Conseguenze del lockdown nel mese di Aprile - Messaggero Marittimo

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Conseguenze del lockdown nel mese di Aprile - Messaggero Marittimo
28 Giugno 2020 -

Conseguenze del lockdown nel mese di
Aprile

ROMA – Da oggi riaprono circa 800 mila imprese, ma il completo lockdown di
Aprile ha avuto conseguenze che il sistema economico italiano non ha mai
sperimentato dopo la
seconda guerra mondiale.

Secondo la Congiuntura Confcommercio pubblicata oggi, nel mese di Aprile,
dopo la flessione del 30,1% di Marzo, i consumi sono crollati nel confronto
annuo del 47,6%. Pochi segmenti sono riusciti a registrare un segno positivo
e sono quelli legati all’alimentazione domestica, alle comunicazioni e
all’energia.
Per molti segmenti, soprattutto quelli legati alle attività complementari
alla fruizione del tempo libero, la domanda è stata praticamente nulla. Cifre

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Conseguenze del lockdown nel mese di Aprile - Messaggero Marittimo
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quasi inverosimili – da “errore nel foglio excel” – ma, purtroppo, testimoni
di una realtà in cui sono state sospese non solo gran parte delle attività
produttive, ma anche quelle sociali e relazionali dirette.
La ripartenza, iniziata già dopo Pasqua e in via di rafforzamento nella prima
settimana di Maggio, testimoniata sia dai consumi giornalieri di energia
elettrica sia dalle percorrenze dei veicoli leggeri (fonte: Mobility Data
Lab), si presenta densa di difficoltà. La questione più grave è la
concentrazione delle perdite su pochi importanti settori che sono anche
quelli più soggetti a forme di distanziamento e rigidi protocolli di
sicurezza (turismo e intrattenimento).

Pertanto, la fine del lockdown non sarà uguale per tutti. E dopo la
riapertura si avvertiranno dolorosi effetti di reddito e ricchezza che si
protrarranno ben oltre l’anno in corso.
Anche per queste ragioni, il rimbalzo congiunturale del 10,5% del Pil stimato
per il mese di maggio appare modesto se confrontato alle cadute di marzo ed
aprile. Nel confronto annuo la riduzione è ancora del 16% e non basteranno
gli ulteriori recuperi di attività attesi da giugno in poi per cambiare
significativamente la rappresentazione statistica di una realtà fragile e
profondamente deteriorata.
L’efficacia dei provvedimenti messi in cantiere dalle autorità nazionali e
internazionali rappresenta un’ulteriore incognita.
L’eccesso di burocrazia di cui soffre il nostro Paese, male endemico
segnalato più volte, ha presentato il suo conto anche durante la pandemia.

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Sanificazione del Terminal crociere di
Livorno

LIVORNO – Prima di riprendere l’attività, i locali del Terminal crociere di
Livorno sono stati sanificati, così come stabilito dalle nuove norme per il
contenimento dell’emergenza epidemiologica.

I lavori di sanificazione sono stati eseguiti da una ditta del gruppo Spes

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che opera su tutto il territorio nazionale e che negli ultimi due mesi si è
specializzata in questo genere di interventi, dando vita alla società
Covidbuster. Giulio Bovi, presidente di Covidbuster ha precisato che la
società, oltre che far riferimento ai protocolli stabiliti dal decreto Cura
Italia, ne ha stabiliti anche dei propri, ricorrendo a risorse interne
composte da virologi, immunologi e periti tecnici che hanno “personalizzato”
quanto richiesto dall’Istituto superiore di sanità per conformare
l’applicazione delle misure di sanificazione ad i vari luoghi dove vengono
eseguite, dalle navi ai terminal che presentano problematiche diverse, per la
loro conformazione e per i materiali usati.

