OLIMPIADI DI FILOSOFIA - XXVI EDIZIONE A.S. 2017-2018 - Philolympia

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OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXVI EDIZIONE
                         A.S. 2017-2018
                   VERBALE DELLA SELEZIONE D'ISTITUTO
        Liceo Scientifico S. Valentini – Castrolibero 23 gennaio – 9 febbraio 2018
Il giorno 23 del mese di Gennaio dell’anno 2017, alle ore 08:00 nei locali del Liceo Scientifico «S. Valentini»
di Castrolibero, via A. Cannata n° 1, destinati allo svolgimento della prova scritta di saggio per la selezione
d'Istituto della Olimpiade di Filosofia, XXVI edizione, si riuniscono per sovrintendere allo svolgimento della
prova stessa, il referente d'Istituto prof. Angelo Mammone Rinaldi ed i componenti della Commissione per
la revisione dei lavori di entrambi i canali (nazionale e internazionale) della medesima Olimpiade. Funge da
verbalizzante il referente d'istituto.

Commissarî: Rosetta LUCA, Rachele MONTESANTI

Per la revisione dei saggi del Canale in lingua straniera, i suddetti componenti la Commissione saranno
affiancati da un docente di lingua straniera, per la lettura e la esatta interpretazione dei lavori.

CRITERÎ DI COMPOSIZIONE E SCELTA DELLE TRACCE

La Commissione prende visione delle tracce proposte dai commissarî, improntate a mettere in opposizione
due punti di vista differenti su un determinato problema filosofico. Le tracce sono state preparate seguendo
4 criterî: 4 tracce di argomento differente, minimo due documenti con tesi in opposizione fra loro, con
citazioni ampie che contengano un’argomentazione, per un massimo di 4 facciate (due fogli fronte/retro).
Viene estratta a sorte una quaterna di tracce. La Commissione decide inoltre che opererà collegialmente
tanto nella revisione che nella valutazione delle prove, operazioni che verranno svolte immediatamente dopo
la consegna dell'ultimo elaborato.
Dopo aver radunato i candidati nell'aula 55, una delle due destinate alla prova ed aver rivolto a tutti un saluto
di benvenuto e qualche chiarimento sulle finalità della prova, si fa l'appello degli studenti presenti.
Risultano presenti alla prova n. 55 candidati.
Non si riportano i nominativi dei candidati inizialmente previsti, ma assenti.

Vengono distribuiti i fogli per la prova. Le tracce, deliberate precedentemente, sono riprodotte in copia per
ciascun candidato (si riporta in allegato il testo integrale e). Ricordate ai candidati le norme vigenti che
regolano lo svolgimento delle prove scritte, si precisa che:
     ● i criterî di valutazione saranno «problematizzazione, argomentazione, contestualizzazione,
        attualizzazione»;
     ● è consentito l'uso di un dizionario (d'italiano o d'inglese) di carattere non enciclopedico,
     ● la prova dev'essere svolta nei limiti di quattro ore,
     ● essendo le ore 09:00 il termine utile per la presentazione degli elaborati scade alle 13:00.

L’assistenza alle prove è realizzata dal referente d'Istituto in un’aula, dalla prof.ssa Montesanti nell’altra.
Per gli adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte, ci si ispira, con ovvî
adattamenti, alle norme dei pubblici concorsi (DPR. 487/94 solo gli art.li 13-14).
Il Comitato di vigilanza e la Commissione curano che la prova si svolga in un clima sereno e disteso, che la
selezione sia improntata ad una sana, leale, trasparente verifica delle competenze richieste, poiché trattasi,
comunque, di un impegno ‘sportivo’, ove ogni modalità fraudolenta è bandita. I telefonini e ogni strumento
tecnologico atto a connessione o comunicazione è stato consegnato al comitato di vigilanza fino al termine
della prova. Infatti, i candidati che dovessero essere trovati in possesso di appunti, libri o pubblicazioni
saranno allontanati dall’aula, con segnalazione di demerito. Nel caso in cui risulti che uno o più candidati

                                                                                                               1
abbiano copiato, in tutto o in parte, l’esclusione è disposta nei confronti di tutti i candidati coinvolti. Nulla
di tutto questo viene, tuttavia, rilevato.
Per garantire l’anonimato nella fase della valutazione, il candidato, dopo aver svolto il tema, senza apporvi
sottoscrizione, estrae alla cattedra un numero fra 55 possibili, riporta sul compito e sulla busta il numero
estratto (scelto a caso e senza alcuna relazione né con l’elenco dei partecipanti, né con l’ordine di consegna),
scrive il proprio nome e cognome e classe su un cartoncino appositamente predisposto e lo inserisce in una
busta da lettere, consegnando poi i fogli di bella e brutta copia al presidente.
Durante lo svolgimento della prova non si rilevano contravvenzioni alle norme che disciplinano gli esami o
episodî che ne turbino il regolare andamento.
Gli ultimi tre elaborati vengono consegnati alle ore 12:50.

