Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...

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Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
Agosto 2021 - n. 8 - Anno XXIV - http://emiliaromagna.cia.it

                                                                                                                                            Periodico di informazione agricola e tecnico economica
                                                                                                                           EMILIA ROMAGNA
                                                                                                                                            E m ilia R o m a g n a

                                                                                                          Investire nel bio
Poste Italiane SpA - Sped. in abb. postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comm. 1

                                                                                                                Mercato del vino in lenta ripresa
                                                                                                                I prodotti agricoli del territorio in
                                                                                                                         vetrina sul bagnasciuga
                                                                                                                  Due aziende reggiane premiate
                                                                                                                          con Bandiera Verde Cia
Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
attualità

            La frutta che vien dal mare: i prodotti
            del territorio in vetrina sul bagnasciuga
            della Riviera

            BOLOGNA – Vini, frutta,
            miele e formaggi: sono i                  Nella manifestazione, promossa da Sib e Cia, offerte
            prodotti del territorio offerti
                                                      le eccellenze emiliano romagnole negli stabilimenti
            ai bagnati della Riviera ro-
            magnola il 26 luglio scorso               balneari, arrivate dal mare in ‘moscone’
            negli stabilimenti balneari
            della Romagna, dai lidi fer-      to ospitato dal Bagno Astor       rio della vacanza ai prodotti    quest’iniziativa testimonia
            raresi passando da Milano         (Porto Garibaldi, Comac-          tipici, ovvero valorizzare e     la volontà generale di ri-
            Marittima, Cesenatico e Ri-       chio), Bagno Oreste (Milano       promuovere le eccellenze         partenza del Paese - dice
            mini dove il Sindacato Italia-    Marittima), Spiaggia 61 (Ri-      agroalimentari e i litorali:     il presidente di Cia Emilia
            no Balneari e Cia- Agricolto-     mini), Spiaggia Zona Cesari-      mare e cibo costituiscono        Romagna, Cristiano Fini -
            ri Italiani hanno promosso la     ni (Cesenatico) dove i turisti    infatti da sempre il sinonimo    utilizzando luoghi a forte
            seconda edizione di “TipiCi       hanno potuto apprezzare           perfetto di vacanza.             vocazione turistica per fare
            da Spiaggia”. La manifesta-       frutta, formaggi, miele, Lam-     “Siamo di fronte ad un nuo-      promozione al buon cibo
            zione ha voluto promuovere        brusco, Pignoletto, nonché        vo modo di vivere la vacan-      italiano. L’incontro diretto
            le eccellenze del territorio      Sangiovese e Albana.              za affiancando due realtà        con gli agricoltori in spiag-
            offrendole ai turisti di alcuni   Gli stabilimenti balneari, as-    del nostro ‘made in Italy’:      gia è un modo innovativo
            bagni del litorale romagno-       sieme ai produttori agricoli,     l’offerta turistico-balneare     per valorizzare le eccellenze
            lo. L’evento, (che verrà ripe-    hanno quindi dedicato que-        degli oltre mille stabilimen-    del made in Italy ed è anche
            tuto il 26 in cui le eccellenze   sta giornata per promuovere       ti romagnoli con la cultura      un incentivo ad abbando-
            agroalimentari sei produt-        territorio e tradizione eno-      enogastronomica,        ovvero   nare i menu standardizzati
            tori Cia sono state traspor-      gastronomica di casa no-          fondere il mare con la terra”,   scelti per praticità nei luoghi
            tate dal mare alla spiaggia       stra. L’iniziativa, che è stata   commenta il presidente del       di villeggiatura, mettendo
            da ‘mosconi’ – pattino e          realizzata in molte località      Sib Emilia Romagna, Simo-        più attenzione alla quali-
            barche dei pescatori) per         del territorio nazionale ha       ne Battistoni.                   tà delle materie prime che
            questa prima tornata è sta-       voluto associare il territo-      “Dopo un anno di pandemia,       compongono i nostri piatti”.

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editoriale
                                                 L'
                                                 L’accordo politico sulla riforma della Pac che abbiamo raggiunto
                                                  il 25 giugno scorso a Strasburgo al Trilogo con la Commissione
                                                           e il Consiglio Ue, rappresenta un valido compromesso che
                                                   accompagnerà i nostri agricoltori, e tutti i cittadini europei, fino
                                                  al 2027. Un risultato tutt’altro che scontato, visto che l’impianto
                                                       normativo, con i tre regolamenti (Piani strategici, Orizzontale
                                                      e Organizzazione comune dei mercati), nella proposta messa
                                                           sul tavolo nel giugno 2018 dalla precedente Commissione
                                                           prevedeva, di fatto, una ri-nazionalizzazione della Politica
       Riforma Pac,                                     agricola comune, che avrebbe relegato le Regioni al ruolo di
                                                           comprimarie. Mentre noi, al Parlamento, abbiamo chiesto,
raggiunto l'accordo                                       e ottenuto, di ribaltare quel paradigma, riportando il potere
                                                    decisionale a Bruxelles con una proposta di menù articolato in
                                                  eco-schemi da adattare, poi, a livello di Stati membri attraverso
                                                    i Piani strategici nazionali. Una politica, insomma, ambiziosa e
                                                  sostenibile, ’comune’ e più equa, pensata per evitare distorsioni
                                                                     di concorrenza tra gli agricoltori dei diversi Paesi.
                         Paolo De Castro                L’intesa tra i 27 Paesi Ue sui tre testi legislativi, che saranno
 coordinatore S&D alla Commissione agricoltura                votati definitivamente l’autunno prossimo, poggia per la
                       del Parlamento europeo.          prima volta nella storia della Pac, su tre pilastri: economico,
                                                         ambientale e sociale. Con una buona dotazione finanziaria,
                                                             quasi 387 miliardi, nel complesso, pari al 32% del budget
                                                         comunitario, di cui 51,5 miliardi per l’Italia, comprensivi del
                                                       cofinanziamento nazionale, che vedrà le Regioni interloquire
                                                                                     direttamente con l’Unione europea.
                                                          L’obiettivo è gestire al meglio gli aiuti sulla base di progetti
                                                            trasparenti e finalizzati a produrre beni agroalimentari nel
                                                                                  rispetto dell’ambiente e dei lavoratori.
                                                        Ed è proprio quella della condizionalità sociale, la novità più
                                                             rilevante di questa riforma. Perché, a partire dal 2023, su
                                                             base volontaria, e dal 2025 in via obbligatoria, la Pac non
                                                            finanzierà più gli agricoltori che non rispettano i diritti dei
                                                      propri dipendenti, ponendo fine alla concorrenza sleale verso
                                                        la stragrande maggioranza degli imprenditori che, invece, si
                                                                                prende debitamente cura dei lavoratori.
                                                           Tutto questo, senza indebolire gli obiettivi economici della
                                                      politica agricola, con un 15% di aiuti diretti che sarà riservato
                                                   al sostegno, accoppiato alle produzioni più rappresentative del
                                                  Made in Italy, dal pomodoro all’olivicoltura. E, poi, rafforzando le
                                                     misure di gestione dei rischi ambientali o di mercato contro le
                                                  perdite di produzione o di reddito. Il settore agricolo sarà anche
                                                 chiamato a un ulteriore sforzo ambientale, per realizzare sistemi
                                                        produttivi sempre più sostenibili, per questo, gli eco-schemi
                                                   premieranno fino al 25% dei pagamenti diretti, che per l’Italia si
                                                                         tradurranno in circa 900 milioni di euro l’anno.
                                                   A beneficiarne saranno gli agricoltori che metteranno in campo
                                                           pratiche innovative e in grado di proteggere i livelli unici di
                                                     biodiversità che caratterizzano le aree rurali del nostro Paese.
                                                    Con il regolamento sull’Ocm abbiamo anche introdotto misure
                                                      sull’etichettatura del vino per una maggiore trasparenza delle
                                                   informazioni ai consumatori. E poi, esteso a tutti i prodotti Dop
                                                       e Igp, la possibilità di programmare la produzione per meglio
                                                          rispondere alla volatilità dei mercati, senza alcun rischio di
                                                                              violazione delle norme sulla concorrenza.

