COLLEGAMENTO - NON SI TRATTA SOLO DI MIGRANTI 29 SETTEMBRE 2019 - Missione Cattolica Aarau
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COLLEGAMENTO ANTENNA Periodico delle Missioni cattoliche di lingua italiana dell’Argovia NON SI TRATTA SOLO DI MIGRANTI 29 SETTEMBRE 2019 Giornata mondiale del Migrante e del Rifugiato Aarau N0 5-19
Sommario Editoriale 2 Editoriale 3 Chiesa: Papa Francesco e il sinodo per l’Amazzonia 5 Chiesa Svizzera: Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato 7 Attualità: La povertà in Svizzera 9 Per non dimenticare: Il muro di Berlino 12 Zona Argovia 13 Sociale 14 Le Messe Colpa dell’arbitro! Colpa del governo di prima! Colpa delle amicizie sba- delle nostre Missioni gliate! … e potremmo continuare all’infinito. È un po’ la caratteristica di 15 Il servizio sociale della oggi, ma non solo: dare la colpa agli altri. Adamo ed Eva ce l’hanno in- Chiesa Cattolica Regionale segnato. Dare la colpa agli altri per difendere se stessi. Ho trovato scritto: «Tu non puoi fare la traversata stando a guardare l’acqua del mare. Sali, quindi, sulla barca. Togli l’ancora che ti blocca la partenza. Spiega le vele e attendi il vento che le gonfi. Per navigare. E, se non c’è il vento, tu inco- mincia a remare!». Anche se abbiamo la nostra età, è arrivato il momento Collegamento Antenna di cominciare a navigare! Proviamo qualche volta a guardarci dentro Periodico mensile delle Missione e non guardiamo solo i nostri limiti ma anche le cose belle che ci sono. Cattolica di Lingua Italiana Scopriremo che le nostre capacità, spesso, sono più grandi di quello che dell’Argovia pensiamo. Impariamo a vivere intensamente la nostra vita. Nessun altro N° 5-2019 la potrà vivere al posto nostro! Oscar Wilde scriveva: «Amare se stessi è Editore: Kommission Anderssprachige l’inizio di una storia d’amore che dura per tutta la vita». Ma per amare noi Pastoral (KAP) stessi, dobbiamo imparare ad accettarci. Solo così riusciremo a costruirci Redazione: una vita che si impone per le proprie capacità non perchè giochiamo sugli Feerstrasse 2, 5000 Aarau errori degli altri. L’autunno ci porta a giorni particolari per la nostra fede e Tel. 062 824 57 17 missione.aarau@kathaargau.ch per i nostri affetti: la solennità di tutti i santi e il ricordo dei nostri defunti. Direttore di redazione: I santi sono i campioni della vita cristiana! Don Giuseppe Bressani Ho trovato nella enciclopedia: «Il fuoriclasse è quel giocatore che ti risolve missione.aarau@kathaargau.ch le partite con giocate fuori dall’ordinario, è dotato di una straordinaria tec- Collaboratori di redazione: Gaetano Vecchio nica ed è senza alcun dubbio superiore alla media degli altri giocatori. Ha Lucia Murano un solo difetto. E’ spesso incostante nel rendimento e… talvolta poi, fuori Elisabetta Calì-Zamperini dal campo di gioco non si contraddistingue per comportamenti particolar- Stampa ed amministrazione: Effingermedien AG mente esemplari...». Il campione invece è l’opposto del fuoriclasse. Come 5201 Brugg il fuoriclasse è dotato di tecnica elevata e di giocate straordinarie. Ma è Tel. 056 484 54 54 esempio di lealtà dentro e fuori dal campo». Sta a noi scegliere se nella Per cambiamenti d'indirizzo bisogna nostra vita concreta e nella nostra vita cristiana, essere dei fuoriclasse o rivolgersi alla propria Missione. Auflage: 12 200 dei campioni. dg 2
Chiesa: Papa Francesco e il sinodo per l’Amazzonia «AMAZZONIA: NUOVI CAMMINI PER LA CHIESA E PER UNA ECOLOGIA INTEGRALE» Dal 6 al 27 ottobre, a Roma, l’Assemblea Speciale del Sinodo dei Vescovi per la regione Panamazzonica Il 15 ottobre 2017, Papa Francesco ha annunciato la convocazione di un Sinodo Speciale per la regione Pa- namazzonica, indicando che l’obiettivo principale è quello di «trovare nuove vie per l’evangelizzazione di quella porzione del popolo di Dio, in particolare le persone indigene, spesso dimenticate e senza la prospet- tiva di un futuro sereno, anche a causa della crisi della foresta amazzonica, polmone di fondamentale impor- tanza per il nostro pianeta» Il Sinodo dell’Amazzonia è un grande progetto ecclesiale, civile ed ecologico che cerca di superare i confini e ridefinire le linee pastorali, adattandole ai tempi contemporanei. La Panamazzonia è composta da nove paesi: Bolivia, Brasile, Colombia, Jimeno, arcivescovo di Huancayo in Perù, vicepresidente Ecuador, Perù, Venezuela, Suriname, Guyana e Guyana della Rete ecclesiale panamazzonica. L’8 giugno 2018 francese. È una regione che è una fonte importante di la Sala stampa vaticana diffonde il Documento prepara- ossigeno per tutta la terra, dove si trova più di un terzo torio del Sinodo con tema «Amazzonia: nuovi cammini delle riserve forestali primarie del mondo. È una delle per la Chiesa e per una ecologia integrale». Il testo si più grandi riserve di biodiversità del pianeta, contiene conclude con una serie di domande che formano il Que- il 20 % di acqua dolce non congelata di tutto il pianeta. stionario «indirizzato ai pastori affinché vi rispondano La popolazione di questo vasto territorio è di circa 34 consultando il Popolo di Dio». Il Documento analizza milioni di abitanti, di cui oltre tre milioni sono indigeni, l’«identità e grido dell’Amazzonia», la varietà socio- appartenenti a più di 390 gruppi etnici. Popoli e culture culturale della regione, l’identità dei popoli indigeni, la di ogni tipo, alcuni di discendenza africana, contadini, giustizia e i diritti dei popoli. Poi si sollecita una «con- coloni, che vivono in una relazione vitale con la foresta e versione pastorale ed ecologica» guardando alla sfida di le acque dei fiumi. La giustizia sociale ed i diritti di que- «annunciare il Vangelo di Gesù in Amazzonia». Infine si sti popoli sono un’indicazione prioritaria di Papa Fran- propongono «nuovi cammini per una Chiesa dal volto cesco che mettendo piede per la prima volta in territorio amazzonico». Il 25 febbraio 2019 la Segreteria generale amazzonico (in Perù il 19 gennaio 2018), aveva espresso del Sinodo comunica che l’Assemblea speciale sull’A- la sua preoccupazione per gli indigeni: «Probabilmente, mazzonia si svolgerà in Vaticano, presso l’apposita Aula i