Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani

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Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
Scoperto software spia, ha
intercettato centinaia italiani
ROMA – Centinaia di italiani sono stati “infettati”da uno spyware
chiamato Exodus , cioè un software che raccoglie informazioni a vostra
insaputo dai vostri smartphone. Sviluppato da un’azienda italiana, era
distribuito e funzionante sui dispositivi Android ed in grado di
bypassare i filtri di sicurezza Google. E’ stato identificato da un
gruppo di ricercatori, e la vicenda è stata resa nota dal sito
Motherboard che parla di “malware governativo”. “Riteniamo – dicono i
ricercatori – che sia stato sviluppato dalla società eSurv, di
Catanzaro, dal 2016“.

                                           La Procura di Napoli tempo
fa ha aperto un fascicolo d’indagine : la prima individuazione del
malware è infatti avvenuta proprio nel capoluogo partenopeo. A
coordinare l’attività investigativa, che interessa tutto il territorio
nazionale, è il procuratore capo Giovanni Melillo. Secondo quanto si
apprende, il fascicolo è stato aperto tempo fa: la prima
individuazione del malware è infatti avvenuta proprio nel capoluogo
partenopeo.

Nel frattempo la società Esurv sembra scomparsa da Internet: facendo
la ricerca sul web compare una pagina con la scritta ‘notfound‘ ( cioè
introvabile) e sulla loro pagina Facebook c’è la dicitura ‘questo
contenuto non e’ al momento disponibile‘. Il Copasir, il comitato di
controllo sui servizi segreti, approfondirà la vicenda e a quanto si
apprende, nei prossimi giorni chiederà al Dis, il dipartimento che
coordina l’attività delle agenzie di intelligence, notizie e
aggiornamenti sulla vicenda. Per il Garante della Privacy Antonello
Soro, “E’ un fatto gravissimo”.

“Abbiamo identificato copie di uno spyware sconosciuto – spiegano i
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
ricercatori – che sono state caricate con successo sul Google Play
Store più volte nel corso di oltre due anni. Queste applicazioni sono
normalmente rimaste disponibili per mesi“. Google, proprietaria di
Play Store, il negozio digitale da cui si scaricano le app per
Android, contattata dai ricercatori ha rimosso le applicazioni ed ha
dichiarato che “grazie a modelli di rilevamento avanzati, Google Play
Protect sarà ora in grado di rilevare meglio le future varianti di
queste applicazioni“. Alcuni esperti hanno riferito a Motherboard che
l’operazione potrebbe aver colpito vittime innocenti “dal momento che
lo spyware sembrerebbe essere difettoso e mal direzionato. Esperti
legali e delle forze dell’ordine hanno riferito al sito che lo spyware
potrebbe essere illegale“.

                                                                Il
software spia agiva in due step. Exodus One raccoglieva informazioni
base di identificazione del dispositivo infettato dal virus creato (in
particolare il codice Imei che consente di identificare in maniera
unica uno telefono ed il numero del cellulare). Una volta acquisite
queste informazioni si passava alla fase Exodus Two, e veniva auto-
installato un file che raccoglieva dati e informazioni sensibili
dell’utente infettato come la cronologia dei browser, le informazioni
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
del calendario, la geolocalizzazione, i log di Facebook Messenger, le
chat di WhatsApp. Secondo Security without Borders, Exodus sarebbe in
grado anche di registrare le telefonate, l’audio ambientale e scattare
foto. E non solo: recuperando la password del Wi-Fi, diventa possibile
entrare nella rete domestica dell’utente e raccogliere altri dati. Un
“captatore informatico”, come li definisce la legge, insomma, ma molto
avanzato: rimane attivo anche quando lo schermo si spegne e
l’applicazione verrebbe altrimenti sospesa per ridurre il consumo
della batteria.

Secondo gli esperti, il software spia è stato utilizzato tra il 2016
all’inizio del 2019, copie dello spyware sono state trovate caricate
sul Google Play Store, camuffate da applicazioni di servizio di
operatori telefonici. Sia le pagine di Google Play Store che le finte
interfacce di queste applicazioni malevole sono in italiano. Secondo
le statistiche pubblicamente disponibili, in aggiunta ad una conferma
di Google, la maggior parte di queste applicazioni hanno raccolto
qualche decina di installazioni ciascuna, con un caso che superava le
350 unità. Tutte le vittime infettate quindi si trovano in Italia.

“Riteniamo che questa piattaforma sia stata sviluppata – spiegano
gli autori della ricerca- da una società Italiana chiamata eSurv, di
Catanzaro, che opera principalmente nel settore della
videosorveglianza. Secondo informazioni disponibili pubblicamente
sembra che eSurv abbia iniziato a sviluppare spyware dal 2016”. Da
nostre informazioni, la società E-Surv gestiva anche i servizi di
videosorveglianza remota per i clienti della compagnia telefonica
Fastweb.

Wind Tre porta a Brindisi la fibra
FTTH fino a 1 Gigabit
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
Jeffrey Hedberg

ROMA – Wind Tre, azienda guidata da Jeffrey Hedberg, è il primo
operatore di telecomunicazioni a raggiungere le aziende e le
abitazioni dei cittadini di Brindisi, importante polo industriale e
hub portuale dell’Adriatico, con la fibra fino a 1 Gigabit di Open
Fiber, attraverso la tecnologia Fiber-To-The-Home (FTTH).

I servizi in fibra di Wind Tre e Open Fiber, già disponibili in
diverse località italiane, arrivano quindi anche nella città
salentina, con un’infrastruttura che garantisce il massimo delle
performance in navigazione e supporta un’elevata velocità di
connessione, fino a 1 Gigabit al secondo. La linea ultraveloce di Wind
Tre è disponibile con soluzioni convergenti che prevedono una linea
fissa in fibra FTTH e molti Giga da usare in mobilità: 100 Giga per
gli smartphone di tutta la famiglia, inclusi nell’offerta “Fibra 1000”
a brand Wind, e Giga illimitati da smartphone, con l’offerta “Super
Fibra” a marchio 3.

L’iniziativa è supportata da una campagna di comunicazione sui social
network e da affissioni locali, con materiale dedicato riservato ai
negozi Wind e ai 3 Store di Brindisi.

Il Tar respinge lo stop richiesto
da Tim: avanti con la libertà di
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
modem

                                        di Federica Gagliardi

E’ fallito il tentativo di TIM di bloccare questa novità. Il Tar del
Lazio, a cui l’operatore telefonico si era rivolto con un proprio
ricorso , ha respinto la richiesta di sospensiva della delibera AGCOM,
che istituisce questa ritrovata libertà. Il Tar non ha accordato la
sospensiva richiesta d’urgenza daTIM per la complessità delle
questioni sottoposte all’esame del Collegio che “non ha consentito di
poter apprezzare l’evidenza del ‘fumus’ senza gli adeguati
approfondimenti istruttori e valutativi da rimettere, opportunamente,
alla fase di merito“.

