Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33

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Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
Gennaio/Febbraio • Anno X • n° 1 • (Poste Italiane s.p.a. • Sped. in Abb. Post. • 70% • CN/AP)

AGENZIA DI COMUNICAZIONE
                           Lucio Dalla
                                         dammi retta, è essere normale.
                                            Ma l'impresa eccezionale,
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
2| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
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Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
L'editoriale
● Fabiana Pellegrino
                                                             Sommario

S
        ervilismo. Disposizione a obbedire e ad               6   NEWS
        assoggettarsi alla volontà e ai desideri
        altrui, umiliando, per paura o per in-               10   FOCUS
                                                                     La bella addormentata
        teresse, la propria personalità e la pro-
pria dignità. La definizione di Nuto Revelli                 14   SPECIALE
ben descrive una delle piaghe di questa Italia.                   STOP alla violenza
Una patologia vecchia come il mondo, presente                18   MUSICA
qui e altrove, che, tuttavia, trova in noi italia-                Carla Poli
ni, provinciali quanto basta, piccolo-borghesi o
radical chic poco importa, una predisposizione
                                                             23   SPORT
                                                                  Stefano Travaglia
connaturata e pressoché congenita. Percorren-
do la storia a grandi falcate, il passaggio dalla
schiavitù alla servitù è segnato dall’utilitari-
smo. L’unica scelta di uno schiavo era di servire                   RUBRICHE
o morire. Un servo, invece, decide di offrirsi al
padrone di turno per una qualche convenienza,                26   ASTRI NASCENTI
                                                                  On Air Band
per una promozione, per un avanzamento. La
crescita del servo è del tutto immeritata e a spe-           27   A QUALCUNO PIACE NERD
se degli altri. Anche perché, di solito, il servo                 Il meglio di questo 2018
ha come unico talento la sua capacità di servire.            28   ASCOLI DI PETÒ
Ma questo basta ai padroni di oggi. A chi scam-                   De lu maiale nen se venta cosa
bia la vigliaccheria per fedeltà, il mecenatismo
per affermazione sociale, l’obbedienza per de-
                                                             29   PNL, ISTRUZIONI PER L'USO
                                                                  Svegliati!
vozione. È il risultato dell’imperante pensiero
unico da cui nessuno di noi è davvero immune,                30   UNIVERSITÀ
quella tentazione virulenta a cui siamo conti-                    Contro l'eccellenza
nuamente a rischio di contagio. C’è una caren-               31   LIBERRANTE
za di difese immunitarie, di presidi culturali, di                Atlante delle sirene
alfabetizzazione morale di massa. E questo si
                                                             32   LIBERA LE IDEE
traduce in una guerra tra poveri, un esercito di
                                                                  Costruire la pace
servi per cui obbedire è un istinto animalesco
irrefrenabile. La rinuncia alla dignità si compie            33   MENTE E CORPO
giorno dopo giorno, un passo alla volta, ogni                     Il manager M.A.G.O.
volta che accettiamo, rinunciamo, soprassedia-               34   IL GIARDINO DI LOLA
mo, ingoiamo, fingiamo, scappiamo. L’analfa-                      La Crassula ovata
betismo funzionale di chi non accetta la fatica
                                                             35   VIANDANTE
della comprensione, l’impegno della scelta, il                    Cammino Francescano della Marca
peso del pensiero, è la radice del servilismo.
Esiste possibilità di redenzione? Sempre. Si                 36   CHEAP & CREATIVE
chiama libertà.                                                   Gli eventi di febbraio

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                                                                               Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |5
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
NEWS

                             LA SCUOLA E I GIOVANI,
                             STANZIATI 400 MILA EURO
                             L’obiettivo è ampliare la formazione culturale,
                             umana e sociale delle generazioni più giovani
                             attraverso percorsi scolastici ed extracurriculari.
                             di Valentina Falcioni

                             La scuola e i giovani: la Fondazione Carisap ha stanziato 400 mila
                             euro per sei progetti proposti da diverse associazioni. L’obiettivo è quello
                             di ampliare la formazione culturale, umana e sociale delle generazioni più
                             giovani attraverso percorsi scolastici ed extracurriculari.
                             Le iniziative educative ed eterogenee che compongono La scuola
                             e i giovani sono state presentate oggi presso la Bottega del Terzo
                             Settore di Ascoli Piceno dai rappresentati delle sei associazioni che hanno
                             partecipando e vinto l’omonimo bando, scaduto nel marzo 2017.
                             I progetti sono rivolti ai minori di diversi Istituti Comprensivi del territorio
                             ascolano e prevedono l’implementazione di metodologie innovative di
                             didattica, in grado di coinvolgere diversi settori.

                             I sei progetti
                             PROGETTO 1. Space – Spazi Creativi Educativi

                             L’iniziativa è stata proposta dall’Associazione Cose di Questo Mondo che
                             generalmente si preoccupa di sensibilizzare i più giovani su tematiche che
                             riguardano l’intercultura, l’educazione alla pace, il commercio equo-
                             solidale e i diritti umani. In questo caso, attraverso il progetto Space, si
                             desidera agire contro le forme di bullismo e xenofobia, si vuole prevenire
                             il disagio e contrastare l’emarginazione giovanile. Uno dei mezzi attraverso
                             i quali si agirà è il teatro sociale, curato dai professionisti della Casa di
                             Asterione.

                             PROGETTO 2. Sportello Smarthelp

                             Il secondo progetto dell’iniziativa La scuola e i giovani è stato presentato
                             da Giorgia Morganti dell’Associazione Formamentis. Lo Sportello
                             Smarthelp andrà ad ampliare il servizio svolto nei centri d’ascolto presenti nelle
                             scuole del Piceno. Infatti vi sarà anche uno sportello che presterà servizio
                             domiciliare, in orari extrascolastici, per le famiglie che ne faranno regolare
                             richiesta. La mission è aiutare e favorire una crescita armonica della personalità
                             in fase evolutiva.

6| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
NEWS
PROGETTO 3. Ora ve le suoniamo!

Il terzo progetto è stato spiegato da Luca Cecchini dell’Associazione Music
Academy, che collaborerà anche con il Coro Ventidio Basso e l’associazione La
corolla. L’iniziativa svilupperà metodologie di insegnamento legate
all’educazione musicale innovative e coinvolgenti. La volontà è quella di
far riscoprire i valori artistici, culturali e sociali della musica di qualità, non
solo mediante l’apprendimento degli strumenti e dell’uso della voce,
ma soprattutto attraverso la funzione sociale e civile di concerti e opere
liriche. Purtroppo la musica nelle scuole non ha ancora un peso specifico,
forse per mancanza di fondi, personale con competenze specifiche e di una
progettualità adeguata. Attraverso Ora ve le suoniamo, pertanto, si andrà a
formare un coro e un’orchestra all’interno degli istituti coinvolti. I ragazzi che
ne faranno parte, assisteranno a delle lezioni-concerto interattive e utili per
far conoscere gli strumenti della tradizione classica e moderna ai ragazzi.

PROGETTO 4. Scuola e Quintana

Il quarto progetto è stato presentato da Stefano Rosa, consigliere del
Comitato del Sestiere di Borgo Solesta, nonché responsabile della scuola
musici. L’iniziativa è stata proposta dall’associazione Porta Solestà. La
mission è incentivare la pratica sportiva e l’educazione musicale attraverso la
conoscenza delle tradizioni, della Quintana in primis, del gioco delle bandiere,
dell’arte del tamburo e delle chiarine, delle complesse dinamiche di squadra
e ovviamente del rispetto delle regole.

PROGETTO 5. Intel_Libriamo

La quinta iniziativa di La scuola e i giovani è stata presentata da Eleonora
Tassoni dell’Associazione Rinascita. L’obiettivo è invadere le scuole del
territorio con libri e storie capaci di emozionare e far diventare gli studenti
coinvolti, dalle scuole per l’infanzia fino alle superiori, dei cittadini consapevoli.
Il progetto gode di una partnership piuttosto ampia, fra i tanti va sicuramente
nominata l’associazione Cisi. Intel_Libriamo è caratterizzato da due differenti
azioni: una riguarda la consegna di libri per rimpolpare le biblioteche
scolastiche, l’altra una serie di laboratori scolastici ed extrascolastici.

