ANNO 50 N.6 GIUGNO 2019 - Copertina storica de "La Comunità sanvittorese "- Gennaio 1984 - Dicembre 1999
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ANNO 50 N.6 GIUGNO 2019 Copertina storica de “La Comunità sanvittorese “- Gennaio 1984 - Dicembre 1999
- Sommario Giugno 2019 - L’editoriale pag.1 Grazie Calendario parrocchiale pag.2 Notizie dalla soglia pag.4 Work in progress: La chiesa, il discorso sulla comunità dei discepoli Point de Vue pag.6 Quaresima: una esperienza di condivisione a distanza Notizie dall’oratorio pag.8 L’oratorio estivo 2019 è BELLA STORIA Adolescenti a Roma La mia prima Comunione pag.12 Risonanze di prima Comunione Caritas Parrocchiale pag.14 La rosa di Gerico – Sweet home! La nostra carità, la nostra casa Ente Morale pag.16 Il cuore di Gesù fonte di amore Errando si impara pag.18 Pausa relax a Trequanda Pagina della famiglia - Radio Punto pag.22 Lo sapevi che…? pag.23 Occhio alla truffa! Dalla Diocesi pag.26 Dialogo tra religioni L’angolo del nutrizionista pag.28 Integratori, alimenti e farmaci Archivio parrocchiale pag.29 Spazio aperto pag.30
L’EDITORIALE Grazie! “Vi devo dare una comunicazione. Dopo un periodo di discernimento, ho chiesto all’Arcivescovo di dedicare un tempo per lo studio e l’approfondimento della Pa- rola di Dio e per un’esperienza diversa da quella della Chiesa di Milano. E’ un discernimento nato dall’esigenza di dedicarmi in futuro alla predicazione e a nuove forme di evangelizzazione. L’Arcivescovo ha dato il suo consenso, per cui da set- tembre mi trasferirò nella Diocesi di Pozzuoli, per e- sercitare il ministero in un quartiere periferico di Na- poli e frequentare la Facoltà Biblica dei Gesuiti. Sono molto dispiaciuto nel dover lasciare questa comunità, dove ho vissuto cinque anni molti belli e preziosi, in particolare per il lavoro pasto- rale condiviso e ancor di più per l’amicizia con don Alain, don Giancarlo, Padre Sergio, Stefano, le suore, la comunità delle Memores e tutti voi. Ho chiesto di po- ter dare questa comunicazione prima dell’estate, perché ci fosse un tempo sufficiente per preparare questo cambiamento e per preparare l’annuncio del mio successore, che il Vicario Mons. Luca Raimondi darà nel mese di giugno. Avremo così l’estate per un passaggio di consegne al nuovo parroco e dare conti- nuità al lavoro svolto insieme in questi anni. Vi ringrazio per l’ascolto e vi chiedo una preghiera.” Carissimi, con queste parole vi ho comunicato nelle S. Messe di sabato e do- menica 18 e 19 maggio, la decisione di vivere un tempo diverso di ministero. Avrò modo nei mesi estivi di ringraziarvi per questi cinque anni per me molti belli e che hanno contribuito a questa mia scelta. Penso ai tanti volti incontrati e, in questi giorni, al vostro commovente soste- gno. A volte il Signore ci spinge su strade diverse e questo ci appare doloroso, ma nella Fede, nell’Amicizia e nella Chiesa, si rimane sempre in Comunione. Non potrò mai dimenticare la ricchezza di questi anni, non mancherà la mia preghiera per voi e, ogni tanto, potrà capitare di rivedersi e raccontare i frutti sorprendenti che la vita non smette di far fiorire. Finché le strade si riuniscono, il cammino si riposa e nulla più separa. Vi voglio bene, don Davide 1
CALENDARIO PARROCCHIALE Giugno 2019 2 domenica VII DOMENICA DI PASQUA Raccolta “Operazione Zaccheo” per le famiglie bisognose del- la parrocchia Ore 19.00 Cena di Fraternità 3 lunedì Consiglio Pastorale Parrocchiale 4 martedì ore 21 in Sacra Famiglia, Verifica Catechisti 5 mercoledì Ore 21.00 al centro sacra famiglia incontro di preparazione al battesimo 9 domenica DOMENICA DI PENTECOSTE Ore 16.00 Battesimi Ore 17.30 fino alle 19.00, Apertura Oratorio Estivo “Bella Storia” 12 mercoledì ore 20,30 Rosario e S. Messa nella Chiesetta di S. Stefano 16 domenica I^ DOMENICA DOPO PENTECOSTE – SS. TRINITÁ Ore 11.00 S. Messa celebrata da don Giovanni Maggioni Ore 21 Incontro Biblico in Sacra Famiglia “Il Libro di Rut” 19 mercoledì ore 20,30 Rosario e S. Messa nella Chiesetta di S. Stefano 20 giovedì SS. CORPO e SANGUE di CRISTO 23 domenica 2^ DOMENICA DOPO PENTECOSTE 26 mercoledì ore 20,30 Rosario e S. Messa nella Chiesetta di S. Stefano 30 domenica 3^ DOMENICA DOPO PENTECOSTE 2
RROCCHI Luglio 2019 5 venerdì Ore 21.00 Festa di chiusura della prima parte dell’Oratorio e- stivo in oratorio 7 domenica 4^ DOMENICA DOPO PENTECOSTE Raccolta “Operazione Zaccheo” per le famiglie bisognose del- la parrocchia Partenza Primo Turno Koinè - Elementari ******************************** Per aggiornamenti e modifiche del calendario, si rimanda al foglietto settimana- le disponibile in chiesa. 3
NOTIZIE DALLA SOGLIA Work in progress: La Chiesa, il discorso sulla comunità dei discepoli Carissimi amici, questo mese abbiamo condiviso un brano del Vangelo di Mat- teo (18,1-10) facente parte del discorso ecclesiale, uno dei cinque discorsi presentati dall’evangelista unitamente al di- scorso della montagna, a quello missionario, a quello in para- bole e al discorso sulla fine dei tempi. I discepoli esprimono un interrogativo fondamentale: “Chi è il più grande nel Regno dei cieli?”, e Gesù coglie l’occasione per indirizzare loro, e quindi tutti noi impegnati nella Chiesa di oggi, all’attenzione verso i “piccoli” attraverso la metafora dei bambini e all’importanza di non scandalizzare nes- suno di loro. Gesù ci fornisce delle linee di comportamento per vivere concretamente la sua Parola; ci si deve prendere cura di coloro che hanno una fe- de