News Trasporti - Unindustria

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Trasporti
Sezione trasporto e logistica

n. 32 anno VII, dal 1 ottobre al 8 ottobre 2018

Redatta con la collaborazione di
NEWSLETTER SEZIONE TRASPORTI E
                                      LOGISTICA
                             Dal 1 ottobre al 8 ottobre 2018

Sommario
INTERNAZIONALE                                                                                    4
 Corridoio mediterraneo sarà ultimato nel 2021. Impegno Madrid per tracciato AV tra Algeciras-
 Francia                                                                                       4
 Emissioni CO2 auto: il Parlamento europeo chiede riduzione del 40% entro il 2030                 4
 Salini Impregilo vince premio miglior “progetto dell’anno” per lavori su Sydney Metro Northwest
 (Australia)                                                                                   5
 Salini Impregilo: accordo con Texas Central per lo sviluppo del progetto per la linea ad alta
 velocità in Texas                                                                                6
 Concluso studio su fattibilità del trasporto pubblico gratuito nell’Île-de-France                6
 A Vienna il vertice europeo sull’aviazione: il Direttore di ENAC modera il panel sulle strategie
 del settore                                                                                      7
 DB Board Member Doll: storia della crescita del corridoio trans-eurasiatico                      8
 Anfia: allarmati per esito voto Parlamento UE su emissione Co2 di auto e veicoli commerciali
 leggeri                                                                                          8
ITALIA                                                                                            9
 Firmato accordo quadro MIT-ANAC: sinergia per legalità e trasparenza nelle pratiche pubbliche 9
 ART avvia consultazione sul contributo al suo funzionamento per l’anno 2019                      9
 Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: ok a D.lgs su apertura del mercato
 ferroviario e governance infrastruttura                                                         10
 ART avvia consultazione su sistema pedaggi concessione A4-A23-A28-A57-A34 (Veneto e
 Friuli)                                                                                         10
 ANITA: in vista nuove limitazioni al traffico pesante sull’asse del Brennero                    10
 Nota congiunturale I semestre 2018 di Confetra: rallenta la crescita globale                    11
 Alitalia: Di Maio convoca i sindacati venerdi 12 ottobre. L’incontro al MiSE                    12
 La cura del ferro: la relazione introduttiva di Angelo Cotroneo, segretario di Uiltrasporti
 Lombardia                                                                                       12
 La cura del ferro: gli interventi di Giana, Russo e Laguzzi                                     15
 Confetra in audizione al Parlamento sul Contratto di Programma RFI 2017-2021                    15
 Smart Road: Mit, pubblicata modulistica per sperimentazione su strade pubbliche dei veicoli a
 guida automatica                                                                              16
 Liguria: Bucci nominato commissario straordinario alla ricostruzione del Ponte Morandi          16
 Chiamparino invia una lettera a Conte: parole chiare sulle infrastrutture del Piemonte          16
 FS Italiane: RFI sostiene Fiabaday 2018, stazioni sempre più accessibili e funzionali           17
 FS Italiane: azienda impegnata per rilancio trasporto regionale e pendolari                     18
 ADSP Mar Tirreno centro settentrionale: al via 4a edizione corso Motorways of the Sea Training
                                                                                              18
 AP Gioia Tauro: corsi di formazione per avvio scanner ispettivo mobile multimediale             19

                                                                                                  2
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                             Dal 1 ottobre al 8 ottobre 2018

 Le Zone Economiche Speciali in Italia: le esperienze di successo internazionale ed i nuovi
 progetti delle Regioni del Mezzogiorno                                                            19
 Infrastrutture digitali al servizio della comunità portuale veneziana. Al via la sperimentazione 20
 Astaldi S.p.A.: la S&P Global Ratings riduce il rating a “D”. Il 28/09 presentata domanda
 concordato preventivo con riserva                                                                 21
 TRASPOL: pubblicato bando per un assegno di ricerca su mobilità, accessibilità e fragilità
 territoriali                                                                                      21
 Nasce oggi la rubrica “Mit the people”. Nel primo episodio le novità del Decreto Genova e il CF
 delle infrastrutture                                                                           22
 Mobility Magazine 164: RAM, Agorà Confetra, Start Romagna, Brescia, Naples Shipping Week,
 Cotrap, Euregio Expo Mobility                                                          22
REGIONE LAZIO                                                                                      22
 Viadotto dell’aeroporto di Fiumicino gravemente deteriorato: ecco il piano d’azione di Comune e
 Regione                                                                                      22
 Fiumicino: viadotto Astral di via dell’aeroporto, garantito per i mezzi pesanti                   23
ROMA CAPITALE                                                                                      23
 Roma: presentata Indagine su qualità della vita e servizi pubblici locali 2018. Voto 4.4 ai trasporti
                                                                                                   23
 Tibus: l’autostazione fornisce servizi ad 8 milioni di passeggeri all’anno                        25
 Stazione Tibutina: Corsetti (PD), Tibus, da oltre 2 anni esercita senza autorizzazioni, inviato
 esposto a Procura                                                                                 26
 Roma Metropolitane: Marco Santucci nuovo amministratore unico, succede a Pasquale Cialdini 27
 La flotta eCooltra raddoppia                                                                      27
 Roma: Raggi, nuova flotta di scooter elettrici per una città più vivibile                         28
 Roma: Raggi, aperta Conferenza dei servizi per riqualificazione viale Marconi                     28
AGENDA                                                                                             29
 Future Mobility Week: a Torino dal 1 al 5 ottobre un appuntamento per immaginare la mobilità di
 domani                                                                                       29
 Elettrico, idrogeno, gas, ibrido: tecnologie ed emissioni a confronto                             30
 FSI protagonista a Maker Faire, in programma alla Fiera di Roma dal 12 al 14 ottobre              31
 Il 13 novembre la X edizione di Mercintreno. Appuntamento al CNEL                                 32
 Bruxelles: il 17 dicembre la conferenza “Multimodal sustainable transport:which role for the
 internalisation of external costs?”                                                               32

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INTERNAZIONALE
Corridoio mediterraneo sarà ultimato nel 2021. Impegno Madrid per tracciato
AV tra Algeciras-Francia
(FERPRESS) – Roma, 2 OTT – Il Corridoio Mediterraneo si trova “nella retta finale” e sarà una realtà nel
2021. Lo ha annunciato il ministro spagnolo delle infrastrutture, José Luis Abalos, nel corso di un incontro
con 1.400 imprenditori convocato dalla Asociación Valenciana de Empresarios (Ave) al Palazzo dei
Congressi di Catalogna, a Barcellona.

