Storie di Fido e dei loro padroni - QUA LA ZAMPA - SuperAbile INAIL

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Storie di Fido e dei loro padroni - QUA LA ZAMPA - SuperAbile INAIL
LUGLIO 2019

                                                                                                                            7
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                                                                                                                                                    QUA LA ZAMPA
                                                                                                                                             Storie di Fido
                                                                                                                                           e dei loro padroni

                                                                                                                      ANTONIO GENOVESE                   PIACERI D’ESTATE
                                                                                                                      L’allenatore in carrozzina         A Treviso il gelato migliore
                                                                                                                      esperto di calcio femminile        lo fanno i ragazzi con autismo
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SuperAbile INAIL Luglio 2019

EDITORIALE
di Luigi Sorrentini
Direttore centrale prestazioni socio-sanitarie, Inail

DISABILITY MANAGER INAIL
Avrà il compito di promuovere
l’inclusione dei lavoratori disabili

D
        a alcune settimane l’Inail si è dotato di disability manager: figure pro-
        fessionali preposte a promuovere l’inclusione dei lavoratori con disabi-
        lità all’interno dell’Istituto e a favorire il superamento di ogni forma di
discriminazione nei loro confronti. Introdotta nel nostro Paese nel 2009 dal
Libro bianco su accessibilità e mobilità urbana, realizzato dal Tavo-
lo tecnico istituito dal Comune di Parma insieme al ministero del
Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali, la presenza di tale fi-                Per poter vincere la sfida
gura è prevista non solo per l’Inail, ma anche per tutte le ammini-
strazioni pubbliche con più 200 dipendenti.                                            contro ogni forma
                                                                                       di discriminazione
   Al fine di garantire l’esercizio delle funzioni secondo una logi-
ca di prossimità nei confronti dei destinatari degli interventi, l’Inail               nei confronti dei lavoratori
prevede una duplice articolazione della figura del disability mana-                    con disabilità, è necessario
ger, sia su base centrale che territoriale. In particolare, l’Istituto ha
nominato il suo disability manager centrale nella persona di Ales-                     convogliare le forze dei vari
sia Pinzello, dirigente della direzione centrale Prestazioni socio-sa-                 soggetti che operano
nitarie, che gestisce il servizio SuperAbile. Sono, inoltre, attualmen-
te in fase di nomina i disability manager delle direzioni regionali.                   sul territorio
In un recente seminario di formazione sul rapporto tra disabilità e
mondo del lavoro, organizzato dai Comitati unici di garanzia pres-
so la sede centrale dell’Inail, la dottoressa Pinzello ha avuto modo di esporre
la sua idea del ruolo che il disability manager dovrà avere all’interno dell’Isti-
tuto. Con riferimento a quel libro dei sogni personale che ispirerà il suo impe-
gno presente e futuro, ha parlato di obiettivi, strumenti, sinergie e costruzione
di reti. Perché, per poter vincere la sfida contro ogni forma di discriminazione
nei confronti dei lavoratori con disabilità, è necessario convogliare le forze dei
vari soggetti che operano sul territorio.

    Soprattutto, però, ci ha colpito la passione con cui la dottoressa Pinzello
si avvia a intraprendere questa nuova avventura. Siamo certi che la sua natu-
rale curiosità e la sua tendenza a non accontentarsi mai dei risultati raggiun-
ti le saranno di prezioso aiuto in questa importante sfida. Il suo entusiasmo è
contagioso, la sua professionalità solida, il suo impegno sincero. E allora non
ci resta che farle i nostri auguri: buon lavoro Alessia da parte di tutti noi!

                                   Fine articolo

                                                        SuperAbile INAIL Luglio 2019   Pagina 3 di 44
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SuperAbile INAIL Luglio 2019

       SOMMARIO
        LUGLIO 2019

              7
                                        EDITORIALE                               PORTFOLIO                                  37 Salute
                                        3    Disability manager                                                                  Odontoiatria e disabilità:
                                                                                 22   Alcuni di noi
                                             Inail. Avrà il compito di                di Raoul Iacometti                         ecco le prime indicazioni
                                             promuovere l’inclusione
                                             dei lavoratori disabili             SPORT                                      38 Lavoro
                                                                                                                                 Congedo straordinario,
                                             di Luigi Sorrentini                 26 Libertà è lasciarsi                          sentenza della Corte
                                                                                      trainare sull’acqua
                                        ACCADE CHE...                                 di S. T.                              39 L’esperto risponde
                                        5    Un’estate indipendente              TEMPO LIBERO                                    Scuola, Ausili
                                             per i ragazzi dell’Aipd                                                        HASHTAG
                                                                                 28 Seconda casa
                                        7    Velaterapia sulla barca                  a quattro ruote                       40 Hi-tech
                                             sequestrata agli scafisti                di Chiara Ludovisi                         Abbi, il braccialetto sonoro
                                        L’INCHIESTA                              CULTURA                                         che viene in aiuto
                                                                                                                                 dei bambini non vedenti
                                        8    Il mio assistente
                                                                                 30 Quegli atleti disabili
                                             ha quattro zampe
                                                                                      che sanno mostrarci                        Mondo app
                                             di Michela Trigari                                                                  Vacanze in Sicilia: con
                                                                                      il senso della vita
                                                                                      di A. P.                                   TripStep le informazioni
                                        INSUPERABILI
                                                                                                                                 turistiche sull’isola sono
                                        14   Se il mister è in carrozzina        31   Giro intorno al mondo alla                 a portata di tutti
                                             Intervista                               scoperta delle anomalie
                                             ad Antonio Genovese
                                                                                                                                 L’insuperabile leggerezza
                                                                                      della mente umana
                                             di Stefano Tonali                        di A. P.                                   dei social
                                                                                                                                 Cris Brave, giovane
                                        CRONACHE ITALIANE/1                      34 Quaranta titoli da non                       e diversamente rapper
                                                                                      perdere (secondo Ibby)
                                        16   Fondente, il gelato
                                                                                      di A. P.                              41 La campagna
                                             che piace e che fa bene                                                             La sensibilizzazione sale
                                             di Maria Gabriella Lanza                                                            sul bus. Succede a Lucca
                                                                                 35 Cartoni per tutti
                                                                                      nella nuova stagione                       Cambiare Orizzonte
                                        CRONACHE ITALIANE/2                           di Rai Yoyo                                Addestrato o capace?
                                        18   La sartoria solidale                     di A. P.                                   di Andrea Canevaro
                                             che crea abiti per tutte
                                             di Laura Pasotti                                                               LA STRIP
                                                                                 RUBRICHE
                                        VISTI DA VICINO                                                                     42 Fabiola con l’acca
                                                                                 36 Inail... per saperne di più                  La regola del prima o poi
                                        20 La mia vita                                “Mai soli”, un supporto
                                             con l’Huntington
                                                                                      per chi perde i propri cari
                                             di Antonella Patete

SuperAbile Inail                        Hanno collaborato: Maria Gabriella       Editore: Istituto Nazionale                Un ringraziamento, per averci
Anno VIII - numero sette, luglio 2019   Lanza e Laura Pasotti di Redattore       per l’Assicurazione contro gli Infortuni   gentilmente concesso l’uso delle foto, a Il
                                        Sociale; Andrea Canevaro; Giorgia Di     sul Lavoro                                 mio labrador, Chiaramilla, Sara Gulotta,
Direttore: Luigi Sorrentini             Cristofaro, Stefania Fusini e Rosanna                                               Puppy Walker, Roberta Mancini,
                                        Giovèdi della Società coop. sociale      Redazione: SuperAbile Inail                Gianluca Balocco, Centro di referenza
In redazione: Antonella Patete,         integrata Tandem; Stefano Tonali del     c/o agenzia di stampa Redattore Sociale    nazionale per gli interventi assistiti con
Michela Trigari, Chiara Ludovisi        Cip; Alessia Pinzello, Paola Bonomo,     Via degli Etruschi – 00185 Roma            gli animali e MindDog (pagg. 8-13), Raoul
e Diego Marsicano                       Ilaria Cannella, Margherita Caristi,     E-mail: superabilemagazine@inail.it        Iacometti (pagg. 22-25), Federazione
                                        Cristina Cianotti, Francesca Iardino,                                               italiana sci nautico e wakeboard (pagg.
Direttore responsabile: Stefano         Monica Marini, Mariella Pedroli, Paolo   Stampa: Tipografia Inail                   26-27), Maurizio Tiberi (pagg. 28-29),
Trasatti                                Righetti dell’Inail                      Via Boncompagni 41 – 20139 Milano          Michelangelo Gratton (pag. 4 e 30)

