CSV FC - Assiprov mercoledì, 26 febbraio 2020

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                                                  mercoledì, 26 febbraio 2020

Prime Pagine

 26/02/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                 4
 Prima pagina del 26/02/2020

 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                       5
 Prima pagina del 26/02/2020
 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                      6
 Prima pagina del 26/02/2020

ambiente e protezione civile

 25/02/2020    Cesena Today                                                                                           7
 Arriva la perturbazione di origine atlantica, scatta l' allerta meteo per vento
 25/02/2020    Cesena Today                                                                                           8
 Incendi boschivi, prorogato fino al 5 marzo lo stato di attenzione
 25/02/2020    Cesena Today                                                                                           9
 Coronavirus, "Nessun caso ma non abbassiamo la guardia". Falsa notizia del contagio al liceo
 26/02/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 2-3                                                     10
 «Ecco come gestiremo un' eventuale emergenza»
 26/02/2020    Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 51                                 GIORGIO MAGNANI      12
 «Si vedono più lupi in pianura ma non vuol dire che sono aumentati»
 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 38                                                           14
 Prorogato l' allarme incendi

 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 11                                       Alessandro Malpelo   15
 Ma ora l' Oms frena: «È solo un' influenza»

csv e scenario locale

 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45                                                           16
 Circolo Auser, un riferimento per la comunità

 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 45                                                           17
 La kermesse dei pasquaroli aiuta la Caritas
 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 47                                            Matteo Bondi    18
 Volontari uniti per il verde: decine a raccogliere rifiuti

salute e assistenza

 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 50                                                            20
 Avis, 900 i soci Ecco le giornate per donare sangue
 26/02/2020    Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43                                                            21
 Premi ai donatori Avis: in 7 hanno ricevuto il distintivo in diamante

volontariato

 26/02/2020    Avvenire Pagina 26                                                                                    22
 Da Milano Ristorazione tre tonnellate di cibo
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26/02/2020    Avvenire Pagina 34                     COSTANZA BONELLI    23
L' Iva sui contributi dagli enti pubblici

26/02/2020    Avvenire Pagina 33            PAOLO ALESSANDRO PESTICCIO   25
I limiti a enti o imprese tra i soci
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[ § 1 § ]

            mercoledì 26 febbraio 2020
                                         Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

                                           Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 4
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[ § 2 § ]

     mercoledì 26 febbraio 2020
                                      Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     mercoledì 26 febbraio 2020
                                    Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

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[ § 1 5 4 7 3 7 2 7 § ]

                          martedì 25 febbraio 2020

                                                                                Cesena Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Arriva la perturbazione di origine atlantica, scatta l' allerta meteo per vento
                          "L' ingresso di un' ampia perturbazione di origine atlantica determinera' un' intensificazione della ventilazione"

                          La Protezione Civile dell' Emilia Romagna ha diramata un' allerta gialla per
                          "vento". "L' ingresso di un' ampia perturbazione di origine atlantica
                          determinera' un' intensificazione della ventilazione nella seconda parte della
                          giornata - viene spiegato nell' avviso -. In particolare sono previsti venti
                          moderati o forti nord occidentali (con maggior probabilita' sulle zone
                          pianeggianti e pedecollinari della regione) di intensita' prossima alla soglia di
                          62 Km/h e frequenti raffiche di intensita' superiore". Informa il servizio
                          meteorologico dell' Arpae: "il cielo sarà sereno o poco nuvoloso sulla pianura
                          con transito di nubi alte e stratificate nel corso della giornata. Annuvolamenti
                          temporanei nel pomeriggio sulla Romagna, più consistenti sui rilievi
                          appenninici con possibili precipitazioni, localmente a carattere di rovescio,
                          nevose sulle cime più alte. Le temperature minime oscilleranno intorno ai 10
                          gradi, mentre le massime in lieve diminuzione, più sensibile sui rilievi, con
                          valori compresi tra 12 e 14 gradi nei capoluoghi. I venti soffieranno moderati
                          nord-occidentali, con frequenti forti raffiche, più probabili nella seconda parte
                          della giornata sul settore centro-orientale". Per questo motivo la Protezione
                          Civile ha diramato un' allerta "gialla" per vento. Giovedì, prosegue Arpae, "il cielo si presenterà inizialmente sereno o
                          poco nuvoloso con tendenza ad aumento della nuvolosità a partire dai rilievi appenninici occidentali. Possibili
                          precipitazioni sulle aree di crinale dalle ore centrali della giornata, nevose inizialmente a partire dai 1000 metri circa,
                          ma con quota neve in progressivo rialzo. Tendenza a schiarite dalla sera. Le temperature sono attese minime in
                          diminuzione, comprese tra 1 e 3 gradi nei capoluoghi di pianura interna, localmente inferiori nelle adiacenti aree rurali,
                          mentre le massime stazionarie o in lieve ulteriore diminuzione, comprese tra 11 e 13 gradi. I venti saranno
                          nizialmente deboli occidentali, in rotazione da sud-ovest con rinforzi moderati-forti sui crinali appenninici e fascia
                          collinare romagnola dal pomeriggio". Per i giorni a seguire, informa Arpae, "l' estensione di un promontorio
                          anticiclonico mobile sulla nostra regione favorirà condizioni di tempo stabile e soleggiato nelle giornate di venerdì e
                          prima parte di sabato. Sembra poi probabile che tra sabato e domenica il passaggio di un' onda depressionaria di
                          origine atlantica determini un incremento della nuvolosità e qualche precipitazione, più probabile sulle aree
                          appenniniche. Le temperature sono attese inizialmente con poche variazioni rispetto ai valori dei giorni precedenti, in
                          lieve ripresa verso fine periodo per flussi mediamente occidentali più temperati".

