RASSEGNA STAMPA 2 4 dicembre 2017 - Travel Retail Italia

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RASSEGNA STAMPA

 2 >4 dicembre 2017
RASSEGNA STAMPA 2 4 dicembre 2017 - Travel Retail Italia
03/12/2017                                                                                          diffusione:100825
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 Sul palco dell'Alighieri il giornalista pestato a Ostia «Ma io rifarei tutto»

 Intervista a Daniele Piervincenzi, uno dei premiati «UN NASO ROTTO ha riacceso le luci su Ostia, almeno
 è servito a qualcosa». Con queste parole il giornalista Daniele Piervincenzi, tra il serio e il faceto, inizia a
 parlare della brutta disavventura dello scorso 7 novembre a Ostia, quando è stato colpito con una testata e
 con un bastone da Roberto Spada durante la realizzazione di un servizio televisivo. Il reporter di 'Nemo',
 trasmissione di Rai2, racconterà la sua esperienza sul palco del teatro Alighieri stasera, quando riceverà un
 riconoscimento speciale da Confindustria Romagna, in occasione della quarantaseiesima edizione del
 Premio Guidarello. Piervincenzi, come ha accolto la notizia della menzione? «Quando Bruno Vespa me ne
 ha parlato, mi sono commosso. Non è la prima volta che ricevo un premio ma il Guidarello, per la sua lunga
 storia e il prestigio, è un po' il sogno di chiunque si avvicini al giornalismo». Sarà la sua prima volta a
 Ravenna? «No, conosco già la città dove venivo per le gare nazionali giovanili di rugby, sport che ho
 praticato per lungo tempo. Mi è capitato poi di ritornare in zona per un servizio sui malati psichiatrici
 detenuti e, per motivi più lieti, insieme a mia figlia in vacanza». TORNA oggi alle ore 18 il tradizionale
 appuntamento con il Premio Guidarello per il giornalismo d'autore promosso da Confindustria Romagna.
 L'evento si tiene come di consueto al Teatro Alighieri di Ravenna. Sarà condotto da Bruno Vespa, che
 presiede la giuria nazionale e presentato da Margherita Ghinassi. L'edizione 2017 è all'insegna
 dell'impegno sociale e umanitario in un'ottica internazionale di dialogo e di pace. E' infatti Andrea Riccardi,
 noto storico, accademico, attivista e fondatore della Comunità Sant'Egidio a ricevere il premio Guidarello ad
 Honorem. Un riconoscimento speciale Tornando a Ostia, come guarda oggi a quel terribile giorno? «In
 modo sereno, ho fatto pace con quel momento anche grazie all'operato delle forze dell'ordine e della
 magistratura. Non c'era però bisogno di me per accorgersi del degrado malavitoso che sta andrà al
 giornalista Daniele Piervincenzi, vittima della recente aggressione durante un servizio televisivo per Nemo-
 Rai 2. Per il Giornalismo nazionale premiati Guido Gentili, Lorenzo Cremonesi, Alberto Angela. Per il
 Giornalismo Romagna i riconoscimenti della giuria presieduta da Roberto Balzani vanno a Elisa Curti,
 Raffaele Liucci. Infine, il riconoscimento per la sezione società va al giornalista Gabriele Canè. Il Premio
 Guidarello Turismo viene assegnato dalla giuria guidata dal presidente di Federturismo, Gianfranco Battisti
 , alla giornalista Iona Sermoneta. colpendo Ostia, che con i suoi 230 mila abitanti è il doppio di Bergamo e
 Bolzano. Il vuoto politico ha lasciato il posto alla mafia, alle armi, alle intimidazioni, e girando per strada
 sembra di tornare indietro di trent'anni». Perché proprio Roberto Spada? «Perché la sua palestra in piazza
 EVENTO Conduce Bruno Vespa insieme a Margherita Ghinassi " HO FATTO PACE CON QUEL GIORNO
 Ho fatto pace con il giorno dell'aggressione di Spada ma non c'era bisogno di me per accorgersi del
 degrado malavitoso di quella zona Gasparri, circondata dal 'deserto' più totale, paradossalmente è l'unica
 che promuove una qualche forma di socialità. Ma dietro di lui, che fino a quel giorno era incensurato, c'è un
 clan di stampo mafioso. E se lui ora resta in carcere è per l'accusa di lesioni e violenza privata aggravata
 dal metodo mafioso». Era consapevole dei rischi che correva. Non ha temuto una reazione di quel tipo?
 «Rifarei tutto. Anche se non ho capito che Spada stava prendendo la mia insistenza come una sfida. Non
 mi ha mai detto in modo esplicito di andarmene, altrimenti lo avrei fatto. Quindi ho continuato a fare il mio
 mestiere. D'altra parte non gli ponevo domande legate alla mafia, ma solo alla politica. Volevo capire
 perché sosteneva Casa Pound che, alle elezioni municipali, aveva preso il 18 per cento». Questo ha
 scatenato la sua reazione... «Sì. Lo stavo mettendo in difficoltà con i suoi scagnozzi e la gente che passava
 così, senza neanche preoccuparsi della telecamera, ha reagito con la violenza». Anche il film-maker
 Edoardo Anselmi se l'è vista brutta... «Purtroppo anche a lui non è stato riservato un bel trattamento da

FEDERTURISMO CONFINDUSTRIA - Rassegna Stampa 04/12/2017                                                             6
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 parte del tirapiedi di Spada. Mi sono molto spaventato quando l'ho visto a terra. Ed è proprio dell'altro
 giorno (ndr, giovedì) la notizia del secondo arresto, di cui sono molto felice». Qual è la sua idea di
 giornalismo? «Mi piace raccontare storie e lavorare in modo artigianale, ossia andare sul posto e fare
 domande alla gente. Visitare e capire le zone più grigie del paese: questo è il senso del mio mestiere ieri
 come oggi».

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 Da Ferrario a Ferragni feste da star in Puglia
 CAPODANNO IN BASILICATA Quest'anno si brinderà al 2018 su Rai Uno da Maratea con un concertone
 che sarà trasmesso in mondovisione Moltissimi i vip che passeranno le vacanze natalizie fra i trulli

