibrati soprattutto sulle
  esigenze delle piccole e piccole e medie
  imprese (i professionisti non ne erano
  comunque esclusi) aprono le porte degli iscritti
  agli albi. Con un piatto di finanziamenti che
  sembra essere piuttosto ghiotto.
  Per il prossimo settennato, 2014­2020, infatti, l'
  Italia avrà due grandi canali di finanziamento. I
  residui della programmazione 2007­2013
  grazie alla deroga prevista da Bruxelles che
  evita il disimpegno automatico del
  cofinanziamento europeo. Questo significa che
  tutti i 37,596 miliardi di euro potranno essere
  spesi entro dicembre 2015. E poi, il
  finanziamento stanziato per la
  programmazione 2014­2020. Secondo quanto
  anticipato dal ministero per la Coesione
  territoriale, infatti, alle regioni i t a l i a n e è
  destinato un contributo europeo di oltre 30
  miliardi di euro (incluse le risorse destinate
  alla cooperazione territoriale per 1.137 milioni
  di euro e al fondo per gli indigenti per 659
  milioni di euro). Alla quota comunitaria, poi, si
  aggiungerà il cofinanziamento nazionale di 24
  miliardi di euro a carico del Fondo di rotazione
  preventivato nella legge di stabilità per il 2014, nonché la quota di cofinanziamento di fonte regionale da
  destinare ai Por. A queste risorse, sempre nel contenitore della legge di stabilità, si aggiungeranno
  anche quelle del fondo di sviluppo e coesione, il cui rifinanziamento per il periodo 2014­20 è di circa 55
  miliardi di euro. Nel complesso i fondi comunitari indiretti metteranno in circolo circa 100 miliardi di euro
  distribuiti nel corso dei prossimi sette anni. Dunque, grazie al complesso dei finanziamenti si prepara la
  pubblicazione d i u n a n u o v a g e n e r a z i o n e d i b a n d i pubblici che consentirà concretamente ai
  professionisti di poter usufruire di strumenti di varia natura, dal microcredito ai crediti di imposta, fino ai
  finanziamenti a tasso agevolato per l' apertura di uno studio. Si tratta, in sostanza, di specifici canali di
  finanziamento calibrati sulle esigenze del mondo professionale, da raccordare con i programmi
  nazionali e regionali cui spetterà il compito di erogare i fondi Ue. Questo grazie alla nuova apertura dell'
  Europa relativa al ruolo dei professionisti equiparati alle piccole e medie imprese non per natura
  giuridica, ma per ruolo di traino economico che offre beni e servizi su un determinato mercato. Su spinta
  dell' Associazione degli enti di previdenza privati, infatti, la Commissione Europea ha aperto le porte dei
  fondi europei anche ai liberi professionisti. In sostanza l' Action Plan 2020 cioè il piano d' azione
  imprenditorialità, considera tra le esperienze qualificanti di impresa anche l' attività libero professionale,
  oggi assimilabile dal punto di vista economico e organizzativo a quella di una piccola e media impresa.
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  letture di diritto
  Autore ­ Marco Maceroni Titolo ­ La nuova
  disciplina delle attività professionali Casa
  editrice ­ Maggioli, Rimini, 2012, pag. 454
  Prezzo ­ Euro 46,00 Argomento ­ Nella
  prefazione del volume l' autore Il diritto
  comunitario ha permeato sempre più quello
  nazionale. Le grandi trasformazioni del nostro
  sistema giuridico, sia nel diritto commerciale
  che in quello amministrativo, sono applicazioni
  della disciplina comunitaria. Dalla pubblicità
  commerciale, alla disciplina dei bilanci, dalla
  circolazione dei professionisti, allo sportello
  unico delle attività produttive, dalla
  comunicazione unica, alla Scia, la disciplina
  italiana attua le direttive comunitarie. Queste
  complesse innovazioni possono però essere
  ricondotte a un filo unico, il diritto all' esercizio
  dell' impresa, dove la stessa divisione
  tradizionale delle materie in diritto
  commerciale e diritto amministrativo perde la
  sua rilevanza e può essere riportata a fattore
  comune, funzionale alla concorrenza nel
  settore delle imprese.