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 7
CSV FC - Assiprov mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 3 7 2 9 § ]

                          martedì 25 febbraio 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Incendi boschivi, prorogato fino al 5 marzo lo stato di attenzione
                          Lo scorso 14 febbraio la Regione Emilia-Romagna aveva disposto l' attivazione della fase di attenzione per incendi
                          boschivi su tutto il territorio regionale, sulla base anche dell' andamento delle condizioni meteo-climatiche

                          Incendi boschivi, è stata prorogata fino al 5 marzo la "fase di attenzione" nel
                          Cesenate e su tutto il territorio regionale. Lo scorso 14 febbraio la Regione
                          Emilia-Romagna aveva disposto l' attivazione della fase di attenzione per
                          incendi boschivi su tutto il territorio regionale, sulla base anche dell'
                          andamento delle condizioni meteo-climatiche. Il pericolo incendi boschivi in
                          Emilia-Romagna, con la proroga annunciata oggi dal direttore dell' Agenzia
                          regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile Rita Nicolini, sarà
                          dunque valido fino a giovedì 5 marzo per la perdurante assenza di piogge e a
                          causa delle temperature insolitamente miti di questo inverno più secco e
                          caldo del solito. Queste particolari condizioni meteo climatiche hanno
                          indotto l' Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile a
                          deliberare l' attivazione della fase di "attenzione" per il rischio incendi nei
                          boschi. Si raccomanda pertanto di non effettuare abbruciamenti quando il
                          vento è forte, ed è consigliato di limitarsi alle prime ore della giornata. L' Arma
                          dei Carabinieri procederà a intensificare i controlli. A seguito della
                          decretazione dello stato di attenzione, specie nelle giornate ventose, il
                          Comando Carabinieri Forestale si impegna a incrementare l' attività di vigilanza e controllo sugli abbruciamenti
                          controllati e su tutti i fuochi di materiale vegetale. La situazione sarà nuovamente valutata mercoledì 3 marzo.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 8
CSV FC - Assiprov mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 3 7 2 8 § ]

                          martedì 25 febbraio 2020

                                                                                 Cesena Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Coronavirus, "Nessun caso ma non abbassiamo la guardia". Falsa notizia del contagio al
                          liceo
                          L' aggiornamento del sindaco: "Chiedo a tutti di non cadere nella rete della cattiva informazione: sono tante le fake
                          news che circolano"

                          Nessun contagio da Coronavirus. Sono risultati tutti negativi i tamponi
                          effettuati sui casi sospetti assistiti nel presidio ospedaliero di Cesena e
                          seguiti dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell' Ausl della Romagna. Come
                          infatti informano Ausl e Prefettura, i test hanno escluso (al momento, ore
                          16,27 del 25 febbraio) il contagio del virus sul territorio della nostra Provincia.
                          Primo contagio in Romagna "Una notizia che rassicura - spiega il sindaco
                          Enzo Lattuca - ma che non ci consente di abbassare l' attenzione davanti a
                          questa emergenza che riguarda, tra le altre, anche la nostra Regione. A
                          seguito dell' Ordinanza emanata dal Ministro della Salute d' Intesa con il
                          Presidente della Regione Emilia-Romagna nel pomeriggio di domenica e
                          dopo i tanti incontri con le Associazioni di categoria, le realtà che operano sul
                          nostro territorio, e dopo i chiarimenti forniti ai nostri concittadini, siamo in
                          grado di affermare che la situazione è sotto controllo. Chiedo a tutti di non
                          cadere nella rete della cattiva informazione: sono tante le fake news che
                          circolano soprattutto tramite le chat WathsApp ei social network. Mi è stata
                          infatti segnalata la notizia di un presunto caso di infezione tra gli studenti del
                          Liceo Scientifico "Righi" di Cesena. Si tratta di una notizia priva di fondamento a cui non si deve dare alcun tipo di
                          attenzione". Tre casi sospetti nel cesenate Prosegue inoltre il lavoro del C.O.I., il Centro Operativo Intercomunale
                          coordinato dalla Protezione Civile dell' Unione Valle Savio. Questa mattina i responsabili hanno incontrato i colleghi
                          disponibili a turnare nel call center creato per far fronte alle diverse richieste dei cittadini dei sei Comuni dell' Unione:
                          il Dirigente del Settore Ambiente e Protezione Civili Paolo Carini ha esposto i contenuti dell' Ordinanza e
                          successivamente ha illustrato nel dettaglio i chiarimenti applicativi dell' Ordinanza stessa, anche attraverso esempi
                          pratici desunti dalle telefonate ricevute nella giornata di ieri, lunedì 24 febbraio. Coronavirus: tutte le informazioni Al
                          numero 0547-603555, al quale corrispondono 4 linee telefoniche con operatori dedicati e attivo negli orari di apertura
                          degli uffici (salvo nuove/diverse disposizioni) dalle 8 alle 13,30 nelle mattine dal lunedì al venerdì, oltre che dalle 14
                          alle 18 nei pomeriggi di martedì e giovedì, hanno telefonato oltre un centinaio di persone. Un numero contenuto a
                          dimostrazione del fatto che la popolazione è ben informata anche attraverso i canali di comunicazione ufficiali del
                          Comune di Cesena. A questo numero vengono date risposte circa le prescrizioni contenute nell' Ordinanza, non a
                          quelle relative a problemi di salute o collegate ad argomenti di tipo sanitario per le quali si rimanda ai numeri di
                          riferimento del servizio sanitario (800-033033 o medico di base che fornirà le relative istruzioni), oltre al numero
                          unico nazionale 1500.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 9
CSV FC - Assiprov mercoledì, 26 febbraio 2020
[ § 1 5 4 7 3 7 4 0 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020
                          Pagina 2-3

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          «Ecco come gestiremo un' eventuale emergenza»
                          Una struttura per ospitare i soggetti sotto sorveglianza e misure di sicurezza più incisive

                          FORLÌ Se l' emergenza Coronavirus dovesse aggravarsi Prefettura, protezione
                          civile e Ausl Romagna dovranno attivarsi per far fronte alla situazione. «Per ora
                          è tutto abbastanza tranquillo afferma Paolo Masperi, direttore del presidio
                          sanitario di Forlì - è chiaro che stiamo ipotizzando cosa fare nel caso
                          aumentassero i casi sospetti o se dovessero esserci casi accertati di
                          Coronavirus. A differenza di adesso dovremo trovare un filtro sul territorio
                          creando una struttura dove poter fare sorveglianza attiva con l' aiuto della
                          protezione civile. Dipende da quali dimensioni prenderà la situazione. Se altrove
                          hanno allestito tende per effettuare i triage prima dell' accesso in ospedale, noi
                          pensiamo ad una struttura o un edificio dove ospitare i soggetti sotto
                          sorveglianza». Davide Sormani della Protezione civile aggiunge: «Ci stia mo
                          organizzando per allestire i moduli e per portare tutta l' attrezzatura necessaria,
                          non abbiamo ancora individuato il luogo dove realizzare la struttura perché non
                          c' è ancora una emergenza vera e propria nel territorio di Forlì -Cesena. C' è una
                          forte collaborazione con l' Ausl per far fronte ad eventua li neces sità». Il
                          prefetto Antonio Corona spiega invece che in caso si verificasse una grave
                          emergenza, ovvero se anche a Forlì dovessero esserci casi accertati «Saranno prescritte misure più incisive in
                          accordo con le istituzioni nazionali e regionali per far fronte all' emergenza. Per il momento non sono stati necessari
                          particolari controlli e non sono state segnalate violazioni alle forze dell' ordine, - prosegue Corona - le direttive
                          regionali vengono rispettate. Cittadini e amministratori si stanno attenendo alle misure di contenimento, qualora
                          fossero necessarie misure più incisive come già accaduto in altre zone dove ci sono stati casi accertati, le
                          attueremo e scatteranno ovviamente anche i controlli. Valuteremo sulla base delle risorse che avremo a
                          disposizione per le misure stringenti. Non possiamo fare previsioni adesso - conclude il prefetto - le situazioni sono
                          tutte diverse, bisogna vedere cosa succederà realmente e agire in base alle esigenze del momento. E' ovvio che ci
                          auguriamo che continuino a non esserci casi accertati nel nostro territ orio». S .FERR. Incontro in prefettura Il dato è
                          stato comunicato ufficialmente ieri mattina dal direttore del Presidio ospedaliero Paolo Masperi nel corso di un
                          incontro in prefettura aperto a sindaci, Ausl Romagna, forze dell' ordine, Protezione civile, Coni ea tutti i soggetti in
                          qualche modo coinvolti nelle procedure voltea contrastare la diffusione del virus. «L' intenzione era quella di dar vita
                          ad un confronto e un punto di contatto tra i vari soggetti - ha spiegato il prefetto Antonio Corona - per cominciare a
                          creare un rapporto che sarà più o meno intenso a seconda degli sviluppi che avrà l' emergenza

