ADAMELLO BRENTA - PERIODICO SEMESTRALE DI CULTURA DELLA MONTAGNA - Parco Naturale Adamello Brenta
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ANNO 24 - N. 2/2020 ADAMELLO NE/TN0256/2009 BRENTA Seracchi caduti nel Lago Nuovo al Ghiacciaio di Lares (foto Cristian Ferrari). PERIODICO SEMESTRALE DI CULTURA DELLA MONTAGNA Sommario Adamello Brenta Parco Saluto del Presidente 1 semestrale del Parco Adamello Brenta di Joseph Masè Anno 24 n. 2/2020 Autorizzazione del Tribunale di Trento Una nuova composizione per gli organi di gestione dei parchi naturali 3 n. 670 Aprile 1997 di Romano Stanchina Edizioni Mobilità 2.0 dell’estate 2020 5 di Matteo Viviani, Roberta Carè e Enrico Povinelli Ricordo un paesaggio… 8 di Chiara Grassi Parco Adamello Brenta Sede dell’Ente e Redazione Il Brenta spiegato a mio figlio 12 Via Nazionale, 24 - Strembo (TN) a cura della Redazione tel. 0465.806666 - fax 0465.806699 www.pnab.it - info@pnab.it Pillole di toponomastica 16 Direttore responsabile di Sandro Osti Chiara Grassi. Opere pubbliche e manutenzione del territorio 19 Comitato di Redazione di Chiara Grassi Elena Baiguera Beltrami, Roberto Bombarda, Giacomo Eccher, Joseph Masè, Il ripristino dei prati aridi nel Brenta Meridionale 23 Matteo Masè, Sandro Osti. di Luca Bronzini Un ringraziamento Il Parco ha i suoi primi due “Custodi del Parco” 26 a chi ha collaborato a questo numero Luca Bronzini, Roberta Carè, Aldo Collizzolli, di Ilaria Rigatti Massimo Corradi, Alessandro de Bertolini, “Ce l’ho, mi manca!” 27 Cristian Ferrari, Antonio Gatto, Dalia Macii, Carla Maturi, Andrea Mustoni, Enrico di Chiara Scalfi Povinelli, Ilaria Rigatti, Chiara Scalfi, Giovanni Sicheri, Romano Stanchina, Marco SuperPark 29 Tabilio, Matteo Viviani. di Dalia Macii Impaginazione e stampa: Natura… fa rima con cultura 32 Litografia EFFE e ERRE a cura della Biblioteca Comunale di Comano Terme Chiuso in stampa il 16 dicembre 2020 Creature misteriose della Val Genova 34 Come ricevere questa rivista di Carla Maturi Il periodico è inviato gratuitamente a tutte Distillato di “anziana” 36 le famiglie dei Comuni del Parco, agli enti, alle associazioni e ai collaboratori. di Massimo Corradi e Giovanni Sicheri I non residenti sottoscrivono un abbona- Segni di misura, segni di storia 40 mento di euro 8,00 da versare sul c.c. di Cristian Ferrari postale n. 15351380 (causale: abbona- mento rivista) intestato a: Stabili le 18 coppie di aquile nel Parco Adamello Brenta 43 Parco Naturale Adamello Brenta di Chiara Grassi con il contributo di Andrea Mustoni Via Nazionale 24 – 38080 Strembo (TN) L’acqua del Parco che piace ai sommelier 46 a cura della Redazione #TiamoItalia, il Parco sui vasetti di Nutella 48 a cura della Redazione Il marchio FSC® identifica i prodotti da fonti provenienti da foreste gestite in maniera responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici.
Saluto del Presidente di Joseph Masè Presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Cari amici del Parco, sono già trascorsi cinque anni dal mio insediamento e la mia esperienza al Parco a breve si concluderà. Quando il Sindaco di Pinzolo mi incoraggiò a propormi alla guida dell’Ente, disse di vedere in me la giusta sensibilità per l’Ambiente e allo stesso tem- po la consapevolezza che un Parco autocelebrativo e arroccato su se stesso fosse fallimentare. Mi piace ricordarlo perché è stato con questo spirito che ho dapprima scritto il mio documento programmatico e poi guidato l’Ente, sempre privilegiando il dialogo e rapportandomi costantemente con tutti i portatori di interesse. Strada facendo ho colto l’assoluta importanza della nostra appartenenza a network nazionali e internazionali, come Federparchi, la Carta Europea del Turismo Sostenibile, la Rete mondiale dei Geoparchi Unesco, per citarne al- cuni. Da soli, chiusi nei confini del nostro territorio, le vedute sono inevitabil- mente ristrette, ma lavorando in sinergia con coloro che condividono i nostri obiettivi, abbiamo la possibilità di confrontare esperienze e di scambiare in- formazioni e idee. In una sola parola: crescere. La Conferenza Mondiale dei Geoparchi UNESCO, ospitata a Madonna di Campiglio nel 2018, è stata una prova concreta della strategicità di appartenere ad un network mondiale. Ha rappresentato un’opportunità straordinaria per approfondire fondamentali temi ambientali cha hanno spaziato dai cambiamenti climatici ai disastri na- turali, dalla conservazione allo sviluppo sostenibile, dalla ricerca scientifica all’educazione ambientale. Altro esempio virtuoso di lavoro di squadra e di condivisione è stato certamente il Convegno nazionale sulla Mobilità Soste- nibile, organizzato da Federparchi in Val di Non a settembre 2019. Le aree protette italiane, insieme, hanno potuto analizzare problematiche, confron- tare esperienze, condividere soluzioni e così tracciare il futuro della mobilità nelle nostre valli. Sono state opportunità di crescita che ci hanno permesso 1 Adamello Brenta Parco
anche, in qualche modo, di cogliere quali saranno le prossime sfide per le aree protette. E di sfide, il Parco, in questo quinquennio, anche per le spinte che proveniva- no dai territori, si è trovato ad affrontarne molte: dai voli di elicottero in quo- ta, all’abbassamento dei deflussi minimi vitali dell’acqua dei nostri torrenti; dagli eventi di massa in quota, come i concerti ed i raduni motoristici, alla realizzazione di nuove strade e percorsi mountain bike nelle riserve integrali, fino all’ampliamento del demanio sciabile all’interno dell’area protetta. Il mio impegno nel trattare questi delicati temi è sempre stato ispirato al ri- spetto dei principi fondanti del Parco: la tutela del nostro immenso patrimo- nio naturale e lo sviluppo socio economico sostenibile delle nostre Comunità. Non ho mai inteso il Parco come l’ente dei divieti, bensì come soggetto che invita alla riflessione, impegnato principalmente a diffondere una cultura ambientale ed una consapevolezza di quanto la tutela del nostro patrimonio naturale, insieme ad uno sviluppo davvero sostenibile siano la chiave vincen- te per garantire una crescita del benessere, anche economico, ma non solo, delle nostre Comunità. La Natura ci accoglie tra le sue braccia, come una madre con i propri figli. Ci dona l’aria, l’acqua e i frutti di cui ci nutriamo, ma l’uomo, padrone e dominatore della Terra, per secoli ha saccheggiato il pianeta dimostrando di non coglierne la fondamentale importanza per la nostra stessa sopravvivenza. Anche nel XXI secolo, purtroppo, non mancano condotte irresponsabili e richieste irragio- nevoli. Da parte mia, ho sempre cercato di improntare le decisioni ricercando equilibrio tra i diversi, talvolta contrapposti, interessi coinvolti. Nonostante gli sforzi non sempre si è giunti alla condivisione. Questo perché, a mio avviso, c’è ancora molto, moltissimo da fare perché l’intera Collettività, e anche qualche Amministratore locale, assuma una coscienza ambientale. Il mio auspicio, dunque, non può che essere che i nuovi Amministratori del nostro Parco proseguano convintamente l’impegno di diffondere tra la nostra gente la consapevolezza che l’Ambiente rappresenta un patrimonio immenso che dobbiamo proteggere e custodire gelosamente, per noi stessi e per le future generazioni. Joseph Masè Presidente del Parco Naturale Adamello Brenta Adamello Brenta Parco 2
