Il voto 2019 del Savena - Comune di Bologna
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Il voto 2019 del Savena Ci avviamo a concludere un anno parti- getto; sarà l’anno in cui si cominceranno to “Giardino diffuso di via Lombardia” il colarmente intenso per la vita ammini- a realizzare nell’area di Salus Space alcuni cui programma esecutivo è in fase di ela- strativa e sociale del nostro Quartiere; in laboratori ed eventi aperti alla cittadinan- borazione. questo 2018, attraverso i numerosi labo- za. Nelle edizioni scorse di Savena News ab- ratori di Quartiere, i progetti, i patti di col- Altro intervento importante per il Quar- biamo illustrato il Bilancio Partecipativo laborazione, le attività congiunte, abbia- tiere riguarda l’Ex Edificio ACER in via Pie- 2018; l’area scelta è stata la zona di San mo dialogato, collaborato, co-progettato ve di Cadore, che prevede la riqualifica- Ruffillo. Da poco si è conclusa la fase di su idee e dato loro consistenza. Abbiamo zione e recupero dell’immobile da adibire voto relativa alle proposte progettuali del Marzia Benassi curato il nostro Quartiere nel campo delle a spazi comuni per attività di inclusione 2018 che ha visto anche quest’anno una infrastrutture, della manutenzione e del ed innovazione sociale. partecipazione piuttosto cospicua della territorio, per individuare ed attivare decoro, del welfare e della cultura. A gennaio 2019 partirà anche il percorso cittadinanza. Al termine delle votazioni il azioni tese alla riqualificazione del verde Durante la seduta di Consiglio di Quar- partecipato relativo alla destinazione d’u- progetto più votato, con 1122 voti, è ri- e dell’ambiente, anche con la definizione tiere alla presenza del Sindaco e dell’As- so dell’ex Centro Produzione pasti in via sultato I LOVE SAN RUFFILLO. Le idee pro- di patti di collaborazione. Abbiamo pro- sessore al Bilancio sono state illustrate Populonia, volto a definire, insieme ai cit- gettuali sono state avanzate dai cittadini mosso animazione territoriale attraverso le linee programmatiche di bilancio del tadini e le realtà del territorio circostante, che hanno dimostrato di voler fare vivere collaborazioni tra le varie associazioni Comune di Bologna per il triennio 2019- le funzionalità del centro polivalente per il territorio sentendosi parte di esso, met- per la realizzazione di attività ed iniziati- 2021. Nello specifico per quanto riguarda famiglie che sorgerà al posto dell’edificio tendo in risalto un forte senso civico. ve, anche mettendo a disposizione spazi il Quartiere Savena nel 2019 è prevista la già demolito. I luoghi che sono oggetto di Per quanto riguarda la cura del territorio, e strutture organizzative. Crediamo che realizzazione di alcune aree verdi presso interventi di riqualificazione potranno es- anche per quest’anno, attraverso il lavo- condivisione, collaborazione, relazione via Baroni e via Villari. sere fruiti e vissuti dai cittadini e saranno ro della task force di Quartiere, abbiamo rappresentino i nuovi elementi fonda- A seguito della demolizione dell’edificio volti a sviluppare attività di aggregazione monitorato i punti critici e coordinato gli mentali della dimensione sociale ed eco- di Villa Salus saranno avviati i lavori del giovanile, intergenerazionale ed intercul- interventi operativi per risolvere su più nomica della comunità. progetto Salus Space; continueranno i turale. Si tratta di spazi che offriranno ai fronti i problemi segnalati al Quartie- laboratori partecipati anche per definire residenti nuovi servizi di prossimità, con re, lavorando in maniera integrata con Nel ringraziare tutti i cittadini del Savena il nuovo modello di gestione integrata particolare riferimento ai giovani. i diversi settori comunali coinvolti e in per il lavoro che abbiamo svolto insieme, nell’ambito di questo esempio di welfare Prosegue la fase di realizzazione dei pro- stretta sinergia con la Polizia Municipale. voglio augurarvi un Sereno Natale e un generativo. Per fare ciò è prevista l’ in- getti vincitori del Bilancio partecipativo Attraverso la co-progettazione, abbiamo 2019 ricco di soddisfazioni. stallazione di fabbricati temporanei dove 2017, che saranno realizzati entro il 2019; promosso la partecipazione dei cittadi- Marzia Benassi, poter avviare le attività previste dal pro- per il nostro Quartiere si tratta del proget- ni, delle Associazioni e altri soggetti del Presidente Quartiere Savena ommar io n Amministrazione 1/3 Editoriale del Direttore Ci avviciniamo al Natale, le strade del Sa- territorio. Sempre a proposito di progetti, in n Contest fotografico 4/5 vena si colorano di luci e si moltiplicano gli questo numero destiniamo ampio spazio n Cultura 6/7 eventi che renderanno ancora più vivo il no- ai risultati del Bilancio Partecipativo 2018, stro quartiere: nell’ultimo numero dell’anno con un focus dedicato agli amici di “I Love n Territorio 8 di Savena News cercheremo di presentarli San Ruffillo”, la cui proposta è risultata la tutti, quelli già svolti e quelli in programma. più votata non solo in quartiere, ma in tutta n Sport 9/11 L’editoriale della Presidente Benassi riepi- Bologna. Complimenti a loro e buon lavoro n Comunità 12/13 loga le tappe -amministrative e non- più a questa piccola “comunità” che ha saputo rilevanti del 2018, oltre a presentare le li- attivarsi per migliorare il proprio rione. “Bimbi in bici” nelle strade del quartiere, ai n La voce dei Gruppi 14/15 nee programmatiche per il 2019: un nuovo Come al solito, sono molte le voci delle asso- ragazzi di INstabile Portazza, al lavoro per anno che si preannuncia intenso, durante il ciazioni che arricchiscono il Savena con ini- dare nuova vita a uno spazio altrimenti in n Eventi 16 quale molti lavori pubblici e nuovi progetti ziative e attività: dalla ASD Ciclistica Bitone, contribuiranno a cambiare il volto del nostro che anche quest’anno ha portato il progetto continua a pagina 3 è
2 amministrazione I Love San Ruffillo La scala, Il parco, Per chi ancora non ne conosce i dettagli, ecco una sintesi: Una comunità che cresce “Alle porte di Bologna, La scala c’è chi dorme e c’è chi sogna, E’ stata costruita a inizio del 1900, porta al di ridare gioia e vita, sottopasso della ferrovia e collega la piaz- ad una zona, ahimè, sopita…” zetta con la via San Ruffillo. Di fatto divide in due questa parte di quartiere. I suoi anni si Così recita la poesia di Clara, che abbiamo vedono tutti: gradini logorati e in parte molto scelto come slogan del nostro volantino. E ripidi, scarsa illuminazione e due corrimano grazie al nostro progetto, un po’ di gioia e di poco utilizzabili. La nostra idea consiste in: Almeno un mese prima del periodo di voto, rienza bellissima, che ci ha molto arricchito, vita forse siamo riusciti a portarle a San Ruf- aggiunta di un corrimano centrale; una corsia abbiamo iniziato a contattare le persone che anche umanamente. Tante persone si sono fillo. Nessuno di noi si sarebbe mai aspettato laterale per portare le biciclette o i carrelli a ritenevamo ci potessero essere di supporto, fermate a chiacchierare, a raccontare di loro, un tale successo. mano; ripristino dei gradini logorati, (e per al- insieme ai commercianti della zona. della loro vita nel quartiere. In tanti hanno Ricordo il clima della prima assemblea pub- cuni ridefinirne una pendenza più morbida); colto l’occasione per segnalarci problemati- blica sul bilancio partecipativo, svolta presso potenziamento delle protezioni a ridosso del Parte la fase di voto che o punti di intervento nella zona. l’oratorio della chiesa di San Ruffillo. Anche parcheggio sulla piazzetta. E poi è arrivato il fatidico 30 ottobre: l’inizio se si trattava di un momento formale di pre- del voto on line… In quel giorno si teneva uno Il porta a porta sentazione della iniziativa, si arricchiva di un Il parco su via Toscana