CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni

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CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
Periodico di Servizi e Cultura Cimiteriale   n. 11
                                      Anno XV - Primo semestre 2021

TRANSUMANESIMO
Celebrità a caccia
dell’immortalità

TRADIZIONI
Sull’isola dove
la morte è dolce

ARTE FUNERARIA
Un tour tra i cimiteri
che hanno fatto la storia

                       CREMAZIONE
    In Sicilia un impianto modello,
       tra tecnologia e umanità
CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
Foto: Pixabay / rauschenberger
CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
Giugno 2021

                                                              4.

                                  SOMMARIO
ISSN 1970-5468
                                                                         EDITORIALE
                                                              Diamo un senso nuovo all’ultimo saluto
                                                              La tragedia del Covid-19 ci ha spinto a riflettere sulla nostra fragilità,
                                                              e sulla necessità di affrontare in maniera nuova la scomparsa di chi ci è caro

                                                              6.         NUOVO CREMATORIO
                                                              Misterbianco: un nuovo crematorio in Sicilia
                                                              In provincia di Catania, un impianto modello che unisce un alto valore estetico
                                                              a una distribuzione degli spazi adatti a ogni bisogno

                                                              12.        REGOLE D’ACCESSO
                                                              Nuovo crematorio: cosa fare per accedere
                                                              Un vademecum dettagliato per le imprese funebri che usufruiscono
                                                              dei servizi dell’impianto di Misterbianco

                                                              14.        TRANSUMANESIMO
                                                              Il sogno di sconfiggere la morte
                                                              Una filosofia che si basa sull’estrema fiducia nella scienza e nelle scoperte
                                                              tecnologiche per proiettare l’uomo in un futuro infinito

                                                              18.        TRADIZIONI
                                                              In Sicilia l’addio è dolce
                                           Direttore
                                       Mario Ballerini
                                                              Gustose e colorate ricette che accompagnano le ricorrenze dei defunti
                                                              per la delizia dei bambini, ma non solo...
                                 Redazione

                                                              22.
         Mattia Schieppati (coordinatore),
 Debora Battilana (segretaria di redazione),
                          Federica Ballerini                             RECENSIONI
                     Grafica e impaginazione                  Mamma, il nonno non torna più?
                               Alessandro Villa               Tanti consigli di lettura per spiegare con delicatezza e serenità
                                       Stampa
                           Graphicscalve S.p.A.
                                                              ai propri figli il mistero della morte
                    Sede legale e Stabilimento:

                                                              26.
                            Loc. Ponteformello
                 24020 Vilminore di Scalve (BG)
                                                                         CIMITERI STORICI
                                         SAIE
                              Via Manzoni, 57
                                                              La storia è passata da qui
                          21020 Casciago (VA)                 Dagli Stati Uniti all’Australia, passando per alcune capitali europee.
                Tel. 0332825311 - 0332825320                  Luoghi ricchi d’arte e di lapidi famose per un tour inedito
                             Fax 0332826188
                            email: info@saie.it

                                 Registrazione
              Trib. Varese n.908 del 26/6/2006
                                                              32.        DOMANDE & RISPOSTE
                                                              Le domande dei cittadini, le domande delle imprese
            I Cipressi - Periodico semestrale
                              Anno XV - N. 11
                                                              Tutto quello che è utile e necessario sapere per scegliere
                        Primo semestre 2021                   di fruire del servizio di cremazione
    Foto copertina: Pixabay/rauschenberger

                                                              34.
                         Tiratura: 2.000 copie

                                                                         POESIA
                                                              Si mori dui voti
                            Tutti i diritti sono riservati.
 I testi e le immagini non possono essere riprodotti
    senza autorizzazione. Le opinioni espresse dagli
       autori non rappresentano necessariamente la
                                                              Una riflessione in versi, e in dialetto siciliano, del poeta Ignazio Butitta
 posizione della SAIE o della direzione della rivista.

                                                                            3
CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
EDITORIALE

Diamo un senso nuovo
all’ultimo saluto
                                              Q
                                                         ualcosa, o forse tutto, è cambiato profondamente da quando la scena
                                                         mondiale e ogni nostra singola vita, è stata travolta da una pandemia
                                                         per la quale non eravamo preparati, che ha fatto cadere tante delle no-
                                               stre certezze, che ci ha fatto sentire di nuovo fragili, in balìa di qualcosa che è
                                               più grande di noi. Che ci fa paura. L’avvento del Covid-19 ci ha spinto a ritornare
                                               umani. Con il progresso della tecnologia, delle scoperte scientifiche, di un mondo
                                               digitale che ha via via sempre più messo da parte la nostra parte fisica, il nostro
                                               corpo, ci eravamo ormai convinti di esserci incamminati su una strada di cresci-
             Mario Ballerini                   ta, di progresso, di sviluppo infinita e senza limiti. Di poter controllare la nostra
                                                                      storia e la nostra natura.
                                                                         L’immagine tragica di quella notte, quando la città di
                                                                              Bergamo, tra le più colpite dal virus, è stata attra-
                                                                                  versata da un lungo corteo di camion militari
                                                                                    cariche di bare, ci ha portato improvvisamen-
                                                                                     te e tragicamente alla realtà. Ci ha in qualche
                                                                                      modo riportato con i piedi per terra, al no-
                                                                                       stro essere umani, al nostro essere inseri-
                                                                                         ti in un destino e in leggi di natura che
                                                                                              non possiamo del tutto controllare.
                                                                                                Al nostro dover fare i conti con un
                                                                                                  elemento che da tempo avevamo
                                                                                                   rimosso dal nostro scenario:
                                                                                                   la nostra caducità. Il fatto che
                                                                                                  la morte, il doverci lasciare per
                                                                                                 sempre, è una parte essenziale
                                                                                                   e imprescindibile della nostra
                                                                                                   vita, della nostra esistenza come
                                                                                                   persone, e del nostro percorso
                                                                                                   terreno all’interno di una comu-
                                                                                                nità, i nostri cari, i nostri amici, le
                                                                                       persone con cui viviamo, lavoriamo…
                                                                                      La pandemia ci ha riportato insomma a una
                                                                                    condizione più spirituale, più riflessiva e la ri-
                                                                                   flessione sulla morte è tornata a essere un tema
                                                                                   centrale. Non una riflessione negativa, orien-
                                                                                   tata alla tragicità, e nemmeno una rimozione
                                                                                miope, come è stato per tanti anni. Ma una con-

                        Foto: Shutterstock.com / Marco Ossino

                                                                   4
CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
Giugno 2021

“        La pandemia ci ha riportato a una condizione
         più spirituale, più riflessiva, e la riflessione sulla morte

                                                                              ”
         è tornata a essere un tema centrale

siderazione serena sul nostro percorso, che a un certo punto termina. Se questo
elemento non è in discussione (non lo è mai stato, ma adesso che quasi ciascuna
delle nostre famiglie è stata colpita da un lutto inaspettato ce ne siamo accorti
bene), adesso abbiamo anche cominciato a ri-comprendere l’importanza di esse-
re pronti all’ultimo passaggio dei nostri cari e dell’importanza di avere strutture
e professionalità capaci di rendere questo passaggio quello che è, ovvero un
momento naturale, normale, triste ma da vivere – per quanto possibile – con
un sottofondo di serenità.
Il tema della cremazione, che approfondiamo in questo numero
di Cipressi, fa parte di questo ampio e articolato discorso.
Ancora di più, deve entrare in questo orizzonte di ragiona-
mento il tema della necessità di disporre in maniera
utile e sufficiente di strutture che possano accoglie-
re le esigenze delle famiglie che hanno perso un
loro caro. I crematori devono essere concepiti
non come “spazi tecnici”, mirati a una funzio-
ne specifica, ma come luoghi che sappiano
accogliere, accompagnare in maniera adatta e
accogliente l’ultimo saluto alla persona cara.
Il nuovo crematorio realizzato a Misterbianco,
in Sicilia, è un esempio e un modello di questa
concezione perché accanto alle tecnologie più
avanzate prevede una serie di spazi che tra-
sformano un luogo di dolore in un luogo di
serenità. Aree per il culto, spazi per condivide-
re un pensiero e un abbraccio con congiunti
e amici, uno spazio-giardino all’aperto che
riconcilia con la bellezza della natura e la
naturalità dell’evento che stiamo attraver-
sando, e al quale possiamo affidare le ceneri.
Ci auguriamo che la nuova profondità di ri-
flessione cui la pandemia ci ha costretto, uni-
ta a questa intelligenza progettuale che rende
migliori i luoghi dell’ultimo saluto, consentano a
sempre più persone colpite da un lutto di vivere que-
sto momento con un maggiore equilibrio. Con uno
sguardo di speranza.

