Fatima, messaggio di speranza - Il Vescovado
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P AGINA 1 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Per una Chiesa Viva A NNO XIII - N. 4 MAGGIO 2017 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO WWW . CHIESARAVELLO . IT WWW . RAVELLOINFESTA . IT WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM Fatima, messaggio di speranza Il centenario delle apparizioni mariane sacerdote nel 1950, ho poi avuto modo dell’importante evento: «Con Maria verificatesi a Fátima nel 1917 ci porta a di sperimentare sempre meglio la mis- pellegrino nella speranza e nella pace». riflettere sul significato per la Chiesa e sione di Maria Santissima nella comunità Ultimamente i teologi ci hanno poi aiu- per il mondo di tale evento straordina- cristiana. Così fu ancor più quando, nel tato ad approfondire il significato di rio. La storia è maestra di vita, dicevano 1961, fui poi chiamato al servizio della questa presenza di Maria nella vita dei gli antichi Romani: historia magistra Santa Sede, durante il pontificato del credenti. Al riguardo mi è particolar- vitae. Il ricordare gli avvenimenti di Papa Giovanni XXIII. Lavorando poi in mente piaciuta una interessante pubbli- Fátima può farci comprende- cazione di un teologo italia- re meglio la presenza provvi- no, padre Stefano De Fiores, denziale di Dio nelle vicende dal titolo Perché Dio ci parla umane. mediante Maria. Significato Personalmente fin da ragazzo delle apparizioni mariane nel ho imparato a conoscere in nostro tempo (Cinisello Bal- famiglia e in parrocchia tutta samo, Edizioni San Paolo, l’affascinante storia delle 2011). apparizioni della Madonna a In tale scritto, egli ci ricorda Fátima. Negli anni tragici ciò che è noto a tutti i cristia- dell’ultima guerra mondiale a ni, e cioè che con le due noi giovani giunsero poi di grandi fonti della rivelazione grande conforto le parole che cristiana, la Sacra Scrittura e la Madonna aveva detto ai tre la tradizione divina apostoli- pastorelli nel luglio del 1917, ca, i credenti, guidati dal di fronte alle dolorose vicen- magistero della Chiesa, pos- de di quel tempo. Erano pa- sono già scoprire tutto ciò role piene di speranza: «Alla che Dio attende da loro. Ma fine il mio Cuore Immacolato trionfe- America latina, prima in Ecuador, poi in il predetto autore aggiungeva che Dio rà!». Uruguay e infine in Cile, scoprii ancor può sempre intervenire nella storia Ci sembrava già allora che il messaggio meglio i segni della presenza di Maria umana. Così si spiegano anche gli inter- di Fátima fosse non solo un invito alla nella vita della Chiesa. Richiamato infine venti soprannaturali operati da Dio nel conversione e alla preghiera, ma che a Roma nel 1988 dal Papa Giovanni mondo per mezzo di Maria santissima e fosse anche un invito alla speranza, ri- Paolo II, sono stato sempre edificato di tanti santi. Sono interventi che nel cordandoci la continua presenza di Dio dalla sua profonda devozione mariana. corso dei secoli hanno aiutato molti cri- in mezzo a noi, anche nelle ore più tra- Non per nulla egli aveva preso come suo stiani a scoprire sempre meglio la volon- giche della storia. La Madonna sembrava motto totus tuus (“tutto tuo”), rivolto a tà di Dio. ricordarci le parole rivolte da Gesù ai Maria. Questo è stato pure l’atteggia- Del resto, questo era già il messaggio suoi discepoli: «Nel mondo avrete tribo- mento del Papa Benedetto XVI e lo è che l’apostolo Paolo dava ai cristiani di lazioni, ma confidate! Io ho vinto il ora con il pontificato di Francesco. Co- Tessalonica: «Non spegnete lo Spirito, mondo» (Giovanni 16, 33). me è noto, egli si recherà ben presto in non disprezzate le profezie; esaminate Sono così cresciuto in un ambiente ma- Portogallo per rendere omaggio alla ogni cosa, tenete ciò che è buono» (1 riano, che del resto era tipico delle no- Madre di Cristo nel suo bel santuario di Tessalonicesi 5, 19-21). stre popolazioni piemontesi. Diventato Fátima. Questo è appunto il motto Continua a pagina 2
P AGINA 2 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Segue dalla prima pagina Il cammino del credere A tale proposito sono poi illuminanti le parole del Catechismo della Chiesa cat- della salvezza, mediante tolica che ci dice: «Anche se la Rivela- l’illuminazione della paro- zione (cristiana) è compiuta, essa non è la dei profeti e la risposta però completamente esplicitata: tocche- credente del salterio, il rà alla fede cristiana coglierne gradual- fedele viene condotto a mente tutta la portata nel corso dei se- comprendere e gustare coli» (n. 66). Si comprende così la ric- l’annuncio mirabile della chezza del magistero della Chiesa circa risurrezione del Signore. Il la missione della Madre di Dio e dei biblista Pietro Bovati nel santi nella realtà della storia umana. n. 4003 di Civiltà Cattoli- Così si prende pure coscienza del pro- ca lo definisce «un percor- gressivo sviluppo del culto mariano nel so di ascolto nella preghie- corso dei secoli. È quanto già ci ricorda- ra, una iniziazione misteri- va più di quarant’anni fa il compianto ca e sacramentale, nella cardinale Manuel Gonçalves Cerejeira, quale chi partecipa fa espe- patriarca di Lisbona, quando diceva che rienza di un dono di rivela- «non è la Chiesa che ha imposto Fátima zione, che tocca il cuore, al mondo, ma è Fátima stessa che si è che lo apre, e lo fa passare imposta al mondo», per richiamare tutti dal dubbio e dallo scorag- gli uomini del nostro tempo a Gesù Oggi ci propongono tanti dubbi circa il giamento alla consolante certezza della Salvatore, che «è venuto al mondo per- mistero della risurrezione, e quindi sul- verità». ché tutti gli uomini abbiano la vita e le radici stesse della nostra fede. Il cammino liturgico della Veglia pa- l’abbiano in abbondanza» (Giovanni 10, In realtà non abbiamo prove certe che squale è modello di ciò che il credente è 10). Al riguardo ho letto con grande Gesù crocifisso sia tornato a vivere; invitato a compiere durante tutto l’an- soddisfazione ciò che recentemente ci provare storicamente la realtà della ri- no, anzi durante tutta la vita. Con ha ricordato l’attuale vescovo di Leiria- surrezione non è stato lo scopo primario un’attenzione particolare. Il percorso Fátima, monsignor António Dos Santos degli evangelisti, che hanno voluto piut- non è solo quello che compiamo noi Marto, in un bell’articolo apparso re- tosto annunciarla, presentandola nel suo dietro alla Parola verso la Luce, ma è centemente sulla rivista italiana «Vita e significato per la propria esistenza. Allo- ancor più quello che compie Cristo ver- Pensiero», con il titolo significativo: ra la nostra fede nella risurrezione si so di noi. L’esperienza di fede nella Fátima, il Novecento ed il mistero basa sulle esperienze di incontro con il resurrezione di Cristo è possibile là do- dell’iniquità. Il testo termina appunto Risorto degli apostoli e dei primi disce- ve c’è una comunità che vive in comu- così: «Grazia e misericordia. Queste poli trasmesse