Emissioni: Civitavecchia fa il punto sulle norme
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27 Agosto 2019 - Emissioni: Civitavecchia fa il punto sulle norme CIVITAVECCHIA – L’Autorità portuale del mar Tirreno centro settentrionale fa il punto della situazioni sulle azioni messe in atto, e quelle in programma che riguardano le norme sulle emissioni. Argomento che il presidente Francesco Maria di Majo è pronto ad affrontare in un pubblico confronto con le altre istituzioni. “La quasi totalità delle navi che scalano il porto di Civitavecchia -si legge nella nota dell’Authority- rispettano le norme in materia di emissioni in https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - atmosfera, ed in alcuni casi rilasciano in atmosfera sostanze in quantità inferiore a quella permessa. Dagli anni ’90 la qualità dei combustibili marini è decisamente migliorata (basti pensare che il tenore di zolfo si è ridotto dal 4,5%, allo 0,1% per la sosta in banchina a partire dal 01.01.2010, ed allo 0,5% per la navigazione a partire dal 01.01.2020) e viene costantemente monitorata dalla Capitaneria di porto. L’AdSp, sin dal 2017 -si spiega ancora nel comunicato- ha promosso un programma di incentivi teso a premiare le navi che utilizzano tecnologie e pratiche da cui derivano emissioni in atmosfera inferiori a quelle ammesse dalla normativa vigente, anche attraverso la sottoscrizione di accordi volontari, come il Civitavecchia Blue Agreement, in base al quale alcuni armatori che scalano il porto di Civitavecchia si sono impegnati ad utilizzare combustibile a 0,1% di tenore di zolfo già nella fase di avvicinamento al porto. Tutte le iniziative intraprese dall’Ente sono state supportate da una analisi costi-benefici che ha riguardato anche l’installazione di collegamenti elettrici in banchina (elettrificazione delle banchine). L’AdSp, seguendo le procedure emanate dalla Commissione Europea e/o dal Governo italiano, promuove la realizzazione, a cura e spesa di soggetti privati di tali impianti: favorendo la concessione di banchine a soggetti privati che si impegnano a realizzare ed usare, a loro cura e spesa, l’elettrificazione di tali banchine; riducendo i costi operativi connessi all’uso di tali impianti attraverso una scontistica applicata al servizio di raccolta rifiuti bordo nave, recependo le recenti indicazioni della Commissione Europea. Con tale recente Decreto l’AdSp ha così varato un nuovo programma di incentivi (che entrerà in vigore il 01.09.2019) teso a diversificare ed estendere la platea dei soggetti beneficiari degli incentivi (e le relative tecnologie “green” impiegate dagli armatori) erogati dall’Ente (e coperti con fondi del bilancio dell’AdSp). Più in generale -si legge proseguendo- le nuove norme in materia (entrate in vigore nell’ultimo decennio) e l’evoluzione tecnologica del settore marittimo hanno consentito di ridurre l’impatto dei traffici portuali sulla qualità dell’aria degli ambiti portuali e peri-portuali di Civitavecchia, come certificato dalle serie storiche registrate da Arpa Lazio, e sono le basi su cui si fondano le prossime azioni che l’AdSp metterà in campo, recependo le https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - sollecitazioni del cluster portuale e della città. Vista la rapida e variegata evoluzione tecnologica, e gli stimoli provenienti dalla società civile e delle istituzioni di Civitavecchia, l’AdSp darà pertanto anche spazio alla realizzazione, a cura e spesa di soggetti privati, della elettrificazione delle banchine assicurando in tal modo una positiva valutazione dei costi-benefici di tale tecnologia ed evitando quanto già accaduto in altri porti europei, dove gli impianti sono stati realizzati con fondi pubblici ma sono rimasti sotto-utilizzati mancando la domanda degli utenti”. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Cagliari: incontro sulla vertenza del Porto canale CAGLIARI – Dopo aver chiesto, pochi giorni fa, un incontro urgente ai https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - ministeri competenti per la crisi al Porto canale di Cagliari, la Regione Sardegna si dice pronta a chiedere l’intervento del Capo dello Stato. Questo perchè, secondo l’assessore del Lavoro, Alessandra Zedda, “non c’è più tempo” e bisogna “garantire il diritto dei lavoratori, sancito dalla costituzione”. Fra le priorità emerse all’incontro sulla vertenza del Porto canale a cui hanno partecipato anche gli assessori dell’Industria Anita Pili, e dei Trasporti Giorgio Todde, il vice sindaco del Comune di Cagliari, Giorgio Angius, il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del mare di Sardegna Massimo Deiana, le organizzazioni sindacali e di categoria, l’esigenza di un incontro urgente con il ministri dello Sviluppo economico, del Lavoro e delle Infrastrutture e Trasporti. “Abbiamo condiviso l’idea -spiega Alessandra Zedda- della necessità di chiedere l’interruzione delle procedure di licenziamento per almeno un mese, la messa in campo di qualsiasi azione rivolta alla salvaguardia dei lavoratori e il congelamento delle procedure relative alla concessione per il transhipment. La Regione chiederà un incontro urgente con l’azienda per avere le risposte sulla cassa integrazione per cessata attività che attende dal 31 Luglio”, data dell’ultimo incontro a Roma. Concordate anche azioni congiunte delle istituzioni, sindacati e lavoratori che il 29 Agosto arriveranno nella capitale, per un sit-in. Per Todde “la strategicità del transhipment non è in discussione e il rilancio del Porto canale è fondamentale per l’occupazione e lo sviluppo”. Serve, per la Pili richiamare il governo e i relativi ministri alle loro responsabilità, chiedendo risposte pronte e certe per il futuro del porto canale. “Far morire il transhipment significa danneggiare ancora una volta la nostra Sardegna”. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Corsini: ritorno in Authority LIVORNO – Quella che, solo per intenderci, continuiamo a chiamare giustizia è davvero…..bizzarra, talvolta anche buffa e chiunque governerà dovrà davvero pensarci. Domani il presidente dell’AdSp di Livorno, ingegner Stefano Corsini, prenderà di nuovo possesso del suo ufficio, non già in forza del fatto che la Corte di Cassazione aveva annullato, poche settimane or sono, la misura interdittiva che gli era stata applicata nello scorso Febbraio, ma in virtù di una semplice ordinanza (indipendente da quell’annullamento) con cui il Tribunale https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - di Livorno, per mano del dottor Mario Profeta, certifica: “…… a far data dal 26/8/2019, la perdita di efficacia della misura cautelare della sospensione dall’esercizio di pubblici uffici o servizi….” Il tribunale del riesame, infatti non ha ancora preso atto dell’intervenuto annullamento che avrebbe consentito a Corsini di rientrare un bel po’ prima, così, nelle (interminabili) “more” (è il linguaggio dei togati) di quel “laboriosissimo” (ed ormai inutile) passaggio procedurale, i sei mesi di interdizione dell’ingegner Corsini si sono consumati e domani il presidente, nel riprendere in pieno le proprie funzioni, troverà sicuramente sul tavolo, accuratamente spolverato per l’occasione, l’intero pacchetto di rogne e di grattacapi che aveva lasciato, a cominciare dall’interminabile cammino verso la darsena Europa, al microtunnel, allo scavalco, fino alla spinosa e incancrenita gara per l’assegnazione dei bacini di carenaggio, che dal 2015 langue in attesa di una soluzione. Come si dice….anche le esperienze meno piacevoli finiscono con l’insegnare qualcosa e, perfino con il tradursi in positivo. Da questa piccola tribuna auguriamo che Livorno e il suo porto possano avvertire finalmente, non il battito ectoplastico di un colpo, ma la presenza reale di un presidente che, magari errando umanamente, tenga ben strette le redini dell’Authority. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Stazione marittima di Olbia: rinviato termine CAGLIARI – Rimandato al 4 Novembre 2019 il termine ultimo per la ricezione delle proposte di finanza relative all’Avviso esplorativo di sollecitazione al mercato per i progetto per la Stazione Marittima di Olbia ed aree scoperte del porto. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - L’Autorità di Sistema portuale del mar di Sardegna che inizialmente lo aveva fissato alle ore 10.00 del giorno 9 Settembre 2019, e prima seduta pubblica in data 12 Settembre 2019, alle ore 10.00, ha deciso il rinvio per consentire il completamento delle operazioni di valutazione della sicurezza strutturale di tipo gravitazionale e vulnerabilità sismica della Stazione Marittima di Olbia. La prima seduta pubblica di apertura dei plichi avrà luogo il giorno 6 Novembre 2019, alle ore 10.00 nella sede di Olbia dell’Autorità. Dall’AdSp viene precisato che si intendono parimenti prorogati tutti i termini dell’avviso dipendenti dalla data di scadenza (quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, i termini per la richiesta di chiarimenti di cui all’art. 2.2 e il termine per la richiesta del sopralluogo obbligatorio di cui all’art. 7). L’avviso in questione è stato pubblicato sul sito dell’Autorità portuale Qui di seguito i link all’avviso, alla sezione Amministrazione trasparente e alla pagina dedicata alla procedura https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Gli Uffici territoriali portuali entrano in funzione BARI – Entrano in funzione gli Uffici territoriali portuali (Utp) nei porti di Bari, Brindisi e Manfredonia. Il Comitato di gestione dell’AdSp Mare Adriatico Meridionale-Bari, riunitosi lo scorso 31 Luglio, ha dato il via libera all’istituzione degli Utp, previsti dal D.Lgs. n. 169/2016: “Riorganizzazione, razionalizzazione e semplificazione della disciplina concernente le Autorità portuali di cui alla legge 28/01/1994, n. 84.” Secondo la Legge di riforma, infatti, i sistemi portuali si avvalgono di un ente di governo a livello centrale -la AdSp- e di strutture amministrative a https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - livello locale, previste dall’art. 6 bis che introduce la costituzione di uffici periferici e, in particolare nei porti originariamente sede di Autorità portuali, di strutture denominate Uffici territoriali portuali, diretti dal segretario generale o da un suo dirigente delegato. Tali strutture hanno compito istruttorio, con riferimento all’adozione delle deliberazioni di competenza dell’AdSp; propositivo, per ciò che attiene le materie di rilievo locale; amministrativo, su delega del Comitato di gestione, nelle questione di rilievo minore (ad esempio il rilascio delle concessioni fino ad un massimo di quattro anni, previo parere della Commissione consultiva e sentito il Comitato di gestione) e manutentivo, per le minori di carattere ordinario. Per il presidente dell’AdSp Mam Ugo Patroni Griffi “l’istituzione degli Utp imprime un ulteriore e vigoroso impulso alla macchina amministrativa dell’Ente offrendo alla nostra utenza un servizio celere, capillare e più vicino alle esigenze del territorio”. Viene inoltre alleggerito, spiega ancora Patroni Griffi, la mole di lavoro in carico a livello centrale. “Puntiamo su un Ente snello, veloce ed efficace, in grado di rispondere pienamente e tempestivamente alle esigenze delle comunità portuali e degli stakeholders, allineandoci concretamente ai modelli nord-europei di semplificazione della macchina burocratico-amministrativa.” https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Peel Ports ottiene marchio AEO LIVERPOOL – Peel Ports Group, uno dei maggiori operatori portuali del Regno Unito, ha ottenuto il marchio di Authorized Economic Operator (AEO). Tale marchio di qualità, riconosciuto a livello internazionale, è stato attribuito a tutti i suoi principali porti da Her Majesty’s Revenue and Customs – Hmrc (il dipartimento del governo responsabile della riscossione delle imposte dirette). L’operatore portuale con sede a Liverpool ha dichiarato che il raggiungimento dello status di AEO rappresenta un significativo passo avanti, in particolare sul percorso verso la Brexit. Peel Ports Group ha ottenuto la certificazione AEO per i porti di: Clydeport Operations Limited, Port of Sheerness Limited, The Mersey Docks and Harbour Company Limited, The Manchester Ship Canal Company Limited e Great Yarmouth Port Company Limited. L’accreditamento riconosce che i controlli e le procedure doganali di un’impresa sono efficienti e soddisfano i parametri di riferimento dell’Ue https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - per salvaguardare le merci movimentate. Mark Whitworth, Ceo di Peel Ports Group, ha dichiarato: “Garantire lo status di AEO nei nostri porti è un risultato significativo e ci consente di continuare a fare trading nel modo più efficiente possibile con l’Europa. In qualità di trusted partner delle agenzie governative, questi standard offrono ai nostri clienti una maggiore garanzia. Fondamentalmente ora abbiamo la possibilità di ridurre al minimo qualsiasi tempo di permanenza nel nostro network per evitare inutili ritardi. “Sebbene nessuno sappia come sarà il mercato post Brexit, abbiamo preso provvedimenti per ridurre al minimo qualsiasi ostacolo nei nostri porti e far sì che la merce dei nostri clienti sia trasportata senza intoppi. Il nostro network portuale nel Regno Unito garantisce che le relazioni commerciali con l’Europa, le Americhe e oltre, proseguano con successo”. