ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina

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ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina
Riduzione
del colesterolo LDL
>50%
in tutti i gruppi trattati
                                                   1

    euro 10,61

                                                                     MONOGRAFIA – PAGINAADVROSETEM – DEP. AIFA 16/09/2020
     Classe A

                                                                                                                                 L’associazione
     Nota A13
        RR

                                                                                                                            ROSUVASTATINA-EZETIMIBE
                                                                                                                              Effetto farmacodinamico sinergico
                                                                                                                            nel trattamento dell’ipercolesterolemia
     Maggiori riduzioni di LDL-C e raggiungimento del target
                                                               RCP
     in un maggior numero di pazienti 2

     Assenza di interazioni significative in termini
     di tollerabilità, farmacocinetica e farmacodinamica
     di rosuvastatina ed ezetimibe allo steady state 3

1. Hong SJ et al. Clin Ther 2018;40(2):226-241.
2. Kim CH et al. Drug Des Devel Ther 2017;11:3461-3469.
3. Ballantyne et al. Am J Cardiol 2007;99:673-680
ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina
L’associazione
                 ROSUVASTATINA-EZETIMIBE
                      Effetto farmacodinamico sinergico
                    nel trattamento dell’ipercolesterolemia

                                                             Andrea Poli
                                       NFI – Nutrition Foundation of Italy (Milano)

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Ferdinando De Negri                                               Lucia Castelli - Redazione
Medicina Interna                                                  Tel. 050 3130224 - lcastelli@pacinieditore.it
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Massimo Mari
Psichiatria
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Divisione Pacini Editore Medicina                                 cina e Chirurgia 2020, n. 2, Supplemento n. 1, 2020. L’editore resta a di-
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ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina
2                                                           L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE

Introduzione                                             indicata chiaramente nelle varie revisioni delle li-
                                                         nee guida che si sono succedute nel tempo.
La correlazione tra i livelli del colesterolo pla-
smatico e il rischio cardiovascolare è definita
da una serie ormai ricca di studi osservazionali
prospettici, condotti in varie aree del mondo; il         Cosa dicono le linee guida
nesso causale (e non semplicemente di “asso-
ciazione”) tra questi due parametri è conferma-           I risultati degli studi di intervento controllati,
to dai risultati dei numerosi studi di intervento,        le osservazioni epidemiologiche, i progressi
randomizzati e controllati, che hanno documen-            della farmacologia e il crescente sviluppo de-
tato come la riduzione della colesterolemia stes-         gli studi di carattere farmaco-economico rap-
sa, ottenuta mediante interventi di varia natura          presentano la base scientifica e culturale che
(soprattutto di natura farmacologica), induca             ha guidato l’evoluzione delle linee guida per
una proporzionale riduzione del rischio cardio-           la gestione della colesterolemia che si sono
vascolare e soprattutto coronarico.                       succedute negli ultimi vent’anni. L’elemento
Nel tempo la correlazione tra colesterolemia car-         che più si è modificato, al proposito, è l’obiet-
diovascolare e rischio è stata meglio compresa            tivo terapeutico degli interventi di controllo
e si è precisato il ruolo delle differenti lipoprotei-    della colesterolemia. A partire dall’ormai sto-
ne plasmatiche nella genesi del rischio stesso;           rico documento denominato ATP-III, che nel
ciò ha consentito di concludere che la riduzio-           2001 suggeriva di portare la colesterolemia
ne della colesterolemia LDL, o della cosiddetta           LDL dei soggetti in prevenzione secondaria,
colesterolemia non-HDL (ma non, per esempio,              o portatori di “equivalenti coronarici” (arterio-
l’incremento della colesterolemia HDL), rappre-           patia obliterante degli arti inferiori, aneurisma
senta l’obiettivo terapeutico rilevante per ridurre       dell’aorta addominale, malattia carotidea sin-
il rischio coronarico (Mach 2020, Ference 2017,           tomatica), a un valore inferiore a 100 mg/dL, i
Harari 2017).                                             documenti successivi, sia negli Stati Uniti sia
Questo complesso di evidenze, che si è andato             in Europa, hanno indicato valori obiettivo pro-
accumulando nella letteratura scientifica, è sta-         gressivamente decrescenti.
to integrato da una crescente attenzione alla ca-         I valori obiettivo indicati dalle recenti Linee
ratterizzazione del paziente candidato all’inter-         Guida ESC/EAS del 2019 e i gruppi di pazienti
vento ipocolesterolemizzante, essenzialmente              cui si riferiscono sono presentati graficamen-
basata sulla stima del suo rischio cardiovasco-           te nella Figura 1. Nei soggetti con eventi re-
lare globale (RCVG), e dalla definizione dell’am-         cidivanti nonostante l’istituzione di un’efficace
piezza del calo dell’LDL o del valore obiettivo           terapia ipocolesterolemizzante l’obiettivo te-
(target) da perseguire, mediante l’intervento te-         rapeutico per la colesterolemia LDL è ulterior-
rapeutico, nei pazienti con vari livelli di RCVG          mente ridotto a 40 mg/dL.
(Mach 2020, Grundy 2019).                                 L’abbassamento dei target terapeutici del-
Numerosi documenti ufficiali e rassegne siste-            la colesterolemia LDL da raggiungere si è
matiche hanno esaminato in dettaglio le racco-            inoltre combinato con l’ampliamento delle
mandazioni di carattere dietetico e relative all’u-       categorie (e quindi del numero) dei pazienti
so di integratori e di nutraceutici (Mach 2020,
                                                          candidati a interventi aggressivi su questo
Poli 2018) che rappresentano le prime fasi del
                                                          parametro, pure ben evidente nella Figura 1.
processo di gestione clinica del paziente iperco-
                                                          È ragionevole immaginare che ciò compor-
lesterolemico (che non saranno considerate in
                                                          terà un’utilizzazione più ampia dei farmaci
questo fascicolo); nelle prossime pagine verrà in-
                                                          a elevata efficacia ipocolesterolemizzante a
vece esaminato in dettaglio il ruolo dei trattamen-
                                                          mano a mano che le linee guida più recenti
ti farmacologici in questo contesto e verranno
                                                          entreranno nella pratica clinica.
discusse le strategie che consentono di seguire
                                                          In questo contesto diventa pertanto necessario
la tendenza, ormai ben consolidata, a ottenere
valori sempre più bassi della colesterolemia LDL,         prestare particolare attenzione ai costi

