La forma del futuro - Acri

Pagina creata da Debora Donato
 
CONTINUA A LEGGERE
La forma del futuro - Acri
All’interno gli interventi di:

                                                                                                                                                                                       Maurizio Carta

                                                                                                                                                                                   Gianrico Carofiglio

                                                                                                                                                                                    Valeria Mancinelli

                                                                                                                                                                                      Oliviero Toscani

                                                                                                                                                                                    Flaviano Zandonai

                                                                                                       Periodico delle Fondazioni
                                                                                                       di origine bancaria

                                                                                                       Gen - Feb 2020
Tariffa regime libero 20/D - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma

                                                                                                                     La forma del futuro
                                                                                                                                    Le città sono infrastrutture sociali
La forma del futuro - Acri
e città non sono solo
  L scambi di merci:
sono scambi di gesti,
parole, emozioni,
memorie, tempo, saperi.

                         Italo Calvino,
                      Le città invisibili,
                          Einaudi 1972

               1
La forma del futuro - Acri
Sommario                           Fondazioni                             Gen - Feb 2020

      Sommario
           4        Giorgio Righetti
                    L'anima delle città

                    Maurizio Carta
                    Città aumentate del Neoantropocene
       Editoriali

                          Dire no per il bene comune
                          Intervista a Valeria Mancinelli

                                                                             6
                          Nuovi spazi per contaminare
                          Intervista a Rachele Furfaro
                          Social housing: un nuovo
                          modello di abitare
                          Intervista a Paola Delmonte
                          Cambiare le città è possibile,                      Città
                          facciamolo insieme
                          Intervista a Florinda Saieva
                          I luoghi come organismi viventi
                          Intervista a Gianrico Carofiglio
                          Le comunità restituiscono
                          significato ai luoghi
                          Intervista a Flaviano Zandonai

     24                                                      Oliviero Toscani
                                                             Oggi si vive di immagini
                                                             Intervista al fotografo

       Incontri

                                          2
La forma del futuro - Acri
Sommario

Inauguriamo una rubrica dedicata a raccontare

                                                      28
l’attività delle Consulte e delle Associazioni
 territoriali di Fondazioni. Iniziamo dal Piemonte.

Il futuro del Piemonte                                Speciale
Intervista a Giovanni Quaglia                         Piemonte
Una regione sempre più sostenibile
Intervista a Marco Sisti

                           36
Gli eventi culturali promossi
                             Culture

                                                                                            40
dalle Fondazioni in tutta Italia                                                            Territori

                                                          Dal dialogo costante
                                                          con le comunità
                                                          nascono progetti
                                                          e sperimentazioni

                                44
Esperienze
di innovazione sociale:
                                    Storie

                                                                                            48
la voce dei protagonisti                                                                    R'accolte

                                                          Città futurista di Tullio Crali

                                                      3
La forma del futuro - Acri
Editoriali                                        Fondazioni                                    Gen - Feb 2020

                                        L'anima delle città
                                        di Giorgio Righetti
                                        Direttore Generale Acri

                                        Ascoltando in rete, dopo una re-       riaffiorare solo le cose belle. Ma,
                                        cente visita ai “Sassi” di Matera,     indubbiamente, c’è anche una
                                        alcune testimonianze di coloro         verità indiscutibile: una città
                                        che vissero lo sgombero da quel-       senza comunità non è una città.
                                        la che allora venne definita una       Lo aveva ben chiaro Adriano Oli-
                                        “vergogna nazionale”, si colgo-        vetti quando, insieme a un grup-
                                        no due aspetti contraddittori.         po multidisciplinare di esperti,
                                        Da una parte, la qualità della vita    diede vita all’esperienza del Bor-

 C           he cosa vedrebbe
             un extra-terrestre in
             viaggio verso la terra?
                                        materiale, sicuramente pessima
                                        nei Sassi e fortemente migliora-
                                        ta nei nuovi quartieri di destina-
                                                                               go rurale de La Martella, dove
                                                                               sarebbe stata reinsediata una
                                                                               parte degli abitanti dei Sassi. Il
Vedrebbe, dapprima, una sfera           zione. Dall’altra, la qualità delle    progetto partiva dalla visione
blu, poi, avvicinandosi, degli ag-      relazioni, intense e solide nei        chiara che fosse indispensabile,
glomerati di luci, ampi e intensi       Sassi e indebolite, sino all’an-       non solo costruire gli edifici, ma
in alcune zone, più piccoli e ra-       nullamento, nei nuovi quartie-         ricostruire anche la comunità,
refatti in altre. Avvicinandosi an-     ri. Annullamento delle relazioni       senza la quale sarebbero anda-
cora, inizierebbe a distinguere         che significò anche un annulla-        te perse le identità e le relazioni
gli edifici, poi le macchine, poi       mento della identità e del senso       degli “sgomberati”.
le persone.                             di appartenenza. Annullamento,         Ma la visione che ispirò quell’i-
Quello che non potrebbe vede-           cioè, di una comunità.                 niziativa non fu sufficiente a ga-
re, se non scendendo dalla sua          Ci può essere, senza dubbio, nei       rantirne l’esito. La Martella è la
astronave e sperimentando la            lontani ricordi dei protagonisti       storia di un esperimento fallito
vita sulla terra, è la cosa più im-     di quella pagina di storia, una        o, per meglio dire, fatto fallire
portante, anche se invisibile agli      sorta di nostalgia romantica,          dall’insipienza e dalle gelosie
occhi. È ciò che qualifica una cit-     una visione edulcorata del pas-        degli amministratori locali, in-
tà, ciò che ne è la sua anima: la       sato, dell’infanzia, che, col pas-     teressati a mantenere il proprio
comunità.                               sare dei decenni, ha addolcito la      dominio mediante politiche as-
Gli edifici, le piazze, gli spazi       durezza della vita di allora e fatto   sistenzialistiche e clientelari.
verdi, il traffico, i servizi sono le                                          Il grande insegnamento di quella
risultanti dell’esistenza di una                                               esperienza, che non dobbiamo
comunità e del suo agire nel cor-        A qualificare                         mai dimenticare, come invece
so degli anni o dei secoli.             una città, a                           troppe volte è accaduto (si pensi
Solo immergendosi nella quoti-          rappresentarne                         alle Vele di Scampia, allo Zen di
dianità, l’extra-terrestre riusci-      l'anima è la                           Palermo, al quartiere Librino di
rebbe a scoprire l’intensità, la        comunità senza la                      Catania, ma si potrebbe prose-
qualità e, soprattutto, la direzio-     quale, andrebbero                      guire all’infinito) è che senza la
ne delle relazioni di coloro che        perse identità e                       sua anima, senza la comunità, la
abitano uno stesso luogo e che li       relazioni                              città non può esistere
rende cittadini.