spettacolo al cinema Bristol, un musical a cui In tutti gli altri giorni, dopo il lavoro, siamo clima di convivialità e di speranza per il futuro Nel corso degli anni è stato oggetto di qual- partecipava anche la nostra Clara. andati in giro, sistematicamente porta a di una zona, (quella di San Ruffillo), che negli che ripristino, ma ora è scarsamente usabile. E, come riferimento della comunità, quella porta, orientandoci sui condomini dove già ultimi anni ha subito disagi, stretta tra il traf- Il nostro piano di intervento: potenziarne la sera, Don Enrico, parroco di San Ruffillo è conoscevamo qualcuno, che ci potesse pre- fico di via Toscana, le attività che chiudono in illuminazione; alzare e rinnovare la siepe di stato fra i primi votanti, (e poi nostro soste- sentare ai vicini. piazzetta e l’infinito cantiere della Fondovalle separazione con la strada; ridefinire tre aree nitore). Anche se non abbiamo raccolto molti Savena. destinate a chi vuole vivere il parco seden- voti dopo lo spettacolo, abbiamo messo alla La mitica saletta di via Corelli 21 Io proponevo il ripristino della scala di colle- dosi sulle panchine, ai bambini (con giochi e prova le nostre modalità di lavoro in squadra In alcuni momenti, abbiamo raccolto voti nel- gamento alla piazzetta, Clara e Roberta il re- scivoli) oppure a chi vuole fare sport (con un e, soprattutto, abbiamo proseguito nel dif- la saletta condominiale di via Corelli 21, gra- stauro del parco su via Toscana e la creazione percorso vita). fondere informazioni sulla nostra iniziativa, zie anche alla promozione fatta direttamente di una mediateca per i ragazzi della zona. Il parco termina con un campo da basket, in coinvolgendo più persone. nei condomini della via dai nostri amici Uma- Nell’arco dei successivi incontri, è stato na- disuso. Sarebbe bellissimo se questo tornas- rells del comitato Fondovalle Savena. turale accorpare i nostri due progetti in uno se di nuovo utilizzabile. Eravamo solo in tre, non avevamo associazio- Ricordo una domenica pomeriggio, con la unico. ni alle spalle, ma tante persone che credeva- saletta piena, la fila fuori e quasi tre ore di Ho così conosciuto meglio Clara Cornia e Ro- Torniamo però al nostro percorso, alle sue no in noi. Allora abbiamo organizzato il no- lavoro ininterrotto di raccolta voti. berta Ranno, le mie fantastiche compagne di tappe e ai suoi luoghi: stro lavoro in modo sistematico e scrupoloso, viaggio e, fin da subito, abbiamo iniziato a La preparazione gestendo noi e i nostri sostenitori più fronti: La scuola Santa Caterina, il cinema Bristol lavorare insieme. La prima cosa che abbiamo fatto è stata dise- La piazza e la comunità parrocchiale Non solo nei momenti condivisi con i facili- gnare il nostro logo, ispirandoci all’originale “I Ogni sabato abbiamo dedicato la giornata Un grande aiuto ci è arrivato dalla scuola San- tatori della Fondazione, ma anche quando LOVE NY” di Milton Glaser, del 1976. Questo alla presenza in piazzetta, (anche grazie al ta Caterina, che è collocata proprio in cima chiacchieravamo tra noi tre, ci rendevamo logo ha acquisito nel tempo una forte poten- tavolino messo a disposizione dai gestori del alla scala che vogliamo ripristinare. Gli ope- conto sempre di più che la nostra idea avreb- za evocativa, che in poche lettere trasmette bar Christian, nostri grandi sostenitori). ratori della scuola, non solo hanno stampato be potuto dare un importante contributo a senso di comunità e di appartenenza. Tante persone si sono fermate e non solo ci volantini e adesivi, ma ci hanno fatto promo- tutta la zona a ridosso della piazzetta di San Attorno al logo è stato costruito tutto il ma- hanno votato, ma ad ognuno di loro abbiamo zione con le famiglie degli allievi, anche du- Ruffillo. E così, durante un ultimo incontro teriale di comunicazione, nelle sue diverse chiesto di farsi promotore della nostra inizia- rante gli Open Day. in quartiere, la nostra idea è maturata in un versioni, a partire dal primo volantino, per tiva, distribuendo il nostro materiale tra ami- Tanti membri della attivissima comunità par- progetto articolato, e ha preso il suo titolo arrivare alla versione appello, destinata agli ci o nelle bacheche condominiali. rocchiale di San Ruffillo, si sono prodigati per definitivo, “I LOVE SAN RUFFILLO”. ultimi giorni di voto. I giorni passati in piazzetta sono stati un’espe- raccogliere i voti e darci una mano (e tanto
amministrazione 3 conforto) nei giorni di presenza in piazzetta. Il rush finale e la vittoria Il cinema Bristol, punto importante di aggre- Negli ultimi giorni di raccolta voti, temevamo Bilancio Partecipativo 201 8 gazione per il quartiere, ci ha pubblicizzato una rimonta degli altri progetti, perchè molto La seconda edizione del Bilancio Partecipativo si è chiusa con 16.348 voti di cittadine e cittadini ampiamente. Proprio sul cinema ho un aned- validi e sostenuti dalle loro comunità locali. che hanno scelto online il proprio progetto preferito tra i 33 che si sono affrontati in una vera doto interessante: una sera, facendo pro- Il timore di non vincere, mi faceva pensare competizione ricca di passione civica. I voti sono quasi duemila in più rispetto ai 14.584 dell’edi- mozione del progetto, abbiamo incontrato quanto sarebbero state deluse le tante per- zione 2017. “Complimenti a tutte le cittadine e i cittadini che hanno risposto in maniera positiva persone di altri quartieri. Non ci siamo persi sone che avevano riposto fiducia in noi. anche quest’anno al Bilancio Partecipatico, in particolare mi complimento con quelli di Savena la cui partecipazione è risultata essere tra le più alte - ha commentato Matteo Lepore, assessore d’animo, e abbiamo indicato loro come cer- E invece, non solo il progetto più votato nel Cultura e Immaginazione civica del Comune di Bologna - Del resto non era scontato superare il care e votare i progetti a loro destinati. quartiere Savena, ma addirittura il primo pro- numero dei votanti dello scorso anno. In un periodo in cui si dibatte moltissimo di lontananza tra getto a Bologna, con ben 1222 voti. cittadini e politica, tutti coloro che hanno votato e quelli che hanno messo in moto e alimentato Facebook E’ stato un successo della comunità di San questa macchina di partecipazione sono un patrimonio importantissimo questo ci dà ancora Già prima dell’inizio della fase di voto, ab- Ruffillo! più forza in vista del lavoro che abbiamo davanti”. Il Bilancio Partecipativo è uno strumento di biamo creato una pagina pubblica Facebook, Pensare di restaurare due luoghi simbolo ha democrazia diretta per il coinvolgimento dei cittadini nelle scelte pubbliche: così come previsto che ha riscosso sempre più successo. risvegliato gli animi e la passione per il futuro dallo Statuto Comunale, rappresenta uno strumento di partecipazione che mette a disposizione Ci è servita per raccontarci e condividere le della zona. risorse pubbliche al fine di raggiungere risultati condivisi e verificati con la cittadinanza. Nel iniziative che man mano si andavano deline- 2018 il Bilancio partecipativo è stato attivato su 6 aree del Comune di Bologna per un totale di 1 ando. Non penso che ci abbia portato molti Il futuro milione di euro, con una quota di circa 150.000 euro per ciascuna zona. I cittadini hanno inviato voti, ma ha avuto tre importanti funzioni: ha Ora si parte! e condiviso proposte con il Comune. Si è poi svolta la fase coprogettazione delle proposte con i aiutato molto la costruzione della comunità, Ci impegneremo per seguire al meglio i det- cittadini e i tecnici del Comune. Tutti i progetti ammessi al voto sono stati pubblicati sul sito del Comune, sono stati resi consultabili per 30 giorni e poi si sono parte le votazioni. diventando un riferimento per i simpatiz- tagli progettuali, ma I LOVE SAN RUFFILLO, in Ecco i sei progetti vincitori: zanti, che si