                                                                                        Quaderni di Medicina e Chirurgia
ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina
L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE                                                                                                                         3

 della terapia e soprattutto all’ottimizzazione                                       Tabella I.
 della gestione dei pazienti che non richieda-                                        Riduzione della colesterolemia LDL ottenibile mediante al-
 no interventi di efficacia massimale: anche e                                        cuni dei trattamenti farmacologici attualmente disponibili (da
 soprattutto per consentire, nei pazienti con                                         Mach et al., mod. - https://www.escardio.org/Guidelines/Cli-
 esigenze terapeutiche invece particolarmen-                                          nical-Practice-Guidelines/Dyslipidaemias-Management-of).
 te sfidanti, di poter impiegare i farmaci di-                                        Trattamento                     Riduzione media di LDL-C
 sponibili in modo relativamente indipendente                                         Statina di moderata
 dal loro costo.                                                                                                                     ≈30%
                                                                                      efficacia
 Per stimare preliminarmente la riduzione del-                                        Statina ad alta efficacia                      ≈50%
 la colesterolemia LDL basale necessaria per
                                                                                      Statina ad alta efficacia
 raggiungere il target terapeutico desiderato,                                                                                       ≈65%
                                                                                      più ezetimibe
 e selezionare quindi il farmaco più adatto per
 ottenere il risultato, sulla base della sua effi-                                    Inibitore PCSK9                                ≈60%
 cacia media (Tab. I), può essere utile utilizza-                                     Inibitore PCSK9 più
                                                                                                                                     ≈75%
 re la semplice formula seguente:                                                     statina ad alta efficacia
                                                                                      Inibitore PCSK9 più
 ∆ LDL: (LDL basale – target LDL) espressa in %                                       statina ad alta efficacia                      ≈85%
                LDL basale                                                            più ezetimibe

                                                        • RCVG a 10 anni secondo
                                                          SCORE compreso tra
 Target colesterolo-LDL                                   ≥ 1% e < 5%
                                           RCVG a 10
                                                        • Pazienti giovani (DM1
                                           anni secondo
                                                          < 35 anni; DM2 < 50 • RCVG a 10 anni secondo SCORE compreso tra ≥ 5% e < 10%
                                           SCORE < 1%                              • Livelli marcatamente elevati di singoli fattori di rischio,
                                                          anni) con durata del
                                                          DM < 10 anni, senza        in particolare CT > 8 mmol/L (> 310 mg/dl), colesterolo
                               3 mmol/L                                              LDL > 4,9 mmol/L (> 190 mg/dL) o PA ≥ 180/110 mmHg
                             (116 mg/dL)    Basso         altri fattori di rischio
                                                                                   • Pazienti con IF senza altri fattori di rischio maggiori
                              2,6 mmol/L                                           • IRC moderata (eGFR 30-59 ml/min)
                             (100 mg/dL)            Moderato                       • Pazienti con DM senza danno d’organo bersaglio, con durata
                                                                                     della malattia ≥ 10 anni o un altro fattore di rischio aggiuntivo

                                                                                                         • Malattia aterosclerotica CV accertata
  il colesterolo-LDL ≥ 50%

                                                                                                           (documentata clinicamente/dall’imaging)
      Ridurre comunque

       del valore basale

                             1,8 mmol/L
                             (70 mg/dL)                                        Alto                      • IF con malattia aterosclerotica CV o con un
                                                                                                           altro fattore di rischio maggiore
                                                                                                         • RCVG a 10 anni secondo SCORE ≥ 10%
                             1,4 mmol/L
                             (55 mg/dL)                                                 Molto alto       • IRC severa (eGFR < 30 ml/min)
                                                                                                         • DM con associato danno d’organo: ≥ 3
                                                                                                           fattori di rischio principali o esordio precoce
                                                                                                           di un DM1 di lunga durata (> 20 anni)

                                           Basso Moderato                     Alto      Molto alto             Rischio CV

   DM: diabete mellito; DM1: diabete mellito tipo 1; DM2: diabete mellito tipo 2; CT: colesterolemia totale; PA: pressione arteriosa; IF: ipercolesterolemia
   familiare; CV: cardiovascolare; IRC: insufficienza renale cronica; RCVG: rischio cardiovascolare globale.

