BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX

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BRESCIA LIFE

                                     IN COVER

                   LeXGiornate raccontano
               DOLOMITE FRANCHI
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BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX
B-LIFE ∙ EDITORIALE

NUMERO 211 / LUGLIO 2019

“ECCOCI
A luglio”
Ed eccoci arrivati a luglio, mese
dedicato ai saldi estivi e alle prime
grandi partenze per le vacanze estive.
In città, caldo permettendo, le persone
escono e si incontrano nelle piazze, in
provincia sono cominciate le varie
sagre, che attirano sempre più turisti.
In questo numero troverete gli eventi
che hanno caratterizzato il mese di
giugno.

FRASE | AFORISMA | CITAZIONE

                 “    Un’estate è sempre eccezionale,

                                         ”
                      sia essa calda o fredda,
                      secca o umida.

                      GUSTAVE FLAUBERT

         1
BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX
B-LIFE ∙ SOMMARIO

    COVER
 4 LeXGiornate raccontano
   Dolomite Franchi
                                   04
    CITTÀ
 6 Roberta Falco

    LA BRESCIANA MALMOSTOSA
 8 Veronica Pede

    A ME GLI OCCHI
10 Francesco Tarsia

    PEOPLE
12 Pierluigi Perini

    ARTE
13 Si alza il sipario sulla
   mostra “Donne”

    GIRANDOLAR(T)E
14 Lorenza Giovanelli

    SPECIALE
18 Vacanze

    SPECIALE
24 Appuntamenti in Rifugio

    DIARIO
26 Day by Day

    TERRITORIO
                                   14
32 Brescia da fare
                                              41 BRESCIA LIFE EVENTS
    SAVE THE DATE
36 Appuntamenti in città
   e provincia

    BRESCIA IN BACHECA
                                              42 De Pictura
54 Offerte di lavoro                          44 Festa della Musica
    LA VOCE DELLE STELLE                      48 30 anni di Petite Photò
55 Oroscopo
                                              50 Cantine Olivini
    IL GRAFFIO
56 Alessandro Marelli

                                      2
BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX
B-LIFE ∙ SOMMARIO

04                        08
     12                                                 Editrice:
                                                       Publimax
                                                  Sede legale:
                                     Brescia Piazza Tito Speri, 5

     26
                                        Direttore responsabile:
                                            Francesco Salvetti

14                        18
                               francesco.salvetti@publimax.eu

                                         Consulente editoriale:
                                                Massimo Boni

                                   Coordinamento pubblicità:
                                                  Carlo Boni
                                     carlo.boni@publimax.eu

                                     Impaginazione e grafica:
                                             Eleonora Raschi

24                        32
                                            Hanno collaborato:
                                                Tiziana Adamo
                                            Massimo Cominetti
                                                 Roberta Falco
                                                Lucia Marchesi

     36
                                             Alessandro Marelli
                                                     Silvia Marelli
                                                    Enrica Ottelli
                                                Veronica Pede

                                                        Stampa:
                                           Tipolitografia Pagani

42                        44
                                                   Passirano (Bs)

                                   Amministrazione Pubblicità:
                                                     PUBLIMAX
                                        Via XX Settembre, 30

     56
                                              Tel. 030 3776552
                                               Fax 030 280323
                                                25122 Brescia

                                     E-mail: info@publimax.eu
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48                        50
                                     Autorizzazione Tribunale di Brescia
                                             N° 53/2000 del 11/11/2000

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B-LIFE ∙ COVER

         CELEBRAZIONI A MARONE IL 12 E IL 13 LUGLIO PER IL CENTENARIO DELL’AZIENDA

LeXGiornate RACCONTANO
  Dolomite Franchi
                   “
                                                                                                                ”
                   “La vita ha due doni preziosi: la bellezza e la verità.
        La prima l’ho trovata nel cuore di chi ama, la seconda nella mano di chi lavora”.

Quella mano forte, dura, segnata
dal tempo e dalla fatica, quella
mano dalla stretta energica, mai
doma e piena di vita è la mano di
tutti i lavoratori che fin dal primo
giorno, con il loro impegno, la
loro perizia e la loro dedizione,
hanno scritto la storia di Dolomite
Franchi.

                                                                                                                Foto di gruppo.

                                               Una storia lunga e preziosa, viva e vivida, memore del suo passato ma al
                                               tempo stesso già proiettata nel futuro: grazie alla collaborazione con LeX-
                                               Giornate, che ha curato il progetto artistico, questa storia sarà interpretata
                                               attraverso il linguaggio dell’arte, creando un dialogo inedito, multiforme e di
                                               grande suggestione pronto a concretizzarsi in una serie di iniziative che ve-
                                               nerdì 12 e sabato 13 luglio culmineranno proprio nel cuore di Dolomite Fran-
                                               chi, a Marone: la cava Bagnadore, all’interno dell’azienda, sarà infatti il teatro
                                               naturale che farà da sottofondo alle esibizioni di Daniele Alberti (venerdì,
                                               alle 21.45; “Dolomite Franchi: una storia a colori”, il titolo dello spettacolo) e
                                               al concerto di Ezio Bosso con la sua Europe Philharmonic Orchestra (saba-
                                               to, alle 21.30). Direttore d’orchestra, compositore, “pianista all’occorrenza”
                                               come ama definirsi, dopo aver portato oltre centomila spettatori nei migliori
                                               teatri con il suo recital per pianoforte Bosso sarà qui impegnato proprio nel-
                                               la riconquistata veste di direttore d’orchestra, dopo alcuni anni di forzata
                                               pausa. Parallelamente, nello stesso fine settimana la sala polivalente di villa
                                               Vismara, sempre a Marone, ospiterà il vernissage della mostra fotografica di
         Il direttore della Dolomite Franchi   Roberto Predali sull’intreccio di vicende che legano a doppio filo la Dolomite
                        Alessandro Romano.     Franchi al paese e la presentazione del libro “Dolomite Franchi: una Fab-