fragile, di chi non ha potere, dei bisognosi, ma anche del peccatore, dell’omicida, del tradi- tore, del bestemmiatore, in un’ottica di perdo- no e accoglienza: ecco chi sono i bambini, e quindi “i piccoli”, del brano di Matteo. Dalla stessa domanda dei discepoli a Gesù sia- mo dunque partiti anche noi, al fine di capire quanto il “criterio del più grande” sia vivo in cia- scuno e nella società in cui ci troviamo a vivere. Grazie al confronto sono emerse risposte non facili che ci hanno messo di fronte ad un altro aspetto insito nell’animo dell’uomo, quello “della doppiezza”, strettamente legato al desiderio di essere appunto “grandi” agli occhi del mondo. Il desiderio di piacere agli uomini più che a Dio e di essere riconosciuti ed ap- prezzati può infatti condurci al giudizio facile e molto spesso superficiale dell’altro e della sua fede, ma il Vangelo quando parla di giudizio si riferisce a tutt’altro, fa riferimento alla croce di Cristo, al dono fatto per amore di un Uo- mo che ci chiede di prendere la propria di croce e seguirlo, per trasformare la vita in perdono reciproco e unione. Ogni persona è molto più dell’azione che 4
ha commesso e della sua condotta anche errata, e Lui ci spinge a scoprirlo fa- cendo un’esperienza d’amore. Non bisogna quindi essere d’inciampo alla fede dei “piccoli”, non bisogna trascurarli proprio per non scandalizzarli, ricordando che il Regno dei Cieli a cui Egli si riferisce è proprio la vita che stiamo condu- cendo, il nostro presente e tutto ciò che è altro rispetto a noi, e quindi anche il fratello che incontriamo sul cammino. Le mani, i piedi e gli occhi citati nel brano sono tutti elementi doppi che indica- no appunto la doppiezza degli atteggiamenti che siamo portati ad assumere, ma per Gesù ogni doppiezza è scandalo perché impedisce all’altro di evolvere e perché allontana noi dal quel senso di giustizia puro che non scende a com- promessi, proprio del bambino che si fida e affida perché solo nell’interezza siamo vivi, solo nell’unità possiamo entrare nella vita, come cita Matteo. Il brano spaventa, ci rimette in discussione e ci fa porre la domanda su come poter mantenere un atteggiamento differente ed in contrasto con i criteri del mondo. È necessario quindi compiere scelte, riflettere sulla nostra fede e sulla nostra spiritualità e prendere coscienza del nostro umano desiderio di voler es- sere “grandi” nella vita, quando invece è necessario spogliarsi e farsi “piccoli” in un atteggiamento di docilità e gratuità per stare alla Sua sequela. L’esercizio della carità può essere una strategia, ma bisogna fare attenzione a non ricercare anche in questo approccio un personale riconoscimento o un proprio tornaconto: deve essere compiuta senza speculazione affinché sia di valore e gradita al Signore. Quello che Lui ci chiede è difficile, proprio come il brano di Vangelo esaminato; può fare paura, ma dobbiamo camminare nella certezza del Suo amore per noi, nel desiderio di essere sempre più piccoli, perché nella storia dell’uomo Dio ha sempre agito così, da sempre ha scelto ed innalzato gli ultimi. Non ci re- sta che augurarci un buon cammino, insieme nella fraternità che viene dal perdono reciproco, dal rimettere i debiti, dal sopportare gli uni i pesi degli altri. Serena estate a tutti! Dall’incontro con la Parola nelle nostre case Con tutte le persone che ne hanno voluto condividere il valore Diacono Stefano 5
ALAIN, POINT DE VUE Quaresima: una esperienza di condivisione a distanza La Quaresima di quest’ anno 2019 è stata un’occasione per la nostra comunità sanvittorese di meditare sul senso del dolore e della sofferenza. La figura di Giobbe è stata per ciascuno di noi la scoperta di un uomo sensibile, un model- lo di fiducia, di fedeltà, di perseveranza, di amore e di fede in Dio. Siamo grati alla mostra che ci ha fatto vedere e capire il senso della sofferenza che non è castigo ma una prova che possiamo superare con la grazia di Dio. Dunque facendo una rilettura dell’Antico e del Nuovo Testamento con don Davide e don Giancarlo, è stato possibile accorgersi che al di là della sofferen- za, c’è sempre la gioia, la tenerezza della presenza di Dio che accompagna il suo popolo. Nella prospettiva di compiere il progetto della salvezza, l’attitudine di Gesù at- traverso le sue parole e gesti era di ridare speranza alle persone deboli, agli esclusi e ai poveri. E la prova suprema dell’amore di Gesù era di percorrere gli stessi sentieri degli uomini tranne che il peccato. Nella sua sofferenza, Gesù ha vinto la morte sulla croce dando la sua vita per noi peccatori. Per poter condividere le sofferenze degli altri al di là del nostro paese di San Vittore Olona, il parroco ha fatto la proposta di aiutare per la seconda volta consecutiva le persone deboli e ammalate della Diocesi di Ngaoundéré di cui sono incardinato come prete. L’iniziativa di arredare gli ambulatori della di- ocesi con i letti e i materiali sanitari ha per scopo quello di riempire un secondo contai- ner. L’idea di questo progetto era di coinvolgere i giovani dell’oratorio per conce- pire il modello di una maglia da proporre alla comunità. Chi ha ordinato la maglietta ha potuto vedere la mappa di San Vittore Olona, un biglietto sulla forma di un aereo che porta un messag- 6
