PIANO COMUNALE DI ATTUAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIO - COMUNE DI GHEDI ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE
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COMUNE DI GHEDI Provincia di Brescia ASSESSORATO ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE PIANO COMUNALE DI ATTUAZIONE DEL DIRITTO ALLO STUDIO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 23/03/2017
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 INDICE INTRODUZIONE PAG. 3 LINEE D’INDIRIZZO POLITICO-AMMINISTRATIVE PAG. 4 LEGISLAZIONE IN TEMA DI DIRITTO ALLO STUDIO PAG. 5 FINALITA’ DEL PROGETTO DI ATTUAZIONE PAG. 10 ANALISI DELLA RETE SCOLASTICA PAG. 11 POPOLAZIONE SCOLASTICA PAG. 14 CALENDARIO SCOLASTICO 2016/2017 PAG. 15 CONTRIBUZIONE DEGLI UTENTI AI SERVIZI SCOLASTICI PAG. 16 TRASPORTO SCOLASTICO PAG. 19 PEDIBUS PAG. 21 SERVIZIO VIGILANZA ENTRATA/USCITA DELLE SCUOLE PAG. 22 SERVIZI DI ENTRATA ANTICIPATA ED USCITA POSTICIPATA PAG. 23 SERVIZIO REFEZIONE SCOLASTICA PAG. 24 SERVIZIO DI ASSISTENZA ALL’AUTONOMIA PAG. 30 FORNITURA GRATUITA LIBRI DI TESTO ALUNNI SCUOLA PRIMARIA. PAG. 33 I CONTRIBUTI REGIONALI-DOTE SCUOLA PAG. 34 BORSE E RICONOSCIMENTI AL MERITO ASSEGNATI DAL COMUNE PAG. 36 CENTRI RICREATIVI ESTIVI PAG. 38 BANCA DEL TEMPO PAG. 40 INTERVENTI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO PAG. 43 INTERVENTI A FAVORE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO PAG. 48 INTERVENTI A FAVORE DELL’ISTITUTO SUPERIORE PAG. 51 INTERVENTI A FAVORE DELLA SCUOLA MATERNA PARROCCHIALE PAG. 51 EDILIZIA SCOLASTICA PAG. 52 CONSUNTIVO FINANZIARIO ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PAG. 54 PREVENTIVO FINANZIARIO ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PAG. 55 RIFERIMENTI UFFICIO PUBBLICA ISTRUZIONE PAG. 57 Pagina 2 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 INTRODUZIONE Per l’attuazione del Piano di Diritto allo Studio gli Enti Locali sono chiamati ad erogare i servizi scolastici essenziali e complementari; alla rimozione degli ostacoli economico – sociali; a collaborare alla programmazione di progetti integrativi, educativi e formativi per alunni, famiglie e insegnanti, a contribuire al miglioramento della qualità dell’offerta formativa delle scuole del territorio. Il principio di fondo seguito è quello di riconoscere il punto cardinale nel fornire strumenti per l’educazione, nella sua accezione più ampia, unito a quello di equità e di rispetto delle persone e delle famiglie, pervenendo ad un Piano di Diritto allo Studio che ulteriormente arricchisca quanto già di positivo si sviluppa all’interno delle scuole e, più in generale, all’interno della Comunità. L’approvazione del presente Piano è frutto di un continuo e sincero confronto fra i diversi attori che concorrono alla sua definizione ed attuazione: amministrazione, scuola, famiglia e più in generale il contesto territoriale. La costante condivisione e la stretta collaborazione, da un lato, il rispetto dell’autonomia e delle competenze di ciascun soggetto coinvolto, dall’altro, permettono di affrontare ed intervenire in modo efficace anche nelle quotidiane necessità. Sicuramente, la particolare situazione economica - finanziaria attuale, i rigidi vincoli di contenimento della spesa pubblica e la decurtazione dei trasferimenti statali, nonché l’aumento della domanda di servizi, in particolare con misure di tutela delle fasce più deboli, hanno determinato una necessaria riorganizzazione ed un’equa distribuzione delle risorse, con conseguente razionalizzazione degli interventi. A ciò si aggiunge la sottrazione di risorse da parte dello Stato centrale alla scuola pubblica, che ha indotto gli istituti scolastici ad avanzare maggiori richieste agli enti locali per sopperire alle gravi carenze finanziarie. L’impegno dell’Amministrazione Comunale di Ghedi è costante e risulta essere tanto più importante se rapportato alle sempre più minori disponibilità economiche con un maggior numero di servizi da garantire, con conseguente e necessaria attenzione massima alla qualità della spesa ed alla valutazione della reale efficacia degli interventi. Se è vero che il presente Piano descrive un’ottimizzazione dei finanziamenti economici, qualificando la spesa, è pur vero che delinea un consistente impegno per le richieste di assistenza educativa, quali i servizi scolastici primari ed il servizio di assistenza all’autonomia, nonché le azioni a sostegno della famiglia e della genitorialità. Da parte mia e di tutta l’Amministrazione Comunale, un ringraziamento agli studenti, alle loro famiglie, agli insegnanti e al personale ausiliario, tutti quotidianamente attivi per garantire una buona qualità della vita scolastica. Ringrazio, inoltre, la solerzia degli Assessorati a vario titolo interessati e dell’Ufficio Pubblica Istruzione per il prezioso lavoro quotidiano, Adele Pea e Linda Piovani, quest’ultima per la professionalità e la disponibilità profuse per la stesura e buona riuscita del presente documento. L’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Vighi Pagina 3 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 LINEE DI INDIRIZZO POLITICO-AMMINISTRATIVO PER LA STESURA DEL PIANO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO A.S. 2016/2017 Legge Regione Lombardia n. 31 del 20.03.1980, art. 2: "Il diritto allo studio è assicurato mediante interventi diretti a facilitare la frequenza nelle scuole materne e dell’obbligo; a consentire l’inserimento nelle strutture scolastiche e la socializzazione dei minori disadattati o in difficoltà di sviluppo e di apprendimento; ad eliminare casi di evasione e di inadempienza dell’obbligo scolastico; a favorire le innovazioni didattiche ed educative che consentono una ininterrotta esperienza educativa in stretto collegamento tra i vari ordini di scuola, tra scuola, strutture parascolastiche e società; a fornire un adeguato supporto per l’orientamento scolastico e per le scelte degli indirizzi dopo il compimento dell’obbligo di studio; a favorire la prosecuzione degli studi ai capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, nonché il completamento dell’obbligo scolastico e la frequenza di scuole secondarie superiori da parte di adulti e lavoratori studenti". Il Piano per il Diritto allo Studio è il documento di programmazione e di indirizzo della politica scolastica del Comune. Esso prevede, in primo luogo, gli interventi ed i servizi scolastici attivati dal Comune, finalizzati a favorire la frequenza ai diversi ordini di scuola da parte degli alunni. La programmazione ricerca di ottimizzare al meglio le risorse economiche/finanziarie disponibili, nonché quelle umane