Blue economy: cooperazione tra Paesi dell'oceano Indiano e Italia - Messaggero Marittimo

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Blue economy: cooperazione tra Paesi dell'oceano Indiano e Italia - Messaggero Marittimo
19 Giugno 2019 -

Blue economy: cooperazione tra Paesi
dell’oceano Indiano e Italia

ROMA – In vista della tavola rotonda dal titolo “Italy and the Indian ocean
rim association (Iora). Blue economy as an opportunity to develop stronger
cooperation in the Mediterranean and the Indian ocean”, che si terrà a Roma
il 17 Maggio, la Federazione del Mare, che supporta l’evento organizzato dal
ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in

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collaborazione con la presidenza sudafricana di Iora, si è incontrata per una
riunione di coordinamento.

A prenderne parte oltre ai rappresentanti della Federazione del Mare, anche
quelli del Maeci e delle Ambasciate in Italia di Bangladesh, Emirati Arabi
Uniti, India, Indonesia, Iran, Madagascar, Malaysia, Sri Lanka e Sud Africa.
L’evento del 17 Maggio si inserisce nel programma di Exco 2019, prima fiera
internazionale dedicata alla cooperazione, finalizzato a favorire i contatti
tra l’Italia e gli Stati Iora e, naturalmente il cluster marittimo italiano,
sulle principali tematiche della Blue economy: pesca e acquacoltura, energie
oceaniche rinnovabili, porti e spedizioni marittime, ricerca e sviluppo in
biologia marina, turismo e sviluppo delle comunità costiere.

A proposito di Iora
L’Indian ocean rim association, è un’organizzazione intergovernativa
costituita nel 1997, a cui oggi aderiscono 22 stati membri e 9 dialogue
partner. Data la crescente importanza dell’oceano Indiano nel commercio
marittimo mondiale, dove si concentra un terzo del traffico marittimo
mondiale, due terzi dei traffici di carichi secchi alla rinfusa e un terzo di
quelli petroliferi nonché circa la metà dei
traffici mondiali con navi portacontenitori, le priorità che Iora ha
identificato sono strettamente legate alla Blue economy: pesca e
acquacoltura; energia oceanica rinnovabile; porti marittimi e shipping;
idrocarburi offshore e minerali per fondali marini; biotecnologie marine,
ricerca e sviluppo, turismo. Il segretariato di Iora è ospitato dal governo
della Repubblica di Mauritius.

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Msc alla Breakbulk Europe 2019

GINEVRA – Un team della Mediterranean Shipping Company, composto da esperti
in project cargo, parteciperà a Breakbulk Europe 2019 per presentare ai
caricatori i servizi offerti per il trasporto di carichi fuori sagoma.

Come noto, Breakbulk Europe è il più grande evento mondiale relativo ai
settori project cargo e breakbulk che si terrà a Brema dal 21 al 23 Maggio.

L’esperienza acquisita da Msc in oltre 40 anni di spedizioni di merci
oversize, ha permesso alla compagnia elvetica di costituire un team esperto
nella logistica di project cargo a disposizione dei caricatori per aiutarli
nella pianificazione e nell’esecuzione di questi trasporti, assicurando la
massima sicurezza di qualsiasi spedizione.

La squadra di esperti, provenienti da 18 agenzie, porterà un concentrato di
conoscenze che arrivano da tutto il mondo per dare i migliori consigli sul
trasporto di yacht, catamarani, parti di gru e macchinari vari.

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Il servizio out-of-gauge di Msc è completamente integrato con le altre
attività, rendendo semplice per i caricatori avere la consulenza di esperti
per conoscere meglio i vari aspetti della spedizione, o semplicemente per
fare una prenotazione.

Msc sarà lieta di accogliere gli operatori nel proprio stand M70 nel
padiglione 5 di Breakbulk Europe 2019. Chi fosse interessato, può anche
pianificare un incontro con uno degli esperti contattando in anticipo il
team.

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Maersk lancia la Ocean Customs
Clearance digitale

COPENHAGEN – Il commercio internazionale è soggetto a diversi e numerosi
controlli e regolamenti doganali ai quali gli operatori devono attenersi per
garantire che le merci entrino ed escano legalmente dai vari paesi.