                                                                                                                                  3
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sommario

                                                                                                Bandiera Verde Cia, premiate due aziende
           Editoriale                                                                           reggiane                                          18-19
           Riforma Pac, raggiunto un buon compromesso                                       3   Crolla la produzione di pere in tutta Europa         20
                                                                                                Per salvare l'ortofrutta serve una strategia
           ATTUALITà                                                                            aggressiva                                           20
           Prodotti agricoli sul bagnasciuga con		                                              Anbi, Stefano Calderoni alla vicepresidenza          21
           'Tipici da spiaggia'                                                             2   Scatta il sistema a semaforo per i prelievi di acqua
           Dossier biologico                                                                    dai fiumi                                            21
           Una scelta necessaria per la transizione 		                                          Asparago sotto i riflettori al prossimo Macfrut 22-23
           agroecologica                                          5                             L'anguilla è come il tenore del Rigoletto            23
           Italia leader nel settore con Emilia Romagna
           tra le più virtuose                                 6-7                              Pier Luigi Arata (Cia) alla guida di Asipo           24
           Approvata in Senato la Legge sul bio                   7                             Riparte a rilento il mercato del vino                25
           Con il Sana prodotti naturali in mostra: Cia presente
           con un'area espositiva                                 8 TECNICA
           Con il Pnrr a disposizione 300 milioni di euro         9 Decreto  Sostegni bis, al via le richieste di
                                                                     contributo                                    26
           Una filiera di carne biologica nel comacchiese        10 Sostanze pericolose, cambia la normativa        31
           Un pollaio appenninico in territorio di Modena         11
           A Cervia un allevamento di cozze biologiche           12
           Un vigneto ecologico nella Valnure                    13
           Sostenibilità ambientale nell'azienda Prati al sole 14
           Una scelta etica per coltivare                        15
           I primi vent'anni di Anabio                           16
           Si rafforza il Psr 2021-22                            17

                                                                                                DAL TERRITORIO
                                                                                                EMILIA CENTRO
                                                                                                Nuovi impianti sperimentali per la Ciliegia
                                                                                                di Vignola                                   27
                                                                                                Prezzi in rialzo per i cereali, buona la
                                                                                                campagna 2021                                29
                                                                                                REGGIO EMILIA
                                                                                                Fabio Pedocchi è il nuovo direttore       28-29
                                                                                                FERRARA
                                                                                                Cimice e maculatura delle pere in un incontro
                                                                                                tra produttori e servizio fitosanitario regionale                        30
                                                      centrale: Bologna - via Bigari, 5/2              Ravenna - via Faentina,106           n. 8391 del 29/08/2001
                                                     Tel. 051.6314311 Fax 051.6314333             Tel. 0544.460182 Fax 0544.463114    Registrazione: Tribunale di Bologna
                                                          E-mail: agrimpresa@cia.it                           Reggio Emilia               N. 6773 del 2 Marzo 1998
                                                        https://emiliaromagna.cia.it/                    viale Trento Trieste, 14
                    Direttore responsabile:                                                       Tel. 0522.514532 Fax 0522.514407               Tipografia:
                         Claudio Ferri                       Redazioni provinciali:                     Rimini - via Matteucci, 4     LITO GROUP srl Via dell’Industria, 63
                         c.ferri@cia.it                    Bologna - via Bigari, 5/2               Tel. 0541.54284 Fax 0541.21768           41042 Spezzano (MO)
                                                     Tel. 051.6314411 Fax 051.6314444
                      Hanno collaborato:                 Ferrara - Chiesuol del Fosso                                                             Abbonamenti:
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                  Erika Angelini, Lucia Betti,                via Bologna, 592/A                                                              13 numeri 14,00 euro
                                                                                                      AGRICOLTURA È VITA Scrl
               Cristian Calestani, Mirco Conti,      Tel. 0532.978550 Fax 0532.977103                                                            Gruppo 1 - 70%
                                                            Forlì - via A. Vivaldi, 11              Presidente: Stefano Calderoni       Poste Italiane S.p.A. - Spedizione
                   Alessandra Giovannini,
             Gabriele Papi, Giuseppe Romagnoli,       Tel. 0543.22017 Fax 0543.22041                                                      in abb. post. - D.L. 353/2003
                                                             Imola - via Fanin, 7/A                Consiglio di amministrazione:          (conv. in L. 27/02/2004 n.46)
                         Luca Soliani
                                                     Tel. 0542.646111 Fax 0542.643348             Arianna Alberici, Marco Bergami,                art. 1, comm. 1
              Progetto grafico e impaginazione:             Modena - via Santi, 14                Matteo Pagliarani, Gianni Razzano       Periodico associato all’Uspi:
                  luisabacca@gmail.com                Tel. 059.827620 Fax 059.330555                                                    Unione stampa periodica italiana
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                    Copertina: Mirco Villa           Tel. 0521.701011 Fax 0521.273801                   ID/10162 del 04/03/98         Questo numero di Agrimpresa è stato
                                                          Piacenza - via Colombo, 35               Iscrizione al Registro Operatori   chiuso in redazione il 26 luglio 2021
            Direzione, redazione e amministrazione   Tel. 0523.606081 Fax 0523.594542                    Comunicazione (ROC)              e stampato in 20 mila copie

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Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
primo piano
Lo sviluppo del biologico è una
scelta necessaria per la transizione
agroecologica
Claudio Ferri

È uno spazio che cresce, quello delle coltivazioni biologiche, un’area che ogni anno recupera
terreno, in Italia e in Emilia Romagna. La tendenza, da molti anni a questa parte, è questa,
perché c’è interesse dei produttori e molta attenzione da parte dei consumatori, più sensibili
alla sostenibilità dei prodotti che consumano e dell’ambiente che li circonda.
Nel maggio scorso è stata approvata in Senato la legge italiana sull’agricoltura biologica,
elemento indispensabile per i coltivatori, necessaria per supportare la tanto declamata
transizione agroecologica e consentire al Belpaese di raggiungere gli obiettivi del green
deal, primi tra tutti, l’incremento delle superfici bio e il contenimento di prodotti chimici. A
conferire un ulteriore impulso
alle eco-produzioni, sarà anche
il capitolo che il Piano nazionale
di ripresa e resilienza ha dedicato
esclusivamente alle colture bio.
Nella Penisola, a tutt’oggi, sono
due milioni gli ettari investiti
a coltivazioni organiche e che
generano un valore di circa 3
miliardi e mezzo di euro, una
cifra considerevole che ha grandi
margini di crescita.
Il clima che cambia è un fattore
che condiziona il futuro delle
produzioni agricole e che induce
ad un approccio più sostenibile
nelle scelte colturali. Situazioni
estreme di caldo e freddo,
limitata disponibilità di acqua e
recrudescenza delle patologie dei
vegetali comportano l’adozione
di pratiche agronomiche a
basso impatto ambientale, a
prescindere dall’indirizzo colturale
e dal metodo di coltivazione.
Probabilmente, senza possibilità
di scelte. Il Salone internazionale del biologico, che si svolgerà il prossimo settembre a
Bologna, è un importante segnale di ripartenza dopo mesi di pandemia e sarà un luogo in cui si
percepiranno gli umori degli operatori. Un ‘assaggio’ di come il settore sia gradito dai produttori
viene dalle testimonianze raccolte in questo numero di Agrimpresa che ha dedicato un ampio
spazio al bio. Si intuisce la volontà di fare impresa nel rispetto di ambiente e natura, con una
forte predisposizione per le innovazioni tecnologiche. Un denominatore comune di coloro che
hanno raccontato al giornale le proprie esperienze è l’interpretazione del termine ‘sostenibilità’:
l’impegno dei produttori che imboccano questa strada, deve essere premiato economicamente,
altrimenti l’agricoltura - e i coltivatori - non possono reggere.

