In Cammino...l'incontro - Comunità Pastorale Maria Madre presso la ...

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In Cammino...l'incontro - Comunità Pastorale Maria Madre presso la ...
Num. 1 - Marzo 2019           A servizio della Comunità pastorale “Maria, Madre presso la Croce”

          Cammino...l’incontro
                                                  Somma Lombardo - Golasecca - Vizzola Ticino

                      Per una comunità in comunione

In

    L’ARCIVESCOVO DI MILANO MONS. MARIO DELPINI
        A SOMMA L.DO PER LA FESTA PATRONALE
                  DI SANT’AGNESE
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In   Cammino...l’incontro
 Periodico della Comunità pastorale           SOMMARIO:
 “Maria, Madre presso la Croce”
 delle Parrocchie di Sant’Agnese,             Editoriale                                                                     Pag. 2-3
 Santo Stefano, Santa Margherita,
 Santa Maria Maddalena e San Sebastiano
                                              Cristiani per la città                                                         Pag. 4-5
 di Somma Lombardo,                           Sant’Agnese: il Vangelo vissuto                                                Pag. 5-6
 della Parrocchia Santa Maria Assunta di
 Golasecca e delle Parrocchie di San Giulio   L’Agnesino 2019                                                                  Pag. 6
 e Santo Stefano di Vizzola Ticino.           Festa patronale a Mezzana                                                        Pag. 7
 Redazione:                                   Festa di San Sebastiano a Coarezza                                               Pag. 7
 Don Basilio Mascetti
 Adele Besnati                                Festa patronale a Vizzola                                                      Pag. 7-8
 Carla Grossoni                               Vita parrocchiale a Golasecca                                                    Pag. 8
 Cristina Mazzetti
 Davide Forte                                 Natale con noi a Maddalena                                                       Pag. 8
 Giovanni Valenti
 Luciana Montanari
                                              Verso la Prima Comunione                                                         Pag. 9
 Mara Poli Ferrario                           Anniversari sacerdotali                                                          Pag. 9
 Massimo Crema
                                              Pastorale giovanile                                                             Pag. 10
 Via Zancarini 6                              Capodanno a Lizzola                                                          Pag. 10-11
 Somma Lombardo
 Tel.: 0331-256341                            Veglia di preghiera per la Vita                                                 Pag. 11
 Fax: 0331-256909
                                              La celebrazione con gli ammalati                                                Pag. 12
 E-Mail:                                      Una certa ostinazione a costruire scuole                                        Pag. 13
 giornalino@mariamadrepressolacroce.it
                                              Appuntamenti di Quaresima                                                       Pag. 14
 Sito:                                        I lavori nella chiesa di San Vito                                               Pag. 15
 www.mariamadrepressolacroce.it
                                              I testimoni di Geova e la Chiesa                                                Pag. 15
 Stampa:
 Printicino di Diego Del Tredici              Lo spazio del nostro dialetto                                                   Pag. 16
                                              Anagrafe parrocchiale                                                        Pag. 17-18

                                                    I BENI MIGLIORI
                                              zelanti, anche quelli che “ci sono              Il sospetto insidia il cammino della
                                              sempre” e sono sempre disponibili, sono         Chiesa, verso il suo futuro. Insinua infatti
                                              talora insidiati dal sospetto, come un          che si stava meglio prima, che le novità
                                              tarlo che rode in qualche angolo                introdotte, la comunità pastorale, la
                                              nascosto dell’anima. Il sospetto è come         pastorale di insieme sono fatiche inutili,
                                              il sibilo del serpente antico che continua      sono una perdita dell’identità delle
                                              a far giungere chissà da dove un                comunità cristiane, sono un motivo di
                                              pensiero che spegne l’entusiasmo, che           confusione. Il sospetto spinge al risenti-
                                              incrina la fiducia, che trattiene lo slancio.   mento, alla resistenza, alla nostalgia del
                                              Il sospetto si aggira tra i pensieri e si       bel tempo andato e di quanto si è
                                              formula più o meno così: “Ma vale la            sempre fatto così.
                                              pena? Ma possiamo davvero fidarci? Ma
                                              noi che abbiamo lasciato tutto che cosa         2. La testimonianza di sant’Agnese.
                                              ne avremo?”.                                    Ci sono quelli che si fidano, quelli che
                                              Il serpente antico, astuto e instancabile,      vivono il rapporto con il Signore non
                                              si presenta molto ragionevole, sembra           come un rapporto di dare e avere, non
Pubblichiamo l’omelia tenuta in               raccogliere la voce del buon senso:             con il calcolo sul guadagno prevedibile.
Basilica dall’Arcivescovo di Milano,          “ecco, hai dedicato tanto tempo alla            Vivono la sequela come una decisione di
mons. Mario Delpini, durante la               Chiesa, hai fatto tanto per il Signore, hai     amore.
solenne celebrazione di lunedì 21             affrontato sacrifici per essere coerente        L’amore che convince quelli che si
gennaio scorso per la Festa Patronale         con il Vangelo, ma che cosa ci hai              fidano non è lo slancio di un momento,
di Sant’Agnese.                               guadagnato? Quelli che hanno pensato            non è un entusiasmo ingenuo, ma
                                              ai fatti loro, hanno fatto i loro affari        l’intima persuasione che il Signore è
1. Il sospetto.                               hanno avuto una vita più facile e si            tutto e che senza di lui non si può vivere.
Anche la gente devota, anche i discepoli      trovano in condizioni migliori”.                L’amore per il Signore è solo risposta alla
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In   Cammino...l’incontro
grazia di essere amati, “Gesù mi ha        za per la partecipazione, ma l’amore          promette i “beni migliori e duraturi”.
amato e ha dato se stesso per me!”. La     personale per Gesù.                           La vita eterna che Gesù promette non è
fede rimane bambina finché non             L’amore di cui vive il credente relativizza   una immagine vaga di una specie di
diventa esperienza di amore personale;     tutto il resto: tutto diventa niente se non   giardino incantato, di un mondo di
la fede rimane una idea, una               c’è il Signore. L’esperienza dei martiri si   delizie, di un paese dei balocchi; è
convinzione insidiata dai dubbi e dai      alimenta di una specie di indifferenza        invece il compimento della cono-
sospetti, finché non diventa pratica       verso tutto quanto distoglie da Gesù: le      scenza, dell’amore, della comunione
sacramentale di comunione; la fede         ricchezze, la sistemazione, il piacere non    con Gesù: lo vedremo così come egli è. La
rimane una scelta discutibile e discussa   attirano Agnese, perché lei non può fare      vita eterna non è una “vita che viene
finché non diventa esperienza della        a meno di Gesù.                               dopo”, ma il compimento della relazio-
verità dell’Altro. Ciò che dà senso alla   L’amore che stabilisce un legame di vita      ne con Gesù, l’incontro definitivo con
vita cristiana non è l’organizzazione      tra il credente e il suo Signore è l’unica    lui che è la risurrezione dalla morte.
delle iniziative, non è la compiacen-      relazione che può sfidare il tempo e

