Ciao Sandro - sezione di brescia

Pagina creata da Tommaso Ruggiero
 
CONTINUA A LEGGERE
Ciao Sandro - sezione di brescia
ANNO 58 - N. 2   PERIODICO QUADRIMESTRALE DELLA SEZIONE A.N.A. DI BRESCIA
                                                  Fondato nel 1961 - copie stampate 13.500 - in omaggio ai soci
LUGLIO 2018      poste italiane s.p.a. - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. L. 27/2/2004) art. 1 comma 2, DCB Brescia

            Ciao Sandro
                                                      1
Ciao Sandro - sezione di brescia
Appuntamenti sezionali
SETTEMBRE                                  NOVEMBRE                                DICEMBRE
23, Castegnato: 90° di fondazione          3, Maniva: inaugurazione lavori         2:           pranzo auguri P.C.
30, Chiari: 80° di fondazione                          di recupero delle           9, Capriano 45° di fondazione
                                                       trincee                     13, Sezione:consiglio direttivo
OTTOBRE                                    8, Sezione: consiglio direttivo         18: Sezione: serata degli auguri
6, Monte Isola: consiglio direttivo        10:         serata di chiusura
7, Timoline: 50° di fondazione e                       dell’attività sportiva
             45° della Cappella            11, Coniolo:inaugurazione nuovo
14, Pompiano:       45° di fondazione                  Gruppo
28, Cazzago:       85° di fondazione       17:         cena giovani
                                           18:         riunione capigruppo
                                           24:         colletta alimentare
                                           25, Bovezzo: 75° di fondazione

    Appuntamenti
      nazionali
SETTEMBRE
14, Rossosch: 25° dell’asilo
                Sorriso
14, Livenka: Inaugurazione del
                Ponte dell’Amicizia
30, Perinaledo, Sez. Imperia:
                Campionato di
                Mountain Bike

DICEMBRE
9, Milano:      S. Messa in Duomo

                                                            Al lavoro sulle trincee in Maniva

                                         ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALPINI
                                                   Sezione di Brescia
                                           e-mail: ocioalapena@anabrescia.it

 Direttore Editoriale:   Gian Battista Turrini
 Direttore Responsabile: Massimo Cortesi
 Comitato di Redazione: Franco Richiedei, Giuseppe Lamberti

 Hanno collaborato: Battista Ravelli, Ferruccio Casali

 Per le fotografie si ringraziano: Giuseppe Valetti, Foto Digital Bertazzoli, New Eden Group, Luca Geronutti

                            Autorizzazione del Tribunale di Brescia n. 15/2012 del 19/07/2012

                              Stampa: REGGIANI S.p.A. - Via Rovera 40- 21026 Gavirate (VA)
                                           Abbonamento: 10,00 euro all’anno
                                   contattare la segreteria sezionale allo 030 2003976

                                                               2
Ciao Sandro - sezione di brescia
LA PAROLA AL PRESIDENTE
Facciamo gli Alpini !
        Il 2018 è l’anno dedicato alla        tour de force che abbiamo volonta-
concretizzazione di alcuni progetti e         riamente o forzatamente subito in que-
ad importanti ricorrenze. Eventi pro-         sti ultimi tempi.
grammati da tempo e maturati quasi                    Mi rendo conto di avervi un po’
tutti contemporaneamente, mettendo            tartassato, ma se vogliamo continua-
a dura prova le nostre capacità               re ad essere una delle più belle realtà
organizzative e l’impegno delle risor-        associative ed essere degni delle glo-
se umane disponibili.                         rie dei nostri avi, dobbiamo anche noi     dovere è quello di partecipare alla vita
        Agli impegni di routine, si sono      fare la nostra parte, impegnandoci         associativa ed essere presenti (o,
sommati il 75° di Nikolajewka che             soprattutto in azioni normate dallo sta-   quanto meno, essere rappresentati dal
abbiamo celebrato alla grande e che           tuto. Dico questo perché sento, a vol-     Gagliardetto) alle manifestazioni orga-
vedrà un’appendice a metà settem-             te, mormorare che siamo troppo sot-        nizzate dalla Sezione o dalla Sede
bre con l’offerta del “Ponte degli Al-        to pressione, subissati da mille impe-     Nazionale. Poi viene tutto il resto. I
pini per l’Amicizia” alla comunità di         gni e altrettante richieste. E questo è    nostri “Veci” hanno fatto grande
Livenka; l’80° della casa di Irma con         vero per molti Gruppi che hanno la-        l’ANA perché si occupavano essen-
l’inaugurazione simbolica dei lavori          sciato la strada maestra per seguire       zialmente di alpini, dedicando tempo
effettuati negli ultimi cinque anni; il 40°   molti sentieri che appagano di più le      e risorse a quanto prevede il nostro
del Bivacco “Ceco” Baroni; il soste-          ambizioni personali che fare l’interesse   statuto.
gno al raddoppio della Scuola                 dell’Associazione.                                 Dobbiamo renderci conto che,
Nikolajewka e una serie di manifesta-                 Cari Alpini, non siamo tenuti a    se siamo quello che siamo e se godia-
zioni ed eventi (conferenze, dibattiti,       sostituirci alla Caritas, alla Pro Loco    mo dell’ammirazione di tutti, è perché
presentazioni di libri, cerimonie             o alla polisportiva o fare da              abbiamo alle spalle una struttura cen-
commemorative) per celebrare degna-           manovalanza gratuita per enti pubbli-      tenaria carica di valori e di gloria me-
mente il centenario della Grande Guer-        ci o privati… Non siamo neppure ob-        ritata in guerra e in pace da chi ci ha
ra, a corollario del grande impegno           bligati ad allestire feste gastronomi-     preceduto. Se non ci diamo da fare,
assunto dalla nostra Sezione, con il          che o intrattenimenti ludici o musicali,   tutti insieme, per mantenere in ordine
Cantiere Maniva, nel recupero delle           anche se le finalità sono benefiche.       la “baracca”, più prima che poi, crol-
opere di difesa realizzate dai nostri         Unico nostro dovere è sostenere i          lerà e sarà la fine del sogno per tutti.
nonni un secolo fa e che andremo ad           nostri “monumenti viventi”. Le ado-                E’ vero che, spesso, vi incito a
inaugurare il 3 novembre. Se aggiun-          zioni a distanza, facciamole da privati    darvi da fare, perché non voglio grup-
giamo la promessa di collaborazione           cittadini. Mi rendo conto che, a volte,    pi inerti, ma dobbiamo saper sceglie-
alla realizzazione degli interventi a         non possiamo sottrarci a certe incom-      re dove e come operare, in base alle
sostegno delle popolazioni del centro         benze, ma selezioniamo bene i com-         nostre capacità e alle nostre risorse,
Italia, martoriate dal terremoto, abbia-      piti che ci vogliamo assumere, tenen-      umane ed economiche.
mo un quadro (quasi) completo del             do ben presente che il nostro primo                Nel dubbio facciamo cose da
                                                                                         alpini..
                                                                                                          Gian Battista Turrini

                                                                                          Per problemi tecnici il
                                                                                          numero di luglio di ocio a
                                                                                          la pèna è andato in
                                                                                          stampa in ritardo,
                                                                                          pertanto alcuni articoli
                                                                                          presenteranno eventi e
                                                                                          manifestazioni         già
                                                                                          tenutisi. Ce ne scusiamo
       Una fase del montaggio del ponte a Livenka - Nikolajewka                           con gli Alpini.
                                                             3
Ciao Sandro - sezione di brescia
NEL RICORDO DEI SUCCESSORI