 ACortina oppure a Ostuni, la città Bianca per antonomasia, il glamour del Capodanno 2017 non cambia.
 Anche d'inverno, come la scorsa estate, la Puglia diventa location fra le più ambite dai miliardari italici o dai
 volti noti dello star system che hanno opzionato, con largo anticipo, le loro vacanze natalizie fra i trulli o nei
 lussuosi relais a cinque stelle. Secondo le anticipazioni di Federturismo, la destinazione-Italia crescerà nel
 segmento che va da Natale a Capodanno di quasi il 10 per cento rispetto allo scorso anno; 6 italiani su 10
 sceglieranno di rilassarsi all'estero, mentre una grossa fascia di vip nostrani calerà proprio al Sud
 girovagando fra il Salento & la Basilicata. Quest'anno si brinderà al 2018 su Rai Uno da Maratea con un
 concertone che sarà trasmesso in mondovisione; mentre su Canale 5, al posto di Gigi D'Alessio , ci sarà la
 biondissima Federica Panicucci . Ma il jet set internazionale si darà appuntamento nell'Alto Salento di cui
 Ostuni, gemellata idealmente con Cortina d'Ampezzo per volontà del giovane, brillante assessore al
 turismo Vittorio Roberto Carparelli , sarà la «capitale» social-chic. Dopo Walter Veltroni , Gianluigi
 Paragone , Mar co Cappato , Daniele Capezzone , stasera sbarca al Museo delle civiltà preclassiche, ormai
 lanciatissimo anche sulla stampa mondiale, l'ex corrispondente Rai dagli Usa Tiziana Ferrario che presenta
 il suo ultimo libro «Orgoglio e pregiudizi» in un contesto di tutto rispetto. Con Tiziana ci sarà, infatti, il
 presidente del museo, l'avvo cato Michele Conte che, reduce da un tour fra i suoi studi legali sull'asse
 Milano-Baires, farà gli onori di casa con la conduttrice Mary de Gennaro , volto famoso della Telenorba tv a
 cui spetterà il compito di intervistare l'il lustre collega anche sull'America antifemminista di Donald Trump .
 A Natale, poi, arrivano Tania Missoni , Barty Colucci che animerà il San Silvestro in piazza, ad Ostuni, oltre
 alla cantante Nina Zilli . Fra gli arrivi top si sussurra di una mini-vacanza fra Santo Stefano e il 29 dicembre
 della fashion blogger Chia ra Ferragni & del suo fidanzato Fe dez . Nei giorni scorsi, Chiara che aspetta un
 bimbo dal rapper, è stata a Torre Coccaro per uno shooting e ha inondato il suo Instagram di foto
 confidando il suo sconfinato amore per la Puglia. Se, come sembra, la coppia d'oro dei Millennians verrà
 davvero nella Città Bianca, potrebbe essere un appartamento privato il nido scelto per il relax. Ma andiamo
 con ordine a raccontare le novità della Romanella mondana scatenata fra cocktail, anteprime e cene di
 auguri natalizi. Prendetevi uno spazio di leggerezza, fra un caffè e un aperitivo e seguiteci in questo soave
 tourbillon festaiolo. CHI «TIMBRA» IL CARTELLINO A PALAZZO COLONNA -Il gala dinner più sofisticato
 del periodo prenatalizio è sicuramente quello di «The children for peace» che va in scena fra lo sfarzo extra
 lusso della Galleria del Cardinale a Palazzo Colonna, proprio stasera. La soireè - honoring la stilista di
 Blumarine Anna Molinari - vede sfilare Martina Colombari , Lucrezia Bisignani , l'ereditiera Daniela
 Jacorossi , sotto la regia attenta di Mas simo Leonardelli e Debbie Mace . Dress code , black tie e dinner
 placè innaffiato da fiumi di champagne, per una serata a numero rigorosamente chiuso. Ecco dunque
 Lumja Khassoggi , Isabelle Adriani (che ha firmato con Mac Zavadsky il cd di canzoni «Happy Xmas»),
 oltre alla nobiltà capitolina dei Ruspoli o degli stessi Colonna . Serata da incorniciare con lotteria e asta di
 brillanti a scopo di charity stu diata fin nei minimi particolari da Massimo Leonardelli , già pierre della
 maison Valentino, oggi mecenate in bilico fra Roma e New York a cui Lju ba Rizzoli ha dedicato un pezzo
 del suo ultimo libro di memorie. Chapeau a mister Leonardelli. CAVIALE AL BOSCOLO -Tartine di caviale,
 gamberi in pasta kataifi, tartara di salmone ai sapori della Lucania nel menù della festa di Natale del
 Boscolo exedra in agenda il 5 dicembre nei saloni affrescati dell'albergo romano dove ha la sua suite
 Sophia Loren e dove dorme quando scende a Roma Gerard Depardieu . Camerieri in livrea e guanti
 bianchi, argenti, cristalli e 5mila orchidee bianche caratterizzano il set di una kermesse che si preannuncia
 ad alta densità mondana. Nel parterre la conduttrice Rai Adria na Volpe , i consiglieri di amministrazione

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 Giancarlo Mazzuca e Franco Siddi , le attrici Milena Miconi , Ma tilde Brandi ed Euridice Axen una delle
 protagoniste della fiction di Canale 5 «Le tre rose di Eva» con Anna Safroncick e Giorgia Wurth . Non
 mancheranno esponenti pugliesi che sono habituè del Boscolo fra cui il parlamentare di Ceglie Nicola
 Ciracì che lo scorso anno aveva presenziato all'evento con il giudice Antonio Marini e la contessa Elena
 Aceto di Capriglia . La cucina è affidata come sempre allo chef di Scanzano jonico Niko Sinisgalli , che è
 una garanzia di qualità. NATALE ASPETTANDO GODOT -Alberi addobbati a festa, luci psichedeliche,
 zucchero filato e Babbo Natale che gira distribuendo sorrisi o regali. La magia delle feste rivive il 9
 dicembre a Cinecittà dove Tiziana Rocca organizza uno degli eventi clou dell'agenda mondana setting da
 qui al 24. L'altro è una serata dedicata al ricordo del grande attore Giuliano Gemma . I pugliesi a Roma
 sono invece prenotati dal magistrato Francesco Caringella che ri-presenta le sue Lezioni al Circolo Aniene
 con Annalisa Chirico , ex fidanzata di Chicco Testa , salentina di Francavilla Fontana, animatrice del
 movimento «Fino a prova contraria» e di svariati salotti capitolini. Dopo il dibattito, si brinda con Caringella
 e la moglie brindisina San dra della Valle fra bollicine o buffet di dessert. L'11 cena natalizia della Wista
 all'Antica pesa che riunisce le donne dello shipping mondiale. Per l'occa sione arriva a Roma l'avvocato Al
 berta Frondoni , una genovese amica degli armatori Barretta che ha la Puglia da sempre nel cuore. Ieri,
 intanto, prima nazionale di «Godot» al teatro stabile di Roma con Jane Alexander . Come mai Godot non si
 è mai presentato all'appunta mento con Vladimir ed Estragon nella celebre opera di Beckett «Aspettando
 Godot»? Godot è uno dei personaggi più importanti e discussi della storia della letteratura teatrale: un
 personaggio che si fa soltanto aspettare, senza comparire mai. E se lo vedessimo in scena? E se la sua
 vita, così come decisa dal publico in sala, fosse il centro di uno spettacolo? Perché Godot, all'interno
 dell'opera di Beckett, non si è mai presentato? Che persona sarà Godot? Lo deciderà il pubblico dello
 spettacolo che ha nel cast, oltre a Jane Alexander, alias la marchesa Lucrezia van Necker nella fiction
 «Elisa di Rivombrosa», Maria Beatrice Alonzi , la più famosa digital artist italiana. La regia è di Giorgia
 Mazzuccato , storica allieva di Dario Fo & Franca Rame . LE NOVITÀ DELLA TV -Grandi novità in Rai alla
 vigilia di una complessa campagna elettorale: parte su Rai 2 diretta dal barese Andrea Fabiano il talk show
 di centro destra affidato ad Annalisa Bruchi e Gian carlo Loquenzi mentre a «La vita in diretta» un gradito
 ritorno, quello di Monica Leofreddi che anima il tavolo del caffè di Francesca Fialdini . Per adesso chi scrive
 fa l'ospite, poi chissà che farà nel 2018. A Telenorba invece è arrivata la settimana scorsa Anna Falchi che
 inizierà una nuova produzione sulla cucina. A proposito della tv di Conversano, sono stati diffusi da poco i
 dati di auditel della brillante gestione di Antonio Azzalini ex capo dell'in trattenimento Rai. Ebbene il
 programma da lui voluto nel day time «Buon pomeriggio» con la bella Stefania Orlando fa faville e supera,
 nella sovrapposizione, Rai 2, Rete 4 e la 7. Ottimo il cast che riunisce la Orlando, Mary de Gennaro e il
 maestro Stefano Palatresi : in diretta ogni giorno alle 14.45 fino al 22, poi pausa natalizia e ripresa l'8
 gennaio. Auguri ad Azzalini!
 Foto: PRESENTATRICE Mary de Gennaro in una foto recente

