Alitalia: firmato accordo proroga cassa integrazione straordinaria

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Alitalia: firmato accordo proroga cassa integrazione straordinaria
10 Dicembre 2019 -

Alitalia: firmato accordo proroga
cassa integrazione straordinaria

ROMA – L’accordo sulla cassa integrazione straordinaria a rotazione per i
1075 lavoratori di Alitalia è stato confermato con la firma di ieri.
La precedente cassa invernale aveva previsto l’accordo per 1360, di cui 75
comandanti, 320 assistenti di volo e 680 del personale di terra. “Permane la
preoccupazione per le sorti della compagnia” commentano unitariamente Filt
Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti.

L’intesa che proroga la cassa integrazione straordinaria richiesta da
Alitalia, “avrà durata di tre mesi, fino al 31 Dicembre 2019, contrariamente
a quanto aveva inizialmente richiesto l’azienda, che avrebbe voluto
prolungarla fino a Marzo 2020”.
“L’anticipo della scadenza a Dicembre -spiegano i sindacati- è stato
richiesto da noi per ottenere finalmente certezze circa il rifinanziamento
strutturale del fondo di solidarietà del trasporto in scadenza il prossimo
Dicembre e per la necessità di conoscere gli intendimenti sul piano

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industriale”.

“L’esito del confronto -proseguono Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti- ha
consentito di ridurre significativamente il numero delle unità coinvolte
dalla cassa, rispetto a quelle previste dal precedente accordo di Ottobre
dell’anno scorso, prima della stagione invernale”.
“Ora il Governo -sottolineano le organizzazioni sindacali- deve fare la
propria parte, assumendosi le responsabilità con un piano di vero rilancio
della compagnia, che consenta la piena occupazione e l’avvio del confronto
sul rinnovo del contratto nazionale sezione vettori”.

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Interporto toscano: nuovo investimento
da 3 milioni e mezzo

GUASTICCE – Bino Fulceri, amministratore delegato dell’Interporto toscano
Amerigo Vespucci, presenta il nuovo investimento da 3 milioni e mezzo
riguardante i lavori per un nuovo capannone che conterrà due celle
frigorifere per svuotamento container e conservazione di merce surgelata.
“Un servizio nuovo, che mancava ancora all’Interporto, possibile grazie ai

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contributi di ministero delle Infrastrutture e Regione Toscana”.

I lavori in cantiere sono diversi, uno dei più importanti quello dello
scavalco ferroviario che collegherà l’area con il porto di Livorno:
smantellati i piloni del vecchio ponte della ferrovia, ora Rfi sta procedendo
con le opere propedeutiche.

Procedono infine i lavori per la grande piattaforma di distribuzione dei
farmaci, a cui ha collaborato la Regione con le 4 più grandi aziende toscane
del settore: 120 mila metri quadri di area interessata, di cui 50 mila
coperti.

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Incontro Liguria e Piemonte:
mobilitazione per infrastrutture

GENOVA – Incontro bilaterale Liguria e Piemonte per affrontare insieme temi
di importanza per entrambe le regioni, dai trasporti e le infrastrutture,
alla riqualificazione delle aree montane confinanti, dai progetti comunitari
in collaborazione tra le due regioni per valorizzare il turismo, alla Zona
logistica semplificata.

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Una prima riunione a Genova per intensificare i rapporti Liguria-Piemonte che
hanno vecchie radici, in quanto la Liguria fa parte della vita dei piemontesi
e viceversa. Tante le partite aperte, a cominciare dal Terzo Valico e dalla
Gronda, alla promozione dei prodotti tipici fino al turismo, che potranno
essere affrontati in modo più incisivo, se i due territori si uniranno
ulteriormente, soprattutto nei confronti di Bruxelles.
Un patto per rilanciare insieme il sistema Nord Ovest e vigilare anche sul
rispetto dei tempi di realizzazione di alcune opere fondamentali.