                                                         4
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                                                                                               territorio. Non è poco, non è stato e non
                                                                                               è facile, ma insieme ci siamo impegnati
                                                                                               e continueremo a farlo…”. Dicono che
                                                                                               rocce e minerali siano i narratori più an-
                                                                                               tichi. Dolomite Franchi e la sua storia ne
                                                                                               sono la riprova, nonché la testimonianza
                                                                                               più vivida. Tracce profonde, scavate nel-
                                                                                               la materia, da sempre fonte d’ispirazione
                                                                                               per l’arte: la materia infatti evoca atmo-
                                                                                               sfere “telluriche”, genera connessioni,
                                                                                               stimola tutti i sensi trasportandoli verso
                                                                                               nuove dimensioni: ecco perché ciascuno
                                          Daniele Alberti, direttore artistico del progetto.   dei due spettacoli sarà preceduto (alle
                                                                                               20.30) da un “viaggio multisensoriale”
                                                                                               (musiche e “landscape cinematici” a
                                                                                               cura di Jay Perkins, progetto di Paolo
                                                                                               Cattaneo e Giovanni Battagliola) all’in-
                                                                                               terno degli spazi di Dolomite Franchi,
                                                                                               che dallo stabilimento, attraverso una
                                                                                               galleria lunga 200 metri, sbucherà nella
                                                                                               cava Bagnadore generando affascinan-
                                                                                               ti sinestesie. E guidando il pubblico in
                                                                                               questo percorso emozionale alle origini
                                                                                               di Dolomite Franchi: frammenti di pura
                                                                                               bellezza scritti nella roccia e destinati a
                                                                                               durare per sempre. “Raccontare storie,
                                                                                               attraverso la musica, la cultura, l’arte,
                                                                                               rappresenta da sempre lo stimolo vita-
                                                                                               le per ogni progetto targato LeXGior-
                                                                                               nate” spiega Alberti, direttore artistico
                                                                                               del progetto. “L’ ‘incontro’ con Dolomite
                                                                                               Franchi si è tradotto in una sfida estre-
                                                                                               mamente stimolante. Partendo dai cin-
                                                                                               que parametri della creatività abbiamo
                                                                    Il Maestro Ezio Bosso.     disegnato un percorso che interpreterà
                                                                                               i primi cento anni di Dolomite osservan-
                                                                                               doli da una prospettiva diversa. Nuova.
brica, un paese”, scritto dal giornalista        prenditoriale nata alla fine della prima      Dinamica. In equilibrio fra tradizione e
Camillo Facchini con lo stesso Predali.          guerra mondiale; essere stati un posto di     avanguardia, fra passato, presente e fu-
“Cento anni rappresentano certamente             lavoro sicuro per mille laboriose persone     turo: la “vita” della fabbrica, i suoi suoni
un traguardo importante, una preziosa            del nostro bel lago, tanti sono gli uomini    i suoi volti e le sue fasi, la fisicità della
eredità che siamo chiamati ad onorare            e le donne che in questi cento anni han-      materia, animeranno queste due serate
nel migliore dei modi, ma soprattutto            no varcato il nostro cancello; aver saputo    di musica e contaminazioni, esplorando
una linea di partenza per i nostri figli e       reagire quando la natura si è dimostra-       al contempo l’incrocio fra due mondi –
i nostri nipoti, un impegno che è stato          ta avversa danneggiando seriamente lo         industria e cultura, appunto - apparen-
preso da chi ci ha preceduto, orgoglio-          stabilimento che in breve tempo è stato       temente lontani eppure mai come oggi
samente confermato da noi oggi con la            restituito alla produzione; essere stati in   così vicini”. Per entrambi gli spetta-
volontà di passarlo come ideale testimo-         grado di comprendere ed assecondare           coli Dolomite Franchi mette a dispo-
ne alle generazioni che ci seguiranno”           lo sviluppo di cui ha goduto la siderur-      sizione un numero limitato di posti
sottolinea alla vigilia Alessandro Roma-         gia; essere stati capaci di maturare e di     che dovranno essere necessariamente
no, direttore di Dolomite Franchi. “Su-          mettere in atto in un insieme di buone        prenotati scrivendo entro martedì 9
periamo questo significativo traguardo           pratiche che son l’espressione di qualità,    luglio all’indirizzo
fieri di alcuni elementi distintivi dei quali    ricerca, innovazione; ma oltre ogni cosa      info@associazionesoldano.it.
non possiamo che essere orgogliosi: aver         essere depositari di un capitale umano        Ingresso libero fino ad esaurimento
saputo dare continuità ad un’idea im-            elevato, espressione del saper fare e del     posti (www.lexgiornate.com)

                                                                     5
BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX
B-LIFE ∙ CITTÀ
                                                            di Roberta Falco

             QUEL PONTE SUL
              fiume Mella
                                                                               A SCUOLA CON MARTI
A parte la presenza di un ponte e di un fiume,                                              di Marti Rosso
l’analogia con la pellicola del ’57 di David Lean
si smorza sul nascere. Non ci troviamo in Birmania e                     La scuola è un microcosmo creato per
non ci sono in ballo giapponesi, inglesi e americani.                    noi allievi, arboscelli in coltivazione.
Il fiume non si chiama Kwai e neppure c’è qualcuno                       È per noi: senza di noi non ci sarebbe.
che vuole fare esplodere il ponte (per fortuna). Non ci
deve transitare sopra la ferrovia, non è un esempio                    Il lavoro di gruppo. Alle elementari capita (qualche vol-
di ingegneria, anche se ci passa sopra, comunque,                      ta), alle medie è più in voga, ma alle superiori quella
quotidianamente tanta e tanta pazzia (Pazzia!                          del lavoro di gruppo sembra una pratica sconosciuta.
Pazzia!).                                                              Ok, la mia è un’esagerazione: occasionalmente, viene
                                                                       affidato qualche lavoro di gruppo, tuttavia l’impressio-
                                                                       ne generale è che sia sottovalutata come modalità,
                                                                       guardata con un certo snobismo, ma in un mondo che
                                                                       tende all’individualismo, io credo che in un ambiente
                                                                       formativo quale la scuola sia davvero importante sfrut-
                                                                       tarla di più.
Stiamo scrivendo del ponte in località Stocchetta che                  A confronto. Lavoro puramente individuale: è solipsisti-
collega Brescia al ridente borgo di Collebeato. Il ponte sul           co e, nel contesto classe, competitivo (al punto di favo-
fiume Mella, appunto. Da quasi due anni, è chiuso al doppio            rire lo sviluppo dell’antagonismo personale). Lavoro di
senso di marcia, ai carichi pesanti e alle persone pensanti,           gruppo: si basa sulla relazione collaborativa, senza però
per motivi di usura e sicurezza. Ci hanno messo due ser-
                                                                       escludere una certa competizione (tra gruppo e grup-
penti di new jersey di plastica dura per stringere la carreg-
                                                                       po), la quale però - poiché i gruppi non dovrebbero mai
giata e assicurare il senso alternato.
                                                                       essere uguali, ma variare di volta in volta – anziché con-
Francamente (ma molto francamente) non sono interes-
                                                                       durre a un antagonismo nocivo, favorisce lo sviluppo di
sata ai tempi di ristrutturazione, a dare addosso
                                                                       una certa sportività, solitamente accompagnata della
a quello o questo ufficio tecnico e non sono neppure in-
                                                                       capacità di accettare la sconfitta (capacità che i gio-
teressata alla polemica ricorrente per il vento che spazza
                                                                       vani d’oggi, si dice, non hanno molto sviluppata). W il
via i due serpenti di new jersey di plastica dura. Non sono
                                                                       gruppo, insomma.
in polemica per un cantiere che non parte, nonostante lo
sblocca cantieri e quota cento.
Sono piuttosto interessata alla fauna umana ultra-mecca-
nica che vi transita sopra e che ancora una volta manifesta
le meschine pulsioni di onnipotenza. Così il ponte che
dovrebbe essere simbolo di unione tra le comunità e colle-
gamento culturale, diventa campo di battaglia per l’eserci-           non esercitare un qualsiasi diritto è da deficienti, da poveri
zio dei diritti. Arrivano sparati come fusi gli automobilisti         minchioni buonisti. La cortesia non ha spazio nel senso uni-
dalla Stocchetta lanciati nel rettilineo di via Capretti, tanto       co alternato ed è l’apoteosi del… adesso tocca a me!
loro hanno la precedenza nell’infilarsi sul budello. E guai           Porterebbe più utilità e meno pena la posa di un ottimo se-
se qualche vecchietta su qualche auto vecchietta azzarda              maforo a doppio faro, che regoli con freddezza il passaggio,
ad imbucare il ponte sotto-giungendo da Collebeato. No,               togliendo il privilegio agli automobilisti di lasciarsi andare
giammai! La precedenza è dell’autovettura che provie-                 alla calma del transito.
ne dalla città che, per giusta ragione, pretendere la strada          Penso che gli amministratori stiano procrastinando il ripri-
e reclama che la corsia sia libera come una prateria, altri-          stino della viabilità corretta allo scopo svolgere una sorta di
menti ne va dell’esercizio sacrosanto del diritto di vivere. E        esperimento sociale. Chissà se con la lungaggine dei lavori,
guai se si concede il passo per gentilezza a colui che pro-           il dovere della prudenza prenderà il sopravvento sull’insop-
viene senza la precedenza. Arriva una sonora strombazzata             portabile certezza del diritto. Così, giusto per ricordarci
da dietro e parolacce dalle parti perché, al giorno d’oggi,           che siamo ancora umani e non solo automobilisti.

                                                                  6
BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX
BRESCIA - DOLOMITE FRANCHI LEXGIORNATE RACCONTANO - PUBLIMAX
B-LIFE ∙ LA BRESCIANA MALMOSTOSA
                                                              di Veronica Pede

                           IL BELLO
                         DEL mattone
                      “   Anzi, del mattoncino: con la Lego che si compra Gardaland,
                          nostra proposta per far costruire a loro anche il nuovo stadio.
                                                                                                              ”
     E chi l’ha detto, bella gente,
    che le Multinazionali sono
         tutte brutte e cattive?
   Prendete questa qui, la Merlin
     Entertainments. Il nome
    spettacolare, foriero di chissà
  quali prodigiosi artifici e magie,
   preannuncia che è proprietaria
di Gardaland, ma oltre al “nostro”
   parco col draghetto Prezzemolo
  possiede anche i musei delle cere
di Madame Tussauds, la ruota
      panoramica di Londra,
 il London Eye, ed i Legoland,
         i parchi divertimento
        del leggendario brand.