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Pag. 13 N.41 - 4 dicembre 2017

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  FAR EAST
  DAI SERVIZI DI BASE PARTE IL PIANO CINESE PER ATTRARRE GLI
  OCCIDENTALI
  Paola Jadeluca

  Il presidente Xi Jinping ha annunciato la rivoluzione delle toilette. Il piano di bonifica dei bagni pubblici è
  balzato nei titoli di testa delle Tv e sulle prime pagine dei giornali la scorsa settimana. Tra il corridoio con
  Myanmar, gli accordi da un miliardo di dollari con l'Ungheria, la costruzione di centrali nucleari cinesi in
  Romania, la scorsa settimana ha tenuto banco il discorso ufficiale che Xi ha dedicato alle toilette,
  considerate una infrastruttura chiave per lo sviluppo del turismo. Cgtn, la TV economico-finanziaria, vi ha
  addirittura dedicato un focus con esperti e analisti. I cinesi viaggiano sempre di più e la Cina è diventata
  meta di milioni di visitatori stranieri. Succede, soprattutto nelle aree rurali, di chiedere dov'è il bagno e di
  ritrovarsi davanti a un buco nel terreno circondato da una siepe. Nelle zone più arretrate le toilette sono
  vicine alle stalle dei maiali. In questi casi più estremi si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria. E il
  presidente ha invitato gli agricoltori a innalzare il livello dei bagni per contribuire alla costruzione del nuovo
  volto del Dragone. Ma il piano di ristrutturazione riguarda tutto il paese, da Pechino a Shenzen. E un
  particolare accento è stato posto sulle nuove tecnologie che possono contemporaneamente ridurre il
  consumo di acqua e anche l'inquinamento innalzando lo standard qualitativo. Il piano è stato lanciato nel
  2015 da alcune amministrazioni del turismo locali. E già sono stati spesi 20 milioni di yuan, circa 3 miliardi
  di dollari, per installare o migliorare 68mila siti, secondo quanto riportato dal quotidiano China Daily. La
  campagna ha uno scopo in particolare: incrementare il numero di toilette pubbliche a tre stelle nelle aree
  più turistiche, tema che sta particolarmente a cuore al China National tourism administration. Toilette
  stellate, come gli hotel e i ristoranti. In questo caso i rating si basano su 58 variabili, inclusa la ventilazione,
  la musica di sottofondo e, in primo luogo se viene fornita, la carta igienica. Sviluppare l'industria del turismo
  . È questo il cuore del programma di miglioramento delle facilities pubbliche, come sostenuto dallo stesso
  XI. Un passo fondamentale entro il più vasto programma di Pechino di ribilanciare la propria economia da
  un modello basato sulle manifatture a un modello trainato dai servizi. Tra il 2018 e il 2020 altre 64mila
  toilette saranno costruite.
  Foto: Il presidente cinese Xi Jinping : ha dedicato uno dei suoi discorsi al problema delle toilette nel Paese,
  al loro decoro e alle loro lacune

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 04/12/2017                                                              32
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Pag. 1 Ed. Roma                                                                                           tiratura:321166

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 Cultura e turismo , nuove idee
 Carlo Alberto Pratesi

 Che il più grande evento europeo sull'innovazione venga organizzato ormai da quattro anni a Roma, è una
 notizia che ci rallegra. Perché è proprio il tipo di segnale che i giovani hanno bisogno di ricevere. La Maker
 Faire - versione italiana del format nato nel 2006 in California per celebrare la cultura del «fai da te» in
 ambito tecnologico (sull'onda delle stampanti 3D, dei droni e dei fab-lab) - con le sue oltre 100 mila
 presenze, può orientare più di tanti articoli, convegni o lezioni verso scelte universitarie e lavorative più
 vicine alla ricerca e alla imprenditorialità innovativa. Sappiamo quanto questo sia necessario, non solo per
 l'occupazione (l'ecosistema romano delle startup, sebbene ancora piccolo, inizia ad avere un suo peso) ma
 soprattutto per fare da contraltare a chi predica che per un ragazzo in gamba le uniche strade del successo
 sono quelle che portano fuori da Roma. Ed è anche bene sottolineare che le invenzioni e i progetti esposti
 alla Fiera di Roma (fino a domenica) non suggeriscono affatto di rinunciare ai fondamentali della nostra
 economia, anzi: sono proprio il turismo e l'arte gli ambiti in cui servono nuove idee. Lo ha capito bene
 Google Arts and Culture che, sempre in questo weekend, ci ripropone il Grand Tour d'Italia: quel viaggio
 che nei secoli era riservato alle élite dei turisti stranieri e che oggi, in versione virtuale, consente a tutti la
 possibilità di godere dei nostri tesori (oltre a Roma, anche Venezia, Siena e Palermo). L'appuntamento per
 gustare «dal vivo» la piattaforma digitale di Google è al Macro Testaccio, oggi e domani.
  © RIPRODUZIONE RISERVATA

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 04/12/2017                                                             14
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 L'ANNO DEL PATRIMONIO. A MILANO IL FORUM EUROPEO DELLA CULTURA
 L'Europa consacra il 2018 ai suoi tesori
 CARTADITALIA La rivista dell'Istituto italiano a Bruxelles propone una roadmap di idee da trasformare in
 azioni ai tanti livelli di governo
 Pier Luigi Sacco