gio di speranza e sostegno in Camerun. Questa bella idea richiedeva anche una firma semplice, sotto la rappresentazione dell’Italia fino al Camerun. L’obiettivo della maglia era di sostenere le spese per poter pagare e sdoganare il container in Camerun. Vogliamo approfittare di questo spazio nel bollettino per ringraziare tutta la comunità che attraverso il Parroco ha voluto che ci chiniamo verso la diocesi di Ngaoundéré per migliorare le condizioni di ricovero degli ammalati negli am- bulatori delle zone periferiche dove lo Stato non è presente. La mia gratitudine si rivolge alle persone che si sono impegnate a fornire i letti, le carrozzine, le biciclette e tutte le cose necessarie per riempire il container. Grazie anche per tutti quelli che si impegneranno per sistemare e trasportare i materiali. Grazie a chi ci ha dato lo spazio per radunare tutto ciò che stiamo raccoglien- do. In modo particolare vogliamo riconoscere e ringraziare il sostegno dei bambini dell’Asilo delle suore e dell’oratorio che hanno contribuito a portare a buon fine questo progetto. Che il Signore benedica la nostra comunità dandoci il coraggio e la forza ne- cessaria per vivere l’amore vero gli uni gli altri aspettando con fiducia l’effusione dello Spirito Santo alla pentecoste che ci porterà alla verità intera. d. Alain 7
NOTIZIE DALL’ORATORIO L’oratorio estivo 2019 è BELLA STORIA Ci siamo quasi, stiamo per dare il via all’oratorio estivo 2019 e siamo sicuri che sarà proprio una vera e propria BELLA STORIA. Vogliamo fare un breve riassunto di tutto quello che c’è da sapere per vivere al meglio le sei settimane che passeremo insieme. COSTI: l’iscrizione all’oratorio estivo è di 20 euro a bambino a fare in segrete- ria con un modello cartaceo scaricabile dal sito: www.Parrocchiasanvittoreolona.com; il costo della settimana è di 15 euro per il primo figlio e di 12 euro per gli altri figli. Rimanete collegati ai nostri canali: SANSONE che permette di pagare l’iscrizione della settimana, la quota delle gite della piscina e della mensa direttamente da casa, senza passare per for- za dalla segreteria. TELEGRAM: Attraverso il quale saranno rigirate informazioni e avvisi diret- tamente dalla segreteria. ORARI: 7.30 alle 9.30: accoglienza 9.00-12.00: attività del mattino 12.00-12.15: USCITA PER CHI NON SI FERMA A MENSA 13.30-14.00: INGRESSO POMERIDIANO 16.15: Unico momento per uscite anticipate, previa autorizzazione firmata in segreteria 17.30: Termine attività e uscita 17.30-18.30: Possibilità di rimanere in oratorio nei giorni di Lunedì, Mercole- dì, Venerdì. La settimana è organizzata secondo lo schema classico: il lunedì, mercoledì e venerdì la giornata si svolgerà tutta in oratorio con vari laboratori a tema durante la mattina, la possibilità di rimanere a mensa e i gio- chi durante il pomeriggio. 8
Il martedì durante la mattinata si svolgeranno i tornei tra le squadre, il pranzo sarà al sacco per poi trascorrere il pomeriggio in piscina. Il giovedì tutto l’oratorio andrà in gita, per chi non partecipa alla gita l’oratorio rimane chiuso. GITE: - 13 Giugno: Navigazione sui Navigli e Darsena sul dragon boat - 20 Giugno: ACQUANEVA, parco avventura e parco acquatico - 27 Giugno: Lago di Cadrezzate, dove ci sarà la possibilità di fare il bagno - 4 Luglio: Tropical parck, Parco acquatico - 11 Luglio: ZOOM TORINO: bioparco con piscine - 18 Luglio : ONDALAND: parco acquatico. Come ogni anno sono diverse le associazioni che collaboreranno con noi per i laboratori del mattino, e per questo non possiamo fare altro che ringraziarle, perché ogni estate mettono a disposizione i loro professionisti per avvicinare i nostri bambini allo sport. Ricordatevi un abbigliamento comodo e di lasciare a casa i cellulari, che non servono e ci si diverte di più. BUONA ESTATE! 9
NOTIZIE DALL’ORATORIO Adolescenti a Roma Roma, la città eterna. E’ qui che i preadolescenti di terza media di San Vittore Olona, insieme con quelli di Cerro Maggiore e Cantalupo, hanno vissuto una tappa fondamentale del loro cammino che li conduce alla Professione di Fede: un pellegrinaggio culminato con l’udienza del Papa di mercoledì 24 aprile. L’esperienza del viaggio, cara di per sé ai ragazzi perché permette loro di sco- prire maggiori libertà, costruire nuovi rapporti e sentirsi indipendenti, si è arricchita, nel corso dei tre intensi giorni in cui hanno solcato le magnifiche vie dell’Urbe, di una componente spirituale che difficilmente è possibile cogliere nella routine delle nostre piccole cittadine, ma che si manifesta più esplicita- mente nell’infinita varietà di monumenti, chiese, strade e persone in cui è possibile imbattersi nella capitale. Arrivato alla stazione Termini la mattina del 22 aprile, il gruppo ha visitato, nel corso di un piovoso ma elettrizzante lunedì dell’Angelo, le bellezze della Roma antica e delle prime costruzioni paleocristiane, riflettendo sulle tragiche vicen- de dei cristiani dei primi secoli e sulla loro dolorosa quanto fondamentale ascesa, culminata con la costruzione della Basilica di San Giovanni in Laterano, che affascina con la sua imponente monumentalità. I ragazzi hanno vissuto con entusiasmo la prima giornata del pellegrinaggio, percorrendo ben 20 km insieme agli educatori e alla guida (spirituale e non) don Lucasz, e con il medesimo entusiasmo, alternato a qualche lamentela sulla sveglia (precoce ma necessaria), hanno affrontato la Messa tenutasi in San Pietro la mattina seguente e presieduta dal Arcivescovo di Milano Mario Del- pini: un’esperienza segnante, impreziosita dalla maestosità della Basilica papale, la cui vista ha lasciato tutti senza fiato. Il resto della giornata è stato trascorso visitando gli edifici più importanti della Roma “capitale”: Quirinale, Montecitorio, Palazzo Chigi e rafforzando le nuove amicizie nate tra i ragazzi dei diversi oratori, senza le quali il pellegrinaggio a- vrebbe perso una sua componente fondamentale. Mercoledì mattina si è svolto l’evento centrale del pellegrinaggio: l’udienza di Papa Francesco, ascoltata insieme ad altri seimila preadolescenti della diocesi di Milano e da altre migliaia di fedeli. L'arrivo del Santo Padre in papamobile è stato accolto dallo sventolio di sciarpe e striscioni, che ondeggiavano nella piazza in una stupenda e meritata giornata di sole. 10