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 10
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                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                       Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                   ambiente e protezione civile

                          sul nostro territ orio».

                                                         Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
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                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          «Si vedono più lupi in pianura ma non vuol dire che sono aumentati»
                          L' esperto: «Si può convivere serenamente con la loro presenza»

                                                                                                                            GIORGIO MAGNANI

                          RUBICONE «Convivere serenamente con la presenza dei lupi». Negli ultimi
                          tempi i lupi sono apparsi ancora più spregiudicati, per essere stati avvistati di
                          giorno e ai margini della via Emilia. Ma per gli esperti non esiste nessun allarme.
                          L' esperto tranquillizza «Il lupo dai boschi montani oggi tocca la pianura e i
                          comuni vicini alla riviera - afferma Fiorenzo Rossetti, biologo e funzionario
                          responsabile del Centro di educazione ambientale dell' Ente parchi Romagna,
                          esperto di lupo appenninico - Nell' immaginario collettivo il lupo doveva
                          rimanere confinato sui crinali romagnoli. Nessuno era preparato al suo grande
                          ritorno, perché difficile pensare che nei luoghi in cui si svolge lavi ta di tutti i
                          giorni possa aggirarsi un "super predatore", potenzialmente in grado, se
                          veramente lo volesse, di farci del male. Quelli che sono parsi più impreparati ad
                          affrontare il nuovo scenario sono statigli allevatori, non più memori delle tante
                          generazioni di pastori che con la presenza del lupo hanno convissuto per secoli:
                          di fronte a qualche limitata perdita di bestiame, spesso hanno preferito
                          appoggiare subito le soluzioni più estreme, che prevedono l' abbattimento del
                          predatore. In questo contesto l' Ente di gestione per i parchi e la biodiversità
                          Romagna ha già, da un paio di anni, elaborato una strategia di mitigazione dei contrasti tra lupo e attività umane,
                          contrastando la dilagante disinformazione, i retaggi culturali del passato e l' incoerenza scientifica di tante prese di
                          posizione irrazionali». Una squadra di esperti «Grazie al coordinamento del Ceas - Centro di educazione alla
                          sostenibilità "Scuola parchi Romagna" - informa Rossetti - si è provveduto a un' accurata tessitura di relazioni con
                          vari soggetti pubblici e associazioni, creando una rete in grado di mettere in campo azioni informative e formative
                          idonee a ristabilire una corretta comunicazione verso i cittadini e i vari portatori di interesse e di fornire risposte e
                          soluzioni tecniche ai problemi: una sorta di "squadra lupo", che ho avuto l' onore di coordinare». La "squadra" ha
                          potuto contare sul supporto dei carabinieri forestali di Forlì -Cesena, dei musei di ecologia di Meldola e di Cesena, del
                          Dipartimento di Medicina veterinaria dell' Università di Bologna, di altri parchi nazionali, oltre al contributo delle
                          Guardie ecologiche volontarie di Cesena. L' evento centrale dellastrategiaè stato il corso di formazione
                          teorico/pratico denominato "Cammina lupo" per imparare e costruire un modello di coabitazione. «Sono diversi gli
                          aspetti scientifici e sociali legati al lupo- prosegue Rossetti - in un momento storico in cui forse occorrono più
                          sociologi e psicologi che naturalisti per gestire i rapporti tra uomo e lupo. Occorre gestire, attraverso una rete di
                          relazioni, una corretta informazione sull' argomento e un efficace contrasto alle falsità e alle strumentalizzazioni che
                          circolano sul lupo».

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                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                               Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                            ambiente e protezione civile

                          4. ir id jig dif Yilfli leailill- ' alai/JIM iize ig InKlihern ..itileini if-4min' Gli avvistamenti locali «Oramai avvistamenti di
                          lupi si registrano nelle Valli del Rubicone, del Savio, nella Valmarecchia - continua Rosssetti - ma questo non deve
                          spaventarci perché il numero dei lupi non è affatto cresciuto. Solo che spostandosi dai boschi, dove era difficile
                          vederli, ora in pianura è più facile scorgerlo. Ma a differenza dei cinghiali che proliferano e vivono in branchi
                          numerosi, i lupi hanno bisogno di spazi larghi e sono sempre pochi quelli che abitano un territorio. Per 100 chilometri
                          quadrati ci sono 6 o 7 lupi al massimo. Quindi chi lo avvista può dirsi fortunato e non deve farsi scorgere a sua volta.
                          Una brutta abitudine, anche degli stessi allevatori, è quella di lasciare scarti di cibo all' aperto. Verrò volentieri a
                          spiegarlo anche a Longiano». Dubbio cani Nei giorni scorsi con il sindaco di Longiano s' è deciso un incontro
                          pubblico, da tenersi a marzo, coinvolgendogli esperti e il consiglio di frazione: «Si sta anche monitorando - aggiunge
                          Claudio Pieri delle Guardie ecologichevolontarie - se ci sono cani vaganti che possono essere scambiati per lupo e
                          rintracciarne i proprietari che sono punibili per mancata custodia. Il controllo è effettuato in collaborazione con la
                          sezione En pa del Rubicone e da Arif associazione rilevatori faunistici».

