GRUPPO BANCARIO CREDITO VALTELLINESE
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EDITORIALE PIANO STRATEGICO 2011-2014 Pleiadi | EDITORIALE Aperti al rinnovamento restando fedeli alle origini cooperative e popolari Giovanni De Censi, Presidente del Credito Valtellinese Quello che il Consiglio di amministrazione del Credito Valtel- mati a compiere con l’attuazione del nuovo Piano Strategi- linese ha approvato nella riunione del 22 febbraio 2011 è un co è quello di adeguarsi al nuovo mutato contesto. Voglio in Piano Strategico importante, che include scelte incisive sotto proposito sottolineare come il concetto di adeguamento, nella il profilo della razionalizzazione della struttura societaria del forma riflessiva dell’adeguarsi, sia diverso da quello di “adat- Gruppo. tarsi”. Quest’ultimo indica una reazione passiva al cambia- mento, e dunque, contestualizzando, un subire le conseguenze Esso è frutto di un intenso e meditato lavoro, portato avanti del mutato quadro socio economico e normativo; per contro dal Consiglio di Amministrazione e dalle funzioni aziendali ed “adeguarsi”significa mettere in atto azioni positive e strategie è finalizzato a garantire al nostro conglomerato la possibilità volte proprio ad evitare di trovarsi in situazioni di non confor- di continuare ad operare coerentemente alla vocazione coope- mità ed essere quindi costretti a prendere provvedimenti ex rativistica e popolare che ne costituisce la matrice originaria. post o, peggio, essere oggetto di interventi correttivi esterni. Il che significa, in primis, consentire alle componenti bancarie di poter Art. 2 comma 1 D’altra parte il Credito Valtellinese continuare ad essere banche del ter- ha sempre dimostrato una grande ritorio, a dare credito alle famiglie “La Società ha per scopo la raccolta del ri- malleabilità di fronte al cambiamen- ed alle aziende locali, a fare impresa sparmio e l’esercizio del credito, tanto nei to, ed anzi il nostro modello di impre- con orientamento prioritario allo svi- confronti dei propri Soci che dei non Soci, sa-rete è stato strutturato proprio per luppo del tessuto sociale in cui sono e si ispira ai principi della mutualità; essa si essere aperto al rinnovamento grazie inserite. propone altresì di sostenere e promuovere alla sua flessibilità che consente, a se- conda delle necessità, di semplificare lo sviluppo di tutte le attività produttive con Per fare questo, nell’attuale contesto o implementare l’architettura del mo- particolare riguardo a quelle minori e alle im- caratterizzato dalle difficoltà con- dello medesimo. prese cooperative e di favorire, in conformità giunturali connesse ad una crisi dalla In questo numero della rivista Vi sarà alle intenzioni dei suoi fondatori e alla sua quale l’economia stenta a riprendersi data un’ampia illustrazione delle linee e dai conseguenti interventi posti in tradizionale ispirazione cristiana, le istituzio- e degli obiettivi economico-finanziari essere a livello legislativo e regola- ni tendenti a migliorare le condizioni morali, del Piano; io voglio qui porre l’accen- mentare per riordinare ed irrobusti- intellettuali ed economiche delle classi meno to su quello che ritengo sia l’assunto re il sistema finanziario (cito fra tutti abbienti, anche con attività benefiche”. fondamentale, la cornice di riferi- le nuove regole sul capitale di Basilea mento in cui devono essere inquadra- 3), è stato necessario rivedere il nostro modello organizzativo, te tutte le azioni individuate nel nuovo disegno strategico, ossia onde renderlo idoneo a mantenere e migliorare gli obiettivi di il dettato dell’art. 2 dello Statuto della capogruppo, che, nel efficienza, competitività e redditività che hanno reso il nostro definire lo scopo sociale, impegna la banca, sia nella dimen- Gruppo una realtà solida nel panorama creditizio nazionale. sione individuale che in quella di gruppo, ad essere fedele alla propria identità cooperativa e popolare. Di qui un Piano Strategico orientato appunto alla salvaguar- dia dei predetti obiettivi attraverso la semplificazione della In questo modo, per richiamare l’auspicio che ebbi a formu- struttura societaria e di quella organizzativa, l’ottimizzazione lare nella giornata celebrativa del Centenario, potremo spera- dell’allocazione del capitale e il miglioramento del profilo di re che, anche nella celebrazione del secondo Centenario del liquidità. Creval, si potrà dire “In duecento anni abbiamo cambiato molto, senza Lo sforzo che le nostre aziende ed i nostri uomini sono chia- cambiare mai!”.
ECONOmIA Specialsocio Sommario Piano strategico 2011-2014 Pleiadi | ECONOmIA Gruppo Creval: una nuova struttura societaria e organizzativa volta al perseguimento di efficienza e redditività 5 Il Piano strategico 2011-2014 del Gruppo bancario Credito Valtellinese ha definito le NuOvA direttrici di sviluppo del conglomerato per RIORGANIzzAzIONE il prossimo quadriennio indicando le azioni SOCIETARIA preordinate al conseguimento di importanti obiettivi di efficienza, competitività e redditi- vità, in un percorso orientato alla creazione di valore sostenibile nel medio lungo periodo a favore di tutti gli stakeholder. 20 33 I principali obiettivi del Piano vertono al con- solidamento della struttura del Gruppo, alla semplificazione della struttura societaria del Economia Cultura Direttore responsabile: Conglomerato nell’ottica di un significativo Roberto Grazioli SPECIALSOCIO 24 LE mOSTRE: ANTEPRImA Comitato di redazione: aumento dell’efficienza economica, al rag- 5 Piano strategico 2011-2014 Luciano Camagni, Miro Fiordi, Enzo Rocca giungimento di piena conformità ai requisiti 26 EvENTI Responsabile di redazione: Cristina Rizzi patrimoniali e di liquidità di Basilea 3. 8 Gruppo Creval, risultati 2010 Solidarietà Hanno collaborato: Il Progetto di riorganizzazione societaria del Gabriella Armanasco, Paolo Baroli, FLASh ECONOmIA 4 Cancro Primo Aiuto Onlus Attilio Bertini, Marco Bormolini, Gruppo Creval prevede in particolare la fusio- 12 Le prospettive dell’economia sempre a fianco dei malati e Giampietro Bracchi, Giordano Ciapponi, ne per incorporazione nella Capogruppo Cre- migliorano, shock geopolitico delle loro famiglie Tiziana Colombera, Ugo Colombo, permettendo Chiara Cornalba, Paola Cottica, dito Valtellinese delle controllate Bancaperta, 6 Fondazione Pietro Carsana Michele De Dosso, Fabio Della Torre, Credito Piemontese e Banca dell’Artigianato e Claudio Dionisi, Cinzia Franchetti, ImPRESE E mERCATI per imparare a lavorare Maria Teresa Giancola, dell’Industria e la fusione per incorporazione 14 Come preparare l’impresa Astrid Ivone, Filippo Licata, nella controllata quotata Credito Artigiano di alle nuove sfide del mercato Sport Christian Moretti, Marco Panzeri, Vittorio Pontoni, Raffaella Premoli, Banca Cattolica, Credito del Lazio e Carifano, 16 Verso il rapporto integrato 8 Rinnovo accordo/partnership Cristina Quadrio Curzio, Carlo Vella con il successivo conferimento della rete spor- 22 17 Creval e Compass, una partnership di successo Creval-Fidal 40 FISI Comitato Regionale Alpi PLEIADI telli