sono sempre più affezionati alla poco tempo è cresciuto, diventando molto di n I love San Ruffillo con 1.222 voti al quartiere Savena. nostra idea di riqualificazione e al nostro rac- più, una comunità che cresce e vuole conta- n Nuovo parco delle querce al quartiere Borgo Panigale-Reno con 1.192 voti. conto; la pubblicazione delle nostre iniziative re. n Il giardino del villaggio con 907 voti al quartiere Navile. come eventi, geolocalizzati sul quartiere, ha Starà a noi e a voi farla crescere e pensare, n La collina di città con 1.065 voti al quartiere Porto-Saragozza. portato molte persone a contattarci di per- insieme, al futuro! n Dare luce all’ombra con 876 voti al quartiere San Donato-San Vitale. sona per votare; ci è servito come “cartella di Giuseppe Vitiello n Quadrilatero verde con 939 voti al quartiere Santo Stefano. stampa”, quando alcuni giornalisti ci hanno I LOVE SAN RUFFILLO Tutte le informazioni sul Bilancio Partecipativo del Comune di Bologna: chiesto materiale o documentazione. fb.me/ilovesanruffillo partecipa.comune.bologna.it/ bilancio-partecipativo ç continua da pagina 1 Editoriale del Direttore disuso nel cuore del nostro territorio. Ma vi memoria rossoblu, che sta lottando per il Torna anche la rubrica “Il Luogo del Cuore”, vogliamo raccontare anche BolognAbile, il riconoscimento dello scudetto del 1927 al dedicata a una zona forse periferica del Sa- progetto dedicato all’inclusività e all’accessi- Bologna F.C.: sarebbe l’ottavo -meritato- ri- vena, ma straordinariamente ricca dal punto bilità degli spazi pubblici, così come l’espe- conoscimento nazionale per uno dei club di vista paesaggistico: Monte Donato, il po- rienza dei volontari che hanno sottoscritto più antichi e prestigiosi d’Italia. sto perfetto per una gita domenicale o una un Patto di Collaborazione con il Comune, Non manca nemmeno in questo numero passeggiata. con l’obiettivo di contribuire a mantenere l’appuntamento con il Contest Fotografico Savena News è ancora una volta ricco di pulite strade e aree verdi, e Abba Road, mi- organizzato dall’Associazione “Tempo e Dia- contenuti: come sempre, se anche voi vole- rato alla rigenerazione e riqualificazione di framma”, dedicato ai luoghi più significativi te contribuire, potete farlo inviando il vostro Via Abba. del nostro quartiere. Nel frattempo è aperto articolo all’indirizzo: E’ un vero patrimonio di esperienze, quello il contest per il prossimo numero, i cui vin- savenanews@gmail.com che Savena News colleziona e vi propone. citori saranno esposti anche in una mostra Buon Natale e serene feste a tutto il nostro Tra queste mi preme ricordare anche il gran- dedicata: nell’articolo all’interno potrete amato Quartiere. de lavoro dell’associazione Percorso della trovare tutte le informazioni. Ugo Mencherini Ugo Mencherini Savena news: per mandare i vostri contributi, foto, articoli, segnalare eventi, condividere idee... scrivete a savenanews@gmail.com
4 contest fotografico Contest fotografico “Savena Contest” In ogni numero del giornalino di quartie- approvate dal Quartiere Savena ed è fi- Per fare questo il Contest è strutturato Il termine per spedire le foto è terminato re “Savena News”, pubblicato con caden- nalizzato a: su tre temi: il 30 novembre 2018. za trimestrale, l’Associazione Fotografica n conoscere e valorizzare la ricchezza so- n PEOPLE: raccontare la gente che abita, A breve verrà esposta una mostra foto- Tempo e Diaframma e il Quartiere Save- ciale, artistica, culturale, storica, ambien- vive e lavora nel quartiere stesso. Rap- grafica di 10 foto selezionate per ogni na, indicono un contest fotografico che tale ed economica del territorio; presentare cioè una realtà quotidiana at- tema presso la sede del Quartiere. permette di far conoscere e raccontare n valorizzare la conoscenza e la memoria traverso le persone che la rendono tale. Nel prossimo giornalino Savena News le attraverso le immagini il Quartiere e le delle persone e dei luoghi e il recupero n WORK: raccontare le attività produtti- foto vincitrici dei tre temi. sue storie. di competenze, mestieri, strumenti del ve e commerciali che vengono svolte nel Il “Savena Contest” rientra tra le propo- passato; territorio. Di seguito le immagini, raccolte con il ste PROGETTUALI DI INTERVENTI ED AT- n conoscere e valorizzare le diversità n SOCIAL: raccontare le attività sociali, Contest che rappresentano i luoghi ri- TIVITÀ VOLTI ALLA CURA DEL TERRITORIO presenti sul territorio che rappresentano associative, sportive, ricreative che pren- tenuti più significativi per il Quartiere E DELLA COMUNITA’ PER L’ANNO 2018 quindi un valore aggiunto. dono vita nel territorio. Savena. Elio Tedeschi - I borghi dei gessaioli San Ruffilo Cristina Ferri - Spazio verde al Savena L’Associazione Fotografica Tempo e Diaframma, nasce da un’idea di un gruppo di fotografi che si danno come obiettivo quello di diffondere l’arte della fotografia attraverso corsi, workshop tematici, contest, uscite fotografiche, visite a mostre e tante altre attività. L’associazione è senza scopo di lucro ed è aperta a tutti i fotografi amatoriali e non, che vogliano associarsi e che hanno il desiderio di condividere la propria passione. Per ulteriori informazioni potete: visitare il nostro sito al link http://tempoediaframma.it, contattarci via email a info@tempoediaframma.it seguirci su Facebook alla pagina https://www.facebook.com/tempoediaframma.it/
contest fotografico 5 Elio Tedeschi - Villa Mazzacorati Cristina Ferri - Luoghi di incontro alla Due Madonne Tiziana Multineddu - Il lungo Savena Cristina Ferri - Parrocchia
6 Cultura Premio “Le quattro porte” 2006 Basta, non ce la faccio più, sono stanca. Ho ciglia perplessa, accavallo nervosamente le Gli ho quasi gridato di prenderla lui, la mia gigantire o peggio ancora rifiutare il terribile esaurito tutte le mie energie, mi sento pro- gambe, aspetto che dica qualcosa. Ma non “fortuna”. problema che si era abbattuto su di me con sciugata. La diagnosi è stata chiara: carcino- stacco i miei occhi dai suoi, non abbasso lo Ha sorriso continuando a sostenere che io tutta la sua violenza e la sua drammaticità ma. Un referto scritto al computer, un foglio sguardo. E alla fine lui mi sorride. Non c’è fossi fortunata. non mi avrebbe aiutato. Dovevo rimanere lì, svolazzante in mezzo a una cartella clinica niente per cui sorridere, ho un carcinoma, Fortunata perché sono giovane, fortunata dovevo imparare la calma, la pazienza e so- piena di esami. Su quel foglio non c’è solo il un tumore, un cancro. Dovrebbe dirmi “mi perché sono forte, fortunata per il tipo di prattutto la fiduciosa aspettativa nel futuro mio nome, su quel foglio ci sono io, c’è il mio dispiace” o altre frasi di circostanza, dovreb- cellule neoplastiche che crescono come im- che mi avevano tanto colpito, e profonda- presente, il mio futuro. C’è tutto il dolore e be offrirmi un pacchetto di fazzoletti, fingere pazzite dentro di me, fortunata perché esi- mente sconcertato, nel medico a cui mi ero la fatica che dovrò sopportare in questi gior- di essere partecipe del mio dolore e fissare ste una terapia che dà buoni risultati. rivolta. ni. Una croce tatuata sulla carne, un vestito l’appuntamento per il primo ciclo di chemio- Fortunata perché sono un medico e ogni Ho tirato fuori tutte le mie forze per affron- nero che non smetterò di portare, un incubo terapia. giorno mi scontro col dolore della gente, tare la situazione. Così, verso le cinque di in cui mi tufferò ogni mattina, una giornata Invece mi guarda calmo e sorridente. con quella sofferenza che riconosco al primo pomeriggio di venerdì 18 marzo, guardan- di vita in più ogni sera. sguardo e che comprendo. do l’ambulatorio spoglio e incolore di uno Quando sfreccio in motorino sui viali so che Esco dall’ospedale e scopro con stizza che Solo a un pazzo può venire in mente che degli