Art director: Lorenzo Pierfelice                                                 Autorizzazione del Tribunale di Roma       In copertina: Alessandra Santandrea
                                                                                 numero 45 del 13/2/2012                    e Lulù. Ex paziente dell’Istituto di
Assistenza grafica: Giulio Sansonetti                                                                                       Montecatone, oggi è istruttore cinofilo
                                                                                                                            per l’associazione Chiaramilla

       4                                                          SuperAbile INAIL Luglio 2019                  Pagina 4 di 44
Storie di Fido e dei loro padroni - QUA LA ZAMPA - SuperAbile INAIL
SuperAbile INAIL Luglio 2019

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               VACANZE
Un’estate indipendente
per i ragazzi dell’Aipd

D
         iventare autonomi per poter
         poi, un domani, trovare un’oc-
         cupazione: le vacanze sono in-
gredienti essenziali nella ricetta per
l’indipendenza. Per questo, nei mesi
estivi, 44 giovani con sindrome di
Down continuano con il progetto “Chi
trova un lavoro trova un tesoro”, pro-
mosso da Aipd (Associazione italiana
persone Down) e finanziato dal mini-
stero del Welfare. Ad accompagnar-
li in vacanza operatori e volontari, che
non faranno nulla “al posto loro”, ma
tutto insieme a loro, perché impari-       poli. Hanno tutti tra i 15 e i 25 anni e
no e possano “fare da soli”, metten-       per molti di loro è la prima esperien-
                                                                                                    ASSISTENZA
do alla prova le competenze acquisite      za lontano dalla famiglia. «Andranno        Per evitare l’isolamento
durante il percorso svolto nell’ambi-      in casa, oppure in bungalow, per una        dei caregiver c’è “Felicity”

                                                                                       M
to del progetto. I soggiorni estivi con-   settimana», spiega Francesco Cade-
cluderanno infatti un anno di percor-      lano, uno dei coordinatori del proget-                  ai più soli, neanche d’estate.
si di educazione all’autonomia iniziati    to. «La vacanza è incentrata sulla ge-                  Grazie a un gruppo di auto-
a settembre 2018. A essere coinvolti       stione autonoma dell’alloggio e poi,                    mutuo-aiuto su Facebook (@
sono i ragazzi delle sezioni di Viterbo,   ovviamente, su attività come mare,          FelicityCaregiver), percorsi di counse-
Milazzo, Belluno, Marsica, San Bene-       fare tardi la sera, uscire per mangia-      ling online per il benessere dei caregi-
detto del Tronto, Latina, Trento e Na-     re un gelato, ballare in discoteca».        ver familiari condotti da esperti nella
                                                                                       relazione di aiuto, un servizio di orien-
                                                                                       tamento legislativo che offre infor-
                               SPERIMENTAZIONE                                         mazioni e consigli per districarsi nel
                                                                                       rapporto con le istituzioni e gli enti sa-
Sma: screening neonatale in Lazio e Toscana                                            nitari, un web magazine per incremen-

G
         razie a un progetto pilota coordinato dall’Università Cattolica del Sacro     tare la cultura della cura. Sono i pila-
         Cuore di Roma, i bambini che nasceranno nel Lazio e in Toscana avran-         stri su cui fonda il progetto “Felicity
         no un’opportunità di salute in più: un test gratuito permetterà infatti di    caregiver”, realizzato dall’associazione
sapere subito se sono affetti da una grave e rara malattia: l’atrofia muscolare spi-   culturale Felicity di Milano, per fornire
nale (Sma), la prima causa genetica di mortalità infantile. Il progetto vede la col-   strumenti di “sopravvivenza” e soste-
laborazione dei centri di screening neonatale, dei centri nascita, delle istituzioni   gno a chi si prende cura di un familia-
regionali e di Biogen. L’esame permetterà di avere una diagnosi quando ancora          re anziano, non autosufficiente o disa-
la malattia non ha fatto il suo esordio e quindi prima che possa produrre danni        bile. Il progetto ha scelto soprattutto la
gravi e irreversibili. Tutto ciò previo consenso dei genitori, che saranno informa-    modalità virtuale per raggiungere tutta
ti anche attraverso una campagna di sensibilizzazione sui social network orga-         Italia e per venire incontro alle esigen-
nizzata da Famiglie Sma onlus e Osservatorio Malattie Rare. L’augurio è che il         ze di chi spesso fatica ad allontanarsi
progetto pilota faccia da apripista per agevolare lo screening a livello nazionale.    da casa. Info: associazionefelicity.com.

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

ACCADE CHE...

         SENZA BARRIERE                                                                                PILLOLE
Padova accessibile,                                                                       Alla guida dell’Anmil
sostenibile e partecipata                                                                 arriva Zoello Forni

R
                                                                                          L’Associazione nazionale tra
        ealizzare una città sostenibi-                                                    mutilati e invalidi del lavoro ha
        le si può. Come? Attraverso il                                                    eletto il suo nuovo presidente,
        lavoro di rete, la responsabili-                                                  Zoello Forni. Nel 1952, appena
tà condivisa e la progettazione par-                                                      tredicenne, perse una gamba
tecipata: è questo l’obiettivo del pro-                                                   mentre lavorava in una vetreria
getto “Padova per tutti” (sito web                                                        nel modenese. Ma è riuscito a
padovapertutti.it), promosso dall’as-                                                     proseguire gli studi e a trovare
sociazione culturale Vite in viaggio                                                      nuovi impieghi, prima di dedicarsi
in collaborazione con la ong Cospe,                                                       alla vita associativa. «Sono onorato
il Centro servizi per il volontariato,                                                    di essere stato scelto», ha detto.
la cooperativa Polis Nova, Itaca-Fe-
stival del turismo responsabile, il Fe-                                                   Autismo e Inclusive
stival della lentezza e le associazioni                                                   hotel: formazione al via
di persone con disabilità. Quest’an-       a laboratori artistici e concorsi. Nel         Partita la fase di formazione
no il progetto è dedicato alla map-        2020, infine, previsti un convegno e           degli albergatori aderenti a
patura degli itinerari turistici ac-       altri eventi. Senza dimenticare la for-        “Inclusive hotel”, un progetto
cessibili; a settembre, invece, spazio     mazione degli operatori del settore.           ideato dall’associazione L’abilità in
                                                                                          collaborazione con il gruppo Best
                                                                                          Western Italia per l’accoglienza
                  ROMA                     Il Must apre alle visite                       degli ospiti con disturbi dello
                                                                                          spettro autistico. Saranno poi
                                           tattili, sensoriali e in Lis

                                           I
                                                                                          realizzate delle guide scritte con
                                                  l nuovo museo di Mineralogia            i simboli della comunicazione
                                                  dell’Università la Sapienza di          aumentativa e alternativa.
                                                  Roma (Must, Museo universitario
                                           di scienze della terra) si presenta con        Professionisti disabili:
                                           reperti tutti da toccare grazie alle vi-       aiuti per pagare i sostituti
                                           site tattilo-sensoriali per non veden-         Il Friuli Venezia Giulia ha attivato
                                           ti. Il percorso espositivo parte dal no-       un fondo regionale per dare un
                                           stro sistema solare, si prosegue poi           contributo ai professionisti con
                                           con la “stanza del buio” e con il me-          disabilità (beneficiari della legge
                                           teorite Shergottite, con quarzi e cri-         104/92) che devono assumere a
                                           stalli di sale. Terra: che sorpresa è il       termine giovani che li aiutino o li
                                           titolo della mostra; la visita va obbli-       sostituiscano in caso di assenza
                                           gatoriamente prenotata telefonan-              per motivi di salute: in questo
                                           do al 324/8961999 o scrivendo un’e-            caso la Regione eroga fino a 2mila
                                           mail all’indirizzo must@uniroma1.it.           euro al mese, anche frazionabili. Il
                                           Il museo offre anche un servizio di in-        contributo potrà essere usato anche
                                           formazioni in Lis gratuito per i non           per spese legate all’attività o per
                                           udenti, sempre dietro prenotazione.            l’acquisto di attrezzature e ausili.