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Porto canale di Cagliari: chiesto incontro ai ministeri CAGLIARI – L’assessore regionali del Lavoro, Alessandra Zedda, e quello dei Trasporti, Giorgio Todde, della regione Sardegna, hanno chiesto un incontro ai ministeri competenti dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture per la crisi al Porto canale di Cagliari. “Entro questa settimana -spiegano- attendiamo una risposta dall’azienda Cict, che verrà trasmessa al Mise, rendendoci immediatamente disponibili a stilare https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - un pre-accordo in assessorato del Lavoro, prima di andare a Roma per sottoscrivere la chiusura con l’atto definitivo”. “È una crisi che la nuova Giunta regionale, non avendo alcuna responsabilità sulla passata gestione della vertenza, ha trovato al momento del suo insediamento e ha seguito con attenzione da subito, soprattutto per rilanciare il porto e tutelare i lavoratori del porto canale di Cagliari” sottolineano Zedda e Todde. “Abbiamo garantito il nostro sostegno anche con azioni di politica attiva di supporto, in previsione della cassa integrazione, assoluta e primaria competenza del ministero del Lavoro, che può autorizzarla e concederla, mentre la Regione interviene solo nelle procedure di accordo”. Si tratta per gli assessori di un impegno e sostegno importante per avere una celere risoluzione, affinché i lavoratori sappiano quale sarà il loro destino. “Siamo fortemente convinti della strategicità dell’attività di transhipment per il Porto di Cagliari e del suo ruolo nel Mediterraneo”, hanno concluso i due esponenti della Giunta Solinas. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - 26 milioni per Santo Stefano di Camastra PALERMO – Il Governo Musumeci ha deciso di destinare circa 26 milioni di euro alla costruzione del nuovo porto di Santo Stefano di Camastra, nel Messinese. L’investimento è stato approvato dalla giunta regionale, somma che andrà ad aggiungersi alle risorse dei partner privati del progetto che, nel complesso, vale circa 64 milioni di euro. “Entro il 2022 il nuovo porto -spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone– aumenterà l’appeal turistico già forte di un Comune come Santo Stefano di Camastra, cerniera fra i Nebrodi e il palermitano ma anche importante crocevia sul Tirreno. L’infrastruttura diventa anche un veicolo di tutela e riqualificazione della costa. Il Governo Musumeci, del resto, vede nello sblocco degli investimenti in opere pubbliche -sottolinea- il primo ingrediente del rilancio economico della Sicilia, ancor più se ciò avviene in un contesto di armoniosa e produttiva sinergia fra la https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - mano pubblica e le capacità del settore privato”. L’assessorato regionale alle Infrastrutture riveste il ruolo di regia dell’intero procedimento che porterà alla realizzazione di un moderno porto turistico a Santo Stefano di Camastra, collegato a una viabilità litoranea che sarà interamente rinnovata. Previsti inoltre la riqualificazione del collegamento fra l’approdo e il centro storico della città delle Ceramiche, nuove piazze e aree verdi nel contesto di un waterfront che cambierà volto. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Corsini rientra a palazzo Rosciano LIVORNO – Salvo sorprese o qualche diavolo che abbia voglia di ancora metterci la coda, verso la fine di questo travagliato Agosto, martedì 27 per la precisione, l’ingegner Corsini, dopo avere rivolto al commissario i ringraziamenti di rito, potrebbe tornare ad occupare il proprio ufficio al primo piano di palazzo Rosciano in forza del secondo comma dell’articolo 308 del Codice di procedura penale e di un’ordinanza del Gip che stabilisce i termini del provvedimento interdittivo da cui, con il segretario generale Massimo Provinciali, fu colpito nel Febbraio scorso. Sebbene la suprema Corte di cassazione abbia annullato con rinvio la pena dell’interdizione dall’ufficio inflitta sia a Corsini (sei mesi) che a Provinciali (otto mesi), il tribunale del riesame di Firenze (in pieno feriato estivo) tarda a prenderne atto e per il segretario generale i tempi potrebbero allungarsi di non più di un altro paio di mesi. Non ci sono mai piaciute le surrogazioni interinali delle funzioni e del potere, in genere adatte solo a congelare gli status quo e ad affidare la pubblica amministrazione di turno a persone, magari le più degne, ma che, in genere, altro non possono se non ricordare a chi le interpella che, nella loro condizione, “più di tanto” non è loro possibile fare. Non resta, dunque, che salutare con favore il prossimo ritorno (in automatico?) dell’Autorità di Sistema livornese alla normalità, magari (è augurabile) con in più l’arricchimento portato da un’esperienza che non potrà non determinare una certa maggiore cautela nella condotta e nelle scelte. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - Bacino di Livorno: vandalica distruzione LIVORNO – Neppure lasciando le briglie libere alla fantasia più fertile sarebbe possibile immaginare minimamente lo scempio di cui sarebbero stati oggetto gli impianti e le pertinenze del bacino grande in muratura di Livorno fra il 2009 e il 2018, cioè nel periodo di tempo che intercorre fra la relazione degli ingegneri Pribaz e Antonelli, che correda il bando di gara per l’assegnazione del comparto, e quella relativa al sopra luogo assistito https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - recentemente effettuato da personale tecnico della Jobson group, uno dei partecipanti alla gara (bandita nel 2015) la cui incredibile durata appare, a questo punto, sempre meno inspiegabile. La relazione Jobson, assai voluminosa, mostra, infatti, le devastazioni senza precedenti che “ignoti” (così è opportuno esprimersi), hanno inferto, addirittura dopo il 31/XII/18, a un bene dello Stato affidato all’amministrazione e alla vigilanza istituzionale dell’AdSp di Livorno. Il documento, 42 pagine vergate con professionale minuzia, corredato di immagini oltremodo eloquenti, reca la data del 31 Maggio 2019 ed è stato inoltrato dal rappresentante di Jobson Italia srl, Alessandro Bardi, al Rup (Responsabile unico del procedimento) per la gara bacini di carenaggio dell’AdSp, alla Direzione marittima della Toscana e al ministero delle Infrastrutture e Trasporti, ma non (per adesso) alle magistrature contabile e ordinaria. La relazione –vedasi testo integrale e foto– mostra scenari di vandalica distruzione e di sfacelo, che Jobson si limita signorilmente a denominare “anomalie”, tali da ricordare, pallidamente, le condizioni in cui i guastatori Tedeschi lasciarono il cantiere Orlando nel 1944. Ciò che è stato descritto potrebbe non essere tutto, visto che il comparto era (ed è) visitabile solo in parte per l’allagamento del bacino in muratura e dei locali sotterranei (in barba all’obbligo contrattuale di manutenzione), oltre che per la sistematica occupazione da parte di Azimut (soggetto in gara!) che, sordo alle varie ingiunzioni, continua a presidiare l’area senza titolo alcuno. Tutto ciò -merita ricordare- confligge in pieno con le prescrizioni dell’atto concessorio n. 112/2002 in cui si legge che sugli 87 mila mq affidatigli, il concessionario “……non potrà erigere opere non consentite né variare quelle ammesse né destinare ad altro uso quanto forma oggetto della concessione né recare intralci agli usi e alla pubblica circolazione………….. il concessionario si impegna a provvedere a sua cura e spese, per tutta la durata del presente atto, alla manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree in concessione.” Sic!! Il fatto è che le aree in questione, fra reiterate autorizzazioni all’occupazione temporanea (procedura che ha già procurato guai seri alla diarchia di palazzo Rosciano) ultimamente non rinnovate, continuano ad essere occupate da Azimut senza titolo e senza soluzione di continuità né rispetto https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - per le attrezzature di cui avrebbe