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CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
NUOVO CREMATORIO

Misterbianco: un nuovo

Il rendering del nuovo
impianto crematorio
all’interno del cimitero di
Misterbianco (Catania).
Un impianto moderno con
tanti spazi e servizi per
affrontare al meglio l’estremo
saluto al proprio caro.

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CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
Giugno 2021

crematorio in Sicilia
 All’interno del cimitero della cittadina catanese al via un impianto
 d’eccellenza che unisce efficienza del servizio a spazi attenti
 ai bisogni di chi accompagna il proprio caro per l’ultimo saluto

U
        n luogo accogliente, archi-      pianto crematorio realizzato all’in-    gliente, dove, con discrezione, profes-
        tettonicamente molto cura-       terno del cimitero di Misterbianco,     sionalità, sensibilità e umano rispet-
        to, con una logica intelligen-   in provincia di Catania, un impian-     to della memoria di chi ci ha lasciato,
 te degli spazi che con sensibilità e    to che offrirà i suoi servizi a tutta   si possa dare esecuzione ad un ulti-
 discrezione consente di affrontare      l’isola.                                mo saluto in armonia con le proprie
 e accompagnare al meglio l’ultimo       «È con particolare soddisfazione che    credenze o tradizioni», sottolineano
 saluto ai propri cari. È il nuovo im-   abbiamo avviato una struttura acco-     da Saie, l’azienda che ha realizzato

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CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
NUOVO CREMATORIO

Sotto, la chiesa Madonna del Carmine.
Nella pagina a fianco, l’ingresso e (sotto)       I SERVIZI OFFERTI DA MISTERBIANCO CREMAZIONI
uno degli spazi all’aperto che caratterizzano
il nuovo impianto crematorio
                                                  Grazie anche alla nuova struttura, Misterbianco Cremazioni è in grado di for-
di Misterbianco.
                                                  nire ai propri clienti una ricca scelta di spazi e di servizi importanti per affron-
                                                  tare e accompagnare al meglio l’ultimo saluto ai propri cari. Tra le possibilità
                                                  più significative, si segnalano:
                                                  • Sala delle Cerimonie e Sale veglia.
                                                  • Riprese video durante la cerimonia e collegamento a distanza per familiari
                                                     e amici lontani.
                                                  • Sala video per vedere l’ingresso del feretro nel forno attraverso uno schermo.
                                                  • Deposito per grandi quantitativi di salme e di resti da esumazioni o estumulazioni.

                                                  Sala delle Cerimonie. Un’apposita sala per dare la possibilità ai clienti che
                                                  desiderino utilizzare il locale per cerimonie funebri. La Misterbianco crema-
                                                  zioni dispone di personale qualificato per svolgere la funzione di Cerimonie-
                                                  re. La separazione dal feretro è l’ultimo saluto, un rituale personalizzato, svol-
                                                  to a celebrare la figura del defunto con della musica, la lettura di un brano
                                                  poetico o letterario, oppure sarà l’ultimo saluto come desiderava il defunto
                                                  nel caso lo abbia espresso in vita.
                                                  Sale veglia. Qui i parenti possono dare l’ultimo saluto al proprio caro defunto
                                                  in forma privata.
                                                  Sala video. Una sala dotata di monitor per poter assistere alla cremazione del
                                                  proprio caro defunto.
                                                  Deposito salme. Disponibile per il deposito delle salme in attesa di crema-
                                                  zione e per il deposito di grandi quantitativi di resti da esumazione.
                                                  Giardino del Ricordo. Un apposito spazio per la dispersione delle ceneri
                                                  all’interno del Cimitero, un’area verde con al centro una fontana dove con
                                                  molta delicatezza e sensibilità il Cerimoniere Misterbianco Cremazioni di-
                                                  sperderà le ceneri, un luogo accogliente dove poter in ogni momento fer-
                                                  marsi e sentirsi vicino al proprio caro defunto.

l’opera. «Il nostro obiettivo è quello
di prestare un servizio il più possibi-            ACCEDI DIRETTAMENTE AL SERVIZIO
le completo e soddisfacente per i no-
stri clienti, al fine di accompagnarli             Inquadrando con il vostro smartphone o tablet
nel modo più accogliente durante un                il QR Code che vedete qui accanto, potete ac-
momento così delicato come la sepa-                cedere alla pagina del sito di Misterbianco Cre-
razione dai propri cari defunti».                  mazioni e prenotare il servizio di cremazione
Si tratta di un impianto di ultima ge-             direttamente online, in maniera semplice e in
nerazione, una struttura architetto-               pochi passaggi.
nicamente ed esteticamente moder-
na, costruita su due livelli. Al piano
seminterrato, destinato all’arrivo dei          un apposito spazio per la dispersione          La gestione dell’impianto è affidata
carri funebri, sono presenti due forni          delle ceneri all’interno del Cimitero,         alla società Misterbianco Cremazio-
crematori di ultima generazione. Il             un’area verde con al centro una fonta-         ni Spa, azienda che opera nel settore
piano terra, destinato all’accoglienza          na dove con molta delicatezza e sen-           della memoria e del culto del defunto,
del pubblico, dei familiari, è dotato di        sibilità il Cerimoniere Misterbianco           che per i prossimi anni dirigerà l’im-
reception, di una grande sala per le            Cremazioni disperderà le ceneri, un            pianto e garantirà un servizio efficien-
cerimonie, due sale veglia, e gli uffici        luogo accogliente dove poter in ogni           te alla comunità locale e ai residenti
del personale addetto. L’esterno è im-          momento fermarsi e sentirsi vicino al          di altri Comuni. La gestione di tutte
preziosito dal Giardino del Ricordo:            proprio caro defunto.                          le pratiche avverrà attraverso l’uso

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CREMAZIONE In Sicilia un impianto modello, tra tecnologia e umanità - Misterbianco Cremazioni
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NUOVO CREMATORIO

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di un apposito software Taival, che         giungere i crematori operativi (ovvia-   Un piccolo inciso va poi fatto per i
permetterà di controllare la corretta       mente con costi superiori).              costi (a comparazione) tra l’inuma-
esecuzione di ogni cremazione e di ve-      Il nord e il centro sono le due zone     zione (o la messa in loculo) della sal-
rificare tutte le operazioni effettuate.    meglio servite, nelle quali la diffu-    ma e quelli della cremazione: un fu-
Quello di Misterbianco rappresenta          sione dei crematori è molto presen-      nerale medio costa circa 2.500 euro,
un impianto all’avanguardia nell’am-        te e dove si soddisfa di più la do-      cui si aggiungono 600/700 euro per
bito della cremazione, una scelta che       manda che, come già detto, è molto       la cremazione. Ma se la salma viene
riguarda in Italia oltre il 30% dei de-     più alta che nel resto del Paese. Da     inumata o posta in loculo, bisogna
cessi. La domanda di cremazione è in        rilevare che i crematori hanno indici    calcolare circa il doppio della cifra
costante crescita e da alcuni anni si at-   di saturazione molto differenti tra      complessiva, il che fa ricadere sulla
testa a un + 6/7%; questa percentuale       di loro; alcuni, per carenze struttu-    famiglia una spesa molto diversa.
ha delle differenze sostanziali nelle       rali o organizzative, non raggiungo-     La stima della FIC (Federazione Ita-
aree geografiche del Paese, con cresci-     no la capacità ottimale di cremazio-     liana Cremazioni) è che la rete dei cre-
te forti al nord e al centro e molto più    ni fissata in 1.200 salme per linea.     matori sia ancora insufficiente rispet-
deboli al sud e nelle isole. Per capirci,                                            to alla necessità, e richiederebbe un
a Milano la domanda di cremazioni ha        Altro problema, accentuato dal Co-       incremento almeno del 30% di nuovi
raggiunto nel 2019 il 54%, a fronte del     vid-19, riguarda i tempi di attesa       impianti, la metà dei quali dovrebbero
10% della Sicilia intera.                   delle salme, che sono anch’essi di-      essere collocati al sud.
In Italia, nel 2019, erano attivi 85 gli    versi a seconda della collocazione       Anche a fronte di questi dati, è eviden-
impianti di cremazione di cui il 70%        geografica. Si va dai 3/4 giorni (nor-   te come il nuovo impianto crematorio
situati al centro nord e il restante        mali) ai 10/15 dei crematori del sud.    di Misterbianco rappresenti un pun-
nelle altre aree del Paese. Questo ha                                                to di riferimento fondamentale per
comportato e comporta una difficoltà                                                 una modalità di servizio sempre più
al sud che deve sobbarcarsi dei tra-                                                 richiesta, oltre che dall’impatto senza
sporti di salma molto lunghi per rag-                                                dubbio più sostenibile rispetto alla so-
                                                                                     luzione delle inumazioni.

