Unione della Romagna Faentina - lunedì, 03 febbraio 2020 - Unione Romagna Faentina
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Unione della Romagna Faentina lunedì, 03 febbraio 2020 Prime Pagine 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna 4 Prima pagina del 03/02/2020 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) 5 Prima pagina del 03/02/2020 03/02/2020 Il Sole 24 Ore 6 Prima pagina del 03/02/2020 03/02/2020 Italia Oggi Sette 7 Prima pagina del 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 18 8 Imprenditrice di Riolo vince il premio di migliore allevatrice 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 35 9 Laura Cenni è l' allevatrice migliore d' Italia 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 10 Riolo Terme 1 Trebbo 79 1 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 48 11 Cotignola 0 Solarolo 0 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 12 Sparta Castelbolognese 0 Sampierana 0 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 50 13 Faenza 2 Vis Novafeltria 1 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 51 14 Fontanelice 1 Virtus Faenza 2 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 57 15 Faenza, così fragile 03/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 79 16 «Bere il caffé deve essere un' esperienza» Mokador punta sull' export e sull' Academy Corriere di Romagna (ed. Ravenna) 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 49 18 Bando per assegnare dei contributi a sostegno all' affitto 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 49 19 Pronto soccorso emotivo: corso in partenza 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 49 20 Sostegno alle donne operate di tumore 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 21 Il Solarolo resiste agli assalti del Cotignola 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 26 22 Riolo Terme ripreso dal Trebbo
03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27 23 Sparta e Sampierana senza acuti 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 27 24 Cisterni ribalta il Novafeltria e Faenza sorride 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 30 25 Ossani bis e la Virtus Faenza esulta 03/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 37 26 La Rekico molla nell' ultimo quarto: la vittoria è di Ancona Pubblica Amministrazione ed Enti Locali 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Gian Lorenzo Saporito 27 La rivalsa sugli enti locali genera forti rischi di dissesto 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 6 Valentina MaglioneGuglielmo Saporito 29 Sull' esproprio il Comune batte lo Stato 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 13 Luigi Lovecchio 31 Atti esecutivi unici con recupero Ora i Comuni vanno all' incasso 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 13 Pasquale Mirto 33 Sulle rate vanno aggiornati i regolamenti locali 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 16 G. Deb. 35 I termini sono differibili, non per la quota dello Stato 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Luigi Lovecchio 36 Il beneficio previsto non dipende mai dalla dichiarazione 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 16 Giuseppe Debenedetto 38 Imu, pensionati Aire senza sconto Più agevolati anziani e disabili 03/02/2020 Il Sole 24 Ore Pagina 16 L.Lo. 40 Riscossione: la riforma non vale per le Regioni 03/02/2020 Italia Oggi Sette Pagina 12 PAGINA A CURA DI SERGIO TROVATO 42 Aree edificabili, valori mutevoli 03/02/2020 Italia Oggi Sette Pagina 14 44 I limiti nella giurisprudenza 03/02/2020 Italia Oggi Sette Pagina 16 PAGINA A CURA DI VINCENZO DRAGANI 46 Mud, istruzioni via internet 03/02/2020 Italia Oggi Sette Pagina 20 PAGINE A CURA DI GIOVANNI VALCARENGHI E RAFFAELE PELLINO 48 Rivalutazioni, il nuovo capitolo concede maggiore convenienza 03/02/2020 Italia Oggi Sette Pagina 24 50 Il valore di un' area edificabile è base Imu
[ § 1 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) - Interna Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 4 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Italia Oggi Sette Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 3 6 3 2 4 5 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 18 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Ravenna Imprenditrice di Riolo vince il premio di migliore allevatrice Laura Cenni (nella foto) di Riolo Terme (Ravenna) è la migliore allevatrice d' Italia. Il riconoscimento è arrivato alla fiera agricola di Verona. L' imprenditrice zootecnica, consocietaria dell' azienza Cenni Società agricola, aveva partecipato alla fiera con un suo toro da riproduzione, Dodo. Ha ricevuto il premio 'Allevatore dell' anno 2019' nella categoria bovini da carne che viene assegnato da Fieragricola Verona e dalla rivista l' Informatore Zootecnico. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 3 6 3 2 4 6 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 35 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Laura Cenni è l' allevatrice migliore d' Italia Il premio è stato consegnato all' imprenditrice di Riolo Terme venerdì scorso durante Fieragricola a Verona Laura Cenni è la migliore allevatrice d' Italia. Il riconoscimento è arrivato nei giorni scorsi durante la fiera agricola di Verona. L' imprenditrice zootecnica di Riolo Terme, consocietaria assieme al babbo Giacomo e al fratello Luigi dell' azienza Cenni Società Agricola, già famosa per essere stata la proprietaria di Varenne, toro da monta che per anni è stato campione di razza romagnola, aveva partecipato alla fiera con il suo nuovo toro da riproduzione, Dodo, e con tre esemplari di razza romagnola: Fucsia, Giselle e Isadora. Laura Cenni, responsabile provinciale di Coldiretti Donne Impresa, si è aggiudicata il titolo di 'Allevatore dell' anno 2019' nella categoria 'bovini da carne' che viene assegnato dall' organizzazione di Fieragricola Verona e dalla rivista l' Informatore Zootecnico a quelle 'storie aziendali' che si rivelano esempi virtuosi anche per altri allevatori. Il premio è stato consegnato il 31 gennaio alla presenza del presidente dell' associazione italiana allevatori, Roberto Nocentini, del presidente dell' associazione allevatori dell' Emilia Romagna Maurizio Garlappi e del responsabile nazionale zootecnia di Coldiretti, Giorgio Apostoli, è un tributo alla passione, innovazione e professionalità che l' allevatore mette nel proprio lavoro quotidiano. Laura Cenni gestisce insieme alle figlie Angelica e Fabiana, che hanno voluto