Carnevale del Gusto 2019Chaîne des Rôtisseurs GOURMET CARNIVAL - CARNEVALE DEL GUSTO - Chaine des Rotisseurs

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2019 CGOURMET
       h aî ne d e s R ôtisse ur s
                     CARNIVAL
CARNEVALE DEL GUSTO

  2019                  C haîne de s Rôti sse u rs
                        GOURMET CARNIVAL
   Carnevale del Gusto
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Gourmet Carnival 2019
Il Bailliage di Venezia della Chaîne des Rôtisseurs è lieto di presentare, a
tutte le consorelle e confrères del mondo e loro amici e parenti, il programma
della terza edizione del Carnevale del Gusto di Venezia, fortemente
richiesto da molti aderenti alla confraternita che già hanno preso parte alle
precedenti edizioni e da quelli che ancora non ne hanno avuto occasione.
Dopo i successi delle prime due edizioni, si rinnova anche per il 2019 il totale
impegno del Bailliage di Venezia - supportato dal Bailliage National d’Italie
e dal Suo Bailli Délégué, Dr. Roberto Zanghi - nell’offrire un evento unico,
incentrato sull’elevata qualità della proposta enogastronomica e con un
programma esclusivo dedicato a chi conosce già la città, ma anche a chi la
visiterà per la prima volta.

Speriamo anche questa volta di esaudire le vostre aspettative!

Questo evento è strettamente riservato ai membri Della Chaine e ai loro ospiti da tutto il mondo.

Chaîne des Rôtisseurs - VENEZIA, FEBBRAIO 21 - 24 2019
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Visita guidata del Teatro La Fenice
e cioccolata nelle Sale Apollinee. Gli ospiti incontreranno la guida
nella hall dell’hotel Hilton per raggiungere il teatro La Fenice in barca.

Q       uesta visita, tra gli stucchi
        e l’oro di questo prestigio-
sa casa d’opera, è sicuramente un
                                         pera è “risorta dalle ceneri” per ben
                                         tre volte a causa del fuoco: il pri-
                                         mo incendio avvenne nel 1774 di-
                                                                                  mesi dopo, nell’aprile del 1792.
                                                                                  La Fenice fu inaugurata il 16 mag-
                                                                                  gio 1792, con un’opera di Gio-
must per rendere unico il vostro         struggendo completamente il pri-         vanni Paisiello dal titolo I giuochi
soggiorno a Venezia. La visita vi        mo teatro (il teatro San Benedetto       d’Agrigento su un libretto di Ales-
svelerà i segreti dietro le quinte       che fu il principale teatro d’opera      sandro Pepoli. La Fenice si affermò
del teatro e delle sue stelle, trac-     di Venezia per più di quarant’anni)      immediatamente come uno dei
ciando la sua storia dalle origini ai    che fu riaperto, con nome La Fe-         principali teatri dell’opera, noto in
giorni nostri.                           nice, nel 1792; il secondo incendio      Italia e in Europa sia per l’alta qua-
Al termine della visita del teatro       arrivò nel 1836 e la ricostruzione fu    lità artistica delle sue opere che per
è prevista una sosta per bere una        completata in un anno; il terzo in-      lo splendore della sua costruzione.
cioccolata o un tè con piccola pa-       cendio, di natura dolosa, distrusse il   Nel dicembre del 1836, il disastro
sticceria nelle meravigliose Sale        teatro nel 1996 lasciandone solo le      colpì di nuovo il teatro che fu di-
Apollinee del primo piano (una sala      pareti esterne, ma esso fu ricostru-     strutto da un incendio. Tuttavia
verrà riservata per noi in esclusiva).   ito e riaperto nel novembre 2004.        esso fu rapidamente ricostruito
Il Teatro La Fenice è uno dei mo-        Nel 1789, con l’interesse di nume-       con un progetto fornito dal team
numenti più famosi e rinomati nel-       rosi ricchi amanti dell’opera che        di architetti-ingegneri dei fratel-
la storia del teatro italiano e nella    volevano una nuova spettacolare          li, Tommaso e Giovanni Battista
storia dell’opera nel suo comples-       casa d’opera in sostituzione del Te-     Meduna. L’interno mostra un lusso
so. Soprattutto nell’Ottocento,          atro San Benedetto, fu organizzato
La Fenice fu il luogo di molte fa-       un concorso per trovare un archi-         Giovedì 21 Febbraio
mose anteprime operistiche in cui        tetto adatto. Il comitato di esperti      Ore 15:00
furono eseguite le opere di alcuni       selezionò il lavoro dell’architetto       Durata 2:30 ore
dei quattro maggiori compositori         Giannantonio Selva tra i 29 pro-          Tour 1
dell’epoca del bel canto, Rossini,       getti presentati. Selva propose un        Visita guidata del Teatro La Fenice
Bellini, Donizetti, Verdi.               edificio in stile neoclassico con         La visita include un break con caffè,
Il suo nome (lo stesso del mitico uc-    170 palchi identici su più livelli in     tè o cioccolata calda e piccola
                                                                                   pasticceria nelle Sale Apollinee oltre
cello immortale capace di sollevarsi     un tradizionale auditorium a ferro
                                                                                   al trasferimento A/R e al biglietto di
dalle proprie ceneri) rimanda alla       di cavallo. I lavori iniziarono nel       ingresso.
sua storia. Infatti la compagnia d’o-    1791 e furono completati solo 18          Dress-code: casual.

Chaîne des Rôtisseurs - VENEZIA, FEBBRAIO 21 - 24 2019
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tardo-impero di decorazioni dora-        aperta il 14 dicembre 2003 con un        ni storiche e le aggiunte recenti.
te, lussuose stravaganze e stucchi.      concerto inaugurale di Beethoven,        Le parti originali delle cornici del
La Fenice riapre le sue porte la sera    Wagner e Stravinskij. La prima           soffitto e gli stucchi ornamentali ri-
del 26 dicembre 1837.                    opera in scena è stata una produ-        manenti sulle pareti sono di colore
Durante la prima guerra mondia-          zione de La traviata, nel novem-         più scuro, a testimonianza dell’ul-
le, La Fenice fu chiusa, ma riaprì       bre 2004. In 650 giorni, un team         timo incendio. La stessa differenza
per diventare teatro di varie attivi-    di 200 stuccatori, artisti, falegnami    si riscontra nelle cornici in marmo
tà, attirando molti dei più grandi       e altri artigiani è riuscito a ricrea-   di alcune porte, riparate con nuo-
cantanti e direttori del mondo. Nel      re l’atmosfera del vecchio teatro, al    vi marmi di diverso colore, e nella
1930, la Biennale di Venezia diede       costo di circa 90 milioni di euro. er    nuova pavimentazione, che si fonde
il via al Primo Festival Internazio-     la ricostruzione dei dettagli, Aldo      con il tipico “terrazzo veneziano”
nale di Musica Contemporanea.            Rossi usò le fotografie delle scene      rimasto nella stanza dedicata alla fa-
Il 23 luglio 1935 il teatro dell’opera   di apertura del film “Senso” di Lu-      mosa cantante Maria Malibran.
fu ceduto al Comune di Venezia;          chino Visconti (1954), che era stato
nel 1937-8 una parte dell’edificio       girato nel teatro.
fu soggetta ad ulteriori impor-          Le Sale Apollinee, così chiamate
tanti restauri e modifiche da parte      perché dedicate al dio greco Apol-
dell’ingegnere Eugenio Miozzi.           lo, padre delle Muse e mecenate
Nella notte del 29 gennaio 1996,         delle arti, compresa la musica, sono
durante un periodo di chiusura per       composte da cinque sale il cui lay-
lavori di restauro, l’incendio di-       out attuale risale al 1937.
strusse completamente la casa e la       A differenza della casa, completa-
maggior parte delle Sale Apollinee.      mente distrutta dall’enorme incen-
Solo la sua acustica è stata preserva-   dio del 1996, circa un quinto di
ta, poiché Lamberto Tronchin, un         queste stanze sopravvisse. I fram-
acustico italiano, l’aveva misurata      menti superstiti possono essere
solo due mesi prima.                     facilmente riconosciuti, poiché
Ancora una volta La Fenice si rialzò,    l’intenzione precisa del lavoro di
ricostruita fedelmente su progetto       ricostruzione è stata quella di evi-
dell’architetto Aldo Rossi, e fu ri-     denziare la differenza tra le sezio-

