Documento del Consiglio di Classe a. s. 20013/2014 V TSR Serale

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Istituto Professionale
 per i Servizi Commerciali Turistici
  Alberghieri e della Ristorazione
           “G. Matteotti”
            56124 – Pisa

Documento del Consiglio di Classe
      a. s. 20013/2014
       V° TSR Serale

                1
 Indirizzo: Tecnico della Ristorazione
 Redatto il 7 maggio 2014 - Affisso all’albo il
 Docente coordinatore della classe: Marina POLACCO

Composizione del Consiglio di Classe:

       Docente                     Materia/e          Firma docente

Polacco Marina          Italiano, Storia
Viegi Annalisa          Matematica
Servello Paolo          Educazione fisica
Pistolesi Nicola        Religione
Altana Silvana          Legislazione
Vittori Valerio         Ristorazione
Milicia Francesco       Alimentazione
Puccini Stefano         Economia e gestione aziende
                        ristorative
Lafargue Nelly          Francese
Trombetta Anna          Inglese

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PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO
La classe Quinta del Corso Serale è una classe articolata composta da due gruppi, uno di
indirizzo economico aziendale, l’altro di indirizzo enogastronomico, per un totale di trentadue
alunni.
Il gruppo dell’indirizzo alberghiero è composto da quindici alunni (cinque femmine e dieci
maschi), tutti frequentanti fino a ora. Nessuno dei componenti della classe ha frequentato dal
biennio, in quanto tutti gli iniziali componenti hanno smesso dopo la qualifica triennale; i più
‘anziani’ della classe frequentano dalla terza; sei alunni si sono inseriti in quarta (provenienti
dal corso diurno); otto in quinta. Gli alunni non madrelingua hanno una discreta competenza
scritta ma difficoltà nell’esposizione orale. Nell’economia generale della classe ha forse influito
la preponderante componente maschile, che a volte ha dato adito a comportamenti non proprio
maturi, in un clima di scherzosità e di inclinazione alla distrazione di solito non presenti nel
corso serale; per cui è stato necessario a volte intervenire con richiami a una maggiore
disciplina in classe. La partecipazione è stata comunque attiva e vivace, soprattutto da parte di
alcuni elementi che hanno mostrato interesse e capacità critica e di rielaborazione personale
dei contenuti; mentre altri componenti della classe sono stati più passivi e disinteressati. Tutti
gli studenti hanno frequentato abbastanza assiduamente, fatta salva la necessità di conciliare i
tempi scolastici e le esigenze lavorative (certificate da apposita documentazione); discontinua
per cause diverse, familiari e/o di salute, è stata la presenza di un piccolo numero di alunni. Per
quanto riguarda il profitto generale della classe, si segnalano come elementi più validi quattro,
cinque elementi. Il resto della classe ha ottenuto un profitto discontinuo nelle diverse materie
( i risultati peggiori si registrano in matematica, diritto, inglese e francese).
Nel corso degli anni gli alunni hanno partecipato alle attività della scuola in ambito ristorativo
(allestimento banchetti, partecipazione a manifestazioni eno-gastronomiche, visite guidate ad
aziende del settore). Gli alunni frequentanti tra la quarta e la quinta hanno lavorato assieme
alla professoressa d’italiano alla realizzazione di un video dedicato al serale, Sette domande
sulle ragioni del serale.
La classe ha potuto usufruire della continuità didattica solo per Italiano e storia.

 PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO

                              TECNICO DELLA RISTORAZIONE

E’ una figura professionale che può operare in qualsiasi azienda della ristorazione con
competenze flessibili ed adattabili derivanti dall’acquisizione di buone capacità organizzative,
comunicative e gestionali e dalla padronanza di due lingue straniere.

Profilo professionale in termini di conoscenze (sapere). Lo studente possiede:

                                                 3
 una solida cultura di base fondata sulle discipline umanistiche e scientifiche dell’area
  comune.
 conoscenze approfondite sulla dinamica dei valori significativi per la gestione aziendale.
 buona padronanza del lessico di base e specifico in lingua inglese e francese.

Profilo professionale in termini di competenze (saper fare), è in grado di:
 operare efficacemente nelle aree gestionali contabile e amministrativa, organizzativa
  dell’azienda ristorativa, gestendo e motivando il personale.
 coordinare e controllare tutte le fasi del ciclo di produzione.
 Dialogare con clienti e fornitori rappresentando l’azienda all’estero.

Profilo professionale in termini di capacità (saper essere):
 Lo studente sa orientarsi in situazioni complesse e pervenire a soluzioni coerenti.

 SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO

Tempi scolastici
Materie                                             N° ore svolte     N° ore da
                                                                      svolgere
Italiano                                            118               16
Storia                                              52                8
Francese                                            70                15
Matematica                                          65                15
Legislazione                                        50                10
Ristorazione                                        72                15
Ed. Fisica                                          24                6
Economia e Gestione Aziende Ristorative             96                14
Inglese                                             74                16
Alimentazione                                       74                16

Alternanza scuola/lavoro
L’alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del
15 aprile 2005, ha sostituito l’Area di professionalizzazione nelle quarte e quinte classi
degli istituti professionali con 132 ore di attività svolta in stage aziendale, secondo
quanto previsto all’articolo 8, comma 3, del D.P.R. n.87/2010. Gli studenti della classe
hanno effettuato lo stage in periodi diversi, compatibilmente con le esigenze personali e

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lavorative. Le attività in alternanza sono state mirate al consolidamento delle competenze
teoriche e operative del profilo professionale, perseguendo le seguenti finalità:
• collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali;
• favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali;
• arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel
mercato del lavoro;
• realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società;
• correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio.
Il totale ore da effettuare per lo studente non lavoratore è di 132 nel biennio post-qualifica,
di 66 per lo studente lavoratore impiegato in settore non specifico. Allo studente lavoratore
impiegato nel settore ristorativo è attribuito un credito lavorativo, per il quale si deve
ritenere già espletato il diritto dovere dell’alternanza, analogamente a quanto avviene per il
contratto di apprendistato.
Il professor Antonio Bellavia, tutor della classe per quanto riguarda l’alternanza scuola/lavoro,
ha seguito gli studenti in queste attività. Gli alunni hanno svolto stage presso aziende del
settore professionale di riferimento, secondo le modalità approvate dall’Istituto . Tutti gli
allievi hanno completato le 132 ore di alternanza previste dall’attuale normativa, eccetto alcuni
studenti, che per motivi personali e/o familiari, completeranno il loro periodo di alternanza
nelle prossime settimane.

 OBIETTIVI TRASVERSALI CONSEGUITI
 (educativi, socio-affettivi, comportamentali)

 AREA SOCIO-AFFETTIVA
  Consolidamento della capacità di autovalutazione
  Promozione della partecipazione attiva degli studenti alla vita della classe e all’attività
    didattica
  Consolidamento della capacità di mettere in pratica all’interno del gruppo classe quei valori
    universalmente condivisi, quali il rispetto delle opinioni altrui e la valorizzazione dei
    contributi e degli spazi di ogni singolo alunno.