ospedali più rinomati di Bologna, ho basta un attimo, un millesimo di secondo, dal cielo nuvoloso sta scendendo una piog- avere un tumore è una fortuna. capito che il primo passo da fare era quello per scivolare e vedere tutta la mia vita sva- gerella fine ma fastidiosa. Per fortuna abito Anche l’oncologo ha avuto la sua piccola di accettare la mia malattia, trovare il modo nire nell’aria. La sensazione è strana, brividi in centro, devo fare solo un breve tratto di dose di fortuna, perché la telefonata che migliore per combatterla, e, se possibile, sulla pelle, fremiti di eccitazione nel cuore. strada per arrivare a Porta San Vitale, poi ha ricevuto ha evitato che scagliassi su di lui sconfiggerla. Ma un tumore è diverso, è una lenta agonia. posso camminare incurante della pioggia tutta la frustrazione e la tensione accumula- Una riflessione quasi costante, continua, un’ sotto i portici della mia città. Amo Bologna, ta in questi giorni. Quando l’oncologo è rientrato nel suo studio idea ossessiva sul tempo che passa e sulla nonostante il degrado sempre più evidente, Si è scusato per l’interruzione ed è uscito e si è seduto nuovamente di fronte a me, gli fine che sta arrivando. l’inquinamento, il traffico. In Piazza Aldro- dall’ambulatorio con passo deciso, chiuden- ho sorriso. E’ stato un sorriso appena accen- Mi sento come sdoppiata, ambivalente. vandi mi fermo a comprare un po’ di ver- dosi la porta alle spalle. nato, un piccolo germoglio che lui, nelle ore Sono medico e sono paziente. Sono corpo e dura, delle arance, e del pane. Entrando in Poche volte nella vita mi sono sentita così successive, ha saputo coltivare con delica- sono anima. Sono vita e sono morte. casa mi sento in un posto caldo, sicuro, è il incompresa e sola. Due grosse lacrime mi tezza e sensibilità. Alla fine ci siamo stretti la mio rifugio dall’esterno, dal mondo. Fuori la sono scese velocemente sulle guance e sono mano in un saluto cordiale e quasi amiche- L’oncologo che mi seguirà in questo periodo pioggia si fa sempre più insistente, rumoro- arrivate a sfiorarmi il collo prima ancora che vole. Non so perché, ma ho avuto la sensa- è giovane, carnagione scura, capelli folti e sa, aggressiva, ma non importa, anzi, sono potessi asciugarle svelta con la mano. No- zione di non essere più sola. E anche adesso, brizzolati, largo sorriso. Mi stringe la mano quasi contenta mentre mi siedo sul divano, nostante l’istinto mi dicesse di andarmene che sono seduta sul divano e aspetto con in maniera decisa alzandosi dalla sedia e sotto il calore di una leggera coperta di coto- senza dir nulla e di non farmi più vedere da impazienza che arrivi mio marito, mi sento sporgendosi leggermente in avanti. Legge i ne, con una tazza di tè bollente tra le mani. un medico così strampalato, sono rimasta sollevata. Ho bisogno di raccontargli tutto, referti di tutti gli esami che ho fatto, calmo, Mi sento confusa ma serena, mentre ripen- immobile sulla sedia, a riflettere. di avere al mio fianco l’uomo che più amo silenzioso, non sente l’imbarazzo del silenzio so alla visita di poco fa. Mi viene persino da Non sono mai fuggita di fronte alle difficoltà. al mondo, e di condividere con lui tutto, dal che dura da almeno una decina di minuti. sorridere. Del resto, tanto sana non sono. Con un vanto di orgoglio mi sono ricordata dolore alla gioia. Cerco di soffermare l’attenzione su qual- che ho avuto due compagne di vita insepa- che particolare dell’ambulatorio per placa- Lui è andato subito al sodo, senza tanti pre- rabili, la testardaggine e la grinta, e che gra- Non sono riuscita a raccontare molto a mio re l’angoscia che sento crescere dentro di amboli o frasi di circostanza. Non ricordo zie a loro ho ottenuto grosse soddisfazioni e marito, perché appena ho iniziato a parlare me, sempre più forte, come un vortice che quasi nulla delle prime frasi che mi ha detto, successi insperati. Non mi sono mai arresa della visita dall’oncologo mi si sono riempiti mi serra la testa e mi chiude la bocca dello finché la parola “fortunata” non è arrivata nemmeno nei momenti più difficili. A ogni gli occhi di lacrime e ho dato sfogo a un pian- stomaco. Alla fine mi guarda negli occhi e alle mie orecchie esplodendo nel mio cer- caduta mi sono sempre rialzata, dolorante, to liberatorio. mi fissa per un lungo istante. Alzo le soprac- vello con tutta la sua potenza. malconcia, ma più sicura e forte di prima. In- Tutta la fatica, il senso di solitudine, di paura, Ar t e t er ap i a: p er t u t t i i n ost ri p roble mi, grandi o picco li che siano ! Sapete che c’è un’arte terapeuta in zona? modo di esprimere la sua ansia e di pren- avrebbe trasportati via da scuola e da ami- Sapete che cos’é l’arte terapia? Sappiamo dere le relative precauzioni. Creiamo una ci come una tempesta che tira su le foglie. che nutrire la creatività fa bene, ma in che strada sul pavimento dello studio e così i Erano diventati protagonisti in uno scena- modo può aiutarvi? bambini vanno avanti e indietro da una cit- rio che era stato costruito e diretto da loro Per rispondere, vi racconto una storia: una tà all’altra con le loro macchinine. Trovano stessi. Hanno usato lo spazio di arte tera- mamma viene da me perché a breve la fa- 4 piccoli dipinti di topolini diversi e danno pia per esplorare la loro paura e tristezza miglia deve trasferirsi in un’altra città. Ha un nome a ciascuno. Decidono che due sa- legata al saluto imminente e quando era il due bambini piccoli: una femmina di 6 anni rebbero venuti con loro nella nuova città, momento di partire hanno salutato l’arte e un maschietto di 3. E’ preoccupata per- mentre gli altri due (i loro amici) sarebbero terapeuta insieme ai due topolini che ri- ci. E’ un mezzo importante per il bambino ché entrambi si trovano bene a scuola con rimasti a Bologna. E così cominciano ad or- manevano, dicendo: ‘Ciao! Topolini! State che si trova in difficoltà ed è altrettanto uti- gli amici stretti che non vorranno salutare. ganizzare una grande festa di saluto in cui bene qui! Noi andiamo via con le nostre le per l’adulto che vuole portare dei cam- Prendo i bimbi in carico per prepararli al i due topolini che sarebbero partiti prepa- macchine. Guarda, mamma! Hanno le cin- biamenti nella propria vita. Grandi o piccoli trasloco. rano torte e regali per salutare i loro due ture di sicurezza!’ che siano i problemi, sono tutti problemi Insieme, costruiamo da due scatole grandi amici che non li avrebbero più visti. L’arte terapeuta è una figura che ascolta e che possiamo affrontare e gestire. di cartone, delle macchine con ruote e vo- In questo modo, i due bimbi hanno preso accoglie. Aiuta il suo cliente, grande o pic- Dott.ssa Rebecca Hetherington lante. A richiesta della bambina vengono controllo della loro situazione: il trasloco colo che sia, a capirsi e conoscersi attraver- (specializzazione: autismo) completati con cinture di sicurezza : il suo non era più un’affare dei loro genitori che li so ciò che comunica con i materiali artisti- www.arteterapiabologna.org
