COMUNE DI RUSSI Lunedì, 10 giugno 2019

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COMUNE DI RUSSI Lunedì, 10 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI
 Lunedì, 10 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI Lunedì, 10 giugno 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                           Lunedì, 10 giugno 2019

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 10/06/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                            1
 10/06/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                           2
Cultura e Turismo
 09/06/2019 RavennaNotizie.it
 Festival delle Culture. Giornata conclusiva: ancora tanta danza, musica e...                                                 3
 09/06/2019 RavennaNotizie.it
 Ravenna Festival. È il giorno del concerto trekking per "Le 100...                                                           6
sport
 10/06/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 28                                      SANDRO CAMERANI
 Godo, è un sabato che non ti aspetti                                                                                         8
 10/06/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 49
 Godo affonda nuovamente Solo Castenaso è dietro                                                                              9
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 1                                                                   Cristiano Dell' Oste
 Imposta più elevata alla casa rimasta sfitta                                                                                 10
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 2                                                               Giuseppe Debenedetto
 Pagamenti con nuove aliquote se inferiori a quelle del 2018                                                                  12
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 4                                                                      Luigi Lovecchio
 Tributi a carico dell' inquilino se è previsto nel contratto                                                                 14
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 5
 Tfs anticipato per gli statali, il decreto in rampa di lancio                                                                16
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 8                                                      Pagina a cura diMaurizio Caprino
 Multe inoffensive agli stranieri in Italia                                                                                   18
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                                  Raffaele Lungarella
 Dieci anni di piani casa sempre più extralarge                                                                               20
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 27                                                    Maria Chiara VociSilvio Rezzonico
 Il Veneto incentiva il recupero dei suoli                                                                                    22
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                                                Al.Ba.
 Doppia strada sugli affidamenti diretti                                                                                      24
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                                  Alessandro Garzon
 Anche i dirigenti possono firmare le dichiarazioni fiscali del Comune                                                        26
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29
 Nel grande stop al Codice il subappalto si ferma al 40%                                                                      28
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                                       Patrizia Ruffini
 Per le piccole opere mini rinvio agli enti con i progetti pronti                                                             30
 10/06/2019 Il Sole 24 Ore Pagina 29                                                                       Patrizia Ruffini
 Sui debiti commerciali prove di proroga                                                                                      32
 10/06/2019 Italia Oggi Sette Pagina 18                                             PAGINA A CURA DI CARLA DE LELLIS
 Quattordicesima, platea estesa                                                                                               33
 10/06/2019 Italia Oggi Sette Pagina 27                                             PAGINE A CURA DI DARIO FERRARA
 Permessi non fruiti rimborsati                                                                                               35
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10 giugno 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
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                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
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COMUNE DI RUSSI Lunedì, 10 giugno 2019
9 giugno 2019
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                                                   Cultura e Turismo

  Festival delle Culture. Giornata conclusiva: ancora
  tanta danza, musica e spettacoli
  Oggi domenica 9 giugno , giornata conclusiva,
  il Festival delle Culture apre alle 10 ai giardini
  pubblici con Insieme danzando, laboratorio
  aperto a tutti di percussioni e danze africane
  con Dioma; alle 18 all' Almagià Jam di Contact
  Dance Improvisation con musica dal vivo
  (Paolo Forte alla fisarmonica e Fuad
  Ahmadvand: santur) . L a J a m è a p e r t a a
  chiunque voglia partecipare. Warm-up a cura
  di Carla Rizzu docente I.D.A. e Art Director
  della C.ia progetti di danza e teatro Nervitesi;
  Ravenna-PageDetail728x90_320x50-1 Alle
  19.45 all' Almagià Antiche radici, danze
  folkloristiche : le danze tradizionali di quattro
  paesi: Sri Lanka, Filippine, Nigeria, Bulgaria.
  Un susseguirsi di colori, gesti, costumi e suoni
  a regalare i sapori tradizionali delle culture che
  li custodiscono. A cura delle associazioni Sri
  Lanka, Mabuhay, Ika Union, Bulgari di
  Romagna e scuola Rayna Knyaghinya. Alle
  20.30 all' Almagià In-con-tra / Elogio dei confini
  . Coreografie, musica e parole per richiamare
  insieme, in un un' unica mise-en-espace, le
  diverse forme rituali con cui gli abitanti del
  pianeta celebrano l' unione tra due persone. A
  cura della Casa delle Culture con la
  collaborazione di tutte le associazioni
  partecipanti al Festival delle Culture.
  Composizione teatrale e coordinamento coreografico a cura di Alessandro Conte e Carla Rizzu. Alle
  20.40 all' Almagià Abalualu , uno spettacolo incentrato sul matrimonio interculturale in cui appare un'
  esibizione di ballot cultural e masquerade nigeriani. A cura di Afesan Community. Alle 21 sul tema "
  Immigrazione zero: società ", interverranno Gianumberto Accinelli (etnomologo e scrittore), Stefano
  Allievi (professore di sociologia all' Università di Padova), modera Pietro Del Soldà; Alle 22 all' Almagià
  Banda della Darsena , short concert. Creata quattro anni fa col sogno di mettere insieme le tante culture
  musicali che convivono a Ravenna e oggi guidata da Thiam Baye Fara; la banda multietnica della città
  farà un breve concerto spaziando fra diversi generi; Alle 22.30 all' Almagià Master Chef Il terzo mondo.
  Premiazione dei tre piatti più graditi del Festival 2019. Con interventi canori di Matilde Zanelli e
  Tchameni Samantha. Alle 23 all' Almagià Bko Quintet in concerto . Un biglietto di sola andata per il
  Mali? Bko Quintet è il codice dell' aeroporto per Bamako. Sebbene ancorati alle tradizioni secolari, la
  musica di Bko quintet trasporta nel cuore del Mali urbano odierno e alle profondità rituali e mistiche dei
  cacciatori animisti. Ibrahima Sarr djembe percussioni | Fassara Sacko voce percussioni | Adama
  Coulibaly voce donsongoni | Mamoutou Diabate percussioni | Aymeric Krol batteria. FUORI DAL PALCO
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013-2018

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9 giugno 2019
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9 giugno 2019
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  Ravenna Festival. È il giorno del concerto trekking
  per "Le 100 percussioni"
  Dalle ore 16 di oggi domenica 9 giugno un percorso musicale e gastronomico tra argini
  e capanni