  INFORMAZIONI UTILI                                                                                                    Nella pagina
                                                                                                             a fronte, sopra, la Sala
                                                                                                                 delle Cerimonie e,
  DOVE SIAMO                                                                                                   sotto, il Giardino del
  All’interno del Cimitero                                                                                   Ricordo dell’impianto
  di Misterbianco                                                                                                      crematorio di
                                                                                                                       Misterbianco.
  Via S.P. 12/I Strada S.Giovanni Galermo snc
  95045 Misterbianco (CT)
  ORARI UFFICIO: Da lunedì a sabato dalle 9:00 alle 12:00
  dalle 14:00 alle 18:00

  COME PRENOTARE
  Ufficio Prenotazioni
  Tel: 0332.1730450
  Mail: prenotazioni@misterbiancocremazioni.it
  Fax: 0332.1730402

  ALTRI CONTATTI
  Centralino: tel. 0332.1730400
  Direzione: tel. 0332.1730401
  Ufficio Commerciale: tel. 0332 1730460
  Mail: info@misterbiancocremazioni.it
  PEC: misterbiancocremazioni@legalmail.it
  Sito web: www.misterbiancocremazioni.it

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REGOLE D’ACCESSO

Cosa fare per accedere
al nuovo impianto

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Documenti, norme e procedure per le società che vogliono
utilizzare i servizi del nuovo crematorio di Misterbianco

L
     e società che vorranno accedere       telecamera abilitata alla lettura delle      cumenti, in originale:
     ai Servizi proposti da Mister-        targhe; al riconoscimento dei veicoli          • Autorizzazione al trasporto. Il
     bianco Cremazioni Spa, la società     autorizzati, gli accessi si aprono au-            trasporto di cadavere è autoriz-
che gestisce il nuovo impianto crema-      tomaticamente.                                    zato, ove possibile, con unico
torio di Misterbianco, dovranno ac-        L’incaricato del trasporto si presen-             provvedimento valevole per tutti
creditarsi fornendo ragione sociale,       terà presso il Crematorio di Mister-              i trasferimenti, dal Comune ove è
indirizzo, recapiti societari, dati per    bianco in S.P. 12/I – strada S. Giovan-           avvenuto il decesso, previa even-
la fatturazione e soprattutto i nomi       ni Galermo snc per la registrazione e             tuale comunicazione al comune
dei dipendenti che sono autorizzati        per la consegna di:                               di destinazione. Il trasporto deve
all’adempimento degli aspetti ammi-           • feretro confezionato ai sensi di            avvenire in feretro sigillato me-
nistrativi e al ritiro delle ceneri.             legge con targhetta identificativa,         diante l’utilizzo di mezzi idonei al
Sono richiesti inoltre i dati delle tar-         privo di cassa metallica e piedini;         tipo di trasferimento e con perso-
ghe e dei modelli dei mezzi funebri           • contenitore di resti mortali o resti        nale necroforo.
che verranno utilizzati, perché all’in-          ossei.                                   • Autorizzazione alla cremazione.
gresso del Crematorio è presente una       Si dovranno presentare i seguenti do-             L’autorizzazione alla cremazione

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   è concessa nel rispetto dei principi        può essere richiesta contestual-       RIFERIMENTI NORMATIVI
   e con le modalità previste dal de-           mente alla presentazione della        NAZIONALI
   creto del Presidente della Repub-            dichiarazione di morte o succes-
                                                                                      • Decreto del Presidente della
   blica 10 settembre 1990, n. 285 e            sivamente.
                                                                                         Repubblica 10 settembre 1990,
   successive modifiche ed integra-          • Documento di autorizzazione e
                                                                                         n. 285 e successive modifiche
   zioni e dalla legge 30 marzo 2001,           incarico per il disbrigo delle pra-      ed integrazioni, “Regolamento
   n. 130. La cremazione di ciascun             tiche amministrative e successivi        di polizia mortuaria”.
   cadavere deve essere autorizza-              adempimenti, o delega per il riti-
   ta dal sindaco del Comune in cui             ro dell’urna cineraria.               • Legge 30 marzo 2001, n. 130.
   è avvenuto il decesso attraverso          • Ricevuta pagamento.                      “Disposizioni in materia di
   l’ufficio di competenza Ufficio sta-   Senza questi documenti, il feretro non         cremazione e dispersione delle
   to civile o di Polizia Mortuaria.      verrà accettato.                               ceneri”.
• Autorizzazione al seppellimen-         Il carro funebre con la salma verrà
   to o alla dispersione o affida-        fatto sostare nei pressi dell’ufficio          REGIONE SICILIA
   mento ceneri. L’autorizzazione         dell’ingresso operatori per il controllo    • L.R. 17 agosto 2010, n. 18,
                                                                                         “Disposizioni in materia di
   alla sepoltura, alla dispersione       dei documenti, dopo la verifica della
                                                                                         cremazione delle salme e di
   o all’affidamento ceneri è richie-     corretta corrispondenza tra i docu-
                                                                                         conservazione, affidamento e/o
   sta all’ufficiale dello Stato Civile   menti e i riferimenti riportati sul            dispersione delle ceneri”.
   del Comune dove è avvenuto il          feretro, il personale addetto provve-
   decesso. All’adempimento prov-         derà a traslare la bara sul carrello per    • L.R. 3 marzo 2020, n. 4,
   vede l’agenzia funebre incaricata      il trasferimento secondo il servizio           “Disposizioni in materia
   delle esequie. L’autorizzazione        prenotato.                                     cimiteriale, di polizia mortuaria
                                                                                         e di attività funeraria”. Modifiche
                                                                                         alla legge regionale 17 agosto
                                                                                         2010, n. 18.

                                                                                                              Designed by pch.vector / Freepik

                                                            13
TRANSUMANESIMO

                Il sogno di sconfiggere
                la morte

                                                         C
                                                                 redi che sarebbe una buona
                                                                 cosa se gli esseri umani po-
                                                                 tessero vivere per centinaia di
                                                         anni o anche più a lungo? Pensi che
                                                         il progresso umano dipenda dall’im-
                                                         pegno degli uomini piuttosto che
                                                         dall’intervento divino, dalla grazia o
                                                         dalla redenzione? Prenderesti in con-
                                                         siderazione l’eventualità di scaricare
                                                         la tua mente in un computer se que-
Foto: Shutterstock.com / Di Lightspring

                                                         sto fosse l’unico modo per continua-
                                                         re a esistere come un’entità pensante
                                                         e cosciente? Queste sono alcune delle
                                                         domande che consentono di testare
                                                         il tuo tasso di transumanesimo, mo-

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                                           Le teorie dei guru di Google e Tesla
                                           si intrecciano a quelle dei transumanisti. Così,
                                           la tecnologia può sostituire la religione
                                           arrivando a trascendere ogni limite terreno

vimento sociale che sostiene l’uso
delle scoperte scientifiche e tecnolo-
giche al fine di aumentare le capa-
cità fisiche e cognitive, migliorando
così quegli aspetti della condizione
umana considerati indesiderabili,
come la malattia e l’invecchiamento.
Il test completo lo trovate sul sito
dell’Associazione Italiana Transu-
manisti, dove si può leggere: «Siamo
                                                                                              Designed by macrovector / Freepik

pronti a fare ciò che oggi la scienza
rende possibile: prendere in mano
il nostro destino di specie». In altre
parole, accelerare l’evoluzione autodi-
retta per trascendere i limiti naturali,

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TRANSUMANESIMO

come sostiene il Network Transuma-
nisti Italiani: «La differenza tra uomo
e animale sta nel diverso modo di
rapportarsi al suo ambiente», enun-
cia nel suo Manifesto. «L’animale si
limita ad adattarsi all’ambiente na-
turale, mentre l’uomo tende ad adat-
tare l’ambiente naturale a se stesso,
padroneggiandolo e plasmandolo con
gli strumenti della tecnica. Questa
capacità eccezionale ci rende esseri