seguire dopo gli studi le orme del nonno e della mamma, l' allevamento a ciclo chiuso avviato più di quarant' anni fa dal padre, oggi vero e proprio presidio a tutela dell' Igp 'Razza Romagnola' con i suoi 105 capi e i 100 ettari aziendali, 40 dei quali destinati a pascolo. L' allevatrice è stata premiata, così si legge nella motivazione del riconoscimento, «per la grande attenzione alla sostenibilità economica, sociale e ambientale e per l' alto livello che l' azienda riserva al benessere degli animali allevati». «Il riconoscimento che è stato assegnato alla nostra azienda è un premio anche per la tutela e la salvaguardia di una delle più antiche razze di bovini, la romagnola, una volta usato sia per lavoro che per la carne e oggi presente in Italia in soli 12mila capi. Il nostro allevamento poi rispetta assolutamente l' andamento della natura, con i nostri capi che sono per sei mesi al pascolo in collina e noi coltiviamo direttamente e in maniera biologica i mangimi». Antonio Veca © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 3 6 3 2 4 1 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Riolo Terme 1 Trebbo 79 1 RIOLO TERME: Bombardini, Minardi, Visani (28' st Caroli), Gallinucci, Giagnorio, Barlotti, Castellari, Mouharrar, Fanti, Sartoni (32' st Sabato), Bali. All.: Geraci. TREBBO 79: Bertocchi, De Filippo, Donvito, Benuzzi, Zanzani, Po, Macchiaroli, Mezgour (24' st Koulibaly), Maccagnani (45' st Fabbri), Bevilacqua (37' st Ravaglia), Tandurella (40' st Graziosi). All.: Ansaloni. Arbitro: Al Mohammadi di Cesena. Reti: 40' pt rig. Bali, 20' st Maccagnani. Primo tempo dominato dai padroni di casa. Dopo un paio di occasioni non sfruttate dai ragazzi di mister Geraci arriva il vantaggio al 40'. Bali trasforma un calcio di rigore. Due minuti dopo incredibile occasione per i locali sempre con Bali che colpisce la traversa a portiere battuto. Nella ripresa al 20' Maccagnani firma il pareggio. Poi è Bombardini a salvare il Riolo Terme dalla sconfitta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 3 6 3 2 4 0 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 48 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Cotignola 0 Solarolo 0 COTIGNOLA: Bagnolini, Merli, Palladino, Serra, Melandri, Leonardi, Lombardi, Paganelli, Bazhdari, Dall' Agata, Tamburini (43' st Rambelli). All.: Folli. SOLAROLO: Cottignoli, A. Mengozzi, Franceschini, Ricci, Montanari, Ravaglia, Cangini, Camorani, Baldi (16' st Pichetti), Bevoni (45' pt Dosi), Pezzi (25' st E. Mengozzi). All.: Renzi. Arbitro: Rafaiani di Bologna. Note: ammoniti: Palladino (C), Paganelli (C), Franceschini (S), Ravaglia (S), Baldi (S), Pezzi (S). Espulso: Cottignoli (S) al 44' pt. Finisce a reti inviolate tra Cotignola e Solarolo. Nel primo tempo i padroni di casa si vedono annullare una rete per fuorigioco. Gli ospiti ci provano da calcio da fermo, ma la retroguardia locale è sempre attenta e respinge al mittente gli attacchi. Nella ripresa di tiri in porta non se ne vedono, il risultato non varia, 0-0 e bottino equamente diviso. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 3 6 3 2 4 7 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Sparta Castelbolognese 0 Sampierana 0 SPARTA CASTELBOLOGNESE: Bentivoglio, Scaglione, Vergani, Pirozzi, Bonetti, Piticchi, Menicucci, Mordini, Conti (35' st G. Dall' Oppio), Mainetti, A. Dall' Oppio (25' st Placci). All.: Mosconi. SAMPIERANA: Zollo, Salvi, Giovannetti, Canali, Bottura, Quaranta, Berni, Petrini, Savelli, Pippi, Lanzi. All.: Madonia. Arbitro: Cucereanu di Finale Emilia. Note: ammoniti: Mordini (Sp), Conti (Sp), Savelli (Sa). Al 13' combinano Mordini e Mainenti, alto. Al 20' Petrini serve Lanzi che calcia, ma Bentivoglio blocca. Al 36', sugli sviluppi di un angolo, Pirozzi colpisce il palo. Al 25' Pippi serve Lanzi, l' attaccante conclude ma Bentivoglio è attento. Al 30' Zollo para un insidioso colpo di testa di Conti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 3 6 3 2 4 2 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Faenza 2 Vis Novafeltria 1 FAENZA: Tassinari, F. Lanzoni, Albonetti, Gabrielli, Conti, Manaresi, Bertoni, Missiroli, Pioppo (27' st Montemaggi), G. Lanzoni (27' st Chiarini), Cisterni. All.: Moregola. VIS NOVAFELTRIA: Romani, Ceccaroni, Gori, Rinaldi, Bravaccini, Taioli, Mezgour, Piva, Luzzi, Barducci (40' st Crociani), Sartini. All.: Fabiani. Arbitro: Aamoum di Ravenna. Reti: 7' pt rig. Mezgour (V), 8' pt Cisterni (F), 44' st Cisterni (F). Note: ammoniti: Mezgour (V), Piva (V). Passano 7' e il risultato si sblocca, grazie al rigore di Mezgour. Passa solo 1' e Cisterni pareggia. Dopo 20' del secondo tempo Mezgour colpisce la traversa. All' 89', sugli sviluppi di una mischia, è ancora Cisterni ad andare in gol e a regalare i 3 punti ai suoi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 3 6 3 2 4 4 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 51 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Fontanelice 1 Virtus Faenza 2 FONTANELICE: Pandolfi, Paganini, Zannerini, Lanzoni, Cavina, Morsiani, Dosi (15' st Ferrini), Ballacci, Minoccheri, L. Gatti, M. Gatti. A disp.: Gaddoni, Alberoni, Mangiaferri, Lelli, Casolini, Napolitano. All.: Agoglia. VIRTUS FAENZA: Cimatti, Tassinari, Visani, Cattani, Bernabei, Lama, Ossani, Emiliani (15' st Tacchi), Gamberi, Bardi, Lucatini (35' st Merendi). A disp.: Zanchini, Meta, Venturi, Timoncini, Naldi, Costa, Paganelli. All.: Valente. Arbitro: Cavalazzi di Lugo. Reti: 25' pt Ballacci (F), 40' pt rig. Ossani (V), 35' st Ossani (V). Note: ammoniti Pandolfi (F), Lanzoni (F), Dosi (F). Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 3 6 3 2 4 3 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 57 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Basket serie B Faenza, così fragile Mosconi Ancona 80 Rekico Faenza 72 MOSCONI ANCONA: Demarchi ne, Centanni 22, Ferri 3, Quaglia 13, Monina ne, Timperi 13, Ianelli, Baldoni 6, Gueye 8, Rinaldi 15. All.: Rajola REKICO FAENZA: Anumba 2, Rubbini 8, Oboe 10, Zampa, Calabrese ne, Tiberti, Bruni 14, Klyuchnyk 8, Sgobba 16, Petrucci 8. All.: Friso Arbitri: Quadrelli - Fusari Note. Parziali: 29-18; 44-40; 62-59. Tiri da 2: AN: 19/41, FA: 15/30; Tiri da 3: AN: 12/26, FA;: 9/18 Tiri liberi: AN: 6/8, FA: 15/18. Uscito per falli: Gueye Ancona Niente prova di maturità superata per la Rekico. La partita che poteva rappresentare la svolta della stagione e il lancio verso i playoff, viene interpretata con il solito 'atteggiamento da trasferta', ovvero senza la giusta mentalità. E pensare che sarebbe bastato poco per superare Ancona (sempre avanti e comunque meritatasi la vittoria). Il primo problema è l' approccio al match: Ancona sfoggia i suoi frombolieri Centanni e Gueye e vola sul 20- 4. Questa volta però Faenza ha una pronta reazione e ricuce il gap fino al 24-18, vedendosi poi sfuggire di nuovo gli avversari per colpa delle troppe palle perse e della difesa poco attenta. Un copione che va in scena per tutta la gara. Ancona continua a comandare, ma alla fine del secondo quarto arriva ancora la reazione dei faentini che con cinque punti consecutivi di capitan Bruni si avvicinano fino al -1 (37-38). Anche questa volta la Rekico non riesce a dare la spallata decisiva e ad approfittare del momento di calo di Ancona. Banali palle perse galvanizzano i padroni di casa, bravi con le triple di Rinaldi e con Timperi a ritornare sopra di dieci lunghezze (52-42). Difendendo e restando semplicemente attenta, la Rekico riapre per l' ennesima volta la contesa: con due liberi di Rubbini chiude il terzo quarto sotto 59-62. Il tempo sembra volgere al bello, ma ancora una volta arriva il black out. Ancona riacquista punti e fiducia portandosi addirittura sul 76-61, chiudendo così i giochi. Luca Del Favero. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 3 6 3 2 3 9 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 79 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) «Bere il caffé deve essere un' esperienza» Mokador punta sull' export e sull' Academy «Tempi nuovi, non basta più fare un buon espresso» L' azienda è cresciuta del 5%, fari puntati su Est Europa, Francia, Germania e Gran Bretagna di Roberta Bezzi FAENZA (Ravenna) Con una crescita del 5 per cento, la storica azienda faentina Mokador si è lasciata alle spalle nel migliore dei modi il 2019, aprendosi a nuove interessanti sfide sia sul mercato nazionale che per quanto riguarda l' export. A bere la prima tazzina di caffè Mokador nel 1967, dopo innumerevoli viaggi alla scoperta delle migliori piantagioni, è stato Domenico Castellari, imprenditore illuminato e con una visione ben precisa. In oltre cinquant' anni, privilegiando una politica di qualità, l' azienda è diventata un' importante realtà nel mondo del caffè da bar e del monoporzionato, in cialda e in capsula. «Anche nei momenti più neri - racconta l' attuale presidente di Mokador, Matteo Castellari -, il settore alimentare ha tenuto molto bene e, nello specifico, quello del caffè non ne ha risentito. Questo ci ha consentito di crescere gradualmente ma con costanza. D' altra parte, non essendo presenti online o nella grande distribuzione non conosciamo 'volatilità'». Mokador è presente con Horeca in hotel, ristoranti e catering e lavora efficacemente a livello regionale con una trentina di agenti monomandatari che coprono anche Marche e Abruzzo. Sul piano nazionale, c' è poi il canale vending con capsule e cialde appoggiandosi a concessionari e distributori. Il mercato estero, in aumento di quasi il 10 per cento, è affidato infine a un referente e a vari venditori. «Visto che il mercato italiano è un po' saturo - specifica Castellari -, stiamo molto puntando sull' export, con la partecipazione a fiere ed eventi. Siamo presenti soprattutto nell' Est Europa, dove abbiamo importanti quote di mercato, ma anche in Germania, Francia e Gran Bretagna». Dato che le dinamiche delle richieste stanno cambiando in fretta, Mokador sta ampliando le proprie strategie. Durante l' ultima edizione del Sigep di Rimini, vetrina del settore dolciario artigianale, l' azienda romagnola - oltre a dare il giusto risalto ai propri marchi Mokador, Sacao e Caffè Gualtieri - ha presentato la nuova 'Experience Academy' che mira a trasferire, grazie a un' esperienza nel settore maturata in oltre cinquant' anni, competenze in grado di soddisfare i professionisti più esigenti. Per accogliere al meglio i partecipanti, operatori o aspiranti tali, è stata ricavata un' aula di oltre 200 metri quadrati in azienda. «Oggi come oggi bisogna sempre essere un passo avanti - afferma Castellari -. Ciò che più ci distingue dai competitori, infatti, non è la vendita del caffè che un po' tutti possono fare, ma la capacità di intercettare e soddisfare le nuove esigenze della clientela. Sono finiti i tempi in cui avere un bar significa solo fare un caffè o un cappuccino. Ora la sfida è offrire servizi innovativi per far vivere ai clienti un consumo 'esperienziale' durante tutto l' arco della giornata, in un contesto Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 3 6 3 2 3 9 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) coinvolgente. Ecco quindi che, oltre a saper fare un buon espresso e tutti i vari prodotti di tendenza della caffetteria, è importante conoscere le basi dell' arte della ristorazione veloce gourmet e della parte 'mixology' per sfiziosi aperitivi». Il barista del terzo millennio deve essere versatile e sempre più consapevole che, per restare sul mercato, il suo locale non può sostenersi solo sulla caffetteria. Una risposta viene, dunque, dalla Mokador Academy dove tutti i professionisti possono allenare talento e passione per fare funzionare al meglio un settore fondamentale. Oltre alla formazione, Mokador ha sempre fatto della qualità il filo conduttore della propria attività, con costanti controlli di filiera e percorsi di sostenibilità già ben avviati. I moderni stabilimenti su un' area di circa 5 mila metri quadrati dispongono di pannelli fotovoltaici sui tetti, un accorgimento che consente di autoprodurre il 25 per cento dell' energia usata. Il restante 75 per cento proviene poi da fonti rinnovabili, il che ha consentito di ricevere l' attestato 'Energia Verde 100% Certificata' lo scorso settembre. L' attenzione per l' ambiente è evidente anche nella scelta di avviare, da circa un anno, la produzione di cialde in carta filtro, 100 per cento compostabili. L' azienda ha inoltre allacciato, in questi anni, numerose partnership fra cui quella prestigiosa con il team Yahama Moto Gp per cui ha corso il campione Valentino Rossi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 3 6 3 2 4 8 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 49 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Bando per assegnare dei contributi a sostegno all' affitto Opportunità per i residenti nell'Unione Faentina Domande da presentare entro il 28 febbraio FAENZA L' Unione della Romagna Faentina ha pubblicato in questi giorni un bando per l' assegnazione dei contributi a sostegno all' affitto, derivanti dall' apposito fondo regionale. Possono accedere ai contributi