Documento del Consiglio di Classe a. s. 20013/2014 V TSR Serale
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Istituto Professionale per i Servizi Commerciali Turistici Alberghieri e della Ristorazione “G. Matteotti” 56124 – Pisa Documento del Consiglio di Classe a. s. 20013/2014 V° TSR Serale 1
Indirizzo: Tecnico della Ristorazione Redatto il 7 maggio 2014 - Affisso all’albo il Docente coordinatore della classe: Marina POLACCO Composizione del Consiglio di Classe: Docente Materia/e Firma docente Polacco Marina Italiano, Storia Viegi Annalisa Matematica Servello Paolo Educazione fisica Pistolesi Nicola Religione Altana Silvana Legislazione Vittori Valerio Ristorazione Milicia Francesco Alimentazione Puccini Stefano Economia e gestione aziende ristorative Lafargue Nelly Francese Trombetta Anna Inglese 2
PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E SUO EXCURSUS STORICO La classe Quinta del Corso Serale è una classe articolata composta da due gruppi, uno di indirizzo economico aziendale, l’altro di indirizzo enogastronomico, per un totale di trentadue alunni. Il gruppo dell’indirizzo alberghiero è composto da quindici alunni (cinque femmine e dieci maschi), tutti frequentanti fino a ora. Nessuno dei componenti della classe ha frequentato dal biennio, in quanto tutti gli iniziali componenti hanno smesso dopo la qualifica triennale; i più ‘anziani’ della classe frequentano dalla terza; sei alunni si sono inseriti in quarta (provenienti dal corso diurno); otto in quinta. Gli alunni non madrelingua hanno una discreta competenza scritta ma difficoltà nell’esposizione orale. Nell’economia generale della classe ha forse influito la preponderante componente maschile, che a volte ha dato adito a comportamenti non proprio maturi, in un clima di scherzosità e di inclinazione alla distrazione di solito non presenti nel corso serale; per cui è stato necessario a volte intervenire con richiami a una maggiore disciplina in classe. La partecipazione è stata comunque attiva e vivace, soprattutto da parte di alcuni elementi che hanno mostrato interesse e capacità critica e di rielaborazione personale dei contenuti; mentre altri componenti della classe sono stati più passivi e disinteressati. Tutti gli studenti hanno frequentato abbastanza assiduamente, fatta salva la necessità di conciliare i tempi scolastici e le esigenze lavorative (certificate da apposita documentazione); discontinua per cause diverse, familiari e/o di salute, è stata la presenza di un piccolo numero di alunni. Per quanto riguarda il profitto generale della classe, si segnalano come elementi più validi quattro, cinque elementi. Il resto della classe ha ottenuto un profitto discontinuo nelle diverse materie ( i risultati peggiori si registrano in matematica, diritto, inglese e francese). Nel corso degli anni gli alunni hanno partecipato alle attività della scuola in ambito ristorativo (allestimento banchetti, partecipazione a manifestazioni eno-gastronomiche, visite guidate ad aziende del settore). Gli alunni frequentanti tra la quarta e la quinta hanno lavorato assieme alla professoressa d’italiano alla realizzazione di un video dedicato al serale, Sette domande sulle ragioni del serale. La classe ha potuto usufruire della continuità didattica solo per Italiano e storia. PROFILO PROFESSIONALE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO TECNICO DELLA RISTORAZIONE E’ una figura professionale che può operare in qualsiasi azienda della ristorazione con competenze flessibili ed adattabili derivanti dall’acquisizione di buone capacità organizzative, comunicative e gestionali e dalla padronanza di due lingue straniere. Profilo professionale in termini di conoscenze (sapere). Lo studente possiede: 3
una solida cultura di base fondata sulle discipline umanistiche e scientifiche dell’area comune. conoscenze approfondite sulla dinamica dei valori significativi per la gestione aziendale. buona padronanza del lessico di base e specifico in lingua inglese e francese. Profilo professionale in termini di competenze (saper fare), è in grado di: operare efficacemente nelle aree gestionali contabile e amministrativa, organizzativa dell’azienda ristorativa, gestendo e motivando il personale. coordinare e controllare tutte le fasi del ciclo di produzione. Dialogare con clienti e fornitori rappresentando l’azienda all’estero. Profilo professionale in termini di capacità (saper essere): Lo studente sa orientarsi in situazioni complesse e pervenire a soluzioni coerenti. SINTESI DEL PERCORSO FORMATIVO Tempi scolastici Materie N° ore svolte N° ore da svolgere Italiano 118 16 Storia 52 8 Francese 70 15 Matematica 65 15 Legislazione 50 10 Ristorazione 72 15 Ed. Fisica 24 6 Economia e Gestione Aziende Ristorative 96 14 Inglese 74 16 Alimentazione 74 16 Alternanza scuola/lavoro L’alternanza scuola-lavoro, istituita tramite L. 53/2003 e Decreto Legislativo n. 77 del 15 aprile 2005, ha sostituito l’Area di professionalizzazione nelle quarte e quinte classi degli istituti professionali con 132 ore di attività svolta in stage aziendale, secondo quanto previsto all’articolo 8, comma 3, del D.P.R. n.87/2010. Gli studenti della classe hanno effettuato lo stage in periodi diversi, compatibilmente con le esigenze personali e 4
lavorative. Le attività in alternanza sono state mirate al consolidamento delle competenze teoriche e operative del profilo professionale, perseguendo le seguenti finalità: • collegare la formazione in aula con l’esperienza pratica in ambienti operativi reali; • favorire l’orientamento dei giovani valorizzandone le vocazioni personali; • arricchire la formazione degli allievi con l’acquisizione di competenze spendibili nel mercato del lavoro; • realizzare un collegamento tra l’istituzione scolastica, il mondo del lavoro e la società; • correlare l'offerta formativa allo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio. Il totale ore da effettuare per lo studente non lavoratore è di 132 nel biennio post-qualifica, di 66 per lo studente lavoratore impiegato in settore non specifico. Allo studente lavoratore impiegato nel settore ristorativo è attribuito un credito lavorativo, per il quale si deve ritenere già espletato il diritto dovere dell’alternanza, analogamente a quanto avviene per il contratto di apprendistato. Il professor Antonio Bellavia, tutor della classe per quanto riguarda l’alternanza scuola/lavoro, ha seguito gli studenti in queste attività. Gli alunni hanno svolto stage presso aziende del settore professionale di riferimento, secondo le modalità approvate dall’Istituto . Tutti gli allievi hanno completato le 132 ore di alternanza previste dall’attuale normativa, eccetto alcuni studenti, che per motivi personali e/o familiari, completeranno il loro periodo di alternanza nelle prossime settimane. OBIETTIVI TRASVERSALI CONSEGUITI (educativi, socio-affettivi, comportamentali) AREA SOCIO-AFFETTIVA Consolidamento della capacità di autovalutazione Promozione della partecipazione attiva degli studenti alla vita della classe e all’attività didattica Consolidamento della capacità di mettere in pratica all’interno del gruppo classe quei valori universalmente condivisi, quali il rispetto delle opinioni altrui e la valorizzazione dei contributi e degli spazi di ogni singolo alunno. AREA COGNITIVA Conoscenza degli aspetti più significativi degli argomenti trattati Capacità di applicare principi e regole Consolidamento delle competenze comunicative e dell’uso della terminologia specifica delle varie discipline Consolidamento delle capacità di lavoro autonomo Consolidamento delle capacità logiche e di rielaborazione personale e di collegamento dei contenuti didattici. METODOLOGIA ADOTTATA DAL CONSIGLIO DI CLASSE PER L’ATTUAZIONE DEGLI OBIETTIVI TRASVERSALI 5