Obiettivo dei due presidenti, Giovanni Toti per la Liguria e Alberto Cirio
per il Piemonte, è dare vita a una cabina di regia che riprenda in mano
quello che già era stato impostato negli anni scorsi, per esempio tra Liguria
e Lombardia, per affrontare una serie di temi fondamentali.
“Le Regioni sono in grado di conquistarsi nei fatti le autonomie che vanno
chiedendo” ha detto Toti. I temi fondamentali sono per il presidente ligure
legati principalmente alle infrastrutture primo lo sviluppo dello scalo
ligure che “si candida a diventare uno dei primi porti italiani per le due
compagnie, i danesi di Maersk e i cinesi di Cosco, due delle 4 aziende più
grandi del mondo nel loro settore. Un terminal che deve portare avanti
politiche di integrazione con gli interporti del Piemonte, che sono
fondamentali per evitare che le merci si riversino in autostrada. Così come
serve affrontare congiuntamente le politiche di spesa europea che vengono
discusse dalla Commissione in questi mesi, sia per il Psr (Piano di Sviluppo
Rurale) che per il Fsc (Fondo di sviluppo e coesione), sia per tutta la
programmazione dei fondi europei indirizzati alle regioni attraverso una
battaglia col Governo”.

“Già oggi sarebbe importante -ha continuato Toti- programmare altri
bilaterali per un rapido esame delle questioni più delicate per poi arrivar a
una sintesi a Torino. Sarebbe un passo avanti verso un’autonomia di fatto
delle Regioni per cui si dovrà aspettare ancora un po’ in Parlamento ma
possiamo appropriarcene”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente Cirio che ha ricordato l’impegno
assunto dalle due Regioni, prima delle elezioni regionali piemontesi a
lavorare insieme, in quanto la sinergia tra i due territori è nella realtà
dei fatti per la vicinanza e gli storici scambi economici e sociali. “Come la
Liguria ha appoggiato il Piemonte per la riconferma della Torino-Lione, così

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il Piemonte farà lo stesso per la Liguria con la Gronda di Genova, opera
fondamentale non solo per il Nord Ovest ma per l’intero Paese”.
Un impegno assunto dal presidente piemontese a partecipare ad un’eventuale
mobilitazione per sostenere questa infrastruttura.

“Già oggi -ha ricordato Cirio- operiamo applicando i margini possibili di
autonomia su una serie di temi tra cui Terzo Valico, per il quale ci sono
tanti protocolli anche disattesi per la parte piemontese, perché poco
vigilati da chi ci ha preceduto e su cui ha molto senso procedere insieme. Se
ci presentiamo a Bruxelles con progetti interregionali e collegati possiamo
essere anche più competiti sul fronte dei finanziamenti”.

E in attesa che da Roma decidano su autonomia differenziata, le due regioni
hanno deciso di lavorare insieme su progetti comuni.
In particolare durante l’incontro si è parlato del retroporto di Alessandria
e dello sviluppo delle prestazioni di quelli di Orbassano, Rivalta, Novi S
Bovo, Novara. Si è passati poi al tema della Zona logistica semplificata
costituita dal decreto Genova che comprende molti retroporti piemontesi.
Attualmente il tavolo di lavoro interistituzionale della Liguria sta
procedendo a definire il quadro programmatico per consentire agevolazioni
amministrative, burocratiche, doganali alle aziende che si insedieranno. Tav
e Terzo Valico dei Giovi si incrociano in Piemonte e ad Alessandria e sono i
retroporti naturali di Genova e Savona.
Infine sono stati condivisi i protocolli sul Terzo Valico per l’impiego di
lavoratori locali nei cantieri.

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Progetto Quarto Modulo presentato a
Verona

VERONA – Il Progetto Quarto Modulo da 750 metri che permetterà di
incrementare la capacità complessiva dell’interporto Quadrante Europa è stato
presentato questa mattina nella sala conferenze di Terminali Italia a Verona.
Le opere previste consentiranno di intercettare sempre più volumi di traffico
merci a favore del trasporto combinato gomma-ferro e rafforzare la funzione
strategico-logistica dello scalo di Verona.

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Questi obiettivi del progetto di potenziamento infrastrutturale, sono stati
illustrati nel corso di una conferenza stampa dall’amministratore delegato e
direttore generale di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) Maurizio
Gentile e dal presidente del Consorzio Zai Matteo Gasparato, alla presenza
dell’assessore ai Lavori pubblici, Infrastrutture e Trasporti della Regione
Veneto Elisa De Berti e del sindaco di Verona Federico Sboarina.

