PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA - Anno scolastico 2014 - 2015 Anno scolastico 2014 2015
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1. PRESENTAZIONE POF Pag. 3 2. L’IDENTITA’ della SCUOLA: Pag. 4 - CONTESTO - MISSION e PRINCIPI GENERALI - BREVE STORIA DELLA SCUOLA - LA SCUOLA OGGI - RISORSE e STRUTTURE - LA GOVERNANCE 3. PERCORSI DI STUDIO Pag. 19 - ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO QUADRO ORARIO - ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI QUADRO ORARIO - QUALIFICA REGIONALE OPERATORE - PRINCIPI OPERATIVI COMUNI 4. PERCORSO FORMATIVO Pag. 27 - GLI OBIETTIVI - LA STRUTTURA DEL PERCORSO FORMATIVO - PROGETTO RECUPERO ORARIO - LA PROGRAMMAZIONE didattico-disciplinare - LA VALUTAZIONE GRIGLIE di valutazione delle prove scritte, orali e strutturate GRIGLIA valutazione del COMPORTAMENTO - CRITERI PER L’EFFETTUAZIONE DEGLI SCRUTINI FINALI: CRITERI per la VALUTAZIONE FINALE CRITERI assegnazione del CREDITO SCOLASTICO CRITERI assegnazione del CREDITO FORMATIVO - ATTIVITA’ di RECUPERO FINALI ed in ITINERE 5. ATTIVITA’ INTEGRATIVE e DI SUPPORTO Pag. 52 - LA SICUREZZA - PROGETTO EDUCATIVO d’ISTITUTO per gli ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI - AUTOVALUTAZIONE, MIGLIORAMENTO e RENDICONTAZIONE SOCIALE SNV SISTEMA NAZIONALE di AUTOVALAUTAZIONEi 6. ELENCO PROGETTI Pag. 60 7. REGOLAMENTI Pag. 63 8. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO Pag .64 2
Presentazione POF Il Piano dell' offerta Formativa ( POF ) fissa criteri generali, definisce obiettivi, indica strategie, propone sistemi di valutazione che hanno complessivamente valore vincolante per l'intera comunità scolastica e per le corrispondenti attività di programmazione di competenza dei consigli di classe e di interclasse. Il POF, unitamente al regolamento interno e alla Carta dei servizi, rappresenta l'offerta formativa dell'Istituto e indica condizioni e modalità di attuazione. Il POF è uno strumento soggetto a integrazioni, adattamenti, arricchimenti sulla base del modificarsi delle condizioni interne e esterne alla scuola oggettive e soggettive, nel rispetto delle procedure di legge. In esso sono contenute le scelte culturali, tecniche e organizzative operate dalla scuola per portare a termine la sua proposta. Con il POF la scuola stabilisce con gli studenti, con le famiglie e con gli Enti (pubblici e privati) esterni alla scuola un contratto, che è condiviso, esplicito, trasparente, flessibile, realizzabile e verificabile. Il Dirigente Scolastico, quale rappresentante legale, è delegato a sottoscrivere, su proposta dei consigli di classe e del collegio dei docenti e previa approvazione del consiglio di Istituto, convenzioni, dichiarazioni di intenti, contratti a termine con Enti pubblici e privati, finalizzati al perseguimento delle finalità e degli obiettivi del POF. 3
L’IDENTITA’ della SCUOLA CONTESTO Caratteristiche della comunità sociale e del territorio in cui la scuola opera La provincia di Macerata si compone di 57 comuni, 313.225 abitanti residenti su una superficie territoriale prevalentemente collinare e montana.. La Provincia ha promosso in collaborazione con imprese, soggetti pubblici, categorie di imprenditori e lavoratori, soggetti privati, enti locali, un “Patto Territoriale” allo scopo di favorire la rinascita e lo sviluppo dell'area collinare e montana della provincia per sostenere il riequilibrio territoriale ed eliminare il differenziale con le zone limitrofe. Le idee forza di questo “Patto Territoriale” riguardano il territorio inteso non solo come risorsa produttiva, ma anche come valorizzazione delle risorse, per mezzo della promozione del turismo, e in particolare dell'agriturismo e dell'agricoltura con tecniche imprenditoriali. In questo contesto l'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” di Macerata propone un'offerta formativa che permetta ai giovani di svolgere un ruolo di animatori dello sviluppo sostenibile e di gestori di nuove attività economiche. Infatti l'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” promuove una formazione finalizzata in particolare a due progetti di filiera: 1. Filiera agrolimentare imperniata su produzioni zootecniche (carne, latte) e vegetali tipiche del territorio. 2. Filiera del ripristino di aree degradate a fianco di contesti naturalistici rilevanti L'I.I.S. “G. Garibaldi” si inserisce in un territorio che vanta una tradizione agricola secolare che, anche se ridotta da un processo di rapida industrializzazione, continua a svolgere un'importante funzione nell'economia provinciale, sia per la capacità di assorbimento occupazionale, (che rimane comunque nettamente superiore alla media italiana), sia soprattutto come fonte di integrazione dei redditi familiari, principalmente nelle aree interne della provincia. 4
LA MISSION L’I.I.S. “ G. Garibaldi” di Macerata ha quale mission quella di prendersi cura degli studenti per formare ottimi professionisti , ma anche cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri, propri ed altrui, sensibili alle problematiche sociali, aperti ai diversi interessi culturali, capaci di costruire una società più giusta e solidale. A tale scopo l’ I.I.S. “ G. Garibaldi” pone al centro dell’attenzione il processo educativo, formativo e informativo dello studente, ponendosi come mediatore tra il singolo e la collettività con i seguenti obiettivi: • acquisizione di conoscenze, competenze e capacità propedeutiche per il futuro lavorativo del giovane, specifiche e spendibili sul mercato del lavoro e/o nei percorsi di istruzione superiore ed universitaria, a livello locale e nazionale, aggiornate agli indirizzi delle politiche comunitarie in materia, in relazione ai profili professionali delle tre articolazioni ( Viticoltura ed Enologia, Gestione dell’Ambiente e del Territorio, Produzioni e Trasformazioni) presenti nell’indirizzo Tecnico per il Settore Tecnologico ed al profilo professionale proprio dell’Indirizzo Professionale Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale; • offerta formativa di qualità per garantire una solida base culturale in cui saperi scientifici, tecnologici ed umanistici siano ben integrati, come suggerito dalle Linee guida. La cultura umanistica, infatti, consente di dare spessore etico sociale alle discipline di indirizzo evitando di cadere in una visione specialistica che perde il legame con la realtà e la storia; • garanzia di un’ interazione fruttuosa