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In   Cammino...l’incontro
                                              CRISTIANI PER LA CITTÀ
                                              - la realtà stessa viene oggi negata e         A noi spetta il compito – come discepoli
                                              sostituita da quella “virtuale” in cui ci si   di Gesù – di impegnarci ad elevare spiri-
                                              rifugia per non buttarsi nell’esperienza       tualmente ogni persona che incontriamo,
                                              concreta e faticosa della vita; il fatto che   rinnovare i cuori, le menti, la volontà, per
                                              in Italia 128mila giovani (tra i 15 e i 25     la costruzione di una nuova fraternità. In
                                              anni) non studino e non lavorino e             una parola: essere cristiani per la città.
                                              stiano rinchiusi nella loro camera colle-      Afferma un teologo: “Per un cristiano il
                                              gati ai social e ai videogiochi è di per sé    bene comune nasce dalla capacità di
                                              spaventoso;                                    rendere socialmente visibile il contenuto
                                              - ed infine (ma l’elenco potrebbe              morale della fede”.
                                              continuare) assistiamo ad un imbarbari-        Mi sembra perciò importante indicare
                                              mento del linguaggio politico, che non         qualche “pista” per rendere concreta e
                                              rende un giusto servizio al bene               praticabile la via indicata, per il bene
                                              comune e non indica con chiarezza il           nostro e di chi vive accanto a noi,
                                              cammino da percorrere. Ha scritto Papa         offrendo una testimonianza di fedeltà
                                              Francesco nel suo Messaggio per la             all’insegnamento di Gesù.
Riportiamo l’omelia del prevosto don          Giornata Mondiale della Pace del 1°            Davanti a chi ritiene inutile e irrilevante la
Basilio in occasione della Festa              gennaio scorso: “Se attuata nel rispetto       presenza di Dio, noi credenti siamo
Patronale di Sant’Agnese: sabato 19           fondamentale della vita, della libertà e       chiamati a ricuperare il linguaggio della
gennaio ‘19                                   della dignità delle persone, la politica       preghiera. Non siamo più abituati a
                                              può diventare veramente una forma              pregare, non abbiamo tempo, non
Vorrei partire da una frase di Dietrich       eminente di carità”.                           abbiamo voglia, ci sentiamo fragili nella
Bonhoeffer, grande teologo luterano           Ma vorrei accennare anche ad un                vita di fede. Ma – vedete – solo la
nato in Polonia e ucciso nel campo di         secondo motivo rilevante per noi               preghiera è in grado di ridonare il gusto
concentramento di Flossemburg il 4            credenti.                                      vero della vita, il senso del tempo che ci è
aprile 1945. Eccola: “Noi cristiani           Se è vero che queste criticità a cui ho        dato su questa terra, l’importanza della
dobbiamo tornare all’aria aperta del          accennato preoccupano e non poco,              memoria del passato e la prospettiva per
confronto spirituale con il mondo”.           occorre ricordare che la “madre” di tutte      guardare avanti con fiducia. Dobbiamo
Sono stato colpito da questa espres-          le crisi è di carattere spirituale. Le altre   guardarci dal far crescere il bisogno di una
sione lapidaria di Bonhoeffer almeno          crisi ne sono una diretta ed eloquente         religiosità individuale e spontanea, ma
per i seguenti due motivi:                    conseguenza. Se viene a mancare una            senza regole e responsabilità. Il discepolo
Il primo. Guardando a questa nostra           “visione alta” si genera un’identità           del Signore si sforza di vivere un cristiane-
società è ormai evidente che siamo al         spirituale sempre più fragile e inade-         simo reale, che non separa e contrappone
cospetto di una disgregazione sempre          guata per poter cambiare lo stato delle        la pratica del culto da un lato e lo stile di
più profonda del tessuto istituzionale,       cose, per offrire margini di migliora-         vita e di ciò che conta dall’altro.
che ci chiama tutti in causa e non può        mento al nostro ordine sociale così            Scrive il nostro Arcivescovo nella sua
non preoccupare chi ha a cuore il bene        deteriorato.                                   Lettera Pastorale: “Se un cristiano non
delle persone.                                Ecco: “tornare all’aria aperta del             prega è esposto al rischio di una fede che
Le cause scatenanti sono diverse, le          confronto spirituale con il mondo” in cui      si inaridisce, di un cammino che si smar-
vediamo in modo evidente e qui mi             viviamo, significa rifare il tessuto           risce nel deserto”.
limito ad accennarle:                         spirituale della società umana, oltre          Torno a ribadire che questa è la priorità
- c’è una progressiva scomparsa di adulti     quel senso di smarrimento che ci               nei cammini di iniziazione cristiana, con i
credibili con i quali le giovani genera-      prende tutti e che fa scomparire               giovani, nei gruppi parrocchiali e princi-
zioni dovrebbero misurarsi per la loro        l’originalità del messaggio cristiano.         palmente nelle nostre famiglie!
crescita, e questo a partire dalla famiglia
stessa;
- tendono ad eclissarsi gerarchie di valori
in grado di orientare il cammino di tutti
e si fa strada un individualismo sempre
più esasperato e un modo di vivere
segnato sostanzialmente dall’indifferen-
za verso gli altri;
- prevale una logica del desiderio : si
parla oggi di “deflagrazione del deside-
rio”, che sembra non avere più nessun
ostacolo; non per niente diciamo che
viviamo nella società dei “consumi”, nella
quale conta solo appagare i desideri;
- avanza una malintesa concezione della
libertà, quale superamento di ogni
limite e quindi intesa come libertarismo;
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In Cammino...l'incontro - Comunità Pastorale Maria Madre presso la ...
In    Cammino...l’incontro
E mi rifaccio ancora a Mons. Delpini per
indicare un altro passo decisivo per noi
cristiani. Nel suo discorso nella Solen-
nità di Sant’Ambrogio il Vescovo ci dice
come essere lievito in questa società
così complessa: “Occorre – afferma –
riscoprire la cultura e il pensiero che
danno buone ragioni alla fiducia, alla
reciproca relazione, a quella sapienza
che viene dall’alto. Insomma, siamo
autorizzati a pensare… Come si dice
abitualmente: per educare un bambino
ci vuole un villaggio; così noi siamo
convinti che per educare al pensiero
civico e alle responsabilità di cittadini ci
voglia una città che si esprima in modo
comprensibile e faccia riferimento a
valori condivisi”.
Ecco: cristiani così per la nostra città,
che non indulgono alla sterile critica,
che riflettono, che si informano (usando
i media giusti) e si formano, che
propongono un pensiero non banale
ma ragionato oltre la reazione imme-
diata ed emotiva, che sanno andare in
profondità oltre l’effimero e il banale.
Afferma Papa Francesco nella sua
esortazione sulla “Gioia del Vangelo”: “I
mali del nostro mondo e della Chiesa
non dovrebbero essere scuse per
ridurre il nostro impegno e il nostro
fervore. Consideriamoli come sfide per
crescere. La gioia del Vangelo è quella
che niente e nessuno ci potrà mai
togliere”.
E’ quella gioia che ha sperimentato
Sant’Agnese: ci aiuti ad essere “cristiani
per la città”, veri testimoni della bellezza
delle fede.

