La mitezza raduna L'ira separa - L'Osservatore Romano il Settimanale - L'Osservatore Romano

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La mitezza raduna L'ira separa - L'Osservatore Romano il Settimanale - L'Osservatore Romano
L’Osservatore
il Settimanale
               Romano
Città del Vaticano, giovedì 20 febbraio 2020
anno LXXIII, numero 8 (4.032)

                                               La mitezza
                                               raduna
                                               L’ira separa
La mitezza raduna L'ira separa - L'Osservatore Romano il Settimanale - L'Osservatore Romano
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                            giovedì 20 febbraio 2020

#internazionale                                                                                                        2

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                                                                                                                       di sfollati siriano (Reuters)

 È
         morta di freddo tra le braccia del padre che        condizioni erano peggiorate, tanto da indurre il
         tentava di raggiungere a piedi un ospedale per      padre a rischiare di mettersi in cammino per di-
         curare la bronchite della piccola: è accaduto       verse ore per raggiungere il più vicino ospedale
         nella Siria nord-occidentale, martoriata dal        attraversando all’alba, a piedi, un percorso di
         conflitto e dove, secondo l’Onu, circa 800 mi-      montagna. Secondo le stesse fonti, la bambina
         la persone sono in fuga in condizioni umanita-      è morta prima di arrivare in ospedale.
         rie disperate, strette nella morsa del gelo e, in      A Idlib si sta consumando uno dei capitoli
         molti casi, senza acqua potabile e un rifugio       più terribili del conflitto siriano: le truppe go-        La piccola Iman
         dove ripararsi. La bambina, di nome Iman, è         vernative del presidente Assad, combattono
         deceduta giovedì 13 febbraio, nel distretto di      contro gruppi di ribelli. Inevitabilmente, il             fuggiva
         Afrin al confine con la Turchia. La notizia del-    confronto tra soldati siriani e ribelli è quoti-
         la sua morte è stata diffusa soltanto ieri. La      diano, così com’è quotidiano il rischio di una            dalle violenze
         sua è una storia molto simile a quella di tanti     deflagrazione di un conflitto regionale su vasta
         altri piccoli siriani — secondo l’Onu e le ong      scala. A pagarne le conseguenze sono anzitut-
                                                                                                                       in Siria
         sarebbero almeno 123 — che, nel corso degli         to i civili e i bambini.
         ultimi otto anni di guerra, sono stati uccisi dai      Negli stessi giorni in cui si è consumata la
         gelidi inverni. Tra loro anche Abdelwahhab,         tragedia della piccola Iman, si era sparsa la no-
         un neonato morto assiderato nei giorni scorsi       tizia di una intera famiglia — padre, madre e
         nella vicina regione di Idlib.                      due figlie — morte soffocate nella loro tenda di
            Stando a fonti locali, il padre di Iman,         fortuna a Idlib a causa del malfunzionamento
         Mahmud Laila, è morto poco dopo la figlia.          di una stufa mai riparata. Secondo l’O sservato-
                                                                                                                         L’OSSERVATORE ROMANO

Morta di freddo
                                                                                                                         Unicuique suum                Non praevalebunt

                                                                                                                         Edizione settimanale in lingua italiana

                                                                                                                                    Città del Vaticano
                                                                                                                                    ornet@ossrom.va
                                                                                                                                 www.osservatoreromano.va

tra le braccia del padre
                                                                                                                                    ANDREA MONDA
                                                                                                                                          D irettore

                                                                                                                                   GIANLUCA BICCINI
                                                                                                                                        Coordinatore

                                                                                                                            PIERO DI D OMENICANTONIO
                                                                                                                                      Progetto grafico

                                                                                                                                         Redazione
                                                                                                                         via del Pellegrino, 00120 Città del Vaticano
         Profugo originario della regione di Damasco,        rio nazionale per i diritti umani in Siria, la fa-                      fax +39 06 6988 3675

         Mahmud era sfollato assieme alla famiglia al-       miglia non aveva i mezzi per provvedere a una
                                                                                                                                   Servizio fotografico
         meno altre tre volte. L’ultima regione di prove-    stufa nuova e si era invece procurata un mezzo               telefono 06 6988 4797    fax 06 6988 4998
         nienza era la periferia sud-occidentale di Alep-    di riscaldamento difettoso, che si è rivelato leta-             photo@ossrom.va        www.photo.va

         po, vicina a Idlib. Da lì la famiglia di Mahmud     le nel diffondere nell’ambiente un fumo tossico.
                                                                                                                             TIPO GRAFIA VATICANA EDITRICE
         aveva raggiunto le campagne di Afrin, dove ne-      In rete circolano immagini — la cui autenticità                    L’OSSERVATORE ROMANO
         vica da giorni e dove mancano le più basilari       non può essere verificata in maniera indipen-
                                                                                                                                        Abbonamenti
         strutture di accoglienza per i profughi. Fonti      dente — del padre e delle due bambine morte                  Italia, Vaticano: € 58,00 (6 mesi € 29,00).

         giornalistiche locali riportano che la piccola      accanto all’uomo nella tenda: sono avvolti nelle                      telefono 06 6989 9480
                                                                                                                                      fax 06 6988 5164
         Iman si era ammalata di bronchite, e che le sue     coperte, ancora stretti gli uni agli altri.                               info@ossrom.va
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#angelus                                                                                                                  3

La guerra nasce dall’incapacità
di dominare le passioni

           Le guerre nascono dall’incapacità
           di «dominare le proprie passioni».
           Lo ha ricordato Papa Francesco all’Angelus
           di domenica 16 febbraio, proponendo ai fedeli
           riuniti a mezzogiorno in piazza San Pietro
           una riflessione sul passo evangelico di Matteo
           (5, 17-37) tratto dal “discorso della montagna”,
           che «affronta l’argomento dell’adempimento
           della Legge».

 C
           ari fratelli e sorelle, buongiorno!                   desidera si può avere, e non è bene cedere ai
              Il Vangelo di oggi (cfr. Mt 5, 17-37) è tratto     sentimenti egoistici e possessivi. Quando si ac-
           dal “discorso della montagna” e affronta l’ar-        coglie la Legge di Dio nel cuore si capisce che
           gomento dell’adempimento della Legge: come            bisogna abbandonare uno stile di vita fatto di
           io devo compiere la Legge, come fare. Gesù            promesse non mantenute, come anche passare
           vuole aiutare i suoi ascoltatori ad avere un ap-      dal divieto di giurare il falso alla decisione di
           proccio giusto alle prescrizioni dei Comanda-         non giurare affatto, assumendo l’atteggiamen-
           menti dati a Mosè, esortando ad essere dispo-         to di piena sincerità con tutti.
           nibili a Dio che ci educa alla vera libertà e re-        E Gesù è consapevole che non è facile vive-
           sponsabilità mediante la Legge. Si tratta di vi-      re i Comandamenti in questo modo così tota-
           verla come uno strumento di libertà. Non di-          lizzante. Per questo ci offre il soccorso del suo
           mentichiamo questo: vivere la Legge come              amore: Egli è venuto nel mondo non solo per              All’Angelus
           uno strumento di libertà, che mi aiuta ad esse-       dare compimento alla Legge, ma anche per
           re più libero, che mi aiuta a non essere schiavo      donarci la sua Grazia, così che possiamo fare
                                                                                                                          il Pontefice ricorda
           delle passioni e del peccato. Pensiamo alle
           guerre, pensiamo alle conseguenze delle guer-
                                                                 la volontà di Dio, amando Lui e i fratelli. Tut-         la bambina siriana
                                                                 to, tutto possiamo fare con la Grazia di Dio!
           re, pensiamo a quella bambina morta di fred-
           do in Siria l’altro ieri. Tante calamità, tante.
                                                                 Anzi, la santità non è altra cosa che custodire          deceduta
                                                                 questa gratuità che ci ha dato Dio, questa
           Questo è frutto delle passioni e la gente che fa      Grazia. Si tratta di fidarsi e affidarsi a Lui, al-      per assideramento
           la guerra non sa dominare le proprie passioni.        la sua Grazia, a quella gratuità che ci ha dato
           Gli manca di adempiere la Legge. Quando si            e accogliere la mano che Egli ci tende costan-
           cede alle tentazioni e alle passioni, non si è si-    temente, affinché i nostri sforzi e il nostro ne-
           gnori e protagonisti della propria vita, ma si        cessario impegno possano essere sostenuti dal
           diventa incapaci di gestirla con volontà e re-        suo aiuto, ricolmo di bontà e di misericordia.
           sponsabilità.
                                                                    Gesù oggi ci chiede di progredire sulla via
              Il discorso di Gesù è strutturato in quattro       dell’amore che Lui ci ha indicato e che parte
           antitesi, espresse con la formula «Avete inteso
                                                                 dal cuore. Questa è la strada da seguire per vi-
           che fu detto ... ma io vi dico». Queste antitesi
                                                                 vere da cristiani. La Vergine Maria ci aiuti a
           fanno riferimento ad altrettante situazioni del-
                                                                 seguire la via tracciata dal suo Figlio, per rag-
           la vita quotidiana: l’omicidio, l’adulterio, il di-
                                                                 giungere la gioia vera e diffondere dappertutto
           vorzio, e i giuramenti. Gesù non abolisce le
                                                                 la giustizia e la pace.
           prescrizioni che riguardano queste problemati-
           che, ma ne spiega il significato pieno e indica
           lo spirito con cui occorre osservarle. Egli inco-     Al termine della preghiera mariana il Pontefice
           raggia a passare da un’osservanza formale del-        ha salutato, come di consueto, alcuni dei gruppi
           la Legge a un’osservanza sostanziale, acco-           di pellegrini presenti in piazza San Pietro.
           gliendo la Legge nel cuore, che è il centro del-      Cari fratelli e sorelle!
           le intenzioni, delle decisioni, delle parole e dei
           gesti di ciascuno di noi. Dal cuore partono le        Saluto tutti voi, romani e pellegrini; in parti-
           azioni buone e quelle cattive.                        colare, quelli provenienti dalla Croazia e dalla
                                                                 Serbia; da Trappes, in Francia; dalla diocesi di
              Accogliendo la Legge di Dio nel cuore si           Toledo, in Spagna; e gli studenti del “Colegio
           capisce che, quando non si ama il prossimo, si        Asunción Cuestablanca” di Madrid.
           uccide in qualche misura sé stessi e gli altri,
           perché l’odio, la rivalità e la divisione uccido-        Saluto i fedeli di Biancavilla, Fiuggi, Apri-
           no la carità fraterna che è alla base dei rappor-     lia, Pescara e Treviso; i ragazzi della Cresima
           ti interpersonali. E questo vale per quello che       di Serravalle Scrivia, Quarto d’Altino e Rosoli-
           ho detto delle guerre e anche per le chiacchie-       na.
           re, perché la lingua uccide. Accogliendo la              E a tutti auguro una buona domenica. Per
           Legge di Dio nel cuore si capisce che i deside-       favore, non dimenticatevi di pregare per me.
           ri vanno guidati, perché non tutto ciò che si         Buon pranzo e arrivederci!
La mitezza raduna L'ira separa - L'Osservatore Romano il Settimanale - L'Osservatore Romano
il Settimanale                                                                          L’Osservatore Romano
                                                                                                        giovedì 20 febbraio 2020

