PREZZI LEGGERI - Coop consumatori
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consumatori il mensile dei soci coop edizione liguria n° 1 gennaio-febbraio 2015 PREZZI LEGGERI Il 2015 di Coop è partito col ribasso di oltre 2.000 prodotti. Un’offensiva sulla convenienza che durerà tutto l’anno 40 I settant'anni di Coop Liguria 47 Una pioggia di premi tutte le iniziative per le scuole del territorio
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SOMMARIO consumatori coop liguria sommario Le pagine di 43 Il super di Varazze seguici su facebook si trasforma e si rinnova e su www.consumatori.e-coop.it 45 I camminatori ripartono e adottano nuovi sentieri 6 Coop, un anno di convenienza Il 2015 è partito con l'abbassamento dei prezzi di oltre 2.000 prodotti. Intervista al presidente di Coop Italia Marco Pedroni 49 Savona dedica un museo alla ceramica DI AGATHA BORSALINO 12 Magna carta del cibo 50 I settant'anni dell'Udi In vista dell'Expo di Milano si discute dei problemi per nutrire a Genova e La Spezia il pianeta. Sulla base di un documento cui anche Coop ha aderito 51 Coop incontra Gabriele Lavia 18 Cosmesi sì, ma naturale DI SILVIA PIZZORNO Cresce l'attenzione dei consumatori che chiedono prodotti con una composizione "verde" e non testati su animali Coop Liguria numero verde 800 011 761 4 Lettere a 11 Gli aborigeni e lo tsunami 16 Cibo, sostanza e... Consumatori DI MARIO TOZZI D I MASSIMO MONTANARI 6 Coop, un anno 21 Oroscopo trappola 32 Tra anguille e lumache di convenienza DI EUGENIO DEL TOMA DI HELMUT FAILONI DI DARIO GUIDI 28 Novità 2015 34 Magico Vietnam 18 Cosmesi al naturale tra qualità e design DI GIUSEPPE ORTOLANO DI SILVIA FABBRI 30 L'occhiale vuole 36 L'energia pulita della 5A 22 Questa rivista la sua parte DI M. CIRRI E F. SOLIBELLO tra web e social DI CLAUDIO STRANO 36 Mostre, libri e dischi 25 La vignetta Intervista ai Verdena DI ELLE KAPPA DI G. OLDRINI E P. PACODA Mensile della Cooperazione di Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 redazione@consumatori.coop.it Reg.Trib. Bologna 3/8/82 n. 5005 Iscrizione Roc 29/8/01 n. 1040 Copia singola euro 0,34 Abbonamento annuo euro 3,10 Direttore responsabile Dario Guidi Redazione Daniele Moltrasio (vicedirettore) Daniela Dalpozzo, Silvia Fabbri, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Andrea Pertegato, Silvia Pizzorno, Marisa Pecere, Silvia Sacchetti, Claudio Strano. Progetto grafico Glifo associati/Plumdesign Impaginazione e grafica Ilde Ianigro Responsabile della pubblicità Lorenza Corazzari Stampa Coptip (Modena) Coop Editrice Consumatori 40127 Bologna, Viale Aldo Moro,16 Tel. 051.6316911 | Telefax 051.6316908 C. F., P. IVA e Iscrizione al Registro delle Imprese di Bologna n. 03722150376 Iscrizione all’albo delle Cooperative a mutualità prevalente n. A108296 Coop Editrice Consumatori Consiglio di amministrazione: Massimo Bongiovanni (presidente) Enrico Migliavacca (vicepresidente) Gianna Brunelli, Mauro Bruzzone, Stefano Dalla Casa, Edwin Ferrari, Alberto Martignone, Alessandro Medici, Daniele Moltrasio. Il numero di dicembre è stato stampato in 2.609.939 copie Associato USPI, Unione stampa periodica italiana Questa rivista è stata stampata su carta 100% ecologica che ha ottenuto il marchio Ecolabel dell’Unione Europea riservato ai prodotti a minor impatto ambientale
consumatori 4 gennaio-febbraio 2015 L’indirizzo per scrivere a questa rubrica è: redazione Consumatori, Viale Aldo Moro, 16, 40127 Bologna fax 051 6316908, oppure, redazione@consumatori.coop.it Olio di palma, ecco gli impegni Coop Nelle scorse settimane la rivista on line "Il fatto alimentare" ha lanciato una petizione per dire stop all’invasione dell’olio di palma. Qual è la posizione di Coop? Serena VERasani - reggiolo (RE) Risponde Claudio Mazzini cui Coop ha assunto una policy specifica aderendo responsabile sostenibilità, innovazione e valori alla richiesta di moratoria lanciata da Greenpeace di Coop Italia: nel 2009 e chiedendo a tutti i fornitori di sospendere l’approvvigionamento di olio di palma di prove- Dal 13 dicembre 2014, finalmente, tutti gli acqui- nienza indonesiana, in assenza di garanzie concrete renti di prodotti alimentari potranno sapere cosa si sulla gestione sostenibile di queste coltivazioni. Il nasconde dietro l’ambiguo termine di “grassi vege- nostro intento è di proseguire su questa strada, an- tali”, dietro a cui spesso sta proprio l'utilizzo dell'o- che se vanno tenute presenti alcune oggettive diffi- lio di palma cui fa riferimento la petizione de Il Fatto coltà da superare: l’utilizzo del palma, in particolare alimentare, che lei cita. Ma questo importante cam- nei prodotti da forno, per le particolari caratteri- biamento, imposto dall'entrata in vigore delle nuove stiche di plasticità e duttilità tecnologica è ad oggi normative europee, non è una novità per i consuma- difficilmente sostituibile da altri oli, a meno di non tori di prodotti a marchio Coop, perché sin dal 2005 ricorrere al processo della idrogenazione, che però le nostre etichette sono trasparenti e raccontano la può creare maggiori problemi. composizione esatta del grasso utilizzato nella ri- Riteniamo d’altronde importante non eccedere in cetta. criminalizzazioni: dal punto di vista nutrizionale è L’informazione però non basta se non è accompa- importante seguire una dieta equilibrata e control- gnata da atti concreti: Coop da molti anni ha una sua lata, soprattutto la più varia possibile, cercando di precisa politica nutrizionale ed è in base a questa che contenere l'introduzione di grassi saturi (dei quali ha svolto prima una classificazione della qualità nu- appunto è ricco l’olio di palma) per i quali viene rac- trizionale delle sostanze grasse sentendo il parere del comandata un’assunzione giornaliera inferiore al mondo scientifico, per avviare poi azioni concrete di 7-10% delle calorie totali introdotte. miglioramento. Infine per quanto riguarda le accuse rivolte all’olio Sempre dal 2005 abbiamo eliminato l’utilizzo di di palma, relative a una sua presunta nocività, va grassi idrogenati, per il potenziale rischio di pre- sottolineato come questa sia legata appunto all’as- senza dei cosiddetti acidi grassi trans, e per quanto sunzione di grassi saturi, presenti comunque negli concerne i grassi tropicali (tra cui appunto l’olio di altri grassi che il palma di norma sostituisce come lo palma, ma anche il cocco, il palmisto) li abbiamo eli- strutto o il burro. minati da molti dei nostri prodotti: per esempio da Inoltre, come pubblicato nel 2014 dal prestigioso tutti quelli provenienti da agricoltura biologica (la li- istituto di ricerca Mario Negri di Milano, sull’Ame- nea “Vivi Verde”), ma anche da tutti quelli destinati rican Journal of Clinical Nutrition: "Non vi sono evi- ai piccolissimi (la linea “Crescendo”), da quella per denze che il consumo abituale di olio di palma faccia i bambini (“Club 4-10”) e da tanti altri, preferendo aumentare in modo significativo la concentrazione grassi più nobili, come l’olio extravergine, i mono- di grassi nel sangue, così come non aumenta il rap- seme o il burro. porto tra colesterolo cattivo (LDL) e buono (HDL). Si tratta dunque di un impegno importante che ha Ma soprattutto non si evidenzia una maggiore pre- già prodotto una prima serie di risultati concreti. In senza di colesterolo cattivo nel sangue tra gli abituali aggiunta a questo, su diversi altri prodotti si sta la- consumatori di olio di palma, rispetto alle persone vorando per un'ulteriore riduzione e non escludiamo che impiegano altri". nel 2015 importanti novità. "Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia La questione legata alla deforestazione provocata il tuo cibo", diceva Ippocrate. Questo per ricordare per consentire la coltivazione di palme da olio è un che, come sempre la regola vera è avere una dieta il altro dei problemi seri che vanno combattuti e su più possibile varia ed equilibrata.