 AREA COGNITIVA
  Conoscenza degli aspetti più significativi degli argomenti trattati
  Capacità di applicare principi e regole
  Consolidamento delle competenze comunicative e dell’uso della terminologia specifica delle
    varie discipline
  Consolidamento delle capacità di lavoro autonomo
  Consolidamento delle capacità logiche e di rielaborazione personale e di collegamento dei
    contenuti didattici.

 METODOLOGIA ADOTTATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ATTUAZIONE DEGLI
 OBIETTIVI TRASVERSALI

                                                5
Tutti i docenti, consapevoli delle problematiche del corso serale, hanno adottato una
metodologia di insegnamento che tenesse conto delle esigenze degli alunni. Per quanto attiene
l’area socio-affettiva, il C.d.C. ha costantemente cercato di valorizzare la disponibilità alla
collaborazione degli studenti, affinché il gruppo classe ritrovasse anche al suo interno le
risorse utili al superamento degli ostacoli incontrati in itinere nel percorso didattico.
Per quanto riguarda l’area cognitiva, data la limitata disponibilità di tempo degli studenti
lavoratori, il C.d.C. ha proposto continuamente attività di consolidamento di conoscenze,
competenze e capacità, utilizzando anche la metodologia del lavoro di gruppo e avendo come
punto di riferimento costante i collegamenti interdisciplinari possibili.
Il processo metodologico è stato supportato dal progetto specifico per il corso serale che
prevede la figura del tutor di classe per aiutare gli studenti a superare gli eventuali disagi
nell’ambito relazionale e cognitivo, organizzando le attività di sportello per il recupero degli
obiettivi disciplinari.

VERIFICHE E SIMULAZIONI D’ESAME
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate nelle diverse discipline verifiche orali e
verifiche scritte, strutturate, semi-strutturate e non strutturate. Sono state effettuate le
simulazioni della prima, della seconda e della terza prova. Considerate le esperienze pregresse
relativamente alla simulazione del colloquio che comporta un notevole dispendio di tempo e implica
uno stress emotivo aggiuntivo per gli studenti, il C.d.C. non ritiene opportuno prevedere questa
simulazione; svolgerà invece attività di completamento e consolidamento degli obiettivi delle
singole discipline, come indicato dai docenti.
Le materie scelte dal C.d.C. come oggetto della terza prova sono quattro:
Matematica, Inglese, Informatica, Diritto
La prova è stata così strutturata:
n° 8 quesiti a risposta singola         tipologia b
n°20 quesiti a risposta multipla        tipologia c

       N° quesiti        Tipologia       Punti per ogni quesito           Totale punti
           2                 b                     3                           6
           5                 c                      1                          5

Totale punti per ogni disciplina:          11
Totale punti per le quattro discipline:    44
Il punteggio così ottenuto verrà automaticamente rapportato a quello stabilito dall’art. 15
O.M. n°35 del 4/4/2003 rimanendo stabilito che a ciascuna prova ritenuta sufficiente non
potrà essere attribuito un punteggio inferiore a 10.
Tempo concesso: 120’.

Si allegano al presente documento:
        Testo della simulazione della prima prova e relativa griglia di valutazione

                                                 6
   Testo della simulazione della seconda prova e relativa griglia di valutazione
   Testo della simulazione della terza prova e relativa griglia di valutazione
   Griglia di valutazione della prova orale

                                               7
ITALIANO
                                    Prof. Marina Polacco

Obiettivi generali mediamente raggiunti

Conoscenze
Mediamente la classe ha acquisito un livello di conoscenze complete, anche se in alcuni casi non
approfondite, riguardo ai contenuti disciplinari.

Competenze
Mediamente la classe ha evidenziato, nell’applicazione delle conoscenze acquisite, un
accettabile livello di competenze ed un sensibile miglioramento, rispetto ai livelli di partenza,
nell’esecuzione di compiti semplici, nell’individuazione degli elementi caratterizzanti e delle
relazioni nei testi e nei contesti studiati, attraverso l’ausilio delle categorie concettuali note.

Capacità
Mediamente la classe è in grado di effettuare analisi e sintesi complete, con rielaborazioni
personali e con un buon livello di correttezza morfo-lessicale e sintattica. Se guidata ed
opportunamente sollecitata, riesce in alcuni casi ad effettuare anche valutazioni approfondite
e ricche di senso critico.

                                      Modulo I
                         DAL NATURALISMO ALLE AVANGUARDIE
OBIETTIVI SPECIFICI
(in termini di conoscenze, competenze e capacità)
- Conoscere il contesto storico e le coordinate culturali del periodo preso in esame.
- Analizzare i testi individuando le caratteristiche tematiche e stilistiche e le peculiarità de-
    gli autori considerati.
- Inserire il testo nel contesto storico-letterario e confrontarlo con gli altri testi dell’autore
    e del movimento letterario a cui appartengono.

CONTENUTI
- Rappresentare il reale: il naturalismo
- I temi e la poetica del simbolismo
- Il rifiuto della tradizione e il fenomeno delle Avanguardie
- Crepuscolari e futuristi
- Emile Zola: L’Assomoir (brani scelti)
- Charles Baudelaire e I fiori del mare (Spleen, L’albatros, Caino e Abele, A una passante)
- Giovanni Verga: I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo (brani scelti)
- Gabriele d’Annunzio e l’Alcyone (Le stirpi canore, La pioggia nel pineto, La sera fiesolana )
- Giovanni Pascoli, Myricae e Canti di Castelvecchio (X Agosto, La mia sera, Il gelsomino
  notturno)

                                                 8
-     Caratteri del dadaismo, espressionismo, surrealismo (Munch, Picasso, Kandinskij, Duchamp)
-     Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del futurismo
-     Aldo Palazzeschi, Lasciatemi divertire
-     Guido Gozzano, L’amica di Nonna Speranza

                                       Modulo II
                        INCONTRO CON L’AUTORE: LUIGI PIRANDELLO

OBIETTIVI SPECIFICI

(in   termini di conoscenze, competenze e capacità)
-     Conoscere sinteticamente la biografia, il percorso letterario e la poetica dell’autore
-     Sapere analizzare i testi presi in esame
-     Comprendere i temi fondamentali dell’autore e il suo punto di vista
-     Saper rielaborare in modo, per quanto possibile, autonomo i contenuti dei testi dell’autore
      ponendoli a confronto.

CONTENUTI
L’Umorismo: La forma e la vita, La vecchia imbellettata
Novelle per un anno: Fuoco alla paglia, Certi obblighi
I romanzi: brani da Il Fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila.
Il teatro: visione di brani tratti da Il berretto a sonagli, Il giuoco delle parti, Cosi è (se vi
pare), Sei personaggi in cerca d’autore.