popoli originari dell’Amazzonia non sono mai stati così del Sinodo dei Vescovi, da domenica 6 a domenica 27 minacciati come adesso. L’Amazzonia è una terra con- ottobre 2019, con questo tema: «Amazzonia: nuovi cam- tesa da più fronti». L’8 marzo 2018 il Pontefice nomina mini per la Chiesa e per una ecologia integrale». Seb- il Consiglio presinodale composto da 18 membri. Oltre bene il tema si riferisca ad una regione specifica, come la al Segretario generale, cardinale Lorenzo Baldisseri, ne Panamazzonia, le riflessioni proposte vanno oltre il terri- fanno parte, fra gli altri, il cardinale Cláudio Hummes, torio geografico, poiché coprono l’intera Chiesa e fanno arcivescovo emerito di San Pablo in Brasile, presidente riferimento al futuro del pianeta. Ecco perché c’è grande della Rete ecclesiale panamazzonica, il cardinale Peter attesa e grande interesse in tutto il mondo per questo Turkson, prefetto del Dicastero per lo sviluppo umano importante evento. Le linee guida del Sinodo sono con- integrale, il cardinale Carlos Aguiar Retes, arcivescovo tenute nell’Instrumentum laboris (Strumento di lavoro) di Città del Messico, il cardinale Pedro Ricardo Barreto pubblicato e presentato il 17 giugno 2019: «Questo Si- 3
Chiesa: Papa Francesco e il sinodo per l’Amazzonia nodo ruota attorno alla vita, la vita del territorio amaz- zonico e dei suoi popoli, la vita della Chiesa, la vita del pianeta». ha sottolineato il cardinale Lorenzo Baldisseri, nel corso della presentazione. «Oggi la Chiesa ha l’opportunità storica di differenziarsi nettamente dalle nuove potenze colonizzatrici ascoltando i popoli amazzonici per poter esercitare in modo traspa- rente il suo ruolo profetico» si legge nell’introduzione al testo di 130 pagine che si compone di tre parti. La prima è «La voce dell’Amazzonia». che presenta la realtà del territorio della regione panamazzonica e dei suoi popoli. Inizia dalla vita e dalla sua relazione con l’acqua dei grandi fiumi che scorrono come vene della flora e della fauna del territorio, come sorgente dei suoi popoli, delle sue culture e delle sue espressioni spirituali, la vita e le culture di migliaia di comunità indigene, contadini, afro- Humberto Miguel Yáñez, ordinario di teologia morale discendenti, popolazioni che vivono sulle rive dei fiumi. alla Pontificia Università Gregoriana di Roma, dopo aver E come si legge nella «Laudato si’». (seconda enciclica presentato la sintesi del documento. Oltre alla pluralità di Papa Francesco del 2015) citata ampiamente in tutto il delle culture all’interno dell’Amazzonia, le distanze ge- documento: «Il fiume non ci separa, ci unisce, ci aiuta a nerano un problema pastorale che non può essere risolto vivere insieme tra culture e lingue diverse». con i soli mezzi meccanici e tecnologici. «È necessario I popoli indigeni, prosegue il documento, hanno uno passare da una «Chiesa che visita».a una «Chiesa che stile di vita dove tutto è connesso: hanno il senso del rimane». accompagna ed è presente attraverso ministri legame alla trascendenza e alla natura, alla comunità che emergono dai suoi stessi abitanti – ha rilevato Bal- e alla famiglia. Hanno una prospettiva della vita che si disseri –. È pertanto necessario promuovere vocazioni ripercuote sia sulla educazione che sulla salute, sia sul autoctone di uomini e donne in risposta ai bisogni di lavoro che sulla loro religiosità. Una vita minacciata però un’attenzione pastorale sacramentale; il loro contributo dalla distruzione e dallo sfruttamento ambientale, dalla decisivo sta nell’impulso ad un’autentica evangelizza- sistematica violazione dei diritti umani fondamentali dei zione dal punto di vista indigeno, secondo i loro usi e popoli originari, come il diritto al territorio, all’autode- costumi». Affermando che il celibato è un dono per la terminazione, alla delimitazione dei territori. Minaccia Chiesa, nel documento si chiede che, per le zone più re- che deriva da interessi economici e politici dei settori mote della regione, si studi la possibilità di ordinazione dominanti della società odierna, in particolare delle sacerdotale di anziani, preferibilmente indigeni, rispettati compagnie estrattive, provocando cambiamenti climatici e accettati dalla loro comunità, sebbene possano avere dovute alla deforestazione che stanno portando l’Amaz- già una famiglia costituita e stabile, al fine di assicurare zonia a un punto di non ritorno, con migrazioni forzate i sacramenti che edificano e sostengono la vita cristiana. della popolazione e inquinamento, che mette a rischio «Nessuno vuole mettere in discussione il celibato», l’intero ecosistema. Questo è quanto si descrive nella se- ha precisato comunque da parte sua monsignor Fabio conda parte, «Ecologia integrale: il grido della terra e dei Fabene, sottosegretario del Sinodo dei vescovi. E ac- poveri».e si raccoglie poi nella terza e ultima parte che canto a questa apertura, viene richiesto infine alla Chiesa mette a fuoco le sfide e le speranze per una Chiesa dal di essere audace nel conferire un ministero da affidare volto amazzonico. alle donne, che già ora rivestono un ruolo centrale nella «La Chiesa deve incarnarsi nelle culture amazzoniche vita delle comunità cristiane, e non solo amazzoniche. che possiedono un alto senso di comunità, uguaglianza e solidarietà, per cui il clericalismo non è accettato nelle a cura di Gaetano Vecchio sue varie forme di manifestarsi», ha spiegato il gesuita (Fonte: www.avvenre.it e www.sinodoamazonico.va) 4
