Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado

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Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
P AGINA 1                                                                                  I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                             Per una Chiesa Viva
A NNO XIII - N. 4 MAGGIO 2017            P ERIODICO                          DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO
WWW . CHIESARAVELLO . IT    WWW . RAVELLOINFESTA . IT                                     WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM

          Fatima, messaggio di speranza
Il centenario delle apparizioni mariane      sacerdote nel 1950, ho poi avuto modo         dell’importante evento: «Con Maria
verificatesi a Fátima nel 1917 ci porta a    di sperimentare sempre meglio la mis-         pellegrino nella speranza e nella pace».
riflettere sul significato per la Chiesa e   sione di Maria Santissima nella comunità      Ultimamente i teologi ci hanno poi aiu-
per il mondo di tale evento straordina-      cristiana. Così fu ancor più quando, nel      tato ad approfondire il significato di
rio. La storia è maestra di vita, dicevano   1961, fui poi chiamato al servizio della      questa presenza di Maria nella vita dei
gli antichi Romani: historia magistra        Santa Sede, durante il pontificato del        credenti. Al riguardo mi è particolar-
vitae. Il ricordare gli avvenimenti di       Papa Giovanni XXIII. Lavorando poi in         mente piaciuta una interessante pubbli-
Fátima può farci comprende-                                                                            cazione di un teologo italia-
re meglio la presenza provvi-                                                                          no, padre Stefano De Fiores,
denziale di Dio nelle vicende                                                                          dal titolo Perché Dio ci parla
umane.                                                                                                 mediante Maria. Significato
Personalmente fin da ragazzo                                                                           delle apparizioni mariane nel
ho imparato a conoscere in                                                                             nostro tempo (Cinisello Bal-
famiglia e in parrocchia tutta                                                                         samo, Edizioni San Paolo,
l’affascinante storia delle                                                                            2011).
apparizioni della Madonna a                                                                            In tale scritto, egli ci ricorda
Fátima. Negli anni tragici                                                                             ciò che è noto a tutti i cristia-
dell’ultima guerra mondiale a                                                                          ni, e cioè che con le due
noi giovani giunsero poi di                                                                            grandi fonti della rivelazione
grande conforto le parole che                                                                          cristiana, la Sacra Scrittura e
la Madonna aveva detto ai tre                                                                          la tradizione divina apostoli-
pastorelli nel luglio del 1917,                                                                        ca, i credenti, guidati dal
di fronte alle dolorose vicen-                                                                         magistero della Chiesa, pos-
de di quel tempo. Erano pa-                                                                            sono già scoprire tutto ciò
role piene di speranza: «Alla                                                                          che Dio attende da loro. Ma
fine il mio Cuore Immacolato trionfe-        America latina, prima in Ecuador, poi in      il predetto autore aggiungeva che Dio
rà!».                                        Uruguay e infine in Cile, scoprii ancor       può sempre intervenire nella storia
Ci sembrava già allora che il messaggio      meglio i segni della presenza di Maria        umana. Così si spiegano anche gli inter-
di Fátima fosse non solo un invito alla      nella vita della Chiesa. Richiamato infine    venti soprannaturali operati da Dio nel
conversione e alla preghiera, ma che         a Roma nel 1988 dal Papa Giovanni             mondo per mezzo di Maria santissima e
fosse anche un invito alla speranza, ri-     Paolo II, sono stato sempre edificato         di tanti santi. Sono interventi che nel
cordandoci la continua presenza di Dio       dalla sua profonda devozione mariana.         corso dei secoli hanno aiutato molti cri-
in mezzo a noi, anche nelle ore più tra-     Non per nulla egli aveva preso come suo       stiani a scoprire sempre meglio la volon-
giche della storia. La Madonna sembrava      motto totus tuus (“tutto tuo”), rivolto a     tà di Dio.
ricordarci le parole rivolte da Gesù ai      Maria. Questo è stato pure l’atteggia-        Del resto, questo era già il messaggio
suoi discepoli: «Nel mondo avrete tribo-     mento del Papa Benedetto XVI e lo è           che l’apostolo Paolo dava ai cristiani di
lazioni, ma confidate! Io ho vinto il        ora con il pontificato di Francesco. Co-      Tessalonica: «Non spegnete lo Spirito,
mondo» (Giovanni 16, 33).                    me è noto, egli si recherà ben presto in      non disprezzate le profezie; esaminate
Sono così cresciuto in un ambiente ma-       Portogallo per rendere omaggio alla           ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1
riano, che del resto era tipico delle no-    Madre di Cristo nel suo bel santuario di      Tessalonicesi 5, 19-21).
stre popolazioni piemontesi. Diventato       Fátima. Questo è appunto il motto                             Continua a pagina 2
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
P AGINA 2                                                                                    I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
    Segue dalla prima pagina
                                                 Il cammino del credere
A tale proposito sono poi illuminanti le
parole del Catechismo della Chiesa cat-                                                                  della salvezza, mediante
tolica che ci dice: «Anche se la Rivela-                                                                 l’illuminazione della paro-
zione (cristiana) è compiuta, essa non è                                                                 la dei profeti e la risposta
però completamente esplicitata: tocche-                                                                  credente del salterio, il
rà alla fede cristiana coglierne gradual-                                                                fedele viene condotto a
mente tutta la portata nel corso dei se-                                                                 comprendere e gustare
coli» (n. 66). Si comprende così la ric-                                                                 l’annuncio mirabile della
chezza del magistero della Chiesa circa                                                                  risurrezione del Signore. Il
la missione della Madre di Dio e dei                                                                     biblista Pietro Bovati nel
santi nella realtà della storia umana.                                                                   n. 4003 di Civiltà Cattoli-
Così si prende pure coscienza del pro-                                                                   ca lo definisce «un percor-
gressivo sviluppo del culto mariano nel                                                                  so di ascolto nella preghie-
corso dei secoli. È quanto già ci ricorda-                                                               ra, una iniziazione misteri-
va più di quarant’anni fa il compianto                                                                   ca e sacramentale, nella
cardinale Manuel Gonçalves Cerejeira,                                                                    quale chi partecipa fa espe-
patriarca di Lisbona, quando diceva che                                                                  rienza di un dono di rivela-
«non è la Chiesa che ha imposto Fátima                                                                   zione, che tocca il cuore,
al mondo, ma è Fátima stessa che si è                                                                    che lo apre, e lo fa passare
imposta al mondo», per richiamare tutti                                                                  dal dubbio e dallo scorag-
gli uomini del nostro tempo a Gesù           Oggi ci propongono tanti dubbi circa il       giamento alla consolante certezza della
Salvatore, che «è venuto al mondo per-       mistero della risurrezione, e quindi sul-     verità».
