CSV FC - Assiprov mercoledì, 26 febbraio 2020
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CSV FC - Assiprov mercoledì, 26 febbraio 2020 Prime Pagine 26/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) 4 Prima pagina del 26/02/2020 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) 5 Prima pagina del 26/02/2020 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) 6 Prima pagina del 26/02/2020 ambiente e protezione civile 25/02/2020 Cesena Today 7 Arriva la perturbazione di origine atlantica, scatta l' allerta meteo per vento 25/02/2020 Cesena Today 8 Incendi boschivi, prorogato fino al 5 marzo lo stato di attenzione 25/02/2020 Cesena Today 9 Coronavirus, "Nessun caso ma non abbassiamo la guardia". Falsa notizia del contagio al liceo 26/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 2-3 10 «Ecco come gestiremo un' eventuale emergenza» 26/02/2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51 GIORGIO MAGNANI 12 «Si vedono più lupi in pianura ma non vuol dire che sono aumentati» 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 38 14 Prorogato l' allarme incendi 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 11 Alessandro Malpelo 15 Ma ora l' Oms frena: «È solo un' influenza» csv e scenario locale 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45 16 Circolo Auser, un riferimento per la comunità 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45 17 La kermesse dei pasquaroli aiuta la Caritas 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 47 Matteo Bondi 18 Volontari uniti per il verde: decine a raccogliere rifiuti salute e assistenza 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 50 20 Avis, 900 i soci Ecco le giornate per donare sangue 26/02/2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43 21 Premi ai donatori Avis: in 7 hanno ricevuto il distintivo in diamante volontariato 26/02/2020 Avvenire Pagina 26 22 Da Milano Ristorazione tre tonnellate di cibo
26/02/2020 Avvenire Pagina 34 COSTANZA BONELLI 23 L' Iva sui contributi dagli enti pubblici 26/02/2020 Avvenire Pagina 33 PAOLO ALESSANDRO PESTICCIO 25 I limiti a enti o imprese tra i soci
[ § 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 4
[ § 2 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 5
[ § 3 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 6
[ § 1 5 4 7 3 7 2 7 § ] martedì 25 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Arriva la perturbazione di origine atlantica, scatta l' allerta meteo per vento "L' ingresso di un' ampia perturbazione di origine atlantica determinera' un' intensificazione della ventilazione" La Protezione Civile dell' Emilia Romagna ha diramata un' allerta gialla per "vento". "L' ingresso di un' ampia perturbazione di origine atlantica determinera' un' intensificazione della ventilazione nella seconda parte della giornata - viene spiegato nell' avviso -. In particolare sono previsti venti moderati o forti nord occidentali (con maggior probabilita' sulle zone pianeggianti e pedecollinari della regione) di intensita' prossima alla soglia di 62 Km/h e frequenti raffiche di intensita' superiore". Informa il servizio meteorologico dell' Arpae: "il cielo sarà sereno o poco nuvoloso sulla pianura con transito di nubi alte e stratificate nel corso della giornata. Annuvolamenti temporanei nel pomeriggio sulla Romagna, più consistenti sui rilievi appenninici con possibili precipitazioni, localmente a carattere di rovescio, nevose sulle cime più alte. Le temperature minime oscilleranno intorno ai 10 gradi, mentre le massime in lieve diminuzione, più sensibile sui rilievi, con valori compresi tra 12 e 14 gradi nei capoluoghi. I venti soffieranno moderati nord-occidentali, con frequenti forti raffiche, più probabili nella seconda parte della giornata sul settore centro-orientale". Per questo motivo la Protezione Civile ha diramato un' allerta "gialla" per vento. Giovedì, prosegue Arpae, "il cielo si presenterà inizialmente sereno o poco nuvoloso con tendenza ad aumento della nuvolosità a partire dai rilievi appenninici occidentali. Possibili precipitazioni sulle aree di crinale dalle ore centrali della giornata, nevose inizialmente a partire dai 1000 metri circa, ma con quota neve in progressivo rialzo. Tendenza a schiarite dalla sera. Le temperature sono attese minime in diminuzione, comprese tra 1 e 3 gradi nei capoluoghi di pianura interna, localmente inferiori nelle adiacenti aree rurali, mentre le massime stazionarie o in lieve ulteriore diminuzione, comprese tra 11 e 13 gradi. I venti saranno nizialmente deboli occidentali, in rotazione da sud-ovest con rinforzi moderati-forti sui crinali appenninici e fascia collinare romagnola dal pomeriggio". Per i giorni a seguire, informa Arpae, "l' estensione di un promontorio anticiclonico mobile sulla nostra regione favorirà condizioni di tempo stabile e soleggiato nelle giornate di venerdì e prima parte di sabato. Sembra poi probabile che tra sabato e domenica il passaggio di un' onda depressionaria di origine atlantica determini un incremento della nuvolosità e qualche precipitazione, più probabile sulle aree appenniniche. Le temperature sono attese inizialmente con poche variazioni rispetto ai valori dei giorni precedenti, in lieve ripresa verso fine periodo per flussi mediamente occidentali più temperati". Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 7
[ § 1 5 4 7 3 7 2 9 § ] martedì 25 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Incendi boschivi, prorogato fino al 5 marzo lo stato di attenzione Lo scorso 14 febbraio la Regione Emilia-Romagna aveva disposto l' attivazione della fase di attenzione per incendi boschivi su tutto il territorio regionale, sulla base anche dell' andamento delle condizioni meteo-climatiche Incendi boschivi, è stata prorogata fino al 5 marzo la "fase di attenzione" nel Cesenate e su tutto il territorio regionale. Lo scorso 14 febbraio la Regione Emilia-Romagna aveva disposto l' attivazione della fase di attenzione per incendi boschivi su tutto il territorio regionale, sulla base anche dell' andamento delle condizioni meteo-climatiche. Il pericolo incendi boschivi in Emilia-Romagna, con la proroga annunciata oggi dal direttore dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile Rita Nicolini, sarà dunque valido fino a giovedì 5 marzo per la perdurante assenza di piogge e a causa delle temperature insolitamente miti di questo inverno più secco e caldo del solito. Queste particolari condizioni meteo climatiche hanno indotto l' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile a deliberare l' attivazione della fase di "attenzione" per il rischio incendi nei boschi. Si raccomanda pertanto di non effettuare abbruciamenti quando il vento è forte, ed è consigliato di limitarsi alle prime ore della giornata. L' Arma dei Carabinieri procederà a intensificare i controlli. A seguito della decretazione dello stato di attenzione, specie nelle giornate ventose, il Comando Carabinieri Forestale si impegna a incrementare l' attività di vigilanza e controllo sugli abbruciamenti controllati e su tutti i fuochi di materiale vegetale. La situazione sarà nuovamente valutata mercoledì 3 marzo. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 8