                                    Modulo III
           INCONTRO CON L’OPERA: LA COSCIENZA DI ZENO DI ITALO SVEVO

OBIETTIVI SPECIFICI
(in termini di conoscenze, competenze e capacità)
- Conoscere il contesto storico-culturale di riferimento
- Conoscere le principali strutture narratologiche del testo.
- Riconoscere e analizzare le principali caratteristiche stilistiche e linguistiche del testo
- Saper individuare i temi individuali del testo e il punto di vista dell’autore
- Saper rielaborare in modo personale i contenuti del testo

CONTENUTI
Lo schiaffo del padre (da La morte di mio padre)
L’ultima sigaretta (da Il fumo)
La morte di Guido (da Storia di un’associazione commerciale)
La vita è una malattia (da Psicoanalisi)

                                       Modulo IV
                    LA POESIA DEL NOVECENTO: UNGARETTI E MONTALE

OBIETTIVI SPECIFICI
(in termini di conoscenze, competenze e capacità)
                                                  9
-   Conoscere le caratteristiche tematiche e stilistiche degli autori limitatamente alle raccolte
    da cui sono tratti i testi analizzati
-   Saper analizzare i testi presi in esame
-   Comprendere l’evoluzione del genere letterario confrontando i testi considerati, evidenzian-
    do analogie e differenze, collegando i testi al contesto storico e culturale in cui sono stati
    prodotti.

CONTENUTI
L’Allegria : In memoria, Veglia, San Martino del Carso , Sono una creatura, Soldati, Mattina
Ossi di seppia: Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato .
Le Occasioni: Ti libero la fronte dai ghiaccioli, Lo sai, debbo riperderti e non posso
Satura: Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale .

                                       Modulo V
                             IMMAGINI DELLA GRANDE GUERRA
OBIETTIVI SPECIFICI
(in termini di conoscenze, competenze e capacità)
- Conoscere i momenti e i caratteri principali del contesto storico e culturale del periodo in
    esame.
- Comprendere i temi di fondo nella rappresentazione della prima guerra mondiale.

CONTENUTI
- Marinetti, Sintesi futurista della guerra
- Lussu, Una decimazione (da Un anno sull’altipiano).
- Le canzoni e la guerra: La canzone del Piave, Fuoco e mitragliatrice, O Gorizia
- Krauss, La guerra come apocalisse (da Gli ultimi giorni dell’umanità)
- Orizzonti di gloria, di Stanley Kubrik

                                         Modulo VI
                            LA LETTERATURA DEL DOPOGUERRA
                                  (in fase di svolgimento)

OBIETTIVI SPECIFICI
(in termini di conoscenze, competenze e capacità)
- Conoscere i momenti e i caratteri principali del contesto storico e culturale del periodo in
    esame ed in particolare della società italiana..
- Comprendere i temi di fondo della narrativa neorealista.
- Analizzare i testi esaminati riconoscendo le diverse tecniche narrative e i diversi punti di
    vista degli autori collegandoli al contesto storico cui si riferiscono.
-
CONTENUTI
- La narrativa della Resistenza e Beppe Fenoglio
- Calvino da Il sentiero dei nidi di ragno a Se una notte d’inverno un viaggiatore.
- La poesia del Secondo Novecento

                                                10
METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Il punto di partenza è stata la lettura guidata dei testi di ogni singolo autore: dalla lettura dei
testi, opportunamente integrata e discussa in classe, sono stati acquisiti i concetti come
sintesi guidata del materiale letto e analizzato.
Le unità didattiche sono state differenziate non solo per i contenuti, ma anche per i tipi di
approccio al testo letterario: nel caso dell’unità storico-letteraria, per risalire dai testi alla
poetica e/o alla visione della vita dello scrittore e/o al contesto storico-culturale in cui si
inserisce; nel caso delle unità “tematiche”, per far riconoscere la continuità o l'evoluzione del
singolo elemento tematico all'interno dell'opera dell'autore e/o confrontarlo con la tematica
affine di altri autori; nel caso dell’unità “ritratto d'autore”, per far conoscere e comprendere
il nesso opera-biografia, le influenze dell'età culturale e l'originalità dello scrittore; nel caso
dell’unità “per genere”, per far individuare persistenze e variazioni nei temi e nello stile tra
testi dello stesso genere .
La difficoltà maggiore che abbiamo incontrato nell’attuazione del progetto didattico, è stata
sicuramente la preparazione dello scritto di italiano. La classe si è rivelata fin dall’inizio poco
esercitata nella scrittura e nella costruzione dello svolgimento. Abbiamo dedicato perciò uno
spazio consistente al rafforzamento di tali abilità.
Obiettivo costante è stato quello di rendere i contenuti meno superficiali e approssimativi,
perseguendo contemporaneamente una maggiore correttezza espressiva e un’adeguata
competenza nelle diverse modalità di scrittura.
Infine, per quanto riguarda lo svolgimento del programma di letteratura, sono state effettuate
lezioni frontali, ma soprattutto guidate, per stimolare la partecipazione al dialogo educativo,
per consolidare la riflessione sui contenuti spiegati e la capacità di collegamento.
La partecipazione e l’interesse sono stati costanti; nonostante le ovvie difficoltà e i problemi
relativi allo studio individuale extrascolastico, la classe ha seguito con molto impegno,
appassionandosi e facendo propri gli argomenti trattati, con buona propensione alla riflessione
e rielaborazione personale.

STRUMENTI UTILIZZATI: Polacco, Eramo, De Rosa, Letteratura Terzo Millennio, Loescher.

VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche formative durante lo svolgimento di ogni modulo sono state effettuate attraverso
domande collettive, le verifiche sommative sono state discussioni collettive, prove scritte,
strutturate, semistrutturate, non strutturate, temi. In questi ultimi si è tenuto conto della
completezza e originalità del contenuto, della competenza ideativa sintattica e semantica, della
proprietà lessicale (vedi griglia di correzione I prova allegata); nelle prove orali e nelle prove
scritte, strutturate, semistrutturate e non strutturate, della conoscenza degli argomenti,
della capacità di sintesi e di collegamento, della forma espositiva. Le verifiche sommative sono
state complessivamente una decina tra le prove scritte e quelle orali.
Le valutazioni sommative, oltre all’acquisizione dei contenuti delle abilità conseguite, hanno
tenuto conto anche del metodo di studio, della partecipazione, dell’impegno mostrato e dei
progressi compiuti.

                                                11
STORIA
                                   Prof. Marina Polacco

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
- Conoscere le linee generali della storia del Novecento .
- Saper usare alcuni strumenti del lavoro storico (cronologie mappe concettuali, ecc).
- Saper comprendere e collocare nella dimensione spazio-temporale i fatti storici
- Saper individuare i rapporti di causa-effetto
- Possedere strumenti concettuali per organizzare conoscenze complesse: congiuntura, ciclo,
  durata.
- Riconoscere e descrivere persistenze e mutamenti.
- Mettere in relazione fatti e eventi.
- Costruire semplici testi argomentativi.

         Modulo I – LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere i fatti storici che contrassegnano l’epoca in considerazione
- Individuare e comprendere i fattori che rendono unica la Grande Guerra
- Comprendere gli effetti e le conseguenze della guerra e della rivoluzione

CONTENUTI
La prima guerra mondiale
- L’unicità della Grande Guerra: una frattura nella storia dell’umanità
- Lo svolgimento del conflitto e le sue conseguenze.
- L’Europa dopo la guerra
La rivoluzione russa
- Dalla rivoluzione liberale alla rivoluzione comunista
- Il trionfo dei bolscevichi e la nascita dell’URSS
- L’impatto della rivoluzione sugli altri paesi europei

             Modulo II – LA SOCIETA’ IN EUROPA NELL’ETA’ INDUSTRIALE

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere i fatti storici che contrassegnano l’epoca in considerazione
- Individuare e comprendere i fattori che contraddistinguono l’industrializzazione
- Comprendere gli effetti e le conseguenze dell’industrializzazione
- Individuare i mutamenti nella società.