di generazione in genera- nione, cresce costantemente nell’amore parole dell’ultima apparizione della zione. Andando a leggere i Vangeli no- al suo interno e nella solidarietà verso i Madonna a Lucia, a Tuy, sono la sintesi tiamo che essi stessi hanno fatto fatica a più deboli. E’ possibile all’interno di del messaggio di Fátima e della rivela- credere. Non basta vedere per credere. famiglie il cui statuto è il dono recipro- zione del Dio compassionevole (...) che E’ necessario essere introdotti, come co, vissuto con entusiasmo e gioia, pur si piega su tutte le sofferenze uma- fece Gesù con i discepoli di Emmaus, nella prova delle fatiche relazionali e ne» (2017, 1, p. 54). C’è quindi un all’interpreta-zione della Scrittura per delle sofferenze fisiche e morali. E’ pos- messaggio di speranza che proviene a cogliere l’evento della Risurrezione sibile in una professionalità seria e re- noi dalla celebrazione del centenario come compimento delle promesse divi- sponsabile, messa a servizio non dei delle apparizioni di Maria santissima a ne. E non si tratta di una lezione catte- propri interessi ma del bene comune, Fátima. Numerose e gravi possono esse- dratica, né di un’esegesi dimostrativa e della pace e della vita. Il cammino del re le prove della vita e le tragedie del apologetica, quanto piuttosto di un per- credere non è allora un vuoto vagare, mondo, ma più grande ancora è l’amore corso meditativo che fa “ardere il cuore” ma una ricerca di Lui che tra le pieghe di Dio per noi. Dal santuario di Fátima e lo prepara all’assenso e alla testimo- della storia continua a venirci incontro. la madre di Gesù sembra volerci ricor- nianza. L’azione pastorale è ben descritta dare le parole rivolte da Gesù ai suoi Ciò che il Risorto ha fatto con i suoi dall’accensione di quel cero che nella discepoli prima dell’ascensione al cielo: discepoli, infatti, la Chiesa lo riprende notte di Pasqua ha illuminato le tenebre «Confidate, io ho vinto il mondo. Io nel rito solenne della notte di Pasqua. A del tempio. Si tratta di orientare lo sarò sempre con voi tutti i giorni, fino partire dalle prime pagine della Scrittu- sguardo. Lui è risorto, Lui c’è, va in- alla fine dei secoli» (Matteo 28, 20). ra, sulla creazione del mondo, e percor- contrato e poi creduto. Card. Angelo Sodano rendo gli eventi fondatori della storia G.I.
P AGINA 3 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Preghiera di Papa Come vivere la nostra Pasqua Francesco al termine Il tempo pasquale è il periodo liturgico celebrato in relazione alla Chiesa, la co- della Via Crucis più antico e maggiormente considerato munità nata dalla Pasqua che confessa e al Colosseo nella Chiesa primitiva: ogni giorno si vive la sua comunione con il Risorto "O Cristo, lasciato solo e tradito celebrava la “sinassi” , cioè l’assemblea mediante lo Spirito: è il tempo messiani- perfino dai tuoi e venduto a basso liturgica o eucaristia, risuonava il canto co, l’inaugurazione della nuova era esca- prezzo; o Cristo, giudicato dai peccatori dell’Alleluia, si pregava stando in piedi, tologica. Ed era questo il tempo della e consegnato dai capi; o Cristo straziato era vietato il digiuno. Era come un inter- mistagogia per i “neofiti” adulti, oggi nelle carni, incoronato di spine vestito di rotto giorno pasquale, in cui si celebra- ripristinato. Il tempo cioè dell’approfon- porpora; o Cristo, schiaffeggiato e atro- vano gli aspetti del mistero di Cristo dimento, dell’assimilazione mediante cemente inchiodato; o Cristo trafitto risorto, apparso, asceso al cielo, glorifi- regolari assemblee liturgiche dei misteri dalla lancia che ha squarciato il tuo cuo- cato alla destra del Padre, donatore dello celebrati nella notte di Pasqua, precisa- re; o Cristo morto e seppellito, tu che Spirito e in cui i “neofiti”, cioè i nuovi mente; del battesimo, della cresima e sei il Dio della vita e dell'esistenza; o cristiani, vivevano la prima esperienza dell’eucaristia. Un periodo quindi di Cristo, nostro unico salvato- ecclesiale della loro rinascita. Solo suc- ripensamento e di adesione più cosciente re, torniamo a te anche quest'anno con cessivamente l’unità della cinquantina al dono pasquale della vita in Cristo en- gli occhi abbassati di vergogna e pasquale apparve compromessa ovvero tro la Chiesa, offerto oggi a tutti. Secon- con il cuore pieno di speranza". spezzata con la festa do la tradizione litur- "Di vergogna - ha continuato - per tutte dell’Ascensione e poi gica dell’Oriente e le immagini di devastazione, di distruzio- della Pentecoste. La dell’Occidente il Libro ne e di naufragio che sono diventate or- riforma liturgica ha degli Atti degli Apo- dinarie nella nostra vita. Vergogna per ripristinato l’unità di stoli occupa un posto il sangue innocente che quotidiana- questo tempo e lo ha privilegiato, quale mente viene versato di donne, di bambi- arricchito di nuovi testimonianza della ni, di immigrati e di persone perseguita- testi e formulari. “I Chiesa primitiva uscita te per il colore della loro pelle, oppure cinquanta giorni che si dal costato di Cristo per la loro appartenenza etnica e sociale succedono dalla dome- nel suo progressivo e per la loro fede in te. Vergogna per nica di Resurrezione sviluppo, mentre l’A- le troppe volte che, come Giuda e alla domenica di Pen- pocalisse ne richiama il Pietro, ti abbiamo venduto e tradi- tecoste si legge al n. termine finale, indu- to, e lasciato solo a morire per i nostri 22 delle norme gene- cendo un clima di fede peccati, scappando da codardi dalle no- rali dell’Anno liturgico gioiosa e di ferma spe- stre responsabilità. Vergogna per il no- e del calendario, “si ranza. A sua volta il stro silenzio dinanzi alle ingiustizie, per celebrano nell’esultan- Vangelo di Giovanni le nostre mani pigre nel dare e avide za e nella gioia cine un approfondisce il miste- nello strappare e nel conquistare". "Per solo giorno di festa, ro di Cristo, Agnello la nostra voce squillante nel difendere i anzi come la grande domenica. Sono immolato e glorioso, Pastore buono che nostri interessi e timida nel parlare di giorni nei quali, in modo del tutto spe- guida ai pascoli senza fine. Le due solen- quelli altrui - è andato avanti -. Per i ciale, si canta l’Alleluia. E’ stata soppres- nità dell’Ascensione e della Pentecoste nostri piedi veloci sulla via del male e sa l’ottava di Pentecoste, con la valoriz- sembrano due feste che spezzano l’unità paralizzati su quella del bene". zazione delle ferie che la precedono ar- del tempo pasquale: la festa della parten- "Vergogna per tutte le volte che ricchite di formulari propri che richiama- za d Gesù da questa terra e la festa dello noi vescovi, sacerdoti, consacrati e no i testi relativi al dono dello Spirito; le Spirito Santo. Non si tratta propriamente consacrate, abbiamo scandalizzato domeniche, indicate col numero pro- di due eventi separati dalla Pasqua, quan- e ferito il tuo corpo, la Chiesa, e gressivo, non sono dette più “dopo Pa- to piuttosto dello sviluppo, in due mo- abbiamo