OLIMPIADI DI FILOSOFIA - XXVI EDIZIONE A.S. 2017-2018 - Philolympia
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OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXVI EDIZIONE A.S. 2017-2018 VERBALE DELLA SELEZIONE D'ISTITUTO Liceo Scientifico S. Valentini – Castrolibero 23 gennaio – 9 febbraio 2018 Il giorno 23 del mese di Gennaio dell’anno 2017, alle ore 08:00 nei locali del Liceo Scientifico «S. Valentini» di Castrolibero, via A. Cannata n° 1, destinati allo svolgimento della prova scritta di saggio per la selezione d'Istituto della Olimpiade di Filosofia, XXVI edizione, si riuniscono per sovrintendere allo svolgimento della prova stessa, il referente d'Istituto prof. Angelo Mammone Rinaldi ed i componenti della Commissione per la revisione dei lavori di entrambi i canali (nazionale e internazionale) della medesima Olimpiade. Funge da verbalizzante il referente d'istituto. Commissarî: Rosetta LUCA, Rachele MONTESANTI Per la revisione dei saggi del Canale in lingua straniera, i suddetti componenti la Commissione saranno affiancati da un docente di lingua straniera, per la lettura e la esatta interpretazione dei lavori. CRITERÎ DI COMPOSIZIONE E SCELTA DELLE TRACCE La Commissione prende visione delle tracce proposte dai commissarî, improntate a mettere in opposizione due punti di vista differenti su un determinato problema filosofico. Le tracce sono state preparate seguendo 4 criterî: 4 tracce di argomento differente, minimo due documenti con tesi in opposizione fra loro, con citazioni ampie che contengano un’argomentazione, per un massimo di 4 facciate (due fogli fronte/retro). Viene estratta a sorte una quaterna di tracce. La Commissione decide inoltre che opererà collegialmente tanto nella revisione che nella valutazione delle prove, operazioni che verranno svolte immediatamente dopo la consegna dell'ultimo elaborato. Dopo aver radunato i candidati nell'aula 55, una delle due destinate alla prova ed aver rivolto a tutti un saluto di benvenuto e qualche chiarimento sulle finalità della prova, si fa l'appello degli studenti presenti. Risultano presenti alla prova n. 55 candidati. Non si riportano i nominativi dei candidati inizialmente previsti, ma assenti. Vengono distribuiti i fogli per la prova. Le tracce, deliberate precedentemente, sono riprodotte in copia per ciascun candidato (si riporta in allegato il testo integrale e). Ricordate ai candidati le norme vigenti che regolano lo svolgimento delle prove scritte, si precisa che: ● i criterî di valutazione saranno «problematizzazione, argomentazione, contestualizzazione, attualizzazione»; ● è consentito l'uso di un dizionario (d'italiano o d'inglese) di carattere non enciclopedico, ● la prova dev'essere svolta nei limiti di quattro ore, ● essendo le ore 09:00 il termine utile per la presentazione degli elaborati scade alle 13:00. L’assistenza alle prove è realizzata dal referente d'Istituto in un’aula, dalla prof.ssa Montesanti nell’altra. Per gli adempimenti dei concorrenti durante lo svolgimento delle prove scritte, ci si ispira, con ovvî adattamenti, alle norme dei pubblici concorsi (DPR. 487/94 solo gli art.li 13-14). Il Comitato di vigilanza e la Commissione curano che la prova si svolga in un clima sereno e disteso, che la selezione sia improntata ad una sana, leale, trasparente verifica delle competenze richieste, poiché trattasi, comunque, di un impegno ‘sportivo’, ove ogni modalità fraudolenta è bandita. I telefonini e ogni strumento tecnologico atto a connessione o comunicazione è stato consegnato al comitato di vigilanza fino al termine della prova. Infatti, i candidati che dovessero essere trovati in possesso di appunti, libri o pubblicazioni saranno allontanati dall’aula, con segnalazione di demerito. Nel caso in cui risulti che uno o più candidati 1