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                   Pagina 13
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                                                                 Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                         ambiente e protezione civile

                          Ambiente

                          Prorogato l' allarme incendi
                          Il rischio è dovuto al caldo anticipato delle ultime settimane

                          È stata prorogata fino al 5 marzo la fase di attenzione nel Cesenate e su
                          tutto il territorio regionale per gli incendi boschivi. Lo scorso 14 febbraio
                          la Regione aveva disposto l' attivazione della fase di attenzione su tutto il
                          territorio regionale, sulla base anche dell' andamento delle condizioni
                          meteo-climatiche degli ultimi mesi. Il pericolo incendi in Emilia-Romagna,
                          con la proroga annunciata dal direttore dell' Agenzia regionale per la
                          sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, sarà dunque
                          valido fino ancora fino a giovedì 5 marzo per la perdurante assenza di
                          piogge e a causa delle temperature insolitamente miti di questo inverno
                          più secco e caldo del solito. La situazione sarà nuovamente valutata
                          martedì 3 marzo, per decidere il prolungarsi o meno delle misure adottate
                          fino ad ora.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 14
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Ma ora l' Oms frena: «È solo un' influenza»
                          Per l' agenzia delle Nazioni Unite il fenomeno va ridimensionato: otto volte su dieci si guarisce del tutto
                          spontaneamente

                                                                                                                              Alessandro Malpelo

                          di Alessandro Malpelo «Dobbiamo ridimensionare questo grande allarme,
                          che è giusto, da non sottovalutare, ma la malattia va posta nei termini
                          corretti: su cento persone malate, 80 guariscono spontaneamente, 15
                          hanno problemi gestibili in ambiente sanitario, il 5% è gravissimo, di cui il
                          3% muore. Peraltro sapete che tutte le persone decedute avevano già
                          delle condizioni gravi di salute». Così Walter Ricciardi, epidemiologo
                          italiano in seno all' Oms, in conferenza stampa alla Protezione civile a
                          Roma. L' analisi del professor Ricciardi è condivisa in pieno dal
                          presidente della Società italiana di Medicina ambientale (Sima),
                          Alessandro Miani, docente universitario di prevenzione ambientale, a
                          Milano. «Occorre un ritorno alla normalità - spiega il medico - perché
                          viviamo una situazione anomala. La comunicazione sul Coronavirs in
                          particolare deve fare riferimento a quello che la scienza ci dice, non a
                          quello che ci dice la pancia». Nel senso che, rifacendoci ai dati statistici
                          e all' analisi dell' Imperial College di Londra, abbiamo un indice di letalità
                          inferiore alle stime. L' influenza stagionale, di danni, ne ha fatti cento, mille volte di più. Ecco perché in questa pagina
                          abbiamo raccolto una serie di risposte alle domande ricorrenti, in collaborazione con il professor Miani. Per l' agenzia
                          delle Nazioni Unite, l' emergenza va ridimensionata: 8 volte su 10 si guarisce spontaneamente. Siamo di fronte
                          sostanzialmente a un' influenza, solo di un tipo nuovo, alla quale non siamo abituati. C' è bisogno di conoscere
                          meglio questa Covid-19, rallentarne la diffusione, senza paralizzare mezza Italia. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                              csv e scenario locale

                          Circolo Auser, un riferimento per la comunità

                          GATTEO MARE Centinaia di persone hanno presenziato alla festa dell'
                          undicesimo compleanno del circolo ricreativo e culturale Auser Giulio
                          Cesare in via Firenze 4 a Gatteo Mare. Non sono mancati la musica del dj
                          Danilo, un buffet per tutti e la torta gigante. Fondato nel 2009 conta circa
                          330 soci, dal 2016 presidente è Terzo Tosi. Commenta Carlo Sarpieri
                          presidente Auser territoriale di Cesena e dei 14 comuni del comprensorio:
                          «Complessivamente abbiamo 10 circoli con un totale di ben 3.940 iscritti
                          dei quali 800 volontari attivi. Il Centro Auser Giulio Cesare di Gatteo Mare
                          rappresenta l' esempio più chiaro delle funzioni che i centri svolgono
                          nelle comunità locali perché costituiscono un punto di riferimento per le
                          persone sole in difficoltà. Me nello stesso tempo sono occasioni di
                          incontro anche per l' intera comunità come a Gatteo Mare, dove un
                          locale come questo era indispensabile».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 16
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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          La kermesse dei pasquaroli aiuta la Caritas

                          LONGIANO Nei giorni scorsi sono stati consegnati alla Caritas d i
                          Longiano, da parte dell' Amministrazione Comunale, i fondi raccolti per
                          beneficenza (394 euro) durante la serata dei pasquaroli del 6 gennaio
                          scorso. La kermesse si è svolta infatti al teatro Petrella ed è stata
                          organizzata da Comune e Pro Loco di Longiano nell' ambito della
                          manifestazione natalizia 'Longiano dei Presepi'. Nella foto: il sindaco
                          Ermes Battistini consegna l' assegno alla Caritas.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 17
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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                                csv e scenario locale

                          Volontari uniti per il verde: decine a raccogliere rifiuti
                          Sono stati raccolti decine di sacchi con cartacce e bottiglie abbandonate Nel corso dell' iniziativa si è proceduto
                          anche alla potatura delle alberature

                                                                                                                                      Matteo Bondi

                          FORLIMPOPOLI «E' stata una gran bella giornata con una sessantina di
                          volontari coinvolti che si sono prodigati per migliorare la qualità del verde
                          della nostra città - commenta così l' assessore all' ambiente del Comune
                          di Forlimpopoli, Gian Matteo Peperoni, la riuscita della 'Giornata di pulizia
                          del verde pubblico' di sabato scorso -. Tutti sono stati efficacemente
                          coordinati dal nostro nuovo Pastore degli alberi, Guido Braschi». Il
                          consueto appuntamento per la sistemazione del verde della città si è
                          svolto sabato mattina con appuntamento presso il parcheggio del parco
                          urbano 'Luciano Lama'. «Per la prima volta abbiamo aperto a tutti i
                          cittadini la possibilità di partecipare - continua l' assessore -. Sono stati in
                          molti ad aver aderito e aver trascorso la mattinata lavorando insieme ai
                          volontari delle due associazioni che sempre ci hanno dato una mano in
                          questo: il Gruppo Alpini e il Gruppo Funghi e Flora». Agli aspiranti
                          'giardinieri' è stato fornito il materiale necessario per procedere alla
                          pulizia di aiuole, parchi, lingue di verde. I volontari più esperti si sono
                          occupati delle piccole potature delle alberature, mentre i novizi si sono dedicati alla pulizia dai rifiuti di vario tipo che
                          erano stati abbandonati nelle zone verdi. Sono state interessati dai lavori dei volontari in particolare la zona
                          artigianale attorno al Bennet e la nuova lottizzazione nella zona della Madonna del Popolo. In quest' ultima area si è
                          provveduto anche a sistemare il terreno per la piantumazione degli alberelli dei bambini nati a Forlimpopoli lo scorso
                          anno. Il prossimo 7 marzo , infatti, si svolgerà co me da tradizione la Festa dell' Albero: una cerimonia che prevede la
                          messa a dimora di una nuova pianta per ogni bambino nato nel 2020. «I volontari hanno svolto un lavoro encomiabile
                          - afferma il sindaco, Milena Garavini -. Al termine della mattinata è stato un piacere riunirci tutti insieme nella sede del
                          gruppo Alpini dove altri volontari hanno preparato e servito il pranzo per tutti coloro che hanno aiutato durante la
                          mattinata a sistemare le nostre piante, in modo da condividere un ulteriore momento conviviale». Sono vari i sacchi
                          di rifiuti che sono stati raccolti durante la mattinata. «In particolare a ridosso della scarpata della tangenziale - spiega
                          l' assessore Peperoni -, ci siamo imbattuti in una grande quantità di rifiuti di ogni genere. L' inciviltà di chi lancia
                          bottiglie di vetro, di plastica, cartacce e quant' altro dal finestrino della sua macchina è sconvolgente.
                          Fortunatamente ci sono persone che, armate di buona volontà e senso civico, si sono prodigate per sistemare quello
                          che è a tutti gli effetti