Sopra, Steve Wozniak,
tra i fondatori di Apple
con Steve Jobs.
Sotto, Elon Musk, a
capo di Tesla, SpaceX
e Neuralink.
Nella pagina a lato,                        viventi speciali nell’universo». Nella    un trasmettitore, capace di registrare
dall’alto: Ray
Kurzweil, profeta                           vita di tutti i giorni, quindi, i tran-   le immagini inquadrate e salvare ses-
della singolarità e                         sumanisti si impegnano in eser-           sioni di registrazione da 30 minuti.
advisor della Calico,                       cizi e stili di vita specificatamente     Nel corso del tempo Spence ha realiz-
la divisione biotecnologica                progettati per aumentare la salute         zato diverse versioni del suo occhio,
di Google, e Larry Page,                  ed estendere la durata della loro esi-      ma le ultime possono godere dei re-
cofondatore di Google.
                                          stenza. Come Rob Spence, detto Eye-         centi progressi tecnologici in fatto di
                                                         borg, il videomaker ca-      miniaturizzazione delle componenti.
                                                               nadese che grazie      Dispone anche di una versione fanta-
                                                                alla tecnologia ha    scientifica con iride rossa e illumina-
                                                                 trasformato una      zione a led che ricorda inevitabilmen-
                                                                  disabilità in una   te il cyborg Terminator.
                                                                   caratter istica    I transumanisti sono a favore dell’uti-
                                                                    unica. Nell’oc-   lizzo delle tecnologie emergenti, inclu-
                                                                     chio destro,     se le più controverse, come l’ingegne-
                                                                      che ha perso    ria genetica sull’uomo, la crionica, gli
                                                                      anni fa , ha    usi avanzati dei computer. Ritengono,
                                                                      innestati una   inoltre, che l’intelligenza artificia-
                                                                     telecamera e     le un giorno supererà quella umana,

                                                                        16
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                                                                                                                                 vicino all’aeroporto di Phoenix con-
                                                                                                                                 tengono davvero i primi corpi umani
                                                                                                                                 in attesa di risvegliarsi in un futuro
                                                                                                                                 simile all’eternità. Ray Kurzweil in-
                                                                                                                                 gerisce davvero 150 pillole al giorno,
                                                                                                                                 convinto di vivere a tempo indeter-
                                                                                                                                 minato. Elon Musk o Steve Wozniak
                                                                                                                                 sono serissimi quando dichiarano che
                                                                                                                                 di qui a poco la nostra mente potrà
                                                                                                                                 essere caricata su un computer, e poi
                                                                                                                                 assumere altre forme, non necessaria-
                                                                                                                                 mente organiche. «Il transumanesimo
                                                                                                                                 evidenzia la stranezza della relazione
                                                                                                                                 con la tecnologia della nostra era, in
                                                                                                                                 modo particolare l’idea che la tecno-
                                                                                                                                 logia possa sostituire la religione ar-
                                                                                                                                 rivando a trascendere ogni limite ter-
                                      Foto: Shutterstock.com / Di Blue Planet Studio

realizzando la singolarità tecnologica.
Il significato del termine transuma-
nesimo fu delineato in modo siste-
matico da Julian Huxley nel 1957,
nel volume In New Bottles for New
Wine, dopo averlo a sua volta mu-                                                      Page, fondatore di Google), oppure        reno. È come se Dio, oggi, fosse stato
tuato dall’amico Pierre Teilhard de                                                    che le macchine, tra meno di vent’an-     sostituito dalla tecnologia», ha spie-
Chardin, che lo aveva coniato già nel                                                  ni, prenderanno coscienza di se stes-     gato O’Connell. Aprendo poi uno dei
1949. Fu poi utilizzato negli Stati                                                    se, motivo per cui dovremo trovare        primi, veri squarci sulla destinazione
Uniti a partire dagli anni 80 con un                                                   un modo di conviverci (teoria di Ray      di una parte degli immani proventi
significato meno legato a traguardi                                                    Kurzweil, profeta della singolarità e     accumulati nella Silicon Valley. «Che
sociali e orientato a un maggiore in-                                                  advisor della Calico, la divisione bio-   possibilità reali abbiamo di vivere
dividualismo, soprattutto ad opera                                                     tecnologica di Google).                   mille anni?», chiede a un certo punto
di FM-2030 (Fereidoun M. Esfan-                                                        Uno dei migliori libri sull’argomento è   il giornalista a un guru del movimen-
diary) e di Natasha Vita More. Oggi                                                    Essere una macchina, inchiesta di Mark    to, Aubrey de Grey: «Qualcosa più del
si fa riferimento a chi crede «che in-                                                 O’Connell pubblicata da Adelphi nel       cinquanta per cento», si sente rispon-
ternet stesso possa prendere vita e                                                    2018. Ciò che racconta il giornalista     dere. «Molto dipenderà dal livello dei
diventare una creatura sovrumana»                                                      sembra frutto di una fantasia vaga-       finanziamenti».
(di questo ne sarebbe convinto Larry                                                   mente allucinata. Eppure, i cilindri                           Tommaso Gambini

                                                                                                        17
TRADIZIONI

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     Foto: Shutterstock.com / Di Monkey Business Images
Giugno 2021

In Sicilia
l’addio è dolce
Il 2 novembre, giorno dei defunti, per i bimbi
dell’isola è una festa di delizie. Pupaccena, ossa
ri mortu ‘u cannistru: le golosità della tradizione

«C
              ontrariamente a quanto         perfetta imitazione o riproduzione
              si costuma nel resto d’I-      di frutta e talvolta di ortaggi o pesci.
              talia, in Sicilia e in qual-   Internamente sono simili al marza-
che altro luogo del Meridione vige           pane, ma notevolmente più dolci
l’uso di fare le strenne ai fanciulli il 2   e saporiti. Questa golosità sici-
novembre, giorno tradizionalmente            liana deve il suo nome alla chie-
consacrato alla celebrazione dei de-         sa di Santa Maria dell’Ammira-
funti. I doni li portavano i morti, per      glio o della Martorana, eretta
questo si lasciavano le porte aperte la      nel 1143 da Giorgio d’Antio-
notte fra l’1 e il 2 novembre», scrive-      chia, ammiraglio greco-siria-
va Antonino Buttitta, antropologo e          co del re Normanno Rugge-
storico delle tradizioni siciliane. I doni   ro II, nei pressi del vicino
“nascosti” dai morti vengono cercati         monastero benedettino,
ancora dai bambini come in una vera e        fondato dalla nobildon-
propria caccia al tesoro. Ma guai a chi      na Eloisa Martorana nel

                                                                                                                     Foto: Shutterstock.com / Di Italian Food Production
osa svegliarsi nella notte per iniziare      1194, e di quello di San-
prima del tempo: la pena è una “grat-        ta Caterina, nel centro
tatina di piedi”.                            storico di Palermo, dove
La tradizione locale vuole che, come         le suore preparavano e ven-
segno del loro passaggio tra i vivi, i       devano la frutta di Martorana
defunti lascino ai piccoli giocattoli,       fino alla metà del ’900. Secondo la
ma anche “u cannistru” (il canestro),        tradizione, questo dolce è nato perché
un cesto abbastanza grande, quasi            le monache del monastero, per riem-
sempre tramandato da generazione             pire i buchi lasciati dai frutti raccolti   I pupi,
in generazione, pieno frutta secca           dal loro giardino e abbellire il mona-      memoria
(nocciole, fave e ceci tostati, semi di      stero in occasione della visita del papa    dell’epica
                                                                                         cavalleresca
zucca essiccati, castagne secche, mir-       dell’epoca, ne crearono di nuovi con        e uno dei
to nero), le “ossa ri mortu”, biscotti di    farina di mandorle e zucchero.              simboli della
due strati, quello inferiore in zucchero     Protagonisti della celebrazione dei         Sicilia, tornano
caramellato, molto croccante, quello         morti sono, poi, senza dubbio i pupi        in versione
superiore morbido e bianchissimo, di         di zucchero, o pupaccena: dolci antro-      «dolce» per
                                                                                         il giorno
farina, e la frutta di Martorana, dol-       pomorfi che ripropongono eroi della         dei defunti.
ci di pasta di mandorle e dipinti con        Chanson de Roland oppure ballerini
colori naturali, che appaiono come la        e personaggi tipici del teatro dei pupi