Tutti i docenti, consapevoli delle problematiche del corso serale, hanno adottato una metodologia di insegnamento che tenesse conto delle esigenze degli alunni. Per quanto attiene l’area socio-affettiva, il C.d.C. ha costantemente cercato di valorizzare la disponibilità alla collaborazione degli studenti, affinché il gruppo classe ritrovasse anche al suo interno le risorse utili al superamento degli ostacoli incontrati in itinere nel percorso didattico. Per quanto riguarda l’area cognitiva, data la limitata disponibilità di tempo degli studenti lavoratori, il C.d.C. ha proposto continuamente attività di consolidamento di conoscenze, competenze e capacità, utilizzando anche la metodologia del lavoro di gruppo e avendo come punto di riferimento costante i collegamenti interdisciplinari possibili. Il processo metodologico è stato supportato dal progetto specifico per il corso serale che prevede la figura del tutor di classe per aiutare gli studenti a superare gli eventuali disagi nell’ambito relazionale e cognitivo, organizzando le attività di sportello per il recupero degli obiettivi disciplinari. VERIFICHE E SIMULAZIONI D’ESAME Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate nelle diverse discipline verifiche orali e verifiche scritte, strutturate, semi-strutturate e non strutturate. Sono state effettuate le simulazioni della prima, della seconda e della terza prova. Considerate le esperienze pregresse relativamente alla simulazione del colloquio che comporta un notevole dispendio di tempo e implica uno stress emotivo aggiuntivo per gli studenti, il C.d.C. non ritiene opportuno prevedere questa simulazione; svolgerà invece attività di completamento e consolidamento degli obiettivi delle singole discipline, come indicato dai docenti. Le materie scelte dal C.d.C. come oggetto della terza prova sono quattro: Matematica, Inglese, Informatica, Diritto La prova è stata così strutturata: n° 8 quesiti a risposta singola tipologia b n°20 quesiti a risposta multipla tipologia c N° quesiti Tipologia Punti per ogni quesito Totale punti 2 b 3 6 5 c 1 5 Totale punti per ogni disciplina: 11 Totale punti per le quattro discipline: 44 Il punteggio così ottenuto verrà automaticamente rapportato a quello stabilito dall’art. 15 O.M. n°35 del 4/4/2003 rimanendo stabilito che a ciascuna prova ritenuta sufficiente non potrà essere attribuito un punteggio inferiore a 10. Tempo concesso: 120’. Si allegano al presente documento: Testo della simulazione della prima prova e relativa griglia di valutazione 6
Testo della simulazione della seconda prova e relativa griglia di valutazione Testo della simulazione della terza prova e relativa griglia di valutazione Griglia di valutazione della prova orale 7
ITALIANO Prof. Marina Polacco Obiettivi generali mediamente raggiunti Conoscenze Mediamente la classe ha acquisito un livello di conoscenze complete, anche se in alcuni casi non approfondite, riguardo ai contenuti disciplinari. Competenze Mediamente la classe ha evidenziato, nell’applicazione delle conoscenze acquisite, un accettabile livello di competenze ed un sensibile miglioramento, rispetto ai livelli di partenza, nell’esecuzione di compiti semplici, nell’individuazione degli elementi caratterizzanti e delle relazioni nei testi e nei contesti studiati, attraverso l’ausilio delle categorie concettuali note. Capacità Mediamente la classe è in grado di effettuare analisi e sintesi complete, con rielaborazioni personali e con un buon livello di correttezza morfo-lessicale e sintattica. Se guidata ed opportunamente sollecitata, riesce in alcuni casi ad effettuare anche valutazioni approfondite e ricche di senso critico. Modulo I DAL NATURALISMO ALLE AVANGUARDIE OBIETTIVI SPECIFICI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) - Conoscere il contesto storico e le coordinate culturali del periodo preso in esame. - Analizzare i testi individuando le caratteristiche tematiche e stilistiche e le peculiarità de- gli autori considerati. - Inserire il testo nel contesto storico-letterario e confrontarlo con gli altri testi dell’autore e del movimento letterario a cui appartengono. CONTENUTI - Rappresentare il reale: il naturalismo - I temi e la poetica del simbolismo - Il rifiuto della tradizione e il fenomeno delle Avanguardie - Crepuscolari e futuristi - Emile Zola: L’Assomoir (brani scelti) - Charles Baudelaire e I fiori del mare (Spleen, L’albatros, Caino e Abele, A una passante) - Giovanni Verga: I Malavoglia e Mastro-don Gesualdo (brani scelti) - Gabriele d’Annunzio e l’Alcyone (Le stirpi canore, La pioggia nel pineto, La sera fiesolana ) - Giovanni Pascoli, Myricae e Canti di Castelvecchio (X Agosto, La mia sera, Il gelsomino notturno) 8
- Caratteri del dadaismo, espressionismo, surrealismo (Munch, Picasso, Kandinskij, Duchamp) - Filippo Tommaso Marinetti, Il manifesto del futurismo - Aldo Palazzeschi, Lasciatemi divertire - Guido Gozzano, L’amica di Nonna Speranza Modulo II INCONTRO CON L’AUTORE: LUIGI PIRANDELLO OBIETTIVI SPECIFICI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) - Conoscere sinteticamente la biografia, il percorso letterario e la poetica dell’autore - Sapere analizzare i testi presi in esame - Comprendere i temi fondamentali dell’autore e il suo punto di vista - Saper rielaborare in modo, per quanto possibile, autonomo i contenuti dei testi dell’autore ponendoli a confronto. CONTENUTI L’Umorismo: La forma e la vita, La vecchia imbellettata Novelle per un anno: Fuoco alla paglia, Certi obblighi I romanzi: brani da Il Fu Mattia Pascal e Uno, nessuno e centomila. Il teatro: visione di brani tratti da Il berretto a sonagli, Il giuoco delle parti, Cosi è (se vi pare), Sei personaggi in cerca d’autore. Modulo III INCONTRO CON L’OPERA: LA COSCIENZA DI ZENO DI ITALO SVEVO OBIETTIVI SPECIFICI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) - Conoscere il contesto storico-culturale di riferimento - Conoscere le principali strutture narratologiche del testo. - Riconoscere e analizzare le principali caratteristiche stilistiche e linguistiche del testo - Saper individuare i temi individuali del testo e il punto di vista dell’autore - Saper rielaborare in modo personale i contenuti del testo CONTENUTI Lo schiaffo del padre (da La morte di mio padre) L’ultima sigaretta (da Il fumo) La morte di Guido (da Storia di un’associazione commerciale) La vita è una malattia (da Psicoanalisi) Modulo IV LA POESIA DEL NOVECENTO: UNGARETTI E MONTALE OBIETTIVI SPECIFICI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) 9