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Degustazione di Amarone della Valpolicella e cena di benvenuto:
Aromi,       Baccaromi,             Amaroni           &   Catenacci
Chef Ivan Catenacci. Ristorante affiliato alla Chaîne des Rôtisseurs

P     er la cena di benvenuto ed
      apertura della nuova edizione
del Carnevale del Gusto saranno
                                         Drink Awards e come Fine Dining
                                         Experience of the Year 2018, Vene-
                                         to ai Travel & Hospitality Awards.
eccezionalmente riuniti i due ele-       Nominato ai Luxury Restaurant
ganti ambienti di Aromi e Baca-          Awards Luxury Hotel Restau-
romi, dining restaurants di Hilton       rant 2019… in attesa di un nuovo
Molino Stucky, e sarà servito ai         successo.
nostri ospiti uno speciale menu de-
dicato a firma dell’’Executive Chef      Il primo incontro con la cucina risale a
Ivan Catenacci.                          quando ero ragazzino e lavoravo nella
Già nella prima edizione del Car-        trattoria di casa aiutando, tra le tante
nevale del Gusto lo Chef Cate-           cose, mia madre in cucina. Fin da al-
nacci ha deliziato noi tutti con un      lora è stato amore. Terminati gli studi
brunch a dir poco memorabile;            a 18 anni sono entrato nell’ambiente
ogni volta, sin dall’affiliazione del    degli Hotel di lusso veneziani fino al
ristorante alla Chaîne, lo Chef ha       mio rientro in Hilton al Molino Stu-
abbondantemente superato le no-          cky nel 2011. Da allora la mia storia
stre già alte aspettative, servendoci    d’amore continua, non solo con la cu-      Ore 20:00
sempre piatti nuovi e deliziosi, cre-    cina, ma anche con questo hotel dove       Cena di Benvenuto presso Hilton M.S.
ati con soli ingredienti freschi e de-   ogni giorno, insieme ai miei ragazzi,      La cena propone l’abbinamento con
licati in un connubio di creatività      do libero sfogo alla mia fantasia. Nel-    L’Amarone della Valpolicella, il più
e innovazione.                           la mia cucina c’è una ricerca continua     prezioso vino nel Veneto e fra i più
Premiato nel 2018 come Destina-          della tradizione che viene rispettosa-     apprezzati vini italiani.
tion Restaurant of the Year, Italy       mente innovata e rielaborata.
ai Luxury Travel Guide Food &                                Chef Ivan Catenacci    Dress-code: abito scuro con insegne.

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L’Amarone della Valpolicella, comu-               L’Amarone moderno è        ti. Tradizionalmente le uve asciugano
nemente noto come Amarone, è un                                              su stuoie di paglia. Questo processo è
                                               prodotto in speciali camere
pregiato vino italiano rosso, secco, ti-                                     chiamato appassimento, durante il qua-
picamente ricco, ottenuto da uve par- di essiccazione in condizioni le si concentrano gli zuccheri ed i sa-
zialmente appassite della Corvina (45- controllate. Questo metodo pori ed è simile alla produzione del Vin
95%, di cui fino al 50% potrebbe essere                                      de Paille francese. La vinaccia rimasta
                                               riduce al minimo il numero
sostituito con Corvinone), Rondinella                                        dalla spremitura dell’Amarone viene
(5-30) %) e altri vitigni a bacca rossa       di manipolazioni  delle uve ed utilizzata nella produzione del Ripasso
autorizzati (fino al 25%).                    aiuta a prevenire l’insorgenza Valpolicella. Nell’Amarone, la quali-
Appena fuori dal centro storico di Ve-                                       tà della buccia dell’uva è una esigenza
rona, in direzione nord-ovest verso il            della Botrytis cinerea.    primaria, in quanto tale componente
Lago di Garda, si incontrano le dolci colline della Val- porta i tannini, il colore e l’intensità del sapore al vino.
policella. Il nome si pensa derivi dal significato greco di Il processo di essiccazione non solo concentra i succhi
“valle di molte cantine” ed è il secondo produttore di all’interno dell’uva, ma aumenta anche il contatto con le
vini di qualità (DOC). Vini notevoli vengono prodotti bucce delle uve. Il processo di essiccazione metaboliz-
lì fin dall’antichità. Al vino è stata assegnata la Deno- za ulteriormente gli acidi all’interno dell’uva e crea una
minazione di Origine Controllata (DOC) nel dicembre polimerizzazione dei tannini nella buccia che contribu-
1990. Il 4 dicembre 2009, l’Amarone e il Recioto della isce all’equilibrio generale del vino finito. In genere, la
Valpolicella sono stati promossi alla Denominazione di durata del processo di asciugatura è di 120 giorni, ma
Origine Controllata e Garantita (DOCG). In italiano, il varia in base al produttore e alla qualità del raccolto. La
nome Amarone significa letteralmente “il grande ama- conseguenza più evidente di questo processo è la per-
ro”; originariamente era per distinguerlo dal Recioto dita di peso.
prodotto nella stessa regione, che è più dolce nel gusto. Dopo il processo di essiccazione, completato alla fine
Le uve vengono raccolte mature nelle prime due setti- di gennaio o all’inizio di febbraio, le uve vengono pi-
mane di ottobre, scegliendo con cura grappoli con frutti giate e sottoposte a un processo di fermentazione a
non troppo vicini tra loro, affinché siano ben arieggia- bassa temperatura, che può durare fino a 30 o 50 gior-

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ni. Dopo la fermentazione, il vino        Ripasso è un vino italiano prodotto       schiacciata. Al palato i vini Amaro-
viene affinato in barriques di rovere     quando la Valpolicella parzialmente       ne hanno spesso acidità medio-alta
francese, sloveno o slovacco.             invecchiata viene messa in contatto       e alta, equilibrata con alcol e aromi
Se la fermentazione viene interrot-       con le vinacce dell’Amarone.              di amarena, zucchero di canna e
ta precocemente, il vino risultante       L’Amarone è un vino molto matu-           cioccolato. A proposito, più vecchio
conterrà zucchero residuo (più di 4       ro, corposo con pochissimo acido. Il      è il vino e più offrirà sapori di zuc-
grammi di zucchero per litro) e pro-      contenuto di alcol supera facilmente      chero di canna, melassa e fico. Ciò
durrà un vino più dolce conosciuto        il 15% (il minimo legale è del 14%)       che potrebbe sorprendervi di que-
come Recioto della Valpolicella. Il       e il vino ottenuto viene rilasciato ra-   sto vino è la presenza di un tocco
Recioto era il vino tradizionale pro-     ramente prima di cinque anni dopo         di zucchero residuo naturale (RS)
dotto secondo questo metodo e, in         la vendemmia, anche se questo non         nel vino, solitamente intorno ai 3-7
origine, l’Amarone era un vino Re-        è un requisito legale. Il suo aroma       g/l (o circa un cucchiaino da 1/4 per
cioto fermentato troppo a lungo. A        è audace, di liquore di ciliegia, fico    porzione). La RS aiuta a completare
differenza dell’Amarone, il Recioto       nero, carruba, salsa di prugne e can-     l’elevata acidità naturale del vino e
della Valpolicella può essere usato       nella insieme a sottili note di pepe      aumenta la sua audacia.
per produrre un vino spumante. Il         verde, cioccolato e polvere di ghiaia