presenti nelle Regioni Marche e Umbria in una nuova società, appositamente costitui- competitivi delle banche locali, in particolare stima dell’utile netto della Capogruppo pari a Periodico semestrale del Centrali. Dalla parte dei ragazzi Gruppo bancario Credito Valtellinese ta, che, con il marchio “Carifano”, manterrà il delle banche popolari, rappresentato dalla 178 milioni di euro. 18 Tutti i vantaggi di essere socio spedizione ap 70% - Sondrio presidio territoriale di quelle regioni prossimità ai territori di radicamento. Proseguirà infine la crescita per linee interne Riconoscimenti n. 58 – aprile 2011 19 Il Credito Valtellinese festeggia 4 “Caro papà Natale… 1, 2, 3” Autorizzaz. del Trib. di Sondrio n. 167 Si procederà inoltre alla riorganizzazione In seguito a questa riorganizzazione, gli obiet- e l’ottimizzazione del radicamento territoriale la sua nuova sede a Trento vince il Disco di Platino del 15 gennaio 1985 complessiva della rete e all’istituzione di Aree tivi economici previsti dal Piano prevedono attraverso l’apertura di 50 nuove Filiali nel- Progetto grafico di Elever Srl Fascicolo impaginato da Territoriali, con l’obiettivo di accrescere ul- per il 2014 una significativa crescita delle le aree ad elevata attrattività, prevalentemente Focus Immaginario di Gerardo Iuorio teriormente uno dei più importanti vantaggi masse intermediate e degli impieghi ed una localizzate nel Nord e Centro Italia. e stampato da RDS Webprinting Srl IL PERSONAGGIO DEL mESE Indirizzo: redazione Pleiadi c/o Direzione 24 INFORMATIVA AI SENSI DELL’ART. 13 20 Javier Zanetti, il capitano DEL D.LGS. 196/2003 Mercato - Credito Valtellinese, Piazza Quadrivio 8 - 23100 Sondrio L’AzIENDA DEL mESE Deltas Soc. Cons. P.A., società del Gruppo bancario Credito Valtellinese, con sede in Pi- redazione.pleiadi@creval.it Stampato in 180.000 copie Previsioni ■ Utile netto di pertinenza della Capogruppo: 178 milioni di euro 22 Chi dice piumino, dice Moncler azza Quadrivio, n.8, 23100 Sondrio, in qual- ità di Titolare del trattamento, La informa economiche ■ ROE tangible a 10,2%, in crescita di oltre 4 punti percentuali che i Suoi dati personali, necessari all’invio periodico della nostra rivista, sono trattati per tale finalità da nostri dipendenti e col- al 2014 ■ Raccolta diretta: 30,4 miliardi di euro ■ Raccolta indiretta: 18,1 miliardi di euro laboratori addetti alle attività di presidio del mercato e dei rapporti con Istituzioni e media, all’uopo designati quali incaricati. Lei può esercitare i diritti di cui all’art. 7 del ■ Crediti verso clientela: 29,4 miliardi di euro decreto citato o chiedere di essere escluso ■ Tier I ratio previsto a 7,5% a fine 2014 (Basilea 3) 28 41 dalla nostra lista di distribuzione inviando In copertina: una comunicazione a privacy@creval.it . Trento, Piazza Pasi (foto Simone Bracchi)
ECONOmIA Specialsocio Piano strategico 2011-2014 Piano strategico 2011-2014 Pleiadi | ECONOmIA L’A.D. Fiordi: “riaffermiamo il valore di banca Il Condirettore Generale Camagni: popolare cooperativa vicina al territorio” “un nuovo modello commerciale L’Amministratore Delegato del Credito Valtellinese Miro Fiordi per un maggiore presidio territoriale” 7 in questa intervista ci spiega gli assunti fondamentali sottesi alla Il Condirettore Generale del Credito Valtellinese definizione del nuovo piano strategico. Luciano Camagni spiega le strategie commerciali volte a tolica, Credito del Lazio e Carifano, con il Continuerà la crescita dimensionale del incrementare la redditività. successivo conferimento della rete sportelli Gruppo? presenti nelle Regioni Marche e Umbria, in Continuerà ma a ritmi meno intensi rispetto crediti che avverrà tramite la creazione di Un giudizio di sintesi sulle novità organizza- una nuova società, appositamente costituita, agli ultimi anni. La crescita avverrà principal- “Poli Crediti” nell’ambito delle aree regio- tive del Piano? Miro Fiordi, Amministratore Delegato Luciano Camagni, e Direttore Generale Credito Valtellinese che, con il marchio “Carifano”, manterrà il mente per linee interne – contestualmente ad Condirettore Generale Credito Valtellinese nali con un rafforzato presidio delle politiche La riorganizzazione complessiva della rete presidio territoriale di quelle regioni. Una una ottimizzazione del radicamento territo- creditizie da parte della Direzione Crediti di e l’istituzione di Aree Territoriali, accre- Il presente Piano pone enfasi sull’efficien- razionalizzazione che consentirà di genera- riale – attraverso l’apertura di 50 nuove Filiali Una delle novità del Piano strategico è la revi- Gruppo. I Poli territoriali di Finanziaria San scerà ulteriormente uno dei più importanti tamento della rete e la semplificazione del re sinergie di costi e ricavi stimati in oltre 15 nelle aree ad elevata attrattività, prevalente- sione del modello commerciale. In cosa con- Giacomo saranno specializzati per segmento vantaggi competitivi delle banche locali, modello societario. Ce lo spiega? milioni di euro all’anno. mente localizzate nel Nord e Centro Italia. siste? di clientela. rappresentato dalla prossimità ai territori di Dopo la forte crescita dimensionale degli ul- La ridefinizione del modello organizzativo radicamento. Anche a tale scopo, nelle aree timi 5 anni, siamo passati dalle 368 filiali nel Cambierà anche il modus operandi sul terri- I risultati economici previsti dal Piano sono della rete commerciale passa attraverso la Cambieranno dunque anche le “politiche” di insediamento delle banche incorporate, 2006 alle attuali 543 e da una base di clien- torio? molto significativi. creazione di 9 Aree Territoriali, aree che di- creditizie? saranno salvaguardati e valorizzati i marchi tela cresciuta di oltre il 40% e che supera le Cambiano i modelli organizzativi per fare Direi di sì. Sintetizzerei i principali obiettivi mensionalmente comprenderanno in media Le novità a livello di Governo del credito con maggiore avviamento commerciale. Il 940.000 unità, si rendeva necessario aprire il mestiere di sempre. Il Piano punta alla economici pianificati dal piano al 2014 nel- 60 filiali. Questo ci consentirà di proseguire e prevedono un incremento delle autonomie Piano potenzierà ulteriormente la nostra una nuova fase. Il modello di impresa che ci valorizzazione del modello di banca coope- la crescita degli impieghi a 29,4 miliardi di migliorare la politica di vicinanza al territorio di delibera nell’ambito della filiera commer- identità di banca cooperativa popolare del ha consentito di presidiare e di crescere nelle rativa e popolare, profondamente legata al euro, della raccolta diretta e indiretta rispet- con ricadute positive in termini di velocizza- ciale, l’introduzione di meccanismi di “risk territorio. diverse aree e regioni italiane, raggiunti gli territorio, modello che ha dimostrato un’ele- tivamente a 30,4 e a 18,1 miliardi di euro, in zione del processo di erogazione del credito e opinion” da parte dei “Poli Crediti”, l’intro- scopi prefissati, necessitava una semplifica- vata capacità di reazione di fronte all’urto un utile netto della