PROGETTO 6. Educhiamo al futuro con radici salde nel passato

Il sesto e ultimo progetto è stato presentato da suor Antonia
Casotto dell’Istituto Suore Pie Operaie dell’Immacolata Concezione.
L’iniziativa desidera promuovere e potenziare l’apprendimento della lingua
inglese, anche attraverso degli scambi culturali con studenti madrelingua o
provenienti da altri paesi europei. Attraverso questo programma, i ragazzi
“vengono messi nelle condizioni di apprendere la lingua straniera secondo
le medesime dinamiche di apprendimento con cui impara la lingua materna,
in modo graduale e dolce, durante lo svolgimento delle quotidiane attività
didattiche, ludiche, motorie e di routine”.

                                                                                 Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |7
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
NEWS

     LA FONDAZIONE RETE LIRICA
     DELLE MARCHE È REALTÀ
     Il primo caso italiano di collaborazione tra Teatri
     tradizionali, Festival e Ico che svolgono attività di lirica.

     La Fondazione Rete Lirica delle Marche               (Fondazione Teatro della Fortuna), Massimi-
     è oggi una realtà. In un clima denso di sod-         liano Fraticelli (nominato da sindaco di Mace-
     disfazione è stato presentato il primo caso          rata), Paola Izzi (nominata dal sindaco Ascoli
     italiano di collaborazione tra teatri tradizio-      Piceno) e Mara Polloni (nominata dai tre soci
     nali, festival e Ico - Istituzioni Concertistico     partecipanti, ossia Fondazione Rossini Opera
     Orchestrali – che svolgono un’attività di lirica     Festival, FORM e Associazione Arena Sferiste-
     ordinaria.                                           rio). Il presidente è Igor Giostra (nominato
     La Fondazione è nata dopo un percorso di             dal sindaco di Fermo), il direttore è Luciano
     tre anni che è germinato grazie a una bril-          Messi, mentre il consulente artistico è Alessio
     lante intuizione dell’allora assessore al Bilan-     Vlad.
     cio della Regione Marche e oggi presidente           Al momento della tanto attesa costituzione, i
     pro-tempore dell’Istao, Pietro Marcolini,            grandi assenti sono stati i vari rappresentanti
     che aveva raggruppato in un protocollo d’in-         di Ancona e Jesi, sebbene negli ultimi mesi
     tesa i maggiori teatri della Regione, gli enti       siano giunti dei segnali d’interesse da parte
     e le fondazioni artistiche che operavano nel         dei rispettivi sindaci. In effetti, come espresso
     settore della lirica con l’intenzione di trarre il   da tutti gli attori della Fondazione Rete Lirica
     massimo dei benefici dalle risorse economi-          delle Marche, si tratta di un’iniziativa virtuosa
     che messe a disposizione per un settore dalle        a livello nazionale, sostanzialmente l'unica in
     grandi potenzialità.                                 Italia di questo genere. Quest’associazione di
     Il protocollo d’intesa firmato a inizio 2018 per     maestranze regionali è in grado di valorizzare
     la nascita e lo sviluppo di un progetto tanto        l’intero territorio marchigiano grazie a even-
     ambizioso, ha visto riuniti dinnanzi all’asses-      ti che, sviluppati secondo una giusta dose
     sore alla Cultura della Regione Marche: il sin-      di collaborazione ed entusiasmo, possono
     daco di Ascoli Piceno Guido Castelli, il sinda-      divenire una fruttuosa attrattiva turistica e
     co di Fano Massimo Seri, il sindaco di Fermo         culturale.
     Paolo Calcinaro, il sindaco di Macerata Ro-          L’idea ha iniziato a prendere forma anche
     mano Carancini e poi il presidente della Fon-        grazie al successo riscosso dalla Rete Lirica
     dazione Orchestra Regionale delle Marche             delle Marche che in pochi anni era riuscita a
     Renato Pasqualetti, il sovrintendente della          concretare operazioni da manuale.
     Fondazione Rossini Opera Festival Gianfran-          “Tale collaborazione offre l’opportunità di
     co Mariotti, l’Associazione Arena Sferisterio,       presentare una domanda unica a valere sul
     il presidente della Fondazione Teatro della          Fondo Unico dello Spettacolo (FUS) - ha di-
     Fortuna Catia Amati e quello del Consorzio           chiarato Carlo Maria Pesaresi, il presidente
     Marche Spettacolo Carlo Maria Pesaresi.              del Consorzio Marche Spettacolo - con evi-
     Il Cda della Fondazione Rete Lirica delle            denti benefici in termini di rispetto dei para-
     Marche è invece composto da: Catia Amati             metri richiesti per accedere al Fondo”.

8| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
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NEWS

“UNA PILA ALLA VOLTA”
LA SFIDA DELLA RACCOLTA
In palio decine di buoni acquisto da spendere in
attrezzature didattiche e sportive.

Anche i ragazzi e le ragazze che vivono nelle       contest, una vera e propria gara a chi si impe-
Marche possono riunirsi in squadre e par-           gna di più nel fare e comunicare la raccolta
tecipare a “Una Pila Alla Volta”. L’obiettivo       differenziata delle batterie. Le squadre saran-
della campagna, patrocinata dal Ministero           no chiamate ad affrontare 5 sfide legate alla
dell’Ambiente e della Tutela del Territorio         raccolta differenziata di pile e accumulatori
e del Mare e dal Comune di Ascoli Piceno            portatili. Si passa da un quiz sul tema delle
e promossa dal Centro di Coordinamento              batterie a creare una scultura con le pile sca-
Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA), è           riche abbandonate in casa, passando per la
quello di sensibilizzare i giovani sulla corret-    realizzazione di video e canzoni a tema. Po-
ta gestione dei rifiuti delle pile esauste che      tranno poi condividere i contenuti sui social
non vanno gettate con i rifiuti indifferenziati     network per spingere i propri amici a votare
ma separati e portati negli appositi punti di       la propria testimonianza sulla piattaforma e
raccolta sul territorio. Nelle prime settimane      ottenere così punti utili a scalare la classifica.
di avvio del progetto, nella regione Marche,        In palio per le squadre più votate ci saranno
sono già quasi 10 i rappresentanti delle scuo-      voucher da spendere per l’acquisto di mate-
le iscritti al contest.                             riale scolastico o sportivo del valore compre-
Nelle Marche, tra gennaio e dicembre 2017,          so tra 1.000 e 2.500 euro, con un montepre-
sono stati raccolti e gestiti dal CDCNPA            mi complessivo a livello nazionale di 55.000
102.229 kg di pile e accumulatori portatili         euro. Inoltre, i campioni di ogni area territo-
e le stime prevedono un leggero calo rispet-        riale saranno chiamati nel mese di maggio a
to ai quantitativi gestiti nel corso del 2016.      Como per partecipare all’evento finale.
La Regione Marche conta complessivamente
247 luoghi di raccolta serviti dai Consorzi         “Buoni i risultati raggiunti nelle Marche anche
iscritti al CDCNPA, di cui 71 presso le isole       se la quantità di pile e accumulatori portatili
ecologiche e 166 presso le attività commer-         avviati al riciclo non è ancora sufficiente e negli
ciali (oltre a 10 centri di stoccaggio e aziende    ultimi anni, anche a livello nazionale, stiamo
specializzate). Nella Provincia di Ascoli Pice-     assistendo a un leggero calo - ha spiegato Luca
no, in particolare, sono stati avviati al recu-     Tepsich, Segretario Generale del CDCNPA. - Per
pero oltre 12.800 kg di pile e accumulatori         questo abbiamo deciso di puntare sulle giovani
portatili, ritirati presso i 33 luoghi di raccol-   generazioni per diffondere un messaggio sem-
ta presenti sul territorio.                         plice: le batterie non vanno gettate con la spaz-
Per far crescere ancora questi numeri, i ragaz-     zatura indifferenziata ma nei contenitori loro
zi e le ragazze nati negli anni compresi tra il     dedicati. Abbiamo chiesto loro di mettersi in
2003 e il 2006 potranno formare una squadra         gioco e di farlo insieme perché la salvaguardia
e insieme a un tutor maggiorenne andare             dell’ambiente è una sfida che si vince insieme
sul sito www.unapilaallavolta.it e iscriversi al    raccogliendo Una Pila Alla Volta”.

