2020 TURISMO CONSAPEVOLE nei luoghi della vita lungo il fiume Lamone - Le Terre del Lamone

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2020 TURISMO CONSAPEVOLE nei luoghi della vita lungo il fiume Lamone - Le Terre del Lamone
Libretto memoriale 2020.qxp_Ordine Luca 04/03/20 17:49 Pagina 1

                                       2020
                                        QUADERNO del
                                        TURISMO
                                        CONSAPEVOLE
                                          nei luoghi della vita
                                        lungo il fiume Lamone
2020 TURISMO CONSAPEVOLE nei luoghi della vita lungo il fiume Lamone - Le Terre del Lamone
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                                                                                                            CIVILTÀ ERBE PALUSTRI

                                                                                                  Manifesto delle

             Le Comunità del Lamone
             verso il Contratto di Fiume

          Prodotti tipici:
          • Marroni (Marradi)
          • Raviggiolo
          • Olio extra vergine d’Oliva (Brisighella)
          • Mora Romagnola
          • Sangiovese - Trebbiano (Romagna)
          • Bursôn (Bagnacavallo)
          • Rambëla (Bagnacavallo)
          • Saba
          • Cocomero di Bagnacavallo
          • Cappelletti
          • Bellecotto
          • Formaggio Bucciatino
          • Piadina
          • Pesce Azzurro
          Artigianato:
          • Ceramica (Faenza)
          • Erbe Palustri (Villanova di B.)
          • Mosaico (Ravenna)
          • Stampa Ruggine (Romagna)

          Il percorso più diretto che collega Ravenna e Firenze, nel tratto Romagnolo, costeggia il Fiume Lamone.                                    Dai fiumi, tuttavia, può scaturire un processo di rigenerazione ambientale, di riqualificazione economica, di inclusione
          Il Fiume è punteggiato da piccoli agglomerati urbani, e le comunità che si raccolgono attorno ai fiumi costituiscono un                    sociale, di riscatto identitario.
          patrimonio inestimabile, ciascuna con le proprie abitudini, i propri ritmi, le proprie attività.                                           Occorre dare più respiro, più spazio ai corsi d’acqua, stringendo un patto, una nuova alleanza fra comunità, cittadini, as-
          I fiumi uniscono e vivificano il territorio, poichè nei fiumi scorre l’acqua e nei loro alvei fluiscono anche la storia, la cultura,       sociazioni, enti locali, enti di governo del territorio e l’ambiente stesso.
          l’identità delle comunità residenti.                                                                                                       Un patto che chiameremo Contratto di Fiume: un accordo che porta le comunità attive, beneficiate dalla presenza del fiume,
          È imponente il patrimonio storico disseminato nel territorio: dal Teatro degli Animosi di Marradi, al Collegio S.Giuseppe                  ad impegnarsi ad un dialogo nuovo, a creare e condividere opportunità ed esperienze, permette di adottare un sistema di re-
          di Fognano; dalle Rocche di Brisighella e Modigliana, alle Botteghe Ceramiche di Faenza; dalla Piazza Nuova, le pievi e                    gole basate su criteri di pubblica utilità, per mezzo del quale tutta la comunità si prende cura del fiume e del territorio.
          i conventi di Bagnacavallo, a Palazzo San Giacomo di Russi; fino agli innumerevoli monumenti di Ravenna. E come non                        È un patto che non disdegna l’attivazione di nuove forme di governance, di pianificazione, di una vasta partecipazione
          ricordare i Musei e centri di educazione ambientale?                                                                                       locale al processo decisionale con il coinvolgimento del maggior numero di soggetti possibile per il raggiungimento degli
          Le attrattive naturalistiche ed ambientali rappresentano una caratteristica rilevante del territorio del Lamone, il cui im-                scopi proposti: dagli enti di gestione del territorio alle associazioni di categoria professionali, dalle associazioni culturali
          pluvio comprende anche parte di tre parchi naturali: Foreste Casentinesi, Vena del Gesso Romagnola e Delta del Po, con                     e ambientaliste al singolo cittadino, tutti possono concorre al processo decisionale di governance territoriale.
          luoghi unici come le zone umide a nord di Ravenna.                                                                                         Il Contratto di Fiume può veicolare la diffusione delle buone pratiche di sostenibilità e lo strumento di risoluzione dei
          Tradizioni come il Mosaico a Ravenna, l'Intreccio delle Erbe Palustri a Villanova di Bagnacavallo, la Ceramica a Faenza, la                conflitti fra proprietari terrieri, agricoltori, enti locali, ambientalisti, eco turisti, pescatori, cacciatori e tutti gli altri portatori
          Tela Stampata a Ruggine e il Merletto a Brisighella simboleggiano la Storia, la Cultura, le Identità delle Terre del Lamone.               di interesse.
          Culla di Cultura, di stili di vita, di qualità, il percorso è costellato da eccellenze gastronomiche quali il Tortello di Patate           Abbiamo bisogno di tutelare meglio il nostro territorio: di prevenire il pericolo idraulico, di irrobustire la rete ecologica, di con-
          di Casaglia, i Marroni di Marradi, l’Olio di Brisighella, il Bartolaccio di Tredozio, il Mandorlato al Cioccolato di Modi-                 servare il patrimonio di biodiversità, di innescare meccanismi mirati anche ad elevare l'offerta economica e turistica locale.
          gliana, il Burson antico vitigno di Bagnacavallo e i cappelletti e la piada impareggiabile di queste Terre.                                Prendiamoci cura del nostro territorio, partendo dai fiumi e costruendo, attorno ad essi, comunità intelligenti e sostenibili.
          Tutto ciò offre opportunità per la fruizione Culturale, Turistica, Gastronomica, Educativa, Ricreativa e Sportiva di tutto                 Il Fiume Lamone, inserito in un contesto ambientale di pregevole impatto paesaggistico, accessibile, con importanti ga-
          il territorio attraversato dal Lamone.                                                                                                     ranzie di sicurezza, può offrire, alle Comunità ed alle Famiglie che vivono lungo il suo corso, opportunità ulteriori di frui-
          Tali elementi possono rivelarsi "giacimenti" e risorse economiche produttrici di ricchezza e benessere, qualora integrate e                zione, ricchezza e benessere.
          promosse all’interno di un contesto paesaggistico riqualificato.                                                                           Gli insediamenti rurali rivieraschi, possono assumere il ruolo di nodi economici nella rete di opportunità turistico – gastrono-
          Ma ciò non accade spontaneamente: ha bisogno di essere progettato e curato dall'uomo, che da sempre lotta con la natura                    mico – ecologica a seconda della loro vocazione: agriturismi, produttori tradizionali, produttori specializzati (bio e non), ecc.
          per aumentare il proprio benessere, spesso con scarsa consapevolezza di ove esso si possa trovare: non nella crescita indi-                Gli itinerari/percorsi, pedonali, ciclabili, ippici, collocati nella fascia fluviale o più complessivamente nella zona di graduale
          stinta, ma nello sviluppo sostenibile.                                                                                                     transizione tra aree urbane e corso d’acqua, costituiscono una forma di rivitalizzazione delle sponde al pari di presidio
          Le criticità e il degrado ambientale si declinano come inquinamento, pericolo idraulico, perdita di biodiversità, compro-                  per il mantenimento ed il controllo dell’integrità delle stesse. La navigabilità di tratti di fiume con kajak o canoe può di-
          missione del paesaggio, riduzione degli spazi di fruizione pubblica.                                                                       ventare l'occasione per conoscere il territorio guardandolo da un'altra prospettiva.