Capogruppo previsto a di ottimizzazione del presidio dei rischi. duzione di scoring prescrittivi per segmenti Efficienza e redditività dunque gli obiettivi zione volta al recupero di efficienza e red- della crisi, anche grazie a una base sociale 178 milioni di euro. privati e la creazione di un modello di deleghe del Piano? ditività. Il Piano ha così previsto la fusione e di clientela diffusa e fidelizzata. Un Grup- Intendiamo migliorare l’efficienza, abbas- Ci saranno cambiamenti dunque anche nel creditizie “risk adjusted”; questo nell’ottica di Certo, dove i beneficiari sono i nostri clienti per incorporazione nella Capogruppo delle po che, anche negli attuali contesti di crisi sando il “cost income ratio”, cioè il rapporto modello del credito di Gruppo. aumentare l’efficacia allocativa del Gruppo e in termini di qualità e costi dei servizi e i no- controllate Bancaperta, Credito Piemontese economica, non ha mai abdicato al proprio fra costi operativi e ricavi, dall’attuale 65% Certo. Ci sarà una riorganizzazione dell’area il rendimento complessivo dell’attivo. stri soci in termini di valore dell’azienda. e Banca dell’Artigianato e dell’Industria e la ruolo di banca del territorio a sostegno del- circa al 51%. Il raggiungimento del Tier I fusione per incorporazione nella controllata le realtà imprenditoriali, delle famiglie, dei ratio a 7,5% ci consentirà inoltre di essere in NuOvO mODELLO COmmERCIALE quotata Credito Artigiano di Banca Cat- commercianti, degli artigiani. regola con i requisiti stabiliti da Basilea 3. BuSINESS mODEL DEL GRuPPO CREvAL ESIGENzA DI REVISIONE ESIGENzE DI RAzIONALIzzAzIONE Indipendenza e autonomia societaria Distribuzione equilibrata DEL MODELLO DI PRESIDIO COMMERCIALE DERIVANTI DAL PIANO STRATEGICO del valore tra gli stakeholder Ulteriore rafforzamento della gestione dei rischi Coerenza tra sviluppo, supporto al territorio RIDEFINIzIONE DEL MODELLO ORGANIzzATIVO CREAzIONE e creazione di valore DELLA RETE COMMERCIALE DI vALORE DI LuNGO TERmINE Focus sui processi core, di governo e controllo (Banca Popolare) Valorizzazione della relazione con il cliente 6 in ottica di lungo termine Creazione di 9 Aree Territoriali al fine di: ■ Migliorare il presidio commerciale Dimensione ECONOmIA | Pleiadi Capital management media Aree: 60 filiali e base sociale ■ Velocizzare il processo di erogazione del credito diffusa e fidelizzata Efficiente allocazione ■ Migliorare il presidio dei rischi delle risorse e snellezza operativa
ECONOmIA Specialsocio GRuPPO CREvAL E BANCA IFIS: ACCORDO PER FACTORING ALLE ImPRESE Gruppo Creval Risultati 2010 CREDITO vALTELLINESE Pleiadi | ECONOmIA Il Gruppo Creval e Banca IFIS hanno per- Dati patrimoniali 1/12/2010 1/12/2009 var % fezionato un accordo per la distribuzione Crediti verso Clientela 6.243.492 6.824.316 -8,51% del prodotto factoring e dei servizi finan- Crescita di raccolta e impieghi. Oltre 940 mila clienti Raccolta diretta da Clientela Raccolta indiretta da Clientela 7.858.261 4.012.490 7.374.267 4.110.308 6,56% -2,38% ziari correlati sviluppati da Banca IFIS Patrimonio netto 2.083.414 1.965.009 6,03% attraverso le filiali del Gruppo Creval. L’andamento gestionale del Gruppo “Questo accordo – ha dichiarato L’Am- 9 Creval nell’esercizio 2010, anno ca- DATI PATRImONIALI CONSOLIDATI Dati economici 2010 2009 var % ministratore Delegato del Creval Miro Margine di interesse 123.962 150.207 -17,47% ratterizzato da debolezza della ripresa Fiordi – rafforza il ruolo del nostro Grup- (var. % YoY) Proventi operativi 263.850 278.694 -5,33% economica, segna una moderata cre- po bancario nel sostegno alle economie Oneri operativi -141.321 -136.909 3,22% scita dei volumi di raccolta e impieghi. +4,32% Risultato netto della gestione operativa 122.529 141.785 -13,58% locali con particolare riguardo alle pic- 32.853 34.273 In ulteriore miglioramento la posizione +8,02% +7,16% Utile (Perdita) dell’esercizio 52.804 69.021 -23,50% cole e medie imprese che da sempre di mercato del Gruppo: oltre 940.000 20.370 22.004 20.217 21.664 -0,2% DATI eSPReSSI IN MIGLIAIA DI eURO costituiscono, unitamente a famiglie, i clienti a fine 2010, con un incremen- 12.636 12.609 professionisti e commercianti, la nostra +3,93% to di 65.000 unità rispetto all’esercizio CREDITO ARTIGIANO clientela di riferimento. La collaborazio- 1.927 2.002 precedente e un tasso di fidelizzazione ne con Banca IFIS garantisce a tutte le 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 2009 2010 Dati patrimoniali 1/12/2010 1/12/2009 var % prossimo al 93%. nostre imprese clienti un’ulteriore pos- Crediti raCColta raCColta raCColta Patrimonio Crediti verso Clientela 6.596.907 6.682.675 4,2%* La rete commerciale annovera 543 Fi- verso la Clientela diretta indiretta globale netto sibilità per migliorare l’accesso al cre- Raccolta diretta da Clientela 7.227.998 7.507.330 -3,72% dito con la semplicità e la tempestività liali a fine 2010, con un incremento di Raccolta indiretta da Clientela 5.300.061 5.157.148 2,77% necessarie in questa fase ancora carat- 28 sportelli, con una quota di mercato DATI DI SINTESI CONSOLIDATI AL 1 DICEmBRE 2010 Patrimonio netto 759.556 759.040 0,07% terizzata da difficoltà di crescita econo- per sportelli pari a 1,6% a livello na- Dati economici 2010 2009 var % Dati economici 2010 2009 var % mica. Questa operazione ben si inserisce zionale. Margine di interesse 483.337 501.753 -3,67% Margine di interesse 153.318 160.433 -4,43% Proventi operativi 249.519 247.918 0,65% a fianco di quanto già finora realizzato A fine anno i crediti verso la cliente- Proventi operativi 840.868 822.445 2,24% Oneri operativi -545.884 -522.807 4,41% Oneri operativi -151.298 -153.538 -1,46% come la “Moratoria dei Debiti” alle PMI e la si attestano a 22.004 milioni di euro e Risultato netto della gestione operativa 294.984 299.638 -1,55% Risultato netto della gestione operativa 98.221 94.328 4,07% gli Accordi con Cassa Depositi e Prestiti segnano un aumento dell’8% rispetto a e Banca Europea per gli Investimenti.” Utile dell’esercizio 69.330 76.150 -8,96% Utile (Perdita) dell’esercizio 24.621 23.902 3,01% fine 2009, percentuale che conferma la DATI eSPReSSI IN MIGLIAIA DI eURO * il dato è calcolato su base omogenea rispetto al 31/11/2009 tenuto conto della cessione leasing a Mediocreval costante e ininterrotta attenzione delle banche territoriali del Gruppo al soste- del 4,3% su dicembre 2009. La raccolta una consistenza di 12.609 milioni di tasso di crescita del 2,3%. Per quanto concerne i risultati Gli oneri operativi assommano a 546 gno del sistema produttivo delle aree di diretta da clientela si attesta a 21.664 euro, è sostanzialmente stabile rispetto Il patrimonio netto consolidato si economici sono in aumento del 2,2% milioni di euro e segnano un incremen- radicamento. milioni di euro, con un incremento a fine 2009. Positiva la dinamica della determina in 2.003 milioni di euro ri- i proventi operativi, che superano to del 4,4% su base annua. La raccolta globale, pari a 34.273 superiore al 7% rispetto all’esercizio componente “gestita”, che assomma a