I giudici amministrativi hanno ritenuto che “gli importi, ad avviso
della società ricorrente, assai elevati (e quantificati in circa euro
350 milioni) che Tim, per effetto dell’applicazione della delibera in
oggetto, perderebbe per il mancato incasso dei corrispettivi residui
delle rate di vendita (o noleggio) dei modem forniti all’utenza, oltre
a non essere stati dimostrati, allo stato, in modo evidente e ad
essere, recuperabili in caso di esito giudiziale favorevole, debbono
essere comunque rapportati al patrimonio di un soggetto
imprenditoriale come Tim (19,8 miliardi di ricavi nel 2017)“.
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
Quindi a partire dal 1 gennaio 2019 per tutti gli utenti italiani ci
sarà libertà di modem e potranno liberamente scegliere il proprio
modem da utilizzare con cui connettersi da rete fissa ad internet ,
senza essere più obbligati ad utilizzare ed in alcuni casi (come con
TIM e Vodafone) a pagare, a caro prezzo quello imposto dagli
operatori, una mossa però che violava le leggi europee sulla
neutralità della rete. Tutto questo rappresenta una vera
liberalizzazione del mercato, che consente ed offre più possibilità di
scelta, di risparmiare o di usare addirittura modelli più potenti e
sofisticati, più conformati alle proprie esigenze reali. Ma
sopratutto  più “trasparenti“.

Basti pensare che alcuni modelli imposti dagli operatori, sinora non
consentivano di visualizzare il “log” dei disservizi della propria
connessione, per sottrarre agli utenti lo strumento principale e
necessario per reclamare con l’operatore ed ottenere gli indennizzi
previsti dal Regolamento AGCOM. La libertà di modem avrà valore anche
sui vecchi contratti, garantendo la possibilità per gli utenti di
restituire quello attualmente utilizzato,             imposto dagli
operatori. “Inoltre – recita la delibera AGCOM – nel caso di recesso,
la mancata restituzione di un’apparecchiatura terminale non utilizzata
dall’utente, ancorché ceduta a titolo non oneroso, non dovrà generare
oneri aggiuntivi per l’utente”.
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
Il Tar in ogni caso dovrà andrà avanti, anche perchè hanno fatto
ricorso anche i gestori Fastweb e Vodafone, e quindi si attende una
decisione finale sulla vicenda in questione, ma data la tempistica
della giustizia amministrativa, la prossima udienza è stata fissata
per ottobre 2019.

L’ attuale ultima decisione del Tar in definitiva rappresenta
una buona notizia per gli utenti delle compagnie telefoniche, e
bisogna anche ricordare che la libertà di modem sarebbe già dovuta
scattare, ma con una successiva delibera l’ AGCOM, cioè l’ Autorità
per le Garanzie nelle Comunicazioni, ente pubblico che si mantiene
grazie ai contributi a carico degli operatori telefonici previsti per
Legge, l’ aveva di recente rinviata a fine anno.

Respinto il ricorso delle compagnie
telefoniche al TAR del Lazio contro
le bollette mensili stabilite
dall’AgCom
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
di Federica Gagliardi

Il TAR-Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha respinto oggi
il ricorso presentato dall’Asstel, l’associazione di categoria che
rappresenta le aziende di telecomunicazione fissa e mobile, e di Tim,
Vodafone, WindTre, Fastweb ed Eolo contro la delibera AgCom n. 121 del
24 marzo 2017 , emanato dall’Autorità per le Garanzie nelle
Comunicazioni, che imponeva agli operatori di telefonia mobile
di emettere le bollette una volta al mese invece che ogni quattro
settimane. Infatti secondo il TAR non è vero che la delibera
dell’AgCom viola la libertà d’impresa, come sostenuto dalle compagnie
telefoniche.

Il TAR ha anche confermato le multe emanate lo scorso dicembre
dall’AgCom, che aveva deciso nei confronti delle compagnie telefoniche
che non si erano adeguate al nuovo tipo di fatturazione entro i 90
giorni stabiliti dalla delibera 121: ogni compagnia telefonica dovrà
pagare la sanzione massima prevista per legge che di 1,16 milioni di
euro.
Scoperto software spia, ha intercettato centinaia italiani
Il Tar del Lazio con un’ordinanza, cioè con un distinto provvedimento
ha però dato un dispiacere provvisorio ai consumatori sospendendo il
meccanismo di rimborso ai clienti (indicato sempre dalla delibera del
Garante di dicembre del 2017) che prevedeva che i clienti dovevano
essere indennizzati nella prima bolletta corretta, nella prima fattura
che resusciterà la cadenza mensile. La restituzione doveva essere
commisurata alle giornate che i clienti hanno pagato in più, per colpa
della fatturazione ogni 28 giorni, da una data precisa: il 23 giugno
2017.

La delibera stabiliva anche che le compagnie telefoniche dovessero
rimborsare i propri clienti per le somme in più chieste da giugno
2017, cioè da quando avrebbero dovuto passare alla fatturazione
mensile: su questo punto il TAR è venuto incontro alle aziende di
telecomunicazione, sospendendo fino al 31 ottobre 2018 la decisione in
merito. Ma ogni singolo consumatore potrà comunque rivolgersi con
singoli procedimenti dinnanzi ai vari Corecom regionali per far valere
le proprie ragioni contemplate nella delibera del dicembre 2017.

TIM: dal 5 marzo ritorna il rinnovo
mensile sulle offerte mobili, ma
aumentano le tariffe

                                           ROMA – TIM informa che, in
ottemperanza alle nuove disposizioni contenute nella Legge n.172/17
del 4 dicembre 2017 che prevede l’introduzione dei cicli di rinnovo e
di fatturazione mensili (vedi linee guida Agcom), adotterà, al partire
dal 5 marzo 2018, le seguenti novità sulle offerte mobili. Tutto bello
se non fosse che i costi non verranno rimodulati a quelli che si
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avevano prima dell’arrivo della fatturazione ogni 4 settimane
ma verranno “spalmati” nei 12 mesi dell’anno con un aumento rispetto a
prima dell’8.6%. Il rincaro chiaramente va a compensare la diminuzione
delle entrate che gli operatori avrebbero con la tariffazione ogni
mese e non più ogni 28 giorni e dunque con un mese in meno (12
mensilità invece di 13).

Rinnovo a data certa
– ciascuna offerta prepagata mobile si rinnoverà ogni mese e non più
ogni 7, 28 o 30 giorni, sempre nello stesso giorno del mese dando al
Cliente la certezza della data di rinnovo e portando a 12 il numero
dei rinnovi nel corso di ogni anno solare.
Minuti e Giga Aumentati
– poiché si allunga il periodo di rinnovo delle offerte (da 7, 28 o 30
giorni a mese solare), TIM aumenta in maniera proporzionale le
quantità di minuti, Giga e SMS per garantire gli stessi contenuti
annuali delle offerte.

Spesa invariata

– per mantenere invariata la spesa annuale, il costo delle offerte
sarà riproporzionato su base mensile.
Chiarezza e trasparenza

– per scoprire come diventerà la tua offerta a rinnovo mensile, clicca
qui.