  Il volume, attraverso un' analisi delle direttive
  professioni e servizi e della normativa
  nazionale, ricostruisce lo stato dell' arte in
  tema di esercizio dell' attività di impresa, di
  ridefinizione della nozione stessa di impresa
  alla luce del mutato quadro generale normativo di riferimento, di palingenesi della figura del
  professionista, inteso oggi come prestatore di servizi.
  Un focus particolare è dedicato alla rivisitazione che il recepimento della direttiva servizi ha operato con
  riferimento ad alcune attività professionali (mediatori immobiliari, mediatori marittimi, agenti e
  rappresentanti di commercio e spedizionieri), per le quali è proposta una ricostruzione della disciplina
  generale della materia tra codice civile e leggi settoriali, e un commentario analitico ad articula dei
  recenti decreti 26 ottobre 2011, che hanno ridefinito la materia.
  Autori ­ Aa.Vv.
  Titolo ­ L' affidamento dei figli nella separazione e nel divorzio Casa editrice ­ Maggioli editore, Rimini,
  2013, pagg. 340 Prezzo ­ Euro 39 Argomento ­ L' affido condiviso ha costituito un serio tentativo di
  conciliare la libertà di porre fine a un rapporto ormai esaurito con il diritto dei figli di non perdere il
  doppio e concreto riferimento genitoriale.
  Prima del 2006, i figli erano solo apparentemente tutelati dal principio secondo cui essi dovevano
  essere tenuti «fuori» dalla vicenda separativa o divorzile. In realtà, ciò consentiva di ignorarli e lasciava
  spazio, nel processo, unicamente alle istanze dei genitori.
  Con la riforma, non si è posto in discussione, in nome dell' interesse dei figli, il «diritto» dei genitori di
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  Il desiderio del rispetto dei più deboli
  Si è pregato anche così: "I popoli della terra
  patiscono ancora le conseguenze del peccato,
  vivendo nella miseria, nell'ingiustizia e nella
  violenza: fa' sorgere in tutti il desiderio della
  pace e del rispetto dei più deboli"..

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  I danni indiretti dall'epidemia di aviaria
  Continua l'impegno dell'Unione dei Comuni
  della Bassa Romagna per ottenere il
  risarcimento danni per gli ultimi casi di aviaria,
  risalenti a questo autunno. Non ci fermeremo
  al risarcimento dei danni diretti ­ sottolinea il
  presidente dell'Unione Raffaele Cortesi ­, che
  sono già stati avviati, ma continueremo a
  impegnarci affinché siano risarciti anche i
  danni indiretti. Già in settembre, Cortesi ha
  inoltrato una lettera al presidente della
  Regione Emilia Romagna Vasco Errani, agli
  assessori di riferimento, nonché al Ministero
  della Salute e al Ministero delle Politiche
  agricole, alimentari e forestali. Nella lettera,
  Cortesi ha chiesto tra le altre cose di poter
  disporre con certezza di finanziamenti dedicati
  anche per i danni indiretti (a breve e lungo
  termine) che derivano alle aziende a seguito
  dell'emergenza influenza aviaria, e potere
  agire presso le autorità competenti per fissare
  preventivamente i criteri per la determinazione
  di tali danni indiretti, che devono tenere conto
  delle caratteristiche produttive anche della
  piccola filiera avicola (per esempio, oneri per l
  mantenimento degli animali giunti a fine ciclo,
  perdite economiche per la mancata
  ottemperanza ai contratti in essere e per le
  mancate vendite, perdite per i successivi
  mancati cicli produttivi, eccetera)

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  Restaurato il pilastino di Via Paurosa
  'articolo più letto di sabato scorso 7 dicembre
  Un risultato apparentemente sorprendente
  quello di sabato scorso. Ma forse determinato
  più che dall'interesse per il pilastrino, dal fatto
  dell'ennesima inaugurazione in periodo
  preelettorale e dai commenti su un'altra
  inaugurazione, quella attesa da tempo della
  Meridiana, per la quale l'atteso nastro sembra
  invece non trovarsi... Intanto noi festeggiamo
  l'aver superato i mille contatti (1.024) di
  sabato, sabato scorso, quel sabato che ormai
  è giorno festivo e più di 800 ieri, Domenica,
  quando il giornale non c'era e migliaia di
  lughesi erano ai seggi a cambiare verso al PD,
  anche a Lugo.