e strumentali, con l’obiettivo di raggiungere un soddisfacente livello dei servizi erogati e di assegnare, con precisi criteri, le risorse economiche essenziali per la realizzazione di progetti ed interventi. Pagina 4 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 LA LEGISLAZIONE IN TEMA DI DIRITTO ALLO STUDIO I riferimenti normativi che riguardano il DIRITTO ALLO STUDIO. COSTITUZIONE della REPUBBLICA – art. 3 ed art. 34 “La scuola è aperta a tutti; l’istruzione inferiore è obbligatoria e gratuita; Lo Stato si rende garante di questo diritto mediante interventi diretti a favorire la partecipazione di tutta la popolazione senza alcuna discriminazione”. COSTITUZIONE della REPUBBLICA art. 117 L’istruzione è materia corrente su cui spetta alle Regioni la potestà legislativa, salvo che per la determinazione dei principi fondamentali, riservata alla legislazione dello stato. LEGGE N. 382 DEL 22.07.1975 “Norme concernenti l’ordinamento regionale e l’organizzazione della pubblica amministrazione”. La legge contiene una delega per il trasferimento delle funzioni amministrative agli Enti Locali. DECRETO LEGISLATIVO N. 616 DEL 24.07.1977 “Attuazione della delega di cui all’art. 1 della legge 22.07.1975, n. 382”. Attua il trasferimento alle Regioni ed agli Enti Locali delle funzioni amministrative nella materia indicata dall’art. 117 della costituzione, fra le quali al Capo VI, l’assistenza scolastica. L’art. 42 descrive il contenuto della funzione amministrativa relativa all’assistenza scolastica, indicando che concerne a “ tutte le strutture i servizi e le attività destinate a facilitare mediante erogazione di provvidenze in denaro o mediante servizi individuali o collettivi, a favore degli alunni di istituzioni scolastiche pubbliche o private, anche se adulti, l’assolvimento dell’obbligo scolastico, nonché, per gli studenti capaci e meritevoli ancorché privi di mezzi la prosecuzione degli studi; gli interventi di assistenza medico - psichica; l’assistenza ai minorati psicofisici e l’erogazione gratuita dei libri di testo agli alunni delle scuole elementari”. L’art. 45 indica che sono soppressi i patronati scolastici ed ha attribuito ai Comuni le funzioni amministrative in materia di “Assistenza scolastica “che devono essere svolte secondo le modalità previste da apposita legge regionale. LEGGE N. 517 DEL 04.08.1977 Art. 2 ed art. 7 per quanto concerne l’assistenza socio - psicopedagogica, libri e materiale didattico, sostegno alla programmazione educativa didattica. L.R. REGIONE LOMBARDIA N. 31 DEL 20.03.1980 “Diritto allo studio- Norme attuative”: l’art. 2 dispone che il Diritto allo Studio è assicurato a tutti gli studenti mediante interventi diretti per: − facilitare la frequenza nelle scuole materne e dell’obbligo; − consentire l’inserimento nelle strutture scolastiche e la socializzazione dei minori disadattati o in difficoltà di sviluppo e di apprendimento, − eliminare casi di evasione e di inadempienza dell’obbligo scolastico, − favorire le innovazioni didattiche ed educative che consentono un’ininterrotta esperienza educativa in stretto collegamento tra gli ordini di scuola, tra scuola, strutture parascolastiche e società, Pagina 5 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 − fornire un adeguato supporto per l’orientamento scolastico e per le scelte degli indirizzi dopo il compimento dell’obbligo scolastico, − favorire la prosecuzione degli studi ai capaci e meritevoli anche se privi di mezzi, nonché il completamento dell’obbligo scolastico e la frequenza di scuole secondarie superiori da parte di adulti e di lavoratori studenti CIRCOLARE REGIONALE APPLICATIVA DELLA LEGGE REGIONALE N. 31/1980 Precisa che gli “interventi per il Diritto allo Studio, rivolti a soggetti portatori di handicap” assumono carattere prioritario rispetto ad ogni altro intervento. LEGGE N.70 DEL 06.06.1980 “Norme sugli interventi regionali per la realizzazione di opere di edilizia scolastica”. DECRETO LEGISLATIVO N. 297 DEL 16.04.1994 “Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione relative alle scuole di ogni ordine e grado”. LEGGE N. 59 DEL 15.03.1997 “Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della Pubblica Amministrazione e per la semplificazione amministrativa”. L’art. 21 introduce l’Autonomia delle istituzioni scolastiche come elemento fondamentale della riorganizzazione dell’intero sistema formativo (art. 21 c.1). L’autonomia si esplica sia nelle sue connotazioni organizzative: flessibilità, diversificazione, efficienza e efficacia del servizio scolastico, integrazione e miglior utilizzo delle risorse e delle strutture, introduzione di tecnologie innovative e coordinamento con il contesto territoriale (art. 21 c 8) ; sia nelle sue connotazioni didattiche finalizzate al perseguimento degli obiettivi generali del sistema nazionale di istruzione: scelta libera e programmata di metodologie, strumenti, organizzazione e tempi di insegnamento (…omissis) comprensiva l’eventuale offerta di insegnamenti opzionali, facoltativo o aggiuntivi e nel rispetto delle esigenze formative degli studenti. (art. 21 c. 9). Nell’esercizio dell’autonomia organizzativa e didattica le istituzioni scolastiche realizzano (…omissis) ampliamenti dell’offerta formativa che prevedono anche percorsi formativi per gli adulti, iniziative di prevenzione dell’abbandono e della dispersione scolastica, iniziative di utilizzazione delle strutture e delle tecnologie anche in orari extrascolastici ai fini del raccordo con il mondo del lavoro. (art. 21 c. 10). L’Ente locale è quindi coinvolto e identificato come interlocutore privilegiato e determinante nelle scelte organizzative poste in essere dai singoli istituti; una di queste è senza dubbio rappresentata dalle difficoltà derivanti dall’inserimento negli ambienti scolastici dei bambini stranieri con gravi carenze nell’apprendimento della lingua non disgiunte e aggravate, il più delle volte, da situazioni di profondo disagio. DECRETO LEGISLATIVO N. 112 DEL 31.03.1998 “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti Locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”. Art. 135 L’istituzione scolastica ha “come oggetto la programmazione e la gestione amministrativa del servizio scolastico, fatto salvo il trasferimento di compiti alle istituzioni scolastiche previsto dall’art. 21 della legge 15.03.1997 n. 59. Pagina 6 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 Art. 136 definisce la programmazione e gestione amministrativa del servizio scolastico come “l’insieme delle funzioni e dei compiti volti a consentire la concreta e continua erogazione del servizio di istruzione”, e ne fa seguire un