Il Brachiosauro - STEFANO BOERI SPECIALE discriminazione? - RecSando
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Il Brachiosauro Anno VIII – Febbraio 2018 - N. 01 IL GIORNALE DEL NOSTRO CLUB, MOLTO OLTRE IL GIURASSICO ELEZIONI 2018 Come sbugiardare le promesse elettorali SOCIOLOGIA Perché esiste la discriminazione? SPECIALE STEFANO BOERI
Cari brachiosauri! Eccoci arrivati all’ennesimo importante traguardo: il set- timo compleanno del nostro amato dinosauro. Questo numero sarà di festa, perché in quel febbraio del 2011 è nato qualcosa di meraviglioso, un progetto che impegna ogni mese dei giovani con delle idee, degli interessi e storie da raccontare. L’altra peculiarità di quest’uscita è l’intervista all’architetto internazionale Stefano Boeri, a cui va il nostro più sentito ringraziamento, che siamo molto orgogliosi di aver realizzato e di poter pubblicare su un numero così importante per noi. Parleremo inoltre, attraverso degli approfondimenti, di elezioni politiche e Bitcoin, fino alla sociologia e all’arte. Buona lettura! 3 GHALI: Cara Italia SOMMARIO 4-5 I sette anni del Brachiosauro 6-8 Elezioni 4 marzo 2018 9-11 Signor Schulz, disegni un nero 12 Perché la discriminazione? 13 Daniel Pennac: L’occhio del lupo 14-16 Auto-robot: futuro pericolo bomba 17-18 Leggere e non capire 19-20 Robot guidati dal cervello umano 21-22 Severgnini: Le professioni cambiano 23-34 Stefano Boeri: intervista esclusiva 35-36 Il vissuto degli abitanti 37 Notte oscura e piena di terrore 38-39 Pokras Lampas 40-41 Le due scimmie clonate in Cina 42-43 Pallacanestro 44 Jordan Theodore 45 Barzeverticali 46 Lo strizzacervelli quiz 47 Puzzle del gufo 2
MUSICA CARA ITALIA Fumo, entro, cambio faccia Finiti a fare freestyle su una zattera in Darsena Come va a finire si sa già La mia chat di WhatsApp sembra quella di Instagram Devo stare attento, mannaggia Amore e ambizione già dentro al mio starter pack Se la metto incinta poi mia madre mi... ah! Prigionieri di Azkaban fuggiti da Alcatraz Perché sono ancora un bambino Facevamo i compiti solo per cavarcela Un po' italiano, un po' tunisino Io mi sento fortunato Lei è di Portorico, se succede, per Trump è un casino Alla fine del giorno Ma che politica è questa Quando sono fortunato, è la fine del mondo Qual è la differenza tra sinistra e destra Io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge Cambiano i ministri ma non la minestra Fuori dal gregge, che scrive "Scemo chi legge" Il cesso è qui a sinistra, il bagno è in fondo a destra Oh eh oh, quando il dovere mi chiama Dritto per la mia strada Oh eh oh, rispondo e dico "Son qua" Meglio di niente, màs que nada Oh eh oh, mi dici "Ascolta tua mamma" Vabbè tu aspetta sotto casa Oh eh oh, un dos tres e sono già là Se non piaci a mamma, tu non piaci a me Oh eh oh, quando mi dicon "Vai a casa!" Mi dici "Lo sapevo" ma io non ci credo Oh eh oh, rispondo "Sono già qua" Mica sono scemo Oh eh oh, io T.V.B. cara Italia C'è chi ha la mente chiusa ed è rimasta indietro Oh eh oh, sei la mia dolce metà Come al Medioevo Il giornale ne abusa, parla dello straniero come fosse un alieno Senza passaporto, in cerca di dinero io mi sento fortunato Alla fine del giorno quando sono fortunato È la fine del mondo io sono un pazzo che legge, un pazzo fuorilegge Fuori dal gregge, che scrive "Scemo chi legge" Oh eh oh, quando il dovere mi chiama Oh eh oh, rispondo e dico "Son qua" Oh eh oh, mi dici "Ascolta tua mamma" Oh eh oh, un dos tres e sono già là Oh eh oh, quando mi dicon "Vai a casa!" Oh eh oh, rispondo "Sono già qua" Oh eh oh, io T.V.B. cara Italia Oh eh oh, sei la mia dolce metà Aspe', mi fischiano le orecchie: suspense Un attimo prima del sequel, cachet Non tengo monete, Crash Bandicoot raccogli le mele Nel mio gruppo tutti belli visi Come un negro bello diretto a Benin City Non spreco parole, non parlo con Siri Felice di fare musica per ragazzini Prima di lasciare un commento, pensa Prima di pisciare controvento, sterza Ghali Amdouni, nato a Milano da genitori. tunisini. E’ Prima di buttare lo stipendio, aspetta un rapper Trap sottogenere musicale del Rap. Torno a Baggio, io non me la sento senza Shakera Nasce e vive a Milano e si trasferisce con la. Il tuo telefono, forse, non prende nell'hinterland famiglia nel 2004 da Via Padova al quartiere Baggio. 3
BRACHIOSAURI JEAN CLAUDE MARIANI Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Caro lettore, Ho pensato al fatto che la vita de “Il SPECIALI 2017 Brachiosauro” è quasi la metà della mia e di quella di un mio coetaneo. Ma poi ho capito! È molto semplice: questo è un giornale di ragazzi! Il punto è che si parla sempre di una generazione, la mia, la nostra che, grazie alle tecnologie, vive una vita comoda, non comprende il valore delle cose, insomma che ci sia un degrado della popolazione giovanile. Ecco, il Brachiosauro è la dimostrazione che non è così. La semplice prova ne è che dei ragazzi,se ne hanno l’occasione e lo stimolo, possono costruire qualcosa. Siamo nati nel 2011 e sembrava un gioco, adesso siamo tutti sette anni più grandi e trattiamo temi di attualità importanti e incontriamo personalità che ci seguono e ci vogliono bene. Raccontiamo il presente, costruendo il nostro futuro. Lo spirito è da sempre quello di far crescere noi redattori, imparare esprimendosi senza censure e pregiudizi, parlare della nostra vita, criticare la società, interessarsi dei temi più svariati. Probabilmente nessuno di noi diventerà un giornalista, e non è quello l’obiettivo. Tutti hanno qualcosa da dire, c’è chi lo sa fare meglio e chi meno, chi lo fa prima, chi dopo, chi di più, chi un po’ meno. Ecco qual è lo spirito che ci ha guidato anche quest’anno.. Detto tutto questo devo ringraziare te, lettore, tutti i ragazzi che hanno collaborato e gli adulti che ci hanno supportato e seguito con affetto! Buon ottavo anno a tutti! 4
JEAN CLAUDE MARIANI 4 MARZO Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel percorso di avvicinamento alle prossime elezioni politiche sono già cominciate le prime promesse sguaiate ed impossibili. Per questo abbiamo pensato di approfondirne (e sbugiardarne) una per parte, pescando tra quelle dei tre poli che si scontreranno tra un mese. Ecco cosa abbiamo scoperto! L’abolizione del canone Rai 13/1/2018 - È ufficiale: inizia il festival quindi solo l’illusione di non pagare. delle promesse, edizione 2018. Inoltre, ne conseguirebbe un ridimen- Non può quindi mancare un attacco alla sionamento della Rai, vista la probabile Rai, criticata per essere troppo gravosa diminuzione di budget. per le tasche degli italiani: dal cen- L’unica possibilità per eliminare il cano- trosinistra, per bocca di segretario e ne è quella di privatizzare l’azienda, presidente PD, è stata lanciata la pro- ipotesi che muterebbe il suo status di posta di abolire il canone, malvisto dalla servizio pubblico e che lascia non pochi popolazione, anche perché la Rai offre dubbi. un servizio non sempre considerato di È però quantomeno possibile ridurre i qualità. costi attraverso l’eliminazione del tetto L’industria televisiva però richiede- imposto a viale Mazzini, che non può rebbe così allo Stato una spesa di circa occupare più del 4% della programma- 1,5/2mld all’anno, senza contare che il zione con pubblicità. Comunque, è provvedimento si dimostrerebbe una evidente che si tratti di una boutade, farsa, proprio perché il denaro deriva non di un progetto in procinto di dalle tasse dei cittadini, che avrebbero realizzarsi. 6