L’Amarone della Valpolicella è un vino costoso perché:

1. Le uve dell’Amarone sono vendemmiate esclusiva-             7. Prolungata fermentazione invernale (l’Amarone
   mente a mano (la vendemmia meccanica è vietata).               è uno dei pochi vini la cui fermentazione comin-
2. Solo le uve perfettamente sane possono superare in-            cia in inverno a causa dell’appassimento, il quale è
   denni il periodo d’appassimento per cui c’è un’at-             essenziale per rendere le uve idonee alla produzio-
   tenta selezione dei grappoli.                                  ne. Le basse temperature e l’elevato quantitativo di
3. La produzione di Amarone della Valpolicella è li-              zuccheri rallentano o possono addirittura bloccare
   mitata per legge (solo il 65% del raccolto può essere          la fermentazione che quindi va seguita con parti-
   destinato alla produzione di questo vino).                     colare attenzione. Per un vino di struttura come
4. Costi legati all’appassimento (l’appassimento è una            l’Amarone, l’estrazione durante la macerazione di-
   metodo di disidratazione naturale che avviene all’in-          venta cruciale, perciò vengono effettuanti parecchi
   terno di locali predisposti chiamati fruttai. Ci sono          rimontaggi e follature per estrarre correttamente
   costi importanti legati alla costruzione e manuten-            polifenoli e altre sostanze).
   zione del fruttaio e altri legati alla gestione delle uve   8. Costi di maturazione in legno. I costi di manuten-
   in appassimento).                                              zione della cantina e dell’acquisto di botti e barrique
5. Alta perdita di peso dell’uva durante l’appassimento           è particolarmente elevato.
   (compresa tra il 35 e il 50%)                               9. Costi di affinamento. Dopo il periodo di matura-
6. Bassa resa dell’uva in vino (per legge la resa dell’uva        zione in legno, l’Amarone viene affinato in bottiglia
   in vino non può essere superiore al 40%, solitamen-            aumentando i costi di stoccaggio.
   te per un vino rosso è attorno al 70%).

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Le isole della Laguna
San Francesco del Deserto, Burano e Murano
Pranzo alla Trattoria Busa Alla Torre di Murano (storico ristorante associato alla Chaîne des Rôtisseurs)

L     a laguna e Venezia sono sta-
      te inserite nel 1987 nella lista
del patrimonio mondiale dell’u-
                                           me case erano costruite su palafitte,
                                           con muri fatti di canne intrecciate e
                                           poi intonacati di fango. Erano edifici
                                                                                      Jacopo Michiel.
                                                                                      Si narra che nel 1220, San Francesco
                                                                                      d’Assisi vi soggiornò per un breve
manità dall’UNESCO.                        molto leggeri costituiti da una stan-      periodo in ritiro spirituale, di ritorno
Non si può dire di aver conosciuto         za unica, perché il terreno era trop-      dall’Oriente e dalla Quinta Crociata
Venezia – città, unica al mondo, che       po tenero. I letti erano fatti di foglie   (non per combattere, ma per incon-
sorge su un arcipelago di piccole iso-     secche. Successivamente queste case        trare pacificamente il sultano d’E-
le al centro della sua laguna – senza      grezze furono sostituire da edifici        gitto Malek-el-Kamel). All’epoca,
averla mai vista dall’acqua e senza        fatti di mattoni e quelli più vecchi       nell’isola era già presente una piccola
aver mai visitato quelle isole intime,     furono usati come magazzini. Fino          chiesa bizantina in cui appunto San
silenziose e piene di orti che la cir-     a tutto l’Alto Medioevo queste isole       Francesco si fermò a riflettere e pre-
condano. Sono circa una cinquan-           furono decisamente più importanti          gare con Frate Illuminato da Rieti,
tina le isole della laguna di Venezia      del nucleo che già formava Venezia.        suo compagno di viaggio. Nel 1233
e più della metà si trova nella parte                                                 Jacopo Michiel donò l’isola all’Or-
settentrionale, la laguna nord: Mura-      La prima sosta sarà all’isola di San
no (celebre per le fornaci e gli atelier   Francesco del Deserto dove ci ac-           Venerdì 21 Febbraio
di vetro soffiato), Burano (isola di       coglierà uno dei frati che vive sull’i-     Ore 9:30
pescatori dalle tipiche case colorate)     sola. San Francesco del Deserto è una
                                                                                       Durata 7:30 ore circa
e le isole minori tra cui Torcello, San    piccola isola di pace nella Laguna di
                                                                                       Tour 2
Francesco del Deserto, San Servolo         Venezia, situata tra l’isola di Burano      Le isole della Laguna
e San Lazzaro degli Armeni. Queste         e l’isola di Sant’Erasmo, raggiungibi-      • Il tour full-day alle isole partirà
isole sono anche dette “isole native”,     le solamente con mezzi privati o taxi.      con barca GT da Hilton Molino
perché è lì che nacquero i primi in-       L’isola ospita un convento di frati         Stucky.
sediamenti della Serenissima. Gli          francescani (Frati Minori) fondato          • Visita delle isole di San Francesco
abitanti di Altino, in fuga dall’inva-     nel 1230 circa da San Francesco. È          del Deserto, Burano e Murano.
sione barbarica, trovano infatti ri-       circondata da barene ed è avvolta           • Ingresso a San Francesco del
fugio nelle isole della laguna, dando      lungo il suo perimetro da cipressi e        Deserto incluso.
loro il nome delle sei porte della loro    pini marittimi. Anticamente, l’iso-         • Pranzo alla Trattoria Busa Alla
città abbandonata: Murano, Maz-            la di San Francesco del Deserto, era        Torre di Murano incluso nel tour.
zorbo, Burano, Torcello, Ammiana           chiamata Isola delle Due Vigne ed           • Rientro in hotel con barca GT.
e Costanziaca. In queste isole le pri-     era di proprietà del nobile veneziano       Dress-code: Casual.

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dine Francescano e da “Isola delle       chiostri: il primo chiostro del con-       mestiere del merletto, l’isola è cre-
Due Vigne” venne rinominata in           vento di San Francesco del Deserto         sciuta economicamente, esportan-
“Isola di San Francesco”.                risale al ‘200, fu semidistrutto dalle     do i suoi fantastici pizzi in tutto il
A causa di malattie e pestilenze come    truppe napoleoniche e ricostruito dai      mondo. Un tempo la pesca era il
la malaria, che si diffusero in queste   francescani nella seconda metà del         lavoro principale a Burano, mentre
zone paludose, nel ‘400 l’isola ven-     1800; il secondo chiostro è invece         oggi è il turismo oltre al commer-
ne abbandonata per un breve perio-       del ‘400. La Chiesa di San Francesco       cio al dettaglio e ai ristoranti.
do: fu in questa occasione che al suo    del Deserto è del 1401 ed è stata co-      Oggi a Burano ci sono circa 3000
nome venne applicato il suffisso “del    struita sopra all’antica chiesa bizanti-   abitanti, mentre il numero totale
deserto”, ribattezzandola in Isola di    na. Camminando nel giardino ricco          di persone che vivono a Venezia e
San Francesco del Deserto. Dal ‘400      di alberi e fiori, dove i frati allevano   nelle sue isole è di circa 60000.
in poi San Francesco del Deserto è       alcuni animali e coltivano il terreno,     Tutti i visitatori di Burano resta-
sempre stata amministrata dall’Or-       ci si imbatte in due meravigliose ter-     no affascinati dai numerosi colori
dine dei Francescani, ad eccezione       razze panoramiche che consentono           dell’isola e dalle case colorate che
dei primi anni dell’ottocento (1808)     di ammirare la laguna di Venezia e         si riflettono nelle acque verdi dei
quando le truppe napoleoniche tra-       offrono un’incantevole panorama            canali, dal campanile pendente,
sformarono l’isola in un magazzino e     verso l’isola di Burano.                   dalla tranquillità e dalla calma con
una polveriera. Nel 1858 l’isola ven-    Durante la visita guidata di San           cui le anziane signore ricamano
ne donata alla Diocesi di Venezia,       Francesco del Deserto sarete piace-        l’originale merletto di Burano dal
che consentì ai frati di rifondarvi il   volmente coinvolti nelle narrazione        loro tombolo (cuscino per il pizzo),
monastero, ancora adesso attivo.         degli avvenimenti legati alla storia       mentre ridono e chiacchierano tra
Appena scesi a terra si è accolti da     del monastero, letteralmente ancora        loro. Sembra di essere in Paradiso.
una grande croce in legno e una          racchiusi tra le sue poderosa mura…        Bambini che sfrecciano liberamen-
strada di ciottoli che conduce all’en-                                              te sulle loro biciclette, balconi con
trata del convento e all’adiacente       Burano è un’isola nella laguna             fiori multicolori, pescatori che rac-
chiesa e monastero di San Francesco      nord-veneziana, a 11 km a nord-            colgono il pesce fresco dalle loro
del Deserto.                             est di Murano e Venezia a cui è            barche tradizionali.
Osservando le pareti si possono no-      collegata da alcuni canali. Il tra-        Nel centro dell’isola troverete don-
tare delle scritte su marmo che de-      gitto in barca da Venezia a Burano         ne che inviteranno i visitatori più
scrivono il miracolo del silenzio        dura circa 45 minuti.                      curiosi ad entrare nei loro negozi
degli uccelli e l’atto di donazione      Sin dai tempi della Repubblica di          per ammirare la lavorazione del
dell’isola da parte di Jacopo Michiel    Venezia, Burano aveva solo 8000            merletto.
ai frati francescani.                    abitanti poveri, prevalentemente           Sebbene a Burano sia la lavorazione
Nel monastero sono presenti due          pescatori e agricoltori. Grazie al         del merletto la principale attrazio-