 L'anno europeo del patrimonio culturale 2018 rappresenta un'opportunità unica per elevare di diversi ordini
 di grandezza il peso dei temi del patrimonio e dello sviluppo a base culturale nell'agenda delle politiche
 europee. Perché ciò sia possibile occorre però fare in modo che la politica comunitaria impari a
 comprendere come la capacità della cultura di incidere sui livelli di benessere degli europei vada molto al di
 là delle risapute di- mensioni dello svago colto o dell'impatto economico del turismo culturale. La cultura,e il
 patrimonio in particolare, sono oggi in primo luogo straordinarie aree di sviluppo di innovazione sociale e
 tecnologica, di nuovi modelli imprenditoriali ed educativi, di coesione sociale, sostenibilità ambientale e
 persino di nuovi modelli di welfare. Per offrire alla politica europea uno strumento agilee di facile
 consultazione che illustri tutte le nuove potenzialità su cui costruire una nuova generazione di politiche
 trans-settoriali centrate appunto sulla cultura e sul patrimonio, l'Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles ha
 dedicato al tema un numero speciale, curato da chi scrive, della sua rivista Cartaditalia, che esce in
 versione quadrilingue (italiano, inglese, francese, tedesco) e in co-edizione con l'Istituto dell'Enciclopedia
 Italiana. Il progetto ha ricevuto il sostegno di un ampio numero di realtà istituzionali e private europee di
 primaria importanza, a dimostrazione della grande attenzione e delle grandi aspettative che si stanno
 concentrando attornoa questo anno europeo. Il volume è organizzato secondo una lista di lemmi che non
 hanno uno scopo didattico o manualistico ma si propongono piuttosto di offrire una panoramica attuale
 delle relazioni tra il patrimonio culturale e le tante, diverse dimensioni della produzione e fruizione della
 cultura da un lato, ma anche dei temi delle politiche europee che generalmente non vengono associate alla
 culturae tantomeno al patrimonio. Si parla allora di migrazioni, guerree conflitti. Di diplomazia culturalee
 dialogo interculturale. Di innovazione tecnologica e sociale. Di cambiamento climatico e beni comuni.E si
 toccano naturalmente le questioni specifiche della conservazionee della gestione, del turismoe della
 sostenibilità sociale. L'obiettivo di questo volume, più che di offrire delle risposte, è quello di suscitare una
 serie di interrogativi che possano essere ripresi, affrontatie tradotti in azioni concrete ai tanti diversi livelli
 del governo territoriale europeo: dalle Regioni, agli Stati Membri, alla stessa Commissione europea. Il
 volume verrà presentato ufficialmente il 6 dicembre a Milano, alla vigilia dell'apertura del Forum europeo
 della cultura, che inaugura appunto l'anno europeo del oatrimonioe che quest'anno si terrà
 eccezionalmente nel capoluogo lombardo invece che come da prassi a Bruxelles, anche per sottolineare il
 ruolo particolarmente attivo e propositivo del nostro Paese nel processo che ha portato alla decisione di
 istituire questa iniziativa decisiva per la cultura europea di questi anni. La presentazione si terrà presso la
 Biblioteca Nazionale Braidense in un evento ad inviti offerto da Bertelsmann, uno dei principali sostenitori
 privati dell'iniziativa, alla presenza del Commissario europeo all'Istruzione, alla cultura e allo sport, Tibor
 Navracsics, e di Silvia Costa, che nel suo ruolo di presidente della commissione per la Cultura e l'istruzione
 del Parlamento europeo ha dato un contributo particolarmente importante nel far capire alla politica
 europea quanta importanza la proclamazione di questo anno tematico potesse avere nel percorso di
 rilancio dei valori europei nel difficile momento che stiamo vivendo. Dopo questa prima tappa, il volume,e
 soprattutto l'agenda tematica che intende portare all'attenzione dei decisorie degli attori delle politiche
 europee, verrà presentato e discusso in molti diversi contesti europei, e c'è da augurarsi che possa
 stimolare una riscoperta del patrimonio come spazio non soltanto della memoria, ma anche
 dell'immaginazione di nuove possibilità. Tutto il nostro patrimonio, per parafrasare la famosa opera di
 Maurizio Nannucci, è stato contemporaneo. E tutto il patrimonio è in primo luogo uno straordinario

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RASSEGNA STAMPA 2 4 dicembre 2017 - Travel Retail Italia
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 caleidoscopio di possibilità, in gran parte inesplorate, che chiedono soltanto di essere interrogate con
 intelligenza. Soprattutto per un Paese come l'Italia, è un'occasione irripetibile, che non possiamo non
 cogliere. Questo volume si offre allora come uno strumento di facilitazione.
 L'EVENTO NEL CAPOLUOGO LOMBARDO La presentazione del libro e il Forum L'Istituto italiano di
 cultura a Bruxelles ha dedicato un numero speciale della sua rivista Cartaditalia all'anno europeo del
 patrimonio culturale 2018. Il volume sarà presentato ufficialmente il 6 dicembre a Milano, alla vigilia
 dell'apertura del Forum europeo della cultura. Il Forum inaugura appunto l'anno europeo del patrimonio.
 Quest'anno si tiene eccezionalmente nel capoluogo lombardo invece che come da prassi a Bruxelles.
 L'obiettivo del Forum - che si svolgerà presso Superstudio Più in via Tortona 27 - è quello di incrementare la
 cooperazione europea nel settore della cultura, riunire i responsabili politici a livello europeo, nazionale e
 locale, fare il punto sull'attuazione dell'Agenda europea della cultura, il principale quadro strategico per la
 cultura a livello europeo. n
 Foto: «Statua dell'Europa». È un'opera offerta alla Commissione Ue dallo scultore francese Bernard
 Romain. È posta nel cuore del quartiere europeo di Bruxelles, incrocio di popoli e culture.

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RASSEGNA STAMPA 2 4 dicembre 2017 - Travel Retail Italia
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 Aspettando Expo 2020/R CLUB
 L'isola che non c'era
 Dubai, dal turismo verticale ai discreti resort di gusto europeo
 MAURO BOLOGNINI