                                                         4
La forma del futuro - Acri
Editoriali

Città aumentate
del Neoantropocene
di Maurizio Carta
Urbanista, architetto e docente

 S           iamo un pianeta di cit-
             tà, in cui in solo il 2%
             della superficie vive
                                        tate” del Neoantropocene, una
                                        nuova era in cui l’umanità torni
                                        a prendersi cura dello spazio ur-
più di metà della popolazione,          bano, torni a generare bellezza,
con una maggiore concentrazio-          torni alleata della natura. Il Neo-
ne nelle nazioni più sviluppate         antropocene per me è un’era in
ed una crescita esponenziale            cui l’umanità assuma la consape-      sociali e climatici, le Città Aumen-
nei paesi in via di sviluppo. Nel-      volezza di essere la responsabile     tate non sono solo più reattive
le città si produce più della metà      del cambiamento climatico e ac-       ai nostri cambiamenti, ma sono
della ricchezza globale con una         cetta la sfida di essere responsa-    esse stesse dispositivi abilitanti
insostenibile diseguaglianza di-        bile della sua soluzione, agendo      per migliorare la vita contempo-
stributiva, si genera e si subisce      in maniera attiva e collaborativa     ranea delle multi-comunità che
il maggior impatto del cambia-          alla mitigazione degli impatti        le abitano e le attraversano.
mento climatico, si concentrano         ecologici, ma soprattutto alla pro-   La Città Aumentata del Neoan-
la creatività, la cultura e l’edu-      gettazione di nuovi spazi, forme      tropocene, quindi, incrementa la
cazione. Nelle città vive sempre        e modalità dell’abitare in grado      qualità dell’insediamento umano
di più una umanità che aspira a         di riattivare la potente energia      attraverso l’azione congiunta di
potenziare la propria vita attra-       generativa dell’ambiente urba-        dispositivi cognitivi senzienti,
verso la società della conoscen-        no: ambiente di cura, di giustizia,   collaborativi e intelligenti, con-
za, dall’essere interconnessi,          di diritti, di convivenza, spazio     corre all’incremento della pro-
dall’impegno per l’adattamento          plurale e fluido e mai più spazio     duttività valorizzando le nuove
climatico e dall’utilizzare la po-      segregato e in perenne conflitto      manifatture digitali, usa la cre-
tenza creativa del riciclo del-         con la natura. Città che costitui-    atività per rigenerare lo spazio
le aree dismesse per ridurre lo         scano di nuovo organismi vibran-      pubblico e adotta il riciclo come
spreco di suolo. Davanti a queste       ti di luoghi e comunità, di culture   modalità di azione sulle aree,
rivoluzioni della nostra vita, le       e conoscenze, di sensori e di         infrastrutture ed edifici in obso-
città rimangono troppo spesso           intelligenza, di visioni e di azio-   lescenza. Una Città Aumentata,
desolatamente ferme all’incubo          ni. In un mondo attraversato da       quindi, incrementa la preziosa
dell’Antropocene! Un insosteni-         cambiamenti politici, economici,      resilienza per adattarsi ai muta-
bile modello erosivo, predatorio,                                             menti ambientali, sociali ed eco-
ineguale, egoista che intrappola                                              nomici che la attraversano.
l’umanità in un cieco presente          La "Città Aumentata"                  La Città Aumentata non è la città
che ne ottunde e mutila il futuro.      ci rivela come abitare                di un futuro impossibile, ma ci
Ma non esiste solo l’eterno pre-        un diverso presente,                  rivela come abitare un diverso
sente, perché numerose città            recuperando                           presente, recuperando dalla sto-
posseggono le chiavi per aprire         la collaborazione tra                 ria delle città del mondo la loro
le porte del diverso presente per       le persone come forza                 memoria più potente: la collabo-
entrare nel futuro possibile, so-       generatrice di diversità,             razione tra le persone come forza
stenibile, creativo, giusto e soli-     eguaglianza e futuro                  generatrice di diversità, egua-
dale. Io le chiamo “Città Aumen-                                              glianza e, quindi, di futuro

                                                         5
La forma del futuro - Acri
Città                                             Fondazioni                                 Gen - Feb 2020

La forma del futuro
Le città di fronte alle nuove sfide tra rigenerazione e comunità

                 ino a 150 anni fa      dano l’identità degli abitanti       continua evoluzione, che con-

    F            solo il 3% del-
                 la popolazione
                 mondiale viveva
                                        alle generazioni successive. E
                                        le trasformazioni economiche,
                                        tecnologiche e sociali di questi
                                                                             dividono gli spazi di vita, gio-
                                                                             co, formazione, lavoro, svago.
                                                                             E questi spazi cambiano la loro
in città. Oggi questa percentua-        decenni rischiano di mettere in      funzione nel tempo, adattando-
le ha superato il 50% e l’Onu           discussione tutto questo. Da un      si alle diverse necessità, come
prevede che arriverà al 70% en-         lato, il turismo di massa rischia    testimoniano tantissimi esem-
tro il 2050. L’umanità tenderà          di snaturare l’anima delle città     pi di stabilimenti industriali
sempre più a concentrarsi in            storiche, depauperandole della       che si trasformano in spazi di
megalopoli da decine di milioni         pluralità delle loro funzioni e      coworking, chiese che diven-
di abitanti. È evidente che le cit-     appiattendole sulla sola funzio-     tano pinacoteche, stazioni di-
tà sono e saranno il principale         ne ricettiva; dall’altro, le comu-   smesse in cui si aprono luoghi
scenario in cui l’umanità gio-          nità cittadine sono sempre più       di aggregazione, lussuose ville
cherà le grandi sfide dei pros-         fluide, perché i percorsi di vita    della criminalità organizzata
simi anni: l’impatto ambientale         e lavorativi ci portano ad avere     che ora ospitano progetti di in-
e il consumo di risorse (le città       orizzonti sempre più vasti, così     tegrazione sociale... Perché è
producono oltre il 70% dell’ani-        che studiare e lavorare lontano      proprio nelle città che si realiz-
dride carbonica del Pianeta), il        dalla città in cui siamo nati sta    za la cittadinanza, intesa come
contrasto delle disuguaglianze,         diventando sempre più diffuso.       appartenenza e protagonismo
l’invecchiamento della popola-          Le città sono anche – e forse        civico. Quando i cittadini non
zione, la gestione dei crescenti        soprattutto – l’insieme delle        sentono come proprio lo spazio
flussi migratori.                       relazioni tra le persone che le      in cui vivono si creano degrado
Anche per questo c’è bisogno di         vivono. Esse, infatti, non sono      e abbandono, quando invece si
ripensare le città, avendo chiara       solo gli edifici, le strade e le     “appropriano” degli spazi del-
la visione di quale sia la funzio-      piazze che le compongono, ma         la città, prendendosene cura e
ne di questi agglomerati urbani.        sono piuttosto le comunità, in       riconoscendone il valore, ecco
Chi può farlo? I sindaci, gli ar-                                            che la città diventa un “bene
chitetti, gli urbanisti, i cittadini?                                        comune”. Senza alcuna pretesa
Nessuno di loro singolarmente.          Le città non                         di esaustività, nelle pagine che
Le nuove città nasceranno solo          sono solo edifici,                   seguono cerchiamo di raccon-
dall’incontro di una pluralità di       strade e piazze,                     tare alcuni di questi temi, con
soggetti, che immagineranno             ma sono piuttosto                    l’aiuto di diversi protagonisti,
insieme soluzioni condivise e           le comunità                          tra rigenerazione urbana, hou-
inclusive. Perché è certo che,          in continua                          sing sociale, recupero e ge-
oltre ad essere scrigni di patri-       evoluzione che                       stione collettiva degli spazi ab-
moni storico-artistici e di te-         condividono gli                      bandonati, protagonismo delle
stimonianze del passato, nelle          spazi di vita, gioco,                comunità, presentando anche
città sono sedimentate la storia        formazione, lavoro                   alcune esperienze realizzate
e la cultura delle comunità che         e svago                              negli anni dalle Fondazioni di
le hanno abitate. Esse traman-                                               origine bancaria

                                                        6
La forma del futuro - Acri
©Alex vasey, Unsplash - Milano

                                                    7
I volti della sostenibilità
La forma del futuro - Acri
Città                                               Fondazioni                                  Gen - Feb 2020

Dire no per il bene comune
Intervista a Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona

                                                               V          aleria Mancinelli, riconfermata sin-
                                                                          daca di Ancona nel 2018, è stata elet-
                                                                          ta “Sindaco del mondo” nel 2018. Ha
                                                               cominciato ad amministrare la città quando gli
                                                               effetti della crisi economica del 2008 erano an-
                                                               cora visibili e, a piccoli passi, ha contribuito a
                                                               rendere Ancona una città sempre più vivibile,
                                                               instaurando un rapporto di fiducia e collabora-
                                                               zione con i cittadini.