Diritto di Recesso

– Il Cliente che non accettasse le modifiche proposte, in base
all’art. 70 comma 4 del Codice delle comunicazioni elettroniche
(D.Lgs. 2003 /n. 259), ha la facoltà di recedere senza penali né costi
di disattivazione entro il 4 marzo 2018 anche tramite passaggio con
portabilità ad altro gestore.
– Per esercitare il diritto di recesso dal contratto, che comporta la
cessazione della linea e, ove non sia richiesto il passaggio ad altro
operatore, la perdita del numero telefonico in tuo possesso, clicca
qui.
– Qualora sulla linea sia associato un contratto per l’acquisto di un
prodotto con pagamento rateizzato in corso di vigenza (ad esempio
Telefono, Tablet, etc.), oppure sia attiva un’offerta con promozione
legata alla permanenza del numero in TIM, clicca qui per decidere di
mantenere attiva la rateizzazione del prodotto o pagare le rate
residue in un’unica soluzione.
– Per info su recesso e rateizzazioni in corso puoi anche chiamare il
409168.
FAQ (da sito www.tim.it)

Quali sono le offerte interessate da tali novità?
Tutte le offerte mobili per Clienti Ricaricabili che attualmente si
rinnovano ogni 7, 28 o 30 giorni.
– Per conoscere le novità sulle offerte SMART MOBILE e sulle altre
offerte mobili domiciliate in conto TIM, clicca qui
– Per i Clienti TIM che hanno attivo un contratto per l’acquisto di un
prodotto con pagamento rateizzato, le rate verranno addebitate una
volta al mese, sempre nello stesso giorno, senza alcuna variazione né
del numero delle rate, né dell’importo delle rate stesse.
– Per le offerte che prevedono un unico addebito per rata prodotto e
servizi, non saranno modificati né l’importo e il numero delle rate,
né la quantità dei contenuti (minuti, SMS e Giga) inclusi
nell’offerta.
Cosa vuol dire “DATA CERTA”?
– Per “data certa” si intende che i rinnovi avvengono sempre lo stesso
giorno di ogni mese, che coinciderà con la data di attivazione per le
nuove offerte, oppure con la data del primo rinnovo dopo il 5 marzo
per le offerte già attive.
– Casi particolari: le offerte che cadono il 31 del mese
si rinnoveranno l’ultimo giorno del mese successivo: ad esempio
un’offerta con attivazione/rinnovo il 31 marzo, avrà i successivi
rinnovi il 30 Aprile, il 31 maggio, il 30 giugno… e così via.
Come cambiano le mie offerte TIM?
Con l’introduzione dei rinnovi mensili a “data certa” le tue offerte
si rinnoveranno con le seguenti caratteristiche, in base alla
tipologia di offerta che hai attiva:
– offerte che attualmente si rinnovano ogni 28 giorni: la tua spesa
annuale resterà invariata e sarà ripartita su 12 rinnovi addebitati
nell’anno invece degli attuali 13. Per effetto di questa nuova
ripartizione, le offerte saranno coerentemente riproporzionate: il
costo del rinnovo e le relative quantità di minuti, SMS e Giga saranno
incrementati del 8,6%
– offerte che attualmente si rinnovano ogni 7 giorni: la tua spesa
annuale resterà invariata e sarà ripartita su 12 rinnovi addebitati
nell’anno invece degli attuali 52. Per effetto di questa nuova
ripartizione, le offerte saranno coerentemente riproporzionate: il
costo del rinnovo e le relative quantità di minuti, SMS e Giga saranno
incrementati di 4,3 volte rispetto all’attuale rinnovo settimanale (ad
esempio un’offerta con canone di 2€/7giorni diventerà a 8,6€/mese)
– offerte che attualmente si rinnovano ogni 30 giorni: la tua spesa
annuale resterà invariata e sarà ripartita su 12 rinnovi che coprono
tutto l’anno solare (365 giorni) invece degli attuali 12 rinnovi a 30
giorni che coprono 360 giorni. Per effetto di questa nuova
ripartizione, le offerte saranno coerentemente riproporzionate: il
costo del rinnovo e le relative quantità di minuti, SMS e Giga saranno
incrementati del 1,4%.
Cosa vuol dire “MINUTI E GIGA AUMENTATI”?
Con l’introduzione dei rinnovi mensili a “data certa” le tue offerte
si rinnoveranno con le seguenti caratteristiche, in base alla
tipologia di offerta che hai attiva:
– offerte che attualmente si rinnovano ogni 28 giorni: la tua spesa
annuale resterà invariata e sarà ripartita su 12 rinnovi addebitati
nell’anno invece degli attuali 13. Per effetto di questa nuova
ripartizione, le offerte saranno coerentemente riproporzionate: il
costo del rinnovo e le relative quantità di minuti, SMS e Giga saranno
incrementati del 8,6%
– offerte che attualmente si rinnovano ogni 7 giorni: la tua spesa
annuale resterà invariata e sarà ripartita su 12 rinnovi addebitati
nell’anno invece degli attuali 52. Per effetto di questa nuova
ripartizione, le offerte saranno coerentemente riproporzionate: il
costo del rinnovo e le relative quantità di minuti, SMS e Giga saranno
incrementati di 4,3 volte rispetto all’attuale rinnovo settimanale (ad
esempio un’offerta con canone di 2€/7giorni diventerà a 8,6€/mese)
– offerte che attualmente si rinnovano ogni 30 giorni: la tua spesa
annuale resterà invariata e sarà ripartita su 12 rinnovi che coprono
tutto l’anno solare (365 giorni) invece degli attuali 12 rinnovi a 30
giorni che coprono 360 giorni. Per effetto di questa nuova
ripartizione, le offerte saranno coerentemente riproporzionate: il
costo del rinnovo e le relative quantità di minuti, SMS e Giga saranno
incrementati del 1,4%
Cosa vuol dire “SPESA INVARIATA”?
– La tua spesa annuale non sarà modificata e di conseguenza, per tener
conto della riduzione a 12 dei rinnovi su base annua, il costo del
canone mensile sarà coerentemente riproporzionato come i contenuti.
Da quando si applicano tali novita’?
A partire dal primo rinnovo successivo al 5 marzo 2018 le offerte
attive sulla tua linea si rinnoveranno con cadenza mensile, così come
tutte le eventuali offerte attivate da tale data in poi.

La guerra di sconti degli operatori
di telefonia mobile: vi sveliamo
come risparmiare
di Antonello de Gennaro
Insieme ai saldi nei negozi di tutt’ Italia, sono partite le
promozioni di inizio anno con cui le compagnie di telefonia mobile
cercano di strapparsi i rispettivi clienti. Come sempre le promozioni
migliori sono proprio quelle “riservate” che non non sono disponibili
sui siti degli operatori ma sono accessibili solo a chi chiama i loro
call center al telefono o nei negozi.

Uno stratagemma che gli operatori telefonici hanno pensato per
continuare a farsi battaglia senza scatenare una nuova guerra dei
prezzi che rischia di essere incredibilmente dannosa per loro. Quindi
gli utenti devono stare molto attenti per prendere al volo le
promozioni, che sono anche molto vantaggiose consentendo di
risparmiare non poco. Il CORRIERE DEL GIORNO è in grado di svelarvi
le migliori, a parere (indipendente) della nostra redazione
economica..

                                               Fastweb

L’operatore svizzero ha avviato da qualche mese una intelligente
operazione trasparenza, che tutela gli utenti dai costi nascosti ,
come altri gestori che fanno pagare servizi come per esempio la
segreteria telefonica, l’avviso di chiamata, persino il controllo del
credito residuo ed hanno delle penali costi di uscita, che invece
Fastweb non applica. Le nuove promozioni prevedono l’aumento dei GB.