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Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
biologico

            L’Italia leader nel settore bio, in Emilia R
            Alessandra Giovannini

            DALLA REDAZIONE - In attesa dei numeri aggiornati che                  mila ettari, si confermano in crescita le coltivazioni biologi-
            verranno presenti in occasione del Sana, il Salone Interna-            che a grano duro (6%), orzo (3%) e riso (12%), girasole (26%)
            zionale del Biologico e del Naturale il 9 settembre a Bolo-            e soia (15%), erba medica (8%), pomo­dori (21%) e legumi
            gnaFiere, gli ultimi elementi disponibili che riguardano il bio        (13%). Passando all’esame delle colture permanenti, rag-
            fotografano la situazione nel 2019 e sono raccolti nel rap-            giungono complessivamente quota 480.459 ettari nel 2019.
            porto “Bio in cifre” prodotti da Ismea, l’Istituto di Servizi per il   Rispetto al 2018, sono da rile­vare gli incrementi positivi di
            Mercato agricolo alimentare. Sono, comunque, numeri sem-               olivo e vite, evi­denziati in precedenza, e la sostanziale sta-
            pre più interessanti e in continuo aumento tra i consumatori.          bilità delle categorie dei piccoli frutti e della frutta in guscio.
            Il biologico italiano vanta una superficie agricola utilizzata         Mentre continua la corsa della frutta da zona subtropicale
            del 15,8%, contro una media europea del 7,8%. In Emilia Ro-            (in particolare dei fichi e dei kiwi, che crescono rispettiva-
            magna l’incidenza è del 15,4%.                                         mente di 102 e di 652 ettari); le superfici ad agrumi tornano
            La superficie biologica raggiunge quota 1.993.236 ettari se-           ad aumentare, dopo la diminuzione del 2018, di un +3%. In-
            gnando, rispetto al 2018, un +35 mila ettari con una crescita          fine, nonostante la flessione (-3%) del gruppo della frutta da
            contenuta al 2%.                                                       zona temperata, sono interessanti gli incrementi registrati
            L’analisi della distribuzione geografica conferma che, anche           dalle mele e dalle pere, le cui estensioni raggiungono rispet­
            nel 2019, il 51% dell’intera superfi­cie biologica nazionale           tivamente gli 8.235 e 2.788 ettari.
            si trova in 4 Regioni: Si­cilia (370.622 ha), Puglia (266.274          In Emilia Romagna la superficie biologica maggiormente
            ha), Calabria (208.292 ha) ed Emilia Romagna (166.525). Ri­            rappresentativa è quella che occupa le colture foraggere
            spetto al 2018, nella nostra regione la variazione è in au-            (64.973), seguono prati e pascolo (37.723), cereali (31.310,
            mento del 7%. Nel 2020, la superficie dedicata al biologico è          -4,2%), ortaggi (8.022, +18%), vite (5.158, +14%), colture in-
            salita a 172mila ettari, secondo i dati forniti a ottobre dalla        dustriali (4.893), frutta (3.130, +3,6), frutta in guscio (1.636),
            Regione Emilia Romagna in occasione della presentazione                olivo (1.118, +14%). Da evidenziare che è continuato in Italia
            del Sana Restart.                                                      nel 2019, lo sviluppo del settore dell’acquacoltura biologi-
            Gli operatori biologici in Italia superano nel 2019 quota 80           ca. È, infatti, prose­guita la crescita degli operatori coinvolti,
            mila unità, sono entrati nel si­stema di certificazione per l’a-       che hanno raggiunto le 59 unità a livello nazionale, con un
            gricoltura biolo­gica circa 1600 nuovi operatori per un totale         incremento dell’11% rispetto all’anno precedente. Di queste,
            di 80.643 imprese registrate (+2% rispetto al 2018). In Emilia         23 sono in Emilia Romagna, nel 2018, sempre nella nostra
            Romagna nel 2019 il totale degli operatori è di 6.027, di que-         regione, erano 22.
            sti in particolare, 4.190 sono produttori esclusivi (aziende           Un dato interessante è anche quello relativo alla distribu-
            agricole), 1.073 preparatori esclusivi, 678 produttori/prepa-          zione. I prodotti biologici non sono più “confinati” nei ne-
            ratori e 86 importatori. Un trend positivo per la nostra regio-        gozi specializzati, come accadeva fino a pochi anni fa, ma
            ne che fa segnare un +2% rispetto al 2018.                             trovano invece sempre più spazio all’interno dei luoghi che,
            Come per l’agricoltura italiana, il livello compositivo resta          abitualmente, vengono scelti dalle famiglie italiane per la
            stabile e definito dai 3 orien­tamenti produttivi che pesano           loro spesa quotidiana. Il biologico, quindi, non è più solo un
            sul totale per oltre il 60%: prati pascolo (551.074 ha), coltu-        fenomeno di nicchia, ma un universo alimentare sempre più
            re foraggere (396.748 ha) e cereali (330.284 ha). A queste             apprezzato dai consumatori attenti alla salute e al benesse-
            categorie seguono, per estensione, le superfici biologiche             re psicofisico.
            investite a olivo (242.708 ha) e a vite (109.423 ha). Tra i se-        I consumi domestici di alimenti biologici si confermano,
            minativi e le colture ortive, che aumen­tano di poco più di 12         così, in grande ascesa. Secondo Ismea, nell’anno termi-4

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Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
biologico
omagna aumentano le superfici

 4 nante    a giugno 2020 (quindi influenzato in parte anche            e verdura fresca, secondo
  dalla pandemia) l’incremento è stato del 4,4%, portando il            prodotto italiano più espor-
  giro d’affari fino a 3,3 miliardi di euro. Gli aumenti più impor-     tato (+4% sul 2019) e terzo
  tanti si registrano nei discount (+10,7%) e nella grande di-          nella classifica dei distinti-
  stribuzione (+5,7%), mentre tra i prodotti spiccano gli ortaggi       vi del made in Italy secon-
  (+7,2%) e le uova (+9,8%).                                            do il consumatore francese
  I dati sull’export del bio made in Italy che oggi vale 2,6 mi-        (16%) e tedesco (18%). Infine,
  liardi (38% sul totale. 70% export dairy, 67% export Dop/Igp          l’olio Evo, il 3% del nostro ex-
  e 38% vino), posiziona l’Italia al secondo posto tra gli espor-       port a valore (+6,5% nel 2020 sul
  tatori di prodotti biologici, dopo Usa e prima di Spagna, Cina        2019). Per i francesi (27%) e i tede-
  e Francia. Proprio nell’anno del Covid, il settore è cresciuto        schi (30%) primo prodotto made in Italy.
  dell’8% con un’incidenza sul totale agroalimentare del 3,5%           Ma, al di là dei numeri, quali sono le motivazioni che spin-
  (5,7% nel 2019). Nel dettaglio, a livello mondiale, i consumi         gono i nostri connazionali a scegliere e a preferire i prodotti
  bio sono cresciuti in 10 anni del 115% con Germania, Scan-            biologici? Stando al rapporto “Il mercato italiano del bio",
  dinavia e Stati Uniti tra i mercati con le maggiori prospettive       realizzato nel 2018 da Nomisma grazie alla collaborazione
  di crescita per i prodotti bio made in Italy. Ad attrarre i mer-      con Assobio, il 51% degli intervistati li considera più sani,
  cati esteri sono la pasta (+15,5% nell’ultimo anno), in cima          mentre il 47% ne apprezza la sicurezza e la qualità. Le at-
  alla classifica dei prodotti bio più apprezzati dal consuma-          tenzioni ambientali, infine, sono essenziali per il 26% delle
  tore internazionale; il vino, primo prodotto più esportato            persone.
  (+2,4% sul 2019, +4,7% dal 2014 al 2019) con il 93% dei con-
  sumatori americani e il 43% dei cinesi che ritiene importante
  l’origine italiana del vino bio che acquista. E ancora frutta                                                                        g

