Archivio notizie - VERTUS

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2018     Convegno TMA Italia all’Umanitaria di Roma                                                          4
         Rinascita 4.0 in Trentino con OMR                                                                   5
         I robot in Germania hanno creato più lavoro di quanto ne abbiano sostituito                         5
         Workers buyout: nuovo caso di successo                                                              7
         Sostenibilità: elettrodomestici ricondizionati                                                      8
         Partnership con BSA Academy: al Business Day parliamo di internazionalizzazione ed M&A              9
         Hrc Community: Best Practice Tour – Bari 15 Marzo 2018                                             10
         Fondo di 200 milioni a sostegno dei processi di reindustrializzazione                              11
         Clamore per le multinazionali che dismettono…ma oggi ci sono 300 multinazionali in più rispetto    12
         a 10 anni fa…e gli imprenditori italiani non stanno a guardare
         NPL Non-Performing Loans: opportunità o sfida? Londra 18 gennaio 2018                              14

2017     Investire nel turnaround, l’opportunità della reindustrializzazione                                16
         Contratto di Solidarietà: decontribuzione in costanza di rapporto di lavoro                        17
         Convegno Nazionale TMA Italia: Vertus partecipa alla tavola rotonda                                18
         Digital transformation: il cloud protagonista del reshoring                                        19
         Tempi più brevi per le reindustrializzazioni nelle aree di crisi complessa                         20
         Reindustrializzazione: dai carrelli elevatori alla minicar elettrica. Un bel nuovo caso.           21
         Ammortizzatori sociali: il Ministero sostiene imprese e lavoratori                                 22
         Intervista ad Alessandro Ielo: fare impresa è un atto eroico?                                      23
         Autoimprenditorialità, un successo per l’Outplacement                                              24
         Reindustrializzazione: un bel caso a Caserta, dalle lavatrici alle celle al litio                  25
         Tirreno Power: il nostro progetto di reindustrializzazione procede e partono i lavori              26
         per l’abbattimento di una ciminiera
         Anpal a sostegno delle politiche attive                                                            27
         Reindustrializzazione per superare la crisi, avviando uno sviluppo stabile                         28
         Reindustrializzazione: un bel caso a Borghetto di Avio, in Trentino                                29
         Imprenditivo: così evolve il lavoratore della fabbrica 4.0                                         30
         Il robot riporta le fabbriche in patria e fa ripartire la old economy                              31
         Fabbrica intelligente e tecnologie abilitanti in Emilia Romagna: un programma per oltre            33
         mille aziende.
         L’innovazione digitale non sostituirà il lavoro umano.                                             34
         Reshoring per le biciclette Five: prima in Cina, oggi “Made in Italy”                              35
         Reshoring e nuove tecnologie anche per Safilo                                                      36
         Industria 4.0: la “fabbrica” del futuro di Adidas è in Europa, non in Cina.                        37
         Diminuiscono i capitali esteri in Italia; +38% nelle operazioni di M&A                             38
         In Cina le tute blu guadagnano più dei compagni in Brasile e Messico                               39

2016     Reindustrializzare: l’imperativo più cool del momento                                              41
         Confindustria: “Occorrono politiche di sostegno flessibili per favorire la reindustrializzazione   43
         delle aree di crisi”
         Reindustrializzazione: risoluzione dell’Ue                                                         45
         È nata in Germania la prima scarpa fatta dai robot                                                 47
         Pmi, gli incentivi spingono l’innovazione                                                          48
         Bologna modello per la nuova industria                                                             50
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2018
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Convegno TMA Italia all’Umanitaria di Roma
04.07.2018

“La gestione della forza lavoro nel superamento della crisi d’impresa:
strumenti innovativi ed esperienze innovative”
    Siamo intervenuti al Convegno TMA Italia             Piscitelli (Eureka SERvizi alla COOPerazione
di Roma, presso l’Umanitaria, parlando de “La            e all’Impresa Sociale Srl – Confcooperative
reindustrializzazione: una scelta complementare          Insubria), Mauro Frangi (CFI Cooperazione Finanza
ai processi di ristrutturazione”.                        Impresa), Roger Olivieri (Bignami Associati) e
    Durante il Convegno Turnaround Management            Maurizio Del Conte (Università Bocconi e ANPAL).
Association – TMA Italia, si è parlato anche                 Alla tavola rotonda, moderata da Giovanni
di esperienze di Workers Buyout e di imprese             Medioli (Gruppo Sole 24 Ore), hanno partecipato:
confiscate alla mafia; non sono mancati gli interventi   Federico Castelnuovo (TIM Management), Marco
del mondo accademico e forense.                          Carlizi (Banca Popolare Etica), Donatella Cungi
    Sono intervenuti: Emanuela Nespoli (Toffoletto       (Toffoletto De Luca Tamajo e Soci) e Andrea
De Luca Tamajo e Soci), Alessandro Ielo (Vertus),        Pazzona (Manpower Group).
Roberto Ciambrone (Turnaround Manager), Michele
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Rinascita 4.0 in Trentino con OMR
11.06.2018

Dove prima c’erano le vernici, ora ci sono i componenti Alfa Romeo
per Giulia e Stelvio.
    È di Mariani Spa (Gruppo Officine Meccaniche                Trentino Sviluppo si è infatti accollata i lavori
Rezzatesi) la fabbrica che rischiava di essere             di ristrutturazione, per un valore complessivo
trasferita nel bresciano per impossibilità di ampliare     di circa 5 milioni di euro: ha concluso i lavori
lo stabilimento di Ledro; è stata invece ricostruita       di ristrutturazione con diverse aziende locali
nell’ex Gallox di Rovereto. Il complesso ospita oggi       impegnate per un anno nei lavori di recupero
sofisticati sistemi industria 4.0 ed impegnerà oltre       di oltre 20 mila metri quadrati di spazi dismessi.
200 addetti.                                                    Mariani ha invece investito 10 milioni di euro
    Ci si attende che Mariani, con la produzione           nell’impiantistica elettrica e meccanica dell’intero
di componenti per il mercato automotive, diventi           compendio, oltre che nell’acquisto di nuovi
una fabbrica modello: è stata infatti impostata            macchinari ed impianti tecnologici; si è anche
fin dall’inizio sulla filosofia dell’Industria 4.0, con    impegnata ad assumere altri 50 addetti rispetto
macchine e tecnologie nuove, altamente sofisticate,        ai lavoratori presenti in Val di Ledro, arrivando
e connessione di dati in tempo reale per realizzare        quindi a 200 occupati complessivi.
prodotti sempre più performanti e ad elevato                    Vertus, grazie all’esperienza ormai decennale
valore aggiunto.                                           maturata nella reindustrializzazione, affianca
    Si tratta di una bella operazione che si è             anche le amministrazioni che intendano rilanciare
resa possibile, ancora una volta, pure grazie              lo sviluppo di aree industriali dismesse o in
al significativo contributo –anche finanziario–            dismissione: un problema questo riscontrato
di Trentino Sviluppo.                                      su vasta scala.

