IL BRACHIOSAURO - RECSANDO
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Anno VIII – Maggio 2018 - N. 04 Il Brachiosauro IL GIORNALE DEL NOSTRO CLUB, MOLTO OLTRE IL GIURASSICO Approfondimento di Giovanni Luilli su CAMBRIDGE ANALYTICA INTERVISTA ESCLUSIVA A MICHELE MEZZA Giornalista, saggista e docente all’Università Federico II di Napoli LA NUOVA WEB TAX Come l’Europa cerca di contrastare le multinazionali della rete UN NUOVO SOCIALISMO
La rete, un grande magazzino che contiene tutti i nostri dati e sta diventando sempre più parte integrante delle nostre vite, ormai tutti i servizi sono disponibili online: si può prenotare un albergo o fare acquisti, gestire il conto bancario o leggere un libro. Le comodità e le possibilità incredibili che sono aperte da questo strumento sono certamente un grande passo avanti per l’umanità, ma lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica ha portato alla luce i numerosi pericoli che corriamo. È necessario sapere perché come tutti gli strumenti, il web può essere utilizzato per altri scopi, che porterebbero a danni alle democrazie dei nostri paesi e al totale sdoganamento della privacy, in quanto i nostri dati sarebbero (anzi lo sono già) alla mercè della multinazionale di turno. Per averci aiutato ad approfondire ringraziamo Michele Mezza, docente universitario, giornalista e autore del libro “Algoritmi di libertà” (Donzelli Editore) sul ruolo dominante che gli algoritmi digitali avranno sulle nostre vite, che da Napoli ha risposto alle nostre curiosità. Come sempre però sono tanti gli argomenti in un numero tutto da sfogliare. Buona lettura! 3 J-Ax e Fedez: Italiana SOMMARIO 4-5 Le due coree 6-16 La polemica: Serra e Telese 17 Via libera: governo M5S-Lega 18-20 INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MATTARELLA 21-22 Giuseppe Conte: Premier 23-26 Intervista: MICHELE MEZZA 27-28 Cambridge-Analytica-Facebook 29-30 La web tax 31-36 Staino e le vignette su Gesù 37-41 L’ultimo banco di Giovanni Floris 42 Olimpia Milano 43 Playoff Serie A 44 Il predestinato: Luka Doncic 45 Socialbarze 46 Strizzacervelli 47 Puzzle del gufo 2
LA NOSTRA HIT Brrrah Paese scontato, l'offerta divide Perché qui ci sono più Lidl che leader Silvio ritorna in versione Wi-Fi La prima amnesia non si scorda mai La gente che conta quest'anno va a Mykonos A fare gli hippie fumando l'origano Sarà l'allergia che ha giocato d'anticipo Per questi occhi rossi non c'è antistaminico ITALIANA E poi Donald Trump si allena con il "RisiKo!" Se non è al Pentagono lo trovi al Poligono E tu ti senti spaventata come minimo Come quando Fausto Brizzi ti chiede il curriculum Tenere alta la bandiera Gli Azzurri sono in ritiro a Formentera No, tratto da una sfiga vera J-AX È solo un'altra storia Italiana L'estate che cerchi non è lontana La gente per nulla lo sai si innamora Se vieni dal mare ti stiamo aspettando Con l'acqua alla gola Ti racconteremo una storia Italiana Vedrai che il lavoro nemmeno ti sfiora E anche se piove la musica suona Abbiamo perso ma ci credevo Come ai mondiali e alle elezioni E se sei bona c'hai lo sconto Prova costume per smaltire peso *Ritornello* Qui ci nutriamo solo di illusioni Vedrai che il lavoro nemmeno ti sfiora E boom E anche se piove la musica suona Aspetteremo il missile di Kim Jong Un È tutto un giro di incroci Tenendoci informati tramite fake news Senti le voci I balli sulle spiagge tenendoci in forma facendo Che si mischiano al vento maratone di serie tv Come fuori dal tempo La moda in Italia Tutto è cambiato ma certe cose rimangono I libri di cucina ed il tanga, una cultura culinaria identiche Triangolo e bermuda sono la nuova repubblica Quindi tu falla semplice Facciamo la ceretta per l'opinione pubica E raccontami una storia nuova Toccheremo il cielo e taggheremo il fondo E anche se piove la musica suona Venuti male come le foto sul passaporto E anche se piove la musica suona Più che fuori dall'Europa siamo fuori dal mondo *Ritornello* 3
ALBERTO NEGRI ESTERI LINKIESTA © RIPRODUZIONE RISERVATA 28 Aprile 2018 07:45 LE DUE COREE NORTH SOUTH COREA COREA L’incontro ai confini delle due Coree: Kim Jong-Un e il capo del governo di Seul, Moon Jae-in Che cosa spinge Kim Jong-Un a fare la pace con la Corea del Sud e forse anche con gli Stati Uniti? “It’s the economy, stupid”, rispon- dalle sanzioni. La Corea del Nord è la derebbe Bill Clinton con lo slogan che nazione contro la quale sono state gli fece vincere la campagna elettorale adottate più sanzioni al mondo. Sotto del 1992 contro Bush senior. Negli anni embargo americano dai tempi della Sessanta la Corea del Nord, dopo la guerra di Corea, il Paese è nel mirino disastrosa guerra del 1950-53 che fece delle risoluzioni dell’Onu da quando nel tre milioni di vittime, era più sviluppata 2006 fece il suo primo test nucleare. della Corea del Sud: oggi è un Paese Rafforzate l’anno scorso, le sanzioni impoverito dove però buona parte della interessano quasi ogni settore, dalle popolazione partecipa all’eco-nomia forniture militari agli articoli di lusso, ai informale che si è diffusa negli ultimi beni commerciali più comuni e diffusi anni. Se scoppia la pace le cose sono come il sapone. destinate a cambiare rapida-mente, a Diverse aziende nordcoreane sono cominciare da Kaesong, la zona sotto embargo, le operazioni finanziarie economica congiunta tra le due Coree. sono in pratica quasi bloccate se non Secondo alcuni osservatori l’apertura di con la Cina e la Russia e sono state Kim è il segnale di disperazione di un congelate anche le esportazioni di leader che vede il suo Paese assediato carbone e quelle minerarie. 4