- Conoscere le caratteristiche tematiche e stilistiche degli autori limitatamente alle raccolte da cui sono tratti i testi analizzati - Saper analizzare i testi presi in esame - Comprendere l’evoluzione del genere letterario confrontando i testi considerati, evidenzian- do analogie e differenze, collegando i testi al contesto storico e culturale in cui sono stati prodotti. CONTENUTI L’Allegria : In memoria, Veglia, San Martino del Carso , Sono una creatura, Soldati, Mattina Ossi di seppia: Non chiederci la parola, Spesso il male di vivere ho incontrato . Le Occasioni: Ti libero la fronte dai ghiaccioli, Lo sai, debbo riperderti e non posso Satura: Ho sceso dandoti il braccio, almeno un milione di scale . Modulo V IMMAGINI DELLA GRANDE GUERRA OBIETTIVI SPECIFICI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) - Conoscere i momenti e i caratteri principali del contesto storico e culturale del periodo in esame. - Comprendere i temi di fondo nella rappresentazione della prima guerra mondiale. CONTENUTI - Marinetti, Sintesi futurista della guerra - Lussu, Una decimazione (da Un anno sull’altipiano). - Le canzoni e la guerra: La canzone del Piave, Fuoco e mitragliatrice, O Gorizia - Krauss, La guerra come apocalisse (da Gli ultimi giorni dell’umanità) - Orizzonti di gloria, di Stanley Kubrik Modulo VI LA LETTERATURA DEL DOPOGUERRA (in fase di svolgimento) OBIETTIVI SPECIFICI (in termini di conoscenze, competenze e capacità) - Conoscere i momenti e i caratteri principali del contesto storico e culturale del periodo in esame ed in particolare della società italiana.. - Comprendere i temi di fondo della narrativa neorealista. - Analizzare i testi esaminati riconoscendo le diverse tecniche narrative e i diversi punti di vista degli autori collegandoli al contesto storico cui si riferiscono. - CONTENUTI - La narrativa della Resistenza e Beppe Fenoglio - Calvino da Il sentiero dei nidi di ragno a Se una notte d’inverno un viaggiatore. - La poesia del Secondo Novecento 10
METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO Il punto di partenza è stata la lettura guidata dei testi di ogni singolo autore: dalla lettura dei testi, opportunamente integrata e discussa in classe, sono stati acquisiti i concetti come sintesi guidata del materiale letto e analizzato. Le unità didattiche sono state differenziate non solo per i contenuti, ma anche per i tipi di approccio al testo letterario: nel caso dell’unità storico-letteraria, per risalire dai testi alla poetica e/o alla visione della vita dello scrittore e/o al contesto storico-culturale in cui si inserisce; nel caso delle unità “tematiche”, per far riconoscere la continuità o l'evoluzione del singolo elemento tematico all'interno dell'opera dell'autore e/o confrontarlo con la tematica affine di altri autori; nel caso dell’unità “ritratto d'autore”, per far conoscere e comprendere il nesso opera-biografia, le influenze dell'età culturale e l'originalità dello scrittore; nel caso dell’unità “per genere”, per far individuare persistenze e variazioni nei temi e nello stile tra testi dello stesso genere . La difficoltà maggiore che abbiamo incontrato nell’attuazione del progetto didattico, è stata sicuramente la preparazione dello scritto di italiano. La classe si è rivelata fin dall’inizio poco esercitata nella scrittura e nella costruzione dello svolgimento. Abbiamo dedicato perciò uno spazio consistente al rafforzamento di tali abilità. Obiettivo costante è stato quello di rendere i contenuti meno superficiali e approssimativi, perseguendo contemporaneamente una maggiore correttezza espressiva e un’adeguata competenza nelle diverse modalità di scrittura. Infine, per quanto riguarda lo svolgimento del programma di letteratura, sono state effettuate lezioni frontali, ma soprattutto guidate, per stimolare la partecipazione al dialogo educativo, per consolidare la riflessione sui contenuti spiegati e la capacità di collegamento. La partecipazione e l’interesse sono stati costanti; nonostante le ovvie difficoltà e i problemi relativi allo studio individuale extrascolastico, la classe ha seguito con molto impegno, appassionandosi e facendo propri gli argomenti trattati, con buona propensione alla riflessione e rielaborazione personale. STRUMENTI UTILIZZATI: Polacco, Eramo, De Rosa, Letteratura Terzo Millennio, Loescher. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche formative durante lo svolgimento di ogni modulo sono state effettuate attraverso domande collettive, le verifiche sommative sono state discussioni collettive, prove scritte, strutturate, semistrutturate, non strutturate, temi. In questi ultimi si è tenuto conto della completezza e originalità del contenuto, della competenza ideativa sintattica e semantica, della proprietà lessicale (vedi griglia di correzione I prova allegata); nelle prove orali e nelle prove scritte, strutturate, semistrutturate e non strutturate, della conoscenza degli argomenti, della capacità di sintesi e di collegamento, della forma espositiva. Le verifiche sommative sono state complessivamente una decina tra le prove scritte e quelle orali. Le valutazioni sommative, oltre all’acquisizione dei contenuti delle abilità conseguite, hanno tenuto conto anche del metodo di studio, della partecipazione, dell’impegno mostrato e dei progressi compiuti. 11