con il territorio, le Istituzioni e il mondo del lavoro. L’istituto tecnico agrario e il professionale sono caratterizzati da un forte ancoraggio al territorio, obiettivo dell’istituto è dunque far pervenire l’alunno a conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita e di lavoro e ad abilità cognitive idonee per risolvere problemi e per muoversi, in autonomia e in modalità di lavoro in team, in ambiti caratterizzati da innovazioni continue. La scuola opera sia nella didattica quotidiana che attraverso progetti specifici: accoglienza, recupero, alternanza scuola/lavoro, stage e orientamento. Si propone altresì di realizzare il successo scolastico e formativo del più alto numero di studenti possibile, favorendo un processo educativo che valorizzi attitudini e capacità di ciascuno, considerando i tempi e le caratteristiche individuali, rispettando ogni cultura, rifiutando ogni forma di discriminazione, prestando attenzione al processo di maturazione sia cognitivo che affettivo-emotivo, anche nel caso di alunni diversamente abili. La scuola è inoltre impegnata a diffondere tra tutto il personale, docente e non docente, una "cultura della qualità" orientata verso i risultati con attitudine operativa a rilevare e misurare gli obiettivi di ogni procedura ai fini di un reale miglioramento dei servizi erogati: - PERSONALIZZAZIONE DEI CURRICOLI: - MATURAZIONE PERSONALE - POTENZIAMENTO DELLE ATTITUDINI - RECUPERO - ORIENTAMENTO - POTENZIAMENTO DELLE COMPETENZE SCIENTIFICHE E TECNOLOGICHE così da permettere di interpretare, gestire, partecipare e coordinare processi produttivi in continuo cambiamento e sviluppare capacità creative e progettuali indispensabili per intercettare e presidiare le innovazioni. Il raggiungimento di tali obiettivi garantisceuna risposta esaustiva alle esigenze formative degli studenti per cui il diplomato in entrambi gli indirizzi Tecnico o Professionale deve al contempo padroneggiare, ma anche essere aperto agli interessi umanistici e culturali in senso lato. 5
PRINCIPI GENERALI • La scuola si propone di essere un sistema formativo che comprende in sé elementi culturali di tipo generale, metodologico e di indirizzo tali da favorire la crescita della persona nella sua interezza e da fornire contemporaneamente gli strumenti essenziali per mantenere aggiornati i livelli di conoscenza, competenza e abilità. • La formazione è orientata ad un raccordo sempre più forte con il territorio e quindi ad entrare in rapporto con persone attive nei vari contesti simbolici delle aree disciplinari, in modo da coniugare la parte cognitiva con i momenti applicativi di laboratori, stages, visite guidate, sportelli didattici. • Lo scopo è quello di favorire la formazione di cittadini e di lavoratori capaci di proporsi criticamente in contesti di vita sociale e di lavoro in rapido cambiamento e di fare scelte consapevoli. • La scuola tenderà a valorizzare la centralità del soggetto in formazione curandone la motivazione allo studio, l’apprendimento, l’orientamento tenendo conto dei diversi stili cognitivi , delle peculiarità e e delle differenze. • Modello dei processi della formazione è quello della relazione educativa. I docenti ed i discenti, infatti, si impegnano a realizzare un contratto formativo nella comunità educante attraverso il quale è facilitato il rapporto interpersonale e l’apprendimento. • I docenti si propongono come promotori di un processo di conoscenza di sé e degli altri. Gli studenti vengono sollecitati ad assumere nella libertà e nella responsabilità una tendenza al lavoro cooperativo e propositivo. • La scuola si impegna a cercare e adottare le strategie più utili al fine di attivare interventi di controllo e prevenzione degli atteggiamenti di demotivazione, abbandono ed evasione scolastica. • La scuola ritiene necessario partire dalla pedagogia dei bisogni, ponendo al centro la persona dello studente e coniugando le richieste con gli obiettivi formulati dalla scuola. • Verranno attivate iniziative di informazione e di accoglienza tese a favorire l’inserimento dei nuovi iscritti. • Questa Scuola intende riaffermare la pari dignità degli alunni diversamente abili per i quali è previsto l’inserimento nei vari corsi di studi e nelle rispettive classi e sezioni senza alcuna discriminazione facendosi carico di mettere a loro disposizione strutture adeguate e facilmente utilizzabili. Per i soggetti diversamente abili saranno applicate, ovviamente, tutte le disposizioni previste dalla Legge 104/92 e si avrà cura di tenere con le famiglie uno stretto rapporto al fine di produrre al meglio strumenti educativi e formativi adeguati e sempre indirizzati alla situazione specifica del singolo individuo. Per gli esami di stato conclusivi saranno predisposti, nel rispetto della vigente normativa, percorsi didattici differenziati nell’intento di porre al miglior agio ogni soggetto. Nell’ipotesi in cui dovessero verificarsi situazioni di handicap non dichiarati la scuola chiederà la massima collaborazione alla famiglia per il progetto educativo-formativo coinvolgendola il più possibile e in particolare nelle uscite didattiche, nelle visite guidate e nei viaggi di istruzione. 6
STORIA DELLA SCUOLA L’Istituto trae le sue origini da una Colonia Agraria istituita dall’amministrazione provinciale di Macerata in seguito alla proposta, avanzata nel 1867, dal prof. Angelo Monà, di fondare un Convitto Agrario per la formazione di “ buoni agenti di campagna”. Acquistato un terreno già di proprietà del Seminario Vescovile, fatto compilare il regolamento della Colonia – Convitto, nominato il conte Gaetano Graziani commissario per la sorveglianza dell’amministrazione e dell’organizzazione, il 26 dicembre del 1868 il Consiglio Provinciale notificò con un pubblico manifesto l’ istituzione della Colonia e l’apertura delle iscrizioni degli alunni. Il 22 aprile 1869 Il Ministero dell’Agricoltura concesse un premio di 3.000 lire per l’apertura della colonia ed invitò le altre province ad emulare l’iniziativa di Macerata. Il 24 novembre 1881 la colonia agricola fu trasformata in Regia Scuola pratica di Agricoltura a cui potevano accedere tutti coloro che avevano un’ istruzione elementare. Nel 1924 la Regia Scuola pratica di Agricoltura divenne Scuola Agraria Media (R.D. 30 dicembre 1923 n. 3214), fu quindi costruito l’edificio scolastico, furono migliorati i fabbricati dell’Azienda e del Convitto e fu costruita una nuova casa colonica