ALBERTO NEGRI ESTERI LINKIESTA © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma questo sistema non è ermetico. nel settore nucleare e missilistico. Mosca e Pechino, che pure hanno Negoziare con Seul un trattato di pace votato nel 2017 a favore di nuove e poi sedersi al tavolo con Donald sanzioni, tengono ancora a galla la Trump, sono le mosse di Kim per Corea del Nord e la Cina continua a accelerare la trasformazione della esportare petrolio verso Pyongyang. Corea del Nord, oggi povera e isolata, Non solo, le zone economiche speciali in un Paese ricco - o meno povero - e con la Cina e la Russia riforniscono la forse “normale”. Con una ricetta che i Corea di Kim del necessario per cinesi conoscono bene: liberalizzazione sopravvivere. In realtà la Corea del economica e stretto controllo della Nord è diventata nel tempo assai abile sfera politica. nell’aggirare le sanzioni e anche il Adeguandosi al modello di sviluppo Paese non è più così chiuso, almeno asiatico, Kim punta a far rientrare il sotto il profilo economico, come in Paese nell’ordine regionale: questa è in passato. Anzi pur restando il regime sintesi la transizione coreana. una sorta di fortezza ideologica c’è Ma non è detto che una Corea del stata anche un’evoluzione verso Nord “normale” possa piacere davvero l’economia di mercato, alimentata dai alla Cina o al Giappone, soprattutto se traffici di merci e di valuta: si è creata un giorno cominciassero a soffiare i quella che gli osservatori definiscono venti di una possibile riunificazione. una nuova “borghesia rossa” costituita Parafrasando Andreotti sulla Germa- da arricchiti all’ombra del regime. La nia, si potrebbe dire che i vicini della Corea di Kim non è un Paese sull’orlo di Corea la amano a tal punto che ne una crisi perenne come appare in certi vorrebbero sempre due. rapporti occidentali e come lo fu certamente durante la carestia degli anni Novanta. E qui si viene forse alla vera motiva- zione che ha spinto il leader nordcoreano alla trattativa con il Sud e con gli Stati Uniti: Kim vorrebbe fare del Nord un Paese ricco. Queste ambizioni erano state espresse dal giovane leader nella linea strategica definita “Byungjin”, il Progresso Duale, che consiste nella creazione di zone economiche speciali e nello sviluppo dell’economia civile, finora sempre sopravanzata dagli investimenti militari 5
MICHELE SERRA BULLISMO LA REPUBBLICA © RIPRODUZIONE RISERVATA Aggressioni ai professori e classismo nelle scuole: Michele Serra risponde alle polemiche Una mia recente Amaca sulle aggressioni citandolo, di ripetere l’antica lezione di agli insegnanti ha sollevato, su alcuni don Milani sulla “scuola di classe”. (Vale giornali e sui social, una rovente ricordare, in proposito, recenti polemi- discussione. In estrema sintesi: ho che su alcune auto-promozioni di attribuito alla “struttura fortemente eleganti licei romani e milanesi, orgo- classista e conservatrice della nostra gliosi di avere nelle proprie aule alunni, società” il maggiore tasso di aggressività come dire, ben selezionati socialmente). e di indisciplina che si registra (stando In altri tempi qualcuno mi avrebbe alle cronache) nelle scuole tecnico- accusato di fare del facile sociologismo professionali e nelle medie inferiori di sinistra, offrendo un alibi ai violenti, rispetto ai licei, frequentati quasi solo vedi la conclusione di quell’Amaca: sono “dai figli di quelli che hanno fatto il “i poveri che oggi come ieri continuano liceo”. a riempire le carceri e i riformatori”. Poiché, scrivendo una nota di 1500 Ma i tempi devono essersi ribaltati, caratteri, si è costretti a evitare la davvero ribaltati, se invece in molti zavorra dell’ovvio, non ho aggiunto che hanno scelto di rivolgermi esattamente esistono fior di liceali screanzati e l’imputazione opposta, accusandomi di arroganti, e borgatari gentili e brillanti “classismo” e di “puzza sotto il naso”, che ogni professore vorrebbe avere nel solco del molto logoro, molto nella sua classe. falsificante ma sempre trionfante cliché Mi interessava dire del macro- “quelli dell’establishment contro quelli fenomeno, e in buona sostanza, non del popolo”. 7
posso. Le parole sono troppo importanti perché se ne possa fare un uso così approssimativo. Molto più rilevante, invece, è che l’accusa di “classismo” mi arrivi da un giornalista, Luca Telese, che conosce a fondo la storia della sinistra italiana. Se Telese considera “classista” che qualcuno indichi la differenza di classe e l’ignoranza come cause, o perlomeno concause, della violenza e della devianza sociale, allora significa che davvero il paradigma è totalmente ribaltato. È diventato “contro il popolo” ciò che a quelli come me, lungo una intera vita, è sempre sembrato il più potente argomento “a favore del popolo” denunciarne la subalternità Ora: fino a che sono i social a chiamarmi economica e culturale, dire il prezzo che in causa, sono costretto a replicare che paga, il popolo, alla sua mancanza di non posso replicare. Non certo per mezzi materiali (i quattrini) e immateriali alterigia ma per una ragione oggettiva (la conoscenza, l’educazione). Non è più sulla quale sarebbe importantissimo, e neanche un equivoco, è una vera e liberatorio, che tutti riflettessimo, dal propria legge mediatica quella che negli prestigioso intellettuale allo hater ultimi anni bolla come “snob” ogni seriale: la moltitudine dei commenti definizione possibile immaginabile del (non tutti, ovviamente) NON riguarda gap di classe. Se dici che i poveri quello che ho scritto, riguarda la sua mangiano peggio dei benestanti, non è eco, i commenti ai commenti, voci perché denunci (vedi la sacrosanta relate, fonti in brevissimo tempo vaghe campagna di Michelle Obama) il disastro e remote. Il testo (i 1500 caratteri della sanitario provocato dal junk food, è mia Amaca, insomma le mie parole) perché sei un fighetto che mangia solo quasi non vale più. Quasi nessuno lo lardo di Colonnata e cardo gobbo. Se dici legge fino in fondo e lo analizza. Vale il che i poveri ricevono informazioni di caotico, per certi versi mostruoso minore qualità e spesso nessuna contesto del chattismo compulsivo, così informazione, e sono dunque più esposti compulsivo che perde il filo del discorso a manipolazioni politiche e veleni già in partenza. E dunque alle migliaia di mediatici (junk media...) sei solo uno persone che, sui social, mi hanno spocchioso spregiatore di chi ha studiato sommerso di accuse e di invettive, sono meno di te. Se dici che nelle scuole costretto a dire, in buona amicizia: voi meno qualificate si addensano più non state parlando di me e non state facilmente i rischi di turbolenza sociale, parlando di quello che ho scritto, spesso diretta conseguenza della dunque scusate ma non posso condizione familiare, ecco che sei subito rispondervi. Non è che non voglio: non “classista”. 8
MICHELE SERRA BULLISMO LA REPUBBLICA © RIPRODUZIONE RISERVATA Se oggi Friedrich Engels pubblicasse “Le meno e che sa di meno, non dire che ieri condizioni della classe operaia in era carne da cannone e oggi carne da Inghilterra”, i social lo aggredirebbero, pubblicità, non dire che al popolo chiedendosi “come si permette, questo cinquant’anni fa si dava in prima serata borghese con il culo al caldo, di parlare l’Odissea di Franco Rossi e oggi gli si così male del popolo dei suburbi”. Se danno filmacci americani con sparatoria Karl Marx scrivesse le sue severe e squartamento, perché vuol dire che lo considerazioni sul Lumpenproletariat consideri inferiore... (proletariato straccione), o il socialista Peccato che l’intera storia della sinistra Orwell riscrivesse il suo reportage sul parta dalla coscienza della sottomissione “cattivo odore del proletariato”, idem. dei ceti popolari. La contraffazione oramai è perfetta: non La sua storia migliore è storia di dire mai che il popolo “sta sotto”, non emancipazione non solamente econo- dire che è messo male, non dire che ha mica, anche culturale. 9