 opo 1344 grattacieli (sempre che non ne abbiano costruiti altri dopo l'ultimo censimento) su 4.114 km
 quadrati di superficie, e tra questi il palazzo più alto del mondo, il Burj Khalifa che arriva a 828 metri, Dubai
 ha finalmente deciso di espandersi anche in orizzontale. Lo skyline è ormai sufficientemente delineato e gli
 spazi non mancano comunque: dietro la perla degli Emirati Arabi Uniti c'è il deserto, e soprattutto davanti
 c'è il mare. Ed è lì che adesso la capitale sul Golfo Persico sta trovando nuovi spazi. Nel modo più
 semplice: costruendoli. Ad esempio con le Palm Islands, isole - in realtà penisole - nella spiaggia di
 Jumeirah.
   Due sono già nate, Jebel Ali e Jumeirah, la terza è in fase di costruzione e si chiamerà Deira. Tutte a
 forma di palma. Ma tra l'isola Jumeirah e la Deira ne sta nascendo un'altra. L'isola di Jumeira (stavolta
 senza "h") Bay aprirà il 7 dicembre, sarà grande 55 ettari e sarà nientemeno che a forma di cavalluccio
 marino, collegata alla terraferma da un ponte lungo 300 metri a uso esclusivo di chi andrà a passarci
 qualche giorno. L'isola, infatti, nasce per ospitare hotel e resort turistici.
  Il primo sarà quello di Bulgari, il quinto arrivato della catena di alberghi e residenze del gruppo del lusso
 italiano (dopo Pechino, Milano, Bali e Londra, seguiranno nel 2018 Shangai e nel 2020 Mosca).
   La novità non sta solo nella costruzione di Jumeira Bay, ma anche nella struttura del resort: le 101 tra
 stanze e suite e le 20 ville che lo compongono sono tutte basse, pochi piani, tutte affacciate sullo profilo di
 Dubai o sul golfo Persico.«Stando in basso si potrà guardare l'alto - sorride Silvio Ursini, vicepresidente di
 Bulgari, che ha seguito l'intero progetto - ed era quello che volevamo. Di proposte ne abbiamo ricevute
 tante, in questi anni, ma erano tutte cose vecchio stile, sfarzose. Volevamo qualcosa di pregiato, certo, con
 materiali rari e preziosi, però anche una fusione tra lo stile mediterraneo, con viali e giardini illuminati e
 l'ambiente naturale del posto». Per questo lo studio di architettura e design Antonio Citterio Patricia Viel ha
 unito marmo italiano e motivi ispirati al corallo del mare. Ci saranno anche un centro benessere, una
 palestra, uno yacht club e un ristorante gestito dallo chef Niko Romito.
  Il Bulgari Resort è nato in collaborazione e con i finanziamenti di Meraas, la holding guidata daAbdulla Al
 Habbai, emanazione del governo locale. E non è un caso: in questi anni l'emiro del Dubai Mohammed bin
 Rashid Al Maktoum sta cercando di imprimere un'evoluzione urbanistica. L'esempio è il Burj Khalifa, che è
 sì il grattacielo più alto del mondo, ma ha una propria sobrietà.«Non è solo una questione edilizia: fino a
 una decina d'anni fa, quando abbiamo iniziato a pensare a questo resort, Dubai era un caos inenarrabile di
 gru e muoversi era quasi impossibile.
  Adesso c'è la metropolitana senza guidatore più lunga del mondo, il traffico si è molto ridotto ed è pieno di
 stranieri. Non solo turisti, ma gente che è venuta a vivere qui da ogni parte del mondo, e sempre più ne
 arriverà man mano che si avvicinerà l'Expo del 2020. A queste persone si sono dovuti dare ospedali,
 infrastrutture, scuole, luoghi dove fare una vita normale». Insomma, Dubai sta provando a diventare un
 posto dove c'è di tutto e di più (anche le piste da sci artificiali, per dire), ma con un po' di frenesia in meno.
  Anche per questo il resort di Bulgari punta molto sulla tranquillità e la riservatezza. Sono le cose chieste di
 più dai visitatori, che vogliono sì godersi Dubai, ma in relax.
  «Una struttura come la nostra - prosegue Ursini - trasmette la sensazione di trovarsi in una dimora privata
 a pochi minuti dal cuore pulsante della città. Basta affacciarsi».
  In cima al Burj Khalifa Nel più alto edificio al mondo, misura 828 metri in verticale, è possibile godere di
 una vista mozzafiato dell'intera città, soprattutto di sera, quando Dubai si riempie di milioni di luci. Si
 consiglia di munirsi del biglietto qualche giorno prima della visita Tour tradizionale Per conoscere la storia e

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 la tradizione di Dubai.
  Permette di perdersi nei vicoli del Souk delle Spezie e nel Souk dell'oro, si può attraversare il Dubai Creek
 su un tradizionale abra (una specie di taxi acquatico) ed esplorare il Museo di Dubai QUANTO TEMPO
 HAI? QUATTRO COSE DA FARE A DUBAI 2 h4 5 h7 h h Una doccia Dopo essere atterrati a Dubai per
 uno scalo, è possibile fare una doccia rigenerante prima di riprendere l'aereo senza dover pagare nulla Le
 docce gratis e si trovano nel Terminal 1 (tra i gate C18 e C22) e nel Terminal 3 (tra i gate B13 e B19)
 Andare in spiaggia Dubai ospita le spiagge più belle degli Emirati Arabi. La più lunga è quella di Jumeirah.
  Si estende da Dubai Marine Beach Resort sino al Four Seasons ed è fiancheggiata da una strada con
 pattinatori, podisti e ciclisti.
  Il parco sulla spiaggia è ideale per un picnic con la famiglia
 Foto: Il Bulgari Resort & Residences Dubai (a sinistra, due interni) inaugura il 7 dicembre nell'isola artificiale
 Jumeira Bay, con il primo Yacht Club Bulgari al mondo. Il progetto è dello studio Citterio e Viel

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Pag. 3 Ed. Bologna                                                                                            tiratura:288313

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  Il racconto
  Fico, la frenata dei visitatori dopo il boom dell'esordio
  Un venerdì sera magro fra tavoli e banconi con pochi clienti. "Siamo in rodaggio contiamo sul Natale"
  Enrico Miele

  «Ci aspettavamo molta più gente, invece in questi giorni l'affluenza è scarsa, soprattutto la sera. Ma anche
  al mattino non va tanto meglio. Sarà questo freddo arrivato all'improvviso...». Alle casse all'uscita di Fico i
  momenti di pausa non mancano: pochi clienti in giro, pochi scontrini da battere. È venerdì sera, fuori gela, il
  parcheggio è mezzo vuoto e il pienone dell'inaugurazione sembra già lontano. Eppure è il primo week-end
  di dicembre, quello del Motor Show, che dista pochi chilometri, e dell'avvio ufficioso dello shopping
  natalizio.
   Il fiume di turisti che invade il centro storico arriva però, qui al parco agroalimentare, con il contagocce.
  Dalla navetta Ficobus, partita dalla stazione poco prima delle otto di sera, non scende nessuno. Zero
  passeggeri. Idem la corsa successiva. Il conteggio pomeridiano dei biglietti, termometro di chi sceglie il
  mezzo pubblico per raggiungere Eataly World, è fermo a quota 60 (in media meno di sei alla volta).
   Nessun pienone, anche valutando le auto parcheggiate.
   Eppure, là dentro, il clima è accogliente. Tutto è tirato a lucido, il profumo degli affettati invade l'aria del
  vialone interno. Il parco si mostra in piena attività, ma gli sforzi non sono ripagati: è un venerdì magro,
  deludente, a detta di chi ci lavora. Per gli incassi, e pure per l'occhio. Tra gli stand e ai tavoli dei ristoranti si
  notano pochi visitatori. Chi lavora dietro i banconi, circondato dal meglio della produzione enogastronomica
  italiana, osserva perplesso la fila di sgabelli vuoti. Il taglio del nastro, incluso il primo fine settimana, era
  appena salito sopra ogni attesa, con 100mila presenze in cinque giorni. Poi, dicono gli addetti in divisa, è
  iniziato il calo: «Bene l'inaugurazione, parcheggi tutti pieni - racconta una dipendente mentre lucida il
  bancone - ma questi giorni sono complicati. Il momento migliore per le presenze è quando si tiene qualche
  conferenza al centro congressi, lì c'è parecchia gente, una sera le casse hanno chiuso all'una di notte».
  Senza grandi eventi, invece, le entrate calano, in particolare nelle ore serali su cui puntano i ristoratori.
  All'angolo dei cocktail, in pieno orario aperitivo, gli spritz si contano su una mano. Va meglio a chi sforna
  pizze o pesce fresco e da Zivieri, ma un po' ovunque i tavoli vuoti superano quelli occupati. L'obiettivo resta
  ambizioso: sei milioni di visitatori a regime, quasi 15mila al giorno. Tra gli alleati a breve verrà arruolato
  anche Babbo Natale. «Siamo in rodaggio, possiamo solo crescere. Le feste natalizie ci daranno di sicuro
  una mano».
  100mila Sono i visitatori registrati nel primo fine settimana di apertura il 18 e il 19 novembre.
   Ma nei giorni successivi il centro commerciale al Caab non ha ripetuto l'exploit