La linea di alta velocità sul versante mediterraneo, destinata al trasporto merci e passeggeri, che collegherà
lungo 1.300 km l’Andalusia, Murcia, la Comunità Valenciana e la Catalogna con la frontiera francese e
l’Europa, nel progetto iniziale doveva essere ultimata nel 2016. Ma la difficile congiuntura economica degli
ultimi anni ha portato la Spagna a frenare l’attuazione del programma di interventi. Abalos, citato dai media,
ha assicurato che l’importante infrastruttura europea ha ricevuto “una forte spinta tecnica” dall’attuale
governo socialista, con la copertura finanziaria delle opere, e che entrerà in servizio nel 2021 sul tracciato
standard fra Algeciras e la Francia, con tre anni di anticipo sul 2025, l’anno di completamento indicato dopo
l’ennesimo rinvio deciso dal precedente esecutivo. Il ministro ha rilevato che si tratta di un’opera di
“dimensione nazionale”, di cui beneficia l’intero Paese poiché contribuisce “alla coesione sociale dei
territori” e alla competitività in Europa delle imprese iberiche. Allo stesso tempo, il Corridoio mediterraneo
cambierà la fisionomia della penisola, ha indicato Abalos, in quanto a fronte dell’attuale organizzazione
“radiale”, con Madrid come epicentro, realizzerà “un’altra idea della Spagna, più interconnessa e integrata
grazie alle infrastrutture”.
 Al 31 maggio scorso, secondo fonti ufficiali citate dal quotidiano economico Cinco Dias, erano stati
realizzati investimenti per 14, 224 miliardi di euro nel Corridoio, pari al 39% dei 23,363 previsti
complessivamente per l’infrastruttura. L’incontro di ieri a Barcellona è stato indetto dall’Asociacion
Valenciana de Empresarios al termine della campagna ‘Quiero corredor’, avviata due anni fa e portata in 9
città spagnole per evidenziare la necessità dell’ importante infrastruttura e ottenere l’impegno delle
amministrazioni pubbliche a ultimarla.

Emissioni CO2 auto: il Parlamento europeo chiede riduzione del 40% entro il
2030
(FERPRESS) – Roma, 3 OTT – I deputati del Parlamento europeo chiedono un taglio del 40% delle
emissioni di CO2 delle nuove auto entro il 2030 ed un rapido assorbimento da parte del mercato delle auto
elettriche e a basse emissioni.
Nel progetto di legge votato oggi, i deputati hanno proposto di fissare la riduzione delle emissioni delle
nuove autovetture al 40% entro il 2030, con un obiettivo intermedio del 20% entro il 2025 (anno di
riferimento 2021). Un taglio più significativo rispetto al 30% chiesto dalla Commissione Europea. Obiettivi
analoghi sono fissati per i nuovi furgoni.
I costruttori le cui emissioni medie di CO2 supereranno tali obiettivi pagheranno un’ammenda al bilancio
dell’UE. Tali fondi saranno destinati ai lavoratori altamente qualificati colpiti da cambiamenti nel settore
automobilistico.
Le case automobilistiche dovranno inoltre garantire che i veicoli a emissioni zero e a basse emissioni – ZLEV
(auto elettriche o veicoli che emettono meno di 50 g CO2/km) abbiano una quota di mercato del 35% sulle
vendite di nuove auto e furgoni entro il 2030 e del 20% entro il 2025.
Il Parlamento invita la Commissione europea a presentare, entro due anni, una proposta per introdurre test
delle emissioni di CO2 in condizioni di guida reali, utilizzando un dispositivo portatile come quello
recentemente introdotto per la valutazione delle emissioni di NOx. Fino ad allora, le emissioni di CO2

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dovrebbero essere misurate sulla base dei dati dei contatori del consumo di carburante delle automobili. Il
test delle emissioni in guida reale deve essere operativo dal 2023, chiedono i deputati.
I deputati riconoscono che una transizione socialmente accettabile e giusta verso una mobilità a emissioni
zero richiede cambiamenti in tutta la catena del settore automobilistico, con possibili impatti sociali negativi.
L’UE dovrebbe pertanto promuovere lo sviluppo delle competenze e la ridistribuzione dei lavoratori del
settore, in particolare nelle regioni e nelle comunità più colpite dalla transizione, attraverso strumenti di
finanziamento dell’Unione più forti. I deputati chiedono inoltre di sostenere la produzione europea di
batterie.
Entro la fine del 2019, la Commissione europea dovrà proporre una legislazione per fornire ai consumatori
informazioni accurate e comparabili sul consumo di carburante, sulle emissioni di CO2 e sulle emissioni
inquinanti delle autovetture nuove.
A partire dal 2025, le case automobilistiche dovranno comunicare alla Commissione il ciclo di vita delle
emissioni di CO2 delle nuove automobili immesse sul mercato, utilizzando una metodologia comune.
La risoluzione legislativa è stata approvata con 389 voti a favore, 239 contrari e 41 astensioni. I ministri
dell’UE adotteranno la loro posizione comune il 9 ottobre. I negoziati con i deputati al Parlamento per un
accordo in prima lettura inizieranno quindi il 10 ottobre.
I trasporti sono l’unico settore importante dell’UE in cui le emissioni di gas a effetto serra sono ancora in
aumento. Per rispettare gli impegni assunti alla COP21 nel 2015, la decarbonizzazione dell’intero settore dei
trasporti deve essere accelerata, sulla via dell’azzeramento delle emissioni entro la metà del secolo.
Allo stesso tempo, il settore automobilistico globale sta cambiando rapidamente, in particolare per quanto
riguarda i gruppi propulsori elettrici. Se le case automobilistiche europee si impegneranno tardi nella
necessaria transizione energetica, rischieranno di perdere il loro ruolo guida.

Salini Impregilo vince premio miglior “progetto dell’anno” per lavori su
Sydney Metro Northwest (Australia)
(FERPRESS) – Roma, 3 OTT – Salini Impregilo vince a New York due prestigiosi premi per lo skytrain bridge
e altri lavori realizzati per Sydney Metro Northwest in Australia, unica azienda ad essere premiata
contemporaneamente come vincitore del prestigioso premio “Project of the Year” per il 2018 e del premio
“Global Best Project” per il settore ferrovie. Il premio è stato assegnato a New York da Engineering News-
Record (ENR), l’influente rivista statunitense del settore, che ha definito il progetto: elegante, innovativo e
sostenibile.
Lo skytrain bridge, una struttura curva e strallata, è il coronamento del viadotto di quattro chilometri
costruito da Salini Impregilo per la Sydney Northwest, la prima fase della metropolitana di Sydney, il più
grande progetto di trasporto pubblico in Australia che collegherà il centro della città con la periferia. Lungo
36 chilometri, con un costo complessivo di 8,3 miliardi di dollari australiani, il progetto Sydney Metro
Northwestsarà il primo sistema su rotaia totalmente automatizzato nel paese. E’ un progetto costruito in
un’area densamente popolata, tenendo aperte le principali strade intersecate dal progetto, durante la fase di
costruzione, 35 metri sopra il passaggio delle macchine. L’inaugurazione è prevista nel 2019.
L’Australia, con un piano di infrastrutture strategiche a lungo termine, è diventato uno dei mercati chiave per
Salini Impregilo. A Perth, in questo momento, il Gruppo sta lavorando in joint venture ad un collegamento
ferroviario di 8,5 chilometri, che unirà la periferia orientale al centro cittadino, contribuendo a ridurre traffico
e l’inquinamento atmosferico.
A Salini Impregilo anche il premio Award of Merit per il progetto Anacostia River Tunnel project in
Washington, D.C., per la categoria acque reflue, per la quale il Gruppo è riconosciuto leader dal 2013. Il
progetto, parte del progetto piu ampio Clean Rivers di DC Water, è relativo alla costruzione di 3,8km di
tunnel idraulico, la maggior parte sotto il fiume Anacostia, affluente del fiume Potomac a Washington, per la
gestione delle acque in periodi di forti piogge.