  #editoriale                                                                                                                      4

      A
                   fine novembre il Papa tornando dal viaggio in
                   Asia alla domanda su cosa può insegnare
                   l’Oriente all’Occidente risponde prontamente:
                   la poesia, è questo ciò che manca all’O cciden-
                   te a un tempo tecnologico e smarrito. Due
                   mesi dopo, il 24 gennaio, pubblica il messag-
                   gio per la giornata mondiale delle comunica-
                   zioni sociali e mette al centro della sua rifles-
                   sione il tema del racconto, partendo dal fatto
                   che l’uomo è un “animale narrante” per cui la
                   linfa che permette la buona circolazione di
                   una persona, di una comunità, della società è
                   la linfa delle storie, perché «per non smarrirci
                   abbiamo bisogno di respirare la verità delle
                   storie buone». Qualche giorno dopo parteci-
                   pando a un convegno all’interno del progetto
                   del Patto Educativo Globale da lui fortemente
                   voluto, ha affermato che una buona educazio-
                   ne è quella capace di creare poeti. Infine due
                   giorni fa, pubblicando l’atteso testo dell’Esor-
                   tazione post-sinodale Querida Amazonia, cita
                   ben diciassette poeti, alcuni noti come Pablo         gli altri che, visti con gli occhi della poesia, si
                   Neruda, tutti provenienti dal Sud America.            rivelano come dei doni e non come ostacoli
                   Diciassette poeti.                                    all’affermazione del proprio ego.
                      Qui siamo ben oltre il teorema proposto da            Lo scorso anno, a seguito del discorso di
                   Agatha Christie secondo la quale: «Un indizio         Natale Urbi et Orbi, scegliemmo la “fratellan-
                   è un indizio, due indizi sono una coincidenza,        za” come “parola dell’anno” che abbiamo svi-
                   ma tre indizi fanno una prova», è quindi forse        luppato su queste pagine lungo il 2019, que-
                   il caso di fermarsi e riflettere su cosa ci sta di-   st’anno stimolati dal Messaggio per la giornata
                   cendo il Santo Padre. Nel suo lavoro di an-           delle comunicazioni sociali la parola sarà “rac-
                   nuncio del Vangelo e di invito alla conversione       conto”. Nella prima delle interviste che stiamo
                   rivolto agli uomini del suo tempo, in fondo è         realizzando per sviluppare questo tema è inter-
                   questo il compito essenziale assegnato al Vica-       venuto Renzo Piano che ha sottolineato come
di ANDREA MONDA    rio di Cristo, Papa Francesco sta indicando           anche l’architettura non è solo un fatto tecnico,
                   una particolare “natura” della conversione che        pratico, corrispondente ai bisogni abitativi ma
                   lui ritiene urgente, appunto la natura poetica.       ha una sua dimensione poetica, legata alla bel-
                   A fianco alle conversioni che sono emerse du-         lezza e alla natura umanistica di questa arte.
                   rante i lavori e poi nel documento finale del         Ogni casa, anche la più umile, ha affermato
                   Sinodo per l’Amazzonia, quella pastorale, si-         Piano (l’intera conversazione sarà pubblicata
                   nodale, culturale ed ecologica c’è anche que-         fra qualche giorno), ha ed è una storia, possie-
                   st’altra conversione, verso una dimensione            de un racconto, e l’architetto è chiamato a met-
                   poetica della vita. È evidente da tutti questi        tersi a servizio di quel racconto, senza la prete-
                   “indizi” che si tratta di un tema che sta molto       sa di controllarlo, manipolarlo, utilizzarlo.
                   a cuore a Papa Francesco che sente con urgen-            Poesia è quindi libera apertura alla vita,
                   za la crisi di un Occidente ripiegato su un           contemplazione del mistero dell’esistenza e in-
                   orizzonte solo ed esclusivamente produttivo,          fine racconto di questa esperienza che scaturi-
                   dove il profilo dell’efficienza prevale su tutto il   sce dall’impatto con la vita stessa. È poeta co-
                   resto. Come già evidenziato a suo tempo da            lui che serve e non si serve della realtà, che
                   Giovanni Paolo II nell’Evangelium vitae: «Il          non ha la pretesa di dominarla, definirla per-
                                                                                      ché il linguaggio poetico non spie-
                                                                                      ga la realtà, né tantomeno la piega
                                                                                      verso un proprio fine, ma la dispie-

      Urge
                                                                                      ga, lascia cioè che la realtà possa
                                                                                      dispiegarsi in tutte le sue possibili
                                                                                      direzioni. Un poeta argentino caro
                                                                                      al Papa, J.L. Borges, diceva che si
                                                                                      può definire un poligono ma non

      una conversione
                                                                                      un mal di denti e che l’essenza del-
                                                                                      la poesia è cogliere le cose in quan-
                                                                                      to strane. Lo sguardo poetico vince
                                                                                      il rischio della “familiarità” con le
                                                                                      cose che porta alla scontatezza e

      poetica
                                                                                      così di fatto alla noia, alla tristezza
                                                                                      e al risentimento. La natura della
                                                                                      poesia invece si radica nel senso
                                                                                      della meraviglia e conduce alla li-
                                                                                      bertà perché ci ricorda che la realtà
                                                                                      del mondo e degli uomini non è
                                                                                      un oggetto di cui possediamo il li-
                   criterio proprio della dignità personale — quel-      bretto di istruzioni per l’uso ma è qualcosa
                   lo cioè del rispetto, della gratuità e del servizio   che deve suscitare uno stupore che “solo cono-
                   — viene sostituito dal criterio dell’efficienza,      sce”, secondo l’espressione di san Gregorio di
                   della funzionalità e dell’utilità: l’altro è ap-      Nissa. Forse allora le uniche “istruzioni” am-
                   prezzato non per quello che “è”, ma per quel-         messe nel mondo della poesia sono quelle pro-
                   lo che “ha, fa e rende”».                             clamate da Mary Oliver, poetessa americana
                                                                         scomparsa un anno fa, il 17 gennaio 2019, nella
                      Contro il virus dell’efficienza esiste un anti-    sua breve lirica intitolata Istruzioni per vivere
                   doto che per il Papa è la poesia, la capacità         una vita: «Pay attention (Fa’ attenzione)/ Be
                   cioè di avere uno sguardo grato e gratuito, li-       astonished (stupisciti) / Tell about it (raccon-
                   bero e contemplativo verso la realtà, il mondo,       talo)».
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                       giovedì 20 febbraio 2020

#queridaamazonia                                                                                                                  5

Apporti
innovativi
dell’esortazione
postsinodale

      D
                    opo le prime reazioni di pianto o di trionfo, è
                    ora opportuno procedere a una lettura serena
                    di Querida Amazonia, affinché le sue sfide e i
                    suoi apporti specifici non passino inosservati e
                    per ascoltare ciò che lo Spirito Santo vuole di-
                    re alla sua Chiesa.

