Assarmatori: "Tema emissioni non può avere utilizzi strumentali" - Messaggero Marittimo

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Assarmatori: "Tema emissioni non può avere utilizzi strumentali" - Messaggero Marittimo
15 Novembre 2021 -

Assarmatori: “Tema emissioni non può
avere utilizzi strumentali”

ROMA – Con l’arrivo del nuovo anno, diventeranno operative le norme fissate
dall’International maritime organization (Imo) sulle quantità delle emissioni
prodotte dalle navi.
Una novità ormai ben nota a tutti gli armatori e alle compagnie che si stanno
adoperando per adeguarsi.

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                                   2021 -
Assarmatori: "Tema emissioni non può avere utilizzi strumentali" - Messaggero Marittimo
15 Novembre 2021 -

Assarmatori, entrando nel merito della questione sottolinea con una nota che
il “tema emissioni nocive nel settore dello shipping non è materia
contendibile. È un problema oggettivo che non può avere utilizzi strumentali
sotto il profilo commerciale, ma che richiede un impegno serio e di mercato”.

L’Associazione imprenditoriale aderente a Conftrasporto-Confcommercio,
denuncia come in alcuni porti, in particolare a Napoli, le società
concessionarie del servizio di fornitura di carburante marino abbiano
avvisato gli armatori del fatto che, “in anticipo rispetto alla scadenza del
1° Gennaio 2020 fissata dall’Imo, a brevissimo non disporranno più di riserve
dei combustibili Ifo finora in uso. Il che significa che saranno in grado di
effettuare rifornimenti solo con il carburante Ifo 0,5%, che ha un costo
significativamente maggiore del primo”.

“È il caso di ribadire -sottolinea ancora la nota di Assarmatori- che le
norme internazionali sanciscono per l’inizio del prossimo anno
l’obbligatorietà di utilizzo dei carburanti Ifo 0,5% per raggiungere
l’obiettivo di ridurre di sette volte le emissioni di zolfo. Tutti gli oneri
per l’adeguamento alle nuove normative sono a completo carico delle compagnie
di navigazione che a sorpresa rischiano oggi, e ciò riguarda specialmente
quelle attive su linee nazionali e che giocoforza acquistano il carburante in
Italia, di dover anticipare questi extra costi con conseguenze fortemente
impattanti sui loro bilanci”.

Per Stefano Messina, presidente dell’associazione che rappresenta il cluster
marittimo italiano, “in questo modo si crea un danno economico alle imprese
di navigazione, e un indebito guadagno per coloro (per fortuna non tutti i
concessionari nei porti nazionali hanno adottato questa condotta) che,
attraverso un abuso della loro posizione dominante, impongono un costo
improprio alle imprese”.

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De Micheli: “Mose, grandi navi,
dragaggi oltre l’emergenza”

VENEZIA – È arrivata nel pomeriggio di ieri a Venezia il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli che insieme al premier Conte
ha fatto il punto della situazione dopo l’alluvione di ieri, rispondendo,
dopo la prima riunione in Prefettura con le autorità locali, alle domande dei
giornalisti su Mose, grandi navi e dragaggi.

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“Ci siamo impegnati -ha detto la De Micheli- a convocare il cosiddetto
“comitatone” per giungere ad alcune decisioni su problemi che riguardano
l’emergenza ma che vanno anche oltre. Risposte che Venezia aspetta come il
Mose, le grandi navi, i dragaggi. Oggi a maggior ragione si rende necessario
un grande progetto su Venezia su questioni aperte da tempo”.

Soffermandosi sul Mose, così come aveva sottolineato il premier Conte, il
ministro ha ribadito la necessità di un completamento rapido: “Per questo
daremo seguito ad alcune procedure messe in campo, quello a cui ci dobbiamo
preparare è la gestione della struttura, che avrà un forte impatto economico
per quello che riguarda manutenzione ordinaria e straordinaria, un problema
che in passato è stato tralasciato.
A un anno e mezzo dalla chiusura dei progetti originari che avranno ancora
aggiustamenti, dobbiamo porci questo tema con le istituzioni locali”.

“È un’opera discussa, al centro di un dibattito politico e di polemiche da
anni -ha proseguito Giuseppe Conte- ma dobbiamo essere molto realisti
nell’approccio, ora che siamo in dirittura finale, col 90-93% della fase di
realizzazione completata”.