Chiesa Svizzera: Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato Messaggio dei vescovi svizzeri «Non si tratta solo di migranti» stano spesso paure nascoste, paure sone; e ancora: si tratta di non per riflesso. La presenza dei mi- escludere nessuno; si tratta della granti e dei rifugiati ci «decentra» carità; si tratta di mettere gli ultimi da noi stessi, è come un appello, un al primo posto; si tratta di costruire Cari fratelli e sorelle, «Non si tratta invito permanente, riattivato senza la città di Dio e dell’uomo. Cia- solo di Migranti» sosta dalla fede cristiana nelle no- scuna di queste rubriche ci porta Scegliendo questo tema per la stre memorie sfuggenti: ogni uomo finalmente a capire che «non è in Giornata mondiale del Migrante e è un fratello. E l’immigrato che è gioco solo la causa dei migranti, del Rifugiato, papa Francesco non un fratello mi aiuta a meglio co- non è solo di loro che si tratta, ma cessa di porre l’accento su uno de- noscere anche me stesso. Come di tutti noi, del presente e del fu- gli orientamenti maggiori del suo il Vangelo per il cristiano, così il turo della famiglia umana». Se il pontificato. Quanti i ripetuti appelli fratello mi rinvia un’immagine di fenomeno migratorio è un segno a favore dei migranti, dei rifugiati, me stesso, come in uno specchio. dei tempi, sapremo leggerlo al li- degli itineranti e delle vittime della Perché il fratello dovrebbe farmi vello giusto di significato, piuttosto tratta umana! Il papa ci chiede di paura? Forse perché, come sug- che mostrare a dito immigrati, rifu- condividere la sua profonda pre- gerisce il papa, «manca la prepa- giati, richiedenti l’asilo rendendoli occupazione per tutti coloro che razione a questo incontro». Se la responsabili di tutti i problemi che abitano le periferie esistenziali. mera presenza dell’immigrato già toccano le nostre società. In colui che ha fame e sete, nello risveglia le nostre paure, osiamo al- Nella prospettiva della Giornata straniero, in chi non ha niente da lora guardarle in faccia e sventarle loro consacrata, il papa inviterà a mettersi, nell’ammalato, nel pri- appoggiandoci all’esperienza e una speciale Eucaristia in piazza gioniero che bussa oggi alla nostra all’insegnamento del Vangelo? Chi San Pietro gli immigrati, gli sfollati porta, è Gesù stesso che chiede di è quell’uomo che viene dal mare? e le organizzazioni che li accompa- essere visitato, soccorso. «Coraggio, sono io, non abbiate gnano. Il suo gesto potrebbe ispirare Ciononostante, il messaggio di paura» dirà Gesù (Mt 14,27). Se il nostro! Sarebbe un passo verso quest’anno comporta un’origina- estendiamo il pensiero del papa, è una vera determinazione a reagire lità iscritta nel titolo stesso. Se non giocoforza considerare la questione alla luce del Vangelo. In effetti, si tratta solo di migranti, di chi al- della migrazione non come un fe- il Vangelo di Cristo ce lo mostra tri allora? Senza giri di parole, il nomeno a sé, staccato dalle nostre presso i piccoli, i poveri. Avranno messaggio offre un’esplicita chiave radici umane e cristiane; occorre forse diritto soltanto alle briciole di lettura: si tratta di voi e di me. affrontarla in risonanza profonda del banchetto? (cf. Lc 16,19-21) Si tratta di ciascuno di noi, di noi con ciò che costruisce la nostra Sin dalla prima Esortazione apo- tutti, con le nostre paure, le nostre cultura, la nostra identità. Da più stolica, papa Francesco formulava speranze. Continuiamo ad interro- genericamente umano a più speci- l’augurio d’una «Chiesa in uscita», garci: in quale modo Dio ci inco- ficatamente cristiano, il proposito che sappia «prendere l’iniziativa raggia e ci invita? Che cosa stiamo papale assumerà vari risvolti, così senza paura, andare incontro, cer- diventando? Che tipo di società che ognuno potrà riconoscervisi e care i lontani e arrivare agli incroci andiamo preparando per chi verrà trovarvi il suo posto. delle strade per invitare gli esclusi» dopo di noi? Non si tratta solo di migranti: si (Evangelii Gaudium, n. 24). Il migrante, il rifugiato non sono tratta della nostra umanità; si tratta qui per farci paura. Eppure, ride- di tutta la persona, di tutte le per- ✠ Jean-Marie Lovey vescovo di Sion 5
Chiesa Svizzera: Giornata Mondiale del Migrante e Rifugiato Informazioni sulla pastorale migratoria nella Chiesa Svizzera Africano In Svizzera si svolgono due pellegrinaggi africani all’anno, la prima domenica di giugno a Saint-Mau- rice (VS) e l’ultima domenica d’agosto ad Einsiedeln. Inoltre esistono numerosi cori cristiani africani, e in singole parrocchie e missioni di lingua straniera vengono celebrate S. Messe africane. Albanese Per la pastorale della comunità di lingua albanese, ci sono tre missioni in Svizzera, con sede a Lucerna, Aarau e Sirnach. Cinese Esiste attualmente per tutta la Svizzera un’operatrice pastorale di origine cinese. Tale funzione pastorale è stata eretta nel 2010. Tedesco La pastorale della comunità linguistica tedesca in Svizzera romanda si svolge in due parrocchie. Eritreo La comunità cattolica eritrea di rito Ge’ez è supervisionata da uno studente prete. Inglese Per la pastorale della comunità di lingua inglese, ci sono quattro sacerdoti in Svizzera per le regioni di Zurigo, Ginevra e Losanna. Itineranti Per la pastorale degli itineranti sono una coordinatrice e molti volontari in tutta la Svizzera. Francese Per la pastorale della comunità linguistica francese vi sono in Svizzera tedesca quattro missioni con sede a Basilea, Berna, Lucerna e Zurigo. Indiano I fedeli di rito siro-malabarese (Kerala, India) sono gestiti da sacerdoti indiani che lavorano in una par- rocchia territoriale. Italiano Per la pastorale dei fedeli di lingua italiana, vi sono in Svizzera 64 missionari, 60 a tempo pieno e 4 a tempo parziale, in 51 missioni. Coreano Un sacerdote si occupa in Svizzera dei fedeli di lingua coreana. Croato Per i fedeli di lingua croata esistono in Svizzera 14 sacerdoti in 12 missioni. Comunità ortodosse ed orientali Contributi di sostegno della Commissione interconfessionale per gli ortodossi in Svizzera (IFKO) – di cui è membro migratio – alle seguenti comunità ortodosse ed orientali in Svizzera: Comu- nità siro-ortodossa malankarese, Comunità ortodossa rumena, Comunità ortodossa etiopica, Comunità ortodossa eritrea tewahedo. Filippino Per i fedeli di lingua filippina c’è un sacerdote per la Svizzera tedesca ed una religiosa per la Svizzera romanda. Polacco 8 sacerdoti a tempo parziale ed un coordinatore si occupano della pastorale dei fedeli di lingua polacca. Portoghese Per la pastorale dei fedeli di lingua lusitana ci sono 16 missionari a tempo pieno e 3 missionari a tempo parziale in 14 missioni. Slovacco Un sacerdote si occupa dei fedeli di lingua slovacca in Svizzera. Sloveno Un sacerdote si occupa dei fedeli di lingua slovena in Svizzera Spagnolo Per i fedeli di lingua spagnola ci sono 16 missionari a tempo pieno e 5 a tempo parziale attivi in 17 missioni. Tamil Un sacerdote si occupa dei fedeli di lingua tamil in Svizzera. Ceco Un sacerdote si occupa dei fedeli di lingua ceca in Svizzera. Ucraino Attualmente esistono servizi di cappellania per gli Ucraini a Zurigo, Basilea, Berna, Lugano, Ginevra e Losanna, serviti da tre preti ucraini. Ungherese Un sacerdote si occupa a tempo parziale della comunità ungherese a Zurigo. Vietnamita In Svizzera romanda alcuni sacerdoti vietnamiti che lavorano in parrocchia si occupano anche della pastorale dei fedeli di lingua vietnamita. Per il resto della Svizzera e il Principato del Liechtenstein c’è un prete a tempo pieno che è anche incaricato del coordinamento. 6