5 effetti benefici anche sulla crescita di unghie e capelli e Lievito in scaglie sulla bellezza della pelle. Ogni 100 grammi di lievito alimentare in scaglie conten- Cos'è il lievito alimentare in scaglie gono circa 250 calorie. C’è una forte presenza di carboi- che ho visto presente sugli scaffali del drati, proteine e fibre, mentre ci sono pochissimi grassi. supermercato? renata Pozzi - ascoli piceno Pesce surgelato Si tratta di un ingrediente molto utilizzato nella cucina Cosa controllare sull'etichetta del pesce vegetariana e vegana. Si tratta semplicemente di una la- congelato per un acquisto consapevole? vorazione del lievito di birra (fungo della specie Saccha- pierina alberici - piacenza romyces Cerevisiae) che viene fatto essiccare o liofilizzato e poi venduto in scaglie. Questo ingrediente non è adatto Esistono alcuni elementi che debbono essere indicati per fare il pane o da utilizzare nei dolci, ma viene usato a obbligatoriamente sull'etichetta del pesce congelato ac- crudo come sostituto alimentare soprattutto dei latticini. quistabile al supermercato: innanzitutto ci deve essere I vegani lo usano al posto del formaggio grattugiato per scritto il nome scientifico della specie e la denominazione condire la pasta, il riso e le verdure. commerciale della specie; poi il metodo di cattura (pe- I celiaci possono trovarlo anche in una composizione scato in mare, pescato in acque dolci, oppure allevato); la priva di glutine, ma per esserne sicuri bisogna controllare zona di cattura (mare Mediterraneo, oceano Pacifico, ecc. l’etichetta. Utilizzare in modo eccessivo questo ingre- indicata in modo comprensibile). Per il pesce pescato o al- diente può portare a delle controindicazioni da non sot- levato in acque dolci va riportato lo stato di provenienza. tovalutare perché può creare una reazione di intolleranza Se il pesce è congelato o decongelato va indicato in modo ai lieviti. La quantità consigliata è una dose di 3-6 cuc- chiaro. La norma prevede l’indicazione obbligatoria de- chiaini al giorno. Il lievito alimentare in scaglie è molto gli additivi (per esempio la quasi totalità dei gamberi e ricco di proteine, fibre, ferro, aminoacidi essenziali e di dei crostacei viene trattata con solfiti per evitare l’anneri- vitamine del gruppo B. mento della testa che non piace ai consumatori) e infine il La sua corretta assunzione aiuta l’attività intestinale e ha metodo di cattura. FIABA INVERNALE ALLE TERME DOBRNA, Slovenia 07/01/2015 - 29/03/2015 50 % DI SCONTO PREZZO REGOLARE SOCI COOP Prezzo a persona: 1 x mezza pensione 1 x mezza pensione (minimo 2 notti) HOTEL PARK *** camera doppia 74,00 € 37,00 € VILA HIGIEA **** camera doppia 77,00 € 38,50 € HOTEL VITA **** letto francese 82,00 € 41,00 € HOTEL VITA **** camera doppia 86,00 € 43,00 € REGALO: 1x entrata nel centro saunistico INFO: Dejan Ažman Cell. 3664378043 (lunedì - venerdì: 8.00-16.00) Terme Dobrna, Dobrna, Slovenia Prenotazioni: 00386 3 78 08 110 (lun. - ven.: -15ON% TO 8.00-17.00, sab. - dom.: 8.00-16.00) e: info@terme-dobrna.si DI SC menti www.terme-dobrna.si sui tutti i tratta ggi sa del centro mas na e be lle zz a “H iša travniku”
6 economia coop, un anno di convenienza ribassi su oltre 2000 prodotti Pedroni (Coop Italia): "Vogliamo dare ottimismo alle famiglie in una situazione economica ancora difficile. Puntiamo su un'offerta di prezzi più bassi lungo l'intero arco dell'anno per dare a tutti cibi buoni e sicuri. E nelle promozioni vogliamo che sia sempre più il consumatore a decidere su quali prodotti applicare lo sconto" di dario guidi Come sarà il 2015 per Insomma tutto quanto finisce ci sia chi rinuncia a mangiare cibi l’Italia è presto per dirlo, se cioè ogni giorno sulle tavole degli ita- buoni e sicuri”. le nubi della crisi oscureranno liani sarà ora disponibile a prezzi ancora i nostri cieli o se qual- più bassi. Prezzi bassi tutti i giorni che squarcio di azzurro riuscirà “Il nostro obiettivo di fondo – La campagna Coop si fonda su finalmente a farsi largo, ridan- spiega il presidente di Coop Italia, un’analisi preoccupata della situa- do così un po’ di ottimismo al- Marco Pedroni – è offrire cibo zione del paese. “In Coop siamo le famiglie. In attesa di questi buono e sicuro a tutti, comincian- persone ottimiste, la cooperazio- verdetti c’è però chi ha già del- do dalle fasce economiche più ne è legata a un’idea forte di futuro le certezze da offrire, proprio nel in difficoltà dopo questi anni di – continua Pedroni – e per questo tentativo di aumentare questi crisi. La nostra non vuole esse- siamo abituati a rispondere alle squarci d’azzurro: parliamo di re una promozione in più che si difficoltà aumentando l’impegno Coop che ha deciso che il 2015 aggiunge alle altre, ma un’azione e costruendo soluzioni che cer- sarà l’anno della convenienza. strutturale e duratura, che punta cano di essere vicine alle esigenze Dal 19 gennaio è infatti avviata a modificare in alcuni aspetti es- dei nostri soci e delle famiglie, non una campagna che, dietro allo senziali le modalità con cui ven- certo lamentandoci. Ma, chiari- slogan “Costa meno” prevede at- gono declinate le offerte ai nostri to questo, non si può nascondere tività lungo tutto l’arco dell’anno clienti. In sostanza vogliamo esse- che anche le nostre rilevazioni su ed è partita con l’offerta di un pa- re leader di convenienza nelle zo- cosa pensano i consumatori, con- niere di oltre 2.000 prodotti a un ne in cui operiamo e vogliamo es- fermano che siamo ancora in una prezzo ribassato. serlo puntando e concentrandoci fase difficile. Nonostante gli sforzi Parliamo di alimentari freschi su prodotti di qualità a cominciare del governo, che per diversi aspet- e confezionati, dalla carne al- da quelli col nostro marchio. Non ti vanno nella direzione giusta, la le verdure, dalla pasta ai latticini. vogliamo che per colpa della crisi congiuntura internazionale ed i continua a pagina 8 >