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TRADIZIONI

FRUTTA DI MARTORANA
Ingredienti                                Preparazione
Per la preparazione a freddo               Procedimento a freddo
1 kg Farina di mandorle                    In una zuppiera capiente versare la farina di mandorle, lo zucchero a velo
1 kg Zucchero a velo                       precedentemente setacciato e amalgamare bene, aggiungere a piacere
150 g Glucosio                             la granella di mandorle, il glucosio, l’essenza di mandorle diluita in una
120 ml Acqua                               parte d’acqua già misurata, e la restante acqua. Amalgamare gli ingredienti
200 g Granella di mandorle (facoltativo)   con le mani e continuare a impastare su un piano, rendendo il composto
10 gocce Essenza di mandorla               omogeneo e liscio. Per comodità si può separare l’impasto in due parti, e
                                           lasciare riposare circa 10 minuti coperto da un canovaccio.
Per la preparazione a caldo
1 kg Farina di mandorle                    Procedimento a caldo
1 kg Zucchero a velo                       Sciogliere lo zucchero nell’acqua a fuoco lento, spegnere il fuoco appena inizia
250 ml Acqua                               l’ebollizione e aggiungere la farina di mandorle e la vanillina, amalgamando
1 bustina Vanillina                        con cura il composto, al fine di ottenere una consistenza liscia e morbida che si
                                           staccherà così dalle pareti del tegame. Bagnare con l’acqua la base di legno e
Occorrente                                 versarvi il composto ottenuto, lasciando intiepidire e lavorando un poco per
Forme in gesso                             renderlo più liscio. Dividere in due e coprire con un canovaccio. Coprire con
Colori alimentari                          la pellicola trasparente la formina scelta, posizionare una pallina di composto
Lucido alimentare                          all’interno ricoperto con la pellicola, pressare con le mani per far aderire bene allo
Pellicola trasparente                      stampo e subito sformare. Eliminare le parti in eccesso, sistemarle in un vassoio e
Penelli                                    continuare così fino a esaurire il composto. Lasciare asciugare 24 ore. Colorare a
Piccioli e foglie                          secondo del tipo di frutta e, una volta asciutte, ultimare con il lucido.

                                           Colorare la frutta di Martorana e quando asciutte ultimare con il lucido.

                                                                                                                                    Foto: Shutterstock.com / Di IriGri

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                                                                                                                            O PUPO DI ZUCCHERO
                                                                                                                            Ingredienti
                                                                                                                            2 kg di zucchero
                                                                                                                            250 gr di glucosio
Foto: www.freepik.com / 8photo

                                                                                                                            2 cucchiai di succo di limone
                                                                                                                            olio di mandorle
                                                                                                                            colori alimentari vegetali

                                                                                                                            Preparazione
                                                                                                                            In un tegame di rame sciogliete
                                                                                                                            lo zucchero nell’acqua molto
                                                                                                                            calda, mescolando di continuo.
                                                                                                                            Aggiungete il glucosio e il
                                                                                                                            succo di limone, continuando
                                                                                                                            a mescolare, stando attenti a
                                                                                                                            non farlo scurire. Toglietelo dal
                                                                                                                            fuoco quando, immergendo uno
                                                                                                                            stecchino di legno, alla punta
                                                                                                                            si forma una bolla. Per bloccare
                                 regionale. La loro origine sembra ri-       matrice frontale è la parte più intar-
                                                                                                                            la cottura immergete il tegame
                                 salire al 1574 quando fu organizzata        siata, quella posteriore di solito risulta     in acqua fredda. Nel frattempo
                                 una cena in onore della visita di Enri-     disadorna. Lo zucchero viene lavorato          ungete gli stampi con l’olio di
                                 co III, per la quale una bottega locale     per fusione. Si scioglie in acqua ad alta      mandorle e versate il composto.
                                 creò delle sculture di zucchero. Gli an-    temperatura in un tegame di rame e             Fate rassodare in forno a 130
                                 tropologi hanno studiato il significato     mescolato a un concentrato di limo-            °C e appena sodi, toglieteli dal
                                 storico e culturale di questa usanza,       ne cremor tartaro, per assicurare la           forno e fateli raffreddare. Alla fine
                                 che sembra ricollegarsi al banchetto        necessaria sbiancatura.                        decorateli a vostro piacere.
                                 funebre del cunsolo, “la consolazio-        Altre golosità tipiche siciliane delle ce-
                                 ne”, il pasto dei dolenti destinato, con    lebrazioni dei morti sono i cosiddetti
                                 il suo tripudio di odori, sapori e colo-    Catalani, biscotti fatti di rimasugli di
                                 ri, a mitigare il dolore dei congiunti.     dolci a base di mandorle, impastati
                                 Nelle case siciliane i dolci venivano       una seconda volta, con l’aggiunta di
                                 disposti in bell’ordine su una tavola,      qualche candito o granella di frutta
                                 perché si riteneva che nella notte tutti    secca e ricoperti di glassa. Morbi-
                                 i defunti della famiglia venissero a ce-    dissimi e profumati, sono bianchi o
                                 nare nella loro antica dimora. La cena,     marroni, detti tetù (quelli ricoperti
                                 inizialmente apparecchiata in onore         di glassa al cacao) e teio (quelli rico-
                                 dei morti, si trasformava poi in cibo       perti di glassa allo zucchero). Veni-
                                 da donare ai bambini. Qualche storico       vano originariamente preparati nei
                                 ha collegato invece i pupi di zucchero      conventi delle monache di clausura
                                 ai Compitalia romani, dedicati ai Lari,     e poi venduti al pubblico attraverso
                                 in cui si offrivano a Mania, madre o        un’apposita ruota a muro. Dai ricet-
                                 nonna degli spiriti, pupe di lana apo-      tari dei monasteri arrivano anche i
                                 tropaiche, che venivano appese sulle        sussumeli, biscotti che raffigurano
                                 porte di casa o nei quadrivi per far sì     santi, parti del corpo umano o animali
                                 che gli spiriti dei morti prendessero       simbolici a base di farina e miele, con
                                 quelle effigi, lasciando in pace le per-    l’aggiunta di mandorle tostate intere        Sopra, un pupo di zucchero
                                 sone della casa.                            o frantumate, cedro candito, scorzette       che raffigura uno dei paladini
                                                                                                                          della Chanson de Roland.
                                 I pupaccena, capolavori zuccherini,         di arancia, vino rosso. L’impasto che
                                                                                                                          In alto, i fichi d’india, uno dei
                                 vengono realizzati da abili artigiani       può essere eventualmente profumato           frutti più tipici si Sicilia. Nella
                                 chiamati gissari che modellano lo zuc-      con acqua di gelsomini, acqua di rose,       pagina a fianco, un goloso
                                 chero in calchi di gesso o terracotta; la   cannella, chiodi di garofano.                vassoio di frutta martorana.

                                                                                                21
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RECENSIONI

Mamma, il nonno
    non torna più
                                           Q
                                                    uando in famiglia si affron-      dall’origine dei tempi la morte è sta-
                                                    ta un lutto, è un momen-          ta un mistero di fronte al quale si
                                                    to difficile per tutti i suoi     interrogano filosofi, religiosi, scien-
                                            componenti. In realtà, anche i bam-       ziati, senza mai riuscire a scalfire
                                            bini dovrebbero essere coinvolti in       quella barriera incomprensibile che
                                            questo grande cambiamento ed è            va oltre i dati sensibili della vita. In
                                            necessario essere pronti a rispon-        queste pagine, proponiamo una se-
                                            dere a tutte le domande che i pic-        lezione di libri per affrontare il tema
                                            coli potrebbero porre, come «dove         della perdita, da leggere con e per i
                                            si va quando si muore?» o «perché         bambini. Ma che rappresentano de-
                                            il nonno non torna più»? Quesiti          gli spunti di riflessione e di pensiero
                                            complessi anche per gli adulti: fin       anche per gli adulti…