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  Dal sogno alla realtà: il cammino della calzatura in
  Romagna
  Sarà inaugurata sabato 14 dicembre 2013, alle
  ore 18.30, presso il Museo San Rocco in via
  Monti 5 a Fusignano la mostra Dal sogno alla
  realtà: il cammino della calzatura in Romagna
  dove saranno esposti modelli di calzature
  dagli anni '60 ad oggi provenienti dai distretti
  calzaturieri di Fusignano, Bagnacavallo, Lugo
  e San Mauro Pascoli. L'evento è organizzato
  dalla CNA, in collaborazione con il CERCAL
  (Centro Ricerca e Scuola Internazionale
  Calzaturiero) e gode del patrocinio del
  Comune di Fusignano. All'inaugurazione
  interverranno Mirco Bagnari, sindaco di
  Fusignano; Simonetta Zalambani, componente
  della Presidenza provinciale CNA, Mario Betti,
  presidente della CNA della Bassa Romagna;
  Massimo Morandi, presidente della CNA di
  Fusignano, Giordano Tabanelli, vicepresidente
  CNA Federmoda Ravenna e Maria Cristina
  Savani, curatrice della mostra. La mostra
  afferma Massimo Morandi ­ vuole proporre al
  pubblico una riflessione storico culturale che
  funge da ponte tra territori di grande tradizione
  manifatturiera. Fusignano e Bassa Romagna,
  antica culla imprenditoriale del calzaturiero e
  San Mauro, la realtà romagnola affermata nel
  mondo, dimostrazione del felice connubio tra
  produzione e creatività. Voglio sottolineare
  l'importanza del concetto di collaborazione fra imprese e Istituzioni evidenzia Simonetta Zalambani,
  componente della Presidenza provinciale della CNA ­. Quando si attua questa sinergia, e il Comune di
  Fusignano con il sindaco Mirco Bagnari ha sempre sostenuto i progetti della CNA, si creano le
  condizioni ideali per un reale sviluppo del territorio. Al Museo San Rocco si potranno, quindi, ammirare
  numerosi modelli d'epoca provenienti dagli archivi delle più affermate firme internazionali. Il settore del
  calzaturiero della provincia di Ravenna si identifica, come abbiamo già scritto, con il comprensorio
  territoriale di Lugo e, in particolare, con gli insediamenti produttivi di Fusignano e Bagnacavallo. La
  nascita delle attività legate alla manifattura calzaturiera risale alla metà degli anni '50, con il progressivo
  spostamento delle attività agricole verso questo settore. La base di competenze risale alla tradizionale
  produzione di calzature povere da lavoro, come sandali di cuoio, ciabatte di stoffa e zoccoli di legno. I
  materiali usati sono di media qualità e l'intervento manuale dei piccoli artigiani è preponderante in tutte
  le fasi della lavorazione. Fra la fine degli anni '60 e la prima metà degli anni '70 ­ aggiunge Giordano
  Tabanelli, vicepresidente di CNA Federmoda Ravenna ­ si è avuto il massimo sviluppo del comparto a
  livello locale; a ciò è seguita, nel corso degli anni, una fase di declino, sia in termini di riduzione del
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  Serve una stretta in materia di partecipazioni in
  società
  Riceviamo da Gianfranco Spadoni e
  pubblichiamo Negli ultimi mesi del precedente
  anno 2012 la sezione della Corte dei Conti
  dell'Emilia Romagna, a seguito della verifica
  delle società di servizi resi alla Pubblica
  amministrazione, evidenziava come da parte
  degli enti locali vi fosse un eccessivo ricorso a
  questo strumento, con particolare cenno alle
  società partecipate. Il magistrato relatore
  evidenziava, tra l'altro, come, molto spesso,
  alcune di queste partecipazioni si rivelano
  addirittura inutili o in larga e parte prive di
  attinenza con le finalità della pubblica
  amministrazione. Molto spesso, inoltre, la
  situazione gestionale e contabile soggetta al
  diretto controllo degli enti locali, hanno un
  andamento economico deficitario e, non in casi
  isolati, rischia addirittura di viziare i bilanci e
  gli stati patrimoniali degli enti locali,
  distorcendo, in questo modo, il quadro reale