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ne artigianale, incantevole è anche       I vetrai di Murano furono presto         poca egiziana fino ai giorni nostri.
la “lavorazione del vetro a lume”,        annoverati tra i cittadini più emi-      Per proteggere l’originale arte del
una tecnica nata nella vicina isola       nenti dell’isola. Nel XIV secolo         vetro di Murano dai mercati esteri,
di Murano, ma diffusa anche nelle         i vetrai furono autorizzati ad in-       le più famose fabbriche di vetro di
altre isole della Laguna di Venezia.      dossare le spade, godendo dell’im-       quest’isola hanno un marchio che
Le tipiche case di Burano sono            munità penale concessa dallo stato       certifica il vetro prodotto sull’isola
principalmente a forma quadrata e         veneziano, e videro le figlie spo-       di Murano.
sono divise in due o tre piani. Al        sate nelle famiglie più facoltose di
piano terra ci sono la cucina, l’an-      Venezia. Pur beneficiando di al-
golo per la colazione e il bagno. Ai      cuni privilegi statutari, ai produt-
piani superiori ci sono le camere da      tori di vetro fu proibito di lasciare
letto. I diversi colori delle case, che   la Repubblica.
oggi rappresentano la caratteristica      I vetrai di Murano detenevano da
principale dell’isola, in passato era-    secoli il monopolio della produzio-
no utili per delimitare le proprietà.     ne del vetro di alta qualità, svilup-
Un’antica leggenda narra che i pe-        pando o affinando molte tecniche
scatori dipingevano le loro case per      tra cui il vetro otticamente traspa-
vederle da lontano quando erano           rente, il vetro smaltato (smalto), il     Il tour include il pranzo alla
lontani per la pesca.                     vetro con fili d’oro (avventurina), il    Trattoria Busa alla Torre
La casa più famosa e colorata dell’i-     vetro multicolore (millefiori), il ve-    Affiliata alla Chaîne Des Rôtisseurs
sola è “la Casa di Bepi Suà” (la casa     tro bianco latte opaco (lattimo), e
di Giuseppe sudato), dipinta con          imitazioni di gemme in vetro. Oggi        Questo ristorante è uno dei locali più antichi
                                                                                    dell’isola e si trova nel suggestivo Campo
l’uso di molti colori, diviso in for-     gli artigiani di Murano impiegano
                                                                                    Santo Stefano, accanto alla Chiesa, dove
me geometriche.                           ancora queste tecniche secolari.          d’estate si apparecchiano tavolini all’aperto.
                                          Venezia continuava a proteggere           Nel 2018 la Busa alla Torre è stata insignita
Murano è una serie di isole colle-        il segreto della produzione di ve-        del piatto MICHELIN ad indicare una cucina
gate da ponti. Si trova a circa 1,5       tro e cristallo, ma, nonostante ciò,      di qualità. Questa trattoria è affiliata alla
                                                                                    Chaîne des Rôtisseurs dal 2012.
chilometri (0,9 miglia) a nord di         la Repubblica perse parzialmente
                                                                                    Chef e patron del locale è Gabriele Masiol,
Venezia. Il nome dell’isola di Mu-        il suo monopolio alla fine del XVI        dalla contagiosa simpatia e conosciuto
rano è collegato alla lavorazione         secolo, a causa di alcuni produttori      da tutti come ‘Lele il Rosso’, padrone
del vetro dal 1291, quando la Re-         di vetro che ne svelarono il segreto      di casa attento e scrupoloso, curioso e
pubblica di Venezia, temendo il           in molti paesi europei.                   intraprendente, un autentico gourmet,
                                                                                    amante e conoscitore del cibo e delle sue
fuoco e la distruzione degli edifi-       Oggi, a Murano si trova il Museo
                                                                                    possibili alchimie culinarie.
ci prevalentemente in legno della         del Vetro, a Palazzo Giustinian, che      Il locale propone piatti raffinati, all’insegna
città, ordinò ai vetrai di spostare le    ospita mostre sulla storia del vetro e    della tradizione della cucina veneziana
loro fonderie a Murano.                   campioni di vetro che vanno dall’e-       realizzata con prodotti lagunari di stagione.

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Cena con degustazione di Brunello di Montalcino
al ristorante Antico Pignolo – affiliato alla Chaîne des Rôtisseurs

I   l Ristorante “Antico Pignolo”
    nasce nel 1930 nell’antica sede,
risalente al 1200, di una fornace per
                                         ed internazionale. In particolare va
                                         sottolineata la prestigiosa cantina
                                         che conta oltre 900 etichette di vini
                                                                                   che si credeva essere un singolo vi-
                                                                                   tigno coltivato a Montalcino. Nel
                                                                                   1879 la Commissione amfelografica
il maniscalco che curava i cavalli del   superbi ed estremamente seleziona-        della Provincia di Siena determinò,
Doge.                                    ti. La sua qualità è ad un tale livello   dopo alcuni anni di esperimen-
Tra il 1600 e il 1700 il locale diven-   mondiale da permetterle di ottene-        ti controllati, che il Sangiovese e il
ne un panificio per le suore del con-    re un prestigioso riconoscimento,         Brunello erano la stessa varietà di
vento che occupava l’area ovest e la     come “the Best of Award of Excel-         uva e che il primo doveva essere il
facciata del palazzo.                    lence” che le è stato infatti conferi-    nome designato. Una delle prime
Subito dopo si trasformò in una          to dalla rivista internazionale Wine      testimonianze di “Brunello” fu un
drogheria dove si vendevano pinoli       Spectator. Al ristorante Antico Pi-       vino rosso prodotto nella zona di
e altre spezie provenienti dai lussu-    gnolo sono utilizzati tutta l’arte e il   Montalcino all’inizio del XIV seco-
reggianti mercati asiatici e da tutto    talento necessari alla realizzazione      lo. Nel 1831, il marchese Cosimo
l’Oriente, seguendo le leggendarie       di piatti di eccelsa qualità.             Ridolfi (che in seguito fu nominato
strade della seta, dove Venezia ave-                                               primo ministro della Toscana dal
va esteso il suo dominio.                Il Brunello di Montalcino è un vino       Granduca Leopoldo II) lodò i meri-
Ma è in seguito alle vicende dell’ul-    rosso DOCG italiano prodotto nei          ti dei vini rossi di Montalcino sopra
timo secolo che il luogo si trasfor-     vigneti che circondano la città di        tutti gli altri in Toscana.
ma in un Ristorante prestigioso,         Montalcino, situata a circa 80 km a
frequentato da clienti eccellenti e      sud di Firenze, nella regione vini-        Ore 19:45
da personaggi famosi, immortalato        cola della Toscana.                        Cena in abbinamento al Brunello
nel noto film “Summertime”, con          Nel 1980, il Brunello di Montalcino        di Montalcino al Ristorante
Katherine Hepburn, che fu infatti        fu tra i quattro vini premiati con la      Antico Pignolo
girato qui, nelle sue sale.              prima Denominazione di Origine             Indirizzo: Calle Specchieri, 451
Rilevato negli ultimi 3 decenni dal      Controllata e Garantita (DOCG).            Venezia – In zona San Marco
suo Patron Eligio Paties, il Risto-      Oggi è uno dei vini più noti e co-         • Trasferimento in barca GT da Hilton
rante è stato portato in auge con        stosi d’Italia. Brunello, un diminuti-     Molino Stucky a San marco e ritorno a
grande maestria, curando partico-        vo di Bruno (“marrone”), è il nome         fine cena.
larmente la cucina tipica veneziana      che è stato dato localmente a quello       Dress-code: abito scuro con insegne.