MICHELE SERRA BULLISMO LA REPUBBLICA © RIPRODUZIONE RISERVATA La sua storia migliore è l’alfabetizzazione costringendo i ceti dominanti a spalan- di massa, sono le centocinquanta ore di care le porte delle scuole e delle studio per i lavoratori di fabbrica, è il università; ma un orpello da disprezzare, mito del figlio laureato per i genitori valorizzando in antitesi la voce grossa, i operai che non hanno potuto studiare, è modi rozzi, il “parlare semplice” come Di Vittorio che convince i cafoni di altrettante virtù “popolari”. campagna ad andare in città, alla E’ il populismo: forse la cosa più domenica, con il cappello in testa, come antipopolare, dunque più di destra, mai fanno i signori. Non è colpa della sinistra inventata sulla faccia della terra. – almeno questo addebito ci sia rispar- Lo sdoganamento dell’ignoranza è uno miato – il fatto che nella nostra società, dei più atroci inganni perpetuato ai da un certo punto in poi (in Italia: da danni del popolo, ed io penso (e lo Berlusconi in poi) gli esseri umani sono scrivo da decenni) che faccia perfet- diventati consumatori da ingozzare, tamente parte dello sdoganamento telespettatori da rintronare di spot, dell’ignoranza l’idea che sia “classista” gregge da tosare, massa amorfa che indicare con il dito proprio la luna: “ragiona come un bambino di otto anni” ovvero la differenza di classe. E’ quello (Berlusconi); e di pari passo la cultura è che ho cercato di fare in quella parsa soprattutto un lusso per privile- famigerata Amaca; nel caso non mi fossi giati, o addirittura una maschera del spiegato a sufficienza, spero di averlo potere. Non più un’arma da espugnare, fatto meglio adesso. 10
LUCA TELESE IL CONFRONTO INFOSANNIO © RIPRODUZIONE RISERVATA “Caro Michele Serra, ti spiego perché so che i veri bulli non sono poveri ma frequentano le scuole dei vip” Caro Michele Serra, abbiamo discusso a Stare nelle periferie, stare dove ci sono i distanza (tu su La Repubblica, io su problemi, stare per conoscere, com- Tiscali) sulla scuola di classe, sui bulli, battere i pregiudizi con la consape- sulle radici della disuguaglianza e su volezza di maneggiare con competenza quelle della violenza tra studenti. Tutto ciò di cui si parla, e non pontificare per questo prima che il tuo articolo venisse sentito dire. travolto da una tempesta via social, Nel mio primo articolo, ho provato a piena di critiche più o meno giuste, ma rispondere nel merito a una equazione anche di insulti e di cliché sbagliati ed che tu stabilivi, fra il bullismo, e le evocati a sproposito. Ma questo è scuole che raccolgono studenti di basso accaduto dopo. censo. Era un’equazione sbagliata, a mio Devi sapere che, prima, il motivo per parere, e se a qualcosa valgono i macro- cui ho voluto reagire alla tua Amaca dati, nella pagina stessa di Repubblica (che tra l’altro la riproduceva quasi che oggi ospita la tua replica, sono integralmente) con un articolo, è anche riportati dei numeri che contraddicono legato a una ragione personale: mio la tua tesi: la maggior parte degli atti di padre, orgoglioso professore della bullismo censiti, il 19.4% avvengono nei scuola pubblica italiana, ha insegnato licei, con una media che secondo il per tutta la sua vita negli istituti tecnici. ministero, è di quasi un punto e E l’ha fatto, al pari di tanti altri mezzo inferiore a quella degli istituti professori, per una scelta di campo, professionali, e di quasi tre punti oserei dire per una scelta “di missione”. inferiore a quella degli istituti tecnici. 11
LUCA TELESE IL CONFRONTO INFOSANNIO © RIPRODUZIONE RISERVATA estremo della città: una scuola piena di ragazzi di periferia, di pendolari, di ragazzi che venivano dai Castelli con le corriere di mattina presto. Prima di allora, per quasi un ventennio, il professor Francesco Telese detto “Ciccio”, aveva insegnato in un istituto tecnico del quartiere Monteverde, il “Medici del Vascello”. Ti dico questo, non per indulgere nel lessico familiare, ma perché fra gite, riunioni, feste, cerimonie, manifestazioni, queste due scuole così simili e così diverse, oltre essere stato la casa di mio padre, sono state un po’ un mondo che ho vissuto e conosciuto molto bene, la mia famiglia allargata, una rete, dai professori agli ex studenti, che non si è mai dissolta anche Ma il nudo dato, nella sua brutalità ci a distanza di anni. dice molto meno di quello che racconta Quando mio padre è morto e i suoi l’esperienza: mio padre attraversava colleghi sono venuti a commemorarlo, tutte le mattine un pratone di in una cerimonia laica, le loro campagna, sul confine del raccordo testimonianze sono state la miglior anulare di Roma, per andare ad apologia dell’istituto Tecnico (e della insegnare nell’istituto Lucio Lombardo scuola pubblica) che si potesse imma- Radice (vedi bene che anche i nomi non ginare: altro che relazioni ministeriali e sono casuali), proprio nell’anello ispettori. 12
LUCA TELESE IL CONFRONTO INFOSANNIO © RIPRODUZIONE RISERVATA Negli anni in cui mio padre insegnava, – che invece dovrebbero essere studia- fra l’altro, io frequentavo un liceo te e prese a modello per la loro capacità blasonato della capitale, il Visconti, che di essere centrali e contemporanee a poche centinaia di metri da rispetto ai problemi del nostro tempo. Montecitorio, raccoglieva una umanità molto diversa (per condizione sociale) Questo per dirti che rispetto al tema ma assolutamente simile e parallela per della violenza praticata ed esibita, la vizi, virtù, tic e passioni. In seguito (nel composizione sociale, antropologica e selezionare gli inviti che raggiungono politica delle scuole conta davvero poco tutti noi), sono andato a parlare e a o niente. confrontarmi in tante scuole, dividen- Siamo figli di un tempo televisivo, domi equamente tra classici e tecnici, mediatico, di uno spirito che ci scuole professionali e scientifici del attraversa e condiziona in maniera Nord e del Sud, dal Friuli a Gela, assolutamente trasversale: quando il verificando sul campo una cosa molto bullo si atteggia a youtuber maledetto, banale, e – se vuoi – quasi disarmante: parla con il suo stesso slang, le sue e cioè che di fronte alla piaga del stesse pause, il suo stesso tono da bullismo siamo tutti drammaticamente banditore della rete, non conta il uguali, tutti ugualmente indifesi, tutti mestiere di suo padre, ma piuttosto le maledettamente vulnerabili. Il giorno ore che ha passato a lessarsi i cervello prima che tu scrivessi ero in una di su internet. E in questo – te lo assicuro queste scuole apparentemente periferi- – genitori ricchi o poveri possono fallire che – il Leonardo Da Vinci di Maccarese in eguale misura. 13