    Mobile   250: 250 minuti/sms,   8 GB, a 9,95 euro al mese (5,95 per
    chi ha   Fastweb a casa), Wow   Fi illimitato.
    Mobile   400: 500 minuti/sms,   5 GB, a 9,95 euro al mese (5,95 per
    chi ha   Fastweb a casa), Wow   Fi illimitato.
Tim

Riserva degli sconti convenienti a chi trasferisce il proprio numero
dalla precedente compagnia . Per ottenerli, bisogna collegarsi
a questa pagina dove un operatore, una colta che avrete inserito il
vostro numero, vi ricontatterà subito, vi chiederà da che gestore
provenite, e nel giro di 24h verrete ricontattati dai loro uffici
commerciali. Tra le ultime offerte, gli utenti più attenti
ricorderanno il nome “Ten Go”, con cui Tim da qualche mese sta facendo
le promozioni “ruba clienti” più     interessanti. Questa è l’ultima
versione di queste offerta, che non sono rintracciabili sul sito
internet della compagnia telefonica.

    TIM Ten GO: minuti illimitati e 10 GB a 10 euro ogni 30 giorni.
    TIM Super One +30GB: minuti illimitati e 32GB per navigare sul web
    utilizzando la velocità del 4G a soli 15 euro ogni 30 giorni.
    prevista anche una tariffa molto conveniente per le persone che
    effettuano solo telefonate (illimitate) che vengono offerte a
    soli 5 euro ogni 30 giorni.
Wind 3

La compagnia nata dalla fusione fra Wind e Tre, che a breve diventerà
un’ unica rete telefonica su tutta l’Italia, già attiva dal dicembre
2018 a Trieste, per il momento commercializza e differenzia le proprie
offerte separate a seconda del marchio preferito dal cliente. Queste
offerte sono attivabili da chiunque, ma soltanto online ed alcune di
loro sono disponibili per un tempo limitato. Quelle proposte da Tre
hanno un canone particolarmente basso ed economico.

    Wind Smart 7 Giga Limited Edition: 10 GB e 1.000 minuti verso
    tutti, 7 euro ogni 30 giorni
    Wind Unlimited Raddoppia Online Edition: minuti illimitati, 1.000
    sms, 10 GB. Dopo sei mesi però gli Sms scendono a 500 ed i GB si
    riducono a 5. 10 euro ogni 30 giorni,
    Tre All-In Start: , 500 minuti/sms e 5 GB (accumulabili di mese
    in mese). Il contratto prevede però un impegno contrattuale di 24
    mesi. 5 euro ogni 30 giorni
    Tre Play New: 300 minuti, 3 GB a 3 euro ogni 30 giorni .
Vodafone

Le offerte Special 1000 sono accessibili o a chi ha ricevuto un sms da
Vodafone in quanto ex cliente o a tutti gli utenti di operatori mobili
virtuali. I primi possono seguire le istruzioni dell’sms, i secondo
andare in un negozio Vodafone.

    Special 1000 1GB: 1000 minuti e 1000 SMS per tutti i gestori, 1
    GB, 5 euro ogni 30 giorni
    Special 1000 7GB: 1000 minuti/sms, 7 GB, 7 euro per chi proviene
    da un operatore virtuale, altrimenti 10 euro, ogni 30 giorni .
    Special 1000 20GB: 1000 minuti/sms, 20 GB, 10 euro per chi viene
    dada un operatore virtuale, altrimenti 15 euro, ogni 30 giorni

Lo smartphone diventa un allarme a
prova di spia
ROMA – Gli smartphone che portiamo nelle nostre tasche possono
rivelarsi anche degli strumenti di sorveglianza perfetti: grazie al
GPS sanno sempre dove ci troviamo, hanno fotocamere e microfoni
attivabili anche da remoto e sono dotati di una miriade di sensori
capaci di registrare parametri fisici di ogni genere. Una dotazione
avanzatissima che potrebbe essere usata per spiarci, ma che allo
stesso tempo possiamo sfruttare per proteggere la propria privacy
contro le intrusioni e i furti di dati.

Haven è una nuova applicazione che fa esattamente questo: trasforma un
dispositivo smartphone con sistema operativo Android, anche di fascia
bassa, in un allarme silenzioso capace di attivarsi con il movimento,
di registrare audio e video e di inviare tutte le informazioni al
proprietario con un messaggio criptato. Sembra una trovata da spie, ed
in effetti lo è: l’ha ideata e sviluppata Edward Snowden, l’ex
«contractor» della NSA la National Security Agency del Governo
americano che nel 2012 ha fatto scoppiare lo scandalo del “Datagate“.

L’ app Haven è stata pensata per giornalisti, attivisti per i diritti
civili e più in generale tutti i professionisti che trattano con
informazioni sensibili. Un categoria per cui la manomissione di
laptop, tablet, smart TV o dispositivi per la domotica è un rischio
concreto e difficile da prevenire e rilevare. Haven non blocca gli
attacchi fisici di tipo “evil maid” ma può scoprirli mentre avvengono,
in maniera tale da poter da prevenire l’uso di un dispositivo
compromesso da parte della vittima ignara. Basta installare l’app su
uno smartphone di scorta che utilizzi il sistema Android e lasciarlo
appoggiato su un tavolo o su un comodino, con la fotocamera rivolta
verso la stanza ed i computers da sorvegliare.

Ecco per esempio Haven potrebbe funzionare: blocchi il tuo laptop in
un hotel sicuro – non una mossa sicura da solo – e posiziona il tuo
telefono Haven su di esso. Se qualcuno apre la cassaforte mentre sei
via, il misuratore di luce del telefono potrebbe rilevare un
cambiamento nell’illuminazione, il suo microfono potrebbe sentire la
cassaforte aperta (e anche il microfono registra), il suo
accelerometro potrebbe rilevare il movimento se l’attaccante sposta il
portatile, e la sua fotocamera potrebbe persino catturare
un’istantanea del volto dell’attaccante. L’app Haven registrerà tutte
queste prove localmente sul dispositivo Android e ce lo invia tramite
Signal (il software di messaggistica più sicuro al mondo creato sempre
da Snowden) .
Notifiche del segnale
crittografate in tempo
reale di eventi di
intrusione da Haven

Quando rileva un’intrusione o il tentativo di manomettere il
dispositivo su cui è installata, l’app può inviare un messaggio
crittografato (tramite Signal) in tempo reale al telefono principale
dell’utente. In questo modo anche se lo smartphone Android di
sorveglianza venisse rimosso o distrutto, sarà possibile conservare le
prove di un attacco (o di un furto) .

Per i più esperti è disponibile anche una modalità per la creazione di
un minisito di controllo remoto dell’applicazione accessibile tramite
TorBrowser (cioè, in pratica un sito accessibile tramite la darknet).
Haven può comunicare anche tramite SMS, una modalità facilmente
intercettabile ma utile in mancanza di una connessione dati.

Haven può anche essere usato come un sistema di sicurezza a casa o in
ufficio a basso costo per rilevare effrazioni o atti di vandalismo
mentre si è lontani, posizionando il telefono per inviare fotografie
quando qualcuno si avvicina al raggio d’azione. Oppure puoi usarlo per
monitorare la fauna selvatica nelle aree rurali o per cogliere prove
di violazioni dei diritti umani e sparizioni.