Stamattina il presidente del Consiglio, ancora a Venezia, ha presieduto una
nuova riunione in Prefettura annunciando la convocazione del “comitatone” per
definire le decisioni finali, programmata per il prossimo 26 Novembre.

“Parleremo di problemi infrastrutturali, Mose, grandi navi e dragaggi
cercando un maggiore coordinamento tra le autorità competenti; completeremo
anche la nomina del Consorzio Venezia nuova”.

Nel pomeriggio intanto il Consiglio dei ministri dichiarerà lo stato di
emergenza per varare risorse per il primo soccorso alla città.

Zls per il porto e retroporto di

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Genova

GENOVA – Durante il consiglio regionale della Liguria di ieri, l’assessore ai
porti Andrea Benveduti ha annunciato l’istituzione della Zona logistica
semplificata (Zls), per il porto e retroporto di Genova che permetta di
superare l’emergenza conseguente al crollo del ponte Morandi e per favorire
la ripresa delle attività economiche colpite.

La risposta dell’assessore seguiva l’interrogazione di Giovanni Lunardon (Pd)
e sottoscritta dal collega di gruppo Sergio Rossetti, in cui si chiedeva alla
giunta quando la Zls sarebbe stata pienamente operativa.

Lunardon ha ricordato che la legge del settore stabilisce che la Zls abbia
una durata massima di sette anni, rinnovabile per altri sette. “Nelle “Linee
d’indirizzo per l’attivazione della Zona logistica semplificata” presentate
l’8 Settembre -ha aggiunto- mancano ancora il Comitato di indirizzo, il Piano

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di sviluppo strategico, l’analisi degli aspetti connessi all’accessibilità e
alla viabilità e, infine, la perimetrazione delle aree”.

“La Regione -ha risposto Benveduti durante la seduta- ha assunto il ruolo di
coordinatore di un gruppo di lavoro che inizialmente riguardava solo Regione,
Comune, Autorità di Sistema portuale del mar Ligure occidentale e struttura
commissariale, e che si è esteso poi all’Agenzia delle Dogane e da ultimo
agli operatori delle spedizioni”.
Nel solo 2019, al momento, i vari enti del gruppo di lavoro si sono riuniti
14 volte.

“La domanda posta, relativa alla durata della Zls per il porto e retroporto
di Genova -ha sottolineato l’assessore ai porti- è posta impropriamente
all’amministrazione regionale. Infatti proprio la Regione si è vista
sottrarre, per ragioni d’emergenza, l’onere-diritto di proporre l’istituzione
della Zls ed è quindi al legislatore che va indirizzata tale questione
interpretativa.
L’obiettivo comune -ha concluso Benveduti- è attivare la Zls entro Marzo-
Aprile 2020, entro quella data l’Autorità di Sistema portuale dovrà anche
attrezzare i propri uffici per la ricezione delle domande di insediamento
agevolato della Zona logistica semplificata”.

Incentivi per le imprese livornesi: un
incontro pubblico

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FIRENZE – Dell’avviso, emanato dal ministero dello Sviluppo economico e
gestito da Invitalia, per 10 milioni di incentivi messi a disposizione dalla
legge 181/89 per le imprese livornesi, si parlerà il prossimo 25 Novembre a
Livorno.
Durante l’incontro saranno illustrate le modalità di accesso agli incentivi
previsti nell’ambito dell’Accordo di programma per l’area di crisi complessa
di Livorno, Collesalvetti e Rosignano Marittimo e una serie di novità
importanti che consentiranno di ampliare la platea dei beneficiari
permettendo ad un numero maggiore di imprese di fare domanda ed ottenere i
contributi.

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15 Novembre 2021 -

È infatti stata recepita ed oggi è operativa, una modifica al decreto
attuativo della legge 181 che introduce una semplificazione delle modalità di
accesso e modifiche dei progetti ammissibili ai finanziamenti per programmi
di investimento delle imprese.