tutti i residenti in un comune del distretto socio -sanitario di Faenza - Unione della Romagna Faentina - Faenza, Castel Bolognese, Brisighella, Casola Valsenio, Solarolo, Rio lo Terme - che risultino titolari di un contratto di locazione ad uso abitativo regolarmente registrato (con esclusione delle categorie catastali A/1, A/8, A/9) o assegnatari di un alloggio comunale. Altro requisito indispensabile è l' attestazione di un Isee del nucleo famigliare compreso tra un valore minimo di 3.000 euro e un valore massimo di 17.154 euro. Il contributo erogato sarà pari ad una somma fissa corrispondente a tre mensilità d' affitto fino ad un massimo di 2.100 euro e assegnato sulla base della graduatoria, fino ad esaurimento dei fondi disponibili. Le domande, complete in ogni loro parte, dovranno essere presentate entro il prossimo 28 febbraio 2020 con consegna diretta agli Uffici Casa dei Comuni dell' Unione della Romagna Faentina da parte del richiedente, oppure tramite invio per posta raccomandata rr, fax o per via telematica all' indirizzo di pec: pec@cert.romagnafaentina.it. Il bando, la modulistica e gli orari degli Uffici Casa sono consultabili e scaricabili dai siti web dell' Unione della Romagna Faentina e del Comune di Faenza. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 3 6 3 2 5 3 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 49 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Pronto soccorso emotivo: corso in partenza FAENZA Al centro sociale Borgo da venerdì 7 febbraio alle ore 16 partirà il nuovo corso di "Pronto soccorso emotivo, i dodici gradini della consapevolezza, per la tua salute e quella degli altri". Il corso sarà tenuto dal dott. Mirco Bonoli (omeopsicologo e operatore di bioginnastica). L' iniziativa si svolgerà il giovedì alle ore 20,30 o il venerdì alle ore 16. Saranno cinque incontri a cadenza quindicinale. Per ulteriori chiarimenti, rivolgersi al centro sociale Borgo: tel. 0546 32558, cell. 335 5715099. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 3 6 3 2 5 5 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 49 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) FAENZA Sostegno alle donne operate di tumore L' associazione "Fiori d' acciaio" riprenderà il servizio di sportello per fornire informazioni delle attività in programma nel 2020e sostegno alle donne operate di tumore al seno. Gli incontri si terranno ogni primo lunedì del mese ore 10-12 e ogni terzo giovedì del mese ore 18-20 a partire da oggi e fino a maggio presso la sede in viale Vittorio Veneto 119. In questi incontri sarà possibile effettuare il tesseramento o rinnovo 2020. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 3 6 3 2 5 0 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) PROMOZIONE GIRONE C Il Solarolo resiste agli assalti del Cotignola La squadra di Folli non sfrutta un tempo di superiorità numerica COTIGNOLA: Bagnolini, Merli, Palladino, Serra, Melandri, Leonardi, Lombardi, Paganelli, Bazdhari, Dall' Agata, Tamburini (43' st Rambelli). A disp.: Masetti, Camorani, Ponseggi, Medici, Di Pinto, Bolognesi, Saabane, Magari. All.: Folli. SOLAROLO: Cottignoli, E. Mengozzi, Franceschini, Ricci, Montanari, Ravaglia, Cangini, Camorani, Baldi (16' st Pichetti), Bevoni (45' pt Dosi), Pezzi (25' st A. Mengozzi). A disp.: Marzocchi, Ferniani, Sartoni, Giannantonio, Castellari, Fabini. All.: Renzi. ARBITRO: Rafaini di Bologna. AMMONITI: Palladino, Paganelli, Baldi, Ravaglia, Pezzi, Franceschini, Pichetti. ESPULSO: 44' pt Cottignoli. FRUGES Niente reti nel derby ravennate tra Cotignola e Solarolo al termine di un match dalle poche e mozioni, per un risultato che fa più felici gli ospiti, che compiono un passetto in avanti in ottica salvezza. La squadra di Folli non riesce ad approfittare di una superiorità numerica durata per tutto il secondo tempo, in virtù dell' espulsione poco prima dell' intervallo del portiere Cottignoli, reo di un fallo fuori area ai danni del lanciato Bazdhari. Nella ripresa i padroni di casa spingono con maggiore convinzione e al 3'Bazhdari non centra lo specchio da posizione favorevole. La pressione continua per tutto il resto della gara, ma è troppo confusa e quindi i ragazzi di Renzi fanno buona guardia alla propria area fino allo scadere. Il Cotignola tornerà in campo mercoledì per il recupero del match in trasferta contro i bolognesi del Trebbo 1979. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 3 6 3 2 5 4 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 26 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Riolo Terme ripreso dal Trebbo RIOLO TERME: Bombardini, Minardi, Visani (28' st Caroli), Gallinucci, Giagnorio, Barlotti, Castellari, Mouharrar, Fanti (32' st Sabato), Sartoni Marchi (20' st Maranini), Bali. All.: Geraci. TREBBO 1979: Bertocchi, De Filippo, Donvito, Benuzzi, Zanzani, Po, Macchiaroli, Mezgour (24' st Coulibaly), Maccagni (45' st Fabbri), Bavilacqua (37' st Ravaglia), Tandurella (40' st Graziosi). All.: Ansaloni. ARBITRO: Al Mohammadi di Cesena. RETI: 40' pt Bali (rig.), 20' st Maccagni. AMMONITI: Castellari, Minardi, Macchiaroli, Zanzani, Benuzzi, Bevilacqua. RIOLO TERME Un match equilibrato termina con un giusto pareggio del Rio lo Terme in casa con i bolognesi del Trebbo 1979. Le due squadre in pratica si spartiscono le frazioni, con il primo tempo che viene controllato in gran parte dai padroni di casa, che dopo aver sfiorato più volte il vantaggio realizzano l' 1-0 al 40' grazie al rigore trasformato da Bali. Un paio di minuti dopo l' attaccante colpisce una clamorosa traversa, che nega il raddoppio alla formazione di Geraci. La ripresa è invece ad appannaggio del Trebbo 1979, che aggredisce il Riolo Terme fin dall' inizio, trovando al 20'il pareggio che porta la firma di Maccagni e il risultato non cambia più. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 3 6 3 2 5 6 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Sparta e Sampierana senza acuti CASTEL BOLOGNESE Brutta partita sul piano del gioco tra Sparta e Sampierana. Al26'su angolo battuto da R. Mainetti, la palla arriva sul secondo palo e Pirozzi scheggia la base del palo di piede. Nella ripresa, Pippi per Savelli in profondità ma Bentivoglio in uscita sventa il pericolo. Al 30' Conti di testa e Zollo si supera mettendo in angolo. SPARTA: Bentivoglio, Scaglione, Vergani, Pirozzi, Bonetti, Piticchi, Menicucci, Mordini, Conti (35' st G. Dall' Oppio), M. Mainetti, A. Dall' Oppio (15' st Placci). A disp.: Landi, Sinani, R. Mainetti, Nonni, Dardi, Grementieri, Della Malva. All. : Mosconi. SAMPIERANA: Zollo, Salvi, Giovannetti, Canali, Bottura, Quaranta, Berni, Petrini, Savelli (30' st Bravaccini), Pippi, Lanzi. A disp.: Margheritini, Iavarone, Farfaneti, Venturi, Bini, Diversi, Simoncini. All. : Madonia. ARBITRO: Cucereanu di Cesena. AMMONITI: Mordini, Conti, Savelli. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 3 6 3 2 4 9 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 27 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Cisterni ribalta il Novafeltria e Faenza sorride FAENZA: Tassinari, F. Lanzoni, N. Albonetti, Gabrielli, Conti, Manaresi, Bertoni, Missiroli, Pioppo (28' st Chiarini), G. Lanzoni (28' st Montemaggi), Cisterni. All. Moregola. VIS NOVAFELTRIA: Romani, Ceccaroni, P. Gori, Rinaldi, Bravaccini, Taioli, Mezgour, Piva, Luzzi, Barducci (43' st A. Crociani), Sartini. All. Fabiani. ARBITRO: Cacchi di Cesena. RETI: 10' pt Mezgour (rig.), 11' pt e 45' st Cisterni AMMONITI: Mezgour, Bravaccini. FAENZA La spunta nel finale il Faenza che supera 2-1 il mai domo Vis Novafeltria. Al 10' su uno spiovente in area biancoazzurra, l' attaccante manfredo interviene sul pallone contemporaneamente a Mezgour: entrambi terminano a terra, mail direttore di gara indica il dischetto tra lo stupore generale. Lo stesso Mezgour spiazza Tassinari. La reazione del Faenza è fulminea perchè Francesco Lanzoni si invola sulla fascia e mette al centro un cross rasoterra preciso su cui interviene con prontezza il bomber Cisterni a siglare di piatto il pari. La svolta allo scadere, quando, il cross di Chiarini termina sul palo e come un falco lo stesso Cisterni si avventa sul pallone e lo scaraventa in rete. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 3 6 3 2 5 2 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 30 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) Ossani bis e la Virtus Faenza esulta FONTANELICE : Pandolfi, Paganini, Zannerini, Lanzoni, Cavina, Morsiani, Dosi (15' pt Ferrini), Ballacci, Minoccheri, L. Gatti, M. Gatti. A disp.: Gaddoni, Alberoni, Mangiaferri, Lelli, Casolini, Napolitano. All.: Agoglia. VIRTUS FAENZA: Cimatti, Visani, Tassinari, Cattami, Bernabei, Lama, Ossani, Emiliani (15' st Tacchi), Gamberi, Bardi, Lucatini (40' st Merendi). A disp. : Zanchini, Meta, Venturi, Timoncini, Naldi, Costa, Paganelli. All.: Valente. ARBITRO: Cavalazzi di Lugo RETI: 25' pt Ballacci, 40' pt e 15' st Ossani. AMMONITI: Pandolfi, Lanzoni, Dosi FONTANELICE Partita giocata bene da entrambe le squadre, con i padroni di casa che vanno in vantaggio al 25' del primo tempo con un tiro di Ballacci all' angolo. Il pareggio degli ospiti arriva al 40' con Ossani che batte Pandolfi su calcio di rigore (dubbio). Ed è sempre Ossani, eroe di giornata a siglare il vantaggio faentino al 60'. Il Fontanelice fa gioco, crea, ma non agguanta il pari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 3 6 3 2 5 1 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 37 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Corriere di Romagna (ed. Ravenna) La Rekico molla nell' ultimo quarto: la vittoria è di Ancona LUCIANA MOSCONI ANCONA : Demarchi ne, Centanni 22, Ferri 3, Quaglia 13, Monina ne, Timperi 13, Ianelli, Baldoni 6, Gueye 8, Rinaldi 15. All.: Rajola. REKICO FAENZA : Anumba 2, Rubbini 8, Oboe 10, Zampa, Calabrese ne, Tiberti, Bruni 14, Klyuchnyk 8, Sgobba 16, Petrucci 8. All.: Friso. ARBITRI : Quadrelli e Fusari. PARZIALI : 29-18; 44-40; 62-59. NOTE : Uscito per falli: Gueye ANCONA Peccato davvero. La Rekico non riesce a dare continuità allavittoria di mercoledì scorso contro Chieti, cadendo ad Ancona dopo aver a lungo dimostrato di potersi aggiudicare il match. A condannarla sono stati i troppi alti e bassi che l' hanno ancora una volta condannata alla sconfitta lontano dal PalaCattani. Ora la squadra di Friso avrà una settimana di tempo per prepararsi al derby casalingo di domenica prossima contro l' Amadori Cesena. Avvio di gara da dimenticare per Faenza, con la Luciana Mosconi Ancona che vola subito sul 20-4 grazie alle triple dei suoi frombolieri Centanni e Gueye. La Rekico reagisce e grazie al gioco di squadra riesce a ridurre il gap fino al 18-24. L' aggancio però non arriva, perché alcune palle perse di troppo e una difesa non sempre attenta, permettono ad Ancona di mantenere il vantaggio di quattro lunghezze all' intervallo lungo (44-40), pur soffrendo il ritorno degli avversari, bravi a non mollare il match. I Raggisolaris infatti mettono in campo l' orgoglio e con cinque punti consecutivi di Bruni si portano sotto 38-37 alla fine del secondo quarto, con lo stesso copione che va in scena alla fine del terzo tempo. Questa volta sono due tiri liberi di Rubbini a valere il 62-59 al 30'. Tutto dunque si decide negli ultimi dieci minuti. La Rekico compie l' errore di avere un calo di tensione, Ancona ne approfitta e con Timperi e le triple di Rinaldi scava un solco di ben 15 lunghezze (76-61) quasi impossibile da colmare. Il parziale di 14-3 piega le gambe agli ospiti. Nel finale i faentini non riescono a concretizzare la rimonta, ma riescono a difendere comunque la differenza canestri nel doppio confronto. © RI PRODUZION E R ISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 3 6 3 2 6 4 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali chiesti 40 milioni ai comuni per le discariche irregolari La rivalsa sugli enti locali genera forti rischi di dissesto Gian Lorenzo Saporito La rivalsa dello Stato sui Comuni per errori accertati dai giudici comunitari genera forti rischi di dissesto. Il meccanismo è noto: la legge 234 del dicembre 2012 prevede che le amministrazioni responsabili di violazioni che abbiano causato sentenze della Corte di giustizia dell' Unione Europea o della Corte europea dei diritti dell' uomo devono rimborsare gli importi pagati dallo Stato. Il governo centrale, quindi, anticipa gli importi delle sanzioni, ma gli enti locali che abbiano violato le procedure sono soggetti a rivalsa. Per le espropriazioni vi è un' ampia esperienza. Ad esempio, la vicenda "Scordino" è costata al Comune di Reggio Calabria oltre 3 milioni di euro, dopo la decisione della Cedu del 6 marzo 2007 (su ricorso 43662/98): in questo caso il Comune aveva ritardato la procedura. Ma rischi altrettanto imponenti emergono per violazioni in altri ambiti, come l' ambiente e l' agricoltura. Ad esempio, è aperta la partita delle ricadute del caso deciso dalla Corte di giustizia Ue con la sentenza del 2 dicembre 2014 (causa C- 196/13), che ha condannato l' Italia per inadempimento delle direttive in materia di