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Nel 1865, il vino premiato durante        duttori era più che raddoppiato a 25    cui colore e sapore vengono estratti
una fiera agricola a Montalcino fu        e nel 1980 c’erano ben 53 produtto-     dalle bucce. Dopo la fermentazio-
un “vino rosso selezionato” cono-         ri. All’inizio del XXI secolo, c’era-   ne il vino viene quindi invecchia-
sciuto come Brunello. A metà del          no quasi 200 produttori di Brunello     to in rovere. Tradizionalmente, i
XIX secolo, un contadino locale di        di Montalcino, per lo più piccoli       vini sono invecchiati 3 anni o più
nome Clemente Santi isolò alcuni          agricoltori e aziende familiari, che    “in botte” - grandi botti di rovere
impianti di viti di Sangiovese per        producevano circa 330.000 casse         di Slavonia che conferiscono poco
produrre un vino varietale al 100%        all’anno. Montalcino ha uno dei         sapore di quercia e producono ge-
che potesse essere invecchiato per        climi più caldi e aridi della Toscana   neralmente vini più austeri.
un considerevole periodo di tem-          e le uve della zona maturano fino a     Alcuni viticoltori oggi utilizzano
po. Nel 1888, suo nipote Ferruccio        una settimana prima rispetto al vici-   piccole barrique francesi che con-
Biondi-Santi - un soldato veterano        no Vino Nobile di Montepulciano         feriscono un sapore di vaniglia più
che combatté sotto Giuseppe Gari-         e al Chianti Classico. È la DOCG        pronunciato. In altri casi il vino
baldi durante il Risorgimento - pro-      toscana più arida. Come per tutto       viene invecchiato in barrique per
dusse la prima “versione moderna”         l’emisfero settentrionale, i versanti   un breve periodo e poi trascorre un
del Brunello di Montalcino che fu         esposti a nord ricevono meno ore        periodo più lungo nella tradiziona-
invecchiato per oltre un decennio         di luce solare e sono generalmente      le botte. La maggior parte dei pro-
in grandi botti di legno.                 più freschi rispetto ai pendii espo-    duttori distingue la produzione tra
Per la fine della seconda guerra          sti a sud. Così, i vigneti piantati     l’imbottigliamento normale e la ri-
mondiale, il Brunello di Montalcino       sui pendii esposti a nord maturano      serva. Le bottiglie normali vengono
si era guadagnato la reputazione di       più lentamente e tendono a pro-         immesse sul mercato 50 mesi dopo
uno dei vini più rari d’Italia. L’unico   durre vini più rari e più aromatici.    la raccolta e le riserve vengono rila-
produttore registrato ufficialmente       I vigneti sulle pendici meridionali     sciate un anno dopo.
era la ditta Biondi-Santi, che aveva      e occidentali ricevono un’esposi-       Gli attuali requisiti di invecchia-
dichiarato solo quattro annate fino a     zione più intensa alla luce solare e    mento sono stati stabiliti nel 1998 e
quel momento - 1888, 1891, 1925 e         più venti marittimi che producono       impongono che il Brunello sia fat-
1945. Il prezzo elevato e il prestigio    vini di maggiore potenza e com-         to invecchiare in rovere per 2 anni
di questi vini hanno presto inco-         plessità. I migliori produttori della   e almeno 4 mesi in bottiglia prima
raggiato altri produttori a emulare       zona hanno vigneti su entrambe i        della commercializzazione. I pro-
il successo di Biondi-Santi. Negli        versanti e utilizzano una miscela di    duttori di vino che non rispettano
anni ‘60 c’erano 11 produttori che        entrambi i tipi.                        intenzionalmente queste norme e
producevano Brunello e nel 1968 la        Il Brunello di Montalcino è prodot-     regolamenti sono passibili di una
regione ottenne lo status di Deno-        to al 100% da Sangiovese. Tradi-        condanna per frode commerciale e
minazione di Origine Controllata          zionalmente, il vino passa attraverso   rischiano una pena detentiva fino a
(DOC). Nel 1970 il numero di pro-         un lungo periodo di macerazione in      sei anni.

Chaîne des Rôtisseurs - VENEZIA, FEBBRAIO 21 - 24 2019
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Tour guidato di
Palazzo Ducale e Basilica di San Marco
Pausa dolce allo storico Caffe’ Florian

P     alazzo Ducale e le sue annesse
      prigioni, insieme alla Basilica di
San Marco, detengono i veri segreti
                                            I lavori sono proseguiti fino al 1420,
                                            in gran parte sotto la guida dell’archi-
                                            tetto e scultore Filippo Calendario. La
                                                                                         Sabato 23 Febbraio
                                                                                         Ore 9:00
per comprendere come questa città,          nuova sala fu costruita parallela alla la-   Durata 4 ore circa
costruita su una palude, divenne una        guna. Il nuovo palazzo era veramente         Tour 3
delle città più illuminate nel mondo        imponente. Enormi pareti di calcare          Venezia classica:Palazzo
occidentale. Pertanto inizierete la vo-     bianco e marmo rosa sono state ad-           Ducale e Basilica di San Marco
stra introduzione artistica e storica su    dolcite da portici, da logge scandite        • Incontro in hotel Hilton Molino
Venezia proprio in piazza San Marco,        con precisione, dal tetto merlato e          Stucky e partenza in barca GT
visitando Palazzo Ducale e la Basilica.     da una serie di balconi di Pier Paolo        privata per raggiungere San Marco
Il Palazzo Ducale fu l’antica sede del      e Jacobello Dalle Masegne. Il Palazzo        ed iniziare la visita con le nostre
governo; oltre ad essere stata la casa      Ducale è un superbo esempio di ar-           esperte guide.
del ‘Dogi’, i governatori eletti di Ve-     chitettura gotica veneziana e anche il       • Transfer di andata e biglietti
nezia, nei primi secoli è stata la sede     vandalismo non è riuscito a rovinar-         di ingresso a Palazzo Ducale e
del tribunale, della sua amministra-        lo. La decorazione è molto elabora-          Basilica, con Pala D’Oro inclusi nella
zione civile e della burocrazia e - fino    ta ed impressionante. Sui 36 capitelli       tariffa del tour.
al suo trasferimento dall’altra parte del   del colonnato inferiore dell’edificio        • Biglietti di ingresso pre-acquistati
ponte dei Sospiri - la prigione citta-      sono scolpiti animali, fiori e rappre-       con accesso privilegiato salta-fila
dina.                                       sentazioni dei mesi dell’anno. Scultu-       per Palazzo Ducale.
Eretto nel IX secolo, il Palazzo Du-        re morali e didattiche rappresentano         • Inclusa sosta al Caffè Florian.
cale è stato ricostruito più volte da al-   scene come il Giudizio di Salomone,          • Il tour termina in Piazza San
lora e fu con la costruzione della Sala     l’Ebbrezza di Noè, Adamo ed Eva              Marco con tempo libero.
del Maggior Consiglio nel 1340 che          con l’Arcangelo Gabriele, e così via.        • Rientro indipendente in hotel.
l’attuale edificio davvero prese forma.                                                  Dress-code: Casual.