Nel corso dell’incontro pubblico di lunedì 25, presso la Camera di Commercio
di Livorno (piazza Municipio 48), dalle 14.30 alle 17, rappresentanti della
Regione e di Invitalia, l’agenzia del Mise che cura la procedura, forniranno
i dettagli organizzativi a tutti gli interessati: imprese, associazioni di
categoria, sindacati, con l’obiettivo di favorire la presentazione di
progetti imprenditoriali coerenti con le finalità dell’intervento.

A partire dalle 17 si terranno incontri “on to one” con le imprese
interessate che si saranno iscritte.
Per iscriversi basterà inviare una mail a rilanciolivorno@invitalia.it
specificando nell’oggetto #rilanciolivorno L.181/89 Livorno 26 luglio 2018 e
allegando la scheda di adesione.

Durante il pomeriggio, oltre a parlare in particolare di tali incentivi,
saranno ricordate anche le opportunità offerte da altri bandi regionali, come
quello per i protocolli di insediamento e i Voucher microinnovazione.
Per saperne di più

Innalzamento dei mari, Federlogistica:
“Venezia ne è dimostrazione”

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                                   2021 -
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VENEZIA – La drammatica situazione che sta vivendo Venezia in queste ore,
dopo la pioggia straordinaria che da ieri ha fatto salire la marea e
provocato due vittime, pone ancora una volta il problema dell‘innalzamento
dei mari.

Problema per il quale, secondo il presidente nazionale di Federlogistica-
Conftrasporto Luigi Merlo, l’Italia agisce con “assoluta inerzia”, a
differenza di altri Paesi nei quali qualcosa si sta facendo.

“L’assoluta miopia con la quale le istituzioni italiane stanno sottovalutando
gli effetti del cambiamento climatico sul mare e sulle coste è sconvolgente”
attacca Merlo. “Quanto avvenuto a Venezia è purtroppo l’ennesima
dimostrazione della escalation che ci aspetta. Il Mose rischia di essere uno
dei più grandi e clamorosi fallimenti della storia delle infrastrutture in
Italia”.

“Nel nostro Paese -spiega il presidente di Federlogistica- sono a rischio
5500 chilometri quadrati, fra porti, ferrovie, strade. Rotterdam ha
realizzato Maeslantkering e la Resilience strategy, Singapore ipotizza
investimenti per 100 miliardi di dollari per proteggersi dall’innalzamento
dei mari sopraelevando le strade di 4 metri e l’aeroporto di 5 metri. In
Giappone è stato predisposto un piano per evitare che il 60% delle spiagge
sparisca”.
Il Comune di New York, prosegue ancora Merlo, ha istituito l’ufficio Recovery
and Resilience a dirette dipendenze del sindaco mentre le città californiane
da tempo studiano il fenomeno.

“In Italia, una penisola fondata sull’economia del mare, si ragiona sempre in
termini di emergenza e senza avere impostato la minima programmazione e un
piano per adeguare le infrastrutture.
Nel visto di questo secolo, 190 milioni di persone nel mondo dovranno
spostarsi dalla costa all’entroterra e il fenomeno riguarderà anche molte
città italiani. I danni nell’economia portuale e turistica sono già oggi
rilevantissimi”, conclude il presidente di Federlogistica-Conftrasporto.

Per l’occasione, la federazione ripropone la   relazione fatta da Enea, Agenzia
nazionale per le nuove tecnologie, l’energia   e lo sviluppo economico
sostenibile, secondo le cui proiezioni entro   il 2100 migliaia di chilometri
quadrati di aree costiere italiane rischiano   di essere sommerse dal mare, in

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15 Novembre 2021 -

assenza di interventi di mitigazione e adattamento.

La Sogesid supporta l’AdSp mAm per
ambiente e infrastrutture

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

ROMA – Intesa tra Autorità di Sistema portuale del mar Adriatico meridionale
e Sogesid Spa per il supporto tecnico agli interventi ambientali e
infrastrutturali previsti dal proprio piano di investimenti.
Firmata questa mattina dal presidente dell’AdSp Ugo Patroni Griffi e dal
presidente e ad di Sogesid Enrico Biscaglia servirà a individuare le aree di
intervento in cui la società “in house providing” dei ministeri dell’Ambiente
e delle Infrastrutture potrà accompagnare l’azione della AdSp mAm nelle aree
portuali di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta e Monopoli.