Sulla base dei test di Haven finora effettuati, ecco alcune delle cose
da considerare. Si   ha sicuramente bisogno di un dispositivo Android
separato per usare   Haven in modo efficace, ma in realtà non devi
pagare il servizio   telefonico per quel dispositivo se non lo
desideri. Senza il   servizio telefonico, ecco le opzioni per l’utilizzo
di Haven:

    Puoi scegliere di non ricevere notifiche sul tuo altro telefono, e
    invece controlla i registri di Haven locali quando torni nella
    stanza che stai monitorando.
    È possibile connettersi a una rete wifi (come la rete dell’hotel)
    sul telefono Haven e configurare Haven per l’esecuzione di un sito
    Web del servizio Tor onion direttamente sul telefono. È quindi
    possibile utilizzare Tor Browser su un computer, Orfox su un
    telefono Android o Onion Browser su un iPhone per caricare questo
    sito Web per verificare gli avvisi di intrusione. Per fare ciò, è
    necessario installare l’ app Orbot , che è Tor per Android, anche
    sul telefono Haven.
    Potresti anche connetterti al wifi e configurare Haven per
    inviarti notifiche del segnale in tempo reale mentre accadono
    eventi di intrusione. Questo è il modo più intuitivo per ricevere
    avvisi. Tuttavia, senza il servizio telefonico, non è banale
    impostare perché è necessario ottenere un numero di telefono
    aggiuntivo per registrare un nuovo account Signal.

Se si paga il servizio telefonico per il telefono su cui si è
installato Haven:

    Se il piano telefonico include dati mobili, non bisogna
    preoccuparsi della disponibilità del wifi. In tal caso, è
    consigliabile disattivare la connessione wifi e utilizzare solo i
    dati mobili.
    Puoi utilizzare l’app Haven per registrare un account Signal
    utilizzando il numero di telefono del tuo telefono di riserva, per
    inviare notifiche crittografate al tuo normale telefono tramite
    Signal.
    Puoi anche scegliere di avere Haven per inviare notifiche SMS al
    tuo normale telefono su eventi di intrusione, invece di usare
    Signal.

Se si rimane lontani per un lungo periodo di tempo, potrebbe essere
necessario tenere collegato il telefono Haven in modo che non si
esaurisca la batteria e si spenga. Ciò significa che non si può tenere
il laptop e il telefono Haven in un hotel sicuro per troppo tempo
prima che la batteria si spenga. Ma, considerando che le casseforti
dell’hotel non sono molto sicure, non è troppo diverso da lasciare il
portatile e il telefono Haven sulla scrivania o sul comodino,
collegati.
Un’altra cosa da considerare è la sicurezza del tuo telefono Haven
stesso.   Un abile hacker che sa che stai usando Haven potrebbe
bloccare il wifi, i dati mobili e le frequenze wireless degli SMS,
impedendo a Haven di inviarti notifiche. L’utente malintenzionato
potrebbe quindi tentare di accedere al telefono per eliminare anche i
registri delle prove locali dal dispositivo. Per questo motivo, è
importante bloccare il telefono Haven. Blocca il tuo telefono con una
password o un codice di accesso sicuro e assicurati che il tuo
telefono sia crittografato.

E’ possibile modificare la schermata di blocco e le impostazioni di
sicurezza dall’app dal menù Impostazioni. Inoltre, installa tutti gli
aggiornamenti per Android e per tutte le tue app e disattiva tutte le
radio che non stai utilizzando, come Bluetooth e NFC. Se possibile,
utilizzate i dati mobili e disattivate anche il wifi. Ciò ridurrà la
superficie di attacco del telefono, rendendo più difficile per un
utente malintenzionato hackerarlo una volta entrati nella stanza.

Edward Snowden per realizzare Haven, ha collaborato con il Guardian
Project, una rete di esperti e appassionati che sviluppano soluzioni
open source contro la sorveglianza digitale di massa. L’app si può
usare inoltre come alternativa agli IoT per la sorveglianza della
casa o dell’ufficio (come le telecamere connesse), dispositivi spesso
totalmente insicuri e facili da compromettere.

Particolare non indifferente, l’ app Haven è gratuita e la versione
beta si può scaricare dal Google Play Store.

Fine delle persecuzioni
telefoniche. E’ legge la
riconoscibilità dei call center
ROMA – proprio nell’ultimo giorno disponibile il Senato ha dato il via
libera, evitando tutta una serie di questioni burocratiche e
procedurali che hanno fatto temere fino all’ultimo istante che il
provvedimento rischiasse di non portare a termine l’approvazione
definitiva che è’ stata raggiunta all’unanimità in Commissione
Trasporti del Senato, riunita in sede deliberante, il disegno di
legge, primo firmatario Jonny Crosio (Lega), che obbliga a rendere
riconoscibili le telefonate che arrivano dai call center. Il
provvedimento contro il telemarketing aggressivo, già approvato dalle
Commissioni Trasporti e Attività Produttive della Camera il 13
dicembre scorso. e ha ricevuto oggi il via libera definitivo,
diventando così legge.

Saranno due i prefissi obbligatori per i call center, uno che
contraddistinguerà le chiamate commerciali e un altro per le indagini
statistiche. È stato introdotto, poi, il numero “richiamante“: fino ad
oggi, se si trovavano chiamate perse da parte di un call center non
era possibile richiamare, ora invece sì. Per cui il consumatore si
vedrà addebitare il costo della telefonata.

Confermate anche le due norme considerate fondamentali dai
consumatori. La prima prevede la possibilità di iscrivere al Registro
delle Opposizioni anche i numeri di telefonia mobile, mentre fino ad
oggi erano ammessi solo i fissi. L’altra prevede la revoca di tutti
i consensi dati in precedenza dai nuovi iscritti al Registro: a questo
punto si era opposta l’associazione di categoria Assocontact, che
sottolineava le difficoltà per i call center di raccogliere nuovamente
i consensi.

Secondo il Garante della Privacy, Antonello Soro, la legge
“rappresenta un miglioramento di rilievo nella disciplina del
telemarketing, rispetto alla quale il Garante ha più volte segnalato
l’esigenza di riforma”. Ritenute apprezzabili “le misure volte a
innalzare le garanzie dei cittadini dalle chiamate indesiderate
contrastando, segnatamente, le condotte elusive della disciplina
fondata sul consenso”. Ma il Garante sottolinea anche come
“l’effettività di queste garanzie dipenderà però, in buona misura,
dalla promozione, nei cittadini, della consapevolezza di potersi
avvalere di tale strumento e dall’efficienza nella gestione del
Registro”.

Questo provvedimento legislativo contro il telemarketing introduce
l’obbligo anche per i call center interni alle aziende di iscriversi
al RO.O.C. il Registro degli operatori della comunicazione e di
dichiarare a inizio telefonata il luogo in cui si trova l’operatore.
Vietato l’utilizzo di compositori automatici per la ricerca dei numeri
non inseriti negli elenchi pubblici e la cessione di elenchi
telefonici a terzi. La violazione dei divieti introdotti prevede
sanzioni, fino alla sospensione e alla revoca della licenza per gli
operatori.