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La Basilica di San Marco – scura, misteriosa ed arric-     di mare sono venuti a invocare protezione prima di
chita dai bottini delle conquiste – è una miscela unica    intraprendere viaggi epici. Accompagnati dalla nostra
di influenze orientali e occidentali. Questo suo aspet-    guida avrete anche la possibilità di visitare la famosa
to orientale, impreziosito nel corso di circa sei secoli   pala d’Oro della Basilica di San Marco, un grande pan-
da scintillanti mosaici dorati, marmi e sculture, l’ha     nello decorativo che veniva usato come rivestimento
resa una location perfetta per le cerimonie della Se-      della parte anteriore dell’altare. È universalmente rico-
renissima. Fu qui che il Doge fu presentato alla città     nosciuto come una delle opere bizantine di smalto più
dopo la sua elezione, che i capi di Stato, papi, princi-   raffinate e compiute, con entrambe le parti anteriore e
pi ed ambasciatori sono stati ricevuti, e ove i capitani   posteriore finemente decorate.

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I  n posizione prestigiosa sotto i
   portici delle Procuratie Nuove
in Piazza San Marco a Venezia, il
                                         divani rossi una galleria intermi-
                                         nabile di personaggi famosi ed
                                         è stato testimone di mutamenti
                                                                                  rigorosamente su vassoi d’argento
                                                                                  e ascolta la musica dal vivo in stile
                                                                                  Caffè-Concerto. Il marchio Flo-
Caffè Florian è il più antico Caffè      epocali, di crisi economiche e di        rian Venezia 1720 contraddistin-
italiano e rappresenta un simbolo        cambiamenti sociali. E’ stato il         gue anche una pregiata collezio-
della città. Inaugurato il 29 dicem-     cuore della società veneziana dal-       ne di prodotti Gourmet, Lifestyle
bre 1720 da Floriano Francesconi         la caduta della Serenissima ai moti      e Design, simbolo di eleganza e
con il nome “Alla Venezia Trion-         rivoluzionari del 1848. Ancora           qualità del Made in Italy.
fante”, fu rapidamente ribattezza-       oggi, il Florian è immerso nella
to dagli avventori semplicemente         realtà contemporanea. Chi entra
Florian, dal nome del suo proprie-       al Florian, non si limita a bere un       Caffé Florian
                                                                                   • Tra la visita di Palazzo Ducale
tario, diventando la più famosa          caffè, ma si immerge in un’espe-          e quella della Basilica è previsto
“bottega da caffè”, frequentata da       rienza unica: guardandosi attor-          uno stop al Caffè Florian per un
personaggi illustri come Casano-         no respira la storia, osservando la       caffè/cappuccino/tea e un dolce
va, Goldoni, Canaletto e Guardi.         Piazza dalle vetrate vede il mondo        della pregiata selezione di questo
In circa tre secoli di storia, il Caf-   passare, mentre si lascia coccolare       storico caffè
                                                                                   • Ritorno indipendente in hotel
fè Florian ha visto sedere sui suoi      da un servizio impeccabile ancora

Nel pomeriggio: consegna dei costumi di carnevale prenotati in sala privata di Hilton Molino Stucky
                                         Vi offriamo la possibilità di no-        genio e la creatività di Francesco
                                         leggiare attraverso di noi i co-         Briggi. Tutte le sue creazioni sono
                                         stumi d’epoca per la cena di gala;       uniche, come unica è l’esperienza
                                         essi saranno forniti dal prestigioso     di vederle ed indossarle. I nostri
                                         Atelier Pietro Longhi di Venezia         clienti sono collezionisti, rievoca-
                                         che li confeziona a mano, secondo        tori, musei e agenzie di viaggio.”
                                         la tradizione, con pregiati tessuti.
                                         “La giusta definizione per i nostri       Costumi di Carnevale
                                         prodotti è abiti ed accessori stori-
                                                                                   Qualche settimana prima dell’arrivo,
                                         ci, riproduzioni ispirate dai dipinti
                                                                                   vi verrà richiesto di compilare una
                                         che Francesco ha visto nei musei di       scheda con le vostre misure in
                                         tutto il mondo. I nostri stilisti sono    modo da poter selezionare per voi il
                                         Michelangelo, Raffaello, Boucher,         costume più adatto, che riceverete
                                         David, Hogarth, interpretati dal          in Hotel Hilton Molino Stucky.

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Cena di gala di Carnevale a
Palazzo Zeno fu costruito alla fine del XIV secolo da Carlo Zeno
                                                                Palazzo Zeno
L    a bella facciata gotica del Pa-
     lazzo, che si affaccia sul rio Di
San Stin, è conservata intatta ed è
                                         ambasciatori, senatori e cardinali.
                                         Il Palazzo subì diverse modifiche
                                         nel corso dei secoli, le più impor-
                                                                                   Jacopo Guarana, Abbondio Stazio,
                                                                                   l’Amigoni.
                                                                                   Anche alla fine del XVIII° secolo,
sormontata da due Eleganti obe-          tanti ad opera dell’architetto An-        nonostante la fine della Repubblica
lischi risalenti al XVII° secolo. Le     tonio Gasparri; fu allora aggiunta        (1797) e la grave crisi economica,
origini della famiglia sono molto        una nuova ala al Palazzo antico ar-       la Famiglia Zeno iniziò un proget-
antiche e ha sempre avuto un ruolo       redandolo in modo sontuoso. Mol-          to di ridipintura di alcune stanze ad
importante nella storia della città,     te delle sale sono infatti affrescate o   opera dell’artista Giuseppe Borsato.
dando alla Serenissima un Doge           decorate dai più grandi artisti del       La famiglia Zeno a tutt’oggi vive
(Renier Zeno, 1253), così come           periodo, quali: Antonio Pellegrini,       nel Palazzo.

                                                                                    Sabato 23 Febbraio
                                                                                    Ore 19:30
                                                                                                                           i
                                                                                    Campiello Ca’ Zen, San Polo 2580,
                                                                                    Venezia.
                                                                                    Ore 19:00 – Trasferimento da
                                                                                    Hilton Molino Stucky con water
                                                                                    taxi.
                                                                                    • Incontro nella hall dell’hotel
                                                                                    Hilton con i nostri assistenti.
                                                                                    • Ritorno in hotel a fine cena con
                                                                                    battello tradizionale veneziano
                                                                                    privatizzato per i nostri ospiti.
                                                                                    Dress-code: Costume storico o abito
                                                                                    scuro e cravatta nera con insegne.

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La cena di gala sarà preparata dallo Chef
Riccardo De Prà (1 stella Michelin)
La cena di gala sarà accompagnata dai vini della pluripremiata cantina ligure
Lunae Bosoni. Quella dei colli di Luni è una Doc giovane, nata nel 1989.