  Il capanno è spazio della tradizione al confine
  tra terra e acqua, ma anche fra acque di mare,
  di valle, di fiume; simbolo quindi di tutta una
  Ravenna che si protende sull' acqua. Naturale
  che proprio i capanni siano le isole - di musica
  e buona cucina - toccate dal concerto trekking
  di questa XXX edizione di Ravenna Festival ,
  che rende omaggio alla dimensione acquatica
  della città. Oggi domenica 9 giugno il percorso
  musicale e gastronomico "Su la fiumana ove 'l
  mar non ha vanto" (Inf. II, v. 108), realizzato in
  collaborazione con Trail Romagna, incrocia la
  rassegna Le 100 percussioni . Ravenna-
  PageDetail728x90_320x50-1 Tra gli incontri
  del percorso pedonale e ciclabile - lungo 7 km
  ed in programma a partire dalle ore 16 - ci
  saranno infatti non solo le poesie dialettali di
  Nevio Spadoni, i racconti di pesca dello
  scrittore Fabio Fiori e la scanzonata opera
  dedicata alle avventure di Colombo del trio Al
  Caravèl, ma anche le percussioni sciamaniche
  di Vince Vallicelli con Don Antonio per Musica
  senza argini, i ritmi trascinanti di Alejandro
  Oliva e Marco Zanotti, i suoni ammalianti e
  delicatissimi della regina della mbira Stella
  Chiweshe. E tre stazioni gastronomiche,
  grazie al progetto diPortoinPorto curato da
  CheftoChef, con chef stellati alle prese con
  pesci dell' Alto Adriatico, erbe selvatiche delle pinete e vini autoctoni. Al Refettorio del Museo Nazionale
  alle 21, invece, l' ultima parte del trittico Harmograph di Matteo Scaioli, con un omaggio a Giusto Pio.
  Ormai un appuntamento tradizionale del Festival, il concerto trekking di quest' anno coniuga due dei fils
  rouges principali della XXX edizione, che da una parte naviga "per l' alto mare aperto" e dall' altra
  celebra la sterminata famiglia delle percussioni, strumenti presenti in ogni cultura, genere e stile. Così
  fra il verde e i capanni, con le loro grandi reti che si levano sull' acqua, E' mêr e' dis la su ("Il mare dice
  la sua") per voce - e dialetto romagnolo - di uno massimi poeti dialettali italiani, Nevio Spadoni, e si
  ascolta Musica senza argini con la strana coppia Vince Vallicelli e "Don" Antonio Gramentieri, che fanno
  dialogare un blues d' Africa con l' ambiente circostante. È di Fabio Fiori l' avvincente narrazione Storie
  di pesci e pescatori, che si spinge nelle cento lagune, sacche e foci che ampliano l' Adriatico; l' epica
  "La scuperta dl' America" del Trio Al Caravèl (Alessandro e Francesco Maltoni con Giovanni Grapeggia)

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COMUNE DI RUSSI Lunedì, 10 giugno 2019
9 giugno 2019
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COMUNE DI RUSSI Lunedì, 10 giugno 2019
10 giugno 2019
Pagina 28                         Corriere di Romagna
                                  (ed. Ravenna-Imola)
                                                         sport

  Godo, è un sabato che non ti aspetti
  I rossoblù perdono entrambe le partite con Redipuglia In garadue i romagnoli sprecano
  una grossa chance al 7°

  GODO Alla fine fa festa solo Redipuglia, che
  grazie alla doppietta al diamante Casadio (0-3,
  2-5) scavalca in classifica un Baseball Godo
  che nella circostanza è stato un lontano
  parente della squadra Il pitcher Hernandez
  PHOTOBASS ammirata contro San Marino
  prima e i neo campioni europei di Bologna poi.
  Hernandez non ha ripetuto l' ultima
  prestazione, concedendo troppo ad un box di
  battuta che si preannunciava comunque
  discreto. Non così il monte di lancio, eppure in
  gara due Pirvu ha inanellato una lunga serie di
  strike -out lasciando ai battitori romagnoli il
  minimo indispensabile. Bazzarini non l' ha
  rilevato all' altezza ma Godo non ne ha
  approfittato, cosi Varin ha messo al sicuro il
  risultato nel finale.
  Ospiti avanti al terzo: basi a Varin e Martini,
  valida di Bo scarole doppio di Hidalgo per lo
  0-3. Tra quinto e sesto inning bastano due
  valide a Godo per farsi sotto, ma i padroni di
  casa con i fratelli Meriggi che restano al piatto
  non sfruttano di più la circostanza lasciando
  Reda e Monari in base. Al settimo sul rilievo
  Bazzarini passa il treno giusto ma Godo non
  riesce a salirci: valida di Marco Servidei, basi
  a Luca Servidei, Evangelista e Reda, ma a
  basi piene e un out Bucchi viene eliminato al
  volo e nelle ultime due riprese Varin non
  concede nulla alle residue speranze
  romagnole.
  La classifica UnipolSai Bologna (11-1) 917; San Marino (8-4) 667; Sipro Nettuno City, Parma Clima (7-5)
  583; Rangers Redipuglia (4-8)333; Godo (3-9) 250; Autovia Castenaso (2-10) 167.

                                                                                             SANDRO CAMERANI

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                                                                                                               8
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                                       Ravenna)
                                                          sport

  Baseball A1 Redipuglia bissa il successo di sabato

  Godo affonda nuovamente Solo Castenaso è dietro
  Godo 2 Redipuglia 5 GODO: Lo. Di Raffaele
  dh (0/5); L.
  Servidei ss (1/4); Evangelista r (1/2); Reda 1b
  (1/3); Bucchi 2b (0/3); D. Meriggi es (0/4);
  Monari ec (1/4); G. Meriggi ed (0/3); M.
  Servidei 3b (1/3).
  REDIPUGLIA: Boscarol 2b (2/5); Contreras ec
  (2/4); Martini 1b/3b (2/3); Hidalgo ss (2/3);
  Deotto 1b (0/5); Monello r (0/3); Cechet es
  (0/3) (Serra); Tonzar 3b (0/3) (Maccagnan 1b
  0/1); A. Varin dh (1/3).
  Successione: Redipuglia: 003 000 101= 5, bv
  9, e 1; Godo: 000 011 000= 2, bv 5, e 0.
  Lanciatori: Hernandez (L) rl 7.0, bvc 9, bb 3,
  so 7 pgl 4; Ciarla (rl) rl 0.0, bvc 0, bb 2, so 0,
  pgl 0; Piumatti (rf) rl 2.0, bvc 0, bb 4, lp 1, so
  3, pgl 1.
  Pirvu (W) rl 6.0, bvc 5, bb 3, so 8, pgl 1;
  Bazzarini (rl) rl 0.2, bvc 0, bb 3, lp 2,so 0, pgl
  0; E. Varin (s) rl 2.1, bvc 0, bb 0, so3, pgl 0.
  Note: doppio Hidalgo. Doppio gioco difensivo
  Godo.
  Godo I CAVALIERI devono inchinarsi ai
  Rangers Redipuglia anche nella seconda
  gara, (0-3 nella prima) per 5-2, in un match che ha visto gli uomini di Bortolotti in partita solamente a
  tratti e non in grado di sfruttare appieno le opportunità che il confronto gli ha messo a disposizione.
  Il match viene compromesso dai padroni di casa fin dal terzo attacco delle mazze ospiti: base ball
  concessa a Varin, singolo di Boscarol sulla successiva battuta di Contreras eliminato in prima per scelta
  difesa avanzano di una base i due corridori, base intenzionale a Martini (basi piene co un out) il doppio
  di Hidalgo sparecchia le basi spingendo a casa 3 punti.
  I PADRONI di casa hanno una reazione di orgoglio al quinto e sesto attacco portandosi ad una
  lunghezza dai friulani: singolo di Monari le due successive basi ball concesse a Giacomo Meriggi e
  Marco Servidei riempiono le basi co un out il Godo concretizza al minimo la grande opportunità
  realizzando un punto con Monari che arriva a casa base sulla battuta di Lorenzo di Raffaele salvo in
  prima per scelta difesa con Marco Servidei out in seconda. Evangelista realizza il secondo punto su una
  base ball concessa e un errore difensivo che gli consentono di arrivare salvo a casa base.
  REAGISCE il Redipuglia che nella ripresa successiva si porta sul 4-2, nella parte bassa della seconda
  ripresa un out dubbio chiamato a casa base a Marco Servidei smorza definitivamente le velleità di
  recupero dei Cavalieri. I Rangers realizzano un ultimo punto all' ultimo attacco arrotondando il bottino
  finale. Con questa doppia sconfitta il Godo è penultimo in classifica, con solo il Castenaso alle spalle,
  che a sua volta ha perso la gara di recupero con San Marino per 8-2.
  Mario Silvestri © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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  Verso il 17 giugno. Tra una settimana il termine per versare la prima rata del 2019, che può
  essere diversa dal saldo del 2018