ché tutti gli uomini abbiano la vita e       le radici stesse della nostra fede.           Il cammino liturgico della Veglia pa-
l’abbiano in abbondanza» (Giovanni 10,       In realtà non abbiamo prove certe che         squale è modello di ciò che il credente è
10). Al riguardo ho letto con grande         Gesù crocifisso sia tornato a vivere;         invitato a compiere durante tutto l’an-
soddisfazione ciò che recentemente ci        provare storicamente la realtà della ri-      no, anzi durante tutta la vita. Con
ha ricordato l’attuale vescovo di Leiria-    surrezione non è stato lo scopo primario      un’attenzione particolare. Il percorso
Fátima, monsignor António Dos Santos         degli evangelisti, che hanno voluto piut-     non è solo quello che compiamo noi
Marto, in un bell’articolo apparso re-       tosto annunciarla, presentandola nel suo      dietro alla Parola verso la Luce, ma è
centemente sulla rivista italiana «Vita e    significato per la propria esistenza. Allo-   ancor più quello che compie Cristo ver-
Pensiero», con il titolo significativo:      ra la nostra fede nella risurrezione si       so di noi. L’esperienza di fede nella
Fátima, il Novecento ed il mistero           basa sulle esperienze di incontro con il      resurrezione di Cristo è possibile là do-
dell’iniquità. Il testo termina appunto      Risorto degli apostoli e dei primi disce-     ve c’è una comunità che vive in comu-
così: «Grazia e misericordia. Queste         poli trasmesse di generazione in genera-      nione, cresce costantemente nell’amore
parole dell’ultima apparizione della         zione. Andando a leggere i Vangeli no-        al suo interno e nella solidarietà verso i
Madonna a Lucia, a Tuy, sono la sintesi      tiamo che essi stessi hanno fatto fatica a    più deboli. E’ possibile all’interno di
del messaggio di Fátima e della rivela-      credere. Non basta vedere per credere.        famiglie il cui statuto è il dono recipro-
zione del Dio compassionevole (...) che      E’ necessario essere introdotti, come         co, vissuto con entusiasmo e gioia, pur
si piega su tutte le sofferenze uma-         fece Gesù con i discepoli di Emmaus,          nella prova delle fatiche relazionali e
ne» (2017, 1, p. 54). C’è quindi un          all’interpreta-zione della Scrittura per      delle sofferenze fisiche e morali. E’ pos-
messaggio di speranza che proviene a         cogliere l’evento della Risurrezione          sibile in una professionalità seria e re-
noi dalla celebrazione del centenario        come compimento delle promesse divi-          sponsabile, messa a servizio non dei
delle apparizioni di Maria santissima a      ne. E non si tratta di una lezione catte-     propri interessi ma del bene comune,
Fátima. Numerose e gravi possono esse-       dratica, né di un’esegesi dimostrativa e      della pace e della vita. Il cammino del
re le prove della vita e le tragedie del     apologetica, quanto piuttosto di un per-      credere non è allora un vuoto vagare,
mondo, ma più grande ancora è l’amore        corso meditativo che fa “ardere il cuore”     ma una ricerca di Lui che tra le pieghe
di Dio per noi. Dal santuario di Fátima      e lo prepara all’assenso e alla testimo-      della storia continua a venirci incontro.
la madre di Gesù sembra volerci ricor-       nianza.                                       L’azione pastorale è ben descritta
dare le parole rivolte da Gesù ai suoi       Ciò che il Risorto ha fatto con i suoi        dall’accensione di quel cero che nella
discepoli prima dell’ascensione al cielo:    discepoli, infatti, la Chiesa lo riprende     notte di Pasqua ha illuminato le tenebre
«Confidate, io ho vinto il mondo. Io         nel rito solenne della notte di Pasqua. A     del tempio. Si tratta di orientare lo
sarò sempre con voi tutti i giorni, fino     partire dalle prime pagine della Scrittu-     sguardo. Lui è risorto, Lui c’è, va in-
alla fine dei secoli» (Matteo 28, 20).       ra, sulla creazione del mondo, e percor-      contrato e poi creduto.
             Card. Angelo Sodano             rendo gli eventi fondatori della storia                                            G.I.
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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                                                                                                   Preghiera di Papa
   Come vivere la nostra Pasqua                                                                   Francesco al termine
Il tempo pasquale è il periodo liturgico        celebrato in relazione alla Chiesa, la co-
                                                                                                    della Via Crucis
più antico e maggiormente considerato           munità nata dalla Pasqua che confessa e               al Colosseo
nella Chiesa primitiva: ogni giorno si          vive la sua comunione con il Risorto           "O Cristo, lasciato solo e tradito
celebrava la “sinassi” , cioè l’assemblea       mediante lo Spirito: è il tempo messiani-      perfino dai tuoi e venduto a basso
liturgica o eucaristia, risuonava il canto      co, l’inaugurazione della nuova era esca-      prezzo; o Cristo, giudicato dai peccatori
dell’Alleluia, si pregava stando in piedi,      tologica. Ed era questo il tempo della         e consegnato dai capi; o Cristo straziato
era vietato il digiuno. Era come un inter-      mistagogia per i “neofiti” adulti, oggi        nelle carni, incoronato di spine vestito di
rotto giorno pasquale, in cui si celebra-       ripristinato. Il tempo cioè dell’approfon-     porpora; o Cristo, schiaffeggiato e atro-
vano gli aspetti del mistero di Cristo          dimento, dell’assimilazione mediante           cemente inchiodato; o Cristo trafitto
risorto, apparso, asceso al cielo, glorifi-     regolari assemblee liturgiche dei misteri      dalla lancia che ha squarciato il tuo cuo-
cato alla destra del Padre, donatore dello      celebrati nella notte di Pasqua, precisa-      re; o Cristo morto e seppellito, tu che
Spirito e in cui i “neofiti”, cioè i nuovi      mente; del battesimo, della cresima e          sei il Dio della vita e dell'esistenza; o
cristiani, vivevano la prima esperienza         dell’eucaristia. Un periodo quindi di          Cristo,      nostro      unico     salvato-
ecclesiale della loro rinascita. Solo suc-      ripensamento e di adesione più cosciente       re, torniamo a te anche quest'anno con
cessivamente l’unità della cinquantina          al dono pasquale della vita in Cristo en-      gli occhi abbassati di vergogna e
pasquale apparve compromessa ovvero             tro la Chiesa, offerto oggi a tutti. Secon-    con il cuore pieno di speranza".
spezzata con la festa                                               do la tradizione litur-    "Di vergogna - ha continuato - per tutte
dell’Ascensione e poi                                               gica dell’Oriente e        le immagini di devastazione, di distruzio-
della Pentecoste. La                                                dell’Occidente il Libro    ne e di naufragio che sono diventate or-
riforma liturgica ha                                                degli Atti degli Apo-      dinarie nella nostra vita. Vergogna per
ripristinato l’unità di                                             stoli occupa un posto      il sangue innocente che quotidiana-
questo tempo e lo ha                                                privilegiato, quale        mente viene versato di donne, di bambi-
arricchito di nuovi                                                 testimonianza della        ni, di immigrati e di persone perseguita-
testi e formulari. “I                                               Chiesa primitiva uscita    te per il colore della loro pelle, oppure
cinquanta giorni che si                                             dal costato di Cristo      per la loro appartenenza etnica e sociale
succedono dalla dome-                                               nel suo progressivo        e per la loro fede in te. Vergogna per
nica di Resurrezione                                                sviluppo, mentre l’A-      le troppe volte che, come Giuda e
alla domenica di Pen-                                               pocalisse ne richiama il   Pietro, ti abbiamo venduto e tradi-
tecoste si legge al n.                                              termine finale, indu-      to, e lasciato solo a morire per i nostri
22 delle norme gene-                                                cendo un clima di fede     peccati, scappando da codardi dalle no-
rali dell’Anno liturgico                                            gioiosa e di ferma spe-    stre responsabilità. Vergogna per il no-
e del calendario, “si                                               ranza. A sua volta il      stro silenzio dinanzi alle ingiustizie, per
celebrano nell’esultan-                                             Vangelo di Giovanni        le nostre mani pigre nel dare e avide
za e nella gioia cine un                                            approfondisce il miste-    nello strappare e nel conquistare". "Per
solo giorno di festa,                                               ro di Cristo, Agnello      la nostra voce squillante nel difendere i
anzi come la grande domenica. Sono              immolato e glorioso, Pastore buono che         nostri interessi e timida nel parlare di
giorni nei quali, in modo del tutto spe-        guida ai pascoli senza fine. Le due solen-     quelli altrui - è andato avanti -. Per i
ciale, si canta l’Alleluia. E’ stata soppres-   nità dell’Ascensione e della Pentecoste        nostri piedi veloci sulla via del male e
sa l’ottava di Pentecoste, con la valoriz-      sembrano due feste che spezzano l’unità        paralizzati su quella del bene".