Fonte: Agenzia giornalistica Opinione del 10 giugno 2018
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I robot in Germania hanno creato più lavoro di quanto
ne abbiano sostituito
04.05.2018

Ricerche hanno dimostrato che l’impiego di robot può creare più posti
di lavoro di quanti ne distrugga… e meglio pagati.
      Con 309 unità robotizzate ogni 10.000 posti                   Internet delle cose, big data, robot: un terzo
di lavoro, la Germania è la terza industria al mondo            delle aziende tedesche ha già completato la
per automazione. Eppure l’occupazione tedesca                   transizione all’industria 4.0, soprattutto in settori
ha raggiunto, nel 2017, 44 milioni di posti di lavoro:          come marketing, comunicazione e produzione
il livello più alto dalla riunificazione del Paese nel          industriale. Per un altro 17,6% le nuove tecnologie
1990. In questo cambiamento l’automazione e l’uso               sono parte centrale del loro modello produttivo,
sempre maggiore di robot hanno giocato un ruolo                 come evidenziato dal Sole 24 Ore.
chiave, portando a un aumento dell’occupazione                      La sfida, ancora una volta, è quella della
tra il 2011 ed il 2016 dell’1% annuo.                           trasformazione del lavoro e delle competenze
      “Complessivamente, la digitalizzazione tra il             richieste: raramente chi perde il lavoro a causa
2011 e il 2016 ha in realtà contribuito alla crescita           dell’automazione viene ricollocato con le stesse
per almeno l’1%”, nota nella ricerca Terry Gregory,             mansioni. Anche per i progetti di reindustrializzazione
membro del dipartimento di ricerca sul mercato del              quindi, che non potranno fare a meno delle nuove
lavoro dell’istituto tedesco. Secondo le stime dello            tecnologie ed innovazioni produttive, sarà sempre più
ZEW, la digitalizzazione dell’industria trainerà una            necessaria formazione adeguata per supportare il
crescita dell’occupazione pari all’1,8% nel 2021.               cambiamento, non solo digitale.
Prospettiva che ricalca l’esperienza già vissuta con
il boom dell’informatica negli anni Ottanta e Novanta.

Fonte: Il Sole 24 Ore del 2 maggio 2018 e AGI Economia del 7 settembre 2017
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Workers buyout: nuovo caso di successo
23.04.2018

All’Alcoa i lavoratori – a fianco di un investitore industriale –
diventano azionisti dell’azienda ed ottengono un posto nel comitato
di sorveglianza.
    Succede all’ex Alcoa di Portovesme, nel Sulcis:     eventuali altri 50 in caso di riavvio di un
la fabbrica di alluminio, rilevata dalla svizzera       ulteriore impianto.
Sider Alloys, riprenderà l’attività anche grazie ad         Secondo i dati di Cooperazione Finanza Impresa
un’operazione di workers buyout così particolare        (CFI) –l’investitore istituzionale cooperativo nato
da essere la prima in Italia.                           a seguito della Legge Marcora- sono una cinquantina
    I lavoratori, infatti, deterranno il 5% delle       le imprese salvate negli ultimi cinque anni con lo
partecipazioni azionarie di Sider Alloys ed avranno     strumento del workers buyout, per 1.200 posti di
un rappresentante all’interno del comitato di           lavoro e 178 milioni di euro di giro d’affari rimasti
sorveglianza. Anche Invitalia s’inserisce nella         sul mercato.
compagine con il 20%, partecipando all’aumento              Ci sembra interessante rilevare come questo
di capitale.                                            approccio possa rappresentare una soluzione
    Il programma di rilancio prevede un piano di        anche nei processi di reindustrializzazione che si
investimenti da 135 milioni di euro, l’inserimento      riscontrano in tanti altri casi del territorio offrendo
di circa 370 lavoratori diretti e 70 a contratto, più   un’alternativa valida ad operazioni tradizionali.

Fonte: il Sole 24 Ore del 10 aprile 2018
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Sostenibilità: elettrodomestici ricondizionati
27.03.2018

Si chiama “Ri-generation” la società che ha investito in questo
business in forte espansione in Lombardia e Piemonte
     Nuova vita agli elettrodomestici, nel segno             ed immettendoli nuovamente sul mercato a prezzi
della sostenibilità. L’idea di ricondizionare lavatrici,     concorrenziali; ed anche ridare lavoro a chi lo
frigoriferi ed elettrodomestici simili è nata da un          ha perso, iniziando con alcuni operai e addetti
imprenditore (tra i principali distributori europei          dell’indotto licenziati dopo la chiusura dello
di ricambi per elettrodomestici) e da una fondazione         stabilimento Indesit di None.
nata per opere caritative che è cresciuta con                    A dicembre 2016 veniva presentato il progetto
cooperative di produzione e lavoro in Italia e all’estero,   Ri-generation, a maggio 2017 inaugurato a Torino il
operando anche nelle filiere commerciali virtuose,           primo negozio di elettrodomestici “ricondizionati”.
energie rinnovabili e tecnologie ecocompatibili.             Ora si parla non solo dell’apertura di un polo
Ri-generation aspira a diventare una nuova catena            logistico in Lombardia ma anche di una possibile
commerciale e a diffondersi nel resto del Paese.             espansione del laboratorio in Piemonte; l’e-
     L’obiettivo è duplice: dare nuova vita agli             commerce, naturalmente, è già operativo.
elettrodomestici “rottamati”, riparandoli                    Che dire… Bravi!
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Partnership con BSA Academy:
al Business Day parliamo di internazionalizzazione
ed M&A
23.03.2018

Vertus, partner di BSA Academy, speaker al business day di alta
formazione dedicato a Selling e Relationship 4.0
    BSA Academy si rivolge a imprenditori e manager        Partendo dalla fotografia della situazione italiana,
nel Business Day del 23 marzo 2018. All’interno        brevemente raffrontata con quella tedesca, si passa
del modulo “Marketing strategico per la vendita”,      alla descrizione del treno dell’innovazione e alle vie
Alessandro Ielo parla di internazionalizzazione ed     per lo sviluppo… un treno da non perdere!!
M&A come imperativi di crescita per le PMI italiane.
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Hrc Community:
Best Practice Tour – Bari 15 Marzo 2018
12.03.2018

Convegno HRC Community a Bari giovedì 15 marzo in Bosch:
Labour & Industrial Relations
   Interverremo per una technical overview,                Sono previsti gli interventi di Marco Gallo (HRC
parlando di “Reindustrializzazione: dalla crisi alla   Community), Francesco Basile (Bosch – Tecnologie
nuova impresa”.                                        Diesel), Alessandro Ielo (Vertus), Luigi Palmieri
   All’interno del Best Practice Tour 2018 di HRC      (Avio-Aero / General Electric Aviation) e Francesco
Community, si parlerà in Bosch a Bari di Labour &      Arbore (Birra Peroni).
Industrial Relation.
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Fondo di 200 milioni a sostegno dei processi
di reindustrializzazione
02.03.2018