  Imposta più elevata alla casa rimasta sfitta
  Gli errori si annidano nei dettagli. L' acconto
  Imu e Tasi 2019 - da versare entro lunedì
  prossimo, 17 giugno - per molti proprietari
  sarà un "copia e incolla" del saldo. Ma non per
  tutti.
  Quando l' acconto è diverso Per legge, la
  prima rata si paga in base alle aliquote
  deliberate dai consigli comunali per l' anno
  precedente. In molti casi, perciò, l' acconto
  cambierà solamente di un euro in più o in
  meno rispetto al saldo, in virtù dell'
  arrotondamento (l' importo relativo a ogni rigo
  del modello F24 va riportato all' unità). Ma,
  attenzione: l' acconto 2019 può essere diverso
  dal saldo 2018 in quattro casi. Vediamoli.
  1. L' anno scorso il Comune haabbassato l'
  aliquota rispetto al 2017 (e il contribuente non
  ha usato l' aliquota ridotta già in sede di
  acconto 2018). L' aumento, invece, era
  bloccato, tranne che per gli enti in dissesto o
  predissesto, che comunque sono centinaia.
  2. Il Comune ha deliberato una riduzione o un
  rincaro per il 2019 (sì, anche un rincaro,
  perché la legge di Bilancio ha eliminato lo stop
  agli aumenti). In questo caso, il contribuente
  può ignorare gli aumenti fino al saldo del 16
  dicembre. Nulla vieta, però, di considerare già
  l' aliquota 2019, se è più favorevole. In effetti,
  anche se i Comuni hanno tempo fino al prossimo 14 ottobre per inviare le proprie delibere alle Finanze,
  molte si trovano già sul sito ministeriale (l' unico ad avere valore legale).
  3. Nei primi sei mesi di quest' anno è cambiata una delle condizioni "soggettive" che hanno determinato
  i conteggi 2018. Ad esempio, il proprietario ha spostato la residenza nella casa. Se il contribuente ha
  anche la dimora, l' immobile rientra tra i 19,9 milioni di abitazioni principali, esentate insieme a 13,3
  milioni di pertinenze. L' unica eccezione sono le case accatastate nelle categorie A/1, A/8 e A/9, che
  restano tassate, ma sono meno dello 0,5% del totale. Altra ipotesi è la costituzione di un comodato
  (quelli registrati alle Entrate sono quasi 900mila): la casa potrebbe avere lo sconto Imu e Tasidel 50% e
  il comodatario - se usa la dimora come abitazione principale - non verserà la quota Tasi.
  4.È cambiata una delle condizioni "oggettive". Ad esempio, la casa - prima locata - è rimasta sfitta.
  In questo caso, potrebbe essere applicata un' aliquota Imu più elevata e, se il Comune ha istituito la
  Tasi, il proprietario deve versare anche la quota riferibile all' inquilino (dal 10 al 30% secondo la delibera
  locale). Le abitazioni sfitte sono 5,7 milioni.

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  L' acconto. Si versa il 50% dell' importo totale calcolato con i valori dell' anno scorsoMa si
  possono applicare i parametri (più favorevoli) deliberati dal Comune per il 2019

  Pagamenti con nuove aliquote se inferiori a quelle
  del 2018
  Alla scadenza del 17 giugno sono chiamati alla
  cassa tutti coloro che possiedono o utilizzano
  un immobile. I quali devono anche considerare
  che quest' anno è venuto meno il "blocco"
  degli aumenti in vigore dal 2016, per cui è
  possibile che le aliquote siano cambiate
  rispetto a quelle del 2018. In vista della
  scadenza, è bene fare un ultimo controllo sugli
  importi da pagare. Innanzitutto, il calcolo dell'
  acconto va effettuato distinguendo i due tributi
  Imu e Tasi, che però hanno diversi elementi
  comuni ( s t e s s a b a s e i m p o n i b i l e , s t e s s a
  definizione di abitazione principale, medesimo
  canale di versamento, eccetera).
  Le differenze, peraltro, si sono fortemente
  ridimensionate per via dell' esonero dell'
  abitazione principale, che nel 2016 è stato
  esteso alla Tasi. Le situazioni particolari Tra le
  differenze Imu-Tasi si segnala il diverso
  trattamento vigente nel comparto agricolo: i
  terreni non sono imponibili ai fini Tasi; mentre
  pagano l' Imu i s o g g e t t i c h e n o n s o n o
  imprenditori agricoli o coltivatori diretti,
  applicando il coefficiente 135. Sono invece
  esenti i terreni montani indicati nella circolare
  9/93 o ubicati nelle isole minori, ovvero a
  proprietà collettiva (usi civici). Anche i
  fabbricati rurali strumentali sono esenti dall'
  Imu, ma pagano la Tasi in misura ridotta con aliquota massima dell' 1 per mille.
  Invece i fabbricati "merce" - cioè quelli costruiti e destinati alla vendita dalla stessa impresa costruttrice,
  finché permane tale destinazione e non vengono dati in locazione - sono esenti dall' Imu, mentre pagano
  la Tasi con aliquota agevolata fino al massimo del 2,5 per mille.
  Altri casi di esonero dall' Imu derivano dalla disciplina Ici (immobili pubblici, fabbricati ad uso religioso,
  culturale, immobili degli enti non commerciali, eccetera) e sono sostanzialmente identici alla Tasi, ad
  eccezione dei rifugi alpini non custoditi e dei bivacchi (che pagano l' Imu ma non la Tasi).
  Per il resto la disciplina dei due tributi è uniforme. Oltre all' esonero dell' abitazione principale
  (compresa la Tasi per gli inquilini), è prevista la riduzione del 50% per i comodati tra parenti di primo
  grado (da quest' anno estesa al coniuge del comodatario, in caso di morte di quest' ultimo in presenza
  di figli minori), la riduzione del 25% per gli immobili locati a canone concordato e l' esonero per gli