STORIA Prof. Marina Polacco OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI - Conoscere le linee generali della storia del Novecento . - Saper usare alcuni strumenti del lavoro storico (cronologie mappe concettuali, ecc). - Saper comprendere e collocare nella dimensione spazio-temporale i fatti storici - Saper individuare i rapporti di causa-effetto - Possedere strumenti concettuali per organizzare conoscenze complesse: congiuntura, ciclo, durata. - Riconoscere e descrivere persistenze e mutamenti. - Mettere in relazione fatti e eventi. - Costruire semplici testi argomentativi. Modulo I – LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere i fatti storici che contrassegnano l’epoca in considerazione - Individuare e comprendere i fattori che rendono unica la Grande Guerra - Comprendere gli effetti e le conseguenze della guerra e della rivoluzione CONTENUTI La prima guerra mondiale - L’unicità della Grande Guerra: una frattura nella storia dell’umanità - Lo svolgimento del conflitto e le sue conseguenze. - L’Europa dopo la guerra La rivoluzione russa - Dalla rivoluzione liberale alla rivoluzione comunista - Il trionfo dei bolscevichi e la nascita dell’URSS - L’impatto della rivoluzione sugli altri paesi europei Modulo II – LA SOCIETA’ IN EUROPA NELL’ETA’ INDUSTRIALE OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere i fatti storici che contrassegnano l’epoca in considerazione - Individuare e comprendere i fattori che contraddistinguono l’industrializzazione - Comprendere gli effetti e le conseguenze dell’industrializzazione - Individuare i mutamenti nella società. CONTENUTI La seconda rivoluzione industriale - La “ congiuntura “ negli USA e in Germania - Taylorismo e Fordismo: la dequalificazione del lavoro operaio e l’organizzazione scientifica del lavoro. Partiti, Sindacati e questione femminile 12
- La nascita dei partiti di massa - Nascita e sviluppo dei Sindacati - La questione femminile Modulo III – L’ECONOMIA MONDIALE TRA LE DUE GUERRE OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere i principali fatti storici del periodo considerato. - Conoscere e comprendere la congiuntura della crisi del 1929 - Comprendere e valutare le politiche di intervento CONTENUTI - La crisi del sistema economico internazionale nel dopoguerra - Il ruolo degli Stati Uniti - Il crollo della Borsa del 1929 - Il protezionismo e l’autarchia - Il New Deal Modulo IV – I TOTALITARISMI OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere le caratteristiche dello stato totalitario - Conoscere e comprendere la “ congiuntura “ dell’avvento dello stalinismo, del fascismo e del nazismo - Individuare analogie e differenze tra i tre regimi CONTENUTI - Le caratteristiche del totalitarismo - Origine e affermazione del nazismo - Il fascismo: dalle origini alla costruzione del regime - Il regime stalinista in Russia (cenni) Modulo V – LA II GUERRA MONDIALE OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere le linee di successione dei fatti - Comprendere e valutare le politiche di intervento degli Stati - Analizzare il conflitto mondiale nei suoi eventi significativi e collaterali e le conseguenze che produsse nella configurazione dei nuovi equilibri politici mondiali CONTENUTI - La crisi degli equilibri internazionali - La guerra civile in Spagna - La guerra mondiale 13
- La Resistenza in Italia e in Europa - La guerra di sterminio - La fine del conflitto e i nuovi assetti territoriali Modulo VI – DALLA GUERRA FREDDA ALLA DISTENSIONE ( Modulo in fase di svolgimento) OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere e comprendere i principali avvenimenti del dopoguerra In Europa, in Italia e nel mondo. - Individuare i fattori determinanti dei fenomeni analizzati - Comprendere gli effetti di lunga durata nello sviluppo storico successivo CONTENUTI - La nuova geografia del potere mondiale - L’inizio della guerra fredda - Il piano Marshall e la ricostruzione dell’Europa - La svolta del ’56 - La crisi di Cuba e il muro di Berlino METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO La metodologia prevalente è stata la lezione frontale, con uso frequente di schemi e di sintesi alla lavagna. Le lezioni sono state spesso seguite da domande, dibattiti, riflessioni collettive. STRUMENTI UTILIZZATI: Giardina, Sabbatucci, Vidotto, L’età contemporanea. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche formative durante lo svolgimento di ogni modulo sono state effettuate attraverso domande collettive.. Al termine di ogni modulo, per la verifica sommativa sono state utilizzate prove scritte semistrutturate. La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi cognitivi ma anche dei livelli di partenza, dei progressi compiuti, dell’impegno dimostrato durante il percorso di apprendimento. MATEMATICA Prof. Annalisa Viegi OBIETTIVI GENERALI Premessa I docenti del dipartimento di Matematica desiderano evidenziare, prima di esporre il piano di lavoro, le gravi carenze che gli studenti dell’Istituto manifestano nell’ambito della Matematica. E’ frequente che la padronanza delle proprietà delle operazioni sia insufficiente e che l’orientamento spaziale nel piano cartesiano sia un concetto malamente acquisito. Anche il lavoro nell’ambito dell’insieme Q è impegnativo: operare con le frazioni risulta oltremodo difficoltoso per la stragrande maggioranza degli studenti e il concetto di frazione equivalente 14
ad un numero decimale non appare consolidato. Notevole è inoltre l’impegno per colmare le lacune per ciò che attiene la correttezza espositiva. Su queste basi si fonda il nostro lavoro nelle classi quinte non sempre con i risultati auspicati. Il lavoro é stato mirato al consolidamento dell’attività svolta nel triennio, tenuto conto dello sviluppo cognitivo e delle più consistenti capacità di astrazione e di formalizzazione . Si è lavorato inoltre per ampliare le conoscenze e potenziare la padronanza delle competenze già acquisite. In particolare : - capacità di attivare strategie per la risoluzione di situazioni problematiche - capacità di scegliere la strategia ottimale nella risoluzione di situazioni problematiche - capacità di analisi - capacità di sintesi - capacità di astrazione - capacità di usare un linguaggio formale preciso. Modulo I: FUNZIONI CONOSCENZE Concetto di funzione . Le funzioni reali di variabile reale . Dominio e codominio di una funzione . Funzione iniettiva, suriettiva, biunivoca. Funzioni elementari e loro grafico. Funzioni pari e dispari. Funzioni crescenti e decrescenti. Segno di una funzione. Funzioni continue e discontinue. COMPETENZE - dato il grafico ricavare il dominio di una funzione - data una funzione sotto forma di equazione, ricavare il dominio - saper individuare, dato un grafico, le parti del dominio dove la funzione cresce oppure decresce - saper ricavare il segno di una funzione, dato il grafico oppure l'equazione - saper risolvere equazioni di 1° e 2° intere e fratte - saper risolvere disequazioni di 1° 2°, intere , fratte e sistemi di disequazioni CAPACITA' Analisi, sintesi, astrazione. Modulo II: LIMITI CONOSCENZE Limite di una funzione (LIVELLO INTUITIVO). Limite per x tendente a più o meno infinito. Limite per x che tende ad un valore finito. Funzioni convergenti e divergenti. Limite destro e limite sinistro. Asintoti verticali, orizzontali, obliqui. 15