rifiuti. Nel mirino sono finite 200 discariche irregolari, per cui l' Italia è stata condannata a pagare una multa di 40 milioni, oltre a penalità semestrali. Somme che lo Stato ha chiesto in rivalsa ai Comuni coinvolti. Si tratta di importi elevati, che, se addossati ai Comuni, avrebbero l' effetto di mandare in dissesto le loro finanze. Tanto che alcuni hanno presentato ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro l' atto di avvio dell' azione di rivalsa. Ricorso su cui si è pronunciato il Consiglio di Stato che, con una serie di pareri del 2 dicembre 2019 (nei casi da 632 a 635), ha evitato temporaneamente il dissesto, osservando che il debito dei Comuni non si poteva considerare ancora liquido, mancando l' intesa tra Stato ed enti locali sulle modalità di recupero. Data l' entità degli importi, l' intesa sarà comunque difficile, tanto più se si applica il principio posto dalla sentenza del Tribunale di Torino 239 del 2020 (si veda l' articolo in alto), secondo cui la rivalsa è possibile solo se le amministrazioni locali hanno contribuito all' errore accertato dai giudici europei. Comuni e Regioni, in ogni caso, rispondono solo se hanno una propria possibilità di intervento sulla materia. Se invece gli enti locali hanno operato in attuazione di leggi statali, senza contribuire con decisioni e scelte proprie, non vi è loro responsabilità, né quindi rischio di rivalsa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 3 6 3 2 6 4 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali In altri termini, se l' inadempimento è dello Stato, che non ha provveduto a chiudere e mettere in sicurezza, bonificare o eliminare discariche abusive, le sanzioni disposte dai giudici europei non si possono trasmettere agli enti locali. Tutto ciò significa che le sanzioni che derivano dalla violazione di norme accertate dai giudici europei devono essere eseguite e, con finalità disussuasive, ne rispondono i soggetti responsabili. Al massimo, si può individuare un criterio di riparto di responsabilità, come sottolinea la Corte costituzionale (sentenza 147/2016), distinguendo tra i vari tipi di consultazione con l' ente locale («sentito» oppure «d' intesa»). Ma resta fermo il principio che ogni ente risponde per le attività proprie, come ha affermato la Corte costituzionale con la sentenza 219 del 2016. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 3 6 3 2 6 8 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 6 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali La Corte di Strasburgo ha ordinato all' Italia di integrare l' indennità pagata al proprietario di un terreno perché inferiore al suo valore. Il Tribunale boccia la rivalsa sull' ente locale Sull' esproprio il Comune batte lo Stato Valentina MaglioneGuglielmo Saporito Lo Stato non può addossare in modo automatico ai Comuni i debiti che derivano dalle sentenze dei giudici europei. Per farlo, occorre accertare le eventuali effettive responsabilità degli enti locali. È con questo ragionamento che il Tribunale di Torino, con la sentenza 269 del 21 gennaio scorso ha liberato il Comune di Vercelli dall' obbligo di rimborsare allo Stato l' importo dell' indennità di esproprio a favore di un cittadino, stabilita dalla Corte europea dei diritti dell' uomo di Strasburgo. Si tratta di un principio che è applicabile in tutti i casi in cui l' Italia finisce alla sbarra per aver violato direttive e Convenzioni europee. La vicenda parte da un esproprio per pubblica utilità di un terreno, deciso dal Comune di Vercelli nel 1985 per realizzare delle case popolari. Da subito l' indennità offerta dal Comune al proprietario è stata contestata in giudizio. Un primo punto l' ha fissato la Corte d' appello di Torino che, con una pronuncia del 2000, confermata nel 2004 dalla Cassazione, ha stabilito il valore del terreno in 1,5 miliardi di lire e l' indennità di esproprio in 780 milioni di lire: circa la metà, quindi, come prevedevano le norme sulle espropriazioni per pubblica utilità allora in vigore (articolo 5-bis della legge 359 del 1992). Una differenza che ha spinto il cittadino espropriato a ricorrere alla Corte europea dei diritti dell' uomo, lamentando la violazione del diritto di proprietà. La Cedu gli ha dato ragione e ha condannato l' Italia a pagargli altri 740mila euro di indennità, più 10mila euro per danni morali e spese. Per la Cedu, infatti, l' indennità deve compensare l' intero valore del bene espropriato. Il contrasto tra le norme italiane e la Cedu è oggi superato, perché il decreto legislativo 302 del 2002 (che ha riformato il Testo unico degli espropri) si è adeguato al criterio del valore venale del bene. Ma sono numerose le espropriazioni del passato - indennizzate con importi inferiori - per cui i proprietari hanno chiesto giustizia alla Cedu. Solo lo scorso anno i ricorsi presentati contro l' Italia in materia di espropri sono stati 30 e le cause in corso a Strasburgo sono circa 200. Quando la Cedu condanna, lo Stato deve pagare. Ma poi - come è successo nel caso che ha coinvolto il Comune di Vercelli - cerca di rivalersi sugli enti locali. Una possibilità prevista dall' articolo 43 della legge 234 del 2012. La norma prevede che lo Stato si debba rivalere, anche con finalità dissuasive, sulle «amministrazioni responsabili» per le violazioni che abbiano causato una sentenza di condanna da parte dei giudici europei (Corte di giustizia Ue di Lussemburgo e Corte dei diritti dell' uomo di Strasburgo). Lo Stato quindi anticipa gli importi, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
[ § 1 5 3 6 3 2 6 8 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali chiedendoli poi in rivalsa agli enti che hanno compiuto errori o negligenze. Il Comune di Vercelli si è così visto chiedere dalla presidenza del Consiglio dei ministri i 750mila euro liquidati dalla Cedu. Di qui la lite del Comune (difeso dall' avvocato Claudio Vivani) contro lo Stato, decisa dal Tribunale di Torino che ha respinto la pretesa dello Stato. La ragione? Il Comune, osserva il Tribunale, ha pagato un' indennità di esproprio stabilita in sede giudiziaria applicando correttamente le norme al tempo vigenti. Pertanto, il Comune non può essere ritenuto responsabile della violazione delle disposizioni Cedu. Diverso sarebbe stato lo scenario se il Comune avesse contribuito con propri comportamenti a violare i diritti tutelati dalla Cedu. Quella del Tribunale di Torino è una delle prime sentenze di merito ad applicare i principi affermati dalla Corte costituzionale, che nel 2016 (sentenza 219) ha escluso gli automatismi tra i debiti che derivano dalla violazione delle norme europee e l' ente pubblico che ha generato il debito. E la decisione di Torino potrebbe fare da apripista in casi simili. Non vi è quindi pericolo per le finanze locali (né rischi di intervento della Corte dei conti), se i Comuni rispettano le norme statali: sarà lo Stato a rispondere dei danni. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 30