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  Locazioni. Il contribuente resta sempre il proprietario, che però può accordarsi con il conduttore
  per essere rimborsato

  Tributi a carico dell' inquilino se è previsto nel
  contratto
  Il convivente assegnatario della casa di
  abitazione, in sede di scioglimento della
  coppia di fatto, è l' unico soggetto passivo Imu
  (così come avviene per il coniuge separato o
  divorziato). Gli immobili degli enti n o n
  commerciali sono esenti solo se l' attività che lì
  viene svolta è "non commerciale", cioè gratuita
  o con corrispettivi simbolici, senza che rilevi al
  riguardo il convenzionamento con il Servizio
  sanitario nazionale. È legittima, inoltre, la
  clausola contrattuale con cui il proprietario dell'
  immobile trasla sul conduttore l' imposta
  comunale patrimoniale. Sono alcune delle più
  interessanti (e recenti) affermazioni della Corte
  di cassazione in materia di Ici-Imu.
  La casa all' ex convivente La prima decisione
  riguarda l' equiparazione del convivente al
  coniuge, per la soggettività passiva Imu.
  Secondo l' articolo 4, comma 12-quinquies, del
  Dl 16/2012, ai soli fini dell' applicazione dell'
  Imu, l' assegnazione della casa coniugale al
  coniuge disposta in sede di separazione o
  divorzio, «si intende in ogni caso effettuata a
  titolo di diritto di abitazione».
  Nel caso affrontato dalla Corte (sentenza
  11416/2019), vi era stata la separazione di una
  coppia di fatto, con assegnazione dell'
  abitazione a uno degli ex conviventi, insieme ai
  figli minori. La Cassazione ha preso le mosse da una rassegna di disposizioni civilistiche che, in termini
  di tutela del diritto a occupare la casa "familiare", pongono sullo stesso piano i figli minori nati fuori dal
  matrimonio e quelli nati nel matrimonio.
  Per effetto di tale equiparazione, il convivente a cui sono affidati i figli minori ha diritto di ottenere dal
  giudice l' assegnazione della dimora di residenza. Da ciò, il giudice di legittimità ha concluso che anche
  al convivente assegnatario debba essere attribuita la soggettività passiva Imu, con esonero dunque del
  proprietario dell' unità.
  Peraltro, prosegue la Corte, la norma del 2012 potrebbe essere interpretata in via estensiva, non
  trattandosi di una previsione di carattere speciale. Quest' ultima considerazione non appare tuttavia
  condivisibile. Perché è invece evidente come la norma in esame abbia voluto dettare una deroga alla
  regola generale, secondo cui la soggettività passiva Imu compete solo ai titolari di diritti reali di

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  previdenza

  Tfs anticipato per gli statali, il decreto in rampa di
  lancio
  Davide Colombo - Per i dipendenti pubblici
  sulla via del pensionamento sembra
  finalmente avvicinarsi il traguardo del Tfs
  anticipato. Questa settimana sono previsti gli
  ultimi approfondimenti tecnici sulla bozza di
  Dpcm che dovrà regolare il finanziamento
  bancario fino a 45mila euro della liquidazione.
  Dopodiché il testo dovrebbe essere varato, sia
  pure dopo i termini previsti (fine maggio) e
  quasi in contemporanea dovrebbe essere
  perfezionato l' accordo quadro tra Abi, Mef,
  ministero del Lavoro e Dipartimento Funzione
  pubblica, l' atto necessario per l' operatività
  delle banche con Inps. Il testo Abi, elaborato
  seguendo l' esperienza fatta con l' Ape
  volontario, sarà accompagnato da un contratto
  tipo e avrà l' obiettivo di rendere il più
  semplice possibile la procedura. Gli
  interessati, con una certificazione Inps del
  diritto di pensionamento acquisito e del Tfs
  riconosciuto, dovranno fare domanda di
  anticipo alla banca che a sua volta attiverà l'
  operazione con Inps.
  Cosa prevede la norma è noto: l' anticipo del
  Tfs vale per tutti i pensionamenti dei
  dipendenti pubblici, non solo quelli di chi va in
  quiescenza con "quota 100". Mentre senza l' anticipo il Tfs continuerebbe a essere pagato in tranche
  diverse con un posticipo di 12 o 24 mesi. La relazione tecnica allegata al decretone di gennaio,
  ipotizzando un importo medio pro-capite di Tfs di circa 76mila euro, stimava una platea di soggetti
  interessati di 66mila statali che hanno maturato i requisiti di pensionamento a fine 2018 e,
  rispettivamente, di 158mila nel 2019, 118mila nel 2020 e 115mila nel 2021, anno in cui si concluderà la
  sperimentazione di "quota 100". Solo chi opterà per questo nuovo anticipo dovrà rispettare la finestra
  semestrale di uscita e, per loro, il primo appuntamento è a inizio agosto (mentre a settembre andranno
  in quiescenza i pensionandi del comparto scuola). E vale ricordare che chi avrà maturato i requisiti nel
  prossimo triennio potrà esercitare anche successivamente il diritto al pensionamento anticipato.
  Nel triennio sarebbero 457mila i dipendenti pubblici cui deve essere pagata la liquidazione. Si prevede
  un' agevolazione fiscale ai fini della tassazione dell' indennità di fine servizio crescente in funzione degli
  anni che decorrono dalla cessazione del rapporto di lavoro: 1,5 punti percentuali dell' aliquota Irpef per
  ogni annualità intercorsa tra la cessazione del servizio e il pagamento effettivo della liquidazione fino a
  un massimo di 7,5 punti percentuali decorsi sessanta mesi dalla conclusione del rapporto di lavoro. Con

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  I corpi di polizia statali e la maggior parte dei Comuni ancora non fanno notifiche all' estero E
  anche i virtuosi si limitano spesso a spedire le infrazioni senza recuperare i crediti