dimenticato il nostro primo squa” ma “di Pasqua”, quasi a significare menti successivi, dell’unico grande mi- amore, il nostro primo entusiasmo e la una Pasqua continua. I primi otto gior- stero pasquale di Cristo. Esaltato dalla nostra totale disponibilità, lasciando ar- ni, o settimana pasquale, godono di una gloria del Padre e costituito Signore rugginire il nostro cuore e la nostra con- particolare solennità con l’intreccio dei dell’universo, egli effonde il suo Spirito, sacrazione". "Tanta vergogna Signo- temi della risurrezione e del battesimo; principio di vita nuova, sulla comunità re - ha poi aggiunto - ma il nostro la liturgia ambrosiana prevede per ogni dei credenti. Manifesta così la sua pre- cuore è pieno della speranza fidu- giorno un formulario di Messa “per i senza operante e santificante in forma ciosa che tu non ci tratti secondo i no- battezzati”. In questo periodo più che nuova, più universale e più intima. stri meriti ma unicamente seconda l'ab- l’evento pasquale in se stesso, o nel rife- bondanza della tua misericordia. rimento a Cristo, viene considerato e Don Nello Continua a pagina 4
P AGINA 4 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Pasqua a Ravello tra fede e tradizione Davvero una bella Pasqua quella che passato e oggi non servono all’azione abbiamo celebrato in questo anno del pastorale della Chiesa. Per fortuna, Signore 2017. Merito anche del clima abbiamo ancora sacerdoti, capaci di mite e tipicamente primaverile che ha comprendere la bellezza e il valore di fatto da degno scenario ai riti sempre queste tradizioni, e persone che con suggestivi che la tradizione ci ha conse- passione e competenza si adoperano, "La speranza - ha detto ancora France- gnato e che ci aiutano, speriamo, a perché esse siano tramandate alle gene- sco - che la tua croce trasformi i comprendere meglio il grande evento razioni future. Nel segno dunque di nostri cuori induriti in cuori di una ormai consolida- carne capaci di sognare di perdo- ta prassi, le celebra- nare e di amare. Trasforma questa zioni pasquali a Ra- notte tenebrosa della tua croce in alba vello si sono svolte folgorante della tua resurrezione. nel rispetto di quanto La speranza che la tua fedeltà non si stabilito, in una per- basa sulla nostra, la speranza che la fetta sintesi che ha schiera di uomini e donne fedeli alla tua coniugato Fede e croce continua e continuerà a vivere tradizione, lasciando fedeli come lievito che dà sapore e co- ovviamente il prima- me la luce che apre nuovi orizzonti nel to alla prima della corpo della nostra umanità ferita. La quale la seconda è speranza che la tua Chiesa cercherà di ancella. essere la tua voce che grida nel deserto Iniziamo allora la dell'umanità per preparare la strada del cronaca di questa tuo ritorno trionfale bella Pasqua che ha quando verrai a giudicare i vivi e i mor- visto una foltissima ti. La speranza che il bene vincerà nono- partecipazione anche stante la sua apparente sconfitta". di tanti forestieri che "O Signore Gesù - ha concluso il Papa - hanno scelto come , figlio di Dio, vittima innocente del meta Ravello e la nostro riscatto dinanzi al tuo vessillo Costiera per trascor- regale e al tuo mistero di morte e di rere le vacanze pa- gloria, dinanzi al tuo patibolo ci squali. Sono certo inginocchiamo invergognati e spe- che hanno portato ranzosi e ti chiediamo di lavarci nel la- con loro il ricordo di vacro del sangue e dell'acqua che usci- Foto Giovanni Fortunato quello che hanno rono dal tuo cuore squarciato. Di per- pasquale. Senza dilungarmi sul valore e potuto vedere e magari hanno racconta- donare i nostri peccati e le nostre colpe. l’importanza di queste manifestazioni to, una volta tornati nelle loro grandi Ti chiediamo di ricordarti dei nostri della religiosità popolare, ma ovviamen- città, che la Costiera è divina forse an- fratelli stroncati dalla violenza, dall'in- te senza neppure assolutizzarle, sono che perché custodisce un patrimonio di differenza e dalla guerra". convinto che, grazie al cielo, nonostante Fede che panismi, modernismi e tiran- "Ti chiediamo di spezzare le cate- i cambiamenti dei tempi, esse restano nia economica non riescono a scalfire. ne che ci tengono prigionieri nel saldamente ancorate ad un patrimonio Non mi pare fuori luogo iniziare con il nostro egoismo, nella nostra cecità vo- di fede e di cultura che unisce Ravello e ricordo della celebrazione della Messa lontaria e nella vanità dei nostri calcoli altri Paesi della Costiera a tanti altri crismale presieduta da S.Ecc.za Mons. mondani. O Cristo, ti chiediamo di centri dell’Italia meridionale nei quali la Soricelli, nella Cattedrale di Amalfi, la insegnarci a non vergognarci mai della celebrazione del mistero pasquale è sera di mercoledì santo, nel corso della tua croce, a non strumentalizzarla, ma caratterizzata da processioni, riti peni- quale l’Arcivescovo ha benedetto il di onorarla e di adorarla perché con essa tenziali, usi e tradizioni semplicemente sacro Crisma e gli altri oli che poi i sa- tu ci hai manifestato la mostruosità dei belli e sentiti. Con buona pace dei Solo- cerdoti hanno presentato alle loro co- nostri peccati, la grandezza del tuo ni che continuamente tuonano, dall’alto munità all’inizio della Messa in Coena amore, l'ingiustizia dei nostri giudizi e del loro essere “adulti nella fede”, con- Domini. La messa crismale è un grande la potenza della tua misericordia. tro queste forme di religiosità popolare momento in cui l’intero presbiterio si Amen". che, a loro giudizio, appartengono al unisce intorno al proprio Pastore, quasi
P AGINA 5 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA parroco del Duomo, concelebrante che ha voluto così confermare che la pia Mons. Giuseppe Imperato, parroco tradizione non è scollegata dalla Messa in emerito. Coena Domini e da quel clima di adora- Nell’omelia don Nello ha illustrato zione che caratterizza le ore serali del il senso della liturgia del giovedì santo giovedì santo. Al termine del corteo che “ci introduce nel mistero di Cristo che penitenziale, dalla Chiesa di san Giovan- si fa sacramento nell’Eucarestia”. Un sa- ni del Toro, i battenti hanno portato in cramento dal quale “affidato alle nostre Duomo la statua della Madonna Addolo- mani, nasce la Chiesa come pane offerto rata, cantando il “Pianto di Maria”, un all’umanità per nutrire il suo cammino canto suggestivo che presenta però qual- nell’attesa della Beata Speranza”. Il cele- che espressione da emendare. Il venerdì brante si è poi soffermato sul significa- santo è stato caratterizzato dalla solenne to della lavanda dei piedi, sicuramente Azione liturgica nel corso della quale, non un momento coreografico della come stabilito, è stata proclamata la Pas- Messa in Coena Domini, ma un gesto sione secondo Giovanni. che “significa la realtà esistenziale Come il giorno precedente, anche que- dell’Eucarestia. Un gesto che Gesù compie sto momento è stato presieduto da don come Signore e maestro, non come maestro Nello e da don