                                                                                                               TUTTO CIÒ PREMESSO
          Gli aderenti al percorso partecipato Lamone Bene Comune, promosso dal Comune di Bagnacavallo e dalla Provincia di Ravenna,
          chiedono alle Istituzioni Metropolitane, Provinciali, Comunali di farsi promotori di un Patto condiviso che porti il Fiume Lamone,
          nella visione unitaria del Contratto di Fiume, ad essere inteso come un contesto territoriale abitato da un'unica Comunità, desiderosa
          di valorizzare un mosaico di eccellenze nel quadro unitario delle TERRE DEL LAMONE, e auspicano il coinvolgimento della Co-
          munità stessa nella sua più ampia accezione nella costruzione di un orizzonte in cui il fiume si collochi come paradigma di sicurezza
          e benessere, meritevole di essere vissuto e curato.
                                                                                                                        info: Tel. 0545 47122
                                                                                            www.fiumelamone.it • www.erbepalustri.it • erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it

                                                                                                                                                 2
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                                        Terre del Lamone
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                   Verso il contratto di fiume
                    I tavoli di negoziazione, attuati annualmente nel percorso partecipativo
               del progetto “Lamone Bene Comune”, continuano a tenere alta l’attenzione
               sulle problematiche relative alla gestione del fiume e alla tutela e
               valorizzazione del suo territorio. L’impegno a perseguire un Contratto di
               Fiume, nel trascorso anno, è pervenuto ad alcuni significativi risultati che
               interessano la sommità arginale del corpo idrico e sono direttamente connessi
               con la sua fruizione.
               Il tratto planiziale del Lamone, che interessa i Comuni di Ravenna, Russi e
               Bagnacavallo, è stato oggetto di un intervento complessivo di riqualificazione.
               Oltre ad accordi per la manutenzione ordinaria della sommità arginale, si è
               provveduto all’implementazione e al rifacimento della cartellonistica e della
               segnaletica informativa con una nuova veste grafica e contenuti in italiano e
               in inglese, caratterizzata dal marchio Terre del Lamone; è stato inoltre
               effettuato il risanamento degli arredi urbani presenti nelle piazzole attrezzate
               lungo il percorso, nonché il capanno e le schermature per il birdwatching
               presenti a Punte Alberete.
               Il tratto immediatamente a monte, che interessa il Comune di Faenza fino
               ad Errano, è stato invece oggetto di un accordo tra la Struttura
               Autorizzazioni e Concessioni Area Romagna e il Comune di Faenza:
               quest’ultimo ha acquisito la disponibilità delle sommità arginali, con la
               possibilità di attuare interventi necessari per la fruizione turistica, ricreativa
               ed educativa. L’obiettivo traguarda la possibilità di realizzare un percorso
               escursionistico, senza discontinuità, tra Faenza e Casalborsetti - Marina
               Romea, le frazioni prossime all’immissione del fiume in Adriatico.
               Al di là dell’indubbio progresso sotto il profilo della valorizzazione, un
               concorso partecipato e convinto dei cittadini, delle associazioni e delle
               organizzazioni per il tempo libero, possono dare concretezza e sviluppare
               diverse opportunità, incrementando la consapevolezza ambientale delle
               comunità locali nelle loro articolazioni organizzate. Una presenza coordinata
               sui luoghi del fiume, unitamente ad un coordinamento incisivo, possono
               condurre ad una migliore sorveglianza per prevenire annose criticità: dalla
               prevenzione dell’abbandono dei rifiuti all’individuazione precoce di presenze
               di colonie indesiderate di istrici, nutrie ed altri animali. Ulteriori progressi
               potranno riguardare aspetti non secondari di un auspicato piano d’azione
               coerente con le operazioni di adattamento e mitigazione nei confronti dei
               mutamenti climatici, al miglioramento della qualità e della gestione delle
               acque, alla rinaturalizzazione del territorio e alla salvaguardia della
               biodiversità e del paesaggio. Rimane sempre di attualità la necessità di
               destinare le acque del fiume per garantire l’equilibrio biologico delle zone
               umide in prossimità della foce.

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                                              Associazione di Volontariato

                                                       Belle figlie
              SOS
                Le relazioni tecnico-scientifiche emerse dal Convegno promosso a Ravenna nel
             novembre 2018 da Unione Bolognese Naturalisti e Federazione Pro Natura hanno
             confermato una situazione di allarmante perdita di biodiversità nelle cosiddette Oasi
             palustri ravennati di acqua dolce: Punte Alberete, Valle Mandriole e Bassa del
             Bardello. Questi ultimi relitti di vasti ambienti palustri che hanno caratterizzato per
             secoli il paesaggio e la storia del territorio afferente le Terre del Lamone, soffrono
             per una serie di problemi legati in parte all’evoluzione naturale, ma ancor più dovuti
             all’impatto delle attività umane. Le profonde modificazioni del paesaggio costiero, con
             la quasi totale distruzione delle dune litoranee, la drammatica riduzione delle zone
             umide palustri, lo sviluppo urbano e soprattutto quello agricolo ed industriale, hanno
             portato ad accentuare il fenomeno della subsidenza del territorio. Un’accelerazione
             dovuta in maniera evidente all’estrazione di enormi quantità di acqua e di gas natura-
             le per usi industriali, che ha provocato un abbassamento del suolo da pochi millimetri
             all’anno a decine di centimetri (soprattutto nel periodo 1960-1990), poi diminuiti, ma
             sempre con effetti significativi in un territorio sensibile per bassa giacitura originale.
                Questo abbassamento ha facilitato l’intrusione di acque saline dal mare Adriatico
             nelle falde acquifere dell’entroterra, tanto che le acque del fiume Lamone possono
             risultare salate fino ad 8 km dalla foce, ossia alla traversa che permette di alimentare
             le Oasi naturali palustri di acqua dolce. La rimozione o lo spianamento delle dune li-
             toranee ha facilitato il superamento della battigia durante eventi di forte mareggiata,
             portando le acque salate a ridosso o addirittura dentro le zone naturali costiere, pi-
             nete e pialasse, mentre l’erosione dovuta alla subsidenza e l’innalzamento del livello
             marino, hanno ulteriormente aggravato la situazione.
                Gli stessi cambiamenti climatici stanno alterando i normali andamenti meteoro-
             logici, con l’aumento di eventi estremi e periodi estivi siccitosi, per la concomitanza
             di temperature più elevate e di minori precipitazioni. A ciò si aggiunge il problema
             dell’alimentazione idrica delle oasi palustri, per la scarsità e la carente qualità delle
             acque fluviali in entrata nei biotopi: oltre al problema della salinità va considerato an-
             che quello della torbidità delle acque, fortemente aumentata negli ultimi decenni
             e le cui cause sembrano potersi ricondurre agli impianti di trattamento dei reflui civili
             presenti nel retroterra.
                Infine, gli effetti della globalizzazione faunistica, con l’invasione recente di nu-
             merose specie animali e vegetali aliene, vanno ad aggravare ulteriormente un quadro
             ambientale già preoccupante e scientificamente inconfutabile.