abbiano copiato, in tutto o in parte, l’esclusione è disposta nei confronti di tutti i candidati coinvolti. Nulla di tutto questo viene, tuttavia, rilevato. Per garantire l’anonimato nella fase della valutazione, il candidato, dopo aver svolto il tema, senza apporvi sottoscrizione, estrae alla cattedra un numero fra 55 possibili, riporta sul compito e sulla busta il numero estratto (scelto a caso e senza alcuna relazione né con l’elenco dei partecipanti, né con l’ordine di consegna), scrive il proprio nome e cognome e classe su un cartoncino appositamente predisposto e lo inserisce in una busta da lettere, consegnando poi i fogli di bella e brutta copia al presidente. Durante lo svolgimento della prova non si rilevano contravvenzioni alle norme che disciplinano gli esami o episodî che ne turbino il regolare andamento. Gli ultimi tre elaborati vengono consegnati alle ore 12:50. Il presidente, unitamente ai singoli componenti il Comitato di vigilanza, accertato il numero degli elaborati e delle buste consegnati dai candidati, inizia le procedure di valutazione degli elaborati alle ore 13:00. CRITERÎ PER LA REVISIONE DEI SAGGI Tenuto conto delle caratteristiche proprie delle prove selettive anche in lingua straniera, considerate le finalità precipue e la specificità che esse assumono nel quadro della scrittura filosofica e negli obiettivi della SFI e dello stesso MIUR, si stabilisce che i criterî definitivi e di sintesi per la revisione e valutazione dei saggi sono quelli fissati al punto 4.3 (quattro.tre) del bando di concorso ed indicati nel regolamento internazionale delle International Philosophy Olympiad (IPO). Entro detti criteri, la Commissione stabilisce ed esplicita i ‘pesi’ ed i ‘livelli’ sui quali formulare il giudizio globale, riportati qui di seguito, in testa all’elenco con la valutazione delle prove. Vengono, pertanto, individuati gli obiettivi, gli indicatori analitici, i descrittori. La Commissione valuterà le prove dei candidati in scala di valori decimale, come richiesto dal bando, e non su quindicesimi, come nella prassi vigente degli esami di stato e si uniforma ai criterî fissati al punto quattro del bando di concorso che vengono comunque ribaditi: ● aderenza alla traccia e capacità di individuazione corretta dei problemi, da cui si può ricavare il livello delle Competenze di problematizzazione (peso: 2,5); ● comprensione filosofica dell'argomento e capacità di pensare in proprio attraverso la lezione dei filosofi, da cui si può ricavare il livello delle Competenze di problematizzazione, la capacità di vedere più punti di vista (peso: 2,5) ● argomentazione, validità e capacità di esprimere nella forma scritta le proprie conoscenze, i propri pensieri, di difenderli e dimostrare la tesi in forma coerente ed efficace (peso: 2,5); ● originalità concettuale ed espositiva, e coerenza e capacità di riconoscere nel presente le grandi lezioni del passato, dimostrando, altresì, di essere motivato alla lettura ed esame critico dei testi filosofici (peso: 2,5) Per la revisione dei saggi in Lingua straniera, propri del canale internazionale dell’olimpiade, si decide di adottare gli stessi criterî e di integrare la griglia di valutazione per il canale nazionale, predisposta per il giudizio sui contenuti specifici di Filosofia, aggiungendo un quinto obiettivo con indicatori analitici per una valutazione sul possesso, l’uso e la padronanza della lingua straniera, soprattutto nei suoi aspetti formali: Esposizione (chiarezza continuità essenzialità fluenza), pertinenza lessicale (enciclopedia, vocabolario, espressioni), Ortografia (carattere, segni diacritici), punteggiatura (formato, impaginazione). Al fine di valutare la prova in decimi, la Commissione adegua tutta la griglia di valutazione, che fa parte integrante del presente verbale, su cinque gruppi di indicatori. Ogni voce verrà valutata con pt 1 se insufficiente o mediocre 1,5 se sufficiente 2 se buono 2,25 se distinto 2,5 se ottimo 2