Figura 1.
Livelli di rischio cardiovascolare e valori obiettivo (target) del colesterolo LDL secondo le recenti Linee Guida ESC/EAS (da Mach
et al., mod. - https://www.escardio.org/Guidelines/Clinical-Practice-Guidelines/Dyslipidaemias-Management-of).

Quaderni di Medicina e Chirurgia
ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina
4                                                           L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE

I trattamenti farmacologici                             di 10 mg/die, a una statina induce un calo ag-
ipocolesterolemizzanti                                  giuntivo della colesterolemia dell’ordine del
La farmacologia ha sviluppato, nei decenni              18-20%, con un effetto complessivo sulla co-
scorsi, numerosi farmaci ipocolesterolemizzanti         lesterolemia LDL pari a quello ottenibile se il
che si sono dimostrati efficaci nel ridurre i livelli   dosaggio della statina venisse aumentato di
delle LDL.                                              otto volte, secondo la ben nota “regola del
È indiscutibile che l’introduzione nella pratica        6%”*, senza indurre l’aumento del rischio di ef-
                                                        fetti collaterali che si osservano talora durante
clinica delle statine, che come è noto inibisco-
                                                        l’impiego di alti dosaggi delle statine stesse e
no l’enzima chiave nella sintesi del colesterolo,
                                                        (importante!) senza aumentare il rischio di svi-
l’HMGCoA-Reduttasi, abbia rappresentato il
                                                        luppo del diabete tipo 2 che le statine tendono
vero evento fondante di quella che si potreb-
                                                        invece, seppure in misura moderata, a incre-
be definire la nuova stagione di gestione atti-
                                                        mentare (Morrone 2012).
va ed efficace delle ipercolesterolemie, iniziata
                                                        L’elenco dei farmaci per il controllo dell’iperco-
negli anni ’80 del secolo scorso (Brugts 2009,
                                                        lesterolemia è stato recentemente integrato da-
CTT 2015). Le molecole di prima generazione
                                                        gli inibitori della PCSK9, una molecola proteica
(pravastatina, simvastatina e fluvastatina) sono
                                                        prodotta dal fegato che aumenta il catabolismo
state successivamente affiancate da molecole
                                                        dei recettori per le LDL, riducendone quindi la
di maggiore efficacia ipocolesterolemizzante
                                                        densità sulla superficie delle cellule epatiche. In
(atorvastatina e rosuvastatina). Ormai tutte usci-
                                                        arrivo è anche un’altra molecola, l’acido bem-
te di brevetto, e quindi di costo ormai assai con-
                                                        pedoico, che inibisce la sintesi del colesterolo
tenuto, le statine continuano a rappresentare il
                                                        a un livello precedente a quello della HMGCoA-
pilastro portante delle terapie ipocolesterole-
                                                        Reduttasi, bloccando l’attività dell’enzima ATP
mizzanti anche ai nostri giorni.
                                                        citrato liasi. Farmaci altamente innovativi (oligo-
La scoperta di un inibitore dell’assorbimento
                                                        nucleotidi antisenso, ad esempio, anti apo C-III)
del colesterolo, ezetimibe, ha ulteriormente am-
                                                        sono inoltre in avanzata fase di sperimentazione.
pliato le possibilità del medico di intervenire ef-
ficacemente sul livello della colesterolemia LDL:
mettendo nelle sue mani un farmaco con un
meccanismo d’azione complementare a quello              The lower, the better
delle statine, che se somministrato in combina-
                                                        (più in basso si scende, meglio è)
zione a questi farmaci ne potenzia grandemen-
te l’efficacia.                                         Uno degli elementi caratterizzanti le attuali stra-
Ezetimibe inibisce l’attività di una proteina di        tegie di gestione della colesterolemia, come si
trasporto, denominata NPC1L1, recentemente              ricordava, nasce dall’aver compreso l’importan-
scoperta e caratterizzata, riccamente rappre-           za, combinata con la fattibilità pratica che deri-
sentata sulla parete degli enterociti, e in parti-      va dalla disponibilità di farmaci molto efficaci, di
colare dei villi che ricoprono la parete luminale       portare a valori molto bassi il valore del coleste-
dell’intestino. NPC1L1 è in grado di assorbire          rolo LDL; tale tendenza si è progressivamente
con buona efficienza (per il 50-60% circa) il           sviluppata, nell’ambito clinico, sulla base di un
colesterolo di origine alimentare e biliare che         complesso di dati ormai molto solido, che ha ra-
transita nell’intestino (circa 1-1,5 g al giorno),      gionevolmente accertato l’efficacia preventiva e
internalizzandolo nell’enterocita, che lo utilizza      la sicurezza di tale approccio.
successivamente nell’assemblaggio dei chilo-            Da un lato l’epidemiologia osservazionale ha
microni che vengono poi trasportati al fegato
(Phan 2012, Pandor 2009). Ezetimibe inibisce            * La regola dl 6% ricorda che ogni raddoppio del
                                                        dosaggio di una statina ne aumenta l’effetto sulla co-
selettivamente l’attività di questa proteina di tra-    lesterolemia LDL del 6% circa. La quadruplicazione
sporto, aumentando così l’eliminazione fecale           del dosaggio aumenta quindi l’effetto del dosaggio di
del colesterolo.                                        partenza del 12% e l’ulteriore raddoppio porta l’au-
L’aggiunta di ezetimibe, al dosaggio standard           mento al 18%.