Cultura 7 il rifiuto della malattia, il dolore, la voglia di mande sul futuro, di godere di ogni momen- preziosisce ogni attimo, ne permette la com- rella si sta formando una piccola creatura, star bene, il desiderio, e forse anche la pre- to passato insieme. E’ forse per questo che pletezza. Non ho mai apprezzato tanto una una vita, e dentro il mio corpo sta crescendo tesa, di essere felice, tutto mescolato, com- l’idea di trascorrere con me una giornata al giornata di sole e di mare come ora, gusto una massa tumorale che forse toglierà la vita presso e sgorgato dai miei occhi verdi. mare lo rende felice. Lo ascolto fischiettare con nuovo piacere il sapore amaro del caffè, a me. Sono ferita e turbata. Alessandro è sempre stato molto sensibile e in macchina, mi racconta le ultime novità l’odore della pelle di mio marito, le sue guan- Mi viene in mente la parola che ha usato attento ai miei sentimenti. Ha visto che non del suo lavoro, mi fa ascoltare un brano di ce ruvide per la barba lasciata incolta, il volo l’oncologo nel nostro primo incontro: fortu- riuscivo a parlare, sopraffatta dai sentimenti Mozart di cui va matto, fa l’imitazione di al- di un gabbiano... Assaporo ogni attimo, ogni nata. che provavo, e ha rispettato il mio silenzio cuni presentatori e cantanti senza riuscirci, secondo di questa giornata come se non ce Non mi sento affatto fortunata, anzi, mi senza cercare le parole giuste per consolar- facendomi ridere di cuore. La sua allegria è ne fosse un’altra. chiedo perché tutto questo stia capitando mi. Si è limitato ad abbracciarmi e a farmi contagiosa e, nonostante il grosso peso sul Orazio diceva “carpe diem”, cogli l’attimo, proprio a me. Poi, dalla rabbia e dalla fru- sentire la sua presenza e il suo affetto. Solo petto e sullo stomaco che mi provoca la con- vivi il presente. strazione, emerge di nuovo, come un piccolo a un certo punto, a tavola, mi ha proposto sapevolezza di avere un tumore, mi sento In fondo a nessuno è permesso di sapere né spiraglio di luce in un buio fitto, il pensiero di partire durante il weekend e di andare serena. il giorno né l’ora. del mio nipotino. Vorrei vedere il colore dei al mare. Ho accettato con entusiasmo e ho suoi occhi, cambiargli i pannolini, cantare telefonato a mia sorella, avvertendola che La giornata è limpida, senza nuvole, il sole è Il pranzo a base di pesce e accompagnato da stonata le canzoni della mia infanzia per farlo il giorno dopo saremmo andati a trovarla a tiepido e il profumo del mare è forte e inten- un ottimo vino bianco, in un locale rustico addormentare. Cervia. so. In spiaggia e sul lungomare non c’è ani- ma molto carino, mette tutti di buon umore. Desidero esserci, quando nascerà. Quella sera ci siamo addormentati così, ma viva, nonostante siano le undici passate, Gli aneddoti che mio cognato racconta sulla E anche dopo, alle feste di compleanno, a abbracciati stretti stretti, come se nessuno, e noi ci godiamo il silenzio, la calma, i colori sua vita coniugale ci fanno ridere fino alle Natale, d’estate in vacanza. nemmeno quella grave malattia chiamata vivi del panorama, l’aria frizzante, il mare leg- lacrime. Quando usciamo dal ristorante mia Ancora una volta non mi voglio arrendere tumore, potesse dividerci. germente mosso, l’orizzonte così lontano... sorella mi prende in disparte e mi sussurra alla mia malattia. Ho tanti motivi per com- Il tempo sembra quasi fermo, davanti a un all’ orecchio che ha scoperto di essere incin- batterla, giocherò tutte le carte che la medi- Alessandro mi ha svegliato dolcemente, re- paesaggio di questo tipo, sembra che non ta. Ha gli occhi che le brillano. Istintivamente cina e la scienza mi daranno a disposizione. galandomi piccole attenzioni e facendomi debba succedere niente e tutto rimanga così le butto le braccia al collo e gioisco con lei di Non sarò sola, ho tante persone che mi vo- sentire importante, amata. Ci siamo prepa- intatto per sempre, come un’opera d’arte. E questa notizia stupenda. Non l’ho mai vista gliono bene. Dovrò concentrarmi con tutta rati in fretta e siamo usciti mano nella mano. io e Alessandro guardiamo ammirati uno dei così felice. me stessa sulle possibilità e sui doni che la A volte il dolore divide una coppia, altre vol- tanti panorami che la natura ci offre con la Durante il viaggio di ritorno mi cade addosso vita mi offre: la famiglia, il lavoro che amo, gli te la unisce. Conosco mio marito da molti stessa emozione che si prova davanti a un una stanchezza improvvisa e, mentre Ales- amici, la fede. E quel piccolo embrione che si anni, e nel suo sguardo vedo riflessi la paura quadro di Leonardo o a una scultura di Mi- sandro guida canticchiando gli ultimi suc- sta plasmando dentro il corpo di mia sorella e la preoccupazione che sono entrati nella chelangelo. cessi trasmessi dalla radio, chiudo gli occhi mi darà l’energia necessaria per superare i nostra casa nel momento stesso in cui la mia Mentre passeggiamo tranquilli mi viene e penso. momenti più difficili di questa battaglia. malattia da timore è diventata realtà. Ma in mente una frase di Seneca che mi aveva Ho sempre desiderato avere un nipotino, e Apro gli occhi e guardo Alessandro che con- vedo anche il suo bisogno di starmi vicino, tanto colpito in terza liceo: “Caram te, vita, l’idea che tra pochi mesi lo terrò tra le brac- tinua a guidare tranquillo verso casa. Anche di affrontare tutto con me, la sua voglia di beneficio mortis habeo”. Paradossalmente è cia mi riempie di gioia e di entusiasmo. Ma lui si volta verso di me e mi sorride. vivere nel presente senza porsi troppe do- la morte a rendere più bella la vita, ne im- anche di dolore. Dentro il ventre di mia so- Ha ragione l’oncologo. Sono e sarò fortunata. G y n ef o r u m - n a rra - a z ion i d i d on n e 10 -14 settembre 2018 sulla lotta delle donne curde, “Girls at War”, con le madri), all’educazione dei figli a cura ne di vivere personalmente e direttamente. La rassegna di documentari al femminile che ha aperto una finestra su un esperimen- delle donne (madri, sorelle e zie), in cui non Possesso, controllo, isolamento, ricatto: che si è tenuta presso le sedi di Armonie, to di governo democratico, unico nel suo esistono le nostre forme di contratto matri- sono solo alcune delle forme di violenza di la Cava delle Arti e il Teatro dei 25, è stata genere, fondato sull’autogestione, la convi- moniale e in cui l eredità dei beni comuni è che vogliamo imparare a riconoscere. Per- una bella esperienza di condivisione tra di- venza solidale e l’autodeterminazione. matrilineare. Si tratta di società senza vio- ché riconoscere la violenza di genere è il verse realtà culturali del Q.re Savena che ha Cinque serate all’aperto molto participate. lenza sulle donne, immerse in dimensioni primo passo per combatterla. Si conclude il coinvolto gruppi di persone differenti sulle spirituali e religiose. laboratorio con una foto ed uno slogan “la tematiche del recupero delle memorie, delle 17 e 22 novembre 2018 gelosia è segno che qualcuno ti ama” espo- pratiche e del pensiero delle donne. Cinque Nei due incontri di: Religioni libertà e diritti Maggio-Novembre 2018 sto in occasione del 25.11.2018, presso la documentari, sottotitolati e doppiati dalle delle Donne hanno dialogato donne di varie Percorsi di un altro genere, finanziato da Galleria commerciale Coop di San Ruffillo, socie di Armonie. Seguendo il pensiero di appartenenze religiose. Coinvolgendo don- Coop, ha coinvolto una ventina di ragazze in occasione della Giornata Internazionale Marija Gimbutas, l’archeomitologa che con ne esponenti di religioni monoteiste (Islam, e ragazzi dagli 11 ai 14 anni del Q.re Save- contro la violenza sulle donne. le sue ricostruzioni del passato ha rivoluzio- ebraismo e cristianesimo) insieme ad ope- na. Durante il doposcuola tenuto dall’asso- nato il punto di osservazione delle discipline ratrici di centri antiviolenza, a giuriste e ri- ciazione Senza il Banco presso le scuole Il Da alcuni anni Armonie organizza due in- storico-antropologiche e l’interpretazione cercatrici indipendenti, femministe e non, Guercino, le/i partecipanti hanno realizzato contri chiamati La Mercatina in autunno e dell’epoca pre-istorica, riportando al centro sono state esplorate le implicazioni e le limi- attività ludiche e interattive di decostruzio- primavera per veicolare altre forme di eco- la figura femminile, siamo passate attraver- tazioni che il potere patriarcale, maschile e ne degli stereotipi di genere, di educazione nomia rivolte sopratutto alle donne. Oltre al so la visione di due società matricentriche, religioso continua ad esercitare sulle donne. alle differenze e di contrasto alla