ELENCO COMPLETO DEI PARTECIPANTI Quest’anno si è preferito non distinguere da subito i partecipanti alla prova in due canali, italiano ed inglese, visti i problemi dell’anno precedente, quando alcuni ragazzi, non sentendosela di affrontare la prova in lingua straniera, come inizialmente previsto, hanno rinunziato a partecipare alle Olimpiadi. La distinzione dei canali avverrà dunque in fase di valutazione, e l’elenco dei partecipanti sarà comune alle due prove. AMERISE Erica Giada AMOROSO Christian ANSELMO Francesco ASSUNTO Alessandro AZZATO Sofia BARBIERI Guido BARTOLINI Chiara COVELLI Francesco Roberto DE LUCA Azzurra DIANA Michelangelo DODARO Martina DODARO Sabrina DONATO Alessandra FILICE Anna Chiara FILICE Christian FUSARO Alessia FUSARO Ida GALLO Francesco GAROFALO Lorenzo GENTILE Sharon GIARDINELLI Vittorio GRANIERI Maria Teresa IACCINO Federica IAZZOLINO Maria Martina LAVISTA Pietro LATINO Marina LE PIANE Concetto LEONETTI Francesco LETO Marco LUPIANO Veronica MACRITO Enrica MANDARINO Chiara MARASCO Francesco MARSICO Caterina MAZZA Paolo MICELI Antonio MIGALDI Teresa 3
NICOLETTI Francesco PECORA Carmelo PERRONE Lorenzo PESCATORE Giulia Maria PETRUCCI Francesca Asia PICARDO Giuseppe RAGUSA Giovanni RENZI Antonio RIJA Marco ROMEO Francesco SALERNO Chiara SAVAGLIO Piero Giuseppe SCALFARI Vincenzo SCRIVANO Francesca SICILIA Federica; SPADAFORA Enrico Giuseppe STANILE Carmine TURCO Attilio PER IL CANALE A IN LINGUA ITALIANA La Commissione, visti i problemi derivanti dagli scritunî, si è divisa le prove in modo da valutarle per gruppi; al termine di questa fase di valutazione, ogni compito è stato letto da almeno due commissarî. La Commissione si è poi riunita mercoledì 7 febbraio, alle ore 13, per leggere insieme le prove ritenute più interessanti. Al termine della revisione di tutti i saggi, la Commissione ha redatto la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato dai candidati: 1. primo classificato: saggio n° 34 2. secondo classificato: saggio n° 31 3. terzo classificato: saggio n° 55 4. quarto classificato: saggio n° 38. Oltre ai saggi sopramenzionati viene ritenuto meritevole di menzione speciale il saggio n° 3, per la forza dell’argomentazione, al limite della fantascienza, ed il saggio n° 9, per la maestria nel controargomentare. Il giorno 8 febbraio, alla presenza di una rappresentanza degli studenti di più classi coinvolte nella prova, è stata aperta la busta contente i nomi, al fine di individuare i nominativi dei concorrenti vincitori della selezione regionale nonché di quelli cui è stata attribuita la menzione speciale: primo classificato: saggio n° 34 = Leonetti Francesco, classe IV sez. C secondo classificato: saggio n° 31 = Ragusa Giovanni, classe V sez. C terzo classificato: saggio n° 55= Azzato Sofia, classe V B quarto classificato: saggio n° 38 = Romeo Francesco, classe IV sez. B 4
I primi due classificati parteciperanno alla finale regionale, il 3° e 4° classificato sono inclusi come vincitori solo per la graduatoria interna d'istituto. All’apertura della busta, l’identità dell’autore/trice dei saggi, a cui è attribuita una menzione speciale, risulta come di seguito: saggio n. 3 = Gallo Francesco, classe V sez. C. saggio n° 9 = Turco Attilio, classe V sez. D Alla Gara regionale per il Canale A parteciperanno, pertanto, i seguenti due studenti: Leonetti Francesco, Ragusa Giovanni. PER IL CANALE B IN LINGUA STRANIERA Stabilito di non distinguere sin dall’inizio i partecipanti al canale in lingua straniera, al termine della prova si constata che son stati prodotti due saggi in lingua inglese. Numero di studenti partecipanti: 02 Elenco: Anselmo Francesco, classe V sez. A Perrone Lorenzo, classe V sez. D. La Commissione di valutazione, con l’aiuto della prof.ssa Basile, insegnante d’Inglese, ha letto i saggi. Il saggio di Perrone è risultato un po’ vago nell’uso degli autori filosofici, ma ben strutturato e problematizzato, e si classifica al primo posto; il saggio di Anselmo presenta dei gravi problemi nell’uso dei classici, ma ha comunque un impianto interessante. La Commissione decide dunque di ammettere entrambi gli autori alle selezioni per il canale internazionale. Alla gara regionale parteciperanno dunque: Perrone Lorenzo della classe V sez. D, ed Anselmo Francesco, della classe V sez. A. Il presente verbale, composto da n° 6 pagine (+ 4 di allegati), è stato redatto in forma elettronica il giorno 09 Febbraio 2018, quale conclusione ed approvazione di tutte le operazioni fin qui compiute da tutta la commissione per entrambi i canali previsti dal bando dell’olimpiade 2017-18. Data 09/02/2018 Referente d’Istituto Angelo Mammone Rinaldi 5
