CSV FC - Assiprov venerdì, 08 maggio 2020

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Prime Pagine

 08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)                                                                                    4
 Prima pagina del 08/05/2020

 08/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)                                                                                          5
 Prima pagina del 08/05/2020
 08/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena)                                                                                         6
 Prima pagina del 08/05/2020

ambiente e protezione civile

 07/05/2020   Forli Today                                                                                                               7
 Bertinoro, l' ordinanza del sindaco: si va al parco o al cimitero con la mascherina
 07/05/2020   Forli Today                                                                                                               8
 Nelle case di riposo del Forlivese ben 32 morti: "Zangheri struttura complessa, questo rallentò il reparto Covid"
 08/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Cesena) Pagina 37                                                                              11
 Volontari Auser, sedi riaperte Fino diretto sui disagi del virus

csv e scenario locale

 08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 6                                                         ENRICO PASINI    12
 Croce Rossa, impegno senza sosta Volontari tra servizi e consegne
 08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 28                                                                         14
 Auser dopo gli aiuti si prepara a riaprire in sicurezza le sedi
 08/05/2020   Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena) Pagina 34                                                                         15
 Bcc Sarsina aiuta Misericordia

 07/05/2020   Forli Today                                                                                                              16
 Una Festa della Mamma più dolce, il grande gesto di solidarietà: "Regaliamo 1500 colombe"

 07/05/2020   Forli Today                                                                                                              17
 Lions Club Forlì Host dona mascherine a CavaRei e alla Residenza Zangheri

 08/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 43                                                                               19
 Nati per leggere, continuano le fiabe a distanza in biblioteca per i più piccoli

salute e assistenza

 08/05/2020   Il Resto del Carlino (ed. Forlì) Pagina 31                                                                               20
 «Telemedicina e triage: così zero positivi»

volontariato

 08/05/2020   Avvenire Pagina 3                                                                                      LICIO PALAZZINI   22
 SERVIZIO CIVILE: PRENDIAMO SUL SERIO L' APPELLO DEI 53
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08/05/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 9                                                                 24
Una piattaforma raccoglie idee per far fronte all' isolamento
08/05/2020   Il Sole 24 Ore Pagina 11                           Pagina a cura diAlessia Maccaferri   26
Le fondazioni di comunità moltiplicano le donazioni
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[ § 1 § ]

            venerdì 08 maggio 2020
                                     Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)

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[ § 2 § ]

     venerdì 08 maggio 2020
                                  Il Resto del Carlino (ed. Forlì)

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[ § 3 § ]

     venerdì 08 maggio 2020
                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)

                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 6
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[ § 1 5 8 0 7 2 7 5 § ]

                          giovedì 07 maggio 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          Bertinoro, l' ordinanza del sindaco: si va al parco o al cimitero con la mascherina
                          E' quanto prevede un' ordinanza firmata lunedì dal sindaco Gabriele Antonio Fratto

                          A Bertinoro si va al parco o al cimitero indossando la mascherina. E' quanto
                          prevede un' ordinanza firmata lunedì dal sindaco Gabriele Antonio Fratto. Nel
                          documento si legge che "non sono soggetti all' obbligo di utilizzo di
                          protezione delle vie respiratorie (mascherine) i bambini al di sotto dei sanni; i
                          soggetti con forme di disabilità non compatibili con l' uso continuativo di
                          mascherine ed i soggetti che interagiscono con i predetti". I fruitori, viene
                          evidenziato, "sono tenuti al rigoros rispetto del divieto di assembramento e al
                          rigoroso rispetto della distanza interpersonale di un metro". Come previsto
                          dalle disposizioni ministeriali, nelle aree verdi "è vietato ed inibito, mediante
                          apposizione di bandelle bianco rosse e cartelli di divieto, l' utilizzo delle aree
                          attrezzate per il gioco dei bambini". Nei cimiteri "è vietato ed inibito l' uso dei
                          servizi igienici presenti all' interno dei cimiteri". Per i trasgressori è prevista
                          una sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 3mila euro. Intanto da
                          giovedì è ricomincia la distribuzione delle mascherine alla popolazione. La
                          distribuzione è a cura del gruppo di protezione civile "Il Molino" di Bertinoro.
                          Gli operatori addetti alla consegna indosseranno un giubbino giallo
                          fluorescente e rimarranno all' esterno dell' abitazione. Le mascherine verranno lasciate direttamente ai residenti o
                          messe nella buchetta postale (in quanto imbustate in confezione di plastica chiuse ermeticamente). Il tuo browser
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                          javascript per riprodurre il video. "L' operatore di protezione civile, non potrà in alcun modo chiedere un corrispettivo
                          per la consegna o entrare nell' abitazione dei cittadini", informa il presidente Gilberto Zanetti -. Nel caso la vostra
                          abitazione venga tralasciata dall' operatore, si prega di contattare l' Associazione di Protezione Civile il Molino che
                          porra' rimedio all' errore di consegna, quanto prima".

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 7
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[ § 1 5 8 0 7 2 7 6 § ]

                          giovedì 07 maggio 2020

                                                                                      Forli Today
                                                                             ambiente e protezione civile

                          Nelle case di riposo del Forlivese ben 32 morti: "Zangheri struttura complessa, questo
                          rallentò il reparto Covid"
                          In generale, da report diffuso da Zattini emerge che su 1.205 anziani ospitati nelle case di riposo del Forlivese, dall'
                          inizio dell' epidemia se ne sono infettati 240, pari al 20% del totale.