     6                                             SuperAbile INAIL Luglio 2019       Pagina 6 di 44
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SuperAbile INAIL Luglio 2019

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                                TEMPO LIBERO                                                             L’APPELLO
Velaterapia sulla barca sequestrata agli scafisti                                       Sclerosi multipla: in Italia

T
                                                                                        l’assistenza è disomogenea

                                                                                        N
        utto il bello del
        mare grazie alla                                                                         on possono contare su un’as-
        Blue Café, una bar-                                                                      sistenza omogenea su tutto il
ca a vela confiscata dal-                                                                        territorio nazionale i 122mila
la guardia di finanza a chi                                                             italiani colpiti da sclerosi multipla. Si
sfruttava l’immigrazione                                                                tratta di donne e uomini (le prime col-
irregolare e affidata all’as-                                                           pite in misura doppia) che hanno dif-
sociazione La casa di Toti                                                              ficoltà ad accedere alla riabilitazione,
di Ragusa, che la utilizze-                                                             spesso dovendo pagare di tasca propria
rà per migliorare la qua-                                                               i farmaci per tenere a bada i sintomi,
lità della vita dei ragazzi                                                             con conseguente aumento delle diffi-
disabili. Il progetto prevede escursioni, snorkeling, pesca e anche il piace-           coltà economiche. Per questo l’Associa-
re di godersi una giornata in mare con la famiglia. «Sarà una barca non pro-            zione italiana sclerosi multipla chie-
fit dove i nostri ragazzi speciali», spiega Muni Sigona, presidente della onlus         de alle istituzioni di creare un percorso
e mamma di Toti, un ragazzo autistico, «potranno svolgere varie iniziati-               unico di presa in carico globale, un Re-
ve, compresa la manutenzione della barca» e corsi di vela. A giugno la Blue             gistro nazionale della malattia e di ga-
Café, omologata per dodici persone e ormeggiata al piccolo porto di Marza-              rantire a tutti l’accesso alle terapie.
memi (Siracusa), ha iniziato ad andare per mare con un team di otto ragaz-
zi con disabilità diverse appartenenti ad alcune associazioni. Chi verrà in bar-
ca (gratuitamente) potrà acquistare la maglietta con la scritta “Mollo tutto                             RICERCA
vivo in barca etica” a sostegno del progetto. Per saperne di più: lacasaditoti.it.      Inaugurata la prima e unica
                                                                                        Biobanca nazionale sulla Sla
           ASSOCIAZIONI
                                                                                        È
                                            comune, dando risposte chiare ai pa-                nata la Biobanca nazionale sul-
                                            zienti. Le persone colpite, infatti, sono           la Sla, la prima in Italia com-
Parte delle parole                          in grado di recepire informazioni sul-              pletamente dedicata alla ricerca
                                            la patologia in tutta autonomia. Que-       scientifica sulla sclerosi laterale amio-
la lotta al Parkinson

U
                                            sto dato è molto significativo, in termi-   trofica e accessibile a tutti i ricercatori
          n Glossario per comprendere la    ni di responsabilità, per chi diffonde      del mondo. La Biobanca è stata realiz-
          malattia di Parkinson e diffon-   informazioni sulla malattia. «Tutto         zata dall’Aisla, Associazione italiana
          dere un’informazione corretta     ciò ha proprio lo scopo di sviluppare       sclerosi laterale amiotrofica, in colla-
e consapevole. Scritto da Antonio Mar-      una cultura più diffusa su sintomi, te-     borazione con la Fondazione Policli-
ra e Manuela Cossiga (sua moglie non-       rapie, complicanze e strumenti in es-       nico universitario Agostino Gemelli di
ché sua caregiver), il volume è stato vo-   sere, che non devono restare noti solo      Roma. Oltre alla raccolta del materia-
luto dalla Confederazione Parkinson         agli addetti ai lavori», ha commenta-       le biologico dei malati, vista la rarità
Italia, di cui l’autore è stato presiden-   to Rocco Quatrale, direttore di Neu-        della patologia, il progetto è finalizza-
te, per rispondere al bisogno di diffon-    rologia dell’Ospedale dell’Angelo di        to allo studio di dati clinici, epidemio-
dere un’informazione corretta e con-        Mestre, che ha contribuito al testo.        logici e genetici. Le biobanche sono
sapevole: uno strumento per capire e                                                    quindi indispensabili per studiare le
scoprire il significato dei termini mag-                                                cause della malattia, definire nuovi
giormente utilizzati in campo medi-                                                     strumenti di prevenzione e diagnosi,
co-scientifico, sociale e nel linguaggio                                                sperimentare terapie e nuovi farmaci.

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Storie di Fido e dei loro padroni - QUA LA ZAMPA - SuperAbile INAIL
SuperAbile INAIL Luglio 2019

L’INCHIESTA Migliori amici
di Michela Trigari

Non solo cani guida, ma addestrati anche per essere
di aiuto alle persone con disabilità fisica, uditiva,
cognitivo relazionale e psichica. Possono riempire
la lavatrice o allertare prima dell’arrivo di una crisi
epilettica o glicemica. A insegnare loro queste abilità
sono soprattutto le associazioni o i centri
di educazione cinofila. Storie di Fido e dei loro padroni

IL MIO ASSISTENTE
          ha quattro zampe
I
     n principio era la pet therapy, in      terazione sociale, verbale e relazionale      re precocemente i suoi attacchi dall’au-
     Italia interventi assistiti con gli     con le altre persone o nel rapporto con       mento della sudorazione. Un po’ come
     animali anche nei reparti di pedia-     se stessi e le proprie emozioni. Un uni-      sta facendo il Progetto Serena con i cani
tria, nelle case di riposo per anziani e     verso, quello dei cani da assistenza, che     per l’allerta delle crisi diabetiche che ri-
nei centri diurni per disabili. Poi le Li-   comprende anche cani d’allerta per de-        conoscono i valori glicemici dall’odore
nee guida nazionali del 2015 hanno in-       terminate malattie e cani che accompa-        della saliva. Intanto, in attesa di un pro-
trodotto un capitoletto sui “cani di as-     gnano chi soffre di sindrome da stress        cesso di armonizzazione e normazione
sistenza alle persone con disabilità” per    post traumatico, in cui si sono fatte stra-   italiano ed europeo sui cani da assisten-
far emergere un mondo che ormai esi-         da alcune associazioni che già si occu-       za, le storie più belle le raccontano i pa-
steva già da qualche anno e che nulla ,      pavano di interventi assistiti con gli ani-   droni dei loro amici a quattro zampe.
o quasi, ha a che fare con la pet therapy.   mali e che si sono via via specializzate
Un mondo fatto non solo di cani gui-         nella loro preparazione, autonomamen-            Alessandra, Lulù e un istituto di ri-
da per i non vedenti (gli unici tutelati     te o in collaborazione con centri di adde-    abilitazione. Dopo un incidente strada-
dalla legge), ma anche di cani che svol-     stramento cinofilo e allevamenti.             le nel 2002, la conseguente paraplegia
gono compiti che chi ha problemi fisi-          Dog4Life onlus, con sede a Milano e        e il ricovero all’Istituto di Montecatone
ci, cognitivi, mentali o di udito non ri-    in Toscana, è stata una delle prime in        (Imola) per la riabilitazione, Alessandra
esce a eseguire autonomamente. Come          Italia; tra i loro abbinamenti ce n’è uno     ha deciso di prendere un cucciolo per-
per esempio andare a prendere il telefo-     particolare: quello di Brenda e Tatà, una     ché si sentiva un po’ giù. «Prima di Lulù
no quando suona o anche solo avvisare        bambina con frequenti crisi epilettiche       mi vergognavo a uscire di casa e a farmi
se squilla, oppure fare da ponte nell’in-    e una cagnolina che riesce a riconosce-       vedere in carrozzina. Ero in quella fase