consumatori gennaio-febbraio 2015 7 La campagna di Coop Liguria Focus sugli articoli essenziali per i consumatori Coop Liguria è protagonista della campagna nazionale negoziabilità, per Coop, di valori quali sostenibilità, “Costa meno”, che ha portato a ribassare stabilmente sicurezza alimentare, rispetto dei lavoratori, tutela i prezzi di migliaia di articoli, tra prodotti Coop e pro- dell’ambiente, assume un rilievo particolare, perché dotti di marca. Oltre a garantire ribassi ampi sotto il cade nell’anno in cui ricorre il settantesimo anniver- profilo della quantità – oltre 2.000 articoli negli iper- sario della costituzione della Cooperativa. Entrambi mercati, tra 1.000 e 1.600 nei supermercati e almeno gli eventi, pertanto, saranno oggetto di un importante 800 anche nei piccoli In Coop - la Cooperativa ha ef- piano di comunicazione, declinato anche a livello loca- fettuato un’attenta selezione dei prodotti sui quali ef- le, che coinvolgerà sia i media, sia, soprattutto, i punti fettuare la riduzione di prezzo, scegliendoli tra quelli vendita. più importanti nella spesa quotidiana dei consumato- ri, come pasta, farina, biscotti, tonno, latte, ecc. Per quel che riguarda le promozioni, anche Coop Ligu- ria, quest’anno, si affiderà nuovamente alla formula “Scegli tu”, che permette ai Soci e ai consumatori di applicare autonomamente fino a 30 bollini per scon- trino sui propri acquisti, individuando in autonomia i prodotti da scontare su un ampio paniere di articoli, individuato dalla Cooperativa. La prima iniziativa, de- dicata ai prodotti di marca, è prevista già dal 16 al 28 febbraio e ne seguiranno altre nei mesi successivi. Per Coop Liguria, la campagna “Costa meno”, che punta a ribadire l’impegno del mondo Coop a soste- gno dei consumatori in una congiuntura economica particolarmente difficile, ma anche a ribadire la non
consumatori 8 gennaio-febbraio 2015 vincoli legati alle scelte dell’Unione Europea, ci fan- no dire che, se anche nel 2015 si comincerà a vedere qualche segno più, la ripresa appare incerta e quanto mai fragile. Il punto di fondo è che viviamo in una società con diseguaglianze che si sono accentuate, in cui le difficoltà economiche coinvolgono fasce sempre più ampie di quello che era considerato il ceto medio. Le indagini rilevano come poco meno del 45% delle famiglie nel nostro paese non è in con- dizione di sostenere il livello di consumi che aveva o che ritiene adeguato. Non mi dilungo perché dati che confermano questo quadro ce ne sono sin trop- pi. Ma è partendo da questa fotografia che abbiamo deciso di aggredire il 2015 con la maggiore energia possibile”. La prima scelta di fondo che Coop ha fatto è quella di puntare su ribassi strutturali dei prezzi di miglia- ia di prodotti. Cioè cambierà il numero delle offer- te promozionali, a vantaggio di prezzi a scaffale i più promozioni tradizionali alla riduzione del prezzo a bassi possibili, per dare convenienza costante e sicura scaffale, convinti che sia anche un modo per far va- nel tempo. lere la qualità dei prodotti di quelle marche che sono veramente importanti per i consumatori. Altrimenti Gli sconti li decide il cliente l’offerta rischia di essere avvolta da un velo che rende “Il mercato italiano – spiega ancora Pedroni – in que- tutti uguali”. sti anni di crisi, ha cercato la convenienza puntando L’altro grande punto di forza del nostro lavoro ri- moltissimo sulle promozioni. La frequenza delle of- guarderà il prodotto a marchio Coop, che da sempre ferte è tale che il prezzo “normale” a scaffale ha perso rappresenta la sintesi più completa tra convenienza molto del suo significato in diverse categorie di pro- e qualità. E così anche centinaia di prodotti a mar- dotti. Noi vogliamo invertire questo stato delle cose chio saranno coinvolti in questa operazione di abbas- puntando su prezzi bassi costanti. Per far questo cam- samento dei prezzi. bieremo anche la logica delle promozioni, portando a regime nel 2015 quel che abbiamo avviato l’anno Diversi dai discount scorso”. In sostanza avremo sempre più offerte nelle Un ultimo concetto che Pedroni sottolinea con for- quali è il consumatore a decidere su quale prodotto za è teso a evidenziare come, questa strategia Coop, è applicato lo sconto. “Questa modalità di offerta, lo sia profondamente diversa dalla logica che anima i Scegli Tu, è stata molto apprezzata dai nostri clienti – discount, un tipo di negozio che si è diffuso in que- aggiunge Pedroni . Soprattutto per quanto riguarda i sti anni di crisi, nella logica esclusiva di proporre un prodotti a marchio Coop il successo è stato notevo- prezzo basso a tutti i costi dunque con più di una ri- le. Mentre rispetto ai prodotti delle marche commer- nuncia sul piano della qualità. “Il nostro impegno, ciali, partendo dalle osservazioni ricevute, proporre- quando diciamo che con questi oltre 2.000 prodotti mo possibilità di scelta dello sconto su assortimenti che ribassiamo vogliamo essere leader di convenien- più ampi, in modo che se io voglio quello specifico za in tutte le zone in cui siamo presenti, si riassume tipo di biscotti, potrò trovarli a prezzo ridotto”. nello slogan che ho citato all’inizio: dare cibo buono e sicuro a tutti e contrastare la tendenza a spezzare La collaborazione con le industrie ancor di più la società tra chi ha e chi no. Ma non è Per portare avanti questo piano di lavoro che com- tutto, agiremo anche sulla fascia del risparmio asso- porta un’impostazione strategica diversa, fondamen- luto inserendo nei nostri negozi 500 prodotti di pri- tale è il rapporto con le industrie produttrici. “Abbia- mo prezzo estremamente concorrenziali, ma sicuri e mo spiegato alle industrie di marca qual è la filosofia controllati, cercando così di completare tutte le esi- che intendiamo sviluppare, convinti che, in una fase genze di spesa di tutte le famiglie”. come questa, vada incontro alle esigenze delle fa- La campagna Coop, dopo questa partenza deci- miglie e quindi possa contribuire a sostenere i con- samente significativa, avrà diverse tappe nel corso sumi. Per questo anche a loro abbiamo proposto di dell’anno, dedicate ai settori merceologici specifici spostare progressivamente l’enfasi (e le risorse) dalle (come ad esempio l’ortofrutta e le carni). ●