Il senatore Pd Stefano Ranucci, relatore al disegno di legge, l’ha
definita “un risultato che ci dà grande soddisfazione perché siamo
riusciti a tenere insieme la possibilità di svolgere le attività
promozionali e quindi la tutela di posti di lavoro, con il diritto dei
cittadini a non essere infastiditi”. “Stop alle telefonate stalker del
telemarketing selvaggio – ha commentato Crosio, membro della
commissione di vigilanza dei servizi radiotelevisivi e primo
firmatario della legge.    Oggi finalmente è stata approvata la mia
proposta di legge che permette di fare grandi passi in avanti rispetto
ad un problema che ormai assilla tutti gli italiani, senza contare il
sempre più diffuso rischio di frode”,

Agcom multa Tim, Vodafone, Wind e
Fastweb per le bollette a 4
settimane

                                            ROMA – Il consiglio dell’
AGCOM l’ Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha deliberato di
sanzionare le compagnie telefoniche       Tim, Vodafone, Wind Tre e
Fastweb, con “la sanzione massima prevista dalla legge per la mancata
osservanza della propria delibera in materia di cadenza di rinnovo
delle offerte e di fatturazione dei servizi, relativamente alla
telefonia fissa e alle offerte convergenti fisso-mobile”. La sanzione
“ammonta a 1,16 milioni per ogni operatore”.

È quanto rende noto una nota dell’Autorità che ha anche “emanato
apposite linee guida concernenti la propria attività di vigilanza
dell’attuazione, da parte degli operatori, delle disposizioni, recate
nella suddetta materia, dal decreto legge n.148 del 2017″.

Le associazioni di consumatori parlano di una multa giusta nelle
intenzioni, perché ribadisce l’assoluta illegittimità dell’operato dei
gestori telefonici, ma “ridicola nella sua entità“, perché per nulla
proporzionata ai ricavi raccolti dalle aziende della telefonia grazie
alla fatturazione a 28 giorni.

Una multa che di fatto fa appena il solletico alle società
telefoniche, considerando che gli operatori, grazie alle bollette ogni
28 giorni, hanno incassato in due anni circa 2 miliardi di euro,
ricevendo una sanzione da appena 1,16 milioni di euro che colpisce
minimamente i loro profitti illeciti.

Ecco il nuovo BlackBerry Motion,
senza tastiera

                                   ROMA – E’ stato svelato il
BlackBerry Motion, il secondo smartphone con il marchio canadese ma
prodotto dalla cinese Tcl, che ha acquistato i diritti per il brand. A
differenza del primo modello, il KeyOne, il nuovo dispositivo sarà un
dispositivo full touch rinunciando alla caratteristica che da sempre
ha contraddistinto i telefoni BlackBerry: il tastierino fisico. La
sorpresa che molti si aspettavano è relativa al pulsante home come
sensore di impronte digitali. Infatti BlackBerry Mobile ha fatto
qualcosa di innovativo in questo senso. Il pulsante Home raddoppia la
sua funzionalità ed oltre ad essere un sensore di impronte digitali
può essere utilizzato come trackpad per scorrere le varie schermate.
Presentato a Dubai nel corso dell’evento Gitex 2017, il Motion è uno
smartphone Android di fascia media con display da 5,5 pollici,
processore Snapdragon 625 di Qualcomm, 4 GB di Ram e 32 GB di memoria
interna espandibile. Punto di forza è la batteria capiente da 4.000
mAh, con supporto al QuickCharge 3.0 per la ricarica veloce, che
secondo    il   costruttore      consente     fino  a   32   ore   di
autonomia. BlackBerry ha curato solo la parte dei servizi software,
che rimangono quelli tipici dell’azienda canadese.

Tra le altre caratteristiche, la fotocamera posteriore da 12 megapixel
e la frontale da 8 megapixel, il lettore di impronte digitali e la
resistenza ad acqua e polvere. Queste le principali caratteristiche
tecniche:

    Full Touchscreen
    Dimensioni: 155.7 mm x 75.4 mm x 8.13 mm
    Processore Snapdragon 625, Octa-core 2.00GHz. Adreno 506 GPU
    Schermo Full HD 1920×1080 da 5,5 pollici
    4 GB di RAM
    Memoria interna 32 GB
    Memoria espandibile con micro sd fino a 2TB
    Fotocamera posteriore da 12 megapixel
    Fotocamera anteriore da 8 megapixel
    Resistente all’acqua e alla polvere
    Batteria da 4000 mAh
    Connettività: Wi-Fi 802.11ac, 5GHz, Bluetooth 4.2 LE, NFC, GPS,
    GLONASS
Pulsante Home con scanner di impronte digitali incorporato

Inizialmente sarà commercializzato in Medio Oriente a un prezzo di 460
dollari, poco meno di 400 euro.

Il sistema operativo, è una versione “personalizzata” di Android 7.1,
proprio come per il KeyOne, alla quale non mancano i soliti servizi di
BlackBerry per garantire sicurezza e privacy, specialmente nel mondo
del business. Una leadership storica del brand che i cinesi di
Tcl intelligentemente cercano di tutelare e sviluppare
commercialmente.

Blackberry ha ottenuto negli Stati Uniti la certificazione NIAP per
SecuSUITE per il Governo, che porta a una soluzione end-to-end per le
chiamate vocali crittografate e i messaggi di testo per i governi
degli Stati Uniti e del Canada e raggiunto i punteggi più alti in
tutti e sei i casi di utilizzo delle funzionalità critiche di
Gartner. Rilasciato i dati finanziari relativi al Q2 2018. Si tratta
del secondo quarto dell’anno fiscale 2018 e che, nelle intenzioni del
CEO John Chen, avrebbe guidato la crescita dei ricavi. I ricavi non-
GAAP per il secondo trimestre dell’anno fiscale 2018 sono stati di 249
milioni di dollari, con ricavi GAAP di 238 milioni di dollari. Ora
BlackBerry ha un saldo complessivo pari a 2,5 miliardi di dollari alla
fine del secondo trimestre fiscale.

Il produttore dei nuovi Blackberry, non è un marchio ancora così
conosciuto in Europa ma i numeri parlano chiaro: Tcl (acronimo che sta
per The Creative Life) ormai occupa da un paio di anni la terza
posizione al mondo nel mercato dei Tv dietro a Samsung e Lg, ma
stabilmente davanti a Sony. In totale sono quasi 20 milioni gli
apparecchi venduti l’anno scorso. L’azienda cinese è molto forte
all’interno dei suoi confini, dove produce anche frigoriferi e
lavatrici, ma ottiene ottimi risultati anche fuori. Non è un caso che
metà del fatturato del 2016, intorno ai 16 miliardi di dollari, sia
stato realizzato in altri Paesi. Il colosso cinese è attivo anche
mercato degli smartphone di cui è ottavo produttore mondiale, ed ha
acquisito Alcatel e BlackBerry e si appresta all’uscita e ritorno in
commercio del marchio Palm previsto nel 2018.
Arriva ‘X’, l’iPhone del futuro con
il riconoscimento facciale
ROMA – Si chiama iPhone X, il dispositivo che celebra i dieci anni del
melafonino. La ‘X‘ è il numero romano che sta per dieci. L’evento si è
tenuto allo Steve Jobs Theatre di Cupertino. ”One more thing…” ha
detto Cook sorridendo prima di presentare l’iPhone X. Il sorriso e’ in
riferimento alla frase sempre usata da Steve Jobs per introdurre nuovi
prodotti. L’ultimo nato a dieci anni dall’esordio dell’iPhone ha un
display super Retina, con uno schermo da 5,8 pollici. Ha un sistema di
riconoscimento facciale e costa 999 dollari, sotto la ‘soglia
psicologica’ dei 1000 dollari.

