IL BOLLETTINO PARROCCHIALE - 3 La parola del parroco Leggiamo la parola del Papa 4 - Parrocchia San Leone Magno
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PARROCCHIA SAN LEONE MAGNO PAPA n° 4 aprile 2021 IL BOLLETTINO PARROCCHIALE SOMMARIO La parola del parroco 3 Leggiamo la parola del Papa 4 Dalla diocesi 10 Dalla comunità 13 Uno sguardo sul mondo 24
PARROCCHIA SAN LEONE MAGNO PAPA LA PAROLA DEL PARROCO via Carnia, 12 - tel. 02 268.268.84 - 20132 Milano SPOSTARE LA CROCE? ORARIO DELLE SANTE MESSE Giorni feriali: Ore 08:00 DON DARIO Martedì, mercoledì e giovedì Ore 18:00 Lunedì e venerdì adorazione eucaristica con preghiera liturgica Ore 18:00/19:00 Prefestiva: Ore 18:30 D urante il tempo di Quaresima, proprio fuori dalla porta di casa mia, sono stato co-protagonista di un simpatico siparietto Giorni festivi: Ore 08:30 - 10:00 - 11:30 - 18:30 che vi voglio raccontare. Una persona, ben provvista di saggezza e ORARIO DELLE CONFESSIONI arguzia, mi ha detto con piglio deciso: «Don Don Dario: Lunedì dalle 18:00 alle 19:00 - tranne emergenze pastorali Dario, da quando avete posto la Croce, a Don Paolo: Sabato dalle 16:30 alle 18:30 - tranne emergenze pastorali fianco della balaustra c’è un problema». Tra lo stupito e il perplesso chiedo: «Qual ORARIO DELLE SEGRETERIE è la difficoltà?». Mi risponde: «Dalla panca Segreteria parrocchiale da Lunedì a Venerdì sulla quale abitualmente siedo non riesco dalle 09:00 alle 11:00 più a vederti quando sei all’altare!». Già dalle 16:00 alle 18:00 sorridendo replico: «Non vedo il problema. Cambia il posto dove normalmente ti sie- Segreteria dell’oratorio Lunedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì di». Immediata la replica: «No, sono affe- dalle 17:00 alle 19:00 zionata alla ‘mia’ panca. Piuttosto: spostate la Croce…»… spostate la Croce… questa NUMERI DI TELEFONO UTILI frase è rimasta sospesa nell’aria, come per Don Dario Balocco 02 268.268.84 magia, nel più completo silenzio… silenzio Don Paolo Sangalli 02 28.28.458 poi sommerso dalla nostra duplice risata Don Dario durante la consacrazione del vino. Oratorio 02 28.28.458 perché, entrambi, ci siamo accorti a quali Suore Orsoline 02 28.95.025 inconcepibili corbellerie può portare, senza pecorelle pronte a invocare lo spostamen- tel./fax 02 28.96.790 - e-mail: orsolinesfmi@gmail.com volerlo, la forza dell’abitudine… Purtrop- to della Croce piuttosto di muoversi loro di Casa Accoglienza 02 28.29.147 po non tutti son così arguti e saggi… poco qualche centimetro. Centro di ascolto 02 289.01.447 tempo fa un giovane prete - giovane di età, In attesa della meravigliosa solennità della ma ormai navigato nella vita di una parroc- Pentecoste preghiamo tutti lo Spirito santo IL BOLLETTINO PARROCCHIALE chia - mi ha confidato: ci sono dei fedeli (1) perché la Croce rimanga al suo posto Mensile d’informazione di san Leone magno papa - Milano (?) cui se chiedi, gentilmente, di spostarsi (2) perché muova tutti noi - a partire da chi Sito web: www.sanleone.it di una panca fanno un dramma… manca scrive - a radicali cambiamenti. Spesso il non e-mail: ilbollettinoparrocchiale@gmail.com poco che, se di animo introverso-depresso, cambiare, anche se comodo e rassicurante, si suicidino; se, di temperamento estrover- porta alla morte; il cambiare, anche se diso- Distribuito gratuitamente so-aggressivo, ti ammazzino… rientante e doloroso, conduce alla vita. Il nostro amato pastore papa Francesco ha Direttore don Dario Balocco un bel predicare contro il si è sempre fatto Redazione Tina Ruotolo e Daniela Sangalli così (in questo caso la variante è: mi son Grafica e stampa Laura Sottili sempre seduto lì). Rischia di trovarsi con 3
LEGGIAMO LA PAROLA DEL PAPA LEGGIAMO LA PAROLA DEL PAPA quei legami e attaccamenti che, chiudendo- ni cercano di avere nemici più che di essere ci nei nostri gruppi, ci impediscono di acco- amici, mentre tanti cercano il proprio utile INCONTRO INTERRELIGIOSO gliere l’amore sconfinato di Dio e di vedere negli altri dei fratelli. Sì, abbiamo bisogno di a discapito di altri, chi guarda le stelle delle promesse, chi segue le vie di Dio non può PAPA FRANCESCO uscire da noi stessi, perché abbiamo bisogno essere contro qualcuno, ma per tutti. Non gli uni degli altri. La pandemia ci ha fatto può giustificare alcuna forma di imposizio- C ari fratelli e sorelle, questo luogo benedetto ci riporta alle origini, alle sorgenti dell’opera di Dio, alla elevarci dalle bassezze della vanità; serviamo Dio, per uscire dalla schiavitù dell’io, perché Dio ci spinge ad amare. comprendere che «nessuno si salva da solo» (Lett. enc. Fratelli tutti, 54). Nelle tempeste che stiamo attraversando non ci salverà l’i- ne, oppressione e prevaricazione, non può atteggiarsi in modo aggressivo. nascita delle nostre religioni. Qui, dove visse Ecco la vera religiosità: adorare Dio e amare il solamento, non ci salveranno la corsa a raf- Cari amici, tutto ciò è possibile? Il padre Abra- Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a prossimo. Nel mondo d’oggi, che spesso di- forzare gli armamenti e ad erigere muri, che mo, egli che seppe sperare contro ogni spe- casa. Qui egli sentì la chiamata di Dio, da qui mentica l’Altissimo o ne offre un’immagine anzi ci renderanno sempre più distanti e ar- ranza (cfr Rm 4,18) ci incoraggia. partì per un viaggio che avrebbe cambiato la distorta, i credenti sono chiamati a testimo- rabbiati. Non ci salverà l’idolatria del denaro, Nella storia abbiamo spesso inseguito mete storia. Noi siamo il frutto di quella chiamata niare la sua bontà, a mostrare la sua paternità che rinchiude in sé stessi e provoca voragini troppo terrene e abbiamo camminato ognu- e di quel viaggio. Dio chiese ad Abramo di mediante la loro fraternità. di disuguaglianza in cui l’umanità sprofonda. no per conto proprio, ma con l’aiuto di Dio alzare lo sguardo al cielo e di contarvi le stelle Non ci salverà il consumismo, che anestetiz- possiamo cambiare in meglio. Sta a noi, (cfr Gen 15,5). In quelle stelle vide la promes- Da questo luogo sorgivo di fede, dalla terra za la mente e paralizza il cuore. umanità di oggi, e soprattutto a noi, credenti sa della sua discendenza, vide noi. E oggi noi, del nostro padre Abramo, affermiamo che di ogni religione, convertire gli strumenti di ebrei, cristiani e musulmani, insieme con i fra- Dio è misericordioso e che l’offesa più bla- La via che il Cielo indica al nostro cammino è odio in strumenti di pace. Sta a noi esortare telli e le sorelle di altre religioni, onoriamo il sfema è profanare il suo nome odiando il fra- un’altra, è la via della pace. Essa chiede, so- con forza i responsabili delle nazioni perché padre Abramo facendo come lui: guardiamo tello. Ostilità, estremismo e violenza non na- prattutto nella tempesta, di remare insieme la crescente proliferazione delle armi ceda il il cielo e camminiamo sulla terra. scono da un animo religioso: sono tradimenti dalla stessa parte. È indegno che, mentre sia- passo alla distribuzione di cibo per tutti. Sta a della religione. E noi credenti non possiamo mo tutti provati dalla crisi pandemica, e