                                                                 Come è cambiata Ancona dal 2013?
                                                               Sicuramente Ancona è cambiata in questi anni.
                                                               Quando mi sono insediata la città viveva un mo-
                                                               mento particolarmente difficile. La crisi econo-
                   Valeria Mancinelli                          mica era al suo apice: la principale azienda pri-

Nuovi spazi per contaminare
Intervista a Rachele Furfaro, presidente Fondazione Quartieri spagnoli

 «          La trasformazione del-
            la città, la sua possibili-
                                          utilizzata in riferimento all’ur-
                                          banistica. La vostra esperienza
            tà di ridiventare luogo       testimonia, invece, che per ri-
di accoglienza e di benessere, in-        accendere una città si parte dal-
vece che di emarginazione e fra-          le persone. Com’è nata quest’i-
gilità sono sfide che riguardano          niziativa?
tutti, da cui nessuno può sentirsi        “Rigenerazione urbana” è una
esonerato»: lo dice chiaramente           definizione troppo tecnica, che
Rachele Furfaro, presidente della         non rende ragione della molto
Fondazione Quartieri Spagnoli di          più complessa e articolata attività,
Napoli, che è stata protagonista          che comprende rifunzionalizza-
di un’originalissima operazione           zioni profonde dell’intero tessuto
di “rigenerazione urbana” nel             urbano, contrasto alle povertà,
centro storico di Napoli.                 alle marginalità, nuovi modelli di
                                          welfare, occupazione, partecipa-
  L’espressione “rigenerazio-             zione. L’esperienza di Foqus nei
ne urbana” viene quasi sempre             Quartieri Spagnoli è un progetto              Rachele Furfaro

                                                           8
La forma del futuro - Acri
Città

vata, lo stabilimento Fincantieri, aveva poche            si svolge nel nostro Paese e che contribuisce
commesse e tanti operai in cassa integrazione,            a creare un’immagine distorta della politica.
erano in profonda crisi le altre aziende della            Quanto ha contribuito questo atteggiamento
cantieristica che producevano superyachts, ri-            a creare un senso di reciproca fiducia con i
stagnava il commercio e il sistema della ricetti-         suoi cittadini?
vità. A questo si aggiungeva la palude in cui si          Ho stabilito un patto di sincerità con i miei con-
era cacciata la politica e, in particolare, l’am-         cittadini. Il che presuppone anche dire tanti
ministrazione cittadina. Venivamo da due com-             “no”. Non è stato facile conquistarsi la fiducia.
missariamenti. Abbiamo lavorato a testa bassa             Nei primi due anni del mio mandato, per i pro-
per riprendere in mano tutto. Oggi i problemi             blemi che raccontavo, ero chiusa quasi tutto il
restano tanti, ma molte cose sono cambiate:               giorno con i miei collaboratori a lavorare a te-
abbiamo riqualificato luoghi storici della città,         sta bassa per rimettere in piedi tutto: risanare il
fortemente identitari, ci siamo messi a servizio          bilancio, riportare in pareggio tutte le aziende
delle imprese e dello sviluppo del territorio che         partecipate, ricostruire gli asset principali su
vive un buon momento, abbiamo attratto an-                cui far ripartire la nostra azione: dalle progetta-
che molti investimenti privati, abbiamo ricre-            zioni all’acquisizione di fondi per fare investi-
ato orgoglio e senso di appartenenza. Ancona              menti, alla gestione sana dei teatri. Non risul-
è ripartita.                                              tavo simpaticissima, non ero proprio il sindaco
                                                          da pacche sulla spalla a tutti. Ma quando i frutti
  Lei è stata premiata anche per non aver fat-            di questa azione rigorosa hanno cominciato a
to “promesse esagerate”, in controtendenza                produrre i loro effetti, visibili, con i fatti con-
con la campagna elettorale permanente che                 creti, le opere di riqualificazione, la gestione

di riqualificazione urbana inedi-     e private. Oggi Foqus è una co-       tà. Nell’epoca dei “non luoghi”,
to che non nasce da una iniziati-     munità economica e produtti-          della frantumazione del senso
va pubblica e trova spinta ideati-    va di una ventina di industrie        comunitario, farsi luogo, farsi
va e investimento iniziale in una     culturali e creative, un modello      comunità è la sfida da affronta-
scuola, che invece di limitarsi al    di nuovo welfare compartecipa-        re e su cui misurarsi. C’è infatti
lavoro di classe decide di investi-   tivo, che promuove pratiche di        bisogno di luoghi in cui pensare
re le proprie risorse per iniziare    networking e coproduzione tra         e agire collettivamente, in modo
un progetto di riqualificazione di    i soggetti insediati, per favorire    trasversale tra generazioni di
una parte fragile e problematica      correlazioni tra competenze e         spazi in cui contaminare sape-
di città, indicando così un diver-    specializzazioni.                     ri, in cui “meticciare” culture.
so modo di intendere i perimetri                                            C’è bisogno di contaminazione
della funzione educativa, per ri-        Cinema, biblioteca, galleria       sociale a tutti i livelli e in tutti i
considerare l’ampiezza della co-      d'arte, ristorante, asilo, for-       luoghi, soprattutto nelle città,
siddetta “comunità educante”.         mazione, tutoraggio: Foqus è          che non riescono più a rispon-
Foqus ha avviato il recupero e il     tantissime realtà tutte insieme.      dere alle nuove domande poste
restauro di un ex monastero di        Qual è il filo rosso che le lega?     da una società in continua e pro-
circa 10mila mq, progettando e        L’elemento che connette ognu-         fonda trasformazione.
sostenendo la formazione di gio-      na e tutte queste esperienze al
vani e donne verso esperienze di      progetto comune di Foqus è la            Avete puntato, in partico-
auto-imprenditorialità, crean-        determinata, ostinata volontà di      lare, sui giovani?
do nuova occupazione e nuove          costruire, in un quartiere di con-    Noi siamo partiti dal coinvolge-
imprese; quindi ha selezionato        traddizioni e fragilità sociale,      re in modo attivo un centinaio
iniziative e imprese pubbliche        un autentico luogo di comuni-         di giovani, accendendo nel loro

                                                      9
Città                                             Fondazioni                                  Gen - Feb 2020

migliore dei servizi per i cittadini….allora ho             energie ed essere più efficaci.
sentito tanto crescere la fiducia delle persone
attorno a me e all’amministrazione. Una grande                 Può esistere una città senza una comunità
soddisfazione. Si può fare politica senza biso-             sana e solidale?
gno di manipolare nessuno.                                  No, è evidente. La tenuta sociale di una comu-
                                                            nità è imprescindibile dall’esistenza e dallo
   Si può creare una comunità o la si deve ri-              sviluppo di una città. E un’amministrazione ha
costruire? Il senso di bene comune e “cosa                  una enorme responsabilità su questo.
pubblica” possono essere “riattivati”?                      Può decidere quale strada percorrere. Le fac-
Il senso di comunità c’è, esiste e trova mille              cio un esempio: negli anni più duri per Ancona,
rivoli per esprimersi. Penso a tutto il mondo               anche dal punto di vista delle risorse economi-
dell’associazionismo e del volontariato, molto              che disponibili, abbiamo deciso di non tagliare
presente nella mia città. Una amministrazio-                mai un euro di spesa per il sociale già molto
ne ha il compito di riconoscere questa linfa                rilevante nel nostro bilancio. In quelle cifre ci
straordinaria, esaltarla e tenerla insieme per              sono le scelte che riguardano l’accoglienza,
amplificarne gli effetti. Oggi, per esempio,                l’assistenza alle persone più fragili, dal mondo
noi progettiamo tanti interventi di carattere               della disabilità a quello dei minori, degli anzia-
sociale mettendo attorno ad un tavolo tanti                 ni, delle donne vittime di violenza.
interlocutori: dalla Caritas, alle associazio-
ni di volontariato, le parrocchie, ma anche le                Le città sono il frutto della visione di chi le
associazioni di categoria o singole imprese.                abita e di chi le amministra. Com’è l’Ancona
Lavorare insieme consente di non disperdere                 del 2030 che ha in mente Valeria Mancinelli?

