La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado

Pagina creata da Gianluca De Marco
 
CONTINUA A LEGGERE
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 1                                                                                      I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

                                         Per una Chiesa Viva
A NNO XVI - N. 4 – M AGGIO 2020 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ                               ECCLESIALE DI RAVELLO
WWW . CHIESARAVELLO . IT      WWW . RAVELLOINFESTA . IT                                     WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM

   La misericordia salvezza del mondo
«La misericordia non abbandona chi ri-       Ferruccio Parazzoli fa dire al protagoni-      compiuto il passo più lungo di tutti, ha
mane indietro» ha ricordato il Papa          sta: «Ancora un po’ di pazienza, Signore,      vinto la morte, è davvero irraggiungibile
nell’omelia di domenica durante la messa     lo so che arrivavo sempre in ritardo». Il      eppure decide di tornare a riprendersi i
celebrata nella chiesa di Santo Spirito in   ritmo di Gesù in effetti è difficile da man-   suoi, i “fratelli” come li chiama (e solo
Sassia, Santuario della Divina Misericor-    tenere, anche perché è spiazzante, para-       dopo la resurrezione usa questo termi-
dia. Si potrebbe aggiungere: la miseri-      dossale, e sfugge sempre alle tentazioni       ne), e va proprio da quelli che pochi gior-
cordia è ciò che ci rende umani. Se in                                                            ni prima lo avevano abbandonato,
un gruppo di animali che migrano uno                                                              rinnegato, tradito. Scelta sorpren-
si ferma perché stanco, malato, az-                                                               dente. Nel mondo sportivo si dice
zoppato, gli altri non lo aspettano,                                                              spesso “squadra che vince non si
non se ne curano, lo abbandonano.                                                                 cambia”, Gesù invece rovescia la
Diversamente gli esseri umani. In                                                                 logica: non si cambia proprio la
quel momento, quando qualcuno                                                                     squadra che perde. È a questa squa-
cade, irrompe qualcosa, nell’animo e                                                              dra che bisogna dare fiducia, tra-
nelle azioni, che suona a un tempo                                                                smettere speranza.
umano e più che umano e che impri-                                                                E così torna proprio dai suoi, non li
me alla catena dei fatti naturali un’al-                                                          abbandona. E se per caso anche uno
tra direzione, un’altra dimensione.                                                               solo manca all’appello, torna appo-
Accade che ci si ferma per aspettare                                                              sta per lui, l’ultima pecorella smar-
l’altro. Questa “cosa”, umana e più                                                               rita, Tommaso a cui lascia toccare
che umana, è la misericordia, che                                                                 le ferite, “feritoie di speranza”, ed è
mostra dell’uomo un volto più gran-                                                               proprio sua, ricorda il Papa, «la
de, un volto divino. Nei racconti dei                                                             confessione di fede più semplice e
Vangeli praticamente in ogni pagina si                                                            più bella»: «Mio Signore, mio
può vedere questo volto che è il volto                                                            Dio».
di Cristo, vero Dio e vero uomo, che                                                              È per questa cura così attenta da
mostra gli uomini di che “pasta” sono                                                             parte del loro pastore, per questo
fatti, la sua, anche se spesso se lo di-                                                          amore paziente e misericordioso
menticano. Gesù nel Vangelo per lo                                                                del maestro che i discepoli potran-
più cammina, con un ritmo urgente,                                                                no fare poi quello che hanno fatto
incalzante, si sposta di città in città                                                           dal giorno di Pentecoste in poi:
per predicare (su questo aspetto è                                                                ripartire di slancio ed evangelizzare
esemplare il film di Pasolini ispirato al    ideologiche andando sempre “altrove”,          il mondo con un coraggio e una gioia
testo di Matteo) e molti cercano di stare    come è scritto all’inizio del Vangelo di       invincibile nel cuore. Questo è il punto
al suo passo, ma non ce la fanno: arranca-   Marco; però, sempre, se vede che una           essenziale del cristianesimo: il nesso in-
no o, peggio, cercano di superarlo imbri-    delle sue pecorelle perde la strada, si        scindibile tra l’amore ricevuto e quello
gliandolo nei loro piccoli progetti di po-   ferma e torna indietro a recuperarla. È        donato, la corrispondenza tra le due mi-
tere. Nell’incipit di Simone Bariona, il     quello che succede nei racconti dei Van-       sure, quel rimettere agli altri i debiti
bel racconto dedicato ai ricordi di san      geli del periodo di Pasqua, relativi alle      perché i nostri debiti sono stati rimessi.
Pietro da anziano, lo scrittore italiano     apparizioni del Risorto. Gesù infatti ha                        Continua a pagina 2
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 2                                                                                           I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
     Continua dalla prima pagina
Bella ed efficace l’immagine evocata dal        Maria Madre e modello della Chiesa
Papa, dei cristalli: «fragili e preziosi al
tempo stesso. E se, come il cristallo,
siamo trasparenti di fronte a Lui, la sua
luce, la luce della misericordia, brilla in
noi e, attraverso di noi, nel mondo».
Non si tratta solo di una bella immagine,
né di una storia di venti secoli fa, ma di
quello che accade oggi, ogni giorno e,
soprattutto, deve accadere domani. Se è
vero che «la misericordia non abbandona
chi rimane indietro», il Papa ci esorta a
vivere di conseguenza: «Ora, mentre
pensiamo a una lenta e faticosa ripresa
dalla pandemia, si insinua proprio questo
pericolo: dimenticare chi è rimasto indie-
tro [...] In quella comunità, dopo la risur-
rezione di Gesù, uno solo era rimasto
indietro e gli altri lo aspettarono. Oggi       Il ruolo di Maria come modello e Madre           Prefazio della B. Vergine III
sembra il contrario: una piccola parte          della Chiesa è ampliamente sviluppato dal                                   di Pietro Sorci
dell’umanità è andata avanti, mentre la         VIII della costituzione dogmatica Lumen          Paolo VI dichiarò: «Considerando gli
maggioranza è rimasta indietro». La vi-         Gentium del Concilio Vaticano II sulla           stretti rapporti con cui sono collegati tra
sione lucida, profetica, di Papa Francesco      Chiesa.                                          loro Maria e la Chiesa, a gloria della Bea-
avverte il rischio più grande che attraver-     A conclusione dell’esposizione della parte       ta Vergine e a nostra consolazione dichia-
sa tutto il mondo oggi, nel momento in          avuta da Maria nel mistero di Cristo, essa       riamo Maria Santissima Madre della
cui si può cominciare a immaginare una          afferma: «Maria per il dono e l’ufficio          Chiesa, cioè di tutto il popolo cristiano,
ripresa dalla terribile emergenza sanita-       della divina maternità che la unisce col         sia dei fedeli che dei Pastori, che la chia-
ria: il rischio di una ripartenza a due velo-   Figlio redentore, e per le sue singolari         mano Madre amatissima; e stabiliamo che
cità. Ma tornare indietro al mondo              grazie e funzioni, è intimamente congiun-        con questo titolo tutto il popolo cristiano
com’era prima della pandemia, non solo          ta con la Chiesa: la madre di Dio è figura       d’ora in poi tributi ancor più onore alla
non è possibile ma non sarebbe giusto,          della Chiesa, come già insegnava                 Madre di Dio e le rivolga suppliche». Nel
quel mondo non era giusto. Nel mondo            sant’Ambrogio, nell’ordine cioè della            1980 la Congregazione per il Culto divi-
di ieri infatti hanno spesso prevalso gli       fede, della carità e della perfetta unione       no diede facoltà di inserire il titolo nelle
«interessi di parte» e questo ha inquinato      con Cristo» (LG 63).                             litanie lauretane. Infine l’11 febbraio
la politica, quella «forma alta di carità»      Ella perciò «costituisce l’immagine e            2018 papa Francesco, «considerando
secondo l’espressione di Paolo VI citata        l’inizio della Chiesa che dovrà avere il         attentamente quanto la promozione di
dal Papa nelle intenzioni della messa di        suo compimento nell’età futura» (LG              questa devozione possa favorire la cresci-
lunedì 20 da Casa Santa Marta, ora invece       68).                                             ta del senso materno della Chiesa nei
i partiti politici «cerchino insieme il bene    Fu Paolo VI, il 21 novembre 1964, a              Pastori, nei religiosi e nei fedeli, come
del paese e non il bene del proprio parti-      conclusione della terza sessione del Con-        anche della genuina pietà mariana», ha
to». Oggi si apre davanti a noi il mondo        cilio, ad attribuire a Maria il titolo di        istituito la memoria della Beata Vergine
di domani e allora, ci esorta il Papa, che      Madre della Chiesa. In occasione della           Maria Madre della Chiesa assegnandola al
sia davvero “nuovo”, un mondo di resur-         promulgazione della costituzione Lumen           lunedì dopo Pentecoste. Il tema del rap-
rezione dopo la morte: «Cogliamo questa         Gentium, fondandosi sul Vangelo di Gio-          porto di esemplarità tra Maria e la Chiesa
prova come un’opportunità per prepara-          vanni 19,25, in cui Gesù morente sulla           comunque nella liturgia non è limitato
re il domani di tutti. Perché senza una         croce affida alla Madre sua il discepolo         alla celebrazione della memoria di Maria
visione d’insieme non ci sarà futuro per        amato – sulla scia di sant’Agostino che          Madre della Chiesa. Come afferma Paolo
nessuno. Oggi l’amore disarmato e disar-        afferma che Maria è madre delle membra           VI nell’esortazione apostolica Marialis
mante di Gesù risuscita il cuore del disce-     di Cristo, perché ha cooperato con la sua        cultus del 2 febbraio 1974, «il tema Ma-
polo. Anche noi, come l’apostolo Tom-           carità alla rinascita dei fedeli nella Chiesa,   ria-Chiesa è stato introdotto nei testi del
maso, accogliamo la misericordia, salvez-       e di san Leone Magno, secondo il quale la        Messale con varietà di aspetti, come vari
za del mondo. E usiamo misericordia a           nascita del Capo è anche la nascita del          e molteplici sono i rapporti che inter-
chi è più debole: solo così ricostruiremo       Corpo, e perciò Maria è al contempo              corrono tra la Madre di Cristo e la Chie-
un mondo nuovo».                               madre di Cristo, Figlio di Dio, e madre          sa. Tali testi, infatti, nella Concezione
                         Andre Di Monda         delle membra del suo corpo mistico, cioè         immacolata della Vergine ravvisano l’e-
          OR Settimanale del 23 Aprile          della Chiesa.