Una nuova composizione per gli organi di gestione dei parchi naturali di Romano Stanchina Dirigente del Servizio Sviluppo sostenibile e aree protette della Il Decreto del Presidente della Provincia nell’Apt il soggetto titolato a rappresen- Provincia autonoma di Trento 12 agosto 2020, n. 10-23/Leg. (pubblica- tare gli interessi dell’intera economia to il 20 agosto 2020), modificando i rela- locale. Per quanto riguarda la giunta tivi articoli del Regolamento provinciale esecutiva, il legislatore aveva confer- sull’organizzazione e il funzionamento mato che i membri di Giunta sono eletti dei parchi naturali provinciali (DPP 21 dal Comitato tra i propri componenti che gennaio 2010, n. 3-35/Leg), ha ridiscipli- siano rappresentanti dei comuni o degli nato la composizione degli organi degli enti pubblici proprietari, senza tuttavia Enti parco, dando compiuta attuazione prevedere “posti di diritto” (finora pre- all’iniziativa legislativa che, nel 2019, visti per alcuni enti pubblici proprietari). aveva portato il Consiglio provinciale a modificare l’art. 42 della legge provin- Il nuovo Regolamento, pubblicato ad ciale sulle foreste e sulla protezione agosto, ha specificato nel dettaglio la della natura (l.p. 11/2007). composizione degli organi dei due par- Vale la pena di ricordare preliminar- chi naturali e ne ha disciplinato le proce- mente quali erano state le principali dure di nomina, che compete alla Giunta modifiche legislative alle quali il regola- provinciale per il Comitato di gestione, mento ha dato attuazione. mentre quest’ultimo nomina la Giunta Il legislatore era intervenuto con l’in- esecutiva e il Presidente. tento di semplificare la governance dei Per quanto riguarda, in particolare, il parchi riducendo, anche sensibilmente, Parco naturale Adamello – Brenta i com- il numero dei membri dei comitati di ge- ponenti del Comitato di gestione sono 29, stione (l’organo “assembleare”) e delle dei quali: giunte esecutive (l’organo “esecutivo”). • v enti membri designati dai comuni, in Sulla base della modifica legislativa, nel rappresentanza degli ambiti territo- comitato di gestione la rappresentanza riali geografici di valle, con le modalità dei comuni rimaneva quella principale e secondo i criteri di proporzionali- ma cambiava natura passando da rap- tà rispetto alla superficie territoriale presentanza di ciascun comune (anche compresa nel parco stabiliti dal rego- plurima per i comuni con maggiore ter- lamento stesso; ritorio nel parco) a rappresentanza dei •u n membro designato dalle Regole di comuni per “area vasta” corrispondente Spinale e Manéz; alla “valle” intesa in senso geografico, •u n membro in rappresentanza della mantenendo sempre un criterio di pro- Società degli alpinisti tridentini (SAT); porzionalità rispetto alla superficie ter- • due membri designati a maggioran- ritoriale rappresentata. za dalle associazioni protezioniste che Analogamente si riduceva la rappre- costituiscono articolazioni provinciali di sentanza delle ASUC e si individuava associazioni nazionali aventi come fine 3 Adamello Brenta Parco
Superficie dell’ambito Membri Ambito territoriale geografico di valle compresa nel parco (in ha) % spettanti con i relativi comuni di ambito e comune con maggiore all’ambito superficie compresa VAL RENDENA 25.110,33 Carisolo, Pinzolo, Giustino, Massimeno, Bocenago, 40,12 Spiazzo 8 Caderzone, Strembo, Spiazzo, Pelugo, Porte di Rendena GIUDICARIE CENTRALI 5.303,38 Tione di Trento, Tre Ville Tre Ville 8,47 2 VALLI DEL CHIESE E DELL’ARNÒ 6.436,55 Sella Giudicarie, Valdaone Valdaone 10,28 2 GIUDICARIE ESTERIORI 9.777,86 Comano Terme, San Lorenzo Dorsino, Stenico San Lorenzo Dorsino 15,62 3 ALTOPIANO DELLA PAGANELLA 4.406,11 Molveno, Andalo, Cavedago, Spormaggiore 7,04 1 Molveno VAL DI NON 11.013,86 Ville d’Anaunia, Contà, Denno, Campodenno, Cles, 17,60 3 Sporminore Ville d’Anaunia VAL DI SOLE Dimaro Folgarida 523,35 0,84 1 62.583,68 100,00 20 statutario la conservazione dell’am- il termine di quattro mesi dalla data di biente naturale; svolgimento delle elezioni comunali • un membro designato dalle associa- (pertanto entro il 21 gennaio 2021 in pri- zioni più rappresentative delle asso- ma applicazione). ciazioni agricole e dei coltivatori diretti; Altre modifiche della disciplina riguar- • un membro designato a maggioranza dano la soppressione dei membri sup- dalle aziende per il turismo territorial- plenti e la rappresentanza di genere nel mente interessate; comitato di gestione che, in attuazione • un membro designato dall’associazio- della legge, riserva al genere meno rap- ne dei cacciatori più rappresentativa presentato almeno un quarto del nume- della provincia di Trento ro complessivo dei componenti. • un membro designato, congiuntamen- Per quanto riguarda la Giunta esecutiva il te, dalle associazioni o società di pe- nuovo regolamento prevede che essa sia scatori sportivi locali concessionarie composta dal Presidente e da non più di di diritti di pesca sulle acque ricadenti sei membri e che questi siano eletti dal nel parco; comitato di gestione tra i propri compo- • un rappresentante delle amministra- nenti rappresentanti dei comuni, delle zioni separate dei beni di uso civico ASUC e delle Regole di Spinale e Manéz. presenti nel parco. Anche il presidente del Parco è eletto dal La rappresentanza degli ambiti territo- comitato di gestione, ma tra i soli rappre- riali geografici di valle è stata definita, sentanti dei comuni (pertanto degli am- proporzionalmente alla superficie nel biti territoriali geografici di valle), con la parco, ma riservando almeno un mem- presenza dei due terzi dei componenti, a bro ad ogni valle, come in tabella. maggioranza assoluta dei presenti. Il regolamento ha stabilito inoltre le Avremo pertanto organi di gestione più modalità di designazione dei membri snelli – il comitato di gestione del Par- del comitato - in corso mentre si scri- co uscente è composto da 66 membri, ve - precisando che la Giunta provinciale la giunta esecutiva da 13 membri – e, provvede, comunque, alla nomina dei presumibilmente, con un migliore equi- membri del comitato di gestione entro librio di genere. Adamello Brenta Parco 4