spe- noi mettere a tacere le accuse reciproche per 1. Guardiamo il cielo. tacere quando il terrorismo abusa della reli- cialmente qui dove i conflitti hanno causato dare voce al grido degli oppressi e degli scar- Contemplando dopo millenni lo stesso cielo, gione. Anzi, sta a noi dissolvere con chiarezza tanta miseria, qualcuno pensi avidamente ai tati sul pianeta: troppi sono privi di pane, me- appaiono le medesime stelle. Esse illumina- i fraintendimenti. Non permettiamo che la propri affari. Non ci sarà pace senza condivi- dicine, istruzione, diritti e dignità! Sta a noi no le notti più scure perché brillano insieme. luce del Cielo sia coperta dalle nuvole dell’o- sione e accoglienza, senza una giustizia che ricordare al mondo che la vita umana vale per Il cielo ci dona così un messaggio di unità: dio! Non stanchiamoci mai di guardare il cie- assicuri equità e promozione per tutti, a co- quello che è e non per quello che ha, e che l’Altissimo sopra di noi ci invita a non sepa- lo, di guardare queste stelle, le stesse che, a minciare dai più deboli. Non ci sarà pace sen- le vite di nascituri, anziani, migranti, uomini e rarci mai dal fratello che sta accanto a noi. suo tempo, guardò il nostro padre Abramo. za popoli che tendono la mano ad altri popoli. donne di ogni colore e nazionalità sono sacre L’Oltre di Dio ci rimanda all’altro del fratello. sempre e contano come quelle di tutti! Sta a Ma se vogliamo custodire la fraternità, non 2. Camminiamo sulla terra. Il patriarca Abramo, che oggi ci raduna in noi avere il coraggio di alzare gli occhi e guar- possiamo perdere di vista il Cielo. Noi, discen- Gli occhi al cielo non distolsero, ma incorag- unità, fu profeta dell’Altissimo. Un’anti- dare le stelle, le stelle che vide il nostro padre denza di Abramo e rappresentanti di diverse giarono Abramo a camminare sulla terra, a ca profezia dice che i popoli «spezzeranno Abramo, le stelle della promessa. religioni, sentiamo di avere anzitutto questo intraprendere un viaggio che, attraverso la le loro spade e ne faranno aratri, delle loro ruolo: aiutare i nostri fratelli e sorelle a ele- sua discendenza, avrebbe toccato ogni seco- lance faranno falci» (Is 2,4). Questa profezia Il cammino di Abramo fu una benedizione di vare lo sguardo e la preghiera al Cielo. Tutti lo e latitudine. Ma tutto cominciò da qui, dal non si è realizzata, anzi spade e lance sono pace. Ma non fu facile: egli dovette affron- ne abbiamo bisogno, perché non bastiamo Signore che “lo fece uscire da Ur” (cfr Gen diventate missili e bombe. Da dove può co- tare lotte e imprevisti. Anche noi abbiamo a noi stessi. L’uomo non è onnipotente, da 15,7). Il suo fu dunque un cammino in usci- minciare allora il cammino della pace? Dalla davanti un cammino accidentato, ma abbia- solo non ce la può fare. E se estromette Dio, ta, che comportò sacrifici: dovette lasciare rinuncia ad avere nemici. Chi ha il coraggio mo bisogno, come il grande patriarca, di fare finisce per adorare le cose terrene. Ma i beni terra, casa e parentela. Ma, rinunciando alla di guardare le stelle, chi crede in Dio, non passi concreti, di peregrinare alla scoperta del mondo, che a tanti fanno scordare Dio e sua famiglia, divenne padre di una famiglia ha nemici da combattere. Ha un solo nemico del volto dell’altro, di condividere memorie, gli altri, non sono il motivo del nostro viag- di popoli. Anche a noi succede qualcosa di si- da affrontare, che sta alla porta del cuore e sguardi e silenzi, storie ed esperienze. gio sulla Terra. Alziamo gli occhi al Cielo per mile: nel cammino, siamo chiamati a lasciare bussa per entrare: è l’inimicizia. Mentre alcu- Piana di Ur, Irak 6 marzo 2021 4 5
ENCICLICA LAUDATO SÌ ENCICLICA LAUDATO SÌ Questa enciclica rappresenta una riflessio- vamente all’uomo, come l’unico capace di ne a trecentosessanta gradi sul rapporto influire significativamente sull’ecologia non LAUDATO SIE MI’ SIGNORE, uomo-ambiente. L’intento è quello di mo- strare la complessità del tema, la pluralità solo naturale, ma anche umana, per pas- sare poi alla ricerca delle radici profonde di CUM TUCTE LE TUE CREATURE delle problematiche che la questione eco- logica pone e l’impossibilità di continuare a questo degrado umano-ambientale. IOLANDA BARBATO chiudere gli occhi davanti a preoccupazioni Nel III capitolo questo degrado viene indivi- che vanno a toccare la pelle di tutti, tanto duato in una sfrenata se non violenta tec- F in dalle prime pagine l’enciclica “Lau- dato si” di papa Francesco, ispirata al cantico di san Francesco, il primo ad aver dell’ansia paterna di questo Papa che provie- ne dall’America Latina, dove ha toccato con mano i disastri sociali e il degrado morale degli sfruttatori quanto degli sfruttati. Papa Francesco scrive: «La cultura ecologica nocrazia: scienza e tecnologia, “che sono un prodotto meraviglioso della creatività […] dovrebbe essere uno sguardo diverso, umana che è un dono di Dio”, diventano avuto la consapevolezza di una fraternità provocato da un sistema sfrenato e sfronta- un pensiero, una politica, un programma strumento di potere non solo sulla natura consanguinea con tutto ciò che ci circonda, to, che cerca solo i propri interessi, ignoran- educativo, uno stile di vita e una spiritualità ma anche sull’uomo stesso. Non si tratta appare una sfida lanciata a tutto il pianeta do ogni dignità umana. Una apprensione, che diano forma ad una resistenza di fronte più di utilità, né di benessere, ma di do- sui temi dell’ecologia, della cura del creato, una preoccupazione sentita e accorata che all’avanzare del paradigma tecnocratico». minio per perseguire interessi economici dei nuovi stili di vita che non possono esse- va oltre i confini della Chiesa, aprendola Politica quindi come prendersi cura, come e finanziari. Succede così che “l’economia re più delegati né ignorati. all’universalità e dando un nuovo significato amore per l’altro da sé nella sua singolarità assume ogni sviluppo tecnologico in fun- al suo essere cattolica, non più quindi con- e nella sua collettività. zione del profitto, senza prestare attenzio- “Che tipo di mondo desideriamo tra- trapposta ad altri credo ma come abbraccio ne a eventuali conseguenze negative per smettere a coloro che verranno dopo di all’intera umanità come un’unica famiglia, a L’enciclica è costituita da sei capitoli che si l’essere umano. La finanza soffoca l’econo- noi, ai bambini che stanno crescendo?” cui il Papa parla della cura che ognuno deve sviluppano su 246 paragrafi, e si apre con mia reale.” E ancora: “il mercato da solo questa è la domanda che vive nel cuore avere per la casa comune. una introduzione, in cui vengono delineati i non garantisce lo sviluppo umano integrale dell’enciclica. E che non interroga soltanto i temi di fondo e la metodologia; e si conclu- e l’inclusione sociale”. cristiani, questo o quel popolo, o una fetta In questa stessa espressione, “casa comu- de con due preghiere. La prima, dal titolo della società, ma l’umanità, “ogni abitante ne”, c’è una nota di universalità in cui la “Preghiera per la nostra terra”, è rivolta Tutto questo è