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 3                                                                                      I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
sordio della Chiesa, sposa senza macchia       Chiesa, che di Cristo è il corpo, e sarà      si era messa in viaggio per portare il lieto
di Cristo, nell’Assunzione riconoscono         chiamata a sua volta, a somiglianza di Ma-    annuncio della venuta del Salvatore al
l’inizio già compiuto e l’immagine di ciò      ria, a concepire con la sua fede e l’annun-   precursore Giovanni e alla madre che lo
che, per la Chiesa tutta quanta, deve          cio del Vangelo, e a dare alla luce, per      portava in grembo, immediatamente in-
compiersi ancora; nel mistero della ma-        opera dello Spirito Santo, con il sacra-      traprendono il viaggio per le strade del
ternità la confessano madre del Capo e         mento del battesimo, i figli di Dio.          mondo per portare il Vangelo sino ai con-
delle membra: santa Madre di Dio, dun-         Ai piedi della croce accolse come figli       fini della terra, prefigurando la missione
que, e provvida Madre della Chiesa.            tutti gli uomini A conclusione della vita     della Chiesa. Assunta alla gloria del cielo,
Quando poi la Liturgia rivolge il suo          pubblica troviamo Maria ai piedi della        accompagna con materno amore la Chiesa
sguardo sia alla Chiesa primitiva che a        croce unita alla passione del suo figlio e    L’ultimo atto della vicenda di Maria è la
quella contemporanea, ritrova puntual-         all’offerta del suo sacrificio. Con questa    sua glorificazione in anima e corpo con
mente Maria: là, come presenza                                                                     l’assunzione in cielo, accolta dal suo
orante insieme con gli Apostoli; qui                                                               Figlio tra il coro festoso degli angeli.
come presenza operante insieme con                                                                 Con l’assunzione ella, a somiglianza
la quale la Chiesa vuol vivere il mi-                                                              di Cristo, non si è separata dalla
stero di Cristo: “fa’ che la tua santa                                                             Chiesa pellegrina: l’accompagna con
Chiesa, associata con lei (Maria) alla                                                             materno amore, partecipe delle
passione del Cristo, partecipi alla                                                                gioie, delle preoccupazioni e delle
gloria della risurrezione”; e come                                                                 sofferenze dei suoi figli. Intercede
voce di lode insieme con la quale                                                                  per essi, fa loro coraggio e indica a
vuole glorificare Dio: “per magnifi-                                                               tutti gli uomini la meta del pellegri-
care con lei (Maria) il tuo santo no-                                                              naggio terreno, dicendo a tutti che,
me”; e, poiché la liturgia è culto che                                                             come lei, una donna della nostra
richiede una condotta coerente di                                                                  carne e del nostro sangue, anche noi
vita, essa supplica di tradurre il culto                                                           possiamo raggiungerla. Davvero
alla Vergine in concreto e sofferto                                                                Maria è «innanzi al peregrinante
amore per la Chiesa, come mirabil-                                                                 popolo di Dio segno di sicura spe-
mente propone l’orazione dopo la                                                                   ranza e di consolazione, fino a quan-
Comunione del 15 settembre:                                                                        do non verrà il giorno del Signo-
“perché, nella memoria della beata                                                                 re» (LG 68), e, per questo, oggetto
Vergine addolorata, completiamo in                                                                 dell’incessante e universale rendi-
noi, per la santa Chiesa, ciò che                                                                  mento di grazie della Chiesa. Assun-
manca alla passione di Cristo». Il                                                                 ta alla gloria del cielo, accompagna
prefazio Il prefazio che qui commen-                                                               con materno amore la Chiesa. L’ul-
tiamo fu composto per la Messa vo-                                                                 timo atto della vicenda di Maria è la
tiva della beata Vergine Maria Madre                                                               sua glorificazione in anima e corpo
della Chiesa istituita nel 1975, a conclu-     partecipazione ella diviene madre dell’u-     con l’assunzione in cielo, accolta dal suo
sione dell’assemblea del sinodo dei vesco-     manità redenta dal suo Figlio, come indi-     Figlio tra il coro festoso degli angeli. Con
vi sulla riconciliazione. Esso, sulla scorta   ca Gesù stesso nel momento supremo            l’assunzione ella, a somiglianza di Cristo,
di Lumen Gentium 56-59, percorre le            consegnandole, nel discepolo amato, tutti     non si è separata dalla Chiesa pellegrina:
tappe fondamentali del mistero di Maria        gli uomini per la cui redenzione egli offre   l’accompagna con materno amore, parte-
che la associano a Cristo e alla Chiesa.       se stesso, e consegnando lei agli uomini      cipe delle gioie, delle preoccupazioni e
Molto opportunamente esso è stato inse-        come madre (Gv 19,26-27). Il nome di          delle sofferenze dei suoi figli. Intercede
rito tra i prefazi comuni della beata Vergi-   «donna» con cui Gesù si rivolge a lei non     per essi, fa loro coraggio e indica a tutti
ne. All’annuncio dell’angelo accolse nel       costituisce una presa di distanza, ma come    gli uomini la meta del pellegrinaggio ter-
cuore immacolato il tuo Verbo Nell’an-         alle nozze di Cana (cf. Gv 2,4), suona        reno, dicendo a tutti che, come lei, una
nunciazione, con il suo sì pronunciato in      riconoscimento in lei della nuova Eva,        donna della nostra carne e del nostro san-
nome del resto di Israele e dell’intera        madre dei viventi. Immagine e modello         gue, anche noi possiamo raggiungerla.
umanità che attendeva il compimento            della Chiesa orante Troviamo ancora Ma-       Davvero Maria è «innanzi al peregrinante
dell’antica promessa, Maria concepisce         ria, dopo l’Ascensione, in preghiera insie-   popolo di Dio segno di sicura speranza e
verginalmente nel grembo il Figlio di          me agli apostoli in attesa della Pentecoste   di consolazione, fino a quando non verrà
Dio, Verbo eterno, per mezzo del quale         (cf. At 1,12-14), quando gli apostoli sa-     il giorno del Signore» (LG 68), e, per
tutte le cose furono fatte, e, dopo averlo     ranno rivestiti dall’alto di quella stessa    questo, oggetto dell’incessante e univer-
portato in grembo per nove mesi, rima-         potenza che aveva adombrato lei al mo-        sale rendimento di grazie della Chiesa.