elenco. Gli articoli 137, 138 e 139 definiscono le competenze dello Stato le deleghe alle Regioni e i trasferimenti alle Province ed ai Comuni. Permangono poi in capo al comune le funzioni concernenti l’assistenza scolastica attribuite dal D.P.R. n. 616/77 e quelle concernenti l’edilizia scolastica (art. 3 Legge 11.01.1966, n. 23). DECRETO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA N. 275 DEL 08.03.1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”. L’art. 3 prevede che, ogni istituzione scolastica disponga, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), documento che esplica la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro autonomia. L’art. 9, stabilisce che le istituzioni scolastiche, singolarmente, collegate in rete o tra loro consorziate, realizzino ampliamenti dell’offerta formativa che tengano conto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà in cui sono inserite, coordinandosi con eventuali iniziative promosse dagli Enti locali, in favore della popolazione giovanile e degli adulti. L’ente locale entra a pieno titolo nel sistema dell’istruzione quale interlocutore nell’attuazione del diritto allo studio delle istituzioni scolastiche, delle famiglie e degli studenti. LEGGE N. 62 DEL 10.03.2000 “Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all’istruzione”. L’art. 1 comprende nel sistema nazionale di istruzione anche le scuole paritarie private definite dall’art. 2 come le “ istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola dell’infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia di cui ai commi 4 ( progetto educativo a norma con i principi costituzionali, ambienti e strutture conformi alle normative vigenti, garanzia del funzionamento degli organi collegiali, possibilità di iscrizione di tutti gli studenti in possesso di un titolo di studio valido per l’iscrizione alla classe che intendono frequentare, rispetto delle norme per l’inserimento di studenti portatori di handicap, costituzione di corsi completi ad iniziare dalla prima classe, che il personale docente sia fornito di titolo di abilitazione) 5 (le scuole paritarie sono soggette alla valutazione degli esiti) e 6 (il Ministero della pubblica istruzione accerta la permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità). LEGGE COSTITUZIONALE N. 3 DEL 18.10.2001 “Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione”. Ha innovato il governo e la gestione del sistema educativo di istruzione e formazione. In particolare ha ridistribuito le competenze e le responsabilità tra i Comuni, Province, Regioni e lo Stato. In ambito istruzione è riservata allo Stato la legislazione inerente le norme generali (art.3), mentre sono ritenute materia di legislazione concorrente quelle relative all’istruzione, salva l’autonomia delle istituzioni scolastiche. LEGGE N. 53 DEL 28.03.2003 (RIFORMA MORATTI) “Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull’istruzione scolastica e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale”. Pagina 7 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 DECRETO MINISTERIALE N. 61 DEL 22.07.2003 “Introduzione lingua inglese ed alfabetizzazione informatica nei primi due anni della scuola primaria”. DECRETO LEGISLATIVO N. 59 DEL 19.02.2004 “Definizione delle norme generali relative alla scuola dell’infanzia e al primo ciclo dell’istruzione, a norma dell’articolo 1 della legge 28.03.2003 n. 53”. Sulla scorta della possibilità di modifica dell’iter formativo di ogni allievo, la riforma prevede una nuova figura chiamata tutor nominato per ogni classe della scuola primaria e secondaria di primo grado. Dopo la licenza della scuola secondaria di primo grado il tutor consiglia l’indirizzo della scuola superiore da frequentare. Il tutor tiene i rapporti con le famiglie per assicurare la continuità didattica. CIRCOLARE APPLICATIVA MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA DEL 5.3.2004 N. 29 - MORATTI “Decreto legislativo 19 febbraio 2004, n. 59 – Indicazioni e istruzioni “. Fornisce, fra le altre, ulteriori indicazioni sulla funzione del tutor quale figura di particolare importanza dell’orientamento scolastico e nel rapporto fra scuola e famiglia. DECRETO LEGISLATIVO N. 226 DEL 17.10.2005 Norme generali ed i livelli essenziali delle prestazioni sul secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione ai sensi della legge 28.03.2003 n. 53. LEGGE N. 296 DEL 27.12.2006, FINANZIARIA 2007 - FIORONI L’articolo 1, comma 622, detta norme riguardanti l’obbligo di istruzione che viene elevato a 10 anni. Passaggio importante per il sistema scolastico che si allinea con i sistemi dei Paesi dell’Unione Europea. LEGGE N. 40 DEL 02.04.2007 “Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. 31 gennaio 2007, n.7”. L’articolo 1 stabilisce alcune modifiche apportate, all’art. 13 del D.L. 31.01.2007 n. 7 recante norme riguardanti il riordino degli istituti tecnici e professionali; la riduzione del numero degli attuali indirizzi; il riordino dei sistema dei licei; le modalità di definizione delle erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici di ogni ordine e grado, statali e paritari senza scopo di lucro appartenenti al sistema nazionale di istruzione di cui alla legge 10.03.2000, n.62. LEGGE REGIONALE N. 19 DEL 06.08.2007 “Norme sul sistema educativo di istruzione e formazione della Regione Lombardia”. Sostituisce, senza abrogare, la L.R. n. 31/1980, legge sul Diritto allo Studio. DECRETO M.P.I. N.139 DEL 22.08.2007 - FIORONI “Regolamento recante norme in materia di adempimento dell’obbligo scolastico di istruzione, ai sensi dell’articolo 1, comma 622, della Legge 27.12.2006, n. 296”. Pagina 8 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 DECRETO LEGGE N.112 DEL 25.06.2008 – RIFORMA GELMINI L’art. 15 del “capo V” detta disposizioni inerenti il costo dei libri scolastici per le scuole del 1° ciclo di istruzione e per gli istituti di istruzione di 2° grado. L’art. 64, comma 1, dispone che, a decorrere dall’anno scolastico 2009-2010, sono adottati interventi e misure volti ad incrementare, gradualmente, di un punto il rapporto alunni/docente, da realizzare comunque entro l’anno scolastico 2011/2012, per un accostamento di tale Rapporto ai relativi standard europei tenendo conto anche delle necessità relative agli alunni diversamente abili. LEGGE N. 133 DEL 06.08.2008 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25.06.2008, n. 112”. Indicazioni sui percorsi di istruzione e formazione professionale. DECRETO LEGGE N. 137 DEL 01.09.2008 “Disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”. Detta disposizioni in merito alla valutazione del comportamento