Com’è come non è, la Merlin sta per es-          lungo: non è che gli potremmo affidare      in casa. Male perché sdogana il fatto che
sere comprata, o forse fatta sparire con         la realizzazione del Nuovo Stadio           allo stadio ci si vada in auto, anziché in
un “abracadabra” plurimiliardario, da tal        Rigamonti? Secondo me ci guada-             Metro, o in bici.
“Kirkbi” (delizioso nome da orsetto              gnerebbero tutti. Il progetto del “nuovo”
parlante) che è direttamente proprieta-          stadio, o meglio della nuova ristruttu-     Quindi, ecco la mia proposta: Kirkbi l’Or-
ria di Lego. Anch’io, in effetti, sarei pro-     razione, prevede infatti la collocazione    setto Parlante ci vende qualche tonnel-
prietaria di Lego, probabilmente anche           di tribune tubolari davanti alle            lata di Duplo e li usiamo per realizzarci
voi: ma Kirkbi non possiede le semplici          vecchie. Le foto sono carine (come ogni     le tribune, al posto del dozzinale “tubo-
scatolette, come noi. Loro ne hanno              rendering ben fatto, peraltro) ed anche     lare”. Buttiamo giù la vecchia piscina
montagne, mari, foreste, basi spaziali,          la definizione utilizzata per presenta-     ma, ed ecco la genialata, anziché farci il
Morti Nere, tutte di mattoncini.                 re l’operazione. Si parla di “stadio        solito schifo di parcheggio, ci piazziamo
Chissà come vogliono organizzarsi con            all’inglese”, con gli spettatori molto      l’OrtoBruco, che scarrozza i tifosi ai loro
le montagne russe, se le realizzeranno           vicini al campo da gioco, proprio perché,   posti. E magari, scarrozzandoli, li ad-
con i mattoncini della serie Technics o          a causa dei costi elevati, non si intende   dolcisce un tantino. Hmmm. A questo
se useranno quelli della Duplo… fossi in         smantellare la vecchia struttura ma ap-     proposito sarà meglio aggiungere una
voi ci farei attenzione. Quanto a me, la         punto aggiungere le strutture tubolari.     Variante in corso d’Opera: sono da col-
mia propensione alle emozioni forti non          Curiosamente, l’unica azione strutturale    locare ALMENO TRE stabiottini per la
è mai andata oltre l’Ortobruco sicché            è quella relativa alla demolizione della    vendita di zucchero filato, mele
sono piuttosto tranquilla.                       vecchia piscina per farci un parcheggio.    caramellate e waffle al cioc-
                                                 Male, molto male, dico io che, abitando     colato. Hai voglia, se no, ad addolcire
Certo che, a questo punto, varrebbe              a Mompiano, so bene cosa vuol dire tro-     gli Ultrà del Brescia…
la pena di proporre a Kirkbi l’Orsetto           varmi le auto parcheggiate praticamente
Parlante un piccolo insignificante al-           sul pianerottolo quando il Brescia gioca

                                                                    8
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                                                                                  D’ESTATE
   IL MEGLIO TIERA                                                                          STAGIONE
                                                                                  FRUTTA DI
   DELLA COS A                                                                    LE RICETTE

                                                           P'Irtailim i
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    I PRIMI PIAT

                                                             d      a

                                                                 TANTISSIME
                                                                 RICETTE
                                                                 SEMPLICI
                                                                 E CREATIVE
                                                                   E   PUBLIMAX
                                                      É UN’EDIZION
B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI
                                                           di Francesco Tarsia

                                             LA MENTE E LE PROFEZIE AUTOAVVERANTI

       Attento a cosa pensi!
SEI IL MIGLIOR PROFETA DI TE STESSO
        “   “L’universo è cambiamento, la nostra vita è frutto dei nostri pensieri” (Marco Aurelio)
                                                                                                                                   ”
                                                 In altri termini le nostre aspettative sugli    “profezia” si auto avvera noi riceviamo
                                                 altri influenzano profondamente il loro         un feedback di rinforzo che aumenta
                                                 comportamento.                                  l’efficacia del meccanismo di volta in
                                                 Si tratta di un meccanismo studiato e           volta.
Ti è mai capitato di pensare qualcosa,           molto conosciuto fin dall’antichità. In         Per tornare al nostro esempio, dopo
dirti una frase e poi questa si avvera?          epoca moderna, nel 1968 lo psicologo            che la professoressa mi ha interrogato,
Capita ogni tanto giusto? Pensa                  sociale Robert Rosenthal e la sua               le frasi tipiche che dirò a me stesso sa-
che ad alcune persone capita anche               collega Lenore Jacobson hanno ef-               ranno: “ecco lo sapevo!”, “me lo sentivo”,
piuttosto spesso.                                fettuato un esperimento che è diventato         ecc. e queste avranno effetto di rinforza-
“Oggi sarà una giornata pessima!”,               famosissimo.                                    re il fenomeno.
“non riuscirò a portare a termine                I due ricercatori si sono recati in una         Purtroppo quando non è consapevole,
questo lavoro”, “sono certo che il prof          scuola elementare e hanno fatto dei             utilizziamo questo effetto per generare
oggi interrogherà proprio me”.                   finti test sull’intelligenza dei bambi-         profezia negative generando risultati
                                                 ni. Finiti i test hanno segnalato alle in-      spiacevoli che sarebbe meglio evitare.
                                                 segnanti che alcuni bambini, sulla base         In questo caso si parla di effetto Golem.
                                                 di questi test, avevano le potenzialità di      L’effetto Pigmalione viene utilizzato in
                                                 veri e propri geni. Come detto i test era-      ambito sportivo per rinforzare caratteri-
                                                 no finti e i bambini segnalati erano stati      stiche vincenti ed aumentare le presta-
                                                 scelti a caso.                                  zioni, o in abito aziendale per valorizzare
Frasi o pensieri di questo tipo sono             Trascorso un anno, i due sono ritornati         persone appartenenti al proprio team di
estremamente comuni e, come abbiamo              alla scuola e hanno verificato che i ragaz-     lavoro e ovviamente, in ambito scolasti-
detto ognuno di noi ha fatto l’esperienza        zini che avevano segnalato come geni,           co.
del fatto che queste “profezie”, in alcuni       erano effettivamente i migliori tra tutti       Impariamo a immergerci in possibilità
casi, si avverano.                               gli allievi.                                    positive e di realizzazione perché questo
Quando questo accade non è, almeno               Le aspettative che si erano generate ne-        ci aiuterà concretamente a realizzarle.
fino a prova contraria, espressione di po-       gli insegnanti avevano modificato il loro
teri paranormali o tecniche divinatorie e        comportamento verso quei ragazzi e ne
neanche del caso.                                avevano migliorato le prestazioni.
Si tratta invece di un fenomeno psi-             In particolare gli insegnanti erano stati
cologico assai frequente: parliamo               influenzati su quattro punti:
dell’Effetto Pigmalione.                         • Climate Factor: erano maggior-
Questo effetto è chiamato anche della                 mente predisposti a realizzare un cli-
profezia che si auto-avvera.                          ma costruttivo con gli allievi segnala-
Se siamo convinti di qualcosa è molto                 ti.
probabile che inconsciamente ci met-             • Input Factor: erano propensi a
tiamo nelle condizioni per cui questa si              fornire maggiori informazioni.
avveri.                                          • Response Opportunity: era-
Per stare all’esempio della insegnante                no più propensi all’ascolto.
che mi interroga, paradossalmente sarò           • Feedback: accettavano più fa-
proprio io che, pur temendo l’interroga-              cilmente risposte non adeguate e
zione perché non ho studiato, metterò in              rispondevano ad esse in maniera de-
atto una serie di azioni e comportamenti              cisamente più costruttiva.
che “indurranno” l’insegnante ad inter-          Questo esperimento, insieme a molti al-
rogarmi.                                         tri dimostra come le aspettative in-
Sembra incredibile ma è così. Questo             fluenzano in maniera determinante                Francesco Tarsia Responsabile didattico
processo, non solo influenza in maniera          il nostro e l’altrui comportamento.                             della scuola di ipnosi olistica
importante il nostro comportamento,              Inoltre esiste un preciso meccanismo           www.ipnosi-olistica.it - centroiltao@gmail.com
ma anche quello degli altri.                     di loop per cui ogni qual volta la nostra