                            I LIBRI PER BAMBINI                                        L’ISOLA DEL NONNO
                                                                                       Benji Davies (EDT-Giralangolo)
                                                                                       Un libro illustrato che affronta un
                            IL BUCO                                                                         tema delicato:
                            Anna Llenas (Gribaudo)                                                          la morte del
                            La vita è piena di incontri. E anche di                                         nonno. La
                            perdite. Alcune insignificanti, come                                            situazione è
                            quando si perde una matita o un foglietto.                                      affrontata da
                            Ma alcune sono importanti, come la                                              un punto di
                            perdita di qualcosa a cui si tiene, della                                       vista curioso e
                            salute o di qualcuno che si ama. Questa                                         magico: nonno
                            storia ci parla della nostra capacità di                                        e nipotino
                            resistere e di superare le avversità, di                                        abitano in
                            trovare il senso della vita. Età di lettura: da 3 anni.    due case vicine, separate da un
                                                                                       giardino. Un giorno il bimbo va a
                                                                                       trovare il nonno e questi gli mostra
GINA E IL PESCE ROSSO                                                                  in soffitta una porta misteriosa.
Judith Koppens, Eline Van Lindenhuizen
                                                                                       Varcandola i due si ritrovano su
(EDT-Giralangolo)
                                                                                       una nave che li conduce a un’isola
II pesciolino rosso di Gina non nuota
                                                                                       tropicale e bellissima. Insieme
più, che strano ... Gli amici cercano
                                                                                       si divertono e scoprono mille
di svegliarlo, ma Carlo la giraffa sa
                                                                                       angoli meravigliosi, tanto che il
che cosa è successo: il pesciolino
                                                                                       nonno decide di fermarsi mentre il
è morto. Gina però non vuole
                                                                                       nipotino rientra, timonando tra le
dimenticarlo, e inaspettatamente
                                                                                       onde la nave con cui sono arrivati.
succederà qualcosa che la aiuterà.
                                                                                       Età di lettura: da 5 anni.
Età di lettura: da 2 anni.

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Giugno 2021

                                L’ALBERO DEI RICORDI
                                Britta Teckentrup (Gallucci)
                                Volpe aveva avuto una vita lunga e felice,
                                ma ormai era molto stanca. Diede un ultimo
                                sguardo al suo amato bosco, chiuse gli occhi e
                                si addormentò per sempre. Un inno alla vita e ai
                                ricordi che restano con noi e ci danno forza anche
                                quando chi abbiamo amato non c’è più.
                                Età di lettura: da 4 anni.

                                                                                              LA NONNA
NONNA IN CIELO
Anna Lavatelli, David Pintor (Lapis)                                                          ADDORMENTATA
                                                                                              Roberto Parmeggiani, João Vaz
Dal suo giardino, Emma può vedere tutto                                                       De Carvalho (Kalandraka Italia)
quanto il cielo. Lassù ora c’è anche la sua nonna,                                            Prima di addormentarsi, la nonna
che fa capolino tra le nuvole. Insieme giocano,                                               cucinava, leggeva e raccontava
si divertono, ridono... ed Emma sa che una                                                    storie; poi ha cominciato a fare
nonna in cielo non ti perde mai di vista.                                                     delle cose strane... Uno splendido
Un libro dedicato al legame che nulla può                                                     libro per tutte le persone anziane
spezzare tra una nonna e la sua nipotina.                                                     che dimenticano, per tutti i
Età di lettura: da 4 anni.                                                                    bambini affezionati ai propri nonni.
                                                                                              Età di lettura: da 4 anni.
                           HO LASCIATO LA MIA ANIMA AL VENTO
                           Roxane Marie Galliez (Emme Edizioni)
                           Un album che racconta l’addio di un nonno al nipotino.
                           Una poesia ricca di immagini evocative, un grande
                           messaggio d’amore. Il testo racconta la morte attraverso
                           la vita. La morte è nell’ordine delle cose, sembra dire il
                           nonno al bambino, e bisogna soltanto saper mantenere

                                                                                                                                      Designed by Freepik
                           in vita il filo che ci lega a chi ci ha lasciato, un filo fatto
                           d’amore e di ricordi. Allora, e solo allora, l’assenza potrà
                           diventare dolce e naturale. Età di lettura: da 5 anni.

                                           I LIBRI PER gli adulti
                           IMPARA A VIVERE
                           IMPARA A MORIRE
                           Elisabeth Kübler-Ross (Armenia)
                           L’autrice, studiosa del passaggio
                                                                         LA MORTE
                           dalla vita alla morte, offre un               E IL MORIRE
                           piccolo libro, in cui il lettore              Elisabeth Kübler-Ross (Cittadella)
                           attento può scoprire non soltanto il          Perché non siamo capaci di affrontare
                           senso più autentico dell’esistenza,           questo evento umano senza paure e
                           ma anche il significato della                 senza difese? Quali sono i bisogni e i
                           morte, momento fondamentale                   diritti di chi muore? Possono trovare in
                           della vita al quale è necessario              queste pagine un prezioso materiale per
                           imparare a guardare con dignitosa             il loro lavoro medici, infermieri, operatori
                           consapevolezza e serena lucidità.             sociali, e anche chi voglia avvicinarsi alla
                                                                         morte per scoprirvi la vita.

                                                                  23
RECENSIONI

                                              L’ULTIMA COSA BELLA
                                              Giada Lonati (Rizzoli)
                                              Mai come oggi i successi della medicina
                                              ci consentono di accarezzare l’illusione
                                              dell’immortalità. Però, anche quando saremo
                                              guariti una, cento, mille volte, alla fine moriremo. È
                                              una cattiva notizia, ma è così. Succederà a tutti noi,
                                              almeno per quel che ci è dato sapere. Perché allora
                                              la morte continua a essere il grande rimosso della
                                              nostra cultura? Se prima o poi anche l’Italia avrà
                                              una legge per cui saremo chiamati a esprimere
                                              le nostre volontà in un testamento biologico,
                                              come potremo farlo se non siamo in grado di integrare la fine della vita
                                              nel nostro orizzonte, di riconoscerci innanzitutto parte di un’umanità
                                              mortale? Come possiamo rivendicare la libertà di prendere delle decisioni
LEZIONI DI VITA                               sul nostro fine vita se vogliamo ostinatamente compiere questa scelta a
Elisabeth Kübler-Ross, David Kessler          occhi chiusi? Giada Lonati è un medico palliativista, il suo lavoro comincia
(L’Età dell’Acquario Edizioni)
                                              quando la medicina che guarisce è stata sconfitta, quando si dice che
È davvero questo il modo in cui               «non c’è più niente da fare», e invece c’è ancora moltissimo da fare. Si
voglio vivere la mia vita? È la               occupa di accompagnare persone vive (vivissime) in quell’ultimo tratto in
domanda centrale, l’unica veramente           cui tutto cambia significato e prende senso. Quel tratto in cui irrompe una
essenziale per riconoscere gli aspetti        consapevolezza nuova nelle nostre vite, un sapere che getterà una luce più
più autentici della nostra esistenza,         nitida sul nostro presente, darà una dimensione diversa al nostro tempo,
quelli che conferiscono un senso              ci renderà più intensamente vivi. Una sapienza che l’autrice condivide in
alla nostra permanenza nel mondo.             queste pagine, ricche di pienezza umana e capaci di rimetterci in relazione
In un’esposizione accessibile e               con noi stessi, con il nostro essere qui e ora. Perché una speranza vera
                            coinvolgente,     è realizzabile solo nell’orizzonte del possibile. E riconoscerci mortali e
                            attraverso        transitori, lungi dall’essere soltanto una scoperta dolorosa, può aiutarci a
                            l’esame di        maturare uno sguardo rivoluzionario sul mondo, ad aprire gli occhi sulla
                            situazioni da     bellezza ultima del quotidiano.
                            loro vissute, i
                            due autori ci
                            comunicano
                            le idee e le
                            conclusioni        LA DOMANDA CHE VOLA
                            a cui sono         Francesco Campione (EDB)
                            arrivati dopo      Con un approccio molto pratico alla questione, l’autore affronta passo
                            anni di lavoro     passo tutti i principali problemi che i genitori possono incontrare nello
                            a fianco dei       spiegare la morte ai bambini, proponendo schemi di comportamento
malati terminali. La vita è un percorso                                e consigli pratici. Un’intera sezione dell’opera è
di crescita interiore in cui lentamente,                               dedicata ad analizzare sia la concezione scientifica
anche attraverso esperienze                                            dell’educazione al lutto, sia quella religiosa: non
traumatiche, facciamo affiorare la                                     solo sotto il profilo cristiano cattolico, ma
parte migliore di noi.                                                 facendo riferimento anche alle altre religioni
Per percorrerlo è però necessario                                      maggiormente diffuse a livello mondiale. È un
un atteggiamento di apertura nei                                       validissimo strumento di analisi e apprendimento,
confronti delle lezioni che la vita ci                                 rivolto a tutti coloro che cercano un metodo
offre sull’amore, la paura, la perdita                                 ragionato e scientifico per spiegare questo
e il lutto, il tempo, le relazioni con                                 tema ai bambini e affiancarli in una elaborazione
gli altri. Tra tutte, quella sulla morte                               serena. Non spaventatevi per le parole “analisi”,
è forse la più importante, perché                                      “concezione scientifica e religiosa”: il libro non
se vogliamo crescere dobbiamo                  richiede una conoscenza strutturata di alcuna tematica specifica. È
accettare la nostra mortalità come             molto chiaro e scorrevole. Lo si può considerare a tutti gli effetti come
un tratto essenziale del nostro                una guida e, tra tutte quelle sul mercato, come una delle più complete
essere, che dà spessore e significato          e alla portata di chiunque.
all’esistenza.