              Terre del Lamone                           4
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                È evidente la necessità di appropriati interventi volti a mitigare e dove possibile
             rimuovere le cause di questa perdita di biodiversità; se inizialmente poteva sem-
             brare un problema che interessava solo naturalisti e relative Associazioni, ora la
             questione comincia a toccare tutta la popolazione (vedi burrasche con caduta di
             alberi su automezzi, scoperchiamento di edifici, allagamenti e distruzione di stabi-
             limenti balneari...).
                La consapevolezza della gravità del momento sta coinvolgendo anche un crescente
             numero di realtà associative afferenti al progetto “Lamone Bene Comune”, perché
             la realizzazione dell’auspicato “Contratto di fiume” sta mettendo tutti di fronte ad
             un problema non solo di coerenza identitaria e di qualità intrinseca, ma addirittura di
             sopravvivenza. Un esempio per tutti: le erbe palustri della tradizione (paviera, giun-
             co, carice...) stanno rapidamente sparendo nelle oasi e solo la cannuccia di palude
             presenta ancora vasti popolamenti nella Valle della Canna ed a Punte Alberete. Ma
             lo studio comparato delle riprese fotografiche satellitari dei biotopi mostra un’ineso-
             rabile riduzione nel tempo di questa vegetazione palustre di valore storico, in passato
             fonte di sopravvivenza delle popolazioni locali.
                Per questi motivi gli stakeholders del progetto “Lamone Bene Comune” stanno
             valutando le proposte che esperti ed Associazioni hanno avanzato negli ultimi tempi,
             per dare ulteriore visibilità ma soprattutto maggiore forza alle iniziative che si rende-
             ranno indispensabili per frenare questa perdita di biodiversità, che rischia di diventare
             una perdita di memoria storica e di identità culturale di un vasto territorio romagnolo.
                                                   Giorgio Lazzari - Associazione di Volontariato L’ARCA

                      AZIONI PROPOSTE DALLE ASSOCIAZIONI
              A) Acquisizione della concessione di pre-      delle acque e conseguente formula-
                 lievo delle acque ad uso naturalistico      zione di proposte per ridurla/azzerarla;
                 e contemporanea definizione delle E) Attivazione di un progetto di monito-
                 necessarie condizioni qualitative, dei     raggio delle specie di flora e di fauna
                 tempi e delle quantità ottimali per        aliene invasive e definizione di proto-
                 ogni biotopo;                              colli di controllo/eradicazione;
              B) Predisposizione di uno o più bacini F) Definizione di una rete di monito-
                 di pre-sedimentazione delle acque          raggio della falda superficiale appo-
                 fluviali a monte dei punti di alimen-      sitamente dedicata alle zone umide,
                 tazione dei biotopi;                       includendo i punti freatimetrici esi-
              C) Spostamento della traversa sul Lamo-       stenti e realizzati in tempi e da enti
                 ne dalla attuale posizione (circa 8 km     diversi;
                 dalla foce) a valle del ponte sulla S.S. G) Definizione di una rete di controllo
                 Romea, meglio se a valle della linea        dei livelli idrometrici e dei profili di
                 di margine orientale della pineta San       salinità delle acque di tutti i biotopi
                 Vitale;                                     palustri afferenti il tratto terminale
              D) Attivazione di un progetto di ricerca       del Lamone.
                 scientifica sulle origini della torbidità

                                                        5                               Terre del Lamone
                                                                                                           ®
2020 TURISMO CONSAPEVOLE nei luoghi della vita lungo il fiume Lamone - Le Terre del Lamone
Libretto memoriale 2020.qxp_Ordine Luca 04/03/20 17:50 Pagina 6

                                                                                     Marradi
          COMUNE DI MARRADI

          Adagiato nelle colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo e attraversato dalle acque
          limpide del fiume Lamone, Marradi, paese ricco di antiche tradizioni e immerso nella
          natura, apre le sue porte ai visitatori integrando un turismo di tipo storico, culturale e
          naturalistico con gli oltre 120 km di sentieri escursionistici. Posta a metà strada tra
          Firenze e Ravenna, è un luogo ideale dove trascorrere una vacanza tra natura e cultura;
          luogo centrale da dove poter visitare in una sola giornata le maggiori città d’arte in
          Toscana, Emilia Romagna e non solo.
          Da sempre terra di confine tra due regioni dalle quali cattura i sapori e li rielabora con
          un’offerta enogastronomica d’eccellenza, tra cui spicca soprattutto il Marron Buono di
          Marradi IGP.
          Paese natale del celebre poeta Dino Campana, Marradi viene descritta all’interno della
          sua principale opera “Canti Orfici” nella quale
          racconta il profondo legame con la sua terra.
                                                                Tortellini fritti di marroni
          Info: Pro Loco tel. 055 8045170                      Ingredienti
                                                               Per la sfoglia 500 gr. farina
                www.comune.marradi.fi.it                                      20 gr. burro
                lnx.pro-marradi.it (Pro Loco)                                 ½ bicchiere di latte
                                                                              ½ bicchiere d'acqua
                                                                              2 cucchiai di zucchero a velo

                                                               Per il ripieno 500 gr. passato di marroni
                                                                              2 cucchiai di rum
                                                                              2 cucchiai di alchermes
                                                                              2 cucchiai di zucchero a velo
                                                                              1 bustina di vanillina
                                                           Preparazione
                                                           Per il ripieno: castrare i marroni di Marradi e scottarli
                                                           su fiamma viva per 2/3 minuti, utilizzando la padella
                                                           bucherellata (oppure passarli al forno a microonde).
                                                            Quindi procedere alla sbucciatura e bollirli in acqua
                                                            salata per circa un'ora. Scolarli e passarli al setaccio
                                                            molto fine. Alla purea di marroni aggiungere zucchero
                                                             a velo, vanillina, rhum e alchermes (il ripieno deve
                                                             presentarsi piuttosto solido).
                                                             Per la sfoglia
                                                             Setacciare la farina sulla spianatoia e formare la classica
                                                             fontana. Fare attenzione che il latte e l'acqua siano
                                                              abbastanza caldi da sciogliere il burro. Incorporateli alla
                                                              farina e lavorate il composto con le mani fino ad
                                                               ottenere un impasto sodo. Dopo averla fatta riposare
                                                               qualche minuto, tirate la sfoglia e disponete i bocconcini
                                                                di ripieno, rovesciatevi sopra la stessa sfoglia e tagliate
                                                                dei quadratini con l'apposito attrezzo. Friggerli
                                                                 nell'olio di semi bollente e una volta raffreddati
                                                                 cospargerli di zucchero a velo e a piacere con
                                                                  alchermes.

              Terre del Lamone                        6
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                 Collocato in località Crespino del Lamone (600 m s.l.m.), nel comune di Marradi
                 (FI), il B&B La Ginestra è raggiungibile in auto tramite la ex SS 302 Faentina
                 (distante 45 km da Faenza e 55 km da Firenze) e in treno a bordo dello speciale
                 “Treno di Dante”, lungo la paesaggistica ferrovia transappenninica Faenza-Firenze.
                 La linea offre servizio cadenzato da Crespino con le stazioni di Faenza e Firenze S.
                 Maria Novella, raggiungibili in 60 minuti.
                 Il Bed & Breakfast si trova nella piazzetta di Crespino del Lamone, località
                 denominata anche “Paese dell’acqua buona e delle fontane”, nella quale si trovano
                 l’Abbazia Vallombrosana di Santa Maria, risalente all’XI secolo e il vicino Tempio
                 Ossario, edificato in memoria delle 42 vittime dell’eccidio avvenuto nel luglio 1944.
                 A venti minuti è raggiungibile il monumentale castagneto di Pigara posto a dimora
                 dai frati vallombrosani.
i                La colazione della Ginestra è a base di prodotti tipici dell’Appennino, marmellate e
                 crostate di frutti di bosco e di marroni di Marradi, affettati, pecorino e ricotta.
                 La località offre itinerari e passeggiate di diverse difficoltà, percorsi per mountain
                 bike, raccolta di funghi, frutti di bosco e castagne, il piacere della balneazione alla
                 sorgente del fiume Lamone, l’esercizio della pesca e della caccia.
                 Il Circolo la Ginestra di Crespino del Lamone promuove mensilmente una giornata
                 nel nostro Appennino, con passeggiate, pranzo e visite alle località e partecipazione
                 alle iniziative ricreative e culturali.
                 Le nostre camere offrono nove posti letto in sistemazioni a scelta con bagno privato
                 e letto matrimoniale o letti singoli.

                                                 Prezzi per notte comprensivi di generosa prima
                                                 colazione con prodotti tipici locali:
                                                 Camera con bagno per 1 persona              € 40,00
                                                 Camera con bagno per 2 persone              € 60,00
                                                 Camera con bagno per 3 persone              € 70,00
                                                 Riduzione per 2 o più notti e bimbi sino a 12 anni.