dovuto assicurare la buona conservazione. Il nostro resoconto non vuole essere il ruvido inventario (per questo vedasi il link sopra riportato) delle “anomalie” riscontrate da Jobson, ma un cenno a quanto è stato rilevato è senz’altro opportuno, così…, tanto per avere un’idea. Nel sopra luogo è stato accertato e ben documentato che, oltre all’alterazione, alla modifica e alla distruzione arbitraria di un numero imprecisato di beni demaniali, il dockmaster, svuotato delle attrezzature originarie (finite non si sa dove), si presenta alterato nella configurazione elettrica originaria e ingombrato con nuove installazioni di Azimut; una delle pompe di svuotamento del bacino, con la relativa condotta, giace smantellata e abbandonata fra i rifiuti metallici di Azimut dove si trovano anche una saracinesca e un verricello della valvola a campana. Gli inviati di Jobson si sono imbattuti addirittura in torrette di alimentazione elettrica spuntate dal nulla, non presenti nelle relazioni tecniche, e ad una cabina con switch di rete installata (autorizzata?) nell’edificio dei servizi generali. Hanno poi trovato una serie di quadri elettrici e di attrezzature dismesse collegate però alla corrente e modificate per azionare altri macchinari, hanno rilevato che i compressori, che Azimut aveva ricevuto funzionanti, sono stati smontati e distrutti, infine tutti i quadri elettrici in bassa e media tensione asserviti al grande bacino in muratura sono stati….smontati e -si legge nella relazione di Jobson- “non è chiaro dove siano stati collocati seppur indicizzati come presenti in entrambe le relazioni tecniche del 2009 e del 2010”. Un altro segno della inequivocabile volontà di smantellare il complesso è - per i tecnici di Jobson- il fatto che, nell’edificio servizi generali, i cavi in media tensione (non giuntabili in alcun modo) anziché essere stati sganciati dai morsetti per una loro riutilizzazione, sono stati barbaramente tranciati al livello del pavimento per renderli inutilizzabili. Le nuove tubature dell’acqua, passate da Azimut, sono state allacciate ai cassoni che si trovano all’interno dell’edificio servizi generali dove è ben visibile una copiosa, e continua perdita che provoca lo spreco di migliaia di mc d’acqua. In calce allo sconcertante documento sul bacino, Alessandro Bardi, in nome di Jobson, chiede di accertare se le modifiche e le distruzioni denunciate e documentate -molte avvenute anche dopo il 31/XII/18 (e, dunque, non valutate https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
27 Agosto 2019 - dall’AG)- siano state autorizzate dall’Autorità di Sistema o da altri enti preposti. Jobson sottolinea che l’unica via d’accesso all’area dei bacini è controllata continuativamente e molto rigorosamente da Azimut, come confermato dalla stessa AdSp quando scrive che le aree della banchina 76 “sono raggiungibili, via terra, unicamente transitando sulle aree demaniali e private utilizzate da codesta società (Azimut) per la propria attività cantieristica”. Una situazione, dunque, in cui è categoricamente impossibile che la scomparsa di una tale mole di strumentazioni sia avvenuta senza essere stata, se non autorizzata, almeno tollerata. Gli accertamenti chiesti dalla Jobson, eseguibili d’ufficio in ogni momento da parte dello stesso Rup, sono essenziali al fine dell’individuazione delle responsabilità e dell’adozione dei consequenziali provvedimenti, inclusa -ove questa risultasse responsabile- l’esclusione (magari tardiva) di Azimut Benetti dalla procedura di gara per dei beni pubblici da cui, a parte il fatto di non averne curato contrattualmente la conservazione e a parte tutto il resto, neppure a fronte del provvedimento n.91/2019 e dell’ordinanza 5/2019 dell’AdSp, si è preoccupata di rimuovere le attrezzature poste e realizzate ex novo (e, probabilmente, senza autorizzazione) sul comparto oggetto di gara. Da dilettanti del diritto, comunque, continuiamo a domandarci quale possa essere la ragione per cui, allo scadere della concessione, l’autorità concedente non abbia preteso (ope legis) che il bene venisse restituito dal concessionario almeno nelle condizioni di efficienza in cui l’aveva ricevuto. https://www.messaggeromarittimo.it/category/porti/ | 27 Agosto 2019 -
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