Nella catechesi il Papa invita a riflettere sull’espressione del Padre nostro: “Come noi li rimettiamo ai nostri debitori”. «È proprio dell’uomo essere debito- re. Rimane sempre un debito incolmabile che mai potremo restituire, per quanto ci sforziamo Egli ci ama più di quanto noi amiamo. E ci sarà sempre qualcosa per cui chiedere perdono davanti a Dio, da cui abbiamo ricevuto tut- to. In questa settimana di Pasqua pensiamo se siamo capaci di perdonare…». Proseguendo nella giornata con lo stesso carisma con cui è stata vissuta l'u- dienza, il gruppo ha alternato la visita delle bellezze "barocche" della città, come Piazza Navona e la Fontana di Trevi, alle riflessioni conclusive sull'espe- rienza del pellegrinaggio, che seppur in modi diversi, ha arricchito ognuno dei partecipanti. Un Frecciarossa ha poi riaccompagnato a casa i ragazzi, ponendo fine ad un vi- aggio che di fatto ha concluso, nel migliore dei modi, il percorso di tre anni di catechismo ed è servito come trampolino di lancio per il nuovo cammino a se- guito della Professione di Fede, in cui ognuno dei ragazzi si inserirà pienamente all'interno della Comunità parrocchiale. Federico 11
LA MIA PRIMA COMUNIONE La mia prima Comunione Domenica 26 Maggio la nostra Comunità Parrocchiale ha condiviso la gioia di 80 ragazzi/e che hanno partecipato alla Messa della loro Prima Comunione. ALBE' IVAN MACRI ALICE AMMENDOLA ANTONIO MANUZZATO GIACOMO ANANIA ASIA MARCHIANTE MATTIA SEVERINO ARICI SERENA MARTINI ANDREA BARBUZZI ALESSIA MARZANO ALESSANDRO VASCO BARLOCCO RICCARDO MASSIRONI ANDREA BARLOCCO TEO MICHELIZZI CRISTINA BARZELATTO MATTEO MIETTO BEATRICE BETTINELLI TOMMASO MONTAGNA MATTEO BONIOTTI FABIO MUSAZZI FEDERICO BORRONI GABRIEL NIGRO GIORGIA BOYANOVA SARNI VANESSA OLGIATI ASIA ISABELLA CALZARETTA ALESSIO PALESCANDOLO ANDREA CAMERA ELISABETTA PANCALLI ANDREA CAPILUPPI CARLOTTA PEREZ SEAN CAPRA MIRANDA PERNIGOTTO ANNA CAPUANO GIADA PETITTI DI RORETO SOFIA CASOLI LUCIA ESMERALDA PIVATI ALICE CAUCHI CHRISTIAN POGLIANA ALICE COLOMBO EMMA POLI SIMONE COLOMBO MARTINA POLINELLI CARLO COLOMBO SAMUELE PIETRO PRIVITERA FILIPPO COMPAGNONE MARIA RECALDE ARIANNA COZZI EMMA ROSSETTI RICCARDO CRIBIU' ALICE SALVATO SOFIA CUTINI VERONICA SANTASILIA FEDERICO ESPOSITO MINERVA JILL SAPIENTI RICCARDO FIORENZA NICOLO' SAVASTIO DARIO GALLO GINEVRA SAVASTIO GIULIO GARAVAGLIA VERONICA SCALISE MATTIA GIORGIO ALESSIO SCHEMBRI ANDREA GNANI NOEMI SPORTILLO NICOLE GRAMIGNOLI MANUEL TOSTO CRISTINA GRANCINI VIOLA TUZIO EMANUELE INVERNIZZI FILIPPO UGATTI CECILIA LA CAMERA MICOL PIA USAI BEATRICE LA RAGIONE VALENTINA VACCHINO DAVIDE LEDDA ANGELICA VARANO ASIA LONGHI MATTEO VIDANGOS MICOL LUCCHI ALESSANDRO VIGNATI LUNA BEATRICE 12
A MIA PRIMA COMUNIONE Risonanze di Prima Comunione Che cosa accade quando s’incontra il Signore Gesù nell’Eucaristia? Anche se siamo grandi e pieni di esperienza, ciascuno di noi, colto alla sprovvi- sta, forse risponderebbe “Devo ancora scoprirlo…”e questa possibile risposta è proprio vera perché, come ci ha fatto notare il nostro Parroco domenica, tanto ancora dobbiamo scoprire e sperimentare di questa COMUNIONE con Gesù e tra di noi; infatti anche noi un poco.. lo vediamo e un poco.. non lo vediamo. Riportiamo alcuni pensieri dei nostri bambini di prima comunione. “Ero un po’ invidioso quando vedevo le persone fare la comunione, ma dome- nica ho provato tanta gioia perché anch’io ho potuto ricevere Gesù e potrò farlo tutte le domeniche” “Mi sono emozionato quando ho visto che una signora ha fatto sedere i miei nonni che erano in difficoltà mettendoli addirittura in prima fila, così mi hanno visto meglio” “Ero emozionata nel ricevere l’ostia. Mi è piaciuto vivere la festa con i miei ge- nitori e i parenti. Terminata la Messa ho abbracciato con gioia i miei genitori.” “Ho sentito Gesù nel mio cuore e Gli ho detto che Gli voglio bene.” “Quando ho presto l’Ostia ho sentito che Gesù faceva parte della mia vita”. “Il dono più bello è stato quello di ricevere Gesù. Ho rivisto nonni e cugini che abitano lontano.” “Mi sono emozionata nel momento del Battesimo, quando ho ricevuto la Co- munione sono stata felice.” “Mi sono sentita liberata quando ho preso l’Ostia …. E mi è piaciuto.” “Ho avuto esplosione di gioia nel cuore nel ricevere Gesù” “Mi sono emozionato quando mi sono messo in fila per ricevere Gesù”. “Ho provato tanta emozione sia perché ho ricevuto il Battesimo, sia perché Gesù è venuto nel mio cuore”. Le catechiste di quarta elementare 13