nendo vergine, dona alla luce il Salvatore     mento dell’incarnazione. Infiammati dal                                  Fonte:
del mondo. Concependo e dando alla luce        fuoco dello Spirito Santo, essi, a imitazio- “La vita in Cristo e nella Chiesa”
il Cristo, Maria ha segnato gli inizi della    ne di lei, che subito dopo l’annunciazione                        Maggio 2020
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 4                                                                                         I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

 Riscoprire la bellezza del Rosario in casa
Un’esortazione a «riscoprire la bellezza di     di vista spirituale». Da qui l’invito a rin-     particolare intensità il suo amore e la
pregare il Rosario a casa», approfittando       novare la pia pratica «insieme, oppure           sua devozione alla Vergine Maria. È
di «questo tempo di isolamento sociale          personalmente», scegliendo «a seconda            tradizione, in questo mese, pregare il
dovuto» alle misure per contrastare il          delle situazioni» e «valorizzando entrambe       Rosario a casa, in famiglia.
covid-19, è stata rivolta da Papa France-       le possibilità». Perché, ha aggiunto, essa è     Una dimensione, quella domestica,
sco attraverso una lettera ai fedeli di tutto   semplice ed è facile reperire, anche in
                                                                                                 che le restrizioni della pandemia ci
il mondo. Diffusa nella mattina di sabato       internet, «buoni schemi da seguire» per
25 aprile, a pochi giorni dall’inizio del       ricorrervi. Nella stessa giornata il vescovo     hanno “costretto” a valorizzare, anche
mese di maggio, tradizionalmente dedica-        di Roma ha come di consueto celebrato la         dal punto di vista spirituale.
to alla Vergine Maria, la missiva del Pon-      messa del mattino nella cappella di Casa         Perciò ho pensato di proporre a tutti
tefice è accompagnata da due preghiere          Santa Marta, dedicandola nella circostanza       di riscoprire la bellezza di pregare il
                                                                                                                      Rosario a casa nel
                                                                                                                      mese di maggio.
                                                                                                                      Lo si può fare in-
                                                                                                                      sieme, oppure per-
                                                                                                                      sonalmente; sce-
                                                                                                                      gliete voi a secon-
                                                                                                                      da delle situazioni,
                                                                                                                      valorizzando en-
                                                                                                                      trambe le possibili-
                                                                                                                      tà.
                                                                                                                      Ma in ogni caso c’è
                                                                                                                      un segreto per far-
                                                                                                                      lo: la semplicità;
                                                                                                                      ed è facile trovare,
                                                                                                                      anche in internet,
                                                                                                                      dei buoni schemi
                                                                                                                      di preghiera da
                                                                                                                      seguire.
                                                                                                                      Inoltre, vi offro i
alla Madonna. «Che potrete recitare —           alle «persone che svolgono servizi fune-         testi di due preghiere alla Madonna,
ha suggerito — al termine del Rosario e         bri.                                             che potrete recitare al termine del
che io stesso reciterò», ha assicurato,         È tanto doloroso, tanto triste quello che        Rosario, e che io stesso reciterò nel
«spiritualmente unito a voi».                   fanno, e sentono il dolore di questa pan-        mese di maggio, spiritualmente unito
Delle due orazioni mariane, la seconda è        demia così vicino» ha spiegato. Quindi           a voi. Le allego a questa lettera così
inedita, mentre la prima è contenuta nel        all’omelia ha parlato dalla festa liturgica di   che vengano messe a disposizione di
videomessaggio di Francesco in occasione        san Marco, «uno dei quattro evangelisti,         tutti.
della messa del cardinale vicario Angelo        molto vicino all’apostolo Pietro». Il suo        Cari fratelli e sorelle, contemplare
De Donatis, per la Giornata diocesana di        Vangelo, ha fatto notare, «è stato il primo      insieme il volto di Cristo con il cuore
preghiera e di digiuno, celebrata al san-       a essere scritto. È semplice, uno stile
                                                                                                 di Maria, nostra Madre, ci renderà
tuario romano del Divino Amore l’11             semplice, molto vicino». Da qui la racco-
marzo scorso, agli inizi della diffusione       mandazione del Papa: «prendetelo in ma-          ancora più uniti come famiglia spiri-
del contagio da coronavirus.                    no e leggetelo. Non è lungo».                   tuale e ci aiuterà a superare questa
A maggio, ha ricordato il Papa, «il popolo                                                       prova. Io pregherò per voi, special-
di Dio esprime con particolare intensità il     LETTERA DEL SANTO PADRE                          mente per i più sofferenti, e voi, per
suo amore e la sua devozione alla Vergi-        FRANCESCO A TUTTI I FEDELI PER                   favore, pregate per me. Vi ringrazio e
ne», con la tradizione di pregare il Rosa-      IL MESE DI MAGGIO 2020                           di cuore vi benedico.
rio in famiglia. «Una dimensione, quella                                                         Roma, San Giovanni in Laterano,
domestica — ha osservato — che le re-           Cari fratelli e sorelle,                         25 aprile 2020
strizioni della pandemia ci hanno               è ormai vicino il mese di maggio, nel            Festa di San Marco Evangelista
“costretto” a valorizzare, anche dal punto      quale il popolo di Dio esprime con                                      Papa Francesco
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 5                                                                                            I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

            Preghiere a Maria                                                              57ª Giornata Mondiale
                                                                                             di preghiera per le
                                                                                                  vocazioni
                                                 ro incerto e per le conseguenze sull’eco-     3 maggio 2020
                                                 nomia e sul lavoro. Madre di Dio e Ma-
                                                 dre nostra, implora per noi da Dio, Padre         Per un orizzonte nuovo
                                                 di misericordia, che questa dura prova
                                                 finisca e che ritorni un orizzonte di spe-        Un giornale aveva questo titolo: «La
                                                 ranza e di pace. Come a Cana, intervieni          Messa è finita». Si parlava del tramon-
                                                 presso il tuo Figlio Divino, chiedendogli         to della figura del prete. «Fu inventato
                                                 di confortare le famiglie dei malati e delle      dal concilio di Trento, ora rischia
                                                 vittime e di aprire il loro cuore alla fidu-      disparire. Non ci sono solo le voca-
                                                 cia. Proteggi i medici, gli infermieri, il        zioni in calo, è il ruolo del sacerdote
                                                 personale sanitario, i volontari che in           a declinare. Tra burocrazia e solitudi-
                                                 questo periodo di emergenza sono in               ne». Certo, se guardiamo i numeri, è
                                                 prima linea e mettono la loro vita a ri-          innegabile che ci sia un calo delle
                                                 schio per salvare altre vite. Accompagna          vocazioni sacerdotali. Ma — come di-
                                                 la loro eroica fatica e dona loro forza,          ceva Sant’Annibale Di Francia — Dio,
1.                                               bontà e salute. Sii accanto a coloro che          che ha detto «sarò con voi fino alla
O Maria, Tu risplendi sempre nel nostro          notte e giorno assistono i malati e ai sa-        fine del mondo», non si può smentire.