                          Nel territorio forlivese un terzo dei decessi causati dal Coronavirus si sono
                          concentrati nelle case di riposo, per l' esattezza il 34,4% del totale. Su 93
                          morti nel Forlivese al 4 maggio, 32 decessi si sono riscontrati in 4 strutture
                          per anziani del territorio, la 'Zangheri' di Forlì, la 'Artusi' di Forlimpopoli, la 'Villa
                          del Pensionato' di Rocca San Casciano e la 'Drudi' di Meldola. Il dato emerge
                          dalla lunga relazione del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini nella seduta del
                          consiglio comunale di giovedì pomeriggio, per trattare della diffusione del
                          Coronavirus nella Zangheri di Forlì. Dopo una prima parte all' insegna della
                          "rissa politica" , il dibattito in Consiglio è tornato nel merito dell' emergenza
                          sanitaria. La relazione del sindaco Zattini In generale, da report diffuso da
                          Zattini emerge che su 1.205 anziani ospitati nelle case di riposo del Forlivese,
                          dall' inizio dell' epidemia se ne sono infettati 240, pari al 20% del totale. Di
                          questi sono morti 32, cioè il 13% del totale. Nello stesso periodo i decessi per
                          altre patologie tra questa popolazione anziana delle case di riposo sono stati
                          94. E sempre in queste strutture, sui 657 lavoratori impiegati, 56 di essi sono
                          risultati positivi al Covid, pari all' 8,5%. Con 296 contagi connessi a tali
                          strutture, sui 911 al 4 maggio, le case di riposo hanno totalizzato il 32,5% dei positivi di Covid. Il Covid non si è diffuso
                          in modo uguale: in altre grandi strutture per anziani di dimensioni paragonabili alla Zangheri non ci sono stati casi di
                          positività. Colpite dall' epidemia sono state 4 strutture sulle 15 accreditate nel comprensorio forlivese. A Forlì sono
                          rimaste indenni al Covid le residenze "Al parco", "Casa mia" e "Orsi Mangelli". A queste strutture se ne affiancano altre
                          35 di piccole e piccolissime comunità di accoglienza per anziani, di cui 26 a Forlì. Sempre nel comprensorio si
                          contano 15 strutture per disabili. Alla Zangheri, a mercoledì (ieri) si contano 108 positivi tra gli anziani ospitati, si cui
                          14 decessi, 31 guariti e 63 attualmente positivi (di cui 8 ricoverati). I lavoratori colpiti dal virus sono stat i34, di cui 10
                          già dichiarati guariti. In totale la Zangheri ha 335 posti complessivi di cui 144 accreditati dalla Regione e 191 in
                          regime privato, in gran parte in struttura di tipo "alberghiero" per ospitati autonomi. Il sindaco ha ripercorso le
                          difficoltà incontrate dalla Zangheri, a partire dal primo caso positivo del 22 marzo scorso, un caso isolato e dove
                          sembrava che si fosse contenuta l' epidemia dati i 25 tamponi negativi che furono riscontrati subito dopo. Ma la
                          situazione è precipitata il 31 marzo quando furono scoperti nuovi casi sintomatici. In una settimana, la prima di
                          aprile, la situazione è poi precipitata. "La compresenza di autosufficienti e non autosufficienti in una struttura che
                          favorisce l' autonomia, lo scambio con l' esterno - e questo è sempre stato l' indirizzo chiesto degli esperti, cioè
                          integrare la vita sociale della comunità circostante

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 8
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[ § 1 5 8 0 7 2 7 6 § ]

                          giovedì 07 maggio 2020

                                                                                   Forli Today
                                                                          ambiente e protezione civile

                          a quella della struttura per anziani - ha rallentato i tempi", della creazione del reparto Covid, ha spiegato il sindaco.
                          Per il quale mancava anche il personale. "Il 6 aprile la dirigenza della Zangheri evidenziava la carenza di personale
                          infermieristico e oss per il reparto Covid. La Zangheri chiedeva 6 infermieri". Tuttavia solo due settimane dopo sono
                          giunti 2 infermieri in comando dall' Ausl e altri due forniti dalla protezione civile. "Per la gestione del reparto Covid
                          serviva 5 volte il personale necessario per la gestione 'in tempo di pace', ma era personale introvabile, essendo
                          richiesto da migliaia di case di riposo e strutture sanitarie d' Italia", ha spiegato Zattini. Bacchettate invece sulla
                          mancata comunicazione alle famiglie: "Si poteva fare meglio", è stata la critica del sindaco alla dirigenza della
                          Zangheri. Bocciato anche il commissariamento: "Ci abbiamo ragionato con l' Ausl, che per prima ha ritenuto tale
                          azione non solo inutile ma dannosa per una struttura così complessa". Ed ancora: nella fase di maggior emergenza "i
                          rifornimenti di mascherine e dispositivi di protezione per il personale erano garantiti solo con donazioni di privati",
                          dato che "tale materiale era diventato introvabile anche per la prefettura". Ed ora, ha concluso Zattini, "alla Zangheri
                          la situazione è in graduale miglioramento". Il dibattito in Consiglio "Non si puo' affermare che non si poteva fare nulla
                          di piu' e nulla di diverso", contrattacca il capogruppo del Partito democratico Soufian Hafi Alemani, puntando l'
                          attenzione su gestione, controllo del Comune e comunicazione. In altre strutture "non c' e' stata la stessa
                          situazione". La collega Elisa Massa ricorda che e' aperto un fascicolo in Procura per un' indagine esplorativa. E mette
                          in luce "ritardi" e "carenze gestionali, di personale e di informazione" nella struttura. Il dem Jacopo Zanotti ricorda che
                          mentre il contagio dilagava la giunta pensava all' uscita dall' Unione e anche oggi "le baruffe del centrodestra" hanno
                          ritardato la discussione. "Ci sono dei cortocircuiti interni ad Amministrazione e maggioranza, non e' il momento delle
                          difese d' ufficio". Federico Morgagni di Forli' e co presenta una mozione per delegare la terza commissione a uno
                          studio e approfondimento sull' argomento per individuare dei protocolli operativi. La maggioranza ha messo in
                          campo "un atteggiamento di arrocco difensivo e butta la questione in politica". Anche Massimo Marchi di Italia Viva
                          evidenzia "gravi ritardi ed errori", a partire dalla mancanza di un presidio sanitario. Dai banchi della maggioranza il
                          capogruppo di Forza Italia, Lauro Biondi, sottolinea che "l' impegno degli operatori c' e' stato, sul territorio e' mancata
                          la parte diagnostica di prevenzione, abbiamo fatto pero' in gran parte quello che era possibile". Tuttavia "non si
                          possono scaricare le responsabilita' sul sindaco" e non si mette in discussione "l' autonomia della Zangheri". Il tuo
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                          attivare javascript per riprodurre il video. Il collega della Lega Massimiliano Pompignoli non capisce il motivo della
                          convocazione della seduta straordinaria

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                Pagina 9
CSV FC - Assiprov venerdì, 08 maggio 2020
[ § 1 5 8 0 7 2 7 6 § ]