CARITAS PARROCCHIALE Rosa di Gerico – Sweet Home! La rosa di Gerico è una pianta originaria della Terrasanta, chiusa a riccio e completamente secca quando è privata d’acqua ma appena le sue radici ne ri- cevono, comincia piano piano ad aprirsi, a sbocciare, e riprende il suo bel colore verde; essa è simbolo di “rinascita” anche nell’arido deserto, perché le basta un piccolo aiuto per riprendersi e rifiorire. Gerico è la città dell’uomo Zaccheo, colui che dopo essere stato chiamato da Gesù decide di donare parte dei suoi beni a chi vive in difficoltà. Rosa Prandoni è una conosciutissima e stimata maestra sanvittorese, venuta a mancare nel 2015, che ha lasciato una intera palazzina, ubicata nel nostro co- mune, in dono alla Fondazione Monza Insieme Onlus per finalità sociali. La nostra Caritas, con il suo Centro di Ascolto attivo e coordinato con i Servizi Sociali del Comune, e con il gesto caritativo comunitario mensile di “Operazio- ne Zaccheo”, ha potuto in questi anni accompagnare famiglie e individui in difficoltà seguendo più da vicino gli sviluppi delle loro precarie situazioni, spe- cialmente riguardo alle vicende lavorative e abitative. Questa originalità di fattori ha agevolato l’idea di un progetto abitativo, un tentativo per superare gli impedimenti che il mercato immobiliare impone ai soggetti più deboli, coloro che non hanno le solidità economiche richieste o che risultano colpevoli di insolvenza nei pagamenti o addirittura soggetti a sfratto; un progetto che prende poi il suo avvio concreto con la collaborazione tra il Centro di Ascolto parrocchiale e la Fondazione Monza Insieme Onlus, poiché è quest’ultima che mette a disposizione l’immobile ricevuto da Rosa Prandoni ottenendone un reddito mantenendo però gli scopi benefici. Ecco: vi presentiamo il “condominio solidale Rosa di Gerico”, con cinque ap- partamenti assegnati ad affittuari individuati dalla parrocchia come i più idonei per necessità, compatibilità e disponibilità verso un’esperienza di convivenza solidale; inquilini tutti regolarmente residenti nel Comune, e da diversi anni, ma di provenienze culturali e nazionalità differenti. Fondazione Monza Insieme ha ottenuto dalla parrocchia le garanzie richieste: fornire supporto stabile ai soggetti collocati verso il raggiungimento della loro piena autonomia materiale ed economica, assistere e monitorare i soggetti in affitto promuovendo l’integrazione tra di loro nel condominio, ma anche tra loro e l’intera società civile. 14
I cinque contratti stipulati nel mese di aprile e maggio hanno durata di diciotto mesi in quanto la locazione ha natura transitoria, al termine del periodo ver- ranno valutate le condizioni per accordare l’eventuale rinnovo e una tempistica adeguata a ciascuno degli affittuari. Alcuni bambini abitano negli appartamenti della Rosa di Gerico con le loro fa- miglie: è stato commovente veder tornare il sorriso sui loro volti dopo molti mesi di preoccupazione per la ricerca di una dimora stabile, sicura e dignitosa (i bambini infatti vivono i drammi e le difficoltà dei genitori). E’ un gesto grande della nostra comunità sostenere la speranza dei più piccoli quando sono nel di- sagio e promuovere azioni migliorative nei loro confronti. Siamo certi che anche le autorità amministrative locali vorranno contribuire alla buona riuscita del progetto…. Buona avventura a tutti! Marialetizia IL CENTRO DI ASCOLTO La nostra carità, la nostra casa Fortunata carità la nostra, si ritrova con la casa nuova! Dopo questo lungo tempo di chiusura per i lavori di ristrutturazione, finalmente torna disponibile, pronta per una rinnovata apertura, la sede di Caritas parroc- chiale e San Vincenzo; mercoledì 12 giugno riprenderemo a darci appuntamento dalle 9,30 alle 12 negli appositi ambienti, adeguatamente rinnovati e attrezzati secondo la loro propria funzione. Avremo lo spazio per distribuire i generi alimentari e altri generi di prima necessi- tà, lo spazio per incontrare e ascoltare persone che vogliono rivolgersi alla comunità parrocchiale per loro necessità o per loro disponibilità, lo spazio per riunirci durante questo cammino di volontariato. I nostri locali sono luminosi e spaziosi, l’arredamento semplice… ma le sedie sono arancioni! La San Vincenzo continua la sua opera di volontariato promuovendo nel nostro paese progetti di formazione e sviluppo delle capacità della persona e di promo- zione umana; sta anche organizzando nuove modalità di visita e compagnia a persone sole o a famiglie in difficoltà. Teniamoci tutti quanti pronti, riprenderemo a proporre raccolte di generi alimen- tari o di prima necessità durante le Messe della domenica, sicuri dei buoni risultati perché consapevoli che questa non è la carità di alcuni… questa è la carità di tutta la nostra popolazione, di ciascuno di noi che si offre, perché offre qualco- sa di sé agli altri semplicemente e come può. Caritas parrocchiale 15
ENTE MORALE SVO Il cuore di Gesù fonte di amore Nel mese di giugno la Chiesa celebra la solennità del Sacro Cuore di Gesù, una festa che ci fa pensare alla misericordia di Gesù, al suo Cuore come sorgente del suo amore infinito. Nello scorrere del tempo prende sempre più consistenza nelle persone la de- vozione al Sacro Cuore attraverso alcune pratiche come: l’atto di consacrazione, le litanie del Sacro Cuore, l’atto di riparazione, la pratica dei nove primi venerdì del mese… Queste e altre pratiche nutrono profondamente il cuore e la vita di Madre Geltrude. Nelle sue Note Intime del gennaio 1883, contem- plando l’amore infinito di Dio, così scrive: “Poiché questo amore che tanto bramo e sospiro non mi può venire che dal tuo Sacratissimo Cuore, che è la sorgente inesausta del santo e perfetto amore, ad esso mi stringo indissolubilmente, e alla tua presen- za voglio vivere e dimorare per sempre. Sì voglio sempre contemplare quelle fiamme amorose che salgono di continuo