Il presidente, unitamente ai singoli componenti il Comitato di vigilanza, accertato il numero degli elaborati e
delle buste consegnati dai candidati, inizia le procedure di valutazione degli elaborati alle ore 13:00.

CRITERÎ PER LA REVISIONE DEI SAGGI

Tenuto conto delle caratteristiche proprie delle prove selettive anche in lingua straniera, considerate le
finalità precipue e la specificità che esse assumono nel quadro della scrittura filosofica e negli obiettivi della
SFI e dello stesso MIUR, si stabilisce che i criterî definitivi e di sintesi per la revisione e valutazione dei saggi
sono quelli fissati al punto 4.3 (quattro.tre) del bando di concorso ed indicati nel regolamento internazionale
delle International Philosophy Olympiad (IPO). Entro detti criteri, la Commissione stabilisce ed esplicita i
‘pesi’ ed i ‘livelli’ sui quali formulare il giudizio globale, riportati qui di seguito, in testa all’elenco con la
valutazione delle prove. Vengono, pertanto, individuati gli obiettivi, gli indicatori analitici, i descrittori. La
Commissione valuterà le prove dei candidati in scala di valori decimale, come richiesto dal bando, e non su
quindicesimi, come nella prassi vigente degli esami di stato e si uniforma ai criterî fissati al punto quattro del
bando di concorso che vengono comunque ribaditi:
    ● aderenza alla traccia e capacità di individuazione corretta dei problemi, da cui si può ricavare il livello
      delle Competenze di problematizzazione (peso: 2,5);
    ● comprensione filosofica dell'argomento e capacità di pensare in proprio attraverso la lezione dei
      filosofi, da cui si può ricavare il livello delle Competenze di problematizzazione, la capacità di vedere
      più punti di vista (peso: 2,5)
    ● argomentazione, validità e capacità di esprimere nella forma scritta le proprie conoscenze, i propri
      pensieri, di difenderli e dimostrare la tesi in forma coerente ed efficace (peso: 2,5);
    ● originalità concettuale ed espositiva, e coerenza e capacità di riconoscere nel presente le grandi
      lezioni del passato, dimostrando, altresì, di essere motivato alla lettura ed esame critico dei testi
      filosofici (peso: 2,5)
Per la revisione dei saggi in Lingua straniera, propri del canale internazionale dell’olimpiade, si decide di
adottare gli stessi criterî e di integrare la griglia di valutazione per il canale nazionale, predisposta per il
giudizio sui contenuti specifici di Filosofia, aggiungendo un quinto obiettivo con indicatori analitici per una
valutazione sul possesso, l’uso e la padronanza della lingua straniera, soprattutto nei suoi aspetti formali:
Esposizione (chiarezza continuità essenzialità fluenza), pertinenza lessicale (enciclopedia, vocabolario,
espressioni), Ortografia (carattere, segni diacritici), punteggiatura (formato, impaginazione).
Al fine di valutare la prova in decimi, la Commissione adegua tutta la griglia di valutazione, che fa parte
integrante del presente verbale, su cinque gruppi di indicatori. Ogni voce verrà valutata con pt
1        se insufficiente o mediocre
1,5      se sufficiente
2        se buono
2,25     se distinto
2,5      se ottimo

                                                                                                                   2
ELENCO COMPLETO DEI PARTECIPANTI
Quest’anno si è preferito non distinguere da subito i partecipanti alla prova in due canali, italiano ed inglese,
visti i problemi dell’anno precedente, quando alcuni ragazzi, non sentendosela di affrontare la prova in
lingua straniera, come inizialmente previsto, hanno rinunziato a partecipare alle Olimpiadi. La distinzione
dei canali avverrà dunque in fase di valutazione, e l’elenco dei partecipanti sarà comune alle due prove.