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in cui seduta non mi piacevo. Lei però       me scrivono un libro, La sedia di Lulù, da     conoscere la figura dei cani da assisten-
è riuscita a canalizzare i miei pensie-      cui è stato tratto anche uno spettacolo        za, validi ausili per molte persone con le-
ri verso altro e, nell’accudirla, ho capi-   teatrale. «Intanto sono diventata io stes-     sione spinale». «Peccato che manchino i
to che potevo ancora essere utile». Ma       sa operatore di pet therapy». «Ora lei e al-   fondi per il loro addestramento, un albo
un giorno, tirando forte il guinzaglio       tre due ex pazienti dell’ospedale di Mon-      delle figure professionali riconosciute e
in un parchetto di Massa Lombarda,           tecatone, Lisa e Silvia, portano avanti        non esista ancora né un metodo appli-
in provincia di Ravenna, dove Alessan-       con Chiaramilla “Abili a 4 zampe”, un          cativo standardizzato né una legge che
dra Santandrea vive da 43 anni, il cane      progetto di interventi assistiti con gli       li faccia entrare dappertutto», commen-
la fa ribaltare. Così entrambi iniziano      animali all’interno dello stesso istitu-       ta Marina Casciani.
un percorso di educazione cinofila, poi      to», dice la referente dell’associazione.
si danno all’obedience – una disciplina          A Montecatone utilizzano gli inter-
fatta di una routine di esercizi di “ob-     venti con i cani come fossero «delle vere
bedienza” – e infine arriva il lavoro per    e proprie attività riabilitative: lanciare
fare da supporto. «Oggi Lulù apre e chiu-    una pallina, mettere le crocchette nel-               A fianco: un cane addestrato
de porte e cassetti, mette i panni nella     la ciotola, accarezzare il loro pelo, infat-          dall’associazione Il mio labrador
lavatrice, mi porta le mollette quando       ti, sono tutti esercizi per la mobilità di
                                                                                                   In basso: Alessandra e Lulù.
stendo il bucato», racconta. Conoscono       braccia e mani», spiega Roberta Vannini,              Entrambe si occupano di pet
Marina Casciani, responsabile dell’asso-     coordinatrice di Terapia occupazionale                therapy per l’associazione
ciazione ferrarese Chiaramilla, e insie-     dell’ospedale imolese. «Inoltre facciamo              Chiaramilla

                                                                                                                                   9
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L’INCHIESTA Migliori amici

                                             la visione di me stessa e la prospettiva       uscito a trovare uno stimolo per reagire.
                                             per il futuro: al di là dell’aiuto concreto,   Quotidianamente facciamo 15 minuti di
                                             mi sono sentita più sicura e meno sola,        addestramento per sei volte al giorno:
                                             soprattutto nei momenti di scoramen-           per Lois qualsiasi cosa le chieda di fare è
                                             to. Avere una routine che costringe a gio-     un gioco, lei scodinzola, si diverte e nel-
                                             care con Yago e a fare una passeggiata         lo stesso tempo mi aiuta. Ogni volta che
                                             con lui aiuta ad attirare l’attenzione po-     la vedo all’opera rimango sempre stupe-
                                             sitiva della gente e a uscire da se stessi»,   fatto dalla sua capacità di apprendimen-
                                             confida Sara. «Ora lo porto dappertutto,       to: è veramente incredibile, impara nel
                                             tranne in quelle situazioni che possono        giro di poco tempo (forse il segreto sono
                                             creargli troppo stress come per esem-          le salsicce che le do come premio quan-
                                             pio un concerto». Prima di stare defini-       do esegue un comando). A parte questo
                                             tivamente insieme, i due si sono visti         piccolo dettaglio, è proprio brava. Ricor-
                                             solo due volte durante l’anno e mezzo di       do un giorno terribile in cui non riusci-
                                             addestramento del cane. Yago infatti è         vo a muovermi, avevo un mal di testa
                                             stato formato “a distanza” dall’associa-       pazzesco e lei è stata per nove ore vici-
                                             zione Il mio labrador di Macerata, nelle       no al mio letto senza mai allontanarsi».
                                             Marche. «Siamo nati nel 2015 e abbiamo            Lois è stata formata grazie all’asso-
                                             già consegnato 13 cani da assistenza di-       ciazione di volontariato Puppy Walker
                                             sabili, undici li daremo entro fine anno       di Selvazzano Dentro, vicino Padova.
                                             e altri nove sono in preparazione», dice
                                             Andrea Zenobi, presidente dell’associa-
   Sara e Yago, una vita in simbio-          zione marchigiana. «Tra questi c’è an-
si. «Mi accompagna a lezione, al mer-        che Roy, un cucciolo che presto andrà
cato e sul treno, viene a messa con me       ad aiutare Manuel Bortuzzo, il nuota-
prendendosi un sacco di coccole da tut-      tore finito in carrozzina a causa di un
to il quartiere, raccoglie gli oggetti ca-   colpo di pistola alla schiena».
duti a terra, mi aiuta a togliere giacche,
felpe e maglioni, mi porta il pigiama».         Alberto, Lois e la sclerosi multipla.
Sara Gulotta ha 25 anni, è in carrozzina,    «Da due anni sono in compagnia di una
viene da Brescia ma frequenta la facol-      fantastica meticcia di nome Lois, che
tà di Pedagogia all’Università di Pado-      era stata abbandonata nelle campagne
va: una studentessa fuorisede che vive       di Catania e che ho adottato attraver-
in uno studentato con le sue coinquili-      so il web. All’inizio era semplicemente
ne e con Yago, un «dolcissimo» labrador      un cane da compagnia, ma ora è molto
di tre anni e mezzo.                         di più. Tutte le mattine alle sei Lois mi
   «Sono stati i miei genitori a volere      sveglia leccandomi la faccia, recupera il
che prendessi un cane da assistenza          telefono e me lo porta a comando, e “mi
quando ho deciso di trasferirmi a Pa-        dà una zampa” in molte altre faccende».
dova per studiare», racconta. «All’inizio    A parlare è Alberto, quarantenne trevi-
è stato uno sconvolgimento totale: lo de-    giano che da nove anni convive con la
sideravo tanto, ma l’idea di dover accu-     sclerosi multipla tra problemi motori e
dire un animale, per me che non sono         psicologici. Ma con l’arrivo di Lois tut-
autosufficiente, mi spaventava. Quan-        to è cambiato.
do però ho capito che potevo facilmen-          «Esco di casa più volentieri, riesco a
te prendermi cura di lui, ho cambiato        socializzare molto più di prima, sono ri-