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15 Novembre 2021 -

Sogesid dovrà garantire “il supporto tecnico e specialistico richiesto
dall’Autorità”, per gli interventi riguardanti “le infrastrutture portuali,
il trasporto marittimo e le vie d’acqua interne”. Si tratta in particolare di
attività di indagine e pianificazione ambientale, redazione di progetti e
direzione dei lavori nei cantieri, di responsabilità sulle varie fasi della
procedura amministrativa.

Tra i servizi tecnico-ingegneristici individuati nell’accordo, ci sono i
piani di caratterizzazione ambientale dei fondali e delle aree a terra, i
piani di monitoraggio, quelli di gestione e rimozione di rifiuti, le
procedure per la valutazione ambientale, le indagini per individuare siti
idonei all’immissione in mare o per l’impianto in aree con falda naturale
salinizzata, e ancora le indagini per la tutela delle specie protette e le
procedure per la derivazione dei valori di riferimento nei siti d’interesse
nazionale. Il ruolo di Sogesid potrà inoltre essere previsto nelle fasi di
progettazione, esecuzione e direzione dei lavori, come nella funzione di
Soggetto attuatore, intervenendo cioè quale responsabile del procedimento e
stazione appaltante.

“Attraverso l’accordo –spiega Patroni Griffi– vogliamo imprimere una
fortissima accelerazione ai processi di infrastrutturazione dei porti
industriali, Brindisi e Manfredonia, compresi i necessari dragaggi, e
adoperarci perché in tempi brevissimi sia dragato anche il porto di Monopoli.
Inoltre, Sogesid ci supporterà nel delicato e virtuoso processo di
infrastrutturazione eco-sostenibile che abbiamo già intrapreso. Con l’ausilio
qualificato della società, potremo implementare le più avanzate regole
dell’arte nell’adeguamento dei porti alle sfide poste da un lato dal mercato
globale e dall’altro dai mutamenti climatici.”

“Siamo lieti di lavorare assieme all’Autorità di Sistema –commenta Biscaglia–
nella direzione di velocizzare quel percorso di crescita ambientale e
infrastrutturale che dovrà rendere i porti luoghi strategici di un nuovo
sviluppo sostenibile. Sogesid è da tempo impegnata in Puglia su questioni
ambientali molto rilevanti: nelle attività di dragaggio del quinto sporgente
del porto di Taranto per la realizzazione della cassa di colmata, per la
bonifica nell’area Yard Belleli, nelle attività di rimozione del marine-
litter del Mar Piccolo, sull’area Micorosa del SIN di Brindisi, senza
dimenticare l’intervento realizzato a Manfredonia per la bonifica delle

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

discariche Pariti e Conte di Troia”.

Con questo nuovo atto la società potrà mostrare sul campo competenze già
strutturate e, in linea con gli obiettivi del Piano Triennale 2019-2021,
allargare in maniera significativa la propria offerta professionale.

Sky Princess: primo approdo a Genova

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

GENOVA – È attraccata ieri per la prima volta a Genova la nuova nave da
crociera Sky Princess, della compagnia Princess Cruises, costruita da
Fincantieri e consegnata alla compagnia a metà Ottobre.

140.000 tonnellate di stazza e 330 metri di lunghezza, la Sky Princess può
trasportare fino a 4.250 passeggeri. Quelli ospitati in questi giorni, dopo
la tappa ligure proseguiranno per la inaugural season nel Mediterraneo in
attesa di trasferirsi nei Caraibi.

A bordo della Sky Princess, affiancata da un’altra unità della flotta, la
Pacific, si è svolta la Crest cerimony, con il tradizionale scambio di crest
tra il Comandante della nave Heikki Laakkonen e le Autorità locali.

La Princess Cruises, del gruppo Carnival, diventa così la terza compagnia
presente nel porto di Genova e, secondo le previsioni, nel 2021 arriverà a
movimentare 55.000 passeggeri all’anno con l’arrivo della nuova ammiraglia
Enchantment Princess.
La scelta di Princess Cruises è un’ulteriore conferma della centralità del
porto di Genova nel panorama crocieristico del Mar Mediterraneo
.
“È con grande piacere che accogliamo questa nuova nave dell’armatore Princess
Cruises- dicono dall’Autorità di Sistema portuale del mar Ligure occidentale-
a testimonianza dell’importanza dello scalo genovese nel panorama
crocieristico internazionale. Il trend altamente positivo dei traffici
crocieristici e le previsioni per l’anno prossimo confermano l’attenzione
elevata al settore da parte dell’Autorità di Sistema nella programmazione di
investimenti relativi alle infrastrutture portuali a servizio di questa
attività”.