                                                                     10
B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI

                    PRENDITI CURA
                   DEL tuo cervello!
         ““Il cervello: se lo coltivi funziona. Se lo lasci andare e lo metti in pensione si indebolisce.
    La sua plasticità è formidabile. Per questo bisogna continuare a pensare” (Rita Levi Montalcini)
                                                                                                                                       ”
                                                                         3. SMETTI DI FUMARE: banale? Forse ma profonda-
                                                                             mente vero. Il fumo aumenta sensibilmente i rischi di decli-
                                                                             no cognitivo. Lo stesso ovviamente vale per qualsiasi forma
Alcuni mesi fa mi sono imbattuto in bell’articolo di                         di dipendenza (sia fisica che psichica).
una importante associazione che si occupa di ricerca e                   4. PRENDITI CURA DEL TUO CUORE: esistono evi-
cura dell’Alzheimer (Alzheimer’s Association), nel quale                     denze che i fattori di rischio di patologie cardiovascolari
venivano elencati una serie di consigli per mantenere                        come l’obesità, la pressione alta o il diabete, influenzano in
in salute il nostro cervello come prevenzione per                            maniera determinante funzioni cognitive e giovinezza del
questa tremenda malattia.                                                    cervello.
                                                                         5. PROTEGGI LA TESTA: impatti ripetuti o violenti alla
                                                                             testa crearono micro (o macro) lesioni che nel tempo pos-
                                                                             sono degenerare e creare problemi seri e patologie. Cer-
                                                                             chiamo quindi di proteggere la testa quando andiamo in
Vorrei riproporre ai lettori di BresciaLife questi ottimi e                  bici o facciamo attività sportiva.
importanti consigli perchè sono fermamente convinto che essi             6. MANGIA CIBI DI QUALITÀ: abbiamo la grande for-
siano suggerimenti estremamente utili per tutti.                             tuna di vivere nel paese dove si mangia meglio al mondo.
L’Alzheimer è una malattia degenerativa, nonostante la ricer-                Nutriamoci con cibi di qualità, verdure e frutta di stagione.
ca stia facendo passi enormi ancora non è possibile invertire                Questo apporto di nutrienti (vitamine, proteine, ecc), non
questo processo e non si conoscono del tutto le cause che por-               solo aiuta il cervello a mantenersi in forma, ma ci offre la
tano ad ammalarsi.                                                           possibilità di godere degli ottimi sapori della nostra meravi-
Ecco che diventa molto utile la prevenzione, ossia la                        gliosa tradizione culinaria.
capacità di prendersi cura del proprio cervello quando si è an-          7. DORMI BENE: fondamentale è il sonno. Sia nel suo
cora sani.                                                                   aspetto quantitativo (è fondamentale dormire un numero
Siamo abituati a prenderci cura del corpo andando in palestra,               congruo di ore in relazione alla nostra età e alla attività che
facendo sport per mantenerci in forma (sopratutto in questo pe-              svolgiamo), sia nell’aspetto qualitativo: dormire comodi, in
riodo dell’anno per prepararci alla famigerata prova costume).               un modo confortevole, senza essere disturbati da fonti di
Di rado invece ci prendiamo cura del nostro cer-                             rumori (cellulari, ecc) e con le vie respiratorie libere (al
vello. Eppure rimane la nostra centralina più impor-                         fine di evitare apnee notturne).
tante e dovrebbe essere una priorità volerla mantenere al                8. SALUTE MENTALE: ansia, stress o depressione sono
meglio delle sue possibilità.                                                sintomi che non andrebbero sottovalutati e che vanno af-
Ecco quindi dieci consigli pratici che sicuramente possono aiu-              frontati con l’aiuto di supporti specialistici. In alcuni casi
tarci in questo senso a mantenere un cervello (e non solo) il                problemi di salute mentale possono collegarsi o causare
più sano e longevo possibile:                                                (nel tempo) un declino cognitivo.
1. FAI ATTIVITÀ FISICA E MOVIMENTO: l’allena-                            9. SOCIALIZZARE: l’uomo è un animale sociale. Vivere in
    mento fisico, soprattutto quello aerobico, le attività che               maniera piacevole le relazioni, evitare l’isolamento e gode-
    aumentano la frequenza cardiaca, stimolano l’apparato car-               re della compagnia delle persone (amici, colleghi, familia-
    diovascolare del corpo, favoriscono un maggiore afflusso di              ri) è un modo estremamente produttivo di tenere il nostro
    sangue al cervello e una migliore ossigenazione delle sue                cervello attivo. Le relazioni sociali infatti sono una attività
    strutture.                                                               estremamente stimolante per molte strutture cerebrali.
2. SII CURIOSO E NON SMETTERE DI STUDIA-                                 10. GIOCA: il gioco è una attività fondamentale per lo svilup-
    RE E APPRENDERE: imparare cose nuove genera                              po del cervello del bambino, nondimeno aiuta anche noi
    nuove connessioni neurali. Questa attività rende il cervello             adulti a mantenerlo attivo e fresco. Esistono innumerevoli
    e le sue strutture molto più plastiche e capaci di far fronte            forme di giochi di logica, di memoria, ecc. che sono costru-
    al naturale invecchiamento. Studia, incuriosisciti, frequen-             iti espressamente per migliorare specifiche caratteristiche.
    ta dei corsi, il tuo cervello ti ringrazierà.                            Il consiglio più importante rimane quello di divertirsi!

                                                                    11
B-LIFE ∙ PEOPLE

                                          33 DOMANDE MENO UNA

              PIERLUIGI Perini
                  “     Deus ex machina della “La Bancarella del Libro”.
                                                                                              ”

Per tutti gli appassionati di libri e non solo
“Gigi Libri”. Classe 1956, appassionato di automobili
e cavalli, da oltre 25 anni deus ex machina
della “ La Bancarella del Libro” di Piazza Vittoria,
o meglio del Quadriportico vicino all’Hotel Vittoria,
uno spazio dove i libri, moderni o antichi,
la fanno da padrone.

Segno zodiacale?                      L’autore?
Sagittario.                           Ovidio.
Cosa ti caratterizza?                 L’autrice?
L’umorismo                            Ornella F.
Le qualità che ami di più             Il tuo cantante di sempre?
nelle persone?                        Lucio Dalla.
La vitalità                           Se potessi fare una domanda al genio
Cosa ti infastidisce?                 della lampada cosa chiederesti?         La frase o massima che più ti
Le zanzare.                           Far rinascere Lucio Dalla.              rappresenta?
In amore è meglio lasciare            L’ultimo regalo che hai ricevuto?       “Indosso sempre il mio abito migliore: la
o essere lasciati?                    Una matita con la testa di Pinocchio.   semplicità”.
Meglio non averlo.                    L’ultimo libro letto?                   Un tuo difetto?
Il negozio dove spenderesti tutti i   “I colloqui” di Gozzano.                L’ironia.
soldi di una carta di credito?        Numero favorito?                        Cosa volevi fare da bambino?
Galleria Minini.                      Tre.                                    Il pompiere.
La città che ami di più?              Sei superstizioso?                      Una cosa che non va in italia?
Brescia.                              No, ma ci credo.                        Lo sanno tutti.
Il tuo piatto preferito?              Preferisci dare o ricevere?             La prima cosa che fai quando ti
La pizza.                             Dare.                                   svegli?
La bevanda?                                                                   Gabinetto.
                                      Animale preferito?
La Coca Cola.                         Il cavallo.                             Un insegnamento di tua madre?
Mare o montagna?                                                              “Hai salutato?”.
                                      Qual è la parola o la frase che dici
Mare.                                 più spesso?                             Se ti dico “cool” cosa pensi?
Film preferito?                       “Un attimo”.                            Parla come mangi.
I film comici.                        Hai mai barato a giocare a carte?       Se fossi il Sindaco di Brescia cosa
L’amore?                              Non so giocare.                         faresti per prima cosa?
Fantastico.                                                                   Metterei i vespasiani nelle piazze.