Da Sandro Rossi un’eredità che ha
                                                                                  La commemorazione                            uf
  Per ventuno anni al vertice                                                             Desidero esprimere, a titolo per-
                                                                                  sonale, per conto del cds, dei
   della Sezione di Brescia                                                       capigruppo, di tutti gli Alpini bresciani
                                                                                  e delle nostre famiglie, il cordoglio e
                                                                                  la nostra vicinanza alla cara Giulia, alle
       Alessandro Rossi, per tutti noi semplicemente Sandro, era nato a           sorelle Lucia ed Elena, ai cognati, ai
Livorno il 22 novembre 1935. Lauretosi in Economia e commercio, ha lavo-          nipoti e agli altri congiunti per la scom-
rato per decenni come funzionario della Banca S. Paolo di Brescia.                parsa dell’amato Sandro. Chiediamo
       Ha prestato servizio militare nella Brigata Julia nel 1961-1962 prima      scusa se ci siamo introdotti tra gli af-
a Bassano come recluta e poi all’Aquila, congedandosi come sergente.              fetti parentali e in qualche modo ab-
Subito dopo è avvenuto l’incontro con l’Associazione Nazionale Alpini, che        biamo prevaricato, ma questo e’ un
sarebbe divenuta la sua ragione di vita: nel febbraio 1963, infatti, Sandro ha    lutto che colpisce profondamente an-
cominciato a “lavorare” nella nostra Sezione con l’incarico di aiuto furiere,     che la nostra famiglia alpina, privan-
passando poi per molti anni alla redazione di “Ocio a la pèna”.                   doci di un uomo dotato di assolute ca-
       La felice unione con la moglie Giulia Fiorini (nativa di Gianico) non      pacita’ e disponibilita’, ma soprattutto
aveva avuto in sorte figli: così Sandro, ha diviso tempo ed energie tra l’im-     di riconosciuta saggezza, autorevolez-
pegno in banca e le Penne Nere della Sezione di Brescia, le sue Penne             za e carisma: un punto di riferimento
Nere.                                                                             per tutti noi.
       Nel 1976 Sandro, con la consueta determinazione, ha organizzato i                  Caro Sandro, questo e’ un in-
soccorsi alle popolazioni friulane colpite dal sisma, ripetendosi nel 1980 a      tervento che non avrei mai voluto fare,
Solofra in Irpinia. Nel 1983, 40° anniversario della battaglia di Nikolajewka,    e invece, tocca proprio a me ricorda-
Sandro è stato uno dei protagonisti della decisione di costruire la Scuola        re, a nome della nostra Sezione, la tua
“Nikolajewka”, ideata come “monumento vivente” ed oggi avviata a diven-           figura di presidente emerito, dopo
tare un centro socio assistenziale con 150 posti all’avanguardia in Italia.       esserlo stato effettivamente per ben
       Lavorando con passione ed entusiasmo, Sandro è diventato il Vice di        21 anni. Del resto tu ci hai insegnato
Presidenti come Bajetti, Panazza e Gelmi, fino a succedere nel 1985 nella         che ognuno, per il ruolo che riveste,
carica di Presidente a Ferruccio Panazza, ufficiale alpino reduce di              ha i propri doveri e deve sapersi assu-
Nikolajewka. Durante i suoi anni di presidenza Sandro ha dato un notevole         mere le proprie responsabilita’ anche
impulso sia al settore sportivo, visto come mezzo per coinvolgere i giovani       nelle circostanze meno piacevoli. E noi
Alpini nell’Associazione, che a quello culturale, mettendolo in stretto con-      tutti che, dopo di te oggi reggiamo le
tatto con il mondo della scuola.                                                  sorti della Sezione, siamo cresciuti
       Il suo capolavoro è stata l’organizzazione del 50° anniversario della      sotto le tue direttive, non certo indot-
battaglia di Nikolajewka, nel 1993, quando in piazza Duomo davanti alle           trinati, ma ascoltando e apprezzando
spoglie dei Caduti che rientravano dalla Russia si abbracciarono i Reduci         le tue idee, i tuoi insegnamenti, i tuoi
italiani e quelli dell’Armata Rossa.                                              consigli sempre rivolti al bene, prima
       Nel 1998 è stata inaugurata la nuova sede della Sezione, voluta con        di tutto morale, dell’associazione an-
caparbietà proprio dal Presidente Rossi e costruita proprio di fianco alla        che se a volte a scapito dell’interesse
Scuola “Nikolajewka”.                                                             economico.
       Sandro è stato determinante anche per ospitare a Brescia l’Adunata                 Hai avuto la fortuna di cresce-
Nazionale degli Alpini, nel 2000, una delle più riuscite, anche per partecipa-    re, associativamente parlando, al co-
zione. Nel 2004 la sospensione del servizio di leva lo ha visto in prima fila a   spetto di illustri e illuminati personaggi
Roma nella manifestazione in difesa della naja. Con tale passione che, vici-      che hanno fondato e fatto grande la
no all’Altare della Patria, la Polizia lo ha caricato su una Volante.             nostra sezione: il gen. Reverberi, pa-
       Sandro, Presidente per antonomasia, è rimasto in carica per ven-           dre Bevilacqua, Lantieri de Paratico,
tun’anni, sino al marzo 2006, quando è entrato nel Consiglio Nazionale dive-      Materzanini, Belpietro, Bajetti, Gelmi,
nendo Vicepresidente Nazionale fino al 2009.                                      Panazza, Ceco Baroni, il gen. Ragnoli,
                                                                                  figure di grande spessore e levatura
                                                               4
Ciao Sandro - sezione di brescia
he ha tracciato la nostra strada
ne   ufficiale del Presidente Turrini alle esequie a Gianico
                                                                                                 vorando e ti promettiamo che conti-
                                                                                                 nueremo a farlo finche’ non avremo
                                                                                                 ottenuto qualcosa di concreto.
                                                                                                         La presenza, in questi giorni, di
                                                                                                 tutte le tue penne nere, bianche e an-
                                                                                                 che metaforicamente rosa, e’ un se-
                                                                                                 gno di riconoscenza per tutto quello
                                                                                                 che hai fatto e ci hai fatto fare, ma
                                                                                                 anche una attestazione di stima e di
                                                                                                 ammirazione nei tuoi confronti.
                                                                                                         Sono uomini come te che fan-
                                                                                                 no grande la nostra associazione, uo-
                                                                                                 mini che credono negli alti valori col-
                                                                                                 tivati sotto il cappello alpino, sacrifi-
                                                                                                 cando ore, giornate, gran parte della
                                                                                                 propria vita, rubando tempo agli af-
                                                                                                 fetti familiari, per dedicarsi agli altri.
                                                                                                         Oggi abbiamo perso un altro
                                                                                                 tassello del nostro mosaico; l’associa-
                                                                                                 zione nazionale alpini e’ sicuramente
                                                                                                 piu’ povera. Alla Sezione di Brescia
                                                                                                 manchera’ il suo totem il suo faro, uno
                                                                                                 dei suoi pilastri portanti; alla comunita’
                                                                                                 un uomo energico, virtuoso, onesto, un
                                                                                                 esempio da imitare; alla famiglia, a
                                                                                                 Giulia, l’affetto e la guida.
      morale che hanno fatto la storia an-         vicepresidente nazionale, dove hai la-                Ma la vita deve continuare: gli
      che dell’associazione. con loro hai          sciato il segno del tuo carisma. Noi          Alpini bresciani lavoreranno anche
      forgiato il tuo carattere gia’ fortifica-    tutti siamo convinti che avresti meri-        per te, nel tuo ricordo e, non ti preoc-
      to dal rigore dell’ambiente familiare e      tato anche di piu’, ma forse il tuo ca-       cupare, avremo un occhio di riguardo
      dalla naja alpina.                           rattere cosi’ deciso, impermeabile ad         anche verso tua moglie. Giulia, ti
              Sei stato il primo presidente che    ogni tipo di compromessi, ti ha pena-         rinnovo l’invito a farci da madrina: non
      non aveva fatto la guerra e, questo,         lizzato. personalmente sono anche             e’ un incarico impegnativo, nelle oc-
      era motivo di preoccupazione per i           convinto che uno come te fosse un             casioni piu’ importanti ti chiederemo
      “veci”, ma hai saputo fugare ogni ap-        personaggio scomodo, troppo bravo e           di stare un po’ con noi, nel ricordo
      prensione con il tuo modo di fare se-        quindi pericoloso, per chi ambisce a          comune.
      rio, deciso, rispettoso, sempre in linea     occupare poltrone e pertanto da eli-                  Ma tu, Sandro, dal paradiso di
      con gli scopi statutari e associativi. sei   minare. Non e’ stato difficile, facen-        Cantore, dove avrai raggiunto tutti i
      stato protagonista, da vicepresidente,       do leva sul tuo orgoglio di alpino puro.      vecchi amici, dacci un’occhiata, cosi’
      dell’adunata nazionale del 1970, degli               L’ultima volta che ci siamo vi-       tanto per vedere se va tutto bene e,
      interventi in Friuli nel cantiere n° 4       sti, qualche giorno fa, mi hai manife-        se puoi, illuminaci la strada e aiutaci
      della ricostruzione, e della realizzazio-    stato il tuo disagio, il cruccio, perche’     ad essere degni delle glorie dei nostri
      ne del nostro monumento vivente. Poi,        a livello associativo non abbiamo an-         avi.
      da presidente, hai fortemente voluto         cora ottenuto risultati concreti sul tema             Ciao Sandro,
      la nostra sede sezionale che abbiamo         del ripristino della leva, militare o civi-           che la terra ti sia lieve.
      realizzato insieme, e dell’indimentica-      le che sia… (si va bene, militare, mili-
      bile adunata nazionale del 2000.             tare… non agitarti). Ho cercato di
              Sei stato anche consigliere e        rassicurarti dicendoti che stiamo la-
                                                                   5
Ciao Sandro - sezione di brescia
NEL RICORDO DEI SUCCESSORI