  dei conti delle pubbliche amministrazioni. La
  Regione Emilia Romagna ha 27 società
  partecipate per oltre cento milioni di euro in
  azioni, ma anche l'amministrazione provinciale
  di Ravenna sull'argomento non scherza. Le
  partecipate, tuttavia, non sono tutte come
  Romagna Acque ­ società delle Fonti,
  partecipata dalla Provincia con il 5,19% o la
  società del Porto intermodale Sapir con il 9,96% di quota provinciale, esistono, infatti, situazioni come
  quella della società Stepra creata per lo sviluppo territoriale in cui l'ente di piazza dei Caduti ha una
  partecipazione importante del 48,51% presentano giustificati motivi di preoccupazione per la limitata
  attività promo commerciale e, soprattutto, per i suoi dati contabili in rosso. Un altro esempio si riferisce
  ad Aeradria, la società che gestisce l'aeroporto Fellini di Rimini, di cui la Provincia di Ravenna detiene
  una partecipazione di appena l' 1,11%, ormai dichiarata fallita dal Tribunale di Rimini il quale ha negato
  la richiesta di concordato di continuità pendente da mesi. Anche su Start Romagna, l'azienda dei
  trasporti e della mobilità, il quadro d'insieme non è certo roseo per cui occorrerebbe un confronto ampio
  per analizzare nel dettaglio la situazione contabile organizzativa e il progetto industriale. Questi esempi,
  ma non sono gli unici, dimostrano con evidenza la necessità di una verifica attenta in materia di
  partecipazioni, molte delle quali, oltretutto, non sono classificabili fra quelle strategiche per la Provincia
  e per il territorio. Inoltre rappresentano un peso economico per l'ente e un pericolo costante per il
  coinvolgimento diretto e in solido nel caso di crack finanziario. Gianfranco Spadoni Consigliere
  provinciale Udc
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  La Zambra "si riprende" San Sebastiano
  Cambiano i limiti e cambia la segnaletica in
  località Zambra, nelle vie Villa e Canaletta.
  Mercoledì 4 dicembre è stato infatti esteso
  l'inizio del centro abitato per ridurre
  l'incidentalità e per consentire l'attuazione di
  interventi strutturali finalizzati a migliorare la
  sicurezza stradale. Ora i limiti dei 50 km/h
  iniziano in via Villa 10 metri circa dopo
  l'intersezione con via Crociarbasso (direzione
  Villa San Martino), e in via Canaletta 10 metri
  dopo l'intersezione con via Balzarina
  (direzione periferia). Inoltre, è stato installato il
  nuovo cartello della Zambra, al fine di
  valorizzare la toponomastica della località, con
  la ricomparsa della dicitura storica San
  Sebastiano sotto al nome attuale. Le zone in
  questione sono di fatto da considerarsi
  all'interno del centro abitato ­ ha sottolineato
  l'assessore alla Viabilità Fiorenzo Baldini ­, in
  relazione alla presenza e ubicazione delle
  abitazioni lungo le rotabili comunali, nonché
  alla presenza degli accessi al cimitero
  comunale ed all'isola ecologica. I limiti
  precedenti erano posizionati in via Villa 230 m
  circa dopo l'incrocio con via Canaletta, e in via
  Canaletta 70 m circa prima dell'allineamento
  con muro di cinta del cimitero. ALCUNE
  CURIOSITA' SU LA ZAMBRA/SAN
  SEBASTIANO Sembra che la Zambra si chiami così perché ai tempi del sacco di Lugo, alla fine del
  XVIII secolo, i francesi avessero lì una camera dove dormire e mangiare; dal francese la chambre a la
  zambra il passo è stato breve. C'è poi un detto in dialetto che recita così: e dè ed San Bascia',e tréma la
  coda a e càn (il giorno di San Sebastiano trema la coda al cane). Essendo considerato il giorno di San
  Sebastiano il più freddo dell'anno, veniva scelto come ideale per uccidere il maiale. Da lì,
  probabilmente, il fatto che la pié cun i grasul (la piadina con i ciccioli), sia diventato il piatto tradizionale
  di quel giorno. Questi cenni storici sono a cura del consigliere della circoscrizione Lugo Ovest Franca
  Franciosi.