JEAN CLAUDE MARIANI 4 MARZO Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Flat tax nel mondo Flat Tax, dubbi e contraddizioni Un grande cliché in tema di promesse Il provvedimento potrebbe portare elettorali, la riduzione delle tasse, non all’emersione di metà dell’evasione ha mancato di emergere anche in fiscale, ma, se la perdita, secondo le questa campagna elettorale. L’idea è stime, fosse tra 40 e 90 mld e l’incasso quella dell’aliquota unica, cavallo di tra 20 e 50 mld, rimarrebbe in negativo. battaglia del centrodestra in vista del 4 Un altro inghippo deriva dalla marzo. Si tratta di una misura che Costituzione che recita “il sistema modificherebbe il sistema tributario, tributario è informato a criteri di inserendo una unica imposta, che si progressività”, principio in netta con- attesterebbe al 23% per coloro col trapposizione con la Flat Tax. reddito annuo maggiore di 13 mila euro. Un ultimo appunto riguarda i paesi che Dov’è la gabola? La pressione fiscale l’hanno adottata, perlopiù ex sovietici, aumenterebbe per il ceto medio, andati incontro ad una crescita, che non mentre quasi si dimezzerebbe per i più è però direttamente riconducibile all’ali- abbienti. quota unica. Questo significa non solo un’ingiustizia Possiamo quindi concludere che non ci sociale, ma anche un minore incasso per siano i presupposti per definire vincen- l’erario. te questa proposta. 7
JEAN CLAUDE MARIANI 4 MARZO Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Si risolve tutto con la spending review? Come si possono sovvenzionare provvedimenti come il reddito di cittadinanza, l’ampliamento della no-tax area (vi appartengono coloro che hanno redditi molto bassi), gli asili nido gratis o la riforma delle pensioni secondo il primo partito italiano? La risposta è la spending review, ovvero la revisione della spesa. I 5 stelle puntano infatti a realizzare i punti cardine del proprio programma attraverso i tagli sugli sprechi dello Stato: il proposito, per carità, è lodevole, ma le esperienze in questo campo negli ultimi anni sono state molte e si sono rivelate spesso e volentieri degli insuccessi. Questo strumento è stato adoperato anche in altri paesi e tra questi solo Italia e Francia non sono state capaci di ridurre la spesa, che ha addirittura continuato a salire. Tant’è vero che qui, come da tradizione del Bel Paese, l’avvento di 4 commissari in 5 anni ha portato a ben pochi risultati. Lo stesso Cottarelli ha spiegato come sia stata una sorta di mission impossible, in quanto “Mentre cercavo di tagliare passavano misure che aumentavano le uscite”. Nel giugno scorso anche la Corte dei Conti ha bocciato la spending, per bocca del Presidente Angelo Buscema, considerata finora inutile. Operare una revisione seria sembra un’impresa, ne saranno davvero in grado? 8
GIUSEPPE SARCINA PEANUTS CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA «Signor Schulz, disegni un nero» Così Franklin tese la mano a Linus, fu una insegnante a far introdurre il nuovo bimbo. Era il ‘68 ed era stato ucciso Martin Luther King. Washington – Nel tragico aprile del scrive una lettera a Charles Monroe 1968, l’America è stata scossa dallo Schulz, uno dei più famosi cartoonist choc, dalla violenza e dalla paura. La d’America e del mondo, il creatore dei sera del 4 aprile, a Memphis, in Peanuts . Tennessee, il pastore Martin Luther King «Dalla morte di Martin Luther King mi viene assassinato da un colpo di fucile, chiedo come io possa contribuire a mentre prende una boccata d’aria sul cambiare le condizioni sociali che hanno balcone di un motel. Nei giorni portato all’assassinio. Ho tre figli, sono successivi, in 120 città sfilano gli attivisti una cittadina attiva e profondamente afroamericani. Scoppiano disordini, ci preoccupata. In questo periodo sto sono durissimi scontri con la polizia. riflettendo sull’enorme importanza dei Robert Kennedy sospende la campagna mass media nella formazione degli elettorale, si offre come sponda per atteggiamenti inconsci dei bambini». Poi mediare. la proposta, formulata con il linguaggio Il 15 aprile, una donna bianca, Harriet di allora: «Le chiedo di introdurre dei Glickman, sconosciuta insegnante di “Negro children”» nel gruppo di Charlie Burbank, un sobborgo di Los Angeles, Brown, Snoopy, Lucy e tutti gli altri. 9
GIUSEPPE SARCINA PEANUTS CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Schulz ci pensa sopra due settimane. contattare Schulz. Un suo amico Poi invia una breve risposta. Un rifiuto, afroamericano, Kenneth Kelly, usa motivato così: «Gentile signora, grazie questo argomento: «Caro signor Schulz, per la sua bella lettera e il suo l’accusa di voler essere condiscendente suggerimento. Mi piacerebbe farlo, ma sarebbe un piccolo prezzo da pagare io, come gli altri cartoonist ci troviamo rispetto al risultato positivo che di fronte allo stesso problema: questa sarebbe raggiunto». cosa potrebbe sembrare un modo di Il 31 luglio del 1968 Schulz fa debuttare trattare con condiscendenza i nostri Franklin: ragazzino nero riccioluto con amici “Negro”». una maglia a rombi rossi e arancioni. Le Harriet non si scoraggia e su un punto sue prime parole: «Ciao… Io sono ha perfettamente ragione. Franklin», e tende la mano a Linus. Sabato scorso nel Charles M. Schulz Museum di Santa Rosa, in California, si è aperta la mostra dedicata ai «50 anni di Franklin», in coincidenza con la ricorrenza annuale del compleanno di Martin Luther King. La prima striscia dei Peanuts era comparsa il 2 ottobre del 1950 e nel 1968, le brevi Storie composte da quattro o al massimo otto vignette essenziali, sono pubblicate da migliaia di giornali, con 100 milioni di lettori solo negli Stati Uniti. Charlie Brown è già una celebrità mondiale. L’insegnante di Los Angeles cerca e trova altre persone disposte a 10