                                                                                  Info e prenotazioni:
                                                                               Piazza Don Trioschi, 2
o                                                                           Crespino del Lamone (FI)
a                                                                    Tel. 0545 25580 - 333 8931093
d
 e                                                                        rigo.antonellini@gmail.com
ni                                                                           bblaginestra.jimdo.com
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rli                                                                                 B&B La ginestra
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                                                           7                           Terre del Lamone
                                                                                                          ®
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                           A Brisighella ci
                           sono bellissimi, son tre castelli,
                           quando li vedi sono gioielli,
                           ma se li conti diti sembrano tre,
                          “I Castelli di Br
                                             più non ce n’è...
                                                                               Brisighella
                                              isighella” Zecchin
            COMUNE                                              o d’Oro 1977
         DI BRISIGHELLA

          Incastonata nella valle del Lamone tra il fiume e le colline gessose del Parco della Vena
          del Gesso, Brisighella vi attende con innumerevoli eventi gastronomici e culturali.
          Porta orientale del Parco con il rifugio Ca’ Carnè, vi dà la possibilità di camminare
          attraverso la storia, passando dal medioevo al periodo preistorico.
          Brisighella è raggiungibile in auto percorrendo la strada provinciale per Firenze e in
          treno con la linea ferroviaria Faenza - Firenze. Il turista che decide di soggiornarvi ha
          la possibilità di scoprire ogni giorno una nuova meta o un prodotto da assaggiare.
          Le sagre di primavera e il “Festival dei Cammini e Camminatori in Romagna” aprono
          le attività annuali. I principali eventi estivi da “Brisighella Romantica”, “Brisighella
          Vintage” e “Calici sotto le Stelle” che fanno parte del Sogno d’Estate brisighellese,
          accompagnano il turista in luoghi ameni e freschi dove trascorrere le giornate. Le sagre
          autunnali ricordano l’antico vivere contadino con la produzione, la raccolta e la
          conservazione delle derrate alimentari. L’inverno, caratterizzato da luci di Natale e altre
          iniziative legate alla festività, rappresenta un momento di pace e serenità interiore.
          Per i camminatori proponiamo: il Sentiero dell’olio, il Sentiero degli alpini, alcune tappe
          del Cammino di Sant’Antonio e del Viæ Misericordiæ, il Cammino di Dante e i
          numerosi sentieri CAI. Le guide AIGAE e le guide del Parco, insieme ad
          accompagnatori dei vari cammini, vi faranno vivere momenti magici lungo questi
          sentieri.
          Le guide e gli accompagnatori turistici vi condurranno
          attraverso una miriade di luoghi dove vivrete la storia,
          l’arte e la cultura di questo borgo medioevale, uno dei più
          belli d’Italia, Città dell’olio e Bandiera arancione TCI.

          Per info:                                                               foto di Alessandro Leporesi
          Proloco tel. 0546 81166
          iat.brisighella@racine.ra.it
          www.brisighella.org
          Consorzio olio D.O.P. Brisighella
          Federica Assirelli
          tel. 0546 81103
          www.brisighelladop.it
          Per i Cammini
          Luciano Albonetti 335 6646192
          www.ilcamminodisantantonio.it
          Oliviero Resta 345 4540524
          Giordano Bezzi 327 4233183
          www.camminodante.com
          Marcello Molignoni 340 3438322
          Il Piccolo 0546 22608
          www.viaemisericordiae.org                                8
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          vini • sapori • cultura
                                                          Paesaggi pittoreschi, sapori unici, borghi
                                                          affascinanti, tesori culturali e un’ospitalità
                                                          autentica fatta di tradizioni più forti dello
                                                          scorrere del tempo. Lungo la Strada della
                                                          Romagna piccole e grandi meraviglie
                                                          danno vita alla terra del buon vivere, dove
                                                          il benessere è una scelta quotidiana.
                                                          Abbracciando l’intera Provincia di
                                                          Ravenna, dalla media valle del Senio e del
          Lamone, la Strada della Romagna scende verso la Via Emilia tra dolci colline
          punteggiate da vigneti, oliveti, frutteti e attraversando la Vena del Gesso, spina dorsale
          dell’omonimo Parco regionale. Proseguendo lungo la pianura, con tracce della
          centuriazione romana, giunge fino alla costa, dove il Parco Regionale del Delta del Po,
          le millenarie saline di Cervia e la splendida Ravenna con le sue grandi cattedrali ricche
          di mosaici, offrono emozioni uniche. Lungo questo percorso agriturismi, B&B,
          ristoranti, cantine e produttori artigianali propongono eccellenze enogastronomiche
          ricche di sapori e fedeli alle antiche tradizioni di origine contadina. I salumi di Mora
          Romagnola, il formaggio squacquerone Dop, i frutti dimenticati e le erbe aromatiche
          di Casola Valsenio, l’olio l’extravergine di Brisighella Dop, lo scalogno Igp di Riolo
          Terme e il sale dolce di Cervia sono solo alcuni dei tesori della tavola da gustare con
          un buon calice di vino: Albana o Sangiovese? Trebbiano o Cagnina? Pagadebit o
          Bursôn? Centesimino o Famoso? Dietro ogni scelta c’è una storia, dietro a ogni storia
          un sapore e un’emozione capaci di conquistare fin dal primo istante.
          Info:
          Strada della Romagna
          Tel. 0546 691298
          info@stradadellaromagna.it
          www.stradadellaromagna.it
              Strada della Romagna

                                                        9                            Terre del Lamone
                                                                                                        ®
2020 TURISMO CONSAPEVOLE nei luoghi della vita lungo il fiume Lamone - Le Terre del Lamone
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                                                                         Consulta del Volontariato
                                                                              e delle Associazioni
                                                                     della Romagna Faentina ODV
          La Consulta del Volontariato e delle Associazioni della Romagna Faentina ODV si
          propone come riferimento alle varie associazioni di volontariato e promozione sociale
          di tutti i comuni aderenti all’Unione: vallata del Lamone (Brisighella e Faenza) e vallata
          del Senio (Casola Valsenio, Riolo Terme, Castel Bolognese, Solarolo).
          Nella continua ricerca di una fattiva collaborazione fra le varie associazioni, si è resa
          promotrice di ampi progetti che trasversalmente permettono di riunire molte attività
          condivise; in particolare, nel 2019, il progetto di riferimento è stato “La forza della
          fragilità”, volto al reinserimento sociale e lavorativo delle persone in condizione di
          fragilità attraverso l’impegno in attività di volontariato (come ad esempio la cura del
          verde e degli argini fluviali) e di orientamento al lavoro.
                                Prosegue il progetto “Il Lamone? Un quaderno per conoscerlo”
                                rivolto agli alunni della scuola primaria, che in compagnia di
                                Martino il pescatore possono scoprire il fiume, quale importante
                                bene comune da apprezzare pienamente percorrendone gli argini
                                e seguendo “L’anello dei 4 ponti” (percorso promosso dalla
                                Consulta nel 2009). Un progetto che, con lievi modifiche, può
                                essere adattato per quasi tutti i fiumi e le città.
                                I giovedì di luglio la Consulta cura il “Mercatino dei bambini”,
                                a settembre organizza la “Festa delle Associazioni” mentre a
                                dicembre il “Pranzo di Natale” aperto a tutte le persone sole o
                                in difficoltà.
                                La Consulta collabora quotidianamente con l’Associazione Per
          gli altri Odv, Centro di servizio per il volontariato della
          provincia di Ravenna che ha il compito di fornire alle
          associazioni un supporto per qualificare e far crescere il
          volontariato (www.perglialtri.it). Offre l’uso di locali per
          incontri e manifestazioni. Negli ambienti della Consulta si trova
          anche il Centro di documentazione “Don Tonino Bello”, una
          biblioteca, emeroteca, videoteca e ludoteca specializzata su
          argomenti di pace, volontariato, emarginazione, ecologia ed
          educazione alla mondialità, con prestito gratuito aperto a tutti.