Ci sembra una buona notizia, ma esiste un piano?
      Nel bel mezzo della crisi Embraco – e solo un          da vicino di come l’Italia abbia perso competitività
giorno prima della recente tornata elettorale – viene        verso quei Paesi dove il costo del lavoro (ma non
varato un fondo da 200 milioni per il contrasto              solo) è più basso. Non parliamo solo di Cina, ma
alle delocalizzazioni per affrontare i processi di           anche di diversi Paesi Europei, quali ad esempio
reindustrializzazione, transizioni e crisi industriali.      la Slovacchia che ha saputo attrarre l’Embraco.
      Il Cipe ha stanziato, inoltre, 850 milioni (sempre          Secondo noi la soluzione del problema non
a valere sul Fondo di sviluppo e coesione) per               è solo stanziare 200 milioni (ben vengano, se
il rifinanziamento del Contratto di Sviluppo che             verranno investiti per la reindustrializzazione!) ma
favorisce i grandi investimenti, soprattutto nel             che finiscono anche presto, bensì ripensare a tutto
Mezzogiorno. Le nuove risorse serviranno a far               tondo al nostro sistema di attrattività industriale
fronte ai numerosi progetti di investimento che              (che senz’altro c’è) con misure semplici, partendo
Invitalia riceve da gruppi industriali italiani ed esteri.   dai settori chiave. Ad esempio lavorando con
      “La politica industriale di sviluppo rappresentata     gli Istituti di Innovazione Tecnologica dei vari
da Impresa 4.0, dal piano straordinario Made in Italy        Politecnici per identificare le filiere tecnologiche
e dalla Strategia Energetica Nazionale, viene ora            sostenibili, lavorando ad una mappatura chiara
affiancata da una politica industriale di protezione         degli stabilimenti dismessi o in dismissione idonei
per i lavoratori e le aziende spiazzate da innovazione       ad una nuova industrializzazione e favorendone il
tecnologica e globalizzazione”, aveva dichiarato             matching, promuovendo sistemi di defiscalizzazione
qualche giorno fa il Ministro dello Sviluppo                 / decontribuzione mirata etc…
Economico, Carlo Calenda.                                         Certo sarà comunque difficile competere con la
      Per quanto ci riguarda, pur ricevendo con grande       Germania che eroga milioni di Euro a fondo perduto
interesse questa notizia, non possiamo non rilevare          per occupare le proprie fabbriche dismesse nell’Est,
come questa ci sembri una misura che non si                  ma è pur sempre meglio che lamentarsi che le
inserisce in un progetto di reindustrializzazione su         nostre aziende chiudono ed erogare milioni di Euro
larga scala, quanto piuttosto uno strumento a tutela         in politiche passive, fondi e strumenti finanziari vari
di qualche caso specifico, a cominciare proprio              senza una chiara progettualità… se non nel nome di
da Embraco.                                                  una forse fumosa Industria 4.0 o del tanto decantato
      Operando da ormai dieci anni nel campo della           Made in Italy o di quel poco che ne rimane.
reindustrializzazione, da tempo ci rendiamo conto

Fonte: Il Sole 24 Ore del 28 febbraio 2018
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Clamore per le multinazionali che dismettono…ma
oggi ci sono 300 multinazionali in più rispetto a 10 anni
fa…e gli imprenditori italiani non stanno a guardare
23.02.2018

Si contano circa 25 dismissioni estere all’anno negli ultimi dodici anni,
ma negli ultimi 10 anni il saldo netto è positivo per circa 300 unità. Non
solo dunque casi come Embraco ed Honeywell….
     Ci sembra interessante fare il punto sulla               in passato anche quando siamo stati bravi a
situazione degli investimenti delle multinazionali            catturare capitali stranieri spesso li abbiamo persi,
in Italia, anche alla luce dei clamorosi casi di              nel migliore dei casi sostituiti da nuovi investitori
delocalizzazione di Embraco ed Honeywell degli                italiani. Resta l’immagine di un Paese che spesso
ultimi giorni.                                                non è riuscito a trattenere gli investimenti. A volte si
     Tra chiusure, cessazioni dell’attività produttiva,       è scoperto in ritardo la natura speculativa di alcune
liquidazioni, fallimenti e commissariamenti, sono             operazioni, in altri casi è subentrato l’offshoring
stati 268 i casi di investimenti diretti esteri, effettuati   verso Paesi extra Ue a minori costi di produzione,
in Italia, che negli ultimi 12 anni si sono volatilizzati:    in altre situazioni ancora le complicazioni di un
è quanto emerge da un’elaborazione dei dati della             contesto tortuoso (instabilità politica, processi
banca dati “Italia multinazionale-Reprint” gestita da         amministrativi barocchi, veti locali, costo
R&P in collaborazione con il Politecnico di Milano            dell’energia troppo alto) hanno spento gli entusiasmi
e l’Istituto per il Commercio Estero.                         di chi era arrivato con grandi ambizioni. Resta la
     Come scrive Carmine Fotina sul Sole 24 Ore               consolazione, per quasi la metà delle operazioni,
di oggi, “è l’altra faccia della nostra attrattività:         di aver trovato una via d’uscita italiana.”
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     Ma dieci anni fa le multinazionali estere con                      Questo è il mercato europeo che abbiamo
partecipazioni in industrie italiane erano poco                    costruito, che funziona con le regole fissate da
meno di 1.600, oggi sono oltre 1.900. Quindi, il                   noi: le abbiamo pensate, teoricamente giustificate,
saldo è comunque positivo. Oltretutto fino al 2009                 ideologizzate infine. Non le abbiamo accettate
i disinvestimenti hanno pesato molto sul bilancio,                 queste regole, bensì desiderate, volute. In Italia
per poi iniziare a calare.                                         come in nessun altro paese in Europa. Abbiamo
     Quanto alla conquista di nuovi investimenti, nel              visto come una benedizione il capitale straniero
2011-2015 (complice la crisi), l’Italia ha ottenuto in             arrivare, senza chiedergli conto della sua
media solo 151 progetti per anno, molto lontana                    responsabilità sociale (questo capitale che arriva
degli oltre 250 del 2008. Ora vediamo una                          non-importa-da-dove è responsabile del suo
ripresa, con il +35% dell’ultimo anno censito per                  rendimento nei confronti di chi lo possiede, non
181 operazioni, valore massimo post crisi che ha                   certo degli operai o della comunità locale). Non c’è
prodotto flussi in entrata per 29 miliardi di dollari              ragione per stupirsi, tutto previsto, prevedibile”.
(+50%). Sono stati attivati 9 Desk all’estero per                       Oggi ci indigniamo per chi lascia, pur nel rispetto
l’attrazione ed è stato costituito, presso l’ICE, un               delle regole, e lascia senza lavoro centinaia di
unico ufficio per questa missione (in cui lavorano                 operai. Ma ci siamo chiesti quanti posti di lavoro
ora anche otto persone di Invitalia).                              sono stati creati dalle 300 nuove multinazionali che
     Oggi fanno molto clamore (forse troppo, ma                    invece sono entrate in Italia? E poi, siamo proprio
forse le elezioni vicine aiutano) e ci indigniamo per              sicuri che i fondi strutturali Europei non siano stati
le multinazionali che lasciano a casa centinaia di                 utilizzati in passato in Italia esattamente come sta
lavoratori italiani a favore di insediamenti produttivi            facendo oggi la Slovacchia?
in altri Paesi Europei. Ma – come scrive secondo noi                    Secondo noi sarebbe più costruttivo ragionare
giustamente Il Fatto Quotidiano / Blog Sostenitore                 da una parte su come salvaguardare con sistemi
– “accusare gli slovacchi, e poi, andare a chiedere                di politiche attive e carico delle Multinazionali (ad
a Bruxelles di “verificare”, è senza ragione: perché               esempio con la legislazione, come in Francia)
sono in Europa come noi, perché hanno un reddito                   e su come supportare finanziariamente interventi
pro-capite più basso del nostro, perché hanno                      di reindustrializzazione, come sembra il Ministro
bisogno di posti di lavoro come tutti, perché usano                Calenda sia intenzionato a fare, dall’altra su come
i fondi strutturali come li abbiamo usati noi e gli altri.         creare un ecosistema per mantenere in Italia gli
Perché stanno nel mercato unico europeo come                       investimenti produttivi, esteri e non.
ci stiamo noi.                                                          Sperando che dopo il 4 marzo tutto questo
                                                                   interesse per i lavoratori resti alla base di un nuovo
                                                                   programma di politica industriale che da troppi
                                                                   anni manca.