Peppino. Non è mancata e Signore, per fare ciò che ha sempre fatto: la riflessione del parroco che ha esordito Foto Luigi Buoncore amare. La lavanda dei piedi è il gesto che dicendo che “la tenebra del venerdì santo è Cristo fa per narrare l’amore che lo rende la più luminosa della tenebre, perché rimanda a rimarcare l’unità della Chiesa che, servo dei suoi discepoli”. Continuando la al mistero di un amore che ieri abbiamo con- seppur divisa territorialmente in parroc- riflessione, don Nello Russo ha sottoli- templato nel gesto della lavanda dei piedi. chie, è una sola, in comunione con il neato che Gesù ci insegna a vivere l’a- Un amore che si lascia vincere, ma che nulla Papa, Vescovo di Roma. E’ significativo more unilaterale, che non cerca recipro- e nessuno possono veramente vincere”. dunque che nell’imminenza del Triduo cità e che narra la fedeltà radicale di Dio Si è poi soffermato su alcuni punti del pasquale si svolga una celebrazione così al peccatore. Il Signore, infatti, non si testo giovanneo, ricordando, ad esem- ricca di significato, una messa che qual- rifiuta di condividere il pane con il tradi- pio, che l’arresto di Gesù, che si confi- cuno definisce quasi “epifania” della tore, dimostrando così non una forma di gura come un confronto-scontro tra il Chiesa che si appresta a celebrare, unita, debolezza, ma la gloria di amare. “La Messia e i discepoli da una parte e Giuda il mistero della Passione, Morte e Resur- gloria di chi è pienamente cosciente che nulla e i soldati dall’altra, avviene in un giardi- rezione del suo Signore. può impedirgli di amare. La conferma che no, come in un giardino, l’Eden, si ebbe Giovedì santo, cullati dal clima prima- ogni occasione, anche la più dolorosa e tragi- il primo scontro tra bene e male; entrare verile che avvolgeva Ravello, ci siamo ca, può essere vissuta nell’amore, fino a do- nella Passione è entrare in una lotta: preparati al primo grande momento: la nare la vita”. Il parroco ha concluso con Gesù vi entra con la forza dell’amore e Messa in Coena Domini. Il Duomo, co- l’invito a non cadere nell’errore di Pie- dell’obbedienza al Padre. Sembra che Il me di consueto, con la sua bellezza favo- tro, ma a riconoscere il nostro essere Signore, ha proseguito don Russo, re- riva la comprensione di ciò che si stava sporchi e la necessità di essere lavati, candosi nel giardino, abbia voluto facili- per celebrare. Due i punti verso cui far perché” la pretesa e la presunzione di purez- tare il compito del traditore, sottomet- convergere lo sguardo e il cuore dei za sono contrarie alla logica cristiana. Non tendosi alla libertà di Giuda, ma conser- fedeli: l’altare con la Croce rigorosa- vi è sporco più grande di chi non vede il pro- vando la sua libertà di amare i suoi sino mente velata e la Cappella della Reposi- prio sporco e non si ritiene degno di pulizia, alla fine, compreso il discepolo che lo zione pronta ad accogliere il Santissimo misericordia”. aveva consegnato per trenta denari. In Sacramento in un tripudio di fiori, ceri e Dopo la solenne reposizione del Santissi- un altro punto della sua riflessione don luci atti a sottolineare la presenza di una mo, per la prima volta, sul sagrato del Nello ha ribadito che “la Croce parla e Persona viva, da adorare, lodare e rin- Duomo c’è stata la fractio panis. Poi, al proclama che quel Gesù proveniente da Naza- graziare e non un morto da piangere calare ormai della sera, è iniziato il tradi- reth è il re dei giudei”. E ha ricordato che come lasciava intendere l’errata espres- zionale percorso penitenziale dei Batten- lo scandalo dell’Incarnazione, il Verbo sione “visita ai sepolcri”. Sulle note di ti. Sotto la guida esperta del M° Deme- fatto carne, e lo scandalo della Croce, “Nostra gloria è la Croce di Cristo”, la trio Buonocore, un nutrito gruppo di del Messia crocifisso, confermano che la Corale del Duomo, puntuale, ci ha in- giovani, adulti e bambini ha con devozio- vicenda terrena di Cristo narra” il realiz- trodotti nella celebrazione, accompagna- ne visitato le Chiese in cui era stato alle- zarsi della volontà di Dio e il manifestarsi ta dal suono dell’Organo, affidato al stito l’altare della Reposizione, facendo della sua gloria in modi e forme che spiazza- sempre disponibile Giuseppe Amato, risuonare in esse e per le strade di Ravel- no la razionalità e la sapienza mondane e fino al canto dell’inno angelico, come lo quelle melodie dolcissime e commo- religiose”. previsto dalle norme liturgiche. La Mes- venti che sembrano senza tempo. Ad Continua a pagina 6 sa è stata presieduta da don Nello Russo, accompagnare il corteo anche don Nello
P AGINA 6 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA pomeriggio del sabato santo. Una collo- particolare, che vedono la partecipazio- Segue dalla pagina 5 cazione significativa perché ha reso an- ne di tante persone, scherzosamente cora più intensa la esecuzione dello Sta- definite “nataline e pasqualine”. Melodie bat Mater di G.B. Pergolesi che si è gregoriane e polifonia eseguite dalla tenuta in Duomo a mezzogiorno di sa- Corale del Duomo diretta dal M° Amo- bato santo. Un grande momento di fe- relli hanno contribuito non poco a ren- de, arte e cultura, offerto dalla Fonda- dere la celebrazione veramente un gran- zione Ravello, che ha visto protagoniste de momento. l’Orchestra Filarmonica Salernitana Nella messa vespertina, ci siamo fatti “Giuseppe Verdi”, diretta dal M°Sergio compagni dei discepoli di Emmaus e Alapont, e le soliste Daniela Cappiello e abbiamo nuovamente incontrato il Si- Cecilia Molinari. Nella tarda serata la Solenne Veglia pasquale, madre di tutte le veglie. Parti- colarmente emozionante il canto dell’E- xultet affidato ad Adamo Amalfitano che lo ha eseguito, come da tradizione, Foto Giovanni Fortunato dal Pulpito. Belle e solenni anche le altre parti della Veglia animata dalla A conclusione dell’Azione liturgica si è Corale del Duomo accompagnata all’or- svolta la bella processione del Cristo gano da Giuseppe Amato. Il sempre più morto. Ordinato, caratterizzato da mo- convinto e preparato gruppo di mini- menti di preghiera, in particolare la stranti ha prestato un ottimo servizio in recita della Coroncina della Divina Mi- questa celebrazione che è un vero e sericordia, dai suggestivi canti dei bat- proprio banco di prova, una sorta di tenti e dalle note della Banda musicale, esame che, se superato, garantisce il reso ancora più bello dalla presenza di “successo” del servizio liturgico anche gnore, calandoci per un momento in tanti bimbi e bimbe vestiti da angioletti, nelle altre celebrazioni solenni che co- quel clima di mestizia che caratterizza il tradizionale rito è stato veramente stellano l’anno della Chiesa. l’inizio dello stupendo racconto di san una ulteriore occasione per meditare La Domenica di Pasqua ha avuto il suo Luca. Al termine della celebrazione, sulla morte del Signore e sul suo valore culmine nella solenne Messa delle ore come ormai consuetudine da alcuni undici, affollatissima anche per la