Attualità: La povertà in Svizzera Anche oggi c’è la povertà nella ricca Svizzera Oggi stiamo assistendo ad un fatto che fa riflettere: Sempre più Italiani arrivano in Svizzera in cerca di lavoro. Negli anni 50 e 60 la Svizzera aveva bisogno di mano d’opera. Molte persone portavano i propri paesani aiutandoli ad emigrare. Oggi invece sembra che arrivino senza una preparazione adeguata e com- pletamente ignari delle leggi svizzere. Questo com- porta automaticamente grandi problemi, soprattutto finanziari. Iniziamo con l’appartamento dove alla consegna non viene scritto il verbale dei difetti preesistenti e mandato per raccomandata al padrone o alla gestione a dare un aiuto. Anche in questo caso bisogna sapere dell’immobile come dovuto. In più, magari non tutte le leggi. Spiegare alle persone, cosa significa ve- avendo l’assicurazione per la mobilia domestica, si è ramente mettersi sotto la sociale non è facile. Ci sono tenuti a pagare tutti i danni, e magari anche dell’affit- tanti obblighi e restrizioni. Alcuni non sono disposti tuario precedente. a vendere la macchina anche se avrebbero un’alterna- tiva con i mezzi pubblici. L’appartamento, se troppo Pur avendo un impiego instabile si porta con sé tutta caro, deve essere cambiato. la famiglia. Quando per settimane intere non possono lavorare, a causa del contratto temporaneo, iniziano Quando arriva il momento che la sociale chiude i problemi seri. Finiscono sotto la soglia del mimino il caso, perché il reddito si è alzato, la cassa malati esistenziale. manda i bollettini di versamento con l’intera somma da pagare. In questo caso le persone pensano che la Alcuni non richiedono la riduzione dei premi della sociale li abbia truffati. Invece è una procedura stan- cassa malati perché non lo sanno. Non riescono a pa- dard. Si devono richiedere al cantone i contributi che gare i premi assicurativi e finiscono sulla lista nera. In verranno aggiudicati retroattivamente. Una famiglia questo modo non si ha diritto a cure mediche. Oppure che si trova appena al di sopra del minimo indispen- si alza la franchigia al massimo e appena si ha biso- gno del medico o di un ricovero ospedaliero tutti i costi vengono addebitati alla persona. La moglie, senza parlare il tedesco, non riesce a trovare lavoro e a volte è anche malata già da prima. Dunque non può curarsi adeguatamente. Magari non si sono curati i denti dei bambini o dei genitori stessi in Italia. Qui non possono farlo ugualmente senza un aiuto. Se una persona singola o una famiglia sta sotto il mi- nimo di esistenza, ci sono i servizi sociali comunali 7
Attualità: La povertà in Svizzera sabile non vive meglio. Iniziano altri problemi come • cibo, bevande e tabacco – 38 % per esempio con le fatture del dentista, che ormai li • vestiti e scarpe – 7 % deve pagare la famiglia e non più la sociale. I premi • alloggio e energia (senza affitto) – 7 % della cassa malati aumentano comunque perché senza • economia domestica e mobili – 4 % assistenza sociale i contributi del cantone sono più • sanità – 2 % bassi. Diventa un circolo vizioso a cui è molto diffi- • mezzi di trasporto – 4 % cile rimediare se la moglie non inizia a lavorare. • TV, telefono e giornali – 11 % • intrattenimento, tempo libero, cultura – 13 % La chiesa cantonale mette a disposizione i servizi so- • cibo e bevande fuori casa – 6 % ciali in diverse lingue. Quando le persone ne fanno • altro – 8 % uso, sono spesso indebitati fino al collo. C’è tutta una procedura da svolgere. Talvolta è possibile richiedere Le direttive per l’affitto variano da comune a comune. un aiuto ad alcune associazioni. La pazienza delle fa- Per 4 persone sono ca. CHF 1’400.– e vengono ag- miglie, essendo ormai sottoposte a problemi continui, giunti al fabbisogno mensile sopra citato. Anche i viene a mancare e richiedono una soluzione imme- costi della cassa malati vengono calcolati extra. Se diata dal loro disagio. Purtroppo non si possono risol- c’è bisogno dei mezzi pubblici per andare a lavorare vere i problemi in breve tempo. viene aggiunto anche questo importo. La franchigia si deve pagare dal fabbisogno familiare ma il 10 % delle fatture mediche sono a carico della sociale. Per il dentista si deve presentare un preventivo e fare do- manda, come anche per gli occhiali o medicine che Vengono richiesti diversi documenti, fatture e con- non vengono pagate dalla cassa malati. tratti che spesso non trovano o non sanno di avere. Le istituzioni private sono più disposte ad aiutare bam- L’aiuto della sociale non è a fondo perduto. Rimane bini e donne sole con i loro figli. Queste associazioni un debito da restituire se e quando sarà possibile hanno fondi privati e hanno bisogno dei loro tempi farlo. Ci sono tante altre regole da seguire, non solo per rispondere. Capita di ricevere risposte negative riguardanti l’aiuto sociale. per vari motivi. Ogni associazione onlus ha il proprio Tutti questi casi sono molto complicati. Soprattutto scopo e direttive interne. per chi è arrivato da poco in Svizzera e si trova in situazione di disagio, è necessario l’aiuto di assistenti sociali e la consapevolezza delle persone stesse di dover fare dei sacrifici. La bacchetta magica che fa sparire i problemi e tutti i debiti non esiste. Occorre allora tanta pazienza e tanta forza di volontà per an- Calcolo del minimo di esistenza dare avanti e cercare soluzioni durature. Il calcolo sottostante viene pubblicato solo per dare un’idea della situazione. Le norme cambiano a se- A pagina 15 trovate le indicazioni dei servizi sociali conda del cantone e del comune. in lingua italiana a vostra disposizione. Per questo ser- vizio così importante dobbiamo ringraziare la chiesa La conferenza svizzera delle istituzioni dell’azione cantonale con il loro consiglio «Kirchenrat», i membri sociale «SKOS» prevede per una famiglia di 4 per- del parlamento della chiesa «Synode» e la Caritas. sone una quota mensile di CHF 2’110.–. In questo importo sono inclusi: (Elisabetta Calí-Zamperini) 8