primo piano economia 9 Le previsioni sul 2015 del Rapporto Coop I consumi che cresceranno di più... ... e quelli che cresceranno di meno 2008 2011 2014 2015 2008 2011 2014 2015 2010 2013 2010 2013 Telefoni ed equipaggiamento Giornali e articoli telefonico +13,2 +7,3 +3,8 +5,0 di cancelleria -6,4 -9,6 -3,4 -2,8 Audiovisivi, foto, computer Altri beni durevoli ed accessori +4,7 +0,6 +3,3 +4,1 ricreazione e cultura -5,8 -8,9 -3,3 -2,6 Servizi ricreativi e culturali +4,8 +0,4 +2,4 +2,7 Servizi postali -7,6 -8,2 -2,7 -2,2 Acquisto mezzi di trasporto -6,1 -15,00 +0,4 +2,5 Combustibili e lubrificanti -3,2 -5,9 -2,5 -2,0 Servizi ospedalieri +5,1 +0,6 +1,5 +2,1 Libri -3,0 -3,6 -1,9 -1,5 Barbieri, parrucchieri Tessuti per casa 2,2 -7,7 -1,3 -0,9 altri servizi persona +1,4 +0,5 +1,6 +2,0 Utensili per la casa Servizi domestici e e il giardino +0,2 -5,8 -1,5 -0,4 per l'igiene della casa +0,2 +2,7 +1,3 +2,0 Bevande alcoliche -3,1 -1,7 -1,0 -0,2 Piccoli elettrodomestici -3,7 -0,8 +1,2 +1,8 Calzature -4,4 -2,9 -0,6 -0,2 Altri articoli ricreativi Servizi ambulatoriali -0,3 -5,8 -1,0 -0,1 ed equipaggiamento +1,8 -2,1 +1,4 +1,7 Servizi finanziari -5,1 -2,2 +1,6 +1,6 Tabacchi -2,7 +0,5 +0,5 0,0 Fitti imputati +1,2 +1,5 +1,3 +1,6 Energia elettrica, gas e altri combustibili 0,4 -3,6 -0,3 +0,1 Grandi elettrodomestici -2,8 -3,0 +0,6 +1,2 Acqua e servizi per l'abitazione -0,1 +0,3 -0,1 +0,1 Gli spiragli del 2015 Le previsioni del rapporto Coop sull'anno appena iniziato: per il Pil un aumento dello 0,5% e per i consumi dello 0,7%. Previsto un ulteriore boom per le vendite on line. Nell'alimentare bene i consumi salutistici legati a biologico e vegetariani Se il 2014 è stato l’enne- consumi di sostituzione per i be- della disoccupazione e il conse- simo anno in attesa di una “ripre- ni durevoli (i grandi elettrodo- guente degrado sociale) per decre- sa che non c’è stata”, come sarà il mestici +1,2%, ma anche l’auto tare la fine della crisi, ma la speran- 2015? Le previsioni di Coop, in +2,5%), il mercato immobiliare za è che un po’ di cauto ottimismo base al Rapporto “Consumi e di- potrà godere di una lieve ripresa possa prender piede. E Coop spera stribuzione” redatto in collabora- delle compravendite. Attesa una di contribuire in questo senso con zione con Ref Ricerche e Nielsen, ulteriore crescita per i servizi per le importanti iniziative di ribasso vedono almeno un po’ di luce in la persona (tempo libero +2,7%, dei prezzi di cui abbiamo parlato fondo al tunnel. Le famiglie ita- sanità (+2,1%), area benessere nelle pagine precedenti. liane, infatti, allenteranno, seppur (+2,0%). Tornando alle cifre del rapporto, il di poco, la cinghia e il recupero Stagnante o con margini di recu- 2015, ottavo anno dall’inizio del- benché lieve del Pil, quantifica- pero limitati è invece il comparto la crisi, presenta più opportunità bile in un + 0,5%, consentirà un dell’alimentare dove tra il 2006 e il che rischi e se il 2014 è andato in minimo di sollievo. Così i consu- 2014 si è tornati indietro di ben il archivio con una flessione del Pil mi delle famiglie che già nel 2014 12% e, proiettandosi verso il 2016, quantificabile in un –0,4%, l’an- hanno smesso di cadere (+0,3%) le cose non sembrano affatto mi- no da poco iniziato avrà a favo- mostreranno nel 2015 un segno gliorare: la spesa risulta ancora in- re di una possibile inversione di positivo: +0,7%. feriore di quasi 20 miliardi rispet- tendenza una politica di bilancio Al fianco di smartphone e ta- to ai livelli di dieci anni prima. pubblico, dopo anni, un po' meno blet ancora in crescita (+5%) ri- Ancora troppe le variabili (tra cui restrittiva e soprattutto la discesa prenderanno vita soprattutto i l’andamento ancora preoccupante dell’inflazione e il conseguente continua a pagina 11 >
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consumatori gennaio-febbraio 2015 primo piano economia 11 incremento del potere d’acquisto delle famiglie dovuto soprattutto alla forte contrazione del prezzo un pianeta da difendere del petrolio. Dentro a queste cifre, nel 2015, il vero “vincitore” sarà ancora una di Mario Tozzi volta il mondo dell'online: l'e- primo ricercatore Cnr - Igag e conduttore televisivo Commerce ha fatto segnare nella stagione natalizia una crescita sti- mabile in quasi il 30% e dai 14 mi- liardi del 2014 è atteso arrivare nel prossimo quinquennio oltre quo- ta 40 miliardi annui. In fondo alla classifica dei consu- Gli aborigeni, mi restano i carburanti (ancora in la memoria e lo tsunami del 2004 contrazione nel 2015 del -2,0%) l'abbigliamento e l'alimentare. La Dove erano finiti i 300 aborigeni Jarawa, il giorno dopo il grande spesa degli italiani per il cibo tra maremoto di Santo Stefano del 2004 in Indonesia? Questa è la il 2006 e il 2014 è purtroppo arre- domanda che si posero gli organi di stampa internazionali appena dopo il trata di ben 12 punti percentuali e disastro, perché si è subito creduto che quelle popolazioni fossero state proiettandosi verso il 2016 le cose annientate, a testimonianza di un'evidente, supposta connessione fra l’en- non sembrano affatto migliorare: tità del danno e il minor grado di sviluppo tecnologico. Nel delirio contem- i consumi risultano in termini re- poraneo, l’uomo occidentale è portato a pensare - possedendo un telefono o un televisore - di poter controllare gli elementi naturali. Così i 40 Grandi ali ancora inferiori di quasi 20 mi- Andamanesi della Strait Island, i 100 Onge delle piccole Andamane, i 250 liardi rispetto ai livelli di dieci anni Shompens della Grande Nicobar o i 250 Sentinelesi di North Sentinel Island prima. - che costituiscono la tribù più primitiva dell’intero pianeta Terra -, sono Nel 2015 si rafforzeranno gli stili stati dati per spacciati: del resto, come potevano farcela se vivevano isolati alimentari emergenti: le diete bio, e immersi in un contesto naturale eccessivo? veg, gluten free e per le intolleran- Eppure a pochi giorni dal più grave maremoto che si ricordi i voli di ricogni- ze alimentari faranno comunque zione sulle isole riscontrarono diversi sopravvissuti sulle spiagge: erano gli segnare incrementi a due cifre. aborigeni che, vivendo d’abitudine nelle zone interne, hanno compreso più Nell'alimentare gli italiani, in que- di molti occidentali e degli indocinesi come si fa la vera prevenzione. sto clima di austerità, hanno ma- Non sarà che i “primitivi” vivono solo nell’interno perché conoscono bene turato una eccezionale capacità l’Oceano? È una verità difficile da ammettere, perché implica - se loro han- che consente loro di rivoluzionare no ragione - che qualcun altro si sbaglia nel rapporto con il mare: i Jarawa si sono salvati tutti, tutti salvi gli Onge e i Grandi Andamanesi. Quasi nessun il carrello della spesa e di difende- nativo perse