“Oggi -ha ricordato Sergio Senesi di Cemar Agency Network per Princess
Cruises- celebriamo l’arrivo di questa nuova ammiraglia e raccogliamo i
frutti di un notevole miglioramento nella qualità dei servizi offerti dal
porto. Sono particolarmente orgoglioso per il notevole lavoro di promozione
che abbiamo svolto in questi anni in perfetta sinergia con Stazioni
marittime”.

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

Uggè, Conftrasporto: “Confronto o
scontro”

ROMA – “Confronto o scontro”. È lo slogan che anticipa i giorni decisivi per
l’autotrasporto, chiamati a incontrare il 14 Novembre il ministro dei
Trasporti e delle Infrastrutture Paola De Micheli.

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

Il messaggio da portare al Mit è chiaro come rilancia il vicepresidente di
Confcommercio e di Conftrasporto Paolo Uggè, a capo della Federazione
Autotrasportatori Italiani (Fai). Fra i temi in questione, la legge di
Bilancio e i provvedimenti legati al clima.

“Nell’incontro del 14 Novembre con il ministro occorrerà sfatare la
rappresentazione che lega il cambiamento del clima all’inquinamento generato
dall’attività di trasporto” afferma.
“I dati testimoniano sia la ridotta quota di responsabilità
dell’autotrasporto nei fattori di inquinamento (il 4,6%), sia quanto e come i
responsabili di queste ultime abbiano investito negli anni per migliorare le
emissioni climalteranti (diminuite del 29,7%). Viene a cadere quindi la tesi
che permea questa Legge di bilancio che toglie, in due anni, un miliardo e
200 milioni di euro al settore tagliando il recupero dell’accisa sul gasolio,
legando la manovra (destinata a uccidere letteralmente moltissime imprese)
proprio al fattore inquinamento”.

“A questi tagli -prosegue- si aggiungono quelli, per un importo di altri 160
milioni di euro, sulle spese non documentate, e un lunghissimo elenco di
problemi irrisolti: dalla paralisi delle Motorizzazioni civili ai divieti di
circolazione al Brennero; dai costi della sicurezza ai tempi di pagamento,
alle conseguenze derivanti dalla questione Ilva, fino ai trasporti
eccezionali praticamente quasi impossibili da effettuare dopo i crolli dei
cavalcavia di oltre due anni fa”.

“Le rappresentanze dell’autotrasporto si sono sempre dimostrate responsabili
e hanno sempre sostenuto la positività del confronto -aggiunge Uggè- ma da
quanto si riesce a comprendere in questa manovra, che potrebbe essere
definita complessa, sembra essere mancata la volontà di avviare
un’interlocuzione, condizione indispensabile per creare rapporti
costruttivi”.

“Se si vogliono evitare facili tensioni -conclude il vicepresidente di
Conftrasporto-Confcommercio- occorre ricostruire un rapporto che sappia
affrontare l’insieme delle varie questioni, partendo dall’esigenza della
conoscenza sia della rappresentanza sia della delicatezza dei diversi
argomenti”.

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

Confartigianato Trasporti Marche:
aspettative sull’incontro al Mit

ANCONA – L’incontro tra il settore dell’autotrasporto e il ministro delle
Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli dovrebbe avvenire giovedi 14
Novembre; se in tale occasione non arriveranno le risposte per la categoria,
Confartigianato Trasporti Marche annuncia di aderire al fermo dei servizi.

È quanto deciso nella riunione del Consiglio nazionale di Confartigianato
Trasporti per l’esame della vertenza in atto con il Governo e per valutare la
decisione di andare al fermo; decisione che è stata approvata e che
interesserà anche le 4.000 aziende di autotrasporto marchigiane.
A partecipare, una delegazione del direttivo regionale di Confartigianato
Trasporti Marche, composta da Elvio Marzocchi, Giampaolo Calcabrini
rispettivamente presidente e dirigente regionale, Gilberto Gasparoni e
Alberto Giaconi rispettivamente segretario regionale e responsabile di Marche
Sud.