Fonte: Il Sole 24 Ore del 23 febbraio 2018, Il Fatto Quotidiano del 22 febbraio 2018
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NPL Non-Performing Loans: opportunità o sfida?
Londra 18 gennaio 2018
12.01.2018

Seminario BM&T ed ERS-European Restructuring Solutions
a Londra giovedì 18 gennaio 2018: Update on European
Restructuring Developments
    Il focus è impostato su “NPL Non-Performing         Matt Quade, Faramalala Rakotonjanahary, Volker
Loans di Grecia, Romania e CEE: opportunità             Beissenhertz, Catalin Nichifor, Alessandro Ielo
o sfida”                                                e Manuel Gordillo.
    Successivamente, si parlerà ai professionisti           Il seminario di aggiornamento sugli sviluppi
inglesi di “mito e realtà” in Italia, Germania,         europei nel settore delle ristrutturazioni aziendali
Spagna e Francia.                                       si terrà giovedì 18 gennaio 2018 presso “The
    Sono in programma gli interventi di: David Bryan,   Clubhouse” in St. James Square.
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2017
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Investire nel turnaround,
l’opportunità della reindustrializzazione
27.11.2017

Convegno nazionale TMA Italia: “Investire nel turnaround: come
rendere le aziende in procedura interessanti per gli investitori.
Esperienze e suggerimenti dei principali attori.”
     Giovedì 23 novembre Vertus è intervenuta                   Riccardo Martinelli, partner Vitale&Co
al convegno nazionale TMA Italia organizzato a                  Andrea Marinoni, co-managing partner Roland
Bergamo sul tema dell’investire nel turnaround.                Berger Italy
Alessandro Ielo ha partecipato alla tavola rotonda              Linda Morellini, partner Giovanardi Pototshnig
moderata dal professor Alessandro Danovi,                      & Associati
direttore dell’Osservatorio permanente in materia               Gianni Lemmetti, Assessore Bilancio Comune
di Crisi e Risanamento delle Imprese.                          di Roma.
     Nel corso del pomeriggio, a seguito                     Come ha esposto Alessandro Ielo, le operazioni
dell’introduzione di Paola Tondelli, Presidente TMA      di reindustrializzazione seguite da Vertus nascono
Italia, sono stati illustrati casi e punti di vista di   dalla volontà di dare continuità industriale ad uno
diversi attori operanti nelle “special situations”,      stabilimento (o parte di esso) che deve cessare
tra cui:                                                 la produzione e, conseguentemente, chiudere.
       Stefano Focaccia, partner del Fondo QuattroR      Secondo questo approccio d’investimento nel
       Marco Fumagalli, co-fondatore di Capital          turnaround, si riesce a presentare un progetto
       for Progress                                      industriale sostenibile, anche socialmente, per
       Lorenzo Manca, Azionista e AD del Gruppo          un sito in dismissione e ad individuare uno o più
       Sicuritalia                                       soggetti interessati ad esercitarvi nuova impresa
       Massimo Racca, responsabile Credito               fruendo di condizioni vantaggiose e spesso anche
       Anomalo Banco BPM                                 di strumenti di finanza agevolata.
       Ermanno Sgravato, commissario straordinario           I partecipanti si sono dichiarati molto interessati
       Alessandro Triscornia, commissario                alla soluzione della reindustrializzazione, che offre un
       straordinario                                     ponte sul futuro degli stabilimenti, dei loro lavoratori
       Italo Soncini, director Alvarez & Marsal          e, conseguentemente, dei territori industriali.
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Contratto di Solidarietà:
decontribuzione in costanza di rapporto di lavoro
14.11.2017

Decreto interministeriale n. 2 del 27 settembre 2017 –
il parere del nostro Carlo Balzarini
     Con il Decreto interministeriale n. 2 del 27         finalizzato a superare le inefficienze gestionali o del
settembre 2017 sono state stanziate le risorse            processo produttivo.
a favore della decontribuzione del Contratto di               Dal 30 novembre 2017, invece, potranno
Solidarietà che abbia previsto sospensioni dal            usufruire della decontribuzione del 35% tutti i datori
lavoro superiori al 20%.                                  i cui dipendenti siano stati sospesi dal lavoro, con
     L’impianto del decreto sembra voler finalmente       ricorso al Contratto di Solidarietà, per più del 20%
rendere continuativa la misura di riduzione del costo     del proprio orario.
del Contratto di Solidarietà: rispetto agli analoghi          Inoltre sarà onere del datore di lavoro indicare
provvedimenti degli anni precedenti, infatti, gli artt.   l’importo presunto della decontribuzione, il cui
3 e 4 paiono definire e consolidare un procedimento       ammontare effettivo sarà definito a posteriori
di richiesta dei benefici che ha l’unico limite nella     dall’INPS, a valle delle verifiche puntuali: anche
disponibilità delle risorse.                              questa un’interessante novità rispetto al passato.
     Ciò che colpisce favorevolmente nel                      Il provvedimento è coerente con le dichiarazioni
decreto è la soppressione di ogni riferimento ad          governative di contenimento del costo del lavoro
investimenti produttivi, che erano la condizione,         ed è un’ulteriore esplicitazione della “preferenza”
in passato, per l’accesso al beneficio della              che il Legislatore manifesta a favore del Contratto
decontribuzione. I decreti interministeriali del          di Solidarietà fra gli ammortizzatori in costanza di
2014 e 2015, infatti, prevedevano che fossero             rapporto di lavoro.
destinatarie dell’agevolazione le imprese che                 Vertus, advisor in processi di ristrutturazione
avessero individuato strumenti volti a realizzare         complessa, pur preferendo strumenti di politica
un miglioramento della produttività di entità             attiva, guarda comunque con favore nuove forme
analoga allo sgravio contributivo spettante sulla         di agevolazione con l’obiettivo della preservazione
base dell’accordo, ovvero un piano di investimenti        occupazionale.
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Convegno Nazionale TMA Italia:
Vertus partecipa alla tavola rotonda
03.11.2017

Giovedì 23 novembre, ore 14, si svolgerà presso l’Università degli
Studi di Bergamo il Convegno Nazionale di TMA Italia – Turnaround
Management Association
     Convegno Nazionale di TMA Italia: “Investire        Marinoni di Roland Berger Italy e Linda Morellini di
nel turnaround: come rendere le aziende in               Giovanardi-Pototshnig & Associati, sarà ospite della
procedura interessanti per gli investitori. Esperienze   Tavola Rotonda moderata da Alessandro Danovi.
e suggerimenti dei principali attori”
     Questo il titolo del prossimo convegno di TMA       Bergamo, 23 novembre 2017, ore 14:00
Italia, al quale Vertus partecipa ogni anno. La novità   Aula Galeotti dell’Università degli Studi di Bergamo
di quest’anno è che Alessandro Ielo di Vertus,           Via dei Caniana 2, Bergamo
insieme a Riccardo Martinelli di Vitale&Co, Andrea
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Digital transformation: il cloud protagonista
del reshoring
12.10.2017