cammino come segno di salvezza e di              cerdoti che, con sollecitudine pastorale e        Ecco, allora, il significato della Gior-
speranza.                                        impegno evangelico, cercano di aiutare e          nata mondiale di preghiera per le vo-
Noi ci affidiamo a Te, Salute dei malati,        sostenere tutti. Vergine Santa, illumina le       cazioni, che oggi celebriamo. È un’oc-
che presso la croce sei stata associata al       menti degli uomini e delle donne di               casione per chiedere a Dio il dono di
dolore di Gesù, mantenendo ferma la tua          scienza, perché trovino giuste soluzioni          vocazioni sante, per il sacerdozio, per
fede.                                            per vincere questo virus. Assisti i Re-           la vita missionaria e per la vita religio-
Tu, Salvezza del popolo romano, sai di           sponsabili delle Nazioni, perché operino          sa. Ma anche perché ogni cristiano
che cosa abbiamo bisogno e siamo certi           con saggezza, sollecitudine e generosità,         riscopra la propria vocazione testimone
che provvederai perché, come a Cana di           soccorrendo quanti mancano del necessa-           coerente del Vangelo. La crisi delle
Galilea, possa tornare la gioia e la festa       rio per vivere, programmando soluzioni            vocazioni si vince proprio così: con
dopo questo momento di prova.                    sociali ed economiche con lungimiranza e          la preghiera fiduciosa al Padrone della
Aiutaci, Madre del Divino Amore, a con-          con spirito di solidarietà. Maria Santissi-       messe, che non lasci mancare operai
formarci al volere del Padre e a fare ciò        ma, tocca le coscienze perché le ingenti          generosi che dedichino la propria vita
che ci dirà Gesù, che ha preso su di sé le       somme usate per accrescere e perfeziona-          per il servizio del Vangelo.
nostre sofferenze e si è caricato dei nostri     re gli armamenti siano invece destinate a         E quando nella vita di qualche sacerdo-
dolori per condurci, attraverso la croce,        promuovere adeguati studi per prevenire           te o consacrato si scopre debolezza,
alla gioia della risurrezione. Amen.             simili catastrofi in futuro.                      uno scandalo, una contro-testimonianza,
                                                 Madre amatissima, fa’ crescere nel mon-           è proprio allora che la nostra preghie-
2.                                               do il senso di appartenenza ad un’unica           ra deve diventare più forte. Perché la
«Sotto la tua protezione cerchiamo rifu-         grande famiglia, nella consapevolezza del         vita di chi ha scelto di seguire Cristo
gio, Santa Madre di Dio».                        legame che tutti unisce, perché con spiri-        sia sempre più conforme a quella del
Nella presente situazione drammatica,            to fraterno e solidale veniamo in aiuto           buon Pastore. Contro la tentazione
carica di sofferenze e di angosce che atta-      alle tante povertà e situazioni di miseria.       dello scoraggiamento, continuiamo a
nagliano il mondo intero, ricorriamo a           Incoraggia la fermezza nella fede, la per-        pregare il Signore perché ci dia sacer-
Te, Madre di Dio e Madre nostra, e cer-          severanza nel servire, la costanza nel pre-       doti innamorati di Dio, del Vangelo,
chiamo rifugio sotto la tua protezione.          gare. O Maria, Consolatrice degli afflitti,       della Chiesa, dei fratelli. Chiediamo
O Vergine Maria, volgi a noi i tuoi occhi        abbraccia tutti i tuoi figli tribolati e ottie-   sacerdoti, missionari, religiosi, suore,
misericordiosi in questa pandemia del            ni che Dio intervenga con la sua mano             capaci di essere in mezzo a noi segno
coronavirus, e conforta quanti sono smar-        onnipotente a liberarci da questa terribile       vivo dell'amore misericordioso di Dio.
riti e piangenti per i loro cari morti, se-      epidemia, cosicché la vita possa riprende-        Per tornare al titolo del giornale «La
polti a volte in un modo che ferisce l’ani-      re in serenità il suo corso normale.              Messa è finita»? No: la Messa non è
ma. Sostieni quanti sono angosciati per le       Ci affidiamo a Te, che risplendi sul nostro       finita perché è impegnata la Parola di
persone ammalate alle quali, per impedi-         cammino come segno di salvezza e di               Dio. E ci sarà sempre giovane che
re il contagio, non possono stare vicini.        speranza, o clemente, o pia, o dolce Ver-         si apre al dono d’amore per un oriz-
Infondi fiducia in chi è in ansia per il futu-   gine Maria. Amen.                                zonte sempre nuovo.
                                                                                                   Leonardo Sapienza OR Sett, -23 aprile
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 6                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA

         MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
             PER LA 57ª GIORNATA MONDIALE
            DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI
                     (3 MAGGIO 2020)

                              Le parole della vocazione
Cari fratelli e sorelle!                        o di essere sfidata dai venti contrari delle    diamo dentro un “io” isolato; al contrario,
Il 4 agosto dello scorso anno, nel 160°         difficoltà, dei dubbi e delle paure.            è prima di tutto la risposta a una chiamata
anniversario della morte del santo Curato       Succede così anche nel cuore dei discepo-       che ci viene dall’Alto. È il Signore che ci
d’Ars, ho voluto offrire una Lettera ai         li, i quali, chiamati a seguire il Maestro di   indica la riva verso cui andare e che, pri-
sacerdoti, che ogni giorno spendono la          Nazaret, devono decidersi a passare all’al-     ma ancora, ci dona il coraggio di salire
vita per la chiamata che il Signore ha ri-      tra riva, scegliendo con coraggio di ab-        sulla barca; è Lui che, mentre ci chiama,
volto loro, al servizio del Popolo di Dio.      bandonare le proprie sicurezze e di met-        si fa anche nostro timoniere per accompa-
In quell’occasione,                                                                                                   gnarci, mostrarci la
ho scelto quattro                                                                                                     direzione, impedire
parole-chiave –                                                                                                       che ci incagliamo
   dolore, gratitudine,                                                                                               negli scogli dell’inde-
coraggio e lode – per                                                                                                 cisione e renderci
ringraziare i sacer-                                                                                                  capaci perfino di
doti e sostenere il                                                                                                   camminare sulle ac-
loro ministero. Ri-                                                                                                   que agitate.
tengo che oggi, in                                                                                                    Ogni vocazione nasce
questa 57ª Giornata                                                                                                   da quello sguardo
Mondiale di Pre-                                                                                                      amorevole con cui il
ghiera per le Voca-                                                                                                   Signore ci è venuto
zioni, quelle parole                                                                                                  incontro, magari pro-
si possano riprende-                                                                                                  prio mentre la nostra
re e rivolgere a tutto                                                                                                barca era in preda alla
il Popolo di Dio,                                                                                                     tempesta. «Più che
sullo sfondo di un                                                                                                    una nostra scelta, è la
brano evangelico che                                                                                                  risposta alla chiamata
ci racconta la singolare esperienza capitata    tersi alla sequela del Signore. Questa av-      gratuita del Signore» (Lettera ai sacerdoti, 4
a Gesù e Pietro durante una notte di tem-       ventura non è pacifica: arriva la notte,        agosto 2019); perciò, riusciremo a sco-
pesta sul lago di Tiberiade (cfr Mt 14,22-      soffia il vento contrario, la barca è sbal-     prirla e abbracciarla quando il nostro cuo-
33).                                            lottata dalle onde, e la paura di non farce-    re si aprirà alla gratitudine e saprà coglie-
Dopo la moltiplicazione dei pani, che           la e di non essere all’altezza della chiama-    re il passaggio di Dio nella nostra vita.
aveva entusiasmato la folla, Gesù ordina        ta rischia di sovrastarli.                      Quando i discepoli vedono Gesù avvici-
ai suoi di salire sulla barca e di precederlo   Il Vangelo ci dice, però, che nell’avventu-     narsi camminando sulle acque, inizial-
all’altra riva, mentre Egli avrebbe conge-      ra di questo non facile viaggio non siamo       mente pensano che si tratti di un fantasma
dato la gente. L’immagine di questa tra-        soli. Il Signore, quasi forzando l’aurora       e hanno paura. Ma subito Gesù li rassicu-
versata sul lago evoca in qualche modo il       nel cuore della notte, cammina sulle ac-        ra con una parola che deve sempre ac-
viaggio della nostra esistenza. La barca        que agitate e raggiunge i discepoli, invita     compagnare la nostra vita e il nostro cam-
della nostra vita, infatti, avanza lentamen-    Pietro ad andargli incontro sulle onde, lo      mino vocazionale: «Coraggio, sono io,
te, sempre inquieta perché alla ricerca di      salva quando lo vede affondare, e infine        non abbiate paura!» (v. 27). Proprio que-
un approdo felice, pronta ad affrontare i       sale sulla barca e fa cessare il vento.         sta è la seconda parola che vorrei conse-
rischi e le opportunità del mare, ma an-        La prima parola della vocazione, allora,        gnarvi: coraggio.