[ § 1 5 4 7 3 7 2 8 § ] martedì 25 febbraio 2020 Cesena Today ambiente e protezione civile Coronavirus, "Nessun caso ma non abbassiamo la guardia". Falsa notizia del contagio al liceo L' aggiornamento del sindaco: "Chiedo a tutti di non cadere nella rete della cattiva informazione: sono tante le fake news che circolano" Nessun contagio da Coronavirus. Sono risultati tutti negativi i tamponi effettuati sui casi sospetti assistiti nel presidio ospedaliero di Cesena e seguiti dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell' Ausl della Romagna. Come infatti informano Ausl e Prefettura, i test hanno escluso (al momento, ore 16,27 del 25 febbraio) il contagio del virus sul territorio della nostra Provincia. Primo contagio in Romagna "Una notizia che rassicura - spiega il sindaco Enzo Lattuca - ma che non ci consente di abbassare l' attenzione davanti a questa emergenza che riguarda, tra le altre, anche la nostra Regione. A seguito dell' Ordinanza emanata dal Ministro della Salute d' Intesa con il Presidente della Regione Emilia-Romagna nel pomeriggio di domenica e dopo i tanti incontri con le Associazioni di categoria, le realtà che operano sul nostro territorio, e dopo i chiarimenti forniti ai nostri concittadini, siamo in grado di affermare che la situazione è sotto controllo. Chiedo a tutti di non cadere nella rete della cattiva informazione: sono tante le fake news che circolano soprattutto tramite le chat WathsApp ei social network. Mi è stata infatti segnalata la notizia di un presunto caso di infezione tra gli studenti del Liceo Scientifico "Righi" di Cesena. Si tratta di una notizia priva di fondamento a cui non si deve dare alcun tipo di attenzione". Tre casi sospetti nel cesenate Prosegue inoltre il lavoro del C.O.I., il Centro Operativo Intercomunale coordinato dalla Protezione Civile dell' Unione Valle Savio. Questa mattina i responsabili hanno incontrato i colleghi disponibili a turnare nel call center creato per far fronte alle diverse richieste dei cittadini dei sei Comuni dell' Unione: il Dirigente del Settore Ambiente e Protezione Civili Paolo Carini ha esposto i contenuti dell' Ordinanza e successivamente ha illustrato nel dettaglio i chiarimenti applicativi dell' Ordinanza stessa, anche attraverso esempi pratici desunti dalle telefonate ricevute nella giornata di ieri, lunedì 24 febbraio. Coronavirus: tutte le informazioni Al numero 0547-603555, al quale corrispondono 4 linee telefoniche con operatori dedicati e attivo negli orari di apertura degli uffici (salvo nuove/diverse disposizioni) dalle 8 alle 13,30 nelle mattine dal lunedì al venerdì, oltre che dalle 14 alle 18 nei pomeriggi di martedì e giovedì, hanno telefonato oltre un centinaio di persone. Un numero contenuto a dimostrazione del fatto che la popolazione è ben informata anche attraverso i canali di comunicazione ufficiali del Comune di Cesena. A questo numero vengono date risposte circa le prescrizioni contenute nell' Ordinanza, non a quelle relative a problemi di salute o collegate ad argomenti di tipo sanitario per le quali si rimanda ai numeri di riferimento del servizio sanitario (800-033033 o medico di base che fornirà le relative istruzioni), oltre al numero unico nazionale 1500. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 9
[ § 1 5 4 7 3 7 4 0 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 2-3 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile «Ecco come gestiremo un' eventuale emergenza» Una struttura per ospitare i soggetti sotto sorveglianza e misure di sicurezza più incisive FORLÌ Se l' emergenza Coronavirus dovesse aggravarsi Prefettura, protezione civile e Ausl Romagna dovranno attivarsi per far fronte alla situazione. «Per ora è tutto abbastanza tranquillo afferma Paolo Masperi, direttore del presidio sanitario di Forlì - è chiaro che stiamo ipotizzando cosa fare nel caso aumentassero i casi sospetti o se dovessero esserci casi accertati di Coronavirus. A differenza di adesso dovremo trovare un filtro sul territorio creando una struttura dove poter fare sorveglianza attiva con l' aiuto della protezione civile. Dipende da quali dimensioni prenderà la situazione. Se altrove hanno allestito tende per effettuare i triage prima dell' accesso in ospedale, noi pensiamo ad una struttura o un edificio dove ospitare i soggetti sotto sorveglianza». Davide Sormani della Protezione civile aggiunge: «Ci stia mo organizzando per allestire i moduli e per portare tutta l' attrezzatura necessaria, non abbiamo ancora individuato il luogo dove realizzare la struttura perché non c' è ancora una emergenza vera e propria nel territorio di Forlì -Cesena. C' è una forte collaborazione con l' Ausl per far fronte ad eventua li neces sità». Il prefetto Antonio Corona spiega invece che in caso si verificasse una grave emergenza, ovvero se anche a Forlì dovessero esserci casi accertati «Saranno prescritte misure più incisive in accordo con le istituzioni nazionali e regionali per far fronte all' emergenza. Per il momento non sono stati necessari particolari controlli e non sono state segnalate violazioni alle forze dell' ordine, - prosegue Corona - le direttive regionali vengono rispettate. Cittadini e amministratori si stanno attenendo alle misure di contenimento, qualora fossero necessarie misure più incisive come già accaduto in altre zone dove ci sono stati casi accertati, le attueremo e scatteranno ovviamente anche i controlli. Valuteremo sulla base delle risorse che avremo a disposizione per le misure stringenti. Non possiamo fare previsioni adesso - conclude il prefetto - le situazioni sono tutte diverse, bisogna vedere cosa succederà realmente e agire in base alle esigenze del momento. E' ovvio che ci auguriamo che continuino a non esserci casi accertati nel nostro territ orio». S .FERR. Incontro in prefettura Il dato è stato comunicato ufficialmente ieri mattina dal direttore del Presidio ospedaliero Paolo Masperi nel corso di un incontro in prefettura aperto a sindaci, Ausl Romagna, forze dell' ordine, Protezione civile, Coni ea tutti i soggetti in qualche modo coinvolti nelle procedure voltea contrastare la diffusione del virus. «L' intenzione era quella di dar vita ad un confronto e un punto di contatto tra i vari soggetti - ha spiegato il prefetto Antonio Corona - per cominciare a creare un rapporto che sarà più o meno intenso a seconda degli sviluppi che avrà l' emergenza Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 10