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LA NOTTE                                       MORIRE DURANTE                                   COSÌ È LA VITA
NON FA PAURA                                   LA PANDEMIA                                      Concita De Gregorio (Einaudi)
Kathryn Mannix (Corbaccio)                     Guidalberto Bormolini, Stefano Manera,           Non fatevi intimidire dal genere: i
«Il mio scopo è reclamare uno spazio           Ines Testoni (EMP)                               saggi non sono tutti barbosi. Questo, in
pubblico alla morte: è importante che          La pandemia da Covid ha                          particolare, parte dalla considerazione
tutti ne possano parlare apertamente.          evidenziato nodi irrisolti della nostra          di fondo che gli anni 2000 ci hanno
Il mio mezzo sono le storie, storie di         civiltà: la morte in solitudine, la              portato – inspiegabilmente – a non
persone che potrebbero essere vostri           nostra fragilità,                                essere più capaci di parlare della
amici, fratelli, genitori e figli. Storie      la relazione                                     morte neppure con noi stessi.
di persone che riescono ad amare e             con la natura.                                   Tendiamo a relegarla in un angolino
vivere intensamente la vita che stanno         Siamo esseri                                     buio della nostra mente, dove il suo
                 per abbandonare               fragili: quando                                  pensiero pungente dia
                 non perché sono               tutto va bene,                                   meno fastidio possibile.
                 persone eccezionali,          tendiamo a sentirci                              Abbiamo creato un codice
                 ma perché è così che si       onnipotenti, ma                                  di regole non scritte per
                 comportano gli umani».        un virus può far                                 cui «chi muore, muore di
                 In quest’opera, Kathryn       crollare tutte                                   nascosto», convincendoci
                 Mannix, medico e              le certezze e le                                 che sia bene che un
                 pioniere della medicina       convinzioni. Abbiamo visto il volto              moribondo non scopra
                 palliativa, esplora il        del trauma e abbiamo visto morire                alcunché della sua
                 tabù più grande della         in silenzio. Abbiamo visto gli occhi             condizione e che i
                 nostra società: la morte.     di chi muore da solo. Dare dignità               bambini sappiano il
                 Attraverso alcune storie      e calore a chi muore diviene così                meno possibile su questo
indimenticabili riesce a trasmettere un        l’estrema forma di cura, quando nulla            argomento. Ma prima
messaggio importante a chi ancora              è più possibile allo sforzo medico e             o poi arriva per tutti il momento in
vive, rispondendo con onestà a tutte           alla scienza. Non si tratta di eroismo           cui il piccolo fagottino che abbiamo
le nostre domande sulla fine.                  ma di semplice umanità, che appare               messo al mondo – nonostante i
La notte non fa paura è un libro per           come qualcosa di eccezionale in un               nostri racconti iperbolici su viaggi
tutti noi, che racconta di come la             mondo molto disumanizzato. Restare               entusiasmanti e paradisi piumati –
morte non debba necessariamente                con la morte significa dar valore                domanderà: «Ora che so tutto su
essere dolorosa e terrificante,                alla vita: aver profondo rispetto per            come si sono estinti i dinosauri, posso
se viene affrontata con la                     questo momento è un modo per                     sapere come è morto mio nonno?».
consapevolezza della verità.                   custodire la vita stessa.                        E credetemi: non avrete scampo.

SIA FATTA LA MIA VOLONTÀ                                                STORIA DELLA MORTE IN OCCIDENTE
Marina Sozzi (Chiarelettere)                                            Philippe Ariès (BUR Biblioteca Univ. Rizzoli)
La morte è un pensiero da respingere e la medicina ha il                Ariès è uno dei i maggiori storici francesi dei nostri tempi.
preciso dovere di annientarla senza pietà. Cresciamo con                In questo studio, pubblicato 40 anni fa ma sempre attuale
l’idea che invecchiare sia disdicevole. Quindi, è inevitabile           per gli spunti di riflessione, cerca di fornire al lettore
                        che diventi insopportabile il senso                                      una veduta di ampio respiro del
                        di sconfitta dinanzi alla fine. Il libro                                 concetto di morte in Occidente,
                        di Marina Sozzi aiuta a toglierci                                        in particolare di come essa è stata
                        questo pensiero, ovvero a ripensare                                      affrontata dalla vittima negli ultimi
                        la nostra esistenza, accettando il suo                                   mille anni, degli effetti che essa
                        termine come un evento naturale,                                         provoca al contesto sociale che
                        che ci appartiene. Ma abbiamo                                            sta intorno al morente e, infine,
                        diritto a morire come vogliamo, ad                                       di come viene combattuta negli
                        alleviare il dolore fisico nostro e                                      ospedali. Ariès ritiene che non
                        degli altri, contrastando la paura del                                   sia sufficiente limitarsi a un’analisi
                        distacco, accettando di essere fragili                                   delle iscrizioni delle tombe, dei
                        senza trasformarlo in un problema                                        testamenti e della collocazione
esistenziale. Con la consapevolezza che la ricetta                      dei cimiteri nel contesto urbano, ma che sia necessario
principale della felicità risieda proprio nell’accettazione             compiere un’attenta lettura delle opere letterarie che
della fine, che rende unico ogni singolo attimo.                        accompagnano il periodo preso in esame.

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CIMITERI STORICI

Da J.F. Kennedy
a Oscar Wilde,
                                       La storia è
fino a Chopin e
Jim Morrison.                          passata da qui
Ecco i cimiteri più
suggestivi
                                       «C
                                                     redo che ci siano due          Il cimitero è anche un luogo di strug-
                                                     modi diversi per guardare      gente poesia». Queste le parole della
e celebri del mondo,                                 un cimitero: come un luo-      scrittrice e fotografa francese Valérie
                                        go di tristezza e come un giardino des      Perrin. Del resto, proprio a Parigi sor-
con i loro                              esprits: un posto pieno di fotografie, di   ge uno dei cimiteri più belli e celebri
                                        fiori ma anche di epitaffi che parlano      del mondo: è il Père-Lachaise, situa-
ospiti più illustri                     d’amore, di bellezza e di resurrezione.     to nel XX arrondissement della città,

                            PÈRE-LACHAISE, PARIGI

           Venne costruito tra il 1803 e il 1804 su progetto
            dell’architetto Alexandre-Théodore Brongniart,
    esponente di primo piano della corrente neoclassica.
                 Molti elementi del patrimonio del cimitero
     sono stati inscritti o classificati nei monumenti storici
       tra il 1983 e il 2008: tra questi, l’entrata principale,
   la cappella, il Muro dei Federati, il colombario, il forno
           crematorio e i monumenti funebri a Oscar Wilde
       e Frédéric Chopin. Con più di tre milioni e mezzo di
        visitatori l’anno, è il cimitero più visitato al mondo.