  Multe inoffensive agli stranieri in Italia
  Le norme ci sono, gli incassi molto meno.
  Sono tre anni che c' è la possibilità di notificare
  le multe stradali anche nella Ue (direttiva
  2015/413, si veda Il Sole 24 Ore del Lunedì
  dell' 11 marzo), ma i corpi di polizia nazionali
  non se ne avvalgono ancora. Si sono attivati
  solo vari corpi dei Comuni e delle Province,
  ma non tutti e con vari gradi di impegno.
  Alla fine si stima che oggi venga incassato
  poco più del 30% del valore nominale delle
  sanzioni, salvo i pochi casi in cui si avviano
  procedure giudiziarie. La situazione peggiore
  è nelle notifiche fuori dalla Ue.
  Sono stime che circolano tra gli operatori
  privati del settore, la cui opera è fondamentale
  per consentire sia le notifiche all' estero sia il
  recupero dei crediti relativi a esse. Sono
  pochissimi operatori e solo due di dimensioni
  globali, proprio perché in Italia c' è ancora
  poca domanda per questi servizi.
  Ciò si deve soprattutto all' assenza dei corpi di
  polizia nazionali: anche quelli locali che danno
  corso quanto meno alle notifiche sono sì una
  minoranza (circa 1.700 su 8mila), ma
  gestiscono buona parte delle sanzioni che
  riguardano veicoli esteri. Infatti sono le polizie
  di città importanti o di province di grande traffico, tra mezzi pesanti e turisti. Qui a destra sono citate
  molte tra le realtà più significative (tra cui non a caso ci sono centri di frontiera come Ventimiglia e
  Como, anche se per quest' ultima il dato non è significativo). Come si vede, solo gli enti più grandi
  arrivano fino alla fase del recupero dei crediti.
  Si stima che i corpi di polizia locale che danno seguito ai verbali all' estero rilevino in un anno da mille a
  220mila infrazioni di veicoli "stranieri", molte di più delle circa 500 stimate per le altre polizie locali.
  Complessivamente, le 1.650 polizie locali che danno seguito alle infrazioni con veicoli a targa estera
  gestiscono 2,4 milioni di verbali all' anno, per un totale nominale di 213,6 milioni di euro ed effettivo di
  70 milioni. Se tutti i corpi di polizia locale effettuassero notifiche, si stima che l' incasso reale
  aumenterebbe del 25%. Un ulteriore +48%, per un totale reale di 120 milioni, potrebbe esserci se tutti
  attivassero il recupero crediti.
  Non ci sono stime su cosa diventerebbero queste cifre se si attivassero anche i corpi di polizia statali. Si
  può solo presumere che il gettito crescerebbe più dei verbali notificati: l' importo medio delle sanzioni
  notificate all' estero dalle polizie locali è di appena 89 euro. Una somma più vicina alle sanzioni per
  divieto di sosta (generalmente comprese tra 42 a 87 euro), che costituiscono una parte rilevante dell'

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  EDILIZIA PRIVATA

  Dieci anni di piani casa sempre più extralarge
  ll premio di cubatura è stato esteso ai capannoni In otto Regioni è strutturale Calabria,
  Puglia e Campania ammettono anche gli edifici ultimati nel 2018

  I piani casa delle regioni hanno appena
  festeggiato il decimo compleanno e sembrano
  in buona salute anche se con risultati meno
  rosei di quelli sperati. Il 1° aprile del 2009 il
  Governo Berlusconi (entusiasta per l' idea), i
  Comuni e le Regioni (in gran parte riluttanti
  poiché la consideravano un' intrusione nelle
  proprie competenze) sottoscrissero un' intesa
  per concedere una superficie aggiuntiva,
  rispetto a quella prevista dal piano regolatore
  comunale, ai proprietari per ampliare un
  immobile o per demolirlo e ricostruirlo.
  Ogni Regione attuò quell' accordo approvando
  una sua legge con disposizioni specifiche, ma
  con un orizzonte comune: la loro vigenza
  doveva cessare nel giro di 18-24 mesi.
  Le innumerevoli proroghe Quella dei piani
  casa delle regioni è un caso tipico di una
  politica pensata per avere una durata
  temporanea ma le cui leggi hanno subito non
  pochi interventi di manutenzione. Il primato
  spetta alla legge pugliese con 17 modifiche, l'
  ultima delle quali, dell' aprile di quest' anno,
  impugnata dal governo; il Friuli Venezia Giulia
  è la regione più parsimoniosa, con tre
  integrazioni.
  Eccetto Lombardia ed Emilia Romagna, le altre Regioni alla prima scadenza dei piani ne hanno
  allungato la validità. Dopodiché, se la scadenza del prossimo 30 giugno non sarà prorogata, quello
  della Sardegna sarà il solo piano casa che cesserà di esistere.
  Per beneficiare dei premi di superficie c' è tempo fino alla fine di quest' anno in Abruzzo, Campania,
  Puglia e fino al 31 dicembre 2020 in Toscana, Molise, Marche, Calabria e Sicilia.
  Ampliamenti senza scadenza Nelle restanti otto Regioni i premi di superficie o di volume sono
  permanenti. Alcune fecero questa scelta al momento dell' approvazione o della prima scadenza dei loro
  piani casa.
  Altre lo hanno fatto dopo: la Basilicata ha preso questa decisione al decimo intervento di manutenzione
  della sua legge; la Liguria al sesto.
  Altre Regioni hanno abrogato, almeno parzialmente, i propri piani casa e hanno assorbito gli incentivi
  da essi previsti in provvedimenti che regolamentano interventi sul territorio di portata più generale.
  In Umbria l' operazione fu fatta con l' approvazione di un nuovo testo unico di governo del territorio
  (legge regionale 1/2015). Il provvedimento più recente che si è mosso nella stessa direzione è la legge
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  Gestione innovativa del territorio

  Il Veneto incentiva il recupero dei suoli
  La nuova legge premia il risanamento e consente di trasferire le volumetrie