modello. Alessandro Morettini, direttore della Scuola Media Agraria dal 1925 al 1928, ricorda che nella vasta azienda agricola a conduzione diretta con annessi tre poderi, erano applicati vari tipi di sistemazioni all’avanguardia, raccomandati dagli agronomi più autorevoli del tempo. Il 1° ottobre 1933 la Scuola Agraria Media fu trasformata in Istituto Tecnico Agrario ( L. 15 giugno 1931). Durante il periodo della seconda guerra mondiale gli edifici della scuola e del convitto furono occupati prima dal Comando tedesco delle SS e dopo il giugno del 1944 dalle truppe polacche; gli alunni quindi furono spostati in altre scuole: due classi presso l’Istituto d’Arte in via Berardi, cinque presso l’Avviamento Agrario in via Don Minzoni, tre presso il Liceo Scientifico alla Galleria Scipioni. A tanto disagio si aggiunse l’incendio scoppiato nell’edificio scolastico il 23 febbraio del 1946 che causò danni ingenti: furono distrutti oltre 4.500 volumi della biblioteca, i laboratori di Chimica, di Scienze, di Fisica, di Zootecnia e parte di quelli di Topografia e di Agricoltura. Fu necessario ricostruire l’edificio scolastico e ricomporre tutto il necessario per il funzionamento della scuola in anni in cui molti alunni e molti professori tornavano dal fronte o dai campi di prigionia dovendo ricostruire la propria vita e dimenticare gli orrori della guerra. 7
A partire dal 1947 con energia e competenza furono dunque effettuati ricostruzioni ed ampliamenti anche nel Convitto e nelle case delle colonie; furono creati il laghetto collinare, il sistema di irrigazione e un impianto sportivo di atletica leggera, furono edificati la stalla, gli annessi e il caseificio. Nei primi anni ’60 l’Istituto Tecnico Agrario, primo in Italia, accettò l’iscrizione di una donna, la prima di una lunga serie: attualmente, infatti, le alunne costituiscono più di un terzo della popolazione scolastica. Nel 1967 fu istituito il Centro di fecondazione artificiale che è ancora oggi un importante risorsa per la scuola ed il territorio. A partire dal 1997 è stato dato nuovo impulso alla scuola con la risistemazione della palestra e dell’edificio scolastico, ampliato con una nuova ala in cui sono stati sistemati i nuovi laboratori: i due di chimica, i tre di informatica, i laboratori di scienze e quello di microscopia. È stata realizzata la nuova aula magna che può ospitare 250 persone, sono stati rinnovati ed adeguati alle nuove esigenze la cantina, l’oleificio, l’officina, il capanno per il ricovero degli attrezzi, i laboratori di agronomia e meccanica; il parco macchine è stato totalmente ricostituito. Anche nell’azienda agraria sono stati apportati ammodernamenti e migliorie, impiantato un nuovo vigneto e risistemati gli uliveti. Nell’anno scolastico 2008 – 2009 l’Istituto Agrario è divenuto Istituto di Istruzione Superiore per l’apertura dell’Istituto Professionale per l’agricoltura. 8
LA SCUOLA OGGI Nell’anno scolastico corrente 2014/2015 la Scuola ha raggiunto gli 850 studenti distribuiti in 40 classi con 130 docenti, come da rilevazioni statistiche e grafici del MIUR, suddivisi a seconda dell’indirizzo: per il TECNICO: Studenti per indirizzo di studio COD. Descrizione ITGA PR - GESTIONE DELL'AMBIENTE E DEL TERRITORIO ITVE PR - VITICOLTURA ED ENOLOGIA ITPT PR - PRODUZIONI E TRASFORMAZIONI IT21 PR - AGRARIA, AGROAL. E AGROIND Classi per anno di corso Studenti per anno di corso Studenti con cittadinanza non italiana per anno di corso : 9
per il PROFESSIONALE: Studenti per indirizzo di studio COD. Descrizione IP01 PR - SERVIZI PER L'AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE 0121 PQ - OPERATORE AGRICOLO 0120 PQ - OPERATORE DELLA TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE Classi per anno di corso Studenti per anno di corso Studenti con cittadinanza non italiana per anno di corso 10
MAPPA DELLA QUALITA' - SERIE STORICA ISTITUTO % in più % in più FATTORE - INDICATORE a.s.12/13 a.s.13/14 a.s.14/15 anno prec in 2 anni Numero totale ALUNNI 632 723 850 17,56% 34,50% (tecnico + prof.le) Numero totale DATI SCUOLA DOCENTI 100 118 130 10,17% 30,00% (organico di fatto) Numero totale ALUNNI nuovi iscritti 144 215 265 23,25% 84,03% (tecnico + prof.le) Grafici inerenti 11
LE STRUTTURE DELLA SCUOLA L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” è collocato all’interno di un’azienda agraria della estensione di circa 70 ha distante 3 km dal centro urbano. STRUTTURE ESTERNE Per le proprie attività istituzionali utilizza le seguenti strutture esterne: • un edificio scolastico di tre piani, con tredici aule presso l’annesso edificio del Convitto • un edificio convittuale di tre piani • una palestra • una stalla bovini • un’officina • una rimessa per macchine ed attrezzi con annessa aula di meccanica • una serra didattica • un laboratorio di zootecnia ubicato al secondo piano dell’edificio che ospita il centro tori dell’APA di Macerata • un'aula naturalistica • un laboratorio di agronomia L’intero complesso è di proprietà dell’Amministrazione Provinciale di Macerata, in uso perpetuo all’I.I.S. “G. Garibaldi”. L’azienda dell’istituto di circa 70 ha, sita in contrada Lornano, circonda oltre alla scuola molti altri edifici che le permettono di essere completamente autonoma per le relative esercitazioni. Dispone infatti di : • Una serra della superficie di circa 150 mq con struttura portante metallica, bancali mobili in alluminio, tetto apribile, riscaldamento e automatismi vari per il controllo della temperatura, luminosità, ed umidità comandati da un computer. • Un laghetto e relativo prelago, che forniscono l’acqua per irrigare un frutteto, dotato di irrigazione a goccia, e altri appezzamenti . • Un vigneto è attualmente costituito da una porzione vecchia e da nuovi impianti per un totale di circa 8 Ha. Sono coltivate nel vigneto numerose cultivar sia tipiche della zona (Sangiovese, Montepulciano, Trebbiano, Maceratino, Verdicchio Grechetto) che di nuova introduzione ( Merlot, Cabernet S., Lacrima R., Fiano). L’ampiezza e l’eterogeneità del vigneto consentono ampi spazi per le attività di sperimentazione su tutti gli aspetti della tecnica di conduzione del vigneto, con immediata e ricca ricaduta sull’attività didattica. • Una Cantina, di tipo tradizionale, con una capienza massima di circa 700 Hl, ben attrezzata per la vinificazione delle uve e l’affinamento dei vini,che costituisce un ottimo supporto per le esercitazioni pratiche di enologia. • Un oliveto su una superficie totale di circa 4 Ha, di cui una parte è costituito da una collezione di cultivar autoctone di rilevante interesse sia botanico che produttivo. • Un frantoio oleario che garantisce la qualità dei prodotti secondo le disposizioni dell’attuale normativa. • Un laboratorio zootecnico di capi bovini selezionati di razza marchigiana. • Un capiente capannone utilizzato come rimessa per le trattrici, le macchine operatrici e tutti gli attrezzi necessari per le operazioni colturali. • Un bosco e siepi autoctone • Altri immobili in parte destinati ad abitazioni, in parte da ristrutturare. Sulla restante superficie sono coltivate diverse specie erbacee, in avvicendamento libero, che costituiscono uno strumento valido per le esercitazioni e per un primo approccio all’organizzazione dell’attività produttiva nella realtà operativa e gestionale. 12