Sarà sul mercato dal 3 novembre, ma Apple non ha reso noto i paesi in
cui sarà disponibile. A conferma delle previsioni degli analisti che
alla vigilia del lancio avevano pronosticato un ritardo nella
produzione. “È un prodotto che cambia lo scenario per il prossimo
decennio”. Il nuovo melafonino è in vetro su fronte e retro, stessa
formula dell’iPhone 8. Resistente ad acqua e polvere, in colori space
gray e silver, Super Retina Display da 5,8 pollici, con tecnologia
Oled e True Tone. Sparisce il tasto Home, per andare alla schermata
principale del telefono si scorre il dito dal basso del display verso
l’alto. Il pulsante laterale è più lungo, si può premere per
interpellare l’assistente vocale Siri.

Arriva anche il riconoscimento facciale con il Face ID per autenticare
l’utente: basta guardare all’iPhone X per sbloccarlo. Grazie al
nuovo processore A11 Bionica Neural Engine, concepito per
l’intelligenza artificiale e gli algoritmi di apprendimento
automatico, il Face ID “imparerà come cambia il nostro volto“, dai
capelli alle rughe. Funziona di giorno e di notte. Il chip è in grado
di svolgere 600 miliardi di operazioni al secondo, elabora
informazioni in tempo reale. Per il Touch ID c’era una possibilità su
50 mila di essere sbloccato in modo improprio. Con Face ID c’è una
possibilità su un milione. Insomma, a prova di frode. Il
riconoscimento facciale autorizzerà anche i pagamenti con Apple Pay. E
arrivano le attese Animoji: emoticon di nuova generazione che variano
in base alla nostra espressione. Dopo Phil Schiller arriva sul palco
anche Craig Federighi. Ma il primo tentativo di sblocco con Face ID
fallisce.

L’iPhone X ha una doppia fotocamera da 12 megapixel, doppia
stabilizzazione ottica, il Quad-Led True Tone flash dovrebbe
raddoppiare    l’uniformità     della   luminosità    dell’immagine.
Arriva modalità ritratto e anche modalità ritratto luminosa per i
selfie. La batteria dura due ore in più dell’iPhone 7. Ricarica senza
fili con AirPower: una base larga abbastanza per ricaricare
contemporaneamente i nuovi iPhone, l’Apple Watch 3 e gli AirPods.
“Questo è l’iPhone X, il futuro degli smartphone“, conclude Schiller
prima di lanciare un video demo del melafonino del decennale.

                                            Tim    Cook     per    la
presentazione è salito sul palco del teatro Steve Jobs, costruito
all’interno della nuova sede di Apple. ”E’ l’onore di una vita darvi
il benvenuto in questo teatro” ha detto l’amministratore delegato di
Apple. ‘‘Non c’e’ un giorno che non pensiamo a Steve Jobs” ha aggiunto
mentre dietro di lui si sono viste le immagini di Jobs, che sara’
sempre il ‘‘Dna di Apple”. ‘‘E’ stato un genio – spiega – dedichiamo
questo teatro a Steve perché amava giorni come questo, e non solo per
rendergli tributo ma anche per ispirare nuove generazioni“.

”I nostri pensieri e le nostre preghiere” sono con la Florida e il
Texas, gli stati colpiti dagli uragani Irma e Harvey, questo poi il
pensiero di Cook che ha invitato tutti ad effettuare donazioni per
coloro che sono stati colpiti. Il Ceo ha poi presentato la nuova sede
Apple, un campus alimentato al 100% da energie rinnovabili e con 9.000
alberi. Per la prima volta Apple fa un evento a ‘casa sua‘, nel teatro
Steve Jobs, dedicato al suo fondatore.

E’ poi la volta dell’Apple Watch. Per Cook sta sperimentando una
crescita ”enorme”, del 50% che ha consentito al dispositivo Apple di
diventare il primo al mondo, superando il Rolex. Arriva così l’Apple
Watch serie 3. Sara’ disponibile il prossimo mese e sara’ piu’
indipendente dall’iPhone perche’ dotato di connettivita’ cellulare. A
presentarlo Jeff Williams, annunciando la collaborazione con Stanford
University per il monitoraggio del cuore, una delle funzioni piu’
popolari e utili dell’Apple Watch. Jeff Williams fa anche una
telefonata in diretta, sul palco, grazie alla connessione. Questa
caratteristica permetterà l’uso illimitato di Apple Music durante
l’attività fisica. A bordo l’orologio smart avrà un processore dual
core di nuova generazione e l’assistente vocale Siri più veloce. Tutto
questo sarà possibile con WatchOS 4, il sistema operativo che governa
il dispositivo, sarà disponibile dal 19 settembre.

Arriva anche la nuova Apple tv. ”Apple Tv ha cambiato la modalita’ con
cui guardiamo la televisione: abbiamo migliorato l’esperienza della
tv’‘. Lo afferma Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple,
presentando la Apple Tv 4K. ”E’ incredibile, offre la migliore
qualita’ delle immagini di sempre’‘ dice Eddie Cue dal palco del
teatro Steve Jobs. La Apple Tv arriverà equipaggiata col
nuovo processore A10X e una nuova versione del sistema operativo
tvOS. Collaborazioni con diverse case di Hollywood: Universal, 20th
Century Fox, Sony Pcitures, Lionsgate, Paramount, Warner Bros. I film
in 4k saranno disponibili allo stesso prezzo della versione in HD.
Anche quelli già acquistati saranno automaticamente convertiti nel
nuovo formato. Tra i contenuti arriveranno anche più dirette, in
particolare di eventi sportivi e news. L’app Tv è in arrivo in 7 nuovi
Paesi, ancora una volta l’Italia non c’è. Ecco i prezzi: da 149
dollari 32 GB, la Apple tv 4K da 179 dollari per 32 GB, da 199 dollari
64 GB. Ordini da 15 settembre,consegne dal 22 settembre.

Ed ecco il turno degli attesi iPhone. ‘Pochi dispositivi nella storia
hanno avuto un impatto come l’iPhone. Ha cambiato il modo con cui
parliamo, lavoriamo, comunichiamo”, afferma Tim Cook che oltre a ‘X‘
ha svelato gli iPhone 8 e iPhone 8 Plus, attesi aggiornamenti dei
modelli 7 e 7 Plus. Li illustra Phil Schiller. Presentano
miglioramenti in ogni caratteristica tecnica, dagli schermi alla
fotocamera. I nuovi modelli hanno riverstimento in vetro. I display,
da 5,5 e 4,7 pollici, hanno tecnologia True Tone che adatta colori e
temperatura alla luce dell’ambiente. Integrano altoparlanti stereo,
che promettono un volume del 25% più alto rispetto all’iPhone 7 e
bassi più profondi.

Il nuovo processore A11 Bionic, è “il più potente di sempre su uno
smartphone“. Fotocamera da 12 MP, garantisce l’83% di luminosità in
più delle foto. Coi nuovi iPhone la stabilizzazione ottica
dell’immagine diventa un’opzione “di serie“. L’iPhone 8 “cattura
immagini per i video nella qualità maggiore disponibile su uno
smartphone”. Può girare in 4K, 60 frames per secondo. È anche il primo
iPhone “creato per la realtà aumentata, anzi il primo smartphone“,
afferma Schiller, grazie alle caratteristiche della fotocamera e a
nuovi sensori. La realtà aumentata consiste nella sovrapposizione di
immagini virtuali su quelle reali. I giochi sono una delle
applicazioni principali di questa tecnologia.