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

«Siamo nati nel 2004 per addestrare            Cani da assistenza: ora serve una legge
cani guida per ciechi, ma da un anno
e mezzo ci occupiamo anche di cani da          per garantire standard unici in tutta Europa
assistenza nonostante la difficoltà di re-
perire risorse», dice Paola Boaretto, pre-
sidente della onlus. «Oltre a Lois c’è an-
che Moira, voluta dai genitori di Laura
                                               I   cani da assistenza
                                                   «devono seguire un
                                               percorso educativo e
                                                                               questa importante
                                                                               funzione sociale. Ma
                                                                               fondamentali sono anche
                                                                                                              umana e veterinaria, alla
                                                                                                              cinofilia e al settore socio-
                                                                                                              sanitario collaborino con
per aiutare la figlia di dodici anni con       di addestramento che            le pari opportunità di         un obiettivo comune:
una disabilità intellettivo relazionale».      rispetti i requisiti previsti   accedere tanto a servizi       garantire la sicurezza
                                               dall’Assistence dogs            pubblici quanto privati».      alle persone che al cane
                                               international (Adi)». Le        Per questo il ministero        affidano non solo la
                                               Linee guida nazionali sulla     per la Famiglia e le           loro autonomia, ma in
                                               pet therapy dicono questo       disabilità e la direzione      alcune situazioni anche
                                               e nulla più. Lo confermano      generale Sanità animale        la vita, e salvaguardare
                                               dal Centro di referenza         e dei farmaci veterinari       il benessere di questi
       A fianco: Sara e Yago, addestrato
       da Il mio labrador a Macerata           nazionale per gli interventi    del ministero della Salute     preziosi compagni a
                                               assistiti con gli animali       stanno procedendo              quattro zampe. Il dialogo
       In basso: Alberto e Lois. Il cane è     dell’Istituto zooprofilattico   in sinergia al fine di         con gli esperti, lo studio
       stato formato grazie all’associazione
                                               sperimentale delle              trasformare quello che oggi    da parte della normativa
       di volontariato Puppy Walker
                                               Venezie. «Nel nostro            è un settore basato sulla      e dei modelli gestionali
                                               Paese, il fenomeno ha           legge n. 37 del 1974 (quella   attualmente già operativi
                                               ricevuto attenzioni via         sui cani guida per ciechi)     in altri Paesi europei e la
                                               via crescenti negli ultimi      e sui successivi accordi       partecipazione di delegati
                                               cinque anni e oggi emerge       Stato-Regioni, che nella       italiani ai tavoli tecnici
                                               in modo sempre più              maggior parte dei casi         attivi presso il Centro
                                               evidente la necessità di        non trovano applicazione       europeo di normazione
                                               un riordino del settore,        effettiva sul territorio,      (Cen), che sta procedendo
                                               per garantire la massima        in una proposta di             a elaborare uno standard
                                               tutela della persona            riorganizzazione che tuteli    operativo e di training
                                               disabile che richiede un        il binomio cane-persona        unico, mette in luce
                                               cane da assistenza», è          disabile: un’unione che        l’impegno e l’attenzione
                                               l’orientamento del Centro.      è sia condivisione del         rivolta ai cani da
                                               «Bisogna garantire che          quotidiano sia legame          assistenza. Si tratta di un
                                               il servizio erogato da          affettivo indissolubile.       momento importante, per
                                               associazioni o singoli          «Le istituzioni italiane       un ambito che richiede di
                                               professionisti del settore      oggi puntano a costruire       essere prima riorganizzato
                                               cinofilo risponda a precisi     una “filiera” del cane         e, di conseguenza,
                                               standard qualitativi,           da assistenza fondata          adeguatamente normato,
                                               nella massima tutela            su un approccio                al fine di garantire che
                                               del benessere dei cani          multidisciplinare in           tutte le parti coinvolte,
                                               che vengono allevati e          cui i professionisti che       incluso l’animale, siano
                                               preparati per svolgere          afferiscono alla medicina      adeguatamente tutelate».

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

L’INCHIESTA Migliori amici

    Roberta e Guido, un “accompagna-
tore” adottato da grande. Lei ha perso
la vista per colpa di un glaucoma, lui
viene dal canile nonostante sia «buo-
no, bravo e con un faccione simpaticis-
simo». Lei è stata a capo dell’Unione
italiana ciechi e ipovedenti di Verona,
attualmente lavora in una compagnia
assicurativa e riveste la carica di pre-
sidente della Consulta comunale del-
la disabilità, lui invece è stato abban-
donato in quel di Napoli e ora è il suo
cane guida dopo solo sei mesi di for-
mazione effettuata sul posto e non in
una delle tante scuole di addestramen-
to tradizionali.
   «Adottato da “adulto”, a sette anni,
Guido è riuscito a diventare un valido
aiuto per muoversi in autonomia» gra-
zie al progetto “Quando è un cane che
ti accompagna” realizzato dell’associa-
zione Voci oltre noi di cui Roberta Man-
cini è l’anima. «Un progetto etico, non
per tutti i cani e non per tutti i ciechi,
ma certamente un’opportunità per chi
intende scegliere con consapevolezza
il proprio “accompagnatore” coadiuva-
to da un veterinario comportamenta-
lista e da un istruttore o educatore ci-
nofilo. Gli scopi sono principalmente
quelli di ridurre al minimo la possibi-
lità che l’abbinamento cane guida-pa-
drone fallisca, formando entrambi sul
luogo di residenza e non a distanza, la-
vorando sulla loro relazione, sull’orien-
tamento, sulla mobilità e sui posti che
frequentano più spesso, e di accorcia-       di cultura». Un altro progetto che sta
re i tempi di attesa – nonché i costi –      molto a cuore a Voci oltre noi è “Anima-
per la formazione e la consegna, dan-        bili”: un libro fotografico con gli scat-            Sopra: Roberta e Guido del progetto
do al tempo stesso una chance anche          ti d’autore di Gianluca Balocco voluto               “Quando è un cane che ti accompagna”
ai cani più sfortunati», spiega Rober-       «per canalizzare l’attenzione verso quei             voluto dall’associazione Voci oltre noi
ta, classe 1967.                             cani o gatti zoppi, ciechi, sordi o senza
                                                                                                  A fianco: in alto MindDog (Australia);
   «Dal 2014 a oggi abbiamo fatto quat-      una zampa che nessuno vuole, ma che                  in basso uno scatto del libro fotografico
tro abbinamenti tra persone non ve-          invece hanno la capacità di accettare la             “Animabili” di Gianluca Balocco e
denti e animali presi dal canile: non ne     propria disabilità con grande normali-               un’iniziativa del Centro di referenza
                                                                                                  nazionale interventi assistiti con animali
facciamo una questione di numeri ma          tà. Dovremmo tutti imparare da loro».