                                                                                        Quaderni di Medicina e Chirurgia
ROSUVASTATINA-EZETIMIBE - L'associazione Effetto farmacodinamico sinergico nel trattamento dell'ipercolesterolemia - Pacini Medicina
L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE                                                                       5

chiarito che la correlazione tra livelli della cole-      della proteina di trasporto NPC1L1, per esem-
sterolemia LDL e il rischio di eventi coronarici è
                                                          pio, nonostante abbiano valori della colesterole-
continua e crescente, con un andamento rigo-
                                                          mia LDL solo relativamente ridotti se confrontati
rosamente monotonico. Non sembra esistere, di
                                                          con i soggetti con NPC1L1 normalmente funzio-
conseguenza, alcun valore al di sotto del quale
una riduzione della colesterolemia diventi di fat-        nante, vanno incontro nel tempo a un’incidenza
to inutile, non comportando una riduzione del ri-         molto bassa di eventi cardiovascolari (essen-
schio, seppur ridotta: la tanto temuta configura-         zialmente perché l’anomalia genetica, e la con-
zione a “J” o a “U” (con il rischio che ricomincia        seguente riduzione della colesterolemia LDL,
a salire abbassando in maniera eccessiva un               sono operative fin dalla nascita) (Stitziel 2014,
parametro biochimico o fisiologico) non appare            Kent 2017). Più ampio è in genere il calo della
quindi mai nella relazione tra colesterolemia e ri-       colesterolemia LDL che si osserva nei nuclei fa-
schio di eventi, a differenza di quanto si osserva        miliari portatori di varianti non funzionali o meno
per i valori della pressione arteriosa, dell’indice       funzionali della già ricordata PCSK9: e anche in
di massa corporea, della glicemia eccetera.               questi casi si osserva un’importante riduzione
I risultati dei trials di intervento hanno poi con-       del rischio cardiovascolare.
sentito di osservare come, pur nella variabilità          In nessuno di questi due gruppi di soggetti (con
dovuta alle diverse caratteristiche dei soggetti          anomalie della PCSK9 o della NPC1L1), d’altra
trattati, ai differenti valori pre-trattamento e alla     parte, si osservano problemi clinici attribuibili
variabile durata degli interventi, l’impiego di
                                                          alla ridotta concentrazione ematica di lipopro-
farmaci con efficacia crescente sulla coleste-
                                                          teine LDL: e in particolare non si osservano pro-
rolemia LDL si sia tradotto in riduzioni sempre
                                                          blemi di carattere cognitivo, o comunque cor-
più ampie del rischio cardiovascolare. Il quadro
emerso da questo complesso di dati ha portato             relati alle funzioni del SNC, ipotizzate da alcuni
allo sviluppo del concetto “lower is better”, da          considerando la ricchezza del contenuto in co-
taluni forzato fino al concetto di “azzerare” le          lesterolo dell’encefalo umano (Paquette 2018).
LDL (Martin 2012, Briel 2005, Masana 2018). Il            Gli studi di genetica suggeriscono quindi con
confronto tra i risultati degli studi di intervento e     chiarezza che: a) più un intervento è tempesti-
l’andamento delle patologie cardiovascolari nei           vo, maggiore, a parità degli altri parametri, sarà
nuclei familiari con anomalie su base genetica            la sua efficacia preventiva; b) che il raggiungi-
del profilo lipidico ha inoltre focalizzato l’atten-      mento di valori molto bassi della colesterolemia
zione dei clinici sull’importanza dell’inizio tem-        si associa a ulteriori riduzioni del rischio cardio-
pestivo dei trattamenti ipocolesterolemizzanti,           vascolare, senza che ciò comporti rischi di altra
affiancando al concetto “the lower, the better”           natura per il paziente.
anche quello di “the sooner, the better” (si veda
il box di seguito).
                                                         Una migliore definizione delle caratteristiche
                                                         della correlazione tra colesterolemia LDL ed
                                                         eventi cardiovascolari è emersa dall’analisi
 Cosa ci dice la genetica                                per sottogruppi delle popolazioni studiate,
 delle ipocolesterolemie                                 che ha mostrato come tale relazione possa in
                                                         realtà essere meglio descritta da un fascio di
 L’assenza di effetti collaterali di rilievo associa-    curve, di forma simile ma di differente penden-
 ti a valori molto bassi della colesterolemia LDL        za: gettando così le basi dell’approccio, ormai
 e l’importanza di questi, invece, nel ridurre il        largamente condiviso, che basa l’intervento
 rischio cardiovascolare sono confermate da re-          ipocolesterolemizzante sul livello del cosiddet-
 centi studi condotti su nuclei familiari portatori di   to “rischio cardiovascolare globale”. Secondo
 anomalie su base genetica di componenti chia-           questo modello, qualunque aumento o riduzio-
 ve delle vie del metabolismo lipidico.                  ne della colesterolemia comporterà variazioni
 I nuclei familiari con varianti a minore efficienza     del rischio cardiovascolare tanto più ampie