la vita per lo tsunami, mentre furono decine di migliaia i morti re il proprio livello di consumi pur fra gli occidentali e gli abitanti delle coste. Perché? continuando a risparmiare. Essi si Chi ha tramandato (oralmente, forse bisogna sottolinearlo) la memoria del giovano di un mercato sempre più pianeta e del mare, sa che le maree quotidiane si contano e quando ce n'è ricco di opportunità dove al fian- qualcuna fuori tempo, forse è il caso di ritirarsi nell'interno. E, per lo stesso co della grande distribuzione si motivo, sa che lungo quelle coste non si deve vivere, casomai pescare o affermano soprattutto i nuovi spe- prendere il sole, ma non abitare o dormire. Perché lo tsunami non è un fatto cializzati (chimico, bio, surgelati, raro, come ci è sembrato nel 2004, quando sembravamo scoprirlo per la specialties alimentari) e crescono prima volta. Solo negli ultimi duecento anni, se ne contano alcuni catastro- le nuove forme di approvvigiona- fici, come nel 1797, nel 1843 e nel 1861, per non parlare di quello del Krakatoa mento (autoproduzione, gruppi nel 1883. Quegli uomini hanno conservato la memoria della Terra tra- d'acquisto, vendita diretta, eCom- mandandola a voce, mentre noi la dimenticavamo negli hard-disk dei nostri computer. merce, ecc.). Il caso del grande maremoto di Sumatra del 2004 è esemplare. Molti di quei Per la Gdo le previsioni 2015 230.000 morti potevano essere evitati da un sistema d’allerta effi- sembrano segnare una lieve in- cace e da un’educazione responsabile, che ricordasse il rapporto che le versione di tendenza (+0,4%) che popolazioni costiere del Sud-Est asiatico avevano originariamente con la privilegerà soprattutto i freschi e madre Terra. Invece aver affidato alla sola tecnologia il futuro del pianeta i punti vendita di dimensioni me- non è stato garanzia di successo, anzi: lo tsunami di Santo Stefano del 2004 dio-grandi. ● dimostra che sentirci al sicuro peggiora solo le cose. ●
12 primo piano consumi magna Carta del CIBO Nutrire il pianeta con il Protocollo di Milano Una nuova costituzione che detta i principi della "buona alimentazione", più equilibrata e giusta per il pianeta. Per lasciarsi alle spalle fame e spreco, obesità e denutrizione, sfruttamento e scarsità delle risorse. Anche Coop ha aderito al Procotollo di Milano che si candida a Expo 2015 come punto di riferimento per un accordo globale, di cui sempre più si avverte il bisogno Come per il clima, co- primaria importanza (vedi riqua- sì per il cibo. Dopo Kyoto, ecco dro) in vista di Expo 2015, "Nu- prepararsi il "protocollo" di Mila- trire il pianeta energia per la vita", no. Le grandi questioni dei nostri l'esposizione universale in pro- tempi richiedono risposte globali; gramma nella città meneghina dal hanno bisogno di governi o sog- 1° maggio al 31 ottobre e alla qua- getti diversi, comunque in grado le Coop partecipa da protagonista di incidere, disposti prima a sot- del Future Food District. toscrivere, e poi soprattutto a ri- "La sostenibilità dello sviluppo spettare accordi e protocolli come economico – motiva Maurizio questi, su scala planetaria. Zucchi, di Coop Italia – cioè di di Claudio Strano È la famosa volontà politica ed è una crescita equilibrata tra produ- quella che più conta. Ma dietro zione alimentare e sfruttamento deve esserci un vasto movimento delle risorse del pianeta, è da sem- della società civile che "incoraggi pre uno dei pilastri che guidano le i leader", per loro natura poco in- strategie di Coop". clini a osare oltre misura, ad assu- Ma che cos'è il Protocollo di Mi- mere decisioni scomode quanto lano e a che cosa mira? Promosso necessarie, che riguardano l'uma- dalla Fondazione Barilla Center nità intera. for Food and Nutrition (Bcfn) e Coop ci prova, in campo alimen- consegnato, in occasione del suo tare, adottando il Protocollo di ultimo forum internazionale, al Milano che si prefigge obiettivi di ministro delle Politiche agricole continua a pagina 15 >
consumatori gennaio-febbraio 2015 13 i tre grandi paradossi problemI PROPOSTE di soluzione 805 milioni di persone 1,5 miliardi di persone soffrono la fame risultano obese 36 milioni di persone 29 milioni di persone 1 Eradicare la fame e la malnutrizione fornendo a tutte ogni anno muoiono periscono per malattie le fasce della popolazione l'accesso permanente al cibo. per mancanza di cibo dovute a un eccesso di cibo Porre un freno all'obesità promuovendo una cultura di prevenzione sull'impatto di una corretta alimentazione Per ogni persona malnutrita, due sono in sovrappeso! sulla salute e incoraggiando stili di vita sani. 1/3 dei raccolti oggi è impiegato per produrre mangimi e biocarburanti 2 Promuovere forme di agricoltura e produzione 172 miliardi di litri di biocarburanti sostenibili, anche attraverso riforme agricole, per riequilibrare la proporzione tra terreni destinati a sarà la domanda globale che si avrà nel 2020 biocarburanti e quelli per la produzione di cibo. Istituire un quadro normativo per la speculazione Quaranta milioni di ettari di terreni finanziaria sugli alimenti, rimediando alle dovranno essere riconvertiti per far fronte fluttuazioni dei prezzi e dei costi nei mercati e alla crescente domanda di biocarburanti! assicurando una migliore sicurezza alimentare. 1,3 miliardi di tonnellate di cibo commestibile vengono sprecati ogni anno dalla comunità globale, pari a 1/3 della produzione totale di alimenti 3 I governi dovrebbero privilegiare le politiche volte a ridurre lo spreco di cibo che affrontino le cause del fenomeno. Dovrebbero sostenere iniziative di sensibi- 805 milioni di persone lizzazione, anche da parte dei professionisti del settore sono malnutrite nel mondo alimentare. La cooperazione e accordi a lungo termine tra agricolto- Gli sprechi alimentari sono pari a quattro volte ri, produttori e distributori possono favorire la pianifi- la quantità necessaria a nutrire gli affamati! cazione e la previsione della domanda dei consumatori. Per saperne di più e dire la propria... Chiunque, oltre ad informarsi, può arricchire il dibattito su fame zero e stili di vita sani, diffondere l'agricoltura sostenibilie e fermare lo spreco alimentare scrivendo sul sito www.protocollodimilano.it. Tutti i visitatori di Expo 2015 potranno inoltre aderire alla Carta di Milano firmando il documento finale.