          Via Laderchi, 3 - Faenza (RA) - Tel. 0546 27206
          consultavolontariatofaenza@racine.ra.it
          www.consultavolontariatofaenza.it
          Apertura al pubblico: giovedì 9.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00.
          Disponibile telefonicamente dal lunedì al venerdì.

        COMUNE DI FAENZA    Dal 1996 al servizio del Terzo Settore

               Terre del Lamone                                          10
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                                                               A
                                                               ARTE49      a Faenza, lo spazio
                                                               espositivo e commerciale delle
                                                               ceramiste Maria Elena Boschi e
                                                               Milena Scarpelli, è un laboratorio
                                                               vetrina dove trovare sculture e
                                              manufatti realizzati principalmente in ceramica.
                                              La bottega è nata dalla comune passione per la
                                              ceramica e diverse esperienze in fiere, laboratori e
                                              mostre sul territorio che hanno portato le due
                                              ceramiste a creare un negozio dedicato a pezzi
                                              originali realizzati a mano, dal gioiello alla scultura
                                              d’arredo in stile faentino.
                                              È possibile visitare il laboratorio ad entrata libera
                                              nei giorni di apertura o su appuntamento.

                                                                                             Info:
                                                                   Via Torricelli 7 - Faenza (RA)
                                                                                Tel. 338 2572805
                                                                   elenaboschi@elenaboschi.com
                                                                         www.elenaboschi.com
                                                                                    Arte49Faenza

                                                    11                           Terre del Lamone
                                                                                                    ®
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                           Da Raffanara a Vico de Russia
          PRO LOCO RUSSI
                                                           Un percorso nell’arte e nella storia

          Punto di partenza è Palazzo San Giacomo, dove già
          esisteva sin dal 1154 in località Raffanara la chiesa dei
          Canonici Regolari di Santa Maria in Porto dedicata
          all’apostolo Giacomo. I Rasponi nel 1664 acquisirono
          questi beni per realizzare la loro residenza estiva.
          Percorrendo l’antica strada del Fiumazzo si raggiunge la
          Villa Romana, testimonianza della storia bimillenaria
          del nostro territorio, il cui impianto di villa rustica (I-II sec. d.c.) è completamente
          leggibile e i mosaici pavimentali ne dimostrano l’importante eleganza. Scendendo
          invece dalla vecchia via Matrara all’altezza di Boncellino, dove al traghetto operava il
          padre di Stefano Pelloni - il brigante tristemente conosciuto come il Passatore - si
          arriva alla città di Russi passando davanti all’antico oratorio del Ss. Crocifisso e al
          cimitero, dove nella parte storica, risalente alla metà dell’Ottocento, sono seppelliti i
          figli illustri di Russi che hanno contribuito al Risorgimento italiano, fra tutti Luigi
          Carlo Farini e Alfredo Baccarini. Raggiunto il centro storico si trova il mastio
          dell’antica rocca polentana risalente al 1371, al cui interno vi è il Museo Civico con
          l’antiquarium della Villa Romana e l’esposizione del fondo archivistico “Alfredo
          Baccarini”.
          Il palazzo San Giacomo, la Villa Romana ed il Cimitero storico potranno essere visitati
          con accompagnamento gratuito dei volontari della Pro Loco di Russi durante i seguenti
          appuntamenti:

          PALAZZO SAN GIACOMO E VILLA ROMANA
          domenica 5 aprile e domenica 10 maggio
          Partenza visite guidate: ore 15.00 - 15.45 - 16.30 - 17.15
          L'ingresso alla Villa è regolato secondo le norme della biglietteria MIBAC

          CIMITERO STORICO E VILLA ROMANA
          Giornate Europee del Patrimonio, domenica 20 settembre: ore 15.00 e ore 16.30

          Aperture serali straordinarie di Palazzo San Giacomo
          in occasione della III edizione di Lallabay (ultimo week end di agosto)
                                                                                             Info:
                                                                      proloco@comune.russi.ra.it
                                                                                Tel. 0544 587670
                                                                      (mart. e ven. ore 10 -11.30)
                                                                      cultura@comune.russi.ra.it
                                                               Tel. 0544 587642 (orari di ufficio)

                                                          MIBAC - Polo Museale Regione E-R
                                                          presso Villa Romana tel. 0544 581357

              Terre del Lamone                       12
                                 ®
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          Pro Loco Bagnacavallo
          “A tal proposito potrei soggiungere diverse cose, ma dirò quest’una sola in memoria della nostra Patria,
          chiamata Bagnacavallo non per altro, se non perché ivi erano acque curative de’ cavalli, onde Tiberio
          Augusto l’edificò per tal comodo, e perciò si suol chiamare in latino Tiberiacum”.
                                                                                TOMASO GARZONI

          La Pro Loco Bagnacavallo si è posta l’obiettivo di tutelare e valorizzare il territorio e le
          tipicità locali, comprendendo anche le persone che, per meriti particolari, si prodigano
          per il benessere materiale e culturale dei concittadini e che vengono insigniti del titolo
          di soci onorari benemeriti.
          Le varie manifestazioni che la Pro Loco organizza sono finalizzate ad arricchire le
          conoscenze degli abitanti del territorio di Bagnacavallo e dintorni (conferenze a tema,
          mostre, ecc.), a far scoprire le ricchezze della città anche al di fuori dei confini comunali
          (Spirito e Materia e altre iniziative enogastronomiche), a promuovere la tutela e
          valorizzazione del patrimonio culturale architettonico e a realizzare progetti condivisi
          in favore della nostra comunità che vengono organizzati in collaborazione con
          l’Amministrazione Comunale e/o altre Associazioni.

          Per essere informati sulle iniziative e manifestazioni promosse dalla Pro Loco
          Bagnacavallo visitate il sito:
          www.prolocobagnacavallo.it

          apertura: mercoledì, sabato e domenica
                     dalle 10.00 alle 12.00
          Tel. 0545 62040
          proloco.bagnacavallo@gmail.com
             Pro Loco Bagnacavallo

                                                            13                               Terre del Lamone
                                                                                                                ®
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                                     Oasi Podere Pantaleone

            Il Podere Pantaleone è situato a Bagnacavallo lungo la via omonima, laterale di via
            Stradello. Un tempo di proprietà della famiglia Pirazzoli, soprannominata
            “Pavlèna”, il Pantaleone è stato acquistato dal Comune di Bagnacavallo nel 1988.
            Istituito come oasi naturalistica nel 1989 (Area di Riequilibrio Ecologico), dal 2006
            è anche Sito di Importanza Comunitaria.
            Fino agli anni Cinquanta il podere era del tutto simile ai fondi che lo circondavano,
            organizzato con la “piantata”, con vecchi filari di vite sostenuti e dominati da grandi
            alberi capitozzati e, tra un filare e l’altro, lunghe strisce di terra coltivate a grano,
            orzo ed erba medica. Poi, in pochi anni, il paesaggio intorno venne trasformato
            dalle nuove tecniche agricole, mentre il podere conservò il suo aspetto perché il
            proprietario decise di non passare alle colture intensive e di non utilizzare
            fitofarmaci e concimi chimici.
            Nel corso degli anni i filari alberati si sono estesi spontaneamente creando un bosco
            interrotto solo da piccoli spazi erbosi. La flora e la fauna tipiche della Pianura
            Padana, almeno fino al dopoguerra, trovano l’ambiente naturale ideale, dando vita
            ad un’area di oltre nove ettari di grande interesse paesaggistico e naturalistico. Al
            suo interno si trovano tanti fiori spontanei ormai introvabili e animali di ogni tipo.
            L’oasi è dotata di percorsi con pannelli didattici, campo di grano con fiori spontanei
                                                                                                        s
            di una volta, stagno con piante acquatiche, anfibi e rettili rari.
            Iniziative:
            2, 9, 16, 23, 30 maggio e 6, 13 giugno
                                                                                                        p
            Natura nella notte - Itinerario notturno nel bosco tra le lucciole.
            26, 27 settembre e 3, 4 ottobre
            Il vino dal bosco alla cantina - Visite in oasi sulle tracce della
            piantata e di antichi vitigni e in cantina con degustazione di vini
            tipici.
            22 novembre
            Festa degli alberi - Percorso tra gli alberi secolari con merenda
            e piccoli alberi dell’oasi in omaggio.
            Apertura dal 5 aprile all’11 ottobre 2020
            domenica e festivi con ingresso gratuito
            orari: aprile-maggio e settembre-ottobre 14.30-18.30, giugno 15.30-19.30
                    (chiusura in luglio e agosto)
            Visite guidate su appuntamento anche in altri giorni.