violen- tradizionale baratto di abiti e oggetti attra- tuttora esistenti in Cina (Moso) e in Messico Si è analizzato l’intreccio tra legislazioni e za sulle donne. Le/i partecipanti si sono verso pratiche del dono ci rivolgiamo a chi (Juchiteche). Lì, abbiamo incontrato modelli regole religiose e l’impatto che hanno sul- interrogate/i sui modelli di donna e di uomo si trova in condizioni più disagiate e quindi politici, sociali, spirituali ed economici non le condizioni di discriminazione delle donne che ci circondano, scoprendo quanto poco durante le nostre “mercatine” può sempli- patriarcali, modi diversi di fare società al e delle bambine anche rispetto ai percorsi spazio questi modelli lasciano all’autode- cemente prendere ciò di cui ha bisogno. La femminile, senza escludere l’altra metà del di fuorisciuta dalla violenza (in gran parte terminazione. Questo lavoro consente di pratica del dono si radica in antiche tradizio- cielo. Abbiamo poi attraversato il periodo domestica). In parallelo l’accenno a società decostruire gli stereotipi su cui si poggia la ni indigene di condivisione di abbondanza e della caccia alle streghe, secoli di esecuzioni Matriarcali ancora “resistenti” fino ad oggi dominazione maschile sulle donne. Per farlo di risposta ai bisogni ed è ancora oggi diffu- e torture di migliaia di donne in Europa. che rimandano a forme di convivenza lega- è bastato affacciarci sulle relazioni affettive sa in varie società Matriarcali ancora attive. Infine abbiamo proiettato un documentario ta alla matrifocalità (abitare in case comuni che anche le/gli adolescenti hanno occasio- Maria Panza per Associazione Armonie
8 territorio I luoghi del cuore: Monte Donato Se volete gustarvi una giornata nistrazione, tempi recenti, alla chiusura e tutte quelle della Croara e dell’altopia- delle cave. Il viaggiatore Franz Schott, nel no di Miserazzo. sui colli bolognesi da dove fare 1620 “rilevava che a Bologna una parte Sulla sommità di Monte Donato c’è la passeggiate, contemplare le bellezze delle mura è fatta di una pietra splen- piccola ma suggestiva chiesetta seicen- della natura, fare picnic e godere dente che si va ritrovando ancora spesso, tesca della Madonna del Carmine. Essa scavando nelle fondamenta”. sorge su un affioramento gessoso dove del panorama della città, Monte Ne ‘la collina di Bologna’ di Stefano Mo- era venerata da molto tempo una “ma- Donato è il posto ideale netti, si dice che Monte Donato, come i està” (un tabernacoletto o edicola con gessi di Zola Predosa, è il prologo inte- una immagine sacra) e successivamente Sull’origine del nome non mancano per- ressantissimo alla straordinaria confor- inglobata nella nuova chiesa con coper- plessità: chi lo fa derivare da una radice mazione carsica dell’Appennino, con po- tura a capanna e preceduta da un piccolo celtica con il significato di luogo da scava- tenti affioramenti gessosi che dal nostro portico a tre campate sotto il quale, in re, chi da una radice latina come campo monte, alto 230 metri, si snodano verso epigrafe, è ripetuta una delicata lirica di dei detriti, chi da un tal Donatus. Chi infi- levante per Sesto fino a Castel de’ Britti Mino Rimondi. ne lo vuole “regalato” a certi zingari per e proseguono raggiungendo Borgo Tossi- Dopo il Plebiscito con cui finì la domina- estrarvi il gesso. gnano per diventare là le imponenti for- zione pontificia nel 1859 e la successiva Pare anzi, è diceria antica, che proprio mazioni della “vena del gesso”. unificazione con il Piemonte Sabaudo, il per scavar gesso, nel XVII secolo, gen- Un prologo che ha inizio alla grotta di Governatore di Bologna Luigi Farini, nel te nomade di passaggio sui colli di San Gaibola (difficilmente accessibile dal- 1860 decretò che la città fosse munita di Ruffillo decidessero di abbandonare per la depressione imbutiforme in cui si opere di fortificazioni che prevedevano con l’Austria. sempre la vita zingaresca grazie all’incen- apre), la quale offre esempi di erosione una linea di difesa presidiata da 25.000 Sul Monte Donato c’è il bellissimo Parco tivo (come si direbbe oggi) offertole dal della selenite, pietra usata per erigere soldati e ben 450 bocche da fuoco. Il di Forte Bandiera, nome di una antica fa- Reggimento bolognese che avrebbe poi le mura romane ed era comunemente campo trincerato verrà costituito da 9 miglia bolognese che nel settecento pos- regalato ad hoc il luogo detto per questo usata anche nelle costruzioni civili fino a forti, alcuni terrapieni, 17 lunette per sedeva molti terreni nella zona, mantiene Monte Donato. Dell gesso si è fatto largo tutto il medioevo. Vi è un vero e proprio circa 12 km attorno alle mura cittadine, i caratteri fondamentali del tradizionale uso fino all’inizio del secolo scorso, ma complesso carsico sotterraneo che com- mentre sulla collina la viabilità sarà in paesaggio collinare: prati interrotti da fi- sin dai romani numerosi edifici di Bono- prende grotte ben più famose, in primis parte modificata per raggiungere i punti lari di alberi da frutto, siepi, zone boschi- nia e la prima cerchia di mura cittadine la “Spipola-Acquafredda” che raggiunge salienti di Monte Donato, Paderno e San ve, belle vedute su Bologna, Rastignano, erano di selenite. A partire dal 1200 si uno sviluppo di oltre 5.670 metri ed è Luca. Di questo sistema difensivo sono ri- la valle del Savena e i colli fino al Reno. sviluppò l’uso del gesso cotto come ma- considerata uno dei maggiori fenomeni masti alcuni toponimi tipo il giardino del- Del Forte non restano tracce, mentre si è teriale da preso ed impasto per stucchi. mondiali per quanto riguarda le cavità la lunetta Gamberini o via del Terrapieno. conservato qualche rudere di quello sor- Purtroppo l’estrazione di gesso provocò in formazioni gessose; ne fanno parte le Il sistema subirà un rapido declino dopo to sul vicino colle Jola. seri danni ambientali che indusse l’ammi- grotte “Calindri”, “Farneto”, “Cà Fornace” lo spostamento alle Alpi della frontiera Mauro Matteucci
sport 9 Pedalando nel quartiere E’ ormai un’attività consolidata vertire gli allievi e contemporaneamente 2000, e via a pedalare con entusiasmo e far capire loro le bellezze ma anche i pe- tanta voglia di imparare e divertirsi. Livio quella che svolgono gli istruttori ricoli della bicicletta. Detto fatto, si prese Scaramuzzo, uno degli istruttori di que- della Ciclistica Bitone con i contatto con la Polisportiva Pontevecchio sto corso innovativo, riassume le tappe bambini del Quartiere che accolse con entusiasmo la proposta che hanno portato alla realizzazione del e mise a disposizione lo spazio idoneo progetto e lo spirito che lo anima: “Po- L’idea è nata due anni fa quando la Bito- all’interno del villaggio Due Madonne. I tendo contare su una lunga esperienza E così il nostro Quartiere può contare an- ne pensò di fare qualcosa per i più gio- soci della Bitone Gardenghi e Scaramuz- in ambito ciclistico, che ha portato la che su questa bella attività rivolta ai gio- vani, visto che il sodalizio bolognese di zo completarono il quadro, fornendo le nostra associazione a importanti tra- vanissimi che forse un giorno saranno il ciclismo ha sempre svolto attività ciclo- proprie competenze e il proprio modo guardi negli ultimi anni, nel 2017 abbia- futuro del cicloturismo made in Bologna. turistica rivolta agli adulti. Occorreva lo di gestire al meglio le giovani leve. Una mo pensato di offrire a Bologna, la città Forse fra qualche anno sentiremo qual- spazio idoneo per far pedalare i bambini mountain bike, un bel casco sulla testa, che portiamo sulla maglia, qualcosa del che adulto dire: “….Un giorno nel quar- in sicurezza e gli istruttori giusti per far di- come detta il buon senso del ciclista del nostro sapere e del nostro divertimento. tiere Savena nacque un corso che grazie Quale miglior modo di un corso dedicato alla Bitone e alla Pontevecchio mi fece ai più piccoli? Si sa, andare in bicicletta capire cosa significa fare sport e pedalare è la seconda cosa che s’impara, dopo il in allegria e ancora oggi ho dentro di me camminare. Ma noi vogliamo andar in quello spirito che mi porta ad andare in bicicletta a lungo nella vita in sicurezza e bici non appena ho un po di tempo libe- divertendoci. Così motivati, abbiamo ini- ro….”