spetto a 1.927 milioni al 31.12.2009, 840 milioni di euro rispetto a 822 mi- Il risultato netto della gestione milioni di euro, evidenzia un progresso precedente. La raccolta indiretta, con 6.008 milioni di euro, evidenziando un comprendendo anche l’incremento lioni del periodo di raffronto. operativa si rappresenta quindi in 295 patrimoniale pari a 103 milioni di euro L’andamento dei tassi di mercato con- milioni di euro con una diminuzione determinato dall’esercizio dei “War- diziona la dinamica del margine di pari a 1,5% rispetto allo scorso anno. mODELLO ORGANIzzATIvO - SOCIETARIO DEL GRuPPO rant azioni ordinarie Credito Valtelli- interesse che si attesta a 483 milioni L’utile lordo dell’operatività cor- nese 2010” concluso in data 30 giugno di euro con una flessione del 3,7%, più rente si determina quindi in 150 mi- 2010. contenuta rispetto all’anno precedente. lioni di euro rispetto a 143 milioni a BANChE COmmERCIALI SOCIETà SPECIALIzzATE SOCIETà STRumENTALI mEDIOCREvAL EvOLuzIONE DEL NumERO CLIENTI DEL GRuPPO AL 1.12.2010 CLIENTI DEL GRuPPO AL 1.12.2010 CREDITO vALTELLINESE DI CLIENTI DEL GRuPPO RIPARTITI PER BANCA RIPARTITI PER SEGmENTO CRESET S.T. DELTAS CARIFANO ENTI E ALTRI ImPRESE 941.347 CREDITO APERTA SGR 876.290 +7,4% DEL LAzIO BANCA CATTOLICA CREDITO ARTIGIANO CREDITO CREDITO vALTELLINESE FINANzIARIA SAN GIACOmO PIEmONTESE 2% 2,7% 9,% BANkADATI 2% 7% GLOBAL ASSICuRAzIONI * 5% 24% CARIFANO 8 APERTA FIDuCIARIA 2% 88,0% ECONOmIA | Pleiadi LuSSEmBuRGO STELLINE 26% CREDITO SICILIANO CREDITO GESTIONI GLOBAL BROkER * SICILIANO 2% CREDITO BAI ARTIGIANO PRIvATI 31.12.2009 31.12.2010 * non inclusa nel Gruppo in quanto società assicurativa
ECONOmIA Specialsocio Pleiadi | ECONOmIA dicembre 2009 e segna un progresso QuOTE DI mERCATO NAzIONALI superiore al 5%. (( Gli oneri fiscali del periodo sono pari dePositi imPieghi sPortelli a 69 milioni di euro contro 55 milioni 1,59% )*( )* dell’esercizio precedente, valore che pe- 1,6% 1,46% 1,51% 1,42% 11 raltro comprendeva effetti positivi non )0 RETE DEL GRuPPO 1,4% 1,29% 1,39% 1,42% 1,47% ricorrenti per 6,2 milioni di euro. Te- . AL 1 DICEmBRE 2010 nuto conto di utili di pertinenza di terzi 1,2% 1,10% 1,12% 1,14% 1,14% 1,17% 1,17% 1,27% 1,25% 1,09% 1,25% per 12 milioni di euro, il risultato netto di periodo si attesta quindi a 69 milioni 1,0% 1,01% 1,02% 1,03% 1,02% 1,06% 1,00% (+ *. di euro in flessione del 9% rispetto a 76 0,8% 0,96% 0,87% 0,89% milioni di euro dello scorso anno. 0,82% * 0,78% 0,82% 0,6% La prevedibile evoluzione della gestione dicembre 05 giugno 06 dicembre 06 giugno 07 dicembre 07 giugno 08 dicembre 08 giugno 09 dicembre 09 giugno 10 ,* Le previsioni circa l’evoluzione dello sPortelli 346 356 368 373 389 434 486 498 514 535 scenario macroeconomico per il pros- simo anno permangono prudenti. Il Quote di mercato in forte aumento negli ultimi 2 anni quadro complessivo dell’economia Fonte: elaborazioni della Società su dati Banca d’Italia mondiale mostra segnali di ripresa, anche se influenzati da molte incertez- ze. Effetti positivi sembrano provenire dalla ripresa degli investimenti privati e dal recupero di fiducia degli operatori RAPPORTO SOCIALE 2010 rispetto agli ultimi trimestri di crisi. Le linee-guida del Global Reporting Initiative La rendicontazione di sostenibilità del Gruppo, che come da tradizione viene distribuita all’Assemblea dei Soci del Credito In siffatto contesto si ritiene prefigura- (*, Valtellinese, presenta quest’anno una novità sostanziale: la certificazione secondo le linee-guida del Global Reporting bile un andamento gestionale positivo, Initiative (GRI), standard di maggior diffusione a livello internazionale che insiste su sei principi di garanzia: con risultati in crescita ed una dinami- 543 FILIALI ca reddituale in miglioramento, grazie 1. equilibrio - 2. comparabilità - 3. accuratezza - 4. tempestività - 5. chiarezza - 6. affidabilità. Il livello di applicazione (B+) è funzionale ad un approccio incrementale all’attività di reportistica sugli aspetti economici, alle azioni delineate dal nuovo Piano strategico e, in particolare, alle sinergie sociali e ambientali dell’attività in un’ottica di miglioramento continuo nel tempo. rivenienti dalle operazioni di ristruttu- La struttura del Rapporto Sociale si presenta in soluzione di continuità con l’ultimo Documento a presentare in forma ar- razione societaria, che si prevede possa- ticolata la natura di un Gruppo a matrice popolare e a visibilità nazionale declinato nell’operatività quotidiana sotto forma no trovare attuazione entro il corrente di “cultura del servizio, del merito e della fiducia”. Gruppo Creval/Cassa Depositi e Prestiti: anno, ed anche dall’inversione della dinamica dei tassi di interesse, la cui C C+ B B+ A A+ 14 milioni di euro per P.m.I. LIVELLO DI APPLICAzIONE DEL REPORT risalita è attesa, seppure in termini gra- Inclusione di: Inclusione di tutti i criteri elencati duali, nei prossimi mesi. 1.1 per il Livello C più: OUTPUT INFORMATIVA Stessi requisiti previsti 2.1 - 2.10 1.2 Lo scorso 9 marzo il Gruppo Credito Valtellinese ha aderito alla terza SUL PROFILO G3 3.1 - 3.8, 3.10 - 3.12 3.9 - 3.13, per il Livello B REPORT CON ASSURANCE ESTERNA REPORT CON ASSURANCE ESTERNA REPORT CON ASSURANCE ESTERNA convenzione tra ABI e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) volta al soste- Assemblea e dividendo 4.1 - 4.4, 4.14 - 4.15 4.5 - 4.13, 4.16 - 4.17 INFORMATIVA STANDARD gno dell’operatività delle piccole e medie imprese mediante l’utilizzo All’Assemblea degli Azionisti del 16 di fondi a condizioni vantaggiose. INFORMATIVA Informativa sulla modalità Informativa sulla modalità OUTPUT aprile 2011, il Consiglio di Ammini- SULLA MODALITà Non richiesto di gestione per ciascuna di gestione per ciascuna DI GESTIONE G3 categoria di indicatori categoria di indicatori strazione proporrà l’attribuzione di un Il Plafond a disposizione è pari a 14 milioni di euro che saranno de- dividendo unitario di 0,12 euro, cor- 10 stinati a finanziare le attività delle PMI presenti nelle zone di insedia- rispondente ad un monte dividendi di Inclusione di almeno 20 indicatori Inclusione di ciascun indicatore Inclusione di almeno 10 indicatori mento del Gruppo in forma di investimenti da realizzare e/o in corso di INDICATORI di performance, di cui almeno un G 3 Core e di ciascun indicatore del ECONOmIA | Pleiadi 28 milioni di euro, rispetto a 25 milioni di performance, di cui almeno OUTPUT DI PERFORMANCE G3 indicatore per ciascuna delle seguenti Supplemento di settore* considerando un indicatore per ciascuna delle realizzazione ovvero rivolti a fronteggiare esigenze di incremento del dello scorso anno. E SUPPLEMENTI DI SETTORE seguenti categorie: categorie: economica, ambientale, il Principio di materialità, includendo diritti umani, lavoro, società, l’indicatore oppure inserendo sociale, economica e ambientale capitale circolante. Il dividendo sarà posto in pagamento responsabilità di prodotto la spiegazione della sua omissione il 29 aprile 2010 (data stacco 26 aprile * Versione finale dei Supplementi di settore 2010).