  Puntare non solo sugli ampliamenti efficienti o
  sulla demolizione e ricostruzione di edifici non
  più al passo con i tempi, ma su un' azione di
  risanamento del territorio, per cancellare i
  fabbricati incongrui, ripulire e rinaturalizzare i
  suoli compromessi, spostare le metrature su
  aree già densificate, che meglio possono
  accogliere l' incremento volumetrico e su
  questo presupposto ripensare il contesto in
  chiave innovativa.
  Il Veneto ha rinnovato ad aprile la legge 14 del
  4 aprile 2019 sul piano casa, dopo tre edizioni
  di successo, nel 2009, nel 2011 e nel 2013,
  che hanno superato i 95mila interventi avviati
  per circa 4 milioni di metri cubi coinvolti. La
  normativa "base" diventa stabile: la nuova
  legge affianca agli ampliamenti e alla
  sostituzione del costruito in deroga e con
  bonus di cubatura (in continuità con la legge
  14/2009), una serie di contenuti sperimentali e
  ambiziosi, che guardano all' orizzonte del 2050
  e spingono la legge sul consumo del suolo (14
  del 2017), implementandone gli aspetti di
  riqualificazione     edilizia, a m b i e n t a l e e d
  urbanistica e legando stabilmente le
  premialità, in termini di incrementi volumetrici
  e di superficie, alla qualità tecnologica, alla sostenibilità ecologica ed energetica (uso di fonti di energia
  rinnovabile) ed alla sicurezza degli edifici sui quali si interviene.
  «L' obiettivo è generare un valore per immobili che, sul mercato, non hanno più appeal- spiega Federico
  Della Puppa, economista di Smart Land -. Parliamo soprattutto di strutture alberghiere e terziarie, di
  capannoni dismessi o immobili pubblici». Questi fabbricati possono essere giudicati incongrui ed
  essere inseriti in un elenco apposito, redatto dal Comune, che ogni anno deve approvare una variante di
  piano regolatore in cui inserire le strutture da demolire. I manufatti incongrui generano un credito edilizio
  e, se abbattuti, l' area su cui insistono viene rinaturalizzata e il bonus può essere spostato su altre aree
  che la stessa amministrazione si impegna a definire come zone di urbanizzazione consolidata o come
  volumetria aggiuntiva agli interventi di ampliamento o sostituzione (il credito può infatti essere
  monetizzato dal proprietario e trasferito a chi sta realizzando interventi del piano casa).
  Il bonus può andare in deroga non solo sul piano del volume, ma anche su quello delle altezze e "pesa"
  in modo sostanziale: a seconda dell' innovazione e della sostenibilità dell' intervento di
  rinaturalizzazione (e in base a una serie di criteri definiti anch' essi dai comuni) i premi di cubatura
  possono salire per gli ampliamenti fino al 70% (nella fase sperimentale fino al 2020) e fino al 60% negli
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  PROCEDURE

  Doppia strada sugli affidamenti diretti
  Nuovo giro di giostra sulle soglie per gli appalti di lavori e beni e servizi

  Le amministrazioni potranno acquisire lavori,
  beni e servizi con affidamento diretto entro
  fasce di valore più ampie di quelle attuali,
  individuando gli operatori economici da
  consultare mediante richiesta di preventivi.
  Il maxiemendamento alla legge di conversione
  del Dl 32/2019 riformula integralmente le
  norme del Codice appalti che disciplinano le
  procedure di confronto competitivo per gli
  affidamenti sottosoglia.
  La novità maggiore riguarda le procedure per
  gli appalti di lavori di valore compreso tra i
  40mila e i 150mila euro, e per gli appalti di
  beni e servizi nella fascia tra i 40mila euro e la
  soglia Ue (221mila euro). Per queste
  procedure, il nuovo articolo 36, comma 2,
  lettera b) stabilisce che le stazioni appaltanti
  procedono mediante affidamento diretto previa
  valutazione di tre preventivi per i lavori, e per i
  servizi e le forniture di almeno cinque operatori
  economici individuati sulla base di indagini di
  mercato o tramite elenchi, nel rispetto di un
  criterio di rotazione degli inviti.
  Il dato letterale della nuova disposizione
  assorbe per i lavori il sistema sperimentato in
  base al comma 912 della legge di bilancio
  2019, estendendolo alle acquisizioni di beni e servizi, con l' unica differenza delle modalità di
  individuazione degli operatori economici da consultare.
  Per l' affidamento di un lavoro in questa fascia di valore, infatti, una stazione appaltante deve richiedere
  tre preventivi senza uno specifico percorso selettivo, mentre per l' acquisizione di beni e servizi i cinque
  operatori economici ai quali richiedere preventivi devono essere individuati mediante indagini di
  mercato (che possono essere sviluppate anche sulla base di avvisi pubblici) o facendo ricorso a
  elenchi.
  La giurisprudenza e l' Anac hanno evidenziato che la richiesta di preventivi non costituisce una
  procedura di confronto vera e propria, ma un' analisi delle differenti proposte degli operatori economici,
  gestite nell' ambito di trattative parallele.
  Il cambiamento rispetto all' attuale versione della norma è radicale, in quanto l' affidamento diretto
  preceduto dalla valutazione di preventivi si sostituisce alle procedure negoziate con confronto
  competitivo, che sono state sempre configurate come vere e proprie mini-gare. Questi percorsi restano
  invece per l' affidamento degli appalti di lavori nella fascia compresa tra i 150mila e i 350mila euro, e in
  quella tra i 350mila e un milione, con l' invito alla procedura selettiva rispettivamente di almeno 10 e di
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  RAPPRESENTANZA

  Anche i dirigenti possono firmare le dichiarazioni
  fiscali del Comune
  Il cambio di sindaco va comunicato alle Entrate entro trenta giorni

  L' elezione di un nuovo sindaco deve essere
  comunicata all' agenzia delle Entrate entro 30
  giorni dalla nomina ufficiale, quale
  segnalazione del nuovo rappresentante legale
  dell' ente; allo scopo occorre utilizzare il
  modello di variazione dati AA7/10.
  In realtà per gli enti locali i l t e m a d e l l a
  rappresentanza in ambito fiscale, e della
  conseguente legittimazione alla sottoscrizione
  delle dichiarazioni fiscali, risulta da sempre
  tanto controverso quanto rilevante. La
  prevalente dottrina da tempo sostiene che la
  firma delle dichiarazioni compete non al
  sindaco ma al dirigente (o funzionario
  responsabile del servizio). Questa indicazione
  si fonda sulla consolidata giurisprudenza
  amministrativa che, nel recepire il principio
  della separazione delle funzioni di
  amministrazione d a q u e l l e d i g e s t i o n e ,
  assegna al sindaco poteri di rappresentanza
  politico-istituzionale (in quanto connessi alla
  sua funzione di indirizzo e di direzione
  politica), attribuendo invece all' esclusiva
  competenza dei dirigenti tutti i compiti di
  gestione, tra i quali le attestazioni, le
  certificazioni e gli altri atti che costituiscono
  manifestazione di giudizio e di conoscenza. Resta peraltro che nelle sue (non numerose) pronunce l'
  amministrazione fiscale aveva espresso, in passato, un' opinione diversa, fondata sul testo letterale dell'
  articolo 50 del Tuel che individua nel sindaco il rappresentante legale, senza tener quindi conto di
  interpretazioni più evolute della struttura di governance degli enti locali prefigurata dal testo unico.
  Va quindi segnalata con favore una recente risposta a interpello con la quale la Dre Liguria ha assunto
  una posizione intermedia, più flessibile e moderna: senza svalutare la portata dell' articolo 50 del Tuel,
  ammette che le dichiarazioni fiscali possano essere sottoscritte anche da dirigenti o funzionari
  responsabili, previa delega del sindaco, e sempre che la delega sia prevista dallo statuto o dal
  regolamento interno dell' ente. Più nel dettaglio, considerato che le dichiarazioni fiscali devono essere
  sottoscritte a pena di nullità dal rappresentante legale, la Dre fa innanzitutto riferimento al sindaco,
  individuato come rappresentante legale dell' ente ex articolo 50 del Tuel. La risposta all' interpello però
  va oltre: come segnalato dalla Cassazione, la rappresentanza del sindaco non impedisce che altri
  soggetti indicati nello statuto dell' ente siano chiamati a rappresentare l' ente. Tenuto conto poi che in
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  SBLOCCA-CANTIERI