Sono sempre meno i trasferimenti degli impianti produttivi in Stati
dove la manodopera costa poco.
    Grazie alla digital transformation stiamo già            persone. Oggi, però, solo il 3,6% della forza lavoro
assistendo al fenomeno del back reshoring, cioè              UE ha almeno una specializzazione nelle nuove
del rientro alla casa madre di quelle imprese o              tecnologie e soltanto il 56% degli europei può
produzioni precedentemente delocalizzate. Ne                 vantare delle “competenze digitali di base”.
abbiamo già parlato, raccontando dei casi nazionali               “Il diffondersi dei software intelligenti apre
di Benetton, Safilo, Biciclette Five, oltre a quello         anche per l’Italia un futuro fatto di reshoring, ha
internazionale di Adidas.                                    dichiarato Andrea Majoli, partner di A.T. Kearney:
    Questo non solo per via dei grandi risparmi              nuova occupazione di fascia alta si creerà nel nostro
offerti dalla digital transformation attraverso il cloud     Paese per scrivere e gestire questi nuovi sistemi
computing e le altre tecnologie 4.0 (Internet of             informatici automatizzati.”
Things, big data, automazione, robotica), ma anche                Le figure più richieste per la digital
per ridurre tempi e costi di disponibilità dei prodotti      transformation saranno amministratori di
(avvicinando le produzioni alla casa madre), per il          sistema, programmatori, esperti di sicurezza
controllo di qualità, per l’instabilità di molte aree del    e microelettronica: si tratta di professioni con
pianeta, per le oscillazioni dei costi dell’energia, per     skills e retribuzioni elevate.
il costo del lavoro in crescita anche nei Paesi finora            Col back reshoring, le fabbriche torneranno
più poveri.                                                  anche a riqualificare le aree dismesse. Buona notizia
    Un recente studio di A.T. Kearney ha calcolato           anche per le operazioni di reindustrializzazione:
che, grazie alla crescente automazione, nei prossimi         si amplierà gradualmente il bacino di imprese
cinque anni sarebbero oltre 400.000 i posti di               potenzialmente interessate a nuovi siti produttivi
lavoro che si potrebbero perdere solo tra India,             anche in Paesi come il nostro. Ma la crescita delle
Filippine e Polonia.                                         competenze professionali digitali è un imperativo
    La buona notizia è che, secondo l’Unione                 e il gap di competenze va colmato molto
Europea, già entro il 2020 ci sarà una domanda di            rapidamente, se non vogliamo perdere un’altra
nuovi occupati nel solo settore ICT per 700 mila             occasione per il nostro Paese.

Fonte: Il Sole 24 Ore – Impresa & Territori 9 ottobre 2017
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Tempi più brevi per le reindustrializzazioni
nelle aree di crisi complessa
06.10.2017

Giovedì 23 novembre, ore 14, si svolgerà presso l’Università degli
Studi di Bergamo il Convegno Nazionale di TMA Italia – Turnaround
Management Association
     Nel corso dell’anno sono state approvate diverse   nel corso degli anni presentavano soluzioni diverse
norme volte a mitigare alcune rigorosità del Decreto    in base alla precedente provenienza dei singoli
148/15 applicativo del Jobs Act: raccontiamo            lavoratori.
dell’esempio nelle aree di crisi complessa.                  Oggi, tutte le imprese operanti in tutte le aree
     Il legislatore, che già aveva lasciato qualche     di crisi complessa possono prorogare l’intervento
spiraglio nella norma, ha preso atto della necessità    dell’ammortizzatore sociale, alle condizioni previste
di adeguare le disposizioni alle diverse situazioni     dalla circolare ministeriale 7/17, fino ad un massimo
e casistiche che la quotidianità presenta.              di 12 mesi.
     È interessante il recente intervento legislativo        Il provvedimento era atteso dagli operatori,
sulle cosiddette “aree di crisi complessa”,             in quanto le procedure amministrative per il
terminologia burocratica che indica alcune zone         rilancio delle varie aree hanno tempistiche molto
italiane particolarmente segnate dalle difficoltà       differenziate e non coincidenti con le effettive
economiche: con l’articolo 3 del DL 244/16e             esigenze di tutela dei lavoratori. Si rischiava
con il successivo Decreto Interministeriale             di attrarre investimenti, da un lato, e di avere
12/2017, si è passati da un occasionale intervento      licenziamenti collettivi dall’altro…
ad hoc sulle singole situazioni locali ad un                 Ora assistiamo anche ad un’apprezzata
provvedimento uniforme che consente a tutte le          accelerazione dei vari iter all’interno del Ministero
imprese interessate di poter accedere alle stesse       dello Sviluppo Economico: oggi servono circa 8/10
opportunità.                                            mesi per concludere il processo, dall’approvazione
     Il salto culturale rispetto al passato, dove       del Piano di risanamento dell’area all’acquisizione
spesso gli interventi di “emergenza” derivavano         delle proposte vincolanti di investimento.
dal maggiore potere contrattuale delle parti, è in           Vertus, leader in Italia nelle reindustrializzazioni,
linea con la recente consapevolezza, non solo del       è attivamente presente nell’area di crisi complessa
legislatore, dell’uguaglianza dei lavoratori (e delle   del Savonese e segue da vicino lo sviluppo
imprese) indipendentemente dalla dimensione             delle diverse fasi anche nella risposta alla “call”
dell’impresa o dal settore economico: gli interventi    di Invitalia recentemente pubblicata. Siamo a
di riforma dell’indennità di disoccupazione, con        disposizione delle aziende interessate, anche
il passaggio alla NASPI, nascevano proprio dal          a supporto dell’individuazione e della richiesta
superamento dei molteplici sostegni al reddito che      di finanziamenti, a fondo perduto e non.
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Reindustrializzazione: dai carrelli elevatori
alla minicar elettrica. Un bel nuovo caso.
20.09.2017

Alla Om Still di Modugno ci si è riconvertiti alla mobilità sostenibile,
valorizzando l’esperienza nelle tecnologie per la trazione con
accumulatori elettrici.
    Raccontiamo volentieri una nuova storia di             batterie per l’avviamento dell’automobile, le minicar
rilancio industriale nel segno dell’innovazione, della     utilizzano la medesima tipologia di accumulatori.
mobilità sostenibile e del Made in Italy: dalla crisi      Si è trattato di fare tesoro dell’esperienza del
allo sviluppo, grazie alla reindustrializzazione.          passato per proiettarsi su un mercato nuovo che
    La storica Om, con 3 stabilimenti in Italia,           si sta ancora formando.
realizzò i primi carrelli elevatori nel 1951. Dopo              Con un investimento previsto intorno ai 50
alcune vicissitudini all’interno del Gruppo Fiat, nel      milioni, di cui 20 ottenuti anche grazie al supporto
2006 la società viene acquisita, insieme a Still e         di Regione Puglia, il progetto è stato controfirmato
Linde, dal gruppo tedesco Kion che, a seguito di           dalle autorità locali. L’auto elettrica è la minicar a
una riorganizzazione, nel 2011 sposta la produzione        batteria Tua/Ambra, presentata 10 giorni fa alla Fiera
di carrelli elevatori ad Amburgo, chiudendo lo             del Levante di Bari. Dopo il prototipo, l’obiettivo è
stabilimento di Modugno (Bari).                            arrivare alla produzione seriale dopo dicembre,
    Grande azienda, macchine trasferite, fabbrica          quando scadrà la cassa integrazione.
chiusa, oltre 200 dipendenti in cassa integrazione:             Ancora una volta, la tecnologia nel segno della
ma c’erano tutti gli elementi per dare un futuro a         sostenibilità, anche ambientale, rappresenta
questa realtà industriale, non mancando know-how           l’elemento di successo di questa bella operazione
e disponibilità a reindustrializzare.                      di riconversione industriale.
    Dopo un processo non breve, Tua Industries                  Vertus, leader nella reindustrializzazione in Italia,
-appartenente al fondo statunitense Lev Capital            da oltre 10 anni affianca le imprese interessate a
Management- ha proposto la riconversione dello             dare un futuro ai propri siti produttivi in dismissione,
stabilimento attraverso il progetto di realizzazione       individuando business compatibili e ricercando e
di minicar a batteria.                                     selezionando soggetti imprenditoriali, con progetti
    In effetti, i muletti (utilizzati negli stabilimenti   espansivi, interessati a subentrare per generare uno
e più in generale nella logistica) sono alimentati         sviluppo sostenibile.
da pacchi di batterie da trazione. A differenza delle