immaginario il desiderio di “far        zione del nuovo spazio. Abbiamo      Un gruppo di giovani donne
parte”, di “sentirsi parte” e il pia-   chiesto loro di esprimere i loro     avrebbe voluto aprire un asi-
cere di condividere. Si è messo         desideri sul quartiere e sui per-    lo nido nei Quartieri spagnoli,
in moto un processo che ha vi-          corsi professionali individuali,     dove non c’era mai stato. Abbia-
sto i giovani, dopo un periodo          quindi abbiam avviato percorsi       mo individuato il miglior esper-
di formazione e attraverso un           di formazione mirati con tutor       to sul tema, e ovviamente siamo
fare concreto, confrontarsi con         nazionali.                           andati a Reggio Emilia, offren-
il mondo del lavoro e partecipare                                            do a queste ragazze una prezio-
attivamente a tutte le fasi di cre-       Quale impatto ha avuto Fo-         sa occasione di formazione di
azione, progettazione e realizza-       qus sul quartiere e sulla città?     altissimo livello.
                                                                             Oggi nei Quartieri Spagnoli c’è
                                                                             un nido che accoglie 58 bam-
                                                                             bini ed è gestito da una coope-
                                                                             rativa di 9 donne che lavorano
                                                                             a tempo indeterminato. Il nido
                                                                             attrae, oltre i bambini del quar-
                                                                             tiere, quelli provenienti da al-
                                                                             tre zone della città. Questo ha
                                                                             innescato un inusuale mesco-
                                                                             lamento, che ha generato l’in-
                                                                             contro tra adulti appartenenti
                                                                             a condizioni sociali diversissi-
                                                                             me: “quartierani”, operai, inse-

                                                       10
Città

                                                                                  Il senso di comunità
                                                                                  trova mille rivoli
                                                                                  per esprimersi. Una
                                                                                  amministrazione ha il
                                                                                  compito di riconoscere
                                                                                  questa linfa, esaltarla
                                                                                  e tenerla insieme per
                                                                                  amplificarne gli effetti

Ancona vedrà realizzato quanto abbiamo proget-               inclusiva, capace di alimentare fiducia nel futuro.
tato con i cittadini nel nostro piano strategico: la
ricucitura del rapporto tra terra e mare. Una frat-          Cosa si può fare per garantire che la visione
tura che risaneremo con grandi interventi di ri-             sopravviva dopo il termine della sua esperien-
qualificazione per i quali abbiamo già acquisito             za amministrativa?
risorse per oltre 70 milioni di euro.                        Sperare di aver lasciato un buon esempio, un
E poi mi auguro che Ancona possa continuare nel              modello di riferimento da seguire, la consapevo-
suo percorso di sviluppo, di crescita. Il lavoro tie-        lezza che si possa fare buona politica costruen-
ne insieme tutto: non si tratta di avere solo una            do più che demolendo, e, soprattutto, praticando
città più ricca, ma anche una società più sana, più          più che dicendo

gnanti, professionisti e dunque      tenzialità che potrebbero anco-           to di modelli esportabili, ma di
un confronto foriero di trasfor-     ra essere sviluppate. In uno dei          esperienze e pratiche trasferi-
mazioni di comportamenti e sti-      primi incontri ci hanno chiesto           bili, per essere reinterpretate,
li di vita.                          quale fosse la nostra “theory of          tradotte, e quindi "tradite", per
                                     change”, cioè il progetto inizia-         altri modelli.
   I luoghi delle città cambia-      le che avevamo scritto e poi rea-
no funzione nel tempo. Quasi         lizzato. Noi all’inizio non aveva-           Come immagina i Quartieri
vent’anni fa, immaginare di          mo una teoria: avevamo avuto              Spagnoli tra dieci anni?
trasformare l’ex Istituto Mon-       un’intuizione, una visione. Ave-          Animati da un progetto diverso
tecalvario in uno spazio che         vamo certamente un obiettivo,             dal nostro, perché dovremmo
crea occupazione, aggregazio-        ma non avevamo un piano dise-             essere superati sostituiti da altri
ne e nuova vita era un azzardo.      gnato all’inizio. Abbiamo proce-          progetti che a partire dal nostro
Come siete riusciti a vedere         duto per adeguamenti progres-             producano altri e nuovi cam-
così lontano? Foqus è un mo-         sivi, seguendo le possibilità che         biamenti. Il nostro lavoro ha
dello esportabile?                   man mano si aprivano. Quello              come obiettivo l’emancipazione
Abbiamo proposto alla Colum-         che abbiamo imparato, anche               e l’autonomia dei cittadini dei
bia University di studiare il        confrontandoci con diversi casi           Quartieri Spagnoli. Non lavoria-
modello di Foqus, perché avver-      europei, è che si tratta sempre di        mo per creare dipendenze socia-
tivamo l’esigenza di un osser-       soluzioni locali. Ogni esperien-          li anche se positive, Foqus avrà
vatore esterno e scevro da ogni      za è unica perché determinata             svolto il suo ruolo fino e in fondo
coinvolgimento, per capire qua-      dal contesto e dall’esperienza            se determinerà le condizioni per
li sono gli errori che abbiamo       delle persone che la generano.            la crescita di tante altre esperien-
commesso e quali sono le po-         Credo si debba parlare non tan-           ze innovative come la nostra

                                                        11
Città                                        Fondazioni                                     Gen - Feb 2020

                                                                                                             ©Michele D'Ottavio
                                                                                        Le nuove OGR
                                                                                        riqualificate
                                                                                        e restituite
                                                                                        alla città da
                                                                                        Fondazione CRT

Vivere è convivere.
La città in trasformazione
  L         e città sono, inevitabilmente, un pro-
            dotto del loro tempo. Se pensiamo
            a Milano o Torino ricordiamo ine-
                                                          mente oltre 3 miliardi di euro per realizzare cir-
                                                          ca 20mila alloggi di housing sociale in tutta la
                                                          Penisola. Oggi sono attivi 137 progetti con 6.065
vitabilmente il loro passato di città industriali,        alloggi sociali già disponibili in Italia.
quando fabbriche e stabilimenti plasmarono la             Raccontarli tutti è, ovviamente, difficile ma ci
loro forma e identità. Se guardiamo alle stesse           sono alcuni esempi che possono aiutare a com-
città oggi, possiamo osservare gli enormi cam-            prendere meglio il valore dell’housing sociale
biamenti che sono avvenuti con il passare del             nel nostro Paese e il contributo delle Fondazioni
tempo. Parliamo di rigenerazione urbana, di               di origine bancaria.
housing sociale e di tutti quei progetti che pro-         Un caso particolarmente significativo è quello
pongono un nuovo modo di ripensare la città.              di “Cenni di Cambiamento”, realizzato a Milano
Una visione conforme alle necessità dei nostri            da Fondazione Cariplo. Si tratta del più grande
tempi: sostenibile e orientata al recupero di una         progetto residenziale realizzato in Europa con
dimensione umana, collettiva, a volte perduta             122 alloggi, proposti in affitto a canone calmie-
nelle grandi metropoli.                                   rato e con patto di futura vendita. Un progetto
Nel campo dell’housing sociale le Fondazioni di           che prevede una serie di servizi collettivi, spazi
origine bancaria sono state pioniere nel nostro           ricreativi e culturali oltre ad attività dedicate ai
Paese e, insieme a Cassa Depositi e Prestiti e            giovani, con l’obiettivo di creare le condizioni
ad altri partner, hanno mobilitato complessiva-           ottimali per la formazione di una rete di rapporti