                          giovedì 07 maggio 2020

                                                                                  Forli Today
                                                                         ambiente e protezione civile

                          le misure da adottare in questa situazione che propone la minoranza. "Da settimane critichiamo la Regione per i
                          tamponi e l' Ausl, non avete idee delle competenze", invece si cerca "a spada tratta le responsabilita' dell'
                          Amministrazione, che non ne ha". Il collega Albert Bentivogli della Lega rimarca che "non e' il tempo della caccia alle
                          streghe, la politica deve fare squadra e cercare soluzioni". Maria Teresa Rinieri di Forli' cambia concorda: "A ritroso
                          siamo capaci tutti di dare consigli". Per la Zangheri, argomenta, la vocazione sociale e il tipo di pazienti sono stati un
                          boomerang, ma ora "la curva e' sotto controllo", anche se "sicuramente dobbiamo ripensare il modello del sistema in
                          futuro" ( fonte: Agenzia Dire )

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 10
[ § 1 5 8 0 7 2 8 0 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
                          Pagina 37

                                                                Il Resto del Carlino (ed. Cesena)
                                                                        ambiente e protezione civile

                          Volontari Auser, sedi riaperte Fino diretto sui disagi del virus

                          Auser, associazione di volontariato cesenate, ha riaperto le sue sedi sedi
                          sanificate e in sicurezza in corso Comandini a Cesena e via Moroni a
                          Savignano nel Rubicone. Durante l'emergenza i volontari hanno svolto il
                          prezioso servizio di ascolto e compagnia telefonica e tante telefonate
                          sono giunte al call center del Filo d'Argento Auser e al suo numero verde
                          800-995988, in cui i volontari hanno raccolto sfoghi, situazioni di disagio
                          e condiviso i dolori provocati dalla pandemia a livello sanitario, socio-
                          economico e psicologico. Auser comprensoriale

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 11
[ § 1 5 8 0 7 2 8 6 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
                          Pagina 6

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                               csv e scenario locale

                          CORONAVIRUS: L' APPUNTAMENTO

                          Croce Rossa, impegno senza sosta Volontari tra servizi e consegne
                          Pasti e medicine portate a casa delle persone in difficoltà Tanti gli attestati di stima dai cittadini

                                                                                                                                   ENRICO PASINI

                          FORLÌ Una bandiera innalzata di fianco al tricolore dai balconi dei Municipi.
                          Quest' anno la Giornata mondiale della Croce Rossa si potrà festeggiare solo
                          così, ma è proprio questo 8 maggio in particolare ad assumere uno
                          straordinario valore, pari almeno a quello dimostrato dai suoi volontari in questi
                          due mesi di presenza in prima linea. «Stiamo vivendo una nuova Solferino -
                          afferma infatti in riferimento alla celebre battaglia cui è legata la nascita della
                          Cri, il presidente del comitato forlivese Davide Gudenzi - e questo dà ulteriore
                          significato al servizio che svolgiamo nella comunità». I servizi Attività che in
                          questa emergenza sanitariae sociale si è adeguata al mutare e crescere dei
                          bisogni, con nuovi servizi. «E sono tanti, a partire dallo Sportello "Cri per te" che
                          con un centralino dedicato e due mezzi, ha ogni giorno distribuito farmaci e
                          pasti alle persone in difficoltà. In collaborazione con la farmacia dell' ospedale
                          abbiamo portato medicine a 1.045 abitanti, altri 130 servizi di consegna farmaci
                          li abbiamo effettuati in collaborazione con privati e l' Associazione Farmacie, in
                          più abbiamo fatto 140 consegne generiche, distribuiti oltre 60 spese a domicilio
                          e 80 pacchi viveri ai più bisognosi anche attraverso la "Spesa Sospesa" attuata
                          in collaborazione con alcune catene alimentari. In tutto, solo per questa attività, abbiamo percorso oltre 14mila
                          chilometri». La battaglia Il contrasto al Covid-19 ha visto, però, più di 25 volontari quotidianamente operativi sui fronti
                          più svariati. «Il Corpo infermiere volontarie e il Corpo militare volontario della Croce Rossa si sono resi disponibili per
                          la misurazione della temperatura ai detenuti della casa circondariale e in alcune aziende private, forniamo
                          prestazioni sanitarie su richiesta con giovani infermieri laureati e poi i nostri operatori, oltre al servizio in ambulanza
                          sul territorio, hanno effettuato trasporti di malati Covid-19, nella massima sicurezza, in tutta Italia e persino in
                          Romania». Un impegno straordinario, ripagato da tanta gratitudine. «Immensa, basti pensare alle 150 ri chieste che
                          abbiamo avuto per essere volontario temporaneo sino a fine emergenza. I primi 80 li abbiamo iniziati a chiamare, ma
                          col tempo vogliamo coinvolgere e coccolare tutti quelli che si sono resi disponibili - ammette Gudenzi -. E di
                          donazioni ne abbiamo ricevute un mare tra fondi, pasti, dispositivi di protezione, apparecchiature e sistemi di
                          igienizzazione. Davvero il nostro motto "il tempo della gentilezza" si è riversato su di noi da parte dei cittadini».
                          Adesso la Croce Rossa non abbassa la guardia, ma inizia a guardare oltre l' emergenza. «Sono davvero soddisfatto
                          del lavoro svolto, ma ci è dispiaciuto dovere lasciare fermi tanti over 60 e minorenni, nonché stoppare la socialità
                          che è la nostra essenza. Riprenderemo, a partire dai corsi di formazione

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019            Pagina 12
[ § 1 5 8 0 7 2 8 6 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020

                                                            Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                             csv e scenario locale

                          che per noi sono fondamentali».