che desiderosa di ricevere dal timoniere        è gratitudine. Navigare verso la rotta giu-     Ciò che spesso ci impedisce di cammina-
una virata che conduca finalmente verso         sta non è un compito affidato solo ai no-       re, di crescere, di scegliere la strada che il
la giusta rotta. Talvolta, però, le può         stri sforzi, né dipende solo dai percorsi       Signore traccia per noi sono i fantasmi
capitare di smarrirsi, di lasciarsi abbaglia-   che scegliamo di fare. La realizzazione di      che si agitano nel nostro cuore. Quando
re dalle illusioni invece che seguire il faro   noi stessi e dei nostri progetti di vita non    siamo chiamati a lasciare la nostra riva
luminoso che la conduce al porto sicuro,        è il risultato matematico di ciò che deci-      sicura e abbracciare uno stato di vita –
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 7                                                                                          I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
come il matrimonio, il sacerdozio ordina-      per stanchezza o per paura rischiamo di
to, la vita consacrata –, la prima reazione    affondare, e ci dona lo slancio necessario          Francesco indica il
è spesso rappresentata dal “fantasma           per vivere la nostra vocazione con gioia           «piano» per risorgere
dell’incredulità”: non è possibile che que-    ed entusiasmo.                                        dalla pandemia
sta vocazione sia per me; si tratta davvero    Infine, quando Gesù sale sulla barca, il
della strada giusta? Il Signore chiede que-    vento cessa e le onde si placano. È una
sto proprio a me?                              bella immagine di ciò che il Signore opera
E, via via, crescono in noi tutte quelle       nella nostra vita e nei tumulti della sto-
considerazioni, quelle giustificazioni e       ria,specialmente quando siamo nella tem-
quei calcoli che ci fanno perdere lo slan-     pesta: Egli comanda ai venti contrari di
cio, ci confondono e ci lasciano paralizza-    tacere, e le forze del male, della paura,
ti sulla riva di partenza: crediamo di aver    della rassegnazione non hanno più potere
preso un abbaglio, di non essere all’altez-    su di noi.
za, di aver semplicemente visto un fanta-      Nella specifica vocazione che siamo chia-
sma da scacciare.                              mati a vivere, questi venti possono sfian-       «L’impatto di tutto ciò che sta accaden-
Il Signore sa che una scelta fondamentale      carci. Penso a coloro che assumono im-           do, le gravi conseguenze che già si segna-
di vita – come quella di sposarsi o consa-     portanti compiti nella società civile, agli      lano e s’intravedono, il dolore e il lutto
crarsi in modo speciale al suo servizio –      sposi che non a caso mi piace definire “i        per i nostri cari ci disorientano, angoscia-
richiede coraggio. Egli conosce le doman-      coraggiosi”, e specialmente a coloro che         no e paralizzano ». Immerso in un inter-
de, i dubbi e le difficoltà che agitano la     abbracciano la vita consacrata e il sacer-       minabile Sabato Santo, il mondo è chiuso
barca del nostro cuore, e perciò ci rassi-     dozio. Conosco la vostra fatica, le solitu-      nel sepolcro della pandemia. Il peso
cura: “Non avere paura, io sono con te!”.      dini che a volte appesantiscono il cuore,        dell’angoscia per i morti e i malati, della
La fede nella sua presenza che ci viene        il rischio dell’abitudine che pian piano         tristezza dell’isolamento, dell’ansia per il
incontro e ci accompagna, anche quando         spegne il fuoco ardente della chiamata, il       devastante contraccolpo economico, gli
il mare è in tempesta, ci libera da            fardello dell’incertezza e della precarietà      sbarra la via d’uscita. «Chi ci rotolerà via
quell’accidia che ho già avuto modo di         dei nostri tempi, la paura del futuro.           il masso dall’ingresso del sepolcro?». Le
definire «tristezza dolciastra» (Lettera ai    Coraggio, non abbiate paura! Gesù è ac-          parole delle discepole risuonano martel-
sacerdoti, 4 agosto 2019), cioè quello sco-    canto a noi e, se lo riconosciamo come           lanti. Eppure, proprio nel ventre di pie-
raggiamento interiore che ci blocca e non      unico Signore della nostra vita, Egli ci         tra del sepolcro, maturano i germi della
ci permette di gustare la bellezza della       tende la mano e ci afferra per salvarci.         Risurrezione. Da lì, dunque, parte il
vocazione. Nella Lettera ai sacerdoti ho       E allora, pur in mezzo alle onde, la no-         “Piano per risorgere” proposto da papa
parlato anche del dolore, ma qui vorrei        stra vita si apre alla lode. È questa l’ultima   Francesco sulla rivista spagnola Vida
tradurre diversamente questa parola e          parola della vocazione, e vuole essere           Nueva, uno dei punti di riferimento
riferirmi alla fatica. Ogni vocazione com-     anche l’invito a coltivare l’atteggiamento       sull’attualità ecclesiale per i Paesi di lin-
porta un impegno. Il Signore ci chiama         interiore di Maria Santissima: grata per lo      gua castigliana.
perché vuole renderci come Pietro, capa-       sguardo di Dio che si è posato su di lei,        Le lacrime profuse da un capo all’altro
ci di “camminare sulle acque”, cioè di         consegnando nella fede le paure e i turba-       del pianeta, nelle ultime settimane, pro-
prendere in mano la nostra vita per met-       menti, abbracciando con coraggio la chia-        prio come quelle delle donne di fronte
terla al servizio del Vangelo, nei modi        mata, Ella ha fatto della sua vita un eter-      alla tomba del Maestro, non costituisco-
concreti e quotidiani che Egli ci indica, e    no canto di lode al Signore.                     no le parole ultime e definitive del pre-
specialmente nelle diverse forme di voca-      Carissimi, specialmente in questa Giorna-        sente.
zione laicale, presbiterale e di vita consa-   ta, ma anche nell’ordinaria azione pasto-        Poichè da e con esse irrompe
crata. Ma noi assomigliamo all’Apostolo:       rale delle nostre comunità, desidero che         il desborde di Dio: parola cara al Pontefi-
abbiamo desiderio e slancio, però, nello       la Chiesa percorra questo cammino al             ce, difficile da tradurre in italiano se non
stesso tempo, siamo segnati da debolezze       servizio delle vocazioni, aprendo brecce         come “di più”.
e timori.                                      nel cuore di ogni fedele, perché ciascuno        Il traboccamento divino consente agli
Se ci lasciamo travolgere dal pensiero         possa scoprire con gratitudine la chiamata       esseri umani di trasformare il male in
delle responsabilità che ci attendono –        che Dio gli rivolge, trovare il coraggio di      nuova forza per costruire il futuro. «Se
nella vita matrimoniale o nel ministero        dire “sì”, vincere la fatica nella fede in       abbiamo potuto imparare qualcosa in
sacerdotale – o delle avversità che si pre-    Cristo e, infine, offrire la propria vita        tutto questo tempo è che nessuno si salva
senteranno, allora distoglieremo presto        come cantico di lode per Dio, per i fra-         da solo.
lo sguardo da Gesù e, come Pietro, ri-         telli e per il mondo intero. La Vergine          Le frontiere cadono, i muri crollano
schieremo di affondare. Al contrario, pur      Maria ci accompagni e interceda per noi.         e tutti i discorsi integralisti si dissolvono
nelle nostre fragilità e povertà, la fede ci   Roma, San Giovanni in Laterano, 8 marzo          dinanzi a una presenza quasi impercettibi-
permette di camminare incontro al Si-          2020, II Domenica di Quaresima                  le che manifesta la fragilità di cui siamo
gnore Risorto e di vincere anche le tem-                                                        fatti», scrive Bergoglio e sottolinea:
peste. Lui infatti ci tende la mano quando                                    Francesco                          Continua a pagina 8
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 8                                                                                           I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
         Continua da pagina 7
«È il soffio dello Spirito che apre orizzon-                    Pasqua 2020:
ti, risveglia la creatività e ci rinnova in
fraternità per dire presente (oppure ecco-                Silenzio, Presenza, Attesa
mi) dinanzi all’enorme e improrogabile
compito che ci aspetta ». È, dunque, ur-        «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandona-       sonoro e assordante farsi Eco dentro di
gente discernere il suo battito per dare        to?». Nelle semplici parole del Salmo pos-        noi.