[ § 1 5 3 6 3 2 5 8 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali ACCERTAMENTO Atti esecutivi unici con recupero Ora i Comuni vanno all' incasso I chiarimenti delle Entrate: regole vecchie per atti emessi entro il 2019 Sanzioni riscuotibili dopo il primo grado di giudizio nei limiti dei due terzi Luigi Lovecchio In caso di ricorso avverso l' avviso di accertamento esecutivo l' importo affidabile al riscossore è pari all' intera maggiore imposta accertata, al netto di sanzioni. Non rientrano nella sfera di applicazione della novella gli atti che recano un numero di protocollo anteriore al primo gennaio 2020, anche se non ancora spediti al 31 dicembre 2019. Nessuna modifica infine sulle modalità di notifica degli atti. Si tratta di alcune delle risposte date dal Mef in occasione di Telefisco 2020 in materia di nuovi accertamenti esecutivi comunali. I termini La novella della legge n. 160/2019 trova applicazione a partire dagli atti emessi dal primo gennaio 2020. È stato posto pertanto il quesito in ordine a cosa si intenda per "atti emessi". È pacifico che gli accertamenti spediti entro la fine dell' anno scorso, anche se ricevuti a gennaio di quest' anno, ricadono nella vecchia tipologia di atti. Il Mef chiarisce al riguardo che la stessa regola vale per gli atti già formati e protocollati entro il 31 dicembre 2019, anche se non ancora spediti. Si evita così di costringere i Comuni a rifare atti già completi, redatti secondo le precedenti disposizioni. In concreto, questo significa che i contribuenti continueranno a ricevere avvisi "vecchio stampo" anche nel corso dei primi mesi del 2020. La forma del ricorso L' altro chiarimento aveva ad oggetto l' ipotesi del ricorso proposto avverso l' accertamento esecutivo. Si ricorda in proposito che la caratteristica del nuovo accertamento è quella di concentrare in un unico documento il contenuto propriamente accertativo con la qualifica di titolo esecutivo, propedeutico all' avvio della riscossione coattiva. Ciò significa che, una volta notificato l' accertamento, il riscossore, nel rispetto dei termini di legge, può promuovere le operazioni di recupero, senza dover più passare attraverso la notifica della cartella di pagamento o dell' ingiunzione fiscale. Il Mef ha in proposito confermato che la riforma non ha modificato nulla in ordine alle modalità di riscossione dei tributi comunali, in pendenza di giudizio. Ne deriva che, come ripetutamente statuito dalla Cassazione (n. 5318/2019), il Comune ha il potere di pretendere il pagamento dell' intera maggiore imposta accertata, non applicandosi il criterio della riscossione graduale, valevole invece per i tributi erariali. Le sanzioni Al contrario, con riferimento alle sanzioni, trova applicazione l' articolo 19, Dlgs 472/97, in forza del quale le sanzioni sono riscuotibili solo dopo la sentenza di primo grado, favorevole all' ente impositore, nei limiti di due terzi. Queste regole possono essere derogate solo in caso di fondato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 31
[ § 1 5 3 6 3 2 5 8 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali pericolo della riscossione, e in tale eventualità occorre darne notizia al contribuente con apposito atto motivato. Si tratta ad esempio dell' ipotesi in cui il soggetto passivo abbia iniziato a disperdere il proprio patrimonio, con atti di vendita. Va evidenziato che la disciplina di legge prevede che, sempre in caso di ricorso, dopo la presa in carico della pretesa da parte del riscossore, quest' ultimo deve attendere 180 giorni prima di iniziare attività di pignoramento. Durante tale periodo di moratoria sono invece ammissibili misure cautelari, quali il fermo amministrativo e l' ipoteca. Occorre tuttavia prestare attenzione al fatto che, qualora il riscossore coincida con il soggetto che emesso l' accertamento, il suddetto termine di 180 giorni si riduce a 120 giorni. Questa accelerazione non è però giustificata, poiché la ratio della moratoria è quella di consentire al contribuente di chiedere la sospensiva giudiziale alla Ctp. Da ultimo, il Mef ha confermato che le modalità di notifica degli accertamenti esecutivi non sono modificate rispetto al passato. Questo comporta che, ai sensi dell' articolo 1, comma 161, legge n. 296/06, continuerà ad essere legittima la notifica con raccomandata Ar, senza dover quindi necessariamente procedere con le modalità degli atti giudiziari. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 32
[ § 1 5 3 6 3 2 6 9 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 13 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali oltre 6mila euro almeno 36 tranche mensili Sulle rate vanno aggiornati i regolamenti locali Nulla vieta di stabilire ulteriori condizioni come il rilascio di una fideiussione Pasquale Mirto La legge di Bilancio 2020 disciplina la rateazione dei nuovi accertamenti esecutivi, prevedendo la ripartizione delle somme dovute fino a un massimo di 72 rate mensili. Se la situazione di temporanea e obiettiva difficoltà peggiora, la dilazione può essere prorogata, una sola volta, per un ulteriore periodo, fino a un massimo di 72 rate. La normativa disciplina già il piano di rateizzazione sulla base dell' importo degli atti, ma tale piano non è vincolante per il Comune. E, infatti, la norma ne prevede l' applicazione «in assenza di apposita disciplina regolamentare». Il comma 797 precisa conseguentemente che il Comune, con apposita norma, «può ulteriormente regolamentare condizioni e modalità di rateizzazione delle somme dovute, ferma restando una durata massima non inferiore a trentasei rate mensili per debiti di importi superiori a euro 6.000,01». Il primo problema che si pone è quindi quello di aggiornare i regolamenti esistenti, ovvero quelli riferiti ai singoli tributi, oppure il regolamento di riscossione coattiva, o più frequentemente il regolamento generale delle entrate. Il dipartimento delle Finanze in una risposta a Telefisco 2020 conferma che «i regolamenti previgenti» all' entrata in vigore della legge di bilancio devono essere adeguati a tali condizioni e in particolare deve essere comunque salvaguardata la durata