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  Torte decorate per beneficenza da Loris Dolciumi
  Le torte erano dedicate al tema degli animali, e
  la gara andava a sostenere l'attività dell'ENPA
  di Lugo. Il primo concorso organizzato da
  Veronica Franzoni (Loris dolciumi, in via
  Bonsi, traversa di via Piratello) ha visto la
  vittoria di Cecilia, Lucilla e Mara , tre amiche di
  Bologna, Ferrara e Prato, che rifornendosi di
  materiali per la loro passione da Loris hanno
  saputo del concorso. Hanno lavorato
  tantissimo­ dicono­ e ritratti fra gli animali ci
  sono anche il cane e il gatto che vivono con
  loro. La torta a più piani è dedicata agli animali
  nati liberi, born to be free' ma spesso
  imprigionati. Secondo premio a Chiara, torta
  dedicata agli animali da compagnia, e tra
  questi è raffigurato un gattino amato che
  purtroppo non c'è più. Maria, fusignanese con
  origini filippine, ha vinto il terzo premio con
  Warka: la fabbrica del cioccolato' ispirata al
  film. Ha saputo del concorso e si è iscritta
  all'ultimo giorno dalla scadenza, ha lavorato
  alla torta solo nel tempo libero, quindi ritiene di
  poter fare di più, anzi, per l'anno prossimo
  promette decisamente di fare di più.
  Divertimento e passione artistica quindi, nel
  concorso in cui si sono cimentati appassionati
  e appassionate (anche ragazzi, magari con
  interessi di cucina o pasticceria, o che hanno
  fatto l'ist. Alberghiero) di questa arte manuale che esprime la vena creativa e il gusto del terzo millennio
  o del XXI secolo, magari sostituendo il ricamo, il cucito o la maglia in cui si esprimeva una vena creativa
  casalinga 50 o 100 anni fa. Notevole la manualità con cui si realizzano fiori, foglie, festoni, fiocchi,
  oggetti, animali, motivi decorativi, alberi di Natale. Vivace infine la serie di iniziative con cui l'azienda
  artigiana circonda la sua attività e raduna appassionati di dolcezze; si svolgerà sabato 14 dicembre alle
  15 la Camminata non competitiva di 8 km, con una mini­camminata di 2 km e un premio di
  partecipazione (200 gr. di torrone) che vale già la quota di partecipazione di 2 eu: premi poi per le
  società sportive, a partire dal premio di un prosciutto, fino a salumi e coppa fino alla 20° ; la parte
  commerciale presenta 38 tipi di the da tutto il mondo, caffè, prodotti dolciari e gastronomici ( biscotti,
  marmellate, panettoni, cioccolato), propri e di marca. E nel negozio outlet' ci sarà infine Babbo Natale
  nel pomeriggio del 13 e 14, a ricevere le letterine dei bambini e a raccogliere le prenotaziooni per le
  consegne di regali la vigilia di Natale, perché a consegnarli sarà proprio Babbo Natale in persona:
  Iniziativa ­ commenta Veronica­ che è piaciuta molto ai nostri clienti. Valeria Giordani

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  Intermeeting Lions e Rotary
  Incontro con Ruggero Po, giornalista,
  conduttore di Radio Anch'io di Monia Savioli
  Un incontro stimolante si è svolto nella sala
  conferenze dell'hotel Ala d'Oro nell'ambito
  dell'intermeeting organizzato dai club lughesi
  di Lions e Rotary. Protagonista della serata è
  stato il giornalista Ruggero Po, conduttore dal
  gennaio 2010, della storica trasmissione
  radiofonica Radio Anch'io nata nel 1978, in
  onda oggi dal martedì al venerdì sulle
  frequenze di Radio Rai 1. Dedicata ai grandi
  temi della politica e dell'economia con qualche
  rara concessione alla cronaca, Radio Anch'io
  offre quotidianamente un contatto fra gli ospiti
  e gli ascoltatori che possono intervenire in
  diretta ponendo domande o chiedendo
  approfondimenti. E' su questa caratteristica in
  particolare che si è soffermata l'attenzione del
  pubblico che ha rivolto a Po diverse domande,
  nel tentativo di percepire bizzarrie e
  caratteristiche dei vari personaggi politici. Ci
  sono politici che vivono in una loro dimensione
  e possono continuare a parlare dell'argomento
  chiesto pur facendo altro senza difficoltà. Altri
  al contrario ha sottolineato se non agganciano
  lo sguardo dell'interlocutore o non hanno la
  sua attenzione, si perdono ed hanno bisogno
  di ristabilire quel contatto per continuare.