                    Nessun cambio di asse                                   Qualcuno ha sostenuto che Francesco ha
                       La forza profetica più grande di questo te-       “chiuso le porte” alla possibilità di ordinare al-
                    sto è il suo messaggio segnatamente sociale          cuni uomini sposati, oltre a escludere altre
                    che completa la Laudato si’ e integra con forza      proposte del sinodo. La verità è che Francesco
                    la dimensione culturale e la dimensione ecolo-       su questo tema non ha chiuso né aperto porte,
                    gica. Esprime, per esempio, concetti forti co-       ha solo evitato di procedere con soluzioni af-
                    me i seguenti: «La disparità di potere è enor-       frettate. Non bisogna dimenticare che nell’in-
                    me, i deboli non hanno risorse per difendersi,       troduzione della sua esortazione scrive: «Non
                    mentre il vincitore continua a prendersi tutto...    svilupperò qui tutte le questioni abbondante-
                    poteri locali, con la scusa dello sviluppo, han-     mente esposte nel Documento conclusivo» (n.
                    no partecipato ad alleanze allo scopo di di-         2). Allora, se in Querida Amazonia non men-
                    struggere la foresta ... impunemente e senza li-     ziona un punto non è perché esclude un suo
                    miti» (Querida Amazonia, n. 13).                     ulteriore sviluppo, ma perché è evidente che
                       «La colonizzazione non si ferma, piuttosto        non ha voluto ripetere il Documento conclusi-
                    in alcune zone si trasforma, si maschera e si        vo, al punto da aver evitato di citarlo. France-
                    nasconde, ma non perde la prepotenza contro          sco dice chiaramente: «Non intendo né sosti-
                    la vita dei poveri e la fragilità dell’ambiente»     tuirlo né ripeterlo» (n. 2). Se non lo sostitui-
                    (Ibid, n. 16).                                       sce, non lo nega.
                       Speriamo che le nostre questioni interne ec-         Che non vuole sostituirlo è talmente chiaro
                    clesiastiche non soffochino questa voce profeti-     che l’unica cosa che fa è «presentar[lo] uffi-
                    ca diretta soprattutto ai politici e agli impren-    cialmente». Pur non trattandosi di un’appro-
                    ditori, una voce tanto legata ai recenti eventi      vazione di tipo canonico che attribuisce al do-
                    che hanno destato preoccupazione in tutti. Se        cumento sinodale un carattere magisteriale
                    ciò accadesse, si mostrerebbe ancora una volta       speciale, tuttavia gli conferisce una forza parti-
                    una nostra difficoltà a dialogare con il mondo,      colare visto che il Papa chiede a tutti i vescovi
                    cosa che invece riesce tanto bene a Papa Fran-       e agli agenti di pastorale in Amazzonia d’im-
                    cesco. Così, mentre tante persone dotate di          pegnarsi «nella sua applicazione» (n. 4). Il
                    sensibilità sociale potrebbero ringraziare il Pa-    documento quindi deve essere applicato. Si trat-
                    pa per questo apporto, noi cattolici c’intratte-     ta della sua ricezione, e il termine “applicazio-
                    niamo a discutere su questioni interne.              ne” induce a pensare a una ricezione creativa
                                                                         ed efficace.
                    Un nuovo passo nella sinodalità                         Ovviamente per alcuni dei temi proposti
                                                                         questa applicazione sarà più semplice, mentre
                       Il documento di Francesco mostra la preoc-        per altri sarà molto più lenta e complessa, o
                    cupazione d’includere non solo le voci che si        dovrà seguire i canali adeguati, ma questo
                    sono espresse nel Sinodo, ma anche quelle che        nuovo procedimento, che consiste nel redigere
                    si sono fatte sentire fuori, in diversi modi. Di     un’esortazione “complementare” al documento
                    fatto, in Querida Amazonia sono citati scrittori     conclusivo del Sinodo, è una grandissima
di VICTOR MANUEL    latinoamericani famosi come Pablo Neruda,            novità.
FERNÁNDEZ*          Vinícius de Moraes, Mario Vargas Llosa e
                    Thiago de Melo, ma sono riportati anche versi
                    di poeti popolari meno noti dei diversi paesi
                                                                         Per un rinnovamento ecclesiale
                    dell’Amazzonia. Questa novità conferisce al te-      con laici dotati di autorità
                    sto un’inusuale bellezza. Vi trovano inoltre po-       In ogni caso, il sogno ecclesiale che esprime
                    sto riflessioni e preoccupazioni di operatori so-    Francesco dà nuovo impulso al rinnovamento
                    ciali e ricercatori locali, come pure di diversi     della Chiesa. Particolare forza ha il suo appel-
                    episcopati, il che fa di questo testo un testo si-
                    nodale.                                                                               CONTINUA A PAGINA 6
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                            giovedì 20 febbraio 2020

#queridaamazonia                                                                                                       6

         CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 5                             Si apre qui uno spazio per una possibile
                                                               elaborazione di un «rito amazzonico», men-
         lo a creare una Chiesa amazzonica «marcata-           zionato da Francesco nella nota 120. È un
         mente laicale» (n. 94). Per questo Francesco          punto sul quale il Sinodo ha accolto la sfida
         esige che i laici siano «dotati di autorità» (n.      proposta dal Papa di uscire dalla polemica sui
         94). Il che comporta di rivedere un modo              “viri probati” dall’alto, puntando a un approc-
         d’intendere il sacerdozio che lo relaziona trop-      cio più ampio che possa eventualmente inclu-
         po con il potere che ha nella comunità. Fran-
                                                               dere anche questo tema. Nel pensiero di Fran-
         cesco ne parla esplicitamente nei punti 87 e
                                                               cesco, una sintesi superiore non nega le preoc-
         88. Francesco precisa che, quando si dice che
         il sacerdote è segno di Cristo Capo, si deve in-      cupazioni oggetto di controversia ma le affron-
         tendere di Cristo come fonte della grazia, spe-       ta in modo diverso. Tutto si risolve su un pia-
         cialmente nell’Eucaristia, non come fonte di          no superiore «che conserva in sé le preziose
         potere. Perciò la guida delle comunità può es-        potenzialità delle polarità in contrasto» (Evan-
         sere affidata a leader laici dotati di autorità       gelii gaudium, n. 228; cfr. Querida Amazonia, n.
         che possano dar vita a una Chiesa più parteci-        104). Questo piano superiore, nelle discussioni
         pativa.                                               del Sinodo, si è configurato poco a poco come
            Ad ogni modo, per garantire la celebrazione        la possibilità di elaborare un “rito amazzoni-
         eucaristica si potrebbe pensare a un sacerdote        co” che di fatto sarebbe l’ambito appropriato
         itinerante, ma è fondamentale che i laici in          per discernere meglio l’eventualità di ordinare
         Amazzonia sviluppino maggiormente gli atteg-          alcuni “viri probati”.
         giamenti e le capacità necessari a organizzare e         Ma evidentemente questo presuppone un
         a gestire creativamente le comunità amazzoni-         lungo processo, gruppi di studio, procedimenti
         che (n. 89). Non si può ignorare che i gruppi         adeguati. Un nuovo rito richiede un lento,
         evangelici dispongono di un gran numero di            lungo e ricco cammino di discernimento. Per-
         laici dotati di autorità (pastori), capaci di pene-   ché discernere un tema così importante con se-
         trare capillarmente l’Amazzonia, mentre noi           rietà, con fedeltà allo Spirito e con atteggia-
         pensiamo che con qualche sacerdote sposato ri-        mento di comunione, è qualcosa che non si
         solveremo gli enormi bisogni che c’interpellano.
                                                               può affrettare per ansia o per pressioni. Anco-
                                                               ra una volta «il tempo è superiore allo spa-
         Il lungo e ricco discernimento                        zio».
         verso un rito amazzonico
                                                                  Se sappiamo leggere senza pregiudizi Queri-
            Un altro aspetto centrale del documento è il       da Amazonia, possiamo trovarvi molti stimoli
         forte accento che pone sull’inculturazione, il        nuovi per il rinnovamento ecclesiastico. Sareb-
         che implica anche una maggiore libertà e una          be un peccato se perdessimo questa opportu-
         maggiore audacia negli attori locali. Ciò si          nità e questa sfida per concentrarci, da una
         esprime in ambiti molto diversi, anche nella          parte o dall’altra, su un punto troppo partico-
         Liturgia. Per questo Francesco ci chiede di evi-      lare e limitato.
         tare di essere troppo duri con i riti e le mani-
         festazioni indigene e di non accusarli subito di
         paganesimo o di idolatria (cfr. n. 79).               *Arcivescovo di La Plata