                                                                                Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |9
Ma l'impresa eccezionale, dammi retta, è essere normale - Lucio Dalla - Piceno33
FOCUS

     LA BELLA
     ADDORMENTATA
     Giuseppe Amici: "La nostra
     montagna deve svegliarsi. Ora".
     ● di Fabiana Pellegrino

10| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
FOCUS

C
                   ome presidente dell’Unione Montana del
                   Tronto e Valfluvione, Giuseppe Amici ha
                   “caricato sulle spalle” le debolezze croniche
                   della nostra montagna, rese drammaticamen-
                   te urgenti dagli eventi sismici del 2016 e del
                   2017. Il terremoto ha letteralmente messo in
                   ginocchio il territorio montano causando vit-
                   time, danni materiali, distruzione del patri-
monio pubblico e privato, blocco delle attività agricole, rottura
del sistema della viabilità, fragilità idrogeologica. Un quadro a
tinte fosche a cui il presidente Amici ha risposto da subito con
la costituzione di commissioni specifiche sulle tematiche prin-
cipali: le aree interne e i fondi europei, la ricostruzione post
sisma, l’ambiente e i rifiuti e i servizi associati. “È necessaria
una grande unità per far sentire una voce autorevole alle istitu-
zioni sovraordinate e ottenere gli aiuti necessari a ricostruire il
tessuto connettivo delle nostre comunità. Il terremoto ha sem-
plicemente messo a fuoco delle fragilità connaturate al nostro
territorio, rimasto congelato dagli egoismi locali. Oggi c’è la
voglia di ripartire, ma occorre lavorare nell’ottica di una pro-
gettualità condivisa”.
Oggi l’Unione Montana del Tronto e Valfluvione, capofila di 15
comuni per 750mila metri quadrati di territorio e oltre 20mila
abitanti, assieme al Gal Piceno e tutto il gruppo tecnico di lavo-
ro, ha la missione di costruire una strategia innovativa e condi-
visa, finalizzata allo sviluppo del territorio in senso turistico,
economico e sociale, agganciandosi alla Strategia Nazionale
per le Aree Interne e sviluppandone una ad hoc per il Piceno.
in questa ottica si è inserito il progetto presentato per il bando
POR FESR “Servizi di E-government” sulla gestione dei servi-
zi banda larga, presentato con il Comune di San Benedetto del
Tronto come capofila e 14 dei Comuni dell’area pilota del Pice-
no. Il percorso progettuale non si ferma qui, ma prosegue a pas-
so spedito sui temi della Sanità, dei Trasporti e dello Sviluppo
con i referenti nazionali, regionali, gli amministratori locali e il
gruppo di lavoro. “Ci stiamo muovendo attraverso l’ascolto dei
territori e dei soggetti privati per proporre una progettazione
seria e concertata che sappia intercettare efficacemente le risorse
disponibili. L’obiettivo fondamentale dell’intera strategia deve
essere quella di non disperdere le unità familiare, per questo

                                                              Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |11
FOCUS

     bisogna accelerare la ricostruzione e ridurre all’osso la burocra-
     zia. Vanno create le condizioni affinché le aree montane non si
     spopolino, sostenendo il tessuto socioeconomico. Penso anche
     a degli interventi di natura fiscale che potrebbero alleggerire la
     vita di chi abita in montagna”. Dunque, il percorso Snai (Stra-
     tegia Nazionale Aree Interne) è tracciato e mira a una strategia
     condivisa nell'area interna del Piceno, che vede coinvolti 15 co-
     muni: Acquasanta Terme, Arquata del Tronto, Carassai, Casti-
     gnano, Comunanza, Cossignano, Force, Montalto delle Marche,
     Montedinove, Montegallo, Montemonaco, Offida, Palmiano,
     Roccafluvione e Rotella. Un iter partito nel 2014 con l’indivi-
     duazione, da parte della Regione Marche, di tre aree interne
     marchigiane, tra cui quella del Piceno e accelerato bruscamente
     dagli eventi sismici del 2016.
     “Abbiamo chiesto aiuto a dei consulenti della Provincia di Tren-
     to in merito allo sviluppo di una progettualità che possa far leva
     sui punti di forza del nostro territorio montano – spiega Amici –
     nel frattempo, nel corso di questo cammino intrapreso, abbiamo
     puntato sulla telemedicina e sulla teleassistenza in campo sani-
     tario, abbiamo ripristinato le scuole e individuato a Comunanza
     un centro per la formazione e l’aggiornamento degli insegnanti
     della zona montana, abbiamo avviato assieme al Comune di
     San Benedetto dei corsi di canottaggio sul lago di Gerosa e stia-
     mo studiando un piano per l’avioturismo. Dobbiamo pensare al
     benessere della nostra comunità e recuperare il tempo perduto.
     Subito”.

     La Strategia Nazionale Aree Interne

     La SNAI comprende 68 aree progetto a dicem-           to centrale, che dimostra di esserci, le Regioni
     bre 2016, 1.043 comuni cioè il 24,9% di tutti i co-   e gli enti locali. Un messaggio positivo: dalle
     muni italiani classificati come aree interne, con     aree interne si ricostruisce l’identità e il senso
     2.026.299 abitanti e una superficie complessiva       di comunità di un Paese straordinario e fragile
     di 49.103 kmq. Uno stanziamento di 190 mi-            come l’Italia”.
     lioni di euro dalle leggi di stabilità 2014, 2015 e   La Regione Marche, tra le prime regioni ad
     2016 per gli interventi a sostegno del migliora-      aver aderito alla “Strategia nazionale per lo
     mento dei servizi sul territorio. Enrico Borghi,      sviluppo delle Aree Interne”, ha individuato
     coordinatore nazionale della Strategia Nazio-         tre aree interne pilota nell’ambito della SNAI
     nale Aree Interne, ha sintetizzato così il piano:     per un totale di 44 Comuni e 86.407 abitanti;
     “innovazione dal basso, nuova agricoltura,            provveduto a stabilire lo stanziamento di ri-
     idee per il rilancio delle Alpi e del martoriato      sorse a favore degli interventi pilota per il ri-
     Appennino, partendo dalle comunità locali             equilibrio dell’offerta dei servizi di base delle
     come guardiane del territorio in una funzione         aree interne che, come definito nell’Accordo di
     nazionale. Per un’Italia fatta di cambiamento,        Partenariato nazionale, dovrà interessare tutti i
     economia sostenibile e voglia di farcela. Il tutto    fondi comunitari (FESR, FSE, FEASR) nell’am-
     dentro uno schema di collaborazione tra lo Sta-       bito della Programmazione 2014-2020.

12| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
FOCUS

Le 3 Aree interne pilota della SNAI della
Regione Marche sono:
� Basso Appennino Pesarese ed Ancone-               sulla stretta collaborazione istituzionale alla
tano, con capofila l’Unione Montana “Ca-            scala dei 9 comuni, e il coinvolgimento dei poli
tria e Nerone”. L’area include 9 Comuni per         urbani esterni funzionalmente collegati, a par-
complessivi 34.000 abitanti, di cui sei associati   tire da Urbino, Fabriano e Gubbio.
nell’Unione Montana Catria Nerone (Mercatel-        2) La bozza di strategia dell’area interna “Alto
lo sul Metauro, Borgo Pace, S. Angelo in Vado,      Maceratese”, considerato che trattasi di area in-
Peglio, Urbino, Urbania, Fermignano), Fos-          terna terremotata, è stata definita dai Comuni
sombrone, Fratte Rosa, Pergola, San Lorenzo         dell’area optando per una Bozza di Strategia
in Campo, Serra S. Quirico, Fabriano, Cerreto       semplificata, denominata “Ricostruire la Co-
d’Esi, Castellone di Suasa e Genga.                 munità dell’area”, concentrandosi in SNAI sul-
� Alto Maceratese, con capofila l’Unione            le priorità qui di seguito riportate:
Montana “Marca di Camerino”. L’area com-            “Costituzione di un Ufficio Tecnico unico a ser-
prende i Comuni di: Acquacanina, Bologno-           vizio di tutti i Comuni interessati”;
la; Castelsantangelo sul Nera; Cessapalombo;        Analisi dell’organizzazione della funzione
Fiastra; Fiordimonte; Gualdo; Monte Cavallo;        dell’istruzione in favore dei giovani residenti
Monte San Martino; Muccia; Penna San Gio-           nel territorio;
vanni; Pievebovigliana; Pieve Torina; San Gi-       “Piccole imprese, salvaguardia degli spazi
nesio; Sant’Angelo in Pontano; Sarnano; Serra-      pubblici serviti nel breve termine (3.1) e loro
valle di Chienti; Ussita; Visso.                    sviluppo nel medio-lungo termine (3.2)”;
� Area «Piceno», con capofila l’Unione Mon-         “Itinerari culturali, artistici e paesaggistici du-
tana “Tronto e Valfluvione. L’area pilota “Pi-      rante la lunga ricostruzione”;
ceno” è rappresentata da 15 Comuni ricadenti        “Tendenze demografiche prima e dopo il ter-
nella Provincia di Ascoli Piceno: Acquasanta        remoto”.
Terme, Arquata Del Tronto, Carassai, Casti-         3) La bozza di Strategia d’Area interna “Pice-
gnano, Comunanza, Cossignano, Force, Mon-           no” poggia sull’idea guida “Turismo & Ben‐es-
talto Delle Marche, Montedinove, Montegallo,        sere” rappresenta l’elemento di condivisione
Montemonaco, Offida, Palmiano, Roccaflu-            individuato dai Sindaci dell’area e si articola in:
vione, Rotella. 6 di essi ricadono nel territorio   • Sport & Turismo ‐ valorizzazione del com-
dell’Unione Montana Tronto e Fluvione, 5 in         prensorio del lago di Gerosa (Comunanza,
quella dei Sibillini, mentre 4 non ricadono in      Montemonaco, Montefortino, Montegallo, Pal-
alcuna Unione Montana.                              miano);
Le strategie elaborate dalle tre aree:              • Wellness & Turismo ‐ valorizzazione del polo
1) La strategia dell’area interna “Basso Ap-        termale di Acquasanta Terme (Acquasanta Ter-
pennino Pesarese ed Anconetano” (già appro-         me, Arquata del Tronto, Roccafluvione, Mon-
vata e finanziata) consiste nel creare una rete     tegallo);
di ospitalità di nuova concezione che integri       • Spiritualità & Turismo ‐ valorizzazione del
ricettività, cultura ed educazione, fruizione       comprensorio del Monte Ascensione.
dell’ambiente e del paesaggio, prodotti agro-       La Giunta regionale delle Marche ha indivi-
alimentari, welfare e mobilità leggera, servizi     duato una Quarta area nell’ambito della Strate-
digitali, e spinga per l’espansione di un’eco-      gia Nazionale delle Aree Interne della Regione
nomia di servizi strettamente intrecciata alla      Marche, denominata Area interna “Montefeltro
qualità dei luoghi, alla vocazione residenziale     e Alto Metauro”. La delibera approvata dalla
e turistica del territorio policentrico. La rete,   Giunta conclude il percorso istruttorio avvia-
denominata “Asili d’Appennino – Le dimore           to dalla richiesta fatta da parte di 20 Comuni
delle Creatività nelle Alte Marche”, si fonda       dell’alta provincia di Pesaro e Urbino.

                                                                               Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |13
SPECIALE

  STOP
   violenza sulle donne
      ● di Dina Maria Laurenzi

     Dai centri antiviolenza una mano tesa.
     Passati i giorni delle statistiche elaborate e diffuse in occasione della Giornata
     nazionale contro la violenza sulle donne, vogliamo continuare a parlare di
     violenza di genere. Lo facciamo con Laura Gaspari, coordinatrice dei Centri
     Antiviolenza dell’associazione On the Road onlus.

    O
                  gni giorno siamo raggiunti da       visaglie di una relazione violenta può aiutare
                  notizie shock, in Italia da gen-    le donne a uscire da una spirale di violenza
                  naio a ottobre 2017 sono state      verbale, emotiva, psicologica, economica e
                  114 le vite spezzate, frutto di     sessuale. Perché la violenza di genere non è
                  violenze nella maggior parte dei    solo fisica.
     casi avvenute in ambito familiare, tra quelle
     mura domestiche che dovrebbero essere un         Proprio su questo aspetto l’associazione On
     luogo sicuro. Riuscire a cogliere le prime av-   the Road onlus ha prodotto per il Centro di

14| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPECIALE

Antiviolenza Percorsi Donna di Fermo il vi-        delle piccole rinunce per il quieto vivere nella
deo “Riconoscere la violenza”. Attraverso          relazione».
la storia di una donna, raccontata in pillole,
aiuta a capire quale può essere il preambolo       Come vivono le donne che si trovano
di una relazione violenta. Sono 6 minuti di        in questo tipo di relazione?
video, circa, interpretati da Enrica Ajò sulla     «Spesso le donne sono abituate a sacrificare
sceneggiatura di Cristina Pizzolato e Laura        qualcosa di sé per compiacere l’altro o per
Gaspari che pongono la lente sulle dinamiche       soddisfare un bisogno altrui, anche se va con-
di coppia.                                         tro loro stesse. Tengo a sottolineare che que-
                                                   sto non è dovuto a una fragilità caratteriale o
Quali sono quegli atteggiamenti che                all’ignoranza di una persona, bensì alla no-
possono apparire normali, ma na-                   stra cultura ancora molto proiettata sul domi-
scondono le prime avvisaglie di una                nio maschile. Questi comportamenti a lungo
relazione violenta?                                andare sfociano poi in veri e propri divieti.
«Gli atteggiamenti che spesso vengono accet-       Abbiamo avuto casi in cui la donna non era
tati, proprio perché culturalmente le donne        libera neanche di parlare con la propria fami-
sono portate a considerarli normali, sono ad       glia, si è trovata costretta a lasciare il lavoro e
esempio l’eccessivo controllo della vita che       ad avere sempre meno contatti con il mondo
spesso appare come una premura. Continui           esterno. Così facendo di fatto la donna entra
messaggi per sapere dove la donna si trova,        in una situazione di isolamento sempre più
cosa sta facendo, con chi si trova, richiesta di   stringente, mentre nell’uomo cresce il senso
foto per avere dimostrazione che la donna          di possesso e il desiderio di controllo proprio
non menta vengono spesso scambiati per di-         perché vede che sono comportamenti che gli
mostrazioni d’amore. Proprio perché la nostra      permettono di raggiungere il suo obiettivo,
cultura prevede ancora un modello di amore         quello di avere la donna per sé».
del tutto fusionale, siamo portate a pensare
che gli uomini siano legittimati a sapere tutto    Cosa avviene nelle donne?
delle proprie compagne o mogli e a control-        «Le donne raccontano vissuti di forte impo-
larle».                                            tenza proprio perché, anche cambiando sé
                                                   stesse e la propria vita e piegandosi ai deside-
E la gelosia?                                      ri del maltrattante, nulla cambia, la violenza
«La gelosia è proprio un altro esempio, anche      non cessa. Crescono invece la sfiducia, l’auto-
questa considerata una caratteristica di una       stima si abbassa, i sensi di colpa aumentano
persona innamorata quando invece coincide          poiché la donna si sente sbagliata. In queste
con l’idea di possesso. Certamente questo          circostanze il centro antiviolenza diventa
non vuol dire che tutte le persone gelose si-      un luogo di ascolto, condivisione e sostegno
ano violente, ma tutti gli uomini violenti lo      dove le donne vittime di violenza, fisica o
sono, perché considerano la donna una loro         psicologica, possono trovare un appiglio per
proprietà, un oggetto a loro disposizione.         affrontare e superare quanto di brutto stanno
Quando arrivano sollecitazioni da parte di         vivendo. Ma per arrivare a questo è fonda-
un uomo inerenti al modo di vestire, al fatto      mentale sensibilizzare perché la prevenzione
che parlare con altri uomini non è accettabi-      rimane l’elemento chiave per contrastare in
le perché vuol dire che la donna non lo ama,       modo efficace la violenza di genere».
questi comportamenti sono dei campanelli
di allarme perché sono modi di limitare la li-     Nel nostro territorio sono attivi i centri
bertà della donna, anche se spesso loro stesse     antiviolenza: a San Benedetto al piano
non la vivono come una limitazione, ma come        0 dell’ospedale Madonna del Soccorso in