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    Eventi cardiovascolari maggiori evitati per 10.000 pazienti trattati per 5 anni

                                                                                      1600

                                                                                                                                                                        1440
                                                                                      1400
                                                                                                                                                  1130
                                                                                      1200

                                                                                                                              730
                                                                                      1000                                                                       1010

                                                                                                                                          800
                                                                                       800
                                                                                                                       540

                                                                                       600
                                                                                                                                                           680
                                                                                                                                    540                                            ≥ 30%
                                                                                                               370
                                                                                       400
                                                                                                                                                                               ≥ 20%, < 30%
                                                                                        200             170                  250                  310
                                                                                                                                                                        ≥ 10%, < 20%
                                                                                             0                                                                                           Rischio a 5 anni
                                                                                                  40 mg/dL                                                                           di eventi cardiovascolari
                                                                                                                       60 mg/dL                                  ≥ 5%, < 10%                 maggiori
                                                                                                                                                80 mg/dL

                                                                                        Riduzione del colesterolo LDL ottenuta mediante il trattamento con statine

Figura 2.
Correlazione tra gli eventi cardiovascolari maggiori evitati mediante trattamenti con statine di differente efficacia in soggetti con
livelli crescenti del rischio cardiovascolare a 5 anni.
La riduzione assoluta degli eventi (numeri sulle colonne) cresce sia al crescere del rischio sia all’aumentare della riduzione del
colesterolo-LDL ottenuta (da Mach et al., mod. - https://www.escardio.org/Guidelines/Clinical-Practice-Guidelines/Dyslipidae-
mias-Management-of).

quanto maggiore è il rischio del soggetto con-                                                                                                  del rischio coronarico, senza che comparissero
siderato: e quindi piccolo, o addirittura trascu-                                                                                               significativi effetti collaterali; il calo del rischio è
rabile, nei soggetti giovani e a basso rischio,                                                                                                 stato, a parità di riduzione della colesterolemia,
e progressivamente maggiore nei soggetti con                                                                                                    maggiore tra i soggetti a rischio più elevato, tra
altri fattori di rischio, con combinazione di fat-                                                                                              i portatori di malattia diabetica o nei soggetti
tori di rischio stessi, con malattia cardiovasco-                                                                                               con manifestazioni cliniche aggiuntive, come
lare conclamata o in presenza di malattia ma                                                                                                    un’arteriopatia obliterante degli arti inferiori.
con fattori ulteriormente aggravanti (Fig. 2).
Negli studi più recenti, nei quali si è confrontato
per esempio l’uso di una statina con una com-
binazione statina-ezetimibe (studio IMPROVE-                                                                                                     Lo studio IMPROVE-IT
IT – vedi box) (Cannon 2015), questi dati sono
stati pienamente confermati: nei soggetti con                                                                                                    IMPROVE-IT è uno studio randomizzato e con-
risposta molto ampia alla terapia, con la co-                                                                                                    trollato che ha arruolato oltre 18.000 pazienti
lesterolemia LDL scesa fino a valori inferiori a                                                                                                 con una storia di recente evento coronarico
50 mg/dL, si è osservato un calo molto ampio                                                                                                     acuto (< 10 gg). Il trial prevedeva che i pa-