consumatori 14 gennaio-febbraio 2015 BIGLIETTI SPECIALI UNO SCONTO DEL 30% PER I SOCI COOP! Biglietti "speciali" ridotti del 30% sui prezzi stabiliti da Expo per le varie tipologie di fruitori sono riservati ai soci Coop che intendono partecipare all'Esposizione Universale, dal 1° maggio al 31 ottobre a Milano. I biglietti "speciali" (appunto perché riservati a Coop, che è Official Food Distribution Premium Partner di Expo) sono già disponibili nei punti vendita Coop, Ipercoop e online. Anche per i non soci c'è uno sconto ma è condizionato al fatto che il biglietto sia acquistato non oltre il 30 aprile: sono, queste ultime, le tariffe agevolate fissate da Expo e visibili anche sul relativo sito, dove sono previsti vantaggi per chi precisa il giorno esatto della visita, per le famiglie, gli studenti, gli anziani e i disabili. Ma torniamo ai biglietti "speciali" per i soci Coop, che danno il massimo della convenienza. Un esempio: il biglietto che non prevede una data specifica di visita (data aperta) costa al socio Coop adulto 22,4 euro contro i 32 euro per il non socio. Se a data fissa (che costa meno), 18,90 euro invece di 27. Consumatori e soci possono trovare i ticket presso i punti vendita Coop e Ipercoop. Per le tipologie di biglietti più comuni (biglietto singolo per bambino, studente, adulto e senior) sono state per il giorno della partenza. Infine un consiglio: create, in collaborazione con Expo, delle card acquistabili convertite direttamente dal sito di Expo gli eventuali in cassa. Il formato card consente di riporre i ticket biglietti a data aperta confermando una data di visita, comodamente nel portafogli fino al giorno di entrata. I per non correre il rischio, seppure remoto, di non riuscire biglietti si attiveranno solo dopo essere passati alla ad entrare. cassa per il pagamento. Per maggior prudenza, è La manifestazione infatti ha un limite di capienza di 250 comunque consigliato conservare anche lo scontrino, in mila visitatori al giorno. Ma ecco i prezzi scontati del modo da risolvere in loco eventuali disguidi. È possibile, 30% per biglietti a data aperta acquistati entro il 30 infine, acquistare i biglietti direttamente online aprile 2015. Ingresso per il socio Coop adulto 22,40 euro; andando sui sito www.e-coop.it e inserendo il studente (14-26 anni) 20,30 euro; senior (over 65) 17,50 numero del codice a barre della propria carta socio. Una euro; bambino (3-14 anni) 11,20 euro; biglietto famiglia volta pagato con la carta di credito, il ticket sarà inviato 1+1 28,70 euro, 1+2 37,80 euro, 2+1 48,30 euro, 2+2 57,40 alla e-mail fornita e potrà essere stampato e conservato euro. IL CONTRIBUTO AL DIBATTITO COOP: "POSSIAMO FARE ANCHE MEGLIO, ECCO COME" Forte della sua pluriennale espe- Poi c'è il ruolo della distribuzione anche nutrimento, salute, identità, rienza Coop ha sottoposto alle come soggetto attivo nell'assi- cultura, territorio: è alla base di uno altre organizzazioni, associazioni, curare cibo buono e sicuro per tutti, scambio che può avvenire in un istituzioni e personalità che stanno a partire dai soggetti deboli e meno mercato lontano o vicino alle esi- sostenendo il Protocollo di Milano abbienti. Ciò, e Coop lo testimonia, genze delle persone. Coop è fa- alcuni arricchimenti che proviamo si può ottenere dalla collabora- vorevole a questa seconda ipotesi e qui a riassumere. zione con i produttori e l'industria a promuovere modelli produttivi e Al primo posto l'importanza della alimentare portate a converge- forme d'impesa a larga partecipa- trasparenza e dell'accesso alle re su linea guida dettate dalle zione e gestione democratica. informazioni per tutti i consuma- istituzioni pubbliche, nazionali e Infine la lotta allo spreco ali- tori sui beni e servizi connessi al internazionali. Inoltre con processi mentare. Coop pensa che vada cibo: caratteristiche, provenienze, di collaborazione interni alla filiera favorita anche con normative ap- modalità di produzione e commer- agroalimentare, esperienze di propriate, attraverso una migliore cializzazione. Per quanto concer- natura cooperativa che possono efficienza delle filiere agroalimen- ne, in particolare, l'educazione contribuire in maniera significativa tari, la riduzione degli sprechi delle alimentare, un ruolo pregnante va al bene comune. famiglie e la donazione dell'inven- attribuito alla scuola. Il cibo non è solo prodotto, ma duto ad enti benefici.
primo piano consumi 15 Maurizio Martina e a Paolo De gestione responsabile degli spre- partecipata e cooperativa che aiu- Castro, presidente della Commis- chi alimentari da attivare", scrivo- ta a fare comunità". Tra le firme sione Agricoltura e Sviluppo ru- no gli estensori del Protocollo. più autorevoli quelle del governo rale della Ue, il documento nella italiano per mano del presiden- sua versione finale servirà, come Coop aderisce perché... te del Consiglio Matteo Renzi, si spera, da base per accordi su lar- A sostenere questa bozza di car- di Slow Food, Coldiretti, Eataly, ga scala. ta del cibo, cui hanno aderito Wwf, Legambiente, Save The Si tratta di una "magna carta" di im- migliaia di persone e altre pos- Children, Jamie Oliver Founda- pegni in fase di implementazione, sono farlo attraverso il sito www. tion, Banco Alimentare e così via. su cui hanno lavorato, solo nell'ul- protocollodimilano.it, sono ol- timo anno, 600 esperti internazio- tre 70 finora tra organizzazioni e Le tre sfide nali. Da febbraio si apriranno altri soggetti istituzionali. Coop vi ha Sono tre le principali sfide da vin- 40 tavoli di lavoro. Si sono messi aderito con entusiasmo trovan- cere nei prossimi anni. Su ciascu- giù per provare a risolvere con- do in questi princìpi continuità na di esse Coop ha decenni di traddizioni e squilibri giganteschi con il proprio modo di essere e di esperienze e contributi da met- che tengono insieme, oggi, spreco agire. Come dice il vicepresiden- tere sul piatto della bilancia, non- alimentare e fame, obesità e mor- te vicario di Ancc-Coop, Enrico ché proposte di arricchimento talità infantile, sovrapproduzione Migliavacca, "dibattere con isti- (vedi box). e penuria di risorse, ogm e perdi- tuzioni, imprese, cittadini e attori La prima sfida è la fame, cui si con- ta di biodiversità. Nuove utopie della società civile sull'insosteni- trappone l'enorme spreco alimen- per gli anni a venire? No, piutto- bilità dell'attuale ritmo di consu- tare: 1,3 miliardi di tonnellate di sto "pratiche sconsiderate da cor- mo delle risorse, è un modo di at- cibo commestibile spedite al ma- reggere al più presto e processi di tivare un processo di costruzione cero ogni anno, 4 volte la quantità continua a pagina 16 > coop for kyoto Premiati i fornitori più virtuosi Un esempio del valore di un protocollo (se e quando riconoscimento per la categoria legata alla viene rispettato) ce lo fornisce un dato sulla dimensione degli impianti fotovoltaici, installandone riduzione delle emissioni di gas serra: 17.600 uno che produce 1,12 milioni di kWh in grado di tonnellate circa in meno di anidride carbonica soddisfare oltre