Mobilità 2.0 dell’estate 2020 Una nuova proposta di gestione delle aree di sosta sostenibile ed innovativa di Matteo Viviani, Roberta Carè e Enrico Povinelli Settore mobilità Il terreno della mobilità costituisce tiva riorganizzazione di diversi aspetti Parco Naturale Adamello Brenta una delle frontiere più avanzate di essenziali per la funzionalità e opera- sperimentazione dell’innovazione tec- tività della mobilità all’interno dei ter- nologica, in particolare incorporando i ritori del Parco. valori della sostenibilità e della sicu- Tale progetto organizzativo è stato rezza che sono sempre più centrali nei strutturato perseguendo due obiettivi Nell’estate 2020, il Parco nuovi modelli di gestione. principali: la garanzia della sicurez- ha attivato una modalità Le istanze relative alla salvaguardia za, sia dell’utente visitatore sia del di prenotazione on-line dei parcheggi in Val di dell’ambiente e al miglioramento del- personale addetto alla gestione, e la Genova, Vallesinella la qualità della vita in generale costi- valorizzazione e tutela di tutte le val- Patascoss-Ritort, Val di tuiscono l’espressione di una rinnovata li interessate, riducendo le emissioni Tovel, Val di Fumo e Val sensibilità degli utenti, sempre più at- climalteranti. d’Algone. tratti da soluzioni innovative al riguardo. La sfida appare dunque cruciale soprat- tutto in un ambito turistico così peculia- re come quello delle Aree Protette, dove l’alta densità di uomini e mezzi impone un intervento continuo, efficace e lungi- mirante. Il concetto di mobilità sostenibile rie- cheggia a più riprese in tutto il pano- rama mondiale. Il Parco stesso investe da anni nell’implementazione di siste- mi sostenibili e innovativi, cercando di adeguarsi all’evolversi dei modelli ge- stionali anche in ambito tecnologico. Il progetto di mobilità 2.0 che è stato creato per la stagione 2020 ne è un esempio, seppur in forma ancora em- brionale. Si tratta infatti di un sistema sviluppatosi in tempi molto ristretti, con l’obiettivo principale di rispondere a due esigenze di fondo: • sicurezza • sostenibilità ambientale. Ed è proprio il concetto di sicurez- za che in questa stagione ha assunto connotati ulteriori; la contingente si- tuazione di emergenza legata alla dif- fusione di COVID-19 (coronavirus) ha infatti costretto ad una approfondita e repentina riflessione nonché alla rela- 5 Adamello Brenta Parco
L’ordine e la disposizione dei posti auto disponibili sono stati gestiti at- tentamente tramite lo sviluppo di un sistema di prenotazione da remoto che consentisse una rimodulazione dei po- sti prenotabili rispetto ai parcheggi di- sponibili, prendendo in considerazione tutte le tipologie di visitatori, e le esi- genze del territorio. Dopo un primo momento di testing, il nuovo sistema ha dimostrato le proprie potenzialità: • f acilitando il coordinamento degli ac- cessi veicolari con contestuale ridu- zione dei tempi di gestione del sin- golo utente e del contatto tra utenti ed operatori; Per questo motivo, il sistema è stato • limitando la circolazione di denaro strutturato partendo da una premes- contante; sa imprescindibile: l’essenzialità del • attuando, seppur “indirettamente”, un rispetto dei cd ‘tre must’, distanzia- contenimento e riduzione dell’elevato mento, dispositivi e sanificazione, con numero di afflussi veicolari registrati. la contestuale possibilità di garantire Tutto ciò al fine di evitare un eccessivo la miglior fruibilità del territorio privi- carico antropico che avrebbe rischiato legiando un trasposto privato attento e di oltrepassare il concetto di “capacità dimensionato. portante” delle valli e sarebbe risulta- La consueta modalità di regolazione to dannoso e non in linea con il concet- dei flussi veicolari, dei parcheggi e to di sostenibilità. dei sistemi di mobilità collettiva con Con particolare riferimento a Valle- trasporto pubblico è stata rimodulata sinella e Val di Tovel, la prenotazio- con particolare riferimento alla rego- ne anticipata on-line si è dimostrata Il Parco non ha attivato il lamentazione dei parcheggi. efficace e in linea con le politiche di servizio di trasporto La vera e propria innovazione, infatti, è sostenibilità del traffico veicolare, collettivo per evitare avvenuta nell’ambito della regolazione tutela della salute pubblica, del ter- assembramenti e garantire condizioni di delle aree di sosta a pagamento. ritorio ed in generale di sicurezza. In sicurezza. Al fine di gestire il trasporto privato, passato, infatti, si sono spesso verifi- rispettando i principi di integrazione, cate situazioni di sovraccarico e con- rispetto, tutela e vivibilità, tenendo ben gestionamento dei flussi veicolari, per presente la limitatezza dei posti auto, è lo più legati ad un disallineamento fra i stata adottata una modalità di preno- posti auto disponibili e i visitatori inte- tazione on-line con pagamento antici- ressati, causando un forte impatto alla pato dei posti auto, mediante l’utilizzo qualità paesaggistica. di piattaforme quali Brav ed Easypark. In relazione al trasporto collettivo con Tramite il grafico è possibile cogliere l’efficacia del nuovo sistema di prenotazione online che ha permesso di registrare, in una stagione peculiare e molto breve come quella appena conclusasi, un numero di veicoli di poco inferiore alla stagione precedente. Adamello Brenta Parco 6
servizio pubblico, invece, le direttive im- registrare, in una stagione peculiare e partite a livello provinciale hanno sottoli- molto breve come quella appena con- neato l’inopportunità di riproporre il tra- clusasi, un numero di veicoli di poco dizionale sistema mediante bus navetta e inferiore alla stagione precedente. In trenini in quanto impossibilitati a garan- tal senso, per completezza informati- tirne l’efficacia con il rispetto dei criteri va, è necessario sottolineare che il nu- di distanziamento e sicurezza pubblica. mero medio di giornate delle stagioni Tuttavia, l’esigenza di mantenere un’a- 2017, 2018 e 2019 è pari a 100 contro deguata gestione dei flussi veicolari, ga- le 88 giornate del 2020. rantendo il giusto contemperamento fra La tecnologia, accompagnata da buon interesse turistico e carico antropico, ha senso, linearità e collaborazione, si indirizzato verso due binari alternativi: configura come uno degli strumenti l’incoraggiamento all’utilizzo di biciclet- più efficaci ed incisivi nell’organizza- te elettriche e la collaborazione con gli zione di un panorama piuttosto com- NCC della zona, organizzata e coordinata plesso e variegato come quello del dall’Azienda per il Turismo Madonna di territorio del Parco. Campiglio Pinzolo Val Rendena, al fine di garantire una modalità di spostamento