                                                                                                                                                                                      Quaderni di Medicina e Chirurgia
L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE                                                                                    7

 zienti fossero trattati con simvastatina 40 mg        effetto di incerto significato, alla luce dei recenti
                                                       studi sul reale ruolo protettivo di queste lipopro-
 o simvastatina 40 mg + ezetimibe 10 mg. Per
                                                       teine (Richardson 2020). L’incidenza degli effetti
 i pazienti che non raggiungevano il target di
                                                       collaterali tipici delle statine (essenzialmente le
 80 mg/dL per il colesterolo LDL, il dosaggio di
                                                       mialgie o i movimenti delle transaminasi) è mol-
 simvastatina veniva portato a 80 mg: ne han-
                                                       to contenuta, specie per i dosaggi medio-bassi
 no necessitato il 27% dei pazienti trattati con
                                                       del farmaco.
 sola simvastatina e il 6% di quelli trattati con      È peraltro ben noto che tutte le statine sono
 l’associazione ezetimibe + simvastatina. Il va-       in genere ben tollerate e che larga parte degli
 lore medio dei livelli di colesterolo LDL all’ar-     effetti collaterali gravi che esse inducono, con
 ruolamento era di 95 mg/dL; durante il trial è        un’incidenza estremamente bassa (essenzial-
 stato di 70 mg/dL nel gruppo trattato con sola        mente la rabdomiolisi), dipende in realtà da
 simvastatina e di 54 mg/dL nel gruppo trat-           interazioni con altri principi farmacologici che
 tato con terapia di combinazione. Il follow-up        ne influenzano il metabolismo e l’eliminazione
 medio è stato di 6 anni. L’end point primario         (Stroes 2015, Mach 2018).
 era un combinato di morte cardiovascolare,            Nel metabolismo delle statine gioca un ruolo
 IM, angina instabile, rivascolarizzazione coro-       importante il complesso enzimatico denomi-
 narica e ictus.                                       nato “citocromo P450”. Questo meccanismo
 Nel gruppo trattato con la terapia di combi-          è particolarmente rilevante per le statine li-
 nazione simvastatina + ezetimibe il rischio di        pofile, perché il suo ruolo fisiologico è di ag-
 questi eventi si è ridotto del 6,4% (HR 0,936;        giungere gruppi idrofili alle molecole lipofile,
 IC 95%: 0,89-0,99; p = 0,016; NNT = 50) ri-           aumentandone la solubilità nell’acqua, e quin-
 spetto al gruppo trattato con la sola simva-
 statina. La riduzione è stata invece del 7,6%
 (p = 0,012) secondo l’analisi “on treatment”,
 limitata cioè ai soli soggetti che avevano as-                                                           Rosuvastatina
 sunto il farmaco con regolarità.                                                                         Atorvastatina
                                                                               80                         Simvastatina
                                                                                                          Pravastatina
La combinazione rosuvastatina-ezetimibe                                        70

Nel complesso contesto delineato, tuttora in                                   60
evoluzione, può assumere particolare interes-
                                                        % riduzione di C-LDL

se la combinazione, resa recentemente dispo-                                   50
nibile, di un farmaco che comprenda nella sua
                                                                               40
formulazione la statina più efficace, la rosuva-
statina, a un dosaggio di 10 o 20 mg ed eze-                                   30
timibe a un dosaggio fisso di 10 mg. Questa
combinazione consente infatti, con un costo per                                20
il servizio sanitario nazionale molto contenuto, di                            10
ridurre la colesterolemia LDL fino al 65% circa,
permettendo quindi di affrontare quadri di disli-                               0
pidemia di notevole complessità.                                                    10       20          40         80
La rosuvastatina, tra le statine, è la molecola ca-                                      Dose (mg/die)
ratterizzata dalla maggiore efficacia per mg di
prodotto somministrato (Jones 2004) (Fig. 3); la       Figura 3.
colesterolemia LDL scende del 45, 50 e 55%,            Dati ottenuti dal trial STELLAR, indicanti la riduzione media
in media, per dosaggi di 10, 20 e 40 mg/die.           percentuale dai livelli basali di colesterolo LDL (C-LDL) dopo
La colesterolemia HDL aumenta invece, mode-            6 settimane di trattamento con rosuvastatina, atorvastatina,
ratamente, nei pazienti trattati: ma si tratta di un   simvastatina e pravastatina, alle dosi indicate.

Quaderni di Medicina e Chirurgia
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 Tabella II.
 Farmaci potenzialmente interagenti con statine metabolizzate dal citocromo P450 3A4 che portano a un aumentato rischio di
 miopatia e rabdomiolisi (da Mach et al., 2020, mod.).
 Agenti anti-infettivi                            Calcio-antagonisti                                Altri
 Itraconazolo                                           Verapamil                               Ciclosporina
 Ketoconazolo                                           Diltiazem                                 Danazol
 Posaconazolo                                          Amlodipina                               Amiodarone
 Eritromicina                                                                                    Ranolazina
 Claritromicina                                                                             Succo di pompelmo
 Telitromicina                                                                                  Nefazodone
 Inibitori della proteasi dell’HIV                                                              Gemfibrozil
 HIV: human immunodeficiency virus.