MISSIONE CATTOLICA MISSIONE CATTOLICA DI DI LINGUA LINGUA ITALIANA ITALIANA AARAU AARAU MISSIONE MISSIONECATTOLICA CATTOLICA Don Giuseppe DIDILINGUA Giuseppe Bressani Bressani LINGUA ITALIANA ITALIANAAARAU (Responsabile) AARAU Don (Responsabile) MISSIONE Don CATTOLICA Sig.ra Elisabetta Giuseppe Sig.ra DI LINGUA Calì-Zamperini, Bressani Elisabetta ITALIANA Collaboratrice (Responsabile) Calì-Zamperini, Collaboratrice AARAU Pastorale Pastorale Don Giuseppe Sig.ra Sig.ra Bressani (Responsabile) Lucia Murano-Branca, Murano-Branca, Elisabetta Segretaria Calì-Zamperini, Collaboratrice Pastorale Sig.ra Don Lucia Giuseppe Bressani Segretaria (Responsabile) Sig.ra Sig.ra Elisabetta Feerstrasse Lucia 2, Calì-Zamperini, 5000 Aarau, Murano-Branca, Tel.: Collaboratrice 062 Segretaria 824 57 17, Pastorale 57 17, Feerstrasse Sig.ra 2, Elisabetta5000 Aarau, Tel.: Calì-Zamperini, 062 824 Collaboratrice Pastorale Sig.ra E-mail: Lucia Feerstrasse E-mail:Lucia 2,Murano-Branca, 5000 Aarau, Tel.:Segretaria missione.aarau@kathaargau.ch, Sito: 062 824 57 missione.aarau@kathaargau.ch, www.mci-aarau.ch 17,www.mci-aarau.ch Sito: Sig.ra Sig.ra Lucia Murano-Branca, Murano-Branca, Segretaria Segretaria Feerstrasse E-mail: 2, 5000 Aarau, Tel.: 062 824 missione.aarau@kathaargau.ch, 57Collegamento 17, N° 5-2019 5-2019 Feerstrasse Feerstrasse 2, 5000 2, 5000 Aarau, Aarau, Tel.: Tel.: 062 824Sito: 062 824 www.mci-aarau.ch 57Collegamento 57 17, 17, N° E-mail: missione.aarau@kathaargau.ch, Sito: www.mci-aarau.ch E-mail: missione.aarau@kathaargau.ch, E-mail: missione.aarau@kathaargau.ch, Sito:Sito: www.mci-aarau.ch www.mci-aarau.ch Collegamento N° 5-2019 Collegamento N° 5-2019 AGENDA PASTORALE AGENDA PASTORALE Collegamento N° Collegamento N° 5-2019 5-2019 AGENDA AGENDA PASTORALE PASTORALE AGENDA GIORNATA GIORNATA DEI PASTORALE DEI MIGRANTI MIGRANTI (TAG DER (TAG DER VÖLKER) VÖLKER) GIORNATA DEI MIGRANTI Sabato 28 sett.: (TAG ore 18.30 S. DER Messa VÖLKER) a Buchs GIORNATA Sabato 28 sett.:DEI MIGRANTI GIORNATA DEI ore 18.30 S. (TAG MIGRANTI Messa DER (TAG a Buchs DER VÖLKER) VÖLKER) GIORNATA Domenica Sabato DEI MIGRANTI 29 sett.: 28 sett.: 9.30S.S.(TAG ore18.30 ore Messa Messa DER VÖLKER) a aBuchs Zofingen Domenica Sabato 28 29 sett.: ore sett.: ore 18.30 9.30 S. S.Messa MessaaaZofingen Buchs Sabato 28 Sabato Domenica 2829sett.: sett.: sett.: ore ore ore 18.30 ore18.30 11.15S. 9.30 S. S. Messa Messa Messaaa S.Messa ainBuchs Buchs Aarau con la Parrocchia Zofingen Domenica 29 sett.: ore ore11.15 9.30S. S.Messa Messain Aarau con la Parrocchia a Zofingen Domenica 29 Domenica 29 sett.: sett.: ore ore ore e le11.15 9.30 9.30 altreS. S. S. Messa Messa comunità a a Zofingen Zofingen Messa inlinguistiche Aarau con la Parrocchia eorele altre 11.15comunità S. Messalinguistiche in Aarau con la Parrocchia ore eoreore 11.15 11.15 le altre17.30 S. S. Messa in Aarau con Messalinguistiche Pfeffikon comunità in Aarau con la la Parrocchia Parrocchia ore e le17.30 Pfeffikon linguistiche altre comunità ee le ore le17.30 altre Pfeffikon altre comunità linguistiche comunità linguistiche FESTA DI SAN FESTA DI SAN FRANCESCO FRANCESCO ore 17.30 Pfeffikon ore 17.30 17.30 Pfeffikon Pfeffikon ore FESTA DI SAN Domenica 13 ott.: FRANCESCOore 11.00 S. Messa solenne a Zofingen FESTADI Domenica FESTA DI13SAN ott.: FRANCESCO SAN ore 11.00 S. Messa solenne a Zofingen FRANCESCO FESTA Domenica DI Invitiamo anche SAN 13 ott.: FRANCESCO le altre ore zone11.00 dellaS.nostra Messa Missione solenne a fare uno sforzo per a Zofingen Invitiamo Domenica anche le altre zone 13ott.: ott.: della nostra Missione a fare uno sforzo per essere Domenica Domenica presenti: 13 13 non è ore ott.: laore ore Festa 11.00 11.00 11.00 di S. 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Venerdì Sabato 19nov.: ott.: ore 19.30 Solennità SOSPESA LAS.S.MESSA di tuttiAi Santi MESSA SUHRad Oberentfelden con la (PELLEGRINAGGIO Parrocchia NAZIONALE)! Sabato119 Sabato Venerdì 19 ott.: ott.: nov.: SOSPESA SOSPESA ore LA LA S. MESSA 19.30 Solennità di tuttiA A SUHR SUHR i Santi (PELLEGRINAGGIO ad(PELLEGRINAGGIO Oberentfelden con la NAZIONALE)! NAZIONALE)! Parrocchia Venerdì 1 nov.: RICORDIAMO ore 19.30Solennità RICORDIAMO Solennitàdi TUTTI ditutti TUTTItutti iSanti II DEFUNTI DEFUNTI Santi adOberentfelden Oberentfeldencon conlalaParrocchia Parrocchia Venerdì 11 nov.: Venerdì nov.: ore ore 19.30 19.30 Solennità di tutti ii Santi ad ad Oberentfelden con la Parrocchia RICORDIAMO Sabato 2 nov.: TUTTI oreI 17.00DEFUNTI S. Messa ad Aarburg RICORDIAMO Sabato RICORDIAMO 2 nov.: TUTTI TUTTI ore 17.00 I IDEFUNTI DEFUNTI S. Messa ad Aarburg RICORDIAMO SOSPESA Sabato LA S. TUTTI 2 nov.: MESSA ore 17.00 IINDEFUNTI LINGUA S. Messa ITALIANA ad Aarburg A KÖLLIKEN SOSPESA Sabato22nov.: LA S. MESSA nov.: IN ore17.00 LINGUA 17.00 S.MessaITALIANA Messa adAarburg A KÖLLIKEN Aarburg Sabato Sabato 2 nov.: ore ore 17.00 S. S. ad SOSPESA LA S. MESSA oreIN 19.30 LINGUA S.Messa Messa ad ITALIANA Aarburg solenne in Aarau (con la Corale) A KÖLLIKEN SOSPESALA LAS. S.MESSA MESSA ore 19.30 INLINGUA S. Messa LINGUA solenneA in ITALIANA Aarau (con la Corale) KÖLLIKEN SOSPESA SOSPESA LA S. MESSA IN IN LINGUA ITALIANA ITALIANA A KÖLLIKEN A KÖLLIKEN Domenica 3 nov.: ore ore19.30 9.00 S. Messa solenne a Zofingen in Aarau (con la Corale) Domenica 3 nov.: ore 9.00 ore19.30 19.30 S.S.Messa Messa a solenne Zofingenin Aarau (con la Corale) ore ore 19.30 S. Messa Messa solenne in in Aarau (con la Corale) Domenica 3 nov.: ore ore9.00 11.15 S.S.S. Messa Messa solenne in Aarau Aarau (con la Corale) a Zofingen Domenica 3 