                                        Comunicato della Segreteria di Stato

                              Incontro bilaterale tra Santa Sede
                                e Repubblica Popolare Cinese

         Venerdì 14 febbraio 2020, a margine della
         Conferenza sulla sicurezza di Monaco 2020,
         ha avuto luogo un incontro tra l’arcivescovo
         Paul Richard Gallagher, segretario per i Rap-
         porti con gli Stati della Santa Sede, e Sua Ec-
         cellenza il signor Wang Yi, consigliere di Stato
         e ministro degli Affari esteri della Repubblica
         Popolare Cinese.
            Nel corso del colloquio, svoltosi in un clima
         cordiale, sono stati evocati i contatti fra le due
         Parti, sviluppatisi positivamente nel tempo. In
         particolare, si è evidenziata l’importanza
         dell’Accordo Provvisorio sulla nomina dei Vescovi,
         firmato il 22 settembre 2018, rinnovando altre-
         sì la volontà di proseguire il dialogo istituzio-
         nale a livello bilaterale per favorire la vita del-
         la Chiesa cattolica e il bene del Popolo cinese.
         Apprezzamento è stato espresso per gli sforzi
         che si stanno compiendo per debellare l’epide-
         mia di coronavirus e solidarietà nei confronti
         della popolazione colpita.
            Infine, si è auspicata maggiore cooperazione
         internazionale al fine di promuovere la convi-
         venza civile e la pace nel mondo e si sono
         scambiate considerazioni sul dialogo intercul-
         turale e i diritti umani.
il Settimanale                                                                       L’Osservatore Romano
                                                                                                      giovedì 20 febbraio 2020

  #culture                                                                                                                       7

         I          Musei Vaticani hanno intenzione di intrapren-
                    dere molte iniziative per celebrare i cinquecen-
                    to anni dalla morte del divino Raffaello San-
                    zio da Urbino. Questo “Anno Sanzio” del
                    2020 sarà per i Musei del Papa un anno di
                    esposizioni, restauri, progetti di ricerca, libri,
                    mostre, e vedrà, inoltre, l’organizzazione di un
                    convegno internazionale di studi e altre diver-
                    se iniziative. Per comprendere pienamente
                    Raffaello è necessario venire in Vaticano, ma
                    lo sarà ancora di più nell’anno che ci appre-
                    stiamo a vivere.
                       I Palazzi e i Musei Vaticani hanno infatti il
                    privilegio di essere i depositari dei più impor-
                    tanti cicli pittorici del grande urbinate. Le
                    Stanze di Giulio II della Rovere, che hanno
                    acquisito il nome dello stesso Raffaello in con-
                                                                            Dopo l’esposizione dei Piatti raffaelleschi al
                                                                         Palazzo di Castel Gandolfo e della Pala dei
                                                                         Decemviri di Pietro Perugino in Pinacoteca Va-
                                                                         ticana il 7 febbraio scorso, quale ulteriore av-
                                                                         vio delle celebrazioni raffaellesche i Musei Va-
                                                                         ticani hanno pensato ad un evento epocale: la
                                                                         straordinaria presentazione degli arazzi di Raf-
                                                                         faello in Cappella Sistina.
                                                                            Opere ormai universali come il contesto per
                                                                         il quale furono commissionate da un Papa
                                                                         umanista e amante delle arti, il figlio di Loren-
                                                                         zo il Magnifico, il raffinato ed esteta Giovanni
                                                                         de’ Medici, Leone X, che li volle per la Cap-
                                                                         pella Magna dei Palazzi Vaticani. Quella cap-
                                                                         pella già affrescata dai grandi del Quattrocen-
                                                                         to e poi dal genio michelangiolesco, veniva
                                                                         completata nel suo ruolo di “catechesi visiva”
                                                                                                                                 «Morte di Anania»

                    siderazione del valore degli affreschi (Stanza       da questo ciclo riguardante l’apostolato dei
                    dell’Incendio, Stanza della Segnatura, Stanza        due patroni di Roma: Pietro e Paolo.
                    di Eliodoro e il Salone di Costantino), ma an-          Al momento della sua elezione, Papa Medi-
                    che le imponenti e imprescindibili pale della        ci aveva notato lo stato avanzato delle demoli-
                    Pinacoteca Vaticana. Attraverso queste opere         zioni della vecchia San Pietro, e utilizzò quin-
                    incredibili è possibile avere una efficace sintesi   di la Cappella Sistina per le sue celebrazioni.
                    delle sue diverse fasi artistiche: la giovanile      Il suo cerimoniere Paris de Grassis annotava
                    Pala Oddi, la delicata e matura Madonna di           l’attenzione papale verso la cappella e anche,
                    Foligno e la dirompente Trasfigurazione, ultima      come, in tale spazio più piccolo, la dignità e la
                    opera dell’artista. E poi ancora la predella del-    maestà pontificia vi risplendessero con mag-
                    la Pala Baglioni raffigurante le Virtù teologali     giore evidenza rispetto alla basilica di San Pie-
                                                                         tro (vere in Cappella illa refluxit omni modo
                                                                         maietstas papalis cum in Sancto Pietro).
                                                                                                                                 Anno Sanzio 2020
Divino Raffaello
                                                                            La Cappella Sistina era in quel momento il
                                                                         luogo rappresentativo della Chiesa romana e
                                                                         quindi egli ebbe la volontà di imprimervi, do-          gli arazzi
                                                                         po i suoi predecessori, Sisto IV e Giulio II, il
                                                                         segno del proprio passaggio. Leone X lo fece            di San Pietro
                                                                         insieme a Raffaello con delle opere d’arte mo-
                                                                         bili, degli arazzi, che una volta terminata la          e San Paolo
                                                                         nuova San Pietro sarebbero anche potuti esse-
di BARBARA JATTA    — fede, speranza e carità — e poi ancora gli af-
                                                                         re utilizzati in altro modo — come poi furono
                    freschi di Palazzo legati al cardinale Bibbiena
                                                                         — e che erano all’epoca l’espressione migliore
                    e le celeberrime Logge, meta e mito di secoli
                                                                         del fasto e della ricchezza pontificia.
                    di grand touristes.
                                                                            Gli arazzi fiamminghi erano infatti la mani-
                       La Cappella Sistina viene sempre identifica-      festazione più raffinata del collezionismo delle
                    ta con Michelangelo e con i grandi “quattro-         corti e dei cardinali del tempo, ma anche un
                    centisti” che nel XV secolo l’affrescarono lungo     efficacissimo mezzo di celebrazione e propa-
                    le pareti: Perugino, Ghirlandaio, Botticelli, Si-    ganda. Una committenza importante quella
                    gnorelli... ma è a Raffaello che dobbiamo il         del Papa a Raffaello indirizzata su una precisa
                    completamento iconografico, teologico e cate-        scelta iconografica: le storie di san Pietro e di
                    chetico di quel luogo universale con la realiz-      san Paolo, collegati sotto il profilo narrativo
                    zazione dei preziosissimi arazzi con le storie di    dalla lapidazione di santo Stefano che ne co-
                    san Pietro e san Paolo, i patroni della Città
                    Eterna.                                                                              CONTINUA A PAGINA 8
il Settimanale                                                                              L’Osservatore Romano
                                                                                                     giovedì 20 febbraio 2020

#culture                                                                                                                        8