                                                                              Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |15
SPECIALE

     via Manara 7 (aperto il martedì dalle 14.30
     alle 18.30, il mercoledì dalle 9.30 alle 12.30
     e il venerdì dalle 9.30 alle 12.30 – tel. 0735
     85709); ad Ascoli Piceno presso il consul-
     torio familiare in via Marcello Federici nella
     palazzina ex Gil (il lunedì e il mercoledì dalle
     16 alle 19 – tel. 0736 358915) e in Via San Se-
     rafino da Montegranaro 20 nella stanza del-
     le assistenti sociali (il giovedì dalle 9.30 alle
     12.30 – tel. 0736 244202). Da luglio è aperto
     anche lo sportello a Spinetoli, frazione di
     Pagliare del Tronto, presso il consultorio
     familiare in via Manzoni 3 (il giovedì dalle
     15 alle 17 – tel. 0736 887983).

     È attivo un numero verde locale per segna-
     lazioni, richieste e domande: 800.02.13.14.
     Mentre il numero verde nazionale è il 1522.

     I NUMERI DELLE MARCHE
     Le donne che denunciano.                            mini di età compresa tra i 46 e i 55 anni
     Secondo i dati forniti dalla Regione Mar-           (31,9%), di nazionalità italiana (83,5%),
     che il profilo della vittima di violenza è          con diploma di scuola media superio-
     quello di una donna di età compresa tra i           re (54%) e occupazione stabile (49,5%).
     36 e i 45 anni (31,5%), coniugata (46,5%),          Il profilo tratteggiato è quello di uomini
     italiana (78%), con figli (67%), con diplo-         “assolutamente normali”, avulsi da “ca-
     ma di scuola media superiore (54%) e, a             ratteristiche devianti” che corrisponde a
     seguire, laureata (27%), con un’occupa-             quello delle vittime, contraddicendo lo
     zione stabile (38,4% - in cerca di prima            stereotipo della differenza socioculturale
     occupazione il 18,5%). Lo stato civile,             come causa di dissidi. Il 37,8% sono co-
     quando dichiarato dalla donna maltratta-            niugi, autori principalmente di violenza
     ta, è coniugata per il 46,5% e nubile per           psicologica (73% dei casi) e fisica (54% a
     il 23,7%; quelle separate sono 62 (59 nel           testimonianza della copresenza di diversi
     2015), mentre divorziate risultano 28 (15           tipi di maltrattamenti).
     nel 2015).
     Dati importanti che ribadiscono la rile-            Un modello sul ciclo della
     vanza della violenza in famiglia. La mag-           violenza.
     gior parte sono donne che vivono in un              È importante sottolineare l’esistenza del
     contesto familiare (coniugate o convi-              ciclo della violenza, modello teorico se-
     venti), vittime spesso del marito o del             condo il quale la violenza segue appunto
     partner: su 173 donne coniugate, 136 se-            un percorso ciclico: la prima fase è l’au-
     gnalano il marito come maltrattante.                mento della tensione, al quale segue lo
                                                         scoppio della violenza, per poi giungere
     La violenza tra le mura                             alla fase della luna di miele nella quale
     domestiche.                                         l’uomo chiede perdono e aiuto alla don-
     Dallo stesso rapporto regionale, è emer-            na, promettendo che non si ripeterà più
     so che gli autori della violenza sono uo-           quella situazione. Questa sistematicità

16| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPECIALE

                                                 loro volta di violenza.

                                                 Per la tutela dei figli.
                                                 Approvata alla Camera dei Deputati, ma
                                                 ferma al Senato, un disegno di legge per
                                                 la tutela legale, psicologica ed economi-
                                                 ca degli orfani figli di donne vittime di
                                                 femminicidio. La petizione "Tuteliamo
                                                 gli orfani delle vittime di femminicidio" è
                                                 stata proposta dal Consiglio delle donne
                                                 di Senigallia per sollecitare i presidenti
                                                 di Senato e Camera Pietro Grasso e Lau-
                                                 ra Boldrini a una calendarizzazione della
                                                 discussione del ddl prima che si arrivi alle
                                                 elezioni politiche.
                                                 Nelle Marche il 55,7% dei figli minorenni
                                                 e il 20,3% di quelli maggiorenni hanno
                                                 assistito o subito la violenza familiare,
                                                 introiettando modelli relazionali basati
                                                 sulla sopraffazione e la mancanza di ri-
                                                 spetto.

procura nelle donne uno stato di peren-          Il patto contro la
ne paura e confusione, che impediscono           violenza di genere.
loro di rompere la relazione e uscire dalla      Firmato un protocollo d’intesa sottoscrit-
violenza.                                        to dall’assessora alle Pari opportunità
                                                 Manuela Bora, presidente del Forum per-
Il pronto soccorso e il                          manente contro le molestie e le violenza
codice rosa.                                     di genere, insieme a rappresentanti Anci,
Oltre alla presenza dei Centri Antiviolen-       Uncem, Comuni capofila degli Ambiti
za, uno dei luoghi dove intercettare le          territoriali sociali, Preture, Procura Ge-
vittime sono i Pronto soccorso ospeda-           nerale della Repubblica, Corte di appello
lieri ai quali le donne si rivolgono per un      delle Marche e Magistrature, Carabinieri,
primo intervento. Nelle Marche, infatti,         Polizia di Stato, Asur Marche, Ufficio sco-
il 39,6% delle donne ha indicato tra le          lastico regionale, organizzazioni sindacali
“azioni successive alla violenza” il ricorso     e datoriali, Commissione regionale pari
al Pronto soccorso.                              opportunità, Ombudsman Marche, Co-
Pertanto è stato definito un percorso,           recom Marche, Collegio degli infermieri
personalizzato e anonimo, uniforme in            e gli Ordine dei medici, degli psicologi,
tutti i Pronto soccorso regionali con asse-      degli assistenti sociali, degli avvocati, dei
gnazione di codice giallo, per assicurare        giornalisti.
una visita tempestiva e ridurre il rischio di    Un patto per mettere in campo azioni di
ripensamenti o allontanamenti volontari,         contrasto alla violenza di genere, aiutare
e l'introduzione di un ulteriore codice          le vittime, promuovere la prevenzione,
rosa, visibile ai soli operatori sanitari, per   monitorare il fenomeno, realizzare cam-
avviare l'assistenza immediata da parte          pagne di informazione e sensibilizzazio-
di un'apposita equipe multidisciplinare.         ne attraverso i media e i social media.
Le procedure interessano anche i minori,         Obiettivo: rafforzare le attività della Rete
figli delle vittime e testimoni o vittime a      antiviolenza delle Marche.