                                                     12
Città

di vicinato solidale.                                     cuperato grazie all’intervento di Fondazione Crt.
Anche Firenze si è attivata in questo senso con           Con un investimento di 100 milioni di euro si è
66 alloggi ad affitto calmierato per giovani cop-         lavorato, infatti, per restituire ai cittadini uno
pie che saranno messi a disposizione quest’an-            spazio del passato dove immaginare il futuro, un
no, a dimostrazione di come l’housing socia-              luogo dove si produce cultura ed innovazione,
le sia un ottimo strumento per permettere alle            popolato da torinesi e turisti.
nuove generazioni di cominciare un percorso di            Un altro esempio virtuoso è quello di Cuneo,
indipendenza, intrapreso ancora troppo tardi in           con il bando “Distruzioni”, attraverso il quale la
Italia rispetto ai coetanei europei.C’è poi un al-        Fondazione propone di distruggere le brutture e
tro aspetto che racconta la volontà di cambiare           ripristinare la bellezza, coinvolgendo le comu-
il modo di intendere la città, ed è quello del re-        nità nella “presa in carico” del luogo, attraverso
cupero e della rigenerazione urbana, volta a pre-         processi di partecipazione.
servare e restituire valore alla storia che le no-        Le città sono prodotto del loro tempo e le Fon-
stre città conservano. Fra i casi di rigenerazione        dazioni sono al fianco di chi immagina i nostri
urbana, ad esempio, spiccano Officine Grandi              centri urbani come qualcosa di collettivo, che
Riparazioni, maestoso complesso industriale di            sappia valorizzare la memoria e permetta a tutti
fine Ottocento nel cuore di Torino, protagonista          di immaginare il futuro
della crescita della città per circa un secolo, re-

                            Abitiamo insieme ad Ascoli
Abitiamo Insieme, è il progetto
di housing sociale realizzato da
Fondazione Carisap, con la fina-
lità di recuperare, attraverso una
formula residenziale innovativa,
la dimensione sociale e comu-
nitaria tipica dei centri storici
delle città di provincia. Ad Ascoli,
infatti, sono attivi due progetti di
housing sociale, il primo in Corso
Di Sotto 10, il secondo a Palazzo
Sgariglia, nel centro di Ascoli. Nel
caso di Corso di Sotto 10 è stato
recuperato un complesso stori-
co risalente all’Ottocento per de-
stinarlo a giovani coppie a prezzi
contenuti includendo servizi e
spazi destinati al tempo libero,
all'aggregazione e alla socializza-    nel centro storico e affittando       za consumo del suolo. L'intero
zione. Nel secondo caso La Fon-        21 appartamenti a canone cal-         intervento di housing sociale è
dazione Carisap ha contribuito         mierato. L’operazione ha con-         basato sulla partecipazione atti-
a ristrutturare Palazzo Sgariglia,     sentito di perseguire gli obiettivi   va alla vita del condominio, con
nel centro di Ascoli Piceno, per       di housing sociale riqualificando     attività organizzate dai condomi-
realizzare un progetto di housing      un patrimonio della comunità,         ni che vanno dai corsi di cucina
sociale, riqualificando lo stabile     ripopolando il centro città sen-      ai laboratori creativi per bambini.

                                                       13
Città                                             Fondazioni                                   Gen - Feb 2020

Social housing: un nuovo
modello di abitare
Intervista a Paola Delmonte di Cdp Investimenti Sgr

  D         are una risposta con-
            creto al disagio abi-
            tativo di alcune fasce
                                        la “fascia grigia” di popolazio-
                                        ne, quella esclusa dal sostegno
                                        dell’Edilizia Residenziale Pub-
                                                                              per un programma che a regime
                                                                              traguarda 20.000 alloggi sociali
                                                                              ed 8.500 posti letto in residenze
della popolazione è lo scopo del        blica ma non per questo in gra-       universitarie e temporanee con-
social housing «ma non è il suo         do di soddisfare sul mercato le       venzionate.
unico obiettivo», spiega in que-        proprie esigenze abitative in
sta intervista Paola Delmonte,          presenza di un’offerta carente o         A che punto siamo con il
chief business development officer      inaccessibile ai budget familiari.    Piano nazionale di edilizia abi-
Cdp Investimenti Sgr che dal 2011       Le Fondazioni di origine banca-       tativa? Quali sono le aspetta-
si occupa di housing sociale.           ria hanno avuto un ruolo essen-       tive di sviluppo di housing so-
                                        ziale in questo processo, spesso      ciale sul territorio italiano per
   Perché Cdp 10 anni fa ha             come first mover e come porta-        i prossimi anni?
ritenuto importante dare im-            tori di precise istanze rivenienti    Quando si parla di Piano nazio-
pulso in Italia al settore dell’e-      dalla loro profonda conoscen-         nale di edilizia abitativa (PNEA),
dilizia residenziale locativa           za dei territori di riferimento.      di cui il sistema dell’Edilizia Re-
a canone calmierato? In che             Senza trascurare l’importante         sidenziale Sociale privata (ERS)
misura hanno contribuito e              apporto in termini di risorse fi-     fa parte, l’orizzonte si estende
contribuiscono le Fondazioni            nanziarie con cui le Fondazioni       a tutto il tema “casa”, sia quello
di origine bancaria?                    hanno contributo all’intero pro-      oggetto delle politiche pubbli-
Cassa Depositi e Prestiti (CDP),        getto. E’ così che si è sviluppato    che sia quello di appannaggio
di cui ricorrono quest’anno i 170       il movimento del social housing,      dei soggetti privati che operano
dalla nascita, è da sempre un’i-        che oggi muove 3 miliardi di          con logiche di interesse pub-
stituzione al servizio dei territori    euro di risorse, di cui 2 sotto-      blico. Sul fronte dell’interven-
e dell’economia sociale di mer-         scritti ed attivati da CDP con il     to pubblico, da qualche tempo
cato, un operatore nazionale al         Fondo Investimenti per l’Abitare      assistiamo con interesse ad un
fianco degli enti locali, una cin-      (FIA) e 1 sottoscritto o promosso     cambio di paradigma rispetto a
ghia di trasmissione tra il setto-      a livello territoriale in gran par-   dieci anni fa: allora la spesa pub-
re pubblico ed il settore privato       te dal sistema delle Fondazioni,      blica era in profonda ritirata dal
per stimolare quegli interventi                                               capitolo “casa”, oggi abbiamo
strategici e strutturali di cui né il                                         programmi pubblici come il Pia-
pubblico né il privato sarebbero                                              no Periferie o il Piano Rinascita
in grado di occuparsi autonoma-                                               Urbana che si propongono di
mente. E’ stato quindi naturale                                               agire in sinergia e con logica di
per Cdp una decina di anni fa                                                 co-finanziamento con i progetti
raccogliere l’istanza provenien-                                              privati. Questo può aiutare a te-
te dai territori, proprio per il tra-                                         nere alta l’attenzione verso il set-
mite delle Fondazioni di origine                                              tore del social housing e, più in
bancaria, di dare una risposta a                                              generale, verso la rigenerazione
quelle forme di disagio abitativo                                             urbana ad impatto sociale, dove
che interessavano soprattutto                   Paola Delmonte                si continua a registrare una do-