zazione delle ferie che la precedono ar-        del tempo pasquale: la festa della parten-     "Vergogna per tutte le volte che
ricchite di formulari propri che richiama-      za d Gesù da questa terra e la festa dello     noi vescovi, sacerdoti, consacrati e
no i testi relativi al dono dello Spirito; le   Spirito Santo. Non si tratta propriamente      consacrate, abbiamo scandalizzato
domeniche, indicate col numero pro-             di due eventi separati dalla Pasqua, quan-     e ferito il tuo corpo, la Chiesa, e
gressivo, non sono dette più “dopo Pa-          to piuttosto dello sviluppo, in due mo-        abbiamo dimenticato il nostro primo
squa” ma “di Pasqua”, quasi a significare       menti successivi, dell’unico grande mi-        amore, il nostro primo entusiasmo e la
una Pasqua continua. I primi otto gior-         stero pasquale di Cristo. Esaltato dalla       nostra totale disponibilità, lasciando ar-
ni, o settimana pasquale, godono di una         gloria del Padre e costituito Signore          rugginire il nostro cuore e la nostra con-
particolare solennità con l’intreccio dei       dell’universo, egli effonde il suo Spirito,    sacrazione". "Tanta vergogna Signo-
temi della risurrezione e del battesimo;        principio di vita nuova, sulla comunità        re - ha poi aggiunto - ma il nostro
la liturgia ambrosiana prevede per ogni         dei credenti. Manifesta così la sua pre-       cuore è pieno della speranza fidu-
giorno un formulario di Messa “per i            senza operante e santificante in forma         ciosa che tu non ci tratti secondo i no-
battezzati”. In questo periodo più che          nuova, più universale e più intima.            stri meriti ma unicamente seconda l'ab-
l’evento pasquale in se stesso, o nel rife-                                                    bondanza della tua misericordia.
rimento a Cristo, viene considerato e                                         Don Nello                        Continua a pagina 4
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
P AGINA 4                                                                                    I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                                                 Pasqua a Ravello
                                                               tra fede e tradizione
                                              Davvero una bella Pasqua quella che         passato e oggi non servono all’azione
                                              abbiamo celebrato in questo anno del        pastorale della Chiesa. Per fortuna,
                                              Signore 2017. Merito anche del clima        abbiamo ancora sacerdoti, capaci di
                                              mite e tipicamente primaverile che ha       comprendere la bellezza e il valore di
                                              fatto da degno scenario ai riti sempre      queste tradizioni, e persone che con
                                              suggestivi che la tradizione ci ha conse-   passione e competenza si adoperano,
"La speranza - ha detto ancora France-        gnato e che ci aiutano, speriamo, a         perché esse siano tramandate alle gene-
sco - che la tua croce trasformi i            comprendere meglio il grande evento         razioni future. Nel segno dunque di
nostri cuori induriti in cuori di                                                                            una ormai consolida-
carne capaci di sognare di perdo-                                                                            ta prassi, le celebra-
nare e di amare. Trasforma questa                                                                            zioni pasquali a Ra-
notte tenebrosa della tua croce in alba                                                                      vello si sono svolte
folgorante della tua resurrezione.                                                                           nel rispetto di quanto
La speranza che la tua fedeltà non si                                                                        stabilito, in una per-
basa sulla nostra, la speranza che la                                                                        fetta sintesi che ha
schiera di uomini e donne fedeli alla tua                                                                    coniugato Fede e
croce continua e continuerà a vivere                                                                         tradizione, lasciando
fedeli come lievito che dà sapore e co-                                                                      ovviamente il prima-
me la luce che apre nuovi orizzonti nel                                                                      to alla prima della
corpo della nostra umanità ferita. La                                                                        quale la seconda è
speranza che la tua Chiesa cercherà di                                                                       ancella.
essere la tua voce che grida nel deserto                                                                      Iniziamo allora la
dell'umanità per preparare la strada del                                                                     cronaca di questa
tuo            ritorno           trionfale                                                                   bella Pasqua che ha
quando verrai a giudicare i vivi e i mor-                                                                    visto una foltissima
ti. La speranza che il bene vincerà nono-                                                                    partecipazione anche
stante la sua apparente sconfitta".                                                                          di tanti forestieri che
"O Signore Gesù - ha concluso il Papa -                                                                      hanno scelto come
, figlio di Dio, vittima innocente del                                                                       meta Ravello e la
nostro riscatto dinanzi al tuo vessillo                                                                      Costiera per trascor-
regale e al tuo mistero di morte e di                                                                        rere le vacanze pa-
gloria, dinanzi al tuo patibolo ci                                                                           squali. Sono certo
inginocchiamo invergognati e spe-                                                                            che hanno portato
ranzosi e ti chiediamo di lavarci nel la-                                                                    con loro il ricordo di
vacro del sangue e dell'acqua che usci-                         Foto Giovanni Fortunato                      quello che hanno
rono dal tuo cuore squarciato. Di per-        pasquale. Senza dilungarmi sul valore e potuto vedere e magari hanno racconta-
donare i nostri peccati e le nostre colpe.    l’importanza di queste manifestazioni to, una volta tornati nelle loro grandi
Ti chiediamo di ricordarti dei nostri         della religiosità popolare, ma ovviamen- città, che la Costiera è divina forse an-
fratelli stroncati dalla violenza, dall'in-   te senza neppure assolutizzarle, sono che perché custodisce un patrimonio di
differenza e dalla guerra".                   convinto che, grazie al cielo, nonostante Fede che panismi, modernismi e tiran-
"Ti chiediamo di spezzare le cate-            i cambiamenti dei tempi, esse restano nia economica non riescono a scalfire.
ne che ci tengono prigionieri nel             saldamente ancorate ad un patrimonio         Non mi pare fuori luogo iniziare con il
nostro egoismo, nella nostra cecità vo-       di fede e di cultura che unisce Ravello e ricordo della celebrazione della Messa
lontaria e nella vanità dei nostri calcoli    altri Paesi della Costiera a tanti altri crismale presieduta da S.Ecc.za Mons.
mondani. O Cristo, ti chiediamo di            centri dell’Italia meridionale nei quali la Soricelli, nella Cattedrale di Amalfi, la
insegnarci a non vergognarci mai della        celebrazione del mistero pasquale è sera di mercoledì santo, nel corso della
tua croce, a non strumentalizzarla, ma        caratterizzata da processioni, riti peni- quale l’Arcivescovo ha benedetto il
di onorarla e di adorarla perché con essa     tenziali, usi e tradizioni semplicemente sacro Crisma e gli altri oli che poi i sa-
tu ci hai manifestato la mostruosità dei      belli e sentiti. Con buona pace dei Solo- cerdoti hanno presentato alle loro co-
nostri peccati, la grandezza del tuo          ni che continuamente tuonano, dall’alto munità all’inizio della Messa in Coena
amore, l'ingiustizia dei nostri giudizi e     del loro essere “adulti nella fede”, con- Domini. La messa crismale è un grande
la potenza della tua misericordia.            tro queste forme di religiosità popolare momento in cui l’intero presbiterio si
Amen".                                        che, a loro giudizio, appartengono al unisce intorno al proprio Pastore, quasi
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
P AGINA 5                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
                                                 parroco del Duomo, concelebrante               che ha voluto così confermare che la pia
                                                 Mons. Giuseppe Imperato, parroco               tradizione non è scollegata dalla Messa in
                                                 emerito.                                       Coena Domini e da quel clima di adora-
                                                  Nell’omelia don Nello ha illustrato           zione che caratterizza le ore serali del
                                                 il senso della liturgia del giovedì santo      giovedì santo. Al termine del corteo
                                                 che “ci introduce nel mistero di Cristo che    penitenziale, dalla Chiesa di san Giovan-
                                                 si fa sacramento nell’Eucarestia”. Un sa-      ni del Toro, i battenti hanno portato in
                                                 cramento dal quale “affidato alle nostre       Duomo la statua della Madonna Addolo-
                                                 mani, nasce la Chiesa come pane offerto        rata, cantando il “Pianto di Maria”, un
                                                 all’umanità per nutrire il suo cammino         canto suggestivo che presenta però qual-
                                                 nell’attesa della Beata Speranza”. Il cele-    che espressione da emendare. Il venerdì
                                                 brante si è poi soffermato sul significa-      santo è stato caratterizzato dalla solenne
                                                 to della lavanda dei piedi, sicuramente        Azione liturgica nel corso della quale,
                                                 non un momento coreografico della              come stabilito, è stata proclamata la Pas-
                                                 Messa in Coena Domini, ma un gesto             sione secondo Giovanni.