COMPETENZE - dato il grafico di una funzione, saper individuare il limite e, nel caso in cui quest'ultimo non esista, il limite sinistro e il limite destro - saper ricavare le equazioni degli asintoti di una funzione CAPACITA' Analisi, sintesi, astrazione. Modulo III: CALCOLO DI LIMITI CONOSCENZE Limite di una funzione continua. Algebra dei limiti. Forme indeterminate e loro risoluzione. Discontinuità di prima seconda e terza specie. COMPETENZE - saper calcolare il limite di una funzione elementare - saper applicare le regole relative all'algebra dei limiti per calcolare quelli che si ottengono a partire dai limiti di funzioni elementari - dato un limite saper stabilire se si trova in forma indeterminata - saper risolvere semplici casi di indeterminazione - saper riconoscere i diversi tipi di discontinuità CAPACITA' Analisi, sintesi, astrazione. Modulo IV: DERIVATE CONOSCENZE Derivata di una funzione in un punto. Definizione e significato geometrico. Funzione derivata. Derivate di alcune funzioni elementari. Algebra delle derivate (somma, prodotto, quoziente). Punti stazionari. Crescenza e decrescenza di una curva in relazione alla derivata prima. Punti di massimo/minimo relativo. Punti di flesso a tangente orizzontale. COMPETENZE - saper calcolare la derivata delle funzioni elementari - saper calcolare la derivata di funzioni ottenute da quelle elementari tramite addizione, moltiplicazione, divisione - data una funzione saper calcolare gli zeri della derivata prima - data una funzione saper valutare il segno della derivata prima in relazione alla crescenza e alla decrescenza - data una funzione saper valutare la relazione tra punti di massimo, di minimo, di flesso e la derivata corrispondente CAPACITA' Saper risolvere un problema di massimo o di minimo. Modulo V: STUDIO DI FUNZIONE 16
CONOSCENZE Funzioni razionali intere e fratte . COMPETENZE - data y=f(x) saper individuare il dominio - data y=f(x) saper individuare le simmetrie - data y=f(x) saper individuare i punti di incontro con gli assi - data y=f(x) saper valutare il segno della y - data y=f(x) saper valutare l'andamento attraverso i limiti - data y=f(x) saper individuare gli eventuali asintoti verticali, orizzontali, obliqui - data y=f(x) saper valutare crescenza e decrescenza, punti di massimo, di minimo e di flesso CAPACITA' Data y=f(x) saper disegnare il grafico. METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO. Per ogni argomento trattato si è giunti alla teoria generale partendo da casi concreti e semplici ed elaborando il percorso attraverso situazioni problematiche. E' stata privilegiata l'acquisizione consapevole, seppure a livello intuitivo, dei concetti affrontati e della capacita' di impostare un lavoro autonomo, limitando il più possibile lo spazio del calcolo algebrico complicato. E' evidente che per tenere conto della scarsa manualità posseduta dagli allievi nel calcolo algebrico, lo si è limitato soltanto alle necessità di giungere al risultato richiesto. Sono state effettuate lezioni sia frontali che partecipate; per limitare il più possibile la durata e la difficoltà di spiegazioni teoriche è stato privilegiato l’aspetto pratico della materia risolvendo numerosi esercizi alla lavagna. E' stato usato prevalentemente materiale fornito dall’insegnante. VERIFICHE E VALUTAZIONE La verifica degli obiettivi è stata fatta sostanzialmente sulla base di compiti scritti, con scadenza più o meno mensile, occasionalmente su esercizi svolti alla lavagna dagli studenti. Per i compiti scritti sono stati verificati i seguenti OBIETTIVI: A. CONOSCENZA (acquisizione dei contenuti) B. COMPETENZA (capacità di applicare idee generali, regole, teorie, in casi particolari e concreti) C. CAPACITA' (di confrontare i dati, di analizzarli, di collegarli, di affrontare l'esercizio in maniera autonoma; di argomentare con chiarezza e usando il linguaggio specifico) Per ciascun compito naturalmente non sono stati verificati sempre tutti e tre gli obiettivi, e in ogni caso, per ciascun obiettivo contemplato sono stati distinti più livelli: a) scarso; b) sufficiente; c) buono. Il giudizio del singolo compito è stato dato tenendo conto di questi livelli; il giudizio finale è stato dato tenendo conto delle verifiche effettuate oltre ad altri fattori, 17
quali il progresso fatto da ciascun allievo rispetto alla situazione di partenza, l'impegno e la serietà nello studio. EDUCAZIONE FISICA Prof. Paolo Servello OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI OBIETTIVI SPECIFICI Conoscenza su basi scientifiche del corpo umano; conoscenza pratico-teoriche delle qualità di base, dei sistemi di allenamento, dei movimenti fondamentali e delle loro espressioni tecnico- sportive, dei fondamentali individuali e di squadra dei principali sport e dei loro regolamenti; conoscenza degli strumenti e degli esercizi necessari per conseguire un corretto potenziamento muscolare ed il mantenimento dei risultati ottenuti; conoscenza degli elementi del linguaggio del corpo, dalla postura alla gestualità; conoscenze, nell’ambito dell’educazione alla salute, di un corretto stile di vita, dei principi dell’educazione alimentare, delle norme igienico-sanitarie e degli elementi di pronto soccorso. Capacità manuali-pratiche di attuazione delle conoscenze acquisite; capacità di possedere un adeguato tono muscolare ed una buona mobilità articolare; capacità di controllo del movimento; capacità coordinative: oculo-manuale e spazio-temporale; capacità di resistenza fisica. Competenze: utilizzando le conoscenze teoriche, sviluppo di una maggiore funzionalità e una migliore resa motoria; apprendimento delle varie metodologie di allenamento alle qualità motorie, prestazione e controllo del movimento, praticare e distinguere i vari ruoli negli sport di squadra; cercare di realizzare, con un opportuno stile di vita, una condizione di armonico equilibrio tra mente e corpo. METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO La metodologia di insegnamento è stata scelta di volta in volta a seconda dei contenuti e delle dinamiche di gruppo; le lezioni quindi sono state caratterizzate da momenti di lavoro comune, per gruppi e talora anche individuale. Per facilitare l'apprendimento e per attivare procedure d’ insegnamento coerenti con le finalità educative generali, si è cercato di favorire un'atmosfera che: incoraggiasse ad essere attivi favorisse la natura personale dell'apprendimento riconoscesse il diritto all'errore incoraggiasse la fiducia in sé favorisse l’accettazione ed il rispetto reciproco facilitasse la scoperta e la ricerca di soluzioni idonee MATERIALI DIDATTICI Libro di testo. 18