GIUSEPPE SARCINA PEANUTS CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Sul New York Times , lo scrittore David nuovo personaggio. La comunità nera, e Kamp, che sta lavorando a un libro sulla non solo, invece, adottò Franklin, che cultura per l’infanzia negli anni 60 e 70, rimase con i Peanuts fino all’ultimo, fino ricorda l’importanza di quello strappo. A alla morte di Schulz, il 12 febbraio del lungo Schulz rimuginò su quell’idea, 2000 a Santa Rosa. definendola «un errore». Di Bella una striscia del 1993. Piperita conseguenza, nota Kamp, confinò Patty, la capitana della squadra di Franklin nella periferia della narrazione, baseball, l’avversaria numero uno di costruendo una figura laterale, poco Charlie Brown, dice a Franklin: «Martin definita, quasi scialba. Non ha la coperta Luther King diceva di “avere un sogno”. di Linus, la prepotenza di Lucy, le Prima di ciò, noi due non saremmo stati fantasie del cagnolino Snoopy, la seduti qui». stralunata cocciutaggine di Charlie La battuta passa a Franklin: «Già e io Brown, con il suo guantone da baseball. non avrei potuto proporti questo Ma nonostante tutto ciò, l’arrivo di scambio commerciale: ti offro una Franklin lasciò un segno nella cultura carota per una patatina fritta». popolare del Paese. «Non ci provare, questo non si può Alcuni giornali del Sud protestarono e si nemmeno definire uno scambio, rifiutarono di pubblicare i fumetti con il Franklin». 11
GIOVANNI LUILLI L’OPINIONE Liceo Classico “Primo Levi” – S.Donato Mil. Perché la discriminazione? Per quanto sembri strano, anche la di prima. Diverse nazioni possono strin- discriminazione ha una spiegazione gere alleanze per superare una crisi o scientifica, per capirla è utile fare un emergere economicamente, ma la sto- parallelismo tra umani e lupi: i branchi ria ci insegna che alla fine torneranno di lupi sono in costante lotta fra loro, in inevitabilmente a dividersi. genere per il territorio e la selvaggina, e I lupi che cercano di primeggiare sugli anche all’interno di ogni branco c’è un altri sono i vari gruppi di persone in cui perenne scontro tra lupi che mirano a ogni società si suddivide, i quali, benché diventare il maschio alfa o lottano per non lo ammettano, tendono a cercare una lupa. Ora, immaginiamo che un la supremazia sugli altri; da qui nascono branco sia attaccato da un orso: in le discriminazioni: migliorare la propria questo caso ogni divergenza è messa da condizione all’interno della società parte (almeno temporaneamente) e i (branco) significa trovare qualcuno peg- lupi combattono tutto insieme l’orso. giore e fare in modo che la sua Ma quando l’orso è stato sconfitto e il inferiorità (e la propria superiorità) sia branco è nuovamente al sicuro da riconosciuta da tutti. minacce esterne, ecco che le lotte In sostanza la necessità umana di interne ricominciano uguali a prima. discriminare nasce dalla necessità di Allo stesso modo i vari branchi possono sentirsi migliori e quindi di salire la scala momentaneamente accordarsi fra loro sociale e assicurare la propria posizione per scampare ai cacciatori o soprav- all’interno del branco. La fortuna di noi vivere a una carestia, ma inevitabil- uomini è che l’aver sviluppato un pen- mente torneranno a dividersi e a lottare siero razionale ci spinge a spesso a ren- fra loro. I branchi sono paragonabili agli derci conto della stupidità di queste Stati e ogni lupo a una categoria di azioni e ad agire quindi nel modo più persone o anche a una singola persona: corretto. Pertanto l’uomo ha speranza uno stato, in caso di guerra, si unisce di cancellare la discriminazione se si im- per sconfiggerne un altro, ma appena la pegna a sviluppare il proprio pensiero guerra termina le varie fazioni ritornano razionale, facendolo prevalere sugli a combattersi con la stessa spietatezza istinti. 12
DANIEL PENNAC NARRATIVA Postato su Facebook da Leila Mariani L’occhio del lupo Autore: Daniel Pennac Genere: Ragazzi Avventura Editore: Salani 2008 Uno zoo. Da molto tempo il ragazzo è faceva la sentinella e li aiutava a fuggire bloccato davanti al recinto del lupo, dai cacciatori, riparandosi nelle tane guarda di continuo l’animale nell’unico delle volpi. Prima gli uomini trovarono occhio aperto, giallo è rotondo, l’altro è la vecchia nonna, ucciden-dola, poi si chiuso. Il lupo era stato catturato dieci misero a braccare il resto della famiglia anni prima, la lupa che gli faceva attirati da una preziosa pelliccia d’oro. compagnia è morta da una settimana e Paillette si annoiava, rideva tanto, era il ragazzo immobile continua a fissarlo distratta. Una sera la presero e lui per giorni e giorni mentre trotta, pensa intervenne; lei scappò e lui restò (non agli uomini) e sta per i fatti suoi. prigioniero e con un occhio solo. Girò di Finché il lupo non decide di ricambiare zoo in zoo, finché arrivò nella sua gab- lo sguardo. E il ragazzo comincia a bia anche Pernice, allegra e ciarliera, gli vedere nella pupilla nera dell’animale la raccontò che aveva conosciuto una lupa storia di Lupo Azzurro. Viveva in Alaska grandissima, Paillette, il cui pelo si era nel Grande Nord canadese, la mamma spento dopo la partenza del fratello. si chiamava Fiamma Nera e aveva Ora Pernice è morta e Lupo Azzurro procreato sette lupacchiotti; cinque con accetta di diventare amico del ragazzo, il pelo rosso, lui con il manto azzurro, che ha chiuso anche lui un occhio. In saggio e poco giocoso, l’ultima, la setti- quello aperto scopre che si chiama ma, con il pelo dorato, Paillette. Il padre Africa N’Bia e vede tutta la sua storia Grande Lupo era morto. Il Cugino Grigio meravigliosa e pericolosa in Africa. 13
MASSIMO GAGGI TECNOLOGIE CORRIERE DELLA IL CORRIERE DELLA SERA SERA © © RIPRODUZIONE RIPRODUZIONE RISERVATA RISERVATA L’ultimo ostacolo per le auto-robot: il timore che si trasformino in armi NEW YORK Le promesse dell’auto che si a città. Così nessuno sa davvero quando guida da sola sono allettanti: drastica l’auto robot comincerà a circolare riduzione degli incidenti (più di un liberamente sulle nostre strade svilup- milione di morti ogni anno sulle strade pando una reale funzione. del mondo) grazie all’eliminazione di Sono già diffusi i veicoli semiautomatici, errori e distrazioni; traffico più fluido e capaci di parcheggiare da soli o di veicoli che in città passano da un fermarsi davanti ad un ostacolo grazie servizio all’altro senza occupare spazi di ai sensori, ma per un’auto totalmente parcheggio; disabili e anziani a cui è senza pilota dovremo attendere almeno stata ritirata la patente capaci di il 2020 (forse il 2022). spostarsi in modo autonomo. E la diffusione sarà progressiva: si stima Ma ci sono ancora grossi problemi che nel 2040 il 95 per cento dei veicoli irrisolti e incognite di vario tipo: sistemi venduti saranno automatici. di guida poco affidabili con pioggia forte Scenari che affascinano (più libertà, più che acceca i laser o con la neve che sicurezza a bordo, possibilità di usare in cancella la segnaletica, costi ancora alti modo più produttivo il tempo ora (100 mila dollari di tecnologia self passato al volante) e spaventano per la driving su ogni veicolo), questioni prospettiva di una disoccupazione di giuridiche irrisolte sulle responsabilità massa tra i camionisti e i tassisti (più di in caso di incidenti, regole diverse da tre milioni di posti in pericolo nei soli Paese a Paese e, a volte, anche da città Stati Uniti). 14