AMERISE                                                     Erica Giada
AMOROSO                                                     Christian
ANSELMO                                                     Francesco
ASSUNTO                                                     Alessandro
AZZATO                                                      Sofia
BARBIERI                                                    Guido
BARTOLINI                                                   Chiara
COVELLI                                                     Francesco Roberto
DE LUCA                                                     Azzurra
DIANA                                                       Michelangelo
DODARO                                                      Martina
DODARO                                                      Sabrina
DONATO                                                      Alessandra
FILICE                                                      Anna Chiara
FILICE                                                      Christian
FUSARO                                                      Alessia
FUSARO                                                      Ida
GALLO                                                       Francesco
GAROFALO                                                    Lorenzo
GENTILE                                                     Sharon
GIARDINELLI                                                 Vittorio
GRANIERI                                                    Maria Teresa
IACCINO                                                     Federica
IAZZOLINO                                                   Maria Martina
LAVISTA                                                     Pietro
LATINO                                                      Marina
LE PIANE                                                    Concetto
LEONETTI                                                    Francesco
LETO                                                        Marco
LUPIANO                                                     Veronica
MACRITO                                                     Enrica
MANDARINO                                                   Chiara
MARASCO                                                     Francesco
MARSICO                                                     Caterina
MAZZA                                                       Paolo
MICELI                                                      Antonio
MIGALDI                                                     Teresa

                                                                                                               3
NICOLETTI                                                  Francesco
PECORA                                                     Carmelo
PERRONE                                                    Lorenzo
PESCATORE                                                  Giulia Maria
PETRUCCI                                                   Francesca Asia
PICARDO                                                    Giuseppe
RAGUSA                                                     Giovanni
RENZI                                                      Antonio
RIJA                                                       Marco
ROMEO                                                      Francesco
SALERNO                                                    Chiara
SAVAGLIO                                                   Piero Giuseppe
SCALFARI                                                   Vincenzo
SCRIVANO                                                   Francesca
SICILIA                                                    Federica;
SPADAFORA                                                  Enrico Giuseppe
STANILE                                                    Carmine
TURCO                                                      Attilio

PER IL CANALE A IN LINGUA ITALIANA
La Commissione, visti i problemi derivanti dagli scritunî, si è divisa le prove in modo da valutarle per gruppi;
al termine di questa fase di valutazione, ogni compito è stato letto da almeno due commissarî. La
Commissione si è poi riunita mercoledì 7 febbraio, alle ore 13, per leggere insieme le prove ritenute più
interessanti. Al termine della revisione di tutti i saggi, la Commissione ha redatto la seguente graduatoria a
seguito del punteggio riportato dai candidati:
     1. primo classificato: saggio n° 34
     2. secondo classificato: saggio n° 31
     3. terzo classificato: saggio n° 55
     4. quarto classificato: saggio n° 38.
Oltre ai saggi sopramenzionati viene ritenuto meritevole di menzione speciale il saggio n° 3, per la forza
dell’argomentazione, al limite della fantascienza, ed il saggio n° 9, per la maestria nel controargomentare.

Il giorno 8 febbraio, alla presenza di una rappresentanza degli studenti di più classi coinvolte nella prova, è
stata aperta la busta contente i nomi, al fine di individuare i nominativi dei concorrenti vincitori della
selezione regionale nonché di quelli cui è stata attribuita la menzione speciale:

primo classificato:
saggio n° 34 = Leonetti Francesco, classe IV sez. C
secondo classificato:
saggio n° 31 = Ragusa Giovanni, classe V sez. C
terzo classificato:
saggio n° 55=       Azzato Sofia, classe V B
quarto classificato:
saggio n° 38 = Romeo Francesco, classe IV sez. B

                                                                                                              4
I primi due classificati parteciperanno alla finale regionale, il 3° e 4° classificato sono inclusi come vincitori
solo per la graduatoria interna d'istituto.
All’apertura della busta, l’identità dell’autore/trice dei saggi, a cui è attribuita una menzione speciale, risulta
come di seguito:
saggio n. 3 = Gallo Francesco, classe V sez. C.
saggio n° 9 = Turco Attilio, classe V sez. D

Alla Gara regionale per il Canale A parteciperanno, pertanto, i seguenti due studenti: Leonetti Francesco,
Ragusa Giovanni.