degli studenti – introduce nella scuola primaria l’insegnate unico - prevede disposizioni sull’adozione dei libri di testo e l’orario scolastico settimanale. DECRETO LEGGE N. 154 DEL 07.10.2008 “Disposizioni urgenti per il contenimento della spesa sanitaria e in materia di regolazioni contabili con le autonomie locali”. L’art. 3 “Definizione dei piani di dimensionamento delle istituzioni scolastiche rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali” , comma 1, da indicazioni sui piani di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche, rientranti nelle competenze delle regioni e degli enti locali. In base a tale articolo i piani di ridimensionamento delle istituzioni scolastiche devono essere ultimati, già a decorrere dall’anno scolastico 2009-2010, entro e non oltre il 30 novembre di ogni anno. LEGGE N. 169 DEL 30.10.2008 “Conversione in legge, con modificazioni, del D.L. n. 137/01.09.2008, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università”. L’articolo 2, comma 2, introduce la valutazione degli alunni mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. L’articolo 3, comma 1-bis, specifica che nella scuola primaria, i docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione. L’articolo 7-bis detta disposizioni in materia di provvedimenti per la sicurezza delle scuole. LEGGE N. 107 DEL 13.07.2015 “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.” LEGGE REGIONALE 26.05.2016 N. 14 –LEGGE DI SEMPLIFICAZIONE 2016 L’art. 4 (modifiche alla L.R. n. 19/06.08.2007) stabilisce che i Comuni curano la fornitura gratuita dei libri di testo alle famiglie degli alunni della scuola primaria attraverso il sistema della cedola libraria, garantendo la libera scelta del fornitore da parte delle famiglie stesse. Pagina 9 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 FINALITA’ DEL PROGETTO DI ATTUAZIONE Il Piano Diritto allo Studio valorizza l’incremento dell’offerta formativa con particolare riferimento a: • formazione degli studenti alla cittadinanza attiva, al rispetto delle regole di convivenza civile e alla legalità; • sostegno agli studenti per garantire il successo formativo; • interventi di aiuto alle famiglie e sostegno alla genitorialità; Per il raggiungimento di queste finalità, alla luce di quanto disposto a livello normativo e nell’osservanza delle richieste avanzate dagli Organi Collegiali dell’Istituto Comprensivo Statale di Ghedi, l’Amministrazione garantisce: • Piano di intervento finanziario del diritto allo studio 2016/2017 per le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado e 2° grado; • Supporto alla frequenza scolastica e al funzionamento: - refezione scolastica; - scuolabus; - trasporto per uscite didattiche; - tempo anticipato/posticipato; - acquisto sussidi specifici; - pedibus; - finanziamento in conto rette (Scuola dell’Infanzia Parrocchiale); - assistenza agli alunni diversamente abili; - progettualità condivisa relativa ad alcune macro aree: educazione ambientale, stradale e conoscenza del territorio; - interventi generali in campo scolastico e di manutenzione per l’edilizia scolastica per le varie sedi scolastiche - fornitura libri di testo, materiali didattici e altri servizi - determinazione dei criteri generali e delle fasce di reddito per accesso ai vari servizi; - borse di studio Per la valutazione e l’attuazione delle diverse attività progettuali si procederà inoltre a coinvolgere le associazioni locali, così da valorizzarne le risorse e la presenza sul territorio, facendo conoscere le loro attività alla cittadinanza ed alle famiglie. Pagina 10 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 ANALISI DELLA RETE SCOLASTICA Istituti scolastici sul territorio Scuole dell’Infanzia Denominazione Scuola dell’Infanzia Statale “Don Ferrante Aporti” Indirizzo Via Caravaggio - plesso Caravaggio Recapito Telefonico 030 901040 Denominazione Scuola dell’Infanzia Statale “Don Ferrante Aporti” Indirizzo Via Fontanili - plesso Fontanili Recapito Telefonico 030 901582 Denominazione Scuola dell’Infanzia Statale “Don Ferrante Aporti” Indirizzo Via Circuito Sud (ex asilo nido) - plesso Circuito Sud Recapito Telefonico 334.1122859 Denominazione Scuola dell’Infanzia Paritaria “Maddalena di Canossa” Indirizzo Via Repubblica n. 1 Recapito Telefonico 030 9033195 Scuola Primaria Denominazione Scuola Primaria “E. Rinaldini” Indirizzo Via Garibaldi n. 92 Recapito Telefonico 030 901066 Scuola Secondaria di primo grado Denominazione Scuola Secondaria di primo grado “Caduti di Piazza Loggia” Indirizzo Via Matteotti n. 20 Recapito Telefonico 030 901217 Istituto Comprensivo di Ghedi http:www.icghedi.gov.it Via Garibaldi, 92 - 25016 Ghedi (BS) Tel. 030 901066 - Fax 030 901066 E-mail bsic8aj00q@istruzione.it - PEC bsic8aj00q@pec.istruzione.it Istituto di Istruzione Superiore “V. Capirola” Sezione associata Liceo statale Via Caravaggio n. 10 Tel.e-fax030901700 e-mail:liceoghedi@capirola.com - PEC: iiscapirola@pec.provincia.bs.it Pagina 11 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 PROGRAMMAZIONE SCOLASTICA E DATI DI CONTESTO Ai sensi dell’ art. 10 della Legge Regionale n. 31/80, sono destinatari delle funzioni di assistenza scolastica di ciascun Comune, di norma coloro che frequentano le scuole che hanno sede nell’ambito territoriale del Comune, indipendentemente dal luogo di residenza anagrafica dell’utente. Pertanto, le funzioni di assistenza scolastica svolte dal Comune di Ghedi, possono riferirsi alle seguenti strutture scolastiche: - SCUOLA DELL’ INFANZIA STATALE con tre plessi Via Caravaggio Via Fontanili Via Circuito Sud - SCUOLA PRIMARIA STATALE con cinque plessi Via F. Baracca Nord Via F. Baracca Sud Via Palazzo Via Garibaldi Plesso Tosoni - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO STATALE con unico plesso Via Matteotti - SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE con unico plesso Via Caravaggio Il bacino di utenza scolastica nel Comune di Ghedi per l’anno scolastico 2016-2017 è rappresentato come segue: _ SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE n. 112 alunni; _ SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE n. 381 alunni; _ SCUOLA PRIMARIA n. 994 alunni; _ SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO n. 578 alunni; _ SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE n. 656 alunni TEMPO SCUOLA SCUOLA DELL’INFANZIA PARROCCHIALE ORDINE SCUOLA - SEZIONI ORARIO ORE SETTIMANALI Scuola dell’Infanzia dal lunedì al Venerdì 35 ore 4 Sezioni 8.30 – 15.30 (uscita 15.30-15.45) Pre/orario 7.30/8.30 Post/orario 15.45/17.30 Pagina 12 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE ORDINE SCUOLA - SEZIONI ORARIO ORE