MASSIMO GAGGI TECNOLOGIE CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA 15
MASSIMO GAGGI TECNOLOGIE CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Ma tutti questi scenari non tengono sorprendente, quello di questo ex conto del rischio più grosso: quelli degli manager di Microsoft, visto che Baidu, hacker che prendono il controllo di un che si sta lanciando nel mondo veicolo e lo dirottano o provocano un dell’intelligenza artificiale avendo incidente con un obiettivo criminale (un giudicato ormai «maturo» il business ricatto) o per terrorismo. Le società che della pubblicità online, ha messo in stanno sviluppando l’intelligenza piedi uno sforzo multinazionale artificiale del pilota automatico alleandosi per lo sviluppo delle ovviamente cercano anche il modo di apparecchiature elettroniche con due schermarla dagli attacchi degli hacker, giganti americani dei microchip, Intel e ma i continui furti di dati sensibili negli Nvidia, mentre per la costruzione delle archivi informatici anche di grandi auto robot ha scelto partner in Cina ma gruppi che hanno investito massiccia- anche in Europa (Daimler) e America mente in sicurezza informatica dimo- (Ford). Il monito di Qi Lu, però, riflette strano che l’invulnerabilità in questo una realtà indiscutibile: la tecnologia campo non esiste. sta avanzando più velocemente della Il pericolo principale è il terrorismo: qui capacità dei politici di metabolizzarla e l’allarme è stato lanciato nei giorni delle authority di varare regolamenti scorsi da un gigante dell’high tech che, senza arrestare l’innovazione, cinese, Baidu, secondo il quale il rischio garantiscano comunque ai cittadini un che le auto robot vengano usate per accettabile livello di sicurezza. compiere attentati spingerà prima o poi i governi a introdurre regole severe. Rilanciato dal Financial Times , il monito di Apollo, il programma di self driving di Baidu, ha già fatto il giro del mondo: parlando al Consumer Electronics Show, a Las Vegas, il capo di questo programma, Qi Lu, ha detto che «un oggetto che si muove da solo è per definizione un’arma» potenziale. Cosa che spingerà i governi, se non a proibirne la diffusione, a regola- mentarla. È quindi prevedibile che, per ridurre il proprio livello di vulnerabilità, ogni Paese (o, almeno, quelli principali) vieti la vendita di auto senza pilota gestite da operatori stranieri. Un intervento per certi versi 16
ANNAMARIA TESTA CULTURA ITALIANS - CORRIERE DELLA SERA - © RIPRODUZIONE RISERVATA Leggere e non capire Si chiamano “analfabeti funzionali” se la cavano con la lista della spesa ma non con un bollettino postale, cercano trucchi per nascondere la propria condizione. La colpa? Della scuola. E della pigrizia Cosa c’è scritto? lo stradale o un prezzo, ma non un Confrontate queste due frasi: 1. Il gatto bollettino postale, un grafico, un articolo miagola. 2. Il gatto miagola perché come questo. vorrebbe il latte. Tra i due gatti, e le due Si tratta del 27,9 per cento degli italiani frasi, c’è un confine. Separa le persone tra i 16 e i 65 anni. capaci di leggere e di capire una frase Cioè di quasi uno su tre, secondo i dati come la numero 2 e le persone che oltre Ocse-Piaac del 2016. la numero 1 non vanno. Sono circa 11 milioni di individui. Sono Sono gli analfabeti funzionali: quelli che persone come noi: hanno un lavoro, un possono decifrare un’insegna, un cartel- telefonino, una famiglia, un’automobile. 17
ANNAMARIA TESTA CULTURA CORRIERE DELLA SERA - © RIPRODUZIONE RISERVATA Vanno in vacanza, fanno la spesa e foglio o sullo schermo) e li “fotogra- parlano di politica con gli amici, ma fiamo” a gruppi con lo sguardo. possono informarsi solo per sentito Il nostro cervello li riconosce al volo, li dire. decodifica (cioè risale al significato Sono ingegnose e mettono in atto delle parole), li interpreta (cioè complesse strategie per nascondere o ricostruisce il senso che le parole han- compensare la propria condizione di no, messe assieme), li elabora (cioè analfabetismo funzionale. connette ogni nuova frase con quelle Magari, chiedono aiuto per leggere un che l’hanno preceduta) e si costruisce modulo dicendo che hanno dimenticato una rappresentazione dei contenuti gli occhiali. Intendiamoci: leggere (e del testo, mettendo in gioco tutte le soprattutto capire quel che si legge) è sue capacità logiche, le sue memorie e una prestazione tutt’altro che banale. le sue conoscenze. In un bellissimo libro, intitolato Capire Fa tutto questo ininterrottamente e con le parole, il linguista Tullio De Mauro fluidità, ma solo se è allenato. dice che la parola scritta mette in gioco Altrimenti leggere è una fatica infer- l’intera capacità di intelligenza e di vita nale. di cui siamo dotati. Per chi legge con facilità e con piacere, Quando leggiamo, il nostro cervello l’esempio dei gatti è sconcertante. Ma compie un lavoro complicatissimo, e lo dobbiamo prenderlo sul serio: è tratto fa in infinitesimi di secondo. dal libro, La cultura degli italiani in cui Noi percepiamo e selezioniamo una Tullio De Mauro dice con forza quanto è catena di stimoli visivi (la forma delle pervasivo l’analfabetismo funzionale lettere che compongono le parole sul nel nostro Paese. 18
FEDERICO FUBINI SCIENZA CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Robot guidati dal cervello Giacinto Barresi è un ricercatore di loro elettroencefalogramma. In altri neuroscienze dell’Istituto italiano di termini, è il pensiero che contribuisce a tecnologia di Genova, che ha ottenuto il muovere la macchina tramite la suo dottorato poco più di due anni fa. Di trasmissione dai neuroni a gruppi di recente, gli capita di fare spesso la spola sensori distribuiti su una cuffia. In con Roma. Nella capitale visita alcuni termini tecnici, si definisce un’«intera- malati di Sla, la sclerosi laterale amio- zione» fra il cervello e la macchina, trofica, e parla con i loro familiari. senza che gli ordini espressi dal cervello Barresi non sta semplicemente stu- passino dal corpo. diando questa malattia degenerativa È la nuova frontiera della bio-ingegneria, spietata, che porta chi ne è affetto a molto esplorata nelle grandi università perdere le capacità motorie e poi anche americane, ma tutt’altro che ignota in quella di muovere gli occhi. In modo più Italia. La ricerca su questi aspetti è concreto, il ricercatore dell’Iit sta appli- molto intensa sia all’Iit di Genova, cando sui malati alcune tecniche di l’istituto diretto da Roberto Cingolani, controllo di macchinari — per esempio, che nel Biorobotics Institute della Scuola un computer — sulla base dell’analisi del Superiore Sant’Anna a Pisa. 19