alternativa nelle ipotesi in cui il transito dei veicoli privati fosse interdetto causa esaurimento dei posti auto disponibili. Analoga iniziativa è stata individuata anche per la Val di Tovel con la pre- senza di noleggiatori privati di zona e il dialogo con l’Azienda per il Turismo Val di Non. Sempre in un’ottica di mobilità inno- vativa e di collaborazione con le ApT, sono state istituite delle giornate spe- rimentali a traffico limitato, i ‘Green Days’ caratterizzate da: • traffico precluso all’interno di una de- terminata fascia oraria (dalle 10.30 alle 15.00); • possibilità di partecipare ad attività alternative, quali iniziative cultura- li come le ‘Sorprendenti apparizioni’, l’incontro con esperti del territorio (ad es. micologi), e le attività ‘Particolari’. Si tratta di un’iniziativa che, per quan- to ancora in forma embrionale, ha riscosso successo tra i visitatori che hanno apprezzato la possibilità di go- dere della valle in piena libertà. L’estate 2020 si configura come una stagione ‘sperimentale’, che ha porta- In collaborazione con le to ad una nuova riflessione in termini ApT sono state di mobilità sostenibile. organizzate delle giornate La lettura combinata dei dati raccolti a traffico limitato, i “Green Days” in cui erano alla luce della situazione emergen- offerte attività culturali ziale e dell’esperienza pregressa, ha come le ‘Sorprendenti messo ulteriormente in luce l’impor- apparizioni’, l’incontro tanza di mantenere ed implementare con esperti del territorio un sistema capace di gestire i flussi (ad es. micologi), e le veicolari in maniera sicura, ordinata attività ‘Particolari’. e sostenibile, in un’ottica di costante Julius von Payer tutela e protezione. interpretato da Alessio Tramite il grafico è possibile cogliere Kogoj nelle “Sorprendenti l’efficacia del nuovo sistema di pre- apparizioni” di Roberta notazione online che ha permesso di Bonazza. 7 Adamello Brenta Parco
Ricordo un paesaggio… di Chiara Grassi Ogni giorno il nostro sguardo incrocia ci rendiamo conto che il paesaggio è centinaia di paesaggi. Il più delle volte li spazio di vita e ha delle vere e proprie osserviamo distrattamente, presi dalla storie da raccontare. quotidianità e indaffarati come siamo. Con il progetto “Dal 1967 ad oggi: la Ma quando ci fermiamo a contemplare storia della Comunità e del territorio”, ciò che ci circonda, tutti riusciamo ad che è nato quest’anno dalla collabora- apprezzare quanto doni una baita in le- zione tra il Parco Naturale Adamello gno in un contesto montano, quanto sia Brenta e la Fondazione Museo Stori- interessante il rudere di una ciminiera co del Trentino, l’idea è proprio quella che svetta tra gli alberi oppure notia- di comprendere come sono cambiati mo quanto il bosco sia stato modificato i paesaggi del Parco dal 1967 ad oggi dalla costruzione di una strada, laddove e quali storie si possono ricavare da I ritratti sono prima esisteva solo un piccolo sentiero. queste trasformazioni. Qualcuno si di Aringa Studio. Se poi passiamo sul piano dei ricordi, chiederà perché proprio il 1967. La Gilberto Nabacino Giovanna Molinari Ferruccio Salvaterra Vincenzo Zubani Gianfranco Bonapace Mauro Povinelli Adamello Brenta Parco 8
risposta è perché questo è l’anno in Siamo arrivati a loro tramite i classici cui è entrato in vigore il primo Piano “agganci”. Alcune persone, che hanno Urbanistico Provinciale (PUP), che ha fatto da mediatori tra noi e il tessuto individuato in cartografia i confini dei sociale dei sette ambiti di riferimento, parchi naturali trentini (istituiti poi con ci sono state d’aiuto nell’individuare legge nel 1988) e ha previsto una serie dei testimoni privilegiati che potesse- di indicazioni per la salvaguardia del ro raccontare ricordi d’infanzia, vissuti paesaggio identitario. di comunità, esperienze professionali Dalla nascita del Parco fino agli sviluppi e permetterci quindi di attraversare, più recenti, come è cambiato il paesag- con le loro storie, i cambiamenti che gio alpino nei territori delle aree pro- ha subito il paesaggio nel tempo. Du- tette e in quelli nelle vicinanze? Quale rante le interviste sono stati toccati dibattito è maturato attorno alle princi- temi sociali, avvenimenti storici, poli- pali trasformazioni che hanno coinvolto tiche-amministrative e nodi culturali e stanno coinvolgendo la montagna? che riflettono la storia di una comunità Come è mutato il rapporto tra i resi- nelle trasformazioni del territorio. Tali denti e il Parco e come è cambiata la argomenti sono stati letti anche attra- percezione del Parco e della montagna verso le tappe istitutive del Parco Na- da parte della popolazione? Muovendo turale Adamello Brenta. da questi interrogativi, il progetto ha Tutte queste registrazioni sono ora in cercato di narrare la dialettica «parco/ elaborazione e tra qualche mese si territorio» attraverso l’uso delle fonti tramuteranno in due produzioni tele- orali. visive: diventeranno un documentario E così, tra l’estate e l’autunno, con la di 40 minuti e un format di 6/8 punta- preziosa abilità tecnica di Aringa Stu- te che potremo vedere sul History Lab dio, abbiamo raccolto 22 videointer- (602 del digitale terrestre), il canale te- viste ad altrettanti personaggi locali. matico dedicato alla storia della Fon- Manuela Bonfioli Maria Vidi Fabrizio Visintainer Erika Maistrelli Roberto Panizza Michele Schgraffer 9 Adamello Brenta Parco
dazione Museo Storico del Trentino. in volta mediante la collaborazione con Covid permettendo, l’intenzione è anche i soggetti protagonisti dell’associazioni- quella di realizzare un ciclo di incontri smo locale presenti sul territorio. sul territorio per presentare al pubblico Nell’attesa di ascoltare le loro voci, vi i risultati del progetto, con proiezioni di presentiamo in anteprima nomi e volti filmati e appuntamenti serali, di volta dei nostri interpreti! Andrea Mochen Guido Stanchina Anna Benedetti Fortunato Donini Mansueto Bottamedi Graziella Zeni Elisabetta Doniselli Giacomo Rigotti Giuseppina Foresti Placido Corradi Mauro Mendini Adamello Brenta Parco 10