            Info, prenotazioni e aggiornamento sui programmi:
            Ufficio Informazioni Turistiche dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna
            Tel. 0545 280898 - Tel. 347 4585280 Oasi
            turismo@unione.labassaromagna.it - info@poderepantaleone.it
            http://ceas.labassaromagna.it/ - www.poderepantaleone.it

              Terre del Lamone                        14
                                 ®
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                                                                 CHI SIAMO
                                              Siamo un’associazione culturale attiva nel territorio
                                              di Bagnacavallo dal 2016; in questo arco di tempo
                                              abbiamo realizzato più di venti appuntamenti con
                                              artisti, incontri a tema, eventi aperti alla città. Il
                                              nostro territorio di riferimento è quello delle arti e
                                              dello spettacolo, la nostra ambizione è quella di
                                              educare il cittadino e lo spettatore ad avvicinarsi ai
                                              processi culturali e artistici, fornendo strumenti e
                                              occasioni per aiutare a leggerli e a farsene partecipi.

                 Una biblioteca e un
              archivio per conoscere,
           esplorare, studiare e stupirsi.
              Uno spazio accogliente
              per lasciare, prendere e
              barattare testimonianze
               e oggetti spettacolari.

     spostata
            Un giardino dove allenarsi
               a scrivere e osservare.
             Dove la memoria incontra
               le forme del presente.

     p.     Dove tracciare una mappa
           teatrale del nostro territorio.
                    Dove educarsi
                                              Per questo abbiamo avviato percorsi formativi e
             all'ascolto e alla visione.
                                              didattici, rivolti a specialisti, ad amanti delle varie
                                              forme di rappresentazione, a tutti i cittadini.
                   Serate a tema,             Ci interessa conoscere a fondo il nostro territorio
                  serate a sorpresa.
                                              - geografico, sociale e culturale - e le sue declina-
              Perché anche l'effimero         zioni storiche; consideriamo la MEMORIA bene
                    lascia tracce.            comune per eccellenza e vorremmo aiutare a co-
                                              struire memoria, attraverso il dialogo fra genera-
                                              zioni, la raccolta di testimonianze orali e il
                                              censimento di spazi e manifestazioni spettacolari
                                              o, in accezione più ampia, festive che scandiscono
                                              la vita delle nostre comunità.
                                              Abbiamo una meravigliosa biblioteca specialistica:
                                              la Biblioteca Teatrale Molinari, inserita nella rete
                                              bibliotecaria di Romagna e San Marino.
                                              Realizziamo visite guidate attraverso gli scaffali, i
                                              titoli - più di 5000! - e gli autori che la popolano.
        Via Farini, 23 - Bagnacavallo (RA)    La biblioteca è il nostro luogo di incontro e
                 Tel. 0545 62536              condivisione: condivisione di saperi, esperienze,
            Apertura della biblioteca:        desideri.
           martedì 15-18; giovedì 9-12        Vi aspettiamo!
          info@labottegadellosguardo.it
         www.labottegadellosguardo.it

                                                    15                            Terre del Lamone
                                                                                                     ®
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                                             Nel 744 d.C. il re Longobardo Liutprando regalò al
                                             Vescovo di Faenza duecento ettari di bosco e palude,
                                             il cosiddetto magnum forestum.
                                             Bagnacavallo sorge al centro di questo territorio che
                                             la storia ha segnato come luogo di sentimenti forti
                                             e contrastanti, dove turbolenza e ospitalità, odio e
                                             amicizia non hanno conosciuto mezze misure e dove
                                             si sono raggiunte espressioni di altissima
                                             gastronomia.
                                             Nel 1999 nasce il Consorzio Il Bagnacavallo per la
                                             valorizzazione dei prodotti tipici del nostro distretto:
                                             i grandi autoctoni vini Bursôn® e Rambëla® in tutte
                                             le loro espressioni, aceto, saba, distillati, birra
                                             artigianale da rifermentazione con lieviti del vino
                                             Bursôn, carni e salumi di suini tradizionali e di Mora
                                             Romagnola, confetture, fiori recisi e altri vini
                                             bianchi, rossi e frizzanti del territorio.
                                             È possibile trovare, degustare ed acquistare i nostri
                                             prodotti in molti esercizi locali, presso le singole
                                             aziende ma anche direttamente presso la nostra sede
                                             all’Ecomuseo delle Erbe Palustri ed eventualmente
                                             prenotare cene o pranzi a tema con cucina tipica del
                                             territorio in abbinamento ai nostri vini.
                                             Numerosi sono gli eventi organizzati ogni anno dal
                                             Consorzio in collaborazione con le amministrazioni
                                             locali e l’Ecomuseo.

                                                                                           Sede:
                                                               c/o Ecomuseo delle Erbe Palustri
                                                                                Via Ungaretti, 1
                                                                 Villanova di Bagnacavallo (RA)
                                                                  Sergio Ragazzini 338 2894968
                                                             consorzioilbagnacavallo@gmail.com
                                                                www.consorzioilbagnacavallo.it
                                                                            Burson Bagnacavallo

              Terre del Lamone                      16
                                 ®
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          Principali eventi 2020
          A che punto siamo? - 17a edizione (marzo, aprile, maggio)
          Manifestazione nata nel 2004, da un’idea dell’enologo Sergio Ragazzini, in cui ogni
          anno viene scelto il miglior Bursôn etichetta nera (la riserva) in commercio, tra tutti
          quelli proposti dalle aziende che fanno parte del Consorzio. Attraverso una fase
          eliminatoria sviluppata in varie serate, organizzate sotto forma di cena con degustazione
          alla cieca, vengono selezionati i produttori che si scontreranno nella serata finale, aperta
          al pubblico (su prenotazione), che decreterà il miglior Bursôn dell’anno.
          Nel mese di novembre, il vincitore affronterà quattro fra i vini più famosi e blasonati
          d’Italia nel corso di una degustazione alla cieca il cui scopo è proprio quello di valutare
          l’autoctono bagnacavallese nei confronti dei migliori vini nazionali.

          La Piazza in Tavola, Bagnacavallo - 12a edizione (30 maggio)
          Premiazione del miglior Bursôn etichetta nera uscito vincitore dalla finale dell’edizione
          2020 della sfida “A che punto siamo?”.

          Verticale di vino Bursôn, Bagnacavallo - 7a edizione (settembre)
          Degustazione guidata di 5 annate storiche del prezioso vino bagnacavallese, in occasione
          della Festa di San Michele (partecipazione a numero chiuso, su prenotazione).

          Le più importanti cantine del Consorzio saranno inoltre presenti a:
          Vinitaly    54a edizione del Salone internazionale dei vini e distillati
                      Verona dal 19 al 22 aprile.
          Enologica Salone del vino e del prodotto tipico dell’Emilia-Romagna
                      Palazzo Re Enzo, Bologna (ottobre).