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 13
[ § 1 5 8 0 7 2 8 4 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
                          Pagina 28

                                                               Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                                  csv e scenario locale

                          Auser dopo gli aiuti si prepara a riaprire in sicurezza le sedi

                          CESENA Anche per          Auser, l ' a s s o c i a z i o n e p e r l a c i t t a d i n a n z a e l '
                          invecchiamento attivo, è iniziata la "fase due". Il presidente Carlo Sarpieri
                          garantisce che la riapertura sarà progressiva e organizzata in modo sicuro,
                          sanificando gli ambienti e fornendo indicazioni guida generali utili per ripartire, in
                          linea con i decreti governativi. «La nostra sede a Cesena, in corso Ubaldo
                          Comandini, 7e l' ufficio operativo di Savignano, in via Moroni sono rimasti
                          comunque attivi, svolgendo una preziosa attività di aiuto agli anziani soli. Ora
                          possiamo programmare la riapertura della sede principale e riavviare
                          gradualmente alcune attività ricreative». Ma in queste settimane Auser non si è
                          certo tirata indietro, garantendo servizi essenziali co mela consegna della spesa
                          e dei farmacia casa delle persone più sole e fragili, oltre all' accompagnamento
                          per cure urgenti dei malati oncologici e i dializzati. E poi ha svolto il servizio di
                          ascolto e compagnia telefonica tramite il Filo d' Argento (tel. 800-995988). Il
                          tutto anche col sostegno di tanti giovani volontari.

                                                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019    Pagina 14
[ § 1 5 8 0 7 2 8 5 § ]

                          venerdì 08 maggio 2020
                          Pagina 34

                                                             Corriere di Romagna (ed. Forlì-Cesena)
                                                                              csv e scenario locale

                          Bcc Sarsina aiuta Misericordia

                          SARSINA Il servizio dei volontari della Misericordia di Sarsina, in questo periodo
                          di emergenza, ha ricevuto il sostegno della Ban cadi Credito Cooperativo, con
                          un contributo di 5.000 euro per l' acquisto di dispositivi di protezione individuale
                          e le attività in favore delle persone più fragili. La Misericordia ha recentemente
                          attivato anche un servizio di ascolto per anziani, al numero 347 1068780, dal
                          lunedì al venerdì dalle 8 alle 13. Nella foto Mauro Fabbretti e Mauro Freschi,
                          presidente e direttore della Bcc, con Paolo Rossi presidente della Misericordia
                          al centro.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019   Pagina 15
[ § 1 5 8 0 7 2 7 4 § ]

                          giovedì 07 maggio 2020

                                                                                    Forli Today
                                                                                csv e scenario locale

                          Una Festa della Mamma più dolce, il grande gesto di solidarietà: "Regaliamo 1500
                          colombe"
                          "Abbiamo attraversato una Pasqua sottotono, costretti a stare chiusi in casa, anche lontano dai nostri affetti più
                          cari", esordisce Alex Forcellini Mazzoni, tra i protagonisti dell' iniziativa

                          Millecinquecento colombe pasquali pronte per essere donate nel weekend
                          dedicato alle mamme . Un piccolo, grande gesto concreto, di solidarietà e di
                          affetto, che vuole essere un segnale di speranza per tutti. E' quello che è
                          stato organizzato da "I Fiori in Forlì", attività di vendita di fiori e piante, con
                          manutenzione del verde in Via Correcchio 4/B, ed a Carpinello in Via
                          Fiumicello, con la collaborazione dell' azienda "Aluxall" specializzata nell'
                          allestimento dei furgoni con sede a Forlì e Bologna, e dei supermercati
                          "Conad Appennino" e "Conad Ravaldino". Le colombe saranno distribuite da
                          venerdì 8 a domenica 10 maggio nei due punti vendita. "Abbiamo
                          attraversato una Pasqua sottotono, costretti a stare chiusi in casa, anche
                          lontano dai nostri affetti più cari - esordisce Alex Forcellini Mazzoni , tra i
                          protagonisti dell' iniziativa insieme a suo padre Lidio e a suo fratello Riccardo
                          -. Abbiamo pensato quindi di rendere ancora più dolce la Festa della Mamma
                          con un gesto di cuore e senza scopo di lucro. Grazie alla nostra amicizia con
                          "Conad Appennino" e "Conad Ravaldino"e dell' azienda Aluxall, insieme siamo
                          riusciti a mettere in piedi questa iniziativa, unendo le forze con la speranza
                          che questo sia di stimolo per tutti. Insieme si può. Quindi chi volesse passare dal punto vendita di via Correcchio
                          nella zona industriale, e a Carpinello in Via Fiumicello anche per un semplice saluto può ritirare la colomba". Le
                          colombe, spiega Forcellini Mazzoni, "verranno distribuite davanti alle attività evitando assembramenti e nel pieno
                          rispetto delle distanze di sicurezza , senza obbligo di fare acquisti all' interno dei negozi. Sarà un semplicissimo
                          modo per farsi un saluto dopo tanto tempo di lontananza". E' decisamente alto il numero di colombe in regalo: "La
                          nostra speranza è di esaurirle tutte. Per questo l' invito è a venirci a trovare. E nel caso ne dovessero rimanere nei
                          giorni successivi, provvederemo a consegnate noi personalmente a Caritas, case di riposo e ospedale". Il tuo
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                          giovedì 07 maggio 2020

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                                                                               csv e scenario locale

                          Lions Club Forlì Host dona mascherine a CavaRei e alla Residenza Zangheri
                          Questa volta il presidente del sodalizio Foster Lambruschi, accompagnato da una rappresentanza di socie e soci:
                          Brunella Biguzzi, Bruno Vittori e Roberto Amadori, si è recato presso la sede di CavaRei per donare 300 mascherine
                          protettive