                                  SANT’AGNESE: IL VANGELO VISSUTO
                                               Carissimi tutti,                            profondità fin dalla giovinezza… Nasce
                                               sono davvero lieto di poter celebrare       come un progetto mosso dall’amore
                                               con voi anche quest’anno la Solennità       singolare per Cristo e diventa un
                                               di Sant’Agnese, nostra Patrona e di         impegno e una scelta di vita, tesi a
                                               poter manifestare i sentimenti di affetto   custodire l’amicizia con Lui in una
                                               e di comunione profonda che mi              assoluta fedeltà e costanza.
                                               legano a don Basilio, a tutti i Sacerdoti   Per Agnese il martirio non nasce dal suo
                                               di Somma e a tutti voi.                     cuore di ragazza… Aspirava come tutte
                                               La figura di Sant’Agnese ci interpella      le ragazze della sua età a vivere e aveva
                                               fortemente. Nella sua scelta verginale e    trovato in Cristo la via per vivere in
                                               nel suo martirio, la giovinetta Agnese ci   pienezza con gioia la sua vita. Se arriva
                                               sta davanti come “Vangelo vissuto”… ci      al martirio è per non perdere il legame
                                               dà modo di tastare il polso della nostra    con Colui senza il quale la vita le
                                               vita di credenti, della nostra sequela a    sarebbe apparsa priva del suo signifi-
                                               Gesù Cristo.                                cato: Gesù Cristo.
Riportiamo alcuni passaggi dell’omelia         Verginità e martirio: sono come due         Ma qual è il segreto della forza che la
che il “sommese” mons. Silvano Rossi           ramoscelli che si intrecciano nella         testimonianza della verginità e del
ha tenuto in Basilica, durante la Santa        corona di gloria che adorna                 martirio richiedono? Qual è il fonda-
Messa solenne di domenica 20 gennaio           Sant’Agnese.                                mento motivazionale? Il brano evan-
scorso, in occasione del suo 40° di            La verginità è il segno di una vita         gelico di questa festa ci ha presentato le
ordinazione sacerdotale.                       pensata, progettata e percepita con         parabole “gemelle” del tesoro e della
                                                                  5
In Cammino...l'incontro - Comunità Pastorale Maria Madre presso la ...
In    Cammino...l’incontro
perla: è solo l’aver trovato un di più che     di una comunità, la Parrocchia di
può metterci in discussione e in movi-         Sant’Agnese; è un rapporto affettivo
mento, che può farci scommettere tutto         che deve diventare sempre più effet-
per dare senso profondo alla nostra            tivo, o – se volete – un rapporto effet-
scelta di vita. Il “di più” per Agnese è       tivo che deve diventare sempre più
stato Gesù Cristo.                             affettivo.
Davanti a questa Parola viene da               Anch’io tanti anni fa ho scelto Cristo
chiederci: che cosa abbiamo trovato?           come tesoro della mia vita. Mettersi alla
Chi? Domande che hanno senso per               sua sequela non è stato sempre facile,
fondare e rifondare ogni giorno la             anzi. Fedeltà e infedeltà, forse più le
nostra scelta di fede, che ci porta a fare     seconde delle prime, si sono susseguite
di Cristo il criterio determinante. La fede    in questi 40 anni, ma, alla fine, al ritorno
è per noi questo “di più” che deve dare        del figliol prodigo, è sempre stato
senso a tutte le nostre scelte. La fede        consolante trovare il Padre che ti acco-
non è perdita, è un “di più”.                  glie a braccia aperte.
Chi ha trovato il tesoro nel campo, la         Ringrazio tutti voi se vorrete pregare
perla preziosa “va, vende tutti i suoi         per me, affinchè la mia vita in questo
averi”. Questo gesto non è tanto una           periodo “decrescente” sia sempre
mera rinuncia. No. E’ una sorta di             vissuta come all’inizio del mio sacer-
sapienza imprenditoriale: tutte le mie         dozio.
risorse vengono reinvestite per                Concludo con questa invocazione
comperare il campo con il tesoro, per          liturgica: “Introibo ad altare Dei, ad
acquistare la perla preziosa. E’ la dimen-     Deum qui laetificat iuventutem meam!
sione della totalità di donazione, che         Confitemini Domine quoniamo bonus,
per primo Gesù visse in una dedizione          quoniam in secula misericordia Eius”.
piena al Regno di Dio.                         Buona festa a tutti e ancora grazie.
C’è un “di più” che porta la fede nella
nostra vita: il “di più” è il sentirci parte                                don Silvano

                        L’AGNESINO ‘19 AL DOTT. PIETRO MARGAROLI
                                                                                              L’Agnesino è il più importante ricono-
                                                                                              scimento che ogni anno viene asse-
                                                                                              gnato a un cittadino meritevole di
                                                                                              Somma Lombardo.

                                                                                              L’assegnazione arriva a distanza di
                                                                                              trentadue anni dalla prima edizione
                                                                                              del 1987, anno in cui il premio fu
                                                                                              assegnato al Cav. Ambrogio Rossi.
                                                                                              Negli ultimi tre anni l’Amministrazione
                                                                                              Comunale, la Pro Loco ed il Prevosto
                                                                                              hanno deciso di riportare la consegna
                                                                                              del prestigioso riconoscimento in
                                                                                              piazza, all’interno dei festeggiamenti
                                                                                              per la Santa Patrona.

                                                                                              Quest’anno l’Agnesino è stato asse-
                                                                                              gnato al dottor Pietro Margaroli che
                                                                                              si è distinto per la passione, la compe-
                                                                                              tenza, la disponibilità, la vicinanza al
                                                                                              paziente, che hanno fatto di lui un
                                                                                              esempio di medico che si è occupato
                                                                                              con grande professionalità ed umanità
                                                                                              del benessere delle persone a lui
                                                                                              affidate. Ha speso la sua vita al servizio
                                                                                              del malato e del nostro ospedale e
                                                                                              non da ultimo ha affrontato con tena-
                                                                                              cia e dignità la sua malattia che ne
                                                                                              fanno un esempio per i pazienti e
                                                                                              cittadini tutti (nella foto il momento
                                                                                              della consegna).
                                                                   6
In Cammino...l'incontro - Comunità Pastorale Maria Madre presso la ...
In   Cammino...l’incontro
                     FESTA PATRONALE A MEZZANA SANTO STEFANO
Come ogni anno, il giorno dopo la festi-     Vangelo e noi siamo chiamati a render-
vità del Natale, la comunità mezzanese       gli testimonianza mettendo al centro
si ritrova per i festeggiamenti del          della nostra vita la preghiera, la solida-
Patrono: Santo Stefano, primo martire.       rietà e la ricerca dei valori della fede.
La Chiesa in questo giorno ricorda il        Prima della Santa Messa solenne,
primo dei sette diaconi scelti dalla         presieduta dal Prevosto don Basilio alla
primitiva comunità cristiana perchè          presenza del Sindaco e delle autorità
aiutassero gli apostoli nel ministero        civili con il gonfalone della città, è stato
della fede.                                  eseguito sul piazzale il tradizionale rito
Stefano è stato il primo cristiano ad aver   dell’accensione del “globo” (nella foto)
dato la vita per testimoniare la propria     simbolo del martirio.
fede in Cristo e per la diffusione del                                Gruppo liturgico

                             FESTA DI SAN SEBASTIANO A COAREZZA
                                             distribuzione di un piatto tipico del          cura delle Suore Benedettine di Orta
                                             nostro paese, pasta e fagioli, offerto         San Giulio. Ne è valsa la pena.
                                             dalla Proloco, come segno di condivi-          Lo stendardo fu offerto dalla Confrater-
                                             sione, dopo quello della Mensa Euca-           nita del S.S. Sacramento e raffigura, sul
                                             ristica.                                       lato ora esposto ai fedeli, S. Carlo e S.
                                             ll successivo venerdì 18 il nostro             Sebastiano in adorazione dell’Ostia
                                             Parroco ha celebrato una Messa                 benedetta.
                                             speciale, alla presenza dei vigili urbani,     San Sebastiano è inginocchiato in
                                             di cui San Sebastiano è patrono, e delle       atteggiamento insolito per l’iconografia
                                             autorità cittadine e dei comuni limitrofi.     che lo rappresenta: gli sono accanto i
                                             Ogni comune ha portato il suo gonfa-           suoi attributi e il Santo, cinto da un
                                             lone e la nostra bella chiesa era              rosso manto, guarda l’Ostensorio,
La Parrocchia di Coarezza ogni anno          sontuosa tra questi vessilli preziosi e        rapito dal mistero in esso racchiuso.
festeggia il suo Santo Patrono San           ricchi di storia delle loro città.             Nell’affresco della cupola San Seba-
Sebastiano martire.                          Non poteva mancare la processione alla         stiano e il Santo Vescovo Fabiano
Domenica 13 gennaio la Messa solenne         cappellina dedicata a Santa Liberata           siedono sulle nuvole del Paradiso,
è stata preceduta dall’accensione della      alla quale i Coarezzesi più anziani sono       circondati da un volo di angeli. San
“Passera”, un grande globo bianco            affezionati, rendendole spesso onore e         Sebastiano indossa la divisa di ufficiale
impreziosito di fiori e frecce.              impetrando grazie.                             della guardia pretoriana. Come già in
Sul sagrato un lettore ha spiegato la        Un momento di socialità per un aperi-          vita fa parte ormai della Militia Christi.
simbologia della passera, come meta-         tivo alla ex scuola elementare ha              Ovunque si posi il nostro sguardo
fora del martirio e della Fede che arde e    concluso la festa, che però continua           cogliamo potente l’esempio del
brucia d’amore per Cristo.                   nella nostra chiesa ricca di storia nei        martirio per essere oggi autentici
Alla Santa Messa, celebrata da don           suoi affreschi e nel suo stendardo.            testimoni del nostro Signore Gesù.
Basilio e dai diaconi Claudio e Angelo, è    Il bello e prezioso stendardo è un vanto
seguito un momento ricreativo con la         per noi, soprattutto dopo il restauro a                             Ileana De Galeazzi