            CONTINUAZIONE DALLA PAGINA 7                           la capillare divulgazione in tante forme artisti-
                                                                   che e letterarie di cui furono protagonisti, a te-
            stituisce una sorta di cerniera. Gli episodi raf-      stimonianza della loro fortuna critica e visiva.
            figurati possono essere letti come una narra-             Non poteva mancare l’analisi sulla tecnica
            zione continua che segue anche nella succes-           esecutiva (filati e coloranti), l’esame autoptico
            sione degli eventi evangelici e si collega con le      del retro degli arazzi e un accurato resoconto
            rappresentazioni ad affresco delle pareti e del-       dei complessi restauri intrapresi dal Laborato-
            la volta a compimento del grandioso racconto           rio arazzi e tessuti dei Musei, e le tante inda-
            sulla storia dell’umanità e della rivelazione.         gini diagnostiche svolte dal nostro Gabinetto
               Pochi mesi prima della prematura e improv-          di ricerche scientifiche.
            visa scomparsa dell’artista — il 26 dicembre              Gli arazzi sono sontuosamente esposti in
            1519, nella festività di Santo Stefano — i primi       Cappella Sistina e fra una settimana ritorne-
            sette arazzi della serie vennero esposti alla pre-     ranno nella Sala VIII della Pinacoteca Vatica-
            senza del suo illustre committente. Sempre il          na, salone d’onore dedicato a Raffaello e alle
            cerimoniere della Cappella Papale, Paris de            sue opere, inaugurato nel 1932 da Pio XI e da
            Grassis, annotava che a universale giudizio            allora luogo privilegiato per godere in maniera
            non si era mai visto niente di più bello al
                                                                   sublime delle opere del grande urbinate. In
            mondo, ut fuit universale juditium, sunt res qua
                                                                   Cappella Sistina si possono ammirare con una
            non est aliquid in orbe nunc pulchrius.
                                                                   nuova illuminazione, che, grazie alla partner-
               L’intenzione dei Musei del Papa è quella di         ship con la Direzione delle infrastrutture e ser-
            condividere — a cinquecento anni di distanza           vizi Scv e la ditta Osram, consente di apprez-
            — la stessa Bellezza in omaggio al divino Raf-         zarli nel luogo per il quale furono concepiti. A
            faello. Ce lo ha suggerito lo stesso Papa Fran-        breve la stessa sofisticata luce permetterà di
            cesco che il 9 gennaio di quest’anno nel di-           goderli in maniera permanente nel salone della
            scorso tenuto agli ambasciatori accreditati            Pinacoteca in un rinnovato fulgore e allesti-
            presso la Santa Sede, nel quale ha ricordato           mento. Lavori lunghi, meticolosi e delicati che
            come «Raffaello è stato un figlio importante           difficilmente sarebbero stati intrapresi senza i
            di un’epoca, quella del Rinascimento, che ha           tecnici vaticani dotati di altissima professiona-
            arricchito l’umanità intera. Un’epoca non pri-         lità e il sostegno fondamentale dei nostri Pa-
            va di difficoltà, ma animata da fiducia e spe-         trons of the Arts in the Vatican Museums. Un
            ranza». L’esortazione del Pontefice è stata an-        evento quindi eccezionale che ha visto coinvol-
            che quella di far riscoprire, attraverso questo        ti la Direzione e tutti gli Uffici e i Reparti dei
            artista, lo spirito d’apertura che ha caratteriz-      Musei Vaticani ed è stato coordinato dal Re-
            zato la sua epoca e che ha reso la penisola ita-       parto arazzi e tessuti, curato con professionali-
            liana così bella in storia, arte e cultura.            tà ed entusiasmo da Alessandra Rodolfo.
               Nelle prossime settimane verranno anche da-
            ti alle stampe due corposi volumi sugli arazzi
            “sistini” di Raffaello che raccontano la loro sto-
            ria ma che intendono soprattutto dare conto di
            anni di ricerche, di analisi e di tanti restauri in-
            trapresi sui celebri “panni”. Anna Maria De
            Strobel ha lavorato per decenni su questo pro-
            getto che si conclude proprio in questo anno
            giubilare. In questi volumi c’è tutta la loro sto-
            ria e molto altro. La lunga e proficua ricerca
            documentaria ha portato i suoi frutti con le
            numerose storie che ci hanno permesso di co-
            noscere confische e spostamenti, e, una fra tut-
            te, la loro messa all’asta e la vendita nel 1798
            durante l’occupazione francese e la saggia e re-
            pentina riacquisizione degli arazzi da parte del
            cardinale Consalvi nel 1808. Vi troviamo tanta
            tecnica sofisticata. Da quella dei disegni —
            sparsi per le collezioni di tutto il mondo — ai
            cartoni preparatori, oggi conservati al Victoria
            and Albert Museum di Londra, alla delicata
            arte della tessitura, le Fiandre e la fiorentissima
            bottega di Peter van Aelst. Vi si potrà appro-
            fondire la fortuna di questi arazzi meravigliosi,

                               A 500 anni dalla morte
            Venti borse di studio e un percorso                    metodologici necessari a entrare in sinergia con la
            di due anni per formare                                cura del patrimonio nel segno di una prospettiva
            i nuovi professionisti nella gestione di musei, siti   sempre più ampia, trasversale e integrata con il
            archeologici e imprese culturali. Al via, il 17        mondo del lavoro.
            febbraio, il bando per la selezione dei prossimi       Il corso, giunto alla seconda edizione, segue
            partecipanti alla Scuola del patrimonio, il            le più importanti ricerche europee
            programma proposto dalla Fondazione Scuola dei         nell’individuazione dei fabbisogni formati
            beni e delle attività culturali che consente di        e punta a valorizzare i profili professionali di
            accedere al diploma di Alta specializzazione e         provenienza dei partecipanti in relazione ai nuovi
            Ricerca per il patrimonio culturale. Con questo        contesti del patrimonio,
            corso di studio la Fondazione si propone di fornire    ponendo in ascolto delle reali necessità degli istituti,
            alle professioni del settore culturale gli strumenti   delle organizzazioni delle imprese culturali.
il Settimanale                                                                         L’Osservatore Romano
                                                                                                             giovedì 20 febbraio 2020

#messaggio                                                                                                                              9

È l’ora di rimboccarsi
le maniche
                         Oltre 2000 persone in rappresentanza                  che gli viene data, come una pagina in bianco
                         di parrocchie, movimenti e associazioni provenienti   su cui scrivere. È chiamato a lasciarsi alle spal-
                         da tutto il Paese, si sono riunite da venerdì 14 a    le le proprie comodità e a fare un passo verso
                         domenica 16 febbraio a Madrid insieme con 70          l’altro, cercando di dare ragione della speranza
                         vescovi per il Congresso nazionale del laicato        (cfr. 1 Pt 3, 15), non con risposte prefabbricate,
                         spagnolo. Di seguito una traduzione del               bensì incarnate e contestualizzate per rendere
                         messaggio inviato dal Papa per l’apertura dei         comprensibile e accessibile la Verità che come
                         lavori, inaugurati dal cardinale Farrell, prefetto    cristiani ci muove e ci fa felici.
                         del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.        Per questo è necessaria quella libertà interio-
                                                                               re capace di lasciarsi toccare dalla realtà del
                                                                               nostro tempo e avere il coraggio di andarle in-
                                  All’Eminentissimo Cardinale
                                                                               contro. Il mandato missionario è sempre attua-
                                   RICARD O BLÁZQUEZ PÉREZ
                                                                               le e torna a noi con la forza di sempre, per far
                                           Presidente                          risuonare la voce sempre nuova del Vangelo in
                             della Conferenza Episcopale Spagnola              questo mondo in cui viviamo, in particolare in
                                                                               questa vecchia Europa, nella quale la Buona
                                                                               Novella si vede soffocata da tante voci di mor-