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                                                                                 CEMETERY (USA)
                                                                                 Situato esattamente di fronte
                                                                                 a Washington D.C., sull’altra
                                                                                 sponda del fiume Potomac,
                                                                                 vicino al Pentagono, venne
                                                                                 creato durante la Guerra
                                                                                 di secessione sul terreno
                                                                                 attiguo alla casa del generale
                                                                                 statunitense Robert Edward Lee.
                                                                                 È stato designato ufficialmente
                                                                                 come cimitero militare il 15
                                                                                 giugno 1864 dal segretario
                                                                                 alla guerra Edwin M. Stanton;
                                                                                 vi riposano oltre 300mila
                                                                                 persone, tra cui l’ex
                                                                                 presidente J.F. Kennedy.

dove sono sepolti numerosi perso-       e mezzo di visitatori, per questo è il   verdi. Tra aceri, castagni, faggi e pla-
naggi celebri, tra cui Honoré de Bal-   più visitato al mondo. È soprattutto     tani, ci sono anche due alberi molto
zac, Oscar Wilde, Eugène Delacroix,     l’abbondante vegetazione a conferire     rari: un acero Montpellier piantato
Amedeo Modigliani, Jim Morrison,        un’atmosfera romantica a questo luo-     nel 1883, eccezionale per la sua età, e
Frédéric Chopin e persino l’infelice    go: nei suoi 44 ettari crescono circa    un ippocastano dalla circonferenza da
coppia di amanti Eloisa e Abelardo.     5.300 alberi, quasi uno ogni tre se-     record (3,45 metri per 22 di altezza).
Accoglie ogni anno più di tre milioni   polture, per un totale di 400 spazi      Se ci spostiamo negli Stati Uniti, pre-

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CIMITERI STORICI

        VECCHIO CIMITERO
          EBRAICO, PRAGA
    Durante l’occupazione tedesca       cisamente in Virginia, troviamo invece     Torri Gemelle. È anche la sede ufficia-
   fu risparmiato: i nazisti decisero   la necropoli che vanta più apparizioni     le delle annuali celebrazioni del Memo-
          infatti che questo cimitero   cinematografiche: è il cimitero milita-    rial Day e Veterans Day. Uno dei luoghi
  sarebbe rimasto a testimonianza       re statunitense di Arlington, immor-       più conosciuti del cimitero è la tomba
          di un popolo estinto. Oggi    talato in decine di film e serie tv, con   dei militi ignoti, posto su una collinet-
     si contano circa 12mila lapidi,    la sua immensa distesa erbosa su cui       ta di fronte alla città di Washington.
   ma si ritiene che vi siano sepolti   sorgono file e file di discrete lapidi     Meno ordinato ma altrettanto sim-
 oltre 100mila ebrei. La tomba più      bianche perfettamente allineate. Acco-     bolico è il Vecchio Cimitero Ebraico di
visitata è quella del rabbino Rabbi     glie le spoglie dei caduti, dalla guerra   Praga: a partire dal XV secolo è stato
         Löw, dove vengono lasciati     d’indipendenza ai due conflitti mon-       per oltre 300 anni l’unico luogo dove
tradizionali sassi, oltre a monete e    diali, passando per Vietnam e Corea,       gli ebrei di Praga potevano seppellire
  biglietti che esprimono desideri.     fino alle vittime degli attentati delle    i loro morti. Il fatto che le tombe non

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     WAVERLEY CEMETERY,
     SYDNEY

     Costruito nel 1877, ospita circa
     50mila tombe. Tra le personalità
     australiane sepolte qui: Henry
     Lawson, uno dei poeti australiani
     più conosciuti del periodo
     coloniale, e la scrittrice Dorothea
     Mackellar. Questo suggestivo
     luogo venne usato anche come set
     per alcune scene del film «Tim - Un
     uomo da odiare» del 1979, diretto
     da Michael Pate e interpretato
     da Mel Gibson e Piper Laurie.

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CIMITERI STORICI

  CIMITERO DELLA RECOLE-
       TA, BUENOS AIRES
  È il più famoso cimitero storico
       argentino e prende il nome
 dal quartiere di Buenos Aires nel
     quale si estende. È suddiviso
in isolati, ordinatamente separati
   da viali alberati attraversati da
  strade più piccole, sulle quali si
     affacciano mausolei e tombe,
       decorati da marmi e statue.
    Al centro c’è un’ampia rotonda
          con una scultura di Cristo
          realizzata nel 1914 dallo
      scultore Pedro Zonza Briano.

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siano allineate come ad Arlington ha       ta che fiancheggia la costa orientale. I   demia di febbre gialla che colpì la città,
una spiegazione: nel tempo si è soppe-     meravigliosi monumenti vittoriani ed       molti abitanti dell’aristocrazia cittadi-
rito alla mancanza di spazio sovrappo-     eduardiani, come le tombe che ospita-      na si trasferirono nella parte nord, con-
nendole, perché il cimitero non poteva     no personaggi australiani illustri, sono   siderata più salubre: Recoleta divenne
espandersi fuori dal perimetro esisten-    quindi a picco sull’oceano, sospesi sul-   quindi un quartiere ricco e il cimitero si
te. In alcuni punti si sono sovrapposti    le rocce della scogliera.                  convertì nell’estrema dimora di tutte le
fino a nove strati di diverse sepolture.   Più solenne, invece, il Cimitero della     famiglie più prestigiose della capitale. Il
Decisamente altra atmosfera si respira     Recoleta di Buenos Aires, in Argenti-      grande scrittore argentino Jorge Luis
nel Waverley Cemetery di Sydney, in        na. Si accede tramite una grande porta     Borges fantasticò in una sua poesia di
Australia, che sorge sulla cima della      sostenuta da alte colonne doriche, co-     essere seppellito lì, ma non fu ascolta-
collina di Bronte, lungo la Bondi to       struita nel 1881. Durante gli anni 70      to… riposa infatti a Ginevra.
Coogee Walk, spettacolare passeggia-       del XIX secolo, in conseguenza dell’epi-                         Tommaso Gambini

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DOMANDE & RISPOSTE

                                         Le domande
                                         dei cittadini
            In che modo si può avere
                                    ▼    Si deve esprimere la volontà tramite uno di questi documenti:
        la certezza d’essere cremati?    • copia del testamento olografo, autenticata dal notaio;
                                         • certificato d'iscrizione del defunto a una società di cremazione;
                                         • dichiarazione espressa e sottoscritta (processo verbale) davanti all'Ufficiale
                                            di Stato Civile del Comune di decesso, oppure del Comune di residenza
                                            del defunto o del dichiarante, da parte dei familiari indicati dalla legge,
                                            e cioè il coniuge oppure, in sua mancanza, i parenti più prossimi individuati
                                            dal Codice Civile.

        La cremazione è compatibile      Si, la Chiesa cattolica ammette le cremazioni, ma chiede che le ceneri
               con la fede cattolica?    vengano conservate in un luogo consacrato, cioè in un cimitero,
                                         e non consente la conservazione a domicilio o la dispersione in natura.

                È sicuro che le ceneri   Sì, nel modo più sicuro. Nei nostri crematori adottiamo un sistema di
         di un defunto non vengano       tracciabilità di tutto il processo, questo per noi è per prima cosa un dovere
                 mescolate ad altre?     etico e in ogni caso un dovere di legge per non incorrere nel reato di
                                         vilipendio di cadavere.

Si possono mescolare le ceneri di due    Per legge tutte le ceneri derivanti dalla cremazione di ciascuna salma devono
     defunti? Le ceneri di una singola   essere raccolte in un’apposita urna cineraria portante all’esterno: nome,
      persona possono essere divise?     cognome, data di nascita e di morte del defunto.

           È possibile essere cremati    No, la normativa prevede che il defunto dev’essere cremato insieme
                     senza il feretro?   alla bara usata per il trasporto.

         Dove si devono conservare       Vanno conservate nella residenza dell’affidatario. Eventuali variazioni vanno
                 le ceneri in affido?    subito segnalate al Comune che ha rilasciato l’autorizzazione.

   L’affidatario può cedere l’urna a     La cessione ad altri delle ceneri che si hanno in custodia non è ammessa,
una terza persona? In caso di morte      nemmeno se è temporanea. Per legge, però, l’affidatario può rinunciare alla
  dell’affidatario che cosa succede?     custodia. Alla morte dell’affidatario le ceneri vanno consegnate al Comune,
                                         per la conservazione al cimitero.

                 Gli impianti per la     I crematori non inquinano come un inceneritore: le loro emissioni
             cremazione inquinano?       sono infatti costantemente controllate affinchè restino al di sotto
                                         dei limiti fissati dalla legge.

 Posso tenere a casa anche le ceneri     La consegna dell'urna cineraria può avvenire anche per ceneri
 di resti precedentemente tumulati?      precedentemente tumulate o provenienti dalla cremazione di resti mortali
                                         derivanti da esumazioni o estumulazioni.

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