LABORATORI L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” offre molti laboratori a sostegno della didattica: • Azienda agraria di 70 ha • Laboratorio di fisica ed esercitazioni • Laboratori di informatica (3) • Laboratori di chimica (2) • Laboratorio di scienze • Laboratorio di microscopia • Aula di meccanica • Aula di agronomia • Aula zootecnica • Aula naturalistica • Laboratori per studenti diversamente abili • Biblioteca di istituto Per una maggiore conoscenza dell'organizzazione e dell'utilizzazione dei laboratori si rinvia ai “Regolamenti”. CONVITTO L’Istituto d’Istruzione Superiore “G. Garibaldi” di Macerata è dotato di un Convitto, con sezione solo maschile, che è parte integrante dell’Istituto al quale è annesso a norma dell’art.20 Legge 889. Il Convitto, oggi completamente rinnovato, dispone di un ampio dormitorio costituito da camere a due e/o a più posti letto, di bagni ed annessi servizi igienico-sanitari, sala mensa, tv, aule per lo studio di gruppo, aule computer e ricreative, servizio guardaroba e lavanderia. L’ampia sala giochi, posta al piano terra, è corredata di biliardi, tennis da tavolo, stereo, gioco del calcio da tavolo e giochi moderni vari. Nelle immediate vicinanze del Convitto c’è anche un campetto di calcio. Per chi ogni giorno lavora all’interno di questa istituzione la descrizione che vi abbiamo voluto proporre rappresenta una sorta di linea della continuità. Nato con la Scuola Agraria, ancora oggi il Convitto rimane una struttura complessa, perfettamente organizzata, capace di garantire un servizio necessario a soddisfare le esigenze di coloro che vogliono rimanervi per l’intera settimana (convittori) e di quanti lo facciano limitatamente al pomeriggio, sino al termine dello studio (semiconvittori). L’assistenza ai ragazzi in tutte le varie discipline scolastiche costituisce uno dei punti fondamentali del lavoro svolto dal personale educativo. Ogni studente viene aiutato nell’apprendimento scolastico attraverso idonee strategie didattiche. Un contatto diretto e quotidiano con i loro insegnanti curricolari rappresenta l’occasione per guidarlo a portare a termine i suoi impegni di studio. Dall’anno scolastico 2011/2012 è stato attivato un progetto di peer education per supportare i convittori e semi convittori con difficoltà di apprendimento nella lingua inglese e nelle discipline scientifiche che vede la partecipazione attiva degli alunni maggiormente competenti (tutor) che vengono inseriti, in orario extracurricolare, nel percorso formativo dei compagni (tutee) che, al contrario, presentano difficoltà nel settore di studio tanto da compromettere le incerte motivazioni. L’esperienza si è dimostrata da subito assolutamente positiva sia per il tutor che per l’allievo tutee e verrà riproposta e potenziata anche nei prossimi anni scolastici. Siamo perfettamente consapevoli di avere il privilegio di accogliere giovani in una fascia di età che si colloca nel pieno dell’adolescenza dove assume valore tutto ciò che riguarda la loro crescita umana. Massima attenzione viene prestata per costruire nel giovane un comportamento responsabile e consapevole verso le cose e le persone. 13
Ad ogni ragazzo viene lasciata la possibilità di sviluppare le proprie passioni. Macerata offre una notevole varietà di associazioni sportive e ricreative e, pur se la nostra sede rimane appartata dal centro della città, offriamo il nostro aiuto a coloro che desiderino seguire corsi di nuoto, calcio, volontariato di vario genere. Il Progetto Educativo del Convitto riguarda le diverse attività da svolgere durante la refezione e durante lo studio pomeridiano, con particolare riguardo alla comprensione ed al metodo di studio, nonché i vari progetti da organizzare, quali accoglienza, scuola calcio, musica, teatro della scuola e partecipazione alla Stagione teatrale del Teatro Lauro Rossi di Macerata, serra, attività ludiche, corso per aggiornamento professionale per imprenditori agricoli svolti dalla “Fondazione Giustiniani Bandini” e la visione di film. Inoltre, la stretta collaborazione con i docenti della scuola contribuisce all’apprendimento sui discenti di un proficuo metodo di studio, senza dimenticare il loro benessere. Crescere comporta un impegno che il Convitto considera di svolgere con il dovere di rappresentare un modello positivo nella vita del giovane. L’AZIENDA AGRARIA Tab.1 Planimetria dei terreni aziendali nel 1885 L’Istituto di Istruzione Superiore G. Garibaldi di Macerata trae le sue origini dall’istituzione di una colonia agricola sorta nel 1868, con relativa apertura alle iscrizione degli alunni, per iniziativa della allora Deputazione Provinciale di Macerata. La colonia agricola per quasi un decennio fece sentire la sua benefica influenza sulI’ agricoltura locale con la formazione di esperti capi operai. Più tardi, nel 1881 fu trasformata in Regia Scuola Pratica di Agricoltura con deliberazione del Consiglio Provinciale di Macerata. A questa Scuola potevano accedere tutti i giovani che avevano assolto gli obblighi dell’istruzione elementare. Per gli ottimi risultati raggiunti e la perfetta organizzazione, Ia Scuola Pratica Provinciale fu trasformata in Statale in virtù della Legge 6 gennaio 1885 n. 3141. Per circa un quarantennio questa Scuola influì molto sul progresso economico della Regione sia per la capacità tecnica degli agenti che creava, sia per I’ingente ed importante lavoro di sistemazione dei terreni dell’azienda agraria annessa alla Scuola. 14