PER IL CANALE B IN LINGUA STRANIERA
Stabilito di non distinguere sin dall’inizio i partecipanti al canale in lingua straniera, al termine della prova si
constata che son stati prodotti due saggi in lingua inglese.
Numero di studenti partecipanti: 02
Elenco:
Anselmo Francesco, classe V sez. A
Perrone Lorenzo, classe V sez. D.

La Commissione di valutazione, con l’aiuto della prof.ssa Basile, insegnante d’Inglese, ha letto i saggi. Il
saggio di Perrone è risultato un po’ vago nell’uso degli autori filosofici, ma ben strutturato e
problematizzato, e si classifica al primo posto; il saggio di Anselmo presenta dei gravi problemi nell’uso dei
classici, ma ha comunque un impianto interessante. La Commissione decide dunque di ammettere entrambi
gli autori alle selezioni per il canale internazionale. Alla gara regionale parteciperanno dunque: Perrone
Lorenzo della classe V sez. D, ed Anselmo Francesco, della classe V sez. A.

Il presente verbale, composto da n° 6 pagine (+ 4 di allegati), è stato redatto in forma elettronica il giorno 09
Febbraio 2018, quale conclusione ed approvazione di tutte le operazioni fin qui compiute da tutta la
commissione per entrambi i canali previsti dal bando dell’olimpiade 2017-18.

Data 09/02/2018

                                                          Referente d’Istituto
                                                          Angelo Mammone Rinaldi

                                                                                                                  5
Liceo Scientifico Scipione Valentini - Castrolibero
                              Olimpiadi della Filosofia 2017-18
    Il candidato svolga a propria scelta una delle seguenti tracce, in lingua italiana o straniera, nei limiti di 4 ore

E TICA : doveri verso la Natura?
Il fine ultimo di tutte le azioni dell’uomo moralmente buono, e in particolare di tutte le sue azioni efficaci
all’esterno, si può racchiudere in questa formula: egli vuole che nel mondo sensibile domini la ragione ed essa
soltanto. Ogni forza fisica deve venir subordinata alla ragione. Ma la ragione può dominare unicamente
negli esseri razionali e mediante essi. L’agire morale quindi, anche se esso si dirige immediatamente alla
natura priva di ragione, si riferisce pur sempre […] agli esseri razionali e ha di mira soltanto essi. Come non
vi sono diritti nei confronti della natura priva di ragione, così non vi sono neppure doveri verso essa. È un
dovere modificare la natura avendo di mira unicamente gli esseri razionali […].
                                                    J. G. Fichte, Sistema di etica, Laterza, Roma-Bari 1994 (ed. orig. 1798) p. 255

Ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno,
delle altre specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le
generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo
dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti.
                                                           J. Attali, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012

La genesi dell’intero universo, compreso l’uomo, si è evoluta in un contesto naturale [...]. Conoscere i
meccanismi naturali delle cose è veramente fondamentale. Manipolare un qualcosa che non si conosce è
assolutamente sbagliato.
La vita e la morte sono determinate da Dio? La logica in un certo qual modo vorrebbe che tutto ciò che è
scientifico appartenga alla scienza. Conoscere le strutture dei geni o del DNA significa anche la possibilità
di dare vita o di risuscitare i morti: proprietà questa fino a ieri di totale appartenenza a Dio.
                   V. Giuffrè. La metasensazione. Dall’homo sapiens all’homo naturali, Armando., Roma 2003, p. 127
Una delle malattie che il metodo Stamina si proponeva di curare è la leucodistrofia metacromatica. Deriva
dall'alterazione di un gene, e non lascia scampo: [...] il declino neurologico è continuo e finisce sempre e
immancabilmente in maniera tragica prima dei 10 anni. E' ovvio che i genitori ai quali viene comunicata
una simile condanna a morte siano disperati. Davide Vannoni, che non è medico, cominciò a raccontare in
giro, senza che nessun dato provasse come vera la sua affermazione, che un intruglio segreto poteva curare
questa terribile malattia, strappando i bambini alla morte. Era falso come una banconota da 30 euro, ma
foste stati i genitori, cosa avreste fatto? [...]
Luigi Naldini, invece, è un medico. Nel 1996, ebbe un’idea incredibile: si convinse che il virus HIV (sì,
proprio quello che causa l’AIDS) potesse essere utilizzato, una volta modificato, per fare arrivare dentro alle
cellule proprio il gene che – mancando – porta alla morte questi bambini. Presentò i primi dati ad un
congresso a Seattle, e gli dissero "idea fantastica, ma spero che non le venga in mente di applicarla sui
pazienti, perché sarebbe una follia". Ebbene, Luigi non è tipo che si scoraggia […]. Prima mise a punto la
procedura sui topi (sacrificandone centinaia, ma come poteva fare? doveva metterla a punto sui bambini?
no, meglio i topi. Ci rifletta chi è contro la sperimentazione animale!) e dopo anni e anni di prove
rigorosissime condotte nel silenzio decise che era arrivato il momento di provare questa cura non più sui
topi, ma sui bambini. E la cura ha funzionato. I bimbi che vedete nella foto erano condannati a morte
senza speranza, invece Luigi con il virus dell'AIDS modificato li ha salvati.
                                             R. Burioni, https://www.facebook.com/robertoburioniMD/posts/2488064178085417