  Nel grande stop al Codice il subappalto si ferma al
  40%
  Ridotta del 10% la quota stabilita nel testo originario: salta la terna preventiva Niente
  prezzo più basso nei servizi standard ad alta intensità di manodopera

  Alberto Barbiero - Le stazioni appaltanti
  dovranno sviluppare le procedure di gara
  dopo l' entrata in vigore della legge di
  conversione del decreto sblocca-cantieri (Dl
  32/2019) tenendo conto della sospensione
  sino alla fine del 2020 di alcune disposizioni e
  della modifica permanente di altre norme del
  Codice appalti.
  Il maxiemendamento approvato dal Senato
  disattiva in via sperimentale l' efficacia di
  alcune previsioni del Dlgs 50/2016, ma
  soprattutto interviene con rilevanti modifiche
  definitive su molti aspetti procedurali.
  Il pacchetto delle norme sospese fino al 31
  dicembre 2020 incide su alcuni passaggi
  chiave della progettazione e dell' affidamento,
  ma riguarda anche gli aspetti organizzativi.
  Nel periodo della sospensione viene
  consentito ai Comuni n o n c a p o l u o g o d i
  sviluppare in proprio le gare più rilevanti,
  congelando l' obbligo di ricorrere alle centrali
  uniche di committenza e alle stazioni uniche
  appaltanti previsto dall' articolo 37, comma 4
  del Codice.
  Sempre fino alla fine del 2020, le
  amministrazioni potranno indire appalti
  integrati, comprensivi sia della progettazione sia dell' esecuzione; in relazione ai lavori di manutenzione
  ordinaria e straordinaria senza interventi strutturali, avranno inoltre la possibilità di partire da un
  progetto definitivo semplificato.
  Nello stesso periodo le stazioni appaltanti potranno nominare liberamente i componenti delle
  commissioni giudicatrici nelle gare da aggiudicare con il criterio dell' offerta economicamente più
  vantaggiosa: viene infatti congelato l' utilizzo dell' albo tenuto da Anac, ma le amministrazioni dovranno
  scegliere i commissari secondo regole di trasparenza e di competenza (che dovranno adottare secondo
  i rispettivi ordinamenti).
  In relazione allo sviluppo delle gare il nuovo quadro normativo prevede che sino al 31 dicembre 2020 le
  stazioni appaltanti indichino nei bandi e nelle lettere di invito il subappalto fino al 40% (riducendo quindi
  del 10% la quota introdotta originariamente dal Dl 32/2019), stabilendo al contempo che non debbano
  richiedere la terna di subappaltatori (con conseguente congelamento anche della disposizione correlata
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  riforme

  Per le piccole opere mini rinvio agli enti con i progetti
  pronti
  Slitta al 10 luglio il termine per l' avvio dei lavori finanziati dalla manovra

  Si aspettano oggi nei lavori del decreto
  crescita le decisioni chiave su «salva-città»,
  rinvio ex post della contabilità economica dei
  piccoli Comuni e replica strutturale dei 200
  milioni per le piccole opere di messa in
  sicurezza. Sono invece ormai consolidate le
  misure dello sblocca-cantieri, che dopo il via
  libera al Senato della scorsa settimana non
  subirà più modifiche ulteriori alla Camera.
  Fra le novità contenute nel testo approvato dal
  Senato il fondo di 160 milioni per le telecamere
  negli asili e nelle strutture per anziani e
  disabili. Per la tutela dei minori presenti nei
  servizi educativi e nelle scuole dell' infanzia
  (statali e paritarie) il ministero dell' Interno avrà
  a disposizione un fondo per l' installazione di
  sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso
  presso ogni aula (di ciascuna scuola) e per l'
  acquisto delle apparecchiature per la
  conservazione delle immagini per un arco di
  tempo adeguato. Il fondo (5 milioni per il 2019
  e 15 milioni per ciascun anno dal 2020 al
  2024) sarà destinato a erogazioni a favore di
  ciascun Comune.
  Analogo stanziamento è previsto per la tutela
  degli anziani e delle persone con disabilità
  ospitati nelle strutture socio-sanitarie e socio-assistenziali, a carattere residenziale, semi-residenziale o
  diurno.
  Le risorse, attribuite al ministero della Salute, sono destinate all' installazione di sistemi di
  videosorveglianza a circuito chiuso presso ogni struttura e all' acquisto delle apparecchiature per la
  conservazione delle immagini.
  La concretizzazione di queste misure dovrà però aspettare un ulteriore provvedimento normativo
  attuativo.
  Il Senato ha dato anche il via libera alla proroga dei termini per l' avvio dei lavori finanziati con le risorse
  destinate ai piccoli Comuni dalla manovra 2019. I contributi per la messa in sicurezza di scuole, strade,
  edifici pubblici e patrimonio assegnati ai municipi con meno di 20mila abitanti avevano il termine
  perentorio del 15 maggio per l' avvio dell' esecuzione dei lavori, pena la revoca dell' assegnazione, da
  effettuare con decreto del ministero dell' Interno entro il 15 giugno.
  La novità in arrivo offre una scialuppa di salvataggio ai Comuni che non sono in regola con la scadenza
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  DECRETO CRESCITA

  Sui debiti commerciali prove di proroga
  Negli emendamenti presentati al decreto
  Crescita su cui oggi deciderà la Camera si
  cerca anche di porre rimedio all'ansia sorta in
  molti enti in vista dell'entrata in vigore dal 2020
  degli obblighi di accantonamento al «Fondo di
  garanzia debiti commerciali». L'emendamento,
  oltre a rinviare di un anno la norma, chiede di
  istituire un tavolo tecnico alla Ragioneria
  Generale per individuare interventi finalizzati
  all'adeguamento dei tempi di pagamento dei
  debiti commerciali e minimizzare le attività
  manuali di alimentazione del sistema
  soprattutto per gli enti più piccoli. Nel quadro
  attuale, a seguito della scadenza dello scorso
  30 aprile entro cui doveva essere certificato
  l'ammontare dello stock di debiti commerciali
  residui scaduti e non pagati al 31 dicembre
  2018, gli enti si sono resi conto delle molte
  differenze esistenti fra le risultanze in
  piattaforma crediti e la propria situazione
  reale. L'avvento del Siope+, infatti, non ha
  azzerato (come speravano molti) le attività
  manuali da parte degli enti, ma ha solo ridotto
  gli interventi di gestione della piattaforma che
  va comunque manutenuta, specie per quanto
  riguarda le situazioni non ordinarie (errori nelle
  date di scadenza in fattura, pagamenti sospesi per contestazioni e altro). Al problema è contrapposto
  l'obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia debiti commerciali (imposto dal comma 859 della
  Legge di Bilancio 2019) già a partire dal prossimo bilancio. In particolare il Fondo andrà iscritto alla
  missione 20 del Titolo I di spesa negli enti che non abbiano ridotto di almeno il 10% il proprio stock di
  debito rispetto a quello del secondo esercizio precedente.