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Kuehne + Nagel apre magazzino a Verona

AMBURGO – Kuehne + Nagel ha aperto un nuovo magazzino a Oppeano, in provincia
di Verona, in una posizione ideale per servire i porti italiani del nord
Italia di Trieste e Venezia, che si estende su una superficie di 27.000 mq.
E’ inoltre disponibile via Verona una connessione ferroviaria verso il
mercato europeo veloce ed economica.
Horst Mueller, Global Head di VinLog, commenta così l’apertura del nuovo
sito: “La nostra nuovissima struttura è al servizio del settore italiano
vinicolo con attività di stoccaggio, co-packing, etichettatura e
consolidamento per l’esportazione via terra e via mare. Il magazzino di
Verona agisce da collegamento diretto tra produttori e importatori,
migliorando sensibilmente la gestione degli ordini e delle scorte con
competenza e tecnologie innovative. Disponiamo della capacità di stoccaggio
necessaria all’industria italiana del vino per ristrutturarsi di fronte alle
sfide imposte dal Covid-19.”

Il nuovo magazzino doganale a temperatura controllata offre un ampio raggio
di servizi a valore aggiunto. Il sistema customizzato di VinLog per la
gestione degli ordini e delle scorte in tempo reale permetterà agli attori
della supply chain di monitorare e ottimizzare la produzione e i livelli di
servizio in base alla richiesta.
Con l’apertura di questo nuovo magazzino, VinLog persegue l’obiettivo di
ottimizzare il servizio e ridurre i tempi di trasporto verso mercati chiave
quali il Nord America e l’Asia. “L’impegno di VinLog è mettere le proprie
competenze e l’infrastruttura a disposizione delle case vinicole. Stiamo
attualmente esplorando la possibilità di rafforzare ulteriormente la nostra
presenza a livello globale nei paesi chiave di origine e importazione del
vino e alcolici,” conclude Horst Mueller.

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Riaperti collegamenti marittimi con la
Sicilia

ROMA – Riaperti i collegamenti marittimi per il trasporto passeggeri con la
Sicilia; l’aviazione generale con Sicilia e Sardegna, più treni a lunga
percorrenza per adeguare l’offerta ferroviaria alla maggiore domanda di
trasporto.

La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli ha firmato
ieri, di concerto con il Ministero della Salute, il Decreto che aggiorna le
misure di limitazione alla mobilità delle persone per il contrasto della
diffusione dell’epidemia da Covid19.

Il provvedimento del Mit risponde anche alla richiesta avanzata dalla
Regione Sicilia per la riattivazione delle linee di collegamento marittimo

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con l’isola, per consentire lo spostamento del personale delle forze
dell’ordine e delle forze armate, del personale sanitario e sociosanitario
nonché dei passeggeri per esigenze di lavoro, motivi di salute e assoluta
urgenza o per il rientro nella propria abitazione, donicili o residenza.

Pertanto i collegamenti marittimi per i passeggeri da Messina per Villa San
Giovanni e Reggio Calabria e viceversa saranno assicurati mediante dieci
corse giornaliere A/R, nella fascia oraria dalle 06.00 alle 21.00.

Il traffico merci dalla Calabria alla Sicilia e viceversa è effettuato
esclusivamente sull’approdo di Messina-Tremestieri. Da tale approdo è altresì
autorizzato il transito degli operatori sanitari pubblici e privati, a bordo
delle unità navali che operano il trasporto merci, su mezzi privati e nel
rispetto delle certificazioni e delle condizioni di sicurezza delle unità
stesse.

Resta invece sospeso il trasporto marittimo dei viaggiatori con la Sardegna,
mentre continua ad essere assicurato, fermo restando l’utilizzo delle navi
previste in convenzione, esclusivamente il trasporto delle merci e con
l’autorizzazione del presidente possono viaggiare anche per passeggeri per
situazioni particolari.

Per quanto riguarda il trasporto aereo i collegamenti di aviazione generale
con le due isole maggiori viene ora consentito senza la previa
autorizzazione dei Presidenti di Regione.

Per la Sardegna oltre all’aeroporto di Cagliari viene aperto anche quello di
Olbia; è comunque sempre necessario trovarsi in una delle condizioni
particolari per accedere all’imbarco.