CONTENUTI
La seconda rivoluzione industriale
- La “ congiuntura “ negli USA e in Germania
- Taylorismo e Fordismo: la dequalificazione del lavoro operaio e l’organizzazione scientifica
   del lavoro.
Partiti, Sindacati e questione femminile

                                               12
-   La nascita dei partiti di massa
-   Nascita e sviluppo dei Sindacati
-   La questione femminile

                Modulo III – L’ECONOMIA MONDIALE TRA LE DUE GUERRE

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere i principali fatti storici del periodo considerato.
- Conoscere e comprendere la congiuntura della crisi del 1929
- Comprendere e valutare le politiche di intervento

CONTENUTI
- La crisi del sistema economico internazionale nel dopoguerra
- Il ruolo degli Stati Uniti
- Il crollo della Borsa del 1929
- Il protezionismo e l’autarchia
- Il New Deal

                               Modulo IV – I TOTALITARISMI

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere le caratteristiche dello stato totalitario
- Conoscere e comprendere la “ congiuntura “ dell’avvento dello stalinismo, del fascismo e del
  nazismo
- Individuare analogie e differenze tra i tre regimi

CONTENUTI
- Le caratteristiche del totalitarismo
- Origine e affermazione del nazismo
- Il fascismo: dalle origini alla costruzione del regime
- Il regime stalinista in Russia (cenni)

                            Modulo V – LA II GUERRA MONDIALE

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere le linee di successione dei fatti
- Comprendere e valutare le politiche di intervento degli Stati
- Analizzare il conflitto mondiale nei suoi eventi significativi e collaterali e le conseguenze
  che produsse nella configurazione dei nuovi equilibri politici mondiali

CONTENUTI
- La crisi degli equilibri internazionali
- La guerra civile in Spagna
- La guerra mondiale

                                               13
-   La Resistenza in Italia e in Europa
-   La guerra di sterminio
-   La fine del conflitto e i nuovi assetti territoriali

               Modulo VI – DALLA GUERRA FREDDA ALLA DISTENSIONE
( Modulo in fase di svolgimento)

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere e comprendere i principali avvenimenti del dopoguerra In Europa, in Italia e nel
  mondo.
- Individuare i fattori determinanti dei fenomeni analizzati
- Comprendere gli effetti di lunga durata nello sviluppo storico successivo

CONTENUTI
- La nuova geografia del potere mondiale
- L’inizio della guerra fredda
- Il piano Marshall e la ricostruzione dell’Europa
- La svolta del ’56
- La crisi di Cuba e il muro di Berlino

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
La metodologia prevalente è stata la lezione frontale, con uso frequente di schemi e di sintesi
alla lavagna. Le lezioni sono state spesso seguite da domande, dibattiti, riflessioni collettive.

STRUMENTI UTILIZZATI: Giardina, Sabbatucci, Vidotto, L’età contemporanea.

VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche formative durante lo svolgimento di ogni modulo sono state effettuate attraverso
domande collettive.. Al termine di ogni modulo, per la verifica sommativa sono state utilizzate
prove scritte semistrutturate. La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli
obiettivi cognitivi ma anche dei livelli di partenza, dei progressi compiuti, dell’impegno
dimostrato durante il percorso di apprendimento.

                                         MATEMATICA
                                       Prof. Annalisa Viegi

OBIETTIVI GENERALI
Premessa
I docenti del dipartimento di Matematica desiderano evidenziare, prima di esporre il piano di
lavoro, le gravi carenze che gli studenti dell’Istituto manifestano nell’ambito della Matematica.
E’ frequente che la padronanza delle proprietà delle operazioni sia insufficiente e che
l’orientamento spaziale nel piano cartesiano sia un concetto malamente acquisito. Anche il
lavoro nell’ambito dell’insieme Q è impegnativo: operare con le frazioni risulta oltremodo
difficoltoso per la stragrande maggioranza degli studenti e il concetto di frazione equivalente

                                                  14
ad un numero decimale non appare consolidato. Notevole è inoltre l’impegno per colmare le
lacune per ciò che attiene la correttezza espositiva. Su queste basi si fonda il nostro lavoro
nelle classi quinte non sempre con i risultati auspicati.
Il lavoro é stato mirato al consolidamento dell’attività svolta nel triennio, tenuto conto dello
sviluppo cognitivo e delle più consistenti capacità di astrazione e di formalizzazione . Si è
lavorato inoltre per ampliare le conoscenze e potenziare la padronanza delle competenze già
acquisite.
In particolare :
- capacità di attivare strategie per la risoluzione di situazioni problematiche
- capacità di scegliere la strategia ottimale nella risoluzione di situazioni problematiche
- capacità di analisi
- capacità di sintesi
- capacità di astrazione
- capacità di usare un linguaggio formale preciso.

                                    Modulo I: FUNZIONI
CONOSCENZE
Concetto di funzione . Le funzioni reali di variabile reale . Dominio e codominio di una funzione .
Funzione iniettiva, suriettiva, biunivoca. Funzioni elementari e loro grafico. Funzioni pari e
dispari. Funzioni crescenti e decrescenti. Segno di una funzione. Funzioni continue e
discontinue.

COMPETENZE
- dato il grafico ricavare il dominio di una funzione
- data una funzione sotto forma di equazione, ricavare il dominio
- saper individuare, dato un grafico, le parti del dominio dove la funzione cresce oppure
  decresce
- saper ricavare il segno di una funzione, dato il grafico oppure l'equazione
- saper risolvere equazioni di 1° e 2° intere e fratte
- saper risolvere disequazioni di 1° 2°, intere , fratte e sistemi di disequazioni

CAPACITA'
Analisi, sintesi, astrazione.

                                       Modulo II: LIMITI

CONOSCENZE
Limite di una funzione (LIVELLO INTUITIVO). Limite per x tendente a più o meno infinito.
Limite per x che tende ad un valore finito.
Funzioni convergenti e divergenti. Limite destro e limite sinistro. Asintoti verticali, orizzontali,
obliqui.

                                                15
COMPETENZE
-   dato il grafico di una funzione, saper individuare il limite e, nel caso in cui quest'ultimo non
    esista, il limite sinistro e il limite destro
-   saper ricavare le equazioni degli asintoti di una funzione

CAPACITA'
Analisi, sintesi, astrazione.

                                Modulo III: CALCOLO DI LIMITI

CONOSCENZE
Limite di una funzione continua. Algebra dei limiti. Forme indeterminate e loro risoluzione.
Discontinuità di prima seconda e terza specie.

COMPETENZE
-   saper calcolare il limite di una funzione elementare
-   saper applicare le regole relative all'algebra dei limiti per calcolare quelli che si ottengono a
    partire dai limiti di funzioni elementari
-   dato un limite saper stabilire se si trova in forma indeterminata
-   saper risolvere semplici casi di indeterminazione
-   saper riconoscere i diversi tipi di discontinuità

CAPACITA'
Analisi, sintesi, astrazione.