Liceo Scientifico Scipione Valentini - Castrolibero Olimpiadi della Filosofia 2017-18 Il candidato svolga a propria scelta una delle seguenti tracce, in lingua italiana o straniera, nei limiti di 4 ore E TICA : doveri verso la Natura? Il fine ultimo di tutte le azioni dell’uomo moralmente buono, e in particolare di tutte le sue azioni efficaci all’esterno, si può racchiudere in questa formula: egli vuole che nel mondo sensibile domini la ragione ed essa soltanto. Ogni forza fisica deve venir subordinata alla ragione. Ma la ragione può dominare unicamente negli esseri razionali e mediante essi. L’agire morale quindi, anche se esso si dirige immediatamente alla natura priva di ragione, si riferisce pur sempre […] agli esseri razionali e ha di mira soltanto essi. Come non vi sono diritti nei confronti della natura priva di ragione, così non vi sono neppure doveri verso essa. È un dovere modificare la natura avendo di mira unicamente gli esseri razionali […]. J. G. Fichte, Sistema di etica, Laterza, Roma-Bari 1994 (ed. orig. 1798) p. 255 Ogni essere umano ha dei doveri nei confronti degli altri essere umani, delle generazioni che verranno, delle altre specie viventi e del pianeta. L’umanità ha in particolare il dovere di mostrare empatia verso le generazioni future e verso le altre specie necessarie alla sua sopravvivenza. Deve quindi considerare come suo dovere creare le condizioni perché le prossime generazioni e le altre specie possano esercitare i loro diritti. J. Attali, Domani, chi governerà il mondo?, Fazi Editore, Roma 2012 La genesi dell’intero universo, compreso l’uomo, si è evoluta in un contesto naturale [...]. Conoscere i meccanismi naturali delle cose è veramente fondamentale. Manipolare un qualcosa che non si conosce è assolutamente sbagliato. La vita e la morte sono determinate da Dio? La logica in un certo qual modo vorrebbe che tutto ciò che è scientifico appartenga alla scienza. Conoscere le strutture dei geni o del DNA significa anche la possibilità di dare vita o di risuscitare i morti: proprietà questa fino a ieri di totale appartenenza a Dio. V. Giuffrè. La metasensazione. Dall’homo sapiens all’homo naturali, Armando., Roma 2003, p. 127 Una delle malattie che il metodo Stamina si proponeva di curare è la leucodistrofia metacromatica. Deriva dall'alterazione di un gene, e non lascia scampo: [...] il declino neurologico è continuo e finisce sempre e immancabilmente in maniera tragica prima dei 10 anni. E' ovvio che i genitori ai quali viene comunicata una simile condanna a morte siano disperati. Davide Vannoni, che non è medico, cominciò a raccontare in giro, senza che nessun dato provasse come vera la sua affermazione, che un intruglio segreto poteva curare questa terribile malattia, strappando i bambini alla morte. Era falso come una banconota da 30 euro, ma foste stati i genitori, cosa avreste fatto? [...] Luigi Naldini, invece, è un medico. Nel 1996, ebbe un’idea incredibile: si convinse che il virus HIV (sì, proprio quello che causa l’AIDS) potesse essere utilizzato, una volta modificato, per fare arrivare dentro alle cellule proprio il gene che – mancando – porta alla morte questi bambini. Presentò i primi dati ad un congresso a Seattle, e gli dissero "idea fantastica, ma spero che non le venga in mente di applicarla sui pazienti, perché sarebbe una follia". Ebbene, Luigi non è tipo che si scoraggia […]. Prima mise a punto la procedura sui topi (sacrificandone centinaia, ma come poteva fare? doveva