Ogni porto in ogni paese, applica regolamenti e leggi spesso molto diverse
per lo sdoganamento delle merci, complicando la vita degli operatori. Con
l’obiettivo di fornire soluzioni semplici e facili da usare, Maersk ha
lanciato Ocean and Customs Clearance, la piattaforma di gestione online per
lo sdoganamento delle spedizioni in sette paesi europei – Germania, Francia,
Danimarca, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito e Spagna – con l’obiettivo di
espandere questa offerta nel resto del mondo entro la fine del 2019.

”Questo nuovo sportello unico ci permette di gestire in modo tempestivo ed
efficiente le dichiarazioni di esportazione ed importazione per i nostri
clienti. La soluzione offre vantaggi in termini di governance e conformità,
elimina la necessità di fare un preventivo in quanto i prezzi vengono
visualizzati online, risparmiando il tempo necessario per la quotazione”,
spiega Vincent Clerc, Chief Commercial Officer di AP Moller – Maersk (nella
foto).

”In altre parole, fa risparmiare ai nostri clienti tempo, denaro e
grattacapi, riducendo da tre o quattro ad uno solo il numero delle persone
che se ne occupano, oltre ai documenti cartacei con conseguente riduzione dei
tempi”.

Un buon esempio di ciò è la Germania, dove Maersk ha testato per quasi due
anni la Ocean and Customs Clearance. A tale proposito, Robert Weber del
reparto spedizioni di Neenah Gessner GmBH ha dichiarato: ”È perfetto
prenotare un servizio solo attraverso una piattaforma online, senza
contattare altri reparti operativi. Preferiamo la lingua locale e apprezziamo
la collaborazione tra i reparti di Maersk. Accogliamo con favore la
possibilità di caricare tutti i documenti di Customs House Brokerage su
Internet. Sarebbe bello in futuro avere anche una gestione delle fatture, ma

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per ora va bene così. Il servizio di Customs House Broker fornito è
eccellente”.

Questa nuova funzione informatica coprirà tutti i tipi di carico per tutti i
marchi Maersk.

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Convenzione Alis con Gruppo Grimaldi

ROMA – Alis ha stipulato una convenzione sul trasporto passeggeri con
Grimaldi Lines, Minoan Lines e Finnlines, grazie alla quale sarà più facile e
conveniente raggiungere le località servite dalle compagnie armatoriali
citate del Gruppo Grimaldi.

In particolare, gli imprenditori, i dipendenti, i collaboratori ed i
familiari delle aziende associate ad Alis potranno usufruire di uno sconto
del 20% sui collegamenti marittimi offerti da Grimaldi Lines, Minoan Lines e
Finnlines nonché della possibilità di acquistare carnet per i collegamenti
passeggeri ed auto da/per la Sardegna con le navi Grimaldi Lines.

La partnership avviata da Alis con il Gruppo Grimaldi ha un grosso impatto
sulla mobilità dei passeggeri nel Mediterraneo (Sardegna, Sicilia, Spagna,
Grecia, Malta, Tunisia e Marocco) e nel Mar Baltico (Finlandia, Germania e
Svezia), vista l’ampia rappresentatività dell’Associazione che conta oltre
1390 aziende di settore e più di 152.000 lavoratori dipendenti diretti e
indiretti.

Il Gruppo Grimaldi, tra i soci fondatori di Alis già nel 2016, che controlla
una flotta di oltre 120 navi ed impiega circa 15.000 persone, è oggi una
delle realtà imprenditoriali più importanti del nostro Paese anche in ottica
internazionale: una multinazionale operante nella logistica, specializzata
nelle operazioni di navi ro-ro, car carrier e traghetti. Nel settore
passeggeri, il Gruppo opera con navi di ultima generazione, dotate di ogni
confort e delle più recenti tecnologie per il rispetto e la tutela della
sostenibilità ambientale.

Le informazioni in dettaglio con le condizioni dell’offerta saranno
pubblicate sui rispettivi siti dei soggetti stipulanti, oltre ad essere
sempre disponibile per gli associati Alis il servizio di segreteria per
ulteriori delucidazioni e di call center della Grimaldi Lines al numero
081496444 o all’indirizzo info@grimaldi.napoli.it.