BUSA DI TIONE - 25 giugno 2020 emi: apicoltura e nuovi modi di pensare il territorio per T Mediatore locale: possibili forme sostenibili di reddito • Vincenzo Zubani, già sindaco di Tione di Trento • Andrea Mochen, rappresentante Associazione “Quei del Filò” e Associazione Ecomuseo della Val Meledrio. Intervistati: Tema: storia locale, antichi mestieri legati alla Val Mele- • Ferruccio Salvaterra, presidente della SAT di Tione. drio e antica viabilità Tema: montagna, giovani, turismo • Guido Stanchina, gestore di Malga Dimaro, alpinista di • Gilberto Nabacino, appassionato ricercatore di storia grande memoria e Guida Alpina ufficiale dal ‘74. locale, ex amministratore comunale a Tione, ex dipen- Temi: alpinismo, apertura delle prime vie, attrezzatura dente dell’ENEL. del tempo per scalare Tema: storia locale in riferimento alla storia del Parco • Giovanna Molinari, insegnante di Sella Giudicarie, attivi- ALTOPIANO DELLA PAGANELLA - 28 ottobre 2020 sta ambientale ed ex amministratrice del Parco. Tema: la Val di Breguzzo e la nascita del Parco, presenza Mediatori locali: dell’orso • Graziano Cosner e Sandro Osti, referenti delle Bibliote- • Vincenzo Zubani, geometra, già sindaco di Tione, dina- che della Paganella mico animatore territoriale. Intervistati: Tema: l’entrata del Comune di Tione nel Parco nei primi • Fortunato Donini di Molveno, ex gestore del Rifugio Pe- anni 2000 drotti. Tema: gestione dei rifugi nel Gruppo di Brenta, la costru- VAL RENDENA - 6 agosto 2020 zione dei sentieri (in modo particolare, anche una parte Mediatrice locale: delle Bocchette) il rapporto con il turista e con l’ospite, • Carla Maturi, responsabile della Biblioteca di Pinzolo missioni di recupero di alpinisti in difficoltà • Mansueto Bottamedi di Andalo, socio fondatore società Intervistati: impianti funiviari della Paganella. • Mauro Povinelli, allevatore di Carisolo ed ex presidente Tema: sviluppo del settore alberghiero ad Andalo (e na- del Comitato per la tutela del formaggio Spressa Dop scita dell’associazione degli albergatori) la nascita e lo delle Giudicarie. sviluppo degli impianti e del carosello sciistico (raccolta Tema: allevamento e valorizzazione delle tipicità, pre- finanziamenti), sviluppo urbanistico di Andalo senza orso • Graziella Zeni di Cavedago, memoria storica e appassio- • Maria Vidi, residente di Sant’Antonio di Mavignola e me- nata di storia locale. moria storica locale. Tema: storia di vita generale, emigrazione, legata al pa- Tema: storia locale e ricordi d’infanzia in rapporto al ter- dre e alla esperienza in America il paese di Cavedago tra ritorio del Parco le due guerre • Gianfranco Bonapace, già sindaco di Pinzolo, presidente della cassa rurale e amministratore delle funivie di Pin- GIUDICARIE ESTERIORI - 12 novembre 2020 zolo, oggi albergatore a Pinzolo. Temi: nascita delle funivie a Pinzolo, turismo, gestione Mediatore locale: del territorio, crescita urbanistica • Diego Salizzoni, referente Ecomuseo della Judicaria • Manuela Bonfioli, discendente della famiglia di vetrai Intervistati: dell’Antica Vetreria di Carisolo e presidente della Fonda- • Elisabetta Doniselli, insegnante d’arte per anni al Liceo zione Maria Pernici. Prati di Trento, oggi in pensione. Tema: storia locale con particolare riferimento all’indu- Tema: arte (Bosco Arte Stenico), percezione paesaggio, stria del vetro in Val Genova natura e cultura con riferimento ai giovani • Giacomo Rigotti, giovane agricoltore e allevatore di S. VAL DI NON - 26 agosto 2020 Lorenzo. Mediatore locale: Tema: agricoltura e allevamento, la scelta di una giovane • Mariano Turrini, responsabile della Biblioteca di Denno famiglia di vivere con una azienda agricola Intervistati: VALLE DEL CHIESE - 12 novembre 2020 • Roberto Panizza, gestore del Rifugio Peller. Tema: rifugi, montagna e turismo, rapporto col turista Mediatrici locali: • Fabrizio Visintainer e Erika Maistrelli, giovani gestori di • Antonella Grazzi e Maria Angela Romanelli, referenti Malga Clesera. SAT Pieve di Bono Tema: malga, biodiversità, alpeggi Intervistati: • Michele Schgraffer, rappresentante dell’ASUC Quetta. • Giuseppina Foresti, 101 anni memoria storica. Tema: usi civici, rapporto giovani e territorio Tema: aneddoti della propria vita e storia locale • Mauro Mendini, appassionato fotografo naturalista. • Placido Corradi, proprietario di un’attività commerciale Tema: Val di Tovel e fotografia naturalistica, fauna e avi- in Valle di Daone. fauna Tema: arrivo dell’industria idroelettrica e vissuto perso- nale legato alla Valle di Daone. VAL DI SOLE - 5 ottobre 2020 Mediatore locale: • Marcello Liboni, responsabile della Biblioteca di Dimaro Referenti del progetto: - Folgarida •A lessandro de Bertolini – Fondazione Museo Storico Intervistati: del Trentino (0461/230482) • Anna Benedetti, referente Associazione “L’alveare” e •C hiara Scalfi – Parco Naturale Adamello Brenta gestrice del Mulino Museo dell’Ape di Croviana (MMa- (0465/806666) pe). 11 Adamello Brenta Parco
a cura della Redazione Il Brenta spiegato a mio figlio Intervista ad Alessandro de Bertolini “Il Brenta spiegato a mio figlio” è un progetto nato nell’estate del 2020 da un’idea di Alessandro de Bertolini con il Parco Naturale Adamello Brenta e con Montura Editing. Con Lo- renzo, il figlio di un anno e 10 mesi, Alessandro ha percorso il “giro del Brenta” (in buona parte sugli itinerari del “Dolo- miti Brenta Bike”) con la bicicletta e con lo zaino dormen- do in tenda e nei rifugi. Lo scopo dell’iniziativa era culturale: raccontare la montagna nei suoi profili storici e naturalistici attraverso i canali social del Parco e di Montura. Il viaggio è durato 11 giorni, gli ultimi due giorni Alessandro e Lorenzo sono stati raggiunti da mamma Silvia. “Sono davvero molto grato al Parco Naturale Adamello Brenta, a Cristiano Trotter, Ilaria Rigatti, Chiara Grassi e a tutto il suo staff per il gran- de lavoro che hanno svolto”, riassume Alessandro. “Il Brenta spiegato a mio figlio nasce da qui: volevo dire a mio Lorenzo che l’ambiente naturale che stiamo utilizzando, che usiamo e che abitiamo, lo abbiamo ricevuto e lo dovremo riconsegna- re, perché siamo tutti “di passaggio”, e quindi non possiamo depredarlo. Che non significa che dobbiamo musealizzare il territorio, o consideralo come qualcosa di immutabile. La montagna è uno “spazio di vita” e così deve essere vissuta e praticata. Il Parco Adamello Brenta ce lo insegna. Così come ce lo insegna la lunga storia delle attività agro-silvo-pastorali della tradizione alpina”. Adamello Brenta Parco 12