                                      Modulo IV: DERIVATE
CONOSCENZE
Derivata di una funzione in un punto. Definizione e significato geometrico. Funzione derivata.
Derivate di alcune funzioni elementari. Algebra delle derivate (somma, prodotto, quoziente).
Punti stazionari. Crescenza e decrescenza di una curva in relazione alla derivata prima. Punti di
massimo/minimo relativo. Punti di flesso a tangente orizzontale.
COMPETENZE
- saper calcolare la derivata delle funzioni elementari
- saper calcolare la derivata di funzioni ottenute da quelle elementari tramite addizione,
   moltiplicazione, divisione
- data una funzione saper calcolare gli zeri della derivata prima
- data una funzione saper valutare il segno della derivata prima in relazione alla crescenza e
   alla decrescenza
- data una funzione saper valutare la relazione tra punti di massimo, di minimo, di flesso e la
   derivata corrispondente
CAPACITA'
 Saper risolvere un problema di massimo o di minimo.

                                Modulo V: STUDIO DI FUNZIONE

                                                 16
CONOSCENZE
Funzioni razionali intere e fratte .

COMPETENZE
- data y=f(x) saper individuare il dominio
- data y=f(x) saper individuare le simmetrie
- data y=f(x) saper individuare i punti di incontro con gli assi
- data y=f(x) saper valutare il segno della y
- data y=f(x) saper valutare l'andamento attraverso i limiti
- data y=f(x) saper individuare gli eventuali asintoti verticali, orizzontali, obliqui
- data y=f(x) saper valutare crescenza e decrescenza, punti di massimo, di minimo e di flesso

CAPACITA'
Data y=f(x) saper disegnare il grafico.

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO.
Per ogni argomento trattato si è giunti alla teoria generale partendo da casi concreti e semplici
ed elaborando il percorso attraverso situazioni problematiche. E' stata privilegiata
l'acquisizione consapevole, seppure a livello intuitivo, dei concetti affrontati e della capacita'
di impostare un lavoro autonomo, limitando il più possibile lo spazio del calcolo algebrico
complicato.
E' evidente che per tenere conto della scarsa manualità posseduta dagli allievi nel calcolo
algebrico, lo si è limitato soltanto alle necessità di giungere al risultato richiesto.
Sono state effettuate lezioni sia frontali che partecipate; per limitare il più possibile la durata
e la difficoltà di spiegazioni teoriche è stato privilegiato l’aspetto pratico della materia
risolvendo numerosi esercizi alla lavagna.
E' stato usato prevalentemente materiale fornito dall’insegnante.

VERIFICHE E VALUTAZIONE
La verifica degli obiettivi è stata fatta sostanzialmente sulla base di compiti scritti, con
scadenza più o meno mensile, occasionalmente su esercizi svolti alla lavagna dagli studenti. Per i
compiti scritti sono stati verificati i seguenti

OBIETTIVI:
A. CONOSCENZA (acquisizione dei contenuti)
B. COMPETENZA (capacità di applicare idee generali, regole, teorie, in casi particolari e
   concreti)
C. CAPACITA' (di confrontare i dati, di analizzarli, di collegarli, di affrontare l'esercizio in
   maniera autonoma; di argomentare con chiarezza e usando il linguaggio specifico)

Per ciascun compito naturalmente non sono stati verificati sempre tutti e tre gli obiettivi, e in
ogni caso, per ciascun obiettivo contemplato sono stati distinti più livelli: a) scarso; b)
sufficiente; c) buono. Il giudizio del singolo compito è stato dato tenendo conto di questi livelli;
il giudizio finale è stato dato tenendo conto delle verifiche effettuate oltre ad altri fattori,

                                                17
quali il progresso fatto da ciascun allievo rispetto alla situazione di partenza, l'impegno e la
serietà nello studio.

                                  EDUCAZIONE FISICA
                                   Prof. Paolo Servello

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
OBIETTIVI SPECIFICI
Conoscenza su basi scientifiche del corpo umano; conoscenza pratico-teoriche delle qualità di
base, dei sistemi di allenamento, dei movimenti fondamentali e delle loro espressioni tecnico-
sportive, dei fondamentali individuali e di squadra dei principali sport e dei loro regolamenti;
conoscenza degli strumenti e degli esercizi necessari per conseguire un corretto
potenziamento muscolare ed il mantenimento dei risultati ottenuti; conoscenza degli elementi
del linguaggio del corpo, dalla postura alla gestualità; conoscenze, nell’ambito dell’educazione
alla salute, di un corretto stile di vita, dei principi dell’educazione alimentare, delle norme
igienico-sanitarie e degli elementi di pronto soccorso.
Capacità manuali-pratiche di attuazione delle conoscenze acquisite; capacità di possedere un
adeguato tono muscolare ed una buona mobilità articolare; capacità di controllo del movimento;
capacità coordinative: oculo-manuale e spazio-temporale; capacità di resistenza fisica.
Competenze: utilizzando le conoscenze teoriche, sviluppo di una maggiore funzionalità e una
migliore resa motoria; apprendimento delle varie metodologie di allenamento alle qualità
motorie, prestazione e controllo del movimento, praticare e distinguere i vari ruoli negli sport
di squadra; cercare di realizzare, con un opportuno stile di vita, una condizione di armonico
equilibrio tra mente e corpo.

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

La metodologia di insegnamento è stata scelta di volta in volta a seconda dei contenuti e delle
dinamiche di gruppo; le lezioni quindi sono state caratterizzate da momenti di lavoro comune,
per gruppi e talora anche individuale.
Per facilitare l'apprendimento e per attivare procedure d’ insegnamento coerenti con le
finalità educative generali, si è cercato di favorire un'atmosfera che:
    incoraggiasse ad essere attivi
    favorisse la natura personale dell'apprendimento
    riconoscesse il diritto all'errore
    incoraggiasse la fiducia in sé
    favorisse l’accettazione ed il rispetto reciproco
    facilitasse la scoperta e la ricerca di soluzioni idonee

MATERIALI DIDATTICI
Libro di testo.

                                              18
Palestra: quadro svedese, palco di salita, scala curva, materassi, palloni di vari tipi, ostacolini,
funicelle, palle mediche, tavolo da tennis-tavolo.
Attrezzi : tapis roulant, cyclette, cyclette seduta, rowing, lat machine, panca orizzontale,
panca inclinata, bilanceri con pesi vari, manubri di vari pesi, leggìo per bicipiti, macchina per
abduttori, macchina per adduttori, leg press, leg extension, leg curl.

VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche in itinere, sono state effettuate attraverso prove pratiche, inoltre una verifica
costante si è resa possibile attraverso un'osservazione attenta e sistematica degli allievi
durante le attività, poiché, nell'educazione fisica gli allievi sono impegnati in un processo
continuo di fasi applicative. Nella valutazione sommativa, si terrà conto dei miglioramenti
conseguiti, delle capacità motorie individuali, nonché dell'impegno e della volontà profusi e
delle conoscenze acquisite.
Gli alunni hanno appreso anche una metodologia di allenamento così da poter conoscere e in ogni
momento attuare le principali fasi che caratterizzano una seduta di allenamento.