[ § 1 5 4 7 3 7 4 0 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile sul nostro territ orio». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 11
[ § 1 5 4 7 3 7 4 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 51 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile «Si vedono più lupi in pianura ma non vuol dire che sono aumentati» L' esperto: «Si può convivere serenamente con la loro presenza» GIORGIO MAGNANI RUBICONE «Convivere serenamente con la presenza dei lupi». Negli ultimi tempi i lupi sono apparsi ancora più spregiudicati, per essere stati avvistati di giorno e ai margini della via Emilia. Ma per gli esperti non esiste nessun allarme. L' esperto tranquillizza «Il lupo dai boschi montani oggi tocca la pianura e i comuni vicini alla riviera - afferma Fiorenzo Rossetti, biologo e funzionario responsabile del Centro di educazione ambientale dell' Ente parchi Romagna, esperto di lupo appenninico - Nell' immaginario collettivo il lupo doveva rimanere confinato sui crinali romagnoli. Nessuno era preparato al suo grande ritorno, perché difficile pensare che nei luoghi in cui si svolge lavi ta di tutti i giorni possa aggirarsi un "super predatore", potenzialmente in grado, se veramente lo volesse, di farci del male. Quelli che sono parsi più impreparati ad affrontare il nuovo scenario sono statigli allevatori, non più memori delle tante generazioni di pastori che con la presenza del lupo hanno convissuto per secoli: di fronte a qualche limitata perdita di bestiame, spesso hanno preferito appoggiare subito le soluzioni più estreme, che prevedono l' abbattimento del predatore. In questo contesto l' Ente di gestione per i parchi e la biodiversità Romagna ha già, da un paio di anni, elaborato una strategia di mitigazione dei contrasti tra lupo e attività umane, contrastando la dilagante disinformazione, i retaggi culturali del passato e l' incoerenza scientifica di tante prese di posizione irrazionali». Una squadra di esperti «Grazie al coordinamento del Ceas - Centro di educazione alla sostenibilità "Scuola parchi Romagna" - informa Rossetti - si è provveduto a un' accurata tessitura di relazioni con vari soggetti pubblici e associazioni, creando una rete in grado di mettere in campo azioni informative e formative idonee a ristabilire una corretta comunicazione verso i cittadini e i vari portatori di interesse e di fornire risposte e soluzioni tecniche ai problemi: una sorta di "squadra lupo", che ho avuto l' onore di coordinare». La "squadra" ha potuto contare sul supporto dei carabinieri forestali di Forlì -Cesena, dei musei di ecologia di Meldola e di Cesena, del Dipartimento di Medicina veterinaria dell' Università di Bologna, di altri parchi nazionali, oltre al contributo delle Guardie ecologiche volontarie di Cesena. L' evento centrale dellastrategiaè stato il corso di formazione teorico/pratico denominato "Cammina lupo" per imparare e costruire un modello di coabitazione. «Sono diversi gli aspetti scientifici e sociali legati al lupo- prosegue Rossetti - in un momento storico in cui forse occorrono più sociologi e psicologi che naturalisti per gestire i rapporti tra uomo e lupo. Occorre gestire, attraverso una rete di relazioni, una corretta informazione sull' argomento e un efficace contrasto alle falsità e alle strumentalizzazioni che circolano sul lupo». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 12
[ § 1 5 4 7 3 7 4 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) ambiente e protezione civile 4. ir id jig dif Yilfli leailill- ' alai/JIM iize ig InKlihern ..itileini if-4min' Gli avvistamenti locali «Oramai avvistamenti di lupi si registrano nelle Valli del Rubicone, del Savio, nella Valmarecchia - continua Rosssetti - ma questo non deve spaventarci perché il numero dei lupi non è affatto cresciuto. Solo che spostandosi dai boschi, dove era difficile vederli, ora in pianura è più facile scorgerlo. Ma a differenza dei cinghiali che proliferano e vivono in branchi numerosi, i lupi hanno bisogno di spazi larghi e sono sempre pochi quelli che abitano un territorio. Per 100 chilometri quadrati ci sono 6 o 7 lupi al massimo. Quindi chi lo avvista può dirsi fortunato e non deve farsi scorgere a sua volta. Una brutta abitudine, anche degli stessi allevatori, è quella di lasciare scarti di cibo all' aperto. Verrò volentieri a spiegarlo anche a Longiano». Dubbio cani Nei giorni scorsi con il sindaco di Longiano s' è deciso un incontro pubblico, da tenersi a marzo, coinvolgendogli esperti e il consiglio di frazione: «Si sta anche monitorando - aggiunge Claudio Pieri delle Guardie ecologichevolontarie - se ci sono cani vaganti che possono essere scambiati per lupo e rintracciarne i proprietari che sono punibili per mancata custodia. Il controllo è effettuato in collaborazione con la sezione En pa del Rubicone e da Arif associazione rilevatori faunistici». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 13