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                             csv e scenario locale

                          un bene pubblico, quindi di tutti. E' stato molto bello vedere come intere famiglie siano venute a darci una mano».
                          La giornata 'verde' di Forlimpopoli, dopo il momento di ripulitura e riassetto, è poi proseguita con la conferenza
                          tenuta dal professor Vincenzo Balzani dell' Università di Bologna e dal vescovo Livio Corazza su come 'Custodire l'
                          astronave terra'. Un incontro molto partecipato, tanto da riempire la chiesa della Madonna del Popolo. Matteo Bondi
                          © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019         Pagina 19
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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                      Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                  salute e assistenza

                          ALL' OSPEDALE

                          Avis, 900 i soci Ecco le giornate per donare sangue

                          L' Avis (nella foto il presidente Francesco Sami) ha annullato per le
                          disposizioni sul Coronavirus l' assemblea che si sarebbe dovuta tenere
                          domenica prossima, ma prosegue tutte le attività all' ospedale Marconi.
                          Gli interessati possono saperne di più, iscriversi ed informarsi sulle
                          modalità per i prelievi, telefonando allo 0547-674832. Le donazioni si
                          effettuano tutti i giovedì, due sabati, una domenica e un lunedì al mese. I
                          soci iscritti sono più di 900, di cui attivi circa 700.

                                                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 20
[ § 1 5 4 7 3 7 3 6 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                salute e assistenza

                          Premi ai donatori Avis: in 7 hanno ricevuto il distintivo in diamante
                          Si è tenuta domenica scorsa l' assemblea annuale dei soci: onorificenze a 459 persone

                          La sala del consiglio provinciale in piazza Morgagni ha ospitato
                          domenica scorsa l' Assemblea annuale dei soci dell' Avis comunale di
                          Forlì. Si tratta dell' evento che rappresenta il momento istituzionale più
                          alto della vita dell' associazione. In questa occasione è stata presentata
                          la relazione del consiglio sull' attività svolta e le linee di indirizzo per il
                          futuro. E' stata poi aggiunta la relazione economico- finanziaria col
                          bilancio consuntivo dello scorso anno che ha riportato un esito positivo
                          e il bilancio preventivo 2020. Non sono poi mancati i riferimenti ai lavori
                          di ristrutturazione della palazzina Avis in via Giacomo della Torre,7, a cui
                          sta lavorando l' architetto Marino Biserni. Dopo gli interventi e i saluti da
                          parte delle autorità cittadine sono state conferite le onorificenze ai
                          donatori più costanti che, in elenco, sono 459. Tra loro 162 hanno
                          ricevuto il distintivo in rame, 109 in argento, 93 in argento dorato, 53 in
                          oro, 20 in oro con rubino, 15 in oro con smeraldo e 7 in oro con diamante
                          (che si riceve con oltre 120 donazioni). Ecco chi sono gli ultimi sette
                          donatori, ovvero quelli che hanno ricevuto il premio più prestigioso di tutti in segno di gratitudine per la loro
                          generosità: Elvio Benini, Daniele Fiumi, Valdemaro Flamini (attuale presidente dell' Avis Comunale di Forlì), Loris
                          Mambelli, Tonino Oronti, Aurelio Picchi e, infine, Walter Savorani . r. r. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019       Pagina 21
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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                                   volontariato

                          ANTISPRECO

                          Da Milano Ristorazione tre tonnellate di cibo

                          Sono oltre 3 le tonnellate di cibo, soprattutto insalata, parmigiano
                          reggiano grattugiato, latticini e uova, destinate alle mense delle scuole
                          milanesi, al momento chiuse per il coronavirus, che Milano Ristorazione,
                          ha deciso di donare alla Fondazione Banco Alimentare Onlus e ad altre
                          organizzazioni attive nella raccolta e distribuzione delle eccedenze
                          alimentari. Milano Ristorazione è la società partecipata del Comune di
                          Milano che prepara e distribuisce circa 75mila pasti al giorno per gli alunni
                          della città. «La collaborazione tra gli uffici della Food Policy e Milano
                          Ristorazione è preziosa e costante - ha commentato la vicesindaco con
                          delega alla Food Policy Anna Scavuzzo - e anche in una situazione come
                          questa abbiamo saputo lavorare in sinergia per il meglio. La salute di tutti i
                          cittadini è certamente il pensiero principale alla base di ogni azione
                          intrapresa in questi giorni, allo stesso tempo non abbiamo dimenticato il
                          nostro impegno per la riduzione dello spreco alimentare».

