Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Gennaio/Febbraio • Anno X • n° 1 • (Poste Italiane s.p.a. • Sped. in Abb. Post. • 70% • CN/AP) AGENZIA DI COMUNICAZIONE Lucio Dalla dammi retta, è essere normale. Ma l'impresa eccezionale,
L'editoriale ● Fabiana Pellegrino Sommario S ervilismo. Disposizione a obbedire e ad 6 NEWS assoggettarsi alla volontà e ai desideri altrui, umiliando, per paura o per in- 10 FOCUS La bella addormentata teresse, la propria personalità e la pro- pria dignità. La definizione di Nuto Revelli 14 SPECIALE ben descrive una delle piaghe di questa Italia. STOP alla violenza Una patologia vecchia come il mondo, presente 18 MUSICA qui e altrove, che, tuttavia, trova in noi italia- Carla Poli ni, provinciali quanto basta, piccolo-borghesi o radical chic poco importa, una predisposizione 23 SPORT Stefano Travaglia connaturata e pressoché congenita. Percorren- do la storia a grandi falcate, il passaggio dalla schiavitù alla servitù è segnato dall’utilitari- smo. L’unica scelta di uno schiavo era di servire RUBRICHE o morire. Un servo, invece, decide di offrirsi al padrone di turno per una qualche convenienza, 26 ASTRI NASCENTI On Air Band per una promozione, per un avanzamento. La crescita del servo è del tutto immeritata e a spe- 27 A QUALCUNO PIACE NERD se degli altri. Anche perché, di solito, il servo Il meglio di questo 2018 ha come unico talento la sua capacità di servire. 28 ASCOLI DI PETÒ Ma questo basta ai padroni di oggi. A chi scam- De lu maiale nen se venta cosa bia la vigliaccheria per fedeltà, il mecenatismo per affermazione sociale, l’obbedienza per de- 29 PNL, ISTRUZIONI PER L'USO Svegliati! vozione. È il risultato dell’imperante pensiero unico da cui nessuno di noi è davvero immune, 30 UNIVERSITÀ quella tentazione virulenta a cui siamo conti- Contro l'eccellenza nuamente a rischio di contagio. C’è una caren- 31 LIBERRANTE za di difese immunitarie, di presidi culturali, di Atlante delle sirene alfabetizzazione morale di massa. E questo si 32 LIBERA LE IDEE traduce in una guerra tra poveri, un esercito di Costruire la pace servi per cui obbedire è un istinto animalesco irrefrenabile. La rinuncia alla dignità si compie 33 MENTE E CORPO giorno dopo giorno, un passo alla volta, ogni Il manager M.A.G.O. volta che accettiamo, rinunciamo, soprassedia- 34 IL GIARDINO DI LOLA mo, ingoiamo, fingiamo, scappiamo. L’analfa- La Crassula ovata betismo funzionale di chi non accetta la fatica 35 VIANDANTE della comprensione, l’impegno della scelta, il Cammino Francescano della Marca peso del pensiero, è la radice del servilismo. Esiste possibilità di redenzione? Sempre. Si 36 CHEAP & CREATIVE chiama libertà. Gli eventi di febbraio SCRIVETECI A direttore@piceno33.it, seguiteci sulla nostra pagina Facebook Piceno33 o chiamateci allo 0736.255656. Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |5
NEWS LA SCUOLA E I GIOVANI, STANZIATI 400 MILA EURO L’obiettivo è ampliare la formazione culturale, umana e sociale delle generazioni più giovani attraverso percorsi scolastici ed extracurriculari. di Valentina Falcioni La scuola e i giovani: la Fondazione Carisap ha stanziato 400 mila euro per sei progetti proposti da diverse associazioni. L’obiettivo è quello di ampliare la formazione culturale, umana e sociale delle generazioni più giovani attraverso percorsi scolastici ed extracurriculari. Le iniziative educative ed eterogenee che compongono La scuola e i giovani sono state presentate oggi presso la Bottega del Terzo Settore di Ascoli Piceno dai rappresentati delle sei associazioni che hanno partecipando e vinto l’omonimo bando, scaduto nel marzo 2017. I progetti sono rivolti ai minori di diversi Istituti Comprensivi del territorio ascolano e prevedono l’implementazione di metodologie innovative di didattica, in grado di coinvolgere diversi settori. I sei progetti PROGETTO 1. Space – Spazi Creativi Educativi L’iniziativa è stata proposta dall’Associazione Cose di Questo Mondo che generalmente si preoccupa di sensibilizzare i più giovani su tematiche che riguardano l’intercultura, l’educazione alla pace, il commercio equo- solidale e i diritti umani. In questo caso, attraverso il progetto Space, si desidera agire contro le forme di bullismo e xenofobia, si vuole prevenire il disagio e contrastare l’emarginazione giovanile. Uno dei mezzi attraverso i quali si agirà è il teatro sociale, curato dai professionisti della Casa di Asterione. PROGETTO 2. Sportello Smarthelp Il secondo progetto dell’iniziativa La scuola e i giovani è stato presentato da Giorgia Morganti dell’Associazione Formamentis. Lo Sportello Smarthelp andrà ad ampliare il servizio svolto nei centri d’ascolto presenti nelle scuole del Piceno. Infatti vi sarà anche uno sportello che presterà servizio domiciliare, in orari extrascolastici, per le famiglie che ne faranno regolare richiesta. La mission è aiutare e favorire una crescita armonica della personalità in fase evolutiva. 6| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
NEWS PROGETTO 3. Ora ve le suoniamo! Il terzo progetto è stato spiegato da Luca Cecchini dell’Associazione Music Academy, che collaborerà anche con il Coro Ventidio Basso e l’associazione La corolla. L’iniziativa svilupperà metodologie di insegnamento legate all’educazione musicale innovative e coinvolgenti. La volontà è quella di far riscoprire i valori artistici, culturali e sociali della musica di qualità, non solo mediante l’apprendimento degli strumenti e dell’uso della voce, ma soprattutto attraverso la funzione sociale e civile di concerti e opere liriche. Purtroppo la musica nelle scuole non ha ancora un peso specifico, forse per mancanza di fondi, personale con competenze specifiche e di una progettualità adeguata. Attraverso Ora ve le suoniamo, pertanto, si andrà a formare un coro e un’orchestra all’interno degli istituti coinvolti. I ragazzi che ne faranno parte, assisteranno a delle lezioni-concerto interattive e utili per far conoscere gli strumenti della tradizione classica e moderna ai ragazzi. PROGETTO 4. Scuola e Quintana Il quarto progetto è stato presentato da Stefano Rosa, consigliere del Comitato del Sestiere di Borgo Solesta, nonché responsabile della scuola musici. L’iniziativa è stata proposta dall’associazione Porta Solestà. La mission è incentivare la pratica sportiva e l’educazione musicale attraverso la conoscenza delle tradizioni, della Quintana in primis, del gioco delle bandiere, dell’arte del tamburo e delle chiarine, delle complesse dinamiche di squadra e ovviamente del rispetto delle regole. PROGETTO 5. Intel_Libriamo La quinta iniziativa di La scuola e i giovani è stata presentata da Eleonora Tassoni dell’Associazione Rinascita. L’obiettivo è invadere le scuole del territorio con libri e storie capaci di emozionare e far diventare gli studenti coinvolti, dalle scuole per l’infanzia fino alle superiori, dei cittadini consapevoli. Il progetto gode di una partnership piuttosto ampia, fra i tanti va sicuramente nominata l’associazione Cisi. Intel_Libriamo è caratterizzato da due differenti azioni: una riguarda la consegna di libri per rimpolpare le biblioteche scolastiche, l’altra una serie di laboratori scolastici ed extrascolastici. PROGETTO 6. Educhiamo al futuro con radici salde nel passato Il sesto e ultimo progetto è stato presentato da suor Antonia Casotto dell’Istituto Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione. L’iniziativa desidera promuovere e potenziare l’apprendimento della lingua inglese, anche attraverso degli scambi culturali con studenti madrelingua o provenienti da altri paesi europei. Attraverso questo programma, i ragazzi “vengono messi nelle condizioni di apprendere la lingua straniera secondo le medesime dinamiche di apprendimento con cui impara la lingua materna, in modo graduale e dolce, durante lo svolgimento delle quotidiane attività didattiche, ludiche, motorie e di routine”. Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |7