[ § 1 5 4 7 3 7 3 1 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 38 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) ambiente e protezione civile Ambiente Prorogato l' allarme incendi Il rischio è dovuto al caldo anticipato delle ultime settimane È stata prorogata fino al 5 marzo la fase di attenzione nel Cesenate e su tutto il territorio regionale per gli incendi boschivi. Lo scorso 14 febbraio la Regione aveva disposto l' attivazione della fase di attenzione su tutto il territorio regionale, sulla base anche dell' andamento delle condizioni meteo-climatiche degli ultimi mesi. Il pericolo incendi in Emilia-Romagna, con la proroga annunciata dal direttore dell' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, sarà dunque valido fino ancora fino a giovedì 5 marzo per la perdurante assenza di piogge e a causa delle temperature insolitamente miti di questo inverno più secco e caldo del solito. La situazione sarà nuovamente valutata martedì 3 marzo, per decidere il prolungarsi o meno delle misure adottate fino ad ora. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 14
[ § 1 5 4 7 3 7 3 0 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 11 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) ambiente e protezione civile Ma ora l' Oms frena: «È solo un' influenza» Per l' agenzia delle Nazioni Unite il fenomeno va ridimensionato: otto volte su dieci si guarisce del tutto spontaneamente Alessandro Malpelo di Alessandro Malpelo «Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme, che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei termini corretti: su cento persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15 hanno problemi gestibili in ambiente sanitario, il 5% è gravissimo, di cui il 3% muore. Peraltro sapete che tutte le persone decedute avevano già delle condizioni gravi di salute». Così Walter Ricciardi, epidemiologo italiano in seno all' Oms, in conferenza stampa alla Protezione civile a Roma. L' analisi del professor Ricciardi è condivisa in pieno dal presidente della Società italiana di Medicina ambientale (Sima), Alessandro Miani, docente universitario di prevenzione ambientale, a Milano. «Occorre un ritorno alla normalità - spiega il medico - perché viviamo una situazione anomala. La comunicazione sul Coronavirs in particolare deve fare riferimento a quello che la scienza ci dice, non a quello che ci dice la pancia». Nel senso che, rifacendoci ai dati statistici e all' analisi dell' Imperial College di Londra, abbiamo un indice di letalità inferiore alle stime. L' influenza stagionale, di danni, ne ha fatti cento, mille volte di più. Ecco perché in questa pagina abbiamo raccolto una serie di risposte alle domande ricorrenti, in collaborazione con il professor Miani. Per l' agenzia delle Nazioni Unite, l' emergenza va ridimensionata: 8 volte su 10 si guarisce spontaneamente. Siamo di fronte sostanzialmente a un' influenza, solo di un tipo nuovo, alla quale non siamo abituati. C' è bisogno di conoscere meglio questa Covid-19, rallentarne la diffusione, senza paralizzare mezza Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 15
[ § 1 5 4 7 3 7 3 2 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale Circolo Auser, un riferimento per la comunità GATTEO MARE Centinaia di persone hanno presenziato alla festa dell' undicesimo compleanno del circolo ricreativo e culturale Auser Giulio Cesare in via Firenze 4 a Gatteo Mare. Non sono mancati la musica del dj Danilo, un buffet per tutti e la torta gigante. Fondato nel 2009 conta circa 330 soci, dal 2016 presidente è Terzo Tosi. Commenta Carlo Sarpieri presidente Auser territoriale di Cesena e dei 14 comuni del comprensorio: «Complessivamente abbiamo 10 circoli con un totale di ben 3.940 iscritti dei quali 800 volontari attivi. Il Centro Auser Giulio Cesare di Gatteo Mare rappresenta l' esempio più chiaro delle funzioni che i centri svolgono nelle comunità locali perché costituiscono un punto di riferimento per le persone sole in difficoltà. Me nello stesso tempo sono occasioni di incontro anche per l' intera comunità come a Gatteo Mare, dove un locale come questo era indispensabile». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 16
[ § 1 5 4 7 3 7 3 3 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 45 Il Resto del Carlino (ed. Cesena) csv e scenario locale La kermesse dei pasquaroli aiuta la Caritas LONGIANO Nei giorni scorsi sono stati consegnati alla Caritas d i Longiano, da parte dell' Amministrazione Comunale, i fondi raccolti per beneficenza (394 euro) durante la serata dei pasquaroli del 6 gennaio scorso. La kermesse si è svolta infatti al teatro Petrella ed è stata organizzata da Comune e Pro Loco di Longiano nell' ambito della manifestazione natalizia 'Longiano dei Presepi'. Nella foto: il sindaco Ermes Battistini consegna l' assegno alla Caritas. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 17
[ § 1 5 4 7 3 7 3 4 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 47 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale Volontari uniti per il verde: decine a raccogliere rifiuti Sono stati raccolti decine di sacchi con cartacce e bottiglie abbandonate Nel corso dell' iniziativa si è proceduto anche alla potatura delle alberature Matteo Bondi FORLIMPOPOLI «E' stata una gran bella giornata con una sessantina di volontari coinvolti che si sono prodigati per migliorare la qualità del verde della nostra città - commenta così l' assessore all' ambiente del Comune di Forlimpopoli, Gian Matteo Peperoni, la riuscita della 'Giornata di pulizia del verde pubblico' di sabato scorso -. Tutti sono stati efficacemente coordinati dal nostro nuovo Pastore degli alberi, Guido Braschi». Il consueto appuntamento per la sistemazione del verde della città si è svolto sabato mattina con appuntamento presso il parcheggio del parco urbano 'Luciano Lama'. «Per la prima volta abbiamo aperto a tutti i cittadini la possibilità di partecipare - continua l' assessore -. Sono stati in molti ad aver aderito e aver trascorso la mattinata lavorando insieme ai volontari delle due associazioni che sempre ci hanno dato una mano in questo: il Gruppo Alpini e il Gruppo Funghi e Flora». Agli aspiranti 'giardinieri' è stato fornito il materiale necessario per procedere alla pulizia di aiuole, parchi, lingue di verde. I volontari più esperti si sono occupati delle piccole potature delle alberature, mentre i novizi si sono dedicati alla pulizia dai rifiuti di vario tipo che erano stati abbandonati nelle zone verdi. Sono state interessati dai lavori dei volontari in particolare la zona artigianale attorno al Bennet e la nuova lottizzazione nella zona della Madonna del Popolo. In quest' ultima area si è provveduto anche a sistemare il terreno per la piantumazione degli alberelli dei bambini nati a Forlimpopoli lo scorso anno. Il prossimo 7 