anni, è stata esposta la statua di San Pan- numerosa presenza di turisti che, a taleone, patrono di Ravello. quanto ci è stato riferito, sono Nella luce della Pasqua, lunedì in albis, rimasti particolarmente colpiti al termine della messa vespertina, il dalla bellezza e dalla solennità simulacro argenteo ha attraversato in della celebrazione, presieduta da processione alcune vie del centro stori- don Nello. Del resto proclamare co. Un’anticipazione, se vogliamo, della le letture e il Vangelo dall’Ambo- processione che si terrà in onore del ne e dal Pulpito, oltre a qualificare Santo la terza domenica di maggio, an- la liturgia, ha il suo effetto e con- cora in pieno Tempo pasquale. Celebra- sente di capire che l’arte è al servi- zioni meno importanti rispetto a quella zio della liturgia e che i due capo- del 27 luglio, ma molto significative a lavori del Duomo di Ravello non mio giudizio. Confermano infatti che salvifico. Nella suggestiva cornice di San sono solo pezzi artistici importanti da Pantaleone di Nicomedia, un giovane e Giovanni del Toro, tornata dopo anni a ammirare, fotografare etc. etc., ma brillante medico, morto martire nel rivestire la funzione di” sepolcro”, ab- mantengono intatta la loro funzione, 305 d.C. in questa città allora impor- biamo lasciato la statua di Gesù morto, quella per la quale furono costruiti, tante dell’Impero Romano, sarebbe mentre la Corale del Duomo, guidata ossia essere spazio degnissimo e bellissi- rimasto un illustre sconosciuto, se non dal M° Amorelli, eseguiva a cappella lo mo per la proclamazione della Parola. avesse creduto e testimoniato, fino Stabat Mater di Kodaly e quello del Nell’omelia il celebrante ha sottolineato all’effusione del sangue, il Signore mor- compianto M° Mario Schiavo. Come la anche l’importanza della Domenica to e risorto. E come lui l’immensa sera precedente, si è fatto ritorno in come Pasqua settimanale, per far com- schiera di santi di ieri e di oggi che sono Duomo accompagnando processional- prendere che l’incontro con il Signore semplicemente “testimoni del Risorto”. mente la statua dell’Addolorata che è non può limitarsi solo ad alcuni giorni rimasta esposta accanto all’altare fino al dell’anno liturgico, Natale e Pasqua in Roberto Palumbo
P AGINA 7 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA L’arte del condividere In preparazione alla Pasqua la nostra de insensibili, ciascuno vive la propria trova in una condizione disperata e non Diocesi ci ha regalato un’opportunità vita chiuso in sé stesso , forte delle pro- ha la forza di risollevarsi, giace alla porta per condividere nelle nostre parrocchie prie certezze, ci si sente onnipotenti, si del ricco e mangia le briciole che cadono un’esperienza di preghiera e di fraterni- pensa, dominati dalla superbia e dalla dalla sua tavola, ha piaghe in tutto il cor- tà . Attraverso le schede preparate per i vanità di poter fare a meno di Dio, di po e i cani vengono a leccarle (cfr vv. 20 Centri d’Ascolto, incontri che si orga- fare a meno degli altri e neanche ci si -21). Il quadro dunque è cupo, e l'uomo nizzano a volte nelle case, presso fami- interessa ai bisogni e alle necessità dei degradato e umiliato... Lazzaro ci inse- glie disposte ad ospitare, a volte diretta- fratelli. Questo accade maggiormente gna che l’altro è un dono. La giusta rela- mente in Parrocchia, per riscoprire quando siamo lontani da Dio. Avvicinan- zione con le persone consiste nel ricono- l’attualità del Messaggio Evangelico. doci a Lui tutto cambia : “Quando ci si scerne con gratitudine il valore. Anche il Nella nostra Parrocchia don Nello, ogni lascia incontrare da Dio nella sua Parola noi povero alla porta del ricco non è un fa- Mercoledì ci aspetta in Duomo per illu- stidioso ingombro, ma un appello a strare i temi proposti. Si parla di Dio in convertirsi e a cambiare vita. Il primo semplicità , come in famiglia sentendosi invito che ci fa questa parabola è quel- uniti e saldi nella fede. Si cerca di appro- lo di aprire la porta del nostro cuore fondire la Parola di Dio che ci motiva, all'altro, perché ogni persona è un ci dà forza interiore e, anche se ad un dono, sia il nostro vicino sia il povero gruppo ristretto,ci induce a ricercare sconosciuto. La Quaresima è un tem- “l’Essenziale” continuando insieme il po propizio per aprire la porta ad ogni cammino di conversione che la Quaresi- bisognoso e riconoscere in lui o in lei ma richiede. il volto di Cristo.” I nostri fratelli nel Il Papa nel suo Messaggio 2017 così ci bisogno, attraverso viaggi sofferti che esorta : “ La Quaresima– è il momento favo- sanno di lacrime e umiliazioni parteci- revole per intensificare la vita dello spirito pano alla Passione e Morte di Cristo . attraverso i santi mezzi che la Chiesa ci offre: Dopo la Passione c’è una meta sicura: il digiuno, la preghiera e l’elemosina. Alla la Pasqua di Risurrezione, la vittoria base di tutto c’è la Parola di Dio, che in di Cristo sulla morte. Ciascuno è dun- questo tempo siamo invitati ad ascoltare e que responsabile della Resurrezione dei meditare con maggiore assiduità” L’assiduità fratelli bisognosi, essi devono essere aiuta- con la sua Parola è ancora importante perché ti, è necessario restituire loro dignità e oltre ad assicurarci il dialogo e l’amicizia con condizioni di vita adeguati. Ogni povero il Signore (cfr. Gv. 15,1-15), ci permette di che ci cammina accanto non deve essere maturare in noi gli atteggiamenti più adatti considerato “un fallito della vita”, un peso per vivere la nostra vita in relazione con Dio che dà noia ma un fratello che con amore e con le nostre sorelle e i nostri fratelli.” Pur cogliamo appieno tutta l’altezza della nostra cammina verso il Regno.Eppure la ricchezza essendo ispirate al Messaggio per la Qua- dignità umana e ci rendiamo conto di quanto eccessiva dell’uomo della Parabola di Luca : resima 2017 di Papa Francesco “La Pa- arido sia il nostro cuore e insipiente la nostra «Ogni giorno si dava a lauti banchet- rola è un dono. L’altro è un dono”, mente: e così insensibilità e stoltezza prendo- ti» (Lc 16,19) ci interpella. Molto spesso don Angelo, che ha preparato i testi per i no il sopravvento non solo nella nostra vita ci lasciamo travolgere dalla cupidigia e “Centri di Ascolto”, ha dato un altro privata ma anche nella vita sociale”. La Pa- dal possedere a tutti i costi, la nostra stile alle schede per la Diocesi ; già i rola di Dio è una forza viva, capace di vanità, la nostra superbia diventano tali titoli fanno capire che egli ha sollecitato suscitare la conversione nel cuore degli da farci diventare mediocri , tarpiamo le ciascuno a rivedere il proprio modo di uomini e di orientare nuovamente la ali alla nostra generosità, non doniamo concepire la vita,il rapporto con il dena- persona a Dio. Chiudere le orecchie ed con amore ciò che possediamo, ci tenia- ro e la ricchezza ,ma soprattutto il rap- il cuore al dono di Dio che parla ha co- mo strette le nostre cose e se bussa un porto con gli altri. “Distaccati dalle cose me conseguenza il chiudere il cuore al bisognoso alla nostra casa strapiena di che passano, per dare spazio alla solida- dono del fratello . Il Messaggio del Papa tutto, chiusi nel nostro egoismo non rietà” –“ Distaccati dalla vanità, per dare ci fa riflettere sulla Parabola del Ricco e siamo capaci di donare nulla e non abbia- spazio all’umiltà e alla generosità”- del mendicante Lazzaro :“La parabola mo neanche la carità di una parola di “Distaccati dalla superbia, per dare spa- comincia presentando i due personaggi conforto,di un sorriso delicato, di un zio alla fraternità”. Molto spesso la so- principali, ma è il povero che viene de- saluto garbato . cietà dell’avere, dell’apparire ci ren- scritto in maniera più dettagliata: egli si Continua a pagina 8