“Il Brenta spiegato a mio figlio” è un progetto nato nel periodo delle re- strizioni causate dal coronavirus. La fortuna di avere il Brenta sulla porta di casa ti ha permesso di visitare luo- ghi unici al mondo senza allontanarti troppo dal “campo base”. A qualche mese dal tuo ritorno, cosa pensi ti ab- bia lasciato questo viaggio? La sera, al tramonto, quando vedo il Brenta dalle finestre della mia stanza di Ruffrè, dove dormo, ogni notte, nel “lettone”, con Silvia e con Lorenzo… Ritorno là, ai miei ricordi e a quelle giornate d’estate. Questo mi ha lascia- to il viaggio: una parte di me che torna Camminavamo tutti e tre. Faceva fred- Verso il Peller. a farmi sorridere ogni sera. Una parte do. C’è una parte di lago su cui non bat- che prima non c’era. Credo che succe- te il sole per il tutto il mese di dicembre. da così con la felicità. Capisci di essere Il lago era un incredibile condensato di felice quando un sorriso arriva, tra un bellezza. Hai presente, quando ti man- sospiro, senza essersi annunciato e ti cano le parole per descrivere il bello prende di sorpresa. Il tempo passa in che ti circonda? Ho spesso l’impressio- fretta. Per esempio ora, che è dicem- ne che, di fronte alla Natura, la nostra bre, guardo il Brenta dal mio balcone e lingua si esprima a singhiozzi, per ten- il Sole si nasconde dietro la Val Nana e tativi, incerti, sospesi tra l’inadegua- il Monte Peller, un poco più a sinistra tezza e il passo falso. Possibile che la della Presanella, all’ora del tramonto. lingua italiana non trovi le parole giuste A Lorenzo dico che si infila il pigiama per descrivere questi stati di contem- per la notte, le nuvole; che si addor- plazione? Arrossirebbe anche lei per lo menta sotto le coperte, le montagne; e stupore, di fronte al lago di Tovel. Pro- che va a dormire con il Parco Naturale, babilmente sono io che non so usarla l’Adamello Brenta. Si dà il cambio con in tutte le sue sfumature. Comunque, la Luna. Lorenzo saluta la Luna. Gli ho mentre camminavamo, tutti e tre, Lo- spiegato che è sempre la stessa, anzi renzo guarda la mamma e dice: “Qui la medesima, che vedevamo sul Bren- papà Ale con bici”. Niente virgole, nien- ta, durante le nostre notti con la tenda. te verbi, niente sintassi. E però, chiaris- Lui pensava che ce ne fossero tante, simo. In luglio, il nostro viaggio si era tutte uguali. Pensava che, ogni volta, concluso proprio lì, di fronte alle acque fosse una Luna diversa. Adesso lo ha del lago di Tovel. La “frase” di Lorenzo imparato e ci siamo capiti anche sulla passa come un lampo senza un punto Luna. Il tempo passa in fretta, dicevo. capo. Resta appesa. Qualche secondo La memoria non ti basta mai. Va sem- di silenzio, tra me e Silvia, un filo di in- pre a finire che dimentichi i particolari, credulità e poi un sorriso... qualche cosa, perfino i colori e le sen- Nella tua visione, con questo viaggio sazioni più radicali, fino ai momenti più che, immaginiamo, sarà il primo di una importanti. Non c’è nulla che rimane serie di avventure con tuo figlio, quali sempre. Potessimo invertire questa valori speri di avergli trasmesso? tendenza! Se potessimo. Ecco, se fos- Non credo alla montagna e ai suoi valo- se possibile, deciderei cosa salvare. Tra ri come scuola di vita necessaria. Cre- quei pezzetti di memoria che durano do alla montagna e ai suoi valori come più a lungo, tengo stretta la parte di me scuola di vita possibile. Ce ne sono che torna a farmi sorridere ogni sera, molte altre. Il mare, per esempio. Ma quella che mi ha lasciato il viaggio sul non so nuotare. Per me, è stato “natu- Brenta nel ricordo con mio figlio. rale” cominciare dal Parco Naturale. Ti sembra che il piccolo Lorenzo ab- Cominciare con il Brenta. È veramente bia assimilato qualche insegnamen- difficile avere dei valori da trasmettere. to, pur essendo molto piccolo? Prima di Lorenzo, quando non avevo fi- Sì. I bambini ti sorprendono. Sono tor- gli, non credevo a una “missione” come nato al lago di Tovel, poche settimane questa: avere dei valori da insegnare. Nella pagina precedente fa, con Lorenzo e con mia moglie Silvia. Lo trovavo un compito presuntuoso con il lago di Tovel. 13 Adamello Brenta Parco
rezza e tranquillità, ma abbiamo perso la capacità di adattarci alle cose che cambiano. Tornare alla tenda e al sacco a pelo, anche se per pochi giorni, an- che se per gioco, significa questo. Per i popoli delle steppe, per i nomadi di un tempo, il paesaggio familiare era la volta celeste: una dimensione che sta al di sopra della proprietà privata, dei confini di stato, della geografia fisica e politica, delle lingue e della diversità di razze, delle religioni e della diversità tra culture. Una dimensione che ci ac- comuna e che ci rende tutti uguali, par- tecipi dello stesso destino. Al lago di Valagola. un principio di arroganza. Quali valori e Qual è stato il momento più intenso chi li stabilisce? Ora capisco che è un che hai vissuto con Lorenzo in questo comportamento necessario, malgrado viaggio? le nostre debolezze e i nostri errori, le Il ritorno. A un tratto capisci che nostre incoerenze e i nostri dubbi, le quell’esperienza sta per finire e che nostre paure e le nostre vanità. Mal- non vuoi tornare a casa. Vorresti conti- grado tutto, dobbiamo insegnare qual- nuare quella vita insieme a lui prolun- che valore. Come e quali? Cerchiamo gando all’infinito il viaggio con la tua di fare del nostro meglio. Credo alla famiglia. Perché ogni momento della montagna – facendo riferimento, in giornata, ogni singolo secondo, era questo contesto, sia agli ambienti na- vissuto in condivisione: il sogno che si turali sia ai paesaggi culturali – come avvera. E quando mi ricapita? Al prossi- a uno spazio di vita e come a uno spa- mo viaggio con Lorenzo. Sì, ma riuscirò zio dell’educazione. Qualche cosa di più ad aspettare così a lungo, settimane dell’istruzione. L’istruzione consiste o mesi? È stato quello il momento più nell’accumulo piramidale di informa- intenso. Quando condividi un viaggio zioni una dopo l’altra. L’educazione ha in tenda con qualcuno, il rapporto tra invece a che fare con i sentimenti. Que- di voi cambia per sempre. Vi unisce un sto, spero di avergli trasmesso. Poche filo, come un sentimento, un impulso o cose. Insieme alle radici di un antico un emozione. Nel ricordo, potrai sem- nomadismo. In fondo, proveniamo da pre tornare là, durante il viaggio, assie- là, tutti quanti. Un tempo, prima della me a lui. È un legame intimo, a doppio rivoluzione neolitica, eravamo noma- nodo. Non si può capire dal di fuori. Ho di. Con il passaggio al modello di vita avuto questo privilegio con pochissime Verso il rifugio Brentei. sedentaria abbiamo guadagnato sicu- persone. Con Roberto, un mio ami- co fraterno, che mi ha insegnato tutte queste cose, e con mia moglie, durante i nostri viaggi. Ora, anche con Lorenzo. A livello pratico invece come è andata con un bambino in età in cui è ancora molto dipendente dalla mamma? La mamma è una figura idealizzata. E non a torto. Quando un bambino è così piccolo, non potrai mai competere con la mamma. La mamma è la forza della Natura. Lei è sempre un passo avanti ed è sempre il punto di riferimento. Per Lorenzo e anche per me. Le ho chiesto il permesso: “Silvia, posso partire con Lorenzo per 10 giorni con la tenda e il sacco a pelo? Vedi… Vorrei andare lì, quelle montagne lì, che si vedono dal nostro balcone. È il Gruppo di Brenta sai. Vorrei farci tutto il giro, dormire in tenda, nei rifugi. Lorenzo lo porto nel Adamello Brenta Parco 14