Nel 1924, in applicazione del R.D. 30 dicembre 1923 n. 3214, la Scuola fu elevata di grado e divenne Scuola Agraria Media. Fu costruito allora un ampio padiglione scolastico, furono migliorati i fabbricati dell’Azienda e del Convitto e fu costruita una nuova casa colonica modello. Infine, a decorrere dal 1933, la Scuola Agraria Media, in applicazione della Legge 15 giugno 1931 n. 889, fu trasformata in Istituto Tecnico Agrario. Da allora l’Istituto ha funzionato regolarmente, diplomando una numerosa schiera di Periti Agrari. Fin dalla nascita della scuola, l’azienda ha dunque avuto un ruolo fondamentale, non solo nella formazione degli studenti ma anche come polo divulgativo di tecniche agronomiche innovative. L’ATTUALITA` Attualmente l’azienda agraria consta di una superficie catastale di 64,5513 ettari e di una Superficie Agricola Utilizzabile (SAU) di 53,3634 ettari. Posizionata nell’estrema periferia Ovest di Macerata, è caratterizzata da terreni declivi, di medio impasto tendenti all’argilloso. Da sempre l’azienda ha svolto un ruolo fondamentale per la didattica, risultando indispensabile per l’applicazione pratica degli argomenti teorici trattati in classe e per l’acquisizione di competenze specifiche nel settore agricolo. Anche per quanto detto l’azienda non è da considerarsi come la classica azienda agricola ordinaria, ma come un grande laboratorio che pianifica le attività anche in relazione ai tempi e agli scopi della programmazione scolastica. Inoltre occorre sottolineare che nella nostra scuola si pone una particolare attenzione alla qualità delle produzioni, sia dal punto squisitamente tecnico che culturale nel suo senso più ampio, concretizzando questo impegno oltre che con la didattica anche nella gestione dell’azienda agraria. Tutta l’azienda agraria, ad eccezione del settore zootecnico, è certificata in conformità al Reg. CE 834/07 per l’agricoltura biologica. Per quanto riguarda la produzione vegetale, dalla tabella seguente si può notare la suddivisione colturale applicata. COLTURA SAU (ha) SPECIE/VARIETA’ COLTIVATE Seminativi 18,1395 Frumento duro, Orzo, Farro, Girasole, Loietto Erba medica 21,3084 Ecotipo locale Prato pascolo polifita 1,3586 Essenze varie Ortive 0,9385 Ortive invernali ed estive varie Vigneto 4,8563 Maceratino, Verdicchio, Grechetto, Fiano, Sangiovese, Montepulciano, Lacrima, Cabernet Sauvignon, Merlot, Ciliegiolo. Oliveto 4,0053 Leccino, Piantone di Mogliano, Orbetana, Mignola, Coroncina, Ascolana Tenera, Lea Frutteto 0,7449 Melo, Pero, Cotogno, Albicocco, Susino, Pesco, Mandorlo, Ciliegio, Visciolo, Diospiro, Nocciolo, Fico Arboreto da legno 0,5110 Ciliegio, Noce Bosco 1,5009 Essenze varie Parte della produzione vegetale è trasformata in azienda. Infatti l’I.I.S. Garibaldi produce e commercializza vino, olio di oliva extravergine e miele. La cantina è dotata di n° 4 vasche in cemento con interno vetrificato, n° 18 serbatoi di acciaio inox. n° 6 serbatoi PRFV e n° 2 botti in legno di rovere per una capacità complessiva di hl 714. Fanno parte dell’attrezzatura di cantina una diraspa pigiatrice a rulli, una pressa orizzontale pneumatica, un gruppo refrigerante con scambiatore di calore tubo in tubo, pompe a pistone e a girante in neoprene, filtro a piastre. I vini prodotti e venduti sono: Rosso Piceno DOC, Colli Maceratesi Bianco DOC, vino rosato, vino bianco e vino rosso. La maggior parte del vino è venduto sfuso, solo con i due vini a denominazione di origine controllata sono prodotte dalle 3.000 alle 6.000 bottiglie da 0,75L. L’oleificio è dotato di un frantoio aziendale costituto da una macchina a ciclo continuo del tipo monoblocco. Le parti della macchina comprendono: mulino a martelli, gramolatrice a sviluppo verticale e separatore centrifugo orizzontale a scarico continuo della fase liquida e solida (decanter). L’olio è filtrato utilizzando cotone con il metodo barese. L’oleificio produce Olio di oliva extra vergine “blended”, proveniente cioè dalla mescolanza delle differenti varietà coltivate, e Olio di oliva extravergine monovarietale, che evidenzia le caratteristiche organolettiche intrinseche delle varietà più interessanti e legate al nostro territorio, in particolare Orbetana, Piantone di Mogliano, Mignola, Coroncina e Leccino. Tutto l’olio prodotto in azienda è venduto in lattine da 5L e in bottiglie da 0,5L, tutte con marchio “Biologico” e marchio “QM” (Qualità garantita dalle Marche). 15
L’azienda possiede un allevamento di circa 30 bovini di razza Marchigiana appartenenti al circuito IGP “Vitellone Bianco dell’Appennino centrale” (fattrici, manze, manzette, vitelli e vitelloni), allevati a stabulazione fissa in inverno e per lo più libera in primavera – estate. Inoltre l’azienda alleva un piccolo nucleo di asini di differenti razze e incroci, costituito da uno stallone e da 6 femmine. CERTIFICAZIONI [Azienda Certificata Biologica Reg. CE 834/2007] Le attività produttive vegetali sono condotte con il metodo biologico dal 1999, ed oltre ai prodotti vegetali risulta certificabile anche l’attività di trasformazione in olio extra vergine di oliva. L’allevamento fa parte del circuito IGP Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale. L’azienda aderisce alla certificazione del marchio regionale Qm (Qualità garantita dalle Marche), come fornitrice di cereali biologici per la filiera dell’azienda Gastreghini (prodotti da forno). I progetti già avviati in questo settore prevedono l’estensione della certificazione con il metodo biologico alla produzione vinicola, l’estensione della certificazione Qm a tutte le produzioni vegetali con la creazione di una propria filiera e la certificazione della ristorazione in relazione all’attività della mensa scolastica situata nell’edificio del convitto. 16
LA GOVERNANCE Collaboratori COORDINATOR COLLABORATORI COORDINATORE Istitutori convitto azienda E AZIENDA DEL D.S. CONVITTO DIRIGENTE CONSIGLIO D’ISTITUTO SCOLASTICO DIRETTORE S.G.A. COLLEGIO DOCENTI Dipartimenti Coordinatori Funzioni disciplinari di classe strumentali Consigli di Ufficio Ufficio Assistenti Collaboratori Addetti convitto Classe Gestione POF amministrativo didattico tecnici scolastici (personale ATA) area formazione aggiornamento Gruppo Lavoro Inclusività Area Studenti Orientamento in entrata ed in uscita - 17
FUNZIONIGRAMMA