                                                 che “significa la realtà esistenziale          Come il giorno precedente, anche que-
                                                 dell’Eucarestia. Un gesto che Gesù compie      sto momento è stato presieduto da don
                                                 come Signore e maestro, non come maestro       Nello e da don Peppino. Non è mancata
                                                 e Signore, per fare ciò che ha sempre fatto:   la riflessione del parroco che ha esordito
         Foto Luigi Buoncore                     amare. La lavanda dei piedi è il gesto che     dicendo che “la tenebra del venerdì santo è
                                                 Cristo fa per narrare l’amore che lo rende     la più luminosa della tenebre, perché rimanda
a rimarcare l’unità della Chiesa che,         servo dei suoi discepoli”. Continuando la         al mistero di un amore che ieri abbiamo con-
seppur divisa territorialmente in parroc-     riflessione, don Nello Russo ha sottoli-          templato nel gesto della lavanda dei piedi.
chie, è una sola, in comunione con il         neato che Gesù ci insegna a vivere l’a-           Un amore che si lascia vincere, ma che nulla
Papa, Vescovo di Roma. E’ significativo       more unilaterale, che non cerca recipro-          e nessuno possono veramente vincere”.
dunque che nell’imminenza del Triduo          cità e che narra la fedeltà radicale di Dio       Si è poi soffermato su alcuni punti del
pasquale si svolga una celebrazione così      al peccatore. Il Signore, infatti, non si         testo giovanneo, ricordando, ad esem-
ricca di significato, una messa che qual-     rifiuta di condividere il pane con il tradi-      pio, che l’arresto di Gesù, che si confi-
cuno definisce quasi “epifania” della         tore, dimostrando così non una forma di           gura come un confronto-scontro tra il
Chiesa che si appresta a celebrare, unita,    debolezza, ma la gloria di amare. “La             Messia e i discepoli da una parte e Giuda
il mistero della Passione, Morte e Resur-     gloria di chi è pienamente cosciente che nulla    e i soldati dall’altra, avviene in un giardi-
rezione del suo Signore.                      può impedirgli di amare. La conferma che          no, come in un giardino, l’Eden, si ebbe
 Giovedì santo, cullati dal clima prima-      ogni occasione, anche la più dolorosa e tragi-    il primo scontro tra bene e male; entrare
verile che avvolgeva Ravello, ci siamo        ca, può essere vissuta nell’amore, fino a do-     nella Passione è entrare in una lotta:
preparati al primo grande momento: la         nare la vita”. Il parroco ha concluso con         Gesù vi entra con la forza dell’amore e
Messa in Coena Domini. Il Duomo, co-          l’invito a non cadere nell’errore di Pie-         dell’obbedienza al Padre. Sembra che Il
me di consueto, con la sua bellezza favo-     tro, ma a riconoscere il nostro essere            Signore, ha proseguito don Russo, re-
riva la comprensione di ciò che si stava      sporchi e la necessità di essere lavati,          candosi nel giardino, abbia voluto facili-
per celebrare. Due i punti verso cui far      perché” la pretesa e la presunzione di purez-     tare il compito del traditore, sottomet-
convergere lo sguardo e il cuore dei          za sono contrarie alla logica cristiana. Non      tendosi alla libertà di Giuda, ma conser-
fedeli: l’altare con la Croce rigorosa-       vi è sporco più grande di chi non vede il pro-    vando la sua libertà di amare i suoi sino
mente velata e la Cappella della Reposi-      prio sporco e non si ritiene degno di pulizia,    alla fine, compreso il discepolo che lo
zione pronta ad accogliere il Santissimo      misericordia”.                                    aveva consegnato per trenta denari. In
Sacramento in un tripudio di fiori, ceri e    Dopo la solenne reposizione del Santissi-         un altro punto della sua riflessione don
luci atti a sottolineare la presenza di una   mo, per la prima volta, sul sagrato del           Nello ha ribadito che “la Croce parla e
Persona viva, da adorare, lodare e rin-       Duomo c’è stata la fractio panis. Poi, al         proclama che quel Gesù proveniente da Naza-
graziare e non un morto da piangere           calare ormai della sera, è iniziato il tradi-     reth è il re dei giudei”. E ha ricordato che
come lasciava intendere l’errata espres-      zionale percorso penitenziale dei Batten-         lo scandalo dell’Incarnazione, il Verbo
sione “visita ai sepolcri”. Sulle note di     ti. Sotto la guida esperta del M° Deme-           fatto carne, e lo scandalo della Croce,
“Nostra gloria è la Croce di Cristo”, la      trio Buonocore, un nutrito gruppo di              del Messia crocifisso, confermano che la
Corale del Duomo, puntuale, ci ha in-         giovani, adulti e bambini ha con devozio-         vicenda terrena di Cristo narra” il realiz-
trodotti nella celebrazione, accompagna-      ne visitato le Chiese in cui era stato alle-      zarsi della volontà di Dio e il manifestarsi
ta dal suono dell’Organo, affidato al         stito l’altare della Reposizione, facendo         della sua gloria in modi e forme che spiazza-
sempre disponibile Giuseppe Amato,            risuonare in esse e per le strade di Ravel-       no la razionalità e la sapienza mondane e
fino al canto dell’inno angelico, come        lo quelle melodie dolcissime e commo-             religiose”.
previsto dalle norme liturgiche. La Mes-      venti che sembrano senza tempo. Ad                                 Continua a pagina 6
sa è stata presieduta da don Nello Russo,     accompagnare il corteo anche don Nello
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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                                             pomeriggio del sabato santo. Una collo-        particolare, che vedono la partecipazio-
       Segue dalla pagina 5
                                             cazione significativa perché ha reso an-       ne di tante persone, scherzosamente
                                             cora più intensa la esecuzione dello Sta-      definite “nataline e pasqualine”. Melodie
                                             bat Mater di G.B. Pergolesi che si è           gregoriane e polifonia eseguite dalla
                                             tenuta in Duomo a mezzogiorno di sa-           Corale del Duomo diretta dal M° Amo-
                                             bato santo. Un grande momento di fe-           relli hanno contribuito non poco a ren-
                                             de, arte e cultura, offerto dalla Fonda-       dere la celebrazione veramente un gran-
                                             zione Ravello, che ha visto protagoniste       de momento.
                                             l’Orchestra Filarmonica Salernitana             Nella messa vespertina, ci siamo fatti
                                             “Giuseppe Verdi”, diretta dal M°Sergio         compagni dei discepoli di Emmaus e
                                             Alapont, e le soliste Daniela Cappiello e      abbiamo nuovamente incontrato il Si-
                                             Cecilia Molinari.
                                              Nella tarda serata la Solenne Veglia
                                             pasquale, madre di tutte le veglie. Parti-
                                             colarmente emozionante il canto dell’E-
                                             xultet affidato ad Adamo Amalfitano
                                             che lo ha eseguito, come da tradizione,
      Foto Giovanni Fortunato                dal Pulpito. Belle e solenni anche le
                                             altre parti della Veglia animata dalla
A conclusione dell’Azione liturgica si è     Corale del Duomo accompagnata all’or-
svolta la bella processione del Cristo       gano da Giuseppe Amato. Il sempre più
morto. Ordinato, caratterizzato da mo-       convinto e preparato gruppo di mini-
menti di preghiera, in particolare la        stranti ha prestato un ottimo servizio in
recita della Coroncina della Divina Mi-      questa celebrazione che è un vero e
sericordia, dai suggestivi canti dei bat-    proprio banco di prova, una sorta di
tenti e dalle note della Banda musicale,     esame che, se superato, garantisce il
reso ancora più bello dalla presenza di      “successo” del servizio liturgico anche        gnore, calandoci per un momento in
tanti bimbi e bimbe vestiti da angioletti,   nelle altre celebrazioni solenni che co-       quel clima di mestizia che caratterizza
il tradizionale rito è stato veramente       stellano l’anno della Chiesa.                  l’inizio dello stupendo racconto di san
una ulteriore occasione per meditare          La Domenica di Pasqua ha avuto il suo         Luca. Al termine della celebrazione,
sulla morte del Signore e sul suo valore     culmine nella solenne Messa delle ore          come ormai consuetudine da alcuni
                                                   undici, affollatissima anche per la      anni, è stata esposta la statua di San Pan-
                                                   numerosa presenza di turisti che, a      taleone, patrono di Ravello.