  Legge sul biologico approvata in Senato, Cia: "avanti per Italia
  protagonista"
  ROMA - Dopo anni d’atte-           competitività della produzio-      verse strategie Ue. Al tempo      per favorire l’ulteriore cre-
  sa, è stata approvata il 20        ne agricola, agroalimentare e      stesso, la legge sul bio di cui   scita di un settore che conta
  maggio dal Senato la Leg-          dell’acquacoltura con meto-        ora può disporre il settore,      2 milioni di ettari coltivati,
  ge italiana sull’agricoltura       do biologico”, di cui ora si at-   garantisce equilibrio e, quin-    impegna 80.000 operatori
  biologica, uno strumento           tende iter rapido e risolutivo     di, rispetto anche per le altre   e vale 3,5 miliardi di euro.
  normativo        fondamentale      anche alla Camera. “L’Italia       forme di agricoltura pratica-     “Nello specifico precisano
  per supportare la transizio-       - scrivono in una nota - può       te in Italia. “Ora che l’Italia   Cia e Anabio -, faranno bene
  ne agroecologica e permet-         dirsi più vicina a un ruolo da     riapre - continuano Cia e         allo sviluppo del bio, sotto
  tere di allineare l’Italia agli    protagonista nel settore su        Anabio -, facendo i conti con     il profilo economico e am-
  obiettivi ambiziosi del green      scala globale, forte di una        le pesanti ripercussioni del-     bientale, i biodistretti e tutti
  deal europeo e delle stra-         leadership ampiamente rico-        la pandemia sull’economia         gli strumenti di aggregazio-
  tegie Farm to Fork e Biodi-        nosciuta a livello Ue e inter-     del Paese, una legge nazio-       ne, in primis Oi e Op, oltre
  versità 2030, che puntano a        nazionale, in termini di pro-      nale di sistema specifica         all’istituzione di un marchio
  triplicare la superficie colti-    duzione, superfici, consumi        per il biologico, settore non     biologico italiano. Avere una
  vata a biologico e a ridurre       e valore dell’export”. Per Cia     salvo dalle gravi perdite per     legge nazionale sul bio, vuol
  del 50% l’uso di pesticidi e       e Anabio, l’attuale testo può      il Covid, può rappresentare       dire poter contare concreta-
  antibiotici e del 20% quello       considerarsi coerente con la       un’opportunità cruciale per       mente su un pilastro fonda-
  dei fertilizzanti entro il 2030.   nuova legislazione comuni-         esplorare e capitalizzare tut-    mentale per la costruzione
  Soddisfatte Cia-Agricoltori        taria di riferimento e costi-      te le potenzialità produttive     del suo futuro agricolo come
  Italiani e Anabio, la sua as-      tuisce, quindi, la forma più       del comparto, quanto a di-        indicato dal green deal Ue
  sociazione per la promozio-        avanzata per consentire al         fesa dell’ambiente e legame       che vede proprio nel biolo-
  ne del biologico, del pas-         biologico italiano di produrre     con i territori di produzione,    gico uno dei driver principali
  saggio definitivo in Senato        valore per il Paese, di rece-      salubrità e tutela dei diritti    per la transizione del siste-
  della norma “Disposizioni          pire le esigenze dei cittadini,    sociali”. Il disegno, infatti,    ma agroalimentare verso la
  per la tutela, lo sviluppo e la    di essere coerente con le di-      contiene misure importanti        sostenibilità”.

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Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
biologico

            Sana, il salone del bio è pronto
            a ripartire
            Ale. Gio.

            DALLA REDAZIONE - Dal 9 al 12 set-
            tembre 2021, presso il quartiere fieri-                Appuntamento a BolognaFiere dal 9 al 12
            stico di Bologna, si terrà la 33esima
            edizione di Sana, il Salone Internazio-
                                                                   settembre. Numerose le aree espositive con
            nale del biologico e del naturale orga-                prodotti del territorio
            nizzato da BolognaFiere in collabora-
            zione con FederBio, Assobio e con il
            supporto dell’Agenzia Ice per le azioni        Hub. Fra le novità 2021 il nuovo Salone      mai tradizionali aree dedicate a Food,
            di internazionalizzazione.                     tematico SanaTech, la rassegna inter-        un’ampia panoramica della filiera
            L’edizione post pandemia sarà in pre-          nazionale della filiera produttiva del       agroalimentare, estesa ai nuovi trend
            senza e vedrà nuove iniziative che             biologico e del naturale, una fiera nella    di mercato, alle innovazioni e alla ri-
            metteranno in risalto la centralità della      fiera che sarà una vetrina per i produt-     cerca, Care&beauty in cui esporran-
            manifestazione per l’intera filiera, che       tori di sementi, semilavorati, materie       no le aziende produttrici di cosmetici,
            esce rafforzata da un anno provante            prime, attrezzature, ingredienti e tec-      prodotti per la cura del corpo naturale
            per l’economia mondiale. In apertura           nologie al servizio del biologico.           e bio, integratori ed erbe officinali, Gre-
            è prevista la terza edizione di Rivolu-        Un’iniziativa innovativa, con una vi-        en Lifestyle dedicata ai consumatori
            zione Bio, un momento di confronto tra         sione globale su tutto il processo pro-      alla ricerca di prodotti per uno stile di
            istituzioni, player della filiera ed esperti   duttivo del biologico che, ogni anno,        vita ecologico, sano e responsabile e
            del settore su temi di primaria rilevan-       svilupperà focus dedicati a grandi aree      Free from hub, una vetrina dedicata ai
            za e attualità.                                tematiche che spazieranno dalla co-          prodotti free from e rich in, ovvero privi
            Durante questo appuntamento, gio-              smesi naturale e biologica all’agricol-      o ricchi di particolari componenti, che
            vedì 9 settembre alle 14.30, verrà pre-        tura, dalla zootecnica agli ingredienti.     rispondono a una crescente tendenza
            sentato l’Osservatorio Sana 2021, l’e-         La seconda novità sarà Sana Tea, un          nei consumi.
            laborato che monitora i numeri chiave          inedito sguardo verso prodotti, tè e         Si ripropone inoltre, anche nel 2021, La
            della filiera biologica, dalla produzione      tisane, che vedono costantemente in          via delle erbe, l’iniziativa organizzata
            alle dimensioni del mercato. Il progetto       crescita il numero di raffinati appas-       in collaborazione con Siste, la Società
            espositivo di Sana 2021 prevede alcu-          sionati, amanti di bevande salutiste         italiana di scienze applicate alle piante
            ne novità rispetto alle edizioni passate       ma, anche, di prodotti con principi at-      officinali e ai prodotti per la salute, che
            con l’allestimento di sei aree temati-         tivi che trovano largo utilizzo per il be-   proporrà un nuovo un focus di appro-
            che: Food, Care&Beauty, Green Life-            nessere della persona.                       fondimento.
            style, SanaTech, Sana Tea e Free From          Accanto a queste new entry le or-                                                      g

                                                                                                                       La Cia presente con
                                                                                                                       un'area espositiva
                                                                                                                      Cia – Agricoltori Italiani con-
                                                                                                                      ferma la partecipazione al
                                                                                                                      Salone Sana anche per que-
                                                                                                                      sta edizione con l’allestimen-
                                                                                                                      to di uno spazio espositivo
                                                                                                                      collettivo, per una superficie
                                                                                                                      complessiva pari a circa mq
                                                                                                                      400.
                                                                                                                      La superficie a disposizione
                                                                                                                      sarà allestita con area espo-
                                                                                                                      sitiva, area show cooking e
                                                                                                                      talk show per lo svolgimen-
                                                                                                                      to di focus group tematici e
                                                                                                                      di degustazione grazie alla
                                                                                                                      presenza di attrezzature di
                                                                                                                      cucina, impianto di amplifi-
                                                                                                                      cazione e monitor e un’area
                                                                                                                      servizi e magazzino per lo
                                                                                                                      stoccaggio dei prodotti.

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Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
biologico
Nel Pnrr 300 ml di euro per il biologico

ROMA - Il 30 giugno scor-          lecitazioni e alle proposte
so sono stati approvati in         espresse dalle associazioni
via definitiva dalla Camera        del mondo del biologico,
gli emendamenti al decre-          Aiab, AssoBio, Associazio-
to legge n. 59 del 6 maggio        ne Biodinamica e FederBio,
che istituisce il Fondo com-       che avevano scritto al pre-
plementare al Pnrr, il Piano       sidente del Consiglio, Mario
nazionale di ripresa e resi-       Draghi, al ministro dell’agri-
lienza.                            coltura, Stefano Patuanelli,
Si tratta di uno stanziamen-       e ai capigruppo di Camera
to di 30 miliardi di euro che      e Senato proprio per sottoli-
si aggiunge alla dotazione         neare l’importanza d’inseri-
europea.                           re nel Pnrr misure di soste-
Le modifiche al decreto leg-       gno a favore del biologico,
ge apportate in sede di con-       come modello produttivo in
versione definiscono che,          grado di favorire la transi-
nello specifico, 1,2 miliardi      zione ecologica del sistema
di euro siano riservati ai         agricolo e alimentare del
contratti di filiera e distret-    nostro Paese, in coerenza
tuali per i settori agroali-       con le politiche europee del
mentare, pesca e acquacol-         green deal.
tura, silvicoltura, floricoltura   In particolare, nelle propo-
e vivaismo.                        ste inviate, si evidenziava
Di questo plafond di risorse,      proprio la rilevanza di de-
il 25%, 300 milioni distribuiti    stinare finanziamenti per
in un arco temporale di cin-       la promozione di filiere di
que anni, è destinato esclu-       made in Italy Bio e di di-
sivamente alle produzioni          stretti biologici, con priorità
biologiche.                        per le aree interne e naturali
Un risultato molto positi-         protette.
vo che risponde alle sol-                                      g