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Oocl incrementa ricavi e volumi

HONG KONG – Il Consiglio di amministrazione di Orient Overseas
(International) Limited ha annunciato i risultati operativi non certificati
della compagnia Orient Overseas Container Line (Oocl) su base trimestrale.

Per il primo trimestre del 2019 (chiuso al 31 Marzo), i volumi totali di
containers trasportati sono aumentati dell’1,6% rispetto allo stesso periodo
dell’anno precedente.
Complessivamente la compagnia di Hong Kong ha trasportato 1.605.564 teu
rispetto a 1.579.578 dello stesso periodo 2018.

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Osservando i risultati ottenuti nelle quattro aree geografiche, si nota una
flessione solo nella tratta Trans-Pacific (441.187 teu, – 3,6%); una
sostanziale stabilità per nelle spedizioni Itra-Asia / Australasia (722.318
teu, + 0,8%) ed incrementi in Asia-Europe (325.249 teu, + 7,5%) e soprattutto
nei traffici Trans-Atlantic (116.822 teu, + 13,4%).

Relativamente alla parte finanziaria, invece, i ricavi totali sono aumentati
del 5,9% a 1.460.085 milioni di dollari Usa.

La capacità di carico è aumentata del 2,3%. Complesivamente il load factor è
stato inferiore dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2018. Ma il
ricavo medio complessivo per teu è aumentato del 4,2%.

Il board della compagnia, infine, sottolinea che questi dati relativi
all’attività del primo trimestre si basano sulla contabilità interna del
Gruppo e che devono ancora essere esaminati dai revisori dei conti ed essere
certificati.

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Costituita la compagnia Wallenius Sol

GÖTEBORG – Questo mese una nuova compagnia di navigazione si è affacciata
all’orizzonte della Scandinavia. Si chiama Wallenius Sol e trasporterà
prodotti forestali e altre merci tra i porti del Golfo di Botnia (tra la
costa orientale della Svezia e la costa occidentale della Finlandia), il Mar
Baltico e il Mare del Nord.

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A fondarla le due compagnie di navigazione Wallenius e Swedish Orient Line,
Sol. Si tratta di un investimento mirato a soddisfare le esigenze
dell’industria finlandese e svedese. I primi clienti a firmare accordi a
lungo termine sono Stora Enso e Metsä Board.

”Insieme possiamo offrire un forte mix di esperienza e competenza, che può
supportare la crescente industria forestale”, afferma Ragnar Johansson,
managing director Wallenius Sol. ”Wallenius ha esperienza nello shipping,
nella proprietà, costruzione e gestione delle navi. Sol porta in dote la
competenza nella logistica dell’industria forestale e altri tipi di merci in
quest’area geografica”.

Wallenius Sol effettuerà un servizio nella regione del Mar Baltico compreso
il Golfo di Botnia, operando da cinque porti con scali regolari verso il
continente e il Regno Unito. Wallenius Sol è in grado di offrire trasporti a
costi competitivi, efficienti dal punto di vista operativo e sostenibili.

Come sottolineato da Knut Hansen, vice presidente Logistics Global di Stora
Enso: ”La partnership con Wallenius Sol migliorerà le nostre opportunità di
competere a livello globale, mentre allo stesso tempo le nuove navi
ridurranno l’impatto ambientale”.

Le navi progettate appositamente per l’Ice Class 1A Super finlandese e
svedese, garantiranno il servizio durante tutto l’anno, anche nel Golfo di
Botnia. La flotta impegnata nel Mar Baltico comprenderà inizialmente cinque
navi. Mentre sono state ordinate altre quattro nuove navi la cui consegna è
prevista nel 2021. Queste unità saranno alimentate a Gnl e dotate di
caratteristiche tecniche da renderle le più efficienti dal punto di vista
ambientale tra quelle che operano nell’area baltica.