carretto della bici, e poi sullo zaino, per le giornate in alta montagna. Prendo le sue macchinine, anche il trattore, quello verde. Tutto nel carretto. Pren- do i pannolini, i vestiti, quelli pesanti. Sì sì… Lo copro se fa freddo e dormirà con me nel sacco a pelo. Quello di piu- ma, anche se siamo nel mese di luglio. Faccio fotografie, ti chiamo e ti scrivo tutti i giorni. E poi, non sono lontano; guarda, quelle montagne lì, fuori dal- la finestra. Allunghi il braccio e vieni a prenderci con un mano”. Non avevamo bisogno soltanto del suo permesso, ma anche della sua approvazione: dove la differenza tra questi due termini è so- stanziale. Silvia è eccezionale. Era con- tenta, sapendo che non sarebbe stato facile: preoccupazioni, lontananza. Non aveva mai dormito senza Lorenzo. Mia moglie, la mamma di Lorenzo, è anche un medico. E questo, diciamo così, ag- giungeva un’ulteriore “massa critica” al “peso specifico” delle sue parole. Tu hai visto tanti luoghi lontani e bel- lissimi, secondo te perché il Brenta ha quest’aura leggendaria? In età classica e anche al tempo dei romani le montagne erano percepite come un accidente della Natura. In- primigenia, ma anche all’eredità spiri- Al Rifugio Tuckett. cutevano timore, erano una barriera e tuale di questa stagione culturale. La non interessavano. Non erano abitate, fortuna più grande, per noi trentini, è venivano aggirate. Non erano luoghi di di averle a un passo dalle nostre case. incontro, ma di chiusura. Da un punto Recupererai il progetto di attraversa- di vista etnografico, non erano porose re la Mongola e la Cina in bicicletta? e non favorivano gli scambi, ma erano Sì. Con Montura e con Montura Editing impermeabili e divisive. Poi, in epoca abbiamo riprogrammato il viaggio nel moderna, le cose cambiano. Una rin- 2021, dandone qualche anticipazione novata sensibilità connota lo sguardo a Trento, durante il TrentoFilmFestival dei primi turisti e dei primi alpinisti: 2020, con Roberto Bombarda, con l’al- sono le sensibilità del “sublime ro- pinista Fausto De Stefani e con l’antro- mantico” e del “pittoresco alpino”. Nel pologo David Bellatalla. L’idea è quella Gruppo di Brenta, i primi viaggiatori- di partire l’estate prossima dal villaggio alpinisti giungono nella seconda metà “Ger Camp” di Ulan Bator per arrivare dell’800. Erano, tra gli altri, i britan- alla “Rarahil Memorial School” di Kath- nici John Ball (1818-1889), Francis mandu: 8.000 km attraverso la Mongo- Fox Tuckett (1834-1913) e Douglas lia, la Cina, il Tibet e il Nepal, in solita- W. Freshfield (1845-1934), l’austriaco ria in bicicletta con la tenda e il sacco a Paul Grohmann (1838-1908) e il boe- pelo, per raccontare le storie e le cultu- mo Julius Payer (1841-1915). Volevano re dei popoli dell’Asia sulle antiche vie conquistare le vette. Ma volevano an- dei carovanieri. Un’avventura, un repor- che ammirarle. Ben oltre il semplice tage di viaggio, un percorso di solidarie- primato sportivo, questi alpinisti, scri- tà internazionale finalizzato alla pubbli- vendo libri di viaggio e pubblicando le cazione di un libro, alla produzione di un prime guide di montagna, si resero documentario e alla raccolta fondi per interpreti di un cambiamento scien- sostenere le attività della “Fondazione tifico e culturale. L’aurea leggendaria Need You – Onlus” (“Ger Camp” di Ulan che avvolge le Dolomiti di Brenta si Bator), in Mongolia, e della “Fondazione deve certamente al fascino di queste Senza Frontiere – Onlus (“Rarahil Me- montagne, di una bellezza barbara e morial School”), in Nepal. 15 Adamello Brenta Parco
Pillole di toponomastica di Sandro Osti Biblioteche della Paganella Nel numero precedente della rivista valle troviamo i toponimi Molveno, Ro- avevamo promesso di ritornare a oc- meno, Cavareno che gli studiosi riten- cuparci di toponomastica e lo facciamo gono risalire all’onomastica etrusca. concentrando il nostro interesse sulla Trattandosi di nomi risalenti anche a valle più popolosa ed estesa del nostro millenni precedenti, trovarne l’origine, territorio: la Val di Non. In questa cir- la formazione nonché il significato è costanza consideriamo nonesa la sua reso difficile dalla stratificazione delle parte meridionale che comprende la lingue dei popoli che si sono avvicen- Valle dello Sporeggio, la sella di Andalo dati. Oltre che un reperto archeologico fino a Molveno. Più che i limiti geogra- il toponimo è come un fossile e nelle Nella stampa sono fici, trattando di toponomastica, a se- sue sovrapposizioni vanno ricercati una ritratti il Castello di gnare il confine è la lingua parlata, in radice o un suffisso che ne indichino Belfort sullo sfondo e questo caso il dialetto noneso. l’origine. Castel Rovina in primo Possiamo considerare i toponimi, al- Un lavoro arduo, che presuppone la piano a destra. meno quelli storici, come dei veri e pro- conoscenza delle lingue antiche, diffi- Spor maggiore e Spor minore in antico erano pri reperti al pari di quelli archeologici. cili sono i significati da individuare con denominati E cosa possono raccontarci dei sempli- certezza tanto che spesso la “traduzio- collettivamente Sporo. ci nomi di luogo? Tanto! Per esempio, ne” di un toponimo non trova sempre d’accordo tutti i linguisti. Per i toponimi Sarnonico, in alta Val di Non e Sarnàcli, località di Andalo ad esempio vengono fornite diverse interpretazioni. Giulia Mastrelli Anzilotti e Carlo Battisti, tra i massimi studiosi di toponomastica, fanno risalire l’origine del nome a sara, “ghiaia” che si trova per estensione an- che nel termine svizzero sarn “alluvio- ne di fiume”. Ernesto Lorenzi, autore del Dizionario toponomastico trentino, suggerisce invece una variante inte- ressante interpretando sarnae come “clausurae”, che potrebbe significare un luogo poco frequentato oppure, nel caso dei Sarnàcli bosco chiuso alla stregua del bosco protetto o di un pra- to dato in “sort” ossia suddiviso fra le famiglie di un luogo e dato in usufrutto temporaneo, pur rimanendo di proprie- tà collettiva. che in valle sono rimaste tracce lingui- La toponomastica a indirizzo storico stiche risalenti al tempo dei Reti, popo- studia i toponimi per fornire, tra le al- lo in cui si mescolarono diverse culture tre cose, una spiegazione che permet- come l’etrusca, la celtica, l’illirica. Di- ta di ricostruire la storia delle comunità versi studiosi affermano che è nella lin- avvicendatesi in una data località. Il di- gua etrusca che va cercata l’origine di stretto di Sporo, nella bassa Val di Non toponimi quali Mechel, una frazione di anticamente indicava entrambi i villaggi Cles, per la sua assonanza con l’etru- di Spormaggiore e Sporminore che si sco methel, “popolo”. Dovrebbe esse- affacciano sui lati opposti del torrente re certa l’origine prelatina del suffisso Sporeggio. Come molti villaggi montani -eno, piuttosto diffuso in Trentino e in la loro origine risale al medio evo. Tutta- Adamello Brenta Parco 16