Sempre in tema di trasporto aereo, viene limitato ai soli servizi di
aviazione generale il traffico da e per l’aeroporto di Milano Linate, sulla
base delle osservazioni svolte dalla società di gestione dell’aeroporto SEA
Spa.

Viene rimodulata l’offerta di servizi ferroviari su tutto il territorio
nazionale per adeguarla alle nuove esigenze di trasporto passeggeri, sia per
le attività a mercato che per quelle svolte in base a contratti di servizio
per la lunga percorrenza stipulati da Trenitalia Spa con il Ministero delle

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Infrastrutture e dei Trasporti. Nessuna limitazione è prevista per il
servizio di trasporto merci e per i servizi a carattere emergenziale.

Rimangono invariate tutte le altre misure di restrizione della mobilità dei
passeggeri con gli altri vettori.

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Genova: Ue approva aiuti intermodalità

GENOVA – La Commissione europea ha approvato, sotto il profilo della
compatibilità con la normativa degli Aiuti di Stato, tutte le misure previste
dalla Legge 130/2018 (cosiddetta Legge Genova) all’art. 7 commi 2-bis, 2-ter
e 2-quater che sono intervenute a sostegno dell’intermodalità ferroviaria dal
crollo del ponte Morandi fino a Dicembre 2019.
La decisione sancisce la possibilità di erogare ai beneficiari:
– il raddoppio del Ferrobonus nazionale fino a 5 euro a treno chilometro dal
15 Agosto 2019 al 31 Dicembre 2019 su tutti i treni aventi origine e
destinazione il nodo Genovese;
– il Ferrobonus finanziato con risorse proprie dell’Autorità di Sistema
portuale del Mar Ligure Occidentale, fino a 4 euro a treno chilometro su
tutti i treni aventi origine e destinazione i siti retroportuali strategici
inclusi nella Zona Logistica Semplificata del nostro sistema portuale;
Contributo che ha coperto 13 mesi (da novembre 2018 a dicembre 2019 per un
valore massimo di 3,2 milioni di euro);
– un contributo (fino a 200 euro a tradotta), finanziato sempre con risorse
dell’Autorità di Sistema per compensare all’impresa concessionaria eventuali
maggiori costi di manovra ferroviaria nel bacino Sampierdarena.

Nel sottolineare come il drammatico evento del 14 Agosto 2018 abbia
evidenziato ancora di più la necessità di rafforzamento dello shift modale a
favore del trasporto ferroviario, la Commissione segnala l’importanza degli
interventi approvati per rafforzare l’intermodalità del sistema portuale con
ovvi benefici in termini di tutela dell’ambiente e riduzione della
congestione.
Si auspica che questa importante posizione possa rappresentare una occasione
per accrescere nel prossimo futuro la capacità di intervento pubblico a
favore di uno sviluppo
ambientalmente compatibile ed efficiente del traffico portuale.

Inoltre, sempre riguardo i Ports of Genoa, l’Autorità di Sistema informa che
la Darsena Vecchia di Savona torna a poter issare il vessillo della Bandiera
Blu nel 2020.

Si tratta della diciottesima BB assegnata al porto savonese dalla FEE ITALIA

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– Foundation for environment education. Dal 2002 ad oggi l’unica eccezione ha
riguardato l’anno 2019, a causa di un ritardo nell’invio della documentazione
dovuto all’incendio della sede savonese dell’Authority nell’Ottobre 2018.

La Bandiera Blu è un riconoscimento internazionale, istituito nel 1987 anno
europeo dell’ambiente che viene assegnata ogni anno in 49 Paesi e consiste in
un eco-label volontario assegnato alle località turistiche balneari che
rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio.

Maggiori informazioni: www.bandierablu.org

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Azimut contribuisce a ripartenza del
Paese

LIVORNO – “Siamo un’azienda forte e con un’elevata credibilità
internazionale: vogliamo fare la nostra parte per contribuire alla ripartenza
del Paese, tenendo alto il prestigio del Made in Italy nel mondo”. Con queste
parole Giovanna Vitelli (nella foto), vice presidente del Gruppo Azimut
Benetti, ha salutato la ripresa dell’attività produttiva dei cantieri.