CONTENUTI
Movimento e sport: potenziamento organico e mobilità articolare; esercitazioni volte al
miglioramento delle qualità motorie di base e degli schemi motori di base; esercitazione volte
al rilassamento muscolare e allo stretching; fondamentali individuali e di squadra, regolamenti
dei principali sport di squadra; esercitazioni tratte dall’atletica leggera.
Il corpo umano (anatomia e fisiologia); meccanica del movimento; educazione alla salute; sport
(regole e caratteristiche salienti); doping; benefici di una attività motoria ‘adeguata’.

                              LINGUA E CIVILTA’ INGLESE
                                 Prof. Anna Trombetta

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
La classe, da me presa in carica solo quest'anno, ha subito una accentuata discontinuità
nell'insegnamento dell'inglese e molti cambiamenti nel corso degli anni per quanto riguarda la
sua composizione. Questo fatto ha contribuito ad accentuare la disparità di livelli nelle
competenze e nel metodo di studio, ostacolando quell’omogeneità che può portare ad una
proficua collaborazione anche tra gli stessi studenti e di conseguenza ad una maggiore
motivazione nel lavoro quotidiano. I problemi lavorativi e familiari frequenti nelle classi di
adulti hanno inoltre reso discontinua la frequenza in alcuni casi, rendendo più difficoltoso il
recupero, comunque spesso difficile nella lingua straniera per la scarsa autonomia degli
studenti.
Ho cercato di stimolare la comprensione globale di messaggi orali e di testi scritti e la
produzione orale, puntando       sulla capacità di produrre frasi semplici ma comprensibili e
funzionali alla situazione data: molti si esprimono tuttavia ancora con lentezza e difficoltà
lessicale e sintattica, pur mostrando miglioramenti rispetto ai livelli di partenza.
Gli obiettivi mediamente raggiunti sono i seguenti:

                                                  19
 comprendere la lingua, sia scritta che orale in modo adeguato in relazione a situazioni di
  media difficoltà proprie dell’ambito professionale specifico
 usare la lingua in modo sufficientemente comprensibile, pur utilizzando strutture e lessico
  semplici, per parlare della propria esperienza scolastica e lavorativa e per riferire di
  argomenti relativi all’ambito professionale e ad alcuni aspetti culturali più generali.

OBIETTIVI SPECIFICI
In relazione alla programmazione curricolare sono stati mediamente conseguiti i seguenti
obiettivi in termini di

CONOSCENZE
Gli studenti conoscono
 vocaboli ed espressioni di uso quotidiano
 vocaboli ed espressioni per creare collegamenti con altre discipline(ristorazione e scienza
   dell'alimentazione)
 vocaboli riguardanti il settore professionale specifico

COMPETENZE
Gli studenti sono in grado di
 comprendere testi scritti in inglese, coglierne i concetti principali e trovarvi informazioni,
   aiutandosi con il dizionario
 relazionare sinteticamente sui principali contenuti degli argomenti trattati
 interagire su argomenti di cultura generale e professionali

CAPACITA’
 Gli studenti hanno la capacità di
 utilizzare la lingua per riferire gli argomenti trattati
 organizzare le conoscenze acquisite in modo coerente
 utilizzare i contributi di altre discipline per effettuare semplici collegamenti

METODI       ADOTTATI        E    STRUMENTI          UTILIZZATI       NEL      PERCORSO        DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Si è prevalentemente fatto uso di lezioni partecipate, facendo poi lavorare talvolta in coppie o
piccoli gruppi. Il lavoro si è focalizzato sulla lettura e la comprensione di testi scritti,
ricorrendo spesso a spiegazioni in italiano e alla traduzione, per una riflessione più articolata
sui contenuti.
Gli argomenti sono stati sempre introdotti da letture e sfruttati con attività diversificate a
seconda della tipologia, mirate ad ampliare il bagaglio lessicale e a sviluppare l’ autonomia
espositiva. I testi sono stati accompagnati da esercizi di completamento, domande chiuse e
aperte, mentre la produzione orale è stata sollecitata attraverso la riorganizzazione e
rielaborazione dei testi proposti a partire da tabelle, griglie o domande aperte ed esercizi di
ascolto.

VERIFICHE E VALUTAZIONE

                                                20
Sono state effettuate prove di verifica scritte, in genere semi-strutturate, con varie tipologie
di esercizi. Data la somma dei punti ottenuta, la sufficienza è stata fissata con il 60% delle
risposte corrette. Tipologie di esercizi:
 scelta multipla
 vero falso
 quesiti a risposta singola
Le verifiche orali hanno accertato le conoscenze e il grado di competenza linguistica.
La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi, ma anche dei livelli di
partenza, dei progressi conseguiti e dell’impegno dimostrato durante il percorso di
apprendimento. I livelli di sufficienza sono stati individuati sulla base di
-conoscenza essenziale dei contenuti
-comprensione globale di testi scritti e messaggi orali abbastanza semplici dal punto di vista
linguistico e testuale
-esposizione comprensibile, anche se semplice e con qualche errore formale.

CONTENUTI
Testo in uso: Cibelli D'Avino That's Catering CLITT

Module 1 Food and Health
obiettivi: riflettere sul concetto di dieta e conoscerne i vari tipi
Diets
Lifestyle Diets
Healthy Diets
The Mediterranean Diet
The Food Pyramid

Module 2 People working in Catering
obiettivi: apprendere il concetto di marketing e le sue variabili
The catering cycle
The marketing mix
The F&B team
The Uniform
Food and Beverage managers
SDA Bocconi

Module 3 Beer and Spirits
obiettivi: conoscere la storia e il processo di produzione della birra, l'organizzazione del bar
Beer
The Bar
Hemingway and his cocktails

Module 4 Banqueting and banqueting menus
obiettivi: conoscere il concetto di banqueting e le sue fasi operative
The banquet in the past

                                                 21
Banqueting
Banqueting menus
Buffet service

Module 5 Quality Food & Beverage Service
obiettivi: conoscere il concetto di enogastronomia ed applicarlo alla realtà regionale
Enogastronomy
Menus
Menu compiling
Luscious Tuscany
Tasting Tuscan Menu *
*in svolgimento

                              ALIMENTI E ALIMENTAZIONE
                                  Prof. Francesco Milicia

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
In riferimento alle nuove forme di ristorazione individuare:
       1. quale possa essere una corretta proposta dietetica che risponda alle esigenze
          nutrizionali del nostro organismo;
       2. quali rischi igienici possono nascere nella gestione di un centro di produzione pasti;
       3. quali sistemi di conservazione più idonei possono essere utilizzati per ridurre al
          minimo le modificazioni chimico-nutrizionali degli alimenti stessi;
       4. la funzione svolta degli additivi alimentari.