Una rude, sincera alpinità
        Ho conosciuto di persona
Sandro Rossi solamente verso la meta
degli anni ’80, in occasione di una sua
visita, insieme ad altri consiglieri della
Sezione, alla nuova sede del mio grup-
po, a Tavernole, da poco inaugurata e
proveniente da Gemona. Insieme allo
storico Capogruppo Pierino Piotti ave-
vo fatto gli onori di casa e deve esse-
re stato da allora che ha iniziato a “te-
nermi sott’occhio”.
        Immagino così che non abbia
avanzato obiezioni quando, nel 1989,
Pierino         Gabrieli,         allora
VicePresidente, mi propose di entra-
re in Consiglio Sezionale. Ricordo an-
cora con quanto timore e trepidazio-
ne mi sono presentato in quella sede
frequentata ancora da personaggi del
calibro di Gelmi, Panazza e Ragnoli e
la soggezione nei confronti di quel
Presidente dalla folta barba, ancora
nera, dai modi bruschi e dalla voce
profonda.
        Le difficoltà iniziali, hanno la-
sciato, ben presto, il posto ad un rap-
porto di reciproca stima tanto che, già
nel 1994, mi volle al suo fianco quale       le…) e di accettare, dopo un istintivo              L’unico momento amaro della
Vice-Presidente (gliene sarò eterna-         e momentaneo “imbronciamento”,              sua lunghissima vita passata con il
mente grato), vincendo lo scetticismo        anche osservazioni e pareri contrari.       cappello in testa, è stata la parentesi
e i timori di quanti non vedevano di                 Come quella volta che, in pie-      milanese, che l’aveva allontanato, non
buon occhio affidare a un “bocia” un         no periodo feriale, mi telefonò com-        solo fisicamente, dalla sua amata se-
incarico tanto delicato.                     mosso dicendomi che era appena stato        zione; probabilmente pensava di
        Sono stati 12 anni intensi e im-     contattato da un sottufficiale del 5°       esportare anche in CDN il suo modo
pegnativi: Sandro non faceva sconti a        alpini dislocato in Bosnia, dove aveva      di intendere l’alpinità, ma soprattutto
nessuno e pretendeva che tutti, lui          scoperto molti villaggi abbandonati da      di trovare risposte ai sui preoccupati
stesso per primo, vivessero il dovere        tutti e i cui abitanti vivevano dei pro-    interrogativi sul futuro associativo.
associativo in maniera totalizzante.         dotti del bosco, per di più, con la brut-   Questa esperienza, chiusasi ben pre-
Come risaputo, la natura non gli ave-        ta stagione in arrivo. Da quella tele-      sto e amaramente, lascerà una pro-
va fatto dono dell’arte della diploma-       fonata è partita l’entusiasmante inizia-    fonda e indelebile cicatrice nel suo
zia e il carattere sanguigno, oltre che      tiva delle Operazioni “Tridentina Avan-     cuore e lo farà rientrare nei ranghi di
accentratore e autoritario, gli aliena-      ti” che tanto bene hanno portato in tutti   quella che sentiva essere casa sua.
va molte simpatie, mentre tutti ne ri-       i teatri in cui hanno operato i nostri              E’ fuor di dubbio che in quei
conoscevano l’intraprendenza, la ca-         militari, non solo alpini, quali Libano,    lunghi ventun’anni abbia, per certi ver-
pacità organizzativa, la concretezza e       Iraq e Afghanistan.                         si, plasmato la sezione a sua immagi-
la coerenza. Queste peculiarità non gli              L’Adunata Nazionale del 2000,       ne e somiglianza e che nel suo cuore
impedivano però di cercare consigli e        la nuova sede sezionale e il 50° di         gli alpini bresciani abbiano preso il
condivisione, (a tal proposito spesso        Nikolajewka, sono solo i più conosciuti     posto di quei figli che non erano mai
bonariamente mi accusava di essere,          e apprezzati successi del suo coinvol-      arrivati.
da buon montagnino, scarso di paro-          gente “entusiasmo alpino” .                                       Davide Forlani
                                                                    6
Ciao Sandro - sezione di brescia
ADUNATA NAZIONALE

Brescia spicca, come sempre

        Sopra un momento della cerimonia sezionale del sabato mattina e, sotto, immagini della sfilata di domenica

        La Sezione di Brescia ha dato a Trento una ennesima                 Quest’anno per fortuna il clima è stato partico-
dimostrazione di efficenza, portando in sfilata oltre 3200 alpini   larmente benevolo: sia la sfilata del sabato mattina sia
e 156 gagliardetti, una partecipazione davvero eccezionale con-     quella della domenica hanno potuto godere di un bel-
siderando che i Gruppi sono 161.                                    lissimo sole. Un’altra nota positiva giunta dall’adunata
        Ma, come sempre, le Penne Nere bresciane si sono            trentina è stata la totale eliminazione dei “trabiccoli”
distinte nella cerimonia del sabato mattina, quando , in sfilata    dal centro storico della città, peraltro affollatissimo da
dietro la banda di Gemona, sono andate a rendere omaggio al         decine di migliaia di persone sia nella serata di venerdì
Monumento ai Caduti della città di Trento. Una iniziativa, que-     sia in quella di sabato. Una condizione che difficilmen-
sta, che viene portata avanti da molti anni dalla nostra Sezione    te si ripeterà l’anno prossimo dutante l’adunata del
e che raccoglie sempre il plauso e l’abbraccio delle comunità       centenario ANA a Milano, metropoli decisamante poco
locali.                                                             accogliente e molto dispersiva.
                                                          7
Ciao Sandro - sezione di brescia
ADUNATA SEZIONALE

Calcinato e Calcinatello: in due                                                                                                   p

        Calcinato ha ospitato l’Aduna-       Franco Pezzi disputata sulla collina del   sono dati da fare per ripulire alcune
ta Sezionale degli alpini bresciani. Il      paese; ottima l’organizzazione dei         zone del paese da rifiuti, per potare
paese della Bassa ha visto radunarsi         concerti e degli spettacoli.               ramaglie e cespugli troppo invasivi. I
al cospetto della sua maestosa chiesa               Perfettamente riuscita l’eser-      volontari hanno operato sulla scarpa-
posta in cima alla collina i rappresen-      citazione della Protezione Civile,         ta sotto la chiesa di Calcinato, nel
tanti dei 160 gruppi delle Penne Nere        quando Calcinato si è svegliata lette-     parchetto in via Stazione, e a
della nostra Sezione, con migliaia di        ralmente invasa dalle pettorine gialle     Calcinatello nelle vie nuove nei pressi
presenze.                                    e arancio, e da cappelli alpini: la Pro-   di via Manzoni, fino al cavalcavia del-
        Un appuntamento partito da           tezione Civile Paracadutisti Calcinato,    l’autostrada.
lontano, con un nutrito programma che        assieme al nostro Nucleo Protezione
ha visto i Capigruppo di Calcinato e         Civile targato ANA Brescia, e agli                 Interessantissima la presenta-
Calcinatello Camossi e Corsini con i         Alpini di Calcinatello e Calcinato si      zione del libro “Calcinato durante la
loro rispettivi alpini mettere in campo                                                 mobilitazione 1915-1919” sulla presen-
una serie di appuntamenti che hanno                                                     za a Calcinato della Brigata Sassari
coinvolto a 360° tutto il comune e le                                                   oltre 100 anni fa; un volume presen-
sue numerose realtà: dallo sport, alle                                                  tato in occasione di un incontro orga-
scuole, alla cultura e alla storia locale.                                              nizzato dagli Alpini di Calcinato e
        Il Gruppo di Calcinato è da                                                     Calcinatello per parlare della storia di
tempo molto attivo soprattutto con le                                                   Calcinato, nel quale sono intervenuti
scuole (basti ricordare l’esperienza a                                                  il professor Aldo Accardo, ordinario
Irma con le elementari del paese, lo                                                    di storia contemporanea all’Universi-
scorso anno), e il coinvolgimento del-                                                  tà di Cagliari e presidente del Comi-
la popolazione è partito proprio dagli                                                  tato Sardo per le celebrazioni dei gran-
studenti con importanti iniziative cul-                                                 di eventi della Prima Guerra Mondia-
turali.                                                                                 le, e Mauro Pellegrini, storico di
                                                                                        Calcinato e autore del volume “Storia
      Bella e ben organizzata la gara                                                   di Calcinato”. Nella saletta intitolata,
sezionale di Mountain Bike – Trofeo                                                     per coincidenza non casuale, alla Bri-
                                                                   8
Ciao Sandro - sezione di brescia
ADUNATA SEZIONALE