Palestra: quadro svedese, palco di salita, scala curva, materassi, palloni di vari tipi, ostacolini, funicelle, palle mediche, tavolo da tennis-tavolo. Attrezzi : tapis roulant, cyclette, cyclette seduta, rowing, lat machine, panca orizzontale, panca inclinata, bilanceri con pesi vari, manubri di vari pesi, leggìo per bicipiti, macchina per abduttori, macchina per adduttori, leg press, leg extension, leg curl. VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche in itinere, sono state effettuate attraverso prove pratiche, inoltre una verifica costante si è resa possibile attraverso un'osservazione attenta e sistematica degli allievi durante le attività, poiché, nell'educazione fisica gli allievi sono impegnati in un processo continuo di fasi applicative. Nella valutazione sommativa, si terrà conto dei miglioramenti conseguiti, delle capacità motorie individuali, nonché dell'impegno e della volontà profusi e delle conoscenze acquisite. Gli alunni hanno appreso anche una metodologia di allenamento così da poter conoscere e in ogni momento attuare le principali fasi che caratterizzano una seduta di allenamento. CONTENUTI Movimento e sport: potenziamento organico e mobilità articolare; esercitazioni volte al miglioramento delle qualità motorie di base e degli schemi motori di base; esercitazione volte al rilassamento muscolare e allo stretching; fondamentali individuali e di squadra, regolamenti dei principali sport di squadra; esercitazioni tratte dall’atletica leggera. Il corpo umano (anatomia e fisiologia); meccanica del movimento; educazione alla salute; sport (regole e caratteristiche salienti); doping; benefici di una attività motoria ‘adeguata’. LINGUA E CIVILTA’ INGLESE Prof. Anna Trombetta OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI La classe, da me presa in carica solo quest'anno, ha subito una accentuata discontinuità nell'insegnamento dell'inglese e molti cambiamenti nel corso degli anni per quanto riguarda la sua composizione. Questo fatto ha contribuito ad accentuare la disparità di livelli nelle competenze e nel metodo di studio, ostacolando quell’omogeneità che può portare ad una proficua collaborazione anche tra gli stessi studenti e di conseguenza ad una maggiore motivazione nel lavoro quotidiano. I problemi lavorativi e familiari frequenti nelle classi di adulti hanno inoltre reso discontinua la frequenza in alcuni casi, rendendo più difficoltoso il recupero, comunque spesso difficile nella lingua straniera per la scarsa autonomia degli studenti. Ho cercato di stimolare la comprensione globale di messaggi orali e di testi scritti e la produzione orale, puntando sulla capacità di produrre frasi semplici ma comprensibili e funzionali alla situazione data: molti si esprimono tuttavia ancora con lentezza e difficoltà lessicale e sintattica, pur mostrando miglioramenti rispetto ai livelli di partenza. Gli obiettivi mediamente raggiunti sono i seguenti: 19
comprendere la lingua, sia scritta che orale in modo adeguato in relazione a situazioni di media difficoltà proprie dell’ambito professionale specifico usare la lingua in modo sufficientemente comprensibile, pur utilizzando strutture e lessico semplici, per parlare della propria esperienza scolastica e lavorativa e per riferire di argomenti relativi all’ambito professionale e ad alcuni aspetti culturali più generali. OBIETTIVI SPECIFICI In relazione alla programmazione curricolare sono stati mediamente conseguiti i seguenti obiettivi in termini di CONOSCENZE Gli studenti conoscono vocaboli ed espressioni di uso quotidiano vocaboli ed espressioni per creare collegamenti con altre discipline(ristorazione e scienza dell'alimentazione) vocaboli riguardanti il settore professionale specifico COMPETENZE Gli studenti sono in grado di comprendere testi scritti in inglese, coglierne i concetti principali e trovarvi informazioni, aiutandosi con il dizionario relazionare sinteticamente sui principali contenuti degli argomenti trattati interagire su argomenti di cultura generale e professionali CAPACITA’ Gli studenti hanno la capacità di utilizzare la lingua per riferire gli argomenti trattati organizzare le conoscenze acquisite in modo coerente utilizzare i contributi di altre discipline per effettuare semplici collegamenti METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO Si è prevalentemente fatto uso di lezioni partecipate, facendo poi lavorare talvolta in coppie o piccoli gruppi. Il lavoro si è focalizzato sulla lettura e la comprensione di testi scritti, ricorrendo spesso a spiegazioni in italiano e alla traduzione, per una riflessione più articolata sui contenuti. Gli argomenti sono stati sempre introdotti da letture e sfruttati con attività diversificate a seconda della tipologia, mirate ad ampliare il bagaglio lessicale e a sviluppare l’ autonomia espositiva. I testi sono stati accompagnati da esercizi di completamento, domande chiuse e aperte, mentre la produzione orale è stata sollecitata attraverso la riorganizzazione e rielaborazione dei testi proposti a partire da tabelle, griglie o domande aperte ed esercizi di ascolto. VERIFICHE E VALUTAZIONE 20
Sono state effettuate prove di verifica scritte, in genere semi-strutturate, con varie tipologie di esercizi. Data la somma dei punti ottenuta, la sufficienza è stata fissata con il 60% delle risposte corrette. Tipologie di esercizi: scelta multipla vero falso quesiti a risposta singola Le verifiche orali hanno accertato le conoscenze e il grado di competenza linguistica. La valutazione finale ha tenuto conto del raggiungimento degli obiettivi, ma anche dei livelli di partenza, dei progressi conseguiti e dell’impegno dimostrato durante il percorso di apprendimento. I livelli di sufficienza sono stati individuati sulla base di -conoscenza essenziale dei contenuti -comprensione globale di testi scritti e messaggi orali abbastanza semplici dal punto di vista linguistico e testuale -esposizione comprensibile, anche se semplice e con qualche errore formale. CONTENUTI Testo in uso: Cibelli D'Avino That's Catering CLITT Module 1 Food and Health obiettivi: riflettere sul concetto di dieta e conoscerne i vari tipi Diets Lifestyle Diets Healthy Diets The Mediterranean Diet The Food Pyramid Module 2 People working in Catering obiettivi: apprendere il concetto di marketing e le sue variabili The catering cycle The marketing mix The F&B team The Uniform Food and Beverage managers SDA Bocconi Module 3 Beer and Spirits obiettivi: conoscere la storia e il processo di produzione della birra, l'organizzazione del bar Beer The Bar Hemingway and his cocktails Module 4 Banqueting and banqueting menus obiettivi: conoscere il concetto di banqueting e le sue fasi operative The banquet in the past 21