Il principale intervento per il potenziamento di Quadrante Europa consiste
nella realizzazione del Quarto Modulo, attrezzato con cinque binari lunghi
750 metri – standard europeo di lunghezza dei treni merci -, gru a portale e
aree di stoccaggio. Gli interventi consentiranno di aumentare la capacità
complessiva del terminal intermodale di Verona Quadrante Europa, per offrire
una adeguata risposta ad una crescente domanda di trasporto combinato
ferroviario, destinata ad aumentare con il completamento e l’entrata in
esercizio della Galleria di Base del Brennero, nonché con lo sviluppo
dell’AV/AC verso Est.

Per questo motivo, il potenziamento di Quadrante Europa prevede il
collegamento diretto con la Direttrice del Brennero e con la linea
ferroviaria per Bologna. Queste azioni sono in linea con le strategie di
sviluppo intraprese da Rete Ferroviaria Italiana per promuovere lo sviluppo
del trasporto merci e lo shift modale dalla gomma al ferro. Obiettivo finale
è promuovere l’integrazione fra la rete ferroviaria, gli interporti e i
porti, condizione questa necessaria per ottenere la massima sinergia nella
logistica del trasporto delle merci in un’ottica di massima sostenibilità e
in linea con gli obiettivi stabiliti dal Libro Bianco dei Trasporti
dell’Unione Europea: trasferire il 30% del trasporto merci oltre i 300 km su
ferro entro il 2030 e il 50% entro il 2050.

L’investimento complessivo per realizzare il Quarto Modulo, comprensivo del
potenziamento della stazione ferroviaria, è di circa 59 milioni di euro. Lo
sviluppo della progettazione degli interventi, considerata la loro importanza
strategica, è cofinanziato dall’Unione europea nell’ambito del progetto
“Veneto Intermodal”, presentata da un consorzio guidato da Consorzio Zai
Interporto Quadrante Europa, con i partner Rete Ferroviaria Italiana, Regione
Veneto e Autorità di Sistema portuale del Mar Adriatico settentrionale. Il
completamento delle opere è previsto nel 2026.

Nel suo intervento, Maurizio Gentile ha sottolineato che “l’impegno primario

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di Rete Ferroviaria Italiana è quello di individuare le azioni più efficaci
per lo sviluppo della rete, procedendo secondo una logica coerente e di
sistema. Stiamo lavorando con tutti gli attori in gioco per far sì che il
sistema di trasporti del Paese possa accogliere nel migliore dei modi le
opportunità che deriveranno dall’apertura della Galleria di Base del
Brennero, nel 2028, nonché dall’avanzamento verso Est dell’Alta Velocità/Alta
Capacità. Inoltre i nostri programmi di investimento per il trasporto merci
(circa 4 miliardi di euro) prevedono molteplici interventi su tutte le linee
che afferiscono ai Corridoi Europei, con adeguamenti del modulo, della sagoma
limite e del peso assiale, in modo tale da rendere il sistema italiano
perfettamente integrato con il nostro mercato domestico di riferimento,
l’Europa”.

Prendendo la parola, il presidente Gasparato ha detto: “Oggi Quadrante Europa
opera avendo in mente quali potranno essere gli sviluppi futuri del settore
del trasporto ferroviario e intermodale, soprattutto con i potenziamenti
infrastrutturali ferroviari sull’Asse Est-Ovest e l’apertura del tunnel di
base del Brennero e delle tratte di accesso a Sud, da Fortezza fino a Verona
e riteniamo di affrontare i temi intermodalità e sostenibilità in un’ottica
integrata e con i partner più importanti, RFI, Regione Veneto e Comune di
Verona”.

“Non ci limitiamo quindi a gestire la quotidianità ‘subendo’ il traffico, ma
adottiamo un approccio ‘proattivo’ guardando alla pianificazione europea,
nazionale e regionale delle infrastrutture ed inserendoci in questo percorso
al fine di promuovere la massima sostenibilità del trasporto merci. Verona –
ha concluso il presidente di Zai – è pronta a giocare un ruolo da leader tra
i terminal intermodali europei in pieno accordo con la Commissione europea,
il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e le istituzioni regionali
e locali”.

Il sindaco Sboarina ha poi spiegato che quelli per il Quarto Modulo sono
“investimenti importanti che guardano con lungimiranza al futuro del
Quadrante Europa, puntando al potenziamento e all’aumento della capacità
complessiva del terminal scaligero. Stiamo parlando del più importante
interporto italiano per volumi di traffico e il primo d’Europa per qualità
del servizio. Un modello che si è evoluto e che ha fatto dei suoi sistemi
altamente specializzati la porta d’accesso all’innovazione. E che ha permesso

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di consolidare il ruolo di Verona quale snodo est-ovest e nord-sud. Siamo al
centro dei due più importanti corridoi viari e ferroviari europei, una
centralità che vogliamo mantenere nel tempo per garantire la crescita
economica di tutto il nostro territorio. Un investimento che crea sviluppo,
di cui certamente trarrà beneficio l’intera comunità veronese”.