                          Il Lions Club Forlì Host di nuovo protagonista di due iniziative benefiche per
                          sostenere la battaglia contro il Covid 19, il virus che anche in città ha
                          determinato contagi, morti e situazioni di emergenza. Questa volta il
                          presidente del sodalizio Foster Lambruschi, accompagnato da una
                          rappresentanza di socie e soci: Brunella Biguzzi, Bruno Vittori e Roberto
                          Amadori, si è recato presso la sede di CavaRei per donare 300 mascherine
                          protettive. È stata la presidente Maurizia Squarzi ad accogliere la
                          delegazione del Forlì Host. La rappresentante della cooperativa sociale, nel
                          ringraziare, ha ricordato che CavaRei assiste, riabilita, occupa e inserisce al
                          lavoro più di 130 persone e comprende 80 soci e 60 collaboratori. Una realtà
                          nata il 1 settembre 2018 dalla fusione delle cooperative sociali Il Cammino e
                          Tangram, due storiche realtà forlivesi che insieme assommano 55 anni di
                          storia nel settore dei servizi alla disabilità e al disagio sociale che ogni giorno
                          si impegna per costruire una comunità inclusiva, accogliendo la fragilità e
                          valorizzando l' unicità di ogni persona. Sempre il Lions Club Forlì Host ha poi
                          consegnato alla Residenza Zangheri un ulteriore quantitativo di mascherine,
                          per la precisione 200, dopo una prima donazione avvenuta oltre un mese fa circa. "Abbiamo potuto donare ulteriori
                          500 mascherine - commenta Foster Lambruschi - grazie alla generosità del nostro socio, nonché titolare di una
                          farmacia, Vittorio Guarini, che in questo modo ci ha messo nelle condizioni di andare incontro a vere esigenze
                          manifestate da due importanti realtà del territorio dall' inizio dell' emergenza. Ad oggi il Club, aggiunge il presidente,
                          ha portato a termine da solo, o in collaborazione con altre associazioni, azioni e service diretti e mediati a favore di
                          strutture sanitarie, delle case di riposo e delle necessità sociali". Il tuo browser non può riprodurre il video. Devi
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                          nostro impegno è stato rivolto all' acquisto di un ecografo portatile e di frigorifero biologico per la conservazione dei
                          medicinali per il reparto Rianimazione ed Anestesia dell' Ospedale Morgagni-Pierantoni, alla consegna di un
                          contributo di 1.500 euro all' Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e al sostegno alla Caritas diocesana di Forlì
                          per l' acquisto di beni di prima necessità per un valore di 3.000 euro. Infine sono stati recapitati otto saturimetri
                          palmari ad altrettante Case di riposo del territorio,

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                          giovedì 07 maggio 2020

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                                                                             csv e scenario locale

                          alle quali erano state ripartite all' inizio dell' emergenza anche 920 mascherine", conclude Lambruschi.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 18
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                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                   Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                              csv e scenario locale

                          Castrocaro

                          Nati per leggere, continuano le fiabe a distanza in biblioteca per i più piccoli

                          Nuovo appuntamento a distanza con i volontari di Nati per leggere alle
                          16 alla biblioteca comunale di Castrocaro. Un' altra fiaba verrà letta per i
                          più piccini in diretta sulla pagina Facebook del Comune. Il video rimarrà
                          online anche dopo.

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                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                    Il Resto del Carlino (ed. Forlì)
                                                                                salute e assistenza

                          «Telemedicina e triage: così zero positivi»
                          Nessun caso all' Irst di Meldola, il presidente Balduzzi spiega: «Adottate per tempo determinate misure di sicurezza».
                          E si fa ricerca

                          di Luca Bertaccini Renato Balduzzi, presidente dell' Irst-Irccs di Meldola.
                          Ora il Covid-19, ma prima la scomparsa del fondatore dello Ior poi
                          direttore scientifico dell' Irst, Dino Amadori. È una figura, quella dell'
                          oncologo, in qualche modo rimpiazzabile? «Dino Amadori è per
                          definizione una di quelle figure che solo ogni tanto compaiono in un
                          Paese, in un territorio. Tutti siamo utili, nessuno è indispensabile, si ripete
                          spesso. Questo non vale per Dino. E infatti chi opera a Meldola sa che la
                          sua figura continua ad illuminare e a dare anima e coraggio a tutti: ai suoi
                          stretti collaboratori, al personale, ai tanti pazienti che da lui hanno
                          ricevuto attenzione, incoraggiamento e sorriso indipendentemente dallo
                          stato sociale o dalla loro condizione specifica. Dino Amadori è stato
                          grande come medico, come scienziato e come persona di travolgente
                          umanità. Ed è stato grande anche come organizzatore, perché ha creato
                          realtà stabili come questa di Meldola». Il coronavirus che impatto ha
                          avuto sul vostro lavoro? «L' Irst è un istituto 'Covid-free' e confidiamo
                          che rimanga tale, vista anche la fase iniziata proprio in questi giorni. E siamo 'Covid-free' perché qui sono state
                          adottate per tempo determinate misure, come il procrastinare le prestazioni differibili, pari a circa un terzo di quelle
                          che normalmente venivano effettuate. Poi l' utilizzazione della telemedicina, così che diversi pazienti, che prima
                          venivano qui a Meldola, lo hanno potuto evitare. Questo è stato possibile perché non ci si inventa da un giorno all'
                          altro, e Irst era preparato. Non si inventano da un giorno all' altro il triage telefonico o quello fisico nella tenda davanti
                          alla nostra sede». Quali obiettivi ha l' Irst a breve e medio termine, diciamo nel biennio 2020-2021? «Infittire i
                          rapporti di collaborazione con l' Ausl Romagna, che ha costituito, da parte della Regione, un atto di grande coraggio e
                          un investimento. E poi avviare la farmacia unica della Romagna, per le preparazioni chemioterapiche e i radiofarmaci
                          sperimentali. Contiamo di completarne l' iter tra questo e il prossimo anno. I lavori sono in fase avanzata. E poi,
                          andando oltre il 2021, c' è la creazione di una rete oncologica romagnola, il grande sogno di Dino Amadori. Sarebbe la
                          prima di questo genere e portata in Italia, e una delle poche al mondo».

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                          venerdì 08 maggio 2020

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                                                                                        salute e assistenza

                          Corsa e Protect sono un paio di progetti avviati dall' Istituto in queste settimane. Di cosa si tratta? Lei che
                          contributo ha fornito perché si concretizzassero? «Quello che posso fare per l' istituto, attraverso suggerimenti,
                          relazioni e sinergie, lo faccio. Corsa è uno studio interno, lo screening di tutti i dipendenti e dei pazienti, con test rapidi
                          e tamponi. Dà l' idea di quale debba essere l' approccio di fronte alla pandemia, quello cioè di mettere in sicurezza
                          chi di sicurezza si deve occupare. Anche Protect si lega alla situazione attuale. Tale studio intende valutare l'
                          efficacia di un trattamento di profilassi farmacologica (attraverso l' utilizzo dell' idrossiclorochina, che ha mostrato
                          una notevole attività di contrasto al virus) in una popolazione non affetta da Covid-19, ma ad alto rischio di infezione,
                          perché strettamente a contatto con una persona positiva. Si tratta di un progetto a conduzione Irst, ma realizzato
                          con la Sanità Pubblica dell' Emilia Romagna. Lo studio è coordinato dal prof Giovanni Martinelli (direttore scientifico
                          dell' Irst) e dal prof Pierluigi Viale (direttore del Dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche dell' Università di
                          Bologna)». Q u a n d o s c a d e i l s u o m a n d a t o ? È d i s p o n i b i l e a r i c o p r i r e a n c o r a t a l e i n c a r i c o , l e g g e
                          permettendo? «L' incarico scade a fine giugno, quando il consiglio di amministrazione approverà il bilancio di
                          esercizio. Dal punto di vista giuridico posso essere riconfermato. La mia disponibilità - ed è quello che dissi quando
                          venni nominato presidente - è legata a due condizioni: il continuare a farlo in regime di volontariato, senza
                          compenso, e la condivisione sulla mia persona da parte di tutti i soci dell' Irst, pubblici e privati. Se ci saranno queste
                          condizioni, potrei continuare». © RIPRODUZIONE RISERVATA.