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Salini Impregilo: accordo con Texas Central per lo sviluppo del progetto per la
linea ad alta velocità in Texas
(FERPRESS) – Milano, 4 OTT – Salini Impregilo, global leader nel settore delle infrastrutture complesse, ha
firmato un accordo con Texas Central per lo sviluppo del progetto per la linea ad alta velocità in Texas. Il
Gruppo Salini Impregilo, già coinvolto nel progetto con la controllata americana Lane, svilupperà le attività di
progettazione della linea di alta velocità tra Houston ed il Texas del Nord, ed opererà come leader del
consorzio per i lavori di ingegneria civile, per la realizzazione di 240 miglia della linea ad alta velocità.
Con il nuovo accordo (Limited notice to proceed – LNTP) Texas Central assegna al Gruppo Salini Impregilo
la progettazione dell’iniziativa, oltre all’esecuzione di attivita di analisi relativa ai costi di installazione e di
pianificazione e l’ottimizzazione dell’approccio strategico.
Si tratta di una nuova opportunità per il gruppo Salini Impregilo, da tempo interessato a prendere parte alla
sfida per portare la ferrovia ad alta velocita in Texas, come fatto in altri paesi, come l’Italia, dove ha costruito
gran parte del sistema ferroviario ad alta velocita. Oggi gli Stati Uniti sono il principale singolo mercato di
interesse, dove il Gruppo ha una presenza consolidata per grandi infrastrutture come autostrade e ponti,
oltre a tunneling, ed è molto interessato a crescere anche nel settore delle ferrovie e in particolare dell’alta
velocita, per il potenziale di crescita del settore negli Stati Uniti.
“Il know-how e l’esperienza di progettazione, realizzazione e gestione di Salini Impregilo per i progetti su
rotaia di grande portata a livello internazionale è davvero impressionante” ha dichiarato Carlos F. Aguilar,
CEO di Texas Central.
Salini Impregilo è global leader nella realizzazione di infrastrutture complesse, con una expertise consolidata
nel settore dell’alta velocità, avendo realizzato in Italia alcune delle tratte piu sfidanti come la Torino-Milano,
la Bologna-Firenze e la Firenze-Roma, oltre al Tunnel del Gottardo, ed avendo in corso progetti come l’alta
velocità Milano-Genova e il tunnel del Brennero. Tra le opere realizzate dal Gruppo nel più ampio settore dei
trasporti anche grandi progetti iconici a livello mondiale, come l’espansione del Canale di Panama.
Il nuovo accordo si aggiunge al progetto da 253 milioni di dollari appena vinto in Florida da Lane, sussidiaria
del Gruppo, per progettare e costruire la strada Wekiva Parkway nella Contea di Seminole, a nord di
Orlando, ulteriore riconoscimento del ruolo di leader del Gruppo negli Stati Uniti

Concluso studio su fattibilità del trasporto pubblico gratuito nell’Île-de-France
(FERPRESS) – Roma, 5 OTT – Valérie Pécresse, presidente della regione delle Île-de-France e dell’Île-de-
France Mobilités, ha espresso il desiderio di una riflessione approfondita sull’interesse e la fattibilità di un
sistema di trasporto pubblico gratuito nell’Ile-de-France.
Lo studio, concreto e obiettivo, è stato svolto da un comitato composto da otto esperti indipendenti, sotto la
presidenza di Jacques Rapoport, ex presidente della SNCF Réseau, ex direttore generale delle poste ed ex
vicedirettore generale della RATP, raccogliendo in particolare il contributi degli otto dipartimenti della
regione Ile-de-France e delle comunità locali interessate. Ha fatto luce sulle scelte fatte da Île-de-France
Mobilités, l’ente organizzatore della mobilità sostenibile e, in quanto tale, l’unico decisore in termini di prezzi
dei trasporti.
Di seguito i principali risultati:
Riduzione del 2% del traffico automobilistico: il trasporto pubblico gratuito avrebbe un effetto minimo sulla
riduzione      del      traffico  stradale      e     sul     miglioramento      della    qualità     dell’aria.
Allo stato attuale il 90% degli automobilisti sceglierebbe il trasporto pubblico al posto della propria auto, il
cui valore è, ovviamente, più alto del costo del Passe Navigo. Il restante 10% sceglie comunque il mezzo
privato per comodità o necessità. Gli automobilisti sarebbero quindi molto insensibili ai trasporti pubblici
gratuiti.

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I viaggi che ora vengono fatti a piedi o in bicicletta tenderanno a diminuire per essere trasferiti sul trasporto
pubblico.
Pertanto, gli effetti del trasporto pubblico gratuito sulla mobilità privata sarebbero minimi: la riduzione
dell’inquinamento atmosferico può essere valutata, in valore socioeconomico, intorno ai 28 milioni di euro
all’anno, una cifra ridotta rispetto al costo dell’inquinamento legato al traffico stradale nell’Île-de-France,
vale a dire 4 miliardi di euro l’anno. Per quanto riguarda il guadagno in termini di sicurezza stradale, è
stimato in 24 milioni di euro all’anno, rispetto a un costo socioeconomico annuale di 2 miliardi di euro.
I nuovi flussi avrebbero un impatto negativo sulla qualità del servizio di trasporto pubblico nell’Ile-de-
France. Gli effetti sarebbero marcati sulle reti di tram e autobus, soprattutto in periferia, con un aumento dei
flussi di oltre il 20%, implicando un deterioramento del servizio per le linee già in limite di capacità e
imponendo, ove possibile , un rafforzamento dell’offerta con i relativi costi aggiuntivi. Sulla metropolitana,
l’aumento del traffico, anche se apparentemente moderato (+ 4%), interverrebbe su linee già colme (linea
13, linea 9, linea 1 …). In totale, per l’unica rete ferroviaria, la perdita socio-economica relativa al disagio per
il viaggiatore può essere stimata intorno ai 130 milioni di euro.
Nel 2018, più di un milione di abitanti di Parigi beneficiano di aliquote ridotte o abbonamenti gratuiti: la tariffa
totale gratuita riguarda 350.000 persone; 260.000 persone beneficiano di una riduzione del 50%; 315.000
persone anziane o disabili beneficiano di ulteriori riduzioni e quasi 200.000 giovani beneficiano di
abbonamenti a tariffa ridotta.
I contributi dei viaggiatori ammontavano a 2,5 miliardi di euro nel 2016. Il passaggio all’ammissione gratuita
richiederebbe quindi di trovare 2,5 miliardi di euro in altre entrate, ipotizzando rimborsi ai datori di lavoro
sugli abbonamenti, nell’ordine di 800 milioni di euro. Nessuna fonte alternativa di finanziamento sembra
redditizia per compensare la perdita di tale importo, che rappresenterebbe un aumento delle imposte di 500
euro in media all’anno e per famiglia nella regione di Parigi.
Nel caso di un aumento del pagamento per il trasporto, pagato dai datori di lavoro, gli effetti
macroeconomici sarebbero, secondo una valutazione condotta dalla direzione generale del tesoro, recessivi
a medio e lungo termine, con la distruzione di 30.000 posti di lavoro e la perdita di 0,7 punti percentuali del
PIL regionale (poco più di 4 miliardi di euro).
Il trasporto gratuito comporterebbe quindi un rischio significativo di impoverimento del trasporto pubblico e
di degrado della qualità del servizio, i miglioramenti o persino la sua semplice manutenzione non potrebbero
più essere finanziati.