LUCA TELESE IL CONFRONTO INFOSANNIO © RIPRODUZIONE RISERVATA per me, oltre che essere sbagliato è anche pericoloso. Ricorderai sicuramente il meraviglioso film di Sidney Lumet – ”La parola ai giurati” – in cui un magistrale Henry Fonda, ribalta il pregiudizio di una giuria in un processo per omicidio in cui tutti sono convinti che l’assassino sia un ragazzo di periferia, proprio perché è cresciuto in periferia in mezzo a tanta violenza e a tanta ignoranza. Grande film sul dubbio e sulla democrazia, in cui il progressista Fonda demoliva per principio il luogo comune (il film è del 1957) . Tu hai scritto: “Non è nei licei classici o scientifici, è negli istituti tecnici e nelle scuole professionali che la situazione è peggiore, e lo è – aggiungevi su La Repubblica – per una ragione antica, per uno scandalo ancora intatto: il livello di maleducazione, di padronanza dei gesti e delle parole, di rispetto delle regole – osservavi – è direttamente proporzionale al ceto sociale di provenienza”. Ebbene, è proprio questo che non è vero. Ed è proprio questo elemento di giudizio tecnicamente “classista” (la definizione è inconte- stabile) che poi ha trasformato il tuo articolo in un caso. Figurati se non capisco lo spirito con cui lo hai scritto. Ma semplicemente è un errore sostenerlo: infatti non è vero: il livello di maleducazione non è’ proporzionale al ceto sociale di provenienza, e scriverlo 14
LUCA TELESE IL CONFRONTO INFOSANNIO © RIPRODUZIONE RISERVATA scritto, in maniera estesa e chiara: “Il popolo è più debole della borghesia, e quando è violento – aggiungevi – è perché cerca di mascherare la propria debolezza, come i ragazzini tracotanti e imbarazzanti che fanno la voce grossa con i professori per imitazione di padri e madri ignoranti, aggressivi, impreparati alla vita”. Questo tuo secondo giudizio ti ha iscritto d’ufficio in una categoria- bersaglio privilegiata, quella del radical- chic, che qualcuno dei tuoi non richiesti difensori d’ufficio ha poi inopinata- mente evocato persino contro di me. Ma cosa è un radical chic? Non c’è dubbio che molti di coloro che ti hanno insultato lo abbiano fatto senza aver letto il tuo articolo, e magari commentando il semplice riverbero di una tesi che hanno orecchiato. Ma è altrettanto certo che tutti quelli che ti hanno criticato a ragion veduta (e sono tanti) lo abbiano fatto contestando proprio questa affermazione. Dove ci porta questo dialogo? Dalle parti di Pasolini e di Don Milani, ovviamente, ma non per evocarli come spiriti, come feticcio o come testimoni di accusa, quanto piuttosto per provare a fare una riflessione sui tempi che viviamo. Tu dici: sono stato frainteso da molti perché ho compresso in 1500 caratteri di una rubrica temi molto importanti e difficili da discutere. Vero, senza dubbio. Ma poi in quell’Amaca hai 15
LUCA TELESE IL CONFRONTO INFOSANNIO © RIPRODUZIONE RISERVATA Il punto è che io credo davvero che Casomai è il contrario: la destra ha sostenere questa tesi sia radicalmente vinto, e (talvolta) piace al popolo (ma sbagliato e pericolosamente snobistico. anche alla borghesia) perché la sinistra Il “popolo” di oggi non è un demo- definisce “populista” tutto quello che ne, non è più debole né più forte della non conosce o non riesce a capire. La borghesia, in questo paese – e nelle sue destra ha vinto perché la sinistra è scuole – l’idea che si possa identificare chiusa dentro la sua fortezza incapace di queste categorie sociali nei compor- sporcarsi le mani e di andare a vedere tamenti collettivi dei ragazzi mi sembra con i propri occhi, come ha fatto nella davvero molto difficile. sua storia. Se la borghesia che rimpiangi è quella La destra vince perché questa sinistra delle belle lettere e delle buone sente il bisogno di demonizzare ciò che maniere, caro Michele, è esattamente non vuole spiegare. E perché, in questo come il popolo che rimpiango io: quello pezzo di mondo che dice dei figli estinto da almeno mezzo secolo. del popolo “sono diventati di destra Ecco perché sostenere questo non è perché c’è il populismo”, oppure “non ci come rimproveri “populismo”. votano più perché sono bulli, rozzi e Ovvero quello che tu definisci: “la cosa maleducati”, temo che, almeno oggi, ci più antipopolare, dunque più di destra, sia anche tu. Non per cattiveria, ma per mai inventata sulla faccia della terra”. deficit di conoscenza o intellettuale. 16
MASSIMO GAGGI GOVERNO 2018 TECNOLOGIE JEAN CLAUDE MARIANI IL CORRIERE DELLA SERA ©©RIPRODUZIONE Il Brachiosauro RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA Di Maio: tratto solo con la Lega, sì all’appoggio esterno di Forza Italia: mai!. Salvini: tutto il centrodestra o scendo in campo io. Berlusconi e Meloni: Sia! Ore di dialogo. Poi lo scontro Il 5/6 Aprile il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha incontrato in prima consultazione i neo presidenti della Camera Roberto Fico e del Senato Maria Casellati e in successione i rappresentanti dei partiti concludendo che non vi erano le condizioni per la nomina del Governo della Repubblica rinviando gli incontri in seconda convocazione il 14 aprile, dove Berlusconi diventa il problema fra il M5s e Salvini incartando tutto. 17
GOVERNO 2018 NON SI PUÒ ATTENDERE CHE LE FORZE POLITICHE SIANO RESPONSABILI Martedì 8 Maggio 2018 Si è rivelata impraticabile una maggio- Nel corso delle settimane scorse ho ranza tra il Movimento Cinque Stelle e il svolto— anche con la collaborazione dei Partito democratico. presidenti delle Camere, che ringrazio È stata sempre affermata, da entrambe molto — una verifica concreta, attenta le parti, l’impossibilità di un’intesa tra il e puntuale di tutte le possibili soluzioni centrodestra e il Partito democratico. in un Parlamento contrassegnato, Tutte queste indisponibilità mi sono com’è noto, da tre schieramenti prin- state confermate questa mattina. cipali, nessuno dei quali dispone della maggioranza. Condizione questa che Nel corso dei colloqui di oggi ho chiesto richiede, necessariamente, che due di alle varie forze politiche, particolar- essi trovino un’intesa per governare. mente a quelle più consistenti, se Non è riuscito il tentativo di dar vita a fossero emerse nuove possibilità d’inte- una maggioranza tra il centrodestra e il sa, registrando che non ve ne sono. Movimento Cinque Stelle. Com’è evidente, non vi è alcuna Non ha avuto esito la proposta del possibilità di formare un governo Movimento Cinque Stelle di formare sorretto da una maggioranza nata da un una maggioranza con la sola Lega. accordo politico. 18