. O forse nascerà qualche campion- ziato con un gruppo di dieci bambini di cino della bici che potrà dare il ricambio a età compresa tra i 6 e i 13 anni, li abbia- Lorenzo Fortunato, il corridore bologne- mo messi in sella nel modo giusto, han- se che nel 2019 sarà per il primo anno fra no potuto sperimentare le dinamiche i professionisti del ciclismo nazionale. In dello stare in gruppo, affrontato i primi ogni caso il primo obiettivo è stato rag- ostacoli, si sono rispettati e “passati la giunto: 32 bambini del quartiere hanno borraccia”. Il divertimento anche per pedalato insieme, facendo gruppo e di- noi non è mancato ma insieme a quello vertendosi sotto gli occhi dei loro genito- abbiamo voluto trasmettere la passione ri, alcuni dei quali hanno poi inforcato la per la bicicletta, come mezzo non solo bici e nell’ultima lezione hanno pedalato per il tempo libero. Non nascondiamo con i loro figli che si sono divertiti a esse- la soddisfazione di sapere che alcuni di re sempre una mezza ruota avanti. loro adesso vengono accompagnati a Massimo Ballardini scuola dai genitori in bicicletta”. Vicepresidente ASD CICLISTICA BITONE
10 sport La Pontevecchio nel quartiere Scuola, novità e festività che anche quest’anno si riconferma un pi- frisbee), Valentina Gnudi e Alessi Ballotta do 3290401247 e Alessandro 3294468647 lastro portante delle attività gratuite rivolte (volley). per essere informati sui prossimi workshop A qualche mese dall’avvio della stagione alla cittadinanza offerte dalla Polisportiva e sugli orari degli allenamenti. sportiva in corso, il punto sulle attività della Pontevecchio Bologna, con l’obiettivo di OCR: il primo outodoor camp Polisportiva Pontevecchio Bologna all’in- avvicinare i ragazzi al mondo dello sport, bolognese è targato #teamPV Un Natale sportivo terno del quartiere Savena, fra novità ago- all’insegna della socialità, dell’inclusione e Anche Bologna ha il suo primo campo Non solo agonismo ai massimi livelli, ma nistiche e la riconferma di iniziative rivolte del divertimento. outdoor interamente dedicato all’OCR… soprattutto tanta socialità: questo, da oltre all’intera cittadinanza. ed era ora! OCR è l’acronimo di Obstacle 60 anni, il modo di vivere lo sport all’inter- “Studio e sport”, Emil Banca Course Race, quelle gare di corsa in cui biso- no della Polisportiva Pontevecchio Bologna, SportEducando: premia gli studenti-atleti gna mettersi alla prova superando vari osta- che dall’anno delle sua fondazione ha ac- sport fra i banchi di scuola Sport e studio. Non prima lo sport e poi lo coli di diversa natura… un incrocio tra un compagnato il percorso di crescita sportiva, Nella speranza di scovare qualche futuro studio. Ma neanche lo studio senza lo sport. enorme parco giochi e un percorso militare! personale ed emotiva di migliaia di giovani olimpionico ma soprattutto con la certez- Sport e studio corrono su binari paralleli L’interesse per questa specialità è cresciuto bolognesi. za di porre le basi per una vita all’insegna nella formazione dei nostri ragazzi: due ele- vertiginosamente in tutta Europa e, grazie E quando, più che in occasione delle feste, dell’attività fisica e delle sane abitudini, menti imprescindibili nella crescita emoti- alla collaborazione col team di Around the le occasioni di convivialità e condivisione si anche nell’anno scolastico 2018-19 la Poli- va, culturale e personale. Wod, sabato 17 novembre la Polisportiva moltiplicano? Ecco quindi il fitto calendario sportiva Pontevecchio Bologna torna fra i Lo sa bene Emil Banca, che anche nel 208 Pontevecchio Bologna ha inaugurato il pri- di appuntamenti, per una volta non sui cam- banchi di scuola. ha riservato un premio speciale, intitolato mo OCR camp di Bologna, all’interno del pi da gioco, delle tante squadre amaranto. Lo fa con oltre 1.000 ore di attività sporti- “Studio e Sport”, destinato appunto ai gio- parco della Lunetta Gamberini (in via degli Ginnastica ritmica: “Ritmica su tela”, sag- va gratuita in orario curricolare in più di 20 vani bolognesi che siano riusciti a coniuga- Orti 60) appena fuori dal quartiere Savena. gio gratuito e aperto alla cittadinanza. Sa- scuole primarie bolognesi, senza costi di re i meriti scolastici e i successi sul campo, L’inaugurazione è stata di quelle che non si bato 22 dicembre alle ore 15 presso il pa- partecipazione a carico delle scuole e delle conciliando l’impegno sui libri e quello degli dimenticano, con oltre 110 partecipanti agli lazzetto dello sport di Castenaso (via dello famiglie coinvolte. allenamenti, senza che uno sia andato a di- allenamenti dimostrativi della prima gior- Sport 2, Castenaso). Lo fa grazie alla collaborazione di una de- scapito dell’altro. nata, in cui i coach Alessandro e Riccardo Pattinaggio artistico: saggio gratuito e cina di tecnici qualificati, che da settembre La premiazione, a cui è invitata l’intera citta- hanno insegnato i rudimenti di questo sport aperto alla cittadinanza. Lunedì 17 dicem- 2018 a maggio 2019 svolgeranno lezioni dinanza, si svolgerà al centro sportivo Perti- costituito da un mix di corsa e superamen- bre alle ore 19 presso la pista Barbieri. dimostrative e di avviamento alla pratica ni, sede della Polisportiva Pontevecchio Bo- to di ostacoli - siano questi da saltare, da Basket: cena sociale presso la sede della so- diverse discipline sportive. Fra loro, anche i logna, mercoledì 19 dicembre alle 19:30. Fra scalare o da schivare - ideale per chi non ha cietà, mercoledì 19 dicembre. campioni del mondo di pattinaggio artistico gli atleti amaranto, i premiati saranno Fede- paura della fatica e non teme di uscire dalla Inline skate: cena sociale al centro sportivo a rotelle Alessandro Amadesi e Alessandro rico Frezotti (atletica), Filippo De Novellis e propria comfort zone. Due Madonne, domenica 16 dicembre. Liberatore, nati e cresciuti nel vivaio della Matteo Labanti (basket), Greta Evangelisti e Se vi siete persi l’inaugurazione ma avete Ultimate frisbee: cena sociale presso la Polisportiva Pontevecchio Bologna. Laura Specchiulli (ginnastica ritmica), Giulia voglia di mettervi alla prova, potete scrivere sede della società, 22 dicembre. All’interno del quartiere Savena sono ben Notari (inline skate), Debora Torre e Alice un messaggio privato su Facebook alla pa- Volley: cena sociale all’ARCI di San Lazzaro 6 le scuole coinvolte nel progetto SportE- Piazzi (pattinaggio artistico), Stefano D’Er- gina Around The Wod OCR Pontevecchio (sala 77), mercoledì 12 dicembre. ducando (Ferrari, Padre Marella, Pavese, rico e Vittoria Antoniello (scherma), Luca Bologna, un email all’indirizzo ocr@ponte- Francesca Grana San Domenico Savio, Sanzio e Tambroni), Negroni ed Emanuele Ghermandi (ultimate vecchiobologna.it o via Whatsapp a Riccar- per Polisportiva Pontevecchio