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Consegnata la nave ”One Apus” da
14.000 teu

SINGAPORE – Kure Shipyard of Japan Marine United Corporation a Hiroshima, ha
consegnato ad Ocean Network Express (One) la nuova nave porta contenitori One
Apuse, della capacità di 14.000 teu (nella foto durante le prove in mare).

Questa è la seconda nave consegnata ad One quest’anno, e la sesta di una
serie di sette full containers da 14.000 teu con lo scafo magenta, dopo One
Grus (consegnata il 1° Febbraio 2019). Dotata di innovativi sistemi di
sicurezza ed ecocompatibilità, One Apus è stata costruita con una forma dello
scafo che riduce al minimo lo spazio della sala macchine per aumentare la

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capacità di carico.

Inoltre, One Apus è la prima unità al mondo con tecnologia ”dual rating
system” per il motore diesel principale, che aumenta la flessibilità
operativa e aumenta l’efficienza del carburante per ridurre
significativamente l’emissione di gas serra.

La nuova costruzione sarà utilizzata sul servizio East Coast 4 (EC4) che
collega l’Asia alla East Coast degli Stati Uniti, per conto di THE Alliance.

Questa la rotazione dei poerti scalati: Kaohsiung, Hong Kong, Yantian, Cai
Mep, Singapore, New York, Norfolk, Savannah, Charleston, New York, Singapore
e ritorno a Kaohsiung.

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Il Propeller Club a confronto con le
“best practices” del Nord Europa

GENOVA – Nuova missione internazionale dell’International Propeller Club, che
dopo le tappe in Marocco, Grecia, Spagna, Malta, Hong Kong e Singapore,
partirà il prossimo 28 Aprile per un confronto con il “Northern Range”.

L’iniziativa, che si concluderà il 1° Maggio, sarà animata dalla
partecipazione di una nutrita rappresentanza del cluster marittimo italiano
guidata da Umberto Masucci, presidente dell’International Propeller Club
italiano che visiterà i porti di Anversa e Rotterdam, i due scali di

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riferimento della portualità nord europea, secondo la formula consolidata che
alterna discussione accademica, confronto tra best practices ed esperienza
diretta.

Prima tappa, quella del   29 Aprile, sarà il dipartimento dei Trasporti e
dell’Economia Regionale   dell’Università di Anversa, con il Meeting “Northern
Range vs. Mediterranean   Maritime Cluster, a vision about port & shipping
trends and strategies”,   organizzato con la collaborazione scientifica di Srm-
Studi e Ricerche per il   Mezzogiorno.

Parteciperanno al dibattito, tra gli altri, Mauro Coletta, dirigente generale
per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture ed il trasporto
marittimo e per vie d’acqua interne del Mit, Alessandro Panaro, del
dipartimento marittimo Srm, Oliviero Giannotti dell’Italian Ports
Association, Fabrizio Zerbini, presidente Trieste Marine Terminal e Riccardo
Fuochi, presidente Propeller Club Port of Milan.

L’evento, articolato in tre sessioni, affronterà temi cruciali quali
competitività delle attività marittimo-portuali, governance degli scali,
tendenze ed evoluzioni nel settore container, Belt and Road initiative,
gigantismo navale, scelte strategiche per la portualità del futuro, free
zones.

Nell’occasione SRM presenterà le ultime statistiche relative alle relazioni
Mediterraneo-Nord Europa e una inedita comparazione degli indici di
competitività marittima degli scali del Mare nostrum.
Nel pomeriggio visita all’Havenius, edificio progettato da Zaha Hadid che
ospita vari dipartimenti dell’Autorità portuale dello scalo belga, e all’area
Deurganckdok dove saranno mostrate le caratteristiche operative di alcuni dei
principali terminal.

Il giorno 30 passaggio a Rotterdam dove la delegazione del Propeller sarà
accolta negli edifici dell’Autorità portuale. Qui saranno illustrati i piani
di sviluppo dello scalo prima di un tour del porto che comprenderà l’area
Maasvlakte 2, la visita al terminal automatizzato Hutchison Ports ECT Delta e
il centro logistico Neele-Vat Maasvlakte.