                           FESTA PATRONALE A VIZZOLA SAN GIULIO
                                             Domenica 3 febbraio a Vizzola Ticino si        don Basilio a fine celebrazione ha
                                             è celebrata la Santa Messa solenne in          impartito ai presenti, che hanno riem-
                                             occasione della Festa Patronale in             pito in ogni sua parte la piccola Chiesa.
                                             ricordo di San Giulio prete, missionario       Erano presenti il celebrante don Basilio,
                                             e pellegrino del IV secolo che, partito a      il diacono Mauro Mobiglia, numerose
                                             piedi dalla Grecia (paese in cui nacque)       persone della Confraternita, le autorità
                                             arrivò in Italia, dove si stabilì predi-       civili di Vizzola Ticino e di Somma
                                             cando e convertendo molti alla vera            Lombardo e la famiglia Caproni.
                                             fede e dando vita a numerose Chiese e          Ogni anno questa Festa si rivela
                                             comunità. Egli fu un vero testimone del        l’occasione per le tante persone, che
                                             Vangelo.                                       decenni fa abitavano in questo piccolo
                                             Nella stessa celebrazione si è fatto           borgo, di ritrovarsi, pregare e ricordare i
                                             memoria anche di San Biagio vescovo            momenti di vita trascorsi insieme in
                                             e martire del IV secolo, con la benedi-        questo bellissimo posto, che contava
                                             zione della gola che il nostro Prevosto        circa seicento abitanti.
                                                                 7
In Cammino...l'incontro - Comunità Pastorale Maria Madre presso la ...
In   Cammino...l’incontro
Alcuni di essi non ci sono più, ma           anche agli amici della nostra Comunità          stato organizzato anche un momento
durante la Santa Messa non sono              Pastorale e tutti coloro che da anni sono       conviviale.
mancate le intenzioni di preghiera per       presenti agli incontri di preghiera che si      Grazie a tutti per aver contribuito alla
loro e per le loro famiglie.                 svolgono in questa che possiamo                 riuscita di questa bella Festa, che ci ha
Erano presenti le piccole comunità di        definire una “piccola oasi nel deserto          offerto l’occasione di ritrovarci ancora
Castelnovate e Casenuove che, con            della vita”, per dissetarsi e riposarsi dalla   una volta per trascorrere insieme
slancio e generosità, si operano sempre      frenesia e dal rumore della quotidianità.       momenti di preghiera e di comunione
nelle varie occasioni di festa.              La Festa è proseguita in Villa Caproni:         festosa.
Coloro che vi partecipano hanno a            qui don Basilio ha benedetto il dolce di
cuore l’edificio di San Giulio, contando     San Giulio, sempre molto gradito ed è                                            Lucrezia

                               VITA PARROCCHIALE A GOLASECCA
                                                                                             e ragazze della parrocchia “S. Agnese” di
                                                                                             Somma.
                                                                                             Al di là della buona riuscita della serata,
                                                                                             questo evento ha fatto in modo che
                                                                                             anche a Golasecca si potesse conoscere
                                                                                             un’esperienza bella, quella di bambini e
                                                                                             ragazzi che si trovano insieme per
                                                                                             accompagnare con le loro voci le
                                                                                             celebrazioni liturgiche. Lo scambio di
                                                                                             esperienze all’interno della nostra
                                                                                             Comunità Pastorale dovrebbe essere
                                                                                             una costante, nello spirito di fraternità
                                                                                             che ci unisce. Peccato che la
                                                                                             partecipazione della serata non è stata
                                                                                             quella che ci si aspettava, però i ragazzi
Anche nella nostra comunità di Gola-         partecipare.                                    si sono divertiti e hanno avuto modo di
secca, come in tutta la Comunità Pasto-      Grazie anche ai proventi della tombola          conoscere altri loro coetanei impegnati,
rale, abbiamo celebrato domenica 27          che ha chiuso il pomeriggio di festa,           come loro, nell’animazione liturgica.
gennaio la festa della famiglia. Dopo la     l’utile della giornata è stato di 810,00 €.     Alcuni canti sono stati eseguiti insieme
celebrazione liturgica, animata come di      Si coglie l’occasione offerta da questo         dai due coretti, quello di Golasecca e
consueto dal coretto parrocchiale, la        notiziario per ringraziare tutti quelli che     quello di Somma, proprio per fare in
festa è proseguita in oratorio con il        si sono prodigati a organizzare questo          modo di unire le diverse esperienze e
pranzo comunitario che ha visto la           momento, dai cuochi fino a chi ha fatto         sottolineare così che siamo un’unica
partecipazione di un centinaio di            i lavori più umili, come la pulizia degli       Comunità, al di là dei campanilismi che
persone. C’erano molte famiglie al           ambienti e della cucina.                        a volte prevaricano sul senso di
completo, compreso i nonni, e questo è       Sempre nell’ambito della festa della            appartenenza comunitario.
stato possibile grazie anche alla quota      famiglia, la sera precedente in oratorio
di partecipazione che è stata contenuta      è stato organizzato un concerto con la
proprio per dare a tutti la possibilità di   partecipazione del coretto dei bambini                                  Massimo Crema

                                   NATALE CON NOI A MADDALENA
Il coro della parrocchia di S. Maria         medesima finalità.
Maddalena ha pubblicato nei mesi             Nelle scorse domeniche, il coro ha
scorsi un nuovo CD di canti. Questo          consegnato alla parrocchia il corri-
CD, come si evince dal titolo, “Natale       spettivo delle vendite del CD, assieme
con noi 2018” contiene canti natalizi        ad un’ulteriore offerta, per un
eseguiti dai membri del nostro coro,         ammontare complessivo di 1000 euro.
sempre apprezzati per la capacità di         Ringraziamo di cuore il coro parroc-
farci entrare in maniera più profonda        chiale per la lodevole iniziativa;
nel mistero celebrato.                       invitiamo i parrocchiani e gli estima-
L’ iniziativa rientra nel desiderio di       tori ad acquistare il CD “Natale con
contribuire alle spese del riscalda-         noi”, contribuendo in questo modo a
mento della chiesa parrocchiale ed è         pagare il debito che è ancora di
stata voluta in concomitanza con il          alcune decine di migliaia di euro.
concerto natalizio che si è svolto
pochi giorni prima di Natale nella
chiesa parrocchiale, sempre con la                                    Diacono Claudio

                                                                  8
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In   Cammino...l’incontro
                                     VERSO LA PRIMA COMUNIONE
Mentre si avvicina sempre più il giorno      Padre per le colpe con le quali ci allonta-
in cui alcuni bambini della nostra comu-     niamo da Lui e dalla comunione con i
nità si accosteranno per la prima volta al   fratelli.
banchetto eucaristico e la loro prepara-     Anzi, spesso, tutto ciò viene minimiz-
zione si va intensificando, i fanciulli      zato, affidando tutto alla coscienza
dopo le vacanze natalizie hanno              personale, o alla misericordia divina
celebrato per la prima volta il Sacra-       “che tutto vede e tutto perdona”.
mento della Riconciliazione.                 Nella nostra parrocchia – come ahimè
Cogliamo questa occasione, certa-            purtroppo anche altrove - si registra
mente per riprendere un fatto di             una crescente disaffezione nei confronti
cronaca che per la nostra piccola            di questo Sacramento.
parrocchia è certamente significativo,       Ancora una volta, i ragazzi ci indicano la
venendo a rompere l’ordinarietà della        strada da seguire. Quella della presa di
vita comunitaria. Ma, al di là di questo,    coscienza di essere tutti peccatori e
ne parliamo sul bollettino della CP          quindi bisognosi del perdono di Dio,
perché questo evento possa costituire        ricco di misericordia, al quale si accede
per noi tutti un momento di riflessione      attraverso il Sacramento della Peniten-
sull’importanza del Sacramento della         za.
Confessione e quindi una rinnovata           Buon cammino quindi a questi bam-
adesione ad esso.                            bini, con l’augurio che possano trovare
Anche da noi infatti non è raro sentire      genitori, educatori e cristiani adulti che
ragazzi ed adulti che non compren-           siano di loro esempio per la crescita
dono bene quanto sia importante              nella fede, con la partecipazione ai
crescere nella consapevolezza del            Sacramenti che sostengono il cammino
senso      del   peccato      e    quindi    di vita cristiana.
dell’esigenza di chiedere perdono al                                Diacono Claudio

