San Pantaleone il Misericordioso - Ravello Notizie
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P AGINA 1 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Per una Chiesa Viva A NNO XV - N. 6 – LUGLIO 2019 P ERIODICO DELLA COMUNITÀ ECCLESIALE DI RAVELLO WWW . CHIESARAVELLO . IT WWW . RAVELLOINFESTA . IT WWW . MUSEODUOMORAVELLO . COM San Pantaleone il Misericordioso La festa annuale del Patrono della città, dei valori eterni di vita consegnatici dai del suo Sangue sparso per il Vangelo di espressione significativa ed attuale della padri da interiorizzare nel nostro tem- Cristo. spiritualità popolare, come è general- po per gustare e sperimentare la grazia In questo straordinario giorno di festa, mente vissuta all’interno della Chiesa connessa alla festa del Santo patrono che Ravello, facendo memoria della sua gio- oggi, con le semplici e congeniali forme celebriamo. vane vita immolata per la fede, ammiran- di devozione conservate e trasmesse dalla La festa di San Pantaleone da Nicomedia, do la sua coraggiosa splendida testimo- tradizione cristiana (Novenari, coronci- Patrono di Ravello, nel corso dell’anno, nianza di fedeltà al vangelo di Gesù e ne, processioni, etc,), soprattutto nella è certamente l’evento comunitario venerando la Reliquia del Suo Sangue si nostra epoca di diffusa insignificanza della più atteso, accuratamente preparato e interroga sul messaggio che il Patrono fede cristiana, ha il compito di ravvivare rivolge ai suoi devoti. E’ sintetica- e raccontare la fede nel Mistero di Dio mente racchiuso nella Preghiera che la rivelato in Gesù di Nazareth ed il valore Liturgia ufficiale propone ai fedeli eminente del culto dei Santi della Chie- che implorano la celeste protezione sa cattolica. del Santo Martire. La Chiesa prega Se con l’espressione ‘religiosità popola- così: “O Dio, che al tuo martire San re’, si intende un modo di esprimere la Pantaleone hai dato la forza di vincere fede spontanea e semplice coltivata dal vari tormenti e di pregare per i suoi popolo, nel contesto anzitutto di un persecutori, concedi benigno anche a fenomeno più vasto e complesso di cui la noi, che imploriamo il suo aiuto, di ‘pietà’ o il ‘cattolicesimo popolare’ sono conseguire gli effetti della Tua miseri- delle importanti componenti; la autenti- cordia”. Con i termini di questa for- ca religiosità popolare, tuttavia, identifi- mula di Preghiera siamo, dunque, ca la fede di un popolo e rappresenta un sollecitati a meditare il messaggio che valore inestimabile, preziosa eredità di San Pantaleone rivolge ancora oggi al un popolo da custodire, approfondire suo popolo e ci viene indicato il segre- ed alimentare, riscoprendone, soprattut- to per gustare e sperimentare la grazia to, le radici bibliche che si ritrovano connessa alla celebrazione della festa nella Parola di Dio contenuta nelle patronale. Nella splendida testimo- Scritture. Qui nasce e prende corpo nianza di fede del giovane medico l’esigenza, lo studio ed il dovere indiffe- profondamente sentito dal popolo. Il martire di Nicomedia che, ad imitazione ribile di comprendere sempre meglio il giorno 27 luglio dell’anno, la liturgia del Divino Maestro Gesù Crocifisso, so- senso autentico delle feste religiose che della Chiesa ci invita a celebrare con rito stiene coraggiosamente le sofferenze del- celebriamo. In questo mese in cui ci ap- solenne, il giorno del martirio del giova- la persecuzione, perdonando e pregando prestiamo a celebrare con vivo ne medico, il dies natalis di Pantaleone per i suoi crocifissori, troviamo i motivi e crescente entusiasmo la festa patronale da Nicomedia. Di Lui la città di Ravello più efficaci che ravvivano l’aspetto fon- ci appare necessario riflettere sul valore ha ricevuto in dono, possiede, e conserva damentale della fede cristiana. della fede che professiamo, interrogarci gelosamente da secoli la Insigne Reliquia Continua a pagina 2 sulla consapevolezza del prezioso tesoro
P AGINA 2 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Il senso della misericordia del Signore per noi ed il compito dei cristiani di esercita- re la misericordia, il tema della miseri- Una biografia di San Pantaleone del 1730 cordia che ha caratterizzato il pontificato di papa Francesco sin dagli inizi. ni Civili Napoletani Deputati Che nel suo primo Angelus, domenica 17 della Chiesa Cattedrale di esso marzo 2013, commentando l’episodio Santo, Protettore dell’Antica della donna adultera salvata da Gesù Città di Ravello”, stampato nel (Gv8,1-11), ricordava che “il volto di 1730 a Napoli presso Felice Dio è quello di un padre misericordioso, Mosca, il più grande tipografo che sempre ha pazienza”. napoletano del Settecento, E che a distanza di un anno offriva alla editore di Gianbattista Vico. Chiesa la gioiosa ed inattesa novità di un Il volumetto apparteneva a D. giubileo straordinario della MISERICOR- Maria Rosa Avitaja, monaca DIA che avrebbe dovuto anche ricordare nel monastero di San Cataldo che ogni volta che un fedele vivrà" una in Scala, che, nel 1778, come delle opere di misericordia spirituale o risulta da un atto dell’Archivio corporale "in prima persona otterrà cer- Vescovile di Ravello descritto tamente l'indulgenza giubilare. da Crescenzo Paolo Di Marti- Esse, infatti, LE SETTE OPERE DI MI- no, otteneva il Regio exequatur SERICORDIA SPIRITUALE e CORPO- per la conferma nella carica di RALE: badessa. - Consigliare i dubbiosi 2 - Insegnare agli Il testo della vita del Santo ignoranti 3 - Ammonire i peccatori 4 - riprende quello dell’opera Consolare gli afflitti 5 - Perdonare le devozionale Flos Sanctorum, offese 6 - Sopportare pazientemente le apparsa in lingua spagnola negli persone moleste 7 - Pregare Dio per i anni 1599-1601, e tradotta in vivi e per i morti - Dar da mangiare agli italiano a partire dall’edizione affamati 2 - Dar da bere agli assetati 3 - veneziana del 1604. Vestire gli ignudi 4 - Alloggiare i pelle- L’opera presenta il sunto delle grini 5 - Visitare gli infermi 6 - Visitare i vicende della vita del santo carcerati 7 - Seppellire i mor- patrono di Ravello, dalla nasci- ti, costituiscono il filo rosso importante GI ta alla sepoltura, avvenuta in un podere della esistenza del discepolo di Cristo. La Biblioteca Provinciale di Salerno con- di un tale Adamanzio, con l’aggiunta di Le opere di misericordia corporali sugge-serva cinque volumi manoscritti, conte- alcune notizie sul culto, che è opportuno riteci dal vangelo con un filo rosso im- nenti atti originali e annotazioni persona- riportare: “Nella Città poi di Ravello nel portante tracciano il percorso sicuro di li, e relativi al materiale raccolto da Gae- Regno di Napoli si conserva oggidì nella autentica vita cristiana