marzo , infatti, si svolgerà co me da tradizione la Festa dell' Albero: una cerimonia che prevede la messa a dimora di una nuova pianta per ogni bambino nato nel 2020. «I volontari hanno svolto un lavoro encomiabile - afferma il sindaco, Milena Garavini -. Al termine della mattinata è stato un piacere riunirci tutti insieme nella sede del gruppo Alpini dove altri volontari hanno preparato e servito il pranzo per tutti coloro che hanno aiutato durante la mattinata a sistemare le nostre piante, in modo da condividere un ulteriore momento conviviale». Sono vari i sacchi di rifiuti che sono stati raccolti durante la mattinata. «In particolare a ridosso della scarpata della tangenziale - spiega l' assessore Peperoni -, ci siamo imbattuti in una grande quantità di rifiuti di ogni genere. L' inciviltà di chi lancia bottiglie di vetro, di plastica, cartacce e quant' altro dal finestrino della sua macchina è sconvolgente. Fortunatamente ci sono persone che, armate di buona volontà e senso civico, si sono prodigate per sistemare quello che è a tutti gli effetti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 18
[ § 1 5 4 7 3 7 3 4 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) csv e scenario locale un bene pubblico, quindi di tutti. E' stato molto bello vedere come intere famiglie siano venute a darci una mano». La giornata 'verde' di Forlimpopoli, dopo il momento di ripulitura e riassetto, è poi proseguita con la conferenza tenuta dal professor Vincenzo Balzani dell' Università di Bologna e dal vescovo Livio Corazza su come 'Custodire l' astronave terra'. Un incontro molto partecipato, tanto da riempire la chiesa della Madonna del Popolo. Matteo Bondi © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 19
[ § 1 5 4 7 3 7 3 5 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 50 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza ALL' OSPEDALE Avis, 900 i soci Ecco le giornate per donare sangue L' Avis (nella foto il presidente Francesco Sami) ha annullato per le disposizioni sul Coronavirus l' assemblea che si sarebbe dovuta tenere domenica prossima, ma prosegue tutte le attività all' ospedale Marconi. Gli interessati possono saperne di più, iscriversi ed informarsi sulle modalità per i prelievi, telefonando allo 0547-674832. Le donazioni si effettuano tutti i giovedì, due sabati, una domenica e un lunedì al mese. I soci iscritti sono più di 900, di cui attivi circa 700. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 20
[ § 1 5 4 7 3 7 3 6 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 43 Il Resto del Carlino (ed. Forlì) salute e assistenza Premi ai donatori Avis: in 7 hanno ricevuto il distintivo in diamante Si è tenuta domenica scorsa l' assemblea annuale dei soci: onorificenze a 459 persone La sala del consiglio provinciale in piazza Morgagni ha ospitato domenica scorsa l' Assemblea annuale dei soci dell' Avis comunale di Forlì. Si tratta dell' evento che rappresenta il momento istituzionale più alto della vita dell' associazione. In questa occasione è stata presentata la relazione del consiglio sull' attività svolta e le linee di indirizzo per il futuro. E' stata poi aggiunta la relazione economico- finanziaria col bilancio consuntivo dello scorso anno che ha riportato un esito positivo e il bilancio preventivo 2020. Non sono poi mancati i riferimenti ai lavori di ristrutturazione della palazzina Avis in via Giacomo della Torre,7, a cui sta lavorando l' architetto Marino Biserni. Dopo gli interventi e i saluti da parte delle autorità cittadine sono state conferite le onorificenze ai donatori più costanti che, in elenco, sono 459. Tra loro 162 hanno ricevuto il distintivo in rame, 109 in argento, 93 in argento dorato, 53 in oro, 20 in oro con rubino, 15 in oro con smeraldo e 7 in oro con diamante (che si riceve con oltre 120 donazioni). Ecco chi sono gli ultimi sette donatori, ovvero quelli che hanno ricevuto il premio più prestigioso di tutti in segno di gratitudine per la loro generosità: Elvio Benini, Daniele Fiumi, Valdemaro Flamini (attuale presidente dell' Avis Comunale di Forlì), Loris Mambelli, Tonino Oronti, Aurelio Picchi e, infine, Walter Savorani . r. r. © RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 21
[ § 1 5 4 7 3 7 3 7 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 26 Avvenire volontariato ANTISPRECO Da Milano Ristorazione tre tonnellate di cibo Sono oltre 3 le tonnellate di cibo, soprattutto insalata, parmigiano reggiano grattugiato, latticini e uova, destinate alle mense delle scuole milanesi, al momento chiuse per il coronavirus, che Milano Ristorazione, ha deciso di donare alla Fondazione Banco Alimentare Onlus e ad altre organizzazioni attive nella raccolta e distribuzione delle eccedenze alimentari. Milano Ristorazione è la società partecipata del Comune di Milano che prepara e distribuisce circa 75mila pasti al giorno per gli alunni della città. «La collaborazione tra gli uffici della Food Policy e Milano Ristorazione è preziosa e costante - ha commentato la vicesindaco con delega alla Food Policy Anna Scavuzzo - e anche in una situazione come questa abbiamo saputo lavorare in sinergia per il meglio. La salute di tutti i cittadini è certamente il pensiero principale alla base di ogni azione intrapresa in questi giorni, allo stesso tempo non abbiamo dimenticato il nostro impegno per la riduzione dello spreco alimentare». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 22