metterla a punto sui bambini? no, meglio i topi. Ci rifletta chi è contro la sperimentazione animale!) e dopo anni e anni di prove rigorosissime condotte nel silenzio decise che era arrivato il momento di provare questa cura non più sui topi, ma sui bambini. E la cura ha funzionato. I bimbi che vedete nella foto erano condannati a morte senza speranza, invece Luigi con il virus dell'AIDS modificato li ha salvati. R. Burioni, https://www.facebook.com/robertoburioniMD/posts/2488064178085417 G NOSEOLOGIA : come riconoscere l’errore? Cosa fare con le fake news? Infatti, per quello che costituisce la forma del vero, è certo che il pensiero vero si distingue dal falso non tanto per una denominazione estrinseca, ma soprattutto per una intrinseca. Infatti se qualche costruttore concepì ordinatamente una costruzione, sebbene tale costruzione non sia mai esistita, né mai esisterà, il pensiero di essa nondimeno è vero ed è identico, sia che la costruzione esista, sia che non esista. Al contrario, se qualcuno dice che Pietro [...] esiste e non sa tuttavia che Pietro esiste, per lui quel pensiero è falso o, se preferisci, non è vero anche se Pietro esiste realmente. Né questa enunciazione Pietro esiste è vera, se non per colui che sa per certo che Pietro esiste. Ne segue che nelle idee vi è qualcosa di reale per il quale le vere si distinguono dalle false. B. Spinoza, L’emendazione dell’intelletto, III, 8, Liviana, Padova, 1966 Non esistono buoni testimoni; non esiste praticamente una deposizione esatta in tutte le sue parti; ma su quali punti un testimone sincero e che pensa di dire il vero merita di essere creduto? […] Delle storie false han sollevato le folle. Le notizie false, in tutta la molteplicità delle loro forme, – semplici pettegolezzi, 1
imposture, leggende, – han riempito la vita dell’umanità. Come nascono? Da quali elementi traggono la loro sostanza? Come si propagano, guadagnando in ampiezza a misura che passano di bocca in bocca, di scritto in scritto? […] L’errore non si propaga, non si amplifica, non vive infine che ad una condizione: trovare nella società in cui si diffonde un brodo di coltura favorevole. Nell’errore, inconsciamente, gli uomini esprimono i propri pregiudizî, i loro odî, le loro paure, tutte le emozioni forti. M. Bloch, «Réflexions d’un historien sur les fausses nouvelles de la guerre», in Histoire et historiens, Colin, Paris 1995, pp. 148-150 «Dottoressa, sono vegano eppure mi è venuto il cancro, perché?». «Il giorno precedente e successivo alla chemio bisogna restare a digiuno». «Vietata la carne rossa durante la terapia». Non passa giorno senza che Rossana Berardi torni a casa dall’ospedale con una di queste assurdità nelle orecchie. Fake news deleterie, capaci di compromettere il buon esito della cura o, ancora peggio, la buona relazione medico-paziente. Vere e proprie trappole costruite dai social, prive di ogni fondamento scientifico. […] Il movimento anti fake news targato Women for oncology partirà ufficialmente mercoledì alla Camera con l’incontro «Donne che curano» e la richiesta di un impegno al prossimo governo affinché si assuma l’onere di una campagna sistematica contro la disinformazione in medicina, con la collaborazione dei media. «Le oncologhe contro le fake news / “Sono pericolose e allontanano i malati dalle cure e dai medici”», su il Corriere della Sera del 21 gennaio 2018