rispondente al tano Mansi, lo storico scalese nato il 2 Chiesa Cattedrale un ‘ampolla piena del dettato del vangelo febbraio 1744 e morto il 13 dicembre Sangue di San Pantaleone, ed ogni anno E’ la scelta indispensabile per un coeren- 1817. nel giorno del suo martirio, che è alli 27 te cammino di fede cristiana che rispecchi Quello segnato con il numero 106, alle di Luglio, si intenerisce, e si liquefà, stan- la vita di figli del Dio Misericordioso per carte 63-72, contiene un fascicolo dal do il restante del tempo gelato ed appre- attuare concretamente la misericordia. titolo originale “Attestazione per il san- so: e si porta in tal giorno processional- Già nelle parole ispirate dal Salmo ( Sal- gue di S. Pantaleone”, che raccoglie do- mente per la Città la statua del Santo con mo 39, 100-14), è rivolto all’uomo di cumenti riguardanti il culto del santo ogni sacra pompa, e sollennità”. Lo si oggi come il pio israelita l’invito ad im- patrono di Ravello, seguiti, nelle carte invocava, inoltre, continua il testo plorare sempre dal Signore la divina mi- successive, da alcune considerazioni di “quando qualche bisogno il richiede, e si sericordia: mano del Mansi. veggono effetti, e miracoli grandi, i quali Le carte 66-72, con cui si chiude il fasci- opera il Signore per la gloria del Santo “Non rifiutarmi, Signore, la tua miseri- colo, accolgono un piccolo volume in 4°, suo”. Il testo si conclude con l’antifona e cordia, * di appena di 12 pagine, dal titolo: l’orazione in latino, invocante l’interces- la tua fedeltà e la tua grazia “Ristretto istorico della vita, martirio, e sione di San Pantaleone, perché Dio con- mi proteggano sempre, ceda ai suoi fedeli di essere liberi dalle poiché mi circondano mali senza numero, morte dell’illustre giovanetto S. Panta- leone, cittadino e medico della Città di avversità corporali e la mente purificata † le mie colpe mi opprimono * Nicomedia, scritta dal M. R. P. Pietro da ogni pensiero immondo. e non posso più vedere”. Ribadeneira della Compagnia di Gesù, ristampato a richiesta e divozione di alcu- Salvatore Amato
P AGINA 3 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Nel cristiano non c’è posto per l’egoismo nione dei beni spirituali e materiali); fanno memoria del Signore attraverso la “frazione del pane”, cioè l’Eucaristia, e dialogano con Dio nella preghiera. Sono questi gli atteggiamenti del cristiano, le quattro tracce di un buon cristiano. Diversamente dalla società umana, dove si tende a fare i propri interessi a prescin- dere o persino a scapito degli altri, la comunità dei credenti bandisce l’indivi- dualismo per favorire la condivisione e la solidarietà. Non c’è posto per l’egoismo nell’anima di un cristiano: se il tuo cuore è egoista tu non sei cristiano, sei un mondano, che soltanto cerchi il tuo favo- re, il tuo profitto. E Luca ci dice che i credenti stanno insieme (cfr At 2,44). La prossimità e l’unità sono lo stile dei cre- «Non c’è posto per l’egoismo nell’anima sparlare dell’altro», ma «per aiutare, per denti: vicini, preoccupati l’uno per l’al- di un cristiano: se il tuo cuore è egoista» avvicinarsi». E ancora, ha proseguito il tro, non per sparlare dell’altro, no, per vuol dire che «non sei cristiano», ma uno Papa in questa sorta di identikit del cri- aiutare, per avvicinarsi. che cerca soltanto il profitto personale. stiano, vanno annoverati atteggiamenti La grazia del battesimo rivela quindi l’in- Lo ha sottolineato il Papa all’udienza come «la generosità, l’elemosina, il timo legame tra i fratelli in Cristo che generale di mercoledì mattina, 26 giu- preoccuparsi dell’altro, visitare gli am- sono chiamati a condividere, a immedesi- gno, l’ultima prima della pausa estiva nel malati, visitare coloro che sono nel biso- marsi con gli altri e a dare «secondo il mese di luglio. gno, che hanno necessità di consolazio- bisogno di ciascuno» (At 2,45), cioè la Dopo aver salutato un gruppo di amma- ne». Da qui l’esortazione conclusiva a generosità, l’elemosina, il preoccuparsi lati, sistemati al riparo dal caldo nell’Au- pregare affinché «le nostre comunità» dell’altro, visitare gli ammalati, visitare la Paolo VI, il Pontefice ha raggiunto divengano «luoghi in cui accogliere e coloro che sono nel bisogno, che hanno piazza San Pietro, dove ha compiuto il praticare le opere di solidarietà e di co- necessità di consolazione. E questa fra- tradizionale giro tra i settori a bordo munione». ternità, proprio perché sceglie la via del- della jeep bianca scoperta. Quindi prose- “L’evangelista Luca ce lo racconta mo- la comunione e dell’attenzione ai biso- guendo le catechesi sul libro degli Atti, si strandoci la chiesa di Gerusalemme come gnosi questa fraternità che è la Chiesa è soffermato sul passo (2, 42) che rac- il paradigma di ogni comunità cristiana, può vivere una vita liturgica vera e autenti- conta la vita della comunità primitiva tra come l’icona di una fraternità che affasci- ca. Dice Luca: «Ogni giorno erano perse- l’amore a Dio e quello ai fratelli: na e che non va mitizzata ma nemmeno veranti insieme nel tempio e, spezzando «Perseveranti nell’insegnamento degli minimizzata. il pane nelle case, prendevano cibo con apostoli e nella comunione, nello spezza- Il racconto degli Atti ci permette di guar- letizia e semplicità di cuore, lodando Dio re il pane e nelle preghiere». Si tratta, ha dare tra le mura della domus dove i primi e godendo il favore di tutto il popo- commentato, delle «quattro tracce di un cristiani si raccolgono come famiglia di lo» (At 2,46-47)”. buon cristiano». Dio, spazio della koinonia, cioè della co- Infine, il racconto degli Atti ci ricorda Infatti, «diversamente dalla società uma- munione d’amore tra fratelli e sorelle in che il Signore garantisce la crescita della na, dove si tende a fare i propri interessi Cristo. Si può vedere che essi vivono in comunità (cfr 2,47): il perseverare dei a prescindere o persino a scapito degli un modo ben preciso: sono «perseveranti credenti nell’alleanza genuina con Dio e altri, la comunità dei credenti bandisce nell’insegnamento degli apostoli e nella con i fratelli diventa forza attrattiva che l’individualismo per favorire la condivi- comunione, nello spezzare il pane e nelle affascina e conquista molti (cfr Evangelii sione e la solidarietà». preghiere» (At 2,42). gaudium, 14), un principio grazie al qua- Ulteriori elementi evidenziati da France- I cristiani ascoltano assiduamente le vive la comunità credente di ogni tem- sco sono «la prossimità e l’unità» che la didaché cioè l’insegnamento apostolico; po. definiscono «lo stile dei credenti: vicini, praticano un’alta qualità di rapporti in- Dalla Catechesi dell’Udienza preoccupati l’uno per l’altro, non per terpersonali anche attraverso la comu- Generale del 26 giugno 2019