SETTIMANALI Scuola dell’Infanzia dal lunedì al Venerdì 40 ore 15 Sezioni 8.00 – 16.00 (uscita 15.45-16.00) Scuola dell’Infanzia dal lunedì al Venerdì 25 ore 2 Sezioni 8.00 – 13.00 (uscita 12.45-13.00) Pre/orario 7.30/8.00 Post/orario 16.00/18.00 Mensa scolastica dal Lunedì al Venerdì ore 12.00 per n. 7 sezioni con refezione in aula (n. 3 plesso Caravaggio, n. 2 plesso Fontanili e n. 2 plesso Circuito Sud) - ore 12.20 unico turno di refezione nel refettorio centrale per le restanti 8 sezioni (n. 2 plesso Caravaggio e n. 6 plesso Fontanili) SCUOLA PRIMARIA ORDINE SCUOLA - SEZIONI ORARIO ORE SETTIMANALI Scuola Primaria dal lunedì al Venerdì 40 ore 15 Sezioni 8.10/12.10 – 14.10/16.10 Scuola Primaria dal lunedì al Sabato 27 ore 28 Sezioni 8.10 – 12.40 Pre/orario 7.30/8.05 Mensa scolastica dal Lunedì al Venerdì 12.10/14.10 (refettorio Via Palazzo + refettorio Via Garibaldi) SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ORDINE SCUOLA - SEZIONI ORARIO ORE SETTIMANALI Scuola Secondaria primo grado dal lunedì al Sabato 30 ore (tempo normale) 21 Sezioni 8.00 - 13.00 Scuola Secondaria primo grado dal lunedì al Sabato 36 ore (tempo prolungato) 3 Sezioni 8.00/13.00 Lunedì e Mercoledì 14.00/16.00 Scuola Secondaria primo grado dal lunedì al Venerdì 30 ore (settimana corta) 3 Sezioni 8.00/13.00 Lunedì e Mercoledì 14.00/16.00 Mensa scolastica Lunedì e Mercoledì 13.00/14.00 (tempo prolungato + settimana corta) SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE ORDINE SCUOLA - SEZIONI ORARIO ORE SETTIMANALI Istituto d’Istruzione Superiore dal lunedì al Sabato 30 ore 33 Sezioni 7.55 – 12.50 Pagina 13 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 POPOLAZIONE SCOLASTICA Il numero degli alunni iscritti nelle varie sedi scolastiche per l’anno scolastico 2016/2017 è il seguente: Istituto Comprensivo Statale di Ghedi SCUOLA SEZIONI ALUNNI STRANIERI DISABILITA’ Infanzia – plesso 5 121 Via Caravaggio Infanzia – plesso 9 190 Via Fontanili di cui 1 tempo antimeridiano Infanzia – plesso 3 70 Via Circuito Sud di cui 1 tempo antimeridiano TOTALE INFANZIA 17 381 129 9 Primaria – E. 43 994 252 44 Rinaldini Secondaria di 27 578 142 38 primo grado – Caduti di Piazza Loggia TOTALE GENERALE 87 1.953 523 91 PER L’ISTITUTO COMPRENSIVO Istituto d’Istruzione Superiore “V. Capirola” Sistema Licei: Liceo Scientifico opzione scienze applicate, Liceo delle Scienze Umane, Liceo Scienze Umane opzione economico/sociale, Servizi Socio Sanitari (istruzione professionale) SCUOLA SEZIONI ALUNNI STRANIERI DISABILITA’ Istituto 33 656 107 27 d’Istruzione Superiore sede di Ghedi SCUOLA 2016/2017 CONFRONTO 2015/2016 Scuola dell’Infanzia 381 -57 Scuola Primaria 984 +10 Scuola Secondaria di primo grado 578 +20 Scuola Secondaria Superiore 656 +49 Pagina 14 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 CALENDARIO SCOLASTICO 2016/2017 Regione Lombardia, con deliberazione della Giunta Regionale n. IX/3318 del 18.04.2012, ha proceduto alla “Approvazione del calendario scolastico regionale per l’anno scolastico e formativo 2012/2013 e seguenti (ai sensi del D. Lgs. n. 112/1998 e della L.R. n. 19/2007)”, introducendo la validità pluriennale, con il fine di favorire la programmazione anticipata dei servizi connessi all’attività didattica. In base al succitato provvedimento, il calendario scolastico 2016/2017, approvato con apposita deliberazione del Consiglio d’Istituto da parte dell’Istituto Comprensivo, risulta determinato come segue: Lunedì 05 settembre 2016 Inizio lezioni nella scuola dell’Infanzia Lunedì 12 settembre 2016 Inizio lezioni scuola primaria e secondaria I° grado Lunedì 31 ottobre e Martedì 01 novembre Ponte e Festa di tutti i Santi 2016 Giovedì 08 dicembre 20146 Festa dell’Immacolata da Venerdì 23 dicembre 2016 a Sabato 07 Vacanze natalizie gennaio 2017 Lunedì 27 e Martedì 28 febbraio 2017 Carnevale da Giovedì 13 aprile a Martedì 18 aprile 2017 Vacanze pasquali Lunedì 24 e Martedì 25 aprile 2017 Ponte e Festa della Liberazione Lunedì 01 maggio 2017 Festa del lavoro Venerdì 02 e Sabato 03 giugno 2017 Ponte e Festa della Repubblica Giovedì 08 giugno 2017 Termine lezioni scuola primaria e secondaria I° grado Venerdì 30 giugno 2017 Termine lezioni nella scuola dell’Infanzia Ai fini della validità dell’anno scolastico (art. 11, comma 1 Decreto Legislativo n. 59 del 19 febbraio 2004), per le scuole dell’obbligo, l’alunno/a deve aver frequentato le lezioni per almeno i ¾ dell’orario personale previsto. Pagina 15 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 CONTRIBUZIONE DEGLI UTENTI AI SERVIZI SCOLASTICI La regolamentazione dei rapporti finanziari tra il Comune e gli utenti dei servizi costituisce elemento fondamentale per la definizione di un più corretto rapporto tra il cittadino e le istituzioni. I servizi scolastici garantiti dall’Amministrazione Comunale, rientrano nella disciplina dei servizi a domanda individuale e gli utenti concorrono alla parziale copertura dei costi sostenuti, secondo criteri di equità. L’accesso ai servizi comporta per gli utenti un beneficio che, per ragioni di equità, viene diversificato in relazione alle condizioni economiche effettive dei loro nuclei familiari. Essi si configurano pertanto come prestazioni agevolate di cui all’Art.1 del DPCM 159/2013 e s.m.i. La partecipazione degli utenti al costo dei servizi è determinata sulla base di fasce di reddito, in relazione alla situazione economica dei beneficiari del servizio, secondo l’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE). Gli utenti che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata al fine di ridurre le quote a loro carico, devono essere in possesso dell’attestazione ISEE calcolata secondo quanto disposto dal D.P.C.M.159/2013 e successive modificazioni intercorse nell’anno 2016. In applicazione di quanto disposto dal DPCM sopra richiamato si precisa che: - le agevolazioni concesse per i servizi scolastici avranno validità fino al termine dell’anno scolastico per il quale e’ stata presentata la relativa richiesta; - in presenza di rilevanti mutamenti nella situazione anagrafica e/o reddituale (nascita/licenziamenti) può essere richiesto l’aggiornamento della quota a carico a seguito di presentazione di una nuova dichiarazione (DSU) aggiornata secondo le disposizioni normative in vigore: in tal caso, a norma dell’art.10 comma 1 del DPCM citato, gli effetti della nuova dichiarazione decorreranno dal primo giorno del mese successivo alla presentazione; - la mancata presentazione o presentazione incompleta e/o non corretta con rifiuto di rettifica e/o completamento, comporta l’automatico pagamento della tariffa massima. - in caso di presentazione di richiesta