NEWS LA FONDAZIONE RETE LIRICA DELLE MARCHE È REALTÀ Il primo caso italiano di collaborazione tra Teatri tradizionali, Festival e Ico che svolgono attività di lirica. La Fondazione Rete Lirica delle Marche (Fondazione Teatro della Fortuna), Massimi- è oggi una realtà. In un clima denso di sod- liano Fraticelli (nominato da sindaco di Mace- disfazione è stato presentato il primo caso rata), Paola Izzi (nominata dal sindaco Ascoli italiano di collaborazione tra teatri tradizio- Piceno) e Mara Polloni (nominata dai tre soci nali, festival e Ico - Istituzioni Concertistico partecipanti, ossia Fondazione Rossini Opera Orchestrali – che svolgono un’attività di lirica Festival, FORM e Associazione Arena Sferiste- ordinaria. rio). Il presidente è Igor Giostra (nominato La Fondazione è nata dopo un percorso di dal sindaco di Fermo), il direttore è Luciano tre anni che è germinato grazie a una bril- Messi, mentre il consulente artistico è Alessio lante intuizione dell’allora assessore al Bilan- Vlad. cio della Regione Marche e oggi presidente Al momento della tanto attesa costituzione, i pro-tempore dell’Istao, Pietro Marcolini, grandi assenti sono stati i vari rappresentanti che aveva raggruppato in un protocollo d’in- di Ancona e Jesi, sebbene negli ultimi mesi tesa i maggiori teatri della Regione, gli enti siano giunti dei segnali d’interesse da parte e le fondazioni artistiche che operavano nel dei rispettivi sindaci. In effetti, come espresso settore della lirica con l’intenzione di trarre il da tutti gli attori della Fondazione Rete Lirica massimo dei benefici dalle risorse economi- delle Marche, si tratta di un’iniziativa virtuosa che messe a disposizione per un settore dalle a livello nazionale, sostanzialmente l'unica in grandi potenzialità. Italia di questo genere. Quest’associazione di Il protocollo d’intesa firmato a inizio 2018 per maestranze regionali è in grado di valorizzare la nascita e lo sviluppo di un progetto tanto l’intero territorio marchigiano grazie a even- ambizioso, ha visto riuniti dinnanzi all’asses- ti che, sviluppati secondo una giusta dose sore alla Cultura della Regione Marche: il sin- di collaborazione ed entusiasmo, possono daco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il sinda- divenire una fruttuosa attrattiva turistica e co di Fano Massimo Seri, il sindaco di Fermo culturale. Paolo Calcinaro, il sindaco di Macerata Ro- L’idea ha iniziato a prendere forma anche mano Carancini e poi il presidente della Fon- grazie al successo riscosso dalla Rete Lirica dazione Orchestra Regionale delle Marche delle Marche che in pochi anni era riuscita a Renato Pasqualetti, il sovrintendente della concretare operazioni da manuale. Fondazione Rossini Opera Festival Gianfran- “Tale collaborazione offre l’opportunità di co Mariotti, l’Associazione Arena Sferisterio, presentare una domanda unica a valere sul il presidente della Fondazione Teatro della Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) - ha di- Fortuna Catia Amati e quello del Consorzio chiarato Carlo Maria Pesaresi, il presidente Marche Spettacolo Carlo Maria Pesaresi. del Consorzio Marche Spettacolo - con evi- Il Cda della Fondazione Rete Lirica delle denti benefici in termini di rispetto dei para- Marche è invece composto da: Catia Amati metri richiesti per accedere al Fondo”. 8| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
NEWS “UNA PILA ALLA VOLTA” LA SFIDA DELLA RACCOLTA In palio decine di buoni acquisto da spendere in attrezzature didattiche e sportive. Anche i ragazzi e le ragazze che vivono nelle contest, una vera e propria gara a chi si impe- Marche possono riunirsi in squadre e par- gna di più nel fare e comunicare la raccolta tecipare a “Una Pila Alla Volta”. L’obiettivo differenziata delle batterie. Le squadre saran- della campagna, patrocinata dal Ministero no chiamate ad affrontare 5 sfide legate alla dell’Ambiente e della Tutela del Territorio raccolta differenziata di pile e accumulatori e del Mare e dal Comune di Ascoli Piceno portatili. Si passa da un quiz sul tema delle e promossa dal Centro di Coordinamento batterie a creare una scultura con le pile sca- Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), è riche abbandonate in casa, passando per la quello di sensibilizzare i giovani sulla corret- realizzazione di video e canzoni a tema. Po- ta gestione dei rifiuti delle pile esauste che tranno poi condividere i contenuti sui social non vanno gettate con i rifiuti indifferenziati network per spingere i propri amici a votare ma separati e portati negli appositi punti di la propria testimonianza sulla piattaforma e raccolta sul territorio. Nelle prime settimane ottenere così punti utili a scalare la classifica. di avvio del progetto, nella regione Marche, In palio per le squadre più votate ci saranno sono già quasi 10 i rappresentanti delle scuo- voucher da spendere per l’acquisto di mate- le iscritti al contest. riale scolastico o sportivo del valore compre- Nelle Marche, tra gennaio e dicembre 2017, so tra 1.000 e 2.500 euro, con un montepre- sono stati raccolti e gestiti dal CDCNPA mi complessivo a livello nazionale di 55.000 102.229 kg di pile e accumulatori portatili euro. Inoltre, i campioni di ogni area territo- e le stime prevedono un leggero calo rispet- riale saranno chiamati nel mese di maggio a to ai quantitativi gestiti nel corso del 2016. Como per partecipare all’evento finale. La Regione Marche conta complessivamente 247 luoghi di raccolta serviti dai Consorzi “Buoni i risultati raggiunti nelle Marche anche iscritti al CDCNPA, di cui 71 presso le isole se la quantità di pile e accumulatori portatili ecologiche e 166 presso le attività commer- avviati al riciclo non è ancora sufficiente e negli ciali (oltre a 10 centri di stoccaggio e aziende ultimi anni, anche a livello nazionale, stiamo specializzate). Nella Provincia di Ascoli Pice- assistendo a un leggero calo - ha spiegato Luca no, in particolare, sono stati avviati al recu- Tepsich, Segretario Generale del CDCNPA. - Per pero oltre 12.800 kg di pile e accumulatori questo abbiamo deciso di puntare sulle giovani portatili, ritirati presso i 33 luoghi di raccol- generazioni per diffondere un messaggio sem- ta presenti sul territorio. plice: le batterie non vanno gettate con la spaz- Per far crescere ancora questi numeri, i ragaz- zatura indifferenziata ma nei contenitori loro zi e le ragazze nati negli anni compresi tra il dedicati. Abbiamo chiesto loro di mettersi in 2003 e il 2006 potranno formare una squadra gioco e di farlo insieme perché la salvaguardia e insieme a un tutor maggiorenne andare dell’ambiente è una sfida che si vince insieme sul sito www.unapilaallavolta.it e iscriversi al raccogliendo Una Pila Alla Volta”. Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |9