P AGINA 4 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA «L'Eucaristia al centro della mia vita» Per iniziare pen- umano. Chi non crede a questa veri- so sia essenziale tà dovrebbe secondo me perlomeno te- pregare la matti- nerla come possibilità (amo gli agnostici na e la sera, co- che ascoltano e non ti guardano dall’alto me ci insegnano i al basso e che pur non credendo non monaci. Se per escludono quella possibilità). Mi piacereb- qualche giorno be vedere tra i cristiani sempre più degli non ricevo l’Eu- innamorati, come gli apostoli dopo la caristia ne sento resurrezione di Gesù, di cui si dice negli la mancanza. Atti: Non potevano non tacere. L’Eucaristia è un (M.M.) Parlare di questo innamoramen- bisogno, non le to è rischioso, potresti perdere la tua ono- si può resistere. rabilità, o essere guardato come un tipo Toglietemi tut- bizzarro, da frequentare con discrezione. to, non l’Eucari- Ma si può contagiare di questo amore in stia. Nessuna altri modi. Anche insegnando a fare il Si pubblica uno stralcio del libro di Arnol- tentazione, nessun peccato potrebbe far- pane santo, le ostie… do Mosca Mondadori e Monica Mondo Il mi rinunciare all’Eucaristia. Una cosa che (A.M.M.) È normale essere presi per farmaco dell’immortalità. Dialogo sulla ho capito, come dicevo, è che Lui vuole folli, anche perché il cristianesimo in sé è vita e l’Eucaristia(Scholé. Pagine 96. Eu- essere il primo, il “preferito” (Senza di me follia per il mondo. Un giorno mi sono ro 10 ,00). «Farmaco dell’immortalità» è non potete fare nulla): solo scegliendo Lui chiesto nella preghiera come poter comu- il modo con cui gli antichi Padri denomi- come primo tutto trova il suo posto. È nicare a tante persone che Lui è lì, pre- navano il corpo di Cristo: uno scandalo Lui che mette tutto nel giusto ordine. È la sente, e in un istante ho sentito dentro di per i pagani, un mistero per i cristiani. Da via maestra. Io sono la via, la verità e la me che avrei potuto organizzare un labo- qui il dialogo spirituale tra lo scrittore vita. La via maestra a cui tutte le religioni ratorio in carcere dove fossero i carcerati Arnoldo Mosca Mondadori e l’autrice e dovrebbero guardare con rispetto. I pia- a preparare le ostie per i sacerdoti. Forse conduttrice di Tv2000 Monica Mondo. neti non potrebbero stare in piedi senza il poteva essere un modo non canonico per Entrambi credono che Dio si faccia com- sole, e il sole senza la via Lattea… e così dire il paradosso dell’amore divino: quelle pagno del vivere e sia la sola architrave via. Cristo è il Sole dei Soli. ostie preparate da persone che avevano che risponde al bisogno di bellezza, amore Monica Mondo Oggi assistiamo invece commesso gravi delitti sarebbero diventa- e verità. a un abbassamento della verità. Prendia- te Dio. Un modo per far riflettere cre- Arnoldo Mosca Mondadori La co- mone solo qualche pezzettino che va bene denti e non credenti su questo immenso scienza di essere peccatori. Se non c’è a tutti. Non devo abbassare il livello della mistero d’amore. Così nell’anno della quella, davvero ci sarebbe un grave ri- fede per permettere il dialogo. Se sono gli Misericordia, il 2015, sono andato nel schio. Il cammino spirituale è molto serio, stessi uomini di Chiesa che a volte svaluta- carcere di Opera, e ho proposto a Giacin- e si sviluppa nel tempo. Ha bisogno di no, perché mai un povero cristiano do- to Siciliano di poter aprire un laboratorio alcune regole essenziali. La prima è ascol- vrebbe crederci? L’Eucaristia per un cri- di produzione di ostie. Ha accettato subi- tare la propria coscienza, con cui fare i stiano cattolico è ben diversa dal memo- to. Sono stati coinvolti tre detenuti, tre conti, e la coscienza non può essere dop- riale che celebrano altre confessioni, per persone che avevano ucciso ma che erano pia. La doppiezza dev’essere unificata, in cui pane e vino sono un simbolo. Una realmente cambiate interiormente, e han- tensione verso l’unità, davanti a Dio, presenza non sostanziale, ma che dipende no iniziato a produrre, con piastre manua- all’Amore. Questa onestà agli occhi di dalla tua fede. È vero, dicevamo prima, li, ostie. Ostie che sono state richieste da Dio vede scorrere tutte le possibili diso- meglio a tutti che niente. Se è grazia sa- centinaia di chiese in Italia e nel mondo. Il nestà e doppiezze, per portarle alla lu- cramentale, come il Battesimo. Magari si patto era ed è questo: le ostie vengono ce. Il tempo ti aiuta a capire che hai biso- battezzassero tutti anche senza crederci. donate a chiunque le chieda ma si chiede gno di un ordine. La mattina dev’esserci (A.M.M.) O noi diciamo che nell’Euca- al sacerdote di parlare durante la Messa un momento di ringraziamento. La vita si ristia si rivela quel che sarà, la realtà ulti- del senso dell’Eucaristia nella nostra vita. deve trasformare pian piano in una pre- ma, fondante di tutto ciò che è, o non Il progetto si chiama “Il senso del pane”. ghiera ininterrotta, la preghiera come un stiamo dicendo la verità. Ci vuole il co- Ad oggi sono state prodotte e donate ol- respiro continuo, la vita come liturgia. raggio di dire che nell’Eucaristia si rivela tre due milioni di ostie, che non hanno un Un “a tu per tu” con Dio che non può la Realtà, e tutte le leggi che sostengono valore numerico: ognuna di essa è l’inten- escludere nessun istante della giornata. la realtà materica, l’universo, l’essere zione di parlare a una persona precisa e
P AGINA 5 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Solennità del Corpo e del Sangue di Cristo La Solennità del Corpo e del Sangue di Amore. Molto spesso, siamo distratti , Cristo ha sempre uno straordinario signi- diamo importanza a cose futili , ci impe- ficato di fede, perchè durante questa gniamo per cose senza significato piutto- giornata l’attenzione di tutto il popolo di sto che mettere al centro della nostra vita Dio viene concentrato sulla relazione Gesù, ci interessa più andare a prendere particolare che esiste fra il Sacramento un caffè al bar che trascorrere anche solo dell’Eucaristia e la Chiesa, fra il Corpo dieci minuti con Gesù che sta sempre lì del Signore e il suo Corpo Mistico. Le nel Tabernacolo , in silenzio e ci aspetta Celebrazioni, le Adorazioni, le Proces- per stare un po’ con noi. sioni che si svolgono in questa Solennità A volte, Don Angelo ha ribadito, entria- manifestano pubblicamente la fede dei mo in Chiesa e neanche ci preoccupiamo cristiani verso l’Eucaristia. In questo Sa- di salutare Gesù .Molte sono le anime cramento, tutta la Chiesa trova la sorgen- pie , e i Santi che hanno attinto linfa per porla di fronte