      C
                         aro fratello,                                         te e di disperazione.
                            Mi rivolgo a lei, come anche all’amato Car-           La Parola viva di Dio ha bisogno di essere
                         dinale Carlos Osoro Sierra, Arcivescovo di            predicata con passione e gioia attraverso la te-
                         Madrid, e a tutti i fratelli vescovi, sacerdoti,      stimonianza cristiana, per poter abbattere an-
                         religiosi e, in modo particolare, ai fedeli laici,    che i muri più alti che isolano ed escludono. È
                         in occasione del Congresso Nazionale che ce-          la vostra ora, è l’ora di uomini e donne im-
                         lebrate con il tema: “Popolo di Dio in uscita”.       pegnati nel mondo della cultura,
                            Per arrivare a questa celebrazione avete per-      della politica, dell’industria... che
                         corso un lungo cammino di preparazione, e             con il loro modo di vivere siano
                         questo è bello, camminare insieme, fare “sino-        capaci di portare la novità e la
                         do”, condividendo idee ed esperienze a partire        gioia del Vangelo ovunque si
                         dalle diverse realtà in cui siete presenti, per ar-   trovino. Vi incoraggio a vi-
                         ricchirsi e far crescere la comunità in cui si vi-    vere la vostra vocazione
                         ve.                                                   immersi       nel    mondo,
                                                                               ascoltando, con Dio e
                            È significativo che iniziate questo Congresso
                                                                               con la Chiesa, i battiti
                         nel giorno in cui la Chiesa fa memoria dei
                                                                               dei vostri contemporanei,
                         santi Cirillo e Metodio, patroni d’Europa. Essi
                                                                               del popolo. E vi chiedo,
                         diedero impulso a una grande evangelizzazio-
                                                                               per favore, di evitare a
                         ne in questo continente, portando il messaggio
                                                                               ogni costo le “tentazioni”
                         del Vangelo a quanti non lo conoscevano, ren-
                                                                               del laico all’interno della
                         dendolo comprensibile e vicino alle genti del
                                                                               Chiesa, che possono es-
                         loro tempo, con un linguaggio e forme nuove.
                                                                               sere: il clericalismo, che è
                         Con il loro ingegno e la loro testimonianza,
                                                                               una piaga e vi rinchiude
                         furono capaci di portare la luce e la gioia del
                                                                               nella sacrestia, come an-
                         Vangelo a un mondo complesso ed ostile. Il
                                                                               che la competitività e il
                         frutto fu di vedere come molti credevano e
                                                                               carrierismo ecclesiale, la
                         aderivano alla fede, formando una comunità;
                                                                               rigidità e la negatività...,
                         una porzione del Popolo di Dio cominciò a
   In un messaggio       camminare in quella vasta regione del conti-
                                                                               che soffocano la specificità della vostra chia-
                                                                               mata alla santità nel mondo attuale.
al laicato spagnolo      nente, e continua a farlo ancora oggi sotto la
                         protezione di quei due fratelli evangelizzatori.         Non abbiate dunque paura di calpestare le
                                                                               strade, di entrare in ogni angolo della società,
  il Papa denuncia          Questo ci indica — come afferma il motto
                                                                               di giungere fino ai limiti della città, di toccare
                         del Congresso — che siamo Popolo di Dio, invi-
        le tante voci    tati a vivere la fede, non in modo individuale
                                                                               le ferite della nostra gente... questa è la Chiesa
                                                                               di Dio, che si rimbocca le maniche per andare
                         e isolato, ma nella comunità, come popolo
            di morte     amato e caro a Dio. Gli apparteniamo, e que-
                                                                               incontro all’altro, senza giudicarlo, senza con-
                                                                               dannarlo, ma tendendogli la mano, per soste-
                         sto implica non solo essere stati incorporati a
   e di disperazione     Lui per mezzo del battesimo, ma anche vivere
                                                                               nerlo, incoraggiarlo, o semplicemente accom-
                                                                               pagnarlo nella sua vita. Che il mandato del Si-
                         coerentemente con questo dono ricevuto. Per-
       che soffocano     ciò è fondamentale prendere coscienza del fat-
                                                                               gnore risuoni sempre in voi: “Andate e predi-
                                                                               cate il Vangelo” (cfr. Mt 28, 19).
 la vecchia Europa       to che facciamo parte di una comunità cristia-
                         na. Non siamo un raggruppamento qualsiasi, e             Vi incoraggio nel vostro compito e impe-
                         neppure una Ong, ma la famiglia di Dio con-           gno, e prego il Signore affinché questo Con-
                         vocata attorno a uno stesso Signore. Ricordar-        gresso possa dare frutti abbondanti.
                         lo ci porta ad approfondire ogni giorno la no-           E, per favore, vi chiedo di pregare per me.
                         stra fede: un dono che si vive nell’azione litur-        Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi
                         gica, nella preghiera comune di tutta la Chie-        custodisca.
                         sa, e che deve essere annunciato. È il popolo
                                                                                  Fraternamente,
                         convocato da Dio, che cammina sentendo
                         l’impulso dello Spirito, che lo rinnova e lo fa                                             FRANCESCO
                         tornare a Lui, volta dopo volta, per sentirci                             Roma, presso San Giovanni
                         una cosa sua.                                                           in Laterano, 14 febbraio 2020
                            E questo Popolo di Dio in uscita vive in                         Festa dei santi Cirillo e Metodio,
                         una storia concreta, che nessuno ha scelto, ma                                    Patroni dell’Europa
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                                          giovedì 20 febbraio 2020

  #editoriale                                                                                                                        10

Ambasciatori
di una Chiesa
missionaria

      L
                       a decisione papale di inserire nel curriculum
                       formativo del personale diplomatico al servizio
                       delle nunziature un anno da trascorrere in ter-
                       ra di missione arriva a pochi mesi dall’annun-
                       cio che lo stesso Francesco aveva fatto nel di-
                       scorso conclusivo del Sinodo per l’Amazzonia.
                       Un annuncio che ora diventa realtà per i nuo-
                       vi alunni della Pontificia Accademia Ecclesia-
                       stica nell’anno accademico 2020/2021.
                          È interessante notare innanzitutto il conte-
                       sto nel quale questo progetto è stato per la
                       prima volta reso noto: la necessità di inviare
                       sacerdoti nelle missioni e la difficoltà a trovar-
                       ne di disponibili. Il Papa aveva citato la rispo-
                       sta negativa che a volte ci si sente rivolgere:
                       “No, non sono adatto a questo”. “Ebbene —
                       aveva commentato il Pontefice — questo va ri-
                       formato... I giovani religiosi hanno una voca-
                       zione molto grande e bisogna formarli allo ze-
                       lo apostolico per andare nei territori di confi-     della realtà della Chiesa, dei suoi problemi e
                       ne”. Subito dopo, Francesco aveva parlato an-        difficoltà, ma anche delle sue speranze e della
                       che dei futuri diplomatici, accennando a un          confortante bellezza della sua quotidianità. Un
                       “suggerimento” ricevuto: “Nel curriculum del         anno che permetterà agli stessi allievi dell’Ac-
                       servizio diplomatico della Santa Sede, i             cademia, ai loro superiori e ai vescovi delle
                       giovani sacerdoti trascorrano almeno un anno         diocesi d’origine, di discernere meglio le sin-
                       in terra di missione, ma non facendo il tiroci-      gole vocazioni. Un anno che potrebbe anche
                       nio nella nunziatura come si fa ora, che è mol-      dissuadere qualcuno dall’intraprendere questo
                       to utile, ma semplicemente al servizio di un         servizio. Di certo si tratterà di un’esperienza
                       vescovo in un luogo di missione”.                    destinata a cambiare sguardo e prospettiva per
                                                                            coloro che un giorno saranno chiamati a rap-
                          Ora ciò si concretizza e a conclusione della      presentare il Papa nei vari Paesi, sottolineando
                       sua lettera al presidente dell’Accademia il Papa
                       sottolinea: «L’esperienza missionaria che si
                                                                            così l’importanza per le Chiese locali di aiuta-         La decisione
                                                                            re il Papa inviando al suo servizio sacerdoti
                       vuole promuovere tornerà utile non soltanto ai
                       giovani accademici, ma anche alle singole
                                                                            buoni e capaci.                                          del Papa
                                                                               Ancora una volta, dunque, Francesco ci ri-
                       Chiese con cui questi collaboreranno e, me lo
                                                                            corda che la Chiesa tutta — servizio diplomati-
                                                                                                                                     riguardante
                       auguro, susciterà in altri sacerdoti della Chiesa
                       universale il desiderio di rendersi disponibili a    co compreso — o è missionaria o non è: «La
                                                                            Chiesa o è in uscita o non è Chiesa. O è in
                                                                                                                                     il curriculum
                       svolgere un periodo di servizio missionario
                       fuori della propria diocesi». L’impegno dei fu-
                                                                            annuncio o non è Chiesa. Se la Chiesa non
                                                                            esce si corrompe, si snatura. Diventa un’altra
                                                                                                                                     formativo
                       turi nunzi apostolici servirà pertanto come
                       esempio, perché altri sacerdoti accolgano l’in-
                                                                            cosa», come ha affermato il Papa nel prezioso            del personale
                                                                            libro-intervista con Gianni Valente Senza di
                       vito a trascorrere del tempo in missione.
                                                                            Lui non possiamo far nulla. La missione, ag-             diplomatico
                          Non c’è dubbio che la decisione, ora forma-       giungeva il Papa in quel testo recente che me-
                       lizzata dal Successore di Pietro, rappresenti un     rita di essere assunto e diffuso, «non è un pro-         della Santa Sede
                       cambiamento davvero significativo nel corso di       getto aziendale ben collaudato. Non è nemme-
di ANDREA TORNIELLI    studi per chi presterà servizio nelle nunziature     no uno spettacolo organizzato per contare
                       e sarà destinato, in molti casi, ad arrivare an-     quanta gente vi prende parte grazie alle nostre
                       cora in età relativamente giovane all’episcopa-      propagande. Lo Spirito Santo opera come
                       to. Un tassello fondamentale del curriculum          vuole, quando vuole e dove vuole». E «la mi-
                       diventa ora questo anno dedicato al servizio         steriosa fecondità della missione non consiste
                       missionario sul campo, fuori dal giardino di         nelle nostre intenzioni, nei nostri metodi, nei
                       casa, sporcandosi le mani nella pastorale, nelle     nostri slanci e nelle nostre iniziative, ma riposa
                       Chiese di frontiera. Un anno di cambiamento,         proprio in questa vertigine: la vertigine che si
                       di fatica, di esperienze nuove, che permetterà       avverte davanti alle parole di Gesù, quando
                       una migliore e più profonda comprensione             dice: senza di me non potete far nulla».
il Settimanale                                                                        L’Osservatore Romano
                                                                                            giovedì 20 febbraio 2020