Fonte: il Sole 24 Ore del 14 settembre 2017, pag. 13
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Ammortizzatori sociali:
il Ministero sostiene imprese e lavoratori
14.09.2017

Un caso concreto di equilibrio tra rigore e flessibilità, in tema di
ammortizzatori sociali, a due anni dall’emanazione del Jobs Act.
    La recente circolare del Ministero del Lavoro        di aziende e di lavoratori, già alle prese con
e delle Politiche Sociali 28 agosto 2017, n. 16, in      le difficoltà che hanno costretto ad accedere
materia di ammortizzatori sociali (“Articolo 22,         all’ammortizzatore sociale.
comma 4, del decreto legislativo 14 settembre 2015,           L’ultimo più recente esempio è costituito dalla
n. 148. Causali di crisi aziendale e riorganizzazione    circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche
aziendale e limite massimo di cassa integrazioni         Sociali n. 16/2017, che fornisce le indicazioni in merito
guadagni straordinaria autorizzabili”), interpreta la    all’applicazione dell’art. 22 c. 4 del DLgs 148/15,
norma con creatività ed efficienza.                      relativo al tetto massimo di ore di sospensione
    Due anni fa, di questi tempi, avevamo per le         dal lavoro: il monte ore a disposizione dell’azienda
mani il nuovo testo del Decreto sugli ammortizzatori     è limitato all’80% delle ore lavorabili, ma non vi
sociali, una pedina importante della riforma del         è alcun obbligo riferito al singolo lavoratore; di
mercato del lavoro definita Jobs Act.                    conseguenza, l’azienda potrà sospendere anche
    E, fra le diverse componenti del mondo               totalmente il lavoratore dal lavoro, nel rispetto delle
del lavoro, fiorivano le interpretazioni più varie       ore complessivamente autorizzate.
e discordanti: se buona parte degli operatori                 Pensiamo al caso di un importante intervento
condivideva la nascita di un “testo unico” che riuniva   di ristrutturazione, che progressivamente riguardi
in modo organico una trentina d’anni di legislazione     più reparti: il calcolo previsto dalla circolare 16/2017,
di emergenza e di prassi amministrative, in molti        riferendo il totale delle ore lavorabili all’intera
ci chiedevamo se i propositi di rigorosità espressi      popolazione aziendale, consente di sospendere
dai consulenti governativi avrebbero retto alla          i diversi lavoratori per la durata dei lavori che
molteplicità di situazioni che la concreta realtà        riguardano le rispettive linee, senza costringere
avrebbe proposto con l’andar del tempo.                  a spostamenti di reparto o mutamenti di mansione,
    Di fatto, oggi possiamo sostenere che i              per rispettare un numero minimo di ore da lavorare.
tecnici ministeriali, a quotidiano contatto con               Vertus, partner delle aziende che hanno in
le problematiche di aziende e lavoratori, hanno          corso processi di restructuring, non può che essere
interpretato con molta attenzione la normativa           favorevole a questa impostazione ministeriale. Siamo a
e, senza stravolgere i principi di fondo, hanno          disposizione delle aziende interessate ad approfondire
cercato di attenuare le disposizioni che avrebbero       contenuti e modalità della nostra consulenza, anche
comportato pesanti ricadute sull’attività quotidiana     sul ricorso agli ammortizzatori sociali.

Carlo Balzarini – Industrial relations manager
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Intervista ad Alessandro Ielo:
fare impresa è un atto eroico?
29.08.2017

A seguito dell’edizione 2017 di “The Italian Best Companies”
    Intervista sulla Rivoluzione 4.0 quale strumento         “Sono ottimista se guardo alle aziende con cui
strategico per un futuro di valore e di sviluppo        ci confrontiamo ogni giorno: vedo grandi capacità
economico in Italia. Il nostro managing partner,        e voglia di fare che sono di gran lunga superiori
già speaker in occasione dell’evento di giugno, ha      ai difetti tipici del nostro tessuto imprenditoriale.
espresso la sua visione circa le necessità e le sfide   Non posso dire lo stesso se allargo lo sguardo al
dell’impresa contemporanea.                             contesto istituzionale e normativo che dovrebbe
    Nell’intervista, Alessandro Ielo spazia             stare al fianco delle imprese (ma non con
dall’individuazione degli strumenti e delle capacità    il protezionismo, che avrebbe effetti opposti
richieste all’impresa per far fronte ai cambiamenti     e deleteri sullo sviluppo).”
e alle trasformazioni del mercato, al nuovo concetto         L’intervista è pubblicata su ESG89
del fare impresa, concludendo con uno sguardo al
futuro economico del nostro Paese: fare impresa
è un atto eroico?
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Autoimprenditorialità, un successo per l’Outplacement
03.08.2017

Quando la fabbrica insegna l’innovazione delle tecniche e incentiva
l’autoimprenditorialità; e il lavoratore ha la grinta e il coraggio di
affrontare un’avventura tutta nuova (e tutta sua). Un caso virtuoso
di politiche attive a carico dei privati.
     Seguiamo tanti casi di ricollocamento                       Electrolux ha messo a disposizione un
e non sempre siamo immediati nel cogliere,                  significativo incentivo all’autoimprenditorialità ma,
tra i lavoratori che ci vengono affidati, la vocazione      per poterne fruire, Marica ha dovuto presentare un
all’autoimprenditorialità. Certo, il bilancio di            business plan e, una volta ottenuta l’approvazione
competenze può offrire qualche spunto.                      dell’azienda, ha dovuto imparare le tecniche di
     Saranno la forma mentale orientata alla                coltivazione, l’utilizzo (o meno) dei fitofarmaci,
continuità contrattuale o la paura del nuovo,               la guida del trattore… una bella sfida!
o entrambe, a rendere difficile il cogliere le                   La scelta di valorizzare un appezzamento non
caratteristiche-tipo che deve avere la persona              molto esteso è intelligentemente caduta sulle
giusta. Il più delle volte l’idea di buttarsi in qualcosa   produzioni di nicchia: prima le fragole e, dopo non
di proprio, e talvolta anche di completamente nuovo,        molto, anche lamponi, more, mirtilli, bacche di
emerge col tempo. E dall’idea alla realizzazione            goji e aronia melanocarpa. Questo grazie anche
il cammino è impegnativo e richiede tenacia                 alla fiducia degli esercizi commerciali della zona
e determinazione.                                           (pasticcerie, gelaterie e ristoranti) e dei privati che,
     Riportiamo volentieri un caso, anche se non            a partire dagli ex-colleghi, hanno generato un
seguito direttamente da noi. Si tratta della storia         virtuoso passa-parola.
di Marica Turchetto che, dopo 18 anni da operaia                 Ora la novità sono le api: dopo l’apicoltura,
all’Electrolux di Porcia (Pordenone), ha saputo             Marica Turchetto sta ultimando la sistemazione
aprire un’azienda agricola oggi di successo:                del laboratorio per produrre il miele che verrà
la Roverberries. Solo 2 anni fa Marica ha iniziato          commercializzato già il prossimo autunno.
con 1.500 piantine di fragole ed oggi ha più che            Il prossimo passo? le marmellate… e assumere
decuplicato la produzione, l’ha diversificata e si sta      alcuni ex colleghi in difficoltà. Complimenti Marica!
affacciando all’apicoltura, con la previsione                    Il nostro lavoro nei processi di ricollocamento è
di anche di un laboratorio per la produzione di miele.      sempre volto a valorizzare queste caratteristiche ed
Il tutto all’insegna dei trend più attuali: green, km       ad offrire ai lavoratori alternative valide e sostenibili.
zero, bio.                                                  Per questo pensiamo che la nostra attività sia una
                                                            forma un po’ evoluta di outplacement…
Fonte: Il Messaggero Veneto del 2 luglio 2017
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Reindustrializzazione:
un bel caso a Caserta, dalle lavatrici alle celle al litio
14.07.2017