                                                   quanto ci è stato riferito, sono          Nella luce della Pasqua, lunedì in albis,
                                                   rimasti particolarmente colpiti          al termine della messa vespertina, il
                                                   dalla bellezza e dalla solennità         simulacro argenteo ha attraversato in
                                                   della celebrazione, presieduta da        processione alcune vie del centro stori-
                                                   don Nello. Del resto proclamare          co. Un’anticipazione, se vogliamo, della
                                                   le letture e il Vangelo dall’Ambo-       processione che si terrà in onore del
                                                   ne e dal Pulpito, oltre a qualificare    Santo la terza domenica di maggio, an-
                                                   la liturgia, ha il suo effetto e con-    cora in pieno Tempo pasquale. Celebra-
                                                   sente di capire che l’arte è al servi-   zioni meno importanti rispetto a quella
                                                   zio della liturgia e che i due capo-     del 27 luglio, ma molto significative a
                                                   lavori del Duomo di Ravello non          mio giudizio. Confermano infatti che
salvifico. Nella suggestiva cornice di San   sono solo pezzi artistici importanti da        Pantaleone di Nicomedia, un giovane e
Giovanni del Toro, tornata dopo anni a       ammirare, fotografare etc. etc., ma            brillante medico, morto martire nel
rivestire la funzione di” sepolcro”, ab-     mantengono intatta la loro funzione,           305 d.C. in questa città allora impor-
biamo lasciato la statua di Gesù morto,      quella per la quale furono costruiti,          tante dell’Impero Romano, sarebbe
mentre la Corale del Duomo, guidata          ossia essere spazio degnissimo e bellissi-     rimasto un illustre sconosciuto, se non
dal M° Amorelli, eseguiva a cappella lo      mo per la proclamazione della Parola.          avesse creduto e testimoniato, fino
Stabat Mater di Kodaly e quello del          Nell’omelia il celebrante ha sottolineato      all’effusione del sangue, il Signore mor-
compianto M° Mario Schiavo. Come la          anche l’importanza della Domenica              to e risorto. E come lui l’immensa
sera precedente, si è fatto ritorno in       come Pasqua settimanale, per far com-          schiera di santi di ieri e di oggi che sono
Duomo accompagnando processional-            prendere che l’incontro con il Signore         semplicemente “testimoni del Risorto”.
mente la statua dell’Addolorata che è        non può limitarsi solo ad alcuni giorni
rimasta esposta accanto all’altare fino al   dell’anno liturgico, Natale e Pasqua in                          Roberto Palumbo
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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                                 L’arte del condividere
In preparazione alla Pasqua la nostra               de insensibili, ciascuno vive la propria           trova in una condizione disperata e non
Diocesi ci ha regalato un’opportunità               vita chiuso in sé stesso , forte delle pro-        ha la forza di risollevarsi, giace alla porta
per condividere nelle nostre parrocchie             prie certezze, ci si sente onnipotenti, si         del ricco e mangia le briciole che cadono
un’esperienza di preghiera e di fraterni-           pensa, dominati dalla superbia e dalla             dalla sua tavola, ha piaghe in tutto il cor-
tà . Attraverso le schede preparate per i           vanità di poter fare a meno di Dio, di             po e i cani vengono a leccarle (cfr vv. 20
Centri d’Ascolto, incontri che si orga-             fare a meno degli altri e neanche ci si            -21). Il quadro dunque è cupo, e l'uomo
nizzano a volte nelle case, presso fami-            interessa ai bisogni e alle necessità dei          degradato e umiliato... Lazzaro ci inse-
glie disposte ad ospitare, a volte diretta-         fratelli. Questo accade maggiormente               gna che l’altro è un dono. La giusta rela-
mente in Parrocchia, per riscoprire                 quando siamo lontani da Dio. Avvicinan-            zione con le persone consiste nel ricono-
l’attualità del Messaggio Evangelico.               doci a Lui tutto cambia : “Quando ci si            scerne con gratitudine il valore. Anche il
Nella nostra Parrocchia don Nello, ogni             lascia incontrare da Dio nella sua Parola noi      povero alla porta del ricco non è un fa-
Mercoledì ci aspetta in Duomo per illu-                                                                   stidioso ingombro, ma un appello a
strare i temi proposti. Si parla di Dio in                                                                convertirsi e a cambiare vita. Il primo
semplicità , come in famiglia sentendosi                                                                  invito che ci fa questa parabola è quel-
uniti e saldi nella fede. Si cerca di appro-                                                              lo di aprire la porta del nostro cuore
fondire la Parola di Dio che ci motiva,                                                                   all'altro, perché ogni persona è un
ci dà forza interiore e, anche se ad un                                                                   dono, sia il nostro vicino sia il povero
gruppo ristretto,ci induce a ricercare                                                                    sconosciuto. La Quaresima è un tem-
“l’Essenziale” continuando insieme il                                                                     po propizio per aprire la porta ad ogni
cammino di conversione che la Quaresi-                                                                    bisognoso e riconoscere in lui o in lei
ma richiede.                                                                                              il volto di Cristo.” I nostri fratelli nel
Il Papa nel suo Messaggio 2017 così ci                                                                    bisogno, attraverso viaggi sofferti che
esorta : “ La Quaresima– è il momento favo-                                                               sanno di lacrime e umiliazioni parteci-
revole per intensificare la vita dello spirito                                                            pano alla Passione e Morte di Cristo .
attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre:                                                          Dopo la Passione c’è una meta sicura:
il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla                                                              la Pasqua di Risurrezione, la vittoria
base di tutto c’è la Parola di Dio, che in                                                                di Cristo sulla morte. Ciascuno è dun-
questo tempo siamo invitati ad ascoltare e                                                                que responsabile della Resurrezione dei
meditare con maggiore assiduità” L’assiduità                                                              fratelli bisognosi, essi devono essere aiuta-
con la sua Parola è ancora importante perché                                                              ti, è necessario restituire loro dignità e
oltre ad assicurarci il dialogo e l’amicizia con                                                          condizioni di vita adeguati. Ogni povero
il Signore (cfr. Gv. 15,1-15), ci permette di                                                             che ci cammina accanto non deve essere
maturare in noi gli atteggiamenti più adatti                                                              considerato “un fallito della vita”, un peso
per vivere la nostra vita in relazione con Dio                                                            che dà noia ma un fratello che con amore
e con le nostre sorelle e i nostri fratelli.” Pur   cogliamo appieno tutta l’altezza della nostra      cammina verso il Regno.Eppure la ricchezza
essendo ispirate al Messaggio per la Qua-           dignità umana e ci rendiamo conto di quanto        eccessiva dell’uomo della Parabola di Luca :
resima 2017 di Papa Francesco “La Pa-               arido sia il nostro cuore e insipiente la nostra   «Ogni giorno si dava a lauti banchet-
rola è un dono. L’altro è un dono”,                 mente: e così insensibilità e stoltezza prendo-    ti» (Lc 16,19) ci interpella. Molto spesso
don Angelo, che ha preparato i testi per i          no il sopravvento non solo nella nostra vita       ci lasciamo travolgere dalla cupidigia e
“Centri di Ascolto”, ha dato un altro               privata ma anche nella vita sociale”. La Pa-       dal possedere a tutti i costi, la nostra
stile alle schede per la Diocesi ; già i            rola di Dio è una forza viva, capace di            vanità, la nostra superbia diventano tali
titoli fanno capire che egli ha sollecitato         suscitare la conversione nel cuore degli           da farci diventare mediocri , tarpiamo le
ciascuno a rivedere il proprio modo di              uomini e di orientare nuovamente la                ali alla nostra generosità, non doniamo
concepire la vita,il rapporto con il dena-          persona a Dio. Chiudere le orecchie ed             con amore ciò che possediamo, ci tenia-
ro e la ricchezza ,ma soprattutto il rap-           il cuore al dono di Dio che parla ha co-           mo strette le nostre cose e se bussa un
porto con gli altri. “Distaccati dalle cose         me conseguenza il chiudere il cuore al             bisognoso alla nostra casa strapiena di
che passano, per dare spazio alla solida-           dono del fratello . Il Messaggio del Papa          tutto, chiusi nel nostro egoismo non
rietà” –“ Distaccati dalla vanità, per dare         ci fa riflettere sulla Parabola del Ricco e        siamo capaci di donare nulla e non abbia-
spazio all’umiltà e alla generosità”-               del mendicante Lazzaro :“La parabola               mo neanche la carità di una parola di
“Distaccati dalla superbia, per dare spa-           comincia presentando i due personaggi              conforto,di un sorriso delicato, di un
zio alla fraternità”. Molto spesso la so-           principali, ma è il povero che viene de-           saluto garbato .