  Toccante è stato il ricordo offerto da Po sulla giornata dell'11 settembre del 2001 quando era alla
  conduzione del programma Baobab. Quel giorno ricordo che non avevamo notizie forti. Poi un collega,
  consultando le agenzie, ci ha annunciato la caduta di un'aereo. Da quel momento ha ricordato è stato un
  crescendo. E' stato faticoso mantenere il controllo per evitare che lo stato emozionale potesse in
  qualche modo influire sul panico che si stava diffondendo. La serata si è conclusa con la consegna
  all'ospite da parte del Presidente Lions, Antonio Baracca e del presidente Rotary, Gabriele Longanesi,
  dei rispettivi gagliardetti quale ringraziamento per la partecipazione. Monia Savioli

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  Dal virtuale al reale
  Il lughese Ivan Guerra, da circa un anno e
  mezzo ha creato il gruppo Sei di Lugo se sulle
  pagine facebook. Come ha sempre affermato
  lo stesso ideatore il gruppo fondato vuole
  ricordare amici e personaggi storici, chi
  purtroppo non è più tra noi e chi ne ha
  combinate un po' di tutti i colori, senza
  comunque esagerare.Grazie alla
  collaborazione di molte persone interessate a
  questa iniziativa sta per aprire nella frazione
  lughese di San Lorenzo, data probabile della
  vernice il prossimo 20 dicembre, in via
  Sentiero, al civico numero 2, un locale che
  sarà il vero e proprio punto d'incontro dei 3740
  iscritti. Finalmente­ dice l'ideatore Ivan Guerra,
  dal virtuale passeremo al vero e proprio
  contatto interpersonale e, per quanto mi
  riguarda, sto lavorando sodo per riuscire ad
  aprire questo circolo culturale sportivo ubicato
  nella stessa sede dove, in un passato recente,
  era in auge il Pipistrello, a suo tempo gestito
  da Gian Ruggero Manzoni, oggi candidato a
  sindaco e da sua madre Enrica, tra l'altro
  nostri primi soci. Il Circolo Culturale e Sportivo
  Sei di Lugo se potrà quindi diventare il luogo
  di ritrovo fisico di tutte le persone di questo
  gruppo. Si potrà socializzare assieme tutte le
  sere­ prosegue lo stesso Guerra­ anche
  degustando minestre, piadina e numerosi piatti della nostra tradizione romagnola; inoltre non mancherà
  stuzzicheria ad hoc senza scordare la nostra enoteca­osteria, cercando di avere prezzi popolari, visti i
  tempi che corrono. Ma non mancheranno mostre di pittura, conferenze su svariate tematiche di largo
  interesse per la collettività inerenti Lugo e la Bassa Romagna, oltre alla presentazione di libri. Senza
  scordare l'attività ludica con giochi di carte e tornei di Mahjong. Il Circolo, che sarà affiliato all'Endas,
  nasce come luogo d'incontro per tutte le età, per le famiglie e per quella grande parte della comunità
  che vive e ama la bassa Romagna, comunità orgogliosa della propria identità. Il desiderio di ricreare
  momenti di socializzazione e di incontro è molto sentito, visto che di questi tempi il contatto con le altre
  persone è alquanto ricercato. Per iscriversi la quota è di 10 Euro l'anno. Ma tutto è ancora in una fase di
  evoluzione­ conclude lo stesso Guerra­ per cui fino alla data di apertura potrebbero esserci ulteriori
  novità. Per ora sono molto soddisfatto dei consensi ricevuti, sia diretti che tramite internet. Possiamo
  ancora crescere. Gianfranco Camerin

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  ...ed ecco il Natale
  I MERCATINI NATALIZI Torna il Natale con le
  luci, i colori e i mercatini. Tanti quelli natalizi
  che si svolgono nelle città della Bassa
  Romagna. È un piacere passeggiare tra le
  bancarelle che offrono addobbi, dolciumi,
  prodotti tipici, artigianato artistico e giocattoli,
  stimolando la fantasia per idee regalo originali.