impulso a dinamiche in grado di testimo-        siamo riassumere la nostra Pasqua 2020.           Questa strana Settimana Santa ha dato
niare e canalizzare la vita nuova che il        Sono sgorgate dal nostro cuore come un            sicuramente a ciascuno, e soprattutto a
Signore vuole generare in questo momen-         fiume in piena, mai le abbiamo incarnate          chi ha saputo coglierle, diverse opportu-
to della storia. Non è il momento               in maniera così viscerale. «Fitte tenebre si      nità. Prima fra tutte, abbiamo avuto la
di comodi palliativi, di rattoppi inadeguati    sono addensate sulle nostre piazze, strade e      possibilità di guardarci allo specchio per
rispetto alle gravi conseguenze della crisi     città; si sono impadronite delle nostre vite      recuperare il rapporto con noi stessi e con
in atto. «È il tempo propizio per trovare       riempiendo tutto di un silenzio assordante e di   Dio: chiusi in casa, separati dal mondo,
il coraggio di una nuova immaginazione          un vuoto desolante, che paralizza ogni cosa al    abbiamo guardato in faccia alla nostra
del possibile, con il realismo che solo il      suo passaggio (…). Ci siamo trovati impauriti     vuotezza, la nostra croce più vera, e con
Vangelo può offrici», afferma Francesco.                                                                       essa abbiamo fatto i conti. Nel
L’implacabile lezione di interconnessio-                                                                       vuoto dei giorni siamo diventati
ne della pandemia ci mostra come le                                                                            una domanda a noi stessi, nella
emergenze possono essere sconfitte anzi-                                                                       spasmodica ricerca di una ri-
tutto «con gli anticorpi della                                                                                 sposta ci siamo persi nell’in-
solidarietà », prosegue il Pontefice, citan-                                                                   consistenza della nostra medio-
do un recente documento della Pontificia                                                                       crità, nel concretizzarsi delle
Accademia per la vita. Se agiamo come                                                                          nostre fragilità siamo tornati a
popolo, pertanto, «persino di fronte al-                                                                       guardare all’Uomo della Croce
le altre epidemie che ci minacciano, pos-                                                                      con una compassione diversa.
siamo ottenere un impatto reale». Saremo                                                                       I Vangeli, come ci ricorda il
capaci di vincere il fatalismo di cui siamo                                                                    sagrestano del celebre film Luci
prigionieri e di scrivere la storia presente                                                                   d’inverno di Bergman, danno
e futura senza voltare le spalle alle soffe-                                                                   ampio spazio alla dimensione
renze di tanti? L’interrogativo di France-                                                                     fisica del dolore di Gesù. An-
sco è rivolto, certo, alla comunità inter-                                                                     che la Chiesa, sicuramente per i
nazionale. Ma soprattutto agli uomini e                                                                        più nobili motivi, in duemila
alle donne di buona volontà nelle cui ma-                                                                      anni di storia ha sempre orien-
ni – il Papa l’ha detto più di una volta –                                                                     tato il focus in maniera troppo
risiedono davvero le sorti del mondo. In                                                                       incisiva sull’agonia materiale di
                                   e smarriti. Come i discepoli del Vangelo siamo
questo senso l’editoriale su Vida Nue-                                                            Cristo trascurando il dramma umano che
                                   stati presi alla sprovvista da una tempesta
va prosegue la strada già tracciata nella                                                         stava vivendo. Pensiamo al Getsemani,
                                   inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di
lettera inviata ai Movimenti e alle orga-                                                         «Padre (…) allontana da me questo cali-
                                   trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e diso-
nizzazioni popolari il giorno di Pasqua, in                                                       ce!» (Lc 22, 42) : «i discepoli dormivano
                                   rientati, ma nello stesso tempo importanti e
cui li invitava a essere costruttori di un                                                        calmi, non avevano capito niente, neanche
cambiamento ormai improrogabile:   necessari, tutti chiamati a remare insieme,                    l’ultima Cena. Quando arrivarono i soldati
                                   tutti bisognosi di confortarci a vicenda.» In
«Pensiamo al progetto di sviluppo umano                                                           fuggirono e dopo Pietro lo rinnegò. Per tre
                                   questo contesto così singolare, unico al
integrale a cui aneliamo, che si fonda sul                                                        anni Gesù aveva parlato loro e ogni giorno era
                                   punto da essere impensabile fino a qual-
protagonismo dei popoli in tutta la loro                                                          stato con loro e loro non avevano capito le sue
                                   che mese fa, abbiamo celebrato il mo-
diversità». Di nuovo, Francesco squarcia                                                          parole. Lo abbandonarono tutti e lui restò solo.
                                   mento Cruciale di tutta la vita della Chie-
il velo della fatica presente per far balena-                                                     Quanto deve aver sofferto allóra, sapere che
                                   sa, del suo senso e della sua missione. Mai
re un orizzonte che vede la famiglia uma-                                                         nessuno lo aveva capito, essere rinnegato pro-
                                   con un simile pathos. La grandezza di un
na unita nella ricerca dello sviluppo uma-                                                        prio quando hai bisogno di qualcuno in cui
                                   mondo che corre, spesso senza una meta,
no integrale. È questa «l’alternativa della                                                       avere fiducia». Quante volte anche noi abbia-
                                   è stata messa sotto scacco dal più piccolo
civiltà dell’amore», con cui conclude l’ar-                                                       mo pensato di aver capito tutto ma all’occor-
                                   degli elementi, il dinamismo del divenire
ticolo. Non un vagheggiamento ingenuo                                                             renza siamo corsi tra le braccia di chi offriva
                                   umano in crisi da un’entità che in sé non
bensì un’utopia possibile con uno sforzo                                                          più grazia a buon mercato. Pretendevamo il
                                   ha vita, la certezza di tante convinzioni
impegnato di tutti – come diceva il cardi-                                                        mondo da chi ci ha donato il cielo. Anche
                                   polverizzata sotto gli effetti del più incer-
nale Eduardo Pironio, citato dal Papa –,                                                          Cristo si è trovato nella nostra stessa condizio-
                                   to tra le creature. Mai come in questo
«una comunità impegnata di fratelli».                                                            ne: «l’attimo in cui fu inchiodato sulla Croce
       Lucia Capuzzi - Avvenire.it tempo abbiamo avvertito un silenzio così                       e, giunto vicino alla morte, gridò: “Dio, Dio
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 9                                                                                               I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
mio, perché mi hai abbandonato?” Lo gridò           farsi prossima? La domanda con la quale         Aprile in un atmosfera davvero irreale.
con voce altissima, come se avesse creduto che      tanti lontani in passato, con un filo di        Tutta Ravello, avvolta dal silenzio, si è
suo Padre nei cieli lo avesse abbandonato,          malcelata retorica, hanno cercato di in-        rivolta verso il Borgo, richiamata da una
come se avesse creduto di essersi sbagliato».       chiodare le nostre parrocchie all’urgenza       melodia familiare, dolce e drammatica ad
«Umano, troppo umano», così carico di               della loro missione si è resa presente sulle    un tempo.
umanità da aver sperimentato finanche il            nostre labbra quanto mai attuale. Indub-        Un silenzio che, come detto, ha segnato
Silenzio di Dio entrare dentro di lui,              biamente la tecnologia, i social media e le     tutto il Tempo di Quaresima e che ha
«svuotò se stesso (…) divenendo simile              tante forme di comunicazione virtuale           mostrato strascichi anche nel tempo Pa-
agli uomini» (Fil 2, 7).                            sono state quasi del tutto indispensabili       squale. Com’è stato difficile intonare
La mutezza di Dio, il suo silenzio, è espe-         per supportare la pastorale liturgica. Mi       l’Exultet nel freddo delle nostre case
rienza propria del vissuto umano, è il              piace sottolineare, a questo proposito,         scaldate dalla flebile luce del Cero in
                                                                     un’iniziativa promossa da      diretta. L’atmosfera festosa che accompa-
                                                                     Don Angelo, la cui sem-        gna il Gloria della grande Veglia è sem-
                                                                     plicità non ha nascosto la     brata fermarsi dietro gli schermi dei cel-
                                                                     forza del simbolo. Ogni        lulari, computer e televisori. Anche noi,
                                                                     sera, grazie alla diretta      come i discepoli di Emmaus abbiamo
                                                                     dal suo profilo Facebook,      faticato a riconoscere il Risorto che ci
                                                                     siamo entrati idealmente       camminava accanto. La loro storia, che
                                                                     nella Cappella delle Reli-     ogni anno ci è presentata nella Liturgia
                                                                     quie del Duomo ai piedi        vespertina della Domenica di Pasqua, mi
                                                                     di Gesù Eucarestia e           ha sempre intrigato tanto e penso di non
                                                                     dell’Ampolla che custo-        averla mai vissuta come quest’anno.