GOVERNO 2018 Sin dall’inizio delle consultazioni ho escluso che si potesse dar vita a un governo politico di minoranza. Vi era stata, questa mattina, una richiesta in tal senso che sembra sia già venuta meno. Un governo di minoranza condurrebbe alle elezioni e ritengo, in queste condizioni, che sia più rispettoso della logica democratica che a portare alle elezioni sia un governo non di parte. In ogni caso, il governo presieduto dall’onorevole Gentiloni — che ringra- zio per il lavoro che ha svolto e sta ulteriormente svolgendo in questa situazione anomala, con le forti limi- Dai partiti, fino a pochi giorni fa, è tazioni di un governo dimissionario — venuta più volte la richiesta di tempo ha esaurito la sua funzione e non può per raggiungere intese. ulteriormente essere prorogato in Può essere utile che si prendano ancora quanto espresso, nel Parlamento prece- del tempo per approfondire il confronto dente, da una maggioranza parlamen- fra di essi e per far maturare, se tare che non c’è più. possibile, un’intesa politica per formare Quali che siano le decisioni che una maggioranza di governo. assumeranno i partiti è, quindi, dovero- Ma nel frattempo, in mancanza di so dar vita a un nuovo governo. accordi, consentano, attraverso il voto Non si può attendere oltre. di fiducia, che nasca un governo Continuo ad auspicare, naturalmente, neutrale, di servizio. Un governo un governo con pienezza di funzioni che neutrale rispetto alle forze politiche. possa amministrare il nostro Paese Laddove si formasse nei prossimi mesi senza i limiti operativi di un governo una maggioranza parlamentare, questo dimissionario; che metta in condizione governo si dimetterebbe, con immedia- il Parlamento di svolgere appieno la sua tezza, per lasciare campo libero a un attività; che abbia titolo pieno per governo politico. Laddove, invece, tra i rappresentare l’Italia nelle imminenti e partiti, in Parlamento, non si raggiun- importanti scadenze nella Unione gesse alcuna intesa, quel governo, Europea, dove in giugno si assume- neutrale, dovrebbe concludere la sua ranno decisioni che riguardano gli attività a fine dicembre, approvata la immigrati, il bilancio dei prossimi sette manovra finanziaria per andare subito anni, la moneta comune. dopo a nuove elezioni. 19
GOVERNO 2018 L’ipotesi alternativa è quella di indire risposta positiva, nel senso dell’assun- nuove elezioni subito, appena possibile, zione di respon-sabilità nell’interesse gestite dal nuovo governo. dell’Italia, tutel-ando, in questo modo, il Non vi sono i tempi per un voto entro voto espresso dai cittadini il 4 marzo. giugno. Sarebbe possibile svolgerle in Laddove questo non avvenisse, il nuovo piena estate, ma, sinora, si è sempre governo, politicamente neutrale, reste- evitato di farlo perché questo rende- rebbe, come ho detto, in carica per le rebbe difficile l’esercizio del voto agli elezioni, da svolgere o in piena estate, elettori. Si potrebbe, quindi, fissarle per ovvero in autunno, con i rischi che ho l’inizio di autunno. ricordato prima. Rispetto a quest’ultima ipotesi, a me Sarebbe la prima volta nella storia della compete far presente alcune preoc- Repubblica che una legislatura si con- cupazioni. Che non vi sia, dopo il voto, il clude senza neppure essere avviata. La tempo per elaborare e approvare la prima volta che il voto popolare non manovra finanziaria e il bilancio dello viene utilizzato e non produce alcun Stato per il prossimo anno. Con il effetto. Scelgano i partiti, con il loro conseguente, inevitabile, aumento libero comportamento, nella sede dell’Iva e con gli effetti recessivi che propria, il Parlamento, tra queste l’aumento di questa tassa provo- soluzioni alternative: dare pienezza di cherebbe. Va considerato anche il funzioni a un governo che stia in carica rischio ulteriore di esporre la nostra finché, fra di loro, non si raggiunga situazione economica a manovre e a un’intesa per una maggioranza politica offensive della speculazione finanziaria e, comunque, non oltre la fine dell’an- sui mercati internazionali. no. Oppure nuove elezioni subito, nel Vi è inoltre il timore che, a legge mese di luglio, ovvero in autunno. elettorale invariata, in Parlamento si Grazie. Buon lavoro. riproduca la stessa condizione attuale, o non dissimile da questa, con tre schieramenti, nessuno dei quali con la necessaria maggioranza. Schieramenti resi probabilmente meno disponibili alla collaborazione da una campagna elettorale verosimilmente aspra e polemica. Va tenuto anche in debito conto il bisogno di tempi minimi per assicurare la possibilità di partecipazione alla competizione elettorale. Mi auguro che dalle varie forze politiche giunga una 20
MASSIMO GAGGI IL PREMIER TECNOLOGIE IL CORRIERE CORRIERE ALDO CAZZULLO DELLADELLA SERA SERA © RIPRODUZIONERISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA GIUSEPPE CONTE PREMIER Di Maio ha definito il premier del governo sostenuto da M5S e Lega come «amico del popolo»: il soprannome conosciuto di Jean-Paul Marat. Ecco chi era: e perché il ricorso storico non è dei più tranquillizzanti Jean Paul Marat, è stato riconosciuto come un leale sostenitore di Rousseau. Allo stesso tempo, l'allievo è riuscito a sviluppare alcune idee del suo insegnante. Un posto di rilievo nel lavoro del pensatore era occupato dallo studio della lotta tra la vecchia nobiltà feudale e la borghesia, che era un sostenitore delle idee liberali. Divenne una delle figure più famose e carismatiche della Grande Rivoluzione Francese. Il suo giornale "L'amico del popolo" era l'edizione più importante della sua era. Il 13 luglio 1793 Charlotte Corday, una accanita sostenitrice dei Girondini, lo assassinò in bagno. 21