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 22
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                          mercoledì 26 febbraio 2020
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                                                                                    volontariato

                          Per le organizzazioni di volontariato l' agevolazione sull' imposta vale se si tratta di «rimborso spese»

                          L' Iva sui contributi dagli enti pubblici

                                                                                                                             COSTANZA BONELLI

                          COSTANZA BONELLI Nel volgere di qualche mese l' Agenzia delle entrate ha
                          emanato due risposte riguardanti il regime IVA dei contributi che le
                          Organizzazioni di Volontariato (OdV) ricevono dagli enti pubblici per lo
                          svolgimento di specifiche attività; la prima (Risposta n. 445 del 29 ottobre 2019),
                          sollecitata da un' associazione, la seconda (Risposta n. 50 del 12 febbraio 2020)
                          in risposta al quesito di un Ministero; esaminando la descrizione delle finalità
                          statutarie e dell' attività svolta sembra che i due quesiti siano da riferire se non
                          alla stesso ente ed alla stessa convenzione, ad una situazione del tutto analoga.
                          I quesiti dell' associazione e del Ministero. Entrambi i quesiti precisano che i
                          contributi sono erogati a favore di enti senza fine di lucro il cui fine è la difesa e
                          la salvaguardia dell' ambiente e della fauna per raggiungere il quale lo statuto
                          prevede che essi possono « organizzare, favorire, coordinare progetti
                          protezionistici e qualsiasi altra iniziativa che sia mirata alla raccolta, alla
                          custodia, al recupero, alla cura e comunque all' assistenza e alla difesa dell'
                          ambiente e della fauna selvatica ed esotica ». In entrambi i casi viene chiarito
                          che l' attività svolta dall' associazione nell' interesse della Pubblica
                          amministrazione consiste nel recupero della fauna selvatica autoctona ferita e in difficoltà, per interventi inerenti alla
                          custodia, mantenimento e cura degli animali sequestrati per maltrattamento o detenzione illegale; l' attività viene
                          svolta a seguito della stipula di una convenzione che prevede la corresponsione di un importo a copertura delle
                          spese effettivamente sostenute e - precisa il Ministero -, 'tariffate annualmente'. Viene chiesto all' Agenzia delle
                          entrate di confermare se, tenendo conto che le OdV sono regolarmente iscritte nei registri regionali, i compensi
                          ricevuti dagli enti pubblici possono non essere assoggettati ad IVA. Si chiede di conoscere il documento contabile
                          che l' associazione deve emettere per richiedere il pagamento. Le risposte dell' Agenzia delle entrate. Negli
                          argomentati pareri l' Agenzia delle entrate ricorda che, l' articolo 8, comma 2 della legge istitutiva delle OdV (L.
                          266/1991) prevede che « le operazioni effettuate dalle organizzazioni di volontariato [], non si considerano cessioni
                          di beni, né prestazioni di servizi ai fini dell' imposta sul valore aggiunto » e che, nonostante il Codice del Terzo Settore
                          (D.Lgs. 117/2017) disponga l' abrogazione della legge 266/1991 (cfr.

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                                                                                    volontariato

                          art. 102, c. 1) questa disposizione è ancora in vigore e che lo resterà fino al periodo di imposta successivo all'
                          autorizzazione della Commissione europea e, comunque, non prima dell' operatività del Registro unico nazionale del
                          Terzo settore (cfr. art. 104, c. 2) Pertanto, se l' associazione rispetta le previsioni dettate dalla legge istitutiva delle
                          OdV, cioè: - per lo svolgimento delle attività istituzionali si avvale in modo determinante e prevalente delle prestazioni
                          personali, volontarie e gratuite dei propri aderenti, - rispetta la normativa regionale applicativa della L. 266/1991, - è
                          iscritta nel registro regionale delle OdV, trova applicazione la previsione del secondo comma dell' articolo 8 che pone
                          fuori dal campo di applicazione IVA i contributi in argomento per carenza del presupposto soggettivo. Inoltre,
                          richiamando l' articolo 5 della L. 222/1991 in cui viene stabilito che tra le risorse economiche che le OdV possono
                          ricevere per il loro funzionamento e per lo svolgimento della propria attività rientrano « i rimborsi derivanti da
                          convenzioni » e ricordando che l' articolo 33 del Codice del Terzo settore dispone che « per l' attività di interesse
                          generale prestata, le organizzazioni di volontariato possono ricevere soltanto il rimborso delle spese effettivamente
                          sostenute e documentate », l' Agenzia delle entrate precisa che « affinché un' organizzazione di volontariato possa
                          beneficiare dell' agevolazione fiscale, ai fini IVA, prevista dall' articolo 8, comma 2, primo periodo, della legge n. 266
                          del 1991, è necessario che [... ] le somme ricevute dall' ente di volontariato devono costituire mero rimborso delle
                          spese effettivamente sostenute nello svolgimento dell' attività di interesse generale diretta al perseguimento delle
                          proprie finalità ». Quanto al documento contabile conclude l' Agenzia delle entrate, l' associazione non è tenuta ad
                          emettere la fattura elettronica; potrà quindi continuare ad emettere note di addebito. Il regime IVA dei contributi dopo
                          l' abrogazione dell' articolo 8 della L. 266/1991. Come accennato sopra, quando il Codice del Terzo Settore entrerà
                          pienamente in vigore l' articolo 8 della L. 266/1991 sarà abrogato con la conseguenza che questo tipo di entrate
                          delle OdV non potranno più essere qualificate fuori campo IVA. Va ricordato, infatti, che il D.Lgs. 117/2017 qualifica
                          come non commerciali le attività svolte verso corrispettivi che non eccedono i costi effettivi (cfr. art. 79, c. 2), ma
                          solo ai fini delle imposte dirette e non anche per quanto riguarda l' IVA; di conseguenza, il regime IVA applicabile sarà
                          quello ordinariamente previsto dal D.P.R. 633 del 1972. RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                                                                                       volontariato

                          La composizione della base associativa di Ets, Odv e Aps: la risposta del Ministero del Lavoro