nov.: ore ore 11.15 9.00 S.Messa S. MessaainZofingen Aarau Domenica 33 nov.: Domenica nov.: ore 9.00 ore 9.00 S. S. Messa Messa a a Zofingen ore ore11.15 17.30S.S. MessainZofingen Messa aAarau Pfeffikon ore ore 17.30 11.15 S. S. Messa Messa ainPfeffikon Aarau ore ore17.30 11.15 11.15S. S. Messa S.Messa in Aarau MessaainPfeffikon Aarau ore CASTAGNATA ore17.30 ore CASTAGNATA DI BENEFICENZA ore 17.30 S. MessaaaDI 17.30S.S.Messa Messa a BENEFICENZA Pfeffikon Pfeffikon Pfeffikon CASTAGNATA Sabato 16 Sabato 16DIDIBENEFICENZA novembre novembre CASTAGNATA CASTAGNATA CASTAGNATA DI DI BENEFICENZA BENEFICENZA BENEFICENZA Sabato organizzata dal organizzataSabato 16 Gruppo dal Gruppo novembre Giovani Giovani della Missione della Missione Sabato Sabato 16 16 novembre novembre 16 Giovani novembre dalle organizzata ore 19.30 dal ore dalle 19.30 Gruppo alle ore alle oredella 23.30Missione 23.30 organizzatadal organizzata dalGruppo GruppoGiovani Giovanidella dellaMissione Missione organizzata nella dal sala dalle nella sala Gruppo ore Giovani parrocchiale 19.30 alle parrocchiale ore di della Missione di Schöftland Schöftland 23.30 dalleore dalle ore19.30 19.30alle alleore ore23.30 23.30 nelladalle ore 19.30 alledi sala parrocchiale ore 23.30 Schöftland nellasala nella salaparrocchiale parrocchialedidiSchöftland Schöftland nella sala parrocchiale di Schöftland
LA NOSTRA GENEROSITÀ Con il vostro sostegno e quel- lo del Gruppo Missionario sia- mo riusciti a finanziare 2 pozzi d'acqua potabile e 2 scuole ru- rali nel Malawi. L'ultima scuola è stata inaugurata il 18 luglio di quest'anno. Finora ci sono 78 bambini iscritti (vedi foto). Le persone del paese MCHE- RE ci mandano i saluti e la be- nedizione del Signore con le seguenti parole: «dove voi ave- te tolto Lui rimetta con abbon- danza». Questo dono, a loro molto prezioso, non è solo sostegno per il corpo e per la mente ma è anche una testimonianza importante di Fede. NUOVO PROGETTO Per il prossimo progetto ci spostiamo in Tanzania dove vive don Paulino Matuye, ex- Vicario della Missione di Lucerna, per costruire insieme un centro di riabilitazione infan- tile. Questo centro potrà ospitare 20 bambini per volta e dare loro le cure necessarie. Per la realizzazione servono EUR 20'000. I ricavati della Festa di San Francesco del 13 ottobre e della Castagnata il 16 novembre saranno devolu- ti a questo progetto. Il Gruppo Missionario organizzerà anche delle vendite di oggetti e bi- scotti. Chi desidera dare una mano per la raccolta fondi o fare parte del Gruppo Missionario può rivol- gersi in missione. GRAZIE DI CUORE per il vostro interesse e la vostra generosità!
Battezzati nella nostra comunità Zonca Nurja di Davide e Frangiosa Rosanna Aarau 07.07.2019 Weldeiyesus Aram di Kalab e di Tewelde Asmeret Zofingen 20.07.2019 Raimondo Marjorie di Giuseppe e di Molinaro Nicoletta Aarau 11.08.2019 Catalano Giada di Pasquale e di Babele Marilena Aarburg 14.09.2019 Il 14 luglio 2019 i coniugi MUSCOLINO MARILENA E VINCI MICHELE di Aarburg hanno ricordato il XXV° anniversario di matrimonio. A loro giungano le nostre più vive felicitazioni! La precedente «Domenica dei Popoli» diventa «Giornata dei migranti». Inoltre si svolgerà d’ora innanzi l’ultima domenica di settembre, quest’anno il 29.9.2019. Unitamente ai cattolici del mondo intero vivremo quindi uno stesso giorno di solida- rietà con immigrati e immigrate e pregheremo assieme a loro e per loro. «Non si tratta solo di migranti» è uno slogan singolare. Se non si tratta solo di migranti, di chi dunque ? Senza giri di parole, il messaggio di papa Francesco per la Giornata dei migranti 2019 mette in chiaro che si tratta di voi e di noi. Si tratta di ciascuno di noi, di noi tutti, delle nostre paure e delle nostre speranze. Vi rammentiamo inoltre che i vescovi svizzeri, durante la loro 324a assemblea ordinaria del mese di giugno, hanno deciso di allestire una colletta nazionale obbligatoria in occasione della Giornata dei migranti. Aiutateci a far conoscere questo evento significativo per la società e la Chiesa in Svizzera. Ve ne siamo estremamente grati. Con i nostri migliori saluti. ✠ Jean-Marie Lovey Karl-Anton Wohlwend vescovo di Sion Direttore nazionale a. i. Presidente della Commissione di Migrazione
Nella pace del Signore Alessandrelli Cosimo di Aarau n. 27.12.1939 – m. 03.06.2019 Nato ad Alezio in provincia di Lecce. Venne in svizzera dopo aver servito per diversi anni la marina militare italiana. Qui iniziò a lavorare presso la ditta Hoch&Tiefbau per lunghi anni, fino al suo pensionamento. In quel periodo conobbe la sua splendida moglie Nina con la quale creò la famiglia, che divenne sorgente di vita. Quanto a sognato…la sua terra «lu sule, lu mare, lu ientu». Adesso sei ritornato nella tua amata terra, dove il sole splenderà sempre per te. Sirianni Giovanna di Aarau n. 25.8.1929 – m. 11.06.2019 Nata a S. Giovanni in Fiore (CZ). Nel 1960 viene in Svizzera con il marito e i 7 figli. Dopo aver lavorato, arrivata alla pensione, rientra in Italia con il marito. Alla morte del marito Vincenzo, si ritira in una casa di cura. Il signore l’ha chiamata a sé poco prima del suo 88° compleanno. Lascia un dolore grande ai figli. Marelli Fabiano di Zofingen n. 30.12.1956 – m. 10.07.2019 Nasce a Gussago (BS), in un'umile famiglia come secondo di tre figli. A 18 anni viene in Sviz- zera alla ricerca di lavoro. Spirito libero. Amava scherzare, sempre con la battuta pronta. Nel 1988 sposa Anna, da cui avrà Daniel. Le vicende della vita lo fanno rientrare in Italia, dove incontra Maria e con lei riprende la sua vita normale. Persona introversa ma che amava molto il figlio Daniel e la sua famiglia. Da lungo tempo ammalato, viveva con serenità e forza la sua croce, dando spesso forza e coraggio anche a coloro che gli stavano vicini. Messineo Li Puma Maria di Gränichen n. 05.08.1955 – m. 27.07.2019 Nata il 5 agosto 1955 a Bompietro, un paesello della Sicilia. A sei anni, i genitori emigrano in Svizzera, e lei rimane con la nonna e la zia. Finché a 12 anni anche lei raggiunge i genitori, riunendo il nucleo famigliare. A 13 anni scopre di essere diabetica, e questa sarà la malattia che l'accompagnerà