dal tuo ardentissimo Cuore, e che sono l’oggetto del tuo ardentissimo amore per me. Alla vista, al contatto di quella fornace d’amore an- che il mio cuore si accenderà, si distruggerà per te; così lo stesso fuoco consumerà due vittime. Potrò dire che anch’io mi sono immolata per Te, come tu, amor mio, ti sei immolato per me”. Questa preghiera ci fa pensare che per Madre Gel- trude il Cuore non indica una parte del corpo di Gesù, ma è tutta la sua perso- na, è lui stesso nella sua essenza più intima e profonda, cioè nel suo immenso amore e nella sua sconfinata carità. Per lei, il Cuore di Gesù rivela, come il Cro- cifisso, l’amore infinito di Dio, per cui stringersi al Cuore di Gesù è abbracciare Gesù Crocifisso. Madre Geltrude ha sempre dimostrato tanta confidenza nel Cuore di Gesù. Dalle sue Note Intime leggiamo: “…Con l’aiuto di Dio voglio corrispondere a tutto ciò che Lui mi domanda; lo spero dal cuore di Gesù, da Lui aspetto ogni 16
bene…”. E ancora: “Si sta bene nel cuore di Gesù; sì in Lui solo si trova la pa- zienza, la quiete, la forza, la pace”. Di tale confidenza ne parla anche alle sue Suore. Scrive ad una Suora: “Ti lascio nel Divin Cuore di Gesù, dove troverai la pace intima del tuo afflitto e povero cuore”. E ad un’altra scrive: “Sprofondati nel Cuore adorabile di Gesù…Egli ti aiuterà, ti illuminerà; abbandonati in quel Cuore e non dubitare mai del suo amore”. E scrivendo ad un’altra così la esorta: “Cara sorella, il tuo Gesù non cessa un momento di amarti; ogni istante della tua vita è un tratto d’amore; e tu avrai in cuore un solo istante per non pensare a Lui e non amarlo? La inco- stanza lasciala alle anime fredde, ai cuori infelici… tu sprofondati in quel Cuore e troverai motivi per sempre amare”. Quando Madre Geltrude, con la comunità nascente pregava nella cappella dell’Istituto davanti al quadro del Sacro Cuore, (quadro che ancora oggi è con- servato nella sua camera nella Casa Madre di Bergamo) non possiamo dimenticare che in quella immagine lei amava contemplare un amore “a caro prezzo”, un amore, cioè, che raggiunge ogni uomo nella sua debolezza, nel suo limite, nel suo peccato. Sapeva vedere, quindi, nel Cuore di Gesù un amore ricco di misericordia e di pazienza, carico di perdono e di carità che brucia e distrugge il peccato del mondo. Di fronte a tanto amore Madre Geltrude, fin da ragazza, sentiva il bi- sogno di rendere “amore per amore” e quindi di associarsi a quel Cuore ferito dai peccati degli uomini “ricambiando” e “riparando” con la preghiera e la pe- nitenza la sete d’amore di Gesù Crocifisso. E’ bello allora pensare che, oggi come allora, la Chiesa, il mondo hanno biso- gno di persone che sanno rivolgersi al Sacratissimo Cuore di Gesù, che sanno “accendersi” per lui e che, da quel Cuore si lasciano plasmare dal suo ardente e infinito amore. Le Suore 17
Errando si impara Pausa relax a Trequanda Rapido itinerario per un viaggio rilassante e di meditazione nel cuore della Toscana tra Siena e Arezzo, “poca” arte tanta spiritualità, per un periodo medio - breve di soggiorno e per chi ha voglia di “staccare” senza doversi affidare a scelte banali. L: Allora, sono pronto per questo lungo fine settimana in Toscana, dove mi porti? Nella lussureggiante Siena, nella maestosa Firenze, nella equestre A- rezzo, nella malvagia Pistoia, oppure nella pendente Pisa? Aspetta, aspetta lo so mi vuoi portare nella fumettosa Lucca! Ho indovinato? F: No, per niente, sono quasi sicuro che dove ti porterò nemmeno lo hai mai sentito nominare. L: E dove nella gialla Prato? F: No a Trequanda. L: A la celeberrima! - 4 ore e mezza dopo – L: Wow che poso pittoresco a 20 min dalla A1, eppure così bello e selvaggio, un para- diso per i cinghiali! E dimmi che opere d’arte ci sarebbero in questa Trequanda… F: Nessuna. L: Nessuna! Non ci credo! F: Nessuna che valga la pena venire fin qui a vedere, a meno che non si sia un appas- sionato oppure uno studioso. L: Eccoci in Trequanda dunque… F: Cittadina molto antica con origine etru- sche costruita sopra una collina. Di pregio, in particolare, il torrione quattrocentesco del castello Cacciaconti e soprattutto la piazza con la chiesa parrocchiale dei santi Pietro e Andrea dalla caratteristica faccia- ta in tufo e travertino a “scacchiera” e costruita dal XIV secolo. All’interno una pala d’altare del ‘400 del senese Giovanni di Paolo, un affresco del XIV secolo 18
con una Madonna in trono fra santi e un affresco dei primi decenni del ‘500 o- pera del Sodoma. L: Bello, ma è tutto qui il relax? F: Trequanda paese è solo il capoluogo di un comune formato da tre principali borghi, (Trequanda, Petroio e Castelmuzio) e numerosi casali e località, an- dando verso l’abitato di Petroio troviamo l’Abbadia Sicille, antica “commenda” dei cavalieri templari costruita a partire dal 1263. L: Siamo ora arrivati a Petroio giusto? Sembra restato fermo al medioevo, an- cora con tutte le vie e le strade come una volta il tutto costruito su una collina quasi a picco su una stretta valletta dove passa un torrente. F: E qui siamo alla seconda tappa dove troviamo in centro le due chiese di S. Pietro e S. Giorgio con la canonica del parroco. Nella prima troviamo un gran- de affresco di scuola senese del ‘400 e nel transetto una lunetta, unico avanzo di un dipinto di Taddeo di Bartolo pittore senese tardo trecentesco. L: Ma qui vedo che nel pa- lazzo Pretorio di questo piccolo paese addirittura è conservato un museo. F: Giusto, si tratta del Museo della