accompagnato da una man- di questo pianeta”. Chiesa si mette insieme agli altri, percor- a Dio. Un Dio privo di connotati religiosi, in canza di crescita culturale, spirituale e, di rendo con loro un comune cammino stori- cui tutti i credenti di questa terra, e in un conseguenza, morale, esponendo l’uomo Questo indirizzo “universale” è chiaro già co e condividendo un comune destino. certo qual modo anche i non credenti, pos- ad un uso pericoloso della tecnologia, mes- dalla forma “sui generis” che l’enciclica pre- sono riconoscersi. Una preghiera, quindi, sa a disposizione della propria incontrollata senta. Solitamente un’enciclica si apre sem- Anche per questo, in numerose recensio- che fa appello non alla religiosità, ma alla e smodata sete di potere sia economico-fi- pre elencando i destinatari: ai Vescovi, ai pre- ni, l’enciclica ‘Laudato sì’ è considerata una spiritualità, che è presente, sia pur in forme nanziario che politico, inteso come dominio sbiteri, ai diaconi, alle persone consacrate e ai delle opere più rivoluzionarie degli ultimi diverse, in tutti gli uomini. Una preghie- dei popoli. Non più dunque tecnologia, qua- fedeli laici; fatti seguire poi dal tema, dall’ar- decenni, un’opera di ecologia integrale che ra che rispetta e riflette il tono universale le giusta risposta ai bisogni dell’uomo, ma la gomento. Questa è la formula di rito. Una cioè mette in dialogo l’uomo, la natura, dell’enciclica. La seconda preghiera, molto sua deriva di potere sull’uomo e sulla natura. lettera, quindi, che viene indirizzata stretta- l’esistenza e il lavoro, il tutto in un’ottica densa e profonda, dal titolo “Preghiera mente ai credenti. Ma questa volta, almeno politica, dove con politica si intende l’inte- cristiana con il creato”, è rivolta al Dio Si è passati da un progresso che rispettava in apparenza, sembra non presentare alcun resse per il bene della collettività. della rivelazione cristiana, a quel Dio a cui i limiti umani e i ritmi della natura ad uno destinatario specifico: è infatti destinata ad Il pontefice mette in luce con forza che la il Papa si rivolge come “Padre”, poi come che distrugge e violenta la natura stessa abbracciare l’intera umanità ed ogni suo sin- problematica ambientale e quella sociale “Figlio di Dio Gesù”, come “Spirito Santo”, delle cose, imponendo parametri innatura- golo componente, a partire dai più poveri, sono due facce di una stessa medaglia, due ed infine si rivolge al “Signore”, qui inteso li e inumani, che portano alla perdita della dagli indifesi, dai deboli e dagli oppressi. volti di un’unica questione, due strade che come il Cristo Risorto. dignità dell’uomo e al suo degrado, e che hanno lo stesso inizio e la stessa fine. Non si riflette inevitabilmente, per un principio Un tema quest’ultimo che rintracciamo ri- vi può insomma essere separazione tra na- Il metodo affrontato è quello della denun- di solidarietà e di comunione, sulla natura, petutamente nell’intera enciclica, tipica tura, società e politica. cia del degrado attuale, attribuita esclusi- sull’ambiente, nella società e nelle sue mol- 6 7
ENCICLICA LAUDATO SÌ ENCICLICA LAUDATO SÌ teplici attività sia economiche che finanzia- come tutto è in relazione e niente è a sé della tecnica, ma attenzione all’uomo, alle un deterioramento etico e culturale, che ac- rie. Ciò è la causa principale della riduzione stante, e tutto ciò che si produce nell’uno sue esigenze e alla sua dignità (150-155). compagna quello ecologico”. degli spazi creativi, di espressione e della trova la sua eco nel tutto, mentre il tutto si Di conseguenza un’ecologia integrale non stessa libertà dell’uomo. Assistiamo, nella riflette in qualche modo nell’uno. Si trat- può prescindere dal principio etico del Concludo questo piccolo viaggio con voi logica del tutto e subito, ad un degrado ta dunque di una visione integrale, piena, “bene comune”, che deve essere la guida tra le pagine del “Laudato sì” condividendo che si esprime anche nella perdita dell’o- completa. Una visione che intreccia e inter- di ogni scelta personale e sociale, favoren- ancora un paio di punti. Il primo riguarda rizzonte spirituale, fatto di valori, di idealità connette le cose tra loro, in cui si sottolinea do in tal modo l’evoluzione e la realizzazio- una curiosità presente nell’enciclica e che in cui l’uomo è posto al centro e non in il profondo e inscindibile legame tra l’uomo ne di tutte le persone, in particolar modo un commentatore particolarmente attento funzione di qualcosa. e il creato, mettendo in rilievo e sviluppan- quelle più esposte, deboli e povere. ha messo in luce: risuona diverse volte la do il principio di solidarietà, che vede uomo Alla base di tutto ci sta pertanto il rispetto parola “inequità”. Essa si ripete per ben 5 È necessario fermarsi e ripensare il nostro e natura come un tutt’uno. della persona e della sua dignità. Il Papa, volte. Non si tratta quindi di un errore, così modo di vivere e di organizzarsi, perché infatti, denuncia come “nelle condizioni come potrebbe sembrare, inequità al posto stiamo andando verso un mondo dove non “Tutto è intimamente relazionato […] Sia- attuali della società mondiale, dove si ri- di iniquità, ma di un nuovo termine. Lette- c’è più spazio per l’uomo. Un uomo che mo inclusi in essa [la natura], siamo parte di scontrano tante inequità e sono sempre ralmente “inequità” significa ciò che non è perde il contatto con se stesso, e pone la essa e ne siamo compenetrati” (139). più numerose le persone che vengono scar- equo, giusto e che ha come contropartita sua fiducia nella ragione tecnica quale uni- Si rende pertanto necessario trovare delle tate, private dei diritti umani fondamentali, una discriminazione colpevole, ingiusta e ca risposta ai problemi e quale parametro soluzioni integrali, poiché “non ci sono due il principio del bene comune si trasforma pertanto iniqua. È molto simile a “iniqui- morale in grado di dare risposta ai suoi in- crisi separate, una ambientale e un’altra immediatamente, come logica e ineludibile tà”, ma mentre questa ha prevalentemente terrogativi, che viene piegato alle esigenze sociale, bensì una sola e complessa crisi so- conseguenza, in un appello alla solidarie- un senso morale, la “inequità” acquista qui della ragione tecnica, dell’economia e della cio-ambientale... Oggi l’analisi dei proble- tà e in una opzione preferenziale per i più un senso squisitamente sociologico. finanza. In tal modo l’uomo si rende schia- mi ambientali è inseparabile dall’analisi dei poveri”. Per sua natura l’ecologia integrale vo di se stesso, del suo modo di pensare contesti umani, familiari, lavorativi, urbani, è onnicomprensiva, così come il principio Infine mi piace portare alla vostra attenzio- deviato, che lo vede come un essere mar- e dalla relazione di ciascuna persona con del bene comune, inserito in tale contesto, ne il progetto “FraSole” del Sacro Convento ginale e relativizzato rispetto alla scienza, sé stessa” (141). Il degrado ambientale ha non può prescindere dalle generazioni fu- dei Frati Francescani ad Assisi. Si tratta di un alla