                          I limiti a enti o imprese tra i soci

                                                                                                                          PAOLO ALESSANDRO PESTICCIO

                          PAOLO ALESSANDRO PESTICCIO Con la nota n. 1082 del 5 febbraio 2020, il
                          Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali risponde a due quesiti in ordine al
                          tema della composizione della compagine associativa degli Enti del Terzo
                          Settore (ETS) affrontando, anche in tale contesto, le prime questioni derivanti
                          dall' interpretazione della novella normativa contenuta nel Codice del Terzo
                          Settore, il D.Lgs. 117/2017 (di seguito solo CTS). I quesiti legati al tema appena
                          richiamato sono due: i) il primo, inerente alla composizione della base
                          associativa delle Organizzazioni di volontariato (OdV) e delle Associazioni di
                          Promozione Sociale (APS), riguarda la possibilità per tali qualifiche di prevedere
                          statutariamente, e porre in essere in concreto, una composizione della base
                          sociale che contempli la presenza sia di persone fisiche che Enti del Terzo
                          Settore o senza scopo di lucro; ii) il secondo, inerente alla possibilità per gli ETS
                          di accogliere delle imprese all' interno della propria base associativa, alla luce
                          della normativa recata dal CTS e, in caso affermativo, alla possibilità per queste
                          ultime di detenere o meno il controllo dell' ente e se tale controllo possa essere
                          esercitato da un' unica impresa o essere eventualmente esercitato in forma
                          congiunta. La composizione della base associativa nelle OdV e nelle APS. Il quadro generale. L' articolo 1 del CTS
                          richiama i principi costituzionali della libertà associativa e dell' autonomia delle formazioni sociali, anche in relazione
                          alle finalità che le stesse mirano a perseguire, ai mezzi con i quali intendano realizzarle ed alla struttura organizzativa
                          da utilizzare. In relazione con il dettato costituzionale la nota ministeriale chiarisce, con riferimento alla struttura
                          organizzativa, che è nell' autonomia e nella libertà dell' ente individuare l' assetto strutturale ritenuto maggiormente
                          idoneo ad assicurare « il perseguimento, senza scopo di lucro, delle finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale
                          mediante l' esercizio, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale ». Tale autonomia o
                          libertà trova, invero, talune limitazioni legislative (cfr., rispettivamente, art. 32, c. 1, 1-bis e 2 e art. 35, c. 1, 1-bis, 2 e 3)
                          che, tuttavia, possono ritenersi giustificabili alla luce dell' intrinseca caratterizzazione che il CTS assegna all' ETS
                          nelle sue differenti qualifiche (OdV, APS, etc. ) Pertanto, se è possibile asserire che nella definizione della compagine
                          associativa il legislatore abbia lasciato un importante ambito di libertà nella possibilità di prevedere la presenza, all'
                          interno della base associativa, sia di persone fisiche che di enti, tuttavia non si tratta, di una libertà incondizionata,

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                                                                                   volontariato

                          in quanto il principio generale dell' autonomia nella scelta della compagine associativa trova specifica limitazione
                          con riguardo, ad esempio, alle 'organizzazioni di volontariato' ed alle 'associazioni di promozione sociale' in ragione
                          della specifica qualifica assunta (es. le OdV e le APS possono avere solo natura associativa, devono essere
                          composte da un numero tassativo di persone fisiche o enti etc.). La Nota ministeriale. Le disposizioni poc' anzi
                          richiamate, introducono limiti sia di carattere qualitativo che quantitativo allo scopo di preservare la qualifica
                          soggettiva assunta dall' ente (ODV o APS) e, dunque, quella che la nota ministeriale definisce quale 'profilazione
                          soggettiva delle ODV e delle APS'. Il primo limite riguarda un aspetto qualitativo e quantitativo ove la disposizione
                          recita che le organizzazioni di volontariato devono essere costituite da un numero non inferiore a 7 persone fisiche o
                          a 3 OdV e tali requisiti devono essere mantenuti durante la vita dell' ente. Il comma 2 dell' articolo 32 pone, inoltre, la
                          questione 'identitaria' evidenziando che le OdV possono statutariamente prevedere l' ammissione come associati di
                          altri Enti del Terzo Settore o senza scopo di lucro, a condizione che il loro numero non sia superiore al 50% del
                          numero delle OdV associate. Tali vincoli e proporzioni si ripetono, in maniera speculare, anche nelle APS, essendo la
                          questione 'identitaria' e di percentuale numerica posta sempre in relazione alla presenza di altri Enti del Terzo Settore
                          o senza scopo di lucro nell' ente APS, ma rispetto alle APS ad esso associate. L' Amministrazione ritiene che tali
                          limitazioni non comprimano (ma sarebbe stato meglio dire 'comprimono solo parzialmente') l' autonomia
                          decisionale degli enti ai quali « non è preclusa la facoltà di modificare, nel rispetto delle disposizioni statutarie, la
                          propria compagine associativa, oltre i limiti dianzi indicati, rinunciando alla qualificazione di OdV o di APS ». Ne deriva
                          che per l' ETS che voglia assumere la qualifica di OdV o di APS non vi è una previsione che escluda la possibilità di
                          contemplare una base associativa comprendente sia persone fisiche che altri Enti del Terzo Settore o enti senza
                          scopo di lucro fatte salve, tuttavia, talune limitazioni, contenute espressamente nelle disposizioni di legge citate e
                          volte a custodire l' identità specifica ETS da essi scelta. Operata tale premessa generale, l' Amministrazione affronta
                          in modo diretto i quesiti pervenuti, avendo di fatto già risposto parzialmente al primo di essi. La risposta al primo
                          quesito. Il primo quesito, formulato dalla Regione Piemonte, è infatti relativo proprio alla composizione della base
                          associativa delle OdV e delle APS, in merito alla possibilità di configurare statutariamente - e in concreto - una
                          compagine sociale che ricomprenda tanto persone fisiche che Enti del Terzo Settore o senza scopo di lucro. Alla
                          luce di quanto premesso e delle disposizioni di legge che regolano le rispettive qualifiche, risulta

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                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                                                      Avvenire
                                                                                     volontariato

                          dunque evidente che le OdV o le APS, rispettivamente: 1. devono costituirsi o essere state costituite (se dopo il
                          3.08.2017) da 7 persone fisiche o 3 OdV o APS (in linea con la loro qualifica), e mantenere nel corso della loro
                          esistenza tale rapporto; 2. possano prevedere l' ammissione, come associati, di altri ETS o enti senza scopo di lucro,
                          a condizione che il loro numero non sia superiore 50% del numero delle OdV o APS presenti, in ragione della loro
                          qualifica. Sarà, pertanto, necessario porre particolare attenzione ad ambedue gli aspetti evidenziati. Inoltre, deve
                          aggiungersi che ove l' OdV ed l' APS - successivamente alla costituzione - veda diminuire il numero degli associati al
                          di sotto di quello stabilito dalle disposizioni di legge (cfr. rispettivamente artt. 32, c. 1-bis e 35, c. 1-bis) la stessa avrà
                          l' obbligo di reintegrarlo entro un anno, trascorso il quale l' OdV o l' APS, in assenza di reintegra, verrà cancellata dal
                          RUNTS ove non abbia formulato richiesta di iscrizione in un' altra sezione del medesimo per la quale abbia i requisiti
                          di legge. Pertanto, a titolo esemplificativo, non sarà possibile, prevedere statutariamente e/o disporre in concreto
                          che di una OdV facciano parte quali associati: i) persone fisiche ed esclusivamente ii) ETS diversi dalle OdV o enti
                          senza scopo di lucro, né che gli enti di cui al punto ii) siano presenti in una percentuale superiore al 50% rispetto alle
                          OdV associate in quanto ciò snaturerebbe, a detta dell' Amministrazione, la natura di OdV dell' associazione.
                          Discorso speculare deve essere fatto per gli enti con qualifica APS rispetto al rapporto percentuale che deve esservi
                          nella compagine associativa tra ETS non APS e/o enti senza scopo di lucro e quelli con qualifica di APS. In definitiva,
                          l' ingresso nelle basi associative delle ODV e delle APS da parte di ETS - non omogenei con la tipologia dell'
                          associante - o di enti non lucrativi è consentito solo quando nelle medesime basi associative siano comunque
                          presenti, in numero adeguato, enti aventi la stessa qualifica dell' ente interessato (e a condizione che l' associabilità
                          di tali soggetti sia contemplata nello statuto). La Nota ministeriale conclude l' analisi di tale questione ricordando
                          che anche gli enti già iscritti nei registri del volontariato o della promozione sociale devono rispettare i limiti
                          richiamati dalle disposizioni, in previsione della trasmigrazione nel RUNTS. Ove l' eventuale mancato rispetto delle
                          disposizioni sopra analizzate emergesse nella fase in cui le Regioni/province autonome provvedono a perfezionare l'
                          iscrizione degli enti nel RUNTS, tale situazione, se non risolta entro il termine assegnato dall' Ufficio di riferimento,
                          non potrebbe che configurarsi come motivo ostativo all' iscrizione nelle sezioni delle OdV o delle APS, fatta salva la
                          possibilità di conseguire l' iscrizione in altra sezione del RUNTS, al ricorrere dei relativi presupposti. La risposta al
                          secondo quesito. Con il secondo quesito, il Forum del Terzo Settore chiede all' Amministrazione se, alla luce della
                          normativa del CTS, sia possibile per un ETS accogliere all' interno della propria base associativa delle imprese; in
                          caso di risposta affermativa, se queste