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                                   2021 -
15 Novembre 2021 -

Il Consiglio direttivo di Confartigianato Trasporti riunito a Roma ha
deliberato l’adesione delle proprie imprese al fermo dei servizi proclamato
da Unatras se il Governo non cambia rotta sulle politiche per il settore.
Secondo l’analisi dei provvedimenti contenuti nella Legge di Bilancio e nel
DL Fiscale, l’autotrasporto italiano esce gravemente penalizzato, con tagli
irricevibili sui fondi per il recupero accise sui veicoli euro 3 e sulle
risorse per la competitività del settore, mai discussi con le associazioni di
categoria, che compromettono la sopravvivenza stessa di migliaia di imprese.
Tutto ciò si aggiunge alla mancata attuazione delle regole fondamentali,
richieste da tempo, quali i costi di esercizio e il rispetto dei termini di
pagamento.

Per tutti questi motivi i dirigenti dell’autotrasporto di Confartigianato
provenienti da tutte le regioni d’Italia, hanno avallato la linea portata
avanti dal Comitato esecutivo Unatras, decidendo con la categoria e dando
pieno mandato al presidente nazionale Genedani di espletare tutte le
procedure previste per la dichiarazione di fermo se il Governo, non metterà
in atto le necessarie misure a tutela della competitività, regolarità e
dignità del comparto.

“Non sono affatto accettabili -hanno sottolineato i dirigenti marchigiani- il
taglio di 80 milioni sulle risorse per gli investimenti come l’eliminazione
del rimborso delle accise a partire dal 1° Aprile 2020. Un danno questo che
affonderebbe l’autotrasporto che non riesce a competere con i vettori esteri
in particolare quelli provenienti dall’est Europa.

Confartigianato Trasporti Marche ha chiesto anche l’intervento della
Confartigianato nazionale e dell’Unatras affinchè vengano rimosse le
limitazioni imposte dal magistrato di Avellino sulla A14 nella tratta Marche
Sud Abruzzi, che creano code fino a 20 chilometri con perdita di ore di
lavoro ed un inquinamento fuori luogo per le fermate e le ripartenze continue
dei mezzi pesanti.
Su questo appello si sono uniti tutti i rappresentanti dell’autotrasporto
dato che l’A14 è un corridoio strategico per il collegamento nord sud sia per
le merci che per le persone. Nella tratta sud fermana ed ascolana, si
registra costantemente il blocco del traffico, con gravi danni all’economia e
tutti i programmi di lavoro delle aziende e dei trasportatori che saltano.

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15 Novembre 2021 -

I porti italiani alla prova dei
mercati internazionali

BARI – “I porti italiani alla prova dei mercati internazionali”. Così si
intitola il convegno
con esperti in programma venerdì 15 Novembre alle 15 nella Sala del Consiglio
dell’Ordine degli avvocati di Bari (Palazzo di Giustizia-Piazza E. De

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15 Novembre 2021 -

Nicola).

A organizzare l’evento l’Università Aldo Moro di Bari (Dipartimento di
Economia Management e Diritto d’Impresa), la Fondazione Scuola Forense Barese
scuola di aggiornamento professionale; l’Autorità di Sistema portuale del
mare Adriatico meridionale; l’Autorità di Sistema portuale del mare Ionio,
sotto l’egida di Assoporti, Associazione italiana diritto marittimo e
International Propeller Clubs.
Il convegno proverà a tracciare un quadro della situazione attuale degli
scali portuali italiani, rispetto ai competitor europei ed extraeuropei, e
definire le linee di un’azione coordinata e condivisa per infrangere il gap
che, fino a questo momento, li hanno penalizzati.

A presiedere e introdurre l’evento sarà il presidente dell’AdSp mAm Ugo
Patroni Griffi, cui seguiranno gli interventi dei relatori docenti ed
esperti.
Sergio Prete, presidente AdSp mar Ionio, avrà invece il compito delle
conclusioni.

Il programma dettagliato di “I porti italiani alla prova dei mercati
internazionali” è quello visibile nella locandina allegata.

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                                   2021 -
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