tecnica, all’economia e alla finanza e in conseguenze sulle persone e sulla qualità ture, il cui futuro si sta creando qui e ora e progetto di sostenibilità, in corso ormai da loro funzione, quasi che la sua vita dipenda della loro vita. Serve quindi creare città e quindi, in qualche modo, esse sono già qui un paio di anni, che coinvolge l’intero com- esclusivamente da questi parametri che egli quartieri compatibili con una vita dignitosa presenti. Le nostre scelte e il nostro com- plesso momumentale e si propone di fare stesso ha creato. delle persone, poiché il degrado ambientale portamento, pertanto, non deve togliere qualcosa in concreto per vivere la grande av- favorisce e genera anche un degrado socia- loro lo spazio futuro che gli spetta. ventura del rispetto del creato e per incarna- Per uscirne, l’uomo deve recuperare sé le, che produce povertà e criminalità (149). Ed eccolo l’interrogativo, che è centrale per re la fraternità cantata da Francesco. Acqua, stesso. Pertanto “Data l’interrelazione tra gli spazi l’intera enciclica, e da cui siamo partiti: “Che rifiuti, energia e anche gli impatti ambientali urbani e il comportamento umano, coloro tipo di mondo desideriamo trasmettere a dovuti al passaggio di migliaia di pellegrini, «Non ci sarà una nuova relazione con la che progettano edifici, quartieri, spazi pub- coloro che verranno dopo di noi, ai bambi- sono stati ripensati in maniera sostenibile: natura senza un essere umano nuovo. Non blici e città, hanno bisogno del contributo ni che stanno crescendo? Questa domanda ad esempio cambiando il fornitore con uno c’è ecologia senza un’adeguata antropolo- di diverse discipline”. non riguarda solo l’ambiente [...]. Quando ci che produce energia interamente da fonti gia» che ricollochi l’uomo al centro del cre- Viene sviluppato il tema dell’urbanizzazio- interroghiamo circa il mondo che vogliamo rinnovabili, passando l’intero sistema di il- ato, e in relazione a Dio. L’uomo non può ne con i suoi spazi verdi, viabilità idonee, lasciare ci riferiamo soprattutto al suo orien- luminazione delle basiliche all’illuminazione mai essere, in assoluto, autoreferenziale, trasporti adeguati. Si sollecita l’importanza tamento generale, al suo senso, ai suoi valo- a led, riorganizzando la raccolta dei rifiuti. I poiché, alla fine diventa marginale, relativo che il cittadino si senta accolto e bene in- ri” (160). Conclude il Papa come: “Le previ- rifiuti della cucina e del refettorio sono riuti- e, quindi, vittima di sé stesso. serito nei quartieri di residenza e l’impor- sioni catastrofiche ormai non si possono più lizzati e ridotti in concime compostante per tanza dell’avere un’abitazione di proprietà; guardare con disprezzo e ironia. Potremmo orto e uliveto e le bottiglie d’acqua in vetro Il capitolo successivo dell’enciclica, il IV, uno spazio che gli appartenga e che senta lasciare alle prossime generazioni troppe e plastica sono state sostituite con borracce. pone l’accento su una proposta di ecolo- suo. Questo scendere nei dettagli dice non macerie, deserti e sporcizia” e “La difficoltà “Dalle nostre scelte quotidiane dipen- gia integrale cioè di una ecologia che vede prevaricazione nei confronti della scienza e a prendere sul serio questa sfida è legata ad de il futuro di tante persone”. 8 9
DALLA DIOCESI DALLA DIOCESI mi sembra incline a escludere la risurrezio- più docili allo Spirito Santo e a ricevere da lui CELEBRIAMO LA PASQUA… ne della carne dall’orizzonte del pensiero e fortezza e pace per perseverare nella testi- dell’immaginazione. Mi sembra quindi che si monianza del Risorto. possa dedurne che la speranza di vita eterna Rimane sempre il comandamento di Gesù: ARCIVESCOVO MARIO DELPINI non trova casa in Europa: la risurrezione di «Voi restate in città, finché non siate rivestiti Gesù e la promessa che ne viene suonano di potenza dall’alto» (Lc 24,49). La missione, «… rivestiti di potenza dall’alto» (Lc 24,49) L’amore che viene da Dio ci rende fratelli e affermazioni incomprensibili e incredibili. la “Chiesa in uscita”, la fortezza dei marti- sorelle con legami d’amore che ci rendono Per conto mio, ne ricavo l’impressione che il ri, la sapienza dei maestri, la perseveranza I l tempo pasquale è gioiosa attesa di colui che il Padre ha promesso: «Rice- verete la forza dallo Spirito Santo che un cuore solo e un’anima sola: Alleluia! La celebrazione della Pasqua si disten- de per cinquanta giorni e lo Spirito di Dio ritorno di interesse per la spiritualità o addi- rittura la ricerca di Dio siano espressione di nell’opera educativa non sono frutto di un volontarismo più tenace, di un gusto più te- una ricerca di qualche forma di contributo merario per affrontare le sfide. Piuttosto la scenderà su di voi, e di me sarete testi- ci aiuta a entrare nel mistero accompagnati per “stare bene con se stessi”. missione in tutte le sue forme è frutto moni a Gerusalemme, in tutta la Giudea dai riti della liturgia. […] Talora si ha l’impressione che i cristiani si- della docilità allo Spirito. e la Samaria e fino ai confini della terra» «Proclamiamo la tua resurrezione» ano smarriti e timidi nel custodire questa Perciò rinnovo l’invito a vivere i cinquanta (At 1,8). Il mistero pasquale risplende nel suo cen- differenza decisiva rispetto a coloro «che giorni del tempo pasquale come i giorni del Alleluia! Alleluia! Alleluia! C’è un’esultan- tro sorgivo dell’annuncio della risurrezione, non hanno speranza» (1Ts 4,13). I cristiani Cenacolo: «Salirono nella stanza al piano za nel canto dell’alleluia pasquale che ha impopolare, incomprensibile per la cultura sembra che siano più riconoscibili per una superiore, dove erano soliti riunirsi […]. Tut- un’intensità unica. Le espressioni “trattenu- del nostro tempo. Anche nei secoli passa- te” del nostro giubilo sembrano quasi una specie di malumore nei confronti del tempo ti questi erano perseveranti e concordi nella ti, anche al principio della missione cristiana costrizione della gioia nell’angustia di un in cui vivono, per un richiamo a precetti mo- preghiera, insieme ad alcune donne e a Ma- nel mondo, anche nella tradizione biblica adempimento. rali, invece che, in primo luogo, per il fatto ria, la madre di Gesù, e ai fratelli di lui» (At il tema della speranza nella risurrezione è che confessano lieti la risurrezione di Gesù, 1,13.14). La storia della musica e del canto liturgico piuttosto straniero. […] propongono tante interpretazioni dell’alle- credono la risurrezione della carne e la vita Con questa immagine della prima comuni- Nel nostro tempo non siamo molto origina- eterna, sperano nella risurrezione con lui, tà raccolta in preghiera intendo richiama- luia e le nostre corali nei giorni di Pasqua li: anche la cultura contemporanea, almeno sanno far vibrare non solo le vetrate ma an- per sé e per tutti. re la dimensione contemplativa della vita, quella che si respira nel contesto europeo, Sento la responsabilità di fare quello che quel tempo dedicato all’ascolto della Parola che i cuori dei presenti. È la gioia che viene da Dio: alleluia! posso e invitare tutti a rinnovare l’annuncio di