                                                        14
Città

Dieci anni fa Cdp ha
                                                                                    più diffuso – solo per citare le
                                                                                    principali cifre del movimento         Lacittàintorno
raccolto l’istanza                                                                  del social housing – sono tra i        Partire dalle periferie per
proveniente dai territori di                                                        principali obiettivi dell’Agenda       ritrovare l’identità della città,
dare risposta a quelle forme                                                        ONU 2030 per lo Sviluppo So-           iniziando dalla cultura. Si
di disagio abitativo che                                                            stenibile.                             condensa in poche parole
interessavano la “fascia                                                                                                   Lacittàintorno, il grande pro-
grigia” di popolazione                                                                 L’housing sociale, oltre a of-      getto di Fondazione Cariplo
                                                                                    frire una soluzione abitativa          per la rigenerazione urbana
                                                                                    per quella “fascia grigia” di          per favorire il benessere e la
manda robusta, soprattutto nei                                                      popolazione che non può per-           qualità della vita nella città, in
                                                                                                                           particolare nelle aree perife-
territori che esprimono un saldo                                                    mettersi una casa a prezzo di
                                                                                                                           riche, attraverso la partecipa-
positivo nei flussi di popolazio-                                                   mercato ma che non è neanche
                                                                                                                           zione attiva delle comunità
ne e con particolare riferimento                                                    idonea per accedere all'edili-         locali. Il programma nasce
all’edilizia residenziale temati-                                                   zia popolare, genera e/o rinvi-        nel 2017 e prende avvio in
ca, come quella universitaria gli                                                   gorisce le comunità?                   due quartieri “pilota”: Adria-
studenti fuori sede e per la cre-                                                   Certamente. Il movimento del           no/Via Padova e Corvetto/
scente popolazione degli anzia-                                                     social housing non si è posto          Chiaravalle rispettivamente
ni autosufficienti.                                                                 solo l’obiettivo di aumentare          nelle aree Nord-Est e Sud-
                                                                                    l’offerta abitativa accessibile alla   Est della città dove, accanto
    Nel Piano industriale 2019-                                                     “fascia grigia” della popolazio-       alle difficoltà, ci sono anche
2021 di Cdp grande enfasi è posta                                                   ne, ma si è fatto portatore di un      tante associazioni, coopera-
sul tema della sostenibilità: come                                                  vero e proprio “nuovo modello          tive sociali e gruppi informali,
                                                                                                                           desiderosi di promuovere il
si innestano i progetti di housing                                                  dell’abitare”, fondato sulla crea-
                                                                                                                           protagonismo delle comunità
sociale in questa chiave?                                                           zione di comunità coese e soli-
                                                                                                                           nello sviluppo delle aree con
Il movimento del social housing                                                     dali che trovano nelle relazioni       nuovi progetti artistici e di
nasce e si sviluppa per dare una                                                    umane una fonte importante di          aggregazione. Oggi il pro-
risposta al disagio abitativo in                                                    collaborazione e sostentamen-          gramma è in crescita grazie
termini di sostenibilità per le                                                     to in grado di auto-generare un        anche al coinvolgimento di
giovani coppie, le famiglie nu-                                                     nuovo welfare di comunità, che         attori diversi come istituzioni,
merose o monoparentali, gli stu-                                                    si affianca alle forme più tra-        imprese, studenti e artisti
denti fuori sede, gli anziani soli,                                                 dizionali di sussidiarietà in un       che stanno tutti insieme
gli immigrati regolari, laddove la                                                  processo olistico che migliora la      contribuendo ad allargare i
sostenibilità si misura concreta-                                                   qualità della vita ed il benessere     confini e ampliare il panora-
mente in termini di impatto del-                                                    nelle nostre città                     ma sociale ed economico del
                                                                                                                           territorio.
la voce “abitazione” sui budget
                                       Foto tratta da lacittaintorno.fondazionecariplo.it

dei fruitori del servizio abitativo.
Oggi la sostenibilità è un con-
cetto più ampio, che permea le
scelte di politica economica e i
driver della crescita e dello svi-
luppo delle economie occiden-
tali. In questo senso i progetti
di housing sociale si innestano
a pieno titolo nel solco della so-
stenibilità ed, anzi, in un certo
senso, ne sono stati i pionieri: la
riduzione delle disuguaglianze,
la rivitalizzazione delle peri-
ferie, l’accesso ad un welfare

                                                                                                     15
Housing sociale

      Percentuale di social housing sul
      totale delle abitazioni in Europa

          Olanda             30%
          Austria            24%
          Danimarca           21%
          Svezia              19%
          Regno Unito         18%
          Francia           16,5%
          Finlandia           13%
          Irlanda              9%
          Repubblica Ceca      8%
          Polonia              8%
          Belgio               7%
          Slovenia             6%
          Italia               4%
          Germania             3%
          Spagna               3%
          Estonia              2%
          Portogallo           2%
ll Fondo Investimenti per l’Abitare
 (fondo di fondi) movimenta complessivamente
 circa 3 miliardi di euro: 2 sottoscritti e attivati
 tramite il Fia, 1 sottoscritto o promosso a livello
                                                       3000
                                                        mln
 territoriale in prevalenza dalle Fondazioni di

                                                                                                        €
 origine bancaria nei fondi locali.

49,3%
                                                       Hanno sottoscritto il Fia
                                 6,9%                  (Fondo investimenti per l’Abitare costituito
                                                       da CDPI Sgr nel 2009):

            Fia                                           Cassa depositi e prestiti

                                 43,8%
                                                          Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

                                                          Banche, assicurazioni, casse di previdenza

                          Il programma del Fia prevede di realizzare
                             20.000 alloggi sociali e 8.500 posti letto

                                                                           20.000
                           in residenze temporanee e studentesche.
                             Finora sono stati consegnati oltre 6.000
                                    alloggi sociali e 4.300 posti letto.

                                                        85%
                                                        Percentuale di progetti di housing
                                                        sociale realizzati tramite il recupero
                                                        del patrimonio immobiliare preesistente.

                                                                      Fonti:
                                                                      -CDP Investimenti SGR
                                                                      -Housing Europe sito web (www.housingeurope.eu)
Città                                               Fondazioni                                    Gen - Feb 2020

Cambiare le città è possibile,
facciamolo insieme
Intervista a Florinda Saieva, fondatrice di Farm Cultural Park

  I        Dieci anni fa li han-
           no presi per pazzi, ma
           oggi si sono dovuti ri-
                                          eventi culturali, ha rigenerato il
                                          paese, trasformandolo in un polo
                                          di attrazione turistica. «Da mio
                                                                                 legittimamente, fortuna altrove.
                                                                                 Questo però rischia di continua-
                                                                                 re ad alimentare una spirale per-
credere. L’idea di creare un cen-         padre ho preso l’amore per l’ar-       versa per cui nessuno ha mai vo-
tro permanente dedicato all’arte          chitettura, mio marito è appas-        luto investire nella propria città,
contemporanea in un paese in              sionato di arte contemporanea          né si è reso protagonista in pri-
provincia di Agrigento doveva             – ci dice Florinda Saieva – e que-     ma persona di un’operazione di
sembrare alquanto visionario.             sto ci ha portati a vivere a Parigi,   riscatto. «Noi abbiamo voluto an-
Invece oggi è una sorprendente                                                   dare controcorrente – ribadisce
realtà, che ogni anno attira dall’I-                                             Saieva –: investire nella nostra
talia e dall’estero oltre 120mila         Farm è un polmone urbano               città, restituendo fiducia ai nostri
visitatori e che ha fatto decupli-        che ridà ossigeno alla città e         concittadini. Siamo partiti con
care l’offerta di posti letto in città.                                          un obiettivo ambizioso: trasfor-
                                          che ha restituito ai cittadini la
Siamo a Favara, un paese di                                                      mare Favara nella seconda attra-
30mila abitanti, a 6 km dalla Val-        dimensione della possibilità           zione della Sicilia meridionale,
le dei Templi. Qui nel 2009 Flo-                                                 dopo la Valle dei Templi! Il sito
rinda Saieva e suo marito Andrea                                                 archeologico di Agrigento dista
Bartoli hanno dato vita a “Farm           dove potevamo visitare mostre,         pochissimi chilometri e abbiamo
Cultural Park” un centro cultu-           musei, fiere e centri culturali.       immaginato che il flusso turisti-
rale che ha ripristinato alcuni           Però, quando ci siamo interroga-       co potesse essere facilmente at-
edifici abbandonati del centro            ti su dove volevamo costruire il       tratto verso Favara». Così, l’idea
del paese e, attraverso il mecca-         nostro futuro e dove far crescere      imprenditoriale di due favaresi
nismo delle residenze artistiche,         le nostre figlie, abbiamo prefe-       ha creato le condizioni perché
ha ospitato alcuni artisti inter-         rito tornare in Sicilia e restituire   anche molti altri concittadini ini-
nazionali, che hanno realizzato           alla nostra città tutto quello che     ziassero ad attivarsi per accoglie-
opere “site specific”, poi diventa-       avevamo imparato fuori».               re l’inaspettato flusso di visitato-
te parte integrante del paesaggio         Farm è nato come un centro cul-        ri. «Forse la comunità di Favara
cittadino. Questo, insieme a un           turale, ma oggi è «un polmone          non ha compreso completamen-
fitto calendario di esposizioni ed        urbano: un luogo che ridà ossi-        te il lavoro culturale che sta rea-
                                          geno alla città e che ha restituito    lizzando la nostra iniziativa, però
                                          ai cittadini la dimensione della       l’impatto economico che ha avu-
                                          possibilità». Questo della pos-        to sulla città è sotto gli occhi di
                                          sibilità è un concetto a cui Sa-       tutti. E il Farm non è neanche il
                                          ieva tiene moltissimo. Perché è        principale beneficiario del ritor-
                                          cresciuta in una città in cui non      no economico dell’operazione».
                                          c’era – e non c’è tutt’ora – nem-      Ora, a dieci anni dall’avvio di
                                          meno un cinema e la vita e gli         questa straordinaria avventura,
                                          stimoli culturali erano circoscrit-    è tempo di un primo bilancio e
                                          ti al capoluogo Agrigento. Oggi,       di immaginare il futuro. Il ruolo
                                          i giovani si trovano di fronte la      giocato dal privato per la riattiva-
                                          realtà di un paese immobile, che       zione della comunità può essere
          Florinda Saieva
                                          rischia la decadenza, e sono ten-      uno spunto per crescere anco-
                                          tati di abbandonarlo per cercare,      ra. Così, tra pochi mesi, nascerà