  Da non perdere i prossimi appuntamenti con
  Dona 2013 a Lugo, il 14 e 21 dicembre dalle
  10 alle 20. Le logge del Pavaglione sono la
  tradizionale cornice del mercatino dell'articolo
  natalizio, da regalo e creativo. Lungo le vie
  porticate del suo antico centro storico
  addobbato a festa, anche Bagnacavallo
  celebra l'Avvento con i Mercatini di Natale, il
  15 e 22 dicembre: idee regalo, animazioni,
  giochi e negozi aperti per tutta la giornata. Il 21
  dicembre, dalle 9 alle 18, appuntamento a
  Massa Lombarda, dove il Mercatino dei ricordi
  si veste a festa con la sua edizione
  straordinaria in occasione del Natale. I
  PRESEPI La magica notte del Natale rivive nei
  presepi artistici e meccanici allestiti nelle
  chiese e negli angoli dei centri storici di
  Bagnacavallo e Lugo. Coinvolgenti e
  suggestivi sono i presepi viventi che
  prenderanno vita il 21 dicembre alle 16.30 nel
  centro storico di Lugo e il 24 dicembre dalle
  20.30 nelle piazze di Lavezzola e San Patrizio di Conselice. I CONCERTI DI NATALE Tanti i concerti
  che accompagnano l'Avvento. Il repertorio tradizionale delle musiche di Natale è ripercorso a Fusignano
  il 13 dicembre da I Solisti Veneti, al Teatro Moderno alle ore 21, e il 20 dicembre dalla Grande
  Orchestra diretta dal M° Valentini, all'Auditorium A. Corelli sempre alle 21. A Conselice, il 20 dicembre,
  suggestivo concerto di cornamuse nella Chiesa di San Patrizio alle ore 20.30 e a Bagnara di Romagna,
  il 22 dicembre, concerto di canti tradizionali dal mondo con i cori Henry Dunant e Aleadel nella
  splendida Rocca Sforzesca alle 15. Il 23 dicembre appuntamento a Massa Lombarda per il tradizionale
  concerto di Natale, quest'anno alla sua XXVIII edizione, nella Chiesa di San Paolo alle 20.45. I cori
  cittadini Nuova Armonia, Ettore e Antonio Ricci e il coro A. Vivaldi di Santa Maria Maddalena (Rovigo)
  creeranno con la loro polifonia l'avvolgente atmosfera del Natale. I concerti di musiche e canti sacri
  tradizionali si concludono ad Alfonsine il 12 gennaio con l'interpretazione del Gruppo Corale A. Corelli e
  la partecipazione del coro delle voci bianche diretto da Paola Pironi, nella cornice della Chiesa del
  Sacro Cuore alle 15.30. L'allegria dei concerti gospel invaderà Alfonsine il 17 dicembre con il concerto
  nella Chiesa di Santa Maria alle ore 20.30 e Bagnacavallo il 22 dicembre con la vitalità dei Colors of
  Freedom al Goldoni alle 21. CIN CIN SOTTO LE STELLE Feste per tutti i gusti per San Silvestro:
  dall'emozionante spettacolo tradizionale di fuochi d'artificio a tempo di musica che incendierà la Rocca
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  Riparte l'attività del Museo Civico Varoli di Cotignola
  Sabato 14 dicembre sarà presentata la nuova
  rivista Edel e saranno inaugurate due mostre
  Baldini Sabato 14 dicembre riprende l'attività
  espositiva del museo civico Luigi Varoli di
  Cotignola, con un doppio appuntamento che
  collega e attraversa i tre principali luoghi
  varoliani: la scuola, la casa e il museo. Si parte
  con il primo appuntamento dalla scuola Arti e
  Mestieri, alle 16.30, con la presentazione di
  Edel, manifesto­rivista di arte e letteratura
  contemporanee, a cura della poetessa
  Roberta Bertozzi; in questo numero zero, oltre
  a un nutrito corpo di scritti di critici, artisti e
  poeti, impreziosisce il foglio un'opera
  realizzata appositamente dallo scultore
  Francesco Bocchini, con la tecnica del
  monotipo. Alle 18 ci si sposterà al museo per
  l'apertura di una doppia, quasi tripla, mostra: a
  Palazzo Sforza inaugura Lingua madre, dove i
  dipinti e disegni di Lucia Baldini e Luca
  Rotondi dialogano con i temi e i generi
  tradizionali del paesaggio e della natura
  morta; la mostra ospita e accoglie al suo
  interno anche un'installazione di Michela
  Mazzoli e Simone Luschi. Sempre alle 18, ma
  a Casa Varoli, inaugura Pause, un percorso
  nella wunderkammer di Varoli dentro la quale
  sono disseminati in un felice dialogo i disegni
  e i taccuini di Marco Nascosi. Ancora nature morte e paesaggi, con il disegno a farla da padrone: un
  disegno tra l'appunto e lo schizzo veloce, per catturare cose viste, luoghi e porzioni di realtà.