                                                                         9
Investire nel bio - Mercato del vino in lenta ripresa I prodotti agricoli del territorio in vetrina sul bagnasciuga Due aziende reggiane premiate ...
biologico

            "Presto una filiera di carne biologica"
            Erika Angelini

            COMACCHIO (Ferrara) – Nel-       dustria, radicchio e natu-
            la Valle del Mezzano, un’am-     ralmente tutti i seminativi e             Ugo Pelosin conduce un’azienda
            pia zona di oltre 18mila         le colture proteiche: pisello,
            ettari che comprende i co-       grano, mais, soia, colza, gi-
                                                                                       agricola di 400 ettari tra Valle
            muni di Argenta, Comacchio,      rasole. La varietà – conti-               Pega e Comacchio
            Ostellato,    Portomaggiore,     nua Pelosin – è essenziale
            le aziende sono tendenzial-      per riuscire a gestire la ro-
            mente di grandi dimensioni       tazione colturale, pratica         Pelosin – è quello di creare     bovino, ma anche polli bio-
            e negli ultimi anni stanno       essenziale nell’agricoltura        una filiera bio della carne,     logici e conigli, abbattiamo
            scegliendo sempre di più il      bio. Noi crediamo molto in         con un grande allevamento        300-400 animali a settima-
            biologico.                       questo tipo di approccio per       di bovini di razza francese,     na per entrambe le specie,
            Scelta dettata anche dall’e-     molte ragioni che sono ov-         ma sto incontrando mol-          al mercato di Loreggia (PD).
            sigenza di far convivere         vie e sono la salubrità del        te difficoltà. In primo luogo    Proponiamo anche lavorati
            produzione agricola e tutela     prodotto, la salvaguardia del      perché occorre far arrivare i    come hamburger, bistecche,
            ambientale, visto che siamo      territorio e anche la salute di    maschi dalla Francia, e i capi   arrosti molto apprezzati dal
            in pieno Parco del Delta del
            Po, un patrimonio di biodi-
            versità riconosciuto dall’U-
            nesco.
            Proprio nel Mezzano e nel-
            la zona di Valle Pega, c’è
            l’azienda agricola biologica
            che Ugo Pelosin conduce
            insieme ai figli ventenni Le-
            onardo e Davide. Parliamo
            di circa 400 ettari, tra pro-
            prietà e affitto, che danno
            lavoro anche a sette operai
            agricoli. Come ci spiega Pe-
            losin, allevatore e produtto-
            re di origine padovana, per
            fare biologico ha scelto di      noi operatori. Naturalmente        devono avere caratteristiche     pubblico. So che non è tut-
            spostarsi nelle vaste diste-     un’azienda di queste dimen-        precise a livello di pezzatu-    to biologico certificato, ma i
            se agricole ferraresi, con il    sioni deve generare un red-        ra. Poi, naturalmente, se        nostri bovini mangiano solo
            sogno di creare una filiera      dito adeguato, anche perché        l’allevamento è consisten-       cereali e fieno della nostra
            della carne biologica.           abbiamo la responsabilità          te, devi trovare un macello      azienda e la differenza, a li-
            “La mia famiglia è originaria    di dare lavoro a sette operai      che riesca a gestire molti       vello di sapore e tenerezza
            del padovano, dove abbiamo       praticamente tutto l’anno, e       capi alla volta e uno sboc-      delle carni, il consumatore la
            ancora un allevamento di         devo dire che il biologico, a      co commerciale importante,       sente comunque. Chiudo –
            bovini da carne di razza Li-     livello di prezzo, sta ancora      magari facendo un accordo        conclude Pelosin – dicendo
            mousine, ma in quelle zone       dando una marginalità, an-         con la Grande distribuzione,     che la burocrazia, che ac-
            i terreni agricoli disponibili   che se non sempre i prezzi         dove però la carne bio è an-     compagna la scelta di pro-
            sono sempre stati pochi e        compensano i quantitativi          cora una nicchia. Non nego,      durre in regime di biologico,
            di piccole dimensioni. Così      produttivi inferiori rispetto al   dunque, che ci siano delle       non è un peso se si fanno
            abbiamo scelto di spostar-       convenzionale".                    problematiche da superare        le cose in maniera corretta
            ci nella Valle del Mezzano       Oltre alla produzione agri-        ma, intanto, lavoriamo già       e se c’è marginalità. Nono-
            per realizzare una grande        cola, nell’azienda di Ugo Pe-      come se la nostra carne          stante fatichi a ottenere la
            azienda agricola che, dieci      losin si allevano anche polli      avesse la certificazione, uti-   certificazione per la carne,
            anni fa, abbiamo converti-       bio, conigli e, appunto, bovi-     lizzando i prodotti biologici    penso che regole chiare e
            to al biologico. Attualmente     ni da carne, circa 70 capi tra     dell’azienda agricola e la-      un sistema di controlli serio
            gestiamo 400 ettari, 250 dei     il padovano e Ferrara, non         sciando gli animali a stabu-     sia necessario per avere un
            quali di proprietà, che sono     ancora certificati.                lazione libera. Attualmente,     vero biologico”.
            investiti a pomodoro da in-      “Il mio sogno – continua           vendiamo la nostra carne di                                 g

   10
biologico
Le galline pascolano nell'Appennino
modenese
Claudio Ferri

MONTESE (Modena) - Polli,            io’. A poco più di ottocento           che dell’allevamento non mi       “Abbiamo messo a punto
anatre, faraone e oche al-           metri di altitudine, immersa           consentono di andare ol-          una terapia che si adatta
levate allo stato semibrado          nei boschi di castagni tipi-           tre agli 8 mila polli all’anno    alla montagna, con prodotti
e in modo biologico. È l’at-         ci dell’appennino, Dai Prà             per via degli spazi vitali. Il    naturali – osserva l’alleva-
tività di Andrea Dai Prà che         produce anche i cereali de-            ‘semibrado’, per me, signi-       tore –, un sistema che con-
a Montalto, piccola frazione              stinati all’alimentazione         fica allevare a terra animali     tiene la mortalità e che non
di Montese, è fug-                               del pollame, una           che hanno a disposizione          fa uso di antibiotici”.
gito dalla città                                    filiera che si          10 metri quadrati a testa di      Tra i pennuti allevati l’oca
per       investire                                    chiude an-           pascolo. Acquisto i pulcini       di Tolosa e la Romagnola,
nella picco-                                             che con la         che non hanno nemmeno 8           oltre che anatre mute. “A
la     frazione                                          trasforma-         ore di vita ed inizio ad ali-     differenza dei polli - prose-
del comune                                                zione delle       mentarli con i nostri mangi-      gue Dai Prà -, anatre o oche
di Montese,                                              carni.             mi, prodotti con una formula      non rovinano la radice delle
nell’Appenni-                                            L’ a z i e n d a   che abbiamo sviluppato in         essenze su cui pascolano,
no di Modena.                                           agricola di-        azienda. È a base di cereali      occorre quindi fare atten-
Un percorso che                                     spone infatti di        come orzo, girasole, sorgo        zione     all’avvicendamento
non è più tanto inu-                             un piccolo locale          e pisello proteico – spiega       dei prati”.
suale perché sono nume-                   idoneo per la macella-            –, mentre utilizziamo meno        L’allevatore si è costruito il
rosi i giovani che investono         zione ed uno spaccio per la            mais e soia”.                     mercato in autonomia e si
in agricoltura, anche come           vendita diretta.                       Uno dei problemi in monta-        rivolge a privati, gruppi di
scelta di vita.                      “Vivevo e lavoravo a Mode-             gna è la predazione da parte      acquisto ed alla ristorazio-
La casa di montagna del              na poi ho deciso di venire             di rapaci.                        ne.
nonno, a Montalto appunto,           a vivere nella casa di mon-            “Poiane, falchi e cornacchie      “I tempi lunghi di matura-
è diventata la sua abitazio-         tagna del nonno – raccon-              sono sempre in agguato -          zione ed i costi più alti che
ne circondata da una decina          ta Dai Prà - e ho fatto la             precisa -, mentre per altri       sostengo comportano l’a-
di ettari, 3 dei quali a pasco-      scommessa di investire in              selvatici come volpi, faine e     lienazione dei miei prodotti
lo utili per il suo allevamento      agricoltura. La dimensione             lupi ho recintato il pascolo,     a prezzi più elevati, ma di
chiamato ‘il Vecchio Polla-          del fondo e le caratteristi-           oltre ad essere ‘protetto’ da     qualità - dice -. Nel periodo