A Vienna il vertice europeo sull’aviazione: il Direttore di ENAC modera il panel
sulle strategie del settore
(FERPRESS) – Roma, 4 OTT – I ministri dei trasporti dell’UE, le istituzioni europee e gli operatori del settore
aereo si sono incontrati a Vienna per un vertice europeo sull’aviazione civile, organizzato, nelle giornate del 3
e del 4 ottobre 2018, dalla presidenza austriaca del Consiglio dell’Unione europea.
L’evento ha rappresentato l’occasione per fare il punto sulla strategia UE per l’aviazione lanciata nel
dicembre 2015, e guardare al suo sviluppo futuro con l’obiettivo di generare crescita per le imprese
europee, promuovere l’innovazione, diminuire i costi per gli utenti e aumentare la connettività.
Il Direttore Generale dell’ENAC, Alessio Quaranta, che ha partecipato alla due giorni di lavori, ha moderato
nella mattinata di oggi il panel “External dimension of european aviation strategy”. In questa sessione sono
state approfondite le sfide che dovranno essere affrontate nella negoziazione dei nuovi accordi globali tra
l’UE e i Paesi Terzi, tra le quali partnership che consentano di promuovere la competitività dell’aviazione
europea a livello globale;

l’incremento della connettività e le quinte libertà di traffico; la liberalizzazione degli investimenti stranieri delle
compagnie aeree europee.
I lavori si sono svolti con la partecipazione della Commissaria UE per i trasporti Violeta Bulc, dei Ministri dei
trasporti di Austria, Olanda e Romania, dei membri del Parlamento europeo, dei rappresentanti delle autorità
per l’aviazione civile dei vari Stati membri, della Commissione europea e dei più importanti operatori del
settore.
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Il primo giorno del summit è stato dedicato alle priorità strategiche dell’aviazione, con particolare riguardo
alle criticità legate alla capacità aeroportuale, la congestione e il ritardo dei voli e la gestione dello spazio
aereo; allo sviluppo di nuove tecnologie, come i droni, che devono essere sviluppati con criteri di
sostenibilità per contribuire alla implementazione di una “green aviation” a basso inquinamento, sia per le
emissioni di CO2, sia acustico.
Durante il secondo giorno, invece, si sono svolte tre tavole rotonde che hanno approfondito alcune
tematiche di rilievo del settore.

DB Board Member Doll: storia della crescita del corridoio trans-eurasiatico
(FERPRESS) – Roma, 5 OTT – Da uno a oltre 3.600 treni in dieci anni: il servizio ferroviario per la Cina è
cresciuto rapidamente nel decennio da quando è iniziato, e continua a crescere. Il numero di container
trasportati tra Europa e Asia ha registrato un aumento consistente. La Deutsche Bahn sta facendo grandi
passi avanti verso il suo obiettivo di trasportare 100.000 container standard all’anno entro il 2020. Si
prevede di raggiungere i 90.000 marchi nel 2018.
DB ha istituito una nuova unità, DB Cargo Eurasia, per spostare più traffico tra Europa e Asia nel settore
ferroviario a lungo termine. La nuova unità gestirà il servizio da e verso la Cina e gestirà tutte le attività
correlate al Gruppo. A tale scopo è stato aperto un ufficio dedicato a Shanghai ad agosto.
“Quello che è iniziato con un treno unico il 6 ottobre 2008, è da tempo diventato una storia di successo”,
afferma Alexander Doll, membro del consiglio di amministrazione del DB per il trasporto merci e la logistica.
“La nostra nuova unità di vendita, DB Cargo Eurasia, ci sta aiutando ad offrire ancora più prodotti e servizi e
a migliorare la nostra produttività.Durante questo autunno, testeremo un collegamento marittimo tra
Kaliningrad e Rostock in risposta a molte richieste dei clienti. distribuire le merci dal porto del Mar Baltico al
resto dell’Europa più rapidamente e con maggiore flessibilità “.
Anche il modo in cui le compagnie ferroviarie coinvolte scambiano i dati elettronici sarà migliorato per una
maggiore efficienza per i clienti. Doll, Vyacheslav Pavlovskiy – il vice CEO delle ferrovie russe RZD – e DB
Cargo Polska hanno firmato un accordo bilaterale a Potsdam a settembre.
Tutto, dall’abbigliamento, alla carta e ai beni di consumo, fino all’elettronica e alle parti per vari segmenti
dell’industria, è stato trasportato sul corridoio transasiatico negli ultimi dieci anni. Con un tempo di
percorrenza medio di 14-16 giorni, è più veloce del trasporto marittimo e meno costoso dell’aria. Ed è anche
rispettoso del clima. Mentre i clienti in precedenza avevano bisogno di prenotare un intero treno a blocchi,
ora hanno la possibilità di avere container individuali e persino singoli pacchi trasportati su qualsiasi treno.
Il primo container è stato spedito sulla Ferrovia Transiberiana nel 1973. Il primo regolare treno di linea
programmato, carico di computer, ha viaggiato da Xiangtang ad Amburgo nell’ottobre 2008. DB ha offerto
un servizio regolare tra Cina e Germania dal 20

Anfia: allarmati per esito voto Parlamento UE su emissione Co2 di auto e
veicoli commerciali leggeri
(FERPRESS) – Torino, 4 OTT – Il Parlamento europeo ha votato poche ore fa in plenaria la proposta di
Regolamento relativa alla riduzione delle emissioni di CO2 delle autovetture e dei veicoli commerciali leggeri
immatricolati dopo il 2020. L’iniziale proposta della Commissione europea ha subìto un ulteriore
inasprimento, portando dal 15% al 20% il target al 2025 e dal 30% al 40% quello al 2030.
“ANFIA esprime tutta la sua forte preoccupazione per l’esito del voto di oggi, ritenendo non sostenibili per la
filiera produttiva automotive target così aggressivi, a cui si aggiunge l’inasprimento degli obiettivi di
riduzione fino al 5% in più per i Costruttori, in caso di mancato raggiungimento di una quota imposta di
veicoli elettrici sul totale venduto (20% al 2025 e 35% al 2030) – dichiara Aurelio Nervo, Presidente
di ANFIA.
Quanto emerso dalla votazione produrrà un impatto pesantemente negativo sull’occupazione in tutta la
filiera produttiva automotive, forzando l’industria a mettere in atto una radicale trasformazione in tempi
record e in assenza di un adeguato quadro di condizioni abilitanti per la transizione verso una mobilità a

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impatto zero, che non tiene in alcun conto il principio di neutralità tecnologica. Transizione che, peraltro,
richiederebbe il coinvolgimento di più soggetti, sia per la realizzazione delle necessarie infrastrutture di
ricarica, sia per arrivare ad una proposta accettabile da parte del mercato. Ad oggi, infatti, le infrastrutture di
ricarica sono fortemente carenti in Europa e in Italia, fattore che, insieme ai costi ancora elevati dei
veicoli elettrici, mette in difficoltà anche i consumatori, chiamati a modificare radicalmente le proprie
abitudini di acquisto, solitamente basate su convenienza economica del veicolo e disponibilità
infrastrutturale. Questo principio vale ancor più per gli utilizzatori di veicoli commerciali leggeri, che devono
adempiere a precise missioni di lavoro.
La speranza – conclude Nervo – è che il governo italiano esprima una posizione di equilibrio tra l’esigenza di
decarbonizzazione e la sostenibilità della filiera industriale, sostenendo la proposta iniziale della
Commissione europea in occasione del prossimo Consiglio ‘Ambiente’ il 9 ottobre, e adoperandosi per la
salvaguardia di un settore – 5.700 imprese, più di 253.000 lavoratori (di cui 66.000 impiegati per produrre
veicoli a combustione interna e loro motori, e circa 14.000 nella produzione di trasmissioni, sistemi di
scarico e sistemi ausiliari) – che negli ultimi anni ha trainato la ripresa economica del nostro Paese”.