al mistero eucaristico. te del suo esistere e della sua comunione la loro vita spirituale dall’Adorazione , (M.M.) Il tuo progetto vuole che siano con Cristo Presente dalla vicinanza dei detenuti a imparare e diventare a loro nell’Ostia Santa in quotidiana con volta formatori. Gli ingiusti, i ladroni, Corpo, Sangue, Ani- Cristo , anche che preparano il pane per la consacrazio- ma e Divinità. La partecipando ne. Terra e spirito, peccato e grazia. Tut- nostra Comunità all’Eucaristia ogni to è salvato da Cristo. Ecclesiale ha vissuto giorno, diventan- (A.M.M.) Hanno insegnato a produrre in modo intenso la do gioiosi ed en- ostie a distanza con delle videolezioni. È Solennità, Domenica tusiasti testimoni nato in Mozambico, a Maputo, nella Casa 23 Giugno.In Duo- di un amore ap- della Misericordia di padre Antonio Per- mo le Celebrazioni passionato verso retta, il primo laboratorio di ostie “figlio” sono state tre , la più il Sacramento del laboratorio del carcere di Opera. importante quella Eucaristico. Di Detenuti e ex detenuti producono ostie che precede la Solen- queste Anime per tutto il territorio e le ostie vengono ne Processione per Sante dobbiamo donate a tantissime chiese. Anche in Sri le vie del paese. Alla diventare imita- Lanka sta nascendo, sempre grazie ai Celebrazione hanno tori. detenuti formatori del carcere di Opera, partecipato anche E ha concluso un laboratorio dove lavoreranno ragazze tutti i bambini di leggendo alcuni che altrimenti rischierebbero di entrare Ravello che, que- brani tratti dal nel mercato della prostituzione. Nascerà st’anno,hanno fatto Foto Giovanni Fortunato Diario Spirituale presto anche un laboratorio a Buenos la Prima Comunione. Vorrei sottolineare di Frà Antonio Mansi, di cui è iniziata la Aires, dove lavoreranno ex ragazzi di i punti principali dell’Omelia svolti da Causa di Beatificazione l’8 marzo scorso. strada. In ogni luogo del mondo mi pia- Don Angelo: ci ha fatto riflettere sulle Nei suoi scritti Frà Antonio ha messo in cerebbero dei laboratori così, per far Processioni dei Santi e della Beata Vergi- evidenza la Bellezza dell’Unione a Gesù rifiorire la cultura eucaristica e per dare ne Maria durante le quali sfilano per il Eucaristia, ringrazia il Suo Amico Gesù dignità attraverso il lavoro alle persone paese le statue; “viceversa”,, ha detto per tutto l’Amore e per tutte le Grazie più svantaggiate, agli ultimi. E tutto que- “questa sera per le nostre strade, quella Spirituali ricevute. sto è possibile attraverso una piccola fon- per andare dal medico, la strada che A conclusione dell’omelia Don Angelo dazione che ha ricevuto la benedizione di percorriamo per andare al mercato, o la ha auspicato che Frà Antonio Mansi possa papa Francesco, la Fondazione Casa dello strada per andare all’ufficio postale, an- diventare il primo Beato di Ravello ed ha Spirito e delle Arti. che se state in vacanza, “ ha ribadito ri- esortato alla preghiera, per ottenere dal volgendosi ai bambini, “ la strada che Signore tra i giovani e le giovani di Ra- Fonte: Avvenire.it avete percorso per andare a scuola, oggi vello il dono di sacre vocazioni al Mini- 12 giugno 2019 per queste strade passerà Gesù Vero ami- stero Sacerdotale e alla vita religiosa. co che vuole abbracciarci , che vuole Continua a pagina 6 consolarci, che vuole donarci il Suo
P AGINA 6 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Continua da pagina 5 dalle eccezionali variazioni cromatiche, a dalla passione ravellese Tanti i giovani esaltare l'Ostia Divina e gli elementi della che quest'ano hanno raccolto l'invito a Foto di Giovanni Fortunato natura, in attesa del passaggio partecipare con rinnovato entusiasmo. Al termine della Celebrazione Eucaristi- del Santissimo Sacramen- Giuseppe Palumbo con i ragazzi ca, si è svolta la Processione, quest’anno to immortalato in migliaia di scatti, spe- dell'Azione Cattolica, Anna e Aldo molto sentita da tutti, animata per tutto cie di turisti stranieri estasiati. Palumbo, Nicola Mansi e il gruppo il percorso con preghiere, can- I pittoreschi tappeti naturali costituiti da del Lacco, quest'anno hanno potuto con- ti ,acclamazioni e riflessioni. Da notare petali di fiori e fogliame, allestiti lungo il tare sull'associazione "Ravello in Scena" la presenza di bellissimi tappeti di fiori, percorso processionale da piazza Vesco- che organizza la Via Crucis, con Alfonso colorati e molto significativi, che ha vado a Piazza San Giovanni del Toro, a Mansi e Umberto Gallucci a estende- visto il coinvolgimento di tanti ravellesi Piazza Fontana Moresca e Gradillo hanno re ulteriormente l'invito. anziani, giovani, ragazzi e bambini. lasciato tutti a bocca aperta. Vere e pro- Straordinario il coinvolgimento di bambi- E’stato un bel momento . Preghiamo prie opere d'arte realizzate dall'estro e ni, ragazzi, giovani, adulti, anziani. Da Gesù Eucaristia affinchè con il Suo Spiri- Torello a Sambuco, dal to doni a ciascuno di noi il vigore neces- Monte a San Francesco: sario per incedere entusiasti nel cammi- ognuno ha offerto un no di fede. prezioso contributo alla riuscita dell'iniziativa. Giulia Schiavo Per alcuni l'occasione per mettere in luce il proprio Meraviglia infiorata a estro, sfidando la calura Ravello: spettacolo di del pomeriggio di ieri, momento della prepara- partecipazione zione. Un vero e proprio e condivisione spettacolo di geometrie e colori (e profumi) quello Mentre i più anziani, all'ombra, selezio- offerto ieri tra e strade navano i diversi colori di petali e fogliame del centro storico di Ra- (il giallo delle ginestre, il rosa, il bianco e vello al passaggio della il rosso prevalentemente delle rose, l'az- processione del Corpus zurro delle ortensie, il verde delle foglie Domini. L'infiorata 2019 di mirto) raccolti nei giorni precedenti e sarà ricordata come il conservati con cura, gli artisti ravellesi momento di più alta par- cominciavano a riportare i propri bozzetti tecipazione e condivisio- sulla pavimentazione. Parte la macchina ne di un'antica tradizione organizzativa, con affiatati gruppi di lavo- per una delle principali ro nelle diverse postazioni, sotto lo solennità Cattoliche. sguardo compiaciuto concittadini e turi- Fonte: Il Vescovado sti. Ed ecco nascere ed evolversi i quadri