                                                         12
B-LIFE ∙ ARTE

                                          A SAN FELICE DEL BENACO
                   VERSO L’APERTURA DEL 13 LUGLIO DELL’ESPOSIZIONE DI FRANCO MATTICCHIO

      SI ALZA IL SIPARIO
   SULLA MOSTRA “Donne”
È ormai alle porte l’inaugurazione della       re con linee e colori il mistero sfuggente    co Matticchio è tra i disegnatori italiani
mostra “Donne”, l’esposizione dedica-          e il fascino discreto di donne ordinarie”.    più famosi, e in carriera ha lavorato per
ta al fumettista e illustratore Franco         Durante la sera dell’inaugurazione, pres-     diversi giornali e riviste, spaziando dalle
Matticchio, che dal 13 luglio al 6 ot-         so la Fondazione Raffaele Cominelli a         illustrazioni alle copertine: dal Corriere
tobre vedrà esposte le proprie opere a         Cisano di San Felice del Benaco, saran-       della Sera a L’indice dei libri del mese,
San Felice del Benaco. Appuntamento            no presenti sia il protagonista della mo-     passando per Il Sole 24 Ore e Interna-
con l’inaugurazione di sabato 13 luglio        stra Franco Matticchio, disponibile per il    zionale, fino ad arrivare al New Yorker.
alle ore 18.00.                                firma-copie, così come lo scrittore Ugo       Si è anche dedicato al fumetto, tra le
La mostra, a cura di Melania Gazzotti          Cornia. In occasione della mostra, è sta-     altre cose creando Mr. Jones, un gatto
e Rosanna Padrini Dolcini, raccoglierà         to infatti realizzato il pregevole catalogo   bendato protagonista di diverse storie
oltre cinquanta lavori originali               “Donne”, edito da Lazy Dog Press, al          pubblicate su Linus principalmente ne-
su carta, realizzati dall’artista in diversi   cui interno è possibile ritrovare le opere    gli anni ‘80.
periodi della sua arte, tutti dedicati alla    presenti in mostra, accompagnate da un        La mostra sarà visitabile nei seguenti
figura femminile: “un viaggio nell’imma-       racconto inedito dello stesso Ugo Cor-        orari: sabato e domenica: 10.00-13.00
ginario di Matticchio che cerca di ferma-      nia, ispirato dalle opere esposte. Fran-      / 16.00-19.00.

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                                                  di Lorenza Giovanelli

                                                                                  A
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                                      Napoli, Madre fino al 30.09.’19
   PIER PAOLO CALZOLARI. PAINTING AS A BUTTERLY
                                         www.madrenapoli.it
                            A quarant’anni della mostra a Villa Pignatelli nel 1977, la Fondazione Donnare-
                            gina per le arti contemporanee presenta la prima grande retrospettiva dedicata
                            esclusivamente alla produzione grafica e pittorica di Pier Paolo Calzolari. La
                            pratica della pittura per Calzolari – come da lui dichiarato a Bonito Oli-
                            va nell’intervista inedita per il catalogo della mostra – è uno “strumento di
                            ascolto”, uno stato di “sospensione” in grado di portare a una sintesi le mol-
                            teplici articolazioni della sua ricerca, minimalista e sensuale, concettuale e
                            barocca al contempo. Calzolari ha trascorso la sua giovinezza a Venezia, dove
                            si è lasciato affascinare dagli effetti luministici e dai giochi di luce rifles-
                            sa sulle superfici architettoniche, elementi principe della pittura veneta. Da
                            qui il ghiaccio come materiale prediletto per la sua produzione artistica, in
                            quanto immediata rappresentazione di quel bianco perfetto che esiste solo in
                            natura. Continuando ad esplorare il suo interesse per la luce, la materia e lo
                            spazio-tempo attraverso la scultura, l’installazione e la performance – come
negli happening realizzati dal 1966, in cui spinge gli spettatori a divenire interpreti di quella che defi-
nirà “attivazione dello spazio” – Calzolari realizza a partire dagli anni ’60 dipinti e disegni che, sep-
pur meno noti, rappresentano una caratteristica e una componente fondamentale della sua pratica. Opere che
raccontano una riflessione sulle relazioni fra colore, forma, oggetto e ambiente, anche nel richiamo alle
sperimentazioni dei Valori Plastici novecenteschi. Attraverso il tratto grafico e le pennellate, Calzolari
ha infatti ripercorso e liberamente portato a confronto elementi e concetti apparentemente antitetici quali
materie naturali e rappresentazione pittorica, astrazione e figurazione, dimensione visuale e performativa,
spazio-tempo dell’opera e dell’ambiente in cui essa si inserisce, riplasmandolo. La mostra al Madre esplora
in questo modo anche la possibile relazione tra linee di ricerca storiograficamente considerate in opposi-
zione quali l’Arte Povera e la Transavanguardia: il rifiuto delle tecniche artistiche tradizionali a favore
dell’uso di materiali ordinari e organici, e di processi in tempo reale in grado di riscrivere l’esperienza
del fare artistico in una dimensione critica e conoscitiva, e il gesto non lineare che attraversa la storia
dell’arte e vi ispira per riproporne le tecniche, i materiali, le forme e motivi generatori, in un dinamico
rapporto con la sensibilità contemporanea. Una mostra che dunque diviene uno strumento di ricerca volto
a approfondire la complessa pratica di Calzolari, attraverso un diretto confronto critico con la storia
dell’arte contemporanea italiana.

                        Padova, Abano Terme, Casa-Museo Villa Bassi Fino al 08.12.'19
EVE ARNOLD. TUTTO SULLE DONNE. ALL ABOUT      WOMEN
                                     www.museovillabassiabano.it
                           “Paradossalmente penso che il fotografo debba essere un dilettante nel cuore,
                           qualcuno che ama il mestiere. Deve avere una costituzione sana, uno stomaco
                           forte, una volontà distinta, riflessi pronti e un senso di avventura. Ed essere
                           pronto a correre dei rischi.” Nata Cohen, figlia di un rabbino emigrato dalla
                           Russia in America, contende ad Inge Morath il primato di prima fotografa donna
                           ad essere entrata a far parte della Magnum. Furono infatti loro due le prime
                           fotografe ad essere ammesse a pieno titolo nell’agenzia parigina fondata da Ro-
                           bert Capa nel 1947. Un’agenzia prima di loro, riservata a solo grandi fotografi
                           uomini come, tanto per dirne un paio, Henri Cartier Bresson o Werner Bischof.
                           A chiamare Eve Arnold In Magnum fu, nel 1951, Cartier-Bresson, colpito dagli
                           scatti newyorkesi della fotografa. Erano le “scandalose” immagini di sfilate nel
                           quartiere afroamericano di Harlem, a New York. Chiamata a sostituire il foto-
                           grafo Ernst Haas per un reportage su Marlene Dietrich, inizia la il suo coinvol-
                           gimento con lo star system americano. Nel 1950 l’incontro con Marylin Monroe,
dette via ad un profondo sodalizio che fu interrotto solo dalla morte dell’attrice. Per il suo obiettivo
Joan Crawford svela i segreti della sua magica bellezza. Nel 1960 documenta le riprese del celebre film “Gli
spostati”, con Marylin e Clark Gable. Trasferitasi a Londra nel 1962, Eve continua a lavorare con e per le
stelle del cinema, ma si dedica anche ai reportage di viaggio: in molti Paesi del Medio ed Estremo Oriente
tra cui Afghanistan, Cina e Mongolia, catturando immagini rivelatrici sulla condizione delle donne in Me-
dio Oriente. Che si tratti delle donne afroamericane del ghetto di Harlem, dell’iconica Marylin Monroe, di
Marlene Dietrich o delle donne nell’Afghanistan del 1969, poco cambia. L’intensità e la potenza espressiva
degli scatti di Eve Arnold raggiungono sempre livelli di rara straordinarietà. La fotografa americana ha
sempre messo la sua sensibilità femminile al servizio di un mestiere troppo a lungo precluso alle donne e
al quale ha saputo dare un valore aggiunto del tutto personale. Una vita che non potrebbe essere definita
se non come un’instancabile testimonianza di una lotta per uscire dalla limitante etichetta di “fotografa
donna”; obiettivo raggiunto con successo grazie alla sua capacità di farsi sublime interprete della femmi-
nilità. Eve una “donna fra le donne”.