di l’eliminazione per via urinaria. Simvastatina,              tina induce un calo aggiuntivo della coleste-
atorvastatina e lovastatina sono in particolare                rolemia dell’ordine del 18-20%, con un effetto
metabolizzate da uno specifico isoenzima del                   complessivo sulla colesterolemia LDL pari, ri-
citocromo P450, denominato 3A4, coinvolto                      spettivamente, al 55% per la formulazione 10-
nel catabolismo di un numero molto ampio di                    10 mg e del 60% per la formulazione 10-20 mg.
farmaci. La somministrazione di una di queste                  Va anche rilevato che i meccanismi d’azione
statine assieme ai farmaci che transitano sul                  complementari di rosuvastatina e di ezetimibe,
3A4 (tra cui alcuni macrolidi, alcuni antifungini              attivi, come si ricordava, la prima sulla sintesi
azolici, nonché il ben noto succo di pompelmo)                 epatica del colesterolo e il secondo sul suo as-
(Tab. II) può rallentare l’escrezione della stati-             sorbimento intestinale, consentono di ottenere
na, aumentandone i livelli plasmatici e quindi                 una risposta terapeutica, nei singoli individui,
il rischio della ricordata rabdomiolisi. Rosuva-               molto omogenea; i soggetti con un profilo as-
statina e pravastatina, al contrario, per la loro              sorbitivo, infatti, tendono a rispondere in ma-
idrofilia, non seguono se non del tutto secon-                 niera meno efficace al trattamento con una
dariamente queste vie metaboliche e non sono                   statina (che notoriamente inibisce la sintesi e
quindi soggette a queste potenziali interazioni                non l’assorbimento del colesterolo), mentre un
(Bellosta 2018).                                               effetto opposto si osserva in genere durante la
Le uniche interazioni di rilievo di rosuvasta-                 somministrazione di ezetimibe, caratterizzato
tina, comuni peraltro a tutte le statine, sono                 invece da un’efficacia maggiore tra gli assorbi-
con la ciclosporina, spiegate da un’intera-                    tori e minore tra i sintetizzatori. La somministra-
zione con un trasportatore di parete di anioni                 zione combinata di un inibitore della sintesi e
organici (OATP1B1) e con il gemfibrozil, che                   dell’assorbimento “livella” la risposta terapeu-
svolge una complessa azione sugli enzimi re-                   tica, che diventa così, appunto, più omogenea
sponsabili della glucuronidazione delle stati-                 e prevedibile, facilitando il compito del medico
ne (Bellosta 2018).                                            prescrittore.
Ezetimibe, come si ricordava, inibisce invece                  Il ruolo delle vie metaboliche dell’assorbimento
l’attività della NPC1L1 presente sulla parete                  e della sintesi, recentemente approfondito, è ri-
degli enterociti, e in particolare dei villi che ri-           assunto nel box seguente e suggerisce che la
coprono la parete luminale dell’intestino, che                 riduzione dell’assorbimento del colesterolo pos-
assorbe il colesterolo di origine alimentare e                 sa comportare un vantaggio aggiuntivo, oltre a
biliare che transita nell’intestino. L’aggiunta di             quello derivante dalla riduzione della colestero-
ezetimibe, alla dose di 10 mg/die, a rosuvasta-                lemia, in prevenzione cardiovascolare.

                                                                                                   Quaderni di Medicina e Chirurgia
L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE                                                                                                      9

 Assorbire o sintetizzare il colesterolo?                                       maggiore l’assorbimento intestinale del cole-
                                                                                sterolo. Alcuni studi recenti hanno esaminato il
 Alcuni studi recenti sembrano suggerire che le
                                                                                rischio cardiovascolare associato alla differente
 due differenti vie metaboliche del colesterolo
                                                                                efficienza delle vie della sintesi e dell’assorbi-
 nell’organismo possano influenzare il rischio
                                                                                mento del colesterolo, a parità dei livelli pla-
 cardiovascolare anche al di là dei loro effetti
                                                                                smatici del colesterolo stesso.
 sui livelli plasmatici delle LDL. Il colesterolo pla-
                                                                                Nella coorte di Framingham i soggetti con ele-
 smatico deriva come è noto in parte della sintesi
 endogena, che ha luogo soprattutto nel fegato                                  vati livelli dei marcatori di assorbimento pre-
 ed è condizionata dall’enzima HMGCoA redut-                                    sentavano un rischio cardiovascolare sensi-
 tasi come fattore limitante, nonché dall’assorbi-                              bilmente maggiore di quelli che, con analoghi
 mento intestinale. Sulla parete degli enterociti                               livelli della colesterolemia, mostravano invece
 è stata infatti documentata, come si ricordava,                                la prevalenza delle vie biosintetiche. Questo
 una proteina di trasporto, denominata NPC1L1,                                  dato è stato successivamente confermato in
 che cattura il colesterolo di origine alimentare e                             vari studi (che hanno riguardato ad esempio i
 biliare internalizzandolo nell’enterocita.                                     pazienti nefropatici, che si configurano come
 Il meccanismo della sintesi endogena è in ge-                                  assorbitori) e quindi da una specifica metana-
 nere prevalente sul secondo; l’equilibrio tra le                               lisi (Matthan 2009, Rogacev 2012). Gli “assor-
 due vie è tuttavia variabile e in alcuni soggetti                              bitori” correrebbero pertanto rischi, sul piano
 (sintetizzatori) la via sintetica è largamente do-                             cardiovascolare, superiori a quelli dei “sintetiz-
 minante; in altri (assorbitori) ha un’importanza                               zatori” (Silbernagel 2013) (Fig. 4).