A dieci giorni dall’avvio della nuova fase che vede l’Italia proiettarsi
cautamente in avanti per cercare una ripartenza che porti ad una nuova
stabilità, il Gruppo Azimut Benetti si conferma tra le aziende virtuose che
hanno saputo gestire al meglio la situazione contingente degli ultimi mesi,
grazie al dinamismo, alla creatività e alla flessibilità che da sempre la
contraddistinguono.

Il ripristino dell’attività a tempo pieno di tutti i siti produttivi (con
turni moltiplicati per recuperare lo stop delle settimane precedenti) è
infatti solo la punta dell’iceberg di una strategia organizzativa e
commerciale che si è rilevata vincente, anche nelle complesse condizioni
recentemente sperimentate.

“Non ci siamo mai fermati – dichiara Marco Valle, Ceo di Azimut Yachts –, la
nostra rilevante vocazione internazionale ci ha consentito di chiudere,
persino durante il lock-down, contratti che hanno creato per noi un
incremento del portafoglio ordini superiore ai 30 milioni di euro, andando
tempestivamente a cogliere opportunità in aree geografiche non ancora
attaccate dalla pandemia e contribuendo così a far procedere l’export, leva
fondamentale per le sorti economiche del Paese. E sempre in questo periodo
Azimut Yachts ha erogato ben 17 corsi interattivi online, dedicati a
tematiche tecniche, di marketing e di vendita, che hanno coinvolto 236
persone residenti in Europa, Medio ed Estremo Oriente.”

Analogamente soddisfatto Franco Fusignani, Ceo di Benetti: “Il nostro impegno
per portare avanti il lavoro non ha avuto alcuna battuta d’arresto e, grazie
alle disposizioni regionali, anche in area produzione siamo riusciti a

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continuare le lavorazioni propedeutiche alle consegne di aprile e maggio,
garantendo al contempo ai nostri lavoratori la massima attenzione con attenti
protocolli di sicurezza che ci hanno consentito, con orgoglio, di non avere
alcun caso di Covid in azienda. Contemporaneamente Lusben, l’azienda del
Gruppo che si occupa di refitting, non solo ha offerto ospitalità e
assistenza a capitani e equipaggi ubicati a Livorno, ma è arrivata ad avere
in gestione 46 imbarcazioni. E sono 15 i webinar tenuti a scopo formativo per
le principali brokerage house del mondo”.

Alla base di questi esiti tutt’altro che scontati ci sono gli asset storici
del Gruppo: brand forti e di riconosciuto prestigio, una solida struttura
commerciale che ha saputo conquistare e mantenere la fiducia dei clienti, una
storia di investimenti senza interruzioni, non solo in area produttiva ma
anche per la digitalizzazione di tutta l’impresa.

A questo riguardo vale la pena di ricordare il recente debutto di un
articolato progetto digitale sviluppato a tempo record: l’Azimut Yachts
Virtual Lounge, un contenitore di materiali informativi e di approfondimento
all’insegna delle più recenti tecniche di comunicazione che, dal 27 al 30
Maggio, ospiterà anche il primo Azimut Yacht e-boat show con Live Chat con il
cantiere e appuntamenti one-to-one in videoconferenza.

Coerentemente con le richieste del Governo, il ripristino delle attività è
quotidianamente sottoposto ad un rigido protocollo di sicurezza dei
lavoratori, a cui l’azienda ha lavorato per oltre 6 settimane in piena
sintonia con le rappresentanze sindacali, che lo hanno definito “un accordo
avanzato ed innovativo, utile anche come riferimento per altre realtà”.

Infine le star della nuova stagione, l’Azimut Magellano 25 metri e il Benetti
Oasis 40 metri, recuperato a tempo record il ritardo produttivo, sono pronti
a fare il loro debutto entro l’estate quali simboli di un rinascimento
creativo e produttivo da tutti auspicato.