cietà dell’avere, dell’apparire ci ren-             scritto in maniera più dettagliata: egli si
                                                                                                                         Continua a pagina 8
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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                                              L'amore di Chiara per la Vergine Maria
                                              San Francesco contemplava Maria per              povertà, l'umiltà di Nostro Signore Gesù
                                              meglio contemplare il mistero di Gesù.           Cristo e della sua santissima Madre» (RsC
                                              Voleva far riflettere nell’anima sua e dei       XII,13: FF 2820); della Sua umiltà: Ma-
                                              suoi figli la bellezza di Maria, per accen-      ria si dichiara «serva» del Signore. L'i-
                                              dere in esse l’amor di Dio. Alle sue             mitazione della Vergine ottiene da Dio
                                              figlie Clarisse scrive poco prima di mo-         la grazia portare, come lei, «nel corpo
                                              rire: «Voglio seguire la vita e la povertà       casto e verginale» il Figlio dell'Altissimo:
Indifferenza e superbia. Don Angelo           dell'altissimo Signor nostro Gesù Cristo e       A quel modo, dunque, che la gloriosa Vergi-
nell’ultima scheda ci ammonisce sulle         della sua santissima Madre» (RsC VI,7: FF        ne delle vergini portò il Cristo materialmente
conseguenze della superbia che reca           2790), intendendo rivolgere loro l'ulti-         nel suo grembo, tu pure, seguendo le sue
danno e se stessi e agli altri : “La super-   ma espressione della sua volontà. Egli           vestigia, specialmente dell'umiltà e povertà
bia non è atteggiamento solo verso gli        vuole esortarle a seguire fedelmente, da         di Lui nel tuo corpo casto e verginale, puoi
altri esseri umani, ma anche verso Dio.       donne, la via tracciata dalla Donna per          sempre, senza alcun dubbio, portarlo spiri-
L’uomo creatura talmente si illude da         eccellenza.                                      tualmente. E conterrai in te Colui dal quale
giungere a sentirsi lui il creatore. Ecco     Chiara venerava la Vergine perché ave-           tu e tutte le creature siete contenute, e lo
allora l’insensibilità, l’indifferenza, la    va una profondissima fiducia nel suo             possederai in una maniera ben più reale e
chiusura, l’avarizia.                         aiuto. La Madre di                                                            definitiva      di
 La superbia fa accartocciare l’animo su      Dio si prende vera-                                                           qualsiasi possesso
sé stessi. Nell’eternità il superbo com-      mente cura dell'uo-                                                           dei beni tran-
prende la sua perversa illusione.” In         mo, è vera madre                                                              seunti di questo
questo tempo forte dell’anno liturgico,       anche per gli uomini:                                                         mondo» (3LAg
dunque, non si può tergiversare ed è un       insegna loro ad avvi-                                                         FF 2890-2893).
obbligo per il nostro itinerario spirituale   cinarsi a Cristo e di-                                                        L'immagine
rinvigorire la nostra vita con valori         viene il modello lu-                                                          della Madonna
evangelici, umani e cristiani, quali l’ac-    minoso del vero imi-                                                          illumina anche
coglienza, la condivisione e la solidarie-    tatore di Cristo. Imi-                                                        la morte di
tà .                                          tare Maria è la strada                                                        Chiara: la Ma-
“Gesù è l’uomo nuovo che riporta al           più sicura per unirsi a                                                       dre di Dio,
dono della sapienza, mostrando che            Dio.                                                                          accompagnata
nell’umiltà si scopre la propria identità     Chiara contempla e                                                            da una schiera
e il proprio posto nel cammino esisten-       prende a modello la                                                           di sante vergi-
ziale: si è creature di Dio, chiamate ad      Vergine Maria, nel                                                            ni, le appare sul
essere, nella sua volontà, testimoni di       mistero della sua ma-                                                         letto di morte,
carità . ”E qui la Parola ci viene in aiu-    ternità           divina:                                                     per confortarla,
to : “Abbiate in voi gli stessi sentimenti    «Stringiti alla sua dol-                                                      darle forza e
che furono in Cristo Gesù, il quale, pur      cissima Madre, che nel                                                        ornarla       per
essendo di natura divina, non considerò       piccolo chiostro del suo                                                      l'ingresso nella
un tesoro geloso la sua uguaglianza con       sacro seno raccolse e nel suo grembo verginale   patria celeste: «Ed ecco che una moltitudi-
Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la       portò Colui che i cieli non potevano contene-    ne di Vergini in vesti bianche, le quali por-
condizione di servo e divenendo simile        re.... Sì, perché è ormai chiaro, che la più     tavano tutte sopra dei loro capi ghirlande
agli uomini; apparso in forma uma-            degna fra tutte le creature, cioè l'anima        dorate, entra dentro, fra le quali v'era una
na, umiliò se stesso facendosi obbedien-      dell'uomo fedele, è resa dalla grazia di Dio,    più preclara di tutte l'altre, dalla quale
te fino alla morte e alla morte di cro-       più grande del cielo. Mentre i cieli, infatti,   corona una bellezza procedeva per le fessure
ce” (Filippesi 2:5-8) .                       con tutte le altre cose create non possono       e tagliature di essa, che converte in quella
Decidiamoci per un cammino di con-            contenere il Creatore, l'anima fedele invece,    casa la notte in luce di chiaro dì. Pervenne al
versione ,chiedendo l’intercessione di        ed essa sola, è sua dimora e soggiorno, e ciò    letticciuolo dove giace la sposa del Figliolo
Maria ,Donna dell’umiltà :” Il mio spiri-     soltanto a motivo della carità, di cui gli       suo, e inchinandosi amorevolmente sopra di
to esulta in Dio, mio Salvatore, perché       empi sono privi. È la stessa Verità che lo       lei, gli concede il suo dolcissimo abbraccia-
ha guardato l'umiltà della sua serva” ( Lc    afferma: "Colui che ama me, sarà amato dal       mento. Le Vergini che sono con lei gli dona-
1,47-48) e Madre dell’umanità soffe-          Padre mio; ed io pure l'amerò; e noi verremo     no un bellissimo palio, e a gara tutte serven-
rente , dei poveri e degli umili.             a lui e porremo in lui la nostra dimora".        dola, coprono il corpo e adornano la sua
                                              » (3LAg 18: FF 2890); della povertà              camera con esso». (LegsC )
                       Giulia Schiavo         della Sua vita: «In perpetuo osserviamo la       «E quella Vergine che pareva maggiore da
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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prima la coperse nel letto con un panno sotti-     chiamato Cova da Iria, di proprietà della   che la grazia di Dio sarebbe stata il no-
lissimo, tanto sottile che per la sua grande       famiglia di Lucia e, come al solito, tra    stro conforto». La fama di santità dei
sottilità madonna Chiara, benché fosse coper-      qualche screzio, stavano giocando. Nelle    due pastorelli aveva già fatto il giro del
ta con esso, tuttavia si vedeva. Poi la Vergine    sue semplici memorie Lucia racconta         mondo subito dopo la loro morte. Fran-
delle vergini, che era maggiore, inchinava la      così quello che accadde: «Vedemmo           cesco era morto a causa della febbre
faccia sopra la faccia della vergine santa         all’improvviso qualcosa come un lampo.      spagnola il 4 aprile 1919 e Giacinta dieci
Chiara, o sopra il suo petto, perché la testi-     “È meglio che ce ne andiamo a casa –        mesi più tardi, il 20 febbraio 1920. Gia-
monia non potette bene discernere l'uno dal        dissi ai miei cugini – perché sta lampeg-   cinta, dopo molte sofferenze offerte per
l'altra. E fatto questo, tutte sparirono... E la   giando. Potrebbe venire un temporale”.      la conversione dei peccatori, morì sola
santissima madonna Chiara morì poi il lune-        E cominciammo a scendere il pendio,         in un ospedale di Lisbona e venne sepol-
dì seguente» (Proc)                                spingendo le pecore verso la strada.        ta a Vila Nova de Ourém, il Comune a
Chiara fu perfetta imitazione della Ver-           Arrivati all’incirca a metà pendio, quasi   cui appartiene il villaggio di Fatima;
gine Maria, tanto da esserne il vero Vol-          vicino a un grande leccio che c’era lì,     mentre di Francesco, che chiamavano il
to e la vera immagine, da alcuni studiosi          vedemmo un altro lampo e, fatti alcuni      consolatore, per il suo desiderio di con-
è chiamata «Altera Maria», in sintonia             passi più avanti, vedemmo sopra un’elce     solare con la preghiera la Madonna, si
con Francesco «Alter Christus» e già il suo        una signora, era vestita di bianco e dif-   perse memoria del punto esatto della
primo biografo, Tommaso da Celano, la              fondeva una luce più chiara del sole...     sepoltura, solo più tardi i resti vennero
definisce “impronta della Madre di Dio”.           Sorpresi, ci fermammo. Eravamo così         riconosciuti dal padre per il particolare
In conclusione invito ciascuno a conver-           vicini che ci trovavamo dentro alla luce    rosario che il bambino stringeva tra le
gere lo sguardo su questa figura straor-           che la circondava o che lei diffondeva.     mani.