Dio, delle confidenze di Maria, madre di La morte è stata vinta, Gesù è risorto! della risurrezione e la testimonianza nella Gesù, perché la nostra vita sia rivestita del- Alleluia! nostra fede nel Crocifisso risorto. la potenza che viene dall’alto. Per portare Viviamo di una vita che non finisce, la vita di a compimento la nostra vocazione, infatti, Dio! Alleluia! I giorni del Cenacolo abbiamo bisogno non di una forza che ci ga- La morte in croce di Gesù ha rivelato il com- Quando mi chiedo perché il papà e la mam- rantisce risultati, ma di una conformazione pimento dell’amore e la potenza di Dio che ma si sono sentiti inadeguati all’educazione allo stile di Gesù, della fortezza nella coeren- ha irradiato la sua gloria per riempire tutta la cristiana dei loro figli, perché il testimone si za, della fedeltà fino alla fine. […] Vivere la terra! Alleluia! è intimidito, perché il maestro si è confuso, vita come una vocazione significa infatti Con il battesimo siamo introdotti nel popolo perché l’apostolo si è stancato, perché i cri- compiere le proprie scelte in obbedien- santo di Dio! Alleluia! stiani si sono omologati allo stile mondano, za al Signore che chiama, che manda. La vita nuova che ci è donata è principio del non sono portato a rimproverare le sorelle e popolo nuovo, Chiesa dalle genti, che per- i fratelli o me stesso, a cercare colpevoli o a CONCLUSIONE corre la terra per annunciare la speranza: denunciare l’arroganza delle potenze mon- Carissimi fratelli e sorelle, incoraggio ancora Alleluia! dane, dei principati e delle potestà. Piuttosto a lasciarsi condurre dallo Spirito e dalla sa- I nostri peccati sono stati perdonati! Alleluia! sono convinto che siamo chiamati a essere piente pedagogia della Chiesa che educa il 10 11
DALLA DIOCESI DALLA COMUNITÀ Infonda Dio sapienza nel cuore popolo santo di Dio con la grazia dei sacra- menti e la luce della Parola di Dio. Ho pensato di mettere in evidenza due at- Gesù, sapienza del Padre, sapienza pura, purifica il nostro cuore IN ASCOLTO DEL SIRACIDE: tenzioni che il mistero pasquale richiama sempre e che a me sembrano particolarmen- perché possiamo vedere Dio; IMPARIAMO LA SAPIENZA te importanti. La fede nella risurrezione sapienza di pace, insegnaci a costruire di Gesù, principio della nostra speranza fraternità e amicizia; DON PAOLO I di vivere per sempre con lui, è, infatti, sapienza mite, infondi in noi forza nfonda Dio sapienza nel cuore. Si può per chi vuole trasmettere la fede” (Sir 6,18- il fondamento decisivo per vivere una e pazienza, per vincere il male evitare di essere stolti è, come sappiamo 37 e Sir 3,17-29). relazione personale con Gesù, vivo, pre- bene, il titolo della lettera pastorale del A questi appuntamenti ha partecipato un con il bene; sente, Maestro e Signore. nostro Arcivescovo per questo anno 2020- buon numero di persone, tra coloro che In questo rapporto personale accogliamo sapienza piena di misericordia, 2021, nella quale Mons. Delpini indica il erano presenti in chiesa e quanti erano l’invito a conversione riconoscendo i no- vinci la nostra tentazione di essere libro del Siracide come il testo di riferimen- collegati da casa, avendo la possibilità di stri peccati e la sua misericordia. In questo indifferenti al soffrire degli altri; to per l’attività pastorale. Dunque, a tutto prendere parte all’incontro grazie allo sfor- rapporto personale è pronunciata ancora e sapienza ricca di buoni frutti, questo ha fatto seguito la proposta - rivolta zo di Mario Zangari e di Maurizio Zecca sempre la parola della missione, per essere la fiducia in te ci renda perseveranti anzitutto ai gruppi di ascolto della Parola (che ringrazio anche qui, ancora una volta). testimoni della risurrezione. nel seminare parole di Vangelo di Dio e poi a ogni comunità cristiana della Da parte mia, posso dire che la possibilità In questo rapporto personale con Gesù si e gesti di amore; Diocesi - di articolare un itinerario di lec- di leggere e approfondire il Siracide e poi cresce nella consapevolezza che la nostra sapienza della croce, la tua Pasqua tio a partire proprio da quel tesoro inesti- condividere alcune mie semplici intuizioni, vita è una vocazione e che abbiamo la re- rinnovi sempre il dono dello Spirito, mabile di sapienza che il libro del Siracide è stato un grande respiro per la mia fede. sponsabilità di scelte di vita e di coerenza custodisce. A tale proposito, scriveva l’Ar- per dare compimento alla vocazione di tutti per conformarci in tutto a te, civescovo: «chiedo di essere discepoli della Dunque, il Siracide - o Ecclesiastico, come a «essere santi e immacolati di fronte a lui che vivi e regni nei secoli dei secoli. sapienza. Non si tratta di un pensare che si era conosciuto fino al Concilio Vaticano II nella carità» (Ef 1,4). Amen ripiega su di sé o che stila bilanci su ciò che - è l’unico Libro dell’Antico Testamento fir- è stato, ma è piuttosto l’atteggiamento del mato dal suo autore: Gesù, figlio di Sira, Affido questa lettera a tutti i fedeli della credente che invoca la sapienza che viene figlio di Eleàzaro, di Gerusalemme. Costui diocesi. dall’alto. Un esercizio di docilità allo Spirito era uno scriba, uno dei consiglieri fidati Chiedo ai Consigli pastorali e in particolare Mario Delpini che, attraverso la Parola di Dio, le vicende della famiglia reale della Città Santa. Ecco, ai miei più stretti collaboratori, preti e diaco- Arcivescovo di Milano della vita, il dialogo, può aiutarci a capire fondamentalmente un uomo saggio; un ni, di considerare le riflessioni che offro, di Milano 1 febbraio 2021 anche che cosa è accaduto, che cosa si è tipo molto curioso, esperto ed entusiasta verificare la prassi presente nelle comunità, rivelato di noi, della nostra vita ordinaria, della vita e dotato di un profondo gusto di proporre le attenzioni e le iniziative che della nostra Chiesa, delle nostre risorse e per la conoscenza. Costui, trovandosi a che possono contribuire a richiamare tutti ad accogliere la gioia della Pasqua e della vita dei limiti, interrogando il presente per com- fare, un po’ per lavoro e un po’ per passio- nuova in Cristo e a lasciarsi toccare il cuore piere passi verso il futuro». ne, con l’immenso tesoro delle Scritture e dalla Parola che chiama a conversione. E allora, seguendo l’indicazione di mons. delle tradizioni del suo popolo, decide un Invoco per tutti ogni benedizione e invito a Delpini, don Dario e io, con l’aiuto prezioso giorno di approfondirle ulteriormente e poi pregare perché la sapienza che viene dall’al- della “commissione biblica”, abbiamo scel- di rielaborarle, soprattutto per consegnare to (cfr. Gc 3,17) ispiri il nostro cammino. to la sera del venerdì per articolare un itine- ai giovani scribi di Israele questa enorme rario di quattro incontri: “la bellezza dell’u- sapienza, mostrandone, ovviamente, tutta niverso” (Sir 43,1-18), “l’importanza della la validità e l’attualità. gioia” (Sir 31,21-25) e “la sfida educativa Ne escono delle pagine davvero, davvero 12 13
DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE Tutto questo è molto interessante perché, anzitutto, il nipote di ben Sira intuisce da NOTIZIE DAL CONSIGLIO subito la preziosità di quel documento e poi perché è come se egli riconosca un debito PASTORALE: nei confronti di suo nonno per tutto quello che lui gli ha trasmesso e insegnato e che COMMISSIONE BIBLICA ora intuisca che è arrivato il momento di ri- DANIELA SANGALLI e ALESSANDRO FRANZIN pagare quel debito e di onorare la memoria I di suo nonno. Straordinario! l compito della Commissione Biblica è È una modalità nuova di preghiera per la quello di pensare, incoraggiare e promuo- nostra comunità, suscettibile di modifiche e Leggendo le pagine del Siracide, si vive l’e- vere percorsi di conoscenza, di confronto e miglioramenti, tenendo conto le sensibilità sperienza di lasciarsi accompagnare da Dio di studio della Parola di Dio, perché ognu- dei partecipanti. che, con pazienza e lungimiranza, educa i no possa trovare in essa luce e forza per la interessanti. Quella di Gesù ben Sira - come Suoi figli. Lo stesso faceva Gesù con i suoi propria vita. Lectio del venerdì sera lui stesso precisa - è quella sapienza che discepoli: lui per primo ha voluto caricarsi In Quaresima la parrocchia ha proposto viene dal Signore e che con lui rimane per di un lavoro educativo proprio con coloro In questo anno segnato dalla pandemia, quattro serate di Lectio sul Siracide. Le me- sempre, la cui fonte è la parola di Dio e le che, fino all’ultimo, non capivano. l’attività della commissione si concentra so- ditazioni sono state tenute alternativamen- cui vie sono i comandamenti eterni; una sa- Mi chiedo: perché l’ha fatto e continua a prattutto sui seguenti temi. te da don Dario e don Paolo, il venerdì sera pienza che il Signore ha elargita a quelli che farlo? Perché senza questo rischio, questa dalle ore 20:30 alle 21:30. Alla Commissio- lo amano. fatica educativa non c’è futuro, dunque Adorazione eucaristica ne biblica è stata chiesta la collaborazione Dunque, il Siracide non è un manualetto di non c’è la Chiesa. E tutto questo consegna del lunedì e venerdì per preparare la scheda, con la scelta di un etica sociale, un bigino di morale o un gala- a noi la sproporzione, per così dire, la di- Questa proposta vede la partecipazione di salmo per la preghiera silenziosa e dei can- teo. Piuttosto, è la proposta di una sapienza stanza che c’è tra i discepoli, quindi tra noi, alcuni membri della Commissione, cui si ti. Le meditazioni si possono ascoltare sul “pratica”, di un’arte di stare al mondo, che e il Signore Gesù. sono unite altre persone. Si è costituito così canale YouTube della parrocchia. trova il suo fondamento e la sua prospet- Loro non capivano, e noi tante volte non un gruppo di una quindicina di laici, suddi- tiva in Dio che si rivela, passo dopo passo, capiamo molte cose. Anzi, forse non ca- visi in due gruppi di lavoro, uno per il lunedì Riflessione sul Vangelo di ogni giorno nel cammino della storia. piamo proprio nulla. Dall’altro lato, però, e uno per il venerdì, che curano la scelta dei La Commissione condivide il parere favore- questa distanza, questa sproporzione, cer- testi per la meditazione e i canti. vole di tante persone ed è grata ai sacer- Il libro del Siracide è scritto in ebraico nel II tamente non può, non deve, essere moti- L’adorazione eucaristica inizia alle ore 18 doti che continuano questo servizio anche secolo a. C. E ciò che è davvero singolare vo di tristezza o di ansia, perché il Signore con un canto e l’esposizione del Santissi- dopo i mesi di lockdown. Attualmente la della sua vicenda è che noi lo conosciamo, in qualche modo ci prende per mano, dice mo, e si conclude alle ore 19 con la bene- collaborazione si attua nella trascrizione fondamentalmente, grazie al lavoro del ni- l’evangelista Luca: prese con sé i Dodici, e dizione. Durante l’ora di silenzio ci sono dei della riflessione, nel caricarla sul sito e nel pote di Gesù ben di Sira. Costui, un gior- ci dice: saliamo a Gerusalemme, saliamo, momenti di preghiera guidata, alternati a diffonderla via Whatsapp. no, trova le pagine scritte da suo nonno e, andiamoci insieme, non siete soli, non sei silenzio. leggendole attentamente, si incuriosisce, solo; soprattutto quando non capisci nulla, Il lunedì si vuole dare importanza: una set- Preparazione delle preghiere dei fedeli si appassiona, se le prende a cuore e così non sei da solo: ci sono io che salgo con timana alla preghiera dei Vespri e la setti- per le Messe del martedì e mercoledì. decide di tradurre tutto questo materiale in te. E, come per i discepoli, credo che anche mana successiva alla liturgia della Parola In via sperimentale i sacerdoti hanno chie- greco, una lingua molto più conosciuta e a noi oggi venga chiesto di abitare questa del giorno, mentre il venerdì si presentano: sto ad alcuni membri delle commissioni bi- parlata dell’ebraico: la lingua del mondo, sproporzione: saliamo a Gerusalemme con un Santo di cui si celebra la memoria nella blica e liturgica di preparare due preghiere quella dei filosofi, della gente che viaggia, il desiderio di approfondire ancora pagine settimana e la settimana successiva un Pa- dei fedeli. In futuro il coinvolgimento delle dei giovani esploratori delle cose della vita. così belle della Scrittura. dre della Chiesa, di cui si legge uno scritto. commissioni aumenterà. 14 15
DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE RI-TROVARCI AL TEMPO DEL COVID-19 COMMISSIONE CULTURA Spunti di riflessione con la psicologa E TERRITORIO ALBERTO UCCELLINO L a Commissione Cultura e Territorio, costi- tuitasi nel 2019 con il rinnovo del Consi- glio Pastorale, nasce per offrire occasioni di carità di Lambrate, ecc.) al fine di proporre alla comunità una maggiore conoscenza dei servizi da loro offerti e collaborare per nuovi conoscenza, formazione e riflessione su temi progetti culturali e formativi. culturali e sociali con l’obiettivo di rafforzare il senso di identità della comunità cristiana I membri della Commissione hanno già pre- e il suo legame col territorio proponendo al so contatto con il Consultorio Famigliare di contempo servizi a sostegno della famiglia e via Mancinelli al fine di organizzare a breve dei singoli. (mese di aprile) 2 incontri on line sul tema La Commissione, nell’ultimo incontro del degli effetti della pandemia sull’identità del- Consiglio Pastorale, ha ricordato i risultati le persone e sul disagio relazionale. del questionario conoscitivo sottoposto alla Gli incontri verranno proposti alla parrocchia comunità parrocchiale lo scorso anno pri- di San Leone Magno ma portati a conoscen- Il proseguimento dell’emergenza sanitaria ha strutturato per tutti una nuova ma del lockdown (vedi Bollettino dell’Aprile za anche delle altre realtà parrocchiali del “normalità”. Permangono paure, incertezze e fatiche in ciascuno di noi e la 2020) ed ha sottolineato la forte richiesta di nostro territorio (in primis Sant’Ignazio di necessità di potenziare le proprie risorse. Gli incontri con la psicologa partecipazione che ne era emersa (450 que- Loyola data la partecipazione attiva di Don potranno fornire nuovi spunti di