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  Più vacanze «alternative»

  Cresce il «turismo esperenziale». A confermarlo, il successo di trekking, hiking, camminata e cicloturismo
  che, secondo il Touring club, non solo sono praticati ormai da oltre il 50% degli italiani, ma rendono ancora
  più appetibile il nostro Paese per i visitatori stranieri. E ovviamente ci sono anche gli impianti sportivi. A
  testimoniarlo, anche l'assegnazione dell'edizione 2022 della prestigiosa Ryder Cup di golf a Roma.

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 TURISMO
 WeChat diventa piattaforma per migliorare le esperienze di viaggio dei
 turisti cinesi nel mondo

 Sempre più versatile, WeChat si presenta ora come una piattaforma interattiva per l'industria del turismo
 globale che voglia connettersi con i viaggiatori cinesi. Le prime partnership con Tourism Australia,
 VisitBritain e Dubai Tourism A pag. 16 WeChat ha presentato a fine novembre il suo CityExperience Mini
 Program: realizzato in collaborazione con Tourism Australia, VisitBritain e Dubai Tourism, ha l'obiettivo di
 migliorare l'esperienza di viaggio all'estero degli utenti WeChat, offrendo al tempo stesso una piattaforma
 interattiva per l'industria del turismo globale che voglia connettersi con i viaggiatori cinesi. Si stima che da
 qui al 2021 il numero di turisti cinesi possa raddoppiare rispetto al 2016 - 135 milioni di partenze
 internazionali registrate negli aeroporti cinesi - rappresentando un'opportunità importante per l'industria
 globale dei viaggi. WeChat CityExperience diventa così una piattaforma per enti turistici, attrazioni locali e
 commercianti che mette in connessione con i viaggiatori cinesi: i primi enti coinvolti nel programma sono
 quelli di Dubai, Londra e Sydney che hanno sviluppato mappe digitali per aiutare i turisti a muoversi nelle
 città, conoscere le loro culture e guidarli alla scoperta delle attrazioni locali grazie a informazioni prodotte
 da fonti ufficiali. CityExperience permette di pianificare gli itinerari, fornisce indirizzi e numeri di contatto,
 mentre foto e audio-guide rendono ancora più coinvolgente una visita al British Museum o la scalata al
 Sydney Habour Bridge. L'importanza della partnership è stata sottolineata da tutti gli enti turistici che così
 potranno amplificare le attività di marketing in Cina, stimolando un maggior numeri di turisti a prenotare i
 viaggi per le destinazioni connesse via WeChat. Per l'Italia i viaggiatori cinesi sarebbero una risorsa
 importante: la metà è apprezzata - nel 2016 il nostro paese ne ha accolto quasi 4 milioni, +12% sull'anno
 precedente - ma non sa sfruttare la propria attrattività. Secondo analisi della Fondazione Italia Cina, il 39%
 dei viaggiatori cinesi sono Millennial, il 60% ha tra i 25 e i 44 anni, spendono in media più di tutti gli altri
 turisti e si informano e acquistano soprattutto via smartphone.

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 La neve e l'atteso Capodanno Rai fanno il resto, Tropiano: la stagione invernale si apre positivamente
 Turismo natalizio, operatori ottimisti
 Dalle prime indicazioni di Federalberghi emerge una buona percentuale di prenotazioni Alberghi al lavoro
 per gli ultimi dettagli e assicura l'associazione senza ritocchi ai prezzi

 POTENZA- Le 133 imprese di servizi turistici attive in Basilicata al 2017 guardano con ottimismo alle
 vacanze di Natale e Capodanno. "L'obiettivo - spiega Michele Tropiano, presidente Federalberghi-
 Confcommercio Potenza - è raccogliere la tendenza positiva che indica il report dell'Osservatorio Astoi
 Confindustria Viaggi, l'Associazione che rappresenta oltre il 90% del mercato del tour operating italiano,
 con l'analisi del periodo Natale e Capodanno. Il rapporto si basa sulle rilevazioni sui comportamenti e le
 tendenze dei consumatori italiani nei confronti del turismo organizzato". E la prima spolverata di neve a
 Pierfaone e la riapertura sulla Montagna di Viggiano del Rifugio del Pastore a parere di Tropiano
 rappresentano segnali incoraggianti per il turismo bianco, quale attrattore di inverno per i pugliesi, i
 campani e i laziali. In particolare le 44 agenzie di viaggio (25 nel Potentino e 19 nel Materano) a cui si
 aggiungono le 29 (15 a Potenza e 14 a Matera) che fanno anche da tour operato, le 55 imprese di "altri
 servizi di prenotazione" (24 a potenza e 31 a Matera) puntano ad incrementare la vendita dei pacchetti di
 viaggio fuori regione e in regione. Dalle prime rilevazioni emerge l'aumento delle prenotazioni che
 privilegiano il caldo. La stagione invernale si apre positivamente con i consumatori che scelgono di
 prenotare le vacanze delle festività nelle agenzie di viaggio. Il secondo dato positivo è che tutti i tour
 operator associati ad Astoi registrano un aumento a doppia cifra delle prenotazioni rispetto allo scorso anno
 pari periodo, in media +10%. Il valore medio della pratica è stabile ma cresce il numero di coloro che
 vogliono trascorrere le festività di fine anno all'estero e non utilizzano il sistema "fai da te". In incremento
 del 5% anche coloro che mettono al primo posto la convenienza delle offerte fuori dal periodo di alta
 stagione e/o il minor affollamento e hanno deciso di partire le settimane precedenti e successive al Natale e
 Capodanno, garantendo buone occupazioni per l'intero mese di dicembre e fino a gennaio inoltrato. La
 maggioranza prepara però le valige per Natale e Capodanno e rinuncia al cenone con famiglia e amici a
 favore di luoghi esotici ed esperienze particolari. "Gli italiani mostrano tutta la loro anima latina preferendo i
 luoghi caldi del pianeta nel periodo in cui nel Belpaese il clima si fa più rigido. Per il turismo interno invece
 dice Tropiano - in provincia di Potenza le indicazioni che sono state diffuse in questi giorni dal Consorzio
 Turistico di Maratea per il Capodanno nella città tirrenica prescelta dalla Rai per la diretta L'Anno che verrà
 sono una conferma della validità della scelta della Regione del Capodanno Rai itinerante. Noi, come
 abbiamo già fatto per il Capodanno 2016 a Potenza, sosteniamo i colleghi albergatori e delle strutture
 ricettive e servizi e soprattutto li invitiamo a non ripetere gli errori fatti a Potenza lo scorso Capodanno per
 cogliere al massimo questa opportunità e soprattutto estenderla al territorio. In questo un ruolo importante
 ha il cartellone di eventi collaterali per attrarre turisti a soggiornare a Maratea più giorni e non come è
 accaduto a Potenza in media 23 giorni. Nell'intero Potentino gli alberghi stanno mettendo a punto gli ultimi
 dettagli per le iniziative e - assicura Tropiano - senza alcun ritocco ai prezzi dello scorso anno con vantaggi
 per gruppi e famiglie. In Val d'Agri abbiamo intensificato la comunicazione verso i nostri clienti affezionati
 attratti dal mangiare bene, dalle escursioni, dalle manifestazioni culturali e popolari". Guardando alle nuove
 tendenze, può sorprendere ma molti italiani hanno iniziato a prenotare il Capodanno da mesi. Dal report
 emerge come siano tutti concordi nell'asserire che i clienti del Capodanno hanno le idee molto chiare su
 dove vogliono andare.
 Foto: Lça neve caduta a Pierfaone