                                                                           Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |17
ARTE

       CARLA POLI E IL SAX:
       la musica è un conduttore
       universale di emozioni
       ● di Valentina Falcioni

     Qualche anno fa il pianista e compositore Ezio Bosso ha detto: “La
     musica è come la vita, si può fare in un solo modo, insieme”. La prima volta
     che ho ascoltato Carla Poli in una sala dell’Istituto “Gaspare Spontini”,
     ho avuto proprio l’impressione che attraverso il suo sax fosse una sirena
     incantatrice, in grado di trasportarmi lungo un universo interiore ricco
     e generoso, intrigante e complesso. Durante quell’improvvisazione
     eravamo due gocce confluite in un unico fiume emotivo. Grazie a una
     collaborazione interdisciplinare, ho scoperto un talento travolgente,
     carismatico, insaziabile, governato da una personalità eclettica e
     sorprendente. Carla Poli è un genius loci, un patrimonio ascolano che ha
     esportato la sua arte a Londra, Los Angeles e New York.

18| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
C
                                                                                  ARTE

                arla, vorrei aprire quest’inter-
                vista con un tuo ricordo legato
                alla musica.
                «Essendo cresciuta in una fa-
                miglia di musicisti, di ricordi
                ne ho molti, ma il primo “for-
                te” con la musica è quello che
io chiamo: “Latte, biscotti e jazz”. Avevo circa 7
anni e in quel periodo Radio 2 trasmetteva un
programma che coincideva con la mia colazio-
ne e aveva come sigla Take 5 di Dave Brubeck.
Quel tema celebre al sax diventò poi uno tra i
miei brani preferiti. Non avevo la più pallida
idea di cosa fosse un sassofono né che musica
fosse quella. Sentivo soltanto che quel suono
mi affascinava e che quel tipo di musica mi la-
sciava un senso di curiosità continua, come se
non concludesse mai».

Il pianista e compositore Nicola Piovani ha
asserito: “La musica serve a raccontare l'invi-
sibile”. Secondo te, invece, cos’è la musica e
quale ruolo funge universalmente?
«Penso che la musica sia un conduttore uni-
versale di emozioni e che vada al di là di ogni
barriera spazio/temporale. Non ha un ruolo
preciso perché è una sorta di “milleusi”. Puoi
utilizzarla lungo una giornata qualsiasi o du-
rante un viaggio, mentre ammiri un paesaggio.
Puoi ascoltarla nella sala d’aspetto del dentista
per rilassarti o allo stadio per esaltare la tua
squadra del cuore; puoi usarla per celebrare

           348 3627578

           Dynamo BAND oppure
           SaxAndTheCityQuintet

                                                     Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |19
ARTE

     il tuo matrimonio, ballare e divertirti. Biso-
     gnerebbe in ogni caso scegliere il meglio e so-
     prattutto farne buon uso. È per questo che ci
     vorrebbe un’educazione basilare, proprio per
     evitare di scegliere musica che faccia star male
     o che esalti stati d’animo negativi o addirittura
     violenti».

     Dopo aver mosso i primi passi lungo il tuo
     percorso formativo, perché hai scelto proprio
     il sax?
     «Ci siamo - per così dire - “trovati” o meglio
     “ritrovati”. In famiglia solitamente mi consi-
     gliavano il pianoforte classico, mentre io vole-
     vo suonare la batteria e cantare, sebbene non ci
     fosse nulla in grado di farmi scattare davvero la
     molla. Un giorno, per caso, sentii una canzone
     pop. Era Careless Whispers di George Michael.
     Quel brano esordiva con un fantastico assolo
     di sax. É stato amore a primo suono, mi faceva
     vibrare dentro. Era avvolgente, forte e deciso al
     tempo stesso e aveva quella forma imponente
     e luccicante che mi attraeva. Non avevo rea-
     lizzato che fosse lo stesso strumento che anni
     prima ascoltavo la mattina in radio però evi-
     dentemente eravamo destinati a rincontrarci».

     Charlie Parker ha detto: “Non suonare il sas-
     sofono, lascia che sia lui a suonare te”. Cosa
     racconta il sax quando soffia dentro di te?
     «Il sax dice che sono una “disturbatrice del-
     la quiete pubblica”. Mi vengono in mente le
     parole del maestro d’orchestra che negli anni
     del conservatorio, durante una prova, mi dis-
     se davanti a tutti: “Tu hai un modo di suonare      riguarda i Dynamo con cui sto portando avan-
     deciso e forte e questo racconta molto di te”.      ti un progetto di musica inedita Pop/Dance.
     Poi aggiunse: “Però in questo punto devi suo-       Dopo qualche anno di Live Rock/Blues e una
     nare piano”. Era vero, suonavo uno strumento        serie di concorsi regionali e nazionali vinti, tra
     che mi rappresentava e il sax era la mia forma      cui due Open Day premiati dal grande Dario
     di protesta agli schemi tradizionali, al piano-     Faini, abbiamo fatto un’esperienza indimenti-
     forte classico. Urlare nel sax, era il modo che     cabile negli USA per girare il video di uno dei
     usavo per imprimere la mia presenza dove vi-        nostri brani: Fragil. Il tutto è avvenuto sotto
     vevo, rappresentava la necessità di comunicare      l’occhio esperto di Andrea Giacomini, regista
     a gran voce, era un misto di grinta, passione,      di alcune clip di Tiziano Ferro e Fedez. Il pro-
     cocciutaggine, rabbia e decisione».                 getto è in continua evoluzione e ultimamente
                                                         c'è una ricerca di suoni Dance/Pop in cui l’e-
     So che collabori anche con altri musicisti. Di      sperienza dell’autore Silvano Chiappetta si
     cosa vi occupate?                                   mescola con la mia, ormai ventennale, nel Live
     «Le collaborazioni principali sono due. Una         Swing. Stiamo dando vita a una serie di Live

20| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
ARTE

molto interessanti, anche in collaborazione         «Insegnare è “segnare dentro” qualcuno o
con vari dj della zona, e poi stiamo incidendo      qualcosa che a nostra volta è stato preceden-
dei brani presso lo studio di Marco Primave-        temente segnato da altri. Ognuno dall’inse-
ra, co- arrangiatore del progetto. L’altra colla-   gnamento crea la sua storia. Educare implica
borazione riguarda i Sax and the City, un trio/     una bellissima emozione e al tempo stesso una
quintetto ormai storico che ripropone musica        grande responsabilità, visto che si va a toccare
Swing italiana e straniera spaziando da Frank       la sfera emotiva della persona e personalmente
Sinatra a Michael Bublè, da Renato Carosone         sto molto attenta a non calpestarla. Lo strumen-
a Fred Buscaglione, non escludendo gli ultimi       to poi è solo un mezzo per esprimere sé stessi
successi Pop della musica internazionale».          attraverso la musica. Il mio progetto editoriale,
                                                    intitolato Easy Sax, è un metodo di studio per
Oltre ad essere una sassofonista, sei un’inse-      principianti ed è dedicato a tutti i miei studenti
gnante. Raccontaci cosa significa trasferire la     passati, presenti e futuri. Propone sin dall’ini-
tua passione nell’anima di un’altra persona e       zio uno sviluppo di musicalità e creatività at-
parlaci del tuo progetto editoriale.                traverso la tecnica dello strumento».

                                                                              Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |21
ARTE

                                         Comune di Montedinove

                          Aiutaci a nuotare liberi!
                                        # lapiscinanelcratere
                                                     Partecipa anche tu alla grande
                                                   campagna di crowdfunding, basta
                                                    un click per regalare il sogno di
                                                   una piscina senza barriere, aperta
                                                     a tutti, in un territorio che non
                                                      aspetta altro che di rinascere.

                                                    Anche Manila Flamini,
                                                    campionessa di nuoto
                                                     crede nel progetto.
                                                           E tu?
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 f Segui la campagna sulla pagina del Comune di Montedinove
22| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPORT

STEFANO TRAVAGLIA
Il tennis ascolano alla conquista del mondo.