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Linee del Mit per trasporto passeggeri
e balneazione

ROMA – Linee del ministero per trasporto passeggeri e balneazione. In vista
della graduale ripresa delle attività nautiche e al fine di disciplinare
l’afflusso dei passeggeri nei porti nazionali in concomitanza anche con la
stagione balneare, il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha
predisposto una serie di specifiche linee guida volte a regolamentare i

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principali settori delle attività sportive e ricreative connesse alla
navigazione, in particolare:

GESTIONE STAZIONI MARITTIME E PORTUALI

Queste le indicazioni da rispettare nei luoghi a diffusa frequentazione come
le stazioni marittime, i terminal crociere e le banchine di imbarco e sbarco
dei passeggeri: uso di cartellonistica plurilingue o di “QR Code”
informativi; promozione di sistemi on-line di prenotazione ed acquisto
biglietti; accessi contingentati e programmati con percorsi obbligati;
distanza sociale di 1 metro;   installazione di un adeguato numero di
distributori di disinfettante; appropriata sanificazione degli ambienti di
transito e delle superfici esposte al contatto; potenziamento del personale
preposto ai servizi di vigilanza, accoglienza e informazione dell’utenza-

NAVIGAZIONE DA DIPORTO

Nelle attività da diporto la responsabilità individuale degli utenti resta
l’elemento essenziale per rendere efficaci le misure di distanziamento
sociale quali: evitare contatti ravvicinati; adeguata sanificazione degli
ambienti; distanza interpersonale di almeno un metro; protezione del naso e
della bocca per i passeggeri.

Disciplina delle attività con unità da diporto private

A bordo di unità da diporto private valgono le stesse regole delle unità
abitative. La misura primaria resta il “distanziamento sociale” di almeno un
metro a meno che le persone presenti a bordo non vivano nella stessa unità
abitativa.

Anche i congiunti, se non conviventi, devono rispettare il distanziamento
sociale di una persona per ogni metro lineare dell’imbarcazione. Obbligatoria
anche la dotazione di dispositivi di protezione individuale per i passeggeri
e l’uso di igienizzante per le superfici.

Disciplina unità da diporto ad uso commerciale

Il numero massimo di persone trasportabili sarà stabilito sulla base della
capienza dell’unità e sulla possibilità di attuare le misure di

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distanziamento sociale previste con la limitazione dei titoli di viaggio
acquistabili e la predisposizione di dissuasori alla seduta (1 mt di
distanza).

Obbligatoria la dotazione a bordo di dispositivi di protezione individuale
per ciascun occupante ed igienizzante per superfici.

Rimane l’obbligo di attenersi alla normativa per gli spostamenti nella
Regione e tra le Regioni e il rispetto delle normative internazionali anti-
contagio durante la navigazione fuori dalle acque territoriali nazionali.

Per le società che svolgono, in forma commerciale, attività legate al diporto
o allo svolgimento di attività acquatiche (escursioni, diving, noleggio e
locazione unità da diporto, pesca turismo etc…), potenziati i servizi di
pulizia delle imbarcazioni e degli altri locali aziendali (biglietterie,
magazzini).

La locazione dell’unità da diporto

Alle unità da diporto in locazione si applicano le stesse norme di
prevenzione previste per le imbarcazioni private. Sono consentiti alloggi
nella stessa cabina a persone che vivono nella stessa unità abitativa.

Il locatore è tenuto a sanificare, anche in caso di utilizzo ad ore
dell’imbarcazione, tutti i locali – compresi quelli motori e servizi – così
come dovrà dotarsi di adeguate provviste di prodotti igienizzanti oltre a
cartellonistica informativa, redatta in più lingue, per sensibilizzare il
locatario ed i suoi ospiti sulla necessarie misure igieniche da adottare.

Nel caso di ingaggio di uno skipper da parte del locatario, si applicheranno
le disposizioni previste nel noleggio per l’equipaggio.