P AGINA 7 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Sui passi di Giovanni rinnoviamo il nostro «Maranathà»! «Non conosciamo alcuna mèta, siamo re la fede radunandosi nel luogo da cui da Don Angelo nell’omelia: come il Pre- solo un cammino». Le parole dello stre- nella Città a mezza Costa tutto è partito. cursore ha preparato la strada per la pri- nuo ricercatore dell’Essere, Martin Hei- L’occasione del Millenario è stata propizia ma venuta del Messia, così l’edificazione degger, possono ben introdurci nella no- per suscitare la generosità del ravellese della Chiesa a lui dedicata (1018) ha pre- stra riflessione. Un’istanza, la sua, che Claudio Mansi il quale ha voluto fare alla parato la strada all’elevazione di Ravello a fotografa la realtà dell’uomo di ogni tem- Chiesa di S. Giovanni un dono speciale: Diocesi (1086). Dopo l’omelia la nuova po: essere nella storia che non riconosce una Statua del Battista riproducente la statua è stata benedetta al Canto di Tu nel divenire del tempo una logica a cui far raffigurazione presente sul polittico anti- sarai profeta, un inno moderno, composto capo, un orizzonte in cui inquadrare il camente posto sull’altare maggiore prima dal M° Marco Frisina, che raffigura il proprio essere e quello dell’altro. In que- dei lavori di restauro della seconda metà Battista come «forte amico dello Sposo, che sta dimensione si colloca l’annuncio di un dello scorso secolo e ora custodito presso gioisce alla sua voce» un chiaro invito per uomo, «vox clamantis in deserto», grido la Pinacoteca del Duomo. La pregevole ogni cristiano a prestare ascolto alla sola che squarcia il silenzio del mon- vera parola che in due millenni non do, «Giovanni è il suo nome»! Il ha esaurito la potenza del suo mes- suo messaggio prepara la strada saggio e continua ad orientare la vita all’avvento di un Messia la cui di quanti la ascoltano e la mettono Parola segna i secoli e scandisce il in pratica. Il Benedictus a cori alterni nostro essere nel mondo, la sua ha accompagnato la distribuzione voce ancora oggi richiama ad della Comunione a cui ha fatto se- altro da sé quale dito che indica la guito la Reposizione della Statua rotta per un’esistenza rinnovata e nell’abside di Sinistra, collocazione libera dai legacci dell’inautentici- definitiva, con la Recita della Co- tà. La Parrocchia di S. Maria As- roncina al Santo e la Benedizione sunta ha deciso di mettersi alla Finale. La celebrazione si è conclusa scuola di quest’uomo in quest’an- con l’invocazione a colei il cui Sì ha no speciale del Millenario di Fon- permesso che tutto ciò si compisse, dazione della Parrocchia più anti- Maria, salutata con il corale canto ca di Ravello, «caput et mater del Salve Regina. La serata si è con- aliarum ecclesiarum parochialium clusa sul sagrato della Chiesa con un civitatis». Una bella occasione di piccolo momento di fraternità deli- riflessione ci è stata offerta lo ziato da un piccolo buffet offerto scorso Dicembre con la magistra- dallo Staff di Palazzo Avino. le parola di Mons. Enrico dal È naturale chiedersi: cosa rimarrà ai Covolo e di illustri studiosi locali più di tutto ciò, oltre lo «stupore nei giorni dedicati proprio alle muto delle pietre»? Sicuramente Celebrazioni in occasione di que- tanto quanto ciascuno di noi sarà sto importante anniversario. stato in grado di interrogarsi su sé Un’altra, non da meno, ci ha visti prota- scultura lignea, realizzata ad Ortisei (Bz) stesso e il proprio modo di abitare il mon- gonisti il il 24 giugno u.s., Solennità della dall’artigiano Giuseppe Rumerio, è stata do. Giovanni si è fatto discepolo del Ver- Natività del Precursore. Come ricordato accolta dall’applauso del popolo radunato bo, la sua parola si è fatta Parola perché dal Parroco Don Angelo, solo di tre per- nel piazzale antistante la Chiesa, dal salu- ha aperto i cuori di quanti lo hanno incon- sone la Chiesa celebra la nascita nel mondo to del Parroco e del Sindaco che, insieme, trato e tutt’ora lo incontrano, la sua vita e uno di questi è proprio Giovanni la cui hanno lasciato volare libere tre bianche ci sprona a staccarci dalle cose effimere opera profetica, in uno con quella reden- colombe. L’ingresso in Chiesa ha segnato per recuperare l’essenziale, la «parte mi- trice di Cristo e corredentrice di Maria, l’inizio della Celebrazione Eucaristica ed gliore» che «non ci sarà tolta». A noi il hanno segnato la rotta della storia come è stato accompagnato dall’Inno Popolare compito di raddrizzare i sentieri del no- nessun’altro e pertanto il loro essere nel per il IX Centenario dell’Elevazione a stro cuore per l’incontro con lo Sposo, al mondo ci interroga e ci scuote ad imitarli Cattedrale della Chiesa di Ravello, “Lode quale ancora oggi tutta la creazione grida in modo particolare. a Dio onnipotente” del M° Mario Schia- il suo «Maranathà», «vieni Signore»! Nel giorno suddetto la Comunità di Ra- vo, adottato quale colonna sonora di que- vello è tornata alle origini, non solo di un st’anno celebrativo poiché contribuisce a Francesco Reale messaggio, ma del proprio modo di vive- creare un’ideale rimando ricordato anche
P AGINA 8 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA “I ragazzi di oggi? La meglio gioventù, altro che bamboccioni. Per loro i confini non sono la priorità” e non si torna indietro, anche perché il enti Americani riconosciuti dalle Nazioni passato confinato a dogane e stati naziona- Unite. Ogni anno World Students li è una realtà lontana. Sconosciuta. Connection WSC Italia Global Lea- Diversi giovani Europei si spostano in ders organizza per i propri associati ed altri paesi per studiare o dopo gli studi. per coloro che intenderanno associar- Un esempio è la Lettonia, che vive un si veri e propri stage formativi nelle piu’ vero e proprio esodo dei laureati. Loro, importanti città del mondo quali New come altri loro coetanei, vanno in cerca York City, Washington Dc, Chicago, di esperienze lavorative. Per loro il Tokyo,Boston, Roma,Dubai, etc. ritorno non è un tema: vivono Al Model UN Diplomacy L'Amba- una visione più ampia, cercano di fare sciatore del Futuro partecipano mi- all’interno dell’Unione europea quello gliaia di studenti provenienti da tutte le che li soddisfa. università e licei del mondo. Prioritario Ma possiamo andare oltre l’Europa de- è formare una nuova generazione che scritta nel bellissimo libro di Vigna. maturi nella conoscenza una nuova guida L’Europa come opportunità ma non nei processi di integrazione e di sviluppo. certo un limite. Per esempio esistono Gli studenti che parteciperanno alla simu- organizzazioni di studio a livello mondiale lazione si confronteranno sui temi ogget- come la World Student Connection . La to dell' agenda politica internazionale WSC Italia Global Leaders nasce in Italia. indossando i panni di ambasciatori e di- E' composta da ricercatori universitari, plomatici. Nel rivestire questo ruolo, i dottorandi di ricerca, studenti universita- delegati svolgono le attività tipiche della ri, liceali, uomini, donne e giovani del diplomazia: tengono discorsi, preparano mondo delle professioni. WSC è un' as- bozze di risoluzione, negoziano