il 20% del fabbisogno complessivo. rilasciate nell'atmosfera nel 2013, solo considerando L'azienda Roncadin di Meduno (Pordenone) solo nel le azioni dei primi 15 fornitori che hanno aderito al 2013 ha prodotto 44 milioni di pizze e dà lavoro a 350 progetto "Coop for Kyoto", un progetto partito com'è addetti, di cui il 70% donne. È giunta prima nella noto nel 2006 per ridurre i consumi energetici lungo categoria legata alla quantità di consumi aziendali la filiera del prodotto a marchio, in coerenza con gli soddisfatta da fonti rinnovabili: oltre al proprio obiettivi del Procotollo di Kyoto (peraltro fotovoltaico, infatti, che copre il 7% del fabbisogno, recentemente scaduto). acquista il resto da un fornitore che utilizza Allargando il focus, scopriamo che sono 199 le esclusivamente energia idroelettrica ed eolica. Il imprese coinvolte per 262 stabilimenti totali (anche terzo riconoscimento, che premia la Menz&Gasser, si all'estero) all'interno dei quali sono stati effettuati riferisce al numero e all'importanza delle azioni per importanti interventi per migliorare l'efficienza produrre od ottimizzare l'utilizzo di energia. energetica. Tre di queste imprese si sono L'azienda di Novaledo (Trento) specializzata in particolarmente distinte e per questo hanno ricevuto marmellate e confetture, e che dà lavoro a 180 un premio da Coop nell'ambito della manifestazione persone, ha provveduto sul piano dell'innovazione a SetteGreen Awards indetta dal Corriere della Sera. un impianto di cogenerazione da 800 kWh, a un "Una delle caratteristiche primarie dei nostri prodotti impianto fotovoltaico da 0,95 mW e a uno a biogas la è proprio l'attenzione all'impatto ambientale cui elettricità viene immessa in rete. dell'intero processo produttivo", ha spiegato "Ancora molto cammino c'è da fare", chiosa Domenico Brisigotti, direttore prodotto Coop. Maurizio Zucchi, direttore Qualità di Coop Italia. I riconoscimenti sono andati a Olio Dante, Roncadin "La nostra intenzione resta quella di proseguire in e Menz&Gasser. Olio Dante ha un oleificio a quest'opera di sensibilizzazione dei nostri fornitori, Montesarchio, in provincia di Benevento, che sul tanto più necessaria in una fase di crisi dove c'è il tema ambientale ha investito l'1,8% del proprio rischio che alcune aziende vadano nella direzione fatturato con ottimi risultati: ha ottenuto il opposta a quella auspicata".
16 primo piano consumi necessaria a sfamare gli 800 milio- ni di sottonutriti al mondo. Coop fin dal 2003, attraverso progetti cibo è cultura dai nomi diversi ma dal medesi- mo significato (Brutti ma buo- ni, Buon Fine, Spreco Utile), de- di Massimo Montanari volve in solidarietà la merce non docente di Storia medievale e di Storia dell’alimentazione, Università di Bologna più vendibile dei propri negozi, evitando così, per la sua parte, lo sperpero. I dati 2013 parlano di 4.000 tonnellate di prodotti ali- mentari, per un valore di 23 milio- ni di euro, che sono state donate a Cibo, sostanza 900 onlus e di cui hanno benefi- ciato 140 mila persone bisognose. La seconda sfida riguarda la cor- e circostanza retta alimentazione: per ogni per- sona malnutrita al giorno d'oggi ce Il semiologo francese Roland Barthes pubblicò nel 1961 un ne sono ben due sovrappeso. Per saggio sulla “psico-sociologia dell’alimentazione contemporanea” che troppo cibo muoiono 29 milioni oggi consideriamo classico e che si legge ancora con profitto. Barthes di persone all'anno, quasi quante poneva l’accento su due termini, sostanza e circostanza, osservando ne muoiono per "mancanza" di ci- come il cibo e le bevande non siano solamente “nutrizione”, ovvero bo. Un bilanciamento sembrereb- sostanze che si ingeriscono, ma anche “circostanze”, ossia veicoli di comunicazione che trasportano valori sociali, rituali, simbolici, legati be dunque possibile ma occorre all’occasione del loro consumo. Per intenderci: il panettone non è solo un promuovere stili di vita più sani e composto di farina burro zucchero eccetera, ma anche un “segno” buone abitudini a tavola, temi sui del Natale. quali Coop si è spesa negli anni Barthes faceva anche notare come, in certi casi, le due funzioni possano con numerose campagne e inizia- confliggere, cioè, paradossalmente, contrapporsi l’una all’altra, e porta- tive, nelle scuole e verso l'opinio- va l’esempio del caffè. Dal punto di vista nutrizionale il caffè è una ne pubblica, per non dire dei suoi “sostanza” eccitante: serve a mantenersi svegli perché non fa sentire lo prodotti a marchio più volte rifor- stimolo del sonno. Ma dal punto di vista della “circostanza” il caffè si col- mulati sulla base delle indicazioni lega a immagini che richiamano il relax, il riposo. Certo, la “pausa- fornite dalla comunità scientifica. caffè” è uno strumento per rilanciare il lavoro e la produttività, ma, nel- La terza questione, infine, porta a la percezione che ne abbiamo, è soprattutto un momento di distensione politiche di promozione dell'agri- in cui si fanno due chiacchiere con gli amici o i colleghi. Ecco – conclude- va Barthes – come la circostanza può vincere sulla sostanza. coltura sostenibile. Non ho potuto fare a meno di pensare a Barthes vedendo, in questi giorni, Alla base del ragionamento c'è sui giornali la pubblicità di una nuova confezione di pop-corn, proposto che una percentuale elevatissima in buste sigillate da inserire direttamente nel forno a microonde. Lo slo- dei raccolti oggi è impiegata per gan (il claim, nel linguaggio del marketing) recita: “Il gusto del cinema a produrre biocarburanti, un "non- casa tua”. Spiazzante, al primo impatto. Ma il senso è stato subito chiaro: sense" se si considerano il dilaga- al cinema si sgranocchiano pop-corn, dunque se sgranocchiamo pop- re di fame e malnutrizione e i pro- corn a casa, davanti alla televisione o magari a un gigantesco home- blemi correlati di impatto sugli video che simula, appunto, il “cinema a casa tua”, è come se fossimo habitat naturali e mancato svilup- al cinema davvero. La cosa interessante è che il pop-corn è pubbliciz- po dei popoli del Sud del mondo. zato esattamente in questa prospettiva: non tanto per il suo gusto, o per il Sono tasti su cui Coop batte da croc-croc che produce sotto i denti, quanto per la circostanza in cui potrebbe essere consumato – “privatizzando” e, in qualche modo, por- un bel po' di tempo, attenta com'è tando a casa propria la circostanza stessa. a favorire quei modelli produttivi, Tutto ciò che ha a che fare col cibo ci insegna molto di ciò che come il biologico e l'agricoltura siamo, o pensiamo di essere, o vogliamo essere. Il desiderio (se c’è) di integrata, che utilizzano in mo- sgranocchiare i pop-corn nel salotto di casa per replicare un gesto tipica- do più efficace le risorse naturali mente “sociale” e collettivo come quello di andare al cinema è forse il ed energetiche, e l'equosolidale segno di una cultura che sempre più tende a privilegiare i consumi privati che sostiene l'auto-sviluppo delle e la dimensione intima, “domestica” della vita. A scapito di quella economie più povere. pubblica.