ECONOmIA Flash LA mAPPA DELLE RECENTI PROTESTE Le prospettive TuNISIA SyRIA Pleiadi | ECONOmIA LEBANON mere le ricadute sui prezzi al consumo. Il Pre- mOROCCO IRAQ IRAN JORDAN sidente della BCE, Trichet, si è detto fiducioso ALGERIA LIByA dell’economia migliorano, EGyPT BAhRAIN QATAR che l’inflazione a fine anno si calmiererà e ha uAE definito la situazione attuale come “fenomeno SAuDI ARABIA OmAN transitorio”. Con queste dichiarazioni la BCE shock geopolitico permettendo cerca di ancorare al ribasso le aspettative d’in- flazione dei cittadini europei, consapevole DJIBOuTI yEmEN 1 di Umberto Colli dell’importanza che il consolidamento della 45%. Le premesse per il ripetersi di uno shock forme democratiche, anche se continuano a Amministratore Delegato Bancaperta ripresa si deve materializzare – oltre che in alla produzione simile a quello vissuto negli incombere i timori che derive fondamentaliste Germania - anche negli altri paesi della Zona anni ’70 sono nell’aria; il loro materializzarsi e autoritarie possano prendere il sopravvento. Nelle precedenti pubblicazioni di Economia doci sui paesi di nuova industrializzazione, è problematicità, dopo l’esplosione nel 2010 Euro, prima di dare l’avvio a politiche mone- metterebbe in ginocchio i paesi importatori, Dal punto di vista macroeconomico, nel breve Flash abbiamo presentato dati e argomenti doveroso evidenziare che i dati preliminari della crisi greca, seguita da Irlanda e Porto- tarie restrittive. Per quanto riguarda il quadro interrompendo, probabilmente, la ripresa in termine è probabile assistere ad un rallenta- con toni moderatamente fiduciosi, che sotten- di conteggio del PIL cinese, pubblicati nelle gallo, anche se i giorni di tensione più acuta geopolitico, nella mappa qui riportata (fonte atto. Le richieste dei rivoltosi sono finalizza- mento dell’espansione economica di questi devano un quadro macroeconomico via via ultime settimane, indicano che Pechino ha su- paiono passati, grazie all’accordo tra i partner sito web Financial Times) si vede chiaramente te ad ottenere maggiore democrazia e la fine paesi. Ampliando l’orizzonte temporale di meno cupo. Così è stato e lo scenario è an- perato Tokyo. In base al PIL, la Cina diventa europei. Manca però l’unanimità nel defini- come buona parte del mondo arabo sia in- della corruzione che ha ingessato la società; riferimento, le riforme “inclusive” potranno dato lentamente migliorando, pur con quella quindi la terza potenza mondiale, dietro agli re strategie di ampio respiro per giungere ad teressata dai moti di protesta contro governi il rincaro dei beni alimentari primari ha am- invece portare ad un miglioramento del red- gradualità che è naturale attendersi dopo oltre Stati Uniti e all’Unione Europea. Il progresso un’Unione Europea più solida. che, tranne Algeria e Tunisia, controllano i plificato i toni della protesta (come si vede dal dito, della capacità di spesa e di investimento tre anni di difficoltà, inizialmente così grandi cinese si accentuerà ulteriormente, considera- Sul fronte macroeconomico primeggia la Ger- rispettivi paesi da oltre 20 anni. grafico qui sotto - fonte sito web FAO-ONU dei cittadini, ossia ad uno sviluppo economico da sembrare insormontabili. Il peggio della to che le Autorità del Celeste Impero hanno mania, grazie all’export sostenuto dalla com- Non si tratta quindi esclusivamente dell’area - nell’ultimo decennio il prezzo del frumento più solido e propulsivo. Un nord Africa più crisi parrebbe ormai alle nostre spalle, ma ribadito le previsioni di crescita non inferiori petitività dei suoi prodotti e dall’eccellenza del Maghreb, ma il fenomeno si è esteso al è raddoppiato). Nell’area del Maghreb il red- dinamico favorirà partnership con i paesi del non significa che l’Europa e l’America siano al 6% annuo fino al 2016, nonostante le mi- tecnologica nella produzione meccanica. Ita- Vicino Oriente e alla penisola arabica. , coin- dito procapite è mediamente molto contenu- sud Europa, Francia e Italia in primis, ridando stabilmente incamminate lungo un percorso sure monetarie restrittive adottate negli ultimi lia e Francia - con una crescita tra l’1 e l’1,5% volgendo negli ultimi giorni anche il tranquil- to e l’impennata nei prezzi ha drasticamen- centralità allo scacchiere mediterraneo. virtuoso e, soprattutto, solido. I risultati sino- mesi. Questi imponenti ritmi di sviluppo con- - stentano a trovare un volano in grado di ri- lo Oman. In Libia si sta assistendo ad una te ridotto le possibilità alimentari di queste È doveroso constatare che negli ultimi giorni le ra ottenuti sono stati alimentati da politiche tribuiscono a suscitare, inequivocabilmente, lanciarle con vigore. Continuano a rallentare guerra civile che vede opporsi lealisti al Co- popolazioni, contribuendo ad esacerbare gli tensioni politiche si sono riflesse sui prezzi del fiscali e monetarie eccezionalmente espan- “invidia” tra i policy maker del Vecchio Con- gli altri paesi periferici dell’UE, dove più pe- lonnello Gheddafi e insorti. L’ONU e il G-20 animi e quindi la fiducia nelle autorità e nelle petrolio e dell’oro. Il Brent del Mare del Nord sive, che dovranno lasciare il posto a misure tinente, impegnati in ben altre problematiche. santi sono stati i tagli alla spesa pubblica. Nei continuano a premere a favore di un onorevo- istituzioni. Ipotesi suffragate anche da una re- si è posizionato stabilmente in area 115 dollari meno ampie e più ordinarie. Il processo che Come si evince dal grafico qui sotto riportato prossimi mesi l’Europa sarà quindi impegnata le esilio per il Rais di Tripoli. Derive islamiste cente pubblicazione del Fondo Monetario In- per barile e l’oro ha fatto segnare un nuovo ci attende si può quindi definire ancora di (fonte sito web Fondo Monetario Internazio- in questo processo di consolidamento, con la si stanno concretizzando in Yemen, mentre in ternazionale, in cui la mancanza di politiche record storico a quota 1.4407 dollari l’oncia. consolidamento, nonostante su entrambe le nale) il Prodotto Interno Lordo a valori nomi- speranza di evitare pericolose derive politiche Siria le proteste hanno messo sotto pressione fiscali a sostegno dei redditi per compensare Il perdurare di questa situazione ostacola la sponde dell’Atlantico le indagini qualitative nali (in dollari USA) si attesta oltre i 14,6 mi- (il nuovo Governo irlandese ha già avanzato la dinastia degli Assad. Anche in Arabia Sau- l’aumento del prezzo degli alimenti e l’enor- ricomposizione di un quadro economico, fi- (indici di fiducia del mondo imprenditoriale e liardi per gli USA, poco sopra i 12 miliardi per proposte di revisione degli accordi siglati pochi dita, il maggior produttore di greggio al mon- me sperequazione tra le ricchezze dell’oligar- nanziario e politico che vede il 2011 come un delle famiglie consumatrici) inviino segnali in Eurolandia, a 5,74 miliardi per la Repubblica mesi orsono) e gestire un’inflazione che