 LE RAZZE ALLEVATE
 Fulva di Modena
 Viene citata sporadicamente in alcuni testi come razza locale. Se-
 condo altri Autori la razza deriverebbe presumibilmente da incroci
 tra la Padovana Comune (Megiarola migliorata), Livorno Bianca e
 la Livorno Dorata. In ragione del suo colore predominante “fulvo-
 camoscio” era pure detta Fulva di Modena (Clementi F., 1950).
 Compare in alcuni antichi dipinti del pittore emiliano Gaetano
 Chierici. Si tratta di una razza piuttosto uniforme per la taglia ma
 estremamente difforme per la livrea. Più comuni la Dorata frumen-
 to e Dorata frumento blu.
 Bionda Piemontese                                                          cani maremmani”. I polli ar-      del lockdown non mi sono
 Razza rustica e resistente alle malattie. La produzione di carne è         rivano a maturazione in 120       fermato e, pur dovendo fare
 rilevante presentando la razza uno sviluppo precoce; gli animali           giorni, mentre per faraone,       i conti con il calo dei consu-
 allevati all’aperto vengono sacrificati a 112 giorni.                      il prodotto di punta dell’al-     mi, ho investito nella catena
 Faraona Grigia                                                             levamento, anatre e oche          del freddo ed ho iniziato a
 Razza con standard originaria dell’Italia del Nord, molto simile alla      servono anche sei mesi per        trasformare le carni produ-
                                                                            conferire alle carni equilibrio   cendo anche tipi di ragout
 faraona selvatica (Numida meleagris). Inoltre, nella faraona dome-
                                                                            e sapore.                         che ho chiamato ‘ragout da
 stica elmo, bargigli e pieghe cutanee facciali sono più sviluppate
                                                                            Anche nella cura degli            cortile’ – conclude - usando
 che in quella selvatica e il peso è decisamente superiore, in alcuni
                                                                            esemplari vengono adotta-         ricette deri nostri nonni.”
 ceppi il maschio supera i 1,9 kg e la femmina sfiora quasi i 2,5 kg.       ti accorgimenti particolari.                                 g

                                                                                                                                                   11
biologico

            A Cervia si allevano cozze biologiche:
            presto anche le ostriche
            Lucia Betti

            CERVIA - Il vivaio di mitilicoltura dell’azienda cooperativa        Le attività di selezione e confezionamento sono eseguite già
            “La Fenice” si trova a tre miglia dalla costa di Cervia, in ac-     a bordo dei pescherecci a mano dai marinai. “Le nostre coz-
            que marine di classe A, ed è composto da filari galleggianti,       ze hanno i requisiti sanitari necessari per essere destinate
            ognuno dei quali è lungo un chilometro. Qui, dal 1993, nasce,       direttamente al consumo – sottolinea Grossi -. Possiamo
            cresce ed è raccolta la “Cozza di Cervia”: seme autoctono,          venderle direttamente ad alberghi, pescherie e ristoranti del-
            frutto autoctono. Ogni anno, mediamente, sono prodotti              la zona cervese e romagnola con consegne in tempo reale”.
            fra i trenta e i quaranta mila quintali di cozze di Cervia con      Oltre alla vendita al dettaglio e per la ristorazione, grazie ai
            destinazione locale (ingrosso, mercati, ristoranti) ed estera       centri di raccolta e confezionamento situati a bordo delle
            (Francia, Spagna, Est Europa). “Il periodo di produzione va,        imbarcazioni, “La Fenice” spedisce direttamente le sue pro-
            circa, da marzo all’estate. In estate le scorte italiane finisco-   duzioni ai mercati all’ingrosso, agli allevatori nazionali ed
            no perché c’è maggiore richiesta – spiega Fabrizio Grossi           internazionali senza ulteriori passaggi.
            della coop. “La Fenice” –, e a fine stagione il prodotto nei        “La Fenice” è composta da due persone a terra per ufficio e
            nostri mercati viene dalla Grecia (dove producono mitili solo       vendita, sei imbarcazioni, lunghe dai 16 ai 21 metri (alcune
            per l’export) e dalla Spagna”.                                      contengono fino a 22 bancali, un bilico intero), da oltre venti
            Le cozze sono già naturalmente bio in quanto si nutrono del         marinai, che aumentano nei picchi di lavoro.
            fitoplancton e non hanno bisogno di mangimi per crescere,           I quasi due anni di blocco per la pandemia hanno causa-
            ma “La Fenice” rispetta il protocollo del metodo biologico,         to danni gravissimi a molte imprese e settori. “Noi ci siamo
            punta alla qualità e gli sforzi, come dice Grossi, sono ripa-       salvati perché abbiamo venduto alla grande distribuzione e
            gati: “Le trecce e i filari vengono posizionati ad una distanza     alle pescherie e abbiamo continuato ad esportare – raccon-
            maggiore gli uni dagli altri: le cozze, così, si nutrono meglio     ta Grossi -. Il danno è che i prezzi si sono abbassati perché
            e crescono meglio. Non si usano prodotti che possano inter-         tutti volevamo vendere alla grande distribuzione e il prodot-
            ferire con il metodo biologico, nemmeno sulle barche”.              to era in sovrabbondanza. Se a gennaio 2022 i ristoranti sa-
            Per la burocrazia serve abbastanza tempo, vanno redatti             ranno aperti le cose andranno bene, per tutti, diversamente
            alcuni documenti in più. “Ogni singola cozza e ogni treccia         saranno dolori”.
            sono tracciabili. Di ognuna si può sapere la sua storia, da         Il cambiamento climatico ha effetti anche sui mitili che ne-
            quando è seme a dov’è stata messa – specifica Grossi –.             cessitano di una gran quantità di fitoplancton che si forma
            Questo serve anche per essere sicuri che le nostre cozze            con una miscela perfetta di acqua salata e dolce. “Qualche
            sono esclusivamente di Cervia, seme compreso. Siamo in              anno fa, con il Po ai minimi storici, fu un disastro per tutti,
            sperimentazione con le ostriche, sempre con protocollo bio,         non solo per noi a Cervia – spiega Grossi -. I mitili soffri-
            il prossimo anno ne avremo una quantità minima”.                    rono molto, faticando a crescere e il mollusco era piccolo o
            Ogni volta che si realizza una vendita viene liberata una trec-     assente per tutta la stagione. Nel 2020 e nel 2021 le cozze
            cia. Il seme che si è autoprodotto viene raccolto dai marinari      sono sempre state piene, ma anche questa è un’anomalia:
            e reimmesso nel vivaio: è di due-tre centimetri e impiega un        prima della prima-
            anno per raggiungere la pezzatura commerciale di sei-sette          vera normalmente
            centimetri e mezzo.                                                 si svuotano”.