G NOSEOLOGIA : come riconoscere l’errore? Cosa fare con le fake news?
Infatti, per quello che costituisce la forma del vero, è certo che il pensiero vero si distingue dal falso non
tanto per una denominazione estrinseca, ma soprattutto per una intrinseca. Infatti se qualche costruttore concepì
ordinatamente una costruzione, sebbene tale costruzione non sia mai esistita, né mai esisterà, il pensiero di
essa nondimeno è vero ed è identico, sia che la costruzione esista, sia che non esista. Al contrario, se
qualcuno dice che Pietro [...] esiste e non sa tuttavia che Pietro esiste, per lui quel pensiero è falso o, se
preferisci, non è vero anche se Pietro esiste realmente. Né questa enunciazione Pietro esiste è vera, se non per
colui che sa per certo che Pietro esiste. Ne segue che nelle idee vi è qualcosa di reale per il quale le vere si
distinguono dalle false.
                                                          B. Spinoza, L’emendazione dell’intelletto, III, 8, Liviana, Padova, 1966

Non esistono buoni testimoni; non esiste praticamente una deposizione esatta in tutte le sue parti; ma su
quali punti un testimone sincero e che pensa di dire il vero merita di essere creduto? […] Delle storie false
han sollevato le folle. Le notizie false, in tutta la molteplicità delle loro forme, – semplici pettegolezzi,

                                                                                                                                 1
imposture, leggende, – han riempito la vita dell’umanità. Come nascono? Da quali elementi traggono la
loro sostanza? Come si propagano, guadagnando in ampiezza a misura che passano di bocca in bocca, di
scritto in scritto? […] L’errore non si propaga, non si amplifica, non vive infine che ad una condizione:
trovare nella società in cui si diffonde un brodo di coltura favorevole. Nell’errore, inconsciamente, gli
uomini esprimono i propri pregiudizî, i loro odî, le loro paure, tutte le emozioni forti.
                                                       M. Bloch, «Réflexions d’un historien sur les fausses nouvelles de la guerre»,
                                                                             in Histoire et historiens, Colin, Paris 1995, pp. 148-150

«Dottoressa, sono vegano eppure mi è venuto il cancro, perché?». «Il giorno precedente e successivo alla
chemio bisogna restare a digiuno». «Vietata la carne rossa durante la terapia». Non passa giorno senza che
Rossana Berardi torni a casa dall’ospedale con una di queste assurdità nelle orecchie. Fake news deleterie,
capaci di compromettere il buon esito della cura o, ancora peggio, la buona relazione medico-paziente.
Vere e proprie trappole costruite dai social, prive di ogni fondamento scientifico. […] Il movimento anti
fake news targato Women for oncology partirà ufficialmente mercoledì alla Camera con l’incontro
«Donne che curano» e la richiesta di un impegno al prossimo governo affinché si assuma l’onere di una
campagna sistematica contro la disinformazione in medicina, con la collaborazione dei media.
                          «Le oncologhe contro le fake news / “Sono pericolose e allontanano i malati dalle cure e dai medici”»,
                                                                                      su il Corriere della Sera del 21 gennaio 2018
Se lo Stato viene scambiato per la società civile, e se quindi la sua destinazione viene posta nella sicurezza e
nella protezione della proprietà e della libertà personale, allora l’interesse dei singoli in quanto tali diviene il
fine ultimo per cui essi sono uniti, e, a un tempo, il fatto di essere membro dello Stato finisce col dipendere
dal capriccio individuale.
Lo Stato ha invece un rapporto completamente diverso con l’individuo. Lo Stato, infatti, è Spirito
oggettivo, e l’individuo stesso ha oggettività, verità ed eticità solo in quanto è un membro dello Stato.
L’unione in quanto tale [degli individui nello Stato] è essa stessa l’autentico contenuto e fine, e la
destinazione degli individui consiste nel condurre una vita universale: ogni loro ulteriore appagamento, attività, modo di comportarsi, ha per suo
punto di partenza e risultato questo elemento sostanziale e universalmente valido
                         G. W. F. Hegel, Lineamenti di Filosofia del Diritto, Rusconi, Milano 1996 (ed. or. 1820) § 258, pp. 417-419