FOCUS LA BELLA ADDORMENTATA Giuseppe Amici: "La nostra montagna deve svegliarsi. Ora". ● di Fabiana Pellegrino 10| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
FOCUS C ome presidente dell’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, Giuseppe Amici ha “caricato sulle spalle” le debolezze croniche della nostra montagna, rese drammaticamen- te urgenti dagli eventi sismici del 2016 e del 2017. Il terremoto ha letteralmente messo in ginocchio il territorio montano causando vit- time, danni materiali, distruzione del patri- monio pubblico e privato, blocco delle attività agricole, rottura del sistema della viabilità, fragilità idrogeologica. Un quadro a tinte fosche a cui il presidente Amici ha risposto da subito con la costituzione di commissioni specifiche sulle tematiche prin- cipali: le aree interne e i fondi europei, la ricostruzione post sisma, l’ambiente e i rifiuti e i servizi associati. “È necessaria una grande unità per far sentire una voce autorevole alle istitu- zioni sovraordinate e ottenere gli aiuti necessari a ricostruire il tessuto connettivo delle nostre comunità. Il terremoto ha sem- plicemente messo a fuoco delle fragilità connaturate al nostro territorio, rimasto congelato dagli egoismi locali. Oggi c’è la voglia di ripartire, ma occorre lavorare nell’ottica di una pro- gettualità condivisa”. Oggi l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, capofila di 15 comuni per 750mila metri quadrati di territorio e oltre 20mila abitanti, assieme al Gal Piceno e tutto il gruppo tecnico di lavo- ro, ha la missione di costruire una strategia innovativa e condi- visa, finalizzata allo sviluppo del territorio in senso turistico, economico e sociale, agganciandosi alla Strategia Nazionale per le Aree Interne e sviluppandone una ad hoc per il Piceno. in questa ottica si è inserito il progetto presentato per il bando POR FESR “Servizi di E-government” sulla gestione dei servi- zi banda larga, presentato con il Comune di San Benedetto del Tronto come capofila e 14 dei Comuni dell’area pilota del Pice- no. Il percorso progettuale non si ferma qui, ma prosegue a pas- so spedito sui temi della Sanità, dei Trasporti e dello Sviluppo con i referenti nazionali, regionali, gli amministratori locali e il gruppo di lavoro. “Ci stiamo muovendo attraverso l’ascolto dei territori e dei soggetti privati per proporre una progettazione seria e concertata che sappia intercettare efficacemente le risorse disponibili. L’obiettivo fondamentale dell’intera strategia deve essere quella di non disperdere le unità familiare, per questo Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |11
FOCUS bisogna accelerare la ricostruzione e ridurre all’osso la burocra- zia. Vanno create le condizioni affinché le aree montane non si spopolino, sostenendo il tessuto socioeconomico. Penso anche a degli interventi di natura fiscale che potrebbero alleggerire la vita di chi abita in montagna”. Dunque, il percorso Snai (Stra- tegia Nazionale Aree Interne) è tracciato e mira a una strategia condivisa nell'area interna del Piceno, che vede coinvolti 15 co- muni: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Carassai, Casti- gnano, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto delle Marche, Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccafluvione e Rotella. Un iter partito nel 2014 con l’indivi- duazione, da parte della Regione Marche, di tre aree interne marchigiane, tra cui quella del Piceno e accelerato bruscamente dagli eventi sismici del 2016. “Abbiamo chiesto aiuto a dei consulenti della Provincia di Tren- to in merito allo sviluppo di una progettualità che possa far leva sui punti di forza del nostro territorio montano – spiega Amici – nel frattempo, nel corso di questo cammino intrapreso, abbiamo puntato sulla telemedicina e sulla teleassistenza in campo sani- tario, abbiamo ripristinato le scuole e individuato a Comunanza un centro per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti della zona montana, abbiamo avviato assieme al Comune di San Benedetto dei corsi di canottaggio sul lago di Gerosa e stia- mo studiando un piano per l’avioturismo. Dobbiamo pensare al benessere della nostra comunità e recuperare il tempo perduto. Subito”. La Strategia Nazionale Aree Interne La SNAI comprende 68 aree progetto a dicem- to centrale, che dimostra di esserci, le Regioni bre 2016, 1.043 comuni cioè il 24,9% di tutti i co- e gli enti locali. Un messaggio positivo: dalle muni italiani classificati come aree interne, con aree interne si ricostruisce l’identità e il senso 2.026.299 abitanti e una superficie complessiva di comunità di un Paese straordinario e fragile di 49.103 kmq. Uno stanziamento di 190 mi- come l’Italia”. lioni di euro dalle leggi di stabilità 2014, 2015 e La Regione Marche, tra le prime regioni ad 2016 per gli interventi a sostegno del migliora- aver aderito alla “Strategia nazionale per lo mento dei servizi sul territorio. Enrico Borghi, sviluppo delle Aree Interne”, ha individuato coordinatore nazionale della Strategia Nazio- tre aree interne pilota nell’ambito della SNAI nale Aree Interne, ha sintetizzato così il piano: per un totale di 44 Comuni e 86.407 abitanti; “innovazione dal basso, nuova agricoltura, provveduto a stabilire lo stanziamento di ri- idee per il rilancio delle Alpi e del martoriato sorse a favore degli interventi pilota per il ri- Appennino, partendo dalle comunità locali equilibrio dell’offerta dei servizi di base delle come guardiane del territorio in una funzione aree interne che, come definito nell’Accordo di nazionale. Per un’Italia fatta di cambiamento, Partenariato nazionale, dovrà interessare tutti i economia sostenibile e voglia di farcela. Il tutto fondi comunitari (FESR, FSE, FEASR) nell’am- dentro uno schema di collaborazione tra lo Sta- bito della Programmazione 2014-2020. 12| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