MASSIMO GAGGI IL PREMIER TECNOLOGIE IL CORRIERE CORRIERE ALDO CAZZULLO DELLADELLA SERA SERA © RIPRODUZIONERISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA JEAN-PAUL MARAT l’«amico del popolo» e il nuovo premier A dispetto del nome, lo stile non era lavoro; ma in certe aree depresse chi ha fraterno e pacifico come quello dei miti mai ricevuto tre offerte di lavoro?). Va giuristi amici dei 5 Stelle. Grande considerato inoltre che la categoria ammiratore di Rousseau e della sua dell’amico del popolo presuppone idea di uguaglianza e fratellanza quella del nemico del popolo — universali, Marat coltivava però un coté banchieri, sfruttatori, sanguisughe e giustizialista. Prometteva «il supplizio ai chiunque in genere la pensi in modo predoni, ai concussori, ai satelliti del diverso e quindi sbagliato —; la quale dispotismo». Si fece «espressione richiama a un’altra rivoluzione, ancora permanente della giusta collera del più sanguinaria: quella bolscevica. Di popolo». Ghigliottina per tutti, a solito alla Rivoluzione segue la cominciare dal re «spergiuro, senza Restaurazione, che può prendere il fede, senza pudore, senza rimorsi». volto di Napoleone o quello oggi molto Inventò la rubrica delle Lettere, amato in Italia di Putin. Però non pubblicando anche quelle anonime, con bisogna mai prendere i ricorsi storici un impatto sull’opinione pubblica del troppo sul serio. Di Maio, più che ai tempo paragonabile a quello della rete: gulag e alle purghe, quando evoca i i lettori si scatenarono; qualcuno arrivò nemici del popolo pensa forse — come a scrivere che la regina aveva del resto tutti quanti noi — al cane che partecipato a un’orgia con le guardie perseguita Paolo Villaggio ne Il secondo del corpo, calpestando il tricolore e tragico Fantozzi. Invitati «con un’astuta innalzando ebbra il vessillo bianco con i mossa padronale» al ricevimento della gigli dell’antico regime. Marat fece contessa Serbelloni Mazzanti anche cose poco grilline. Ad esempio Viendalmare, Fantozzi e Filini vengono chiese soldi pubblici per il suo giornale aggrediti da un dobermann nero come (il ministro dell’Interno, moderato la notte e tentano invano di ammansirlo girondino, glieli negò). E non è detto chiamandolo per nome: «Provi Fido… che fosse favorevole al reddito di Provi Bobi…». «Si chiamava Ivan il cittadinanza: per lui lo Stato deve Terribile trentaduesimo, discendente di assicurare agli indigenti il necessario Ivan il Terribile primo, campione di per vivere, ma non deve nulla «al caccia al mugiko nella steppa e fucilato fannullone che si rifiuti di lavorare» sulla Piazza Rossa durante la (certo, Di Maio prevede che il reddito Rivoluzione d’Ottobre». Appunto decada dopo tre rifiuti di offerte di «come nemico del popolo». 22
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Intervista esclusiva a Giornalista, saggista e docente di Sociologia della Cultura Digitale all’Università Federico II di Napoli soprattutto sulle nuove domande di informazione che esprimevano utenti e lettori. La base dell’innovazione non è la tecnologia ma la pretesa della gente di vivere diversamente. Rotto il ghiaccio, facciamo chiarezza: in cosa consiste il caso Facebook- Cambridge Analytica? Per come l’ho capito io, e descritto nel libro Algoritmi di Libertà (Donzelli), si tratta della combinazione fra big data e potenza di calcolo. Sulla base di una Gentile Professore, spero non le sovrapposizione di diversi data base, dispiacerà se le chiediamo una Cambridge Analytica ha ricavato i profili domanda di presentazione ai nostri di milioni di persone, geograficamente lettori, non tanto dal punto di vista distribuiti, da cui ha compreso come biografico, quanto da quello umano: chi parlano e pensano, ed in base a queste è Michele Mezza? categorie ha cominciato a bombardarli Fondamentalmente un giornalista. Un di informazioni attinenti al loro modo di cronista che dopo lunghi anni di vivere con messaggi però che erano mestiere tradizionale è andato a finalizzati ad una decisione di voto, sia sbattere sull’ondata dell’innovazione negli USA, come le presidenziali del tecnologica ed ha cominciato a 2016, sia nell’Inghilterra della Brexit, e ragionare sui nuovi meccanismi e anche nelle elezioni italiane del 4 marzo. 23
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Crede che l’uso dei nostri dati a scopi politici e commerciali sia ormai avviato verso un processo irreversibile? Potrebbe diventare una minaccia alle democrazie moderne? E’ già una minaccia alla democrazia, come tutti i poteri che concentrano in poche mani la possibilità di dominare tutti gli altri. Lo stato moderno nasce proprio sulla base dell’esigenza di limitare questi strapoteri, lo si è fatto per il denaro, per la scienza, per la sanità, per la TV: nessuno può detenere e gestire a sua discrezione apparati che alterano il gioco democratico. Oggi gli algoritmi sono nuovi poteri che stanno squilibrando le relazioni sociali e istituzionali, e il big data, in virtù del Mark Zuckerberg si è assunto tutte le quale si sta organizzando la profilazione responsabilità e ha detto di aver ne è lo strumento. Nulla è irreversibile, avviato un’indagine interna, aggiun- tanto più in una situazione quale quella gendo: “Non faremo più gli stessi attuale in cui l’innovazione cambia e si errori”. Che dice, dovremmo fidarci? resetta velocemente. Bisogna però Non è la prima volta che il capo di avere bene la consapevolezza di quanto Facebook fa la figura del bambino colto sta accadendo. con le mani nella marmellata. Ma il punto non è se fidarci o meno. Pochi giorni dopo il suo pentimento, Facebook ha subito ricominciato innestando algoritmi analitici e prescrittivi ancora più insidiosi dei precedenti. Il punto è capire che nessuno al mondo può avere il potere di analizzare e censire l’anima di miliardi di persone, che è esattamente quanto fa Facebook. Dunque si tratta di definire regole e procedure per limitare questo potere, rendendolo trasparente e condivisibile. 24
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Avendo messo online molte delle Cosa si può fare a proposito? E’ nostre informazioni, si può affermare possibile visto il crescente potere di che la privacy sia relativa, visti i recenti multinazionali quali Facebook, Google fatti. Quindi è possibile che il web si o Amazon? trasformi da strumento di libertà, ad Già qualche mese fa questa domanda arma di controllo di massa? poteva avere una sola risposta: NO, non Io non credo che il vero tema è possibile limitare il loro potere. Oggi discriminante sia la privacy. Penso che invece si comprende come sia possibile: in futuro noi stiamo dirigendoci verso Facebook è sul banco degli accusati, una civiltà della trasparenza. Il punto è Amazon è sotto tiro negli USA, Google la potenza di calcolo in mano a poche deve spiegare molte cose all’Unione persone. Pensiamo non tanto ai social Europea. che sono dei giochetti marginali, Dunque anche il potere di calcolo, come pensiamo alle nuove tecniche genetiche, tutti i poteri della storia, diventa che in base ai nuovi algoritmi, possono negoziabile e contendibile. Bisogna riprogrammare la vita umana. Quello è creare meccanismi che rendano gli il potere che bisogna condividere. algoritmi bene comune, come l’acqua, anche se sono privati. Pensate ai Lei si è dichiarato a che le tecnologie e farmaci: anche se sono prodotti da i social siano sempre più parte aziende private devono sottostare a integrante della nostra vita, purché regole comuni, così deve essere per gli regolamentati adeguatamente. algoritmi e per il bene dell’uomo. 25