Se lo Stato viene scambiato per la società civile, e se quindi la sua destinazione viene posta nella sicurezza e nella protezione della proprietà e della libertà personale, allora l’interesse dei singoli in quanto tali diviene il fine ultimo per cui essi sono uniti, e, a un tempo, il fatto di essere membro dello Stato finisce col dipendere dal capriccio individuale. Lo Stato ha invece un rapporto completamente diverso con l’individuo. Lo Stato, infatti, è Spirito oggettivo, e l’individuo stesso ha oggettività, verità ed eticità solo in quanto è un membro dello Stato. L’unione in quanto tale [degli individui nello Stato] è essa stessa l’autentico contenuto e fine, e la destinazione degli individui consiste nel condurre una vita universale: ogni loro ulteriore appagamento, attività, modo di comportarsi, ha per suo punto di partenza e risultato questo elemento sostanziale e universalmente valido G. W. F. Hegel, Lineamenti di Filosofia del Diritto, Rusconi, Milano 1996 (ed. or. 1820) § 258, pp. 417-419 La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana. Costituzione della Repubblica italiana, art. 32. Ogni Stato obbliga o raccomanda l’utilizzo dei vaccini al fine di garantire alti tassi di immunizzazione. Secondo i favorevoli alla vaccinazione, essa è un dovere sociale del singolo nei confronti della comunità. I vaccini sono efficaci e, per alcune malattie, non vi sono soluzioni alternative. Per contro, c’è chi sostiene che ciascun individuo debba decidere autonomamente se vaccinarsi, visti i dubbi esistenti su efficacia e sicurezza dei vaccini. Secondo costoro, inoltre, si dovrebbero investire più risorse per capire le cause dell’immunità naturale, piuttosto che studiare l’immunità artificiale data dai vaccini. La sicurezza e il controllo sui potenziali rischi sono un aspetto fondamentale del dibattito sui vaccini. Secondo i sostenitori della pratica vaccinale, il controllo effettuato sui vaccini è estremamente rigoroso e il rischio, pur molto raro, è comunque accettabile in quanto il beneficio è tale da giustificarlo. Per gli antivaccinalisti, invece, i danni provocati dai vaccini costituiscono un grave problema per la salute pubblica e in generale lo stato di salute dei vaccinati è peggiore dei non vaccinati. Vaccini: favorevole o contrario, da http://www.proversi.it/discussioni/pro-contro/63-vaccini E PISTEMOLOGIA : cos’è la matematica? Pura logica o creazione dell’intelletto? Il presente studio mostrerà che anche un ragionamento come quello per passare da n a n+1, in apparenza caratteristico della matematica, riposa su leggi logiche generali e non necessita di alcuna legge speciale del pensiero associativo. [...] Quanto più la matematica deve astenersi da qualsiasi ricorso a considerazioni psicologiche, tanto meno può negare, invece, i suoi rapporti con la logica. Io mi trovo veramente d’accordo con coloro, i quali ritengono impossibile tracciare una precisa linea divisoria fra le due. G. Frege, I fondamenti dell’aritmetica, in Logica e aritmetica, Boringhieri, Torino 1977 (ed. or. 1884), pp. 214-245. Se [...] la scienza del numero fosse puramente analitica, o potesse sortire, analiticamente, da un piccolo gruppo di giudizî sintetici, sembrerebbe che un intelletto sufficientemente dotato potrebbe, con un solo colpo d’occhio, percepirne tutte le verità . [...] Se ci si rifiuta di ammettere queste conseguenze, occorre almeno riconoscere che il ragionamento matematico ha di per sé una sorta di virtù creatrice e che, di conseguenza, si distingue dal sillogismo. [...] Questo procedimento è la dimostrazione per induzione completa. Si stabilisce in partenza un teorema per n=1; si dimostra in seguito che se esso è vero di n-1, è vero di n, e se ne conclude che esso è vero per tutti i numeri interi. [...] Tuttavia, , per quanto lontano ci spingessimo, non ci eleveremmo mai fino al teorema generale, applicabile a tutti i numeri, che solo può essere oggetto di scienza. Per giungere fino ad esso, occorrerebbero un’infinità di sillogismi occorrerebbe scavalcare un abisso che la pazienza dell’analista, ridotto alle sole risorse della logica formale, non arriverà mai a colmare [...]. Perché allora questo giudizio si impone a noi con un’irresistibile evidenza? Esso non è che l’affermazione di una potenza dell’intelletto che si riconosce capace di concepire la ripetizione indefinita di uno stesso atto dal momento in cui questo atto si è reso possibile una volta. H. Poincaré, La scienza e l’ipotesi, Dedalo, Bari 1989 (ed. or. 1902), pp 27-38 3
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