                                        ANNIVERSARI SACERDOTALI

                Mons. Antonio Paganini                                               Mons. Silvano Rossi
              65° di Ordinazione Sacerdotale                                     40° di Ordinazione Sacerdotale
           S. Messa Domenica 9 dicembre 2018,                                 S. Messa Domenica 20 gennaio 2019,
                 alle ore 10:00 in Basilica                                         alle ore 10:00 in Basilica

                                                                 9
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In   Cammino...l’incontro
                                     “ECCO LA SERVA DEL SIGNORE”
Queste le parole del Vangelo che hanno                                                      significa imparare a rispondere non solo
fatto da guida alla 34^ Giornata Mon-                                                       perché vivo, ma per chi vivo, per chi vale
diale della Gioventù e sicuramente la                                                       la pena di spendere la mia vita.
testimonianza di Maria è stata raccolta                                                     E questo dobbiamo favorirlo noi adulti,
dai giovani cristiani di tutto il mondo,                                                    dandovi lavoro, istruzione, comunità,
idealmente rappresentati dalle centi-                                                       opportunità… E anche a voi, cari giovani,
naia di migliaia presenti a Panama, dal                                                     può succedere di pensare che la vostra
22 al 27 gennaio, insieme a Papa                                                            vita è una promessa che però vale solo
Francesco. Non un semplice meeting                                                          per il futuro e non ha niente a che vedere
ma una forte esperienza di Chiesa, di                                                       col presente. Come se essere giovani fosse
comunione nella fede espressa attra-          preghiera, interpellati dall’immagine         sinonimo di “sala d’attesa” per chi
verso i colori, i toni vivaci e le emozioni   della vita che come un albero ha              aspetta il turno della propria ora. E nel
forti che difficilmente i giovani dimenti-    bisogno di affondare solide radici per        “frattanto” di quell’ora, inventiamo per
cano e che diventano per lo Spirito           germogliare e dare frutto. Pur avver-         voi o voi stessi inventate un futuro igieni-
Santo vie buone per toccare il cuore e        tendo l’inevitabile differenza del non        camente ben impacchettato e senza
per gettare il seme del Vangelo, un           essere là, devo riconoscere che è stato       conseguenze, ben costruito e garantito e
seme che – coltivato poi nella quoti-         comunque per tutti noi un momento             con tutto “ben assicurato”. Non vogliamo
dianità a cui si ritorna dopo la festa –      intenso, di incontro e disponibilità          offrirvi un futuro di laboratorio! È la “fin-
spesso porta a scelte di autentica vita       all’accoglienza di un messaggio impor-        zione” della gioia, non la gioia dell’oggi,
cristiana e all’intuizione della propria      tante.                                        del concreto, dell’amore. E così con
vocazione.                                    Ecco alcuni passaggi del dialogo tra          questa finzione della gioia vi “tranquilliz-
Nata dalla volontà di Giovanni Paolo II       papa Francesco e i giovani: «Essere           ziamo”, vi addormentiamo perché non
(1984), la GMG, alternando anni in cui        maestri e artigiani della cultura             facciate rumore, non facciate domande,
viene vissuta nelle diocesi e anni in cui     dell’incontro è una chiamata e un invito      perché non mettiate in discussione voi
ci si ritrova in una città del mondo, è       ad avere il coraggio di mantenere vivo e      stessi e noi; e in questo “frattanto” i vostri
uno dei segni con cui la Chiesa esprime       insieme un sogno comune, un sogno             sogni perdono quota, diventano
il suo affetto e la sua attenzione ai         chiamato Gesù. Vi sentite portatori di una    striscianti, cominciano ad addormentarsi
giovani e in modo particolare questa          promessa?… Abbracciate la vita come           e sono “illusioni” piccole e tristi. E così
giornata ha risentito positivamente del       viene, con tutta la sua fragilità e           continuiamo a rimandarvi… E sapete
Sinodo dei Giovani concluso a ottobre,        piccolezza e molte volte persino con tutte    una cosa? A molti giovani questo piace.
diventando un momento di forte                le sue contraddizioni e mancanze di           Per favore, aiutiamoli a fare in modo che
dialogo tra il popolo cristiano giovane e     senso. Perché? Perché solo quello che si      non gli piaccia, che reagiscano, che
i suoi pastori.                               ama può essere salvato… È impossibile         vogliano vivere l’“adesso” di Dio perché
Una GMG a Panama, cioè dall’altra parte       che uno cresca se non ha radici forti che     voi siete l’”adesso di Dio”!»
del mondo, non era certo facile per noi       aiutino a stare bene in piedi e attaccato                                    don Simone
da raggiungere ma non potevamo                alla terra. Questa è una domanda che noi
mancare all’appuntamento e, in un             adulti siamo tenuti a farci, anzi, è una
certo senso ci siamo stati! In particolare    domanda che voi giovani dovrete fare a
abbiamo voluto dedicare la serata di          noi adulti: quali radici vi stiamo dando?
sabato 26, trasformando l’Oratorio in un      Senza istruzione è difficile sognare un
piccolo campo da GMG: sacco a pelo e          futuro; senza lavoro è molto difficile
materassino, cena condivisa, racconti e       sognare il futuro; senza famiglia
ricordi da parte di chi ha vissuto altre      e senza comunità è quasi impossibile
giornate e finalmente la Veglia di            sognare il futuro. Perché sognare il futuro