terracotta, grande vanto del territo- rio assieme agli ulivi e alle chianine, i Famosi bovini dalla carne pregiata. L: Passeggiare per questi vicoli e assaporare scorci intimi e fantasiosi è un vero piacere, tutto sembra es- sersi fermato in questo angolo di mondo ma… vedo che la fibra ottica è arrivata sin qui. F: Si, ma ora procediamo, verso Castelmuzio altra perla di questo percorso. L: Che bella anche questa Castelmuzio! Un vero borgo ancora racchiuso nelle sue mura, con i suoi vicoli, le sue salite e i suoi… bagni pubblici!? F: E si caro Luciano, hai potuto constatare come questi servizi sono ben curati e tenuti qui a “Castello”, i pochi commercianti rimasti hanno infatti deciso di trasformare il paese in un “Borgo salotto”, arredando alcune aree pubbliche in maniera decorosa e particolarmente domestica. Questo ha portato alcune zo- ne del paesino ad essere effettivamente come appendici di una specie di “casa comune”, in particolare questo scorcio che abbraccia una meravigliosa vista 19
che punta sulla magnifica Pienza, la val d’Orcia, il monte Amiata e il lontano castello di Radicofani. Ma soprattutto sulla chiesa di S.Anna in Camprena, convento noto per contenere affreschi del giovane Sodoma, e per essere stato il Set cinematografico del film “Il paziente inglese”. L: Ah! Si quel cattivo film vincitore di 9 oscar… se non altro ha legato il suo nome a questa località. F: Ma continuiamo visitando la pic- cola chiesetta e il piccolissimo “Museo d’Arte sacra” stanza con all’interno alcune tavole del 3-400. L: Ma qui sembra tutto chiuso, solo la chiesa è aperta. F: Devi sapere che queste chiese e questi tre paesi sono officiati da un solo parroco. L: E da solo si gira tutti questi posti per dir messa? F: Esatto! E pensa che siccome i par- rocchiani sono pochi e sempre più anziani (e che l’impegno nel sociale eccle- siastico di queste terre una volta rossissime è limitato, mentre le spese sono enormi visto il numero di chiese anche antiche da gestire e la dignità con cui tiene a gestire questi luoghi di culto addobbandoli e infiorandoli) questo pove- ro parroco deve anche a lavorare per l’ospedale di Siena, in modo da racimolare i soldi per mandare avanti la parrocchia oberata da debiti e debi- tucci. Se poi tieni presente che per mantenere un minimo di coesione sociale nel paese sia lui medesimo a dover organizzare le feste per il patrono, non ti dico che tipi di spese debba affron- tare per mantenere vivo il folklore locare. L: Ma noi eravamo qui per rilassar- ci giusto? F: Giusto! Prendiamo posto pure in uno dei numerosi agriturismi che sorgono nella zona e godiamoci la rilassante atmosfera di questo ma- re verde e oro, a tratti marroncino delle colline che, come onde, si ri- 20
frangono sugli scogli delle pievi e dei borghi, con un moto, immoto, dalla rilas- sante atmosfera a cui, la sola contemplazione, basta per ritenersi soddisfatti. “E il naufragar m’è dolce in questo mare…” L: Che poeta! F: Ricordo inoltre ai nostri lettori che nelle vicinanze di Petroio è visitabile, quando aperta, l’antica Pieve romanica dell’XI secolo, di S. Stefano a Cenna- no, oltre, poco lontana la bella Val d’Orcia usata come set per alcune scene del Gladiatore, oppure l’ancora più bella Pienza, patrimonio dell’UNESCO per la famosa piazza rinascimentale, oppure ancora Montalcino e Montepulciano campioni del vino rosso e non solo, ma anche l’abbazia di Monte Oliveto e le bellissime Crete Senesi. L: Ma l’invito è soprattutto quello alla meditazione grazie anche al silenzio e al- la pace che garantiscono questi luoghi, oltre alla visita incuriosita e alla scoperta sempre nuova di pa- esi, borghi e opere d’arte, nascosti ma mirabili. F: E ricordiamo le info per una visita generica, ricordando che per accedere alle varie chiese, se chiuse, si può chie- dere all’indaffarato parroco, il quale se dite di essere di S. Vittore Olona, potrebbe ri- servare non poche sorprese alla visita… E ricordate entrando nelle chiese di lasciare una “cospiqua”offerta. Trequanda dista circa 20 minuti in macchina dall’uscita autostradale dell’A1 Si- nalunga Bettolle val di Chiana Samuele 21
Ogni domenica alle ore 10.00 su RADIO PUNTO dopo il radiogiornale Ti- no t’invita all’ascolto della PAGINA DELLA FAMIGLIA: un punto d’incontro su temi di attualità che coinvolgono direttamente o indirettamente la sfera familiare. Ecco gli argomenti delle prossime trasmissioni: 2 giugno Il perché di un lavoro comune sulle povertà 9 giugno Vivo virtuale, ma so far male, adolescenti difficili 16 giugno Come crescere senza stampelle 23 giugno Mobilitata la società civile. A Milano una slot ogni 150 abitanti 30 giugno Ne piccoli ne adulti. Così si può aiutarli 7 luglio Maternità vera, sfida al femminile E-mail: tino.bottazzi@libero.it Radio Punto si può ascoltare alle frequenze FM 88.15 – 89.10 – 88.80 Per chi non avesse la possibilità di muoversi o uscire di casa, ricordiamo che è possibile seguire la S. Messa in streaming sul sito www.livestream.com/radiopunto. Sul sito ufficiale www.radiopunto.it è possibile ascoltare un breve commen- to del parroco al Vangelo della domenica. (lo trovate nel menu – podcasting – gli speciali). Per poter ascoltare Radio Punto anche fuori casa potete scaricare l’applicazione e non perdere i numerosi appuntamenti che la radio propone 22