ITALIA
Firmato accordo quadro MIT-ANAC: sinergia per legalità e trasparenza nelle
pratiche pubbliche
(FERPRESS) – Roma, 4 OTT – Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli e il Presidente
dell’Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone, hanno sottoscritto oggi al Mit un accordo quadro
che punta a strutturare la cooperazione tra Ministero e Anac per lo scambio di conoscenze, dati,
metodologie di analisi e buone pratiche e per il pieno sviluppo della collaborazione istituzionale. Lo
comunicano il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e l’Anac in una nota congiunta.
L’accordo punta a rafforzare la sinergia tra i due enti a garanzia di una sempre maggiore diffusione della
legalità e della trasparenza nelle pratiche pubbliche.
In particolare la firma di oggi sancisce la collaborazione tra Mit e Anac nei seguenti ambiti: attività regolatoria
e di indirizzo mediante l’individuazione delle criticità o problematiche specifiche ricorrenti nell’applicazione
della normativa in materia di contratti pubblici; collaborazione su iniziative di interesse comune in materia di
rappresentanza di interessi organizzati (lobbying); questioni di trasparenza e conflitti di interesse;
semplificazione amministrativa; interoperabilità dei rispettivi sistemi informatici e integrazione delle banche
dati anche al fine di dare piena attuazione al principio della trasparenza in materia di contratti pubblici.
L’accordo prevede inoltre la realizzazione di iniziative formative, nell’ambito delle proprie competenze
istituzionali, organizzazione di studi e progetti di ricerca, incontri, conferenze e seminari.
Sarà creato un tavolo di consultazione tra Mit e Anac per approfondire gli ulteriori ambiti di cooperazione.

ART avvia consultazione sul contributo al suo funzionamento per l’anno 2019
(FERPRESS) – Roma, 3 OTT – L’Autorità di regolazione dei trasporti ha avviato con Delibera n. 92/2018 del
27 settembre 2018 una consultazione pubblica avente ad oggetto la determinazione del contributo per il
funzionamento dell’Autorità medesima per l’anno 2019, chiedendo ai soggetti interessati di formulare le loro
eventuali osservazioni.
Il documento sottoposto a consultazione è pubblicato sul sito Internet dell’Autorità. I soggetti interessati
potranno inviare le proprie osservazioni e proposte, esclusivamente in formato editabile, entro il 31 ottobre
2018, all’indirizzo di posta elettronica (PEC): pec@pec.autorita-trasporti.it

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Conferenza delle Regioni e delle Province autonome: ok a D.lgs su apertura
del mercato ferroviario e governance infrastruttura
(FERPRESS) – Roma, 1 OTT – La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome hanno espresso
parere favorevole sullo schema di decreto legislativo recante attuazione della Direttiva (UE) 2016/2370 del
Parlamento europeo e del Consiglio del 14 dicembre 2016, che modifica la Direttiva 2012/34/UE per quanto
riguarda l’apertura del mercato dei servizi di trasporto nazionale di passeggeri per ferrovia e la governance
dell’infrastruttura ferroviaria.
La Conferenza ha altresì inviato una raccomandazione per accogliere alcune modifiche.
Per maggiori approfondimenti clicca qui

ART avvia consultazione su sistema pedaggi concessione A4-A23-A28-A57-
A34 (Veneto e Friuli)
(FERPRESS) – Roma, 1 OTT – L’Autorità di regolazione dei trasporti ha indetto, con delibera n. 88/2018 del
27 settembre 2018, una consultazione pubblica sul sistema tariffario di pedaggio per l’affidamento della
gestione in house della concessione relativa alle tratte autostradali A4 Venezia-Trieste, A23 Palmanova-
Udine, A28 Portogruaro-Conegliano, A57 Tangenziale di Mestre per la quota parte e A34 raccordo Villesse-
Gorizia.
I soggetti interessati possono formulare osservazioni e proposte sul documento di consultazione entro il 29
ottobre 2018.
L’Autorità ha convocato un’audizione pubblica delle parti interessate per il 7 novembre 2018, alle ore 15.00,
presso la propria sede a Torino.
Nella stessa Delibera 88/2018 è stato fissato al 21 dicembre 2018 il termine per la conclusione del
procedimento volto a definire il sistema tariffario di pedaggio suindicato.
Il documento posto in consultazione è disponibile sul sito dell’Autorità al seguente link
Il sistema tariffario di pedaggio è basato sul metodo del “price-cap”, con determinazione dell’indicatore di
produttività a cadenza quinquennale, e su criteri di modulazione tariffaria che tengono conto anche
dell’impatto ambientale dei veicoli.
In particolare, il sistema tariffario prevede:
A) l’individuazione delle attività pertinenti ed i criteri di ammissibilità dei costi e degli investimenti
B) la determinazione del capitale investito netto e del relativo tasso di remunerazione
C) la dinamica tariffaria inclusiva della determinazione dell’obiettivo di recupero di efficienza, a cadenza
quinquennale
D) i criteri per la modulazione tariffaria e per eventuali ulteriori variazioni tariffarie
E) i meccanismi di penalità e di incentivazione relativamente al raggiungimento dei livelli della qualità del
servizio e degli investimenti. Il sistema prevede inoltre specifiche sanzioni e penali a carico del
concessionario in caso di mancata o ritardata realizzazione delle attività di manutenzione ordinaria e
straordinaria
F) l’obbligo di rappresentare separatamente in contabilità regolatoria i costi della manutenzione ordinaria e
quelli della manutenzione straordinaria
G) le modalità di monitoraggio annuale.

ANITA: in vista nuove limitazioni al traffico pesante sull’asse del Brennero
(FERPRESS) – Roma, 1 OTT – Il prossimo 3 ottobre il Parlamento del Tirolo è pronto a varare ulteriori misure
di limitazione alla circolazione dei mezzi pesanti in transito sull’asse del Brennero, secondo un
cronoprogramma che a partire dall’estate del 2019 limiterebbe fortemente il flusso dei veicoli e delle merci
da/per l’Italia.
L’inasprimento di limitazioni e divieti riguarderebbe diversi aspetti, dall’estensione del “divieto settoriale” alle
restrizioni del divieto notturno per le merci deperibili, dall’intensificazione del sistema contagocce in