PERCORSI DI STUDIO L'Istituto di Istruzione Superiore “G. Garibaldi” composto dall’Istituto Tecnico per il Settore Tecnologico Agraria, Agroalimentare e Agroindustria e Istituto Professionale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale è come di seguito articolato. ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO INDIRIZZO AGRARIA, AGROALIMENTARE E AGROINDUSTRIA Le norme per il riordino degli istituti tecnici sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.88 del 15 marzo 2010. Gli istituti tecnici hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione al settore ed all’indirizzo seguito. L’istituto tecnico settore tecnologico, indirizzo agraria – agroalimentare - agroindustria è strutturato in un biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale. A partire dal terzo anno (inizio secondo biennio) gli studenti possono poi scegliere una delle tre articolazioni previste dalla riforma e tutte attive nel nostro istituto: • Produzioni e trasformazioni • Gestione dell’ambiente e del territorio • Viticoltura ed Enologia Gli studenti che seguono l’articolazione di Viticoltura ed Enologia possono frequentare un sesto anno per acquisire la specializzazione di “Enotecnico”. L’identità degli istituti tecnici è caratterizzata da una solida base culturale di tipo scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione Europea. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano lì’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. Il diplomato in Agraria, Agroalimentare e Agroindustria: • ha competenze nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive, trasformative e valorizzative del settore, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente; • interviene in aspetti relativi alla gestione del territorio, con specifico riguardo agli equilibri ambientali ed a quelli idrogeologici e paesaggistici. In particolare è in grado di: collaborare alla realizzazione di processi produttivi ecosostenibili, vegetali e animali, applicando i risultati delle ricerche più avanzate; controllare la qualità delle produzioni sotto il profilo fisico-chimico, igienico ed organolettico; individuare esigenze locali per il miglioramento dell’ambiente mediante controlli con opportuni indicatori e intervenire nella protezione dei suoli e delle strutture paesaggistiche, a sostegno degli insediamenti e della vita rurale; intervenire nel settore della trasformazione dei prodotti attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati e gestire il corretto smaltimento e riutilizzazione dei reflui e dei residui; controllare con metodi contabili ed economici le predette attività, redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza; esprimere giudizi di valore su beni, diritti e servizi; 19
effettuare operazioni catastali di rilievo e conservazione, interpretare carte tematiche e collaborare in attività di gestione del territorio; rilevare condizioni di disagio ambientale e progettare interventi a protezione delle zone a rischio; collaborare nella gestione delle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali; collaborare nella pianificazione delle attività aziendali facilitando riscontri di trasparenza e tracciabilità. Articolazione Produzioni e Trasformazioni In tale articolazione vengono approfondite le problematiche collegate : all’organizzazione delle produzioni animali e vegetali, alle trasformazioni e alla commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. Articolazione Gestione dell’Ambiente e del Territorio In tale articolazione vengono approfondite : le problematiche della conservazione e tutela del patrimonio ambientale, le tematiche collegate alle operazioni di estimo e al genio rurale. Articolazione Viticoltura ed Enologia In tale articolazione vengono approfondite le problematiche collegate : all’organizzazione specifica delle produzioni vitivinicole, alle trasformazioni e commercializzazione dei relativi prodotti, all’utilizzazione delle biotecnologie. Risultati di apprendimento in termini di competenze A conclusione del percorso di studi il Diplomato nell’indirizzo “Agraria, Agroalimentare e Agroindustria” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Identificare e descrivere le caratteristiche significative dei contesti ambientali Organizzare attività produttive ecocompatibili Gestire attività produttive e trasformative, valorizzando gli aspetti qualitativi dei prodotti e assicurando tracciabilità e sicurezza Rilevare contabilmente i capitali aziendali e la loro variazione nel corso degli esercizi produttivi; riscontrare i risultati attraverso bilanci aziendali ed indici di efficienza Elaborare stime di valore, relazioni di analisi costi – benefici e di valutazione di impatto ambientale Interpretare ed applicare le normative comunitarie, nazionali e regionali, relative alle attività agricole integrate Intervenire nel rilievo topografico e nelle interpretazioni dei documenti riguardanti le situazioni ambientali e territoriali Realizzare attività promozionali per la valorizzazione dei prodotti agroalimentari collegati alle caratteristiche territoriali, nonché della qualità dell’ambiente. 20
QUADRO ORARIO ORE DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5° anno 2° biennio e 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e 66 66 Biologia) Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33 Scienze integrate (Fisica) 99 99 di cui compresenza 33 33 Scienze integrate (Chimica) 99 99 di cui compresenza 33 33 Tecnologie e tecniche rappresentazione 99 99 Grafica di cui compresenza 33 33 Tecnologie informatiche 99 di compresenza 66 Scienze e tecnologie applicate 99 Discipline Comuni alle articolazioni “Produzioni e Trasformazioni” – “Gestione dell’Ambiente e del Territorio” “Viticoltura ed Enologia” Complementi di matematica 33 33 Produzioni animali 99 99 66 Articolazione “Produzioni e Trasformazioni” Produzioni vegetali 165 132 132 Trasformazione dei prodotti 66 99 99 Economia, estimo, marketing e legislazione 99 66 99 Genio rurale 99 66 - Biotecnologie agrarie 66 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 66 Articolazione “Gestione dell’Ambiente e del Territorio” Produzioni vegetali 165 132 132 Trasformazione dei prodotti 66 66 66 Genio rurale 66 66 66 Economia, estimo, marketing e legislazione 66 99 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 132 Biotecnologie agrarie 66 66 Articolazione “Viticoltura ed Enologia” Produzioni vegetali 165 132 - Viticoltura e difesa della vite 132 Trasformazione dei prodotti 66 66 Enologia 132 Economia, estimo, marketing e legislazione 99 66 66 Genio rurale 99 66 Biotecnologie agrarie 99 Biotecnologie vitivinicole 99 Gestione dell’ambiente e del territorio 66 Copresenza discipline indirizzo 264 561 330 Totale complessivo annuo ore 1056 1056 1056 1056 1056 21