FEDERICO FUBINI SCIENZA CORRIERE DELLA SERA © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel lavoro di Barresi, l’interfaccia cervello (dei topi, per ora) collaborino cervello-macchina serve per alleviare fra loro per prendere decisioni. uno dei grandi problemi dei malati di Mesi fa, quando alcuni ricercatori Sla che muovono solo gli occhi: fissando dell’Istituto di Genova hanno presenta- un cursore su uno schermo possono to all’ambasciata d’Italia a Washington attivare una tastiera che compone il loro lavoro sulle connessioni fra il lettere e parole, ma spesso equivoca cervello umano e dispositivi esterni, in l’ordine. platea c’erano anche alcuni ufficiali del In collaborazione con Fondazione Sanità Pentagono. Hanno ascoltato, non e Ricerca e Fondazione Roma, Barresi hanno posto domande. Ma la loro integra il riconoscimento dei movimenti presenza segnala che, accanto alle oculari con un’interpretazione della funzioni terapeutiche, l’interfaccia volontà del paziente grazie all’analisi cervello-macchina potreb-be avere dell’elettroencefalogramma. anche applicazioni militari. Per ora Il presupposto è disporre di una — restano molto lontane, anche se negli rudimentale, molto parziale — mappa Stati Uniti la Darpa (Defense Advanced di quella rete con 84 miliardi di nodi, Research Project Agency) lavora cioè neuroni, che è il cervello umano: ufficialmente a «neuroprotesi» per più complesso dell’intera rete globale di rimediare la perdita di memoria di 270 Internet. mila veterani con ferite da trauma al Ora i ricercatori dell’Iit stanno cervello. lavorando per estendere l’interfaccia Di recente Nikolas Rose del King’s uomo-macchina per i malati di Sla alla College di Londra, attivo nel comitato possibilità di manovrare un robot. etico dello Human Brain Project Il paziente dovrebbe poterlo azionare europeo, ha denunciato: «Interfaccia tramite lo sguardo, confermato dalla che si stanno sviluppando cercano di sua stessa attività cerebrale. controllare l’attività cerebrale. L’Iit è coinvolto nello Human Brain Questo può facilitare lo sviluppo di Project, il progetto finanziato con un combattenti “aumentati”, le cui inten- miliardo dalla Ue che mira a produrre la zioni codificate a livello neuronale po- simulazione in un supercomputer di un trebbero essere usate per controllare cervello umano. un esoscheletro che non solo protegge Alcuni all’Iit, Stefano Panzeri e la persona — dandogli coraggio e teme- Tommaso Fellin, hanno identificato un rarietà — ma ha anche capacità aumen- metodo per individuare il codice cere- tate». Rose parla di «armi robotiche brale che fa funzionare i cinque sensi. controllate direttamente dal cervello». Il centro di Rovereto dell’Iit con la Non siamo a quel punto. Ma questa Harvard Medical School ha mostrato ricerca è arrivata abbastanza lontano da come 50 neuroni in una certa area del riguardare l’etica. Cioè tutti noi. 20
BEPPE SEVERGNINI ITALIANS - CORRIERE DELLA SERA - © RIPRODUZIONE RISERVATA Le professioni si trasformano: chi non cambia è destinato a essere cambiato È giusto – anzi, sacrosanto – difendere i posti di lavoro. Ma è illusorio pensare che i lavori rimangano gli stessi. Guardatevi intorno: non esiste un mestiere che non si stia trasformando Guardate le vetrine in questi giorni. Halloween è diventato una stagione estetica. Continuo a pensare che la giornata dei Defunti (oggi, 2 novembre) avesse la stessa forza esorcizzante – nel cremasco mangiamo biscotti chiamati “le ossa dei morti” – e un ben diverso senso familiare, morale e religioso. Comunque sia, Halloween s’è imposto. Una festa celtica, esportata negli Usa e reimportata in Europa. Tipico: siamo bravissimi a ricomprare quello che era già nostro. Guardate i negozi, dicevo. Non sono solo la prova di un cambiamento nelle tradizioni; dimostrano quanto stiano mutando le funzioni e le professioni. Le composizioni colorate – zucche e streghe, crisantemi e mostri, gerbere e fantasmi – vengono realizzate dai fioristi, pronti a occupare il nuovo mercato. Non solo spasimanti, matrimoni e funerali: anche commercianti e negozianti. I fioristi non sono gli unici capaci di reinventarsi: basta guardarsi intorno. 21
BEPPE SEVERGNINI ITALIANS - CORRIERE DELLA SERA - © RIPRODUZIONE RISERVATA L’ho fatto anch’io, e non ho dovuto d’insegnamento, dove giovani donne (e guardare lontano. Mio figlio Antonio, 25 qualche uomo) mettono entusiasmo e anni, come molti giovani imprenditori competenza (il mio amato Montessori agricoli, sta rendendo accogliente la l’ha sempre fatto). Pensate quanto campagna lombarda, utilizzando verde poco, invece, sono cambiati i notai e acqua (mai visti tre quintali di lucci (altra professione di famiglia). Hanno tuffarsi in un lago?). Mio nipote Carlo, adottato la tecnologia, certo, ma non 28 anni, dopo aver studiato in Olanda, sono riusciti a trasformarsi in affidabili conduce un orto comunitario a consulenti patrimoniali. Così la Rovereto (Trento), coinvolgendo anche professione è appesa alla volontà del migranti in attesa della decisione sulla legislatore di turno. richiesta d’asilo. Ha installato anche un Hotel per Insetti: “Se gli forniamo un Chi non cambia è destinato a essere tetto, quelli ci danno in cambio i loro cambiato. O a scomparire. servizi: impollinazione, predazione e parassitismo di insetti nocivi”. Mia È difficile immaginare un mestiere che nipote Eleonora, 30 anni, ha preso un sia rimasto immutato. Ecco perché ho negozio di frutta e verdura a Roma e, scritto su 7, due settimane fa, che noi con il fidanzato, l’ha trasformato in un giornalisti dobbiamo reinventarci. Non posto per colazioni, pranzi veloci, vuol dire dimenticare le cose che estratti e succhi: la coda, in certi orari, sappiamo (e dobbiamo) fare: capire arriva nella piazza. cos’è una notizia e un fenomeno, dar loro il giusto peso, spiegarli e raccontarli. Occorrono nuove abilità (skills, in milanese moderno). Organizzare il lavoro, scrivere breve, scrivere lungo, scrivere in un’altra lingua, stare in video (e fare video), parlare in radio, condurre un evento, usare i social in modo professionale. Quindi carta e schermo, palco e redazione, studio tv e giornate di studio (The Economist ne organizza e È giusto – anzi, sacrosanto – difendere i guadagna parecchio). posti di lavoro. Ma è illusorio pensare che i lavori rimangano gli stessi. Tutto questo non ci assicura la Pensate come sono cambiati gli asili: da sopravvivenza professionale. Ma la depositi di bambini a luoghi rende più probabile. 22