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particolari giornate, ai divieti di sabato nei mesi di gennaio e febbraio, fino ad arrivare a limitazioni del
transito anche a veicoli Euro VI, vale a dire ai veicoli di nuova generazione con minimo impatto ambientale.
Attraverso i valichi alpini transita il 70% dell’export nazionale e la direttrice del Brennero è fondamentale per
raggiungere i mercati del Centro e Nord Europa.
Con l’attuale infrastruttura ferroviaria non è possibile aumentare lo shift modale. Già oggi la vecchia linea
ferroviaria sul Brennero trasporta quasi la stessa quantità di merce come la linea ferroviaria attraverso il san
Gottardo in Svizzera con la moderna galleria di base.
“Le misure unilaterali che l’Austria intende adottare ledono la competitività delle aziende esportatrici italiane
e rischiano di bloccare la timida ripresa economica italiana che poggia esclusivamente sull’export” –
dichiara Thomas Baumgartner, Presidente ANITA –.
Inoltre, l’Austria intende introdurre misure restrittive per il trasporto di merce proveniente dall’Italia e
destinato ai paesi nordici più stringenti rispetto alle merci in partenza o arrivo nel Tirolo.
Questo grave fatto rappresenta una discriminazione per le aziende produttrici italiane rispetto a quelle
austriache.
“Il Brenner Meeting che vede Italia, Germania, Austria e l’UE tra i promotori dell’iniziativa di ricercare
soluzioni condivise all’annosa tematica del transito sull’asse del Brennero, non soltanto non ha prodotto
finora risultati apprezzabili ma si sta rivelando un tavolo del tutto inutile – sostiene il Presidente di ANITA –
perché l’Austria va avanti da sola”.
E’ questo il grido di allarme lanciato dall’ANITA al Ministro dei trasporti Danilo Toninelli.
Contrariamente alle assicurazioni fornite dalle Autorità austriache nessuna azione concertata è stata
adottata tra i Paesi e continua il vecchio metodo di assunzione unilaterale delle decisioni che vengono
imposte dal Tirolo che sanciscono un incremento delle restrizioni alla circolazione dei mezzi pesanti.
“L’aspetto più sconcertante e grave delle nuove misure che si profilano all’orizzonte – continua Baumgartner
– è il superamento dell’accordo con la Commissione UE sul divieto settoriale che liberalizzava il transito dei
veicoli Euro6, in cambio di un deferimento dell’Austria alla Corte di Giustizia UE, dopo le due condanne già
subite nel corso degli anni per analoghi divieti su alcune tipologie di merce”.
“L’estensione del divieto settoriale ad altre merci – legno, prodotti della chimica-plastica; metalli, macchinari
e apparecchiature – e l’applicazione dello stesso anche ai veicoli Euro6 dal 1° agosto 2019, è
un’imposizione inaccettabile che, se attuata, determinerà danni incalcolabili non soltanto alla filiera del
trasporto e della logistica italiana ma all’interno settore produttivo del “made in Italy”, come abbiamo già
avuto modo di constatare con i precedenti provvedimenti bocciati dalla Corte di Giustizia UE”.
“Chiediamo un urgente e deciso intervento sull’Austria e sulla Commissione UE, al fine di prevenire
l’adozione delle misure preannunciate che potrebbero essere assunte nei prossimi giorni, a maggior ragione
durante la Presidenza austriaca dell’Unione europea” – conclude il Presidente di ANITA.

Nota congiunturale I semestre 2018 di Confetra: rallenta la crescita globale
(FERPRESS) – Roma, 3 OTT – La Nota Congiunturale del I semestre 2018 elaborata dal Centro Studi
Confetra – Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica – mostra un rallentamento della
crescita che ha coinvolto tutte le modalità di trasporto e che si è accentuato con il susseguirsi dei mesi.
I comparti che meno hanno risentito di questa congiuntura sono stati quello stradale (+3,5 per cento nel
groupage e un +4,8 per cento nell’internazionale a carico completo) e quello corrieristico (+2,3 per cento
nelle consegne nazionali e un +5,5 per cento in quelle internazionali).
Frena il trasporto aereo che ha chiuso il semestre con un +0,7 per cento interrompendo un periodo di forte
espansione (2013-2017 +32,5 per cento). In terreno negativo il dato ferroviario (-0,8 per cento) che rivela un
arresto della ripresa partita nel 2013.
Rallentano le spedizioni internazionali: il traffico aereo fa segnare una crescita del +1,1 per cento in quantità
e +1,1 per cento in fatturato e il traffico marittimo del +2,1 per cento in quantità e stabile in fatturato. In linea

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con i dati dei valichi stradali le spedizioni internazionali via strada mostrano una crescita del +3,9 per cento
in quantità e +2,7 per cento in fatturato.
Anche nel comparto marittimo si registra un rallentamento rispetto ai primi sei mesi del 2017: il traffico dei
contenitori fa segnare un +3,1 per cento, i Ro-Ro +4,7 per cento mentre le rinfuse liquide +1,7 per cento
(mancano i dati di Augusta e Cagliari). Le rinfuse solide continuano a segnare un dato leggermente negativo
(-0,3 per cento) che peraltro, confrontato con la contrazione del dato -11,2 per cento del primo semestre
2017, denota un miglioramento del trend. Dato negativo è quello del traffico transhipment (-11,6 per cento)
che, nonostante la crescita dei porti non a vocazione maggioritaria come Genova (+17,2 per cento) e Trieste
(+9,7 per cento), risente delle performance negative dei due porti di pure transhipment Gioia Tauro (-8,3 per
cento) e Cagliari (-61,8 per cento).
Relativamente al fatturato, solo l’autotrasporto segna un recupero in linea con quello del traffico, mentre le
spedizioni internazionali, in particolare quelle aeree e marittime, continuano a soffrire.
Le aspettative di traffico per il secondo semestre 2018 sono ottimistiche per oltre il quaranta per cento degli
intervistati (41,5 per cento) che stima una crescita, mentre il 58,5 per cento stima un trend stabile e nessuno
prevede traffici in calo.
“Rallenta la crescita globale, pesa il dilagante protezionismo e si attende l’esito della Brexit – dichiara il
Presidente di Confetra Nereo Marcucci. Ma gli imprenditori continuano ad aver fiducia e si confronteranno
anche su questo tema all’Assemblea Pubblica Confetra che si terrà il 17 ottobre presso il Tempio di Adriano
a Roma con la presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli. Da quest’anno la
nostra Assemblea si trasforma in Agorà Confetra proprio per dare uno spazio di discussione vera alla nostra
comunità”.

Alitalia: Di Maio convoca i sindacati venerdi 12 ottobre. L’incontro al MiSE
(FERPRESS) – Roma, 5 OTT – Il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro Luigi Di Maio ha convocato
la mattina di venerdì 12 Ottobre al MiSE le organizzazioni sindacali in merito alla vicenda che coinvolge la
compagnia aerea Alitalia.

La cura del ferro: la relazione introduttiva di Angelo Cotroneo, segretario di
Uiltrasporti Lombardia
(FERPRESS) – Milano, 5 OTT – E’ piena zeppa la sala dell’albergo milanese dove si svolge la quinta edizione
del convegno Uiltrasporti sulla “cura del ferro”, occasione centrale per fare il punto sulla situazione
infrastrutturale del sistema ferroviario italiano.
Presenti nella mattinata di lavoro i presidenti delle regioni Lombardia e Liguria, esponenti politici, assessori
regionali, manager di imprese ferroviarie, i vertici di Agens, Fercargo, Confetra, sindacalisti e decine di
macchinisti, operatori del settore e delle aziende di settore.
La relazione di apertura è svolta da Angelo Cotroneo, segretario regionale lombardo della Uiltrasporti ed
organizzatore dell’iniziativa sin dalla sua prima edizione.