via diversi linguisti sono concordi nell’in- dividuare nel prediale gentilizio romano “Spurius” l’origine del toponimo Sporo. Con prediale, secondo Wikipedia, si in- tende un toponimo derivante dal nome di un possidente terriero, solitamente di epoca romana. Ciò potrebbe significare, ma il dubitativo è d’obbligo, che i due vil- laggi siano sì di origine medievale, ma sorti sopra un precedente insediamento romano che li comprendeva entrambi. Qualche linguista più frettoloso aveva inizialmente fatto risalire l’origine del toponimo alla scritta S.P.Q.R. (Senatus PopulusQue Romanus) incisa sulle in- segne e le monete di Roma. Pietro Mi- cheli, studioso di storia locale, riportava la spiegazione annoverandola “fra le dalo, i nomi Priori e Convent sembrano Lago di Andalo, foto fantasie dei romanzieri”. dimostrare che in quella località, posta risalente agli anni ’50. Anche ad Andalo esiste un toponimo, nella parte settentrionale del lago di Priori o Convent che, sebbene sia chia- Andalo, fosse edificato nel secolo XIII ro nella sua origine, divide gli studiosi un ospizio degli Agostiniani di S. Maria per quanto concerne il significato stori- Coronata, retto da un priore, passato co da attribuire alla località stessa. Se- poi in proprietà dell’Ordine dei Cava- condo don Carlo Roner, che ha scritto, L’area di Sarnacli oggi. lieri teutonici. Scrive in proposito “… il Il toponimo Sarnacli alla fine del’800 la prima storia di An- sito dell’ospizio sarebbe determinato indica un bosco chiuso. 17 Adamello Brenta Parco
Castello di Mechel. dal nome serbatoci da qualche vecchio, facendo degli scavi appropriati in zona si cioè al Convent, dato a un tal punto del potrebbe stabilire l’effettiva presenza di prato ai Priori…”. un qualsivoglia edificio. Altri storici, come Desiderio Reich, dis- Questa breve digressione tratta solo al- sentono dal Roner sostenendo che i due cuni tra le migliaia e migliaia di toponimi toponimi non implicano necessaria- della valle. Bastano però per farci capire mente la presenza di un ospizio o di un la complessità della materia, l’incertez- convento, ma che essi derivano dall’es- za, i dubbi che rimangono nell’attribui- sere stati terreni di proprietà degli ordini re a un toponimo un’origine piuttosto che avevano sede a Trento e a Bolzano. che un’altra. Ma, al contempo, capiamo Scrive infatti nel suo libro pubblicato nel l’importanza di salvaguardare questo 1901 I castelli di Sporo e Belforte che patrimonio che crea un continuum con il “…nessuna notizia od accenno ce lo con- passato, la nostra storia, le lingue di tutti ferma, per cui crediamo che quei luoghi i popoli che sono stati qui prima di noi. portino il nome di Convent o di Priori Per chi volesse ricercare toponimi o non per altro che perché appartene- approfondire la materia consigliamo vano al convento ed ospizio di S. Maria di visitare il dizionario toponomastico Coronata, passati poi nel 1282 all’Ordine trentino che si può consultare nel sito teutonico di Bolzano.” Antonio Zieger in- di Trentino Cultura a questa pagina: terviene per ultimo nella disputa e, nel- https://www.cultura.trentino.it/portal/ Mechel, frazione la sua storia di Andalo, a proposito della server.pt/community/dizionario_topo- di Cles, oggi. questione chiosa, saggiamente, che solo nomastico_trentino Adamello Brenta Parco 18
Opere pubbliche e manutenzione del territorio Il Covid-19 non ha interrotto la stagione di Chiara Grassi dei lavori pubblici del Parco La parentesi di calma concessa quest’e- gio, come da prescrizione provinciale, Opere realizzate all’area state dalla pandemia ha permesso al per delimitare bene il bosco e ma- didattico-faunistica di Giustino (foto di Parco Naturale Adamello Brenta di at- scherare al meglio le auto. Federico Cereghini). tuare tutta la programmazione di opere “Tra le varie opere – spiega Massimo pubbliche e manutenzione del territorio Corradi, direttore dell’Ufficio tecnico prevista dall’Ufficio tecnico ambientale. ambientale del Parco - è stato recupe- Già a fine aprile le assunzioni dei tren- rato anche un vecchio canale di scolo ta operai stagionali sono state garanti- delle Regole di Spinale e Manez, per te e le squadre hanno lavorato in diret- convogliare le acque piovane dal par- ta amministrazione fino all’autunno. cheggio in direzione Cascate di Mez- zo. Questa operazione è risultata utile OPERE soprattutto nelle giornate di maltem- Si sono quindi conclusi i lavori di fi- po intenso, evitando lo straripamento nitura e sistemazione del parcheggio delle acque e il conseguente danneg- di Vallesinella con la messa a dimora giamento alle infrastrutture sentieri- delle piante lungo i bordi del parcheg- stiche e stradali.”. 19 Adamello Brenta Parco
Si sono conclusi i lavori di ampliamento e ammodernamento dei servizi igieni- ci a Tovel, presenti nel parcheggio di fondovalle, nell’ambito del protocollo di valorizzazione della Val di Tovel siglato con il Comune di Ville d’Anaunia e con la Provincia autonoma di Trento. Sono stati realizzati i lavori di appronta- mento dell’area didattico faunistica di oltre 6 ettari, presso le ex cave Armani e Maffei su delega del comune di Giustino. L’opera comprende, oltre alle strutture di accoglienza dei visitatori (terrazza pa- noramica, servizi igienici, ecc.), un’area destinata a fattoria didattica con relativa stalla, ed un’area per accogliere fauna selvatica proveniente da altre strutture e quindi già in cattività. Nuovo punto info e biglietteria in Val Algone. Il Parco ha poi appaltato i lavori di ri- qualificazione del parcheggio in lo- calità Checot in Val d’Algone, vicino all’Albergo Brenta, comprendenti, tra le altre cose, lo spostamento della strada comunale sul retro della chiesetta e la costruzione di una casetta in muratura con annesso servizio igienico per il per- sonale, con funzioni di base logistica per la gestione della mobilità in valle, in sostituzione di una piccola struttura prefabbricata in legno ormai vetusta. I lavori sono a buon punto ma la conclu- sione è prevista dopo la pausa inverna- le, con le necessarie finiture. Altro lavoro importante in via di conclu- sione è lo spostamento e la riqualifi- cazione degli allestimenti della Casa del Parco “Fauna” da “Villa de Biasi” a Daone presso un altro edificio comu- Sopra i nuovi servizi igienici in Val di Tovel. nale in località Pracul in Val di Daone. L’opera è finanziata sul Piano di Svi- Sotto il pascolo ripristinato di Malga Vallesinella Bassa e il canale di scolo in luppo Rurale 2014-2020 della Provincia direzione Cascate di Mezzo (foto di Massimo Corradi). Adamello Brenta Parco 20
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