sem- do, stanno emergendo focolai di protesta. chia politica e la povertà della popolazione anno di transizione alla ricerca di un nuova continuo miglioramento e anche l’economia Popolare di Cina e sfiora i 5,4 miliardi per il bra aver ritrovato forza grazie all’ascesa del Qualora la situazione degenerasse, portando sono additate tra le cause principali che han- stabilità e il ritorno a condizioni normali. reale fornisca riscontri positivi, con la crescita Giappone. La parte tratteggiata delle linee costo delle materie prime (sia quelle agricole/ il caos negli equilibri geopolitici, l’incertezza no infiammato le rivolte in Egitto e Tunisia. degli ordinativi e la ripresa della produzione a destra del segmento verticale rappresenta alimentari sia quelle energetiche) già riflessa ricadrebbe sulle forniture di petrolio all’Occi- L’espressione in lingua inglese – decisamente industriale. l’evoluzione prospettica dei rispettivi PIL. nei prezzi alla produzione. L’elevata capaci- dente, alla Cina e all’India. Nell’ultimo mese pregnante – utilizzata per spiegare dal FMI il Aggiornamento Giappone Un futuro sicuramente più roseo è quello che L’Europa si sta riprendendo dalla crisi a diffe- tà produttiva inutilizzata (“output gap”), una i prezzi del greggio hanno accentuato questa processo che questi paesi devono intrapren- Il Giappone, nell’area costiera a nord di Tokyo, si prospetta per le “nuove economie” – i co- renti velocità. La situazione dei debiti pubblici disoccupazione prossima al 10% e le modeste eventualità, impennandosi da 85 a 105 dollari dere è “inclusive growth” ossia “una crescita è stato devastato da un terremoto e da uno siddetti “Paesi BRIC”, Brasile, Russia, India continua a permanere quale primo fronte di spinte salariali sono riuscite sinora a compri- per barile WTI (+24%), dopo che nel pre- che comprende tutto e tutti”. Il mondo assiste tsunami tra i più forti degli ultimi 200 anni e Cina, cui recentemente si è aggiunto il Sud cedente semestre il rincaro era già stato del fiducioso che si materializzino le invocate ri- (grado 8,9 della scala Richter). Prima di an- Africa (comportando l’ampliamento dell’acro- dare in stampa abbiamo appreso la tragica PRODOTTO INTERNO LORDO rePubbliCa PoPolare di Cina giaPPone nimo in BRICS) - sulle quali poggiano le spe- usa eurolandia notizia che il Giappone è stato sconvolto da un PREzzO FRumENTO FAO terribile terremoto seguito da uno tsunami che ranze di sviluppo per il prossimo ventennio. 20.000 18.000 400 hanno devastato le coste a nord di Tokyo. Le Le proiezioni di crescita per il 2011, fornite 16.000 350 stime provvisorie indicano in oltre 207 mila le dal Fondo Monetario Internazionale a fine 14.000 300 persone morte o disperse. Sul paese incombe gennaio, indicano +4,5% per il Brasile e la 12.000 250 però anche il pericolo nucleare delle centrali 12 Russia, +8,4% per l’India, +9,6% per la Cina 10.000 8.000 200 di Fukushima. La radioattività sinora fuoriusci- ECONOmIA | Pleiadi e +3,4% per il Sud Africa, mentre per l’Eu- 6.000 150 ta dalla centrale ha consigliato l’evacuazione ropa (+1,5%) e l’America (+3%) gli obiettivi 4.000 100 della popolazione in un raggio di 20 km. di ripresa appaiono decisamente sotto tono se 2.000 50 raffrontati con l’ammontare del debito pubbli- 0 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 0 Il documento è stato elaborato sulla base 1983 1988 1993 1998 2003 2008 2013 2018 co e con gli impegni per ridurlo. Sofferman- delle informazioni disponibili al 31 marzo 2011
ECONOmIA Imprese e mercati Come preparare l’impresa Pleiadi | ECONOmIA Harvard Business Review - Italia, giugno 2010, Classi di mosse strategiche Tra il 2000 e il 2010 Nel prossimo futuro p. 4). Per un’entità di successo è ancora più n. % n. % alle nuove sfide del mercato arduo, perché i risultati positivi possono avva- mosse di espansione mediante: 65 1% 5 2% lorare comportamenti e ideologie di business Diversificazione 21 10% 5 5% che divengono per le risorse aziendali principi Integrazione verticale 6 3% 1 1% espansione geografica 24 11% 21 19% 15 indiscutibili, radicati in modo profondo nella Dimensione a parità di prodotti e mercati 14 7% 8 7% cultura d’impresa. mosse di contrazione mediante: 1 6% % Per attivare un processo efficace di trasforma- Rifocalizzazione 6 3% 1 1% di enzo Rocca - Vice Direttore Generale Credito Valtellinese zione interna occorre superare questi vincoli esternalizzazione 4 2% 2 2% tradizionali e, ai primi segnali di cambiamen- Riduzione della capacità produttiva 3 1% 0 0% Il confronto con l’ambiente esterno rappre- Un’analisi statistica di raggruppamento (cluster frontare. Dagli interventi è stato confermato to, realizzare un’attenta valutazione dei com- mosse di rafforzamento della competitività mediante: 78 7% 7 % Nuovi sistemi prodotto 26 12% 17 15% senta il modo migliore per scoprire idee che, analysis) ha permesso all’Osservatorio d’iden- l’interesse in forte crescita per l’utilizzo delle portamenti e delle ideologie che è necessario Nuovi business model 12 6% 11 10% opportunamente adattate al proprio contesto tificare sei “percorsi strategici” comuni, otte- nuove forme di comunicazione, quali social conservare o “lasciare alle spalle”. A tal fine, Costi e qualità agendo su processi e impianti 24 11% 6 5% operativo, siano utili all’impresa. Gli studi e le nuti tenendo conto delle caratteristiche della network, social media e web 2.0. Le imprese sono l’autore suggerisce di proporre ai senior mana- Costi e qualità agendo su localizzazione 14 7% 3 3% ricerche di istituti, osservatori ed enti privati, crescita realizzata da queste imprese (Tavola sempre più consapevoli che se non le adot- ger della propria impresa domande che con- Costi e qualità agendo su approvvigionamenti 2 1% 0 0% tesi a raccogliere ed elaborare dati e infor- 1). Gli esiti iniziali di questa ricerca consento- teranno nel breve periodo, diverranno poco sentano di riflettere sugli elementi d’azienda mosse di acquisizione / sviluppo di risorse e competenze: 42 20% 4 1% mazioni, possono fornire spunti sulle scelte realmente “inossidabili”. Tecnologiche, di ricerca 16 8% 12 11% Commerciali, di reputazione 11 5% 16 14% imprenditoriali delle aziende, specie per su- Se l’entità ha l’obiettivo di mantenere le pro- Se l’entità ha l’obiettivo di mantenere le proprie quote di mercato e il “Capitale umano” 15 7% 6 5% perare la crisi. Confindustria, ad esempio, ha prie quote di mercato e il livello di competi- mosse di trasformazione dell’assetto proprietario mediante: 11 5% 2 2% avviato nella primavera 2010 un progetto di livello di competitività, il cambiamento deve avere natura sistematica tività raggiunto, allora il cambiamento deve Avvio/realizzazione di apertura capitale 5 2% 1 1% ed essere realizzato velocemente. ricerca su “le imprese italiane oltre la crisi: avere natura sistematica ed essere realizzato Riassetto interno alla famiglia 4 2% 0 0% strategie di sviluppo e