                            CAPODANNO A LIZZOLA CON I GIOVANI
Capodanno è quasi arrivato: si parte          tonate e messe in un angolo di qualche        vacanza, ma non possiamo.
come ogni anno con l’Oratorio, desti-         vecchia dispensa, affinché rimangano lì       E allora cantiamo, tutti insieme, un coro
nazione paradiso, destinazione Lizzola.       e non tornino più. Sono giorni dove la        univoco si eleva, ognuno con la propria
Capodanno ci aspetta a Mezzana per la         preghiera ci aiuta a stare in contatto        voce, tutti con la medesima felicità.
partenza: mille sorrisi, tanta voglia di      costante con Dio, ricordandoci che se         Capodanno è quasi arrivato e si porta
fare e stare assieme. Siamo pronti: via       siamo qui, in più di 80 è anche merito        via il 2018 con tutte le cose futili lasciate
pensieri, via domande, via la tristezza,      suo. Giorni che passano in fretta,            in dispensa. Ne compreremo una
nessun posto per i rimpianti. Siamo in        corrono, come chi è in ritardo e sta per      nuova, questa ormai è ammaccata e
tanti, non tutti ci conosciamo in             perdere un treno importante, l’ultimo         vecchia. Come da tradizione il 31 lo si
maniera approfondita, ma è proprio            treno della vita. Noi tentiamo di             dedica alla preparazione della notte.
questa la magia: partire quasi sco-           fermarli in qualche maniera, viviamo gli      Una breve camminata la mattina per
nosciuti, tornare perfetti amici. Condi-      attimi il più intensamente possibile, ci      inebriarci i polmoni di aria pulita e
vidiamo tutto in questi 4 giorni. Giorni      lasciamo vivere dagli stessi. Vorremo         tempo prezioso per scambiare due
che vedono le cose futili essere accan-       potesse durare per sempre questa              parole con quelli che hanno niente da
                                                                10
In   Cammino...l’incontro
dire, ma sanno che del tempo ne
rimane. L’ultimo giorno dell’anno è una
sorta di filo sopra il quale siamo in
equilibrio tra frenesia del nuovo e
nostalgia del vecchio. I fuochi d’artificio
infiammano il cielo, gli champagne
brindano alla leggerezza della nostra
mente: tutto è passato, il meglio deve
ancora venire. C’è chi canta, chi balla,
chi si appisola solo, sopra una sedia:
ognuno vive a modo suo il nuovo anno.
La magia è che siamo tutti insieme. La
mattina dopo si fa tanta fatica ad alzarsi
dal letto e infatti il primo giorno
dell’anno è quello, forse, vissuto meno.
Ma è comunque un‘occasione ghiotta
per andare a giocare calcio al campo          all’improvviso un abbraccio mi riscalda      del tempo se ho degli amici come voi.
innevato, per chi è amante di questo          il cuore, libera la mia anima pesante e      Mi è bastato stare accanto a ciascuno di
sport, o di poter fare una sciata oppure      mi ricorda che non sono solo e proba-        voi, seppur per pochi giorni, per capire
qualche gioco in scatola. Nella mia testa     bilmente non lo sarò mai. La sera la         la bellezza di ognuno di voi. In ogni
risuona ancora la canzone di Lucio Dalla      passiamo ancora immersi tra giochi in        gesto, emozione vissuta è nascosta la
che avevo cantato la prima sera: “E se        scatola e balli che ci fanno scatenare, il   grandezza del mistero del mondo che
quest’anno passasse in un istante?” E’        giorno dopo ritorneremo ognuno nelle         viviamo. Le valigie sono fuori dalla casa
passato tutto così in fretta, come questa     proprie case. Fa specie pensare che          che ci ha ospitato, ci aspetta la solita
narrazione, siamo già quasi alla fine         dopo quattro giorni di convivenza le         foto di rito tutti insieme, ancora una
della nostra vacanza. Ho paura di non         nostre vite torneranno ad essere sepa-       volta. I pullman ci aspettano per ripar-
aver vissuto a pieno, un’altra volta,         rate, ognuno con i propri tempi e orari.     tire: è finito tutto. Passo il viaggio di
questa occasione. Il tempo scappa e           Ognuno a casa propria. Tutti sotto la        ritorno a guardare fuori dal finestrino:
non prova nostalgia, al contrario di me.      protezione di Dio. E se quest’anno           rivivo ogni momento insieme. Ancora
Ho paura che finito tutto questo rimarrò      passasse in un istante? Mi sussurra          una volta. Spero non sia l’ultima.
solo, come un ricordo annebbiato che          nell’orecchio una voce maligna, che la       Ad un mese di distanza risuona ancora
fatica ad esprimersi in mezzo a tanti altri   mattina della partenza vuol farmi            la solita frase: “E se quest’anno passasse
limpidi. Mi ritrovo a guardare l’orizzonte    perdere la concentrazione da ciò che in      in un istante?” Pazienza, l’importante è
e le montagne sono così bianche.              realtà merita tutta la mia attenzione:       passarlo con voi.
Tanti pensieri mi pervadono la testa ma       vivere. Perché non importa il passare                                       Antonio C.

                                  VEGLIA DI PREGHIERA PER LA VITA :
                                    “GERMOGLIA LA SPERANZA”
Lunedì 4 febbraio sono arrivata alla          L’alleanza tra le generazioni è indispen-
chiesa di San Rocco alle 20,30, ma c’era      sabile e “ben piantata per terra” per
già molta animazione: in coro gli             rispondere con coraggio alle innu-
strumentisti a sinistra e i cantori a         merevoli sfide del tempo presente.
destra, al centro un grande schermo per       Molto toccanti le testimonianze del
proiezioni. All’ingresso principale erano     video su una bimba con anomalie
a disposizione i libretti con i canti, le     genetiche più malformazioni multiple e
letture, le preghiere per la serata.          su una gravidanza trigemellare difese
Nell’insieme l’aria era di festa. Pian        dalla mamma con determinazione.
piano la chiesa si è riempita mentre il       Ancora più vicino al nostro vissuto
coro faceva le ultime prove. Molti i          quotidiano l’operato del Centro Aiuto
fedeli provenienti dalle Parrocchie del       alla Vita di Cassano Magnago, che
decanato, con i sacerdoti che hanno           agisce nella nostra zona con grande          vita. “Il futuro comincia oggi: è un
fatto percepire un senso di comunione         competenza. La presidente ce ne ha           investimento nel presente, con la
ecclesiale concreta. Alle 21 don Basilio      parlato in modo efficace, illustrando le     certezza che la vita è sempre un bene”
ha iniziato la celebrazione dopo il canto     grandi risorse offerte e le grandi neces-    (San Giovanni Paolo II – Evangelium
“Beato il cuore che perdona”, che si          sità sempre presenti e soccorse. Com-        vitae). Sono uscita dalla celebrazione
chiude con la bellissima promessa             movente la distribuzione a tutti i           rallegrata, commossa, affascinata dal
”Misericordia riceverà da Dio in cielo”.      presenti di un promemoria con l’inno         grande lavoro fatto da molti per
Citando il Messaggio per la Giornata per      alla vita di Santa Madre Teresa di           rendere visibile ciò che conta davvero:
la Vita si è messo in luce il grande potere   Calcutta, accompagnato da un filo di         SERVIRE LA VITA SEMPRE.
di Dio che perdona e apre molte strade,       oro per simboleggiare ciò che ciascuno
anche dove tutto sembra perduto.              può fare concretamente in difesa della                                        Rosella
                                                                11
In    Cammino...l’incontro
      B.V. MARIA DI LOURDES: LA CELEBRAZIONE CON GLI AMMALATI
Maria, Madre di Gesù nostro Signore,                                                       diuvato don Carlo nell’amministrazione
apparve a Lourdes per la prima volta nel                                                   del Sacramento dell’Unzione degli
1858; era di mattino presto del giorno                                                     infermi.
11 febbraio e “Nostra Signora”, così fu                                                    Come spiegato da don Basilio, questo
chiamata dalla Chiesa, si rivela ad una                                                    Sacramento, un tempo considerato
piccola     ragazzina     quattordicenne                                                   simbolo di chi stava proprio per morire
semplice, imperfetta, avverandosi                                                          come estrema unzione, oggi viene
anche in questo caso quanto Gesù                                                           elargito a tutti coloro che ne fanno
diceva, pregando il Padre suo: «Ti                                                         richiesta e non è da considerare neces-
ringrazio, o Padre, che hai nascoste                                                       sariamente solo per i malati nel fisico,
queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai   grande, e si compie in ognuno di noi        ma anche per i molti malati nello spirito
pargoli, agli umili”. La prima cosa che        ogni volta che da Lourdes si torna          e nel cuore.
colpisce la ragazzina, Bernadette Soubi-       rinnovati o sconvolti, felici o semplice-   La bella celebrazione, semplice e parte-
rouse, è che la Signora la guarda come         mente turbati.                              cipata, adornata dai bei canti della
una persona e quando le si rivolgerà           La memoria di questa giornata è stata       corale mezzanese, si è conclusa con una
con delle parole lo farà dandole del voi,      celebrata nella chiesa di San Giovanni      ricca merenda organizzata dalle
come nessuno fino a quel momento               di Dio alla presenza di un bel numero di    “cuoche” mezzanesi, che hanno sempre
aveva fatto con lei.                           fedeli. Presiedeva la celebrazione don      a cuore dopo la cura dello spirito anche
Essere quindi attenti alle persone è il        Carlo (Cappellano dell’Ospedale) con la     la cura del… palato. Cioccolata calda,
primo insegnamento che arriva da questa        presenza del diacono Angelo. Il signor      the e dolci offerti da varie persone
apparizione, che darà inizio a un movi-        prevosto don Basilio, dopo aver intro-      hanno quindi concluso questa giornata
mento grandioso che dura da 150 anni.          dotto la funzione con una riflessione sul   in un bel clima di amicizia e di attenzio-
Già da solo questo è il miracolo più           significato di questa giornata, ha coa-     ne reciproca.