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e
garantisce cure gratuite agli indigenti.
Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La
legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana.
                                                                                     Costituzione della Repubblica italiana, art. 32.

Ogni Stato obbliga o raccomanda l’utilizzo dei vaccini al fine di garantire alti tassi di immunizzazione.
Secondo i favorevoli alla vaccinazione, essa è un dovere sociale del singolo nei confronti della comunità. I
vaccini sono efficaci e, per alcune malattie, non vi sono soluzioni alternative. Per contro, c’è chi sostiene
che ciascun individuo debba decidere autonomamente se vaccinarsi, visti i dubbi esistenti su efficacia e
sicurezza dei vaccini. Secondo costoro, inoltre, si dovrebbero investire più risorse per capire le cause
dell’immunità naturale, piuttosto che studiare l’immunità artificiale data dai vaccini. La sicurezza e il
controllo sui potenziali rischi sono un aspetto fondamentale del dibattito sui vaccini. Secondo i sostenitori
della pratica vaccinale, il controllo effettuato sui vaccini è estremamente rigoroso e il rischio, pur molto
raro, è comunque accettabile in quanto il beneficio è tale da giustificarlo. Per gli antivaccinalisti, invece, i
danni provocati dai vaccini costituiscono un grave problema per la salute pubblica e in generale lo stato di
salute dei vaccinati è peggiore dei non vaccinati.
                                       Vaccini: favorevole o contrario, da http://www.proversi.it/discussioni/pro-contro/63-vaccini

E PISTEMOLOGIA : cos’è la matematica? Pura logica o creazione dell’intelletto?
Il presente studio mostrerà che anche un ragionamento come quello per passare da n a n+1, in apparenza
caratteristico della matematica, riposa su leggi logiche generali e non necessita di alcuna legge speciale del
pensiero associativo.
[...] Quanto più la matematica deve astenersi da qualsiasi ricorso a considerazioni psicologiche, tanto meno
può negare, invece, i suoi rapporti con la logica. Io mi trovo veramente d’accordo con coloro, i quali
ritengono impossibile tracciare una precisa linea divisoria fra le due.
               G. Frege, I fondamenti dell’aritmetica, in Logica e aritmetica, Boringhieri, Torino 1977 (ed. or. 1884), pp. 214-245.

Se [...] la scienza del numero fosse puramente analitica, o potesse sortire, analiticamente, da un piccolo
gruppo di giudizî sintetici, sembrerebbe che un intelletto sufficientemente dotato potrebbe, con un solo
colpo d’occhio, percepirne tutte le verità . [...] Se ci si rifiuta di ammettere queste conseguenze, occorre almeno riconoscere che il
ragionamento matematico ha di per sé una sorta di virtù creatrice e che, di conseguenza, si distingue dal
sillogismo. [...]
Questo procedimento è la dimostrazione per induzione completa. Si stabilisce in partenza un teorema per
n=1; si dimostra in seguito che se esso è vero di n-1, è vero di n, e se ne conclude che esso è vero per tutti i
numeri interi. [...] Tuttavia, , per quanto lontano ci spingessimo,
non ci eleveremmo mai fino al teorema generale, applicabile a tutti i numeri, che solo può essere oggetto di
scienza. Per giungere fino ad esso, occorrerebbero un’infinità di sillogismi occorrerebbe scavalcare un
abisso che la pazienza dell’analista, ridotto alle sole risorse della logica formale, non arriverà mai a colmare
 [...]. Perché allora questo giudizio
si impone a noi con un’irresistibile evidenza? Esso non è che l’affermazione di una potenza dell’intelletto
che si riconosce capace di concepire la ripetizione indefinita di uno stesso atto dal momento in cui questo
atto si è reso possibile una volta.
                                                      H. Poincaré, La scienza e l’ipotesi, Dedalo, Bari 1989 (ed. or. 1902), pp 27-38

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