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  Festa Grande a Passogatto
  E stata una bellissima giornata dove tanti
  amici si sono ritrovati a mangiare e
  chiaccherare al pranzo della festa del Paese.
  Fra i tanti ci sono venuti a trovare Andrea
  Sasdelli ( Giuseppe Giacobazzi ) e il Sindaco
  di Lugo, Raffaele Cortesi gli ha consegnato a
  nome di tutti i Passogattesi il Gattolo d'oro
  (Una riproduzione di una antica moneta
  locale). La festa continua domani martedì 10
  dicembre,.giorno della B.V. di Loreto nostra
  patrona, con una S.Messa nel Santuario alle
  ore 10.30 mentre alle ore 20.30 presso il
  circolo si ballerà con l'orchestra spettacolo
  Tradizioni di Romagna. Alle 22 .00 una Pausa
  per assaggiare una pasta di canapa sativa al
  tartufo, panettone e un brindisi al prossimo
  S.Natale.

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9 dicembre 2013
                               PavaglioneLugo.net ­ La
                               Bassa Romagna on­line:
                                                            Web

  Tartufo bianco da record
  Un tartufo bianco pregiato da 433 grammi è
  stato trovato ieri mattina nelle campagne
  santagatesi in prossimità del fiume Santerno ai
  confini con Villa San Martino.Il tartufo è stato
  trovato da Rambo, un cane di razza Bracco
  tedesco di 15 mesi che era in caccia' con il suo
  padrone, Matteo, un giovane appassionato
  ricercatore di tartufi alle sue prime esperienze.
  La fortuna è dei principianti si può dire, visto
  che il valore di questo tartufo supera i 1000
  euri. "Abbiamo scavato per quasi due ore,
  facendo molta attenzione per evitare di
  rovinare la trifola. Il cane si agitava come se
  fosse impazzito". A distanza di 24 ore, Matteo
  e' ancora emozionato quando racconta il
  ritrovamento del tartufo bianco da record che
  alla pesa arriva a 433 grammi. "Sono alle
  prime uscite da solo con il cane, racconta
  Matteo" ­ studente frequentante il 3° anno
  dell'istituto aeronautico Francesco Baracca di
  Forlì ­ solitamente seguivo nelle ricerche il
  nonno, vero esperto che mi ha trasmesso
  questa passione". A chi fosse interessato
  all'acquisto, può chiamarmi al 3290305467

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9 dicembre 2013
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  Grilli e Melara fanno il bis
  "Ma c'è chi ascolta il pianto del bambino che
  morirà poi in croce fra due ladri?", ha scritto
  Quasimodo. Difficile non sentire la
  suggestione della Natività, ormai pronta nelle
  Chiese, nelle case, nelle piazze, impossibile
  non riflettere sul significato epocale di questa
  rappresentazione che ogni anno a dicembre ci
  spinge a curare questa sacra
  rappresentazione con un'attenzione sempre
  nuova e antica al tempo stesso. C'è fra noi chi
  avrà risultati splendidi, chi meno appariscenti,
  ma si tratta senz'altro di un impegno oggettivo
  che va oltre la semplice realtà. Fra le
  eccellenze, permettetemi il termine, ci sono
  due lughesi, Antonino Melara e Gualtiero Grilli,
  che per la seconda volta mostrano la loro
  bravura a Brisighella, nella Chiesa di santa
  Croce, in via Spada. Si tratta di un allestimento
  temporaneo con un percorso a scoperta di
  presepi creati ad hoc, un susseguirsi di vita di
  paese, con effetti meteo, movimenti dei
  personaggi, una sessantina in tutto, con abili
  ritocchi nella scenografia e nell'ambientazione
  e qualche inserimento nuovo rispetto al Natale
  2012. Manca solo la cometa Ison. Forse. Lucia
  Baldini

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