“Continua -sottolinea il presidente Masucci- l’impegno del Propeller nella
diffusione della cultura marittima in un momento in cui l’importanza del

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cluster, sempre più sotto l’attenzione dei decisori politici, comincia a fare
breccia anche presso il grande pubblico, grazie ad una maggiore presenza sui
media generalisti che affiancano il tradizionale lavoro di approfondimento
della comunicazione di settore.

La specificità di questo evento risiede nel confronto diretto con le best
practices del Nord Europa, potenziali strumenti di miglioramento anche per la
portualità italiana. Intendiamo confrontarci a fondo con la realtà
nordeuropea anche nell’ottica di sviluppare un rapporto di partnership e non
solo di competizione. Come nelle altre missioni coglieremo l’occasione per
illustrare i progressi della portualità italiana nell’ambito del Mediterraneo
e dei traffici internazionali”.

Alla missione, come in tutte le iniziative precedenti, parteciperanno
delegati dei vari Propeller Club italiani, rappresentanti di Autorità di
Sistema portuale, società armatoriali, cantieristiche e logistiche, ship
broker, agenti e spedizionieri ed altri attori del comparto marittimo della
penisola.

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Quando si dice che lo spedizioniere è
l’architetto del trasporto…

LIVORNO – Trasporto eccezionale da Livorno e Genova per l’Australia. Ad
operarlo la Fortune International Transport di Milano, guidata da Paolo
Federici.

“Così come un bravo architetto progetta una casa contando sulla

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collaborazione di tutta una serie di professionisti (muratori, elettricisti,
idraulici, pavimentisti, carpentieri, falegnami, vetrai…) allo stesso modo lo
spedizioniere coordina il trasporto di qualsiasi merce.
Ad esempio -spiega Federici- ci è stato richiesto di trasferire un intero
impianto, disassemblato, dall’Italia per l’Australia”.

Circa 100 pezzi stoccati nel magazzino della ditta esportatrice: colli
containerizzabili in containers box standard, e colli “fuori sagoma” che
necessitavano l’utilizzo di containers open top e flat rack. Ma anche colli
“eccezionali”, pesanti da 40 a 60 tonnellate cadauno, che non potevano essere
caricati nei containers.

“Il primo “lavoro” -prosegue Federici- è stato fatto presso la ditta
esportatrice, per preparare il packing list suddividendo i vari pezzi ed
elaborando un piano di carico idoneo, operazione svolta egregiamente da PR
Logistics.
Poi, suddivisi i colli tra containerizzabili e non containerizzabili, abbiamo
prenotato gli spazi nave con due diverse Compagnie di navigazione, una (full
container) con partenze da Genova e l’altra (ro-ro) da Livorno. Ecco dunque
che si è passati alla fase del trasporto terrestre (con Saim Srl) richiedendo
i permessi stradali necessari e trasferendo i cento colli sui due porti
prescelti”.

A questo punto, nei magazzini portuali, è stato coordinato il trasferimento
da camion a container (a Genova) e da camion a Mafi (a Livorno). Le due navi
(delle compagnie Hapag Lloyd da Genova e Hoegh Trapper da Livorno,
rappresentata quest’ultima dall’agenzia Prosper) hanno lavorato praticamente
in contemporanea, poi due diversi operatori (Oliaro a Genova e Livo
Logistics a Livorno) hanno predisposto le operazioni doganali di
esportazione.

“All’arrivo a Melbourne il nostro agente provvederà a trasferire tutto il
materiale nuovamente da nave a camion, per andare in consegna all’indirizzo
del destinatario finale, anch’egli affidandosi ad operatori locali, ognuno
specialista nel suo settore. La nostra capacità è anche quella di affidarci
ad altrettanti esperti, ognuno per la sua “categoria”.

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Supportare le politiche governative su
trasporti e logistica

ROMA – Rappresentatività, associazionismo, libero mercato, semplificazione e
sburocratizzazione, certezza del diritto e chiarezza del quadro normativo,
ottimizzazione delle forme contrattuali ed armonizzazione della disciplina
con gli altri Paesi europei, formazione professionale e nuove

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specializzazioni.