A Teverola (Caserta) sorgerà una giga-factory al posto dello
stabilimento Whirlpool dove venivano prodotte lavatrici. Il gruppo
campano Seri, leader nella produzione di batterie al litio, realizzerà il
primo stabilimento italiano di produzione di celle al litio che, con 500
megawatt l’anno, sarà il maggiore centro europeo.
    Reindustrializzazione in Campania: alla Indesit         Con conseguenze molto positive sul versante
(oggi Gruppo Whirlpool) dove si producevano                 dell’occupazione: dalla soglia minima di 75
lavatrici, nascerà il più grande polo di produzione         dipendenti ex Whirlpool riassunti da Seri, si
di celle a litio d’Europa. Il tutto attraverso un           dovrebbe infatti arrivare alle 150 unità lavorative.
progetto di riconversione industriale che metterà in        Un passo in avanti per il programma di investimento
campo, tra risorse private, credito e fondi pubblici,       che ha preso quota a marzo scorso, quando
circa 95 milioni di euro.                                   Seri ha sottoscritto con Ministero dello Sviluppo
    Ai 57,2 milioni di risorse proprie messe finora         Economico e sigle metalmeccaniche l’accordo per
sul piatto dalla famiglia Civitillo, entro fine luglio si   la reindustrializzazione dello stabilimento.
aggiungeranno altri 37 milioni, in virtù dell’accordo           Una bella storia, tutta italiana!… A conferma che
di programma che l’impresa sottoscriverà con                la reindustrializzazione è un’alternativa molto valida
Invitalia, l’Agenzia nazionale del MISE per l’attrazione    per progetti di dismissione e rilancio industriale.
degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Questo              Da oltre 10 anni Vertus è impegnata in progetti
consente di aumentare notevolmente il progetto              di impact restructuring e reindustrializzazione
industriale che il gruppo ha disegnato per Teverola: da     affiancando grandi gruppi industriali nei loro
una capacità di produzione da 200 megawatt l’anno           processi di dismissione e sviluppo.
di celle al litio, si arriverà a quota 500 megawatt.

Fonte: Il Sole 24 Ore del 14 luglio 2017, pagina 12
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Tirreno Power:
il nostro progetto di reindustrializzazione procede
e partono i lavori per l’abbattimento di una ciminiera
26.06.2017

A un anno dalla presentazione del progetto in Confindustria Savona,
Tirreno Power fa il punto sulla reindustrializzazione della centrale
di Vado Ligure
     L’area su cui insiste la Centrale è stata divisa in        Al termine dell’operazione dovrebbero essere
5 lotti e, in questo anno d’intenso lavoro di Tirreno       reimpiegate circa 100 persone.
Power e Vertus, sono state numerose le visite                   Vertus è impegnata sia nella ricerca delle
di aziende interessate ai vari spazi. Enrico Erulo,         aziende interessate ad insediarsi in uno o più lotti
Direttore Relazioni Esterne, ha dichiarato: “Ad oggi il     sia nel sostegno ai lavoratori di Vado Ligure: stiamo,
sito è stato visitato da più di 30 aziende tra straniere,   infatti, sviluppando un percorso di outplacement
italiane e locali ed alcune hanno già iniziato a stilare    complementare alla reindustrializzazione.
progetti dettagliati e a colloquiare con i nostri               Nel frattempo, è stato inaugurato il cantiere che,
dipendenti. Una delle nostre richieste è infatti il         in circa sei mesi, compirà la demolizione di una delle
riassorbimento dei lavoratori nelle nuove realtà”.          due ciminiere della centrale, alta 200 metri. L’opera,
     I settori dei soggetti interessati spaziano            del costo di circa 2 milioni di euro, è inserita nel
dall’ambiente alla logistica, dal manifatturiero alla       processo di reindustrializzazione del sito dopo
chimica. Se per le attività più complesse serviranno        la chiusura -disposta dal tribunale- dei gruppi
ancora due anni, alcune aziende che riutilizzeranno         a carbone.
blocchi di fabbrica già esistenti potranno essere
operative già entro dicembre.

Fonte: la Repubblica del 22 giugno 2017
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Anpal a sostegno delle politiche attive
09.06.2017

Stanziati oltre 2 miliardi di euro, per circa la metà a valere sul Fondo
Sociale Europeo 2014-2020. Sono finanziabili, in particolare al Sud:
le azioni per l’occupazione, quelle per la formazione, per l’assistenza
tecnica e l’implementazione delle capacità istituzionali.
     La dotazione finanziaria del PON (Piano                   Gli incentivi alle assunzioni nel Mezzogiorno,
Operativo Nazionale) SPAO (Sistemi di Politiche            grazie al cosiddetto “Bonus Sud”, costituiscono gli
Attive per l’Occupazione) recentemente presentato          interventi di maggior rilievo, anche finanziario, attuati
dall’Anpal, l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive    con SPAO: nei primi quattro mesi del 2017 sono già
del Lavoro, ammonta a circa 2,2 miliardi di euro,          state 47mila le assunzioni effettuate col “Bonus Sud”.
di cui oltre il 54% a valere sul Fondo sociale                 Vertus offre da diversi anni attività di consulenza
europeo 2014-2020. Il Piano è finalizzato ad               e supporto operativo alle aziende che intendono
     azioni di supporto alle riforme strutturali in tema   servirsi degli strumenti di politiche attive del lavoro,
di politiche attive del lavoro, rivolte a: implementare    in particolare attraverso il ricollocamento, su
l’occupazione (1,8 miliardi, pari all’84% del totale),     tutto il territorio nazionale: proponiamo il servizio
formare capitale umano, aumentare la produttività          di outplacement collettivo e individuale, con la
e modernizzare il mercato del lavoro.                      specifica modalità della ricollocazione attiva.
     Gli interventi finanziati con il PON SPAO                 Il crescente interesse delle aziende per la
presentato dall’Anpal sono concentrati per l’85%           Corporate Social Responsibility ed il conseguente
nelle regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria,       orientamento verso operazioni etiche, uniti al concreto
Campania, Puglia e Sicilia), per il 3% in quelle in        contributo economico delle Politiche Attive pubbliche,
transizione (Abruzzo, Molise e Sardegna) e per             stanno generando un aumento della domanda di
il 12% nelle restanti regioni (più sviluppate).            servizi di ricollocamento che volentieri incontriamo
                                                           con la nostra offerta di ricollocazione attiva.
Fonte: Avvenire del 7 giugno 2017
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Reindustrializzazione per superare la crisi, avviando
uno sviluppo stabile
30.05.2017