C      hef De Prà è lo chef bellunese
       che, nel 2014, ha curato il ma-
trimonio dell’attore americano Ge-
                                           ricorda. Proprio nel Sol Levante ha
                                           acquisito la sensibilità ai gusti più
                                           sottili e delicati tipici della nipponica.
                                                                                        Quella dei colli di Luni è una Doc
                                                                                        giovane, nata nel 1989

orge Clooney con l’avvocatessa liba-       Riccardo Emilia RomagnaFriuli                La Liguria è una terra in cui la viti-
nese Amal Alamuddin presso l’Aman          Venezia GiuliaLazioLiguriaLom-               coltura ha radici antiche. Una regione
Resort di Venezia.                         bardiaMarcheMolisePiemontePu-                stretta tra mare e montagna, con un
Lo Chef Riccardo De Prà è cono-            gliaSardegnaSiciliaToscanaTrentino           potenziale tutto da esplorare dove la
                                           Alto AdigeUmbriaValle d’AostaVe-             famiglia Bosoni porta avanti una viti-
sciuto come uno degli chef più in-
                                                                                        coltura di qualità, basata sul rispetto
novativi d’Italia, ed è probabilmente      neto è consulente di varie aziende
                                                                                        della tradizioni, la valorizzazione di
il motivo per cui è stato scelto per le    alimentari e di design della tavola,         vitigni autoctoni e lo studio delle car-
nozze Clooney-Alamuddin. Nato              di istituzioni culturali, di una pre-        atteristiche delle sottozone.
nel 1974 a Pieve d’Alpago, Riccardo        stigiosa catena di resort e docen-           L’Etichetta Nera ‘16 riconferma l’alto
è un figlio d’arte e ha imparato a cu-     te all’Università di Studi di Scienze        valore qualitativo: il corpo intenso,
cinare dal padre, lo chef stellato Enzo    Gastronomiche di Pollenzo. Al suo            fine ed elegante, è ricco di belle note
                                                                                        di agrumi, di frutta bianca matura
De Prà. La famiglia De Prà gestisce        attivo collaborazioni con Cinecittà
                                                                                        che evolve alla caramella. In bocca
un noto ristorante nelle Dolomiti          Holding, i principali festival cine-         si avverte armonia e grande piacev-
da oltre 90 anni e il ristorante brilla    matografici europei. Caratteristica          olezza. Caratteristiche che gli sono
nel firmamento Michelin da più di          della cucina dei De Prà è la grande          valse i Tre Bicchieri nella Guida Vini
trent’anni. Sebbene Riccardo abbia         qualità dei piatti assicurata dall’ac-       d’Italia 2015 e 2018 del Gambero
preso i primi spunti della cucina dal      curata scelta delle materie prime che        Rosso. Anche le altre etichette della
padre, egli ha viaggiato intensamen-       la stessa famiglia produce. Oltre al         cantina si sono guadagnate impor-
                                                                                        tanti premi a concorsi internazionali.
te per affinare le sue capacità (in par-   bestiame selezionato e allevato allo
ticolare in Gran Bretagna, Francia,        stato brado sui pascoli dell’Alpago, la
Spagna, Giappone e Olanda). Si è           famiglia gestisce una piccola latteria
pure interessato alla cucina moleco-       e un orto da cui provengono i pro-
lare, seguendo i seminari sulle rea-       dotti usati nel ristorante e che oggi
zioni e le caratteristiche chimico-fi-     è una vera fattoria didattica. I piatti
siche degli alimenti tenuti da Harold      di Riccardo De Prà sono mutevoli
Mc Gee e Ferran Adrià che gli hanno        come le stagioni e sempre stimolanti;
stimolato nuove tecniche culinarie.        egli elabora sapientemente alcuni tra
Fondamentale nel 2000 l’esperienza         i classici regionali che, destrutturati
in Giappone sotto la guida del ma-         e riassemblati, assumono una nuo-
estro Hiroisha Koyama: «Per me è           va natura pur mantenendo intatte la
stata un’esperienza di purificazione»,     loro tipicità e la loro storia.

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Le Scuole Grandi di Venezia
Scuola Grande di San Rocco & Scuola Grande di
San Giovanni Evangelista

D     urante la Repubblica Sere-
      nissima, le “Scuole Grandi “
erano la sala capitolare e il luogo di
                                         raffigurante La gloria di San Rocco
                                         per i giudici come tutti gli altri, egli
                                         andò oltre e ultimò un dipinto, che
                                                                                    Innocenti, così pieno di dramma-
                                                                                    ticità ed energia che le figure sem-
                                                                                    brano quasi uscire dalla cornice.
incontro delle confraternite, il cui     installò di nascosto nel soffitto del-     Benché scuri di natura, i lavori fu-
compito era di assistere e aiutare le    la Sala dell’Albergo, fuori dalla sala     rono restaurati negli anni ‘70.
persone ed, in particolare, di salva-    del secondo piano. I giudici furono        Ci sono alcuni Tiepolo tra i dipinti,
guardare i diritti dei membri della      giustamente impressionati e Tin-           oltre a un’opera solitaria di Tiziano.
loro corporazione. Ogni confrater-       toretto ottenne il lavoro (e, l’anno
nita era situata all’interno di un pa-   successivo, l’appartenenza alla con-        Domenica 24 Febbraio
lazzo riccamente costruito e deco-       fraternita). Nei 23 anni successivi,        Ore 9:40 circa
rato, dedicato al suo santo patrono,     Tintoretto riempì i due piani della         Durata: 3 ore circa
le cui opere d’arte dovevano essere      scuola con più di 50 opere straor-          Tour 4
commissionate all’artista più impor-     dinarie, la più grande collezione di
tante del tempo.                         opere di Tintoretto che ci sia. La          Le Scuole Grandi di Venezia
                                         fuga in Egitto al piano terra è super-      • Il tour parte da Hilton
La Scuola Grande di San Rocco            ba, ma il suo capolavoro è appeso in        Molino Stucky (con barca per
rappresenta un importante palco-         quella minuscola Sala dell’Albergo,         trasferimento privato) e si
scenico della storia dell’arte vene-     un’enorme Crocifissione che si col-         focalizza sugli artisti veneziani
ziana del XVI secolo: nel 1564, per      loca tra le più grandi e commoventi         e le due principali Scuole di
decorare la grande Sala dell’Alber-      opere della storia dell’arte venezia-       Venezia: Scuola Grande di San
go, fu indetto un concorso a cui         na. Tintoretto era un uomo devoto,          Rocco e Scuola Grande di San
parteciparono i più famosi pittori       semplice, che uscì da Venezia sola          Giovanni Evangelista.
attivi a Venezia in quei tempi: il       una volta. Le sue tele epiche sono          • Il tour termina al Ristorante
Tintoretto, Paolo Veronese, Fe-          piene di luce fantasmagorica e spi-         Vecio Fritolin per il pranzo dei
derico Zuccari, Giuseppe Salviati,       ritualità mistica. Tra gli otto dipinti     saluti. Per chi non partecipasse
Andrea Schiavone ... e Tintoretto è      del piano terra, ciascuno raffiguran-       al pranzo, rientro libero in hotel.
stato il vincitore!                      te una scena del Nuovo Testamen-
Invece di realizzare uno schizzo         to, il più notevole è La Strage degli       Dress-code: Casual.