Sono solo alcune delle tematiche emerse dal confronto promosso dai soci Alis
con il sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali Claudio
Durigon, intervenuto a Roma in qualità di ospite istituzionale per le
conclusioni dei lavori del Consiglio direttivo dell’Associazione, affrontando
in maniera tecnica ed approfondita le questioni legate ai profili
occupazionali del settore trasporti e logistica.

“Dobbiamo affrontare con serietà il tema della rappresentanza – ha dichiarato
Durigon – approcciando serenamente e concretamente ad un cambiamento
culturale in atto nel nostro Paese, senza aver paura di confrontarci con le
realtà del mercato del lavoro e gli attuali mutamenti nel mondo
dell’associazionismo. Dietro ogni azione c’è un uomo, ed il progetto di Alis
ne è diretta testimonianza. Se oggi questa Associazione raccoglie in Italia
una parte importante e considerevole delle aziende di trasporto e della
logistica, dobbiamo prenderne atto”.

L’intervento del sottosegretario è un’ulteriore dimostrazione dell’interesse
del Governo nei confronti del ruolo del cluster Alis nello sviluppo di un
settore trainante per l’economia del Paese. L’incontro si è svolto alla
presenza dei numerosi associati attivamente coinvolti nei lavori della
Commissione tecnica sul Contratto collettivo nazionale di lavoro, che
l’Associazione ha istituito al proprio interno in maniera permanente allo
scopo di coniugare gli obiettivi di politica industriale ed i bisogni
organizzativi delle imprese aderenti, che sempre più chiedono
l’individuazione di strumenti giuslavoristici certi, snelli e di immediata
applicazione, in grado di rispondere ai mutati scenari di mercato e di
supportare l’imprenditoria nello sviluppo tanto del commercio quanto del
mantenimento e dell’accrescimento di un’occupazione sana, solida ed altamente
specializzata.

Durante i lavori del Consiglio è emersa, tra le altre, l’esigenza di dover
regolamentare ed incentivare nuove figure professionali del settore
trasportistico e di tutelarne alcune già esistenti, come quelle degli autisti
professionali, che possono rappresentare nuove opportunità occupazionali per
le future generazioni.

“L’autorevolezza, l’importanza e la dimensione dei nostri associati,

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soprattutto in termini di volumi occupazionali, con oltre 1390 aziende e più
di 152.000 dipendenti diretti ed indiretti, rende la nostra Associazione – ha
affermato il presidente di Alis Guido Grimaldi – estremamente sensibile ai
temi del lavoro, poiché crediamo che il principale valore delle nostre
imprese e del loro successo sia rappresentato dalle donne e dagli uomini che
ogni giorno vi lavorano con impegno e dedizione. Al fine di contribuire a
creare le migliori condizioni per uno sviluppo occupazionale solido nonché di
veicolare le istanze degli associati intorno ai principali istituti
utilizzati dalle imprese per la gestione dei rapporti di lavoro, ci siamo
affidati alla competenza tecnico-professionale dello Studio legale LabLaw,
con Francesco Rotondi e Alessandro Paone, avviando un percorso associativo di
confronto serio e responsabile con tutti gli interlocutori sindacali del
settore ed auspicando che da esso sia possibile raggiungere obiettivi
condivisi nell’interesse di tutte le parti”.

“La sintesi del lavoro svolto fino ad oggi dalla Commissione sul Ccnl è stata
raccolta in un documento – prosegue Grimaldi – che abbiamo consegnato al
sottosegretario Durigon e che si prefigge di rappresentare un supporto alle
politiche governative sulle tematiche dell’occupazione delle centinaia di
migliaia di persone impiegate nel comparto. Il cluster Alis è chiamato ad
affrontare continue sfide, ma anche a cogliere le opportunità derivanti dalla
trasformazione del lavoro, dei mutamenti socio-economici e dell’inarrestabile
progresso tecnologico”.

“È su queste direttrici – ha concluso il presidente – che Alis continuerà a
fornire il proprio contributo nella convinzione che, attraverso una maggiore
sinergia con la parte pubblica, sia opportuno individuare le risposte più
efficaci ai bisogni occupazionali delle imprese e dei lavoratori, perseguendo
il comune obiettivo dello sviluppo Paese”.

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