                                                      17                           Terre del Lamone
                                                                                                      ®
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          Nasce nel 1997, dall’idea del giornalista Giorgio Menna, come logo della Rassegna
          Enogastronomica Internazionale “Week End & Sapori”, un originale format di
          gemellaggio di culture, sapori e territori fra due diverse regioni d’Italia o d’Europa.
          Oggi il principale mandato dell’Associazione ENOGÀ è soprattutto quello di
          promuovere le produzioni e i produttori d’eccellenza, attraverso la creazione di eventi
          a carattere turistico - enogastronomico, e la partecipazione attiva ad incontri, rassegne,
          fiere specializzate e trasmissioni radiotelevisive. Una presenza importante nel panorama
          agroalimentare italiano, che, avvalendosi di voci autorevoli del comparto tra cui
          sommelier, norcini, gourmet, chef e giornalisti, intende essere un vero e proprio punto
          di riferimento sia per il consumatore finale, che per gli addetti ai lavori.
          Numerose le attività di cui ENOGÀ si avvale tra cui:
          • Premio Internazionale ENOGÀ (14ª edizione Marina di Ravenna - giugno 2020)
          • Itinerari enogastronomici d’Italia e d’Europa
          • Guida ristoranti e ristoratori by ENOGÀ
          • Lo Spettacolo Enogastronomico
          • Corso “Gli stilisti del gusto”
          • Il Network dei Sapori
          • Il Paniere ENOGÀ
          • I Sapori dell’Arte

          Progetti concreti che trovano una loro collocazione anche
          nei canali mediatici di cui ENOGÀ ne è al contempo
          interprete e autrice quali:
          - la trasmissione radiofonica
            “ENOGÀ Sapori & Profumi alla Radio”,, giunta al 16° anno di programmazione;
          - la striscia televisiva quotidiana di
            “ENOGÀ in Viaggio” e il portale enoga.it
                                                                      Unisciti
                                                                                      a noi!
          Info: ENOGÀ - Via Chiusa, 17 - Bagnacavallo (RA)
                Tel. 338 8586771 - info@enoga.it
                www.enoga.it
              Terre del Lamone                       18
                                 ®
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                                                    19             Terre del Lamone
                                                                                      ®
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                                                     Molino Quercioli
          Siamo un Molino a conduzione
          familiare dal 1940 e produciamo farine
          di grani teneri esclusivamente prodotti
          nel nostro territorio e coltivati da
          agricoltori locali.
          Il grano lo acquistiamo direttamente
          dall’agricoltore, lo immagazziniamo nei
          nostri silos e lo maciniamo nel nostro
          Mulino ogni giorno: così si ottiene un
          prodotto a filiera corta e a km 0.
          Le nostre farine sono prive di qualsiasi additivo, coloranti e conservanti.
          Abbiamo farine tradizionali tipo “0” e “00”, meno raffinate tipo “1”, “2” e integrale.
          Inoltre produciamo anche farine macinate a pietra integrali con grani antichi, farro
          e orzo.
          Nel nostro negozio adiacente al Molino, potete trovare tutto questo e molto altro.
          Siamo a Bagnacavallo in Via Destra Canale Inferiore, 9 lungo il bellissimo percorso
          ciclopedonale del Naviglio.
          Orari di apertura:
          dal lunedì al venerdì       8.00 - 12.00
                                     14.30 - 18.30
          sabato                      8.00 - 12.00
          Chiuso sabato pomeriggio e domenica.

          Info: Tel. 0545 61223
                Via Destra Canale Inferiore, 9
                Bagnacavallo (RA)

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            Azienda Agricola Pattuelli
            Seguendo il corso del fiume Lamone, all’altezza di Villanova di Bagnacavallo, si
            trova l’Azienda Agricola Pattuelli, esperti produttori di asparagi, orticole e frutticole
            da ben tre generazioni.
            La nostra azienda lavora in regime di “lotta integrata volontaria”, facendo cioè un
            minor uso di prodotti fitosanitari rispetto all’agricoltura convenzionale.

            Da qualche anno abbiamo una linea di conserve e confetture, rigorosamente senza
            conservanti, prodotte con frutta e verdura coltivata presso la nostra azienda.
            Possediamo, inoltre, piccoli allevamenti di ovini, bovini e suini.

            Nel nostro nuovo punto vendita trovate ogni giorno frutta e verdura appena
            raccolta dai campi limitrofi e salumi preparati utilizzando le carni degli animali da
            noi allevati.

            Il punto vendita si trova a Bagnacavallo in via Cogollo 11/B.
            Aperto dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.30.

            Ci trovate anche presso i seguenti mercatini dei produttori:
            Ravenna, piazza della Restistenza - lunedì e giovedì pomeriggio.
            Faenza, piazzale Pancrazi - venerdì pomeriggio.
            Lugo, piazza della Rocca - sabato mattina.

            Info:
            Via Aguta, 8 - Villanova di Bagnacavallo (RA)
            Mario 348 7837144
            Stefano 340 2483075
            Simona 348 7293386
               @Ortofrutta Pattuelli
               Ortofrutta Pattuelli

                                                       21                           Terre del Lamone
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                                                                        Traversara
                                          La farmacia vegetale della tradizione romagnola
                                        Utilizzo delle piante medicinali tra empirismo e scienza

          L’utilizzo delle erbe per curarsi o ad uso alimentare risale alla notte dei tempi.
          Oggigiorno si tende sempre più a trascurare gli effetti che le erbe che ci circondano
          possono avere sul nostro organismo.
          Dedicando una mostra alle piante officinali della nostra zona vogliamo attirare
          l’attenzione sui benefici che si possono ricavare da un corretto e attento utilizzo delle
          stesse, che possiamo trovare spontanee lungo il fiume Lamone o coltivare nell’orto.
          Di erbe officinali si parla già nella storia greca con Dioscoride, per arrivare al botanico
          bagnacavallese Pietro Bubani, alla famiglia dei “Zambutèn” originaria di Villanova che
          curava con i famosi “Pcôn”, fino allo sviluppo odierno del commercio delle erbe
          officinali.
          Le schede delle varie piante ne chiariscono le caratteristiche, le proprietà, gli usi e le
          indicazioni, e le curiosità nate nella tradizione romagnola.

          Info: Angelo Ravagli 338 4965956
                aravagli@gmail.com
                www.traversarainfiore.it

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          38ª Festa della
          Primavera in Fiore
          dal 27 marzo al 5 aprile 2020

          La 38a edizione della Festa della Primavera in
          Fiore presenta spettacoli per grandi e piccoli,
          intrattenimenti musicali, cultura e svago.
          Venerdì 27 marzo si inaugura la mostra
          intitolata “La farmacia vegetale della
          tradizione romagnola” che illustra le principali
          erbe officinali della nostra zona.
          L’Universitê de’ Dialèt terrà gli “Esami di
          dialetto romagnolo” con conferimento di un
          diploma.
          Non mancheranno le specialità del nostro
          fornitissimo e rinomato stand gastronomico
          in cui ritrovare i veri sapori delle specialità
          romagnole.
          Si potranno gustare piatti tradizionali come i
          cappelletti o lasciarsi tentare da alcune
          golosità come la costata di maiale, la trippa e
          lo gnocco fritto con squacquerone.

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          Associazione Culturale
         Civiltà delle Erbe Palustri
                                           Ecomuseo delle Erbe Palustri
                                           Etnoparco Villanova delle capanne
          Villanova di Bagnacavallo, situata lungo l’argine sinistro del fiume Lamone,
          anticamente faceva parte di un complesso sistema territoriale di corsi d’acqua e zone
          umide. I primi abitanti di quei luoghi sfruttarono le modeste risorse che l’ambiente
          offriva loro, avviando la raccolta e la lavorazione di erbe spontanee con le quali realizzare
          varie tipologie di manufatti.
          Nel corso degli anni questa originale forma di artigianato si è sviluppata fino a divenire,
          tra Ottocento e Novecento, una delle principali imprese economiche della zona.
          L’Ecomuseo delle Erbe Palustri conserva memoria di quel “saper fare”, di quella stagione
          produttiva e documenta il contesto ambientale ed economico in cui il paese viveva.
          L’Ecomuseo è parte dei Musei Civici del Comune di Bagnacavallo e la gestione è
          affidata all’Associazione Culturale Civiltà delle Erbe Palustri.