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Intervista esclusiva Stefano Boeri Casa antica nel centro di Milano, ascensore con i battenti in ferro, secondo piano, arredo minimalista, lungo tavolo da riunione, plastici di progetti architettonici, due giovani architetti lavorano al Mac: “bevanda o caffè?”. Vediamo Boeri di scorcio al cellulare. Ci sediamo e possiamo cominciare: Come di consueto, iniziamo con una migliore per definire quello che faccio è domanda per conoscere il nostro che sono una specie di caporedattore, personaggio anche da un punto di vista la cosa che so far meglio è scegliere le umano: chi è Stefano Boeri? persone con cui collaborare e valorizzare Un architetto, interista, milanese… nel al massimo il loro talento: faccio un po’ quotidiano sono padre di due figli, e la regia del lavoro… non sono capace anche marito. Credo che il modo di lavorare da solo! 23
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA brillante promessa, solito stronzo e poi venerabile maestro”. La trovo fantastica! Io adesso sono fra il solito stronzo e il venerabile maestro, ma sono stato fino a cinquant’anni brillante promessa e, dai cinquanta ai sessanta, solito stronzo. Adesso, che ne ho 61, sto vedendo un po’ all’orizzonte la prospettiva del venerabile maestro… (ride) Parlava di cosa sono per lei l’architettura e l’urbanistica… VEGETAZIONE BOSCO VERTICALE Sono un modo per immaginare il futuro di uno spazio, sia esso un oggetto, un Boeri, da studente ad architetto fino tavolo, una stanza, un appartamento, ad arrivare ad Archistar: qual è stato il un ufficio, una piazza o una città percorso? intera… è comunque uno sforzo per anticipare il futuro. Quando si anticipa il La vita non ha mai un percorso lineare, futuro si deve pensare anche una ci sono alcune ossessioni che restano e configurazione fisica e spaziale di quel che è bene coltivare, quindi è meglio che futuro, tenendo conto di tutto ciò che sia tu a governarle piuttosto che farti potrà rallentare o accelerare il processo governare da loro. Soprattutto bisogna di cambiamento, rendendolo più o imparare a non negarle, il che non è mai meno vitale. Per me il lavoro semplice, ma a trasformarle in energia dell’architetto rappresenta una specie di positiva. Fra queste c’è stata sensore della vita sociale di uno spazio. sicuramente l’attenzione alla città, che In questo senso è un lavoro bellissimo è stato il motore che mi ha permesso di perché comunque si è sempre tentati scegliere di interpretare l’architettura in dal seguire l’idea della trasformazione, un certo modo, attraverso il mio del nuovo e della discontinuità. Poi a pensiero sulla città, la politica, volte il futuro è radicato in un passato l’organizzazione culturale di eventi... C’è importante, a volte richiede una rottura una famosa frase di Alberto Arbasino, dirompente con la tradizione, ma è qual è la frase? - rivolgendosi alla sua sempre un futuro mutevole. Dipende da segretaria che, puntuale, appare con il che tipo di prospettiva ci si immagina e testo - ecco, diceva: “La carriera della da come lo si costruisce a partire dal vita degli italiani si svolge in tre fasi: presente… 24
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Parliamo adesso dei suoi progetti: lei di lavoro, perché l’occupazione ha progettato il Polo della Ristorazione è ciò che lega una comunità al suo di Amatrice proprio per dare un futuro territorio. Quello che lì si è rotto è alle zone devastate dal terremoto. purtroppo la possibilità di essere Come si può far rinascere zone che produttivi, per i pastori, i ristoratori, gli sono state così danneggiate e agricoltori, gli artigiani, e chi si perennemente vulnerabili? occupava di turismo. Spesso chi è rimasto senza casa non ha Bisogna trovare il modo per spiegare più nemmeno trovato occasione per che si può coabitare col terremoto, un tornare a lavorare in quel territorio: mostro invisibile e mai sopito. mancano i luoghi di lavoro, che sono È necessario dare una vera garanzia di prioritari. sicurezza e oggi è possibile farlo, Ecco perché ad Amatrice abbiamo costruendo abitazioni e strutture in costruito un Polo di Ristorazione dove grado di resistere alle scosse. Il primo ora lavorano più di 130 persone, uno aspetto è la sicurezza, semplicemente spazio che genera lavoro e reddito. deve essere messo in pratica. Ovviamente credo ci siano anche altri Il secondo fattore per ridare vita a aspetti necessari, ma questi due sono quelle zone è ricostruire subito i luoghi fondamentali. “Per me il lavoro dell’architetto rappresenta una specie di sensore della vita sociale di uno spazio”. 25
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Credits foto: Paolo Rosselli | The Blink Fish | Legnolandia The Master Plan by Stefano Boeri Architetti for a new green city that fights air pollution is now under construction in China. The first Chinese Forest City by Stefano Boeri Architetti is turning into reality: a city where offices, houses, hotels, hospitals and schools are entirely covered by plants and trees. Riprendendo il tema del futuro, un costruiti: bisogna progettare nuove altro fronte sul quale lei si sta città. E qui l’idea che queste siano impegnando è quello della Green City completamente costruite sul principio che nascerà per la prima volta in Cina a della forestazione urbana diventa Liuzhou: quanto questo modello può realistica e vincente. essere esportabile su scala mondiale Credo che si possa portare avanti un vista la quasi impossibilità di atteggiamento simile anche nelle città modificare le metropoli attuali? europee, dove è possibile rimettere in L’idea della forestazione urbana si può auge strutture obsolete o zone declinare in modi diversi. abbandonate. In questi casi si deve Ci sono paesi in cui diventa necessario cercare di costruire qualcosa di costruire nuove metropoli, essendo innovativo ma, essendo il problema lì i processi di migrazione dalla dell’inquinamento e delle aree verdi un campagna alla città ormai irreversibili, tema realmente importante, penso che e qui penso alla Cina, ma anche la filosofia della forestazione urbana all’India, luoghi dove non basta pensare possa rappresentare un motore per di utilizzare al meglio gli edifici già interventi di grande qualità. 26