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

    Quando Fido è un valido supporto           correre, ma ho già fatto passi da gigante».
emotivo. Siamo in Australia. Una dia-              In Italia i cani da assistenza psichia-
gnosi di depressione associata ad ansia,       trica sono una realtà ancora lontana da
attacchi di panico e agorafobia. «Tanto        venire, anche se il Centro cinofilo delle
che difficilmente uscivo di casa. Così,        Vaude, nel Canavese, in provincia di Tori-
visto che i farmaci e le sedute dallo psi-     no, ne fa un accenno. «Noi finora ci siamo
cologo non bastavano più, ho iniziato a        occupati di cani d’assistenza per perso-
cercare un cane e mi sono imbattuto in         ne con disabilità fisica e di cani da sup-
Sasha, una randagia dolcissima che mi          porto emotivo relazionale per tre ragazzi,
ha “costretto” a fare una passeggiata con      rispettivamente con autismo, sindrome
lei tutti i giorni. Poi ho deciso di portar-   di Asperger, lieve ritardo cognitivo, e per
la a scuola di obbedienza: sono diventato      una persona che aveva la fobia di sali-
                                                                                                       MODI, TEMPI E COSTI
molto più tranquillo e molto più rilassa-      re in aereo», interviene Susanna Colet-
to nel tenerla al guinzaglio, ma sfortuna-     to, istruttrice cani da pet-therapy, assi-
tamente non le era permesso entrare nei        stenza e non solo, nonchè vicepresidente
centri commerciali, nei negozi, nei cine-      dell’Associazione professionale naziona-
                                                                                                       Training cane da assistenza:
ma, nei teatri e, naturalmente, non po-        le operatori cinofili per fini sociali. «In
                                                                                                       • scelta del cucciolo proveniente
teva venire a lavorare con me». E qui en-      tutti questi casi è molto importante la-                da allevamenti selezionati,
tra in scena MindDog, un’associazione          vorare in accordo con la famiglia e con                 affidamento a una famiglia
che addestra e certifica cani da assisten-     l’équipe multidisciplinare di riferimen-                che si occupa di garantirne la
za psichiatrica per le persone con proble-     to». Un aspetto ribadito anche da Andrea                socializzazione e l’educazione di
mi di salute mentale.                          Zenobi de Il mio labrador: «Per le disabili-            base. Successivamente l’animale
   Oggi Marc – il nome è di fantasia – tro-    tà psichiche e i disturbi dello spettro au-             viene formato in modo specifico
va ancora difficile andare nei luoghi af-      tistico serve il parere degli specialisti e la          per i compiti che dovrà svolgere
follati, ma con Sasha lo fa comunque. E        collaborazione dei genitori (sono loro in               e poi assegnato alla persona con
anche i suoi colleghi l’hanno accettata:       pratica a doversi occupare del cane), ma                disabilità che l’ha richiesto;
«Sanno che non devono accarezzarla o di-       un amico a quattro zampe può davvero                    • scelta del cucciolo, affidamento
strarla senza il mio permesso, perché in       fare miracoli: è un mediatore con il mon-               alla persona disabile e avvio
fondo, quando indossa la pettorina, sta        do, aumenta la socialità, regala tranquil-              di un percorso educativo
lavorando. Raccoglie il mio stato emoti-       lità ed è un validissimo compagno per                   condiviso da entrambi. Questo
vo molto prima di me, e mi spinge o mi         evitare pericoli o segnalarli ai familiari».            secondo approccio sembra
lecca la mano quando capisce che mi sto        Perché, come si dice, il cane è pur sempre              ridurre maggiormente il numero
agitando. Ho ancora tanta strada da per-       il migliore amico dell’uomo. ■                          di cani che non raggiungono
                                                                                                       l’operatività, risultando anche
                                                                                                       meno costoso.

                                                                                                       Tempi: 12-24 mesi compreso
                                                                                                       l’inserimento al fianco della
                                                                                                       persona con disabilità.

                                                                                                       Costo dell’addestramento: dai
                                                                                                       10mila ai 15mila euro (qualcosa
                                                                                                       di più nel caso di cani guida per
                                                                                                       non vedenti), motivo per cui le
                                                                                                       associazioni sono sempre alla
                                                                                                       ricerca di fondi.

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

INSUPERABILI Intervista ad Antonio Genovese
di Stefano Tonali

SE IL MISTER
è in carrozzina
Seduto sulla panchina
dell’Empoli Ladies Football
Club in veste di coach,
quest’anno ha portato
le sue ragazze in serie A

P
       er anni si è sentito ripetere sem-    lenatore in carrozzina (Lampi di stampa      Milano per una broncopolmonite, Anto-
       pre la stesa frase: «Certo che un     editore) come recita il titolo della sua     nio conosce l’allora presidente dell’Inter
       disabile non può allenare e non       biografia. Per comprendere bene que-         Massimo Moratti. I due chiacchierano,
può partecipare ai corsi federali per con-   sta storia, però, bisogna fare un passo      si scambiano idee, parlano di calcio, la
seguire il patentino», quasi come fosse      indietro, fino agli anni adolescenziali e    grande passione di entrambi. Moratti ca-
qualcosa di scontato. Ma Antonio Ge-         a quella passione per il calcio che non      pisce che Antonio ne sa di pallone e così
novese è una di quelle persone che non       lo ha mai abbandonato. Ma soprattutto        gli propone di contattarlo: «Si vede che
danno mai nulla per scontato, che non        bisogna raccontare l’incidente stradale      hai occhio», gli dice, «quando esci dall’o-
si fermano mai di fronte a un ostacolo e     che, nel 1991, ha cambiato per sempre        spedale chiama, mi piacerebbe coinvol-
che non sanno cosa voglia dire un muro,      la sua vita. Un episodio che gli ha tolto    gerti nell’Inter».
o meglio, sanno come abbatterlo. E così,     tanto, ma che gli ha dato anche la capa-        E così, da quel momento, Genovese –
giorno dopo giorno, Antonio è riuscito a     cità di lottare.                             da sempre tifosissimo del Milan – inizia
costruirsi il suo presente nel mondo del        In ogni storia da raccontare, però, c’è   a lavorare come osservatore per i “rivali”
calcio, arrivando a ottenere prima il pa-    sempre il destino che, come sottolinea       dell’Inter, incarico che svolge con gran-
tentino Uefa B e poi quello Uefa A, pri-     Antonio, «si diverte a metterci davanti      dissima passione e professionalità per
mo tecnico con disabilità a raggiunge-       strade nelle quali non avremmo mai im-       dieci anni, fino al 2006. Poi, dopo alcu-
re un traguardo del genere. Questa è la      maginato di imbatterci». Un giorno di        ne esperienze sulla panchina ad allena-
storia di un milanese classe 1977, L’al-     maggio del 1996, ricoverato in ospedale a    re ragazzi di club lombardi, per Antonio

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

arriva un’altra svolta: approda al calcio
femminile, dove a oggi può vantare, tra        «Non so cosa                                   la che dovrebbe esserci in ogni sport. Ri-
                                                                                              cordo che quando allenavo gli uomini,
le tante esperienze, quella con la Sovice-
se in serie D, quella come collaboratore       farò e dove                                    alle volte mi sembrava di avere a che fare
                                                                                              con dei robot, che ripetevano gli eserci-

                                               sarò domani,
tecnico con la Res Roma in serie A e, nel-                                                    zi senza fare domande. Invece le ragazze
la serie cadetta, con la Domina Neapo-                                                        chiedono, si informano, vogliono capire,
lis Academy, l’Apulia Trani e oggi quel-                                                      vogliono essere a conoscenza di tutto e
la con l’Empoli Ladies, club con il quale
quest’anno, in veste di allenatore in se-
                                               ma so che non                                  questo, per un allenatore, è fonte di sod-
                                                                                              disfazione.
conda e responsabile tattica, ha ottenuto
la promozione nella massima serie. Una         mi fermerò                                        Le parole muro, barriera, ostacolo
passione, quella per il calcio femminile,
che lo ha portato a lavorare anche come        mai davanti                                    cosa significano per lei?
                                                                                                 Esistono due tipi di barriere, quelle ar-