Come noto, l’interporto Quadrante Europa interseca i Corridoi ferroviari
europei Ten-T Scandinavo-Mediterraneo e Mediterraneo e rappresenta uno snodo
fondamentale sia per la direttrice Nord – Sud, attraverso il valico del
Brennero, sia per i collegamenti Est – Ovest, principale asse di sviluppo
delle imprese italiane che esportano nell’Est Europa.

Per comprendere meglio le dimensioni di questa importante realtà, basta
ricordare che nel 2018 sono transitate da Quadrante Europa circa 28 milioni
di tonnellate di merci, di cui ben 8 milioni via treno. Sono stati lavorati
circa 16.000 treni annui, con una media di quasi 60 treni al giorno. L’Italia
esporta il 70% delle proprie merci verso l’Europa e la maggior parte verso i
paesi nordici e quindi soprattutto attraverso il Brennero lungo il Corridoio
Scandinavo-Mediterraneo, che è il principale asse di collegamento dell’Italia
con il resto d’Europa. Il Brennero è il primo valico alpino, con un traffico
maggiore della somma dei traffici dei valichi con la Francia e la Svizzera:
vi transita il 10,5% degli scambi commerciali totali italiani. Ciò evidenzia
l’importanza dell’investimento presso l’interporto Quadrante Europa.

Infine, l’assessore regionale Elisa De Berti, ha definito il Progetto Quarto
Modulo “Un intervento strategico che la Regione Veneto sostiene con
convinzione”.

“Un progetto – ha sottolineato – che connette il Veneto ai mercati nazionali
e internazionali e che serve soprattutto a potenziare il trasporto
sostenibile delle merci. L’allungamento dei moduli di linea permetterà,
infatti, di trasportare una quantità maggiore di merci su ferro, sgravando da
questo compito il trasporto su gomma”.

“Il potenziamento dei nodi logistici – ha concluso De Berti – è uno degli
interventi strategici previsti anche nel Piano Regionale dei Trasporti, che
proprio oggi la Giunta regionale ha adottato. Un piano che guarda al sempre
crescente valore dell’export per il Veneto, che nel 2018 ha raggiunto il
massimo storico, superando i 63,3 miliardi di euro”.

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Confetra Liguria: “Operazioni
infrastrutturali in tempi certi”

LA SPEZIA – Operazioni infrastrutturali in tempi certi. Per Alessandro
Laghezza, presidente di Confetra Liguria, esiste oggi una priorità assoluta
per il sistema Paese, che diventa emergenza assoluta per la regione
logisticamente più determinante, la Liguria.

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E questa priorità è rappresentata dalla certezza sui tempi di realizzazione
delle grandi infrastrutture in grado di imprimere una svolta operativa in
termini di efficienza a tutto il sistema logistico nazionale.
Con un sistema autostradale ligure che ha conquistato e consolidato il
primato di maglia nera per il tasso di incidentalità, superiore di quattro
punti a quello medio del sistema Paese, è venuto il momento di uscire dal
dibattito oggettivamente di bassissimo profilo fra il fare e il non fare e
affermare con assoluta certezza che le opere vanno fatte e vanno fatte in
tempi certi.

Se è possibile nel caso di emergenze come quella del ponte Morandi che è
sfociata nella messa a punto di dieci opere per 125 milioni destinate in tre
anni a cambiare la viabilità del porto di Genova, deve diventare possibile
anche nell’ordinaria amministrazione.
“In quanto operatori del settore -sottolinea Laghezza- ci troviamo
quotidianamente costretti a confrontarci con una clientela che ci chiede
risposte certe in termini di efficienza, costi e tempi del trasporto. È ora
necessario che anche le istituzioni diventino protagoniste di un’operazione
serietà, ovvero che ci mettano la faccia”.