per tutta la vita. Dopo le scuole inizia a lavorare, prima alla Jowa e poi al Pfister. Nel 1982 purtroppo la salute peggiora e si ritrova ancora giovane ma invalida. Si sposa con Saro che le sarà sempre vicino con l'aiuto e il conforto nei momenti difficili. Molto legata alla sorella Pina che le ha fatto dono di un suo rene, permettendole in questo modo di allungare di molto la sua esistenza. Maria, ora sei nella pace e nella serenità di Dio! Todaro Francesco Calogero di Strengelbach n. 20.08.1937 – m. 02.08.2019 Siciliano, figlio di contadini, con 2 fratelli e 1 sorella. Cresciuto durante la guerra. Viene in Svizzera nel 1969. Sposa Pina ed insieme si stabiliscono a Strengelbach. Dal loro matrimonio nascono 3 figli, Carmen, Laura e Stefano. Dopo la pensione comprano una casa e inizia a de- dicarsi al giardino come in gioventù. Passava il tempo con gli amici giocando a bocce, finché la salute glielo ha permesso. Ci ha lasciato serenamente. Princi Pasquale di Oftringen n. 07.04.1932 – m. 27.08.2019 Nasce come secondo di cinque figli a Fiumara di Muro (RC). Dopo aver trascorso in Italia la giovinezza, nel 1967 viene in Svizzera. Dal suo matrimonio avrà due figli: Carmela e Alessandro. Molto legato alla famiglia. Una sua caratteristica: voler stare sempre insieme alle persone care.
Per non dimenticare: Il muro di Berlino La caduta del muro di Berlino Gianfranco Ravasi, cardinale e biblista, scriveva che «Quelli che non sanno ricordare il passato sono condan- nati a ripeterlo. «L’esperienza è un pettine che la natura dona ai calvi». L’antica ironia cinese si rivela folgo- rante in questa immagine destinata a illustrare la superficialità umana che considera la saggezza acquisita con le prove della vita non come una guida per il presente, ma semplicemente come «un regalo utile che non serve a niente». Chi non conserva la lezione ricevuta attraverso le esperienze della vita è inesorabilmente destinato a inciampare di nuovo in errori e fallimenti. Purtroppo la storia conferma la tesi opposta e l’umanità spesso dissolve nell’oblio il passato e si ripresenta implacabile sugli stessi abissi, pronta a precipitarvi. Ecco perché il ricordo diventa fondamentale proprio per il progresso e non tanto per la conservazione. Con l’eredità di sa- pienza e di insipienza che abbiamo ricevuto dal passato noi possediamo come una fiaccola che dirada l’oscurità incerta del futuro. E invece la smemoratezza contemporanea è convinta che, senza lo scrigno del ricordo, si possa procedere più spediti. In realtà, si avanza in modo frenetico e schizofrenico e si inciampa in equivoci, in abbagli, in spropositi che già erano stati vissuti, identificati e bollati nella storia che sta alle nostre spalle. Ma, in positivo, si perdono anche tutti i valori, le intuizioni, le creazioni che un passato nobile ci ha lasciato come patrimonio. È curioso notare che per la Bibbia «ricordare» è il verbo della fede e della vita e «dimenticare» è il vocabolo dell’apostasia e della morte.» Papa Francesco ricordava che «Fare memoria di un evento non significa semplicemente averne un ricordo; si- gnifica anche e soprattutto sforzarci di comprendere qual è il messaggio che esso rappresenta per il nostro oggi, così che la memoria del passato possa insegnare al presente e divenire luce che illumina la strada del futuro». Tra il 1961 ed il 1989, Berlino Ovest mania Est) di accedere alla Repub- vero e proprio simbolo non sol- è stata circondata da una barriera blica Federale Tedesca (la Germania tanto della Germania divisa, ma di che ricordiamo come il muro di Ber- Ovest). tutta la Guerra Fredda. lino. I sovietici l’avevano costruita Migliaia di persone, attratte dalle per isolare la zona ovest di Ber- prospettive di una vita più libera in Per capire il muro di Berlino, biso- lino, sotto il controllo occidentale, Germania ovest, tentarono di oltre- gna ricordare come l’Europa, a par- da Berlino Est, sotto il controllo passare il muro nei modi più incredi- tire dalla fine della Seconda guerra orientale. In questo modo si tentò bili, in alcuni casi persino morendo mondiale, era stata divisa in due di impedire ai cittadini della Repub- nel tentativo. Anche per questo, il blocchi: quello sotto l’influenza so- blica Democratica Tedesca (la Ger- muro di Berlino è diventato un vietica e comunista ad Est, e quello 9
Per non dimenticare: Il muro di Berlino sotto l’influenza degli Stati Uniti ad Ovest. Con le conferenze di Yalta e Potsdam (1945), al termine della Seconda Guerra Mondiale, la Ger- mania sconfitta era stata divisa in quattro zone di occupazione, divise tra Stati Uniti, Francia, Gran Breta- gna ed Unione Sovietica. La città di Berlino si trovava nel pieno della zona sovietica. Si trattava tuttavia dell’ex capitale della Germa- nia sconfitta, e per questo era stata di- visa a sua volta in zone di influenza. Berlino ovest era in pratica un pic- colo avamposto occidentale in piena zona sovietica. Quando le potenze occidentali tentarono di liberalizzare est erano emigrati in Germania ovest zioni iniziarono nella notte tra l’11 le economie delle rispettive zone di passando per Berlino. Si trattava di ed il 12 agosto del 1961. Il 13 ago- influenza in Germania, i sovietici cittadini preziosi per la comunità: sto le frontiere tra le due Germanie risposero con il blocco di Berlino spesso laureati, intellettuali, profes- vennero ufficialmente chiuse. Prima (1948-1949): tutti gli accessi a Ber- sionisti e lavoratori qualificati, stan- della costruzione del muro, la polizia lino vennero bloccati, nel tentativo chi di una situazione economica dif- della Germania est applicò del filo di spingere le potenze occidentali ad ficile e delle restrizioni che il regime spinato per impedire l’accesso verso abbandonare la città. Gli americani comunista della DDR imponeva alle Berlino ovest. Subito dopo l’esercito reagirono utilizzando un «ponte ae- libertà individuali. Nel frattempo, gli iniziò a costruire un muro di blocchi reo» per trasportare merci e persone. investimenti occidentali avevano tra- di cemento. Il muro di Berlino era Per un momento si era temuto il peg- mutato Berlino in una vera e propria lungo più di 100 km. Non