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                          venerdì 08 maggio 2020
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                                                                                    volontariato

                          Scelte formative, organizzative e fondi: ecco i punti del Cnesc

                          SERVIZIO CIVILE: PRENDIAMO SUL SERIO L' APPELLO DEI 53

                                                                                                                                  LICIO PALAZZINI

                          Caro direttore nel dibattito sul Servizio civile universale (Scu) riaperto da
                          'Avvenire' con il lancio della proposta-appello di 53 intellettuali e
                          accademici ( https://tinyurl.com/rqare9d ), vorremmo portare il contributo
                          di chi opera da molto tempo per la concreta realizzazione dei valori e delle
                          finalità di questa bella istituzione repubblicana. Istituzione colpita dalla
                          pandemia con il blocco delle attività a marzo, in ripresa da poche
                          settimane, a cui abbiamo molto contribuito (9.500 dei 23.000 giovani
                          impegnati sono nelle 27 organizzazioni della Cnesc). Istituzione che ha di
                          fronte il pesante impatto di medio periodo della pandemia sugli enti
                          accreditati, soprattutto, ma non solo, del Terzo settore. Già dalle prossime
                          settimane dovremo attrezzarci al distanziamento fisico quando l' 80%
                          degli impieghi dei volontari ha caratteristiche di diretta relazione
                          personale. Quella missione educativa e formativa che l' Appello dei 53
                          chiede al Scu è la nostra ragion d' essere. Educare alla gestione
                          nonviolenta dei conflitti è oggi essenziale. E dotare il nostro Paese di una
                          difesa civile non è un lusso. Se fu il Piano Marshall, con i suoi dispositivi di
                          cooperazione fra gli Stati, a fare la differenza positiva rispetto alla dura Pace di Versailles, oggi a fare la differenza,
                          anche sulla qualità della democrazia, è la capacità di affrontare le solitudini, le emarginazioni, la povertà con cittadini
                          dalle concrete abilità ed educati al civismo e alla solidarietà. Ci permettiamo di indicare alcuni punti essenziali per
                          questo obiettivo. Primo: la programmazione pluriennale dei contingenti di giovani da accogliere. La cifra dei 50mila
                          all' anno che il ministro Spadafora ha indicato il 9 aprile scorso ( https:// tinyurl.com/sondfup )in dialogo con lei,
                          direttore, è l' avvio per il 2021, ma dobbiamo arrivare, entro il 2023, a raddoppiare questo contingente. L' effetto
                          'contagio positivo' che ha citato Luigi Bobba ( https://tinyurl.com/y8facmr2 ) tra i giovani, avverrebbe anche per l'
                          offerta di impieghi da parte degli enti. Già in passato gli enti hanno proposto impieghi per più di 100mila giovani. Nel
                          giro di un paio di anni possiamo tornarci. Ma è la stabilizzazione del contingente la chiave di volta. Su questo ha
                          ragione il ministro Spadafora. Secondo: cambieranno i profili dei giovani, finalmente: l' inserimento dei giovani
                          stranieri residenti stabilmente in Italia, l' accoglienza di giovani italiani senza diploma sono sfide già attuali. In un Scu
                          da 100mila giovani in servizio per un anno, i laureati saranno una minoranza. La mixité socioculturale del Servizio
                          civile francese va costruita anche nel nostro. A maggior ragione con l' obiettivo di integrare il Scu con alcuni
                          programmi comunitari e con altri Servizi civili nazionali (Francia, Germania, Belgio). Ma servono politiche strutturali di
                          formazione del personale degli enti, a cominciare dalle conoscenze

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019              Pagina 22
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                          venerdì 08 maggio 2020

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                                                                                    volontariato

                          linguistiche. Terzo: quali finanziamenti? Oggi ci sono due finanziatori del Scu: il bilancio statale per l' assegno e l'
                          assicurazione ai giovani (5.500 euro per dodici mesi) e quello degli enti accreditati per i costi del personale (e la sua
                          formazione e aggiornamento), per le sedi e le attrezzature, per le attività. Gli enti più qualificati investono per ogni
                          persona in Scu una somma simile a quella dello Stato. Una dotazione a regime di 600 milioni all' anno da parte dello
                          Stato (costo annuo di un contingente di 100.000 persone in Italia e 2.000 all' estero) significherebbe almeno
                          altrettanto dal Terzo settore e dalle Amministrazioni locali. A queste risorse nazionali si potrebbero aggiungere fondi
                          europei. Indichiamo tre direzioni. I fondi dell' European Voluntary Service possono sostenere la misura dei tre mesi in
                          un Paese Ue per combattere gli stereotipi nazionalistici; i fondi di Garanzia Giovani, svincolati dal limite geografico di
                          attivazione, possono sostenere l' intervento verso i Neet; gli interventi per le soft skylls (le competenze trasversali:
                          lavoro in gruppo, capacità comunicativa, resistenza allo stress) possono essere impiegati per la valorizzazione del
                          capitale umano generato dal Scu. Quarto: quale governance? Innanzi tutto, c' è da mantenere la sussidiarietà che
                          caratterizza da sempre il Scu, altrimenti come sarebbe possibile che un Dipartimento con poche decine di persone
                          possa governare una realtà che vede 30mila giovani in servizio e migliaia di organizzazioni sul campo? La
                          collaborazione fra Dipartimento, Terzo settore ed enti religiosi è stata una delle condizioni di questa sussidiarietà.
                          Nell' ultimo anno, positivi passi sono stati compiuti dal Dipartimento per avere una effettiva partecipazione alla
                          costruzione delle scelte di fondo di Regioni e Pubblica amministrazione. Questa felice congiuntura, che ha permesso
                          un Piano triennale 2020-22 e un Piano annuale 2020 centrato su larga parte degli obiettivi dell' Agenda 2030 dell' Onu,
                          va stabilizzata e portata nei territori, rifuggendo da centralismi e dirigismi. La maldestra riforma della Consulta
                          nazionale del Servizio civile del 2017 non ci è di aiuto. Serve una governance in cui gli attori del sistema dialoghino
                          con il Parlamento e il Ministro delegato in modo costante. Infine, va superata l' autoreferenzialità, per questo è
                          importante la disponibilità degli illustri firmatari dell' Appello dei 53 a collaborare alla formazione dei giovani in Scu a
                          fronte delle 'grandi innovazioni' che sono all' ordine del giorno. Presidente della Consulta nazionale enti di servizio
                          civile (Cnesc) RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 23
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                                                                                   volontariato