e   per un raduno impeccabile
    gata Sassari, il reparto più decorato
    del Regio esercito durante la Prima
    Guerra Mondiale, e che rimase di
    stanza a Calcinato per completare
    l’addestramento prima di andare al
    fronte, erano presenti anche il sinda-
    co di Calcinato Marika Legati e il
    Presidente della Sezione di Brescia
    Gianbattista Turrini. Una serata den-
    sa di stimoli culturali e di riflessioni
    sulla società di Calcinato, sconvolta
    dall’arrivo di un numero di soldati
    doppio rispetto agli abitanti.
            Una lunga serie di iniziative,
    che ha visto come sipario finale il
    Concerto del Coro Alte Cime che con
    un applaudito concerto nela chiesa
    parrocchiale ha aperto ufficialmente
    gli ultimi due giorni nei quali l’Aduna-
    ta ha vissuto i suoi momenti più in-
    tensi ed emozionanti.
            In un torrido pomeriggio di sa-
    bato 2 giugno, l’alzabandiera a
    Calcinatello con sfilata e deposizione
    di una corona al Monumento ai Ca-
    duti; quindi il trasferimento a
    Calcinato per la medesima cerimo-
    nia al locale monumento, per prose-
    guire poi con l’incontro con le autori-
    tà cittadine nella sala consigliare del
    Municipio, durante il quale il Sindaco
    Marika Legati ha avuto parole di elo-
    gio per i suoi Alpini, constatandone
    l’imponente mole di lavoro. La dome-
    nica il comune della bassa ha visto la
    consueta imponente sfilata di oltre
    3000 alpini, che partiti dal centro spor-
    tivo, hanno raggiunto la chiesa par-
    rocchiale per la messa, prima di por-
    tarci tutti al ristorante “Sullivan” per
    il pranzo finale.
            Nel pomeriggio il passaggio
    della stecca al Gruppo di
    Chiesanuova al quale toccherà l’ono-
    re e l’onere di organizzare l’impor-
    tante evento il prossimo anno.

                                                9
Ciao Sandro - sezione di brescia
ADUNATA SEZIONALE

“Gli alpini, memoria e cuore”
      Riportiamo un ampio stralcio            “Alpini “andati avanti”: ecco la rispo-      i temi della casa e del lavoro sue prio-
del saluto agli Alpini del Sindaco            sta alla miopia di chi non è ricono-         rità garantendo la casa a 25.000 bre-
di Calcinato Marika Legati.                   scente ai tanti italiani che si sono sa-     sciani, anche calcinatesi, non temen-
                                              crificati non in nome di una guerra che      do di assumere posizioni impopolari
                                              forse non comprendevano, ma in vir-          nelle diatribe sindacali. Dal suo esem-
        “... Sono certa che la domanda        tù di un dovere morale e guardando,          pio giunga a voi Alpini lo sprone ad
più gradita che voi Alpini vi siete sen-      nel momento in cui sacrificavano la          agire sempre in una logica di aiuto al
titi rivolgere dai nostri ragazzi sia sta-    vita riuscivano a “vedere prima” con         prossimo evitando l’assistenzialismo,
ta: “come si fa a diventare Alpini?”.         gli occhi dello spirito, il Tricolore che    ma creando, come siete maestri nel
Ecco la strada che segna il futuro del-       sventolava non per la conquista ma           fare, veri e propri legami solidali.
l’Associazione, l’eredità di affezione        per la pace da ricercare.                            Portare il cappello alpino, sim-
per un Corpo che sa farsi voler bene                 E la pace da ricercare, oggi          bolo di valori senza tempo come l’one-
e che lavora per questo passaggio             come allora, è un’azione che si              stà e la fratellanza, significa cercare
epocale tra il ricordo e la memoria: il       concretizza tutti i giorni in tutti i luo-   di essere d’esempio in ogni momento
ricordo di quanti hanno vissuto in pri-       ghi, anche nelle piccole comunità.           del vivere comune. Ma la virtù che
ma persona la guerra e l’esperienza                                                        più ammiro negli Alpini non si trova
militare con il suo universo di valori e                                                   nel cappello, ma un po’ più in basso,
la memoria come dono di cittadinanza                                                       all’altezza del cuore: è il coraggio. Co-
alle nuove generazioni.                                                                    raggio significa avere la forza e la
        Ci avete dato occasione di                                                         costanza di perseverare in tutti i valo-
riscoprire le nostre radici ed essere più                                                  ri che il vostro cappello rappresenta.
saldi negli ideali che ci accompagna-                                                      Quindi se devo evidenziare una quali-
no verso il futuro; io stessa ritrovando                                                   tà delle tante attribuite agli Alpini, di-
la storia della mia famiglia ho riflettu-                                                  rei l’intelligenza di cuore, non un me-
to sull’origine di quel senso che è ra-                                                    lenso e generico senso di bontà, ma
dicato in me di rispetto per le istituzio-                                                 una saggezza appunto corale che de-
ni e di dedizione affinché a loro volta                                                    riva da un modello di comportamento
le istituzioni mettano sempre al primo                                                     proprio del Corpo degli Alpini.
posto il rispetto e la dignità di ogni cit-   L’aqquartieramento a Calcinato del-                  Torniamo alla domanda “come
tadino, a cominciare dall’ultimo.             la Brigata Sassari (migliaia di giovani      si fa a diventare Alpini?” Io penso che
        Ripercorrere la storia delle no-      provenienti da un mondo diverso), agli       l’Alpino risponderebbe col Tricolore,
stre Penne Nere nei primi decenni del         inizi del conflitto, fu un’esperienza        unico vero ponte tra memoria e futu-
‘900 ha riportato alla luce i drammi          molto difficile per i calcinatesi; ma        ro. Direbbe che il verde, colore del
famigliari che hanno vissuto i nostri         nello spirito che ci contraddistingue il     cappello alpino, rappresenta la liber-
concittadini e trarne un’importante pie-      paese si dimostrò accogliente e ha           tà. Direbbe che il bianco gli ricorda la
tra sui cui cimentarsi come costruttori       continuato ad esserlo nel rispetto del       neve in alta quota, che coprì il silenzio
di pace. Non altrettanto posso dire di        principio concreto di sostenibilità.         dei giovani caduti. Vivere in purezza
coloro, comunque marginali ma degni           L’accoglienza dei Gruppi Alpini di           significa cogliere l’essenza dei fatti e
di nota, che a Trento hanno dato a tut-       Calcinato e Calcinatello, diversi ep-        delle persone; un’essenza né buona
ta l’Italia la dimostrazione di essere        pure uniti nell’impegno civile, è un         né cattiva e solo da questa assenza di
incapaci di leggere la storia; è una          esempio per tutta la comunità.               giudizio è possibile tendere a qualco-
vergogna che anche all’Università, ci                Le iniziative organizzate ci han-     sa di più. Direbbe che il rosso è il co-
sia chi ha promosso una cultura di odio       no permesso di approfondire figure           lore del sangue: sacrificato, donato,
che nulla ha a che vedere con il ri-          importanti di Alpini che hanno inciso        sprecato, generato; è il legame più for-
spetto dei popoli. Ciò che è stato            sul tessuto sociale e su problematiche       te, un legame di comunità attraverso
infangato non è solo la memoria col-          che ancora oggi sono all’ordine del          il sangue dei cittadini passati e soprat-
lettiva, ma la singola dignità di ogni        giorno del lavoro amministrativo; un         tutto dei nuovi cittadini nati.
Alpino caduto, un fatto intimo legato         nome per tutti è quello di Padre                     Concludo col motto di Padre
al dolore di tante famiglie italiane.         Marcolini che su impulso delle enci-         Marcolini, che considero un obiettivo
        Amo molto la vostra locuzione         cliche sociali nel dopoguerra ha reso        comune: verso l’alto concordi!”
                                                                    10
ADUNATA SEZIONALE