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Allargando il campo, con riferimento al ciale una dimensione della nostra vita, suo ultimo libro “Algoritmi di libertà”, come cerco di proporre nel libro, come funziona quindi il meccanismo? bisogna civilizzare questa opportunità. Davvero il futuro del mondo è in un Non dimentichiamo infatti che la rete e algoritmo? le forme di intelligenza artificiale sono Il presente del mondo è un algoritmo. la più grande occasione di libertà degli Tutta la nostra vita è regolata e uomini, bisogna renderli negozialmen- misurata da sistemi di calcolo te, sempre più condivisibile e sempre automatici. Fra qualche anno saremo in meno materia per un privilegio. Lo vista del cosiddetto salto quantico che spiegava tanti anni fa un grande moltiplicherà per migliaia di volte la italiano, Adriano Olivetti: l’informatica è potenza di calcolo attuale: gli algoritmi una tecnologia di libertà che deve sono un destino e l’intelligenza artifi- essere gestita per il bene dell’uomo. 26
GIOVANNI LUILLI IL PROCESSO Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA FACEBOOK e la trattazione dei dati personali Alcune settimane fa il fondatore di dotti per i quali non si ha nessun Facebook, è stato chiamato (di nuovo) a interesse, e in generale questo concet- rispondere ad accuse riguardanti to è applicato su moltissimi alitri social l’utilizzo dei dati personali dei propri e piattaforme digitali (youtube, utenti, questa volta però la questione instagram…). sembra decisamente più seria rispetto E si può certamente pensare che se alle precedenti: infatti l’accusa è di aver questo algoritmo è applicato per venduto i dati degli utenti, non per uso pubblicizzare auto o prodotti sportivi economico (come era stato qualche possa essere utilizzato per influenzare anno fa, quando Facebook fu accusata un’elezione o un referendum, in di “alleanza” con Amazon), ma per uso quanto, conoscendo gli interessi di una politico, ossia influenzare il voto di popolazione, andare a toccare in una centinaia di milioni di persone in tutto il campagna elettorale i temi più affini al mondo in alcuni dei più recenti loro pensiero diventa molto più facile avvenimenti politici. che facendolo “al buio” o con sondaggi porta a porta. Colpevole? Logicamente il motivo per cui Diciamo che questa accusa, così come Zuckemberg avrebbe dovuto vendere le precedenti, non sembra essere del tutte queste informazioni è il denaro: è tutto priva di fondamento: chi utilizza infatti immaginabile che un uomo sia Facebook si sarà certamente accorto disposto a pagare discrete quantità di che a lato della sua pagina (nello spazio denaro per farsi eleggere presidente di delle pubblicità) vengono sempre pro- un paese (e certamente il fondatore di posti prodotti che interessano l’utente Facebook non è uomo che disdegna il o che ha già cercato, e quasi mai pro- denaro). 27
GIOVANNI LUILLI IL PROCESSO Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Giusto spesso ad acquistarne più di quanto faremmo normalmente, comprando o sbagliato? molte cose di cui non abbiamo veramente bisogno; Al di là della colpevolezza o meno di • in questo modo la nostra privacy è Zuckemberg, questo sistema è positivo o completamente violata e utilizzata al di negativo per le nostre vite? Diciamo che fuori del nostro controllo; la faccenda ha dei pro e dei contro: • il nostro diritto di voto viene Pro: parzialmente meno in quanto è • La pubblicizzazione di soli prodotti che influenzato in maniera iniqua e spesso ci interessano non è in fondo un subliminale senza che noi possiamo grande male, perché nessuno di noi rendercene conto. vuole davvero ricevere costanti notifiche a cui non è interessato: immaginiamo un tifoso di basket, è Nel complesso certamente più contento di vedere Si può quindi affermare che come in pubblicità di scarpe da basket ogni cosa va trovata la giusta via di piuttosto che di palloni da calcio o mezzo: dal mio punto di vista costumi da bagno, e, anche se non li andrebbero posti dei limiti al potere di acquista ogni volta che li vede, questi algoritmi (e soprattutto delle nell’occasione in cui ne ha bisogno persone che li utilizzano) in maniera tale trova gli articoli che gli interessano che le nostre informazioni personali senza difficoltà; possano essere utilizzate per migliorare la nostra vita e non per condizionarla in • l’algoritmo di facebook porta a venire maniera negativa: certamente non in contatto con persone con pensieri e dovrebbero essere utilizzate a scopo interessi più affini ai nostri, e, in politico ma in altri ambiti (come quello genere, ci evita di “incontrare” commerciale) il loro utilizzo, se persone con le quali non abbiamo ridimensionato, può tornare utile anche nulla in comune: e siccome questo è a noi utenti, oltre che alle piattaforme sostanzialmente il motivo per cui le che ricavano dalla pubblicità. persone entrano nei social, ciò non è Quindi diciamo che c’è speranza che da del tutto spregevole. questi mezzi siano usati nel modo giusto benchè purtroppo sia più probabile che Contro: si prenda l’altra strada, quella dell’uti- • la costante pubblicità di articoli del lizzo incontrollato delle informazioni nostro “range di interesse” ci porta digitali. 28
MASSIMO GAGGI TECNOLOGIE FACEBOOK &CO. JEAN IL CORRIERE CLAUDE MARIANI DELLA SERA ©©RIPRODUZIONE Il Brachiosauro RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA W€b Tax Come l’Europa tenta di arginare le multinazionali del web Le multinazionali in generale, e quelle e della gestione dei dipendenti, viste le del web in particolare, accrescono continue violazioni dei diritti dei sempre di più il loro potere che, lavoratori, ultimo il caso di Amazon. continuando di questo passo, sta Comunque l’Ue si è messa all’opera, diventando perfino indipendente e mettendo nel mirino il colossi della rete: capace di scavalcare quello degli stati infatti nel Vecchio Continente si studia nazionali. La possibilità grazie alla rete di una manovra, la Web Tax, per una tassa- agire su tutti i paesi del globo permette, zione che metta fine a questi problemi. attraverso abili maneggi, di abbattere in “Le aziende del digitale sono tassate al gran parte i costi fiscali del loro 9%, quelle tradizionali al 23%. Non è esercizio. Questo non solo arricchisce le accettabile […]” dice Pierre Moscovici, stesse multinazionali, ma rende la loro commissario europeo “L’approccio attività concorrenza sleale rispetto alle dell’Ue non è protezionistico e non mira imprese che offrono gli stessi servizi, ma a difendere i puri interessi dell’Europa. Si non hanno la stessa struttura. Lo stesso tratta invece di creare un level playing problema si ripete nel caso dei rapporti field (parità di condizioni, ndr)”. 29