massima della rateazione in misura «non inferiore a trentasei rate mensili per debiti di importi superiori a euro 6.000,01». La risposta del Mef è condivisibile e aderente al dato normativo, ma va ulteriormente specificata. Le nuove regole si applicano agli accertamenti esecutivi, e quindi a tutti gli atti relativi, ad esempio, all' Imu, che sono notificati a partire dal 1° gennaio 2020. Per quanto riguarda gli atti notificati fino al 31 dicembre 2019 continueranno ad applicarsi le vecchie regole stabilite nel regolamento vigente. In altri termini, se l' attuale regolamento Imu, o il regolamento generale delle entrate, prevede oggi una durata massima di 24 mesi, questa durata massima si applicherà per gli atti già notificati fino al 2019. Accertamenti vecchi, regole vecchie. Da qui la necessità di non abrogare i vecchi regolamenti, ma di aggiornarli specificando la decorrenza delle nuove regole. Come detto, il Mef ha confermato che esiste un' ampia potestà regolamentare in materia, visto che la norma prevede espressamente che il Comune con proprio regolamento può ulteriormente normare condizioni e modalità di rateizzazione delle somme dovute. L' unico limite imposto è quello di prevedere una durata massima non inferiore a 36 mesi per i debiti di importi superiori a 6.000,01 euro. Quindi, il Comune Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 33
[ § 1 5 3 6 3 2 6 9 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali ben potrebbe disciplinare la rateizzazione prevedendo una rateizzazione minima di 100 euro e una massima di 36 mesi per importo superiori a 6.000,01 euro, prevedendo anche che in caso peggioramento della situazione del debitore l' importo residuo possa essere rateizzato per un ulteriore periodo massimo di 36 mesi. Il Mef conferma, poi, che nulla vieta al Comune di stabilire «ulteriori condizioni» e tra queste rientra la possibilità per il regolamento di prevedere il rilascio di una fideiussione. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 34
[ § 1 5 3 6 3 2 6 0 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali versamenti I termini sono differibili, non per la quota dello Stato G. Deb. I Comuni possono differire i termini di versamento della nuova Imu, con l' esclusione però della quota di competenza statale. Lo hanno chiarito i tecnici del dipartimento delle Finanze con una risposta fornita a Telefisco 2020, delimitando così l' ambito applicativo di una delle facoltà regolamentari previste dal comma 777 della legge di bilancio 2020. Disposizione che prevede tra l' altro la possibilità di «stabilire differimenti di termini per i versamenti, per situazioni particolari». Il ministero dell' Economia e delle Finanze chiarisce che il Comune può legittimamente esercitare la propria potestà regolamentare esclusivamente in caso di differimento dei termini di versamento delle entrate di spettanza comunale e non anche per la quota statale. Non è pertanto possibile differire i termini di versamento della nuova Imu per gli immobili produttivi classificati nel gruppo catastale D. In tutti gli altri casi i Comuni hanno ampia libertà di scelta, decidendo di prorogare la scadenza dei versamenti in ragione di particolari situazioni, ad esempio in caso di decesso del contribuente per consentire il versamento sia del saldo dovuto dal deceduto sia di quanto dovuto dagli eredi. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 35
[ § 1 5 3 6 3 2 6 1 § ] lunedì 03 febbraio 2020 Pagina 16 Il Sole 24 Ore Pubblica Amministrazione ed Enti Locali non c' è decadenza Il beneficio previsto non dipende mai dalla dichiarazione L' obbligo di denuncia per la fruizione è di tipo informativo non costitutivo Luigi Lovecchio Nella nuova Imu l' obbligo dichiarativo non è mai, di regola, elemento costitutivo del diritto a un' agevolazione. Anche nella parte in cui il comma 769 della legge n. 160/2019 stabilisce l' obbligo della presentazione della denuncia ai fini dell' applicazione di determinato benefici si è di fronte ad un mero obbligo informativo e non ad una condizione di decadenza degli stessi. Il Mef conferma dunque la configurazione di un ulteriore elemento di discontinuità rispetto alla vecchia Imu. In realtà, anche in vigenza della precedente versione del tributo, la regola era che la dichiarazione non potesse mai condizionare il diritto a un' agevolazione. Tuttavia, ai sensi dell' articolo 2, comma 5 bis, Dl 102/2013, per alcune esenzioni (ad esempio immobili merce e alloggi sociali), era espressamente stabilito che l' applicazione delle stesse fosse subordinata alla presentazione della denuncia nei termini di legge, a pena di decadenza. Nella nuova Imu, invece, è stato riproposto l' obbligo dichiarativo, limitatamente agli alloggi sociali, all' unità appartenente alle forze di Polizia, assimilata all' abitazione principale, e, a decorrere dal primo gennaio 2022, agli immobili merce, senza però disporre la sanzione della decadenza. È stato chiesto pertanto di sapere se il contribuente, pur non presentando la denuncia, avesse comunque diritto agli esoneri in questione. La risposta è stata positiva, proprio in ragione del fatto che nella formulazione vigente non si parla di decadenza. Ne consegue che, in caso di inadempimento del contribuente, troverà applicazione la sanzione minima di 50 euro, ma l' esenzione, in presenza dei requisiti di legge, competerà comunque. Questo è comunque il criterio generale vigente anche nell' ambito del nuovo tributo. Così per esempio la riduzione a metà in caso di comodato gratuito ai parenti in linea retta e lo sconto del 25% dell' imposta valevole per gli immobili locati a canone concordato si applicano anche in assenza di dichiarazione del contribuente. In tali casi, qualora le informazioni non fossero già a disposizione del comune, l' onere della prova è in capo al contribuente, ben potendo l' ente locale limitarsi a contestare l' esistenza di una violazione dell' obbligo di pagamento. L' unica eccezione dovrebbe essere rappresentata dalla riduzione a metà prevista per gli immobili inagibili o inabitabili. Per tale fattispecie, infatti, la norma di riferimento (art. 1, c 747, legge n. 160/2019) continua a utilizzare la formulazione di fabbricati "dichiarati" inagibili o inabitabili. Ne consegue che non è sufficiente che, di fatto, l' unità immobiliare lo sia ma occorre che lo stato di degrado del bene sia previamente comunicato al comune. Tanto, sempre che il comune non ne sia già Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 36
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