agevolata presentata ad anno scolastico avviato, l’eventuale concessione della prestazione verrà applicata a partire dal primo giorno del mese successivo alla presentazione; - agli utenti non residenti sarà applicata la tariffa massima; - le famiglie con più figli che usufruiscono del servizio di scuola infanzia e del servizio trasporto, avranno una riduzione del 30% per il secondo e successivi figli. Tutte le quote in parola sono dirette a soddisfare le reali possibilità ed esigenze nel settore scolastico ed a garantire in modo esauriente il diritto allo studio anche degli utenti più bisognosi, in considerazione appunto del fatto che viene applicato l’indicatore ISEE; per i nuclei familiari in particolari e gravi situazioni di disagio economico, si prevedono ulteriori agevolazioni, previa indagine e relazione da parte del Servizio Sociale comunale. Pagina 16 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 Controlli delle dichiarazioni Ai sensi di quanto previsto dal DPR 445/2000 il Comune provvederà a svolgere i controlli necessari delle dichiarazioni presentate ai fini ISEE, nel rispetto delle competenze e dei ruoli previsti dal DPCM 159/2013. L’Amministrazione Comunale si riserva la facoltà di verificare caso per caso le singole situazioni familiari, considerando eventualmente anche le convivenze di fatto che durino almeno da un anno, in cui sia chiaro che il reddito delle persone conviventi vada a confluire nel bilancio familiare. In caso di dichiarazione non veritiera, eccetto il caso di mero errore materiale, il dichiarante decade dai benefici relativi alle agevolazioni economiche concesse ed è tenuto alla restituzione delle somme indebitamente percepite, oltre agli interessi previsti per legge ed alle eventuali spese. E’ comunque fatta salva l’attivazione dei provvedimenti previsti a norma dell’art.76 del DPR 445/2000. In seguito all’entrata in vigore della Legge 190/2012 in materia di “anticorruzione” si provvederà a verificare a campione, le dichiarazioni sostitutive e quindi anche le dichiarazioni ISEE. Pagamenti delle rette e recupero delle posizioni morose L’Ufficio Pubblica Istruzione effettuerà periodicamente un controllo sullo stato dei pagamenti. Il protrarsi del mancato pagamento, dopo il primo avviso scritto di sollecito, potrà dare luogo da parte dell’Amministrazione Comunale –Ufficio Pubblica Istruzione, a suo insindacabile giudizio, all’attivazione delle procedure per la riscossione coattiva della somma dovuta, comprensiva degli interessi legali maturati al saggio normativamente determinato, mediante le procedure di riscossione previste dal R.D. 14.04.1910 nr. 639. Ogni trimestre, chi risulta debitore riceverà una prima segnalazione unitamente all’avviso di pagamento del mese successivo. Nel caso di ulteriore mancato pagamento verrà inviato un sollecito di pagamento con invito a regolarizzare il debito entro 30 giorni dalla data di ricezione dell’avviso, ovvero a concordare una rateizzazione dello stesso. Trascorso infruttuosamente tale termine, l’Amministrazione Comunale darà avvio alla procedura di riscossione coattiva, che comporta o l’iscrizione a ruolo con emissione di cartella esattoriale e aggravio degli oneri di riscossione previsti per Legge o mediante l’emissione di un decreto ingiuntivo. Per i servizi non essenziali (extra scolastici-trasporto-centri estivi) prima di accettare l’iscrizione per l’anno successivo di utenti morosi, dovrà essere provato il regolare pagamento delle rette dovute. In caso di persistente insolvenza, l’ammissione sarà rinviata fino al momento dell’avvenuto pagamento delle quote arretrate od all’intervento presso il Servizio Sociale. Nel caso di erogazione di contributi economici (anche non comunali) si procederà alla verifica di qualsiasi posizione debitoria degli utenti e si darà precedenza all’automatica copertura del credito comunale. Il Comune può decidere l’esclusione dei minori dal servizio refezione, qualora non sia stata versata, senza una motivata giustificazione, la quota dovuta per almeno tre mesi consecutivi e l’esclusione dal servizio trasporto qualora non venga versato, senza una documentata giustificazione, il saldo della rata trimestrale richiesta. Pagina 17 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 Le fasce di reddito lordo individuale (ISEE) per l’accesso ai servizi scolastici rimangono invariate rispetto agli anni precedenti. Pertanto, l’entità delle contribuzioni a carico delle famiglie per i servizi scolastici anche per l’anno 2016/2017, è determinata dalle seguenti fasce di appartenenza: FASCE DI REDDITO LORDO INDIVIDUALE (I.S.E.E) PER L’ACCESSO ALLE PRESTAZIONI AGEVOLATE ANNO SCOLASTICO 2016/2017 FASCIA VALORE ISEE PORTATORE DI HANDICAP/DISABILITA’ Legge 25/02/1992 n. 104 ********* A* da € 0,00 a € 3.000,00 CASSA INTEGRAZIONE – MOBILITA’ – DISOCCUPAZIONE OD ALTRA SEGNALAZIONE DEL SERVIZIO SOCIALE B* ********* da € 3.000,01 a € 8.700,00 C da € 8.700,01 a € 12.000,00 D da € 12.000,01 a € 15.458,00 E oltre € 15.458,00 e non residenti Pagina 18 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 TRASPORTO SCOLASTICO Previsione Entrate € 54.000,00 - Previsione Uscite € 85.000,00 Il servizio trasporto scolastico è gestito interamente dall’Amministrazione Comunale. Il servizio è rivolto agli alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado. Il servizio viene garantito al fine di gestire l’accesso ai vari plessi, di tutti gli ordini scolastici, fin dalla scuola infanzia. I percorsi devono essere finalizzati alla riuscita ottimale del servizio, in base alla distanza dalle scuole ed agli orari di entrata ed uscita degli alunni. La normativa prevede che il servizio di trasporto possa essere richiesto quando la distanza dell’abitazione degli alunni dalla sede scolastica sia superiore a 2000 mt, nonché nei casi in cui, pur in presenza di minore distanza, siano presenti situazioni di pericolo per l’incolumità degli alunni oppure che siano costretti a percorsi stradali particolarmente pericolosi o le cui famiglie abbiano serie e comprovate difficoltà. Il servizio è esteso anche agli orari pomeridiani, per quegli alunni che effettuano un tempo scuola così individuato. Il servizio consiste nel trasporto collettivo degli allievi delle scuole dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, con corse “dedicate”. L’ufficio Istruzione, all’inizio dell’anno scolastico, sulla base delle domande pervenute, predispone un Piano Trasporto con l’indicazione delle fermate, degli orari e dei percorsi, finalizzato alla riuscita ottimale del servizio, tenendo conto dell’orario di funzionamento di ciascun plesso scolastico. Non potranno essere accolti