ISTITUTO PROFESSIONALE SETTORE SERVIZI INDIRIZZO “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” Le norme per il riordino degli istituti professionali sono contenute nel Regolamento D.P.R. n.87 del 15 marzo 2010. Gli istituti professionali hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione al settore ed all’indirizzo seguito. L’istituto professionale settore servizi, indirizzo “Servizi per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale” è strutturato in un biennio iniziale comune, un secondo biennio ed un monoennio finale. Nei primi tre anni gli studenti possono seguire un percorso di Istruzione e Formazione Professionale (IeFP) per conseguire al termine del terzo anno la Qualifica Regionale per Operatore Agricolo o Operatore della Trasformazione Agroalimentare, articolazioni attivate dalla scuola nell’ambito dei Percorsi di Istruzione e Formazione Professionale. E’ stata anche inoltre presentata alla Regione la richiesta per l’opzione di “Valorizzazione e commercializzazione dei Prodotti agricoli del Territorio”, nell’ambito del percorso professionale di Operatore alla Trasformazione Agroalimentare, come ulteriore pportunità in conformità alle richieste del territorio. Il corso (IeFP) è strutturato in forma integrata con il curricolo grazie all’utilizzo della quota di autonomia del 20% e di flessibilità (25% primo biennio e 30% terzo anno), l’acquisizione della qualifica regionale è subordinata al superamento di un esame al termine del terzo anno L’identità degli istituti professionali si caratterizza per una solida base di istruzione generale e tecnico- professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, considerato nella sua dimensione sistemica per un rapido inserimento nel mondo del lavoro e per l’accesso all’università o all’istruzione e formazione tecnica superiore. In linea con le indicazioni dell’Unione europea l’offerta formativa degli istituti professionali si articola in un’area di istruzione generale ed in aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita grazie al rafforzamento ed allo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, asse matematico, asse scientifico-tecnologico, asse storico-sociale. Le aree di indirizzo, presenti sin dal primo biennio, hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti competenze spendibili in vari contesti di vita e di lavoro, mettendo i diplomati in grado di assumere autonome responsabilità nei processi produttivi e di servizio e di collaborare costruttivamente alla soluzione di problemi. Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione” coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico -economico. Assume particolare importanza nella progettazione formativa la scelta metodologica dell’alternanza scuola- lavoro, che consente pluralità di soluzioni didattiche e favorisce il collegamento con il territorio. Il Diplomato di istruzione professionale, nell’indirizzo “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” possiede competenze relative alla valorizzazione, produzione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. E’ in grado di: Gestire il riscontro di trasparenza, tracciabilità e sicurezza nelle diverse filiere produttive: agro- ambientale, agro – industriale, agro-turistico, secondo i principi e gli strumenti dei sistemi di qualità Individuare soluzioni tecniche di produzione e trasformazione, idonee a conferire ai prodotti i caratteri di qualità previsti dalle normative nazionali e comunitarie Utilizzare tecniche di analisi costi/benefici e costi/opportunità, relative ai progetti di sviluppo ed ai processi di produzione e trasformazione Assistere singoli produttori e strutture associative nell’elaborazione di piani e progetti concernenti lo sviluppo rurale 22
Organizzare e gestire attività di promozione e marketing dei prodotti agrari ed agroindustriali Rapportarsi agli enti territoriali competenti per la realizzazione di riordino fondiario, miglioramento ambientale, valorizzazione delle risorse paesaggistiche e naturalistiche Gestire interventi per la prevenzione del degrado ambientale e nella realizzazione di strutture a difesa delle zone a rischio Intervenire in progetti per la valorizzazione del turismo locale e lo sviluppo dell’agriturismo, anche attraverso il recupero degli aspetti culturali delle tradizioni locali e dei prodotti tipici Gestire interventi per la conservazione e il potenziamento di parchi, di aree protette e ricreative. Risultati di apprendimento in termini di competenze A conclusione del percorso di studi il Diplomato nei “Servizi per l’agricoltura e lo sviluppo rurale” consegue i risultati di apprendimento di seguito specificati in termini di competenze: Definire le caratteristiche territoriali, ambientali ed agro produttive di una zona attraverso l’utilizzazione di carte tematiche Collaborare nella realizzazione di carte d’uso del territorio Assistere le entità produttive e trasformative proponendo i risultati delle tecnologie innovative e le modalità della loro adozione Interpretare gli aspetti della multifunzionalità individuati dalle politiche comunitarie ed articolare le provvidenze previste per i processi adattativi e migliorativi Organizzare metodologie per il controllo di qualità nei diversi processi, prevedendo modalità per la gestione della trasparenza, della rintracciabilità e della tracciabilità Prevedere ed organizzare attività di valorizzazione delle produzioni mediante le diverse forme di marketing Operare nel riscontro della qualità ambientale prevedendo interventi di miglioramento e di difesa nelle situazioni a rischio Operare favorendo attività integrative delle aziende agrarie mediante realizzazione di agriturismi, ecoturismi, turismo culturale e folkloristico Prevedere realizzazioni di strutture di verde urbano, di miglioramento delle condizioni delle aree protette, di parchi e giardini Collaborare con Enti locali che operano nel settore, con gli uffici del territorio, con le organizzazioni dei produttori, per attivare progetti di sviluppo rurale, di miglioramenti fondiari ed agrari e di protezione idrogeologica 23