con allea- I giovani di oggi hanno possibilità di for- sociazione no profit specializzata nella ti e avversari, risolvono conflitti ed impa- marsi culturalmente e professionalmente diffusione e conoscenza linguistica, attra- rano a muoversi all' interno delle com- cogliendo le opportunità che non sono verso percorsi educativi con i più impor- mittees adottando le regole di procedura limitate solo al loro territorio di origine o tanti siti accademici e culturali del mondo delle Nazioni Unite. allo stato in cui vivono. Edoardo Vigna, legati agli studenti ed ai giovani. Gli stage sono validi per i punteggi come giornalista del Corriere della Sera, rac- Ad oggi la globalizzazione impone nuovi alternanza scuola lavoro al liceo e come conta in un libro la generazione dai 18 ai modelli, un confronto forte e determina- referenza nel proprio curriculum. Sono 35 anni attraverso un viaggio che tocca to riguardo le nuove politiche di svilup- un’occasione per incontrare studenti pro- dieci città d'Europa. Tutti ragazzi uniti po, di cooperazione internazionale e di venienti da altri paesi del mondo e con- dal desiderio di realizzarsi e di guardare incontro tra le nuove generazioni dei frontarsi con le programmazioni di studio avanti. diversi continenti del mondo. Proprio degli altri giovani della stessa età e delle Questa è una generazione che vive un’U- per questo nasce il Model UN Diplo- loro prospettive di lavoro. Dal confronto nione europea dove le nazionalità non macy - “L’Ambasciatore del Futu- nascono sempre nuove opportunità. sono la priorità. A Berlino, Ri- ro”, una vera e propria simulazione di- La politica , soprattutto l’Unione Euro- ga, Siviglia, come a Dublino, Copen- plomatica per studenti provenienti da pea , dovrebbe aiutare i giovani di oggi hagen, Atene, Praga, Varsavia, Stoc- tutto il globo presso le Nazioni unite impiegando più risorse nella diffusione colma e Strasburgo. l’Europa di chi ha (ONU) (2/9 agosto 2019 alla sede del messaggio che L’identità Europea tra i 18 e i 35 anni, dei giovani consape- dell’ONU a New York e 6/14 novembre è importante quanto la propria identità voli di vivere tempi complessi. Vigna ha 2019 Washington e New York City, nazionale. Il rispetto per le proprie origi- incontrato più di mille ragazzi, consape- etc.). ni deve andare di pari passo con le visione voli che davanti a loro hanno muri Negli anni WSC Italia Global Leaders globale di un mondo unito dai valori etici da scalare e difficoltà sconosciute ai lo- ha maturato importanti rapporti di con- e sociali che sono alla base dei messaggi di ro genitori. Ma sanno anche che venzione con numerose Università Italia- pace che portano avanti le religioni di i confini nazionali che definiscono i ne ed estere come l'Harvard University e tutto il mondo. loro paesi poco valgono a fronte di la Seton Hall University-School of Diplo- Marco Rossetto un’Europa che, nel bene e nel male, è il macy, con le Ambasciate Italiane all’Este- luogo che abitano. Da cui non si scappa ro,con gli Istituti Italiani di Cultura e con
P AGINA 9 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA La via “Mediterranea” della Teologia e della Pace Era nell’aria, perché nessun’altra visita re l’apporto, in termini di significato dalla Veritatis gaudium e sviluppata, con aveva in premessa tanti elementi ine- teologico, del sacrificio di chi è caduto grande intensità, nei corsi della Facol- diti – e su tutti la prima volta di un vittima della violenza, come don Giu- tà della sezione San Luigi, tenuta dai 'Papa convegnista' – ma con il ritorno seppe Diana, che nella Facoltà di Po- padri gesuiti. a Napoli, Francesco ha segnato anche sillipo aveva studiato. Non a caso Anche in una Napoli dai mille proble- molte svolte, tanto che, almeno sul Francesco ha parlato della «non- mi e con le sirene d’allarme sempre in piano teologico, si potrebbe parlare, violenza come orizzonte e saperesul funzione, questo lavoro non è passato nell’arco del pontificato, di un prima e mondo al quale la teologia deve guar- inosservato. Se n’è accorta Napoli; ha un dopo Posillipo, sede della Facoltà dare come elemento costituti- voluto dare un segno forte di incorag- dei gesuiti che lo ha ospitato. Tornia- vo». Aveva frequentato Posilli- giamento, il Papa, che con questo suo mo, dunque al 21 giugno, primo gior- po anche il beato don GiustinoRusso- ritorno le ha come riaffidato il ruolo, no d’estate sotto un sole che non dava lillo, parroco a Pianura, fondatore ora appassito, di antica capitale. In requie: papa Francesco, dopo aver dei vocazionisti, a sua volta icona di realtà non poteva esistere un’Aula ascoltato una serie di magna più suggestiva e importanti relatori, ha credibile di una città pronunciato un discorso che, nella sfida alle sue che, via via, nei modi e tante emergenze bussa nelle forme di una lezio- ora alle porte e al cuore ne, ha preso il valore di di una teologia capace di una vera e propria Enci- scendere in campo e di clica dal vivo. Una sum- misurarsi in concreto ma non solo teologica con una realtà sempre sullo stato del mondo, più complessa e tormen- visto dalla parte del Me- tata. Napoli e il Medi- diterraneo, scritta – nel terraneo sono sulla stes- luogo stesso dello sbarco sa linea d’orizzonte e di Paolo – con il pathos condividono, con una della vicinanza di cuore ai grande storia alle spalle, «naufraghi della storia», un presente drammatico ma con la mente aperta a e un futuro ricco di in- ciò che una Chiesa rinnovata – e teo- quella teologia della compassione, cognite. Non si può stare a guardare, e logicamente più coinvolta nella vita che ha la propria radice nel Vangelo anche in questo senso Napoli, dopo degli uomini – può fare per ribaltare i della Misericordia e che si esercita al questa visita, si pone come uno dei termini di una questione che, alla fine contatto con le vite oppresse, i dram- capisaldi del magistero di Francesco, riguarda il corso della civiltà e gli ap- mi sociali e le molte schiavitù dell’og- sulla via del Mediterraneo come prodi di pace. Francesco ha fatto capi- gi. Nella stessa linea è emerso il valore «grande tenda di pace» – secondo la re perché proprio da Napoli il Medi- della testimonianza del medico santo, bella espressione di Giorgio La Pira – terraneo si vede meglio che altrove. E Giuseppe Moscati, illustre scienziato e del nuovo cammino segnato dal proprio l’impatto con questa città ha ma ricordato per la sua vicinanza ai 'Documento sulla fratellanza universa- reso evidente come anche la teologia sofferenti, e ai più poveri tra essi ai le' firmato ad Abu Dhabi. A rendere possa essere interessata a una dimen- quali offriva non solo cure ma anche ancora più largo ed efficace