                                                                                              Patrizia Ruffini

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                                                                                                                 32
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  Chi ha diritto e come a ricevere la somma aggiuntiva, accreditata con il rateo di luglio

  Quattordicesima, platea estesa
  Per la prima volta assegno in arrivo ai pensionati 64enni

  Quattordicesima in arrivo, per la prima volta, ai
  pensionati di classe '55. A luglio, infatti, l' Inps
  erogherà la «somma aggiuntiva» d' importo
  variabile tra 336 euro e 655 euro ai pensionati
  che, entro la fine dell' anno spegneranno
  almeno 64 anni candeline e che, da pensionati,
  intascano un assegno mensile lordo fino a
  1.026 euro. La quattordicesima è erogata d'
  ufficio con la rata di pensione di luglio a quanti
  perfezionano il requisito d' età (64 anni
  almeno) entro il 30 giugno; sarà erogata con la
  rata di pensione di dicembre, invece, a coloro
  che il requisito d' età lo perfezioneranno nel
  corso del secondo semestre di quest' anno o
  che, durante quest' anno, si mettono a riposo.
  Chi non dovesse riceverla, ma ritiene
  comunque di avervi diritto, può farne domanda
  all' Inps, online, o può rivolgersi a un Patronato
  per ricevere assistenza.
  A chi e quanto. Potenziali beneficiari sono i
  titolari di pensioni ex dipendenti e d e x
  autonomi che non hanno redditi personali (non
  si valuta il reddito dell' eventuale coniuge)
  superiori a certi limiti. La quattordicesima non
  costituisce reddito né ai fini fiscali né ai fini
  della corresponsione di altre prestazioni
  previdenziali e assistenziali. Attualmente (da
  un paio d' anni) sono previste due discipline; l'
  importo non è unico ma differenziato in base agli anni di contributi versati per ottenere la pensione (si
  vedano i valori in tabella). Quando il reddito del pensionato supera di poco il limite per il diritto alla
  quattordicesima, ma non l' importo pari al limite più l' importo di quattordicesima cui avrebbe diritto,
  viene attribuita un importo di quattordicesima ridotto, ossia in misura tale da non far superare la somma
  pari al limite più la quattordicesima.
  Un esempio. Pensionato ex lavoratore dipendente, in pensione con 33 anni di contributi, che ha un
  reddito personale di 13.370 euro. Il reddito del pensionato supera di poco il limite di 13.338 euro che gli
  darebbe diritto a una quattordicesima di 504 euro. Poiché, tuttavia, il reddito non è superiore all' importo
  di 13.842 euro, pari alla somma di 13.338 euro (limite reddito per il diritto alla quattordicesima) e 504
  euro (importo della quattordicesima), il pensionato ha diritto a una quattordicesima ridotta pari a 472
  euro (invece di 504 euro), cioè pari alla differenza tra 13.842 euro (limite più importo quattordicesima) e
  13.370 euro (il reddito del pensionato).
  I redditi che rilevano.
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  Una ricognizione delle pronunce recenti su oneri di urbanizzazione e costi di costruzione

  Permessi non fruiti rimborsati
  Il comune rifonde il contributo a chi rinuncia a edificare

  Soddisfatti o rimborsati. I titolari del permesso di costruire che
  rinunciano ai lavori, o comunque non utilizzano l'
  autorizzazione, possono ottenere dal comune la restituzione
  delle somme in precedenza versate a titolo di oneri di
  urbanizzazione e costo di costruzione: pesa la natura tributaria
  degli esborsi. In capo all' amministrazione locale, infatti, si
  configura un indebito oggettivo e la rifusione del denaro
  sborsato dal privato può scattare anche pro quota quando il
  titolo edilizio risulta utilizzato solo in parte. È quanto emerge
  dalla sentenza 426/19, pubblicata dalla seconda sezione della
  sede di Brescia del Tar Lombardia.
  I fatti. Il comune è condannato a versare oltre 24 mila euro all'
  impresa edile per effetto dell' accoglimento del ricorso. A suo
  tempo la ditta ne aveva pagati 55 mila per oneri di
  urbanizzazione e costo di costruzione ma poi aveva rinunciato
  a realizzare le opere assentite: l' avvio dei lavori, dunque, non
  risultava mai comunicato. In seguito l' impresa voleva costruire
  quattro appartamenti in un altro comprensorio e aveva bisogno
  del permesso in sanatoria: con la pronuncia in esame ha
  ottenuto che l' importo dell' oblazione sia scalato dal
  versamento precedente e le sia pure restituita la differenza. Il
  punto è che il contributo concessorio risulta legato alla
  trasformazione del territorio: il mero pagamento non costituisce
  acquiescenza all' imposizione e se l' opera non viene realizzata
  il privato ottiene la restituzione in base all' articolo 2033 c.c.
  perché manca l' obbligazione di dare. Gli interessi decorrono
  dalla notifica del ricorso perché non è provata la malafede dell'
  amministrazione. Il debito dell' ente è di valuta: l' impresa
  manca di dimostrare che sussiste il maggior danno ex articolo
  1224, secondo comma, c.c. e quindi non risulta dovuta la
  rivalutazione monetaria.
  I precedenti: incremento patrimoniale. Il contributo concessorio
  è uno dei nodi più spinosi da sciogliere in caso di nuove
  costruzioni. Non è al condominio, per esempio, che il comune
  può ingiungere il pagamento gli oneri di costruzione e
  urbanizzazione. La prestazione patrimoniale imposta d a l l '
  amministrazione, infatti, compensa l' attività svolta dall' ente
  che ha assicurato al nuovo insediamento gli allacci alle
  condotte dell' acquedotto e delle fognature: deve dunque
  restare a carico di chi è titolare del permesso di costruire, cioè dell' impresa che ha edificato lo stabile.
  È quanto emerge dalla sentenza 480/19, pubblicata dalla seconda sezione del Tar Sicilia. Accolto il
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