[ § 1 5 4 7 3 7 3 9 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 34 Avvenire volontariato Per le organizzazioni di volontariato l' agevolazione sull' imposta vale se si tratta di «rimborso spese» L' Iva sui contributi dagli enti pubblici COSTANZA BONELLI COSTANZA BONELLI Nel volgere di qualche mese l' Agenzia delle entrate ha emanato due risposte riguardanti il regime IVA dei contributi che le Organizzazioni di Volontariato (OdV) ricevono dagli enti pubblici per lo svolgimento di specifiche attività; la prima (Risposta n. 445 del 29 ottobre 2019), sollecitata da un' associazione, la seconda (Risposta n. 50 del 12 febbraio 2020) in risposta al quesito di un Ministero; esaminando la descrizione delle finalità statutarie e dell' attività svolta sembra che i due quesiti siano da riferire se non alla stesso ente ed alla stessa convenzione, ad una situazione del tutto analoga. I quesiti dell' associazione e del Ministero. Entrambi i quesiti precisano che i contributi sono erogati a favore di enti senza fine di lucro il cui fine è la difesa e la salvaguardia dell' ambiente e della fauna per raggiungere il quale lo statuto prevede che essi possono « organizzare, favorire, coordinare progetti protezionistici e qualsiasi altra iniziativa che sia mirata alla raccolta, alla custodia, al recupero, alla cura e comunque all' assistenza e alla difesa dell' ambiente e della fauna selvatica ed esotica ». In entrambi i casi viene chiarito che l' attività svolta dall' associazione nell' interesse della Pubblica amministrazione consiste nel recupero della fauna selvatica autoctona ferita e in difficoltà, per interventi inerenti alla custodia, mantenimento e cura degli animali sequestrati per maltrattamento o detenzione illegale; l' attività viene svolta a seguito della stipula di una convenzione che prevede la corresponsione di un importo a copertura delle spese effettivamente sostenute e - precisa il Ministero -, 'tariffate annualmente'. Viene chiesto all' Agenzia delle entrate di confermare se, tenendo conto che le OdV sono regolarmente iscritte nei registri regionali, i compensi ricevuti dagli enti pubblici possono non essere assoggettati ad IVA. Si chiede di conoscere il documento contabile che l' associazione deve emettere per richiedere il pagamento. Le risposte dell' Agenzia delle entrate. Negli argomentati pareri l' Agenzia delle entrate ricorda che, l' articolo 8, comma 2 della legge istitutiva delle OdV (L. 266/1991) prevede che « le operazioni effettuate dalle organizzazioni di volontariato [], non si considerano cessioni di beni, né prestazioni di servizi ai fini dell' imposta sul valore aggiunto » e che, nonostante il Codice del Terzo Settore (D.Lgs. 117/2017) disponga l' abrogazione della legge 266/1991 (cfr. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 23
[ § 1 5 4 7 3 7 3 9 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Avvenire volontariato art. 102, c. 1) questa disposizione è ancora in vigore e che lo resterà fino al periodo di imposta successivo all' autorizzazione della Commissione europea e, comunque, non prima dell' operatività del Registro unico nazionale del Terzo settore (cfr. art. 104, c. 2) Pertanto, se l' associazione rispetta le previsioni dettate dalla legge istitutiva delle OdV, cioè: - per lo svolgimento delle attività istituzionali si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti, - rispetta la normativa regionale applicativa della L. 266/1991, - è iscritta nel registro regionale delle OdV, trova applicazione la previsione del secondo comma dell' articolo 8 che pone fuori dal campo di applicazione IVA i contributi in argomento per carenza del presupposto soggettivo. Inoltre, richiamando l' articolo 5 della L. 222/1991 in cui viene stabilito che tra le risorse economiche che le OdV possono ricevere per il loro funzionamento e per lo svolgimento della propria attività rientrano « i rimborsi derivanti da convenzioni » e ricordando che l' articolo 33 del Codice del Terzo settore dispone che « per l' attività di interesse generale prestata, le organizzazioni di volontariato possono ricevere soltanto il rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate », l' Agenzia delle entrate precisa che « affinché un' organizzazione di volontariato possa beneficiare dell' agevolazione fiscale, ai fini IVA, prevista dall' articolo 8, comma 2, primo periodo, della legge n. 266 del 1991, è necessario che [... ] le somme ricevute dall' ente di volontariato devono costituire mero rimborso delle spese effettivamente sostenute nello svolgimento dell' attività di interesse generale diretta al perseguimento delle proprie finalità ». Quanto al documento contabile conclude l' Agenzia delle entrate, l' associazione non è tenuta ad emettere la fattura elettronica; potrà quindi continuare ad emettere note di addebito. Il regime IVA dei contributi dopo l' abrogazione dell' articolo 8 della L. 266/1991. Come accennato sopra, quando il Codice del Terzo Settore entrerà pienamente in vigore l' articolo 8 della L. 266/1991 sarà abrogato con la conseguenza che questo tipo di entrate delle OdV non potranno più essere qualificate fuori campo IVA. Va ricordato, infatti, che il D.Lgs. 117/2017 qualifica come non commerciali le attività svolte verso corrispettivi che non eccedono i costi effettivi (cfr. art. 79, c. 2), ma solo ai fini delle imposte dirette e non anche per quanto riguarda l' IVA; di conseguenza, il regime IVA applicabile sarà quello ordinariamente previsto dal D.P.R. 633 del 1972. RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 24
[ § 1 5 4 7 3 7 3 8 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Pagina 33 Avvenire volontariato La composizione della base associativa di Ets, Odv e Aps: la risposta del Ministero del Lavoro I limiti a enti o imprese tra i soci PAOLO ALESSANDRO PESTICCIO PAOLO ALESSANDRO PESTICCIO Con la nota n. 1082 del 5 febbraio 2020, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali risponde a due quesiti in ordine al tema della composizione della compagine associativa degli Enti del Terzo Settore (ETS) affrontando, anche in tale contesto, le prime questioni derivanti dall' interpretazione della novella normativa contenuta nel Codice del Terzo Settore, il D.Lgs. 117/2017 (di seguito solo CTS). I quesiti legati al tema appena richiamato sono due: i) il primo, inerente alla composizione della base associativa delle Organizzazioni di volontariato (OdV) e delle Associazioni di Promozione Sociale (APS), riguarda la possibilità per tali qualifiche di prevedere statutariamente, e porre in essere in concreto, una composizione della base sociale che contempli la presenza sia di persone fisiche che Enti del Terzo Settore o senza scopo di lucro; ii) il secondo, inerente alla possibilità per gli ETS di accogliere delle imprese all' interno della propria base associativa, alla luce della normativa recata dal CTS e, in caso affermativo, alla possibilità per queste ultime di detenere o meno il controllo dell' ente e se tale controllo possa essere esercitato da un' unica impresa o essere eventualmente esercitato in forma congiunta. La composizione della base associativa nelle OdV e nelle APS. Il quadro generale. L' articolo 1 del CTS richiama i principi costituzionali della libertà associativa e dell' autonomia