Calcinato e la mobilitazione

        In questi tre anni, 2015-2018,      aggravate dal risiedere in territorio       za” utilizzato poi come campo di con-
coincidenti con il “centenario della        incluso in “zona di Guerra” che oltre       centramento per prigionieri austro-
Grande Guerra” tra nuovi scritti e          ad essere assoggettati alla legge mili-     ungarici.
riedizioni siamo stati inondati di libri    tare dovevano sottostare ad innume-                  Con una certosina ricerca l’au-
con l’obiettivo di far conoscere il         revoli servitù militari , si avevano let-   tore ci ragguaglia sullo sconvolgimento
“grande massacro” alla più amplia pla-      teralmente in casa numerosi militari        causato in un sonnacchioso paese con-
tea di lettori.                             di fanteria e squadroni di cavalleria in    tadino dall’arrivo di mezzi mai visti né
        Edizioni dotte e popolari ci han-   addestramento: tutta la pianura ed Est      immaginati: “uccelli a motore” attira-
no spiegato il perché della guerra e        di Brescia, essendo anche retrovia del      vano la curiosità soprattutto dei più
quali battaglie si sono combattute,         fronte trentino, era in queste condi-       piccoli, “mostruosi” camion rumoro-
della noia e degli orrori della vita di     zioni.                                      sissimi scorrazzavano sulle strade pol-
trincea, del come si è giunti alla scon-            Mauro Pellegrini storico nostra-    verose, scontrandosi con i carri agri-
fitta di Caporetto, chi addossando la       no è diventato il “cantore” di              coli. Abbondavano i residuati inesplosi
colpa a Cadorna e chi invece ai paci-       Calcinato nella Grande Guerra descri-       sul “monte Nuvolo”, obiettivo da at-
fisti, dandoci di conto delle perdite       vendo nel libro “Guerra e Società -         taccare e difendere in estenuanti ad-
umane, di prestigio ed economiche del       Calcinato durante la mobilitazione          destramenti a fuoco, cercati ed
conflitto.                                  1915-1919” con precisione e ricchez-        incautamente raccolti dai bambini; le
        Tra i tanti scritti molto pochi     za di particolari le quotidiane difficol-   condizioni igieniche peggiorarono a
hanno trattato in dettaglio il “fronte      tà di chi era a contatto con truppe che,    causa dei comportamenti di troppi mi-
Interno” e specificatamente la quoti-       prima di essere destinate al fronte, un     litari incivili.
diana lotta per la vita di coloro che,      poco la facevano da padrone.                         Tutto questo e tanto altro si tro-
rimasti a casa senza i capifamiglia, do-            Sarà per molti una sorpresa         va in questa pregevole opera che è
vevano sobbarcarsi dei lavori campe-        scoprire che l’eroica Brigata Sassari       disponibile presso la biblioteca sezio-
stri per sfamare sia se stessi che la       lì si addestrò lasciando nel popolo un      nale.
numerosa figliolanza.                       duraturo buon ricordo, che vi fu pure                            Giuseppe Vezzoli
        Tribolazioni immani di popoli       costruito un “aeroporto di emergen-
                                                           11
BTG. TIRANO

Primo incontro nel Bresciano
       La sede del Gruppo Alpini di Cogno in Valle Camonica
ha ospitato l’annuale Assemblea del Battaglione Alpini “Tira-
no”, che ha visto radunarsi ben centoquaranta Penne Nere ac-
compagnate da una trentina di mogli.
       Dopo una conviviale colazione si è proceduto alla regi-
strazione degli Alpini che hanno poi partecipato alla cerimonia
dell’Alzabandiera ed alla deposizione di una corona d’alloro al
locale Monumento ai Caduti.
       Al termine ha preso il via ufficialmente la riunione: nel
corso dei lavori diversi soci hanno espresso il proprio pensiero,
alternando pareri favorevoli a critiche “costruttive”. D’altra parte
questi incontri servono anche a confrontarsi, oltre che a decide-
re di svolgere la prossima Assemblea a Stradella ed il raduno
2021 a Malles-Glorenza, una località dell’Alto Adige che è mol-
to cara a noi “tiranini”.
       A nome del nostro sodalizio, ringrazio personalmente tutti
coloro che hanno collaborato per la buona riuscita dell’evento,
gli Alpini intervenuti e le reti televisive che hanno dato risalto
alla nostra iniziativa. Un incontro, è bene sottolinearlo, che per
la prima volta si svolgeva nella nostra provincia e che ha già
raccolto numerose richieste da parte di Gruppi Alpini per ospi-
tarlo nei prossimi anni.
       Alberto “Sem” Pezzoni, Consigliere del Btg. Tirano

GR. BERGAMO
Quelli del 5° in quel di Cazzago
                                                                              Incontrano sempre più il favo-
                                                                       re delle Penne Nere le iniziative che
                                                                       riuniscono quanti hanno svolto il ser-
                                                                       vizio militare nello stesso reparto.
                                                                              Ormai, infatti, non si contano gli
                                                                       appuntamenti per gli “ex” di Battaglio-
                                                                       ni Alpini e Gruppi di Artiglieria da mon-
                                                                       tagna che si tengono un po’ in tute le
                                                                       località soprattutto del nord Italia.
                                                                              Il 22 aprile scorso è stata la
                                                                       volta degli appartenenti al Gruppo
                                                                       Bergamo di Artigliaria da montagna,
                                                                       inquadrato nel 5° Reggimento, che si
                                                                       sono ritrovati presso la Corte Priore
                                                                       di Cazzago San Martino.
                                                                              Nella fotografia alcune Penne
                                                                       Nere del gruppo di Concesio che han-
                                                                       no partecipato all’affollato incontro e
                                                                       che si sono fatte immortalare a fian-
                                                                       co dello striscione dell’iniziativa.
                                                                 12
IL CONVEGNO DELLA STAMPA ALPINA

Un premio per Chiesanuova
        La ventiduesima edizione del
Cisa (il Convegno itinerante della
Stampa alpina) si è tenuta a Trieste.
        Nelle nostre testate (sono 175
quelle sezionali e di Gruppo, oltre, na-
turalmente a L’Alpino) c’è tutto il
mondo delle penne nere, con la sua
passione, la sua lunga storia, la voglia
di modernizzarsi e, perché no, con
qualche eccesso di ingenuità. Un uni-
verso che merita di essere esplorato
e conosciuto dalle origini.
        Un tema, quello storico, che è
stato sviscerato nell’arco delle due
mezze giornate di incontri, da un ri-
cercatore universitario, il dott. Fede-
rico Goddi, che ha dedicato molti mesi
allo studio delle nostre testate, dagli
albori, ricavandone un ritratto stimo-
lante: un’arco di quasi un secolo in cui
le testate alpine, oltre che a farsi in-
terpreti della vita associativa, hanno
recitato ruoli da protagonisti, adeguan-
dosi alla fase storica ed in alcuni casi
resistendo anche a lungo alla censura
del Ventennio.
        Lo stesso Goddi, giovane come
ricercatore, non ha nascosto di esse-
re rimasto affascinato dal nostro mon-
do e ha conquistato grandi applausi
quando ha concluso dicendo di sentir-
si membro della nostra famiglia.
        La parte più tecnica è stata af-
fidata a due alpini giornalisti profes-       lunga cadenza delle testate) alla voce             A mons. Bruno Fasani, diretto-
sionisti di lungo corso (Andrea Bridda        dei lettori. Da non sottovalutare, poi,    re dell’Alpino, è toccato il compito di
ed il sottoscritto) con oltre quarant’an-     che, spesso, all’interno di Sezioni e      tirare le fila dei lavori: in sostanza,
ni di giornalismo attivo sulle spalle, nei    Gruppi è una sola la persona che con-      un’esortazione al massimo impegno
quotidiani e non solo.                        feziona il giornale: sarebbe invece        nei giornali alpini, perché la comuni-
        Bridda ha svolto un esame pun-        importante che il direttore responsa-      cazione rimane un settore strategico.
tuale di “come” sono fatti nostri gior-       bile avesse un rapporto costante con               Infine, una nota sui premiati: il
nali, richiamando l’attenzione all’uso        il comitato direttivo sezionale, mante-    Trofeo Vittorio Piotti 2018 per la mi-
di fotografie di buona qualità, ad una        nendo però la necessaria autonomia.        glior testata alpina è andato all’eccel-
titolazione più stimolante, ad una gra-              Bridda ed io, abbiamo poi con-      lente “Baradèll” della Sezione di
fica e di caratteri più chiari e più grandi   dotto due ore di sessioni di domande       Como; secondi ex aequo “Quota zero”
(visto che molti alpini non sono più gio-     e risposte con i nostri colleghi delle     degli alpini di Venezia (anche stando
vanissimi).                                   testate alpine, da cui sono nati non       sul mare si lavora bene da alpini) ed il
        Io mi sono concentrato più sul-       pochi spunti operativi interessanti.       giornale del Gruppo Alpini di
la necessità di tenere aperti tutti i ca-     Soprattutto con validi suggerimenti per    Chiesanuova, il popolare quartiere a
nali di comunicazione possibile, di dare      diffondere le testate alpine anche al      sudovest di Brescia.
spazio (per quanto consentito dalla           di fuori degli ambiti con la penna nera.                        Massimo Cortesi
                                                            13
CONVEGNO GIOVANI