Banqueting Banqueting menus Buffet service Module 5 Quality Food & Beverage Service obiettivi: conoscere il concetto di enogastronomia ed applicarlo alla realtà regionale Enogastronomy Menus Menu compiling Luscious Tuscany Tasting Tuscan Menu * *in svolgimento ALIMENTI E ALIMENTAZIONE Prof. Francesco Milicia OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI In riferimento alle nuove forme di ristorazione individuare: 1. quale possa essere una corretta proposta dietetica che risponda alle esigenze nutrizionali del nostro organismo; 2. quali rischi igienici possono nascere nella gestione di un centro di produzione pasti; 3. quali sistemi di conservazione più idonei possono essere utilizzati per ridurre al minimo le modificazioni chimico-nutrizionali degli alimenti stessi; 4. la funzione svolta degli additivi alimentari. OBIETTIVI SPECIFICI - Conoscere le principali contaminazioni chimico, fisiche e microbiologiche, le principali tossinfezioni alimentari, capire la loro relazione con la scarsa qualità igienica degli alimenti o del servizio ristorativo e indicare le soluzioni tecnologiche idonee ad evitarle; - conoscere le condizioni che favoriscono lo sviluppo dei microrganismi (virus, batteri, muffe); - conoscere le caratteristiche delle principali patologie alimentari causate dai microrganismi; - riconoscere ed analizzare comportamenti alimentari scorretti nella manipolazione degli alimenti; - conoscere le linee guida per una sana alimentazione nelle varie età; - indicare quali sono le principali tecniche di conservazione degli alimenti e come influiscono sul valore nutrizionale e commerciale degli stessi; - saper elaborare una dieta razionale ed equilibrata per persone sane e persone in condizioni fisiologiche e patologiche particolari; - capire il ruolo degli additivi alimentari (aspetti tecnici e legislativi, innocuità o nocività); - conoscere le norme elementari per una corretta prassi igienica alimentare; METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO 22
I metodi adottati sono stati i seguenti : - lezioni frontali con la creazione alla lavagna di schemi riassuntivi alla fine di ogni argomento trattato; - uso del libro di testo Rodato-Gola “Nutrizione Oggi” nuova edizione di cibo & salute - edizioni Clitt. - consultazione di settimanali e mensili specializzati, visione di filmati didattici; VERIFICHE E VALUTAZIONE Le verifiche sono state diversificate per tipologia secondo la necessità di controllare le varie competenze acquisite dall’alunno. Prove scritte : - Esercizi di domande con risposta obbligata - Questionari - Prove semi-strutturate - Commenti ad articoli di giornali - Temi su argomenti specifici del programma Prove orali: - Nella valutazione delle prove orali si è tenuto conto sia delle interrogazioni, sia degli interventi spontanei in occasione di conversazioni seguite ad una spiegazione o legate ai momenti preliminari di ogni lezione con l’intento specifico di riprendere gli argomenti dal punto dove erano stati tralasciati. Valutazioni adottate: - Insufficiente: conoscenza frammentaria e lacunosa degli argomenti unita ad una mancanza di organicità nell’esposizione sia orale che scritta, uso non appropriato del linguaggio tecnico. - Sufficiente: conoscenza anche se non approfondita, legata ad una accettabile comprensione degli argomenti, uso non sempre appropriato del linguaggio tecnico. - Mediocre: conoscenza sufficiente ma non abbastanza approfondita degli argomenti, non possiede ancora i requisiti necessari per affrontare certi argomenti. -Discreto: discreta conoscenza degli argomenti con capacità di applicazione pratica e di interpretazione personale, uso corretto del linguaggio tecnico. - Buono-ottimo: conoscenza ampia e approfondita degli argomenti, capacità di sintesi e di operare collegamenti interdisciplinari anche attraverso una rielaborazione personale, uso appropriato del linguaggio tecnico. I singoli voti seguono le indicazioni riportate nel P.O.F. d'istituto. CONTENUTI E PROGRAMMAZIONE MODULARE - Modulo 1: Nozioni propedeutiche di base di chimica generale, organiche e biologica. - Modulo 2: Attività di ripasso dei principi nutritivi, costituzione chimica, loro utilizzazione, metabolismo, presenza negli alimenti e modificazioni in cottura; - Modulo 3: Dietologia - 1^ u.d.: Bioenergetica; - 2^ u.d.: LARN, il concetto di dieta razionale ed equilibrata; - 3^ u.d.: l’alimentazione nelle varie età; - 4^ u.d. l’alimentazione nello sport; - 5^ u.d. fast food e slow food nella ristorazione collettiva; 23
- 6^ u.d.: le principali tipologie dietetiche: dieta mediterranea e sua piramide, dieta vegetariana, dieta eubiotica dieta macrobiotica, dieta a zona; - 7^ u.d. : allergie ed intolleranze alimentari; - 8^ u.d. : dieta equilibrata nelle principali patologie. - Modulo 4: Cause di alterazione e metodi di conservazione degli alimenti: - 1^ u.d.: le cause di alterazione degli alimenti; - 2^ u.d.: metodi di conservazione fisici; - 3^ u.d.: metodi di conservazione chimici; - 4^ u.d.: metodi di conservazione biologici. - Modulo 5: Igiene degli alimenti - 1^ u.d.: le principali tossinfezioni alimentari ed i microrganismi patogeni ad esse correlati; - 2^ u.d.: controllo igienico-sanitario degli alimenti, del personale degli ambienti di lavoro; - 3^ u.d.: controllo di qualità in ambito igienico-sanitario (H.A.C.C.P.). - Modulo 6: Addittivi alimentari: - 1^ u.d.: requisiti legali e loro classificazione; - 2^ u.d.: i parametri per valutare la sicurezza d’uso degli additivi (DGA,DMC), - 2^ u.d.: frodi alimentari e loro classificazione Nel mese di Maggio si prevede anche il ripasso generale di tutti io moduli svolti con verifiche, sia orali che questionari scritti. Il seguente programma è stato letto ed approvato come riportato nel registro di classe. RISTORAZIONE Prof. Valerio Vittori Il quadro orario della classe quinta prevede lo svolgimento di 3 ore settimanali. La classe presenta un’utenza variegata, una parte è interessata, attiva e adotta un comportamento adeguato alla situazione. Un’altra parte della classe viceversa risulta generalmente poco interessata alla lezione. Ci sono poi un paio di alunni che hanno frequentato molto poco le lezioni. OBIETTIVI GENERALI MEDIAMENTE RAGGIUNTI Familiarizzazione con il linguaggio tecnico. Riconoscimento ed inquadramento di alcune problematiche riguardo la gestione del magazzino e gli approvvigionamenti. Capacità di comprendere e di elaborare il food cost, il costo piatto e il costo pasto. Comprensione degli elementi base del marketing. Conoscenza del sistema haccp e dei sistemi di controllo della qualità. Conoscenza delle principali bevande alcoliche. OBIETTIVI SPECIFICI 24
Modulo 1: Alimenti e bevande 1.1. I prodotti alimentari Alimenti comuni, funzionali, dietetici, alleggeriti, ingegnerizzati Alimenti di nuova gamma La qualità degli alimenti I metodi di conservazione La conservazione degli alimenti in cucina Il sistema cook & chill 1.2. Le bevande analcoliche Succhi di frutta Nettari di frutta Bibite Energy drink Acqua 1.3. La birra Ingredienti Produzione Classificazione Tipologie e caratteristiche organolettiche 1.4. Il vino Modulo 2: l’organizzazione del lavoro 2.1. Approvvigionamento e gestione materie prime Acquisti e gestione del magazzino 2.2. La gestione dei costi Il food cost La determinazione del prezzo di vendita 2.3. L’organizzazione del lavoro L’organizzazione della macchina ristorativa L’applicazione dei principi di sicurezza Il centro produzione pasti La distribuzione L’organizzazione del lavoro di cucina L’organizzazione del lavoro di sala Modulo 3: catering, banqueting e buffet 25