                                                          18
Città

Spab - Società per azioni buone:                           bini in piccole attività di rigene-
un’impresa sociale aperta a tutti                          razione urbana del territorio. Si
i cittadini di Favara, che potran-                         compone di laboratori di archi-
no diventare soci della città, ac-                         tettura, urbanistica, “storytelling
quistando azioni e conferendo                              territoriale” e “gaming urbano”.
immobili per usi sociali. «Così                            Accompagnati dagli esperti, i
gli abitanti potranno iniziare a                           bambini ripensano lo spazio del-
ripensare insieme il futuro del-      Il vero successo     la città in cui vivono, traducono i
la propria città, diventandone        di Farm è            loro desideri in realtà realizzabili
ognuno proprietario di un pez-        suscitare il senso   e trasformano i luoghi della loro
zo. Il vero successo di Farm è                             quotidianità con piccoli inter-
                                      di appartenenza:
suscitare il senso di appartenen-                          venti di riqualificazione urbana.
za: far riappropriare la comunità     far riappropriare    «Così facendo si riappropriano
della propria città!».                la comunità della    della città e iniziano a sentirla
E il successo di questo spazio è      propria città        come uno spazio veramente loro,
tale che oggi, oltre alle residenze                        di cui prendersi cura»
artistiche, attorno al Farm gravi-
tano anche una mostra biennale
di arte contemporanea, un festi-
val di architettura, una scuola di
politica e leadership per giova-
ni donne, una scuola di archi-
tettura per bambini. E proprio
quest’ultimo comincia ad essere
esportato fuori dal paese. Infatti,
all’interno delle iniziative finan-
ziate dal Fondo per il contrasto
della povertà educativa minorile,
in tre scuole a Favara, Palermo e
Roma è partito il progetto “P.ar-
ch - Playground per architetti di
comunità”, che coinvolge i bam-

                                                     19
Città                                         Fondazioni                                   Gen - Feb 2020

I luoghi come organismi viventi
Intervista allo scrittore Gianrico Carofiglio

U          n cielo azzurro «dila-
           gante», un maestrale
           «che spazza certe gior-
                                                                         Da ragazzo volevo semplicemen-
                                                                         te andarmene. Per ragioni di età
                                                                         e desiderio di vedere il mondo,
nate» e quelle strade «squadra-                                          diciamo: desiderio di avventu-
te e regolari in cui ogni angolo                                         ra. Ma anche perché la città del
sembra il punto di fuga verso un                                         passato (a cavallo fra gli anni
infinito pieno di promesse». È                                           Sessanta e l’inizio degli anni Ot-
la Bari di Gianrico Carofiglio, la                                       tanta) non era un posto troppo
città natale descritta dalla mano                                        ricco di stimoli e opportunità.
dello scrittore che conosce per                                          Poi, sono successe tante cose a
filo e per segno vicoli e odori di                                       me personalmente - sono anda-
un luogo che è diventato il vero                                         to via e sono tornato - e alla città,
protagonista dei suoi libri. Nei                                         che è diventata un posto mol-
romanzi dello scrittore ex ma-             Gianrico Carofiglio           to più interessante e anche più
gistrato, conosciuto soprattutto                                         bello. Oggi Bari e io abbiamo un
per la serie di racconti dell’av-    glio in questa intervista in cui    rapporto amichevole non senza
vocato Guerrieri, il luogo della     svela quali sentimenti lo leghino   qualche momento di diffidenza.
sua infanzia e dell’adolescenza      alla sua terra d’origine.           Forse è proprio questo a rende-
prende vita tra le righe del testo                                       re la città protagonista, oltre che
e diventa un’entità a sé stante,        Bari è una coprotagonista        ambientazione, di molti miei ro-
spesso spia delle emozioni de-       imprescindibile dei suoi libri:     manzi.
gli uomini che animano le trame      ogni vicolo, ogni pezzo di stra-
delle sue storie. «Oggi Bari e io    da, il tramonto, il buio in città     Quanto c’è di reale e di in-
abbiamo un rapporto amichevo-        è spia dello stato d’animo di un    ventato nel racconto della sua
le, non senza qualche momento        protagonista. Che rapporto ha       Bari?
di diffidenza», racconta Carofi-     con la sua città?                   Mi piace il racconto realistico,

                                                    20
Città

mi piace parlare di luoghi che il
lettore possa riconoscere o sco-
prire nel mondo reale. Al tempo
                                       Mi piace tenere il
                                       racconto dei luoghi
                                                                            Lo scrittore
stesso, però, mi piace inserire, in
questo racconto, realistico degli      in bilico fra realismo               e il magistrato
spunti d’invenzione pura - risto-      e una dimensione
ranti, librerie, palestre - che ten-   vagamente onirica
                                                                            Magistrato dal 1986,
gano il racconto dei luoghi in bi-
                                                                            Gianrico Carofiglio ha
lico fra vena realistica e momenti
                                                                            lavorato come pretore,
di straniamento.
                                       una chiave di lettura?               pubblico ministero
   La città prende forma nei           Sicuramente è una chiave di let-     e come sostituto
suoi libri ma rimane sempre            tura. Il libro nasce proprio come    procuratore alla Direzione
in un’atmosfera soffusa, inu-          una sorta di guida sentimentale      distrettuale antimafia
suale, come se la volontà fosse        alla città. La forma romanzesca,     di Bari. Esordisce nella
quella di descrive una città “so-      i personaggi, la loro storia sono    scrittura nel 2002 con
spesa”. Che volontà si cela die-       venuti dopo.                         il romanzo “Testimone
tro questa scelta stilistica?                                               inconsapevole” (Sellerio),
Quello che dicevo rispondendo             Rigenerazione urbana: un          con cui introduce
alla domanda precedente. Mi            tema attuale e tanto discusso.       le vicende del suo
piace tenere il racconto dei luo-      Come si può coniugare il re-
                                                                            personaggio più famoso:
ghi in bilico fra realismo e una       cupero degli spazi con la tutela
                                                                            l’avvocato Guerrieri, di cui
dimensione vagamente onirica.          della memoria dei luoghi e del-
                                       le tradizioni?                       racconterà le avventure
   “Né qui né altrove” è un libro      Credo che i luoghi vadano trattati   in una serie di romanzi.
diverso dai suoi famosi “legal         come organismi viventi. Asse-        Carofiglio ha inaugurato
thriller”: in queste pagine Bari       condando le loro naturali trasfor-   il legal thriller italiano,
di notte riporta alla memoria          mazioni, prendendosi cura delle      un genere letterario
dei protagonisti ricordi di odo-       entità materiali e della memo-       nato negli Stati Uniti,
ri, sensazioni, sogni passati. La      ria - le tradizioni, appunto - che   incentrato sulle storie
trama sembrerebbe un piace-            portano con sé, ed evitando di       di avvocati, pubblici
vole pretesto narrativo per rac-       trasformarli in realtà immobili      ministeri, giudici ed
contare la sua città. Può essere       come certi musei                     altre figure del mondo
                                                                            giudiziario.
                                                                            Tra i suoi numerosi libri
                                                                            ricordiamo “Il passato
                                                                            è una terra straniera”
                                                                            del 2004 (Rizzoli),
                                                                            "L'arte del dubbio" del
                                                                            2007 (Sellerio), "Né qui
                                                                            né altrove" del 2008
                                                                            (Laterza).
                                                                            Tra le più recenti,
                                                                            pubblicati da Einaudi
                                                                            troviamo: “Una mutevole
                                                                            verità” del 2014,
                                                                            “Passeggeri notturni” e
                                                                            “L'estate fredda” del 2016,
                                                                            “La misura del tempo”
                                                                            del 2019.