TURISMO E TOUR OPERATORS - Rassegna Stampa 04/12/2017                                                             59
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Pag. 24 N.41 - 4 dicembre 2017

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  Burgio disegna la nuova Alpitour "Tre Boeing 787 e shopping di hotel
  rifaccio la filiera"
  GRAZIE ANCHE ALL'INGRESSO DI TIP CHE HA PORTATO NUOVE RISORSE CAMBIA LA STRATEGIA
  DEL GRUPPO: NON LIMITARSI PIÙ ALLA SOLA OFFERTA DI PACCHETTI METTENDO ASSIEME VOLI
  E STRUTTURE DI TERZI. E I NUMERI DELLA CRESCITA IN UN SETTORE CHE HA VISTO UN CALO
  DEL GIRO D'AFFARI NEGLI ANNI CONFERMANO LE SCELTE
  Giorgio Lonardi

  Milano Decollerà il 18 dicembre da Milano il volo inaugurale del primo Boeing 787 Dreamliner in leasing con
  la livrea di Neos, la compagnia aerea del gruppo Alpitour. Sarà un tragitto breve, fino a Verona, ma avrà il
  sapore della ciliegina rossa sul settantesimo bilancio della stessa Alpitour fondata a Cuneo nel 1947. E non
  solo perché i 787 (altri due apparecchi saranno presi nel 2018) sono gli aerei più veloci e con la maggiore
  autonomia (15 mila chilometri) sul mercato. Ma anche perché "il bilancio chiuso al 31 ottobre 2017",
  racconta Gabriele Burgio, ad del gruppo, «è il migliore di sempre. Un risultato raggiunto senza potere
  contare su destinazioni importanti come l'Egitto, la Tunisia e la Turchia e dovendo reindirizzare di corsa i
  clienti su altre mete». «Grazie al miglioramento del mercato che nel 2017, per la prima volta in dieci anni è
  tornato a crescere e ad alcune scelte appropriate - precisa Burgio, a capo del maggior gruppo turistico
  italiano - il nostro bilancio si è chiuso con una crescita dell'ebitda di circa il 25% rispetto all'anno precedente
  attestandosi attorno ai 46 milioni». In aumento anche il giro d'affari che raggiunge i 1.212 milioni: il 6,7% in
  più del 2016. Ne ha fatta di strada Alpitour dal 2012, il primo anno di gestione Burgio. A chiamare il
  manager al capezzale della vecchia signora del turismo italiano erano stati i private equity Wise e Hirsch &
  Co che insieme ad altri investitori avevano comprato la società dalla Exor degli Agnelli. L'obiettivo
  immediato era quello di togliere di dosso un po' di polvere all'azienda per renderla di nuovo veloce e
  scattante. Burgio, reduce dal rilancio della società spagnola Nh Hoteles trasformata nella terza catena
  alberghiera europea, si mise subito al lavoro cedendo alcune attività che non facevano parte del core
  business come il golf e il turismo religioso. E tagliando alcune spese inutili. A cominciare dalla drastica
  riduzione dei cataloghi inviati alle agenzie di viaggio con un taglio dei costi di 3 milioni. «Ci accorgemmo -
  ricorda l'ad - che in molti ne ricevevano troppi e non sapevano dove metterli, altri non li sfogliavano
  nemmeno e c'era chi appena li riceveva li mandavano direttamente al macero». Su una cosa, comunque, il
  manager non transige: la sua non è stata una ristrutturazione semmai la modernizzazione: «Alpitour
  doveva essere in sintonia con i tempi che cambiano». Spiega: «Questa è come un'impresa della moda:
  anche noi abbiamo le stagioni e anche noi dobbiamo seguire i gusti della gente e magari anticiparli. La
  fortuna di questa azienda è avere al suo interno una serie di collaboratori bravissimi dotati di fiuto e grande
  esperienza. Da anni ci incontriamo tutte le settimane per decidere i prezzi dei nostri viaggi e per individuare
  nuove destinazioni. Si tratta di scelte rischiose: si può sempre sbagliare. Per fortuna arrivano le conferme
  positive. Quest'anno abbiamo lanciato il Vietnam: il primo volo partirà il 19 dicembre. E adesso in molti ci
  imitano. Si vede che avevamo visto giusto». In effetti il "motore" della società, ovvero le attività di tour
  operator con marchi come Alpitour, Franco Rosso, Viaggidea, stanno andando bene. L'ultimo bilancio,
  infatti, evidenzia che la vendite dei pacchetti di viaggio sono cresciute del 10,3% fino a raggiungere quota
  655 milioni di euro: meglio del settore nel suo insieme che ha fatto registrare un aumento del 6% . Ma non
  è tutto. Perché il gruppo si è mosso in un mercato che fra il 2009 il 2016 ha subito un vero e proprio tracollo
  passando da 6,7 miliardi a 3,2 miliardi per poi risalire quest'anno a 3,4 miliardi. E' dunque in questo quadro
  che la quota di mercato di Alpitour è cresciuta fino a raggiungere il 24%. Buona parte del merito, afferma
  l'ad, va anche agli investimenti che si continuano a fare sulle piattaforme informatiche del gruppo. Fra gli
  obbiettivi la scelta di migliorare sempre di più il rapporto con le agenzie di viaggio: «Dobbiamo fare in modo
  che le agenzie - dice Burgio - si accorgano che è più facile mettersi in contatto con noi e acquistare i nostri