                                                   C
Tra le tante discipline sportive emerse ad                      om’è nata la pas-
Ascoli, mancava da troppo tempo un degno                        sione per il ten-
rappresentante del tennis. Ora c’è e risponde                   nis?
al nome di Stefano Travaglia. L’atleta ascolano                 «La mia passio-
negli ultimi mesi si è distinto per le grandi                   ne per il tennis è
prestazioni offerte. La tenacia, la forza e la                  nata grazie a mia
costanza, queste alcune delle sue peculiarità      madre Simonetta Bozzano e
che gli hanno consentito di battere il più forte   mio padre Enzo Travaglia.
                                                   Ogni giorno mi portavano
tennista italiano Fabio Fognini.
                                                   a giocare alla Mondadori di
● di Alessandro Mannocchi                          Ascoli Piceno. Lì praticavo
                                                   molti altri sport oltre al ten-

                                                           Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |23
SPORT

      nis insieme a tanti altri bam-
      bini. Piano piano ho iniziato
      a giocare sempre più a tennis
      facendolo diventare quindi il
      mio sport preferito, mettendo
      da parte le altre discipline».

      Raccontaci in breve, la tua
      carriera?
      «La mia carriera è iniziata nel
      2008 dove a Torre del Greco in
      un torneo internazionale presi
      il mio primo Punto ATP e en-
      trai nella classifica mondiale
      dei giocatori professionisti.
      Poi mi sono trasferito 3 anni in
      sud America per migliorare il
      gioco sulla terra battuta e per
      fare esperienza a livello di gio-
      co dato che in Europa non vi
      erano tanti tornei a suo tempo
      rispetto al sud America e cen-
      tro America. Nel novembre

 24| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
SPORT

del 2010 arriva il primo suc-      titoli futures itf, 1 titolo chal-   Penso sia il sogno di tutti
cesso internazionale in Chile».    lenger ATP, due qualificazio-        giocare in quei palcoscenici e
                                   ni nei tornei del grande slam        poi se si vince ancora meglio
Poi, cos’è successo?               e secondo turno di tabellone         perché sta a significare che il
«Nel 2011 mi sono infortunato      principale agli us Open 2017».       livello di gioco c ‘è per ambire
al braccio destro e sono dovu-                                          a scalare la classifica».
to stare fermo 1 anno comple-      Quali sono i tuoi punti di
to. Al rientro sono ripartito da   forza e dove, invece, vorresti       Recentemente hai ricevuto
zero e nel novembre 2014 arri-     migliorare?                          l’oscar come migliore atleta
vai a raggiungere la posizione     «I miei punti di forza sono il       ascolano dell’anno. Un’altra
194 del mondo. Ci sono stati       dritto e il servizio sui quali       grande soddisfazione per
due anni un po’ difficili dove     lavoro costantemente tutti i         te…
non sono riuscito a raggiunge-     giorni cercando di farli diven-      «Al Galà dello Sport sono
re grandi risultati chiudendo      tare ancora più determinanti         stato eletto sportivo dell’an-
la stagione sempre intorno al      nel mio gioco. Sto lavorando         no assieme a Romano Fenati.
numero 350. Fino ad arrivare       sul rovescio per renderlo un         Per me è stato un vero onore
al 2017 che è stato il mio anno    colpo solido senza tralasciare       ricevere questo premio. Rin-
migliore in carriera raggiun-      il gioco a rete delle volée che      grazio chi mi ha consentito di
gendo il numero 125 del mon-       su campi veloci è fondamen-          raggiungere un risultato così
do a settembre e chiudendo         tale».                               prestigioso, e la Piceno Gas
la stagione al numero 134. 19                                           che da 4 anni mi supporta in
                                   Il 2017 è stato un anno impor-       tutto e per tutto nella mia di-
                                   tante per te, non credi?             sciplina. Sono orgoglioso di
                                   «Si come detto prima il 2017         poter rappresentare la mia
                                   è stato un anno molto intenso        città in giro per il Mondo e vo-
                                   ricco di soddisfazioni. Primi        glio continuare a farlo».
                                   titoli a livello maggiore ATP
                                   e prima vittoria slam in un ta-      Propositi, aspettative e spe-
                                   bellone principale nonché best       ranze di Travaglia per il 2018?
                                   ranking al numero 125 ad ot-         «L’obiettivo per il 2018 è di
                                   tobre dopo gli Us Open. Una          raggiungere la top 100 in clas-
                                   stagione bellissima che spero,       sifica e mantenerla per essere
                                   possa servirmi da punto di           sicuro di disputare i tornei più
                                   partenza per fare ancora me-         prestigiosi al mondo. Ovvia-
                                   glio nel 2018 e provare a rag-       mente, sia in allenamento che
                                   giungere obiettivi ancora più        in campo dovrò dare sempre
                                   grandi».                             il massimo».

                                   Quando hai battuto Fognini,          Oltre al tennis, cosa piace
                                   il miglior tennista italiano,        fare a Stefano Travaglia?
                                   che sensazioni ed emozioni           «Mi piace trascorrere il tem-
                                   hai vissuto?                         po fuori dai campi con la mia
                                   «Una bellissima vittoria in          famiglia e con la mia fidanza-
                                   uno dei 4 tornei più importan-       ta Maria Paola. Lei, ascolana
                                   ti al mondo. Ha dato una gioia       come me, mi ha aiutato a su-
                                   immensa a me e a tutta la mia        perare i momenti difficili che
                                   famiglia anche perché è stata        ho avuto, credendo sempre in
                                   trasmessa live in televisione        me, anche quando le cose non
                                   quindi che dire…fantastico!!!        andavano come volevo».

                                                                                Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |25
MUSICA TEATRO LIBRI SCIENZA WEB SALUTE FOOD

                                On Air Band
                                        di Sergio Consorti – Radio Incredibile

    A
                  mici nella vita e compagni sul pal-       tente ed appassionante durante il quale ogni
                  co, questo il segreto della longevità     spettatore potrà sentirsi partecipe e diventare
                  degli On Air Band che da tredici          protagonista ritrovando canzoni ed emozioni
                  anni fanno scatenare i loro spetta-       da cantare e ballare insieme.
                  tori con un rock travolgente. Paola       L’obiettivo del gruppo, ci racconta Stefano, è
     Ciarrocchi, Cristina Paolini e Roberto Seghetti        quello di divertirci il più possibile sul palco ma
     alla voce, Stefano Alesiani al basso, Alessandro       soprattutto di realizzare sempre uno spettacolo
     Di Marco alla batteria, Matteo Corvaro alle ta-        che possa essere piacevole e coinvolgente per
     stiere e infine ma non per importanza Davide           il pubblico. È per questo che la scelta dei bra-
     Quaresima alle chitarre. Una formazione ricca          ni proposti soprattutto in questo 2017 appena
     di professionisti del settore e qualche autodi-        terminato, si è concentrata nel periodo che va
     datta che però riescono ad ingranare la giusta         dai maggiori successi italiani e internazionali
     marcia durante i live. Band attiva soprattutto         dagli anni ’60 sino ai giorni attuali, attraversan-
     nel Piceno ma non disdegna province vicine,            do trasversalmente generi musicali e decenni.
     portando il repertorio di cover band con ar-           Diverse già le date programmate per il 2018 ap-
     rangiamenti rivisitati e adattati secondo l’oc-        pena entrato.
     casione. Eventi live in piazze, sagre, feste par-      Per seguire il gruppo e conoscere dove suone-
     rocchiali, chalet e locali, matrimoni, cerimonie,      ranno prossimamente visitate il loro sito web:
     compleanni ed eventi privati. Una passione,            www.onair-band.com.
     quella per la musica pop rock italiana e stra-
     niera, che si è trasformata nel tempo in un re-                          Per ascoltare il podcast
     pertorio variegato: una loro performance può                             dell'intervista realizzata
     fare un volo pindarico partendo da Tina Turner                           da Radio Incredibile
     arrivando a Franco Battiato passando per Zuc-                            Inquadra il Qr Code.
     chero, Anastacia, Rino Gaetano, Elton John,
     Vasco Rossi e i Beatles. Lo spettacolo della ON
     AIR Band è un vero e proprio viaggio virtuale                 One Air Band
     nella storia della musica leggera. Un tour diver-

26| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
A QUALCUNO PIACE NERD                                                                          di Anna Quartaroli

 Il MEGLIO PER QUESTO 2018!