FOCUS Le 3 Aree interne pilota della SNAI della Regione Marche sono: � Basso Appennino Pesarese ed Ancone- sulla stretta collaborazione istituzionale alla tano, con capofila l’Unione Montana “Ca- scala dei 9 comuni, e il coinvolgimento dei poli tria e Nerone”. L’area include 9 Comuni per urbani esterni funzionalmente collegati, a par- complessivi 34.000 abitanti, di cui sei associati tire da Urbino, Fabriano e Gubbio. nell’Unione Montana Catria Nerone (Mercatel- 2) La bozza di strategia dell’area interna “Alto lo sul Metauro, Borgo Pace, S. Angelo in Vado, Maceratese”, considerato che trattasi di area in- Peglio, Urbino, Urbania, Fermignano), Fos- terna terremotata, è stata definita dai Comuni sombrone, Fratte Rosa, Pergola, San Lorenzo dell’area optando per una Bozza di Strategia in Campo, Serra S. Quirico, Fabriano, Cerreto semplificata, denominata “Ricostruire la Co- d’Esi, Castellone di Suasa e Genga. munità dell’area”, concentrandosi in SNAI sul- � Alto Maceratese, con capofila l’Unione le priorità qui di seguito riportate: Montana “Marca di Camerino”. L’area com- “Costituzione di un Ufficio Tecnico unico a ser- prende i Comuni di: Acquacanina, Bologno- vizio di tutti i Comuni interessati”; la; Castelsantangelo sul Nera; Cessapalombo; Analisi dell’organizzazione della funzione Fiastra; Fiordimonte; Gualdo; Monte Cavallo; dell’istruzione in favore dei giovani residenti Monte San Martino; Muccia; Penna San Gio- nel territorio; vanni; Pievebovigliana; Pieve Torina; San Gi- “Piccole imprese, salvaguardia degli spazi nesio; Sant’Angelo in Pontano; Sarnano; Serra- pubblici serviti nel breve termine (3.1) e loro valle di Chienti; Ussita; Visso. sviluppo nel medio-lungo termine (3.2)”; � Area «Piceno», con capofila l’Unione Mon- “Itinerari culturali, artistici e paesaggistici du- tana “Tronto e Valfluvione. L’area pilota “Pi- rante la lunga ricostruzione”; ceno” è rappresentata da 15 Comuni ricadenti “Tendenze demografiche prima e dopo il ter- nella Provincia di Ascoli Piceno: Acquasanta remoto”. Terme, Arquata Del Tronto, Carassai, Casti- 3) La bozza di Strategia d’Area interna “Pice- gnano, Comunanza, Cossignano, Force, Mon- no” poggia sull’idea guida “Turismo & Ben‐es- talto Delle Marche, Montedinove, Montegallo, sere” rappresenta l’elemento di condivisione Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccaflu- individuato dai Sindaci dell’area e si articola in: vione, Rotella. 6 di essi ricadono nel territorio • Sport & Turismo ‐ valorizzazione del com- dell’Unione Montana Tronto e Fluvione, 5 in prensorio del lago di Gerosa (Comunanza, quella dei Sibillini, mentre 4 non ricadono in Montemonaco, Montefortino, Montegallo, Pal- alcuna Unione Montana. miano); Le strategie elaborate dalle tre aree: • Wellness & Turismo ‐ valorizzazione del polo 1) La strategia dell’area interna “Basso Ap- termale di Acquasanta Terme (Acquasanta Ter- pennino Pesarese ed Anconetano” (già appro- me, Arquata del Tronto, Roccafluvione, Mon- vata e finanziata) consiste nel creare una rete tegallo); di ospitalità di nuova concezione che integri • Spiritualità & Turismo ‐ valorizzazione del ricettività, cultura ed educazione, fruizione comprensorio del Monte Ascensione. dell’ambiente e del paesaggio, prodotti agro- La Giunta regionale delle Marche ha indivi- alimentari, welfare e mobilità leggera, servizi duato una Quarta area nell’ambito della Strate- digitali, e spinga per l’espansione di un’eco- gia Nazionale delle Aree Interne della Regione nomia di servizi strettamente intrecciata alla Marche, denominata Area interna “Montefeltro qualità dei luoghi, alla vocazione residenziale e Alto Metauro”. La delibera approvata dalla e turistica del territorio policentrico. La rete, Giunta conclude il percorso istruttorio avvia- denominata “Asili d’Appennino – Le dimore to dalla richiesta fatta da parte di 20 Comuni delle Creatività nelle Alte Marche”, si fonda dell’alta provincia di Pesaro e Urbino. Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |13
SPECIALE STOP violenza sulle donne ● di Dina Maria Laurenzi Dai centri antiviolenza una mano tesa. Passati i giorni delle statistiche elaborate e diffuse in occasione della Giornata nazionale contro la violenza sulle donne, vogliamo continuare a parlare di violenza di genere. Lo facciamo con Laura Gaspari, coordinatrice dei Centri Antiviolenza dell’associazione On the Road onlus. O gni giorno siamo raggiunti da visaglie di una relazione violenta può aiutare notizie shock, in Italia da gen- le donne a uscire da una spirale di violenza naio a ottobre 2017 sono state verbale, emotiva, psicologica, economica e 114 le vite spezzate, frutto di sessuale. Perché la violenza di genere non è violenze nella maggior parte dei solo fisica. casi avvenute in ambito familiare, tra quelle mura domestiche che dovrebbero essere un Proprio su questo aspetto l’associazione On luogo sicuro. Riuscire a cogliere le prime av- the Road onlus ha prodotto per il Centro di 14| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPECIALE Antiviolenza Percorsi Donna di Fermo il vi- delle piccole rinunce per il quieto vivere nella deo “Riconoscere la violenza”. Attraverso relazione». la storia di una donna, raccontata in pillole, aiuta a capire quale può essere il preambolo Come vivono le donne che si trovano di una relazione violenta. Sono 6 minuti di in questo tipo di relazione? video, circa, interpretati da Enrica Ajò sulla «Spesso le donne sono abituate a sacrificare sceneggiatura di Cristina Pizzolato e Laura qualcosa di sé per compiacere l’altro o per Gaspari che pongono la lente sulle dinamiche soddisfare un bisogno altrui, anche se va con- di coppia. tro loro stesse. Tengo a sottolineare che que- sto non è dovuto a una fragilità caratteriale o Quali sono quegli atteggiamenti che all’ignoranza di una persona, bensì alla no- possono apparire normali, ma na- stra cultura ancora molto proiettata sul domi- scondono le prime avvisaglie di una nio maschile. Questi comportamenti a lungo relazione violenta? andare sfociano poi in veri e propri divieti. «Gli atteggiamenti che spesso vengono accet- Abbiamo avuto casi in cui la donna non era tati, proprio perché culturalmente le donne libera neanche di parlare con la propria fami- sono portate a considerarli normali, sono ad glia, si è trovata costretta a lasciare il lavoro e esempio l’eccessivo controllo della vita che ad avere sempre meno contatti con il mondo spesso appare come una premura. Continui esterno. Così facendo di fatto la donna entra messaggi per sapere dove la donna si trova, in una situazione di isolamento sempre più cosa sta facendo, con chi si trova, richiesta di stringente, mentre nell’uomo cresce il senso foto per avere dimostrazione che la donna di possesso e il desiderio di controllo proprio non menta vengono spesso scambiati per di- perché vede che sono comportamenti che gli mostrazioni d’amore. Proprio perché la nostra permettono di raggiungere il suo obiettivo, cultura prevede ancora un modello di amore quello di avere la donna per sé». del tutto fusionale, siamo portate a pensare che gli uomini siano legittimati a sapere tutto Cosa avviene nelle donne? delle proprie compagne o mogli e a control- «Le donne raccontano vissuti di forte impo- larle». tenza proprio perché, anche cambiando sé stesse e la