sport 11 Vincere senza titolo Lo scudetto negato al Bologna sultato. Ora, è davvero rispettata tale regola di puro buonsenso? nel 1927 Le richieste avanzate di recente per l’asse- La storia del Bologna Football Club 1909 ri- gnazione di scudetti a tavolino dimostrereb- corda i numerosi trofei internazionali vinti be il contrario. dalla squadra rossoblù nel corso del Nove- Si elencano le seguenti rivendicazione: cento. n 1896: Udinese (1° torneo giocato in Italia, Prima di tutto, la prima competizione inter- con la FIGC non ancora fondata!). nazionale conquistata da una squadra italia- n 1915: Lazio (per una finale non disputata na, la Coppa dell’Europa Centrale, nel 1932, a causa della guerra). vinta anche nel 1934 e nel 1961. n 1925: Genoa (benché sconfitto in semi- Poi, il Trofeo dell’Esposizione di Parigi, nel finale!). 1937, una vera e propria Champions League n 1927: Torino (nonostante il titolo sia stato dell’epoca, battendo in finale il Chelsea, pri- revocato). ma vittoria italiana contro una squadra dei n 1944: La Spezia (campionato di guerra Bologna 1926/27: In piedi: Della Valle M. (in borghese), Innocenti (col berretto), “Maestri” inglesi. vinto ma non equiparabile allo scudetto). Borgato, Della Valle G., l’on. Arpinati, Martelli I, Genovesi, Gianni, Weber, Baldi Ancora, nel 1970, la Coppa di Lega Italo In- A queste richieste è doveroso aggiungere la (in borghese). In ginocchio: Giordani, Gasperi, Bortolotti (mass.), Schiavio glese, battendo il Manchester City, fresco pretesa della Juventus, la cui società espone vincitore della Coppa delle Coppe. tuttora la scritta “36 scudetti” nel proprio del caso di corruzione del giocatore Alle- Il Bologna ha dato incarico allo Studio Gras- Fino all’Intertoto, nel 1998, ultimo successo Stadio. mandi, nel derby con la Juventus. sani di poter visionare gli atti proposti in Fe- internazionale del Bologna, la cui bacheca, La Juventus di fatto non considera che nel Paradossalmente, al Bologna non fu as- derazione dal Torino Calcio. comprendente anche 7 scudetti e 2 Coppe campionato del 2005 titolo sia stato revo- segnato lo scudetto per un eccesso di fair Tra le varie iniziative, l’idea di un film sullo Italia, da oltre 20 anni non è stata più ar- cato e quello del 2006 riassegnato all’Inter, play, perseguito dal presidente Federale, scudetto negato ha raccolto molti consensi ricchita. giunta terza. Leandro Arpinati. Bolognese di adozione, capace come sarebbe di poter raggiungere E’ una situazione comune a tante importan- Tutto questo tocca inevitabilmente la storia egli non volle apparire di parte assegnando strati della cittadinanza che non conoscono ti società calcistiche del nostro Paese. del Bologna. il titolo ai rossoblù. Tale scudetto è tuttora la vicenda. Lo sviluppo finanziario del movimento cal- Iniziamo dal 1925. Le richieste genoane per non assegnato, dopo 91 anni. Di fronte a tante ingiustizie, grandi e pic- cistico ha prodotto una concentrazione di il titolo sono totalmente infondate. Ora però esiste un precedente interessante. cole, crediamo opportuno ripartire da qui. capitali tali da escludere la vittoria in cam- Il Bologna batté il Genoa in semifinale, al Nel 2006, il titolo revocato alla Juventus fu Vogliamo poter dare un esempio positivo ai pionato alla maggior parte delle squadre termine di un ciclo di cinque partite, per poi assegnato all’Inter, terzo classificato, in rela- più piccoli. Desideriamo dimostrare a loro partecipanti. battere in finale l’Alba Roma. zione ai punti di penalizzazione comminati che giocare pulito è la condizione indispen- Dal 2001, gli scudetti sono andati solo a tre Pretendere di assegnare un titolo ad una al Milan, giunto secondo. sabile per vivere, nel calcio come nella vita. squadre, Milan, Inter e Juventus, quest’ulti- semifinalista mi pare decisamente impro- Da un paio di anni ormai, alcuni appassiona- Vogliamo dimostrare che magari occorre ma vincitrice delle ultime 7 edizioni, record ponibile. ti bolognesi, ora riuniti in un Comitato per molto tempo, anche un secolo, se necessa- inedito per i 115 campionati disputatisi dal Ancor più insostenibile è la richiesta del To- l’Ottavo scudetto, cercano di raccogliere il rio. Anche postuma, ma la giustizia credia- 1898 ad oggi. rino, circa la riassegnazione di uno scudetto, consenso popolare sull’argomento. mo debba sempre regnare sovrana. Il risultato, sul piano agonistico, è sotto gli quello del 1927, revocato alla squadra gra- Il Bologna FC 1909, ha usato uno stile ap- Davide Gubellini occhi di tutti. nata per un illecito sportivo conclamato. prezzabile, ben diverso rispetto ai proclami Associazione Percorso della Memoria La Nazionale italiana, nel 125° anniversario Evidentemente, un reo confesso, tre gradi mediatici infondati rilasciati da altre società. Rossoblù della Federazione, è 19° nel Ranking FIFA ed di giudizio di condanna dalla Magistratura è stata esclusa dalla fase finale degli ultimi Ordinaria, altrettanti dalla Giustizia Spor- campionati mondiali, cosa mai accaduta ne- tiva, la squalifica del Presidente e del Vice gli ultimi 60 anni. Presidente del Torino, non sono argomenti Impediti alla possibilità di giocare per vin- sufficienti per convincersi della correttezza cere una competizione, molte tifoserie, an- della revoca dello scudetto. noiate dalla assenza di alternanza ai vertici, In realtà, il danno lo subì il Bologna, giunto premono sui Clubs per ottenere a tavolino regolarmente secondo. quei titoli ora impossibili da guadagnarsi sul All’epoca, alle squadre incriminate non ve- campo. nivano assegnati i punti di penalizzazione. In effetti la domanda spontanea sarebbe Cosa che avrebbe assegnato automatica- un’altra. mente lo scudetto al Bologna, giunto rego- La regola aurea della competizione sportiva larmente secondo. prevede un confronto tra pari, per rendere La Federazione di allora, si limitò alla revoca Bologna-Torino: più stimolante il confronto e più incerto il ri- del titolo alla società giudicata responsabile attacco del Bologna alla porta granata si riconoscono Schiavio e Della Valle G e n er A zi o n i , s i a mo t u t t i c oin volt i La seconda edizione del progetto “Ge- La sera del 22 Novembre la compagnia EKO- di questi problematiche attuali in modo in- nerazioni - siamo tutti coinvolti” ha visto DANZA diretta da Roberta Zerbini ha creato cisivo e realistico. quest’anno la realizzazione di una mappa- una performance site specific all’interno Grazie a tutti coloro che ci hanno sostenuti tura culturale sulla percezione della violen- del teatro Degli Angeli. Questo intervento e che hanno contribuito a realizzare questa za agita o subita da parte dei cittadini del culturale seguito da 100 persone diluite nei importante azione. Quartiere Savena. Abbiamo intervistato ol- 4 ingressi organizzati, ha permesso ai dan- Alla prossima edizione. tre 300 persone raccogliendo le loro testi- zatori (Laura Chieffo e Martina Delprete) di I prossimi appuntamenti con la danza con- monianze, coinvolgendo bambini e ragazzi entrare in contatto con la realtà del nostro temporanea e performativa sono il 3-4-5 degli istituti scolastici, centri di accoglienza, Quartiere proponendo una performance con un seminario condotto da Fedra Bosca- centri anziani, luoghi di spontanea aggre- di grande impatto emotivo. Portare l’arte ro sulla possibilità d’incontro tra la contact Foto di Paolo Bastia e Cristina Ferri gazione. Il materiale raccolto è stato poi contemporanea nelle periferie della città è e il teatro fisico dal titolo “corpo multiplo”. consegnato all’artista Fedra Boscaro che ha una scelta incognita e coraggiosa per la dif- Questo seminario è indicato a danzatori, creato un documento audio, usato come ficoltà nel trovare persone disposte all’in- performer, attori o aspiranti tali che abbia- traccia base dell’installazione performativa contro e al dialogo su temi così toccanti , mo desiderio di mettere in gioco il corpo che si è svolta presso la sede del Quartie- proposti in modo coinvolgente e diretto. La in una dialogo e ascolto reciproco, aumen- re Savena nella giornata di Giovedì 22 No- platea che ci ha seguiti ci ha decisamente tando così le possibilità empatiche tra le vembre, in occasione delle iniziative per la spiazzato e rincuorato regalandoci una par- persone. giornata internazionale contro la violenza tecipazione attenta, attiva e reattiva, che ci Per informazioni 051443494 alle donne. restituisce la forza di continuare a parlare www.danzabologna.org
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