riflessione ed indicazioni sulle possibilità di stionari compilati, 150 persone che parteci- Paolo a questa realtà parrocchiale). intervento. pano attivamente alle iniziative di comunità, oltre 100 persone, non attualmente impe- Gli incontri con il Consultorio hanno l’obiet- Partecipazione gratuita con pre-iscrizione obbligatoria segnalando la propria gnate in attività della comunità, che hanno tivo di far conoscere i servizi offerti (consu- partecipazione per ciascun incontro all’indirizzo mail segreteria@sanleone.it entro e segnalato la loro disponibilità). lenza psicologica, sostegno alla genitorialità, non oltre il 13 aprile 2021 I risultati del questionario evidenziano, è psicoterapia, mediazione famigliare, etc.) e stato ricordato, anche cosa i parrocchiani si di analizzare gli effetti della pandemia sul ● 20 APRILE: Trovare un nuovo equilibrio in aspettano dalla loro comunità (approfondi- disagio individuale, di coppia e famigliare al un tempo di cambiamento mento della parola di Dio, sostegno educati- fine di offrire sostegno e suggerimenti per vo alle famiglie, aiuto ai giovani nelle scelte accompagnare, come cristiani, le persone ● 4 MAGGIO: Parlare a bambini e ragazzi al Parrocchia San Leone Magno dei percorsi scolastici e professionale, attivi- più fragili ed in difficoltà. tempo del Covid-19 tà culturali di approfondimento). Via Carnia, 12 – 20132 Milano - ORARIO: dalle 21.00 alle 22.30 Tel. 02 26826884 La Commissione, di fronte alla crisi di iden- - SEDE: da remoto attraverso il link che verrà tità e di speranza sempre più diffusi causati fornito per il collegamento dalla pandemia, ritiene prioritario, per l’im- Per info: Tel. 02.28.28.288 info@consultoriomancinelli.it mediato futuro, mantenersi in contatto con www.fondazioneguzzetti.it alcune realtà istituzionali del nostro territorio (Consultorio Famigliare, Acli, Emporio della Consultorio Familiare Mancinelli Via Mancinelli 1 Milano Ente accreditato Regione Lombardia DGR 16 8131/2002 17
DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE SITO PARROCCHIALE MOTORE, AZIONE, CIAK: SI GIRA! DANIELA SANGALLI MARIO ZANGARI Il Sito parrocchiale (https://sanleone.it/) pre- senta la ricchezza delle attività della comuni- tà parrocchiale e dell’oratorio, e vuole diven- le conoscere i componenti del Consiglio e leg- gere i verbali delle sedute del consiglio. Nella pagina del Bollettino parrocchiale si trova il M ancano pochi minuti all’inizio della di- retta streaming; giusto il tempo per gli ultimi controlli all’apparato audio, alle video- trattenere per me e condividere con voi la bellezza, la profondità e l’altezza in questo giorno di questo Vangelo, provando a na- tare sempre più uno strumento per diffondere bollettino in formato elettronico con l’archivio camere e pronti a premere il tasto: “avvia la scondere anche io un po’ di imbarazzo, un la Parola di Dio (pagina La Parola) e fare cono- dei bollettini degli anni precedenti. diretta”. Le palpitazioni si fanno sempre più po’ di tristezza eh …tanta emozione…”. scere le molteplici attività e servizi presenti in Da marzo 2020 il sito viene aggiornato quo- accentuate, la speranza è che tutto fili liscio. Ancora oggi quell’emozione ci lega tutti a La pandemia sta affliggendo il mondo ormai condividere, settimana dopo settimana, lo spi- parrocchia. In home page si può trovare un tidianamente con la riflessione sul Vangelo da più di un anno; in poco tempo abbiamo rito della celebrazione eucaristica, avvalendoci tema di riflessione o la locandina di un evento dei nostri sacerdoti, sia in formato audio assistito, quasi impotenti, a cambiamen- della tecnologia (a basso costo) di internet. importante. Tra le pagine più visitate vi sono che in pdf caricato in home page. quelle degli orari delle Messe e delle attività, Nel calendario sono indicati gli appunta- ti così radicali da ridefinire l’intero sistema Siamo cresciuti molto, dal lato tecnico, dalle con gli orari delle celebrazioni e le eventuali menti giornalieri. Dal sito è possibile scari- sociale. Trasmettere le funzioni religiose sui lontane prime “live”. Ogni diretta streaming comunicazioni legate all’emergenza covid. care Vita della Comunità, il notiziario con gli canali social, in live streaming, rappresenta è frutto di un meticoloso e dettagliato lavoro per molti fedeli un punto di riferimento ne- dietro le quinte: la preparazione dell’imma- Nella pagina del Consiglio pastorale è possibi- appuntamenti settimanali. cessario per superare la lontananza fisica e gine di anteprima, i testi, i video da inserire sentirsi partecipi in modo sicuro alle celebra- all’interno della celebrazione, la verifica e la MEDIA DIOCESANI zioni, sfruttando appieno le opportunità e i calibrazione di tutti i parametri audio-visivi. vantaggi di questa epoca tecnologica. Oggi, Alla fine, quando si clicca su “avvia la diret- infatti, la possibilità di partecipare alle cele- ta” il segnale prorompe e, grazie alla connet- Sito chiesadimilano lano. La radio, generalista ma con una pro- brazioni in chiesa è ridotta: i posti fra le pan- tività fornita da internet, è visibile in tempo Il sito della diocesi di Milano (https://www. posta cattolica, ha un approccio informativo, che sono (giustamente), molto distanziati e reale da ogni parte del mondo. Ebbene sì: in chiesadimilano.it) è l’organo di comunica- formativo e culturale su temi di attualità, so- ci sono limiti molto stringenti di partecipa- tutto il globo; ne sono esempi le prime co- zione della chiesa ambrosiana, e permette ciali, approfondimenti delle notizie, cronaca zione fisica alle messe. Ormai sono parec- munioni, le cresime e addirittura il matrimo- di conoscere la ricchezza della sua vitalità e locale e nazionale, e informazione religiosa chi mesi che, puntualmente, il sabato sera nio celebrato, con le dovute restrizioni, il 6 delle sue posposte, con l’attività dell’Arci- non scorporata dagli altri temi propri della alle 18:30 riusciamo a portare nell’intimità febbraio 2021, dando la possibilità di condi- vescovo, la diretta di celebrazioni e incontri vita quotidiana. Il palinsesto prevede anche del “focolare” dei parrocchiani di San Leone videre l’emozione e la gioia della celebrazio- diocesani, il commento al Vangelo del gior- una ricca selezione di musica classica. Radio con la diretta streaming, forma pienamente ne, ufficiata per l’occasione da don Claudio no, l’Almanacco liturgico (con Vangelo e Marconi trasmette sul canale FM 94,8 e in riconosciuta di partecipazione alla celebra- Viviani, fino alle lontane Filippine. santo del giorno, liturgia delle Ore), sussidi streaming sul sito www.radiomarconi.info zione eucaristica, la parola del Signore. L’impegno del trasmettere la Messa strea- di preghiera, le disposizioni dell’Avvocatura Ricordiamo ancora la prima trasmissione ming è grande e lo sforzo tecnologico è al- per la gestione del l’emergenza Covid, l’atti- La Chiesa nella Città “live”, in pieno lockdown, trasmessa dalla trettanto considerevole; ciò nonostante, la vità dei vari uffici diocesani (all’interno della La Chiesa nella Città propone l’informazio- Cripta