Il noleggio dell’unità da diporto

Per quanto concerne il noleggiante/armatore valgono gli stessi obblighi
previsti per il locatore: sanificazione ad ogni utilizzo di tutti i locali
dell’imbarcazione.

Per quanto concerne l’equipaggio, obbligo di utilizzo di mascherine e guanti
e di ogni altro dispositivo di protezione in funzione della tipologia

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dell’unità in particolare, durante le operazioni di ormeggio, disormeggio,
bunkeraggio ed eventuale rimorchio. Per l’equipaggio inoltre, trattandosi di
soggetti chiamati, in alcuni casi, ad effettuare manovre di primo soccorso
(come nel caso del comandante per il quale è obbligatorio il corso di primo
soccorso elementare e BLS), dovrebbe essere previsto l’obbligo di
sottoposizione preventiva (prima dell’imbarco) e periodica al test di
positività al CoVid-19, il cui esito dovrà essere custodito a bordo. E’
comunque prevista la misurazione obbligatoria della temperatura dei membri
dell’equipaggio con cadenza giornaliera.

L’equipaggio dovrà avere cura inoltre di impedire l’accesso a bordo ad
estranei durante la sosta in porto o in marina. Chi vive nella stessa unità
abitativa potrà condividere l’alloggio in cabina.

Per gli ospiti valgono le regole generali sul distanziamento sociale e sulle
misure di prevenzione interpersonali, ovvero una persona ogni metro di
lunghezza lineare dell’unità, compresi i membri di equipaggio, a meno che gli
ospiti presenti non vivano insieme.

Porti turistici e Marine

I gestori di porti turistici devono dotarsi di appositi cartelli informativi,
in italiano ed in inglese, sulle misure comportamentali da rispettare, l’uso
dei dispositivi di protezione individuale, l’installazione di dispenser di
igienizzante sui pontili, la limitazione degli spostamenti, i divieti di
assembramenti e il rispetto del distanziamento sociale.

Navigazione e norme di sistema

Rimane l’obbligo di attenersi alla normativa per gli spostamenti nella
Regione e tra le Regioni e il rispetto delle normative internazionali anti-
contagio durante la navigazione fuori dalle acque territoriali nazionali.

GESTIONE DEI CENTRI DIVING E DELLE ATTIVITÀ SUBACQUEE SPORTIVE-RICREATIVE

E’ fortemente raccomandata la dotazione di appositi sistemi informatici per
le iscrizioni on-line ai corsi nonché per la prenotazione delle uscite e
partecipazione alle immersioni- All’interno dei locali valgono le regole
generali sull’igiene e profilassi nonché quelle sulle misure di

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distanziamento sociale e sugli accessi contingentati; screening delle
condizioni di salute e della temperatura per gli utenti del Centro e accesso
vietato in caso di temperatura superiore a 37,5° o sintomi riconducibili alle
patologie afferenti l’epidemia in atto; ogni utente dovrà compilare apposita
autocertificazione sull’assenza di tali sintomatologie, nonché la
dichiarazione di non essere stato a contatto stretto con soggetti in
situazione di contagio nota.

Adeguata informazione agli utenti sulle misure di prevenzione adottate, il
distanziamento sociale e la sistematica sanificazione dei locali; è
preferibile che ogni partecipante alle immersioni utilizzi la propria
attrezzatura che i responsabili del Centro Diving o gli istruttori dovranno
verificare oltre a dover garantire l’adozione di opportune precauzioni per
evitare il contatto diretto con le attrezzature e la loro possibile
contaminazione.

Gli utenti sprovvisti dell’attrezzatura, potranno noleggiarla presso il
Centro purché preventivamente sanificata. Il centro dovrà adeguare
l’organizzazione delle uscite in funzione di questo e limitare, se
necessario, il numero di immersioni quotidiane; l’attrezzatura, sanificata e
non, andrà custodita in spazi dedicati e distinti e dovrà essere
opportunamente “segregata” in involucri chiusi, una volta sanificata.