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                                                         APPUNTAMENTI
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                              Bolzano, Fondazione Antonio delle Nogareo Fino al 12.10.'19
                                   OLIVIER MOSSET. 2, 11, www.fondazioneantoniodallenogare.com
                                                                                47
                                  Il numero 2 si riferisce alle superfici sulle quali le opere sono allestite, 11 è la
                                  quantità delle opere stesse e 47 sono gli anni complessivi di carriera che vengono
                                  affrontati in mostra. Infatti, le 11 opere esposte vanno dal 1970 al 2017 sono delegate
                                  alla rappresentazione di alcuni dei momenti più significativi della carriera dell’ar-
                                  tista, in un viaggio scandito per decadi: 3 opere degli anni ‘70, 2 degli anni ‘80, 4
                                  degli anni ‘90, una degli anni 2000 e una degli anni 2010. Un densissimo concentrato
                                  della lunga e prolifica carriera Olivier Mosset, il cui astuto e provocatorio approc-
                                  cio alla pittura ne ha fatto uno dei nomi d’avanguardia a partire dalla fine degli anni
                                  ‘60 arrivando fino ad oggi. Fondatore a Parigi del gruppo BMPT con Daniel Buren, Michel
                                  Parmentier e Niele Toroni, Mosset ha riflettuto criticamente sulla natura spettacolare
                                  e auto cosciente della nuova avanguardia. Ha messo alla prova idee consolidate di
                                  autorialità artistica e originalità per rendere l’arte più accessibile e sottolineare
                                  l’importanza dell’oggetto artistico rispetto alla sua paternità.
                                  Vaste campiture monocrome, ripetizione ossessiva di pattern geometrici, e colori squillanti
                                  tracciano le tappe della sua carriera, regalandoci il ritratto di un’opera radicale e dinamica
che rifiuta qualsiasi tipo di soggettività. Puro colore e pura forma, compresi e indagati nelle loro intime sensualità e fisicità.

                                         Milano, Palazzo Reale Fino al 06.10.'19
                    PRERAFFAELLITI. AMORE E DESIDERIO
                                                  www.palazzorealemilano.it
                              1848: l’Europa è teatro di rivoluzioni politiche e sociali che coinvolgono quasi tutte
                              le nazioni. In Inghilterra sette studenti si uniscono per dare inizio ad una rivoluzio-
                              ne artistica: liberare la pittura britannica dalle convenzioni e dalla dipendenza dai
                              vecchi maestri. Gli uomini e le donne sospinti da questo nobile e coraggioso intento
                              dettero così vita alla cerchia dei “Preraffaelliti”, campo di sviluppo di nuove opinio-
                              ni, sperimentazione di nuovi stili di vita e di relazioni personali, radicali quanto la
                              loro arte. Oltre un secolo e mezzo dopo, Milano ne accoglie orgogliosamente l’eredità
                              in un ambizioso progetto in collaborazione con la Tate Britain, raccontando attraverso
                              le opere di 18 artisti preraffaelliti la storia della nascita e dello sviluppo di una
                              delle poetiche più affascinanti del XI secolo. Una storia in cui l’amore e il desiderio
                              di fedeltà alla natura, con la sua conseguente fedele riproduzione, si intrecciano alle
                              storie medievali, alla poesia, al mito e alla bellezza in tutte le sue forme. Ispirati
                              dagli artisti d’avanguardia di ogni epoca, e in particolare dai pittori e dai poeti
                              italiani medievali, i Preraffaelliti crearono una sorta di “modernità medievale” in grado
di adattarsi e germinare nella loro epoca in rapida evoluzione. Attinsero dalla letteratura e dalla vita reale storie
d’amore consone alle loro stesse esistenze. Furono i primi a dipingere dal vero con luce naturale e colori brillanti.
Crearono una nuova intimità psicologica nella quale gesti, espressioni e segnali iconografici rivelano i pensieri
e i sentimenti profondi dei loro protagonisti. Ed è in questo mondo surrealmente sospeso tra mito e realtà, che
ci conducono i dipinti “iconici” alle pareti di Palazzo Reale: un racconto fatto di citazioni romantiche da Dante
e dalla Commedia e ambientato nel più idillico dei paesaggi italian tout court.

                                        Venezia, Palazzo Cavanis Fino al 24.1 1.'19
                  PINO PASCALI. DALL’IMMAGINE ALLA FORMA
                                                      www.museopinopascali.it
                             A cinquant’anni dalla sua scomparsa, una mostra che propone una lettura inedita e
                             sorprendente della visione artistica di Pino Pascali, accostando il suo interesse per
                             l’indagine fotografica a quello per il mezzo scultoreo e filmico.
                             In seguito alla recente scoperta di un prezioso corpus fotografico di oltre 160 scatti
                             realizzati e stampati tra il 1964 e 1965, e grazie all’acquisizione da parte della
                             Fondazione Pino Pascali del Fondo fotografico e del Fondo del Video Pubblicitario,
                             nelle stanze di Palazzo Cavanis va in scena un percorso assolutamente insolito che
                             rivela la finora decisamente ignota centralità della progettazione e dello studio
                             formale da parte dell’artista, soprattutto attraverso l’assiduo ricorso al disegno
                             e appunti fotografici. Negli anni Sessanta la fotografia si incrocia visibilmente con
                             il linguaggio dell’arte così da diventare un forte riferimento di tipo progettuale e
                             teorico. La figura dell’artista che usa la fotografia non solo come documentazione del
                             proprio lavoro ma come traccia progettuale al pari del disegno, diviene molto ricor-
                             rente. Quanto emerge dallo studio degli scatti di Pascali è una fotografia utilizzata
                             e percepita non come un mero medium documentativo, ma come interpretazione e analisi
di un racconto individuale, soggettivo, quel racconto che caratterizza del resto tutta la sua ricerca linguistica.
Attraverso un serrato confronto tra gli appunti grafici del suo taccuino, le fotografie del 1965 e alcune delle più
rilevanti opere scultoree e ambientali, ci si trova profondamente coinvolti nelle più intime fasi di intuizione
e concepimento dell’opera, in uno svisceramento del “metodo pascaliano”, qui riletto nel suo intreccio di lavoro
artistico, pubblicitario e scenografico svolto per la RAI.

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                                                                             ES
                                Basilea, Kunstmuseum Basel Fino al 13.10.'19
 WILLIAM KENTRIDGE: A POEM THAT IS NOTwww.kunstmuseumbasel.ch
                                        OUR OWN
                        BASILEA: Da Milano 50’ aereo - Da Roma 1,23h aereo
                         William Kentridge è decisamente uno dei Signori dell’arte contempo-
                         ranea. Nel corso della sua trentennale carriera, ha saputo creare
                         opere abbracciando diversi media tra cui il film d’animazione, il di-
                         segno, l’incisione, la produzione teatrale e la scultura. Progettata
                         in stretta collaborazione con l’artista, la mostra in corso a Basilea
                         getta luce sulle sue prime opere grafiche e filmiche degli anni ‘80 e
                         ‘90 mettendo a fuoco le complesse tematiche della migrazione e della
                         fuga, che costituiscono da sempre il cuore della sua ricerca artistica,
                         sviluppatasi dapprima mediante il puro segno grafico e culminanti nelle
                         sue creazioni più complesse ed opulente. Adattato in un’installazione
                         tentacolare, asse gravitazionale della rassegna svizzera è The Head &
                         The Load (2018), opera performativa presentata in anteprima alla Tate
                         Modern di Londra nell’estate 2018. Esplorando il ruolo poco conosciuto
che l’Africa ha interpretato nella Prima guerra mondiale, The Head & The Load è il frutto di una
sontuosa produzione che unisce proiezioni cinematografiche, giochi di ombre e un gruppo di balle-
rini in un’incontrollata processione che sfida i confini di ogni rappresentazione convenzionale.
Altra tematica scottante di cui il genio creativo di Kentrige si è fatto portavoce negli anni
è il conflitto politico e sociale tra Sud Africa e Europa. Una serie di opere su carta prove-
nienti da collezioni sudafricane svela una prospettiva sudafricana sulla storia delle violenze
che l’Europa non ha risparmiato al suo paese natio, esplorata anche attraverso i suoi film spe-
rimentali, dalle prime e celebri animazioni come Drawings for Projection (1989), fino alle più
recenti Drawing Lessons (2009) in cui si mostra al pubblico nel suo stesso studio.