“Il caso del ponte Morandi -prosegue- ha dimostrato come la capacità di
reazione alle emergenze, nonché quella di aver garantito alle controparti
certezze sui tempi di realizzazione delle strade alternative, ma anche sui
tempi di demolizione e ricostruzione del ponte, abbiano reso possibile un
miracolo per il porto di Genova: la salvaguardia e la fiducia della sua
clientela e quindi una ripresa dei traffici anche quando le difficoltà
causate dalla tragedia del Morandi erano quotidianamente tangibili”.

Secondo il presidente di Confetra Liguria è ora necessario che le istituzioni
accettino una sfida ancora più importante, con la stessa volontà del fare e
con la stessa serietà in termini di impegni. “Basta promesse generiche e
specialmente basta incertezze”.
“Chiedo anche alle altre associazioni imprenditoriali del trasporto e della
logistica -continua- un’alleanza per costringere le istituzioni nazionali,
regionali e locali a sedersi a un tavolo di confronto e a firmare non un
generico patto per la Liguria, bensì un impegno preciso su date, scadenze,
tempi di realizzazione delle opere”.

Secondo Confetra è necessario mettere nero su bianco un “pert” e un project

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management delle principali opere pubbliche. Servono tempi certi per le
operazioni infrastrutturali legate a Terzo Valico, alla prosecuzione in
direzione Milano, sul Nodo di Genova, sulla Bretella autostradale, sulla
linea Pontremolese così come sul raddoppio ferroviario della linea con la
Francia.

L’elenco per la confederazione è lungo e comprende anche le opere portuali
che, in un quadro di riferimento ad alto rischio anche giudiziario per i
manager portuali che assumono decisioni, sono diventate in molti casi a
rischio fattibilità.
Cosa chiede Confetra Liguria? “Che un’istituzione che in questi mesi si è
dimostrata più proattiva e reattiva, come la Regione Liguria, convochi questo
tavolo di confronto, entro e non oltre la fine di quest’anno e che da questo
confronto scaturisca una tabella Excel. Nella prima colonna il nome
dell’opera, quindi lo stato attuale dei lavori e del cantiere, la percentuale
di realizzazione, i tempi per l’ultimazione dell’opera e la data presumibile
di entrata in funzione”.

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Agenzia delle Dogane e Interporto
toscano

LIVORNO – Si è tenuta nei giorni scorsi nella sede dell’Interporto Toscano la
firma del rinnovo del comodato d’uso di un’area posta all’interno
dell’Interporto stesso da destinare allo stoccaggio di merci sequestrate, tra
la stessa società e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli-Ufficio delle
Dogane di Livorno.

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Alla firma hanno peso parte il Direttore Interregionale dell’Agenzia delle
Dogane e dei Monopoli per la Toscana, la Sardegna e l’Umbria Roberto Chiara,
il dirigente dell’Ufficio delle Dogane di Livorno Giovanni Parisi e
l’amministratore delegato dell’Interporto Toscano Bino Fulceri, accompagnato
dai dirigenti Riccardo Gioli e Claudio Bertini.

In questa occasione è stata confermata la collaborazione ormai da diverso
tempo in atto ed è stato rafforzato il reciproco impegno per fornire servizi
sempre più qualificati alle imprese operanti nell’area.
L’incontro si è concluso con la visita dell’area interportuale che in questi
anni ha avuto notevole sviluppo con l’insediamento di importanti operatori
all’interno della stessa.

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Fedriga: “Anche Fvg vuole entrare
nell’Alta velocità”

TRIESTE – Anche il Friuli Venezia Giulia vuole entrare nell’Alta velocità
assieme a Lombardia, Veneto e Piemonte.
“Questo -spiega il governatore della Regione Massimiliano Fedriga– in virtù
del ruolo da protagonista assunto dalla nostra regione nell’area centro-
orientale dell’Europa che, nel porto di Trieste, vede un’infrastruttura
strategica per lo sviluppo economico dell’intero continente”.

La dichiarazione di Fedriga al seminario Italo-Russo che si è tenuto stamani
nella sala maggiore del Palazzo della Camera di commercio di Trieste,
organizzato dall’associazione conoscere Eurasia, da Roscongress e da Spief’20
(St. Petersburg Intenational economic forum) e che ha visto la
partecipazione, tra gli altri, dell’ambasciatore della Federazione Russa in
Italia, Sergey Razov, e del sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza.