il campo sione essa stessa 'mediterranea'; nel sostegno economico. Perfino un qua- delle prospettive, il messaggio che senso di più cordiale, più umana e dro, il famoso dipinto delle Sette ope- proprio al convegno di Napoli ha in- accogliente, e nell’orizzonte ancora re di misericordia del Caravaggio è viato il patriarca Bartolomeo. Non un più vasto di quella «nuova Pentecoste valso al Papa, per indicare, sì, il con- semplice saluto, peraltro, ma un inter- della teologia » evocata dal Papa. A tributo dell’arte come forma di dialo- vento profondo e articolato, come a Napoli, in realtà, si possono fare i go, ma in funzione della traccia di un ribadire insieme che il Mediterraneo conti con la storia – non solo ecclesia- profilo etnografico dell’anima di un non può essere che un mare sempre le – a vendo a disposizione tutti gli popolo. Un popolo più che affacciato, aperto all’incontro, al dialogo e alla elementi per comporre una nuova proteso nel Mediterraneo. Elementi reciproca inculturazione. Una via lun- visione, corredata da fatti di vita, non forti, ma, ancor più, realtà costitutive ga, ma la sola percorribile. meno che di Chiesa. In questa luce è, di quella «teologia del contesto» posta Angelo Scelzo per esempio, da riconsidera- al centro del rinnovamento indicato Fonte: Avvenire.it
P AGINA 10 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA I robot-giornalisti e la sfida che ci aspetta ripercussioni a livello mondiale ancora per molto serviranno professionisti preparati e scrupo- losi. Cioè, persone. Al momento una parte dell’informazione online è nel mezzo. Produce tanto ma con una qualità inferiore a quella che molti lettori vorrebbero. Per questo motivo l’avvento dei giornalisti robot, dell’intelligen- za artificiale e degli algoritmi che scelgono quali notizie dare e come darle, non solo (al mo- mento) non deve spaventarci, ma dobbiamo considerarlo uno stimolo a migliorarci. Tanto più che nella società dell’«information overload » (cioè, del «sovraccarico di informazio- «Entro 10 anni oltre il 90% delle noti- alcuni articoli che troviamo online ni») avremo sempre meno bisogno di zie sarà scritto da un computer». Da sono realizzati ripubblicando intera- siti tutti uguali che sfornano le stesse quando Kristian Hammond pronunciò mente i comunicati stampa che arriva- notizie, e sempre di più di giornali e queste parole, sono già passati diversi no alle redazioni. giornalisti che spieghino e facciano anni. Nel frattempo la sua azienda, Uno studio di qualche anno fa diceva ragionare. Che servano la loro comu- Narrative Science, ha sperimentato che l’80 per certo degli articoli veniva nità. Solo così l’informazione tornerà con successo alcuni «generatori auto- già allora redatto (in toto o in parte) a ad essere recepita come un valore per matici di notizie» attraverso l’intelli- partire da comunicati stampa. il quale vale la pena di spendere (al genza artificiale in testate importanti Ammettiamolo: chiunque può fare momento, secondo l’ultimo Digital come «copia» e «incolla». Anche una mac- News Report 2019 dell’Università di The Guardian e Washington Post. Il fe- china. Anzi, una macchina è più veloce Oxford e del Reuters Institute, solo il nomeno non è nuovo ma in rapida e a volte fa meno errori degli umani. 9% degli italiani è disposto a farlo nel espansione. Da ben cinque anni l’As- La rivoluzione sulla quale dobbiamo digitale). sociated Press sta utilizzando Word- concentraci non è solo quella dei ro- Questa sfida non riguarda solo i pro- smith, «una piattaforma robotizzata bot in alcune redazioni, ma la diversi- fessionisti dell’informazione, ma tutti. che trasforma in notizie i dati contenu- ficazione netta del modo di fare infor- Perché il modo col quale vengono ti in report di ogni tipo». La scorsa mazione che è già in atto nel digitale e confezionate e distribuite le notizie estate, Forbes ha invece implementato che sarà sempre più accentuata. Da finisce con il cambiare la percezione un nuovo sistema di gestione dei con- una parte siti con valanghe di notizie della realtà e la consapevolezza di tenuti denominato Bertie, che scrive destinate a chi vuole un’informazio- ognuno di noi. Lo vediamo già oggi: versioni «grezze» di articoli che i gior- ne mordi e fuggi (notizie brevi, con intossicati dalle polemiche di giornata, nalisti poi possono trasformare in pez- titoli forti), dall’altra testate dalle 'curiosità' e dalle notizie trash che zi più ampi e compiuti (senza doverli di approfondimento con inchie- spuntano sugli schermi dei nostri scrivere da zero, risparmiando così ste, editoriali, analisi ereportage per smartphone finiamo per perdere fatti tempo ed energie per fare meglio). un pubblico importanti. E così quelle che crediamo A questo punto mi immagino le facce che non si accontenta. Per scrivere che 'notizie' (e che spesso così notizie non di alcuni di voi a metà tra l’incredulo e nelle manifestazioni di Hong Kong ci sono) diventano pietre d’inciampo nel lo spaventato. sono stati dei feriti e degli arresti, pro- nostro cammino di crescita come per- Aspettate a spaventarvi. Anche se ten- babilmente bastano dei dati grezzi e un sone e come cittadini. diamo a dimenticarcelo, l’informazio- robot-giornalista. Ma per spiegare Gigio Rancilio ne è fatta da diversi ingredienti e pro- cosa sta accadendo in quel Paese, per- Fonte: Avvenire.it duce diversi risultati. Per esempio, ché accade e quali sono le eventuali
P AGINA 11 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA A Salerno tre fratelli diventano sacerdoti giore, Roberto voleva didei ventare pre- nuel Intartaglia, Raffaele Mazzocca, e te. Il primo a incamminarsi è stato lui, Giuseppe Roca assieme a loro saranno poi l’anno successivo toccò a me e a Fer- un’unica benedizione per tutta la Chiesa dinando». C’è stato un momento parti- salernitana. colare in cui il Signore ha iniziato a scava- Alfonso D’Alessio re nella vita dei tre fratelli. E lo racconta- Fonte: Avvenire.it no all’unisono. «Siamo di un piccolo Novelli sacerdoti paese di circa seimila abitanti, Braciglia- no, nel quale il 2010 si intraprese l’Ado- secondo il cuore di Dio razione eucaristica perpetua con la spe- per la Chiesa di Salerno ciale intenzione di chiedere che giovani In un crescendo di gioia condivisa dal Roberto, il maggiore, Carmine e Ferdi- rispondessero alla chiamata del Signo- popolo di Dio in una cattedrale di Saler- nando, gemelli, saranno ordinati venerdì re. La preghiera traccia il solco e non no calda d’amore e di speranza l’Arcidio- a Salerno da Moretti Con loro altri 11 rimane mai inascoltata e così,con l’insi- cesi di Salerno-Campagna-Acerno si è giovani. «Una vocazione nata dall’Adora- stenza dei fedeli, c’è