Aosta, idee e qualche dubbio

       Qualche nuova proposta, alcu-        appassionando nuovi soci, e di lavo-        consenta di ritrovarsi all’Adunata.
ne questioni in sospeso e molte per-        rare in accordo con Capigruppo e Pre-       Come se già non esistessero per que-
plessità: è emerso dal 4° Convegno          sidenti Sezionali, avanzando proposte       sto decine di gruppi Facebook
Nazionale dei Giovani ANA il 7 ed 8         e seguendone i consigli e le direttive.             In secondo luogo, come detto,
aprile nella Caserma “Battisti” di                   Domenica Simone Lussignoli e       durante l’incontro si è trattato della
Aosta. L’incontro ha visto la parteci-      Giuseppe Lamberti, rappresentanti dei       scorta ai Reduci durante l’Adunata
pazione di oltre cento giovani Penne        giovani della nostra Sezione, hanno         Nazionale, un’attività che vede mol-
Nere di varie Sezioni di tutti i nostri     raggiunto Aosta per ritrovarsi con i        tissimi di noi – anche poco partecipi
Raggruppamenti in rappresentanza            giovani delle altre Sezione di fronte       in altri ambiti associativi, non nascon-
delle Commissioni nate oltre dieci anni     alla carraia della “Battisti”: da qui ci    diamocelo – presenti la domenica
fa con l’incarico, ricevuto dall’allora     siamo inquadrati nel piazzale per           mattina, e della necessità di diminuire
Presidente Perona, di coinvolgere i         l’Alzabandiera, che ha visto una gran-      la partecipazione dei giovani, visto da
giovani Alpini nelle attività associati-    de partecipazione dei giovani con Ves-      un lato il calo dei Reduci e la paventata
ve, promuovendo nuove iniziative e          silli e gagliardetti insieme al Vice Pre-   trasformazione di questo momento in
presentando idee per far conoscere          sidente Nazionale Vicario Giorgio           una sfilata solo dei giovani.
l’ANA al di fuori della cerchia alpina.     Sonzogni ad intonare l’Inno d’Italia. I             Qui qualche considerazione è
       Ad Aosta il convegno, ospitato       lavori sono quindi ripresi con l’esposi-    doverosa: l’unica attività che vede una
dal Centro Addestramento Alpino, si         zione da parte di alcuni dei responsa-      massiccia affluenza di giovani di tutti
è aperto con i saluti del Gen. Salvato-     bili giovani sezionali di quanto fatto in   i Raggruppamenti vogliamo ridurla?
re Paolo Radizza e del Presidente della     questi anni, seguita da considerazioni      Uno dei pochi momenti in cui non solo
Sezione di Aosta Carlo Bionaz, men-         relative alla scorta Reduci durante         possiamo incontrarci ma abbiamo la
tre nel pomeriggio, di fronte al Presi-     l’Adunata Nazionale e da proposte sul       possibilità di mostrare all’esterno del-
dente Nazionale Sebastiano Favero,          ruolo da assegnare agli aggregati al-       la nostra Associazione che per il futu-
sono state svolte le relazioni dei coor-    l’interno delle Commissioni Giovani.        ro (a breve o lungo termine) ci sarà
dinatori di Raggruppamento – Fede-                   Sembrerebbe quindi che tutto       chi si metterà in spalla lo zaino dei
rico Guadalupi per il 1°, Luigi Beretta     si sia svolto come al solito e, invece,     nostri veci, noi stessi lo “azzoppiamo”?
per il 2°, Giulio Ossato per il 3° e        qualche dubbio il Convegno l’ha la-         In quella che è la manifestazione più
Florindo Matticcoli per il 4° – che han-    sciato. In primo luogo, a più di dieci      importante dell’ANA si chiede la ri-
no illustrato attività e iniziative messe   anni dalla nascita delle prime Com-         duzione della presenza dei giovani Al-
in campo in questi anni dalle Sezioni.      missioni, si poteva sperare che fosse-      pini proprio quando si apre la possibi-
Gli interventi hanno messo in eviden-       ro ormai state individuate e consoli-       lità agli “amici” di sfilare? Non per
za da un lato la necessità di potenzia-     date le attività in grado di attrarre i     polemica, ma se si chiede impegno ai
re l’opera di coinvolgimento dei gio-       giovani favorendo il loro inserimento       giovani bisognerebbe avanzare propo-
vani e dall’altro di contribuire con nuo-   all’interno della Associazione. Invece      ste che diano più visibilità a questa
vi spunti alla vita dei nostri Gruppi.      si è discusso ancora (al Quarto Con-        componente della famiglia verde e che
       A concludere questa prima            vegno Nazionale!) dei metodi per            permettano a molti altri “dormienti” di
giornata è stato il Presidente Favero       coinvolgere i giovani (che intanto sono     diventare parte attiva dell’ANA.
che ha chiesto di approfondire l’im-        diventati meno giovani), proponendo                             Giuseppe Lamberti
pegno associativo, coinvolgendo ed          ad esempio la creazione di un’app che             Commissione Giovani Brescia
                                                                  14
CORO ALTE CIME

Cinque mesi da applausi

        Il 13 gennaio, per il 75° di       Gianmario Gerardi col supporto del         contributo alla riuscita della manife-
Nikolajewka, il Coro “Alte Cime”,          maestro Manuel Scalmati, sono state        stazione l’abbiamo dato sabato 2 giu-
quello della “Valle Camonica” e i gio-     molto apprezzate. Dopo questo primo        gno, condividendo con un
vanotti del coro “Congedati della Bri-     appuntamento abbiamo preso parte           numerosissimo pubblico le canzoni del
gata Tridentina”, han preso parte alla     alla Messa e ci siamo esibiti in un bre-   nostro repertorio. Durante l’interval-
serata canora nella gremita chiesa di      ve extra sui gradini della chiesa.         lo è stata presentata la nostra ultima
S. Faustino. Pubblico attento e gene-              Quindi abbiamo preso posses-       fatica: il CD “Va l’Alpin”, la cui rea-
rosi gli applausi. Il 27 abbiamo parte-    so dell’alloggio, ma soprattutto delle     lizzazione ha visto i Direttori ed i Coristi
cipato alla Messa nel Duomo di Bre-        brande (la stanchezza ad una certa età     impegnati in numerosissime sere di
scia in suffragio dei Caduti in Russia.    si fa sentire) mentre alcuni baldi gio-    prove e registrazione.
        Per “allenarci” all’Adunata        vanotti hanno fatto una puntata a                  Sto finendo di scrivere queste
Nazionale sabato 5 marzo abbiamo           Trento per vivere l’adunata by night.      poche righe quando mi giunge notizia
partecipato, su invito dell’amico                  Al mattino abbiamo fatto visita    della scomparsa di Sandro Rossi, che
Tarcisio Mellini, alla rassegna canora     al Sacrario di Rovereto esibendoci in      ebbe l’idea di fondare un coro sezio-
“In attesa dell’Adunata” che il Grup-      alcuni canti, tra i quali “Campanaro       nale. Al loro fondatore gli Alpini del
po di Bassano organizza ogni anno.         della val Padana” proprio davanti alla     Coro “Alte Cime” dicono “grazie Pre-
E’ stato faticoso: qualcuno è arrivato     lapide che ricorda i 5 alpini dal “volto   sidente per averci fatto nascere. Caro
a casa alle 4 del mattino. Sicuramen-      ancor fanciullo, che non si possono        Sandro ti ricorderemo sempre con
te ne è valsa la pena: confrontarsi con    scordare” e “Signore delle Cime”. E’       affetto”.
altre realtà ci aiuta a crescere.          seguito il pranzo nella sede degli Alpi-           Personalmente serberò il ricor-
        Per l’Adunata Nazionale il         ni di Lizzanella con esibizione canora     do della domenica mattina dell’Adu-
Direttivo aveva preso contatto con gli     per i numerosi turisti. In serata siamo    nata del 2017 a Treviso. Non potendo
Alpini di Lizzanella di Rovereto, gra-     saliti al Sacrario dove si è esibito il    sfilare, mi godevo le bellezze della cit-
zie al rapporto intrattenuto con le Pen-   famoso coro locale “Sant’Ilario”,          tà. Causalmente incontrai Rossi e
ne Nere di Adro, il cui ex Capo, Elio      applauditissimo dal numeroso pubbli-       Turrini. Nel vedermi Sandro mi disse:
Uberti, ci ha accompagnato nel             co. Cerimonia veramente toccante che       “Ciao Angelo! Cosa fai qui da solo?”
sopralluogo. Abbiamo avuto il piace-       si è chiusa sulle ultime note del Coro     e mi abbracciò. Per me è stata la con-
re di conoscere un Capogruppo infa-        coperte dai 99 rintocchi della Campa-      ferma del superamento delle
ticabile: Mario Tomasoni, il Vice Pre-     na della Pace. Rientro veloce ed alle      contrapposizioni che, negli anni ‘80
sidente onorario della Sezione di          21 ci siamo esibiti, con il Coro “Voci     per la realizzazione di un piccolo cam-
Trento Ennio Barozzi ed il Parroco don     Valle del Pelago” di Modena, in un’al-     po sportivo, ci avevano visto difende-
Remolo che ci ha messo a disposizio-       tra serata da applausi scroscianti.        re, giustamente, gli interessi degli enti
ne l’ex asilo.                                     Alla domenica i coristi hanno      che rappresentavamo, la Sezione ANA
        Venerdì 11 maggio abbiamo          partecipato alla sfilata per poi partire   di Brescia ed il Comune di Irma. Il
raggiunto Rovereto alla RSA per An-        in direzione Brescia. Complimenti per      nostro rapporto, comunque, è sempre
ziani dove abbiamo offerto ai nume-        l’organizzazione al nostro Direttivo.      stato caratterizzato dal rispetto per-
rosi ospiti ed ai loro parenti alcune              Siamo così arrivati all’Aduna-     sonale che, negli anni si era sempre
canzoni. Le cante, sempre scelte con       ta Sezionale organizzata dagli Alpini      più trasformato in stima ed amicizia.
competenza dal nostro Direttore            di Calcinato e Calcinatello. Il nostro                            Angelo Turinelli
                                                         15
SCUOLA NIKOLAJEWKA