                          LOckdown sostenibile

                          Una piattaforma raccoglie idee per far fronte all' isolamento

                          Il lockdown con la chiusura delle attività produttive e dei luoghi di
                          aggregazione a causa dell' emergenza sanitaria da Covid-19 ha avuto un
                          impatto sociale oltre che economico soprattutto sulle categorie più deboli
                          e vulnerabili della popolazione, come anziani, migranti, disabili, minori non
                          accompagnati, persone non autosufficienti, ma anche nuclei mono
                          genitoriali, inoccupati, lavoratori irregolari e precari, famiglie con problemi
                          economici. A loro, ancora più in difficoltà durante l' isolamento, si rivolgono
                          le iniziative di sostegno dei volontari del terzo settore, che hanno ripensato
                          i propri interventi utilizzando le tecnologie digitali a disposizione come le
                          'visual map' e i giochi didattici sul web. «Alcuni di questi progetti - ha
                          commentato il vicepresidente di Regione Lombardia, Fabrizio Sala - oltre a
                          essere socialmente utili, rappresentano anche buone prassi in risposta alle
                          sfide sociali, ambientali ed economiche che portano la Lombardia verso il
                          raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell' agenda Onu
                          2030». Eccone alcune tra quelle pubblicate, con il supporto di Finlombarda
                          Spa, sulla piattaforma partecipativa Open Innovation di Regione Lombardia.
                          Energie Sociali Jesurum di Milano con il progetto "Mai solo, se resti a casa" offre servizi gratuiti di consegna a
                          domicilio di prodotti alimentari di prima necessità, di cibo per gli animali domestici e di farmaci e parafarmaci oltre
                          che di dog sitting con il supporto di medici veterinari per alcune zone del capoluogo lombardo. Dai quartieri di
                          Dergano e Bovisa è partita l' iniziativa delle ceste sospese alla finestra per la raccolta di beni di prima necessità da
                          "chi può e dona" per "chi non può e prende". Il cartello di invito a lasciare o prelevare è in nove lingue differenti e una
                          mappa online mostra le vie dove sono presenti le ceste sospese per cercare la loro posizione online sul territorio
                          comunale. Il Balzo di Rozzano ha pensato un gioco interattivo, liberamente scaricabile dal sito della cooperativa, che
                          racconta ai bambini con disabilità cognitiva tramite personaggi animati, immagini e quiz perché è cambiata la loro
                          'routine' quotidiana a causa del coronavirus e le nuove regole da seguire, tra cui restare a casa. Il gioco didattico
                          online fa parte di Citofonare Balzo, la piattaforma web creata per garantire continuità educativa a bambini e ragazzi
                          con disabilità cognitiva e autismo e che offre contenuti informativi sempre aggiornati. Con la sospensione delle
                          attività nei centri socio - educativi, la cooperativa ha reso disponile sulla propria piattaforma anche una chat diretta
                          con gli educatori che offrono il loro supporto alle famiglie e ai caregiver in questo periodo di isolamento.

                                                               Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019             Pagina 24
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                                                                                  volontariato

                          Cittadini, associazioni, enti, imprese e amministrazioni locali che vogliono promuovere il proprio impegno per l'
                          istruzione, la salute, l' energia pulita, la lotta al cambiamento climatico, alla povertà e alla fame, la mobilità
                          sostenibile, il lavoro, l' economia circolare e la scuola, far conoscere i risultati e trovare nuovi contatti possono
                          segnalare le iniziative compilando il modulo di registrazione e allegando video e foto che descrivono i progetti nella
                          sezione Lombardia 2030 su openinnovation.regione.lombardia.it. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019          Pagina 25
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                                                                                    volontariato

                          Le fondazioni di comunità moltiplicano le donazioni
                          Non profit. Assieme a Fondazione Cariplo le strutture sul territorio hanno attivato un effetto-leva raccogliendo 54
                          milioni da imprese e cittadini per Covid-19. Risorse gestite in base ai bisogni locali