stato l’exploit. impreziosita di quattordici novelli sacer- zione eucaristica nella nostra comunità» Noi abbiamo solo offerto la disponibilità doti. Alfonso Basile, Emmanuel Castaldi, La sera del 28 giugno si vivrà nella Catte- e Dio ha fatto il resto». Roberto descrive Agostino D’Elia, Umberto D’Incecco, drale dei Santi Matteo e Gregorio Magno la sua vita di ordinario studente universi- Carmine De Angelis, Ferdinando De a Salerno un appuntamento che non può tario laureando in lingue. «Ero attratto Angelis, Roberto De Angelis, Bartolo- passare inosservato. Quattordici giovani dalle chiese, dovevo entrarci e mettermi meo De Filippis, Antonio Del Mese, dell’arcidiocesi di Salerno-Campagna- a pregare e la magnificenza delle opere Emanuele Ferraro, Giovanni Galluzzo, Acerno verranno ordinati sacerdoti d’arte mi parlava della bellezza che porta Emmanuel Tartaglia, Raffaele Mazzocca dall’amministratore apostolico, l’arcive- a Dio». Roberto, Carmine e Ferdinando e Giuseppe Roca sono stati consacrati scovo Luigi Moretti. Anche per una hanno iniziato la loro formazione presso sacerdoti per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di S.E. mons. Chiesa locale come quella salernitana il Seminario metropolitano “Giovanni Luigi Moretti. Il caldo opprimente non che, nonostante la contrazione delle vo- Paolo II” circa sette anni fa affidandosi al ha offuscato il gaudio del momento svol- cazioni, è riuscita annualmente a ricevere rettore don Gerardo Albano e aglialtri tosi nella solennità del Sacro Cuore di in dono novelli presbiteri, il numero educatori. E insieme si sono lasciati pla- Gesù, alla presenza affettuosa dei sacer- degli ordinandi è di tutto riguardo. smare dalla Parola di Dio di cui sono doti della diocesi, dell’Arcivescovo eme- Ma le particolarità non si esauriscono nel innamorati. «Quelli della formazione rito mons. Gerardo Pierro e di mons. numero. C’è la storia di tre fratelli, di sono stati anni molto belli – sottolineano Michele De Rosa, arcivescovo emerito di cui due gemelli, che nella solennità del i tre fratelli –, certo con qualche difficol- Cerreto- Sannita- Telese- Sant’Agata de’ Sacro Cuore di Gesù, insieme agli altri tà dovuta alla condivisione di tutto con Goti mentre il Coro della Diocesi ha undici diventeranno preti. Roberto, Car- altri giovani in cammino, che all’inizio animato la liturgia. “Questa sera cari dia- mine e Ferdinando De Angelis, 34 anni il sembra difficile ma poi diventa naturale e coni voi vivete l’esperienza della Pente- primo e 30 i gemelli hanno scelto di do- bella. Ora tutti e quattordici siamo un coste e il vostro ministero è segnato, narsi totalmente a Cristo. È Carmine che gruppo affiatato, ci vogliamo bene e non accompagnato e sostenuto dallo Spirito racconta dello stupore di una scoperta. comprendiamo perché tutti vogliano Santo-ha detto nella sua omelia mons. «Ho sempre custodito nel cuore e nella parlare solo di noi tre. Non siamo un Moretti- parole e gesti che diventeranno salvezza per i nostri fratelli. E’ sempre la testa il seme che il Signore aveva posto in fenomeno, siamo come gli altri e, senza forza dello Spirito a renderci capaci di me. Lo hanno coltivato i miei genitori gli altri, non saremmo arrivati da nessuna operare. Il Signore ci ha chiamato, ci con il loro stile educativo improntato a parte». Hanno ragione, quella sacerdota- dona lo Spirito affinché l’uomo di ogni una fede auten- tica e a principi solidi. le è una grande famiglia. Così Alfonso luogo e di ogni tempo attraverso di noi si Quando anche Ferdinando disse di voler- Basile, Emmanuel Castaldi, Agostino apra. Che possiate essere nelle vostre si incamminare verso il sacerdozio non D’Elia, Umberto D’Incecco, Bartolomeo comunità segno della Pentecoste. Cristo fui sorpreso. Lo fummo entrambi, inve- De Filippis, Antonio Del Mese, Emanue- vive in noi”. ce, quando capimmo che il fratello mag- le Ferraro, Giovanni Galluzzo, Emma- Patrizia De Mascellis—Telediocesi
P AGINA 12 I NCONTRO PER UNA CHIESA VIVA Tel. 089 2965008 E-mail: caritasamalficava@libero.it Lun. – Mer. – Ven. dalle 10.00 alle 12.30 Mar. – Gio. dalle 16.00 alle 20.00 Ai Parroci ai Comitati Festa Parrocchiali e per conoscenza a S.E. mons. Orazio Soricelli – Arcivescovo OGGETTO: Proposta per i Comitati Festa 2019. Carissimi, la Caritas diocesana e le varie Caritas parrocchiali sempre più spesso sono assalite da tanti nostri fratelli in grave difficoltà. Analizzando i dati in nostro possesso posso attestare con sicurezza che si sono raddoppiate le richieste di aiuto economico e di vario intervento. Aumentano gli sfratti, la gente non ha denaro per poter affrontare neanche le spese quotidiane. I proprietari delle case hanno le loro ragioni ma non ci sono soldi per coprire le spese di fitto. Le bollette sono la disperazione quotidiana. Le richieste di lavoro sono sempre più numerose, molti giovani si ri- volgono a noi per l’assistenza, l’accompagnamento e la richiesta dello stesso lavoro. Questi solo alcuni degli ambiti più tartassati. Dopo l’iniziativa Quaresima di Carità, con l’approssimarsi delle varie feste patronali, si è pensa- to di proporre alle Parrocchie e ai vari Comitati Festa di riprendere la buona abitudine di ag- giungere ai capitoli di spesa anche la voce “contributo di carità” da destinare alla Cari- tas Diocesana per le iniziativa a favore dei poveri. Desidero lanciare questo appello e la cosa non deve meravigliare perché, se non le diciamo e facciamo noi, chi altro potrebbe avere questa sensibi- lità? Rinunciare a qualcosa, durante le feste patronali, per aiutare chi ne ha bisogno, rappresenterebbe più di un segnale e come comunità cristiana dovremmo farlo sempre. Perché una festa sia religiosa biso- gna innanzitutto pensare ai poveri e/o a chi per colpa del sistema non ha tanto da festeggiare. Sentito il parere dell’Arcivescovo rivolgiamo questo appello perché a ogni “festa già bella” sia aggiunta la “perla preziosa” della vera carità. Il contributo va consegnato esclusivamente alla Caritas diocesana secondo le solite modalità, ovvero: Presso la Caritas a Cava giorni dispari dalle 10.00 alle 12.00; Tramite Bonifico: Banca Popolare dell’Emilia Romagna Iban: IT33C0538776173000000015710. Causale obbligatoria: Contributo di Carità festa patronale di….. (Nome Parrocchia) 2019. Su Conto Corrente Postale intestato a Caritas Diocesana N° 19060847. Contributo di Carità festa patronale di…… (Nome Parrocchia) 2019. Sicuro di una buona accoglienza dell’iniziativa colgo l’occasione per salutarvi e augurare buon lavoro. Fraternamente, _____________________________ don Francesco Della Monica Direttore Caritas e Migrantes Diocesana
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