   12
biologico
“Ronco delle Rose”, il vigneto
ecologico della Valnure
Giuseppe Romagnoli

Carmiano di Vigolzo-             comparto agro-alimentare,
ne (Piacenza) - Si chiama        Davide li ha conosciuti ad
“Ronco delle Rose” l’azienda     eventi internazionali come
vitivinicola di Davide Sacchi,   il Sial di Parigi, a Colonia o
ubicata nel suggestivo bor-      al Sana di Bologna dove
go di Casa Gatti di Carmiano     vi ha partecipato in-
di Vigolzone (PC). 12 ettari     sieme a pochi altri
di vitigni Doc dei colli pia-    giovani imprenditori
centini ai quali, considerato    selezionati da Ismea
il rasserenante paesaggio        - l'Istituto di servizi
collinare della Val Nure, è      per il Mercato agrico-
stato annesso un vasto agri-     lo alimentare insieme
turismo inaugurato nel 2002      al Ministero delle Politi-
ricavato da un’antica stalla     che agricole, per specifici                                                         e zolfo ven-
                                                                   no.
sapientemente ristrutturata.     programmi di “Promozione                                                           tilato, mentre
                                                                   Il vino pro-
Un agriturismo che ha rice-      dell'imprenditorialità giova-                                                     per l’oidio esi-
                                                                   dotto è im-
vuto il premio “Pietro Fumi”     nile in agricoltura" con par-                                                   ste in commercio
                                                                   bottigliato diret-
dalla Provincia di Piacenza      tecipazioni a eventi, fiere,                                                un prodotto a base
                                                                   tamente in azienda
e di Slow Food Piacenza, 1°      workshop e corsi formativi.                                        di fiori d’arancio, l’uso di bi-
                                                                   tramite una moderna linea
classificato per la migliore     In occasione di un talkshow                                        carbonato di potassio come
                                                                   automatica, la cantina di-
carta dei vini cui vengono       nell'ambito del Salone In-                                         antifungino è ancora da ve-
                                                                   spone delle più moderne at-
naturalmente abbinati i sa-      ternazionale del Biologico e                                       rificare. Il mercato, come già
                                                                   trezzature ma, se per i bian-
lumi Dop piacentini (coppa,      del naturale al Sana, i giova-                                     sottolineato, anche durante
                                                                   chi si utilizzano serbatoi in
salame e pancetta) ed i piat-    ni imprenditori agricoli del                                       la pandemia, si è mantenuto
                                                                   acciaio inox, per i rossi vige
ti della tradizione piacenti-    biologico hanno usufruito di                                       tonico, del resto oggi, i costi
                                                                   la regola dell’affinamento in
na. È possibile anche il per-    un'area dedicata nello stand                                       per la produzione biologica,
                                                                   botte.
nottamento ed è una meta         istituzionale del Mipaaf,                                          rispetto a quelli del conven-
                                                                   Davide da anni conduce l’a-
molto “gettonata” conside-       grazie alla vittoria del bando                                     zionale, sono quasi gli stes-
                                                                   zienda da solo, con il sup-
rata la vicinanza con il borgo   indetto dallo stesso Mini-                                         si. La voce più onerosa è la
                                                                   porto di qualche aiuto solo
di Grazzano Visconti.            stero per la partecipazione                                        certificazione, sia in vigneto,
                                                                   per la vendemmia, utilizzan-
Abbiamo detto “è”, ma sa-        alle fiere nazionali e interna-                                    sia in cantina, un onere del
                                                                   do scrupolosamente le me-
rebbe più corretto utilizzare    zionali del 2016.                                                  resto indispensabile a ga-
                                                                   todiche biologiche, ovvero,
l’imperfetto “era”, perché       Alla viticoltura biologica,                                        ranzia dei consumatori che
                                                                   la mancanza di lavorazione
quasi due anni di pandemia       Davide Sacchi, perito agra-                                        si affidano con fiducia ai
                                                                   del terreno, con filari alter-
hanno costretto la struttura     rio, si è dedicato fin dal suo                                     prodotti bio.
                                                                   nati, il non utilizzo di pro-
alla temporanea chiusura, in     ingresso in azienda, a fianco                                      Trattandosi di un giova-
                                                                   dotti di sintesi per la lotta
attesa di tempi migliori, an-    del padre, e ne ha attuato                                         ne viticoltore, anche se già
                                                                   antiparassitaria, e solo rame
che se l’attività agricola non   la riconversione, favorito                                         con tanti anni di esperienza
è mai stata forzata a soste e    anche dalla naturalità del-                                        avendo iniziato l’attività al
nemmeno il mercato dei vini      la zona in cui sono ubica-                                         termine degli studi tecnici, ci
ne ha risentito, grazie so-      ti i vigneti, ottenendo già                                        sono, naturalmente, progetti
prattutto ai clienti che sono    vent’anni fa (ora Davide di                                        ancora da attuare. Il primo
per la maggioranza privati, e    anni ne ha 42) la certifica-                                       è di una ripartenza in gran-
quindi non trattorie o risto-    zione bio per Barbera, Bo-                                         de stile per l’agriturismo,
ranti. Numerosi anche quelli     narda, Pinot nero, Cabernet                                        ed i segnali cominciano ad
di province limitrofe, ma non    sauvignon e Fortana, un’uva                                        arrivare ma, fondamentale
mancano francesi e tede-         quasi scomparsa e che in                                           per il futuro, sarà anche un
schi che, quando arrivano        pochi vinificano nel piacen-                                       ampliamento della cantina
al “Ronco delle Rose", sog-      tino. Ne deriva un vino fre-                                       e questo comporta inve-
giornano nell’agriturismo.       sco, beverino, un “novello”                                        stimenti che, però, devono
Anche con loro si ripartirà.     da gustarsi fresco in estate.                                      essere adeguatamente sup-
Diversi di questi ospiti,        Ci sono poi i bianchi, ovvero,                                     portati dal mercato stesso.
per lo più imprenditori del      Ortrugo, Malvasia e Trebbia-                                                                    g

                                                                                                                                          13
biologico

            Azienda 'Prati al sole': "innanzitutto
            la sostenibilità ambientale"
            Luca Soliani