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Il complesso della Scuola Grande         lavori di ristrutturazione avviati nel   nati a sostituire i precedenti. Nel
di San Giovanni Evangelista con-         1349 e terminati nel 1354.               1454 la Scuola fu arricchita della
serva ancora tutte le caratteristi-      Nel corso del XV secolo la Scuola,       facciata laterale di stile gotico-fio-
che architettoniche originali delle      essendo accresciuta in città la sua      rito e poi del septo marmoreo del
splendide e ricche istituzioni cari-     importanza grazie anche alla do-         cortile di entrata ad opera di Pietro
tatevoli delle confraternite vene-       nazione della reliquia della Santa       Lombardo.
ziane.                                   Croce, che nel 1369 Philippe de          Nel 1498 il Capitolo della Scuola
L’edificio che ospita la Scuola          Mezières, gran cancelliere del re-       decise di far realizzare una nuova
Grande di San Giovanni Evange-           gno di Cipro, aveva fatto alla Scuo-     scala e a progettarla fu chiamato
lista fu completato a metà del XV        la, decise l’acquisto non solo degli     Mauro Codussi.
secolo. La scuola fu inoltre dotata      ambienti affittati dalla famiglia        Nei primi anni quaranta del XVI
di splendidi dipinti di Domenico         Badoer, ma anche dell’ospizio e ne       secolo venne completata la Sala
Tintoretto, Palma il Giovane, Vit-       eseguì la rifabbrica (1414 – 1420)       dell’Albergo. In quegli stessi anni
tore Carpaccio e Giovanni Bellini        per ottenere una sede più consona        Tiziano e la sua bottega completa-
che ancora oggi decorano le stan-        alle proprie accresciute esigenze.       rono la serie di dipinti per il soffitto
ze. La Scuola Grande San Giovan-         Per la reliquia venne realizzato un      della stessa sala.
ni Evangelista, istituitasi nel 1261     prezioso reliquiario, gotico, di cri-    La “visione di San Giovanni Evan-
presso la chiesa di Sant’Aponal          stallo di rocca e argento dorato.        gelista” è ora presso la National
(Sant’Apollinare), si trasferì nel       Due cicli pittorici furono commis-       Gallery of Art di Washington
1301 in Contrada San Stin affittan-      sionati nel 1420 a Jacopo Bellini,       mentre le opere di bottega (putti,
do alcuni locali di proprietà della      ma andarono rovinati e nell’ultimo       grottesche, simboli degli evange-
famiglia Badoer, posti al piano su-      decennio del secolo Gentile Belli-       listi) sono conservati alle Gallerie
periore di un ospizio per anziane        ni, figlio di Jacopo, ed i suoi colla-   dell’Accademia.
indigenti attiguo alla chiesa.           boratori diedero inizio ai “Miracoli     Alla fine del secolo Jacopo Palma il
I locali affittati furono sottoposti a   della Reliquia della Croce” desti-       Giovane fu incaricato di eseguire

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quattro grandi “Episodi dell’Apo-        pubblica di Venezia. Con decreto       co. Venne costituita nella Scuola
calisse” per rivestire le pareti della   napoleonico del 25 aprile 1806 la      Grande una Corporazione di Mu-
Sala dell’Albergo.                       Scuola Grande fu soppressa ed il       tuo Soccorso delle Arti Edificatorie
Nel XVIII secolo, grazie ad un           patrimonio in parte demanializzato     i cui scopi erano: restaurare e man-
cospicuo lascito, furono effettuati      e in parte venduto.                    tenere il fabbricato della Scuola
nuovi lavori che coinvolsero tutto       Gli ambienti furono ridotti a ma-      Grande, aiutare i soci in difficoltà,
il piano superiore dell’edificio: a      gazzino e deposito demaniale. I        recuperando quelli che erano gli
partire dal 1727 l’architetto Gior-      grandi dipinti dell’Oratorio raffi-    scopi della confraternita nei secoli
gio Massari fece alzare di cinque        guranti i Miracoli della Croce, re-    precedenti.
metri il soffitto del Salone di San      alizzati da Gentile Bellini, Vittore   Da allora la confraternita riprese la
Giovanni (Sala Capitolare), rifa-        Carpaccio e altri, furono espro-       propria attività. Oltre ai soci dediti
cendo completamente le strutture         priati; affidati al demanio, sono      alle arti edificatorie, vennero suc-
murarie e aprendo dodici grandi          rimasti fortunatamente a Venezia       cessivamente ammesse come soci
finestre ovali per dare luce all’am-     e sono oggi visitabili alle Gallerie   anche altre persone con l’impegno
biente. In quegli anni fu com-           dell’Accademia.                        di aderire alle finalità del sodalizio.
missionata allo scultore Giovanni        Subentrati gli austriaci ai fran-      Nel 1931 la scuola venne elevata ad
Maria Morlaiter la grande statua         cesi, fu progettato addirittura di     arciconfraternita da parte del pon-
di San Giovanni Evangelista posta        demolire l’edificio della Scuola       tefice Pio XI. Il reliquiario della
sull’altare della Sala Capitolare. Al    e si pensò anche di trasportare in     Croce, che per decreto napoleoni-
Massari si deve anche il magnifi-        Austria il pavimento del Salone di     co avrebbe dovuto essere trasferito
co pavimento del Salone in marmi         San Giovanni.                          alla Zecca per essere fuso, fu riscat-
colorati, capolavoro assoluto posto      Fortunatamente nel 1856 l’impre-       tato dall’ultimo Guardian Grande,
in opera nel 1752.                       sario edile friulano Gaspare Bion-     in carica all’epoca degli editti na-
Nel 1761 Giuseppe Angeli dipinse         detti Crovato, con l’aiuto di un       poleonici, Giovanni Andrighetti.
la grande tela centrale del soffitto.    gruppo di cittadini veneziani che      Gli eredi lo restituirono alla Scuola
Pochi anni dopo, il 12 maggio del        reperirono i fondi necessari, acqui-   tramite il Patriarca di Venezia, car-
1797, ebbe fine la millenaria Re-        stò la Scuola dal Demanio austria-     dinale Pietro La Fontaine.

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Pranzo dei saluti al “Vecio Fritolin”
affiliato alla Chaîne des Rôtisseurs

I   l ristorante Vecio Fritolin si trova
    in una piccola strada laterale nel
quartiere di Santa Croce, il cuore
                                           gliato bianco candido spicca qual-
                                           che dettaglio elegante color rosso
                                           Murano. E proprio qui, sulla tavo-
di Venezia, a due passi da Rialto e        la, va in scena una cucina frizzante
dalla collezione di luoghi d’arte che      che sa di stagione, genuinità, at-
fanno della città un museo a cielo         tualizzazione.
aperto.                                    Le due anime al femminile del lo-
Esso prende il nome dagli antichi          cale sono la Patronne Irina Freguia
‘fritolin’, ovvero i luoghi dove sin       e la Chef Najada Frasheri, giovane
dal ‘700 il popolo acquistava il pe-       ed apprezzata socia della Chaîne
sce appena fritto, servito nella tipi-     des Rôtisseurs arrivata la scorsa
ca carta “gialla”.                         estate a Venezia e già perfettamen-
Ed è proprio la tradizione a carat-        te integrata nella sua nuova cucina.
terizzare la cucina del locale, tipica     Najada, appassionata Chef, arri-
veneziana, ma rivisitata e arricchita      va al Vecio Fritolin dopo diverse
con creatività e leggerezza.               esperienze in Umbria, Emilia Ro-
L’atmosfera calda e accogliente del        magna e Veneto e dopo una pa-
ristorante settecentesco, con le tra-      rentesi in Albania, sua terra natale,
vi a vista ai soffitti e le lanterne in    dove ha anche ricevuto il titolo di
ferro battuto, fa da sfondo a uno          Ambasciatore        dell’Associazione
stile tradizionale di cibo e vino, in      Culinaria Albanese “Shum” e dove
un dialogo tra passato e presente.         si è specializzata sulla tecnica del
Preparati con cura, ingredienti ec-        sottovuoto, collaborando con la
                                                                                    Sabato 24 Febbraio
                                                                                   Al termine del pranzo, rientro libe-
cezionalmente freschi raccontano           multinazionale Orved SpA.
                                                                                    Ore 12:30
                                                                                   ro in hotel.
le storie dell’emozionante cucina          Oggi Najada affianca Irina nel suo       Calle Regina, 2262
veneziana così attuale e piena di          progetto principale, quello di ser-      30135 Rialto, Venezia.
sorprese.                                  vire qualità e cortesia in un am-
Sui tavoli apparecchiati con tova-         biente ricercato, ma familiare.          Dress-code: Casual con insegne.

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