si limitava gio, ma il blocco si risolse in modo vetrina del capitalismo, dove gli abi- a passare per il centro della città, tutto sommato pacifico. Dal 1949 tanti della Germania Est, abituati ad ma circondava letteralmente Ber- le zone della Germania sotto l’in- un’esistenza sobria, potevano osser- lino ovest, tagliandola fuori del tutto fluenza di Francia, Gran Bretagna e vare le comodità, i lussi, e le libertà dalla Germania Est. Stati Uniti si riunirono nella Repub- del modello capitalista occidentale. Oltrepassare il muro era un’im- blica federale tedesca, mentre ad est Accedere a Berlino ovest era molto presa quasi impossibile: le guardie si costituì la Repubblica democratica semplice, e da lì chiunque avrebbe armate che lo sorvegliavano costan- tedesca (DDR): la Germania, nel potuto prendere un aereo per la Ger- temente avevano l’ordine di sparare cuore dell’Europa, era diventata de- mania occidentale: questo per il go- a vista a chiunque tentasse di scaval- finitivamente un paese diviso, così verno della DDR era un problema. care. A rendere le cose più difficili come l’Europa stessa era divisa in Nel 1961 i sovietici ed il governo c’erano fossati, filo spinato, cani da due blocchi. La città di Berlino conti- della DDR decisero di intraprendere guardia e mine. Per evitare che qual- nuava quindi ad essere un avamposto una strategia concreta per fermare cuno si gettasse dagli edifici adiacenti occidentale nel blocco sovietico. l’esodo, e lo fecero in modo brutale al muro per oltrepassarlo, le autorità con il muro di Berlino. La soluzione della Germania Est fecero murare le Perché fu costruito proposta era piuttosto semplice: una finestre che affacciavano sul muro, o il muro di Berlino barriera fisica, costantemente sorve- addirittura abbattere alcuni edifici. Tra il 1949 ed il 1961, circa 2 milioni gliata, per chiudere completamente Non mancavano tuttavia i posti di e mezzo di tedeschi della Germania l’accesso a Berlino Ovest. Le costru- blocco, il più famoso dei quali era il 10
Checkpoint Charlie, da cui potevano vano fare ben poco per cambiare la passare tutti coloro che, per qualche situazione. Secondo le logiche della motivo, ottenevano un permesso per guerra fredda, il muro di Berlino recarsi ad Ovest: si trattava in gran era stato una piccola vittoria per parte di turisti e diplomatici, quasi il blocco sovietico. Soltanto negli mai di cittadini tedeschi. anni ’80, finalmente, qualcosa ini- Le guardie di frontiera che sorveglia- ziava a cambiare. Mentre il nuovo vano il muro vengono spesso ricor- leader del Partito Comunista Sovie- date come dei freddi automi che ese- tico, Mikhail Gorbachev, tentava di guivano gli ordini, ma persino molti rendere più libero e democratico il di loro avevano una gran voglia di blocco sovietico dall’interno, il muro oltrepassare il muro. Del resto, a loro diventava sempre più inattuale ed bastava abbandonare il servizio, per imbarazzante davanti alla comunità poi semplicemente passare dall’altra internazionale, sempre più critica nei parte: un reato punibile con la morte, confronti di un paese sovrano che ma soltanto nei primi due anni di esi- aveva bisogno di sorvegliare i propri stenza del muro, più di 1300 guardie cittadini come dei prigionieri per im- lo commisero. pedire che emigrassero. Non vanno tuttavia dimenticate le Nel 1989 erano cambiate tante cose vittime del muro: moltissimi tede- rispetto al 1961: Erich Honecker, schi, circa 5000, vennero arrestati leader del partito comunista della mentre tentavano di fuggire, mentre Germania est, si era ormai dimesso, un numero imprecisato di persone e l’intero blocco sovietico vacillava: i connotati che conosciamo oggi di (tra 150 e 250) persero la vita nel sarebbe crollato definitivamente nel «Repubblica Federale di Germania». tentativo. 1991. Dopo una serie di proteste Gli storici considerano Giovanni I leader occidentali non mancarono spontanee dei cittadini di Berlino, il Paolo II una delle cause principali, di denunciare la situazione, prote- governo della DDR fece un annuncio se non la principale, della sconfitta stando vivamente, ma nei fatti in- improvviso: si poteva di nuovo viag- del comunismo in Europa. E in ef- traprendere azioni concrete avrebbe giare liberamente verso la Germania fetti quella contro la «tragica utopia» voluto dire correre il rischio di una ovest. Il 9 novembre del 1989 i ber- del marxismo è stata la grande bat- nuova guerra, cosa che nessuno vo- linesi accorsero armati di piccone taglia di Karol Wojtyla. E simbolo leva davvero. Del resto la Germania per demolire una volta per tutte di questa «vittoria» è proprio la ca- est, sostenuta dal blocco sovietico, l’odiato muro, il cui crollo fu uni- duta del Muro di Berlino. Ma Papa aveva tutto il diritto di controllare il versalmente interpretato come un Giovanni Paolo II si è sempre scher- proprio settore di Berlino, limitando segno del fatto che la divisione in mito: in un’intervista del 1993 disse a proprio piacimento il traffico di due blocchi dell’Europa stava de- che era stato il cristianesimo e non persone alla frontiera. Nel 1963 il finitivamente finendo. il Papa ad avere «un ruolo determi- presidente americano Kennedy, in La caduta del muro venne accolta fe- nante» per la caduta di quel Muro. visita a Berlino Ovest, non mancò stosamente dagli abitanti di Berlino, Allo stesso modo, più volte, aveva di rassicurare i berlinesi del fatto che si riversarono per le strade della detto che dietro quell’evento non che gli Stati Uniti non li avrebbero città in quello che probabilmente fu poteva non essere visto un intervento abbandonati durante un famoso uno dei festeggiamenti spontanei in provvidenziale, divino. E quando discorso in cui pronunciò la frase città più grandi della storia. Poco compì 75 anni, nel ’95, ringraziò Dio in tedesco «Ich bin ein Berliner» meno di un anno più tardi, il 3 otto- per essere vissuto «in un momento (io sono un berlinese). bre del 1990, la Germania venne de- di svolta epocale per l’Europa, per il Nei fatti, però, gli Stati Uniti pote- finitivamente riunificata, assumendo mondo e per la Chiesa». 11
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