cambiamento nella velocemente. In questo caso, secondo Praha- Nuova collocazione in un gruppo 2 1% 1 1% competizione globale” che ha coinvolto quasi no di confrontare le scelte strategiche adottate competitive, tenuto conto che ora occorre lad, è necessario approfondire e valutare op- TOTALE mOSSE 210 100% 111 100% di cui, mediante acquisizioni e alleanze 43 20% 14 13% 500 imprese. Il complesso progetto di sistema dalle imprese nel passato (n. 210 su un totale consolidare, oltre le relazioni con i cd. top cu- portunamente i seguenti tre aspetti: ha l’obiettivo d’individuare anche i compor- di n. 321 “mosse strategiche”) e quelle piani- stomer, anche quelle con tutti gli altri soggetti. • capire lo “scenario competitivo emergente” Tavola 2. Le “mosse strategiche” scelte dalle imprese associate ad Assolombarda (a cura di Airoldi G., Negri V., Quarato F., “Imprese oltre la crisi. I percorsi strategici delle imprese milanesi: sessanta casi a confronto”, Osservatorio Assolombarda Bocconi, 17 gennaio 2011). tamenti da scegliere per una crescita più rapi- ficate per il futuro (n. 111), così come descritto È chiaro, infatti, che la crisi ha modificato i e gli effetti a livello di redditività e di perfor- da. Sono previsti 80 focus group, tra cui l’osser- nella Tavola 2. comportamenti dei consumatori, rendendoli mance; toriale da imitare e, per la rivista Fortune, un Un altro fattore che ha contribuito al rag- vatorio Assolombarda e Università Bocconi Il primo Global Business Summit è un’altra in- meno propensi all’acquisto e più attenti an- • identificare le aree deboli di competitività e luogo tra i migliori in cui lavorare (classifi- giungimento dell’obiettivo di una consegna di di Milano che ha già fornito i primi risultati teressante iniziativa promossa, a maggio che al value for money. Oggi, prima di assumere risolverle velocemente; cato nel 2009 alla posizione 23). L’interesse “grande successo” è rappresentato dalla prio- dello studio condotto su 60 aziende (a cura dell’anno scorso, dall’Harvard Business Review una decisione, raccolgono molte informazio- • sostituire i sistemi IT che solitamente ac- per questa società ha spinto Amazon nel rità che Zappos attribuisce alla cultura d’im- di Airoldi G., Negri V., Quarato F., “Imprese Italia e da Il Sole 24 Ore. L’evento ha posto a ni specie attraverso il web che consente di otte- compagnano il modello di business superato. 2009 ad acquistarla, senza, tuttavia, modi- presa e alla condivisione interna dei valori. oltre la crisi. I percorsi strategici delle imprese confronto manager di tutto il mondo sul tema nerle in modo più veloce ed economico. In tale processo, occorre prestare attenzione ficare il modello aziendale sviluppato dal Questi ultimi sono considerati fondamentali milanesi, Osservatorio Assolombarda Bocco- della crescita nel dopo crisi e sulle sfide in- anche all’organizzazione, cercando di eli- CEO Tony Hsieh. anche durante il processo di assunzione delle ni, 17 gennaio 2011). terne ed esterne che le aziende dovranno af- Difficoltà nel cambiare minare i comportamenti e le pratiche che, La crisi economico-finanziaria di questi ulti- in considerazione delle nuove esigenze, non mi anni, la più recente instabilità geo-politica sono più ritenuti produttivi. La cultura d’impresa e la condivisione interna dei valori sono elemen- ti fondamentali da considerare nel processo di assunzione delle risorse. Crescita progressiva Crescita rapida e l’acuirsi del costo delle materie prime han- per linee interne, mediante acquisizioni, no spinto anche le imprese meno propense al Dalla teoria alla pratica: Zappos rimanendo nel core business rimanendo nel core business e senza variazione e senza variazioni cambiamento a valutare tale opzione. Se è Alcuni imprenditori o manager hanno affron- Al centro del business c’è la soddisfazione del risorse, che sono valutate mediante un collo- di assetto proprietario vero che è nella natura delle aziende adattarsi di assetto proprietario tato l’“ovvia” necessità del cambiamento di cliente, ottenuta garantendo il servizio 24 ore quio specifico indirizzato a determinare sia ai nuovi contesti per garantire la propria con- un business poco profittevole o di una struttura su 24, 7 giorni su 7, per tutto l’anno e me- l’idoneità a svolgere determinate mansioni, Diversificazione Crescita rapida, mediante tinuità nel tempo e mantenere un adeguato organizzativa troppo rigida rispetto a un am- diante un call center gratuito in cui gli operatori sia la coerenza con la filosofia dell’impresa. correlata PERCORSI acquisizioni, rimanendo livello di competitività nel mercato, la deci- biente che esige dinamicità trovando idonee non sono soggetti a vincoli di tempo, ma al- Per Zappos la passione per il lavoro è fonda- con apertura dell’assetto proprietario STRATEGICI nel core business e aprendo l’assetto proprietario sione di affrontare un restyling interno è spesso soluzioni operative. È il caso di Zappos, e-com- l’unico obiettivo di rendere felici i compratori. mentale e, dopo aver fatto svolgere cinque difficile da assumere. merce di scarpe fondato nel 1999, che può es- Per lo stesso fine non sono applicate spese di settimane di formazione ai neo-assunti, di cui Secondo Prahalad C.K., recentemente scom- sere considerato un precursore della nuova fi- trasporto ed è stata realizzata una politica di due all’interno del call-center, l’impresa offre a 14 Diversificazione Trasformazione del business parso e professore emerito di strategia alla Ross losofia web e dell’attenzione verso tutti i clienti restituzione valida 365 giorni dal ricevimento ciascun partecipante un premio di 2.000 dol- correlata model (prevalentemente ECONOmIA | Pleiadi a parità di assetto per linee interne) School of Business della Michigan University, pur (Nie W., Lennox B., “Case Study: Zappos”, della merce. Inoltre, a garanzia della qualità lari per andarsene. È un test per misurare il proprietario a parità di assetto proprietario nella consapevolezza che un cambiamento The Financial Times, 16 febbraio 2011). del marchio, è stato costruito un impianto di livello d’entusiasmo delle risorse a rimanere sia necessario, molte imprese trovano difficile La combinazione di una solida cultura distribuzione capace di soddisfare le diverse in azienda e che identifica, anche in modo affrontare questa “ovvietà” (Prahalad C.K., aziendale e di ottimi servizi clienti e supply esigenze dei clienti e ridurre i problemi legati preciso, il tipo d’investimento nel capitale Tavola 1. I “percorsi strategici” scelti dalle imprese associate ad Assolombarda (a cura di Airoldi G., Negri V., Quarato F., “Imprese oltre la crisi. I percorsi strategici delle imprese milanesi: sessanta casi a confronto”, Osservatorio Assolombarda Bocconi, 17 gennaio 2011). “Perché è così difficile affrontare l’ovvio?”, in chain lo hanno reso un esempio imprendi- alla spedizione (ritardi o smarrimenti). umano che l’impresa sta realizzando.