consumatori gennaio-febbraio 2015 primo piano società 17 venduti 100 mila in un mese Gran successo per i profilattici Coop Diecimila confezioni vendute nel primo mese, cioè oltre 100.000 profilattici. Si è risolto con un gran successo il debutto sul mercato dei preservativi Coop. Come spiega il direttore del prodotto a marchio Coop, Domenico Brisigotti: "Con questo ritmo stimiamo di raggiungere 1 milione di profilattici distribuiti in un anno”. I profilattici “Fallo protetto” sono proposti in due versioni Classici e sottili, in confezioni da 12 o da 6 ed hanno un costo estremamente competitivo. Per il 2015 Coop avrà anche il varo di 5 nuovi farmaci (più una gamma di 12 nuovi integratori di cui abbiamo parlato su questa rivista) con l’obiettivo di offrire prodotti sicuri, di alta qualità a prezzi decisamente inferiori (mediamente -30% rispetto alle farmacie). “Solo la fiducia che i consumatori mostrano nei nostri confronti ci consente di entrare in mercati altamente competitivi. – ha aggiunto Brisigotti - Sui farmaci col nostro marchio, la vendita nei negozi Coop dell’acido acetilsalicilico/acido ascorbico (ovvero il farmaco più diffuso per il trattamento degli stati febbrili e delle sindromi influenzali) raggiunge un +50% rispetto al corrispettivo di marca e il paracetamolo Coop un quasi +8% rispetto al farmaco similare di marca”. Europa e stop agli Ogm Ogni Stato libero di decidere Varata definitivamente la norma consumatori. L’accordo diventerà operativo nella prossima primavera. che lascia ai singoli paesi la possibilità Soddisfatto il ministro per le Politiche agricole italia- di impedire le coltivazioni. Italia no, Maurizio Martina per il quale «l’accordo si iscri- ve tra i successi della presidenza italiana. Un risultato soddisfatta e verso il blocco tutt’altro che scontato. In questa ottica in Italia – ha aggiunto Martina – rinnoveremo presto il divieto di coltivazione del mais Mon810 (l’unico la cui coltiva- zione è approvata dall’Ue ndr)». L’intesa approvata ha introdotto alcuni migliora- menti rispetto al testo approvato in prima lettura dal Consiglio dei ministri Ue. Ad esempio è stato previ- sto che le valutazioni dei rischi ambientali e sanita- ri vengano aggiornate ogni due anni per tener conto del progresso scientifico e del principio di precauzio- ne. Gli Stati membri, nel vietare le coltivazioni do- vranno comunicare la decisione alla Commissione Ue e attendere 75 giorni per il parere. Soddisfatte le organizzazioni degli agricoltori con in Sulle coltivazioni Ogm l’ultima parola spet- prima fila Cia e Coldiretti, da sempre contrarie agli ta agli Stati membri. È quanto prevede la decisione Ogm. «Le coltivazioni Ogm in Europa – ha ricorda- adottata a metà gennaio dal Parlamento europeo e to il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo – ri- che recepisce il testo dell’accordo raggiunto lo scorso guardano solo 5 paesi su 28 e investono una superfi- dicembre dal Consiglio dei ministri europeo e dalla cie di 148 mila ettari (di cui 116 mila in Spagna) sui Commissione Ue. 175 milioni di ettari coltivati a Ogm nel mondo». In sostanza, i singoli Stati membri potranno deci- Da parte di associazioni ambientaliste come Green- dere di vietare sul proprio territorio la coltivazione peace, oltre a constatare come si determinerà una si- di organismi geneticamente modificati autorizzati tuazione a macchia di leopardo con differenze tra i da Bruxelles motivando la decisione con argomen- diversi paesi, si evidenzia come “ci vorranno mesi per ti di carattere economico, agronomico o di tutela recepire la nuova norma, mentre è importante che il del paesaggio. Quindi con un range di considerazio- governo italiano rinnovi e rinforzi il bando in essere ni più ampio rispetto ai soli rischi per la salute dei alle coltivazioni Ogm nel nostro paese”.
18 primo piano salute e bellezza Cresce la consapevolezza dei consumatori sulla composizione dei cosmetici. Che devono essere sempre più naturali, cioè privi di petrolati, peg e parabeni, privilegiare i principi attivi di origine "verde". In più non essere sperimentati sugli animali. E devono anche costare poco: perché secondo i dermatologi una buona crema da supermercato è uguale - in termini di efficacia - a quelle "firmate" cosmesi sì ma naturale stop a petrolio, siliconi e... di silvia fabbri misure ue Cosa serve per avere o attenzione a quello che ci mettia- Dalla parte conservare una bella pelle? Rilas- mo sulla pelle, ricordando che – dei bambini siamoci e mettiamo via il portafo- gli: non servono creme costose. La anche in questo i dermatologi so- no chiari - le creme che costano Tra gli ultimi atti della Commissione europea in materia di cosmetici, c'è scienza dermatologica è compatta una fortuna non sono certo più ef- il rafforzamento della tutela in nell’affermare che ciò che serve ficaci di quelle di prezzo più “po- particolare dei neonati e dei di più è la nutrizione da dentro e polare”. Cosa chiediamo a una bambini, adottando misure che una buona alimentazione: perciò, crema? Se ciò che vogliamo sono limitano l'uso di due conservanti ovviamente, tanta frutta e verdu- confezioni extralusso, firmate da (già assenti nei prodotti Coop): il ra, pochi grassi, niente fumo che case di moda, allora spenderemo propilparabene e il butilparabene, ingrigisce, niente alcol che gon- un po’ (molto) di più che per una ridotti allo 0,14% per l'uso sia individuale sia miscelato. A partire fia e ispessisce, poco zucchero e onesta e semplice crema i cui risul- dal 16 aprile 2015, poi, saranno poi attività fisica, che riattiva an- tati saranno più o meno gli stessi. vietati nei prodotti da non che la microcircolazione a livello I consumatori sembra l’abbiano sciacquare destinati ai bambini di cutaneo. capito, a leggere i dati del merca- età inferiore ai tre anni. In secondo Adesso è inverno, ma ricordateve- to: secondo il Centro Studi di Co- luogo, sono stati vietati dal 16 luglio ne d’estate: troppo sole invecchia! smetica Italia, il valore del merca- la miscela di 2 conservanti – il methylchloroisothiazolinone (MCI) e Perciò riparare la pelle del viso e to cosmetico italiano ha superato il methylisothiazolinone (MI) – del decolleté vi metterà al riparo i 9.500 milioni di euro nel 2013. sempre nei prodotti da non dal precoce invecchiamento cuta- Il comparto ha registrato un calo sciacquare. Il conservante può neo. Che altro? Ovviamente molta dei consumi marginale (-1,2%) ancora essere utilizzato nei prodotti acqua, sempre a proposito di idra- e un aumento delle esportazioni da eliminare con il risciacquo in una tazione dall’interno. E tante ore di dell'11% per un valore vicino ai concentrazione massima dello 0,0015%. Anche questi additivi sonno, la cura di bellezza più eco- 3.200 milioni di euro. sono stati eliminati da Coop nei nomica e piacevole che ci sia. L'impatto dell'export sostiene la prodotti non a risciacquo. Poi, certo, bisognerà anche fare produzione, 9.300 milioni di euro, continua a pagina 20 >
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