Struttura pronta entro l’anno

       In questa immagine, scattata alla fine di giugno, lo stato di avanzamento dei lavori per la Nuova Nikolajewka

        Chi è venuto in Sezione in que-      tro diurno, anche di accogliere 30 ospiti   possiamo non sottolineare il fatto che
ste settimane avrà certo notato il ra-       nei servizi di residenzialità leggera per   su 161 Gruppi ben 63 (e sono più o
pido progredire del cantiere per la          disabili (in alloggi protetti e completa-   meno gli stessi degli anni precedenti)
Nuova Scuola Nikolajewka, che sor-           mente robotizzati) e di garantire 10        non hanno donato un solo euro: inten-
ge proprio alle spalle della nostra sede.    posti di sollievo e per le urgenze. At-     diamoci, i tempi sono grami, le esigenze
        Al momento di scrivere queste        tualmente sono più di 50 le persone in      comprensibilmente molte. Ma sareb-
note (alla fine di maggio) era già in        lista di attesa per poter entrare nella     be importante che da questi Gruppi
costruzione la soletta per il secondo        struttura: cercheremo di accontenta-        giungesse anche solo un piccolo se-
piano dell’edificio ed è quindi proba-       re il maggior numero di richieste pos-      gno, giusto per testimoniare la vicinan-
bile che la prevista consegna dell’edi-      sibile, anche se è evidente che non         za ai nostri fratelli più sfortunati e per
ficio avvenga nei tempi previsti, ov-        possiamo aumentare, per ragioni di          continuare a tenere viva la fiaccola
vero entro la fine dell’anno. Ora la         costi, il numero dei dipendenti.            della solidarietà nel nome di
parte più importante sarà quella                     La Nuova Scuola Nikolajewka         Nikolajewka.
impiantistica (elettrica ed idraulica)       sarà una struttura senza eguali nel                 L’investimento complessivo,
che richiederà interventi massicci vi-       settore in Italia e porterà avanti con      come abbiamo più volte ricordato, è
sta la dimensione dell’edificio (su quat-    onore e competenza il messaggio vo-         di circa 7,5 milioni di euro (Iva esclu-
tro livelli, ciascuno di oltre mille metri   luto dai nostri “veci”, come Ferruccio      sa): 4,4 milioni saranno coperti con ri-
quadrati. Il parcheggio semi interrato,      Panazza, perché fosse un monumen-           sorse proprie di Fondazione e Coope-
che potrà essere usato la sera anche         to vivente alla memoria della tragica       rativa ed 800mila euro verranno da un
dalle penne nere ha oltre cinquanta          epopea alpina in terra di Russia.           finanziamento sul fondo regionale
posti auto).                                         Continua anche l’opera meri-        Frim. Per la parte residua si ricorrerà
        Se non ci saranno imprevisti, il     toria di solidarietà dei nostri Gruppi,     all’accensione di un mutuo, ma è fin
trasferimento degli ospiti della             che nel 2017, hanno fatto giungere          troppo ovvio che l’afflusso di offerte
Nikolajewka nella nuova struttura av-        nelle casse della Fondazione                da Alpini e privati consentirà di alleg-
verrà entro la prossima primavera.           Nikolajewka circa duecentomila euro:        gerire, anche significativamente, que-
        La nuova struttura consentirà,       il 90% dei Gruppi che sostengono la         sta ultima voce.
oltre che a dare una migliore ospitali-      struttura per le persone con disabilità                            Massimo Cortesi
tà alle 60 persone con disabilità del        appartengono alla Sezione di Brescia.
Centro residenziale ed alle 60 del Cen-      Un impegno lodevole, anche se non
                                                                   16
SCUOLA NIKOLAJEWKA

Corsa... solidale per ottocento

          Gli ospiti della Nikolajewka con gli spingitori dell’associazione “Feel sport” poco prima della partenza