                                                                                                                      Pagina a cura diAlessia Maccaferri

                          Nei giorni più drammatici dell' emergenza Covid-19 hanno guardato nel
                          cono d' ombra: i medici di famiglia e le Rsa, anelli fragili che poi sono
                          diventati vittime del virus. Così a Novara, Varese e Como le fondazioni di
                          comunità hanno distribuito dispositivi di protezione individuali non solo agli
                          ospedali ma anche ai medici di famiglia. Allo stesso modo, le Fondazioni
                          Nord Milano e Ticino Olona si sono dedicate da subito alle Rsa donando
                          dispositivi e facendo in modo che i degenti avessero tablet per comunicare
                          coi propri cari. «Si è deciso di concentrarsi sui soggetti più deboli e quindi
                          più esposti nell' idea di andare incontro ai bisogni non soddisfatti. Una
                          strategia resa possibile dalla conoscenza capillare sul territorio»racconta
                          Andrea Trisoglio, responsabile progetto Fondazioni di Comunità di
                          Fondazione Cariplo. Su modello delle americane community foundation,
                          nel 1999 Fondazione Cariplo decise di stimolare la nascita di questi enti
                          filantropici che oggi sono 16 sul territorio di tutte le province lombarde e
                          quelle piemontesi di Novara e del Verbano-Cusio-Ossola. Tutte sono nate
                          con il meccanismo della sfida dove Cariplo avrebbe messo risorse pari al
                          doppio del patrimonio raccolto dalle singole fondazione tra cittadini, imprese, associazioni di categoria. Oggi questa
                          capacità di fare leva e attivare la raccolta è stata evidente con l' emergenza della pandemia: i fondi, avviati l' 11
                          marzo scorso da Fondazione Cariplo, con una prima tranche di un milione, sono arrivati a 54,5 milioni raccolti con
                          80mila donazioni da parte di persone e aziende. «Quando parliamo di fondazione di comunità intendiamo un
                          aggregatore del dono, fatto di persone, di risorse, di impegno e di credibilità, che diventa punto di riferimento del
                          territorio. Attorno a questo luogo si mobilitano reti di associazioni e di volontari che con grande generosità
                          collaborano per costruire coesione e rispondere in modo tempestivo ai bisogni, perché anche le persone più fragili
                          possano affrontare questo difficile periodo senza sentirsi abbandonate» spiega Giovanni Fosti, presidente di
                          Fondazione Cariplo che complessivamente ha destinato all' emergenza Covid 15 milioni di euro. Le fondazioni di
                          comunità gestiscono sia fondi diretti, che fondi collaterali creati da terzi, come aziende, enti locali e altre istituzioni.
                          Per esempio McDonald' s ha un fondo presso la Fondazione di Comunità di Milano, come lì è stato creato anche il
                          fondo Ospedale Fiera Milano. Per tutti questi fondi, le fondazioni fanno sia attività di stimolo della raccolta (dal
                          crowdfunding al coinvolgimento dei vip) sia di mappatura dei bisogno del territorio a cui poi destinare le risorse
                          raccolte. «Inoltre chi

                                                                Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019                  Pagina 26
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                          venerdì 08 maggio 2020

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                                                                                     volontariato

                          istituisce un fondo collaterale può contare sia sulla gestione tecnica affidata alle fondazioni sia sui benefici fiscali
                          in quanto le fondazioni sono Onlus» aggiunge Trisoglio. La raccolta delle fondazioni di comunità ha avuto in alcuni
                          casi esiti eccezionali come a Brescia (16,4 milioni), Lecco (4 milioni) e Milano (24,6 milioni di euro). Così nel
                          capoluogo il fondo #MilanoAiuta ha attivato la Spesa Solidale, una rete di consegna a domicilio di beni di prima
                          necessità, destinato a 3.500 persone tra cui anziani, disabili con difficoltà motorie, persone con problemi di salute; e
                          Zumbimbi l' accoglienza di bambini, tra i 6 e i 14 anni, con i genitori ospedalizzati. A Lecco i due blogger Michele
                          Cattaneo e Gioia Rota hanno aderito alla campagna Aiutamoci della locale fondazione e grazie al sostegno dei loro
                          follower hanno raccolto 83mila euro sulla piattaforma di crowdfunding Gofundme. Non solo denaro, anche
                          ospitalità. "Ospiti per Casa", un' associazione storica di proprietari di B&b del Lago di Como nella quale, più
                          recentemente, sono confluiti anche gli host Airbnb del territorio, ha aperto le case al personale sanitario fuori sede o
                          impossibilitato a rientrare nelle proprie abitazioni e alle forze dell' ordine. A Brescia il 60% delle risorse sono state
                          destinate alla sanità: sono già stati creati 42 posti in terapia intensiva nei presidi sanitari del territorio con 2,5 milioni
                          di euro mentre 2,8 milioni sono stati destinati ad apparecchiature, tra cui 295 respiratori Easy, le innovative maschere
                          realizzate modificando il modello Decathlon. Una parte delle risorse è andata all' Ospedale Diffuso per supportare le
                          strutture di riabilitazione per aumentare i posti letto dedicati ai pazienti Covid positivi dimessi e trasferiti dagli
                          ospedali per acuti. E sempre a Brescia gli Irriducibili Leonessa, tifoseria organizzata della squadra di basket Germani,
                          ha destinato i fondi dei tesseramenti alla fondazione locale. E ancora la raccolta fondi Sosteniamo Bergamo,
                          condotta assieme all' unità di emergenza dei Comuni ha lanciato la Dialetto Challenge #siamotuttibergamaschi, una
                          challenge sui social che invita a dire una frase, un proverbio, un detto in bergamasco, insieme alla richiesta di
                          supportare il fondo e a nominare tre amici per diffondere la campagna. La fondazione, oltre a sostenere l' ospedale
                          locale il nuovo ospedale degli alpini, ha lavorato sul territorio in particolare, sulla domiciliarità e i servizi di assistenza
                          per chi è in quarantena o per le persone dimesse dagli ospedali. Dopo la prima fase, concentrata sull' emergenza
                          sanitaria, le fondazioni si sono occupate di attivare servizi di elearning per le scuole, di sostegno psicologico nelle
                          Rsa e per i familiari che hanno subito un lutto. «Ora ci stiamo preoccupando anche del sostegno economico agli enti
                          del terzo settore che -aggiunge Trisoglio - non hanno avuto ricavi per via del settore in cui operano, dalla scuola alla
                          cultura». Questa situazione ha risaltato le particolarità delle fondazioni di comunità rispetto alla filantropia. «Donare a
                          una fondazione di comunità che c' era prima e ci sarà dopo è diverso che donare a un ente centralizzato - riflette
                          Trisoglio -. Le fondazioni hanno saputo conquistarsi nel tempo la fiducia del

                                                                 Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019               Pagina 27
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                          venerdì 08 maggio 2020

                                                                               Il Sole 24 Ore
                                                                                  volontariato

                          donatore. In secondo luogo la raccolta fondi rischia di invecchiare se legata a un progetto specifico, per esempio il
                          singolo ospedale. Visto che situazioni come questa si evolvono di giorno in giorno, le fondazioni possono,
                          conoscendo il territorio, destinarle dove ci sono necessità in quel momento». Intanto, per il 2020, su 135 milioni
                          destinati da Fondazione Cariplo alla filantropia, 60 milioni non sono ancora stati destinati e potranno quindi essere
                          riprogrammati per l' emergenza Covid. © RIPRODUZIONE RISERVATA.

                                                              Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress: 2013-2019           Pagina 28
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