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               La collezione dell’Ecomuseo è distribuita su quattro piani con
                                                                                       Associazione Culturale
               un percorso di visita che comprende:                                   Civiltà delle Erbe Palustri

               • sala didattica con video introduttivo che sintetizza le vicende
                 storiche, ambientali e produttive del territorio;
               • ricostruzione della casa-laboratorio, cucina e luogo di lavoro dove gli
                 artigiani del “Cantiere aperto”, durante le visite guidate, presentano dal
                 vivo le antiche tecniche di lavorazione dell’erba di valle;
               • supporti multimediali e testimonianze del mondo della valle e della
                 comunità villanovese;
               • sala immersiva con proiezione degli ambienti vallivi più belli del Parco
                 del Delta del Po;
               • sezioni espositive dei cicli produttivi delle cinque erbe (tifa, giunco
                 lacustre, carice, canna palustre, giunco pungente), i cui manufatti
                 costituiscono la raccolta di intrecci più ricca d'Europa, e sezione del legno
                 nostrano (salice e pioppo);
               • sezione dedicata alle costruzioni in canna palustre e al suo impiego in
                 bioedilizia;
               • “Giocare con niente”: raccolta di giochi di una volta costruiti con materiali
                 naturali e di recupero.
               L’area esterna dell’Ecomuseo ospita l’Etnoparco “Villanova delle Capanne”,
               una sezione espositiva all’aperto, nella quale sono state ricostruite le
               principali tipologie di costruzioni rurali in canna palustre e l’orto-giardino
               dei fiori e degli odori dimenticati.

               Servizi
               Visite guidate e laboratori didattici (su prenotazione).
               Accessi facilitati per diversamente abili.
               Sala convegni, servizio caffetteria, sala conviviale con cucina per pranzi al
               sacco, assaggi di prodotti tipici, cucina tradizionale, genuina e di qualità.
               Apertura: dal martedì al venerdì 9.00 -13.00
                         Sabato 9.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
                         Domenica 10.00 - 13.00 e 15.00 - 18.00
                         Chiuso il lunedì, 25 e 31 dicembre, 1 gennaio,
                         le due settimane centrali di agosto

               Ingresso: intero € 2,00 - gratuito: bambini fino a 10 anni, disabili e
                                       accompagnatori, soci ICOM, guide turistiche.
                                             Contatti:
                                             Via Ungaretti, 1 Villanova di Bagnacavallo (RA)
                                             Tel. 0545 47122 - 47951
                                             erbepalustri.associazione@gmail.com
                                             erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it
                                             www.erbepalustri.it

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                                     Godo e Bassa Romagna
          Slow Food è una grande associazione internazionale no profit impegnata a ridare il
          giusto valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi,
          grazie ai saperi di cui sono custodi territori e tradizioni locali.
          Ogni giorno Slow Food lavora in 150 paesi per promuovere un’alimentazione buona,
          pulita e giusta per tutti.
          Oggi Slow Food conta su una fitta rete di soci, amici e sostenitori in tutto il mondo
          grazie e con i quali:
          • difendiamo il cibo vero
          • promuoviamo il diritto al piacere per tutti
          • ci prepariamo al futuro
          • valorizziamo la cultura gastronomica
          • favoriamo la biodiversità e un’agricoltura equa e sostenibile
          La Condotta Slow Food Godo e Bassa Romagna organizza cene, degustazioni, corsi,
          convegni ed eventi a pochi chilometri da casa tua.

                                                              Slow Food Godo e Bassa Romagna
                                                                            Via della Chiesa, 17
                                                                 Villanova di Bagnacavallo (RA)
                                                             slowfoodbassaromagna@gmail.com
                                                                               Tel. 347 4524084

                                                                         Per ricevere i programmi
                                                                            delle nostre iniziative:
                                                                           www.slowfoodgodo.it
                                                                   @slowfoodgodoebassaromagna
                                                                   @slowfoodgodoebassaromagna

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          Circolo Arci Casablanca
          In cammino ora e sempre

          Nel corso del 2019 il Circolo Arci Casablanca, in collaborazione con Trail Romagna e
          l’Ass. Culturale Civiltà delle Erbe Palustri, ha dato il via al Cammino di San Romualdo,
          un cammino a tappe che da Sant’Alberto porterà in sette anni fino a Camaldoli.
          Il primo tratto è partito dal luogo ove sorgeva l’antica isola del Pereo e, seguendo
          l’argine sinistro del Lamone, ha fatto tappa a Bagnacavallo presso il monastero di San
          Giovanni Battista. Sabato 3 ottobre si terrà la seconda tappa del cammino che partendo
          da Palazzo San Giacomo di Russi raggiungerà Faenza, visitando i luoghi che hanno
          visto la presenza dei monaci camaldolesi.
          Questo è solo uno dei vari filoni di lavoro, studio e attività portati avanti dal Circolo,
          che si rende disponibile anche per momenti di socialità e convivialità. Lo scorso anno
          la sala ha ospitato più volte la “Compagnia del Porcello”, rinnovando l’antico rito del
          maiale, un tempo riserva di grasso e vita per le famiglie di Villanova e non solo; ciccioli,
          fegato con la rete, ossa, dôlz mörs, ... perché de pörc u n’ s’ bóta veja gnit! Si rinnoverà poi
          anche quest’anno la festa dell’8 marzo con la strepitosa “Paella delle Donne”.
          Non c’è tregua per il Circolo Arci Casablanca che si riconferma un utile spazio per il
          paese; non troppo piccolo, non troppo grande ma a misura di paese e aperto a tutti per
          il bene comune, l’inclusività, l’accoglienza e la solidarietà.
          Il Circolo Arci Casablanca organizza            Attività 2020
          battesimi, compleanni e feste, coordina
          l’invio di aiuti a favore della promozione      Tutti i Martedì Tombola
          dei diritti delle donne, di popoli oppressi,    Tutti i Giovedì Ballo
          in caso di calamità naturali e a famiglie       6 gennaio Befana dei bambini con
          del paese bisognose. Il Circolo sviluppa                    “I Genitori di Babbo Natale”
          anche studi, pubblicazioni, raccolte di         Febbraio Carnevale dei Genitori e Bambini
          memorie di villanovesi, documentazioni          8 marzo     Festa della Donna
          video dedicate a lavoranti palustri,            Maggio      Serata di raccolta fondi a scopo benefico
          partigiani, donne e continua il lavoro
                                                          Durante i mercatini “La Soffitta in Piazza”
          sulla figura di Giovanni Acuto, John
                                                          e la “Sagra delle Erbe Palustri”
          Hawkwood, che realizzò a metà del
                                                          apertura del “Ristoro di Acuto”
          1300 la strada che porta il suo nome,
          l’Agùda, la via Aguta che mena a Glorie.        Ottobre    Notte Rossa
                                                          Dicembre - Festa della U.S. Calcio di Villanova
          Via della Chiesa, 10                                     - Meeting Nordic Walking
          Villanova di Bagnacavallo (RA)                           - S. Silvestro con “I Boys”
          Tel. 0545 49633 - 339 7611282                            - Feste dell’Anpi e convegni dell’Arci
          ombrettacortesi@gmail.com                                  Provinciale
          danmorelli56@gmail.com                                   - Festa con la “Compagnia del Porcello”

                                                         27                             Terre del Lamone
                                                                                                           ®
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