propria vita e piegandosi ai deside- E la gelosia? ri del maltrattante, nulla cambia, la violenza «La gelosia è proprio un altro esempio, anche non cessa. Crescono invece la sfiducia, l’auto- questa considerata una caratteristica di una stima si abbassa, i sensi di colpa aumentano persona innamorata quando invece coincide poiché la donna si sente sbagliata. In queste con l’idea di possesso. Certamente questo circostanze il centro antiviolenza diventa non vuol dire che tutte le persone gelose si- un luogo di ascolto, condivisione e sostegno ano violente, ma tutti gli uomini violenti lo dove le donne vittime di violenza, fisica o sono, perché considerano la donna una loro psicologica, possono trovare un appiglio per proprietà, un oggetto a loro disposizione. affrontare e superare quanto di brutto stanno Quando arrivano sollecitazioni da parte di vivendo. Ma per arrivare a questo è fonda- un uomo inerenti al modo di vestire, al fatto mentale sensibilizzare perché la prevenzione che parlare con altri uomini non è accettabi- rimane l’elemento chiave per contrastare in le perché vuol dire che la donna non lo ama, modo efficace la violenza di genere». questi comportamenti sono dei campanelli di allarme perché sono modi di limitare la li- Nel nostro territorio sono attivi i centri bertà della donna, anche se spesso loro stesse antiviolenza: a San Benedetto al piano non la vivono come una limitazione, ma come 0 dell’ospedale Madonna del Soccorso in Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |15
SPECIALE via Manara 7 (aperto il martedì dalle 14.30 alle 18.30, il mercoledì dalle 9.30 alle 12.30 e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 – tel. 0735 85709); ad Ascoli Piceno presso il consul- torio familiare in via Marcello Federici nella palazzina ex Gil (il lunedì e il mercoledì dalle 16 alle 19 – tel. 0736 358915) e in Via San Se- rafino da Montegranaro 20 nella stanza del- le assistenti sociali (il giovedì dalle 9.30 alle 12.30 – tel. 0736 244202). Da luglio è aperto anche lo sportello a Spinetoli, frazione di Pagliare del Tronto, presso il consultorio familiare in via Manzoni 3 (il giovedì dalle 15 alle 17 – tel. 0736 887983). È attivo un numero verde locale per segna- lazioni, richieste e domande: 800.02.13.14. Mentre il numero verde nazionale è il 1522. I NUMERI DELLE MARCHE Le donne che denunciano. mini di età compresa tra i 46 e i 55 anni Secondo i dati forniti dalla Regione Mar- (31,9%), di nazionalità italiana (83,5%), che il profilo della vittima di violenza è con diploma di scuola media superio- quello di una donna di età compresa tra i re (54%) e occupazione stabile (49,5%). 36 e i 45 anni (31,5%), coniugata (46,5%), Il profilo tratteggiato è quello di uomini italiana (78%), con figli (67%), con diplo- “assolutamente normali”, avulsi da “ca- ma di scuola media superiore (54%) e, a ratteristiche devianti” che corrisponde a seguire, laureata (27%), con un’occupa- quello delle vittime, contraddicendo lo zione stabile (38,4% - in cerca di prima stereotipo della differenza socioculturale occupazione il 18,5%). Lo stato civile, come causa di dissidi. Il 37,8% sono co- quando dichiarato dalla donna maltratta- niugi, autori principalmente di violenza ta, è coniugata per il 46,5% e nubile per psicologica (73% dei casi) e fisica (54% a il 23,7%; quelle separate sono 62 (59 nel testimonianza della copresenza di diversi 2015), mentre divorziate risultano 28 (15 tipi di maltrattamenti). nel 2015). Dati importanti che ribadiscono la rile- Un modello sul ciclo della vanza della violenza in famiglia. La mag- violenza. gior parte sono donne che vivono in un È importante sottolineare l’esistenza del contesto familiare (coniugate o convi- ciclo della violenza, modello teorico se- venti), vittime spesso del marito o del condo il quale la violenza segue appunto partner: su 173 donne coniugate, 136 se- un percorso ciclico: la prima fase è l’au- gnalano il marito come maltrattante. mento della tensione, al quale segue lo scoppio della violenza, per poi giungere La violenza tra le mura alla fase della luna di miele nella quale domestiche. l’uomo chiede perdono e aiuto alla don- Dallo stesso rapporto regionale, è emer- na, promettendo che non si ripeterà più so che gli autori della violenza sono uo- quella situazione. Questa sistematicità 16| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPECIALE loro volta di violenza. Per la tutela dei figli. Approvata alla Camera dei Deputati, ma ferma al Senato, un disegno di legge per la tutela legale, psicologica ed economi- ca degli orfani figli di donne vittime di femminicidio. La petizione "Tuteliamo gli orfani delle vittime di femminicidio" è stata proposta dal Consiglio delle donne di Senigallia per sollecitare i presidenti di Senato e Camera Pietro Grasso e Lau- ra Boldrini a una calendarizzazione della discussione del ddl prima che si arrivi alle elezioni politiche. Nelle Marche il 55,7% dei figli minorenni e il 20,3% di quelli maggiorenni hanno assistito o subito la violenza familiare, introiettando modelli relazionali basati sulla sopraffazione e la mancanza di ri- spetto. procura nelle donne uno stato di peren- Il patto contro la ne paura e confusione, che impediscono violenza di genere. loro di rompere la relazione e uscire dalla Firmato un protocollo d’intesa sottoscrit- violenza. to dall’assessora alle Pari opportunità Manuela Bora, presidente del Forum per- Il pronto soccorso e il manente contro le molestie e le violenza codice rosa. di genere, insieme a rappresentanti Anci, Oltre alla presenza dei Centri Antiviolen- Uncem, Comuni capofila degli Ambiti za, uno dei luoghi dove intercettare le territoriali sociali, Preture, Procura Ge- vittime sono i Pronto soccorso ospeda- nerale della Repubblica, Corte di appello lieri ai quali le donne si rivolgono per un delle Marche e Magistrature, Carabinieri, primo intervento. Nelle Marche, infatti, Polizia di Stato, Asur Marche, Ufficio sco- il 39,6% delle donne ha indicato tra le lastico regionale, organizzazioni sindacali “azioni successive alla violenza” il ricorso e datoriali, Commissione regionale pari al Pronto soccorso. opportunità, Ombudsman Marche, Co- Pertanto è stato definito un percorso, recom Marche, Collegio degli infermieri personalizzato e anonimo, uniforme in e gli Ordine dei medici, degli psicologi, tutti i Pronto soccorso regionali con asse- degli assistenti sociali, degli avvocati, dei gnazione di codice giallo, per assicurare giornalisti. una visita tempestiva e ridurre il rischio di Un patto per mettere in campo azioni di ripensamenti o allontanamenti volontari, contrasto alla violenza di genere, aiutare e l'introduzione di un ulteriore codice le vittime, promuovere la prevenzione, rosa, visibile ai soli operatori sanitari, per monitorare il fenomeno, realizzare cam- avviare l'assistenza immediata da parte pagne di informazione e sensibilizzazio- di un'apposita equipe multidisciplinare. ne attraverso i media e i social media. Le procedure interessano anche i minori, Obiettivo: rafforzare le attività della Rete figli delle vittime e testimoni o vittime a antiviolenza delle Marche. Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |17