Il governatore, in relazione alla necessità di avviare delle opere
infrastrutturali coerenti con un concetto di sostenibilità ambientale immune
dagli estremismi, ha ricordato il primato nazionale dello scalo triestino
sottolineando come la dimensione dello stesso porto sia allargata a tutto il
territorio regionale e oltre, in una dinamica che comprende anche Monfalcone
e gli spazi retroportuali di Cervignano, Gorizia e Pordenone, unitamente a un
obiettivo di collaborazione con la Carinzia e l’Ungheria, quest’ultima meta
di una prossima missione istituzionale.

In un’ottica di importanti e concrete opportunità, come ha evidenziato
Fedriga, “viene naturale per il Friuli Venezia Giulia lavorare a un
rafforzamento delle relazioni e dei rapporti economici e commerciali con la
Russia in quanto orizzonte di quello che è lo storico entroterra della nostra
regione”.

Per questo motivo, secondo il governatore, vanno ritirate le sanzioni a Mosca
che hanno provocato per l’Unione europea in cinque anni un danno di 27
miliardi di dollari in termini di interscambio commerciale. “A tal riguardo -
ha detto- auspico che la nuova Commissione europea possa rivedere le

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decisioni intraprese dal precedente esecutivo, ricordando che l’export del
Friuli Venezia Giulia con la Russia prima delle sanzioni registrava un
andamento in forte crescita, a beneficio del tessuto industriale di tutta la
regione”.

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Svincolo autostradale di Settimo di
Rende e stazione ferroviaria

CATANZARO – Firmate oggi , 20 settembre, le Convenzioni per le opere
accessorie necessarie alla realizzazione dello Svincolo Autostradale di
Settimo di Rende e della Nuova Stazione Ferroviaria di Settimo di Montalto
Nella Sala Stampa presso l’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università
della Calabria di Arcavacata di Rende (CS), si è proceduto alla firma delle
Convenzioni tra la Regione Calabria, rappresentata dal Presidente Mario
Oliverio, e i Comuni di Montalto Uffugo e Rende, rappresentati dai rispettivi
Sindaci, Pietro Caracciolo e Marcello Manna, per dare avvio a quattro opere
accessorie alla realizzazione dello Svincolo Autostradale di Settimo di Rende
e della Nuova Stazione Ferroviaria di Settimo di Montalto. L’atto di stipula
delle Convenzioni è stato preceduto da interventi che hanno illustrato in
dettaglio le opere da realizzare, la loro localizzazione, gli obiettivi e il
budget a esse assegnato.
Dopo i saluti istituzionali del Magnifico Rettore dell’Università della
Calabria, Gino Mirocle Crisci, a coordinare i lavori è stato l’assessore alle
Infrastrutture della Regione Calabria, Roberto Musmanno a cui sono seguiti
gli interventi del Sindaco del Comune di Montalto Uffugo, Pietro Caracciolo,
del Sindaco del Comune di Rende, Marcello Manna e del Presidente della
Regione Calabria, Mario Oliverio.

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Frecciargento 700, presentato a Bari

BARI – Presentato ieri 19 settembre alla stazione di Bari Centrale il nuovo
Frecciargento 700 di Trenitalia dedicato alla linea Adriatica.

Il treno migliorerà collegamenti e servizi fra la Puglia, le località della
linea Adriatica, Milano, Torino e Venezia, sostituendo le corse ora
effettuate con i Frecciabianca e offrendo ai viaggiatori maggiore comfort e
più servizi a bordo treno. Un’ulteriore attenzione per chi sceglie il treno
da e per la Puglia che può contare ogni giorno su oltre 17mila posti a
disposizione sulla rotta tra Milano, Bologna e Bari con 20 Frecce, 10
InterCity e sei InterCity Notte.

Il primo viaggio fra Bari e Milano, via Adriatica, con il nuovo treno sarà
effettuato domenica 29 settembre con partenza alle 15:35 dal capoluogo
milanese. Quello in direzione Nord, con partenza da Bari, è in programma il
giorno successivo, lunedì 30 settembre, alle 5:32. Entrambi i treni
manterranno tutte le fermate degli attuali Frecciabianca, servendo quindi le
città e i territori che già usufruivano di questi collegamenti (con fermate
in Puglia a Foggia e Barletta) e offrendo alle persone in viaggio maggiori
servizi ed elevati standard di qualità e comodità.