della chiesa, Domenica delle Palme 5 fatica viene ripagata dalla consapevolezza sezione Vivere la chiesa). ne sull’attività pastorale dell’arcivescovo di aprile 2020, le parole piene di emozione, pro- che dall’altra parte dello schermo, ci sono È possibile iscriversi alla newsletter settima- Milano, i commenti al Vangelo domenica- nunciate da don Dario: “… Vi confesso che parrocchiani che seguono con fede e parteci- nale. Dal sito sono disponibili anche i colle- le, servizi di attualità e approfondimento, ...c’è una frase della sapienza popolare che pazione, e che diversamente non avrebbero gamenti ai social diocesani: Facebook, Twit- segnalazioni di eventi. Grande attenzione mi accompagna in questo inizio molto sem- avuto la possibilità di assistere alla celebra- ter, Instagram e al canale YouTube. è posta anche su temi sociali, non stretta- plice, dice: a mali estremi, estremi rimedi… zione eucaristica. Questa è la nostra ricom- mente ecclesiali, e sulla vita culturale della quindi celebriamo in questa modalità perché pensa, ma anche la nostra forza segreta, Radio Marconi città e dell’intera diocesi. Si può accedere a male estremo il rimedio è estremo…” tendente, per quanto possibile, a fornire un Radio Marconi è la radio della Diocesi di Mi- da chiesadimilano.it A seguire Don Paolo all’omelia: “Cerco di contributo significativo all’intera comunità. 18 19
DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE DALLA COMUNITÀ - INFONDA DIO SAPIENZA NEL CUORE I GIOVANI PER LA COMUNITÀ: La prima cosa che una persona della Co- munità avrebbe potuto chiedersi, quando mo il Vangelo? Lanciamo delle provocazioni oppure lasciamo il tempo per la risonanza? PREGHIERA IN QUARESIMA sono stati proposti questi momenti di pre- ghiera, è: ma perché dovrei partecipare a Alcuni terzetti hanno scelto di commentare loro il Vangelo, scrivendo una loro riflessio- questi incontri? ne personale. Altri invece hanno scelto di DARIA MAZZALI Ma, secondo me, non è la domanda giusta inserire delle citazioni per commentare il Il Gruppo Giovani, per i giovani il GG, ha organizzato per tutti i martedì sera della Quaresima, quarantacinque minuti di pre- Vangelo della domenica appena trascorsa, il fatto che il testo del Vangelo fosse com- mentato e, infine, la presenza di, almeno, da porsi. Secondo me bisognerebbe chie- dersi: ma perché scelgo di partecipare a questi momenti di preghiera? brano di Vangelo. In più, ogni gruppo ha scelto come tenere i momenti di silenzio in- seriti nella preghiera. Infatti, ci poteva esse- ghiera da vivere con la Comunità. una canzone. Non poche cose, in effetti! Scegliere di partecipare, significa venire a re un momento di silenzio per pensare alla Inoltre, anche la disposizione in Chiesa era vedere chi siano i giovani della Comunità, provocazione proposta, oppure del silenzio Per realizzare questi momenti di preghiera, sempre la medesima ogni martedì: entran- che faccia abbiano, ma anche conoscerli at- per una risonanza, o ancora, un gesto da i giovani che da ottobre hanno partecipa- do in chiesa, si prendevano il libretto e la traverso un momento molto personale e in- fare. In più, il momento di silenzio mette- to ai vari incontri del GG, sono stati divisi matita preparati per la serata sul tavolino timo, come quello della preghiera, in quan- va davanti ad una scelta: lasciare il silenzio in terzetti. Ogni terzetto era supervisiona- e poi si prendeva posto sulla panca. Alcuni to sono stati loro ad organizzarlo. oppure mettere un sottofondo musicale? to da un educatore del Gruppo Giovani. martedì c’erano anche delle immaginette o Apprezzo molto chi ha scelto di partecipare Nel caso, quale sottofondo musicale met- Ogni terzetto ha lavorato in autonomia, dei post-it da prendere, sempre dallo stesso a questi martedì, sia venendo in chiesa sia tiamo? Inoltre, ci siamo chiesti: vogliamo scegliendo come organizzare il tempo del- tavolo. Anche la durata dei momenti di pre- collegandosi via Zoom, perché si è messo in inserire una canzone? Se sì, dove? Quale? la preghiera e lo spazio del libretto. Ci si ghiera era uguale per tutti: tre quarti d’ora, gioco, dando fiducia a noi giovani, e ha de- Quante? Inserire una canzone nella pre- potrebbe aspettare che, così facendo, i vari dalle 20:45 alle 21:30, in modo da essere a ciso di provare a cambiare prospettiva. Que- ghiera, direi che è un po’ il marchio di fab- martedì, essendo stati pensati da giovani casa in tempo per il coprifuoco. sti incontri hanno richiesto anche a noi gio- brica dei giovani, in quanto è presente sia diversi, fossero completamente assestanti vani di metterci in gioco, in quanto, quando nelle preghiere dei nostri incontri al martedì gli uni dagli altri. Ammettiamolo: il rischio abbiamo dovuto pensare al momento di sera, ma anche nelle preghiere che gli edu- ci poteva essere, ma non è stato così; vuoi preghiera, abbiamo dovuto tener conto del catori preparano per i ragazzi del Gruppo perché gli educatori hanno suggerito un’i- fatto che fosse rivolto non solo a noi giova- Medie e del Gruppo Ado. dea oppure perché i giovani stessi, quando ni, ma anche a tutta la Comunità, quindi a Alcuni gruppi hanno anche pensato ad un si è trattato di pensare a come organizzare persone che hanno tra di loro e rispetto a gesto da far fare alle persone presenti in il proprio incontro del martedì, hanno scel- noi, età, interessi e bisogni differenti. Que- chiesa, altri hanno preparato per ciascuno to di tenere la struttura proposta dal primo sto ha sicuramente avuto il suo peso nella un impegno, altri ancora hanno prepara- gruppo, cambiando, però, il contenuto al preparazione della preghiera e del libretto. to altro, come un’immaginetta. Tutti però, suo interno. Infatti, tutti gli incontri aveva- quando uscivano dalla chiesa, avevano in no degli accorgimenti che li hanno accomu- Prima ho detto che molti aspetti sono stati tasca il proprio libretto con sopra le pre- nati, rendendo così ogni martedì unico ma gli stessi per i vari momenti di preghiera. È ghiere e le riflessioni fatte. anche in continuità con quello precedente anche vero, però, che ciascun terzetto ha e quello successivo. I vari punti che sono potuto fare delle proprie scelte per quan- Sono molto felice di aver colto questa possi- sempre stati presenti a ciascun martedì, e to riguarda il proprio momento di preghie- bilità dataci dai nostri educatori, sia parteci- che, quindi, hanno fatto un po’ da filo ros- ra. Alcune delle domande che ci si è posti, pando ai momenti di preghiera sia pensan- so, sono stati: il fatto che la preghiera sia sono state: quanti momenti di silenzio fare? done uno. Credo che sia stata un’occasione sempre stata organizzata seguendo la strut- Quanto lunghi? Quanti e su quali brani di per rendere concrete e più reali tutte le ri- tura della Compieta, i momenti di preghie- Vangelo ci soffermiamo? Come leggiamo il flessioni che facciamo al martedì sera du- ra hanno sempre avuto come riferimento il Vangelo? Chi lo legge? Come commentia- rante i nostri incontri del Gruppo Giovani. 20 21
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