ARTE CARLA POLI E IL SAX: la musica è un conduttore universale di emozioni ● di Valentina Falcioni Qualche anno fa il pianista e compositore Ezio Bosso ha detto: “La musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme”. La prima volta che ho ascoltato Carla Poli in una sala dell’Istituto “Gaspare Spontini”, ho avuto proprio l’impressione che attraverso il suo sax fosse una sirena incantatrice, in grado di trasportarmi lungo un universo interiore ricco e generoso, intrigante e complesso. Durante quell’improvvisazione eravamo due gocce confluite in un unico fiume emotivo. Grazie a una collaborazione interdisciplinare, ho scoperto un talento travolgente, carismatico, insaziabile, governato da una personalità eclettica e sorprendente. Carla Poli è un genius loci, un patrimonio ascolano che ha esportato la sua arte a Londra, Los Angeles e New York. 18| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
C ARTE arla, vorrei aprire quest’inter- vista con un tuo ricordo legato alla musica. «Essendo cresciuta in una fa- miglia di musicisti, di ricordi ne ho molti, ma il primo “for- te” con la musica è quello che io chiamo: “Latte, biscotti e jazz”. Avevo circa 7 anni e in quel periodo Radio 2 trasmetteva un programma che coincideva con la mia colazio- ne e aveva come sigla Take 5 di Dave Brubeck. Quel tema celebre al sax diventò poi uno tra i miei brani preferiti. Non avevo la più pallida idea di cosa fosse un sassofono né che musica fosse quella. Sentivo soltanto che quel suono mi affascinava e che quel tipo di musica mi la- sciava un senso di curiosità continua, come se non concludesse mai». Il pianista e compositore Nicola Piovani ha asserito: “La musica serve a raccontare l'invi- sibile”. Secondo te, invece, cos’è la musica e quale ruolo funge universalmente? «Penso che la musica sia un conduttore uni- versale di emozioni e che vada al di là di ogni barriera spazio/temporale. Non ha un ruolo preciso perché è una sorta di “milleusi”. Puoi utilizzarla lungo una giornata qualsiasi o du- rante un viaggio, mentre ammiri un paesaggio. Puoi ascoltarla nella sala d’aspetto del dentista per rilassarti o allo stadio per esaltare la tua squadra del cuore; puoi usarla per celebrare 348 3627578 Dynamo BAND oppure SaxAndTheCityQuintet Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |19
ARTE il tuo matrimonio, ballare e divertirti. Biso- gnerebbe in ogni caso scegliere il meglio e so- prattutto farne buon uso. È per questo che ci vorrebbe un’educazione basilare, proprio per evitare di scegliere musica che faccia star male o che esalti stati d’animo negativi o addirittura violenti». Dopo aver mosso i primi passi lungo il tuo percorso formativo, perché hai scelto proprio il sax? «Ci siamo - per così dire - “trovati” o meglio “ritrovati”. In famiglia solitamente mi consi- gliavano il pianoforte classico, mentre io vole- vo suonare la batteria e cantare, sebbene non ci fosse nulla in grado di farmi scattare davvero la molla. Un giorno, per caso, sentii una canzone pop. Era Careless Whispers di George Michael. Quel brano esordiva con un fantastico assolo di sax. É stato amore a primo suono, mi faceva vibrare dentro. Era avvolgente, forte e deciso al tempo stesso e aveva quella forma imponente e luccicante che mi attraeva. Non avevo rea- lizzato che fosse lo stesso strumento che anni prima ascoltavo la mattina in radio però evi- dentemente eravamo destinati a rincontrarci». Charlie Parker ha detto: “Non suonare il sas- sofono, lascia che sia lui a suonare te”. Cosa racconta il sax quando soffia dentro di te? «Il sax dice che sono una “disturbatrice del- la quiete pubblica”. Mi vengono in mente le parole del maestro d’orchestra che negli anni del conservatorio, durante una prova, mi dis- se davanti a tutti: “Tu hai un modo di suonare riguarda i Dynamo con cui sto portando avan- deciso e forte e questo racconta molto di te”. ti un progetto di musica inedita Pop/Dance. Poi aggiunse: “Però in questo punto devi suo- Dopo qualche anno di Live Rock/Blues e una nare piano”. Era vero, suonavo uno strumento serie di concorsi regionali e nazionali vinti, tra che mi rappresentava e il sax era la mia forma cui due Open Day premiati dal grande Dario di protesta agli schemi tradizionali, al piano- Faini, abbiamo fatto un’esperienza indimenti- forte classico. Urlare nel sax, era il modo che cabile negli USA per girare il video di uno dei usavo per imprimere la mia presenza dove vi- nostri brani: Fragil. Il tutto è avvenuto sotto vevo, rappresentava la necessità di comunicare l’occhio esperto di Andrea Giacomini, regista a gran voce, era un misto di grinta, passione, di alcune clip di Tiziano Ferro e Fedez. Il pro- cocciutaggine, rabbia e decisione». getto è in continua evoluzione e ultimamente c'è una ricerca di suoni Dance/Pop in cui l’e- So che collabori anche con altri musicisti. Di sperienza dell’autore Silvano Chiappetta si cosa vi occupate? mescola con la mia, ormai ventennale, nel Live «Le collaborazioni principali sono due. Una Swing. Stiamo dando vita a una serie di Live 20| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
ARTE molto interessanti, anche in collaborazione «Insegnare è “segnare dentro” qualcuno o con vari dj della zona, e poi stiamo incidendo qualcosa che a nostra volta è stato preceden- dei brani presso lo studio di Marco Primave- temente segnato da altri. Ognuno dall’inse- ra, co- arrangiatore del progetto. L’altra colla- gnamento crea la sua storia. Educare implica borazione riguarda i Sax and the City, un trio/ una bellissima emozione e al tempo stesso una quintetto ormai storico che ripropone musica grande responsabilità, visto che si va a toccare Swing italiana e straniera spaziando da Frank la sfera emotiva della persona e personalmente Sinatra a Michael Bublè, da Renato Carosone sto molto attenta a non calpestarla. Lo strumen- a Fred Buscaglione, non escludendo gli ultimi to poi è solo un mezzo per esprimere sé stessi successi Pop della musica internazionale». attraverso la musica. Il mio progetto editoriale, intitolato Easy Sax, è un metodo di studio per Oltre ad essere una sassofonista, sei un’inse- principianti ed è dedicato a tutti i miei studenti gnante. Raccontaci cosa significa trasferire la passati, presenti e futuri. Propone sin dall’ini- tua passione nell’anima di un’altra persona e zio uno sviluppo di musicalità e creatività at- parlaci del tuo progetto editoriale. traverso la tecnica dello strumento». Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |21