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  viaggi invece di quelli degli altri. Non per nulla abbiamo assunto una quarantina di informatici». Pochi mesi
  fa le prospettive sono cambiate grazie all'ingresso di Asset Italia, promossa dalla Tip di Giovanni Tamburi
  che ha investito 120 milioni in Alpitour ottenendo il 32,6% del capitale. Una iniezione di denaro fresco che
  ha consentito all'azienda di mettere subito a segno quattro acquisizioni nel settore alberghiero. Due
  strutture sono state comprate la prima in Sicilia vicino Ragusa e la seconda a Malta, muri compresi. Di altri
  due alberghi rispettivamente a Zanzibar e in Madagascar la società ha rilevato la gestione. Grazie a queste
  operazioni, costate circa 40 milioni di euro, si è rafforzato il marchio VOIhotels, la catena alberghiera del
  gruppo che ora comprende 17 strutture. Una politica di acquisizioni destinata a continuare in futuro. «Uno
  dei concetti su cui lavoriamo molto è quello di essere sempre di più proprietari di quello che offriamo
  precisa l'ad - Possiamo così allargare la nostra offerta all'intero pacchetto, dal viaggio alle sistemazioni
  alberghiere e questo ovviamente incide sui nostri ricavi e sui margini. È questo che ha convinto Tamburi a
  investire su di noi». Quando non è possibile chiudere il cerchio e bisogna utilizzare strutture di altri Gabriele
  Burgio punta sull'idea di esclusività: «Se identifico un albergo in una località interessante e poi scopro che
  l'albergatore vende alcune stanze a un concorrente o anche a clienti singoli, magari a prezzi stracciati
  perché tanto ha già fatto il suo profitto con noi, questo non va bene. Perché così mi rovino la clientela che
  poi giustamente protesta. Ecco perché puntiamo su contratti o formule che consentano l'esclusiva». Gli
  alberghi, dunque. Ma anche gli aerei. Perché i tre nuovi 787 Dreamliner hanno un posto chiave nella
  strategia Alpitour. «Intanto si tratta di aerei più veloci di quelli che abbiamo attualmente. E questo si traduce
  in un volo in più a settimana fra l'Italia e i Caraibi. Poi c'è un sensibile risparmio per quanto riguarda i
  consumi di carburante. Senza contare la possibilità di fare voli senza scalo in posti come il Cile o l'Australia
  grazie ad un'autonomia di 15 mila chilometri. Inoltre i 787 hanno una struttura rigida al carbonio che
  consente di mantenere una pressurizzazione più bassa in cabina con maggior comfort per i passeggeri.
  Insomma, si viaggia meglio e si arriva più riposati a destinazione». © RIPRODUZIONE RISERVATA S DI
  MEO 25 PER CENTO La crescita dell'ebitda 2017 del gruppo rispetto all'anno prima 6,6 PER CENTO È la
  crescita dei ricavi nel bilancio chiuso il 31 ottobre 201724
  17 40 PER CENTO È la quota di mercato fatta registrare da Alpitour in Italia ALBERGHI Sono 17 le
  strutture alberghiere che fanno capo al gruppo MILIONI DI EURO È quanto investito per acquisire 4 nuove
  strutture, due in Africa
  Foto: Sotto, l'ad di Alpitour Gabriele Burgio Oltre ai tre 787 il gruppo ha da poco definito l'acquisizione di
  quattro nuove strutture alberghiere, una Italia, una a Malta, due in Africa, in Madagascar e a Zanzibar

SCENARIO INDUSTRIA TURISTICA - Rassegna Stampa 04/12/2017                                                           34
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  Il progetto
  "Col Britannique rilanciamo il turismo in città"

  «Il progetto per la trasformazione dell'Hotel Britannique in un albergomuseo potrà contribuire, insieme ad
  altre iniziative imprenbditoriali, al definitivo rilancio dell'industria turistica a Npaoli». Ne è convinto Costanzo
  Jannotti Pecci, amministratore unico di Palazzo Caracciolo spa. E, come sottolinea sempre Iannotti Pecci,
  saranno più imprenditori coinvolti. «La proprietà del Britannique - spiega Iannotti Pecci - al pari dell'Mgallery
  by Sofitel Palazzo Caracciolo è della Palazzo Caracciolo spa, società che vede il coinvolgimento di più
  imprenditori sebbene, in via prevalente, sia riconducibile a me e all'ingegnere Gennaro Moccia». Al
  progetto sta lavorando lo studio di architettura Gnosis che si occupa di Mann e Biblioteca di Firenze.
  L'obiettivo dichiarato e di far rinascere nel 2019 il Britannique come un hotel-opera d'arte.

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4/12/2017                          Affitti turistici nel caos, Aigo: servono regole contro concorrenza sleale | Travelnostop

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            Affitti turistici nel caos, Aigo: servono regole
                       contro concorrenza sleale
                             notizia pubblicata 01 dicembre 2017 alle ore 11:45 nella categoria Cronaca

   “Da Venezia a Firenze come per Milano, Bologna, Roma e Napoli è ormai palese la tendenza dei
   proprietari di immobili di destinarli ad attività ricettive non convenzionali come nel caso delle
   locazioni brevi che rischiano di generare anche ulteriore confusione tra i consumatori sempre
   meno tutelati e garantiti e disorientati dalle diverse offerte ricettive”. È quanto dichiara il
   presidente Aigo Confesercenti Agostino Ingenito che propone misure condivise tra Regioni,
   Comuni e Governo anche per evitare diatribe tra gli enti competenti per norme e regolazioni del
   fenomeno.
   “Con l’introduzione della cedolare secca per gli affitti brevi il legislatore non ha tenuto conto di
   una serie di anomalie e di conseguenze che si stanno verificando in questo periodo. Oltre alla
   non chiara articolazione del sostituto di imposta – con i portali internazionali di prenotazione che
   hanno presentato ricorsi – resta grave il fenomeno di locazioni che sfuggono a qualsiasi
   presentazione di documentazione ai Comuni (SCIA). La formula del b&b era nata per offrire
   supporto ed integrazione del reddito delle famiglie, proprietarie o residenti in appartamenti
   ubicati soprattutto nei centri storici, che mettevano a disposizione alcune stanze per i turisti. È
   evidente che con l’incremento dei flussi turistici verso le città d’arte, si sia sviluppata un’attività
   speculativa, accompagnata anche da norme meno restrittive e formule di incentivazione di
   utilizzo immobili ad uso turistico. È quindi urgente ed opportuno – conclude Ingenito – che il
   legislatore chiarisca e determini i confini del diritto civilistico dell’uso dell’immobile e offra
   soluzioni per una vicenda che rischia di generare ulteriore caos: sì alla valorizzazione del
   patrimonio immobiliare esistente ma con regole ben precise e che tengano conto di una
   sostenibilità concreta”.

http://www.travelnostop.com/NEWS_stampa.php?id=410817&regione=nazionale                                                        1/1
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