delle formazioni sociali, anche in relazione alle finalità che le stesse mirano a perseguire, ai mezzi con i quali intendano realizzarle ed alla struttura organizzativa da utilizzare. In relazione con il dettato costituzionale la nota ministeriale chiarisce, con riferimento alla struttura organizzativa, che è nell' autonomia e nella libertà dell' ente individuare l' assetto strutturale ritenuto maggiormente idoneo ad assicurare « il perseguimento, senza scopo di lucro, delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante l' esercizio, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale ». Tale autonomia o libertà trova, invero, talune limitazioni legislative (cfr., rispettivamente, art. 32, c. 1, 1-bis e 2 e art. 35, c. 1, 1-bis, 2 e 3) che, tuttavia, possono ritenersi giustificabili alla luce dell' intrinseca caratterizzazione che il CTS assegna all' ETS nelle sue differenti qualifiche (OdV, APS, etc. ) Pertanto, se è possibile asserire che nella definizione della compagine associativa il legislatore abbia lasciato un importante ambito di libertà nella possibilità di prevedere la presenza, all' interno della base associativa, sia di persone fisiche che di enti, tuttavia non si tratta, di una libertà incondizionata, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 25
[ § 1 5 4 7 3 7 3 8 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Avvenire volontariato in quanto il principio generale dell' autonomia nella scelta della compagine associativa trova specifica limitazione con riguardo, ad esempio, alle 'organizzazioni di volontariato' ed alle 'associazioni di promozione sociale' in ragione della specifica qualifica assunta (es. le OdV e le APS possono avere solo natura associativa, devono essere composte da un numero tassativo di persone fisiche o enti etc.). La Nota ministeriale. Le disposizioni poc' anzi richiamate, introducono limiti sia di carattere qualitativo che quantitativo allo scopo di preservare la qualifica soggettiva assunta dall' ente (ODV o APS) e, dunque, quella che la nota ministeriale definisce quale 'profilazione soggettiva delle ODV e delle APS'. Il primo limite riguarda un aspetto qualitativo e quantitativo ove la disposizione recita che le organizzazioni di volontariato devono essere costituite da un numero non inferiore a 7 persone fisiche o a 3 OdV e tali requisiti devono essere mantenuti durante la vita dell' ente. Il comma 2 dell' articolo 32 pone, inoltre, la questione 'identitaria' evidenziando che le OdV possono statutariamente prevedere l' ammissione come associati di altri Enti del Terzo Settore o senza scopo di lucro, a condizione che il loro numero non sia superiore al 50% del numero delle OdV associate. Tali vincoli e proporzioni si ripetono, in maniera speculare, anche nelle APS, essendo la questione 'identitaria' e di percentuale numerica posta sempre in relazione alla presenza di altri Enti del Terzo Settore o senza scopo di lucro nell' ente APS, ma rispetto alle APS ad esso associate. L' Amministrazione ritiene che tali limitazioni non comprimano (ma sarebbe stato meglio dire 'comprimono solo parzialmente') l' autonomia decisionale degli enti ai quali « non è preclusa la facoltà di modificare, nel rispetto delle disposizioni statutarie, la propria compagine associativa, oltre i limiti dianzi indicati, rinunciando alla qualificazione di OdV o di APS ». Ne deriva che per l' ETS che voglia assumere la qualifica di OdV o di APS non vi è una previsione che escluda la possibilità di contemplare una base associativa comprendente sia persone fisiche che altri Enti del Terzo Settore o enti senza scopo di lucro fatte salve, tuttavia, talune limitazioni, contenute espressamente nelle disposizioni di legge citate e volte a custodire l' identità specifica ETS da essi scelta. Operata tale premessa generale, l' Amministrazione affronta in modo diretto i quesiti pervenuti, avendo di fatto già risposto parzialmente al primo di essi. La risposta al primo quesito. Il primo quesito, formulato dalla Regione Piemonte, è infatti relativo proprio alla composizione della base associativa delle OdV e delle APS, in merito alla possibilità di configurare statutariamente - e in concreto - una compagine sociale che ricomprenda tanto persone fisiche che Enti del Terzo Settore o senza scopo di lucro. Alla luce di quanto premesso e delle disposizioni di legge che regolano le rispettive qualifiche, risulta Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 26
[ § 1 5 4 7 3 7 3 8 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Avvenire volontariato dunque evidente che le OdV o le APS, rispettivamente: 1. devono costituirsi o essere state costituite (se dopo il 3.08.2017) da 7 persone fisiche o 3 OdV o APS (in linea con la loro qualifica), e mantenere nel corso della loro esistenza tale rapporto; 2. possano prevedere l' ammissione, come associati, di altri ETS o enti senza scopo di lucro, a condizione che il loro numero non sia superiore 50% del numero delle OdV o APS presenti, in ragione della loro qualifica. Sarà, pertanto, necessario porre particolare attenzione ad ambedue gli aspetti evidenziati. Inoltre, deve aggiungersi che ove l' OdV ed l' APS - successivamente alla costituzione - veda diminuire il numero degli associati al di sotto di quello stabilito dalle disposizioni di legge (cfr. rispettivamente artt. 32, c. 1-bis e 35, c. 1-bis) la stessa avrà l' obbligo di reintegrarlo entro un anno, trascorso il quale l' OdV o l' APS, in assenza di reintegra, verrà cancellata dal RUNTS ove non abbia formulato richiesta di iscrizione in un' altra sezione del medesimo per la quale abbia i requisiti di legge. Pertanto, a titolo esemplificativo, non sarà possibile, prevedere statutariamente e/o disporre in concreto che di una OdV facciano parte quali associati: i) persone fisiche ed esclusivamente ii) ETS diversi dalle OdV o enti senza scopo di lucro, né che gli enti di cui al punto ii) siano presenti in una percentuale superiore al 50% rispetto alle OdV associate in quanto ciò snaturerebbe, a detta dell' Amministrazione, la natura di OdV dell' associazione. Discorso speculare deve essere fatto per gli enti con qualifica APS rispetto al rapporto percentuale che deve esservi nella compagine associativa tra ETS non APS e/o enti senza scopo di lucro e quelli con qualifica di APS. In definitiva, l' ingresso nelle basi associative