P AGINA 8 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Segue dalla pagina 7 L'amore di Chiara per la Vergine Maria San Francesco contemplava Maria per povertà, l'umiltà di Nostro Signore Gesù meglio contemplare il mistero di Gesù. Cristo e della sua santissima Madre» (RsC Voleva far riflettere nell’anima sua e dei XII,13: FF 2820); della Sua umiltà: Ma- suoi figli la bellezza di Maria, per accen- ria si dichiara «serva» del Signore. L'i- dere in esse l’amor di Dio. Alle sue mitazione della Vergine ottiene da Dio figlie Clarisse scrive poco prima di mo- la grazia portare, come lei, «nel corpo rire: «Voglio seguire la vita e la povertà casto e verginale» il Figlio dell'Altissimo: Indifferenza e superbia. Don Angelo dell'altissimo Signor nostro Gesù Cristo e A quel modo, dunque, che la gloriosa Vergi- nell’ultima scheda ci ammonisce sulle della sua santissima Madre» (RsC VI,7: FF ne delle vergini portò il Cristo materialmente conseguenze della superbia che reca 2790), intendendo rivolgere loro l'ulti- nel suo grembo, tu pure, seguendo le sue danno e se stessi e agli altri : “La super- ma espressione della sua volontà. Egli vestigia, specialmente dell'umiltà e povertà bia non è atteggiamento solo verso gli vuole esortarle a seguire fedelmente, da di Lui nel tuo corpo casto e verginale, puoi altri esseri umani, ma anche verso Dio. donne, la via tracciata dalla Donna per sempre, senza alcun dubbio, portarlo spiri- L’uomo creatura talmente si illude da eccellenza. tualmente. E conterrai in te Colui dal quale giungere a sentirsi lui il creatore. Ecco Chiara venerava la Vergine perché ave- tu e tutte le creature siete contenute, e lo allora l’insensibilità, l’indifferenza, la va una profondissima fiducia nel suo possederai in una maniera ben più reale e chiusura, l’avarizia. aiuto. La Madre di definitiva di La superbia fa accartocciare l’animo su Dio si prende vera- qualsiasi possesso sé stessi. Nell’eternità il superbo com- mente cura dell'uo- dei beni tran- prende la sua perversa illusione.” In mo, è vera madre seunti di questo questo tempo forte dell’anno liturgico, anche per gli uomini: mondo» (3LAg dunque, non si può tergiversare ed è un insegna loro ad avvi- FF 2890-2893). obbligo per il nostro itinerario spirituale cinarsi a Cristo e di- L'immagine rinvigorire la nostra vita con valori viene il modello lu- della Madonna evangelici, umani e cristiani, quali l’ac- minoso del vero imi- illumina anche coglienza, la condivisione e la solidarie- tatore di Cristo. Imi- la morte di tà . tare Maria è la strada Chiara: la Ma- “Gesù è l’uomo nuovo che riporta al più sicura per unirsi a dre di Dio, dono della sapienza, mostrando che Dio. accompagnata nell’umiltà si scopre la propria identità Chiara contempla e da una schiera e il proprio posto nel cammino esisten- prende a modello la di sante vergi- ziale: si è creature di Dio, chiamate ad Vergine Maria, nel ni, le appare sul essere, nella sua volontà, testimoni di mistero della sua ma- letto di morte, carità . ”E qui la Parola ci viene in aiu- ternità divina: per confortarla, to : “Abbiate in voi gli stessi sentimenti «Stringiti alla sua dol- darle forza e che furono in Cristo Gesù, il quale, pur cissima Madre, che nel ornarla per essendo di natura divina, non considerò piccolo chiostro del suo l'ingresso nella un tesoro geloso la sua uguaglianza con sacro seno raccolse e nel suo grembo verginale patria celeste: «Ed ecco che una moltitudi- Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la portò Colui che i cieli non potevano contene- ne di Vergini in vesti bianche, le quali por- condizione di servo e divenendo simile re.... Sì, perché è ormai chiaro, che la più tavano tutte sopra dei loro capi ghirlande agli uomini; apparso in forma uma- degna fra tutte le creature, cioè l'anima dorate, entra dentro, fra le quali v'era una na, umiliò se stesso facendosi obbedien- dell'uomo fedele, è resa dalla grazia di Dio, più preclara di tutte l'altre, dalla quale te fino alla morte e alla morte di cro- più grande del cielo. Mentre i cieli, infatti, corona una bellezza procedeva per le fessure ce” (Filippesi 2:5-8) . con tutte le altre cose create non possono e tagliature di essa, che converte in quella Decidiamoci per un cammino di con- contenere il Creatore, l'anima fedele invece, casa la notte in luce di chiaro dì. Pervenne al versione ,chiedendo l’intercessione di ed essa sola, è sua dimora e soggiorno, e ciò letticciuolo dove giace la sposa del Figliolo Maria ,Donna dell’umiltà :” Il mio spiri- soltanto a motivo della carità, di cui gli suo, e inchinandosi amorevolmente sopra di to esulta in Dio, mio Salvatore, perché empi sono privi. È la stessa Verità che lo lei, gli concede il suo dolcissimo abbraccia- ha guardato l'umiltà della sua serva” ( Lc afferma: "Colui che ama me, sarà amato dal mento. Le Vergini che sono con lei gli dona- 1,47-48) e Madre dell’umanità soffe- Padre mio; ed io pure l'amerò; e noi verremo no un bellissimo palio, e a gara tutte serven- rente , dei poveri e degli umili. a lui e porremo in lui la nostra dimora". dola, coprono il corpo e adornano la sua » (3LAg 18: FF 2890); della povertà camera con esso». (LegsC ) Giulia Schiavo della Sua vita: «In perpetuo osserviamo la «E quella Vergine che pareva maggiore da