sul mezzo gli alunni che si presentino in luoghi di raccolta diversi da quelli prestabiliti. L’accesso al servizio avviene su richiesta da inoltrarsi annualmente tramite apposito modulo che comporta l’integrale e incondizionato consenso delle regole ivi elencate. E’ regolato in base a quanto previsto dalla Delibera di C.C. n. 24 del 05.07.2011 “Nuovo Regolamento comunale del servizio di trasporto scolastico”. Anche per l’anno scolastico 2016/2017 il servizio sarà effettuato con due scuolabus, entrambi di proprietà comunale ed è comprensivo anche dell’assistenza agli alunni durante il percorso. A tal proposito, ai fini di un corretto e funzionale svolgimento del servizio, nell’anno 2015 si è effettuato l’acquisto di un nuovo scuolabus; lo stesso ha sostituito uno degli esistenti, ormai vetusto e con costi di manutenzione elevati. La procedura di gara è stata indetta con determinazione a contrarre n. 355 del 26/08/2015 e successiva aggiudicazione a favore della ditta IVECO ORECCHIA spa di Torino (determinazione n. 588 del 13/11/2015), per un importo complessivo di spesa pari ad € 121.951,20. Il nuovo scuolabus è stato consegnato in data 10/12/2015 e trattasi del modello IVECO DAILY 70C, capienza 41 posti + 1 accompagnatore + 1 autista + predisposizione carrozzella disabili. La sorveglianza sui mezzi di trasporto, non obbligatoria per gli studenti della scuola primaria e secondaria di I e II grado, si è resa necessaria per alcune situazioni di bisogno verificatesi durante il tragitto, onde garantire una migliore qualità del servizio sia agli autisti che a tutti i genitori degli alunni. Tale sorveglianza è invece obbligatoria per gli alunni frequentanti la scuola dell’infanzia, obbligo previsto dal Decreto del Ministero dei Trasporti del 31 gennaio 1997. Pagina 19 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 Nel caso le iscrizioni al servizio di trasporto scolastico fossero superiori ai posti disponibili verrà data priorità, in primo luogo alla residenza, alla situazione lavorativa dei genitori e a quella di disagio psicofisico dei bambini e, in secondo ordine, in relazione alla pericolosità del tragitto, alla distanza ed all’età dell’utente. In caso di alunni con disabilità, si garantisce l’intervento di accompagnamento, assistenza alla persona, accoglienza all’arrivo a scuola ed attrezzatura dell’automezzo, previo accordo tra il Servizio Sociale e l’Istituzione Scolastica. Gli alunni che fruiscono del servizio sono muniti di una “tessera di riconoscimento”, rilasciata dall’ufficio Pubblica Istruzione ogni trimestre. Il servizio di trasporto per tutte le scuole viene calcolato su 9 mesi (da Ottobre a Giugno) escluso il mese di Settembre, a compensazione dei giorni di chiusura della scuola per le festività natalizie, pasquali o per scopi istituzionali. Ciascun utente del servizio dovrà munirsi, al cambio di ogni trimestre, dell’apposito tesserino di riconoscimento personale (variabile nel colore), rilasciato dall’ufficio competente, e dovrà tenere durante il trasporto un comportamento corretto. In caso contrario, su segnalazione degli autisti e/o assistenti, l’alunno sarà sospeso dal servizio. Per l’utilizzo del servizio, è stata introdotta una contribuzione trimestrale anticipata, differenziata in relazione alla situazione economica familiare, sulla base della collocazione nelle fasce di valore ISEE precedentemente esposte. La quota di compartecipazione richiesta deve essere versata indipendentemente dai giorni di frequenza, in quanto la domanda di utilizzo di detto servizio costituisce la base per la pianificazione dello stesso con tutti i relativi costi di gestione e perciò è assimilabile ad un abbonamento. Il versamento della quota viene richiesto in rate trimestrali anticipate, con le seguenti scadenze indicative: Prima rata anticipata: da versarsi indicativamente entro il 31 agosto di ogni anno (primo trimestre, periodo da ottobre a dicembre); Seconda rata anticipata: da versarsi indicativamente entro il 31 dicembre di ogni anno (secondo trimestre, periodo da gennaio a marzo); Terza rata anticipata: da versarsi indicativamente entro il 31 marzo di ogni anno (terzo trimestre e saldo per l’anno scolastico di riferimento, periodo da aprile a giugno). Per l’anno scolastico 2016/2017 le rate trimestrali, per il servizio di trasporto scolastico sono le seguenti: FASCIA COSTO TRIMESTRALE A* Trimestre € 90,00 B* Trimestre € 110,00 C Trimestre € 130,00 D Trimestre € 150,00 E Trimestre € 165,00 Pagina 20 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 Note: * FASCIA A: con presentazione di certificato che attesti l’accertamento di portatore di handicap/disabilità ai sensi della Legge 25/02/1992 n. 104; * FASCIA B: con presentazione di idoneo documento attestante la situazione di precariato lavorativo • E’ prevista la riduzione del 30% per il secondo ed i successivi fratelli. • Gli alunni non residenti e della scuola materna Parrocchiale pagano il costo massimo. • Non sono previste riduzioni per viaggi solo andata/solo ritorno o per assenze, anche se prolungate. • Ulteriori esenzioni/riduzioni potranno essere riconosciute esclusivamente in base alla segnalazione del Servizio Sociale. Il numero di utenti che usufruiscono del servizio risulta così suddiviso: SCUOLA NUMERO ISCRITTI INFANZIA 31 PRIMARIA 79 SECONDARIA DI PRIMO GRADO 30 Totale Complessivo 140 USCITE DIDATTICHE Il Comune fornisce anche i trasporti a sostegno della programmazione didattica delle scuole ed a supporto delle iniziative estive. E’ certamente un contributo indiretto di grande valore funzionale ed economico che il Comune assicura alla programmazione didattica delle scuole e delle agenzie educative del territorio. Alle Istituzioni scolastiche statali e paritarie è data la possibilità di fruire del trasporto pagando una quota pari ad € 1,00 per alunno, se l’uscita è prevista all’interno del territorio comunale, ovvero € 2,00 ad alunno, se al di fuori del territorio comunale. Restano completamente gratuite le uscite didattiche e gite di istruzione relative a: continuità/orientamento per ogni ordine scolastico – uscite programmate con altri assessorati – visite al presepio della “Campagnola” – campionati sportivi/giochi della gioventù/gare di atletica gemellate con altri istituti. PEDIBUS Previsione Entrate € 0,00 - Previsione Uscite € 639,00 (Uscite: copertura assicurativa degli accompagnatori per Responsabilità Civile ed Infortuni, validità della polizza per anno scolastico) . Il PEDIBUS è “uno scuolabus a piedi”, formato da una carovana di bambini che vanno a scuola in gruppo, accompagnati da due/tre adulti volontari: un autista davanti e un controllore dietro che