Misure da adottare su barche e gommoni da immersione

A bordo, distanza sociale di almeno 1 metro tra le persone, utilizzo
generalizzato di guanti e mascherine e sistemi di igienizzazione delle mani;
posti a sedere assegnati e spostamenti a bordo consentiti solo per motivi di
assoluta necessità e nel rispetto delle misure minime di distanziamento
sociale; inibito l’uso di contenitori d’acqua comuni per il risciacquo delle
maschere che dovrà essere assicurato dal responsabile del Centro diving con
misure alternative per evitare la contaminazione delle attrezzature.

Sistemi di controllo di sicurezza pre-immersione alternativi al cosiddetto
“Buddy Check”, ossia al “controllo del compagno d’immersione” e procedure
alternative alla condivisione di gas in caso di emergenza, quale ad esempio
l’utilizzo di una o più fonti d’aria alternative, in funzione del numero dei
partecipanti all’immersione, correttamente igienizzata e sanificata prima
dell’immersione.

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Procedure di igiene e DPI per la gestione della ricarica delle bombole e/o
dei rebreather;        dispositivi per evitare il contatto diretto in caso di
primo soccorso o manovre di rianimazione;       procedure operative e piani
di emergenza aggiornati a cura del responsabile del Centro diving

LINEE GUIDA SUL SERVIZIO DEGLI ASSISTENTI BAGNANTI

Rispetto delle regole generali di prevenzione, igiene e profilassi; in
qualità di “operatori di primo soccorso”, sottoposizione preventiva (prima
dell’assunzione in servizio) e periodica obbligatoria al test di controllo
della positività al CoVid-19 (tampone o test sierologico) per tutti gli
assistenti bagnanti.

Ogni assistente bagnanti deve essere informato sui rischi di esposizione al
contagio e l’uso di apposite attrezzature che ne riducano il rischio in caso
di manovre di primo soccorso e rianimazione; necessarie dotazioni di
sicurezza, individuali e personali, e di primo soccorso con dispositivi
anticontagio; sanificazione quotidiana delle postazioni di salvataggio e
delle relative dotazioni e attrezzature a cura del datore di lavoro;

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Maxi ro-ro della Ignazio Messina a
Ravenna

RAVENNA – Maxi ro-ro della Ignazio Messina a Ravenna. Lo scalo romagnolo
centra due record in uno. Quello della più grande nave ro-ro portacontainer
mai entrata nel canale Candiano e approdata alle banchine del Terminal Sapir,
e, al tempo stesso, il primo approdo ravennate del Gruppo armatoriale Ignazio
Messina & C.

Si tratta della Jolly Vanadio, agenziata da Italteam Shipping, che ha fatto

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28 Giugno 2020 -

scalo al Terminal Nord del Gruppo Sapir per imbarcare un importante lotto di
project cargo e di impiantistica di primarie aziende italiane (ABB, SACMI,
Linxon e Boldrocchi Group), imbarco che è frutto della collaborazione della
Compagnia Messina con importanti realtà del Freight Forwarding quali R&R
Spedizioni Internazionali, Bertling, Italiansped e Zaninoni.

Dopo Ravenna, la Jolly Vanadio completerà il carico nei porti del
Mediterraneo Occidentale, per poi riprendere la rotta sulla linea regolare
verso il Mar Rosso e il Golfo Arabico.

L’imbarco sarà reso possibile grazie alle particolari caratteristiche della
nave – 240 metri di lunghezza e 37,5 di larghezza – e alla sua grande
versatilità nel trasportare qualsiasi tipologia di merce – contenitori,
rotabili, merce varia, project cargo, pezzi eccezionali, yacht – e in
particolare alla rampa poppiera, con una portata di 350 tons. e una larghezza
massima di 12,5 metri, e alla possibilità di imbarcare pezzi con un’altezza
massima di 7 metri.

Un particolare ringraziamento al comandante del porto di Ravenna, capitano di
vascello (CP) Giuseppe Sciarrone, e al presidente dell’Autorità di Sistema
portuale del mare Adriatico centro settentrionale, Daniele Rossi, oltre ai
piloti, rimorchiatori e ormeggiatori, che hanno permesso l’approdo in
sicurezza di una nave così grande nel loro porto.