                                                                     disce il Sangue di S. Pan-     Mentre ci avviamo alla conclusione, pro-
                                                                     taleone. Grazie ad una         viamo a trarne qualche motivo di rifles-
                                                                     preghiera da lui compo-        sione. Due amici che avevano seguito
                                                                     sta per l’occasione, ci        Gesù in vita, delusi dal tramonto
                                                                     siamo sentiti più vicini a     dell’“ideologia” in cui avevano creduto,
                                                                     quel Segno possente che vive   fanno ritorno alla vita di un tempo. Ad
                                                                     tuttora, come cantano i        un tratto un viandante si fa loro vicino e,
                                                                     nostri padri. A questo         camminando con loro, si fa raccontare la
                                                                     proposito, proprio a           loro versione sui fatti appena avvenuti. La
                                                                     qualche giorno dall’inizio     risposta dell’uomo è sorprendente: «Non
                                                                     dell’incontro serotino, il     avete capito niente», niente delle scrittu-
momento in cui tutto sembra perduto,                Parroco ha annunciato il prodigio di una        re, niente del suo messaggio e niente
tutto precipita e annichilisce. In questo           straordinaria Liquefazione che permane          della sua testimonianza. Quante volte
tempo di prova siamo stati Crocifissi an-           tutt’oggi, 25 aprile. Un segno che ci ri-       vorremmo che Gesù ragionasse con le
che noi a questo silenzio, forse non com-           colma di speranza. Anche al Lacco la pa-        nostre categorie umane, guardasse ai
prendendone la portata. Proprio D. Bon-             storale liturgica è stata assicurata dalle      nostri bisogni materiali che mai si rifanno
hoeffer, di cui quest’anno, ironia della            dirette via Facebook sul profilo di Don         a ciò che è Essenziale. Spesso dimostria-
provvidenza, abbiamo celebrato il 75°               Raffaele. Nella Parrocchia di S. Pietro         mo di non sapere riconoscere quel «dono
della morte proprio il Giovedì Santo, ci            alla Costa e S. Michele Arcangelo, inve-        di Dio», quell’acqua di vita che sola dis-
ricorda come questa sia «l'ora della inaudi-        ce, oltre alle dirette dal Santuario dei S.     seta. La filosofia può aiutarci: da Hobbes
ta prossimità di Dio, non della sua lontanan-       Medici Cosma e Damiano, è stata messa           ad Heidegger vediamo che il desiderio
za» proprio perché «là dove tutte le altre sicu-    in campo una bella iniziativa tesa a risco-     dell’uomo si incentra prettamente sugli
rezze si infrangono e crollano e tutti i puntelli   prire la vera dimensione del culto ai do-       oggetti finiti, effimeri, materiali o imma-
che reggevano la nostra esistenza sono rovinati     lori di Maria che, al Borgo Torello, è          teriali che siano, si disperde nelle sue
uno dopo altro, là dove abbiamo dovuto impa-        venerata in modo davvero particolare.           capacità e guarda al potere come al fine
rare a rinunciare, proprio là si realizza questa    Dopo l’invito di P. Aldo ad esporre un          ultimo di una vita.
prossimità di Dio, perché Dio sta per interve-      lumino ad ogni finestra del Borgo all’im-       Gesù al contrario ci offre sé stesso, infini-
nire, vuol essere per noi sostegno e certezza.      brunire del Venerdì Santo, per iniziativa       to per definizione. I due discepoli di Em-
Egli distrugge, lascia che abbia luogo il nau-      dei giovani di Torello è stata realizzata in    maus, come in fondo ciascuno di noi,
fragio, nel destino e nella colpa; (…) in ogni      poco meno di tre giorni una registrazione       aspettavano di prender posto nel Regno
naufragio ci ributta su di Lui. (…) La croce è      a distanza dello Stabat Mater composto          di Dio, che la loro condizione umana
il segno in cui la falsa sicurezza viene sotto      dal M° Mario Schiavo. Ciascuno ha regi-         venisse riscattata da Gesù non al modo di
posta a giudizio e viene ristabilita la fede in     strato in famiglia la propria parte, che è      Dio ma come gli uomini riscattano sé
Dio».                                               stata montata su un unico nastro mandato        stessi.
Come ha risposto la Chiesa? È riuscita a            in filodiffusione alle ore 19.30 del 10                        Continua a pagina 10
La misericordia salvezza del mondo - Il Vescovado
P AGINA 10                                                                                               I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
          Continua da pagina 9
                                                        Wagner e Ravello nel 140° anniversario
                                                        della ‘scoperta’ del giardino di Klingsor

                                                      L’8 agosto 1930, il Prefetto di Salerno        avrebbero potuto impedire la circolazione
                                                      trasmetteva al Capo Ufficio Stampa di          nelle camere di aria respirabile.
                                                      Mussolini un telegramma che informava il       Del resto, anche l’analisi sulla società
                                                      Capo del Governo sulla visita a Ravello di     ravellese ai tempi della presenza di Ri-
                                                      Richard Wagner, avvenuta il 26 maggio          chard Wagner, condotta principalmente
                                                      1880, durante la quale, in Villa Rufolo, fu    sugli atti di Stato Civile, confermerebbe
                                                      ispirato per l’ambientazione del secondo       l’assenza di mestieri legati ad attività ri-
                                                      atto del Parsifal.                             cettive.
Di lui non avevano capito niente: salendo             La comunicazione telegrafica era seguita       Nel Censimento della popolazione del
sulla Croce ci ha ricordato che le glorie             da una nota trasmessa allo stesso Ufficio,     Regno d'Italia al 31 dicembre 1881, Ra-
del mondo non saziano ma solo l’amore,                in pari data, che confermava la visita del     vello e le sue frazioni contavano 484 fami-
quello che non conosce sepolcri.                      Maestro di Lipsia e alla quale erano alle-     glie e una popolazione abitualmente pre-
Se, infatti, i nostri occhi non sanno vedere          gate le copie di due autografi. Il primo era   sente di 1917 abitanti su 1983 residenti,
il maestro che cammina con noi, il nostro             conservato a Villa Rufolo e precisava che      mentre gli occasionali registrati erano
cuore però può sentirlo poiché Egli non fa            «lo scenario del 2° atto del Parsifal è ap-    soltanto nove.
ardere la mente ma il cuore.                          punto ispirato dalla bellezza dell’ingresso    La principale occupazione maschile era
Quando i discepoli lo videro spezzare il              a detta Villa. Egli infatti avrebbe esclama-   legata all’agricoltura, con le professioni di
pane gli si aprirono gli occhi ed egli scom-          to: “Ho trovato il giardino magico di          colono e bracciale, cui si era aggiunta
pare dalla loro vista perchè riconoscere              Klingsor” ed avrebbe pregato il suo amico      anche quella di giardiniere. Seguivano gli
non è dato agli occhi ma allo spirito. Lì la          pittore Iukovsky (Paul von Joukowsky),         impieghi legati all’edilizia e all’artigianato
delusione dei due, e anche la nostra, frut-           che lo accompagnava, di fargli un disegno      (sarti, calzolai, bottai e fabbri). Le donne
to di false aspettative, viene curata e tra-          di quella magnifica visione».                  erano impegnate nei mestieri sartoriali
sformata in desiderio.                                Il secondo autografo, invece, venne la-
Scrive A. D’Avenia: «Il luogo in cui c’è              sciato alla famiglia di Pasquale Palumbo,
«gusto» è nelle cose quotidiane, vissute con          che aveva ospitato Wagner insieme alla
l’apertura e la cura di chi invita un amico a         moglie Elisabeth von Wartburg, «dato
cena. I due [discepoli ndr] infatti ripartono         che in quell’epoca non esistevano alber-
subito verso Gerusalemme per raccontare tutto         ghi». Anzi la futura Pensione Palumbo
agli altri.                                           sarebbe sorta proprio su suggerimento del
Dovrebbero essere ancora più tristi perché            compositore tedesco.