La compagnia fondata da Steve Jobs ha raggiunto a luglio quota 1
miliardo di iPhone venduti nel mondo. Tutto ebbe inizio nel lontano 9
gennaio 2007 quando il primo iPhone fu mostrato da Steve Jobs a San
Francisco, un dispositivo che ha cambiato la storia della telefonia
mobile.

Amos Genish nuovo direttore
operativo di Tim

                                           ROMA – Amos Genish è
entrato a far parte di Telecom Italia in qualità di direttore
operativo. E’ quanto annuncia il presidente della società di
telecomunicazioni. “Amos è un affermato manager nel settore delle
telecomunicazioni, dove ha contribuito alla creazione di valore, con
una comprovata esperienza in diversi contesti internazionali. Sono
certo che saprà adattarsi rapidamente al contesto italiano, come aveva
fatto in Brasile”, ha commentato Arnaud de Puyfontaine, ceo di
Vivendi, aggiungendo che il manager – che si trasferirà a Roma –
sovrintenderà le Operations del gruppo.

Genish ha sviluppato   esperienze nel campo delle tlc e della tecnologia
sia negli Usa sia in   Brasile, dove ha fondato Gvt rendendola in pochi
anni il principale      operatore brasiliano nel campo della banda
ultralarga , società   successivamente acquistata dal gruppo Vivendi che
nel 2015 l’ha ceduta al gruppo spagnolo Telefonica, .

In precedenza, Genish ha ricoperto il ruolo di chief convergence
officer di Vivendi, con la responsabilità di sviluppare la strategia
di convergenza del gruppo fra contenuti, piattaforme e distribuzione.
Negli anni passati era stato anche a.d. di Telefonica Brasile/Vivo, il
principale operatore integrato di tlc del Paese con oltre 90 milioni
di clienti e la cui offerta comprende fisso, mobile, servizi e
intrattenimento.

Addio privacy in Italia: via libera
al “trojan” di Stato
ROMA – Con il voto dello scorso 14 giugno il Parlamento ha approvato
in via definitiva la legge che riforma il codice penale e il codice di
procedura penale. Tra le varie novità introdotte con la riforma, una
in particolare è stata letteramente ignorata dal grande pubblico ma in
realtà costituisce un baluardo importante per la riservatezza dei
cittadini: l’introduzione del “trojan” di Stato. La riforma è
diventata legge. Verrà pubblicata in Gazzetta Ufficiale ed entrerà in
vigore dopo 30 giorni. Da quel momento, la commissione ministeriale
mista (avvocati       e magistrati) nominata dal Ministro di
Giustizia Andrea Orlando avrà tre mesi di tempo per esercitare la
delega che disciplina tutto l’ambito delle intercettazioni, comprese
quelle effettuate tramite i captatori informatici.
La legge prevede infatti l’utilizzo dei cosiddetti «captatori
informatici» per i dispositivi elettronici (dai computers agli
smartphone, ma anche qualsiasi apparecchio dotato di microfono, come
le Smart Tv o gli elettrodomestici a comando vocale): stiamo parlando
di sistemi che hanno già destato la preoccupazione del Garante per la
Privacy Antonello Soro, in quanto rendono possibile l’ intercettazione
delle comunicazioni    sostenendo che “va certamente regolamentato
l’utilizzo dei captatori a fini intercettativi definendo con rigore il
perimetro delle garanzie, in ragione della strutturale diversità di
tale strumento investigativo rispetto a quello normato dal codice di
rito”.

La nuova legge prevede che l’ autorità giudiziaria è autorizzata ad
installare un “captatore informatico”, comunemente detto “Trojan di
Stato,“, sui dispositivi da controllare e ne regolamenta l’uso
attraverso alcune direttive. Innanzitutto, l’attivazione del microfono
deve avvenire soltanto quando viene inviato un comando esplicito, in
base a quanto stabilito dal decreto del giudice che ne autorizza
l’uso. Dopodichè, la registrazione deve essere avviata dalla Polizia
Giudiziaria, che è tenuta ad indicare nel “brogliaccio” orario di
inizio e fine della registrazione.

Cosa prevede la norma approvata. Il Governo deve disciplinare le
intercettazioni di comunicazioni o conversazioni       tra presenti
mediante immissione di captatori informatici (cd. Trojan) in
dispositivi elettronici portatili (pc, device, in teoria anche
elettrodomestici). Di seguito i criteri di delega (come riportati dal
dossier del Servizio studi della Camera dei deputati):

    l’attivazione del microfono deve avvenire solo in conseguenza di
apposito comando inviato da remoto e non con il solo inserimento
del captatore informatico, nel rispetto dei limiti stabiliti nel
decreto autorizzativo del giudice;
la registrazione audio deve essere avviata dalla polizia
giudiziaria (o dal personale incaricato su indicazione della
polizia giudiziaria), tenuta a indicare l’ora di inizio e fine
della registrazione, secondo circostanze da attestare nel verbale
descrittivo delle modalità di effettuazione delle operazioni
(ex art. 268 c.p.p.);
l’attivazione del dispositivo è sempre ammessa nel caso in cui si
proceda per i gravi delitti di cui all’art. 51, commi 3-bis e 3-
quater c.p.p.
fuori da questi casi, l’attivazione del dispositivo è disposta
nel domicilio soltanto in caso di svolgimento in corso di
attività criminosa, nel rispetto dei requisiti previsti per le
intercettazioni telefoniche (art. 266, co.1, c.p.p.);
in ogni caso il decreto autorizzativo del giudice deve indicare le
ragioni per le quali tale specifica modalità di intercettazione
sia necessaria per lo svolgimento delle indagini;
il trasferimento delle registrazioni è effettuato soltanto verso
il server della Procura, così da garantire originalità ed
integrità delle   registrazioni; al termine della registrazione il
captatore informatico è disattivato e reso definitivamente
inutilizzabile su indicazione del personale          di   polizia
giudiziaria operante;
siano utilizzati soltanto programmi       informatici conformi a
requisiti tecnici stabiliti con decreto ministeriale da emanarsi
entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore dei decreti
legislativi di     attuazione, che tenga costantemente conto
dell’evoluzione tecnica al fine di garantire che tale programma
si limiti adeffettuare le operazioni espressamente disposte
secondo standard idonei di affidabilità tecnica, di sicurezza e di
efficacia;
in caso di urgenza, il PM possa disporre l’intercettazione con
queste specifiche modalità, limitatamente ai gravi delitti di cui
all’art. 51, co. 3-bis e 3- quater c.p.p., con successiva
convalida del giudice entro 48 ore, sempre che il decreto
d’urgenza dia conto delle specifiche situazioni di fatto che
rendano impossibile la richiesta al giudice e delle ragioni per le
quali tale specifica modalità di intercettazione sia necessaria
per lo svolgimentodelle indagini; i risultati intercettativi così
ottenuti possano essere utilizzati a fini di prova soltanto dei
reati oggetto del provvedimento autorizzativo e possano essere
utilizzati in procedimenti diversi a condizione che siano
indispensabili per l’accertamento dei delitti per i quali è
previsto l’arresto obbligatorio in flagranza (ex art. 380 c.p.p.);
non possano essere in alcun modo conoscibili, divulgabili e
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