#accademiaecclesiastica                                                                                                11

         «Un anno dedicato interamente al servizio              Diocesi d’origine, condividendo con le Chiese
         missionario presso le Chiese particolari sparse        missionarie un periodo di cammino insieme al-
         nel mondo»: è l’iniziativa con cui Papa Francesco      la loro comunità, partecipando alla loro quoti-
         intende «arricchire il curriculum della formazione     diana attività evangelizzatrice.
         accademica» dei futuri rappresentanti pontifici           Mi rivolgo dunque a te, caro Fratello, che
         che studiano alla Pontificia accademia                 hai recentemente assunto l’incarico di Presi-
         ecclesiastica. In una lettera inviata al presidente,   dente della Pontificia Accademia Ecclesiastica,
         l’arcivescovo Joseph Marino, il Pontefice lancia       chiedendoti di attuare questo mio desiderio di
         la proposta di questa «nuova esperienza»,              arricchire il curriculum della formazione acca-
         auspicando che essa torni «utile» non soltanto         demica con un anno dedicato interamente al
         ai giovani sacerdoti ma anche alle singole diocesi     servizio missionario presso le Chiese particola-
         e all’intera Chiesa universale.                        ri sparse nel mondo. Tale nuova esperienza
                                                                entrerà in vigore a cominciare dai nuovi alunni
                                                                che inizieranno la loro formazione nel prossi-

  C
         aro Fratello,                                          mo anno accademico 2020/2021.
            a conclusione dei lavori della recente As-             Allo scopo di elaborare in modo più appro-
         semblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la         fondito e avviare bene tale progetto, occorrerà
         Regione Pan-Amazzonica, ho manifestato il              innanzitutto una stretta collaborazione con la
         desiderio che i sacerdoti che si preparano al          Segreteria di Stato e, più precisamente, con la
         Servizio diplomatico della Santa Sede dedichi-         Sezione per il Personale di Ruolo diplomatico
         no un anno della loro formazione all’impegno           della Santa Sede, nonché con i Rappresentanti
         missionario presso una Diocesi.                        Pontifici, i quali certamente non mancheranno
            Sono convinto che una tale esperienza potrà         di prestare un valido aiuto nell’individuare le
         essere utile a tutti i giovani che si preparano o      Chiese particolari pronte ad accogliere gli
         iniziano il servizio sacerdotale, ma in modo           alunni e nel seguire da vicino tale loro espe-
         particolare a coloro che in futuro saranno chia-       rienza.
         mati a collaborare con i Rappresentanti Ponti-            Sono certo che, superate le iniziali preoccu-
         fici e, in seguito, potranno diventare a loro          pazioni, che potrebbero sorgere di fronte a
         volta Inviati della Santa Sede presso le Nazio-        questo nuovo stile di formazione per i futuri
         ni e le Chiese particolari.                            diplomatici della Santa Sede, l’esperienza mis-
            Infatti, come ho già avuto modo di ricorda-         sionaria che si vuole promuovere tornerà utile
         re alla comunità di codesta Pontificia Accade-         non soltanto ai giovani accademici, ma anche
         mia Ecclesiastica: “La missione che un giorno          alle singole Chiese con cui questi collaboreran-
         sarete chiamati a svolgere vi porterà in tutte le      no e, me lo auguro, susciterà in altri sacerdoti
         parti del mondo. In Europa bisognosa di sve-           della Chiesa universale il desiderio di rendersi
         gliarsi; in Africa, assetata di riconciliazione; in    disponibili a svolgere un periodo di servizio
         America Latina, affamata di nutrimento e inte-         missionario fuori della propria Diocesi.
         riorità; in America del Nord, intenta a risco-            In conclusione, affidando alla Vergine Ma-
         prire le radici di un’identità che non si defini-      ria, Madre della Chiesa, questa nuova modali-
         sce a partire dalla esclusione; in Asia e Ocea-        tà della formazione dei futuri collaboratori nel

                                                                                                                       La richiesta
Un anno di missione                                                                                                    del Pontefice
                                                                                                                       in una lettera

per i futuri nunzi                                                                                                     all’arcivescovo
                                                                                                                       presidente

         nia, sfidate dalla capacità di fermentare in dia-      Servizio diplomatico della Santa Sede, invio
         spora e dialogare con la vastità di culture an-        con affetto a te, caro Fratello e all’intera co-
         cestrali” (25 giugno 2015).                            munità della Pontificia Accademia Ecclesiasti-
            Per affrontare positivamente queste crescenti       ca un cordiale saluto e la mia Benedizione
         sfide per la Chiesa e per il mondo, occorre che        Apostolica, chiedendovi per favore di ricordar-
         i futuri diplomatici della Santa Sede acquisi-         mi nelle vostre preghiere.
         scano, oltre alla solida formazione sacerdotale          Dal Vaticano, 11 febbraio 2020
         e pastorale, e a quella specifica offerta da co-
         desta Accademia, anche una personale espe-
         rienza di missione al di fuori della propria
il Settimanale                                                                                                                                                                                                                                                                                               L’Osservatore Romano
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  giovedì 20 febbraio 2020

#copertina                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                       12/13

                               La mitezza raduna, l’ira separa
                          «Misericordiose, fraterne, fiduciose e con                                                                                                                               lo e non si valuta ciò che veramente è
                          speranza»: sono così «le persone miti»                                                                                                                                   importante, e si può rovinare il rappor-
                          di cui ha parlato il Papa all’udienza                                                                                                                                    to con un fratello, talvolta senza rime-
                          generale di mercoledì 19 febbraio nell’Aula                                                                                                                              dio. Per l’ira, tanti fratelli non si parla-
                          Paolo VI. Proseguendo le catechesi sulle                                                                                                                                 no più, si allontanano l’uno dall’altro.
                          Beatitudini il Pontefice si è soffermato                                                                                                                                 È il contrario della mitezza. La mitezza
                          sulla terza, per tessere un elogio della                                                                                                                                 raduna, l’ira separa.
                          mansuetudine e stigmatizzare il peccato                                                                                                                                     La mitezza è conquista di tante cose.
                          dell’ira, perché, ha detto, «un momento                                                                                                                                  La mitezza è capace di vincere il cuore,
                          di collera può distruggere tante cose».                                                                                                                                  salvare le amicizie e tanto altro, perché
                                                                                                                                                                                                   le persone si adirano ma poi si calma-
                                                                                                                                                                                                   no, ci ripensano e tornano sui loro pas-