ARTE Comune di Montedinove Aiutaci a nuotare liberi! # lapiscinanelcratere Partecipa anche tu alla grande campagna di crowdfunding, basta un click per regalare il sogno di una piscina senza barriere, aperta a tutti, in un territorio che non aspetta altro che di rinascere. Anche Manila Flamini, campionessa di nuoto crede nel progetto. E tu? Basta un click! su www.eppela.com f Segui la campagna sulla pagina del Comune di Montedinove 22| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPORT STEFANO TRAVAGLIA Il tennis ascolano alla conquista del mondo. C Tra le tante discipline sportive emerse ad om’è nata la pas- Ascoli, mancava da troppo tempo un degno sione per il ten- rappresentante del tennis. Ora c’è e risponde nis? al nome di Stefano Travaglia. L’atleta ascolano «La mia passio- negli ultimi mesi si è distinto per le grandi ne per il tennis è prestazioni offerte. La tenacia, la forza e la nata grazie a mia costanza, queste alcune delle sue peculiarità madre Simonetta Bozzano e che gli hanno consentito di battere il più forte mio padre Enzo Travaglia. Ogni giorno mi portavano tennista italiano Fabio Fognini. a giocare alla Mondadori di ● di Alessandro Mannocchi Ascoli Piceno. Lì praticavo molti altri sport oltre al ten- Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |23
SPORT nis insieme a tanti altri bam- bini. Piano piano ho iniziato a giocare sempre più a tennis facendolo diventare quindi il mio sport preferito, mettendo da parte le altre discipline». Raccontaci in breve, la tua carriera? «La mia carriera è iniziata nel 2008 dove a Torre del Greco in un torneo internazionale presi il mio primo Punto ATP e en- trai nella classifica mondiale dei giocatori professionisti. Poi mi sono trasferito 3 anni in sud America per migliorare il gioco sulla terra battuta e per fare esperienza a livello di gio- co dato che in Europa non vi erano tanti tornei a suo tempo rispetto al sud America e cen- tro America. Nel novembre 24| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPORT del 2010 arriva il primo suc- titoli futures itf, 1 titolo chal- Penso sia il sogno di tutti cesso internazionale in Chile». lenger ATP, due qualificazio- giocare in quei palcoscenici e ni nei tornei del grande slam poi se si vince ancora meglio Poi, cos’è successo? e secondo turno di tabellone perché sta a significare che il «Nel 2011 mi sono infortunato principale agli us Open 2017». livello di gioco c ‘è per ambire al braccio destro e sono dovu- a scalare la classifica». to stare fermo 1 anno comple- Quali sono i tuoi punti di to. Al rientro sono ripartito da forza e dove, invece, vorresti Recentemente hai ricevuto zero e nel novembre 2014 arri- migliorare? l’oscar come migliore atleta vai a raggiungere la posizione «I miei punti di forza sono il ascolano dell’anno. Un’altra 194 del mondo. Ci sono stati dritto e il servizio sui quali grande soddisfazione per due anni un po’ difficili dove lavoro costantemente tutti i te… non sono riuscito a raggiunge- giorni cercando di farli diven- «Al Galà dello Sport sono re grandi risultati chiudendo tare ancora più determinanti stato eletto sportivo dell’an- la stagione sempre intorno al nel mio gioco. Sto lavorando no assieme a Romano Fenati. numero 350. Fino ad arrivare sul rovescio per renderlo un Per me è stato un vero onore al 2017 che è stato il mio anno colpo solido senza tralasciare ricevere questo premio. Rin- migliore in carriera raggiun- il gioco a rete delle volée che grazio chi mi ha consentito di gendo il numero 125 del mon- su campi veloci è fondamen- raggiungere un risultato così do a settembre e chiudendo tale». prestigioso, e la Piceno Gas la stagione al numero 134. 19 che da 4 anni mi supporta in Il 2017 è stato un anno impor- tutto e per tutto nella mia di- tante per te, non credi? sciplina. Sono orgoglioso di «Si come detto prima il 2017 poter rappresentare la mia è stato un anno molto intenso città in giro per il Mondo e vo- ricco di soddisfazioni. Primi glio continuare a farlo». titoli a livello maggiore ATP e prima vittoria slam in un ta- Propositi, aspettative e spe- bellone principale nonché best ranze di Travaglia per il 2018? ranking al numero 125 ad ot- «L’obiettivo per il 2018 è di tobre dopo gli Us Open. Una raggiungere la top 100 in clas- stagione bellissima che spero, sifica e mantenerla per essere possa servirmi da punto di sicuro di disputare i tornei più partenza per fare ancora me- prestigiosi al mondo. Ovvia- glio nel 2018 e provare a rag- mente, sia in allenamento che giungere obiettivi ancora più in campo dovrò dare sempre grandi». il massimo». Quando hai battuto Fognini, Oltre al tennis, cosa piace il miglior tennista italiano, fare a Stefano Travaglia? che sensazioni ed emozioni «Mi piace trascorrere il tem- hai vissuto? po fuori dai campi con la mia «Una bellissima vittoria in famiglia e con la mia fidanza- uno dei 4 tornei più importan- ta Maria Paola. Lei, ascolana ti al mondo. Ha dato una gioia come me, mi ha aiutato a su- immensa a me e a tutta la mia perare i momenti difficili che famiglia anche perché è stata ho avuto, credendo sempre in trasmessa live in televisione me, anche quando le cose non quindi che dire…fantastico!!! andavano come volevo». Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |25
MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD On Air Band di Sergio Consorti – Radio Incredibile A mici nella vita e compagni sul pal- tente ed appassionante durante il quale ogni co, questo il segreto della longevità spettatore potrà sentirsi partecipe e diventare degli On Air Band che da tredici protagonista ritrovando canzoni ed emozioni anni fanno scatenare i loro spetta- da cantare e ballare insieme. tori con un rock travolgente. Paola L’obiettivo del gruppo, ci racconta Stefano, è Ciarrocchi, Cristina Paolini e Roberto Seghetti quello di divertirci il più possibile sul palco ma alla voce, Stefano Alesiani al basso, Alessandro soprattutto di realizzare sempre uno spettacolo Di Marco alla batteria, Matteo Corvaro alle ta- che possa essere piacevole e coinvolgente per stiere e infine ma non per importanza Davide il pubblico. È per questo che la scelta dei bra- Quaresima alle chitarre. Una formazione ricca ni proposti soprattutto in questo 2017 appena di professionisti del settore e qualche autodi- terminato, si è concentrata nel periodo che va datta che però riescono ad ingranare la giusta dai maggiori successi italiani e internazionali marcia durante i live. Band attiva soprattutto dagli anni ’60 sino ai giorni attuali, attraversan- nel Piceno ma non disdegna province vicine, do trasversalmente generi musicali e decenni. portando il repertorio di cover band con ar- Diverse già le date programmate per il 2018 ap- rangiamenti rivisitati e adattati secondo l’oc- pena entrato. casione. Eventi live in piazze, sagre, feste par- Per seguire il gruppo e conoscere dove suone- rocchiali, chalet e locali, matrimoni, cerimonie, ranno prossimamente visitate il loro sito web: compleanni ed eventi privati. Una passione, www.onair-band.com. quella per la musica pop rock italiana e stra- niera, che si è trasformata nel tempo in un re- Per ascoltare il podcast pertorio variegato: una loro performance può dell'intervista realizzata fare un volo pindarico partendo da Tina Turner da Radio Incredibile arrivando a Franco Battiato passando per Zuc- Inquadra il Qr Code. chero, Anastacia, Rino Gaetano, Elton John, Vasco Rossi e i Beatles. Lo spettacolo della ON AIR Band è un vero e proprio viaggio virtuale One Air Band nella storia della musica leggera. Un tour diver- 26| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