3.1.Il servizio di catering 3.1. Il servizio di banqueting 3.1. Il buffet Modulo 4: la gestione dell’azienda ristorativa 4.1. Il marketing 4.2.Il franchising 4.3.Il sistema di qualità nella ristorazione METODI ADOTTATI E STRUMENTI UTILIZZATI NEL PERCORSO DI INSEGNAMENTO/APPRENDIMENTO Le lezioni si sono svolte con il supporto del libro di testo “La nuova ristorazione”, Giuseppe Voci, Ee. Hoepli. Il metodo adottato è stato quello delle lezioni frontali. VERIFICHE E VALUTAZIONE Sono state proposte agli allievi due verifiche scritte composte da circa il 40% da domande a risposta multipla e per il 60% circa da domande a risposta aperta. La valutazione finale ha tenuto conto dei livelli di partenza, delle progressioni individuali, dell’impegno dimostrato nonostante l’attività lavorativa e della maturazione complessiva delle conoscenze. RELIGIONE Prof. Nicola Pistolesi PREMESSA Gli alunni della classe che si sono avvalsi dell’IRC fanno parte solo del gruppo di indirizzo Economico per un totale di 9 studenti mentre per la parte di indirizzo Alberghiero nessuno studente si è avvalso di tale insegnamento. A) COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI IN MERITO A: 1) RAPPORTO CON I COMPAGNI E CON IL DOCENTE: è stato sempre contrassegnato da ascolto reciproco, dialogo e collaborazione. Considero in modo molto positivo il rapporto che la classe ha avuto con il sottoscritto, sempre improntato al rispetto e all’ascolto. 2) IMPEGNO: la classe ha dimostrato complessivamente un impegno più che buono alle lezioni, alle attività e ai lavori proposti. 3) PARTECIPAZIONE: la classe, ha partecipato con sostanziale assiduità e interesse verso le tematiche proposte. Essa è stata anche corale dal punto di vista degli interventi. 26
4) MOTIVAZIONE: la classe ha dunque un interesse medio-alto ai contenuti di IRC proposti. B) Analisi dei prerequisiti, ritmi di lavoro, difficoltà incontrate con eventuali strategie di soluzione La classe, nel suo complesso ha collaborato in modo attivo per cui non ci sono state particolari difficoltà nell’attuazione del programma. Pertanto esso è stato svolto sostanzialmente in alcune delle parti indicate (scelte anche a partire dall’interesse degli studenti) dai moduli della programmazione d’inizio anno. C) SVOLGIMENTO EFFETTIVO DEL PROGRAMMA IN RAPPORTO AL PIANO DI LAVORO In base alla traccia di programmazione proposta alla segreteria, la programmazione per la classe si è orientata maggiormente sui moduli legati all’etica cristiana (tutto il secondo semestre). In particolare circa i moduli: 7 Il problema etico / 8 La dignità umana / 9 La crisi della famiglia oggi/ 12 La dottrina sociale della Chiesa. D) OBIETTIVI EFFETTIVAMENTE RAGGIUNTI, SIA TRASVERSALI CHE DISCIPLINARI, COMPETENZE E ABILITÀ ACQUISITE Ritengo che la classe, nel suo complesso, abbia raggiunto in maniera più che soddisfacente gli obiettivi proposti. In modo particolare quelli riguardanti il rapporto tra fede e ragione e soprattutto quelli legati ad alcune tematiche di morale sociale presenti nel magistero della Chiesa (analizzate anche attraverso la testimonianza di alcuni esperti). F) METODOLOGIA DI LAVORO, STRATEGIE DIDATTICHE, MEZZI, STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI. TIPOLOGIA DI VERIFICA L’ora di religione necessita di una didattica particolare che fa molto ricorso ad attività formative specifiche. Si è privilegiato, oltre ai momenti di lezione frontale, il dialogo ed il confronto tra gli studenti introdotto per mezzo di immagini e schede e di strumenti multimediali (video, power-point). G) METODOLOGIA DI LAVORO, STRATEGIE DIDATTICHE, MEZZI, STRUMENTI E SUSSIDI DIDATTICI UTILIZZATI. TIPOLOGIA DI VERIFICA Tenendo conto che la meta ultima dell’insegnante di IRC è quella dello sviluppo globale della personalità degli alunni nei tre livelli formativi: dell’ASCOLTO, della CONOSCENZA, della CAPACITA’ OPERATIVA, la valutazione pertanto si è basata sul comportamento corretto ed attento, la partecipazione attiva al dialogo educativo (risposte, domande, interventi…) e la capacità di sintesi e di rielaborazione orale di un tema proposto. 27
1) INTRODUZIONE 1.1 Presentazione dei temi di IRC del V anno e introduzione sul ruolo e il valore dell'IRC nella scuola pubblica italiana 1.2 Compilazione del questionario-sondaggio sull'Idr proposto dall'ufficio diocesano di Siena 2) LA RELIGIONE COME FATTORE FONDAMENTALE DELL’UMANO 2.1 Il Sentimento religioso e l’indifferentismo moderno 2.2 Perchè le persone credono in una religione? 2.3 Fiducia umana e fede religiosa: esempi quotidiani - che cosa significa "credere" 2.4 Il dialogo interreligioso: esempi di fatica e di incomprensione tra islam, ebraismo e cristianesimo. La particolarità del dialogo con i testimoni di Geova. 2.5 Cenni alcune questioni legate alla demonologia e al satanismo Il significato simbolico dei numeri biblici: la questione del numero della bestia (666) e del numero dei salvati (144.000), presenti nel libro dell'Apocalisse. 2.6 La Nascita di Gesù ed il legame con il giorno festa pagana della nascita del sol invictus. 3) LA QUESTIONE ETICA NEL CRISTIANESIMO 3.1 Parte introduttiva 3.1.a. Introduzione all'etica con il test-sondaggio: "Se è male quanto è grave". 3.1.b. La coscienza morale (laica e religiosa) e la sua formazione 3.1.c. Dialogo attorno ai principi di alcune visioni etiche contemporanee 3.1.d. Il valore della persona umana nel discorso etico 3.2 La bioetica 3.2.a. Ascolto della canzone "La vita è un dono" di R. Zero e dialogo sul testo 3.2.b. L'eutanasia verso i ragazzi in vigore nelle legislazioni di alcuni paesi europei 3.2.c. Proiezione del video: "La vita umana prima meraviglia" 3.2.d. L'embrione umano: qualcosa o qualcuno? Cenni generali allo statuto della vita umana nascente 3.3 Etica familiare 3.3.a. L’evoluzione del concetto di famiglia nel ‘900: dalla famiglia patriarcale a quella nucleare 3.3.b. Matrimonio e Convivenza: le motivazioni e le diverse prospettive psicologiche. 3.4 Etica sociale 3.4.a. La Rerum Novarum - Il Marxismo e la Chiesa 3.4.b. La figura dell'economista pisano Beato Giuseppe Toniolo. 3.4.c. Il valore del volontariato e le missioni di pace ed umanitarie. 3.4.d. Il lavoro tra sfruttamento e assenza di diritti. Il valore religioso del lavoro ECONOMIA e GESTIONE AZIENDE RISTORATIVE Prof. Stefano Puccini 28
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