QUADRO ORARIO ORE DISCIPLINE 1° biennio 2° biennio 5° anno 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 Diritto ed economia 66 66 Scienze integrate (Scienze della Terra e 66 66 Biologia) Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 Religione cattolica o attività alternative 33 33 33 33 33 Scienze integrate (Fisica) 66 66 di cui compresenza 33 33 Scienze integrate (Chimica) 66 66 di cui compresenza 33 33 Tecnologie dell’informazione e della comunicazione 66 66 Ecologia e Pedologia 99 99 Laboratori tecnologici ed esercitazioni 99 99 Biologia applicata 99 Chimica applicata e processi di trasformazione 99 66 Tecniche di allevamento vegetale e animale 66 99 Agronomia territoriale ed ecosistemi forestali 165 66 66 Economia agraria e dello sviluppo territoriale 132 165 198 Valorizzazione delle attività produttive e legislazione di settore 165 198 Sociologia rurale e storia dell’agricoltura 99 Copresenza discipline indirizzo 132 396 198 Totale complessivo annuo ore 1056 1056 1056 1056 1056 24
Qualifica Regionale: OPERATORE AGRICOLO Profilo tecnico-professionale L’Operatore agricolo è in grado di intervenire nei processi produttivi tesi alla realizzazione di un’agricoltura sostenibile e nella identificazione di situazioni ambientali precarie, operando in maniera aggiornata e contribuendo al rilevamento delle necessità per la salvaguardia degli ambienti rurali. Conosce le problematiche fondamentali della organizzazione della produzione agricola ed è in grado di attivare rapporti con i servizi di tutela ambientale ed interscambi per l’attività gestionale. Collabora nell’esecuzione di interventi tesi a risanare situazioni di degrado e ad impedire l’acuirsi di squilibri agro-ambientali. L’Operatore agricolo è una figura professionale riconosciuta a livello nazionale e trova collocazione al 2° livello della classifica europea delle attività professionali. Trova impiego prevalentemente presso l’azienda agricola familiare, presso cooperative, imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive. Qualifica Regionale: OPERATORE della TRASFORMAZIONE AGROALIMENTARE Profilo tecnico-professionale L'Operatore della trasformazione agroalimentare è una figura che interviene, a livello esecutivo, nel processo lavorativo di trasformazione alimentare con autonomia e responsabilità limitate a ciò che prevedono le procedure e le metodiche della sua operatività. La qualificazione nell'applicazione/utilizzo di metodologie di base, di strumenti e di informazioni gli consentono di svolgere attività relative alla trasformazione alimentare con competenze nello svolgimento delle operazioni fondamentali del ciclo di trasformazione, conservazione, confezionamento e stoccaggio dei prodotti alimentari. Di seguito si riportano alcuni esempi di attività che tale figura potrebbe svolgere: • lavorazioni di base in cantina (cantiniere); - produzione di formaggio, latticini e altri derivati del latte all'interno delle aziende del settore (caseifìci aziendali, caseifìci sociali, ...); • attività connesse al ciclo di trasformazione e conservazione dei prodotti alimentari all'interno di supermercati e in generale delle industrie alimentari; • lavorazione e valorizzazione della carne in macellerie, in industrie del settore, in catene distributive. L’Operatore della trasformazione agroalimentare è una figura professionale riconosciuta a livello nazionale e trova collocazione al 2° livello della classifica europea delle attività professionali. Trova impiego prevalentemente presso l'azienda agricola familiare, oppure presso cooperative, imprenditori agricoli o commerciali, con mansioni esecutive. 25
PRINCIPI OPERATIVI COMUNI • In ordine alla formazione delle classi, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3 del D.P.R. n.417/74, si adottano i seguenti criteri: 1) Scelta del modulo 2) Località di provenienza 3) Equilibrata distribuzione della componente maschile e femminile 4) Equilibrata distribuzione secondo il livello di profitto raggiunto 5) Desiderata. • In ordine all’assegnazione dei docenti alle classi, ai sensi di quanto previsto dall’articolo 3 del DPR n. 417/74, si adottano i seguenti criteri: 1) Continuità didattica 2) Incompatibilità • In ordine all’orario scolastico quest’ultimo dovrà tendere a rispettare il più possibile le esigenze poste dalla didattica (carico di lavoro – distribuzione equilibrata delle attività più impegnative all’interno della mattinata e della settimana – esigenze personali degli studenti quali gli orari dei mezzi di trasporto) e possibilmente dovrà soddisfare le esigenze di tutto il personale che lo utilizza. All’orario curricolare vengono aggiunte due unità orarie di 55 minuti per attività di recupero e/o approfondimento. • In ordine alle assemblee di classe e di istituto degli studenti, si afferma la necessità che ci sia una programmazione delle assemblee ed una verbalizzazione delle stesse. • In ordine al comitato degli studenti e dei genitori, la scuola considera il funzionamento dei suddetti comitati come utile momento di confronto dell’attività didattica e del servizio scolastico pertanto promuove contatti e confronti con gli stessi. • Non si attribuisce alcun valore ai reclami e alle istanze presentate in modo anonimo. 26
PERCORSO FORMATIVO OBIETTIVI Finalita' Generali La “Proposta formativa” indicata nel POF si propone il raggiungimento, a fine ciclo, dei seguenti obiettivi trasversali, legati a valori civili, culturali, professionali. Le “Finalità e gli obiettivi trasversali” debbono trovare puntuale riscontro nella programmazione disciplinare e impegnano tutti i componenti dei consigli di classe, non solo sul terreno della coerenza educativa, ma anche su quello della operatività disciplinare. Le “Finalità generali” dell’Istituto si articolano in: • Obiettivi Educativi Trasversali • Obiettivi Culturali Trasversali • Obiettivi Metodologici Trasversali • Obiettivi Professionali Specifici Per ciascuna categoria di obiettivi sono indicate le relative Conoscenze, Competenze, Capacità. Per conoscenze si intende l'acquisizione dei contenuti ( teorie, principi, concetti, termini, tematiche, argomenti, regole, procedure, metodi e tecniche). Per competenze si intende l'utilizzazione delle conoscenze acquisite per eseguire compiti assegnati. Per capacità si intende la rielaborazione critica ed autonoma delle conoscenze e competenze per risolvere nuove situazioni in contesti diversi. Per le classi del primo biennio, sia nella programmazione di classe che disciplinare si è tenuto conto degli obiettivi espressi negli assi culturali e delle competenze da valutare e certificare a conclusione del primo biennio. 27
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