A QUALCUNO PIACE NERD di Anna Quartaroli Il MEGLIO PER QUESTO 2018! S e il buongiorno si vede dal mattino, Ad aprile l’attesissimo (o più atteso) cinecomics allora questo 2018 parte con un sole targato Marvel: Avengers Infinity War. Il team splendente. di supereroi si troverà a fronteggiare il Titano Il grande cinema porterà una lunga serie di film, Thanos che nella pellicola verrà interpretato tra grandi autori, thriller, franchise, cinecomics, da Josh Brolin. Per contrastare questo temibile remake e reboot. antagonista gli Avengers dovranno impiegare In sala arriveranno registi da Steven Spielberg a tutte le frecce al loro arco, compreso quello di Guillermo del Toro. allearsi con i Guardiani della Galassia: diverti- Ma vediamoli più da vicino. mento e azioni sono garantiti. Spielberg, oltre al film The Post, con Tom Hanks Ma se erano i videogiochi il vostro passatempo e Meryl Streep tornerà nelle sale italiane il 29 preferito c’è il gradito ritorno di un’eroina tutte marzo con Ready Player One. curve e pistola come Lara Croft interpretata Ambientato nel 2045, il mondo è sull’orlo del dal premio Oscar Alicia Vikander. Chiuso il ca- caos e gli abitanti hanno trovato la salvezza pitolo Jolie, in questo film si vedranno le origini nelll’OASIS, una dimensione in realtà virtuale. del mito. Dopo la morte del suo creatore, la sua fortuna Per tutti i fan della saga di Guerra Stellari a andrà in dote a chiunque scoverà per primo un maggio uscirà il capitolo tutto dedicato ad Han Easter Egg (un contenuto nascosto) all’interno Solo. Di questo film è trapelato pochissimo; ciò dell’OASIS, scatenando così una competizione che sappiamo è che vedremo finalmente le ge- mondiale. sta della celebre ‘canaglia’ prima di incontrare Altro film molto atteso è il Leone d’Oro a Vene- Luke, Leia e Obi Wan. zia, un inno alla tolleranza e un atto d’amore al Infine vedremo a Giugno un altro amato ritor- cinema: La forma dell’acqua di Del Toro. no, ossia Jurassic World: Il Regno Distrutto. La storia parla di Elisa, un’addetta alle pulizie af- Alcuni anni dopo la distruzione del parco, Claire fetta da mutismo, e della sua collega, che lavo- e Owen fanno ritorno sull’isola per salvare alcu- rano all’interno di un laboratorio governativo. ni dinosauri da un’imminente eruzione vulcani- entrambe finiranno per scoprire una creatura ca. Il film è attesissimo dai fan soprattutto per anfibia all’interno di una cisterna d’acqua. In Jeff Goldblum, che tornerà a vestire i panni del particolare, Elisa, spinta dalla solitudine, inizierà celebre dottor Ian Malcom. a sviluppare un rapporto di amicizia con lo stra- In conclusione, quale che siano i vostri gusti, no essere. nessuno in questo 2018 rimarrà fuori dalle sale. Ma se non sono premi, attori da Oscar e scanda- li il vostro interesse primario, il 2018 ha in serbo Ogni sabato su www.primapaginaonline.it altre sorprese. Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ di Pier Paolo Piccioni DE LU MAIALE chie, con quei padiglioni enormi e duri, carti- laginei, che vengono bolliti con cura per dive- NEN SE nire parte di salumi nostrani dal gusto sapido e croccante (la coppa, il cotechino), oppure per arricchire piatti in umido, sughi e zuppe. VENTA COSA La pelle del maiale: importantissima. Dapprima bruciacchiata e poi rasata per togliere tutti i Q peli, diventa dura ma commestibilissima cotica De lu maiale nen se venta cósa. Me che, bollita e cucinata con legumi o in umido, lo sento ripetere da quando ero pic- arricchisce enormemente piatti che sarebbero colo, quando mio padre insieme ai altrimenti poveri, e che con il suo apporto di- suoi amici uccideva il maiale e se ne vengono vere prelibatezze (alzi la mano chi non riportava mezzo a casa, trasformato si è mai immerso nell’esperienza dei fagioli con in ogni ben di Dio. le cotiche!). Trucidato il suino si E non si butta, del maiale, nemmeno la vesci- facevano - si fanno ca, in dialetto la ciombia: ancora oggi, nelle ancora - le cosid- campagne, c’è chi la utilizza come recipiente, dette mmasciate, naturalmente dopo averla gonfiata e poi fatta in lingua italiana le seccare, per conservare lo strutto del maiale, ambasciate, ovvero ovvero il grasso (altro elemento che giammai le faccende: lemma si butterebbe via). Tanto da essere entrata, la che ogni ascolano ciombia, nel gergo dialettale come sinonimo di sa essere assolu- grassezza: “Chella sta abbottàta ndà na ciombia”, Lu puorche su lu tav ela cce tamente inadat- “Oh ma che ié fatte, sta ‘unfie nda na ciombia...”. to per definire li De lu maiale nen se vènta cosa, manco la cosa mmasciate de lu più improbabile, quella che giammai pense- puorche, che sono resti che avesse una funzione utile ad animale una sorta di av- morto. Ed è il membro, che nelle campagne venimento mon- viene (diciamo veniva) definito pengiàcche. Lu dano, una specie pengiàcche (o pengiàccule) era per l’appunto il di festa paesana membro del suino a cui rimaneva attaccato tut- ove parenti e ami- to il nervo che portava a una palla di grasso che ci si riuniscono non essendo commestibile, o perlomeno es- e per smembrare sendo molto grassa e quindi niente affatto sa- Li mmasciate de lu puorch e lavorare OGNI lutare, veniva destinata all'ingrassamento degli parte del maiale, anche la più improbabile. scarponi. Di solito nelle campagne era appeso Nel giorno stesso delle mmasciate si mangia dietro alla porta, ove veniva infisso un chiodo il sangue del maiale, dapprima raccolto e se- e a questo appeso appunto lu pengiàcche dal- mi-solidificato e poi cotto in padella con buc- la parte del membro che, essendo a forma di ce di agrumi; si cuoce sulla brace il grugno (lu "verdenélla" (quindi leggermente a spirale), si rugne); si cucina la parte finale delle zampe (li incastrava bene sul chiodo. Chi usciva con gli zampitte, perfetti con i fagioli oppure in umi- scarponi di pelle dava una leggera passata di do), il pancreas (detto la jemmèlla, buonissi- grasso che contribuiva a impermeabilizzare e mo), insomma tutte parti che sembrerebbero anche a rendere più bella e lucente la pelle del- destinate all’oblìo, a una qualche discarica. E le calzature. invece divengono addirittura segno stesso Insomma è vero, e non solo perché lo diceva della festa: non ricordo a memoria di aver mai nonna: de lu maiale nen se venta cósa. O, detto mangiato una jemmèlla se non nel giorno delle in altro modo, del maiale si tiene tutto. mmasciate de lu puorche. Della maiala invece si tiene solo il numero di te- De lu maiale nen se venta cósa. Manco le orec- lefono, ma questo è un altro discorso. 28| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
Puoi anche leggere