ECONOmIA Gruppo e sostenibilità ECONOmIA Nuovi Prodotti Verso il Rapporto integrato Creval e Compass Pleiadi | ECONOmIA Uno schema strutturato per la redazione di rapporti completi e chiari Le comunicazioni istituzionali necessitano di maggiore senso e semplicità, a definire nel di business delle organizzazioni in un’ottica di lungo termine e di non prevalenza di un Discussion Paper aperto alla discussione pub- blica entro giugno prossimo e un documento una partnership di successo 17 Il Vice Presidente di Compass Valentino Ghelli in questa intervista spiega origine e suo complesso la realtà e l’attività d’impresa; aspetto qualificante della vita d’impresa sul- finale “propositivo” all’attenzione del G20 di sviluppo della partnership con il Gruppo Creval. esiste un legame intrinseco tra i valori della l’altro. Parigi a novembre. sostenibilità e il valore economico dell’attivi- La logica del miglioramento continuo per- Una nuova cultura della rendicontazione tà d’impresa; bilanci d’esercizio di oltre cin- mea la natura del Rapporto integrato: la cor- a livello mondiale si scontra con resistenze Dottor Ghelli, può raccontarci brevemente qual è l’attività di Compass? quecento pagine, comprensivi di una Nota nice concettuale di riferimento ha da essere (“abbiamo sempre fatto così”) ed eventuali Compass è la società finanziaria del gruppo Mediobanca, specializzata nel credito Integrativa per soli addetti ai lavori e di una sufficientemente “flessibile” da consentire inadeguatezze delle strutture organizzative al consumo. Lo scorso anno abbiamo festeggiato i 50 anni di attività, segno tangi- “sovranormazione” cogente, si affiancano a un’evoluzione nel tempo in quanto le pratiche e contabili allo stato attuale; rappresenta una bile della nostra solidità e tradizione, garanzia di conoscenza profonda del settore rendiconti di sostenibilità “liberi di strutturar- di rendicontazione sono soggette a mutazione leva formidabile per il cambiamento necessa- e dei bisogni delle famiglie italiane. si”; e il dialogo tra queste due entità è raro, e maturazione. rio, una modalità di maggiore coinvolgimen- comunque incompleto. Il cammino è ad uno stadio primordiale ma to dell’intera platea dei portatori di interesse Da quanto tempo Compass collabora con CREVAL? Anche sulla base di questo assunto nasce il è intrapreso, la stessa Associazione Bancaria e non solo della comunità finanziaria degli La partnership con Creval ha origine nel 1996 con l’accordo fra Linea e le banche filone di ricerca applicata riassumibile con il Italiana in sede di Forum Abi CSR nel gen- analisti, una forma nuova di comunicazione Valentino Ghelli, Vice Presidente di Compass poi confluite come Credito Siciliano nel Gruppo Creval. La successiva fusione di termine di “Rapporto integrato”, a definire naio scorso ha proposto un qualificato in- multistakeholder e multicanale in quanto Linea in Compass nel 2008 ha creato il rapporto attuale. A gennaio 2010 l’accordo e pubblicare in un’ottica di innovazione tra- contro con Paul Druckman (Vice-Presidente aperta alle potenzialità offerte dal Web. è stato esteso a tutte le banche del Gruppo Creval. sformativa un report che integri i tradizionali dati di bilancio con le variabili socio-ambientali e di governance con l’obiettivo di RAPPORTO INTEGRATO Quali sono le aree di collaborazione tra le due società? Compass mette a disposizione di Creval tutta la filiera produttiva e gestionale per i prodotti di credito al consumo che il Gruppo desidera offrire alla propria clientela. Attualmente la collaborazione è attiva nei prestiti personali ma sono allo evidenziare i legami intrinseci tra studio altre iniziative. dati finanziari e non finanziari e di mostrare, con ancora mag- Quali prodotti di credito al consumo offre oggi Compass? giore chiarezza e trasparenza, STRUTTURA Compass propone al mercato l’intero ventaglio dei prodotti di credito al consumo: il credito finalizzato classico, il prestito strategia, governance e modello personale, le carte di credito rateali e la cessione del quinto dello stipendio. AMBIEN La società copre tutto il territorio nazionale con 146 filiali dirette, E I ION IS NANCE ST AL FIN punto fondamentale di relazione sul campo tra le strutture ope- GE E AN TALE E AN rative della banca e noi. LLA E zIA SU zION GOVER SOCIAL RIO Come considera oggi la partnership tra Compass e Creval? LA RE Estremamente positiva. I volumi di lavoro sono rapidamente E cresciuti, consentendo alla banca di acquisire nuova clientela. Il rapporto è sempre stato costruttivo e Creval indubbiamente rappresenta nel panorama bancario italiano un punto di qualità dell’International Integrated Reporting Committe) Si tratta di un processo di rendicontazione e professionalità. sul tema, da cui sono emersi quattro filoni dinamico e trasparente con un cammino già d’azione: ben tracciato in quanto i prossimi anni vedo- Siamo pertanto orgogliosi di poter collaborare con reciproca 1. accrescere la consapevolezza della sfida no una serie di scadenze precise: soddisfazione attraverso una partnership che sta dando ottimi di integrare la comunicazione istituzionale • il 2015 per la definizione di uno standard risultati. d’impresa; condiviso per la rendicontazione sociale, am- 2. sviluppare una cornice concettuale di rife- bientale e di governance (ESG); 16 rimento; • il 2020 al più tardi per lo sviluppo, il col- ECONOmIA | Pleiadi 3. considerare l’opportunità di standard di laudo e infine l’obbligatorietà di uno standard redazione obbligatori o volontari; per il reporting integrato stesso. 4. promuovere l’adozione del Report Inte- Anche per questa via la cultura e la pratica grato. della sostenibilità entrano nel core business Il cammino di possibile adozione prevede un aziendale.
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