P AGINA 9 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA prima la coperse nel letto con un panno sotti- chiamato Cova da Iria, di proprietà della che la grazia di Dio sarebbe stata il no- lissimo, tanto sottile che per la sua grande famiglia di Lucia e, come al solito, tra stro conforto». La fama di santità dei sottilità madonna Chiara, benché fosse coper- qualche screzio, stavano giocando. Nelle due pastorelli aveva già fatto il giro del ta con esso, tuttavia si vedeva. Poi la Vergine sue semplici memorie Lucia racconta mondo subito dopo la loro morte. Fran- delle vergini, che era maggiore, inchinava la così quello che accadde: «Vedemmo cesco era morto a causa della febbre faccia sopra la faccia della vergine santa all’improvviso qualcosa come un lampo. spagnola il 4 aprile 1919 e Giacinta dieci Chiara, o sopra il suo petto, perché la testi- “È meglio che ce ne andiamo a casa – mesi più tardi, il 20 febbraio 1920. Gia- monia non potette bene discernere l'uno dal dissi ai miei cugini – perché sta lampeg- cinta, dopo molte sofferenze offerte per l'altra. E fatto questo, tutte sparirono... E la giando. Potrebbe venire un temporale”. la conversione dei peccatori, morì sola santissima madonna Chiara morì poi il lune- E cominciammo a scendere il pendio, in un ospedale di Lisbona e venne sepol- dì seguente» (Proc) spingendo le pecore verso la strada. ta a Vila Nova de Ourém, il Comune a Chiara fu perfetta imitazione della Ver- Arrivati all’incirca a metà pendio, quasi cui appartiene il villaggio di Fatima; gine Maria, tanto da esserne il vero Vol- vicino a un grande leccio che c’era lì, mentre di Francesco, che chiamavano il to e la vera immagine, da alcuni studiosi vedemmo un altro lampo e, fatti alcuni consolatore, per il suo desiderio di con- è chiamata «Altera Maria», in sintonia passi più avanti, vedemmo sopra un’elce solare con la preghiera la Madonna, si con Francesco «Alter Christus» e già il suo una signora, era vestita di bianco e dif- perse memoria del punto esatto della primo biografo, Tommaso da Celano, la fondeva una luce più chiara del sole... sepoltura, solo più tardi i resti vennero definisce “impronta della Madre di Dio”. Sorpresi, ci fermammo. Eravamo così riconosciuti dal padre per il particolare In conclusione invito ciascuno a conver- vicini che ci trovavamo dentro alla luce rosario che il bambino stringeva tra le gere lo sguardo su questa figura straor- che la circondava o che lei diffondeva. mani. dinaria per trarre dai suoi esempi stimo- Forse a un metro e mezzo, più o meno, Nel settembre 1935 il corpo incorrotto lo ad intensificare lo slancio nel corri- di distanza. della piccola Giacinta fu rimosso da Vila spondere alle grazie del Signore e ad Allora quella signora ci disse: “Non ab- Nova de Ourém e portato a Fatima. affidarci sempre alla nostra Madre cele- ste. Sr. Massimiliana Panza Monastero S. Chiara-Ravello I pastorelli di Fatima santi il 13 maggio Saranno i primi bambini non martiri ad essere proclamati santi. I primi in due millenni di storia della Chiesa. Il 13 maggio è la data attesa per la canonizza- zione dei due pastorinhosdi Fatima, Francesco e Giacinta Marto. Proprio in questo stesso giorno di diciassette anni fa Giovanni Paolo II celebrava la loro beatificazione. Papa Francesco, nel cor- so della sua visita in Portogallo in occa- sione del centenario delle apparizioni biate paura. Io non voglio farvi del ma- Venne scattata una fotografia e il vesco- mariane, li eleverà al culto della Chiesa le”. “Di dove siete?”, le domandai. vo di Leiria-Fatima, José Alves Correira universale durante la celebrazione euca- “Sono del cielo”. “E che cosa volete?”. da Silva, ne mandò una copia a Lucia, ristica prevista nel piazzale davanti al “Sono venuta a chiedervi che veniate qui divenuta nel frattempo suora dorotea. santuario di Fatima. È a Giacinta e Fran- sei me- si di fila, il giorno 13 a questa Fu questa occasione che indusse il ve- cesco Marto, i due fratelli di appena stessa ora. Poi vi dirò chi sono e che scovo a ordinare a Lucia di scrivere tut- nove e dieci anni, che insieme alla cugi- cosa voglio. to quello che sapeva sulla vita di Giacin- na Lucia dos Santos apparve la Madre di Tornerò qui ancora una settima volta”. ta. Dio in quel lontano 13 maggio 1917 e “E anch’io andrò in cielo?”. “Sì. Ci an- Nacque così la Prima memoria, che era riapparve loro ogni 13 del mese fino drai”. “E Giacinta?”. “Sì. Ci andrà anche pronta a Natale del 1935. Successiva- all’ottobre di quell’anno. Quel 13 mag- lei”. mente lo stesso vescovo le ordinò di gio era per bambini un giorno come “E Francesco?”. “Pure”. Poi ci disse di scrivere anche i suoi ricordi su France- tanti altri. recitare il Rosario tutti i giorni e che sco e sui fatti avvenuti a Fatima. Avevano portato le pecore in un campo avremmo avuto molto da soffrire ma Continua a pagina 10
P AGINA 10 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Segue dalla pagina 9 do un gravissimo trauma cranio- Corpo europeo encefalico con perdita di materia cere- brale. Portato in ospedale in stato di di solidarietà Le fughe dalla gente e dai preti che vo- coma, con prognosi infausta quoad vi- Erasmus plus levano interrogarli e che per loro erano tam fu sottoposto ad intervento chirur- Il Corpo Europeo di Solidarietà è la «una vera e propria tortura», l’ingenui- gico, seppure in una struttura sanitaria nuova iniziativa dell'Unione europea tà e la voglia di continuare a giocare, i inadeguata per la cura di lesioni trauma- che offre ai giovani opportunità di bambini analfabeti di Fatima, che nel tiche così gravi dove permase in un lavoro o di volontariato, nel 1917 videro quella che chiamavano “la quadro di particolare gravità clinica con proprio paese o all'estero, nell'ambi- signora”, vissero questo incontro sem- elevato rischio di decesso, o di stato to di progetti destinati ad aiutare pre da bambini. Il linguaggio di queste vegetativo permanente o di gravi deficit comunità o popolazioni in Europa. memorie è semplicissimo e disarmante, cognitivi, nella migliore delle ipotesi. Si può aderire al Corpo Europeo di a volte sgrammaticato, così come sem- Dopo solo tre giorni invece il bambino plicissimi e assolutamente normali i due è stato dimesso con completa restitutio Solidarietà a partire dai 17 anni, ma ragazzini. Ma se non fosse stato per i ad integrum, in assenza di terapie speci- bisognai averne almeno 18 per poter ricordi scritti lasciati da Lucia sulla loro fiche, con deambulazione autonoma e iniziare un progetto. I progetti sa- breve vita, forse nessuno avrebbe pen- senza nessun esito di danni neurologici ranno aperti a persone fino a 30 an- sato di aprire una causa di canonizzazio- e cognitivi. I medici della Consulta me- ni. La partecipazione non è soggetta ne, anche perché a quei tempi non era dica, il 2 febbraio 2017, avevano per- al pagamento di alcuna quota. Prima ancora stato decretato il riconoscimen- tanto espresso parere positivo unanime dell'inizio dell'attività e nel corso to di “esercizio delle virtù in grado eroi- riguardo all’inspiegabilità scientifica della stessa, i partecipanti del Corpo co” anche per i piccoli. L’inchiesta ca- della guarigione. Al momento dell’inci- Europeo di Solidarietà riceveranno nonica venne dente prendendo indicazioni chiare sulle mansioni da infatti avviata il bambino dal svolgere e, se opportuno, una for- dalla diocesi di marciapiede, suo Leira solamen- padre aveva invo- mazione pertinente e sostegno lin- te nel 1952. E cato la Madonna guistico. molti anni più di Fatima e i due Dopo aver completato una semplice tardi, nel piccoli beati e procedura di registrazione sul sito 1989, venne quella notte stessa web “ Portale Europeo per i portata a con- i familiari e una Giovani” (informazioni ed op- clusione la loro comunità di suore portunità per i giovani in Eu- causa con il di clausura aveva- ropa), i partecipanti al Corpo Eu- decreto sulla pratica delle virtù in con- no pregato con insistenza i pastorelli di ropeo