La Jolly Vanadio è stata varata nel 2015 e rappresenta, insieme alle altre
sette unità gemelle di proprietà del Gruppo armatoriale genovese, uno dei
fiori all’occhiello della società: queste navi, battenti tutte bandiera
italiana, sono le Ro-Ro portacontenitori più grandi mai costruite al mondo,
sono state progettate interamente in-house, sono dotate delle più sofisticate
tecnologie e impianti per la salvaguardia dell’ambiente e, per questo, hanno
ottenuto dal Rina la certificazione Greenplus.

Il Gruppo Messina è stato il primo Gruppo italiano, nel proprio settore, a
conseguire la Certificazione Ambiente (UNI EN ISO 14001) e Salute e Sicurezza
(BS OHSAS 18001) per tutte le attività logistiche svolte dalla Ignazio
Messina & C. spa. e dalla Gruppo Messina spa, adottando un Sistema di
Gestione aziendale Ambiente e Sicurezza integrato.

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Alfredo Scalisi nuovo Ad di LSCT

LA SPEZIA – Il Consiglio di amministrazione di La Spezia Container Terminal
Spa, riunitosi in data 24 Aprile 2020, ha nominato Alfredo Scalisi nel ruolo
di amministratore delegato. Alfredo Scalisi ricopriva, dal primo Luglio 2019
la posizione di general manager. Si legge in una nota della società.

“In qualità di presidente del Gruppo Contship Italia e in rappresentanza dei
membri del consiglio di amministrazione di La Spezia Container Terminal,
auguriamo all’Ing. Scalisi di proseguire con successo e determinazione il
percorso di sviluppo del terminal di La Spezia, che rappresenta uno degli
investimenti strategici del Gruppo Contship in Italia”, ha dichiarato Cecilia
Eckelmann-Battistello.

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28 Giugno 2020 -

Hapag-Lloyd aumenta i ricavi nel
trimestre

AMBURGO – Nel primo trimestre del 2020, Hapag-Lloyd ha registrato utili ante
imposte (Ebit) per 176 milioni di dollari Usa (160 milioni di euro),
risultato inferiore al corrispondente periodo dell’anno precedente di 243
milioni di dollari. Il risultato netto del Gruppo è sceso a circa 27 milioni
di dollari. L’Ebita è leggermente diminuito a 517 milioni di dollari.

“Nonostante la pandemia di Coronavirus, abbiamo iniziato l’anno in modo
positivo. Maggiori volumi di trasporto e migliori tariffe di trasporto hanno

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aumentato i nostri ricavi. Il risultato finanziario è inferiore al primo
trimestre dell’anno precedente in quanto abbiamo dovuto affrontare prezzi del
bunker più elevati dopo le nuove regole dell’IMO 2020 dal 1° Gennaio”, ha
affermato Rolf Habben Jansen, amministratore delegato di Hapag-Lloyd AG.

Nel primo trimestre dell’anno i ricavi sono aumentati di circa il 6%,
raggiungendo 3,7 miliardi di dollari. Secondo la compagnia, ciò può essere
attribuito principalmente ad un aumento del 4,3% dei volumi di trasporto, a
oltre 3 milioni di teu e ad un maggior nolo di trasporto medio, pari a 1.094
dollari per teu. Le spese di trasporto sono aumentate di quasi il 10%, in
modo sproporzionato rispetto alle entrate, in particolare, come detto, a
causa dei maggiori costi del bunker, che sono aumentati da 98 a 523 dollari
per tonnellata a seguito del passaggio a carburante con basso contenuto di
zolfo richiesto dal regolamento IMO 2020. Ciò ha avuto un impatto negativo
sugli utili, così come una svalutazione delle scorte di bunker di circa 64
milioni di dollari a causa del rapido calo dei prezzi del greggio iniziato
alla fine del primo trimestre.

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