                                                       21
Città                                          Fondazioni                                            Gen - Feb 2020

Le comunità restituiscono
significato ai luoghi
Intervista al sociologo Flaviano Zandonai

                                                                                Centro Polivalente La Gloriette
                                                                                a Posillipo, una villa confiscata
                                                                                alla criminalità organizzata che
                                                                                ospita attività per ragazzi con
                                                                                disabilità. L'iniziativa è finanziata
                                                                                da Fondazione Con il Sud

 D          a oltre vent’anni si occupa di Terzo set-
            tore e impresa sociale, che studia come
            sociologo e facendo formazione. Recen-
                                                             sottoutilizzo generano un effetto catalizzatore ri-
                                                             spetto a una pluralità di soggetti che altrimenti non
                                                             avrebbero modo – e forse neanche volontà – di colla-
temente, insieme a Paolo Venturi, ha scritto “Dove.          borare per risolvere un problema che, letteralmen-
La dimensione di luogo che ricompone impresa e               te, si palesa agli occhi di tutti. Dall’altra la necessità
società” (Egea). Abbiamo intervistato Flaviano Zan-          di “provare a fare qualcosa” da parte di questi stessi
donai sul tema della rigenerazione comunitaria dei           soggetti, a fronte dei limiti o dei fallimenti di solu-
luoghi.                                                      zioni già attuate dalle istituzioni pubbliche, dalle
                                                             imprese di mercato e, non da ultimo, anche dalle
   Dal suo ultimo libro emerge che il nuovo uso              organizzazioni della società civile. In sintesi, si trat-
degli spazi abbandonati delle città può esse-                ta di un intento di rigenerazione che riguarda sia la
re una chiave per rispondere meglio ad alcune
delle principali sfide sociali della nostra epoca:
ricostruire coesione, creare lavoro, promuovere
                                                             Il vero radicalismo della rigenerazione
mobilità sociale. Come si realizza tutto questo?
                                                             non sta nell’atto generativo, ma in quello
Si realizza per una concomitanza di fattori che que-
                                                             della sua progressiva strutturazione
sti spazi contribuiscono, nel bene e nel male, a far
convergere. Da una parte l’abbandono, l’incuria, il

                                                        22
Città

dimensione materiale dello spazio sia le aspirazioni
di persone e organizzazioni a fare la differenza in
un contesto in cui le vecchie soluzioni sembrano
non funzionare più.

    Beni confiscati alle mafie, edifici di enti reli-
giosi non più utilizzati, demanio statale, caser-
me, stazioni dismesse possono essere trasforma-
ti in “hub comunitari”. Qual è il percorso?
Credo che il percorso muova, in primo luogo, dalla
creazione di coalizioni unite da intenti di cambia-
mento sociale, perché l’azione trasformativa è la
condizione per partire. Poi, credo che serva anche
pensare a elementi organizzativi e di governance                               Flaviano Zandonai
innovativi. Perché il vero radicalismo della rigene-
razione non sta nell’atto generativo, ma in quello           sui processi di costruzione e gestione comunitaria,
della progressiva strutturazione. Un caso interes-           dall’altro dovrebbe considerare tutti gli effetti spillo-
sante è, ad esempio quello della rigenerazione de-           ver inattesi che riguardano il contesto socio-econo-
gli asset ferroviari per scopi sociali. Ci sono state        mico nel quale il bene rigenerato insiste. Mi rendo
alcune esperienze interessanti di riuso da parte di          conto che questo approccio mette un po’ in crisi i
enti pubblici e soprattutto di enti di terzo settore e       modelli razionali-causali di valutazione, in quanto
imprese sociali, in particolare per farne help center        presuppone una certa dose di inatteso e indeter-
a favore di persone vittime di esclusione sociale.           minato che non può essere codificata ex ante per
Ci sono stati però altri casi in cui il processo di rige-    poi misurarne gli scostamenti. Però, d’altro canto,
nerazione è stato reso più complicato dal fatto che          credo sia indispensabile accettare la sfida, altrimen-
non si è riusciti a superare alcune rigidità rispetto        ti il rischio è che si valutino solo output o qualche
alla destinazione d’uso, ad esempio, delle stazioni          outcome a corto raggio, perdendo il bello della rige-
impresenziate. Il fatto che il trasferimento a enti so-      nerazione, ovvero l’impatto sociale sulle comunità
ciali implichi il fatto di non potervi svolgere attività     e sui contesti.
di natura commerciale limita il potenziale di rige-
nerazione non solo in termini economici, ma anche               Il concetto di comunità non è neutro: esistono
sociali. Non a caso ci sono alcune nuove esperienze          comunità chiuse e rancorose ed altre aperte e in-
in tal senso come quella della stazione ferroviaria          clusive. Come si attivano processi di trasforma-
di Rovereto in Trentino dove la sfida dell’ibridazione       zione verso l’apertura delle comunità?
tra settori di attività e modelli economici è invece         Credo che la principale capacità comunitaria – sia
stata abilitata grazie anche alla capacità gestionale e      essa autogestita o supportata – sia la gestione dell’a-
di lobby dei soggetti gestori riuniti intorno al collet-     pertura. Questo significa non essere impermeabili
tivo de La Foresta.                                          rispetto al contesto, ma neanche aperti in maniera
                                                             indiscriminata, pena il rischio di veder disperdere
   Come si valuta l’impatto sociale di un pro-               ogni identità dei luoghi. Da questo punto di vista
getto di rigenerazione urbana? Non sarà il                   le soluzioni sono basate su due fattori fortemente
tempo di cominciare a parlare di “rigenera-                  interrelati: il primo è quello della regolazione e il
zione comunitaria”?                                          secondo quello della “capacità conversazionale”. Le
Esagerando un po’ si potrebbe sostenere che la ri-           norme, infatti, scaturiscono e sono applicabili nel-
generazione o è comunitaria o non è. Come ricorda            la misura in cui esiste un tessuto di relazioni molto
l’economista Rajan, le comunità sono ormai un ter-           legato alla vita quotidiana che da una parte le fa sca-
zo e imprescindibile pilastro delle nostre società e         turire e dall’altra le mette alla prova. Senza questo
non semplicemente la stampella di Stato e mercato            duplice meccanismo l’informalità non regge alla
che interviene in caso di fallimento di questi ultimi.       prova della crescita e, all’opposto, le norme diven-
La valutazione dovrebbe concentrarsi, da un lato,            tano autoreferenziali

                                                            23
Puoi anche leggere