        Quarta edizione di “Corri per
Nikolajewka”. Un’edizione fortunatis-
sima che ha visto oltre 800 persone
radunarsi davanti alla sede della strut-
tura per disabili voluta e costruita dal-
le Penne Nere.
        La festa d’estate della
Nikolajewka è stata favorita da una
bellissima serata serena: questo ha
consentito a tutte le persone con
disabilità di partecipare senza proble-
mi alla corsa. Gli ospiti della Scuola
utilizzavano speciali carrozzine a tre
ruote, spinte dagli atleti dell’associa-
zione “Feel sport”: in questo modo
anche i nostri amici più sfortnati han-
no potuto vivere appieno l’emozione
della simpatica competizione.
        La corsa era divisa in due per-      Con la maglia azzurra, il noto maratoneta Gianni Poli in veste di intervistatore
corsi: uno tecnico di una decina di km      dai laboratori artistici della scuola e le   a tarda ora per gustare le specialità
che si inerpicava nel territorio dell’ex    ha proposte con successo a tutti i par-      cucinate dagli alpini di Mompiano,
polveriera di Mompiano, con alcuni          tecipanti. Tra quanti hanno scelto il        Bogosatollo e Bagnolo Mella. Un rin-
saliscendi piuttosto impegnativi, ed uno    percorso competitivo risaltava la pre-       graziamento particolare al Salumificio
di 4,5 km tutto pianeggiante tra i giar-    senza di Gianni Poli, l’atleta               artigianale ERREVI di Montirone che
dini e le vie interne di Mompiano, pen-     lumezzanese vincitore della Marato-          ha generosamente donato alla festa
sato soprattutto per le famiglie.           na di New York del 1986.                     oltre 1300 salamine.
        La Cooperativa Nikolajewka          Un’intrattenimento musicale affidato                                        Ma. C.
aveva preparato anche simpatiche            ai beatesliani di Rolando Giambelli ha
magliette decorate con motivi pensati       allietato quanti si sono trattenuti fino
                                                           17
icino si
              v orte
   ti da o C                             Un giovane gruppo...
VisMass
        im
 di
                             Si assottiglia                                               laborazione è intensa soprattutto con
               l’elenco dei Gruppi “visti                                                 la Parrocchia, per l’asilo, l’oratorio
         da vicino”. Il viaggio iniziato                                                  ecc. “Ma – sottolinea Carrara – sia-
   con l’amico Giancarlo Buizza sta                                                       mo disponibili a collaborare con chiun-
per chiudere un percorso iniziato nel                                                     que chieda per tempo il nostro inter-
1991! Questa volta vanno in scena gli                                                     vento”. È stata fatta manutenzione
alpini di Urago d’Oglio e quelli del                                                      alla chiesa, ingresso laterale compre-
Villaggio Prealpino, in città.                                                            so. Oltre ad aver sistemato le
        URAGO D’OGLIO – Nel bel                                                           colonnine per una suora elevata al
borgo dominato da un castello che nei                                                     rango degli altari, le penne nere han-
secoli scorsi aveva conosciuto ben                                                        no anche impugnato le pale e quando
altro splendore, all’ombra del campa-                                                     è servito hanno liberato ampie zone
nile, c’è la sede del Gruppo di Urago                                                     del paese dalla neve.
d’Oglio. Un sodalizio davvero recen-                                                              Non manca, naturalmente, il
te, fondato nell’aprile del 2010, per                                                     rapporto con le scuole: ogni anno gli
iniziativa di due o tre alpini del paese                                                  Alpini vanno in gita coi ragazzi della
che hanno chiamato a raccolta le pen-                                                     terza media. Le mete hanno tutte il
ne nere uraghesi sparse per la pro-                                                       Dna giusto: Scuola Nikolajewka,
vincia: una chiamata fruttuosa, visto                                                     Trento, Bassano del Grappa,
che oggi i soci sono 55.                      nella taverna della casa del papà di        Rovereto, ecc. La mano alpina c’è
        La sede è un bell’appartamen-         Stefano Pasquinelli; poi, dal 2012 ab-      anche nel pranzo di finne anno delle
to, molto spazioso, con numerosi lo-          biamo ottenuto questi bei locali”. Ad       scuole in Oratorio. E non mancano la
cali, al primo piano di un edificio di        affiancarlo ci sono il vice Pietro          castagnata il 1° di novembre fuori dal
proprietà della Parrocchia: gli alpini ci     Salvoni, il segretario Mario Gozzini e      Cimitero ed il the preparato alla corsa
hanno messo del loro, ristrutturando          l’alfiere Santino Libretti.                 campestre dei Giochi della gioventù.
la facciata, il tetto, il riscaldamento,              La sede è aperta il venerdì sera    E che dire del vin brulé per gli anziani
ecc. ed ancora oggi danno una mano            ed ogni qualvolta sia necessario ed è       del paese?
per manutenere i locali dell’Oratorio,        riservata alle penne nere.                          Gli alpini lavorano sodo, anche
che è proprio lì a fianco.                            Il clou dell’attività del Gruppo    se, come nelle migliori tradizioni, in si-
        “La prima sede – ricorda il           è la festa alpina che si tiene in genere    lenzio: basti pensare che solo quest’an-
capo Gruppo Armando Carrara – era             tra fine giugno ed inizio luglio. La col-   no il vice capogruppo ha già segnato
                                                                                          486 ore di lavoro volontario. Un esem-
                                                                                          pio che non ha certo bisogno di com-
                                                                                          menti.
                                                                                                  Però adesso cominciano a ra-
                                                                                          gionare sul calendario del 2020: i
                                                                                          festeggiamenti per il decennale, infatti,
                                                                                          non sono poi così lontani. Bisogna or-
                                                                                          ganizzare una lista di eventi ed incon-
                                                                                          tri, perché una ventina di mesi passa-
                                                                                          no alla svelta.
                                                                                                  Ma siamo sicuri che il giovane
                                                                                          Gruppo predisporrà al meglio il suo
                                                                                          primo vero grande appuntamento
                                                                                          celebrativo: i decennali, infatti, meri-
                                                                                          tano una seppur semplice solennità.
                                                                                          Ma, ne siamo certi, ce ne saranno
                                                                                          ancora molti. Gli alpini di Urago
                                                                                          d’Oglio hanno la carica giusta.

                                                                    18
V
                                                                                                     di isti
                                                                                                        as da
                                                                                                       M
.    e... una sede nuova                                                                                   sim
                                                                                                              o
                                                                                                                      vic
                                                                                                                      Co ino
           VILLAGGIO PREALPINO –                                                         po sportivo, è a set-          r   te
    Il Gruppo cittadino a Nord di Brescia,                                               tembre: dura tre giorni e             si
    che ingloba anche gli alpini della                                                   quest’anno è alla sedicesima
    Stocchetta (frazione cittadina ormai                                                 edizione. Alla fine di ogni anno c’è
    inurbata) vanta un’anzianità di tutto                                                una rimpatriata generale con una trip-
    rispetto: è nato infatti il 18 novembre                                              pa che pare “leggendaria”.
    del 1975, quando le penne nere si ri-                                                       Il Gruppo è naturalmente ben
    trovavano al Bar Acli. Curiosamente,                                                 inserito nella vita del Villaggio, che
    i soci equivalgono a quelli di Urago                                                 affonda le sue radici alla fine degli
    d’Oglio: sono, infatti, 56.                                                          Anni Cinquanta: stand, tavoli e sedie
           Dall’aprile di quest’anno il                                                  sono sempre forniti alle esigenze del-
    Gruppo ha coronato il sogno di avere                                                 l’Oratorio.
    una propria sede: il giorno 14 è stata                                                      La nuova sede ha assorbito pra-
    inaugurata la nuova bella sede, rica-                                                ticamente tutte le energie del sodali-
    vata dall’ex deposito comunale di via                                                zio negli ultimi due o tre anni, ma, na-
    Tamburini, a sua volta ricavato dal-                                                 turalmente, questo non ne cambia cer-
    l’ex Cascina Pederzani, con tanto di                                                 to la natura alpina. Sei delle penne
    pescheto (oggi scomparso). Gli Alpini                                                nere, infatti, fanno parte della Prote-
    ci hanno lavorato parecchio, investen-                                               zione Civile e hanno partecipato al-
    do anche non poche risorse: “Per for-     è recintata e non è aperta al pubblico,    l’ultima esercitazione tre giorni a
    tuna – ricorda il capo Gruppo Luigi       ma viene spesso utilizzata dai bambi-      Castel San Pietro, nel Bolognese.
    “Angelo” Lorenzini – ci hanno aiuta-      ni del Grest.                                     Anche il Gruppo Prealpino/
    to la Fondazione Asm, in particolare             Con Lorenzini lavorano il vice      Stocchetta sente il peso dell’anagra-
    grazie a Marina Rossi ed alla Pro Loco    Claudio Martini, l’alfiere Davide          fe, ma i giovani per fortuna non man-
    di Mompiano, la Dolomite Franchi e        Citroni, il segretario Giuseppe Manci-     cano. In particolare ce n’è uno che
    la Festa delle Associazioni”.             ni ed il tesoriere Cesare Venturini.       ha prestato servizio in armi per oltre
           La sede è davvero bella, con              La nuova sede, in concessione       sette anni, con due turni operativi in
    un ampio salone, cucina, servizi e        per venticinque anni, viene aperta ogni    Afghanistan. Il suo contributo alla sal-
    magazzino: all’esterno una spaziosa       volta che è necessario e sempre ogni       dezza del Gruppo in chiave “alpinità”
    area verde la cui manutenzione è af-      ultimo martedì’ del mese. La Festa         è molto importante e ha già tenuto una
    fidata alle penne nere. L’area verde      alpina del Prealpino, allestita nel cam-   serata nella sede illustrando con dia-
                                                                                         positive le missioni all’estero.
                                                                                                Il Gruppo ha “ereditato” anche
                                                                                         un utile pullmino a nove posti e sta
                                                                                         pensando alle attività dei prossimi anni:
                                                                                         adesso che c’è la sede le motivazioni
                                                                                         crescono, come pure la possibilità di
                                                                                         ritrovarsi, anche con le famiglie. Ri-
                                                                                         presisi dalla sforzo sostenuto per rea-
                                                                                         lizzarla, gli alpini del “Villaggio” pun-
                                                                                         tano sul futuro: le iniziative non man-
                                                                                         cheranno, magari con la colonna so-
                                                                                         nora della fisarmonica del capo Grup-
                                                                                         po…

                                                                                                  PROSSIME VISITE
                                                                                                  BRESCIA CENTRO
                                                                                                   E SAN PAOLO
                                                            19
Puoi anche leggere