Di seguito la relazione introduttiva

Buongiorno a tutti, Vi ringrazio, a nome della Uiltrasporti Lombardia, per aver accolto l’invito a partecipare al
confronto che abbiamo organizzato su un tema centrale, dai molteplici risvolti e sempre attuale per il nostro
Paese in termini economici, occupazionali ed ambientali.

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Era il 2014 e pensammo che fosse necessario dare il nostro contributo al rilancio del trasporto merci su ferro
organizzando la prima tavola rotonda: pensando che rimettere al centro della discussione pubblica un tema
che ci vedeva e ci vede ancora come la cenerentola d’Europa, potesse servire a immettere linfa nuova ad un
albero ormai secco. Ambiziosi? Visionari?
La nutrita platea e l’interesse via via cresciuto per il settore, i fatti concreti messi in campo, sono la
dimostrazione        che        il       nostro       impegno            non         è       stato         vano.
Questa mia relazione sarà molto breve per dare la possibilità ai vari partecipanti di poter meglio interagire tra
di loro.

Nel 2017 nel campo del trasporto su ferro si sono registrati leggeri progressi, si è registrata una lieve crescita
attestata attorno al 4% complessivo per il settore rispetto agli anni precedenti. L’interruzione della linea
ferroviaria a Rastatt, in Germania, e la continua concorrenza del comparto del trasporto su gomma hanno
però, nei fatti, rallentato il potenziale di crescita. Dai primi dati dell’anno in corso emergono segnali che ci
fanno temere che nemmeno in questo primo semestre ci sarà l’agognata crescita, ciò è anche in parte
dovuto a cause esterne come ad esempio: l’incidente di Pioltello e lo sciopero in Francia. Occorre tanto altro
ancora per consentire una reale crescita: in particolare gli enti locali sono chiamati a dare il loro fattivo
contributo.
Inoltre, riteniamo che sia realmente arrivato il momento di riequilibrare le quote modali di trasporto, che non
possono più rimanere slogan. Bisogna fissare obiettivi concreti per la salvaguardia dell’ambiente e il
contenimento dei costi indiretti per la collettività. Credo che i tragici fatti, e non è mia intenzione
strumentalizzare quanto accaduto a Bologna o a Genova, sciagure inenarrabili in cui hanno perso la vita
troppe persone inermi, siano la dimostrazione che sono stati commessi errori nel passato scegliendo di non
investire e non incentivare molto il trasporto delle merci su ferro. E’ obbligatorio, senza tentennamenti,
invertire la rotta; bisogna rimettere in discussione il sistema del trasporto delle merci nel nostro Paese. Vanno
riscritti i Piani dei Trasporti delle grandi città intervenendo con azioni mirate ed utili, senza rincorrere il volere
legittimo delle varie lobby!
La chiarezza degli obiettivi e le modalità per il loro raggiungimento favorirebbero anche l’eliminazione del
fenomeno del dumping sociale tra le imprese della gomma che, negli ultimi anni, ha caratterizzato
pesantemente         il      mercato          del       settore        del      trasporto      delle        merci.
Occorre investire in interventi strutturali adeguando gli scali ferroviari, i raccordi e i Terminal agli standard
europei. E’ bene ricordare che i raccordi ferroviari in Italia rappresentano una quota residuale di traffico (circa
il 5%) in completa controtendenza rispetto agli altri paesi europei.

A nostro avviso, è necessario dare continuità ai cantieri messi in opera da parte di RFI, consequenziali alla
sottoscrizione del nuovo contratto con il MIT. Le opere che interessano i corridoi TEN–T devono essere
portate a termine, il rischio sarebbe quello di vanificare gli investimenti avviati e fermare la crescita prevista
arrivando in ritardo all’appuntamento con l’apertura del tunnel delle Ceneri che potrebbe avvenire già a fine
2019. Altrettanto fondamentale sarà il completamento del terzo valico del Giovi, sulla direttrice Genova-
Rotterdam, che consentirà l’aumento del traffico da e per il porto di Genova e occorre anche potenziare
l’infrastruttura che interessa il corridoio del Brennero prevenendo l’imminente saturazione dovuta
all’esponenziale sviluppo avuto in questi ultimi anni. Per quanto riguarda il nodo di Milano, il Gestore delle
Infrastrutture dovrebbe finalmente attivare nel corso dell’anno il cosiddetto blocco mobile, innovazione che
consentirà di aumentare la potenzialità di nuovi treni e renderà il traffico esistente molto più fluido.
E’ auspicabile, affinché siano raggiunti gli obiettivi fissati per il 2021 di arrivare al 50% in più dei Km treni
effettuati rispetto al 2014, una politica dei trasporti competitiva e sostenibile, dove la sostenibilità sociale,
economica e ambientale porti ad una reale alleanza tra trasporti e ambiente. Raccomandazioni che
individuano nel trasferimento di traffico dalla strada alla rotaia la via preferenziale per ridurre i sovra costi
prodotti dal trasporto delle merci, in termini di usura delle infrastrutture, intasamenti, inquinamento
atmosferico e acustico e, quel che è peggio, perdita di vite umane. Per fare ciò bisogna continuare a
pianificare e sviluppare in modo organico, partendo da un’idea condivisa di ciò che si vuole realizzare: non si
possono mettere continuamente in discussione le opere già in esecuzione, solo per principio, in base al

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NEWSLETTER SEZIONE TRASPORTI E
                                           LOGISTICA
                                  Dal 1 ottobre al 8 ottobre 2018

colore di chi governa il Paese. Tessere la tela di giorno e disfarla di notte è un modo di fare che ha
aumentato il gap tra l’Italia e gli altri Paesi Europei. La Penelope-Italia deve decidere!

Eppure qualche segnale positivo si registra, ad esempio dopo anni di discussione sulla reale utilità della linea
AV/AC dovrebbero circolare di notte i primi treni merci. A ottobre Mercitalia Rail, società del Gruppo FSI
effettuerà un primo treno merci utilizzando un Etr 500 riadattato per il trasporto delle merci. Ma la vera
rivoluzione dovrebbe avvenire nell’autunno del 2019 quando l’Impresa Ferrovia ISC dovrebbe far circolare i
primi treni merci alla velocità di 120 Km/h. Ciò per consentire il trasporto di carri con sagoma P400, cioè
adatti a trasportare semirimorchi o container di grandi dimensioni.
Un ruolo importante per lo sviluppo del traffico merci su ferro lo svolgeranno anche le Autorità di Sistema
Portuale che con il loro ruolo strategico di programmazione e coordinamento del sistema porti, avranno una
funzione essenziale di attrazione di investimenti sui diversi impianti. Significativa e condivisibile è, senz’altro,
la nuova stagione di pianificazione dei trasporti e della logistica non più basata su una programmazione di
progetti fra di loro indipendenti e scollegati ma redatti da una regia unica. A tal proposito un esempio
virtuoso è quello rappresentato dalla nascita degli Stati Generali della Logistica del Nord-Ovest, avviato
qualche anno fa, che vede una vera e propria regia unica e sinergia reale tra le tre regioni maggiori del Nord-
Ovest: Liguria ,Lombardia e Piemonte. Questo permetterà di sfruttare al meglio le opportunità presenti nelle
tre regioni creando un sistema di logistica integrata che permetterà di utilizzare al meglio i porti liguri
intercettando i traffici di merci da e per il Nord Europa che oggi percorrono altre vie molto più lunghe e
dispendiose. La speranza è che ciò possa, finalmente, consentire al Paese di affermare un ruolo da leader nel
centro Europa. In quest’ultimo anno nei vari porti, solo per citarne alcuni come Gioia Tauro, Napoli,
Piombino, La Spezia e Genova si stanno portando avanti dei progetti per aumentare il numero dei treni.
Speriamo che l’esempio del porto di Trieste possa essere da traino per tutti, nel primo semestre 2018, infatti,
si è registrato un aumento di circa il 18% rispetto allo stesso periodo del 2017. Purtroppo come sempre
manca qualche anello nella catena e anche in questo caso i principali centri intermodali sono quasi tutti
situati nel Nord del Paese ed hanno un sistema di retro porti inadeguato.
In questo contesto, è nostro dovere stimolare la discussione ponendo qualche interrogativo che suscita il
nostro interesse: le Imprese Ferroviarie come pensano di aumentare le quote dell’intermodalità? Ci sarà
davvero lo sperato aumento del trasportato su ferro e acqua? Quali dovrebbero essere le ulteriori migliorie
necessarie per colmare il gap con l’autotrasporto?