            Pratissolo di Scandiano (Reggio              anche un giardino di erbe aromatiche          e alle materie prime locali” spiegano
            Emilia) - “La sostenibilità ambientale,      e fiori eduli, con molte varietà a dispo-     ancora Simone e Luca. Tra i servizi a
            la valorizzazione del territorio, la sta-    sizione dei più fantasiosi appassionati       disposizione dell’azienda per i clienti
            gionalità dei prodotti e la volontà di       di cucina. Nell’ultimo anno “abbiamo          c'è anche una forma di abbonamento
            fare rete per uscire dagli                   costruito due grandi serre, destina-          chiamata Csa, Community Supported
            schemi della grande                          te soprattutto alla coltivazione delle        Agriculture, che consiste nella fornitura
            distribuzione sono                             verdure da frutto e al prolungamento        settimanale di una cesta di ortaggi mi-
            alcuni tra i princi-                            della stagione produttiva, e costan-       sti. “L’abbonamento Csa è una forma
            pi che delineano                                temente studiamo come apporta-             di collaborazione diretta tra gli agricol-
            il nostro lavoro”.                              re migliorie ai nostri impianti e alle     tori e gli abitanti della comunità locale
            Parole di Luca                                  nostre produzioni”. Con gli ortaggi        - entrano nel dettaglio -. Ha una storia
            Verzelloni e Simone                                   biologici dell’orto vengono pro-     relativamente lunga, poiché all'estero
            Ronchelli, dell’azien-                                    dotte alcune salse golose,       viene messo in pratica da molti anni,
            da agricola “Prati al sole”                                 come le salse contadine,       soprattutto in America, ma anche in
            fondata nel 2014 a Pratissolo                                gli spalmabili e la con-      alcuni paesi europei. Il suo punto di
            di Scandiano con il sogno di                                  serva di pomodoro. Dal-      forza risiede nel fatto che gli abbonati
            produrre localmente vino, ge-                                 la cura “delle nostre api,   diventano parte integrante dell'azienda
            neri alimentari e prodotti agri-                             otteniamo poi una pic-        e si fanno protagonisti attivi del lavoro
            coli di alta qualità organolettica                         cola produzione di miele        agricolo e della produzione alimentare
            e nutrizionale. È certificata biologi-                  millefiori, che ha origine dalle   del proprio territorio, fornendo un sup-
            ca dal 2017 su tutta la superficie e, sia    fioriture selvatiche dei dintorni e nasce     porto economico all'agricoltore all'i-
            in campo che in cantina, vengono ap-         in modo del tutto naturale”. A ‘Prati al      nizio dell'anno e permettondogli, così,
            plicate le metodologie dell’agricoltura      sole’ vengono anche coltivati alcuni          di progettare efficacemente il lavoro
            biodinamica.                                 ettari di grano tenero e grano duro “e        della stagione produttiva e di ottene-
            L’azienda è formata da un vigneto di         abbiamo scelto un mix di grani antichi.       re una migliore qualità degli ortaggi”.
            circa due ettari “dedicato a diverse va-     Le varietà antiche sono molto studiate        L’abbonamento consiste nella fornitu-
            rietà di uve del territorio e curato, fin    in questi ultimi anni, come risposta a        ra settimanale di una cesta di ortaggi
            dal suo nascere, con tecniche di pota-       problemi di salute, oggi molto diffusi,       biologici, prodotti nel rispetto della
            tura studiate per la difesa della salute     che sono attribuibili ad una dieta ba-        stagionalità e con la garanzia della mi-
            e della longevità delle viti. Coltiviamo     sata sul grano utilizzato per la produ-       gliore scelta settimana per settimana,
            molte varietà di uva nera da Lambru-         zione di cibo industriale, perché queste      nonché della freschezza, della genu-
            sco e il Marzemino, e di uva bianca          varietà contribuiscono a recuperare la        inità e del valore nutrizionale dei pro-
            come la Malvasia e, soprattutto, la          ricchezza genetica e le qualità nutri-        dotti. La cesta può essere di 3 o 5 chili
            Spergola, il vitigno autoctono di Scan-      zionali del grano”. Infine, non poteva-       di ortaggi. E l’abbonamento può essere
            diano. La vinificazione avviene con          no mancare le buonissime uova delle           per l'intera stagione (durata di 24 set-
            metodo naturale, senza solfiti e con la      galline nutrite con gli ortaggi biologici.    timane, da maggio a novembre), mez-
            rifermentazione in bottiglia. Ottenia-       Tutti i prodotti si possono comprare          za stagione primaverile (12 settimane,
            mo così ‘Lambro’ (rosso frizzante) e         direttamente in azienda. Ma non solo.         da maggio ad agosto), oppure mezza
            ‘Gola’ (bianco frizzante) che arriviamo      “Riforniamo anche ristoranti e botte-         stagione autunnale (12 settimane, da
            a esportare in Europa, Usa, Canada e         ghe del territorio, attenti alla qualità      settembre a novembre).
            Giappone”. Nell’orto, di circa un ettaro,                                                  “L’agricoltore rende conto alla comu-
            vengono coltivate “numerose orticole                                                       nità dell’andamento del proprio lavoro
            applicando pratiche agronomiche vol-                                                       e l’abbonato si garantisce un prodotto
            te all’aumento della fertilità del terreno                                                 sano, nutriente, buono e, soprattutto,
            e della popolazione di microorganismi                                                      locale - concludono -. L’abbonamen-
            benefici. Abbiamo una quarantina di                                                        to Csa è, quindi, un potente strumen-
            piante orticole, alcune delle quali di                                                     to di condivisione di un percorso di
            non facile reperibilità: ad esempio,                                                       tutela ambientale e di tutela della sa-
            nella famiglia delle Brassicae, affian-                                                    lute, nonché un metodo estremamen-
            chiamo ai cavoli più comuni il cavolo                                                      te concreto e alla portata di tutti per
            riccio, il cavolo rapa e le insalate di                                                    adottare buone pratiche quotidiane di
            origine asiatica, dal gusto leggermen-                                                     sostenibilità”.
            te speziato”. A fianco dell’orto è nato                                                                                           g

   14
biologico
Quando coltivare in modo naturale è
una scelta etica
Erika Angelini

PONTICELLI DI IMOLA – Un agronomo
che non ha mai voluto rimanere “chiu-                  Nerio Cassani conduce un’azienda di 15 ettari
so” in un ufficio e che ha sempre amato
camminare sulla sua terra e coltivarla.
                                                       tra sementi, frutta e vigneto: "le certificazioni
Nerio Cassani ha scelto, nel 1998, di                  dei prodotti dovrebbero essere effettuate da
convertirsi al biologico e adesso con-                 organismi statali"
duce un’azienda agricola di quindici
ettari certificata Icea a Ponticelli di
Imola, una zona vocata per le produ-                                                      trattore, o un’altra macchina agricola,
zioni frutticole e vitivinicole, dove la ri-                                              possa essere pericoloso, che ci sono
cerca della qualità assoluta è la norma.                                                  persone inesperte e anche, a dire il
Molti scelgono il biologico per una                                                       vero, imprudenti. Ma per chi lavora in
questione economica e di mercato. Il                                                      campagna da anni dover prendere un
perché della tua “conversione”.                                                           patentino seguendo le indicazioni di
È una banalità dire che un’azienda di                                                     chi, magari, non è mai salito su un trat-
qualsiasi tipo deve generare reddito                                                      tore e conosce solo la teoria lo trovo
e quindi, ovviamente, deve essere ri-                                                     davvero uno spreco di risorse di tempo
conosciuto un prezzo adeguato a chi                                                       ed economiche.
fa biologico e lo fa bene, seguendo le                                                    So che vuole fare un appello, di cosa
regole. Ma non può essere solo que-                                                       si tratta?
sto. Nel mio caso il bio è una vera e                                                     L’agricoltura biologica dovrebbe por-
propria “vocazione”. Lo faccio come                                                       tare a una crescita economica e anche
agricoltore che vuole lavorare la sua                                                     sociale: chi condurrà l’azienda dopo
terra in modo sicuro e salubre, e come                                                    di me dovrebbe partire non da zero,
consumatore che ha il diritto di man-                                                     ma da dove sono arrivato io e da quel
giare prodotti di qualità e senza resi-                                                   punto crescere e migliorare, produrre
dui. E con questo non voglio dire che          Certo, la burocrazia è tanta ma, so-       meglio con tecniche sempre più inno-
nell’agricoltura tradizionale non ci sia       prattutto, è “sbagliata”. I controlli ci   vative. Nel corso degli anni ho avuto
una certa attenzione e anche i control-        devono essere, sono il primo a dirlo,      molti stagisti provenienti dalle scuole
li, ma il biologico è un approccio molto       ma anche fare il controllore dovreb-       di agraria e ho cercato di trasferirgli la
diverso.                                       be essere una “vocazione”. Quando          mia esperienza, sperando che magari
Cosa produce e dove commercializza i           ho iniziato si osservava il prodotto in    qualcuno ritornasse per vedere quel-
prodotti?                                      campo, mentre ora si compila molta         lo che abbiamo seminato. Però, fino-
La mia dimensione aziendale è media,           carta. Preciso che questo non                        ra, non ho incontrato nessun
nell’imolese le superfici tendenzial-          va a inficiare i controlli,                               giovane potenziale agri-
mente non sono ampie perché le col-            effettuati da persone                                        coltore che voglia af-
ture sono più specializzate rispetto ad        che semplicemente                                               fiancarmi e magari,
altri areali. Produco una vasta varietà        seguono le norme                                                  tra qualche anno,
di prodotti: uva, con tre ettari di vi-        esistenti ma ser-                                                  ripartire da dove
gneto, diverse sementi come basilico,          virebbe, a mio                                                      ho lasciato. Il
carota, cipolla, zucca, zucchina, timo         avviso, un siste-                                                   mio appello è
e origano e poi pomodori da conserva           ma totalmen-                                                        proprio questo:
e albicocche. Il mio principale sbocco         te imparziale.                                                      se qualche ra-
è un grande Gas (Gruppo di acquisto            Ecco perché le                                                     gazzo o ragazza
solidale) di Milano che riunisce 1.600         certificazioni do-                                                vuole     diventare
famiglie che conoscono i prodotti e            vrebbero      essere                                            agricoltore biologi-
sostengono chi fa agricoltura biologi-         statali, non effettua-                                       co e non sa da dove
ca in modo sostenibile. Facciamo an-           te da enti certificatori,                                 iniziare mi contatti, an-
che i “Mercati delle terra” a Imola e per      ce ne sono almeno undici                              che attraverso Cia Imola. Io
le uve, nel caso di produzioni che non         , che di fatto pagano le aziende. Un       sono disposto a insegnarli quello che
riusciamo a trasformare direttamente,          altro aspetto della burocrazia che, in-    so e a costruire insieme un futuro per
conferiamo a una cantina del territorio.       vece, non condivido sono i corsi sulla     lui e la mia azienda.
C’è troppa burocrazia?                         sicurezza. Comprendo che guidare un                                                g

                                                                                                                                          15
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