OBIETTIVI SPECIFICI
- Conoscere le principali contaminazioni chimico, fisiche e microbiologiche, le principali
     tossinfezioni alimentari, capire la loro relazione con la scarsa qualità             igienica degli
     alimenti o del servizio ristorativo e indicare le soluzioni tecnologiche idonee ad evitarle;
- conoscere le condizioni che favoriscono lo sviluppo dei microrganismi (virus, batteri, muffe);
- conoscere le caratteristiche delle principali patologie alimentari causate dai microrganismi;
- riconoscere ed analizzare comportamenti alimentari scorretti nella manipolazione degli
alimenti;
- conoscere le linee guida per una sana alimentazione nelle varie età;
- indicare quali sono le principali tecniche di conservazione degli alimenti e come influiscono sul
valore nutrizionale e commerciale degli stessi;
- saper elaborare una dieta razionale ed equilibrata per persone sane e persone in condizioni
fisiologiche e patologiche particolari;
- capire il ruolo degli additivi alimentari (aspetti tecnici e legislativi, innocuità o nocività);
- conoscere le norme elementari per una corretta prassi igienica alimentare;

METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO

                                                  22
I metodi adottati sono stati i seguenti :
- lezioni frontali con la creazione alla lavagna di schemi riassuntivi alla fine di ogni argomento
  trattato;
- uso del libro di testo Rodato-Gola “Nutrizione Oggi” nuova edizione di cibo & salute - edizioni
  Clitt.
- consultazione di settimanali e mensili specializzati, visione di filmati didattici;

VERIFICHE E VALUTAZIONE
Le verifiche sono state diversificate per tipologia secondo la necessità di controllare le varie
competenze acquisite dall’alunno.
Prove scritte :
- Esercizi di domande con risposta obbligata
- Questionari
- Prove semi-strutturate
- Commenti ad articoli di giornali
- Temi su argomenti specifici del programma
Prove orali:
- Nella valutazione delle prove orali si è tenuto conto sia delle interrogazioni, sia degli
interventi spontanei in occasione di conversazioni seguite ad una spiegazione o legate ai
momenti preliminari di ogni lezione con l’intento specifico di riprendere gli argomenti dal punto
dove erano stati tralasciati.
Valutazioni adottate:
- Insufficiente: conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti unita ad una mancanza di
organicità nell’esposizione sia orale che scritta, uso non appropriato del linguaggio tecnico.
- Sufficiente: conoscenza anche se non approfondita, legata ad una accettabile comprensione
degli argomenti, uso non sempre appropriato del linguaggio tecnico.
- Mediocre: conoscenza sufficiente ma non abbastanza approfondita degli argomenti, non
possiede ancora i requisiti necessari per affrontare certi argomenti.
-Discreto: discreta conoscenza degli argomenti con capacità di applicazione pratica e di
interpretazione personale, uso corretto del linguaggio tecnico.
- Buono-ottimo: conoscenza ampia e approfondita degli argomenti, capacità di sintesi e di
operare collegamenti interdisciplinari anche attraverso una rielaborazione personale, uso
appropriato del linguaggio tecnico.
  I singoli voti seguono le indicazioni riportate nel P.O.F. d'istituto.

CONTENUTI E PROGRAMMAZIONE MODULARE
- Modulo 1: Nozioni propedeutiche di base di chimica generale, organiche e biologica.
- Modulo 2: Attività di ripasso dei principi nutritivi, costituzione chimica, loro utilizzazione,
             metabolismo, presenza negli alimenti e modificazioni in cottura;
- Modulo 3: Dietologia
     - 1^ u.d.: Bioenergetica;
     - 2^ u.d.: LARN, il concetto di dieta razionale ed equilibrata;
     - 3^ u.d.: l’alimentazione nelle varie età;
     - 4^ u.d. l’alimentazione nello sport;
     - 5^ u.d. fast food e slow food nella ristorazione collettiva;

                                                 23
- 6^ u.d.: le principali tipologie dietetiche: dieta mediterranea e sua piramide, dieta
                  vegetariana, dieta eubiotica dieta macrobiotica, dieta a zona;
       - 7^ u.d. : allergie ed intolleranze alimentari;
       - 8^ u.d. : dieta equilibrata nelle principali patologie.
- Modulo 4: Cause di alterazione e metodi di conservazione degli alimenti:
       - 1^ u.d.: le cause di alterazione degli alimenti;
       - 2^ u.d.: metodi di conservazione fisici;
       - 3^ u.d.: metodi di conservazione chimici;
       - 4^ u.d.: metodi di conservazione biologici.
- Modulo 5: Igiene degli alimenti
       - 1^ u.d.: le principali tossinfezioni alimentari ed i microrganismi patogeni ad esse
       correlati;
       - 2^ u.d.: controllo igienico-sanitario degli alimenti, del personale degli ambienti di
lavoro;
       - 3^ u.d.: controllo di qualità in ambito igienico-sanitario (H.A.C.C.P.).
- Modulo 6: Addittivi alimentari:
       - 1^ u.d.: requisiti legali e loro classificazione;
       - 2^ u.d.: i parametri per valutare la sicurezza d’uso degli additivi (DGA,DMC),
        - 2^ u.d.: frodi alimentari e loro classificazione
Nel mese di Maggio si prevede anche il ripasso generale di tutti io moduli svolti con verifiche,
sia orali che questionari scritti.
Il seguente programma è stato letto ed approvato come riportato nel registro di classe.

                                      RISTORAZIONE
                                    Prof. Valerio Vittori

Il quadro orario della classe quinta prevede lo svolgimento di 3 ore settimanali. La classe
presenta un’utenza variegata, una parte è interessata, attiva e adotta un comportamento
adeguato alla situazione. Un’altra parte della classe viceversa risulta generalmente poco
interessata alla lezione. Ci sono poi un paio di alunni che hanno frequentato molto poco le
lezioni.

OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI
Familiarizzazione con il linguaggio tecnico.
Riconoscimento ed inquadramento di alcune problematiche riguardo la gestione del magazzino e
gli approvvigionamenti.
Capacità di comprendere e di elaborare il food cost, il costo piatto e il costo pasto.
Comprensione degli elementi base del marketing.
Conoscenza del sistema haccp e dei sistemi di controllo della qualità.
Conoscenza delle principali bevande alcoliche.

OBIETTIVI SPECIFICI

                                               24
Modulo 1: Alimenti e bevande
1.1. I   prodotti alimentari
        Alimenti comuni, funzionali, dietetici, alleggeriti, ingegnerizzati
        Alimenti di nuova gamma
        La qualità degli alimenti
        I metodi di conservazione
        La conservazione degli alimenti in cucina
        Il sistema cook & chill

1.2. Le bevande analcoliche
    Succhi di frutta
    Nettari di frutta
    Bibite
    Energy drink
    Acqua

1.3. La birra
    Ingredienti
    Produzione
    Classificazione
    Tipologie e caratteristiche organolettiche

1.4. Il vino

                           Modulo 2: l’organizzazione del lavoro
2.1. Approvvigionamento e gestione materie prime
    Acquisti e gestione del magazzino

2.2. La gestione dei costi
    Il food cost
    La determinazione del prezzo di vendita

2.3. L’organizzazione del lavoro
    L’organizzazione della macchina ristorativa
    L’applicazione dei principi di sicurezza
    Il centro produzione pasti
    La distribuzione
    L’organizzazione del lavoro di cucina
    L’organizzazione del lavoro di sala

                             Modulo 3: catering, banqueting e buffet

                                                  25
3.1.Il servizio di catering

3.1. Il servizio di banqueting

3.1. Il buffet

                         Modulo 4: la gestione dell’azienda ristorativa
4.1. Il marketing

4.2.Il franchising

4.3.Il sistema di qualità nella ristorazione

METODI        ADOTTATI        E    STRUMENTI         UTILIZZATI         NEL  PERCORSO       DI
INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO
Le lezioni si sono svolte con il supporto del libro di testo “La nuova ristorazione”, Giuseppe
Voci, Ee. Hoepli. Il metodo adottato è stato quello delle lezioni frontali.