                          Studio                                                                                 SMD (95% IC), mg/mg

                      Rajaratnam 2000                                                                                 0 (-0,38, 0,38)

                      Strandberg 2006                                                                                0,30 (-0,08, 0,52)

                      Matthan 2009                                                                                   0,15 (-0,03, 0,34)

                      Silbernagel 2009                                                                               0,16 (-0,06, 0,26)

                      D + L totale                                                                                   0,17 (-0,09, 0,25)

                      I - V totale                                                                                   0,17 (-0,09, 0,25)

                                     -1       -0,75      -0,5      -0,25   0                 0,5                 1
                                         Livelli più alti nei controlli        Livelli più alti nei pazienti con malattia cardiovascolare

   CVD: malattia cardiovascolare; SMD: differenza media standardizzata.

Figura 4.
Marker di assorbimento del colesterolo e malattia cardiovascolare: la metanalisi mostra come i livelli di marcatori dell’assor-
bimento del colesterolo siano significativamente maggiori tra i pazienti con malattia cardiovascolare rispetto ai controlli (da
Silbernagel 2013, mod.).

Quaderni di Medicina e Chirurgia
10                                                        L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE

 La spiegazione più plausibile di questo dato,        prattutto nei pazienti ad alto o altissimo rischio.
 per certi versi inatteso, può risiedere nella        Il raggiungimento di questi valori della coleste-
 diversa specificità dei due meccanismi con-          rolemia LDL, d’altra parte, non sembra com-
 siderati (sintesi e assorbimento). Mentre la         portare rischi significativi, alla luce non solo dei
 sintesi del colesterolo che ha luogo a livello       rassicuranti risultati dei trial di intervento, ma an-
 epatico produce di fatto colesterolo “purissi-       che dell’osservazione delle famiglie portatrici di
 mo”, senza contaminanti significativi, le vie        anomalie genetiche del metabolismo lipoprotei-
 dell’assorbimento sono caratterizzate da una         co che comportano, per tutta la vita, valori molto
 minore selettività. Lo documenta ad esempio          bassi della colesterolemia LDL stessa.
 il fatto che gli steroli vegetali (strutturalmen-    La disponibilità di una combinazione a dosaggio
 te analoghi alla la struttura della colesterolo,     fisso tra rosuvastatina ed ezetimibe consente di
 da cui differiscono per una catena laterale)         affrontare e risolvere, in un numero significativo
 vengono comunque assorbiti dalla NPC1L1,             di pazienti, il problema della riduzione della co-
 salvo poi essere nuovamente espulsi nel              lesterolemia LDL. Sono soprattutto importanti,
 lume intestinale da alcuni trasportatori di          al proposito, l’ampio effetto sulla colesterolemia
 membrana.                                            LDL, l’elevata tollerabilità (soprattutto in termini
 Si può quindi ipotizzare che derivati ossidati       di basso rischio di interazioni farmacologiche),
 del colesterolo possano essere assorbiti attra-      l’elevata prevedibilità della risposta terapeutica
 verso la via della NPC1L1, manifestando poi          a questa combinazione, dovuta alla contempo-
 una significativa lesività per le arterie: sono      ranea presenza di molecole con effetti sulla sin-
 infatti numerosi gli studi di carattere speri-       tesi ma anche sull’assorbimento del colesterolo,
 mentale, in vitro o nell’animale, che mostrano       e – non ultimo – il costo contenuto.
 come questi ossisteroli siano caratterizzati da      L’inibizione dell’assorbimento del colesterolo
 una capacità molto maggiore rispetto al cole-        intestinale, da parte di ezetimibe, può inoltre
 sterolo di indurre lesioni ateromasiche parie-       comportare vantaggi aggiuntivi, al di là di quel-
 tali (placche) e quindi, probabilmente, eventi       li associati alla riduzione della colesterolemia,
 clinici (Sato 2012).                                 bloccando un meccanismo che appare carat-
                                                      terizzato da effetti non favorevoli sul rischio di
Conclusioni                                           eventi clinici coronarici e cardiovascolari. Tale
                                                      effetto può avere una valenza specifica tra i pa-
Le più recenti linee guida internazionali, sulla      zienti con prevalente profilo “assorbitivo”, come
base dei risultati degli studi di osservazione e di   i pazienti con insufficienza renale.
intervento disponibili in letteratura, propongono     L’impiego di questa combinazione consente
obiettivi terapeutici molto ambiziosi, in linea con   anche di limitare l’impiego di risorse e quin-
la filosofia “the lower, the better”.                 di permette l’uso di farmaci a maggiore costo
Ne discende l’esigenza di ridurre spesso in ma-       laddove l’obiettivo terapeutico non sia altrimenti
niera molto marcata la colesterolemia LDL, so-        raggiungibile.

                                                                                      Quaderni di Medicina e Chirurgia
L’associazione ROSUVASTATINA-EZETIMIBE                                                                         11

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Quaderni di Medicina e Chirurgia
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