              ESPERIENZA DENTRO UN PELLEGRINAGGIO DI AMMALATI
Da più di cento anni UNITALSI porta            naggio dedicato e centrato sugli            ognuno spera, prega, chiede per se
ogni anno tanti ammalati a Lourdes con         ammalati e infine ma non ultimi da          stesso o per chi accompagna: il ripetersi
i suoi pellegrinaggi.                          accompagnatori volontari.                   nel tempo di questo peregrinare alla
Questi viaggi, che un tempo erano delle        Poche parole da spendere per i volon-       ricerca collettiva di un senso, di una
vere e proprie imprese di fede, senza la       tari: sono persone comuni, medici,          guarigione, di una risposta a questo
quale diventava davvero difficile affron-      qualche infermiere professionista,          andare.
tare tanti disagi, sono da sempre resi         studenti che, ognuno per la propria         E allora anche questo anno l’ UNITALSI
possibili per la precisa volontà di una        capacità e rigorosamente paganti,           propone questa esperienza dentro a
moltitudine di persone che a Lourdes           prestano tempo, talento, dedizione per      un Pellegrinaggio Ammalati, dedicato
sentono una grande necessità di                organizzare, realizzare e prendersi cura    principalmente a questa schiera di
andare. La moltitudine unitalsiana è da        H24 di questo movimento di speranza e       persone che non sarebbe in grado di
sempre composta principalmente da              fede che ancora accorre alla Grotta di      partecipare a un normale viaggio di
malati e disabili che rappresentano            Lourdes.                                    pellegrini, ma aperto anche a coloro
l’essenza della missione di questa Asso-       E’ questo il vero miracolo che ogni volta   che desiderano condividere l’esperien-
ciazione; da pellegrini che desiderano         si ripete a Lourdes, che prescinde da       za forte di Lourdes insieme ai suoi
fare un’esperienza dentro un pellegri-         quel miracolo che in cuor proprio           protagonisti principali: gli ammalati.

                                          Lourdes con UNITALSI dal 26 maggio al 1 giugno 2019

                                          VIAGGIO:
                                          • IN PULLMAN GRAN TURISMO (Partenza in serata–Arrivo al mattino successivo)
                                          • IN AEREO CHARTER DA MALPENSA (Partenza il giorno dopo in Pullman)

                                          SISTEMAZIONE A LOURDES
         Gruppo
                                          • STRUTTURE UNITALSI disponibili principalmente per Ammalati e Disabili, CON
      Somma/Arsago                        ASSISTENZA MEDICA E PERSONALE VOLONTARIO UNITALSI GARANTITA H24
                                          • ALBERGHI DI CATEGORIA MEDIA, CON ASSISTENZA PERSONALE VOLONTARIO
  AMMALATI E DISABILI
                                          UNITALSI
  QUESTA È LA NOSTRA
      MISSIONE                            Per informazioni 338 7528070 / 333 1905400

                                                                 12
In    Cammino...l’incontro
                        UNA CERTA OSTINAZIONE A COSTRUIRE SCUOLE
«È una meraviglia il poco che basta all’anima (…)
Poche gocce d’inchiostro e un foglio di carta» Paul Valéry

C’è in me una certa ostinazione a costruire scuole. L’ultima
costruita è una scuola media in una zona di campagna, vera
speranza per chi vuole continuare a studiare. Alcuni giorni fa
però abbiamo fatto i conti con la sconfitta. Di ritorno dalla
casa di una nostra alunna che non siamo riusciti a recuperare
– aveva lasciato la scuola una settimana prima lasciando
intendere che non sarebbe più tornata – abbiamo toccato
con mano l’ipotesi che nonostante la scuola, vi sono mille altri         Anche là dove l’ombra sembra più densa della luce, il poeta ci
fattori che condizionano la vita dei nostri ragazzi. Sophiep,            ridesta e rilancia il cammino. «In questi silenzi – scrive E. Mon-
questo è il suo nome, ha lasciato la scuola convinta dai                 tale – in cui le cose / s’abbandonano e sembrano vicine / a
genitori, troppo anziani e soli per arrangiarsi nelle incomben-          tradire il loro ultimo segreto (…) lo sguardo fruga d’intorno / la
ze di tutti i giorni. Sophiep deve accudirli, cucinare per loro.         mente indaga accorda disunisce (…) Sono i silenzi in cui si vede
Ultima di tanti figli, nata avanti negli anni, è anche l’unica ad        / in ogni ombra umana che si allontana / qualche disturbata
essere rimasta con loro. A volte il nostro destino ha così tante         Divinità» (I limoni).
variabili, indipendenti da noi, che non possiamo farci niente.           Con questi intenti abbiamo costituito un’associazione di inse-
«Non smettere», gli avevamo detto in quest’ultima ambascia-              gnanti dal nome buffo, “I maestri di campagna”! Si tratta di un
ta di futuro, ma niente da fare. Di fronte al padre anziano e alla       gruppo di ex-alunni della nostra prima scuola (2007), e di altri
madre di pochi anni più giovane, abbiamo desistito e siamo               volenterosi giovani laureati che hanno beneficiato delle nostre
tornati a casa. Con l’amarezza di aver perso un’alunna, una              borse di studio, che ora sono disposti ad insegnare nella
persona che camminava con noi. Eppure questo episodio,                   seconda scuola ma già si apprestano, insieme ad altri a sognare
insieme a tanti altri, ci sprona ancor di più a favorire la scolariz-    una terza scuola, un altro piccolo liceo. Ancora «poche gocce
zazione delle ragazze, specialmente nelle aree rurali. Prima             d’inchiostro e un foglio di carta». Ci bastano…
che vengano adocchiate da mediatori senza scrupoli che,
sempre in agguato, combinano matrimoni con improbabili                                                           padre Alberto Caccaro
mariti, di solito provenienti dalla Cina.
Alla famiglia viene dato un minimo di tremila dollari, almeno
dalle mie parti…
Dobbiamo per questo offrire luoghi, anche solo «poche
gocce d’inchiostro e un foglio di carta», per continuare a
coltivare un desiderio che sappia bucare il cielo. «È una
meraviglia il poco che basta all’anima dell’intelletto per
rendere tutto quello che aspetta e per impegnare tutte le
potenze delle sue riserve per essere se stessa (…) Poche
gocce d’inchiostro e un foglio di carta, materia che permette
l’addizione e la coordinazione d’attimi e gesti, bastano …»
(Paul Valéry).
Se da una parte i nostri ragazzi/e sono come un cantiere
aperto, sempre in costruzione, a partire da ciò che sono e
hanno ricevuto, dall’altra vorremmo che sentissero il loro
destino non solo come un’avventura di questo mondo, ma
come qualcosa che riguarda Qualcuno di più grande che li ha
voluti e che ancora li cerca. Solo quando riusciamo a trasmet-
tere il presentimento, proprio della coscienza cristiana, che
tutto ciò che esiste, esiste perché creato da Dio e si definisce
per il suo carattere filiale, allora abbiamo raggiunto il nostro
obiettivo. La scuola, con le lettere e la scrittura, con i numeri e
le formule, dovrebbe servire a questo, a far presentire che c’è
un segreto oltre il visibile. Dovrebbe servire ad aprire finestre,
spalancare porte, varcare soglie, verso qualcosa di più
profondo, «a dismisura della sete» – scrive il poeta R. Barsac-
chi. Educare è un verbo molto simile a edificare, costruire le
persone e il loro futuro. Le domande sono quelle di sempre,
perché siamo al mondo? Basta un cellulare per essere
connessi oppure la connessione h24 non ancora la comu-
nione tra di noi che tanto cerchiamo e sempre ci sfugge sotto
il peso di parole inutili, volgari, piene d’ira? Quello che
cerchiamo con le lettere e con i numeri, con l’immaginazione
e con la ragione, con i giochi e con le gite scolastiche, è la
comunione tra le mura scolastiche e le pareti di casa.
                                                                        13
In   Cammino...l’incontro

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In    Cammino...l’incontro
                       I LAVORI NELLA CHIESA DI SAN VITO A SOMMA
Con questo scritto, vorremmo portarvi a conoscenza dei                      pianto di antifurto, sarà possibile garantire una maggiore
lavori svoltisi durante i mesi estivi all’interno della Chiesa di           sicurezza della Chiesa e del Trittico di San Vito, Santa
San Vito. Nel mese di maggio si è provveduto                                Crescenzia e San Modesto. Tale opera, spostata durante il
all’installazione del dispositivo Biodry per eliminare                      periodo di guerra e rimasta a lungo nella Cappella del Battis-
l’umidità all’interno dei muri. Questo apparecchio elimina                  tero della Basilica di Sant’Agnese, è ritornata da poco nella
definitivamente il problema dell’umidità da risalita dalle                  sua ubicazione iniziale, la chiesa di San Vito, Modesto e
pareti, invertendo il flusso delle molecole d’acqua. Ciò si è               Crescenzia.
reso necessario al fine di poter programmare, in un futuro, il              Grazie ad un contributo privato, il prossimo restauro sarà
restauro degli affreschi sulle pareti interne della chiesa                  quello della Cappella del Crocifisso, per la quale sono già
stessa. A giugno hanno avuto inizio i lavori di restauro delle              state avviate le pratiche presso la Curia e la Sovrintendenza
pareti e della volta del coro eseguiti dal Laboratorio San                  di Milano.
Gregorio di Busto Arsizio.