                                               a nessun
talent scout per il Seattle.                                                                  chitettoniche e quelle mentali. Le secon-
                                                                                              de sono quelle più difficili da abbattere
   Cosa ha voluto dire, quell’inciden-
                                               ostacolo»
                                                                                              perché, in fin dei conti, quelle architet-
te, per un ragazzo di 14 anni?                                                                toniche le superi, ma quelle mentali non
   L’incidente mi ha tolto la possibilità                                                     sono certo facili da buttare giù.
di diventare calciatore, ma non quella
di allenare. Alle volte la vita ci pone da-    ce sledge hockey, ho iniziato ad allenar-         Quali sono i suoi prossimi obietti-
vanti ostacoli duri da superare, ma poi        mi con la Polha Varese. Allenarsi il sa-      vi professionali?
tocca a noi rimboccarci le maniche e ri-       bato, però, dopo una settimana di lavoro,         Vorrei avere la possibilità di entrare
scrivere il nostro percorso. Non so cosa       era dura: per questo ho deciso di tornare     a far parte dei Gruppi sportivi milita-
farò e dove sarò domani, ma so per certo       al calcio, sport che avevo abbandonato        ri. Ho sempre amato l’Arma dei carabi-
che non mi fermerò mai davanti a nes-          per colpa di altri, di tutti quelli che mi    nieri e mi piacerebbe poter allenare, un
sun ostacolo, perché, come si usa dire a       dicevano che una persona in carrozzina        giorno, una sua Nazionale di calcio. Vor-
Roma, città che amo e in cui ho lavora-        non può fare il tecnico. E così oggi sono     rei che non ci fosse alcun tipo di distin-
to come collaboratore tecnico di mister        l’unico allenatore disabile professionista    zione tra persone disabili e normodota-
Melillo alla Res Roma, so’ de coccio.          dotato di patentino Uefa A, con l’incari-     te, non solo per gli atleti ma anche per i
                                               co di allenatore in seconda e responsabi-     tecnici. Il primo caso, in Italia, in cui è
   Quanto l’ha aiutata, nel riappro-           le tattica, ruolo che spero di continuare a   stata data l’opportunità alle persone di-
priarsi della sua vita, il fatto di esse-      svolgere anche nella prossima stagione.       sabili di lavorare per le forze dell’ordi-
re uno sportivo?                                                                             ne risale al 2010, quando il Comune di
   Penso mi abbia aiutato tanto, anche            Quali sono le differenze che ha ri-        Lecce ha offerto la possibilità ad alcune
se all’inizio neanche me ne sono accor-        scontrato tra il calcio maschile e quel-      di rendersi utili, vigilando, per esempio,
to, perché devo ammettere che lo sport         lo femminile?                                 sui parcheggi riservati, sugli scivoli e sui
lo praticavo più che altro per fare qualco-       Ancora oggi c’è chi pensa che il cal-      percorsi preferenziali. Purtroppo, penso
sa. I primi tempi, quando ancora mi tro-       cio femminile sia “palla lunga e peda-        che quello di indossare la divisa dei ca-
vavo al centro di riabilitazione Giusep-       lare”, ma non è assolutamente così: può       rabinieri resterà un sogno, ma di certo
pe Verdi di Villanova d’Arda, con alcune       insegnare tanto dal punto di vista tatti-     l’amore per l’Arma rimarrà sempre forte.
infermiere andavo ad assistere alle par-       co e non solo, perché le ragazze sono un
tite di pallavolo della Maxicono Parma.        esempio di sacrificio e abnegazione. Il           Come vede il suo futuro?
Più tardi ho iniziato a giocare a basket       denominatore comune, nel calcio fem-              Il mio futuro lo sto costruendo ancora
in carrozzina e quando, in vista dei Gio-      minile, è la passione. Non girano soldi,       e non so dove arriverò alla fine del mio
chi paralimpici invernali di Torino del        nessuna di loro può vantare ingaggi su-        percorso. Quello che so è che vivrò ogni
2006, è nata in Italia la disciplina dell’i-   per. È solo la passione ad animarle, quel-     giorno al massimo. ■

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

CRONACHE ITALIANE/1 Treviso
di Maria Gabriella Lanza

Fondente,                                                                    ne che da anni si occupa di assistenza a
                                                                             persone con autismo. «È nata così l’ini-
                                                                             ziativa #cooking4autism: ogni settima-

il gelato
                                                                             na i ragazzi preparano, con l’aiuto di chef
                                                                             e operatori specializzati, biscotti, pasta
                                                                             fresca e, da qualche mese, anche un ge-
                                                                             lato di alta qualità. Per loro è una pic-

che piace
                                                                             cola palestra di vita in cui piano piano
                                                                             imparano a diventare più autonomi. Ab-
                                                                             biamo notato che la loro capacità di co-
                                                                             municare con gli altri è migliorata: rie-

e che fa bene
                                                                             scono a confrontarsi con il maestro di
                                                                             bottega, a eseguire gli ordini e a relazio-
                                                                             narsi con il resto della cucina. Sono tra-
                                                                             guardi che, senza attività di questo tipo,
                                                                             richiederebbero ore di esercizi fatti a ta-
                                                                             volino. C’è poi un aspetto che non va tra-
                                                                             lasciato: tra i fornelli sviluppano un sen-
                                                                             so di autostima che prima non avevano,
                                                                             si sentono inclusi, parte di una reale at-
                                                                             tività lavorativa».

                               P
                                                                                 Il laboratorio artigianale è stato aper-
Una gelateria sociale                   er le strade di Treviso gira una     to nei locali di Alternativa ambiente co-
                                        vecchia Fiat 500 special mol-        operativa sociale a Vascon di Carbone-
a bordo di una Fiat 500:                to particolare. Al suo interno ci    ra, nel trevigiano, dove è possibile anche
è l’iniziativa lanciata        sono una decina di vaschette di gelato        comprare il gelato e ammirare questa
                               artigianale: cioccolato fondente, frago-      Fiat 500 sui generis: «Le persone si fer-
a Treviso dalla Fondazione     la al 70%, pistacchio di Bronte, liquiri-     mano, fanno le foto e vogliono assaggia-
Oltre il labirinto,            zia e il caratteristico Bellini con prosec-   re il nostro gelato. L’idea della gelateria
                               co Docg, tutti preparati e venduti da 20      mobile appartiene alla famiglia Tonolli
in collaborazione              gelatai con disturbi dello spettro autisti-   che ha aperto 150 attività di questo tipo
con Alternativa ambiente       co. Grazie alla Fondazione Oltre il labi-     nel mondo e ci ha concesso l’esclusiva
                               rinto e ad Alternativa ambiente coope-        per l’Italia», continua Giustini.
cooperativa sociale.           rativa sociale, l’auto simbolo del made           Tra i gelatai del marchio Fondente
Protagonisti del progetto      in Italy nel mondo è stata trasformata        c’è Jacopo, un ragazzo con autismo di
                               in una vera e propria gelateria solidale.     19 anni. L’anno scorso ha conquistato la
20 ragazzi con autismo         Il progetto “Fondente, il gelato che scio-    semifinale del Tiramisù World Cup, la
guidati da chef                glie il cuore” è stato avviato a maggio e     gara che premia il miglior tiramisù del
professionisti                 in poco tempo tutti i ragazzi, dai 15 ai 25   mondo. Sbattendo uova e mascarpone
                               anni, sono diventati dei gelatai provetti.    alla velocità della luce, in soli sei minu-
                                   «Cinque anni fa abbiamo capito che        ti ha terminato il suo dolce, sbaraglian-
                               la cucina era il luogo in cui i giovani con   do la concorrenza. Non è arrivato sul po-
                               autismo potevano esprimere al meglio          dio della prestigiosa competizione che si
                               le loro capacità», spiega Carlo Giustini,     tiene a Treviso ogni anno, ma per lui e
                               responsabile del progetto “Fondente” e        per i suoi compagni è stata ugualmente
                               segretario di Oltre il labirinto, fondazio-   una grande vittoria.