L’introduzione dei Frecciargento 700 è parte di un più ampio piano di upgrade

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10 Dicembre 2019 -

dei collegamenti e dei servizi fra Milano, Torino e Venezia verso la linea
Adriatica. Entro il primo semestre del 2020 saranno 17 i nuovi convogli
introdotti per migliorare significativamente i collegamenti tra Milano,
Bologna e Venezia e la Puglia (fino a Lecce e a Taranto). Enormi i benefici
anche per la sostenibilità ambientale: Trenitalia punta ad invogliare sempre
più persone a scegliere il treno, mezzo ecologico per eccellenza, e il nuovo
Frecciargento 700 darà una ulteriore spinta allo shift modale.

Ad illustrare le caratteristiche tecniche e le novità del nuovo Frecciargento
700 a Istituzioni, associazioni di categoria e cittadini il Direttore Long
Haul di Trenitalia Paolo Attanasio.

Fra i servizi a disposizione dei viaggiatori a bordo dei Frecciargento 700:
la carrozza FRECCIABistrò per tutti i clienti, il welcome drink in Business e
Premium e il portale Frecce con film, cartoni animati, news e tanto altro
ancora. Inoltre, è stato installato il Wi-Fi Fast, un innovativo sistema
multioperatore per una navigazione veloce e stabile. La tecnologia permette
di aggregare la capacità di banda di più operatori telefonici 3G e 4G,
consentendo ai passeggeri di navigare a una velocità maggiore e in maniera
più stabile e continuativa.

La scelta di Trenitalia (Gruppo FS italiane) di rinnovare la flotta con nuovi
treni più performanti rientra fra le azioni per soddisfare le esigenze di
viaggio di ogni passeggero, sia in ambito metropolitano e regionale sia in
quello ad alta velocità e a media e lunga percorrenza.

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10 Dicembre 2019 -

Metropolitana a Catania: stanziati
quattrocento mln

CATANIA – Via libera della Regione Siciliana al finanziamento di quattrocento
milioni di euro per per completare la metropolitana a Catania nel tratto tra
piazza Stesicoro e l’aeroporto di Catania. I lavori riguarderanno un percorso
di quasi sette chilometri, interamente in galleria, con la realizzazione di
otto stazioni ferroviarie.

L’opera, facente parte dell’azione 4.6.1 del Po Fesrs 2014/2020, rientra in
un progetto complessivo da 492 milioni di euro. A oggi è stato già appaltato
il lotto Stesicoro-Palestro, lungo 2,2 chilometri per 90 milioni di euro
(provenienti dalla “legge Obiettivo” 111 del Cipe) che sarà completato entro
il 2022. Le nuove risorse – il cui decreto è stato firmato dal governatore
Nello Musumeci e che ora andrà alla Corte dei conti per la registrazione –
serviranno a finanziare la realizzazione dei lavori di scavo, posa binari,
opere civili, impianti elettrici, armamenti, sottostazioni, scale mobili al
fine di consegnare “chiavi in mano” all’amministrazione regionale la tratta

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10 Dicembre 2019 -

metropolitana.

«Ancora una volta il mio governo – sottolinea il presidente della Regione –
dimostra la propria sensibilità nei confronti dell’importante tema della
mobilità ecosostenibile. Il completamento di questa importante tratta
metropolitana della Circumetnea consentirà di ridurre non solo la congestione
stradale, ma soprattutto pericolosi fattori d’inquinamento atmosferico,
promuovendo un modello di trasporto pubblico efficiente, sicuro e veloce».

Tre le aree progettuali di finanziamento: la prima, che riguarda le opere
civili e gli impianti connessi, ammonta a 286 milioni di euro; la seconda,
relativa agli impianti ferroviari e alle tecnologie, di 91,5 milioni di euro;
la terza, che prevede le somme a disposizione dell’amministrazione per
collaudi, sicurezza, pubblicità, evenienze archeologiche, di 19,6 milioni di
euro.

Alle somme previste per il progetto si aggiungono altri 59,5 milioni di euro
stanziati per l’acquisto di nuovi treni, che portano a oltre 550 milioni il
costo totale degli interventi sulla Circumetnea. Come deciso dalla
Commissione Europea, il Po Fesr Sicilia potrà finanziare l’opera fino a un
massimo di 478 milioni di euro. Terminati i lavori, la Metropolitana a
Catania consentirà il collegamento da Nesima all’aeroporto di Fontanarossa. E
con ulteriori cantieri, già appalti dall’Ente gestore della Fce, sarà
realizzato il collegamento della ferrovia fino a Misterbianco.

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