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Nel 2013 è stato invitato a partecipare i sistemi urbani siano continui al gruppo di creativi Narrative for attraverso i vari confini: la Svizzera Europe da Barroso, all’epoca sembra quasi un giardino circondato presidente della Commissione dalle città e ci sono ormai delle intere Europea. Nella relazione finale appare fasce costiere che sono completamente una sua idea secondo cui l'Europa deve edificate, ad esempio il tratto da essere considerata una Megacity Barcellona a Genova o la costa interconnessa da mezzi di trasporto e adriatica. di comunicazione, ce lo spiega? Quindi da un lato, quello geografico, la Prima di rispondere, Boeri ha un’idea costruzione delle città ha occupato per una sua prossima conferenza in completamente tutto il territorio, Spagna (ci andrà qualche giorno dopo, dall’altro oggi è possibile fare, su scala all’IE school of Architecture and Design di un intero continente, l’esperienza del di Segovia, ndr), si confronta nostro movimento quotidiano: brevemente con una sua collaboratrice, possiamo prendere un aereo per andare poi un attimo per ritrovare il filo del a Londra, lavorare la mattina lì e poi discorso e si può riprendere. andare nel pomeriggio a Madrid per Non c’è dubbio che l’Europa assomigli una cena, facendo poi ritorno a Milano ad una grande città territoriale, pur se per dormire. Questo per dire che oggi, immensa, ma le aree costruite e anche nell’esperienza percettiva, nel urbanizzate sono tantissime e sono tempo e nello spazio, l’immagine cresciute tanto negli ultimi trent’anni. dell’Europa è davvero quella di una Una visione dal satellite ci mostra come grande città. “Possiamo prendere un aereo e andare a Londra, lavorare la mattina, nel pomeriggio a Madrid per una cena, con ritorno a Milano per dormire” 27
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Milan (Italy) - Vertical Forest is a model for a sustainable residential building, a project for metropolitan reforestation contributing to the regeneration of the environment and urban biodiversity without the implication of expanding the city upon the territory. It is a model of vertical densification of nature within the city that operates in relation to policies for reforestation and naturalization of large urban and metropolitan borders. Quando è stato assessore ha città come Milano, dove ci sono contribuito alla realizzazione di EXPO tantissimi soggetti diversi e grandi 2015, anche facendo delle critiche sulla eccellenze, che però non erano abituati sua gestione. Come giudica a confrontarsi tra loro. L’Expo in questo quell’esperienza, rispetto agli effetti senso è stato uno "scossone" che ha che ha avuto sulla città? dato a tutti la stessa tempistica. Per La giudico positiva non tanto solo per questo Milano è cambiata in modo quello che è stato l’Expo, un grande spettacolare, in due anni si sono fatte evento commerciale, molto importante cose che non sono state fatte in anche sul piano diplomatico, ma vent’anni: si è concluso il progetto a soprattutto perché tutte le grandi Porta Nuova (riqualificazione della zona energie positive di Milano hanno deciso Garibaldi e Isola, con la costruzione di di lavorare insieme. Tanti soggetti piazza Gae Aulenti e dei grattacieli che diversi hanno letto l’Expo come un definiscono il nuovo skyline milanese, grande traguardo su cui convergere. ndr), si è portata a termine la Darsena, Infatti progetti che erano magari fermi Prada ha costruito la sua Fondazione, da 10 anni, o che erano in corso, hanno Armani il suo museo…tutti interventi per trovato tutti la stessa finalizzazione: cui Expo è stato di fatto un questa è una cosa molto rara per una catalizzatore. 28
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JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Invece che misure adotterebbe coabitazione di culture diverse, tema in riguardo al tema delle periferie, ormai cui la scuola ha un ruolo principale. ricorrente quando si parla delle Per me è periferia sia se una scuola è metropoli moderne e delle loro frequentata esclusivamente da bambini problematiche? appartenenti ad un basso livello sociale, C’è un modo di pensare la periferia sia se gli alunni sono tutti appartenenti legata alla distanza, oppure all’assenza all’alta borghesia cittadina: sono dei servizi. Ci sono infatti quartieri, ambedue situazioni di segregazione. anche centrali, dove mancano ambulatori o mancano scuole - ne è un Parliamo invece del futuro, quali sono i esempio la zona di Via Gola a Milano, a suoi progetti in procinto di prossima poche decine di metri dalla Darsena. Un realizzazione o che sono ancora nel terzo modo però di guardare le periferie cassetto? è quello di pensare alle aree dove c’è Questa è una officina collettiva, quindi una grande omologazione di un certo parlo in prima persona plurale. Stiamo tessuto sociale. facendo molti progetti in Cina, e poi Esistono tante sacche di periferia costruiremo a Parigi, in Olanda e in differenziate per reddito, per tradizione, Belgio dei boschi verticali di nuova per cultura, mentre ciò che rende generazione. Per Milano invece ci interessante la città è invece la varietà e stiamo occupando della nostra idea del l’interazione delle realtà presenti. Fiume Verde (un sistema di parchi Per questo ritengo che sia un disastro lineari continui che occupa gli scali che le scuole siano ormai diventate delle merci dismessi, andando a formare un sorte di collegi specializzati per ceto e lungo sistema verde che attraversa la cultura. città), che ci piacerebbe venisse in parte Sarebbe necessario sicuramente realizzata. E… ci sono tante altre cose lavorare sull’accessibilità e sulla qualità (ride)… ma questi sono forse i progetti a dei servizi, ma soprattutto, sulla cui tengo di più. 30
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Credits foto: Paolo Rosselli | The Blink Fish | Legnolandia Vertical Forest Projet of Milan, Nanjing, Utrecht, Tirana, Lausanne, Paris and the global campaign for Urban Forestry Forêt Blanche designed by Stefano Boeri Architetti will be the first French Vertical Forest, which will be created in the eastern quadrant of the Parisian metropolitan area, in the town of Villiers sur Marne. 31
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Shenzhen and other cities, are reaching a population of 60 million people. Shijiazhuang for its part, has a sad record: it is the city with the highest rate of air pollution in China. A pall of smog and soot rising only a few days a year. The Forest City in Shijiazhuang will be a new city for 100,000 inhabitants. A city of a new generation, capable of becoming a model of sustainable growth in a large country seeing, each year, 14 million farmers migrating to the cities. Vertical forest seeds on Mars It is one of the hypotheses developed by SBA China along with the Tongji University’s Future City Lab to imagine Shanghai in 2117. A great metropolis that will be well flooded by water – if humanity will not be capable to reverse the warming of the planet. Credits foto: Paolo Rosselli | The Blink Fish | Legnolandia 32