dinaria per trarre dai suoi esempi stimo-          Forse a un metro e mezzo, più o meno,       Nel settembre 1935 il corpo incorrotto
lo ad intensificare lo slancio nel corri-          di distanza.                                della piccola Giacinta fu rimosso da Vila
spondere alle grazie del Signore e ad              Allora quella signora ci disse: “Non ab-    Nova de Ourém e portato a Fatima.
affidarci sempre alla nostra Madre cele-
ste.
        Sr. Massimiliana Panza
    Monastero S. Chiara-Ravello

 I pastorelli di Fatima
   santi il 13 maggio
Saranno i primi bambini non martiri ad
essere proclamati santi. I primi in due
millenni di storia della Chiesa. Il 13
maggio è la data attesa per la canonizza-
zione dei due pastorinhosdi Fatima,
Francesco e Giacinta Marto. Proprio in
questo stesso giorno di diciassette anni
fa Giovanni Paolo II celebrava la loro
beatificazione. Papa Francesco, nel cor-
so della sua visita in Portogallo in occa-
sione del centenario delle apparizioni             biate paura. Io non voglio farvi del ma-    Venne scattata una fotografia e il vesco-
mariane, li eleverà al culto della Chiesa          le”. “Di dove siete?”, le domandai.         vo di Leiria-Fatima, José Alves Correira
universale durante la celebrazione euca-           “Sono del cielo”. “E che cosa volete?”.     da Silva, ne mandò una copia a Lucia,
ristica prevista nel piazzale davanti al           “Sono venuta a chiedervi che veniate qui    divenuta nel frattempo suora dorotea.
santuario di Fatima. È a Giacinta e Fran-          sei me- si di fila, il giorno 13 a questa   Fu questa occasione che indusse il ve-
cesco Marto, i due fratelli di appena              stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che      scovo a ordinare a Lucia di scrivere tut-
nove e dieci anni, che insieme alla cugi-          cosa voglio.                                to quello che sapeva sulla vita di Giacin-
na Lucia dos Santos apparve la Madre di            Tornerò qui ancora una settima volta”.      ta.
Dio in quel lontano 13 maggio 1917 e               “E anch’io andrò in cielo?”. “Sì. Ci an-    Nacque così la Prima memoria, che era
riapparve loro ogni 13 del mese fino               drai”. “E Giacinta?”. “Sì. Ci andrà anche   pronta a Natale del 1935. Successiva-
all’ottobre di quell’anno. Quel 13 mag-            lei”.                                       mente lo stesso vescovo le ordinò di
gio era per bambini un giorno come                 “E Francesco?”. “Pure”. Poi ci disse di     scrivere anche i suoi ricordi su France-
tanti altri.                                       recitare il Rosario tutti i giorni e che    sco e sui fatti avvenuti a Fatima.
Avevano portato le pecore in un campo              avremmo avuto molto da soffrire ma                            Continua a pagina 10
Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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       Segue dalla pagina 9                    do un gravissimo trauma cranio-                    Corpo europeo
                                               encefalico con perdita di materia cere-
                                               brale. Portato in ospedale in stato di
                                                                                                   di solidarietà
Le fughe dalla gente e dai preti che vo-       coma, con prognosi infausta quoad vi-              Erasmus plus
levano interrogarli e che per loro erano       tam fu sottoposto ad intervento chirur-      Il Corpo Europeo di Solidarietà è la
«una vera e propria tortura», l’ingenui-       gico, seppure in una struttura sanitaria     nuova iniziativa dell'Unione europea
tà e la voglia di continuare a giocare, i      inadeguata per la cura di lesioni trauma-    che offre ai giovani opportunità di
bambini analfabeti di Fatima, che nel          tiche così gravi dove permase in un          lavoro o di volontariato, nel
1917 videro quella che chiamavano “la          quadro di particolare gravità clinica con    proprio paese o all'estero, nell'ambi-
signora”, vissero questo incontro sem-         elevato rischio di decesso, o di stato       to di progetti destinati ad aiutare
pre da bambini. Il linguaggio di queste        vegetativo permanente o di gravi deficit     comunità o popolazioni in Europa.
memorie è semplicissimo e disarmante,          cognitivi, nella migliore delle ipotesi.
                                                                                            Si può aderire al Corpo Europeo di
a volte sgrammaticato, così come sem-          Dopo solo tre giorni invece il bambino
plicissimi e assolutamente normali i due       è stato dimesso con completa restitutio      Solidarietà a partire dai 17 anni, ma
ragazzini. Ma se non fosse stato per i         ad integrum, in assenza di terapie speci-    bisognai averne almeno 18 per poter
ricordi scritti lasciati da Lucia sulla loro   fiche, con deambulazione autonoma e          iniziare un progetto. I progetti sa-
breve vita, forse nessuno avrebbe pen-         senza nessun esito di danni neurologici      ranno aperti a persone fino a 30 an-
sato di aprire una causa di canonizzazio-      e cognitivi. I medici della Consulta me-     ni. La partecipazione non è soggetta
ne, anche perché a quei tempi non era          dica, il 2 febbraio 2017, avevano per-       al pagamento di alcuna quota. Prima
ancora stato decretato il riconoscimen-        tanto espresso parere positivo unanime       dell'inizio dell'attività e nel corso
to di “esercizio delle virtù in grado eroi-    riguardo all’inspiegabilità scientifica      della stessa, i partecipanti del Corpo
co” anche per i piccoli. L’inchiesta ca-       della guarigione. Al momento dell’inci-      Europeo di Solidarietà riceveranno
nonica venne                                                          dente prendendo       indicazioni chiare sulle mansioni da
infatti avviata                                                       il bambino dal
                                                                                            svolgere e, se opportuno, una for-
dalla diocesi di                                                      marciapiede, suo
Leira solamen-                                                        padre aveva invo-     mazione pertinente e sostegno lin-
te nel 1952. E                                                        cato la Madonna       guistico.