Al Ft Circular Economy Summit di Londra si è parlato dell’economia
circolare come nuovo modello per la reindustrializzazione in Europa.
    Il parallelismo è interessante: così come il rifiuto   stimolo per tutti i Paesi europei e le regioni”.
viene recuperato e valorizzato per essere riutilizzato     Il lavoro fatto dalla Commissione europea e quello
(anche come “materia prima secondaria”), i siti            del Parlamento europeo “spingono ad obiettivi
deindustrializzati si ri-ottimizzano: occorrono            traenti, che sono quelli che occorrono in questo
tecnologie molto innovative, a basso impatto,              momento, sia per rilanciare l’economia sia per
collegate ai territori e alla loro cultura. Anche a        attaccare il problema della decarbonizzazione
Ecomondo di Rimini avevamo colto moltissimi                e dello sviluppo sostenibile”.
esempi davvero virtuosi di ottimizzazione.                      Anche con riferimento al nostro incarico per la
    Lo sviluppo, ha affermato Catia Bastioli, AD di        reindustrializzazione della centrale Tirreno Power di
Novamont e Presidente di Terna, deve premiare “la          Vado Ligure (gruppi a carbone), l’economia circolare
diversificazione dei territori e puntare sulla qualità     rappresenta un ambito di sicuro potenziale interesse
differenziata e non sulla quantità indifferenziata”,       per opportunità connesse di rilancio industriale.
tipica del “modello dissipativo” dell’economia             Vertus è da anni attivamente impegnata per
lineare. In questo senso il pacchetto di economia          proporre progetti sostenibili di reindustrializzazione,
circolare avviato dall’Unione Europea è un “grande         anche in questo campo.

Fonte: Adnkronos del 25 maggio 2017
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Reindustrializzazione:
un bel caso a Borghetto di Avio, in Trentino
19.05.2017

Dalla ex Malgara Chiari & Forti nasce un nuovo stabilimento della
Bertagni 1882: salvati fabbrica e personale con una bella operazione
di reindustrializzazione.
     Raccontiamo volentieri di un bel caso di                   Quanto agli investimenti, ammonta a 4 milioni
reindustrializzazione: i lavoratori della ex “Malgara       di Euro l’impegno di Trentino Sviluppo, che stipulerà
Chiari e Forti” potranno presto riprendere a lavorare       con il subentrante il suo primo contratto di “rent
nella fabbrica, lasciata a gennaio 2016. A Borghetto        to buy” sull’immobile, mentre il gruppo vicentino
di Avio nascerà, infatti, il nuovo polo trentino            investirà almeno 8 milioni di Euro. Gli investimenti
dell’agroalimentare dove già sono presenti: Pastificio      riguarderanno nuovi macchinari, nuove linee
Felicetti, Menz&Gasser (confetture e semilavorati           produttive ed anche nuovi progetti di ricerca e
di frutta) e Dr. Schär (alimenti privi di glutine).         sviluppo in partnership con centri di ricerca del
     La nuova proprietà si chiama Bertagni 1882: ha         territorio, specializzati nell’agroalimentare, quali
sede ad Arcugnano, in provincia di Vicenza, dove            quelli presenti all’interno dell’Università degli Studi
produce 400 diversi tipi di tortellini per i principali     di Trento e della Fondazione Edmund Mach di San
marchi mondiali del settore. Occupa 220 persone e           Michele all’Adige.
fattura 50 milioni di Euro, esportando in oltre 40 Paesi.       Si tratta, certamente, di una bella operazione che
     Saranno almeno 80 le persone ad essere                 si è resa possibile anche grazie al fattivo contributo
assorbite in Bertagni 1882. Le prime assunzioni             –pure finanziario- di Trentino Servizi.
avverranno entro l’estate.                                      Vertus, grazie alla decennale esperienza
     L’operazione è frutto dell’impegno di oltre un         maturata in ambito privato, è anche al fianco
anno di lavoro da parte di Provincia e Trentino             delle amministrazioni che intendano rilanciare lo
Sviluppo che hanno svolto un’attività che in Vertus         sviluppo industriale dei loro territori / capannoni
ben conosciamo: analisi del sito, individuazione            dismessi, che costituiscono un problema purtroppo
di attività industriali compatibili, attività mirata di     riscontrato, oggi, su vasta scala.
scouting abbinata a presentazione del territorio.

Fonte: il Sole 24 Ore del 15 maggio 2017
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Imprenditivo: così evolve il lavoratore della fabbrica 4.0
10.05.2017

Relazioni Industriali 4.0. Più competenze, più welfare e più
partecipazione stanno generando una trasformazione delle relazioni
tra dipendenti, imprenditori e rappresentanti sindacali.
    È stata presentata da pochi giorni a Roma la        “Abbiamo intrapreso –ha dichiarato infatti Storchi-
terza edizione dell’indagine di Federmeccanica          una via italiana alla partecipazione, e nelle nostre
“Mol – Monitor sul lavoro”: le tipiche categorie        aziende si cercano opportunità di crescita
“manuale” e “intellettuale”, pressoché rigide nella     professionale, con i lavoratori che vogliono veder
fabbrica tradizionale, nell’industria 4.0 si stanno     premiati i risultati anche collegando i salari alla
fondendo e perdono di significato.                      produttività, puntando quindi su innovazione
    Nel teamworking le persone apprendono               e valore”.
e sviluppano competenze diversificate, problem               In un contesto attuale di crisi di rappresentatività
solving incluso. Utilizzano tecnologie complesse        delle tradizionali relazioni industriali, sta quindi
e prendono decisioni in autonomia.                      emergendo un modello di lavoratore più evoluto,
    Queste caratteristiche, tipiche del lavoro          detto appunto imprenditivo, a conferma che la
autonomo, hanno suggerito a Federmeccanica              “rivoluzione” industriale in atto sta portando con sé
di qualificare come imprenditivo il lavoratore della    anche positive conseguenze culturali e di approccio
fabbrica 4.0.                                           al lavoro, anche in fabbrica, tradizionalmente il
    L’applicazione delle nuove tecnologie produttive    contesto maggiormente rigido. Operando da oltre
sta mutando non solo i diversi profili professionali,   10 anni nel campo delle ristrutturazioni socialmente
ma anche i valori legati alla sfera lavorativa.         sostenibili, siamo certi che questo approccio
    Fabio Storchi, Presidente di Federmeccanica,        evoluto possa essere non solo di stimolo per un
ha sottolineato i capisaldi del nuovo CCNL: la          nuovo sistema di rappresentanza sindacale, ma
consapevolezza dell’impresa come bene comune            anche la base delle prossime operazioni italiane
e la centralità della persona.                          di reindustrializzazione.

Fonte: Il Sole 24 Ore del 5 maggio 2017
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