Infine, vorrei porre all’attenzione dei presenti un tema non secondario, che riguarda le regole di ingaggio del
personale da parte delle Imprese Ferroviarie. E’ necessario approdare a una regola comune tra tutte le
Imprese Ferroviarie. E’ il momento di avviare un tavolo comune tra le Associazioni Datoriali (Agens, Confetra)
e le Parti Sociali. Vanno accantonate le rispettive pregiudiziali per confrontarsi seriamente sulla strada da
imboccare scegliendo le regole contrattuali comuni da applicare al settore specifico. I fattori che giocano
direttamente sulla produttività di ogni singola azienda, come la qualità del servizio offerto, dovranno essere,
invece, oggetto di una contrattazione sindacale di secondo livello attraverso la quale, legittimamente, si
dovrà giocare una sana competizione tra le imprese.

La miopia registrata fino ad oggi non farà altro che continuare a creare dumping tra le varie IF che si faranno
guerra sui centesimi per qualche chilometro in più a discapito del personale, che mi corre l’obbligo ricordare,
sono i nostri azionisti a cui speriamo di dare delle risposte concrete.
La cura de ferro non può e non deve rimanere solo uno slogan coniato dalla Uiltrasporti nel lontano 2014. E’,
e deve essere, una reale opportunità di rilancio, sviluppo, crescita e valorizzazione.
Concludo con uno slogan a me caro e già detto in altre occasioni: Non esiste impresa senza lavoratori e
lavoratori senza impresa.

Ringrazio ancora tutti per la preziosa partecipazione e per l’attenzione dimostrata al nostro convegno. Buona
continuazione e buon dibattito a tutti!
Angelo Cotroneo

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La cura del ferro: gli interventi di Giana, Russo e Laguzzi
(FERPRESS) – Milano, 5 OTT – “Per spostare merci dalla strada alla ferrovia dobbiamo muoverci e
velocemente per l’adeguamento delle infrastrutture, perchè sappiamo tutti che le merci vanno dove c’è più
efficienza, ma anche dove c’è un costo competitivo, ed è inutile che ci si nasconda che il costo lavoro nel
settore ferroviario è più alto che nella gomma”.
Così Arrigo Giana, presidente Agens, nel corso del suo intervento al convegno “La cura del ferro: il 2018 è
stato l’anno della svolta a seguito degli interventi strutturali di RFI e i vari bonus?“, in corso oggi a Milano. “E
qui si apre un tema fondamentale, quello delle regole, che devono essere uguali per tutti. Per quanto
riguarda le infrastrutture – ha concluso Giana – è chiaro che non debbono essere messe perennemente in
discussione, perchè le aziende pianificano sulla base delle decisioni prese e degli investimenti che vengono
decisi”.

Ivano Russo, direttore Confetra, ha riferito: “Mercoledì siamo stati auditi proprio sul contratto di programma
di Rfi e abbiamo rimarcato quattro punti di lavoro sui quali bisogna dare continuità. Il primo sono le
infrastrutture su cui ci sono molti soldi, e, completando il programma, l’Italia entrerebbe finalmente nel
network europeo.
Abbiamo sollecitato le opere sull’ultimo miglio – ha proseguito Russo – dove ci sono molti e importanti
necessità per lo sviluppo del cargo ferroviario. La seconda questione è quella degli incentivi, sia quelli
centrali che la possibilità data alle regioni di muoversi autonomamente per supportare l’assenza del
completamento. C’è poi un problema della semplificazione delle regole, e per finire di una politica nuova sui
raccordi. Nulla che possa mettere in crisi l’impianto di Rfi”, ha concluso Russo.
“Anche noi abbiamo discusso del Quarto Pacchetto ferroviario – ha dichiarato Giancarlo Laguzzi, presidente
FerCargo -. Una delle cose che abbiamo sollevato è il tema del transito di personale dirigenziale delle reti in
imprese ferroviarie private, su cui si tende a mettere troppi vincoli. Sappiamo bene che, se vogliamo
rispondere razionalmente alla necessità di trasferire merci su ferro, non possiamo non tener conto che il
camion è già di per sè un vettore internazionale, mentre il treno è fatto da una serie di vettori nazionali.
Questo oggettivamente complica le cose. E se vogliamo lavorare su scala continentale non possiamo non
tener conto che dalla Svizzera alla Germania, all’Olanda e al Belgio il treno sostanzialmente ha le stesse
caratteristiche, di solito 750 metri e almeno 2000 tonnellate e le sagome delle gallerie che consentono di
caricare sui carri i semirimorchi. Questo ancora non succede in Italia, sempre che non si tolgano le risorse
stanziate”.
“Il Governo passato ha risposto a molte delle nostre esigenze – ha concluso Laguzzi – , ora ci aspettiamo
attenzione da quello attuale. Il nostro rapporto con Rfi è ottimo e la consideriamo assolutamente
equidistante tra tutti gli operatori, quelli pubblici e quelli privati”.

Confetra in audizione al Parlamento sul Contratto di Programma RFI 2017-
2021
(FERPRESS) – Roma, 3 OTT – Questa mattina una delegazione della Confetra – Confederazione Generale
Italiana dei Trasporti e della Logistica, guidata dal Presidente Nereo Marcucci, è stata ricevuta in audizione
dall’Ufficio di Presidenza della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati in vista del voto del
Parlamento, il prossimo 11 ottobre, sul Contratto di Programma RFI 2017–2021.
“Abbiamo motivato al Presidente ed ai membri della Commissione le regioni del nostro convinto sostegno al
documento in esame” ha dichiarato il Presidente Marcucci. “L’orizzonte di lungo periodo, al 2026, degli
investimenti infrastrutturali previsti consente alle nostre imprese ferroviarie, intermodali e logistiche di
operare dentro un quadro certo e strutturato. Le specifiche programmazioni quinquennali dei singoli
interventi, poi, rispondono alle priorità che abbiamo sempre rivendicato: completamento delle direttrici
ferroviarie relative ai Corridoi TEN T, predisposizione di uno specifico piano di azioni per le connessioni di
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