VERIFICHE E VALUTAZIONE
Sono state proposte agli allievi due verifiche scritte composte da circa il 40% da domande a
risposta multipla e per il 60% circa da domande a risposta aperta.
La valutazione finale ha tenuto conto dei livelli di partenza, delle progressioni individuali,
dell’impegno dimostrato nonostante l’attività lavorativa e della maturazione complessiva delle
conoscenze.

                                        RELIGIONE
                                    Prof. Nicola Pistolesi

PREMESSA
Gli alunni della classe che si sono avvalsi dell’IRC fanno parte solo del gruppo di indirizzo
Economico per un totale di 9 studenti mentre per la parte di indirizzo Alberghiero nessuno
studente si è avvalso di tale insegnamento.

A) COMPORTAMENTO     DEGLI ALUNNI IN MERITO A:

   1) RAPPORTO CON I COMPAGNI E CON IL DOCENTE: è stato sempre contrassegnato da ascolto
      reciproco, dialogo e collaborazione. Considero in modo molto positivo il rapporto che la
      classe ha avuto con il sottoscritto, sempre improntato al rispetto e all’ascolto.
   2) IMPEGNO: la classe ha dimostrato complessivamente un impegno più che buono alle
      lezioni, alle attività e ai lavori proposti.
   3) PARTECIPAZIONE: la classe, ha partecipato con sostanziale assiduità e interesse verso le
      tematiche proposte. Essa è stata anche corale dal punto di vista degli interventi.

                                               26
4) MOTIVAZIONE: la classe ha dunque un interesse medio-alto ai contenuti di IRC proposti.

   B) Analisi dei prerequisiti, ritmi di lavoro, difficoltà incontrate con eventuali strategie
                                          di soluzione
    La classe, nel suo complesso ha collaborato in modo attivo per cui non ci sono state
particolari difficoltà nell’attuazione del programma. Pertanto esso è stato svolto
sostanzialmente in alcune delle parti indicate (scelte anche a partire dall’interesse degli
studenti) dai moduli della programmazione d’inizio anno.

   C) SVOLGIMENTO EFFETTIVO DEL PROGRAMMA IN RAPPORTO AL PIANO DI LAVORO
   In base alla traccia di programmazione proposta alla segreteria, la programmazione per la
classe si è orientata maggiormente sui moduli legati all’etica cristiana (tutto il secondo
semestre). In particolare circa i moduli: 7 Il problema etico / 8 La dignità umana / 9 La crisi
della famiglia oggi/ 12 La dottrina sociale della Chiesa.

      D)   OBIETTIVI    EFFETTIVAMENTE     RAGGIUNTI,    SIA   TRASVERSALI   CHE   DISCIPLINARI,
COMPETENZE E ABILITÀ ACQUISITE

  Ritengo che la classe, nel suo complesso, abbia raggiunto in maniera più che soddisfacente gli
         obiettivi proposti. In modo particolare quelli riguardanti il rapporto tra fede e ragione
         e soprattutto quelli legati ad alcune tematiche di morale sociale presenti nel
         magistero della Chiesa (analizzate anche attraverso la testimonianza di alcuni
         esperti).

     F) METODOLOGIA DI LAVORO, STRATEGIE DIDATTICHE, MEZZI, STRUMENTI E SUSSIDI
DIDATTICI UTILIZZATI. TIPOLOGIA DI VERIFICA
   L’ora di religione necessita di una didattica particolare che fa molto ricorso ad attività
formative specifiche. Si è privilegiato, oltre ai momenti di lezione frontale, il dialogo ed il
confronto tra gli studenti introdotto per mezzo di immagini e schede e di strumenti
multimediali (video, power-point).

    G) METODOLOGIA DI LAVORO, STRATEGIE DIDATTICHE, MEZZI, STRUMENTI E SUSSIDI
DIDATTICI UTILIZZATI. TIPOLOGIA DI VERIFICA
   Tenendo conto che la meta ultima dell’insegnante di IRC è quella dello sviluppo globale della
personalità degli alunni nei tre livelli formativi: dell’ASCOLTO, della CONOSCENZA, della
CAPACITA’ OPERATIVA, la valutazione pertanto si è basata sul comportamento corretto ed
attento, la partecipazione attiva al dialogo educativo (risposte, domande, interventi…) e la
capacità di sintesi e di rielaborazione orale di un tema proposto.

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1) INTRODUZIONE
   1.1 Presentazione dei temi di IRC del V anno e introduzione sul ruolo e il valore dell'IRC
    nella scuola pubblica italiana
    1.2 Compilazione del questionario-sondaggio sull'Idr proposto dall'ufficio diocesano di Siena

2) LA RELIGIONE COME FATTORE FONDAMENTALE DELL’UMANO
   2.1 Il Sentimento religioso e l’indifferentismo moderno
   2.2 Perchè le persone credono in una religione?
   2.3 Fiducia umana e fede religiosa: esempi quotidiani - che cosa significa "credere"
   2.4 Il dialogo interreligioso: esempi di fatica e di incomprensione tra islam, ebraismo e
       cristianesimo. La particolarità del dialogo con i testimoni di Geova.
  2.5 Cenni alcune questioni legate alla demonologia e al satanismo
       Il significato simbolico dei numeri biblici: la questione del numero della bestia (666)
       e del numero dei salvati (144.000), presenti nel libro dell'Apocalisse.
  2.6 La Nascita di Gesù ed il legame con il giorno festa pagana della nascita del sol invictus.

3) LA   QUESTIONE ETICA NEL CRISTIANESIMO
         3.1 Parte introduttiva
         3.1.a. Introduzione all'etica con il test-sondaggio: "Se è male quanto è grave".
         3.1.b. La coscienza morale (laica e religiosa) e la sua formazione
         3.1.c. Dialogo attorno ai principi di alcune visioni etiche contemporanee
         3.1.d. Il valore della persona umana nel discorso etico

     3.2 La bioetica
       3.2.a. Ascolto della canzone "La vita è un dono" di R. Zero e dialogo sul testo
       3.2.b. L'eutanasia verso i ragazzi in vigore nelle legislazioni di alcuni paesi europei
       3.2.c. Proiezione del video: "La vita umana prima meraviglia"
       3.2.d. L'embrione umano: qualcosa o qualcuno? Cenni generali allo statuto della vita
umana nascente

        3.3 Etica familiare
           3.3.a. L’evoluzione del concetto di famiglia nel ‘900: dalla famiglia patriarcale a quella
                                               nucleare
          3.3.b. Matrimonio e Convivenza: le motivazioni e le diverse prospettive psicologiche.

  3.4 Etica sociale
      3.4.a. La Rerum Novarum - Il Marxismo e la Chiesa
       3.4.b. La figura dell'economista pisano Beato Giuseppe Toniolo.
       3.4.c. Il valore del volontariato e le missioni di pace ed umanitarie.
       3.4.d. Il lavoro tra sfruttamento e assenza di diritti. Il valore religioso del lavoro

                  ECONOMIA e GESTIONE AZIENDE RISTORATIVE
                              Prof. Stefano Puccini
                                                   28
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