chiude la fila. Il PEDIBUS è un modo SICURO, ECOLOGICO e DIVERTENTE per andare e tornare da scuola. Il PEDIBUS è socializzante, i bambini vanno a scuola insieme ad altri bambini. Il PEDIBUS è salutare, i bambini camminano e fanno esercizio fisico. Il PEDIBUS aiuta i bambini ad essere più autonomi nei piccoli spostamenti. Il PEDIBUS alleggerisce la circolazione di veicoli e autoveicolo davanti alle scuole. Il PEDIBUS è gratuito ed educativo Pagina 21 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 Come un vero autobus di linea il Pedibus parte da un capolinea e, seguendo il percorso definito raccoglie i passeggeri alle fermate, nel rispetto degli orari prefissati. Ciascun “passeggero” indossa un gilet rifrangente. Per l’anno scolastico 2014/2015, il servizio si articola in: - due percorsi (giallo e rosso) previsti dal lunedì al sabato, in andata della mattina, ritorno infra mattina (per gli alunni iscritti alle 27h) e ritorno pomeridiano (per gli alunni iscritti alle 40h); Il servizio è attivo nei percorsi di casa-scuola e viceversa: viaggia tutto l’anno, col sole e con la pioggia. Il servizio è gratuito ma è prevista un’iscrizione obbligatoria, da presentarsi all’Ufficio Pubblica Istruzione ogni anno, con decorrenza dal termine della scuola ed entro il mese di settembre. Questo servizio viene realizzato grazie alla costante collaborazione di genitori/nonni volontari, che ogni giorno dobbiamo ringraziare per il loro entusiasmo, spirito di servizio e prestazione gratuita di parte del loro tempo. Il costante aumento dei bambini che partecipano al Pedibus è sinonimo di successo ma è altrettanto necessario incrementare parimenti anche il numero di accompagnatori, che devono necessariamente mantenersi nel tempo, onde evitare la chiusura delle due linee esistenti. Tutti i genitori, i nonni, gli zii, gli amici che amano camminare e che abbiano una disponibilità di tempo anche minima o parziale, sono invitati a far parte del gruppo degli accompagnatori Pedibus iscrivendosi come volontari in qualsiasi momento dell’anno. LINEE ALUNNI ISCRITTI ACCOMPAGNATORI GIALLA 66 32 ROSSA 94 32 160 64 SERVIZIO VIGILANZA ENTRATA/USCITA DELLE SCUOLE È previsto l’impiego dei “volontari-nonni-vigili” per garantire l’assistenza agli alunni che entrano ed escono da scuola e/o per l’attraversamento in punti pericolosi. Il servizio prevede il coordinamento con il Comando di Polizia Locale per la gestione del personale incaricato; per tali attività è possibile, eventualmente, affidare il servizio anche occasionalmente a cittadini selezionati in altre categorie, attingendo da graduatorie di bandi di servizio civico. La spesa prevista è posta a carico del Settore Polizia Locale. Per l’anno scolastico 2016/2017 il servizio è garantito: - presso la scuola primaria e secondaria di primo grado: da personale volontario dell’Associazione G.V.S. (Gruppo Volontari dei Servizi) che collabora con gli agenti della Polizia Locale, nonché con l’ausilio di lavoratori socialmente utili; - presso la scuola secondaria di primo grado è inoltre istituito apposito servizio di accoglienza e vigilanza per tutti gli alunni che fruiscono del trasposto scolastico ed arrivano presso l’istituto prima dell’orario d’inizio delle lezioni. Tale servizio è svolto con la partecipazione di cittadino volontario ed è attivo dalle ore 7.20 alle ore 8.00. Pagina 22 di 57
Piano Comunale Diritto allo Studio 2016-2017 SERVIZI DI ENTRATA ANTICIPATA ED USCITA POSTICIPATA ASSISTENZA PRE-SCOLASTICA NELLA SCUOLA PRIMARIA Previsione Entrate € 2.700,00 - Previsione Uscite € 2.700,00 Il servizio di pre-accoglienza presso la scuola primaria, ha la finalità di offrire un sostegno agli alunni ed alle loro famiglie, consentendo ai genitori, le cui particolari esigenze risultino poco compatibili con l’orario d’ inizio dell’attività scolastica, di poterli affidare anticipatamente, ad un servizio di accoglienza e custodia espletato all’interno della scuola e curato da personale a ciò specificamente incaricato. Per l’anno scolastico 2016/2017, tale servizio è stato comunque assicurato, nonostante le richieste d’iscrizione fossero notevolmente diminuite rispetto agli anni precedenti. Interpellate le famiglie interessate e ponderata la quota annua da versarsi, il servizio è stato attivato fin da inizio anno scolastico, con orario dalle ore 7.30 alle ore 8.05. Si è previsto l’impiego di un unico operatore (nel plesso di Via Garibaldi); trattasi di un cittadino ghedese che già aveva effettuato tale prestazione, tramite la realizzazione di apposito progetto lavorativo individualizzato. La domanda d’iscrizione al servizio di pre-scuola deve essere presentata ogni anno – dal genitore dell’alunno o da chi ne fa le veci – su apposito modulo predisposto dall’Ufficio Pubblica Istruzione. Lo stesso dovrà essere riconsegnato nei modi e tempi che verranno resi noti dall’Ufficio, con congruo anticipo. In caso di richieste inoltrate durante il corso dell’anno scolastico, l’accettazione delle stesse sarà subordinata all’eventuale disponibilità di posti. Per l’anno scolastico 2016/2017 gli alunni interessati al servizio sono n. 18. La compartecipazione annua richiesta alle famiglie è di € 150,00, da pagarsi in unica rata indicativamente nel mese di Febbraio 2017, previa richiesta scritta da parte dell’ufficio Pubblica Istruzione. Non è prevista alcuna riduzione in caso di più fratelli iscritti. ASSISTENZA PRE E POST SCOLASTICA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Previsione Entrate € 0,00 - Previsione Uscite € 0,00 Il servizio di tempo anticipato e posticipato consiste nella vigilanza dei bambini in orario precedente e successivo alla normale programmazione didattica; è pertanto previsto dalle ore 7.30 alle ore 8.30 e si estende dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Il servizio è assicurato se richiesto per almeno 10 bambini per plesso, ed è svolto con l’impiego di due educatori. In fase di iscrizioni per l’anno scolastico 2016/2017, le domande pervenute all’Ufficio Pubblica Istruzione sono state un totale di n. 11, per cui si è ritenuto sconveniente, sia per l’Amministrazione Comunale che per le famiglie stesse, procedere ad un appalto esterno, come fin d’ ora era avvenuto. L’Amministrazione comunale, consapevole delle difficoltà a cui potevano andare incontro le famiglie interessate, nel caso di non attivazione del servizio, si è comunque attivata, prendendo accordi con l’Associazione “Moka Banca del Tempo” di Ghedi, la quale da lungo periodo collabora con l’Ente al fine di facilitare la gestione dei tempi casa/scuola alle famiglie ghedesi. Pagina 23 di 57
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