                    Confronto pre/post intervento
                                                                            Tutti questi importanti interventi si sono potuti realizzare
E’ stato, inoltre, rifatto l’impianto elettrico con nuovi                   grazie alle offerte e ai contributi raccolti con le iniziative
apparecchi di illuminazione a led nel Coro e nella Cappella                 dell’Associazione Amici della chiesa di San Vito, senza
del Carmine e si è provveduto alla sostituzione di tutte le                 gravare sulle finanze della Parrocchia.
sorgenti luminose con dispositivi a led.
Grazie all’installazione di un moderno e complesso im-                      Per l’Associazione Amici della Chiesa di San Vito Onlus (GT)

                                    I TESTIMONI DI GEOVA E LA CHIESA
Se c’è un’istituzione verso la quale i TdG          Gesù è la “vite”, cioè la sorgente vitale      Gesù, trasmisero i loro poteri ad altri;
manifestano senza ritegno la loro                   che fluisce nei “tralci”.                      per esempio Paolo a Timoteo e a Tito (1
ostilità, fino all’insulto e alla calunnia,         San Paolo aggiunge: “Cristo è il capo del      Tim. 5,22 – 2 Tim. 4,2-5 – Tit. 1,5 e 2,1).
questa è la Chiesa. Essi la identificano            corpo, ossia della Chiesa (Col. 1,18 e Ef.     Tale prassi della Chiesa primitiva ci è
(chissà poi perché?) con l’antica                   5,23).                                         testimoniata da antichissimi scrittori
Babilonia, contro la quale i profeti                Chiesa (in greco Ekklesìa) significa           ecclesiastici del I e II secolo, come Cle-
scagliarono imprecazioni e minacce per              appunto “raccolta” dei fedeli in Cristo,       mente Romano (Cor. 44,1-2) e Ignazio di
i peccati che in essa si commettevano               dei quali Egli è il capo. E perciò la Chiesa   Antiochia      (Sm       8,1-2    e   9,1).
(cfr. La verità pagg. 131-136). La Chiesa           è detta “Corpo mistico” di Cristo.             Ci chiediamo: come possoni i TdG igno-
è ritenuta l’erede delle dottrine e delle           2/ Gesù ha dato alla sua Chiesa una            rare tutto ciò? La storia dimostra che la
pratiche babiloniche ed è perciò                    costituzione gerarchica.                       continuità apostolica c’è solo nella
urgente abbandonarla se ci si vuole                 Diede agli Apostoli il mandato di              Chiesa Cattolica, che è nata da Cristo ed
salvare. Lasciare la Chiesa, dunque, ma             continuare la sua missione: “Come il           ha proseguito ininterrottamente con gli
per andare dove? E’ chiaro; dai TdG!                Padre ha mandato me, così io mando             Apostoli e con i loro successori fino ai
Davanti       a      queste      allucinanti        voi” (Gv. 20,21).                              nostri giorni.
affermazioni, vero invito all’apostasia,            Diede a Pietro il primato sugli altri          Ma i TdG quando sono nati?
non ci resta che ricordare quanto la                Apostoli, facendolo capo della Chiesa          Nel … 1876, dalla mente di Russel!!!
Bibbia insegna.                                     tutta: “Tu sei Pietro e su questa pietra       Come possono dire di essere loro il vero
1/ Gesù Cristo è il capo unico ed                   edificherò la mia Chiesa” (Mt. 16,17-19).      gruppo che proclama il nome di Dio,
eterno del suo corpo mistico che è la               Volle che a Pietro e agli Apostoli             come lo proclamò Gesù Cristo?
Chiesa.                                             succedessero il Papa e i Vescovi:              Alla stessa stregua chiunque può di-
Gesù ha voluto associare a sé i suoi                diversamente la sua missione non               chiararsi ispirato da Dio e inventare,
fedeli: la similitudine della “vite e dei           avrebbe potuto continuare “fino alla           abusando della Bibbia, una nuova
tralci” (Gv. 15,1-11) ne è una chiara               fine del mondo” (Mt. 28,20).                   religione!
rivelazione.                                        Gli Apostoli, seguendo la volontà di
                                                                       15
In   Cammino...l’incontro
                          LO SPAZIO DEL NOSTRO DIALETTO - A CURA DI ADELE

                                           SANT’ANTONIO, ABATE
Il 17 gennaio il calendario ricorda Sant’Antonio abate (250-356 d.c.) che visse in penitenza per lunghissimi anni
nell’inospitale deserto egiziano. Amato e venerato da tutti, fu ritenuto il fondatore del monachesimo cristiano.
Conosciuto come “Sant’Antoni dal purscel” è particolarmente caro ai contadini, tant’è che non c’è stalla alla cui porta non
sia appesa la sua immagine. E’ raffigurato come un vecchio dalla lunga barba bianca, che ha in una mano un bastone
terminante con un campanello, mentre ai suoi piedi c’è un roseo e grasso maiale ed arde un fuoco vivace. Perché? Il
campanello gli serviva per avvertire del suo arrivo gli ammalati, a cui leniva le piaghe con il grasso del suo maialino,
mentre il fuoco ardente significava le lotte durissime sostenute con il diavolo che lo tormentava continuamente ed
infieriva col fuoco anche sul suo corpo. Perciò, nella tradizione popolare, l’”herpes zoster” un’eruzione cutanea infuocata
è anche nota come “fuoco di Sant’Antonio”.
Al grande eremita i nostri vecchi hanno attribuito molti detti:
• “S.Antoni, ‘n ‘ora bona” perché le giornate si sono allungate;
• “S.Antoni, un frec dal demoni!” perché ricordato come un mercante di neve;
• “S.Antoni dalla barba bianca, fàm truà quel ca ma manca; S.Antoni dal bum Gesù fam truà quel cà go pù!”
(preghiera di richiesta per ritrovare ciò che si è perduto).
Ma l’omaggio più bello a lui dedicato è senz’altro una simpatica “panzaniga” o filastrocca che dimostra tutto l’affetto e
la tenerezza da lui suscitati.

                           SANT’ANTÔNI dal purscel
                                  Sant’Antôni dal purscel
                                 ch’al sunava ul campanèl.
                                  Ul campanèl al sôna pù
                                 sant’Antôni al sé scundü.
                             Al s’è scundü dadrè da ‘na porta
                                 e gheva là ‘na dôna môrta.
                                 La dôna môrta la fai crì crì
                                 e sant’Antôni al s’è strimì.
                                 Al s’è strimì talment tant
                                  ca la faia in di mudand.

La paura è paura e fa brutti scherzi. Anche per il nostro grande Santo è successo così!

                     UN NUOVO “TITOLO” PER IL NOSTRO PERIODICO
                           “IN CAMMINO… L’INCONTRO”
        Invitiamo tutti i lettori a suggerire un nuovo titolo (o a confermarlo) al seguente indirizzo mail
                                    giornalino@mariamadrepressolacroce.it
                                                          La redazione

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