molti anni più                                                        di Fatima e i due     Dopo aver completato una semplice
tardi,       nel                                                      piccoli beati e       procedura di registrazione sul sito
1989, venne                                                           quella notte stessa   web “ Portale Europeo per i
portata a con-                                                        i familiari e una     Giovani” (informazioni ed op-
clusione la loro                                                      comunità di suore     portunità per i giovani in Eu-
causa con il                                                          di clausura aveva-    ropa), i partecipanti al Corpo Eu-
decreto sulla pratica delle virtù in con-      no pregato con insistenza i pastorelli di    ropeo di Solidarietà potranno essere
siderazione dell’età dei due bambini.          Fatima.                                      selezionati e invitati a unirsi a
L’ostacolo era una questione di fondo          Ad oggi permane lo stato di benessere
                                                                                            un'ampia gamma di progetti, con-
dibattuta a lungo nel corso del Nove-          del bambino del quale non è possibile
cento riguardo alla possibilità o meno di      dare ulteriori informazioni a motivo         nessi ad esempio alla prevenzione
prendere in considerazione dei fanciulli       dell’età minore e della tutela della pri-    delle catastrofi naturali o alla rico-
come candidati alla canonizzazione.            vacy. « Mirabilis Deus in sanctis suis »     struzione a seguito di una calamità,
Questione che venne definitivamente            disse il vescovo di Leiria in un’omelia      all'assistenza nei centri per richie-
risolta nel 1981 con un documento ad           sulla tomba dei due bambini a Fatima.        denti asilo o a problematiche sociali
hoc della Congregazione delle cause dei        «Mirabile è veramente Dio che ha volu-       di vario tipo nelle comunità.
santi. Il miracolo attribuito alla inter-      to glorificarsi per mezzo di due così        I progetti sostenuti dal Corpo Euro-
cessione dei due bambini che consentì          piccoli bambini analfabeti, eppure tanto     peo di Solidarietà possono durare
la loro beatificazione è stato riconosciu-     preziosi ai Suoi occhi! ». «Io voglio ter-   fino a dodici mesi e si svolgeranno di
to nel 1999. Quello che invece ha aper-        minare con una preghiera accorata a          norma sul territorio degli Stati
to la strada alla loro canonizzazione è        Francesco, il consolatore – concluse –
                                                                                            membri dell'Unione Europea. I par-
stato promulgato il 23 marzo scorso.           che interceda per noi davanti a Gesù
È accaduto nel marzo del 2013 e riguar-        Cristo nostro Signore, e un’altra suppli-    tecipanti del Corpo Europeo di Soli-
da un bambino brasiliano che all’epoca         ca alla piccola Giacinta, l’amica dei pec-   darietà portano con sé idee, convin-
del fatto aveva circa 6 anni. Il bambino       catori, che interceda per noi presso il      zioni e aspettative. Le organizzazioni
si trovava nell’abitazione del nonno e         cuore immacolato di Maria, per noi,          che partecipano all'iniziativa dedica-
stava giocando con la sorellina quando         poveri peccatori».                           no una gran quantità di tempo, ener-
accidentalmente cadde dalla finestra da                       Stefania Falasca              gia e risorse a elaborare un'attività di
un’altezza di circa sette metri riportan-        Fonte: Avvenire (20/04/2017)               qualità; per questo motivo ci si
P AGINA 11                                                                                 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                                            le) del Corpo in cui il                 LA PREGHIERA
                                                            progetto si inserisce.        La preghiera è la forza dell'uomo e il lato
                                                            Chi decide di fare volon-                     debole di Dio.
                                                            tariato non sarà retribui-                    Sant'Agostino
                                                                                           Chi prega si salva, chi non prega si dan-
                                                            to, ma saranno pagate
                                                                                                                na;
                                                            tutte le spese di viaggio,    Chi prega poco, ottiene poco; chi prega
                                                            vitto e alloggio e si avrà               molto, ottiene molto;
                                                            diritto a una copertura            chi prega moltissimo, si fa santo.
aspetta che i partecipanti del Corpo         assicurativa per tutta la durata dell'at-                     Sant'Alfonso
Europeo per la Solidarietà dimostri-         tività. Prima di iniziare e una volta        Il tempo che impieghiamo nell'orazione,
no un analogo grado di rispetto per          arrivato a destinazione i volontari           Dio ce lo restituisce con altrettante be-
le comunità locali e per le persone          riceveranno una formazione specifi-                 nedizioni nelle nostre opere.
direttamente coinvolte dalle attività.       ca. Coloro che svolgeranno un ap-                         San Bonaventura
I giovani interessati ad aderire al Cor-     prendistato o un tirocinio avranno, in        La preghiera è la consolazione degli af-
po Europeo di Solidarietà si impe-           alcuni paesi, un contratto di lavoro                 flitti, la speranza per tutti.
gnano a condividere i valori della           redatto conformemente alle norme                               Sant'Efrem
Solidarietà e del rispetto per la digni-     nazionali del paese in questione, e          Ogni pensiero a Dio e ogni sguardo a Lui
tà umana e i diritti umani, e credono        riceveranno un'indennità giornaliera.                        è preghiera.
nella promozione di una società giu-         Per i partecipanti assunti per un lavo-                  San Giovanni Bosco
sta ed equa nella quale predominino          ro saranno sempre previsti un con-           La preghiera è la chiave che apre il Cuo-
il pluralismo, la non-discriminazione,       tratto di lavoro formale e una retri-                          re di Dio.
                                                                                                    San Pio da Pietralcina
l’uguaglianza, la tolleranza, la giusti-     buzione, conformemente alle leggi e
                                                                                             L'anima che persevera nell'esercizio
zia e la solidarietà. Prendere parte a       ai contratti collettivi locali.               dell'orazione, per molti peccati, tenta-
un progetto del                                                     L’unione Europea        zioni e cadute di mille maniere che il
Corpo Europeo                                                       ha messo a punto        demonio le opponga, tenga per certo
di Solidarietà co-                                                  diversi progetti       che il Signore, presto o tardi, la caverà
stituisce un note-                                                  per i giovani oltre     dal pericolo e la condurrà al porto di
vole traguardo                                                      a questo. La par-                        salvezza.
per qualsiasi gio-                                                  tecipazione dei                  Santa Teresa d'Avila
vane. Sarà un                                                       giovani a progetti    Non sono le alte grida che commuovono
punto a favore                                                      come il Corpo         Dio, ma il fervido amore è quello che lo
nella ricerca di un                                                 Europeo di Soli-          vince. Dio non ascolta la voce ma
                                                                                                             il cuore.
lavoro e per accedere a un corso di          darietà o la partecipazione al proget-
                                                                                                  San Giovanni Crisostomo
istruzione superiore. Il Corpo Euro-         to              Erasmus              Plus    Quando è il cuore che prega Egli rispon-
peo di Solidarietà potrebbe essere           (www.erasmusplus.it, il nuovo pro-                            de di certo.
una nuova occasione di impegnarsi in         gramma di mobilità dell'Unione Eu-                      Santa Teresa d'Avila
un'attività significativa che potrebbe       ropea per l'istruzione, la formazione,       Con una sola ora di preghiera si acquista
rivelarsi un trampolino di lancio ver-       la gioventù e lo sport per il periodo              più di quanto valga il mondo:
so il mondo del lavoro. Al termine di        2014-2020, che ha sostituito, rag-            con un po' di preghiera devota l'uomo
un progetto il volontario riceverà un        gruppandoli sotto un unico no-                        acquista il regno dei cieli.
certificato che attesta la sua parte-        me, tutti i programmi di mobilità                         San Bonaventura
cipazione. Potrà farlo valere quando         dell'UE) dedicato ai giovani che vo-         La preghiera è per l'anima come il calore
farà domanda per un posto di lavoro          gliono studiare all’estero dai 13 ai 30                      per il corpo.
o per continuare gli studi. Oltre a          anni, contribuisce a far comprendere                     San Giovanni Bosco
                                                                                            C’è una cosa più importante della tua
essere utile per le future prospettive       a tutti i cittadini dell’Unione Europea
                                                                                                      azione: la preghiera;
di carriera, far parte del Corpo Euro-       l’importanza di un Europa Unita e            c’è una forza più efficace della tua paro-
peo di Solidarietà darà accesso a una        le opportunità che L’Europa può of-                          la: l’amore.
serie di altri vantaggi, variabili in fun-   frire ai giovani per la loro formazione                     Carlo Carretto
zione del tipo di progetto cui i giova-      culturale ed il loro futuro lavorativo.        La continua conversazione con Cristo
ni prendono parte e della sezione                                                               aumenta l'amore e la fiducia.
(Volontariato od Occupaziona-                                     Marco Rossetto                     Santa Teresa d'Avila
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