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA Amatrice Food Area - “A square. A place where to eat local food specialities, by all means. But also a place to meet up, to play and to stay together, in a multifunctional covered space, with an enormous glass wall with a view of the mountains”. The new square to relaunch the local food economy, part of the project “Amate Amatrice” (Love Amatrice) is a symbol of the renaissance of the town hit by the earthquake in 2016. The Multipurpose and Civil Protection Center of Norcia has been designed by Stefano Boeri Architetti within a larger project for the cultural and economic enhancement of Norcia area, and was realized thanks to the funds of the campaign “Immediate Help. Earthquake in Central Italy 6.0 “, promoted by Corriere della Sera and TG La7. Conceived as a space for Civil Protection, to provide the Municipality of Norcia a safe place for residents to gather during the seismic emergency, the MultipurposeCredits Center was builtPaolo foto: in a little more than| three Rosselli months Fish The Blink and delivered to citizenship on | Legnolandia June 30th, 2017. It is currently being used as a multifunctional center for local associations to resume their activities. 33
JEAN CLAUDE MARIANI INTERVISTA Il Brachiosauro © RIPRODUZIONE RISERVATA dell’incubo ha colto questa cosa. Mi piace la sua visione perché la natura non è solo una cosa esterna, ma riguarda anche una parte della nostra anima, quella meno controllata da noi, forse quella più naturale… perciò Dylan mi suscita qualcosa di particolare. Non Bosco so se lo sai, ma anche Martin Mystère verticale ha dato un’interpretazione del bosco, e Dylan Dog anche quella abbastanza drammatica, nel disegno di Giuseppe un suicidio mi pare: anche lui agisce Montanari sugli stessi temi, soprannaturali e A conclusione di questo bell’incontro, misteriosi. Il bosco suscita una serie di sappiamo che è un grande estimatore paure, curiosità, aspettative… di Dylan Dog, che noi abbiamo ospitato più volte sul Brachiosauro, Ma lei ha delle paure? cosa ci racconta del suo rapporto con Sul bosco ne ho tante… (ride) il bosco è l’indagatore dell’incubo? un esperimento e, quando in È un rapporto molto forte, riprendendo architettura fai una cosa nuova, devi il tema di prima è una specie di tener conto sempre che si corrono dei ossessione. Quello che a me interessa è rischi e… ogni tanto, uno sbaglia. un po’ quello che il maestro Montanari (disegnatore storico di Dylan Dog, ndr) In questo caso non ha sbagliato… ha fatto emergere nella tavola con No, in questo caso speriamo di no… ma Dylan e Groucho che osservano il bosco sai, bisogna aspettare un po’, il tempo verticale: quella dimensione un po’ che si evolvano le cose… perturbante. Il Bosco verticale spesso viene notato per l’aspetto ludico o il piacere estetico, in realtà secondo me ha anche qualcosa di un po’ inquietante, per il fatto che quest’edificio così imponente è interamente popolato da alberi. Un bosco non è sempre un luogo piacevole, è un luogo che ha anche aspetti oscuri. Per spiegarlo c’è un termine tedesco, Il Bosco ovvero “unheimlich”, in inglese Verticale “uncanny”. In italiano “perturbante” Nelle pagine non rende molto, però l’indagatore del fumetto Martin Mystère 34
SIMONA PIZZI INTERVISTA Stefano Boeri Architetti © RIPRODUZIONE RISERVATA Il vissuto degli abitanti In che modo la vegetazione del bosco influenza la sua quotidianità e quindi la sua vita? Sicuramente in maniera positiva, perché alzarsi al mattino e guardare fuori dalla finestra dove appare il verde fa piacere, e poi confesso che tutto cio che ci circonda è bello, al di là delle piante anche il quartiere: vivace, effervescente, sempre in movimento. Anche lo skiline fa Cosa l’ha portata ad abitare il bosco molto, perché riflette dappertutto le luci verticale? sia del mattino, da un lato, sia al La mia attività mi porta quasi tramonto. Io parlo sempre del nostro quotidianamente a viaggiare, ero quindi melo ornamentale, che cambia in tutte stanchissima di viaggiare in macchina e le stagioni: in primavera è fioritissimo, volevo trasferirmi in un appartamento bellissimo, bianco e verde, con tutti i comodo per la stazione con residenze fiorellini bianchi; Poi diventa tutto verde Porta Nuova. Il primo edificio di cui in estate quindi comincia con queste abbiamo letto su internet era il “Bosco mele rosse che fanno un contrasto Verticale”. Appena abbiamo messo piede pazzesco. Lo trovo veramente piacevole, in questo appartamento ci siamo ci rallegra. Anche nel terrazzo sotto- innamorati, vedendo la luce, l’esposi- stante in nostro appartamento ci sono zione. Successivamente è arrivato il due ulivi, quello di destra fa le olive verdi coinvolgimento con le piante, con la e quello di sinistra nere, ed è bello natura vera e propria. vederne nascere i frutti. 35
SIMONA PIZZI INTERVISTA Stefano Boeri Architetti © RIPRODUZIONE RISERVATA E’ vero che tra gli abitanti del Bosco risonanza magnetica all’interno degli può instaurarsi un rapporto particolare ospedali, e la regione a me assegnata è rispetto agli edifici tradizionali? il Piemonte da dove devo andare e Si ho visto degli uccelli, come falchetti o venire costantemente. merli. Su lato del melo del mio vicino ho Quando sono qui mi piace passeggiare visto un nido e si vedeva proprio la per la zona, preferisco questa parte più mamma che portava il cibo agli nuova dell’isola: forse perché la sento uccellini, era veramente carino. più dinamica, più veloce, un po’ come Ce ne sono di diverse specie. Insetti sono io. Sicuramente anche resto del invece no: tutte le cose che leggo sui quartiere è cambiato, più carino pieno social mi fan venir voglia di rispondere a di localini per happyhours, aperitivi tutti tono. sempre in mezzo alla strada. Scrivono: Ah, chissà quante infiltrazioni, E in egual misura ci si allunga verso insetti, zanzare, mosche, formiche… Brera, che è sempre bella da visitare. Credo che siano, non so, incompetenti, invidiosi. No, non ci sono insetti, c’è Nel tempo si è costituita una sorta di qualche cimice, ma come ci sono in comunità del Bosco? qualsiasi condominio, dove c’è del Direi di sì, però ci sono anche molti verde, nel periodo della stagione. No, né stranieri nell’edificio, sportivi, calciatori formiche né infiltrazioni. magari assenti per periodi interi, abbiamo orari e stili di vita diversi. Quali spazi della casa abita e apprezza Ci si vede un po’ di più con quattro o di più? cinque vicini, quelli con cui abitiamo da Sicuramente la zona giorno che ab- più tempo. biamo valorizzato con opere d’arte Adesso che è terminata la palestra bella invece che appesantirlo con dei mobili. grande con tutti gli attrezzi, secondo me Ci sembrava di interpretare il senso di agirà da aggregante per la comunità. un grattacielo anche newyorchese con E poi ora abitano nell’edificio diversi spazi e viste aperte, valorizzandolo ragazzini, è arrivata una famiglia con un come “scatola vuota”, attraverso opere bambino che va nella stessa classe di che amiamo e ci danno emozioni mio figlio che spesso giocano insieme o rispetto a un banale mobile. da noi o da loro. Da abitante del Bosco , che rapporti ha con il quartiere isola? Come è cambiato dopo la costruzione del complesso? Lavoro molto fuori Milano, mi occupo di gestire e organizzare dei service di 36
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