MASSIMO GAGGI TECNOLOGIE FACEBOOK &CO. JEAN IL CORRIERE CLAUDE MARIANI DELLA SERA ©©RIPRODUZIONE Il Brachiosauro RIPRODUZIONERISERVATA RISERVATA Queste grandi aziende hanno infatti la ratifica della prossima legge di Bilancio, sede legale in paesi che offrono ovvero nel gennaio 2019. condizioni fiscali favorevoli, anche se il Da Bruxelles però spingono per adottare grosso della loro attività la svolgono in una misura uniforme in tutto il tutte le altre nazioni. I paesi leader in continente, che porti a fare fronte Europa (Spagna, Germania, Italia e comune e ad evitare un patchwork Francia) hanno portato avanti la (sempre dalle parole di Moscovici). Ma discussione per trovare una soluzione, c’è un cavillo: è necessaria l’unanimità di ostacolate però da paesi come Irlanda, tutti i governi dei paesi membri per le Lussemburgo, Malta o Cipro (alcuni dei modifiche alla normativa fiscale dell’U- paesi in cui la pressione fiscale è più nione e, come abbiamo visto prima, i bassa…). Il parlamento italiano ha già dissidenti non mancano, a quelli possia- approvato una Web Tax che prevede mo aggiungere Svezia, Danimarca, Olan- un’aliquota fissa (la stessa che Salvini da ed Estonia. Però, non solo nel campo propone sul reddito) del 3%, che tassa della tassazione, le istituzioni mondiali tutte le “stabili organizzazioni” con un devono innovarsi, perché visto il pro- fatturato in Italia superiore ai 50 milioni gresso rapido delle multinazionali della di euro che effettuano servizi attraverso rete, rischiano di rimanere indietro e la- mezzi elettronici, che teoricamente do- sciare campo libero a queste aziende vrebbe entrare in vigore in seguito alla dalla correttezza quanto meno dubbia. 30
MARINA CORRADI I MAESTRI AVVENIRE © RIPRODUZIONE RISERVATA IL DEBUTTO SU AVVENIRE «Io, Staino, l'amarezza e un nuovo sorriso» Il disegnatore satirico non credente pubblica da domenica 1 ottobre 2017 su "Avvenire" una sua striscia intitolata "Hello Jesus” «Fin da ragazzo Gesù mi ha sempre Jesus'. C’è di che fare sobbalzare molti incuriosito... lettori: dei nostri, e dei suoi. Come È il creatore di Bobo, il marxista nasce questa idea, e questa leninista con gli occhiali sopra a un collaborazione? «Già otto anni fa – grosso naso, sempre perplesso circa risponde – ho messo mano a questo l’evolversi dei tempi e gli sbandamenti mio Gesù, ma non ho mai pubblicato le del Partito, o di ciò che ne rimane. È da strisce. Solo ora le ho proposte ad quarant’anni vignettista per l’Unità, Avvenire, giornale di cui ho stima. Trovo l’Espresso e molte altre testate e che il giornalismo cristiano abbia uno programmi televisivi. È, tuttora, da sguardo aperto sulla realtà. Devo dire alcuni mesi, anche direttore dell’Unità, anche che io sono cresciuto, come benché il giornale al momento non esca tanti, in un oratorio, e con dei preti in edicola. Ed è perfino presidente simpatici. Se ci credevo? Ero un onorario della Uaar, Unione atei e bambino che si voltava di scatto, agnostici razionalisti. Eppure Sergio sperando di vedere l’angelo custode. Staino, toscano di Piancastagnaio, 77 Mio nonno, anarchico e non credente, anni, da oggi la domenica pubblica una mi fece mandare a dottrina: 'Da grande, sua striscia su Avvenire. Titolo: 'Hello deciderà lui...'. 31
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MARINA CORRADI I MAESTRI AVVENIRE © RIPRODUZIONE RISERVATA E infatti da ragazzo ho deciso: mi sono per Avvenire. Vede, io che credevo da ritrovato incapace di credere a qualcosa ragazzo nel libero amore mi ritrovo oggi di non materiale, di non scientifica- con una famiglia in sostanza mente dimostrabile. Sono stato poi tradizionale, due figli, tre nipotini che appieno un sessantottino, un figlio dei amo molto. fiori, e contro la famiglia tradizionale. Mi dico perfino: Sergio, sei diventato di Con tutto ciò quando incontravo don un tradizionalismo orribile. Ma è bella, Ernesto Balducci, mio amico e questa realtà familiare in cui mi trovo, e conterraneo, mi diceva: 'Guarda, così il Gesù che ho immaginato somiglia Sergio, che tu in fondo sei più credente a mio figlio quando aveva vent’anni, e di me'». portava i capelli lunghi. Giuseppe e Maria sono invecchiati e sono molto Però mi pare di capire che lei di fatto preoccupati di quel figlio che parla di non è credente. andare nel deserto e fare il profeta, No. Per me Gesù è un bellissimo invece di mettersi a lavorare nell’azien- personaggio storico, il primo dei dina di famiglia. socialisti, il primo a combattere per i E c’è un promoter televisivo che si fa poveri. Lo dico sempre, quando vado avanti con proposte allettanti, e ha la nelle scuole a parlare: non mi toccate faccia di Grillo, e le corna del diavolo... Gesù, che ha fatto tanto bene al mondo... Visto che sfiora l’argomento, cosa rimane a Sergio Staino della sua lunga Però il punto è che Gesù sosteneva di passione politica? essere morto e risorto... Amarezza, moltissima. Continuo ad Staino sorride, da toscano la mette in arrabbiarmi molto. facezia: «Massì, va bene, Gesù aveva Eppure sono sempre convinto che la questa sua idea fissa...» democrazia non può essere messa in discussione. Le grida dei leghisti e dei Lei quindi riesce a prescindere dal grillini proprio non le sopporto. Io Gesù figlio di Dio, e a considerare immagino uomini impegnati in politica semplicemente l’uomo? che al mattino sorridano alla prima Sì. E mi incuriosisce la vita di persona che incontrano, chiunque essa quell’uomo fino ai trent’anni, quando sia. Vedo tanti, e anche fra i giornalisti, era il figlio di un artigiano e di una che al mattino si alzano e si chiedono: madre apparentemente come le altre. chi è il nemico, oggi? È su questo Gesù della vita privata che Hanno sostituito il sol dell’avvenire con mi concentrerò soprattutto nelle strisce la forca. 33
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