       C
                          ari fratelli e sorelle, buongiorno!                                                                                                                                      si, e così si può ricostruire con la mitez-
                                                                                                                                                                                                   za.
                             Nella catechesi di oggi affrontiamo la
                          terza delle otto beatitudini del Vangelo                                                                                                                                    La “terra” da conquistare con la mi-
                          di Matteo: «Beati i miti perché avranno                                                                                                                                  tezza è la salvezza di quel fratello di
                          in eredità la terra» (Mt 5,5).                                                                                                                                           cui parla lo stesso Vangelo di Matteo:
                                                                                                                                                                                                   «Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo
                             Il termine “mite” qui utilizzato vuol
                                                                                                                                                                                                   fratello» (Mt 18,15). Non c’è terra più
                          dire letteralmente dolce, mansueto,
                                                                                                                                                                                                   bella del cuore altrui, non c’è territorio
                          gentile, privo di violenza. La mitezza si
                                                                                                                                                                                                   più bello da guadagnare della pace ri-
                          manifesta nei momenti di conflitto, si
                                                                                                                                                                                                   trovata con un fratello. E quella è la
                          vede da come si reagisce ad una situa-
                                                                                                                                                                                                   terra da ereditare con la mitezza!
                          zione ostile. Chiunque potrebbe sem-
                          brare mite quando tutto è tranquillo,
                          ma come reagisce “sotto pressione”, se
                          viene attaccato, offeso, aggredito?
                             In un passaggio, San Paolo richiama
                          «la dolcezza e la mansuetudine di Cri-
                          sto» (2 Cor 10,1). E San Pietro a sua
                          volta ricorda l’atteggiamento di Gesù
                          nella Passione: non rispondeva e non
                                                                                                                                                                                                                                        Con il team di judo più originale
                          minacciava, perché «si affidava a colui
                          che giudica con giustizia» (1 Pt 2,23).
                          E la mitezza di Gesù si vede fortemen-
                                                                                                                                                                                                                  A prima vista potrebbe sembrare il più             una palla ecologica, sviluppata in Brasile con      che gli è stata presentata da dom Donato
                          te nella sua Passione.                                                                                                                                                                  improbabile team di judo del mondo. Ma,            tecnologia innovativa, adoperando un tessuto        Ogliari, abate di Montecassino, e
                             Nella Scrittura la parola “mite” indi-                                                                                                                                               nell’Aula Paolo VI, a Papa Francesco               realizzato con bottiglie di Pet (polietilene        dall’arcivescovo di Spoleto-Norcia,
                          ca anche colui che non ha proprietà                                                                                                                                                     quattordici giovani atleti, tutti con sindrome     tereftalato) riciclate: cinque bottiglie vengono    monsignor Renato Boccardo, insieme ai
                          terriere; e dunque ci colpisce il fatto                                                                                                                                                 di Down, si sono presentati con indosso il         rimosse dall’ambiente per ogni palla».
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         sindaci di Norcia, Subiaco e Cassino.
                          che la terza beatitudine dica proprio                                                                                                                                                   kimono cinto sui fianchi dalle classiche           Insomma, «è la prima palla “sostenibile” al
                                                                                                                                                                                                                  cinture d’ordinanza: e c’è chi, come Giulio,       mondo e può servire da esempio: oggi come           «I popoli e i responsabili della politica
                          che i miti “avranno in eredità la terra”.                                                                                                                                                                                                                                                      mondiale possono trovare nei valori e nel
                                                                                                                                                                                                                  ha persino la “famigerata” cintura nera.           oggi vengono prodotti più di quaranta
                             In realtà, questa beatitudine cita il                                                                                                                                                Vengono da Ponte San Pietro e Gorle, nel           milioni di palloni da calcio ogni anno e se         programma di vita di san Benedetto un
                          Salmo 37, che abbiamo ascoltato all’ini-                                                                                                                                                Bergamasco, e sono i protagonisti di una           tutti fossero “sostenibili”, verrebbero riciclati   vigoroso impulso all’edificazione di un
                          zio della catechesi. Anche lì si mettono                                                                                                                                                straordinaria storia di inclusione attraverso lo   quasi duecento milioni di bottiglie in Pet».        ordine morale internazionale basato sulla
        All’udienza       in relazione la mitezza e il possesso               È un augurio particolarmente affettuoso quello che Papa Francesco ha voluto riservare, durante l’udienza generale,
                                                                                                      a Luigia Duchini nel giorno del suo novantesimo compleanno;
                                                                                                                                                                                                                  sport. Straordinaria perché vissuta nella
                                                                                                                                                                                                                  semplicità più disarmante. Il coach, Lorenzo
                                                                                                                                                                                                                                                                     Il Pet, fa presente il presidente della
                                                                                                                                                                                                                                                                     Federcalcio paulista, è una materia sintetica
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         giustizia e sulla pace», è il messaggio di
                          della terra. Queste due cose, a pensarci                                                                                                                                                                                                                                                       fondo di questa iniziativa per il 2020.
            generale      bene, sembrano incompatibili. Infatti il                      la donna, accompagnata dalla figlia, è originaria di Solbiate Arno, in provincia di Varese                                Brasi, ha presentato a uno a uno, con sano
                                                                                                                                                                                                                  orgoglio, questi suoi appassionati atleti,
                                                                                                                                                                                                                                                                     riciclabile al cento per cento e la si può
                                                                                                                                                                                                                                                                     trasformare ripetutamente per la
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Ora la fiaccola, dalla basilica di San
                          possesso della terra è l’ambito tipico                                                                                                                                                                                                                                                         Benedetto a Norcia — uno dei simboli della
    il Papa parla         del conflitto: si combatte spesso per un
                                                                                                                                                                                                                  insieme agli altri due allenatori Carolina e
                                                                                                                                                                                                                  Francesco.
                                                                                                                                                                                                                                                                     realizzazione di prodotti. Palloni compresi.
                                                                                                                                                                                                                                                                     L’avvincente documentario Wells of Hope             devastazione del terremoto del 2016 — verrà
                          territorio, per ottenere l’egemonia su                                                                                                                                                  A dare il via a questo progetto per il “Body       sull’azione concreta intrapresa da Talitha          portata in Ungheria, a Budapest e a
         della terza      una certa zona. Nelle guerre il più forte                                                                                                                                               Park Judo Cus Bergamo”, alcuni anni fa,            Kum contro la tratta delle persone in Medio         Pannonhalma, nel cuore dell’Europa. Quindi
                          prevale e conquista altre terre.              — permettete il gioco di parole — che è                  rapporto con Dio, difende i suoi doni, i                                                                                                                                                sarà l’8 marzo a Subiaco, il 14 marzo a
                                                                                                                                                                                                                  sono stati don Ezio Rovelli e Massimiliano         Oriente è stato consegnato a Francesco dalle
        beatitudine          Ma guardiamo bene il verbo usato
                                                                        il Cielo, cioè la terra verso cui noi cam-               doni di Dio, custodendo la misericor-                                            Gervasoni. E non c’è dubbio che gli sguardi        protagoniste del cortometraggio: la libanese        Cassino e il 21 marzo a Norcia: a portarla
                                                                        miniamo: i nuovi cieli e la nuova terra                  dia, la fraternità, la fiducia, la speranza.                                     emozionati, gioiosi e fieri dei judoka con         Nassim Alwan e le giordane Esra’a Ali               sarà un gruppo di tedofori che a piedi
      e spiega cosa       per indicare il possesso dei miti: essi
                          non conquistano la terra; non dice
                                                                        verso cui noi andiamo (cfr Is 65,17;                     Perché le persone miti sono persone                                              sindrome di Down hanno raccontato molto            Salameh Alseheyab e Wafa Aqeel Saleem               percorrerà gli oltre 300 chilometri del
                                                                        66,22; 2 Pt 3,13; Ap 21,1).                              misericordiose, fraterne, fiduciose e per-                                       più di qualsiasi manuale sull’inclusione delle     Almakhamreh. Di recente la Rete
significa ereditare       “beati i miti perché conquisteranno la
                                                                           Allora il mite è colui che “eredita” il               sone con speranza.                                                               persone con disabilità attraverso lo sport.        internazionale della vita consacrata,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         cosiddetto “cammino di san Benedetto”,
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         illuminando strade, città e borghi dell’Italia
                          terra”. La “ereditano”. Beati i miti per-                                                                                                                                               E sempre in ambito sportivo, significativa la      coordinata da suor Gabriella Bottani, ha
            la terra      ché “erediteranno” la terra. Nelle Scrit-     più sublime dei territori. Non è un co-                     Qui dobbiamo accennare al peccato                                             presenza del presidente della Federcalcio          avviato la prima collaborazione interreligiosa      centrale.
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                         Infine il noto attore francese Michael
                          ture il verbo “ereditare” ha un senso         dardo, un “fiacco” che si trova una mo-                  dell’ira, un moto violento di cui tutti                                          dello Stato di San Paolo in Brasile, Reinaldo      anche con donne di diverse culture nel
                          ancor più grande. Il Popolo di Dio            rale di ripiego per restare fuori dai pro-               conosciamo l’impulso. Chi non si è ar-                                           Carneiro Bastos, che ha presentato al              bacino del Mediterraneo. E il documentario,         Lonsdale — ha lavorato anche con Orson
                          chiama “eredità” proprio la terra di          blemi. Tutt’altro! È una persona che ha                  rabbiato qualche volta? Tutti. Dobbia-                                           Pontefice il pallone usato nel campionato          con la regia di Lia Beltrami, racconta proprio      Wells e François Truffaut ed è stato
                                                                                                                                                                                                                  paulista: il primo pallone al mondo a essere       quest’opera concreta portata avanti in Medio        protagonista de Il nome della rosa e del film
                          Israele che è la Terra della Promessa.        ricevuto un’eredità e non la vuole di-                   mo rovesciare la beatitudine e farci una
                                                                                                                                                                                                                  realizzato con materiale riciclato, seguendo i     Oriente con il coordinamento di suor Marie          Uomini di Dio sui monaci di Tibhirine —
                             Quella terra è una promessa e un do-       sperdere. Il mite non è un accomodan-                    domanda: quante cose abbiamo distrut-                                                                                                                                                   accompagnato da alcune persone con
                                                                                                                                                                                                                  suggerimenti dell’enciclica Laudato si’.           Claude Naddaf.
                          no per il popolo di Dio, e diventa se-        te ma è il discepolo di Cristo che ha                    to con l’ira? Quante cose abbiamo per-                                           «La Federazione calcistica di San Paolo —          Rilanciando una consolidata e simbolica             disabilità, ha donato al Papa il libro scritto
                          gno di qualcosa di molto più grande di        imparato a difendere ben altra terra.                    so? Un momento di collera può di-                                                spiega Reinaldo Carneiro Bastos — è la             tradizione, il Pontefice ha benedetto la            con il cardinale Paul Popuard Sur la voi de la
                          un semplice territorio. C’è una “terra”       Lui difende la sua pace, difende il suo                  struggere tante cose; si perde il control-                                       prima organizzazione sportiva a utilizzare         fiaccola benedettina Pro pace et Europa unita       Beauté et de l’Amour.
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