di Solidarietà potranno essere siderazione dell’età dei due bambini. Fatima. selezionati e invitati a unirsi a L’ostacolo era una questione di fondo Ad oggi permane lo stato di benessere un'ampia gamma di progetti, con- dibattuta a lungo nel corso del Nove- del bambino del quale non è possibile cento riguardo alla possibilità o meno di dare ulteriori informazioni a motivo nessi ad esempio alla prevenzione prendere in considerazione dei fanciulli dell’età minore e della tutela della pri- delle catastrofi naturali o alla rico- come candidati alla canonizzazione. vacy. « Mirabilis Deus in sanctis suis » struzione a seguito di una calamità, Questione che venne definitivamente disse il vescovo di Leiria in un’omelia all'assistenza nei centri per richie- risolta nel 1981 con un documento ad sulla tomba dei due bambini a Fatima. denti asilo o a problematiche sociali hoc della Congregazione delle cause dei «Mirabile è veramente Dio che ha volu- di vario tipo nelle comunità. santi. Il miracolo attribuito alla inter- to glorificarsi per mezzo di due così I progetti sostenuti dal Corpo Euro- cessione dei due bambini che consentì piccoli bambini analfabeti, eppure tanto peo di Solidarietà possono durare la loro beatificazione è stato riconosciu- preziosi ai Suoi occhi! ». «Io voglio ter- fino a dodici mesi e si svolgeranno di to nel 1999. Quello che invece ha aper- minare con una preghiera accorata a norma sul territorio degli Stati to la strada alla loro canonizzazione è Francesco, il consolatore – concluse – membri dell'Unione Europea. I par- stato promulgato il 23 marzo scorso. che interceda per noi davanti a Gesù È accaduto nel marzo del 2013 e riguar- Cristo nostro Signore, e un’altra suppli- tecipanti del Corpo Europeo di Soli- da un bambino brasiliano che all’epoca ca alla piccola Giacinta, l’amica dei pec- darietà portano con sé idee, convin- del fatto aveva circa 6 anni. Il bambino catori, che interceda per noi presso il zioni e aspettative. Le organizzazioni si trovava nell’abitazione del nonno e cuore immacolato di Maria, per noi, che partecipano all'iniziativa dedica- stava giocando con la sorellina quando poveri peccatori». no una gran quantità di tempo, ener- accidentalmente cadde dalla finestra da Stefania Falasca gia e risorse a elaborare un'attività di un’altezza di circa sette metri riportan- Fonte: Avvenire (20/04/2017) qualità; per questo motivo ci si
P AGINA 11 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA le) del Corpo in cui il LA PREGHIERA progetto si inserisce. La preghiera è la forza dell'uomo e il lato Chi decide di fare volon- debole di Dio. tariato non sarà retribui- Sant'Agostino Chi prega si salva, chi non prega si dan- to, ma saranno pagate na; tutte le spese di viaggio, Chi prega poco, ottiene poco; chi prega vitto e alloggio e si avrà molto, ottiene molto; diritto a una copertura chi prega moltissimo, si fa santo. aspetta che i partecipanti del Corpo assicurativa per tutta la durata dell'at- Sant'Alfonso Europeo per la Solidarietà dimostri- tività. Prima di iniziare e una volta Il tempo che impieghiamo nell'orazione, no un analogo grado di rispetto per arrivato a destinazione i volontari Dio ce lo restituisce con altrettante be- le comunità locali e per le persone riceveranno una formazione specifi- nedizioni nelle nostre opere. direttamente coinvolte dalle attività. ca. Coloro che svolgeranno un ap- San Bonaventura I giovani interessati ad aderire al Cor- prendistato o un tirocinio avranno, in La preghiera è la consolazione degli af- po Europeo di Solidarietà si impe- alcuni paesi, un contratto di lavoro flitti, la speranza per tutti. gnano a condividere i valori della redatto conformemente alle norme Sant'Efrem Solidarietà e del rispetto per la digni- nazionali del paese in questione, e Ogni pensiero a Dio e ogni sguardo a Lui tà umana e i diritti umani, e credono riceveranno un'indennità giornaliera. è preghiera. nella promozione di una società giu- Per i partecipanti assunti per un lavo- San Giovanni Bosco sta ed equa nella quale predominino ro saranno sempre previsti un con- La preghiera è la chiave che apre il Cuo- il pluralismo, la non-discriminazione, tratto di lavoro formale e una retri- re di Dio. San Pio da Pietralcina l’uguaglianza, la tolleranza, la giusti- buzione, conformemente alle leggi e L'anima che persevera nell'esercizio zia e la solidarietà. Prendere parte a ai contratti collettivi locali. dell'orazione, per molti peccati, tenta- un progetto del L’unione Europea zioni e cadute di mille maniere che il Corpo Europeo ha messo a punto demonio le opponga, tenga per certo di Solidarietà co- diversi progetti che il Signore, presto o tardi, la caverà stituisce un note- per i giovani oltre dal pericolo e la condurrà al porto di vole traguardo a questo. La par- salvezza. per qualsiasi gio- tecipazione dei Santa Teresa d'Avila vane. Sarà un giovani a progetti Non sono le alte grida che commuovono punto a favore come il Corpo Dio, ma il fervido amore è quello che lo nella ricerca di un Europeo di Soli- vince. Dio non ascolta la voce ma il cuore. lavoro e per accedere a un corso di darietà o la partecipazione al proget- San Giovanni Crisostomo istruzione superiore. Il Corpo Euro- to Erasmus Plus Quando è il cuore che prega Egli rispon- peo di Solidarietà potrebbe essere (www.erasmusplus.it, il nuovo pro- de di certo. una nuova occasione di impegnarsi in gramma di mobilità dell'Unione Eu- Santa Teresa d'Avila un'attività significativa che potrebbe ropea per l'istruzione, la formazione, Con una sola ora di preghiera si acquista rivelarsi un trampolino di lancio ver- la gioventù e lo sport per il periodo più di quanto valga il mondo: so il mondo del lavoro. Al termine di 2014-2020, che ha sostituito, rag- con un po' di preghiera devota l'uomo un progetto il volontario riceverà un gruppandoli sotto un unico no- acquista il regno dei cieli. certificato che attesta la sua parte- me, tutti i programmi di mobilità San Bonaventura cipazione. Potrà farlo valere quando dell'UE) dedicato ai giovani che vo- La preghiera è per l'anima come il calore farà domanda per un posto di lavoro gliono studiare all’estero dai 13 ai 30 per il corpo. o per continuare gli studi. Oltre a anni, contribuisce a far comprendere San Giovanni Bosco C’è una cosa più importante della tua essere utile per le future prospettive a tutti i cittadini dell’Unione Europea azione: la preghiera; di carriera, far parte del Corpo Euro- l’importanza di un Europa Unita e c’è una forza più efficace della tua paro- peo di Solidarietà darà accesso a una le opportunità che L’Europa può of- la: l’amore. serie di altri vantaggi, variabili in fun- frire ai giovani per la loro formazione Carlo Carretto zione del tipo di progetto cui i giova- culturale ed il loro futuro lavorativo. La continua conversazione con Cristo ni prendono parte e della sezione aumenta l'amore e la fiducia. (Volontariato od Occupaziona- Marco Rossetto Santa Teresa d'Avila
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