delle ODV e delle APS da parte di ETS - non omogenei con la tipologia dell' associante - o di enti non lucrativi è consentito solo quando nelle medesime basi associative siano comunque presenti, in numero adeguato, enti aventi la stessa qualifica dell' ente interessato (e a condizione che l' associabilità di tali soggetti sia contemplata nello statuto). La Nota ministeriale conclude l' analisi di tale questione ricordando che anche gli enti già iscritti nei registri del volontariato o della promozione sociale devono rispettare i limiti richiamati dalle disposizioni, in previsione della trasmigrazione nel RUNTS. Ove l' eventuale mancato rispetto delle disposizioni sopra analizzate emergesse nella fase in cui le Regioni/province autonome provvedono a perfezionare l' iscrizione degli enti nel RUNTS, tale situazione, se non risolta entro il termine assegnato dall' Ufficio di riferimento, non potrebbe che configurarsi come motivo ostativo all' iscrizione nelle sezioni delle OdV o delle APS, fatta salva la possibilità di conseguire l' iscrizione in altra sezione del RUNTS, al ricorrere dei relativi presupposti. La risposta al secondo quesito. Con il secondo quesito, il Forum del Terzo Settore chiede all' Amministrazione se, alla luce della normativa del CTS, sia possibile per un ETS accogliere all' interno della propria base associativa delle imprese; in caso di risposta affermativa, se queste Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 27
[ § 1 5 4 7 3 7 3 8 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Avvenire volontariato ultime possano o meno detenere il controllo dell' ente e se tale controllo possa essere esercitato da un' unica impresa o essere eventualmente esercitato in forma congiunta. La questione viene, preliminarmente, introdotta con un riferimento diretto ad una tipologia specifica di ETS, l' impresa sociale, non regolato dal CTS ma dal D.Lgs. n. 112/2017. In tale contesto, l' Amministrazione fa notare come vi sia un' esplicita disposizione (art. 4, c. 3 D.Lgs. 112/2017 e s.m.i.) la quale recita che gli enti con scopo di lucro « non possono esercitare attività di direzione e coordinamento o detenere, in qualsiasi forma, anche analoga, congiunta o indiretta, il controllo di un' impresa sociale ». ione "parallela" (art. 4, c. 2) non menziona espressamente le imprese, individuando invece, quali soggetti che non possono essere qualificati come ETS né possono esercitare sugli stessi alcuna forma di direzione, coordinamento e controllo, - fatte salve le eccezioni ivi tipizzate, - le pubbliche amministrazioni, le formazioni e associazioni politiche, i sindacati e le associazioni datoriali, le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche. Non essendo possibile, in tale contesto, estendere in via generale la disposizione speciale dettata per le imprese sociali, la Nota ministeriale rileva che la soluzione sia da ricercarsi, in continuità con gli indirizzi forniti dall'Agenzia delle entrate in tema di ONLUS (cfr. Circ. n.38/E/2011), ritenendo pertanto che "in assenza di previsioni specifiche relative a particolari tipologie di enti, le imprese (ivi incluse quelle for profit) possano costituire o partecipare successivamente alla base associativa degli ETS nonché detenerne il controllo, sia in forma singola (da parte di una unica impresa) che in forma congiunta tra due o più di esse". Resta, tuttavia, ferma l'osservanza formale e sostanziale delle norme (e della connessa ratio del legislatore) che sono poste a presidio della natura e delle finalità degli ETS (perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale e lo svolgimento in via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale, rispetto dei principi legati all'attività volontaria etc.). La Nota conclude ricordando che la concreta osservanza dei vincoli e dei limiti dettati dal CTS sarà oggetto di controllo da parte delle Amministrazioni competenti (RUNTS, per gli aspetti attinenti alla presenza ed alla permanenza dei requisiti necessari all'iscrizione al Registro medesimo, al perseguimento delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, all'adempimento degli obblighi deri- vanti dall'iscrizione al Registro e Am- ministrazione finanziaria per i profi- li fiscali) al fine di evitare un uso stru- mentale ed elusivo delle disposizioni di vantaggio previste nel Codice me- desimo per gli ETS. Conclusioni. Come risulta anche da quest'ultima Nota esplicativa, che si aggiunge alle numerose già emana- te nell'ultimo anno, l'attività inter- pretativa dell'Amministrazione com- petente (Ministero del Lavoro e Po- litiche sociali) diviene sempre più as- sidua e necessaria. Con particolare riferimento all'a- spetto inerente alla presenza di impre- se quali soggetti fondatori dell'ETS o anche intervenuti successivamente (in presenza di una compagine associati- va) il Ministero offre una corretta in- terpretazione, a giudizio di chi scrive, nell'evidenziare che le previsioni nor- mative recate dal CTS (cfr. ad es. artt. 8 e Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 28
[ § 1 5 4 7 3 7 3 8 § ] mercoledì 26 febbraio 2020 Avvenire volontariato 9) rappresentano nel loro complesso un sistema strutturato di disposizioni atta ad evitare che il regime agevolato degli ETS possa essere artificiosamen- te ed elusivamente utilizzato per fina- lità diverse da quelle per le quali è sta- to previsto dal legislatore. L'utilizzo delle disposizioni agevola- tive degli ETS - e la conseguente appli- cazione delle relative agevolazioni fi- scali - sono, infatti, condizionate al pos- sesso dei requisiti obbligatori formali nonché al rispetto sostanziale degli stessi, verificabili nel contesto della ge- nerale attività di accertamento del- l'Amministrazione finanziaria. Infine, si ritiene utile far notare che, alla luce di quanto è riportato nella No- ta ministeriale, taluni hanno corretta- mente commentato che la possibilità di dare vita ad un ETS che, fermo re- stando il rispetto di tutte le disposizio- ni di legge previste dal CTS, sia com- posto per intero da imprese permette di ritenere che nel RUNTS potranno esse- re iscritti, ove rispettino le disposizioni di legge in esso contenute e ad essi ap- plicabili, anche i Consorzi.© RIPRODUZIONE RISERVATA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019 Pagina 29
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