                                   New York, New Museum Fino al 29.09.'19
              MARTA MINUJIN. MENESUNDA RELODEDwww.newmuseum.org
                        NEW YORK: Da Milano 9h aereo - Da Roma 8,30h aereo
                         “Menesunda Reloaded” è la ricreazione groovy dell’installazione semi-
                         nale di Marta Minujín (l’enfant terrible dell’arte Argentina), qui in
                         una veste decisamente contemporanea.
                         Quante volte al giorno ci troviamo ad attendere in coda? Impossibi-
                         le contarle, vero? Così come facciamo nella vita reale, così dovremo
                         fare per accedere a la Mesenuda, poiché l’accesso è consentito solo a
                         limi- tati gruppi di persone. Le lunghe file di argentini benestanti e
                         acculturati che serpeggiavano nel quartiere al suo debutto a Buenos
                         Aires nel 1965, sono diventati parte della leggenda di La Menesunda. Un
                         labirinto di stanze a tema, la cui installazione è costata a Marta e al
                         suo team 3 mesi di lavoro, ed è rimasta fruibile al (paziente) pubbli-
                         co per due settimane. Tutto questo accadeva esattamente un anno prima
                         dell’inizio della dittatura, quando Marta ricorda di quanto, a soli 22
anni, fosse già “popolare, come Britney Spears”. Impossibile prevedere se la sua fama tornerà
mai a livello di quella di Britney Spears nei tempi d’oro, ma certo è che il suo successo è al
sicuro in questi giorni. Di recente, Minujín ha avuto un grande rilancio nel mondo dell’arte,
quando il suo monumentale El Partenón de libros - originariamente realizzata nel 1983, l’anno
del ritorno della democrazia in Argentina, costruita con libri censurati durante il periodo
delle dittature - è stato ricreato in occasione di dOCUMENTA Kassel 2018, diventandone l’opera
simbolo. Ma è La Menesunda, con la sua aurea più primitiva degli anni ‘60 fatta di edonismo
tattile e sperimentazione mediatica, a rappresentare a pieno ciò che ha ufficialmente decretato
la fama di Minujín. L’espressione “menesunda” è usata in gergo argentino per descrivere una
situazione caotica e confusa, e l’installazione si proponeva infatti di spingere i limiti di
ciò che il suo primo pubblico, abituato a uno stile più elevato di alta cultura, avrebbe potuto
sopportare. Per il suo pubblico degli anni ’60 infatti, questo ambiente pungente esercitava un
fascino irresistibile e morboso. Per il suo pubblico degli anni 2000, è probabilmente una scossa
a minor voltaggio, della quale ciò che maggiormente colpisce sono gli elementi più divertenti,
bizzarri e goliardici. Ciò che a detta di Marta stessa, “se manca depriva l’opera d’arte della
sua parte migliore”.

                                                                       16
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E

                                                                                         O
                                                       luglio '19
                                                      APPUNTAMENTI
                                                                                   T E R
                                                                                ES
                      Mosca, Garage Museum of Contemporary Art Fino al 01.12.'19
                     THE COMING WORLD:
            ECOLOGY AS THE NEW POLITICS 2030–2100
                                               www.garagemca.org
                         MOSCA: Da Milano: 3,22h aereo - Da Roma: 3,45h aereo
                         “Così come la natura non viene più intesa come una sfera pura e sepa-
                         rata dall’attività umana, l’autonomia dell’arte è ancor più indifen-
                         dibile se messa a confronto con la catastrofe ecologica”. Queste sono
                         le parole di T.J. Demos, fondatore del Center for Creative Ecology di
                         Santa Cruz e autore di Art After Nature (2012). In un’epoca infestata
                         dallo spettro del disastro ambientale, qual è il ruolo dell’Arte? E
                         in che modo gli artisti possono contribuire a destare le coscienze di
                         un’umanità il cui ecosistema naturale è sul punto del tracollo bio-
                         logico? A tali quesiti tenta di dare una risposta l’ambiziosa mostra
                         collettiva organizzata presso il Garage Museum di Mosca. 2030 e 2100,
                         due date simboliche nella cronologia dell’Antropocene: la prima cor-
                         risponde all’anno in cui le risorse di petrolio verranno esaurite, a
                         detta dell’ambientalista e biologo statunitense Paul R. Ehrlich; la
seconda, invece, denota l’anno in cui l’uomo, secondo le previsioni azzardate da Arthur Clarke
negli anni Sessanta, sarà in grado di espandersi verso altri sistemi solari. Tenendo a mente
questi due riferimenti temporali, il progetto espositivo volge lo sguardo a un imminente fu-
turo, concentrando l’attenzione sul trauma ecologico collettivo e suggerendo ipotetici spunti
per una sua risoluzione. 50 gli artisti in mostra, i cui lavori occupano l’intera superficie
del museo: tra questi John Akomfrah (uno degli artisti del Padiglione del Ghana alla Biennale
di Venezia), autore dell’epica videoinstallazione a sei canali «Purple» che, mediante l’uso di
filmati d’archivio e nuove riprese, affronta il tema del riscaldamento globale e i suoi effetti sul
pianeta; e Allan Sekula, che con le fotografie «Black Tide/Marea Negra» documenta le conseguen-
ze dell’affondamento della petroliera «Prestige» nel 2002 al largo delle coste della Galizia.
Rivelando un concreto impegno ecologico da parte degli organizzatori, lo stesso allestimento
della mostra risponde a principi eco: oltre al riciclo di strutture e materiali espositivi di
progetti precedenti, molti dei lavori verranno ricostruiti in situ secondo le istruzioni degli
artisti, evitando spedizioni intercontinentali e riducendo così le emissioni di gas e l’effetto
serra. Allo scopo di evitare materiali cartacei, il team del museo ha anche deciso di produrre
un catalogo elettronico, insieme ad audioguide digitali della mostra.

                                     Londra, Tate Modern Fino al 05.01.'20
                   OLAFUR ELIASSON: IN REAL LIFE
                         LONDRA: Da Milano: 1,20h aereo - Da Roma: 2h aereo                  www.tate.org.uk
                         Correva l’anno domini 2003 quando nella Turbin Hall della Tate Modern
                         sorgeva il sole artificiale del sorprendente The Weather Project, una
                         delle installazioni che cambiò per sempre il modo di fare e percepire
                         l’arte. Olafur Eliasson: In real life, vede un ritorno dell’artista
                         islandese alla Tate con una raccolta di 30 delle sue opere più rap-
                         presentative e, come avrebbe potuto non essere così, una spettacolare
                         installazione esterna. Come se non bastasse, per tutta la durata della
                         mostra, il Terrace Bar, si trasformerà nella versione londinese della
                         mensa vegetariana del suo studio di Berlino. Il lavoro di Eliasson si
                         esprime con il linguaggio eterogeneo, parlato dai media più disparati,
                         e coinvolgendo il più possibile il suo pubblico, attraverso interventi
                         architettonici, occupazioni dello spazio civico e progetti educati-
                         vi. È soprattutto negli ultimi anni che il suo lavoro si è orientato
su progetti dal più marcato aspetto filantropico, politico e su questioni di sostenibilità e
clima, riuscendo a coinvolgere sponsor facoltosi come Michael Bloomberg e collaborando con le
Nazioni Unite. ‘Instagrammability’ non è sicuramente il criterio con cui Eliasson crea le sue
opere d’arte: il corpo dello spettatore diventa la sintesi di molte dei suoi lavori, generan-
do una risposta personale che spesso non si traduce in immagini. È proprio l’esperienza senza
mediazioni del qui e ora ciò che offrono queste installazioni, esercitando un fascino a cui il
pubblico può difficilmente resistere.