S
           e il buongiorno si vede dal mattino,         Ad aprile l’attesissimo (o più atteso) cinecomics
           allora questo 2018 parte con un sole         targato Marvel: Avengers Infinity War. Il team
           splendente.                                  di supereroi si troverà a fronteggiare il Titano
Il grande cinema porterà una lunga serie di film,       Thanos che nella pellicola verrà interpretato
tra grandi autori, thriller, franchise, cinecomics,     da Josh Brolin. Per contrastare questo temibile
remake e reboot.                                        antagonista gli Avengers dovranno impiegare
In sala arriveranno registi da Steven Spielberg a       tutte le frecce al loro arco, compreso quello di
Guillermo del Toro.                                     allearsi con i Guardiani della Galassia: diverti-
Ma vediamoli più da vicino.                             mento e azioni sono garantiti.
Spielberg, oltre al film The Post, con Tom Hanks        Ma se erano i videogiochi il vostro passatempo
e Meryl Streep tornerà nelle sale italiane il 29        preferito c’è il gradito ritorno di un’eroina tutte
marzo con Ready Player One.                             curve e pistola come Lara Croft interpretata
Ambientato nel 2045, il mondo è sull’orlo del           dal premio Oscar Alicia Vikander. Chiuso il ca-
caos e gli abitanti hanno trovato la salvezza           pitolo Jolie, in questo film si vedranno le origini
nelll’OASIS, una dimensione in realtà virtuale.         del mito.
Dopo la morte del suo creatore, la sua fortuna           Per tutti i fan della saga di Guerra Stellari a
andrà in dote a chiunque scoverà per primo un           maggio uscirà il capitolo tutto dedicato ad Han
Easter Egg (un contenuto nascosto) all’interno          Solo. Di questo film è trapelato pochissimo; ciò
dell’OASIS, scatenando così una competizione            che sappiamo è che vedremo finalmente le ge-
mondiale.                                               sta della celebre ‘canaglia’ prima di incontrare
Altro film molto atteso è il Leone d’Oro a Vene-        Luke, Leia e Obi Wan.
zia, un inno alla tolleranza e un atto d’amore al       Infine vedremo a Giugno un altro amato ritor-
cinema: La forma dell’acqua di Del Toro.                no, ossia Jurassic World: Il Regno Distrutto.
La storia parla di Elisa, un’addetta alle pulizie af-   Alcuni anni dopo la distruzione del parco, Claire
fetta da mutismo, e della sua collega, che lavo-        e Owen fanno ritorno sull’isola per salvare alcu-
rano all’interno di un laboratorio governativo.         ni dinosauri da un’imminente eruzione vulcani-
entrambe finiranno per scoprire una creatura            ca. Il film è attesissimo dai fan soprattutto per
anfibia all’interno di una cisterna d’acqua. In         Jeff Goldblum, che tornerà a vestire i panni del
particolare, Elisa, spinta dalla solitudine, inizierà   celebre dottor Ian Malcom.
a sviluppare un rapporto di amicizia con lo stra-       In conclusione, quale che siano i vostri gusti,
no essere.                                              nessuno in questo 2018 rimarrà fuori dalle sale.
Ma se non sono premi, attori da Oscar e scanda-
li il vostro interesse primario, il 2018 ha in serbo             Ogni sabato su
                                                                 www.primapaginaonline.it
altre sorprese.

                                                                                   Gennaio/Febbraio 2018 • PICENO 33 |27
ASCOLI DI PETÓ                                                                              di Pier Paolo Piccioni

      DE LU MAIALE
                                                             chie, con quei padiglioni enormi e duri, carti-
                                                             laginei, che vengono bolliti con cura per dive-

      NEN SE
                                                             nire parte di salumi nostrani dal gusto sapido
                                                             e croccante (la coppa, il cotechino), oppure per
                                                             arricchire piatti in umido, sughi e zuppe.

      VENTA COSA                                             La pelle del maiale: importantissima. Dapprima
                                                             bruciacchiata e poi rasata per togliere tutti i

   Q
                                                             peli, diventa dura ma commestibilissima cotica
                   De lu maiale nen se venta cósa. Me        che, bollita e cucinata con legumi o in umido,
                   lo sento ripetere da quando ero pic-      arricchisce enormemente piatti che sarebbero
                   colo, quando mio padre insieme ai         altrimenti poveri, e che con il suo apporto di-
                   suoi amici uccideva il maiale e se ne     vengono vere prelibatezze (alzi la mano chi non
                   riportava mezzo a casa, trasformato       si è mai immerso nell’esperienza dei fagioli con
                   in ogni ben di Dio.                       le cotiche!).
                                   Trucidato il suino si     E non si butta, del maiale, nemmeno la vesci-
                                    facevano - si fanno      ca, in dialetto la ciombia: ancora oggi, nelle
                                    ancora - le cosid-       campagne, c’è chi la utilizza come recipiente,
                                    dette mmasciate,         naturalmente dopo averla gonfiata e poi fatta
                                     in lingua italiana le   seccare, per conservare lo strutto del maiale,
                                     ambasciate, ovvero      ovvero il grasso (altro elemento che giammai
                                     le faccende: lemma      si butterebbe via). Tanto da essere entrata, la
                                      che ogni ascolano      ciombia, nel gergo dialettale come sinonimo di
                                      sa essere assolu-      grassezza: “Chella sta abbottàta ndà na ciombia”,
Lu puorche  su lu tav ela cce         tamente inadat-        “Oh ma che ié fatte, sta ‘unfie nda na ciombia...”.
                                      to per definire li     De lu maiale nen se vènta cosa, manco la cosa
                                       mmasciate de lu       più improbabile, quella che giammai pense-
                                       puorche, che sono     resti che avesse una funzione utile ad animale
                                       una sorta di av-      morto. Ed è il membro, che nelle campagne
                                       venimento mon-        viene (diciamo veniva) definito pengiàcche. Lu
                                       dano, una specie      pengiàcche (o pengiàccule) era per l’appunto il
                                        di festa paesana     membro del suino a cui rimaneva attaccato tut-
                                        ove parenti e ami-   to il nervo che portava a una palla di grasso che
                                        ci si riuniscono     non essendo commestibile, o perlomeno es-
                              e         per smembrare        sendo molto grassa e quindi niente affatto sa-
Li mmasciate de lu puorch               e lavorare OGNI      lutare, veniva destinata all'ingrassamento degli
     parte del maiale, anche la più improbabile.             scarponi. Di solito nelle campagne era appeso
     Nel giorno stesso delle mmasciate si mangia             dietro alla porta, ove veniva infisso un chiodo
     il sangue del maiale, dapprima raccolto e se-           e a questo appeso appunto lu pengiàcche dal-
     mi-solidificato e poi cotto in padella con buc-         la parte del membro che, essendo a forma di
     ce di agrumi; si cuoce sulla brace il grugno (lu        "verdenélla" (quindi leggermente a spirale), si
     rugne); si cucina la parte finale delle zampe (li       incastrava bene sul chiodo. Chi usciva con gli
     zampitte, perfetti con i fagioli oppure in umi-         scarponi di pelle dava una leggera passata di
     do), il pancreas (detto la jemmèlla, buonissi-          grasso che contribuiva a impermeabilizzare e
     mo), insomma tutte parti che sembrerebbero              anche a rendere più bella e lucente la pelle del-
     destinate all’oblìo, a una qualche discarica. E         le calzature.
     invece divengono addirittura segno stesso               Insomma è vero, e non solo perché lo diceva
     della festa: non ricordo a memoria di aver mai          nonna: de lu maiale nen se venta cósa. O, detto
     mangiato una jemmèlla se non nel giorno delle           in altro modo, del maiale si tiene tutto.
     mmasciate de lu puorche.                                Della maiala invece si tiene solo il numero di te-
     De lu maiale nen se venta cósa. Manco le orec-          lefono, ma questo è un altro discorso.

 28| PICENO 33 • Gennaio/Febbraio 2018
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