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

   «Jacopo si sente il miglior pasticcere    ci forniscono le materie prima e tecno-       in crisi e non avere in cucina un Gordon
del mondo, si è appena diplomato alla        logie di alta qualità perché con i nostri     Ramsay – lo chef scozzese noto per le sue
scuola alberghiera e lavora con impegno      prodotti non scherziamo. È un gelato che      sfuriate in tv – fa bene a tutti. Inoltre, se
nei nostri laboratori», racconta Giustini.   conquista tutti e fa bene a tutti. Anche      un cliente vede che in quella pasticceria
   Uno degli insegnanti di Jacopo e de-      le famiglie dei ragazzi partecipano atti-     o in quel ristorante lavora un ragazzo più
gli altri ragazzi è lo chef professionista   vamente all’iniziativa. Abbiamo fatto dei     fragile, capisce che quello è un luogo in
Omar Lapecia Bis: «Vedo i loro occhi bril-   cooking show con le mamme, mentre ai          cui si dà importanza alle persone e sicu-
lare quando cominciano un lavoro e ri-       papà abbiamo lasciato il compito di ap-       ramente tornerà. I nostri futuri cuochi»,
escono a portarlo a termine con succes-      parecchiare. Quando devi affrontare l’av-     conclude Omar, «rappresentano un valo-
so», spiega Omar. Nel laboratorio ognuno     ventura di un figlio con disabilità ti puoi   re aggiunto per l’azienda e per chi ha la
ha il suo compito: «C’è chi è addetto al     sentire solo e avere un gruppo che ti sup-    fortuna di lavorare con loro». ■
frullatore, chi alla pulizia della macchi-   porta è fondamentale».
na, chi imposta le temperature. La cosa          L’obiettivo finale è assicurare ai ra-
che mette d’accordo tutti è quando il ge-    gazzi un futuro in autonomia: «I nostri
lato è pronto e ce lo mangiamo», raccon-     gelatai ce la mettono tutta e spero che
ta Omar ridendo. Il gusto che riscuote       molte aziende daranno loro una pos-
più successo è il cioccolato fondente: «Ha   sibilità. Nel mondo del lavoro tutti vo-
un sapore incredibile, ma anche la fra-      gliono il cuoco alla Carlo Cracco pronto
gola coltivata in cooperativa è molto ri-    e fatto, pochi hanno voglia di far crescere
chiesta».                                    qualcuno in cucina e, se quel ragazzo ha               In alto: I ragazzi del progetto
                                                                                                    “Fondente, il gelato che scioglie il
                                             delle difficoltà, non lo prendono neanche              cuore”
    Il progetto ha coinvolto da subito       in considerazione. Invece, questi giova-
l’intera città. «Abbiamo professionisti      ni portano un clima di serenità. I rumo-
del settore che ci affiancano, aziende che   ri improvvisi e le urla possono metterli

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

CRONACHE ITALIANE/2 Bologna
di Laura Pasotti

La sartoria solidale
che crea abiti per tutte
Licenziata perché                               ché sono il preludio a un libro che Sara       pena compiuti, speaker radiofonica con
                                                scriverà e a cui arriverà in maniera pro-      una grande passione per i social, Elena
si assentava troppo spesso                      fessionale», racconta Montanari. «In Sar-      Rasia è in sedia a ruote a causa di una
per assistere la figlia                         torie Leggere lei è un’autrice a cui paghia-   paralisi cerebrale che l’ha colpita nella
                                                mo i diritti per ogni capo con i suoi testi    mobilità. «Prima di trovare chi sapesse
con sindrome di Down,                           che vendiamo ed è una copywriter che           cucire, ho cercato qualcuno che potesse
Barbara Montanari ha creato                     ha ideato per noi alcuni slogan: per lei è     comunicare la mia idea di impresa», pro-
                                                stato un passaggio importante perché è         segue Montanari, che ha creato Sartorie
una sartoria che dà lavoro                      uscita dal discorso legato alla disabilità,    Leggere dopo essere stata licenziata per-
a persone disabili e non.                       si è inserita in un contesto di pari e ha      ché, in quanto mamma single, si assen-
                                                capito che la strada della poesia ha una       tava spesso per assistere la figlia. «Ele-
I testimonial? Lodo Guenzi                      valenza al di là della sua famiglia e de-      na veniva da un certo numero di tirocini
e Lo Stato sociale”                             gli educatori».                                scollegati tra loro, senza un progetto di
                                                   L’idea di ricamare i pensieri di Sara Ya-   crescita professionale, e dove non si tene-
                                                koubi sulle magliette è della social media     va conto delle sue capacità. In alcuni, era
                                                manager di Sartorie Leggere: 27 anni ap-       prevista addirittura una manualità che

«M
                i sento viva perché so ve-
                dere il mondo all’ingiù».
                È una delle frasi ricamate
sulle t-shirt di Sartorie Leggere, il proget-
to di impresa di Barbara Montanari, ma-
dre di due figli, di cui una con sindro-
me di Down. Anche l’autrice della poesia
da cui sono state prese quelle parole ha
la trisomia 21: è la 23enne Sara Yakou-
bi, giovane frequentatrice di un gruppo
di poeti formato da studenti universitari
che, quest’anno, si è iscritta di nuovo alle
superiori, lei che ne è uscita con un atte-
stato di frequenza come capita a molte
persone con disabilità cognitiva, frequen-
tando i corsi serali per poter prendere il
diploma. «Abbiamo scelto di chiamare
le t-shirt ricamate “Pagine tessili” per-

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SuperAbile INAIL Luglio 2019

                                                                                                         A lato: alcuni momenti con le
                                                                                                         fondatrici di Sartorie Leggere

                                                                                                         Nella pagina a fianco: Il gruppo
                                                                                                         musicale Lo Stato sociale con le
                                                                                                         t-shirt della linea “Pagine tessili”

                                                                                             trice e una coordinatrice di produzione,
                                                                                             alcuni laboratori a cui ci appoggiamo e
                                                                                             due persone che ci aiutano in sede», dice
                                                                                             Montanari. «Puntiamo su talento e desi-
                                                                                             derio, non vogliamo collocare le persone
                                                                                             disabili tanto per trovare loro un lavoro
                                                                                             costringendole a fare qualcosa che non è
                                                                                             nelle loro corde». L’obiettivo è valorizza-
                                                                                             re le capacità delle persone per farle cre-
                                                                                             scere in un ambito professionale e farle
                                                                                             diventare autonome. «Vogliamo forma-
                                                                                             re persone con competenze artigianali
                                                                                             e professionali, altrimenti si rimane nel
                                                                                             circolo vizioso dei tirocini in cui finisco-
lei, evidentemente, non ha. Quando le ho       re il gruppo musicale Lo Stato sociale e      no molte ragazze e in cui rischiava di re-
proposto il lavoro, ha accettato con entu-     a far conoscere loro le “Pagine tessili” di   stare intrappolata anche Elena».
siasmo». Montanari ci tiene, però, a preci-    Sara Yakoubi. Un successo: Lodo Guenzi            E gli abiti? Realizzati con tessuti nuo-
sare che il percorso di social media ma-       e gli altri componenti della band ne sono     vi da eccedenze di produzione, rigorosa-
nager di Elena Rasia non è improvvisato:       diventati testimonial.                        mente made in Italy, hanno una vesti-
«Non l’ho scelta solo in quanto millen-                                                      bilità studiata per donne con qualsiasi
nial che si trova a suo agio con i social»,        Oltre a Barbara, Elena e Sara, dietro     fisicità, da quelle in sedia a ruote a quel-
spiega. «Insieme abbiamo frequentato un        Sartorie Leggere c’è una rete di donne:       le con sindrome di Down che faticano
corso di web e social marketing promos-        ci sono le ex signore della moda degli        a trovare nella moda mainstream abiti
so dalla Regione Emilia Romagna e ri-          anni Ottanta e Novanta, «tra cui la mia       che le valorizzino, fino alle signore over-
volto ad aspiranti imprenditori. Ed è pro-     mamma», spiega Montanari, che hanno           size. «Li abbiamo testati su ragazze in
prio come giovane imprenditrice che lei        messo a disposizione le loro competen-        carrozzina che hanno difficoltà a vestir-
ha partecipato, imparando tantissimo su        ze (una è la ricamatrice che ha realizzato    si in modo autonomo, non hanno né cer-
come costruire campagne social e crea-         le t-shirt) e sono pronte a diventare mae-    niere né bottoni e le scollature sono ben
re siti Internet. Anche lei, come Sara, ha     stre per chi vuole mettersi in gioco nella    calibrate», conclude Barbara Montanari.
solo un attestato di frequenza delle scuo-     sartoria. E le ragazze, disabili e non, che   «Non sono taglie comode ma hanno un’e-
le superiori: il curriculum se lo sta facen-   fanno da modelle. «Al momento abbiamo         leganza non strutturata che li rende ac-
do sul campo». È stata Elena a contatta-       una sarta, una modellista, una ricama-        cessibili a tutte». ■

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