                                                                  17
B-LIFE ∙ FOCUS

         le
     ia IFE
                             la Redazione
  ecESCIAL
Sp BR

              UNA VACANZA
               PER TUTTI I
                 gusti

                “ La stagione estiva entra nel vivo
                ed è il momento di riposare un po’
               cullati solo dallo sciabordio delle onde.
                           Ma una vacanza
                     sulla Riviera Adriatica
                      non significa solo starsene
                      in panciolle sotto il sole.
                   Concerti, sagre ed eventi
                         per tutta la famiglia

                                                     ”
                       animano tutto il litorale,
                  per una vacanza tutta da vivere.

                                  18
B-LIFE ∙ FOCUS

         le
     ia IFE
  ecESCIAL
                                                COSA FARE
Sp BR

      10 luglio                                    12-14 luglio                                        13 luglio
     JOVA BEACH                                    HOME VENICE                                         FLUO RUN
   PARTY A RIMINI                                      2019                                            A JESOLO
      SPIAGGIA DI RIMINI TERME                   PARCO SAN GIULIANO, MESTRE                      DALLE 15.00, PIAZZA AURORA
          LOC. MIRAMARE
                                                Tre giorni di grande musica e spettacolo,      Benessere, sport e colore nel tradizio-
  La spiaggia di Rimini diventa il palcosce-    con grandi nomi internazionali.                nale appuntamento di Jesolo: durante la
  nico per lo spettacolo dell’estate di Jova-   Info: homefestival.eu                          giornata sarà possibile provare diverse
  notti. A partire dalle 16.00 e fino a                                                        attività sportive, tra cui zumba e pilates
  notte fonda, si alterneranno band e                                                          per poi, al calar del sole, affrontare la “fun
  ospiti internazionali.                                                                       run” di 5 km, illuminati dai colori fluo.
  Info e biglietti: ticketone.it                                                               Info: fluorunfestival.it

                                                12 e 20 luglio
                                                   CONCERTI
   11-13 luglio                                     ALL’ALBA                                   fino al 14 luglio
   BOBO SUMMER                                  A LIDO DI SAVIO                                  LEONARDO DA
  CAMP A JESOLO                                    SULLA SPIAGGIA, DALLE 6.00                  VINCI A VENEZIA
                                                Il sole che sorge dal mare fa da sfondo agli      GALLERIE DELL’ACCADEMIA
             PIAZZA BRESCIA
                                                appuntamenti con la musica sulla sabbia
                                                                                               La mostra “Leonardo da Vinci. L’uomo
  Tre giorni dedicati allo sport, con tornei    di Lido di Savio.
                                                                                               modello del mondo” ripercorre le tappe
  di footvolley, durante i quali l’ex bomber    12 luglio: Enrico Farnedi Trio
                                                                                               fondamentali degli studi del grande ge-
  dell’Inter Christian Vieri sfiderà il                     in Lucio Dalla Reloaded
                                                                                               nio, anche attraverso l’esposizione di 25
  pubblico.                                     20 luglio: Quartetto Mariquita
                                                                                               fogli autografi.
  Info: jesolo.it                                           in Alba Classica, ma non troppo
                                                                                               Info: gallerieaccademia.it
                                                Info: ensemblemariani.it

   12-13 e 26-27                                                                                   15-21 luglio
      luglio                                                                                        COPPA DAVIS
  FESTE MARINARE                                                                                   NELLA REP. DI
     A JESOLO                                                                                      SAN MARINO
  DALLE 18.30, LOC. CORTELLAZZO                                                                             MONTECCHIO
  Due fine settimana per degustare piatti                                                      La Coppa Davis torna per la quarta vol-
  e vini tipici della zona, accompagnati da                                                    ta nella Repubblica di San Marino con le
  musica e balli.                                                                              gare del Gruppo 4 europeo.
  Info: comune.jesolo.ve.it                                                                    Info: info@fst.sm

                                                                    20
HOTEL BRIONI MARE

                                                                                                                       © Publimax
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                                                                                 MENAZZA HOTELS
                                                                              JESOLO LIDO (VENEZIA)

                                                                                       HOTEL CHRISTIAN 3***
                                                           OFFERTA SPECIALE PER LUGLIO E AGOSTO

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                                                                  3 NOTTI A LUGLIO O 5 NOTTI AD AGOSTO
                                                                             IN MEZZA PENSIONE (BEVANDE ESCLUSE)
                                                                                            PER PERSONA A NOTTE

                                                                           A PARTIRE DA EURO 63.00 A LUGLIO
                                                                          A PARTIRE DA EURO 70.00 A AGOSTO

                                                            CON SPIAGGIA, PISCINA, PARCHEGGIO INCLUSI
                                                                                      TASSA SOGGIORNO ESCLUSA
                                                                    (DISPONIBILITÀ SOLO SU RICHIESTA POSTI LIMITATI)
                                                                                         PROMO CODE: BRESCIA LIFE

                    Per info & disponibilità: Tel. 0421 370856 (tutti i giorni dalle 9:00 alle 19:00)
                   oppure bookingbrioni@menazzahotels.it - bookingchristian@menazzahotels.it
B-LIFE ∙ FOCUS

         le
     ia IFE
  ecESCIAL
Sp BR

          16 luglio                                                                            16 luglio
      CRISTINA DI PIETRO                                                                  “IO E LUI” A RIMINI
  QUARTET A CASALBORSETTI                                                        ORE 18.00 COLONIA BOLOGNESE, LOC. MIRAMARE

                SPIAGGIA BAMBOO, ORE 21.30                                      Per la rassegna “Riutilizzasi Colonia Bolognese” uno spettacolo di
                                                                                acrobazie e clowneria basato su improvvisazione e destrez-
  Per la rassegna “Concerti al Plenilunio”, Cristina Di Pietro si esibi-
                                                                                za, per il divertimento di tutta la famiglia.
  sce nello spettacolo dal titolo “Mina e le sorelle Berté”. Ad
                                                                                Info: ilpalloncinorosso.it
  apertura serata: L’eclissi di Luna, a cura del Planetario di Ravenna.
  Info: ensemblemariani.it

                                                                                               20 luglio
                                                                                            GRIGLIE ROVENTI
           Fino al 28 agosto                                                                   A JESOLO
                                                                                                         PIAZZA TORINO
                RIMINI
                                                                                Una competizione culinaria in cui coppie di cuochi, rigorosamente
            SHOPPING NIGHT                                                      non professionisti, si sfidano a colpi di barbecue e carne alla griglia,
                         OGNI MERCOLEDÌ                                         per una sfida tutta da gustare. Durante la serata, musica e spetta-
                         CENTRO STORICO                                         coli dal vivo.
                                                                                Info: jesolo.it
                Più di 170 attività aperte fino alle
                23.30, menù speciali in bar e ristoran-
                ti, apertura straordinaria dei luoghi di
                cultura.
                Info: pagina ufficiale Facebook
                dell’evento.

                                                                                    Fino al 2 settembre
                                                                                   FESTIVAL DELLE SCULTURE
                                                                                     DI SABBIA A JESOLO
                                                                                                         PIAZZA BRESCIA
                                                                                               Da vent’anni un appuntamento imper-
                                                                                               dibile per i grandi artisti internazionali
                                                                                               della sabbia che quest’anno, in occa-
                                                                                               sione del 500esimo anniversario della
                                                                                               morte di Leonardo da Vinci, si sfidano
                                                                                               in opere dedicate al suo grande genio.
                                                                                               Info: jesolo.it
                 Luglio da 44 €
       Agosto da 48 € - Settembre da 32 €

                                                                           22
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