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                                                                                    volontariato

                          ultime possano o meno detenere il controllo dell' ente e se tale controllo possa essere esercitato da un' unica
                          impresa o essere eventualmente esercitato in forma congiunta. La questione viene, preliminarmente, introdotta con
                          un riferimento diretto ad una tipologia specifica di ETS, l' impresa sociale, non regolato dal CTS ma dal D.Lgs. n.
                          112/2017. In tale contesto, l' Amministrazione fa notare come vi sia un' esplicita disposizione (art. 4, c. 3 D.Lgs.
                          112/2017 e s.m.i.) la quale recita che gli enti con scopo di lucro « non possono esercitare attività di direzione e
                          coordinamento o detenere, in qualsiasi forma, anche analoga, congiunta o indiretta, il controllo di un' impresa sociale
                          ». ione "parallela" (art. 4, c. 2) non menziona espressamente le imprese, individuando invece, quali soggetti che non
                          possono essere qualificati come ETS né possono esercitare sugli stessi alcuna forma di direzione, coordinamento e
                          controllo, - fatte salve le eccezioni ivi tipizzate, - le pubbliche amministrazioni, le formazioni e associazioni politiche, i
                          sindacati e le associazioni datoriali, le associazioni professionali e di rappresentanza di categorie economiche. Non
                          essendo possibile, in tale contesto, estendere in via generale la disposizione speciale dettata per le imprese sociali,
                          la Nota ministeriale rileva che la soluzione sia da ricercarsi, in continuità con gli indirizzi forniti dall'Agenzia delle
                          entrate in tema di ONLUS (cfr. Circ. n.38/E/2011), ritenendo pertanto che "in assenza di previsioni specifiche relative
                          a particolari tipologie di enti, le imprese (ivi incluse quelle for profit) possano costituire o partecipare
                          successivamente alla base associativa degli ETS nonché detenerne il controllo, sia in forma singola (da parte di una
                          unica impresa) che in forma congiunta tra due o più di esse". Resta, tuttavia, ferma l'osservanza formale e
                          sostanziale delle norme (e della connessa ratio del legislatore) che sono poste a presidio della natura e delle finalità
                          degli ETS (perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche solidaristiche e di utilità sociale e lo svolgimento in
                          via esclusiva o principale di una o più attività di interesse generale, rispetto dei principi legati all'attività volontaria
                          etc.). La Nota conclude ricordando che la concreta osservanza dei vincoli e dei limiti dettati dal CTS sarà oggetto di
                          controllo da parte delle Amministrazioni competenti (RUNTS, per gli aspetti attinenti alla presenza ed alla
                          permanenza dei requisiti necessari all'iscrizione al Registro medesimo, al perseguimento delle finalità civiche,
                          solidaristiche e di utilità sociale, all'adempimento degli obblighi deri- vanti dall'iscrizione al Registro e Am-
                          ministrazione finanziaria per i profi- li fiscali) al fine di evitare un uso stru- mentale ed elusivo delle disposizioni di
                          vantaggio previste nel Codice me- desimo per gli ETS. Conclusioni. Come risulta anche da quest'ultima Nota
                          esplicativa, che si aggiunge alle numerose già emana- te nell'ultimo anno, l'attività inter- pretativa
                          dell'Amministrazione com- petente (Ministero del Lavoro e Po- litiche sociali) diviene sempre più as- sidua e
                          necessaria. Con particolare riferimento all'a- spetto inerente alla presenza di impre- se quali soggetti fondatori
                          dell'ETS o anche intervenuti successivamente (in presenza di una compagine associati- va) il Ministero offre una
                          corretta in- terpretazione, a giudizio di chi scrive, nell'evidenziare che le previsioni nor- mative recate dal CTS (cfr. ad
                          es. artt. 8 e

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 28
[ § 1 5 4 7 3 7 3 8 § ]

                          mercoledì 26 febbraio 2020

                                                                                    Avvenire
                                                                                   volontariato

                          9) rappresentano nel loro complesso un sistema strutturato di disposizioni atta ad evitare che il regime agevolato
                          degli ETS possa essere artificiosamen- te ed elusivamente utilizzato per fina- lità diverse da quelle per le quali è sta-
                          to previsto dal legislatore. L'utilizzo delle disposizioni agevola- tive degli ETS - e la conseguente appli- cazione delle
                          relative agevolazioni fi- scali - sono, infatti, condizionate al pos- sesso dei requisiti obbligatori formali nonché al
                          rispetto sostanziale degli stessi, verificabili nel contesto della ge- nerale attività di accertamento del-
                          l'Amministrazione finanziaria. Infine, si ritiene utile far notare che, alla luce di quanto è riportato nella No- ta
                          ministeriale, taluni hanno corretta- mente commentato che la possibilità di dare vita ad un ETS che, fermo re- stando
                          il rispetto di tutte le disposizio- ni di legge previste dal CTS, sia com- posto per intero da imprese permette di ritenere
                          che nel RUNTS potranno esse- re iscritti, ove rispettino le disposizioni di legge in esso contenute e ad essi ap-
                          plicabili, anche i Consorzi.© RIPRODUZIONE RISERVATA

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