l’hanno perso di nuovo, e invece hanno scoper-        Su questo episodio Antonino Procida, che
to che è ovunque, perché la resurrezione è una        a Wagner e alla sua visita a Ravello ha
rivoluzione da ricevere, non da fare. Quando          dedicato un articolo apparso nel 1943
umano e divino cenano alla stessa tavola, allo-       sulla rivista illustrata del Corriere della
ra l’ordinario diventa straordinario.                 Sera, «La Lettura», aggiungeva che il
Risorgere è la ricetta per dare infinito gusto        maestro «tracciò infatti il piano di un fu-
alla vita, perché permette di riconoscere la vita     turo grande albergo da far sorgere in quel
nascosta in ogni cosa: a casa, a lavoro, nel          luogo a Ravello, indicando persino l’ar-
dolore, nella fatica, nelle relazioni, nella luce     chitettura, che avrebbe dovuto arieggiare
sulle foglie... in tutto, perché solo ciò che viene   quella arabo-normanna delle antiche ve-
fatto con e per amore diventa vivo. Così la           stigia locali».
“vita di sempre” diventa la “vita per sempre”» e      Le testimonianze memorialistiche e lette-      come filatrici e tessitrici, ma non manca-
così anche noi lasciamo che questo tempo              rarie, concordanti sull’assenza di una         vano quelle dedite ai campi.
che ormai volge al tramonto sia l’occasio-            struttura alberghiera ai tempi della visita    Ciò che impediva lo sviluppo delle attività
ne dell’Incontro vero con il Risorto che              wagneriana, ma solo di qualche abitazione      alberghiere era anche la mancanza di co-
siede alla mensa della nostra ordinarietà,            destinata all’ospitalità, trovavano confer-    mode vie di comunicazione che collegas-
sepolto vivo in ognuno di noi, in attesa              ma anche nel regolamento di pubblica           sero i centri costieri e il pessimo stato
del mattino della nostra Pasqua personale,            igiene, approvato dal Consiglio comunale       della viabilità interna.
pronto a ribaltare il macigno delle nostre            il 15 giugno 1877, nel quale, all’art. 3, si   A tal proposito, solo il 22 luglio 1880, la
certezze.                                            raccomandavano i proprietari delle abita-      Giunta municipale chiedeva al Prefetto di
                          Francesco Reale             zioni da destinare ad alloggio di non ospi-    Salerno l’autorizzazione a convocare il
                                                      tare un numero eccessivo di persone, che       Consiglio comunale in seduta straordina-
P AGINA 11                                                                                        I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA
ria per deliberare la presa d’atto del prov-    L’interesse della critica musicale e lettera-   collegate non solo è stato misurato, ma
vedimento sovrano sulla costituzione del        ria per i luoghi italiani frequentati dal       anche – ciò che è più – occupato in prova
Consorzio per la realizzazione della strada     maestro di Lipsia e in particolare per la       con sedie, disposte a lungo intervallo in
obbligatoria Atrani, Ravello e Scala, sulla     visita a Ravello conobbe un deciso svilup-      tutti i sensi»18. Per le autorità era stato
quale, a causa delle ristrettezze economi-      po a partire dagli anni ’20 del Novecento,      individuato il terrazzo con il giardino su-
che, il Comune di Ravello, nel 1888, fu         attraverso i contributi di Mario Panizzar-      periore, perché esso risultava isolato e
costretto a introdurre il pagamento di un       di, Nino Salvaneschi, Angelo Di Salvio,         bloccato e vi si poteva accedere o dalla
pedaggio.                                       Gabriel Faure e Antonino Procida.               scala d’ingresso o dalla doppia scala del
Sulla condizione delle strade interne, il 23    Ma l’espressione più alta della memoria         terrazzo.
agosto 1880, il Sindaco di Ravello, Giu-        del passaggio di Richard Wagner è stato         Definita la disposizione dei posti e della
seppe D’Amato, riceveva la somma di lire        sicuramente il suo esito artistico e musica-    segnaletica, in previsione dell’arrivo tra
500 a titolo di sussidio su un fondo di due     le, celebrato nel luogo più rappresentativo     gli ospiti del Principe e della Principessa
milioni del bilancio del Ministero dell’In-     di quella breve ma intensa esperienza ra-       di Piemonte, il 14 maggio 1932 venne
terno7. La somma serviva a pagare i lavori      vellese.
che in parte erano stai eseguiti dal mastro     Così, in occasione
muratore ravellese Lorenzo Proto, limita-       della "Settimana
tamente al tratto di strada principale che      Salernitana", pro-
dal Vescovado raggiungeva la Piazza             mossa dal Comita-
(Piazza Fontana Moresca), sulla base di un      to Provinciale del
progetto di restauro dell’ingegnere Gio-        Turismo di Salerno
vanni Tagliaferri. La parte restante degli      dal 15 al 22 mag-
interventi di manutenzione avrebbe ri-          gio 1932, con l'o-
guardato altre strade come quella che dal       biettivo di richia-
Vescovado conduceva a Santa Chiara,             mare        "correnti
costata lire 598,90.                            cospicue di turisti"
In questo contesto, dunque, mercoledì 26        alla visita delle
maggio 1880, come scrive nel proprio            bellezze naturali,
diario Cosima Wagner, il maestro di Lip-        archeologiche       e
sia si dirigeva a dorso di un asino verso       artistiche del terri-
Ravello, dopo un’allegra colazione ad           torio, la Città di
Amalfi.                                         Ravello,       allora
Dopo aver visitato l’ex cattedrale, come        governata dal Po-
riferisce il Procida, Wagner e il suo segui-    destà      Francesco
to si recavano a Villa Rufolo, dove erano       Colavolpe, contri-
accolti dal custode del complesso monu-         buì       con      la
mentale, Luigi Cicalese, che a molti anni       "Rievocazione
di distanza raccontava «con gioia e fierez-     Wagneriana        nel
za» i particolari di quella giornata. Al ter-   Giardino           di
mine della visita si tiene una colazione a      Klingsor a Villa
Villa Episcopio, la locanda gestita dall’am-    Rufolo", che si
ministratore di Francis Nevile Reid, Pa-        tenne mercoledì
squale Palumbo, e dalla moglie bernese          18 maggio, alle
Elisabeth von Wartburg. La giornata ra-         ore 16.30.
vellese di Wagner si concluse con la visita     Per la realizzazione
all’area in cui poi sarebbe sorta Villa Cim-    dell’iniziativa ven-
brone, che colpì particolarmente Cosima,        ne nominata dal Prefetto di Salerno, Do-        emesso l’ordine di servizio relativo all’or-
che definì la vista da “Santa Chiara” come      menico Soprano, una sottocommissione            ganizzazione della sicurezza.
il panorama più bello.                          incaricata di definire il programma delle       La direzione del servizio d’ordine e di
La visita di Wagner a Ravello, di cui lo        celebrazioni, per cui il Comitato Provin-       vigilanza venne affidata al Commissario
stesso maestro informava pochi giorni           ciale del Turismo di Salerno prese accordi      Rella, che doveva recarsi a Ravello il gior-
dopo il re Ludovico II di Baviera, attirò       con il Teatro di San Carlo per l’orchestra.     no precedente il concerto. A completare
verso la cittadina costiera – come ha scrit-    Il Podestà di Ravello, intanto, aveva tra-      il servizio d’ordine gli venivano affiancati i
to di recente Dieter Richter – una sorta di     smesso al Questore di Salerno, Gustavo          commissari aggiunti Iacobelli, Greco e
«“turismo wagneriano” che perdura sino a        Cipriani, la copia della pianta del Giardino    Carella; 45 carabinieri reali, di cui 10 di
oggi e che si rivolge a un paesaggio della      di Villa Rufolo con la disposizione dei         riserva della Stazione di Ravello; 20 agenti
memoria in cui si legano indissolubilmen-       posti, specificando che «in merito allo         di pubblica sicurezza.
te tra loro architettura, natura e musica».     spazio da occupare con sedie numerate e                         Continua a pagina 12
Puoi anche leggere