LO SAPEVI CHE…? Occhio alla truffa! Furto d'identità, phishing, e-mail trappola. In una parola le intramontabili truf- fe online che sono tantissime e molto più pericolose di quanto non si creda. Nonostante l'azione svolta dalla Polizia Postale, è molto difficile riuscire a tute- larsi dalle insidie di questi criminali del web. Nel 2018 sono state 3.355 le persone denunciate, 39 quelle arrestate, 22.687 gli spazi virtuali sequestrati. Via via che Internet continua a espandersi in ogni aspetto della società, le truf- fe online stanno diventando più sofisticate. Quello che le truffe online hanno in comune è che approfittano dell’ingenuità e dell’ignoranza del loro pubblico, dell’empatia, della paura e dell’avidità degli utenti di Internet. A differenza di quanto si possa pensare le più pericolose non sono, però, quelle in cui ti rubano dei soldi. L'inganno che tocca il portafogli (o la carta di credito) reca danni fa- cilmente quantificabili ma a mettere più paura sono quei crimini che non hanno solo risvolti economici o finanziari, ma che pongono a rischio i diritti fondamentali dei cittadini. Il furto di identità e la conseguente sostituzione di persona può creare problemi ad ampio spettro: chi agisce in nome e per conto di un utente ignaro di quel che sta succedendo può determinare situazioni dif- ficilmente risolvibili e spesso destinate ad avere strascichi infiniti. Ecco alcune delle truffe online più sofisticate su Internet. Phishing. Il phishing è un tipo di truffa effettuata su Internet attraverso la qua- le un malintenzionato cerca di ingannare la vittima convincendola a fornire informazioni personali, dati finanziari o codici di accesso, fingendosi un ente affidabile in una comunicazione digitale. Si concretizza principalmente attra- verso messaggi di posta elettronica ingannevoli. Attraverso una e-mail, solo apparentemente proveniente da istituti finanziari (banche o società emittenti di carte di credito) o da siti web che richiedono l'accesso previa registrazione (web-mail, e-commerce ecc.), il messaggio invita, riferendo problemi di regi- strazione o di altra natura, a fornire i propri riservati dati di accesso al servizio. Solitamente nel messaggio, per rassicurare falsamente l'utente, è indicato un collegamento (link) che rimanda solo apparentemente al sito web dell'istituto di credito o del servizio a cui si è registrati. Qualora l'utente inserisca i propri dati riservati, questi saranno nella disponibilità dei criminali. Con la stessa fina- lità di carpire dati di accesso a servizi finanziari on-line, un pericolo più subdolo arriva dall’utilizzo dei virus informatici. Le modalità di infezione sono diverse. La più diffusa è sempre il classico allegato al messaggio di posta elettronica; 23
oltre i file con estensione .exe, i virus si diffondono celati da false fatture, con- travvenzioni, avvisi di consegna pacchi, che giungono in formato .doc .pdf . La truffa del principe nigeriano. E uno dei tranelli più vecchi su internet. La truffa venne alla ribalta negli anni ’90 ed è indicata dall’FBI come “Frode nige- riana” o “419”. Una mail di un sedicente principe della Nigeria vi offre di condividere con lui un’enorme somma di denaro se lo aiutate. Basta che ver- siate un piccolo anticipo per le pratiche burocratiche. La vittima paga, ma non vede mai la somma promessa: c'è sempre qualche problema che richiede altri soldi per risolverlo. Man mano le somme versate si accumulano e possono ammontare a decine o centinaia di migliaia di dollari, euro o franchi. Biglietti falsi. Un’altra popolare truffa online è la frode sui biglietti, in cui i con- sumatori sono indotti a comprare biglietti falsi per eventi sportivi, concerti e altri eventi. I truffatori (o scammer) di solito puntano a eventi di alto profilo i cui biglietti probabilmente vanno esauriti in modo che possano trarre vantag- gio dall’aumento della domanda. Spesso i biglietti che inviano ai clienti hanno codici a barre contraffatti o sono copie duplicate di biglietti legittimi. Altre volte i consumatori non riceveranno alcun biglietto dopo aver pagato. Ransomware Alcune delle truffe online più insidiose riguardano il ransomwa- re, cioè dei virus informatici che rendono inaccessibili i dati dei computer infettati e chiedono il pagamento di un riscatto (in inglese ransom) per ripristi- narli. In un attacco ransomware, gli hacker installano malware (cioè un programma per danneggiare il nostro pc) che limita l’accesso di una vittima ai loro file. Al posto del classico sfondo vedremo comparire un avviso che sembra provenire dalla polizia o da un’altra organizzazione di sicurezza e propone un’offerta. In cambio di una password in grado di sbloccare tutti i contenuti, in- tima di versare una somma di denaro abbastanza elevata (comunque quasi sempre sotto i 1.000 euro): in genere la moneta usata è il bitcoin, la valuta e- lettronica. L’obiettivo dei malintenzionati è, quindi, quello di batter cassa. Il governo di Atlanta è stato colpito da un attacco di ransomware nel 2018 e, se- condo un rapporto Wired, è costato alla città più di $ 2,6 milioni. Uno dei principali canali di diffusione dei ransomware sono gli annunci pubblicitari dei siti con contenuti per adulti. Ma vengono usate anche e-mail che ci invitano a cliccare su un determinato link o a scaricare un certo file: posta elettronica che viene mascherata in modo che risulti inviata da qualcuno di cui ci fidiamo, ad esempio un collega di lavoro o un amico. 24
Nel peggiore dei casi, le frodi ransomware minano il senso di sicurezza e privacy della vittima. In una terrificante variante, i malintenzionati rivendicano via email di aver ottenuto l’accesso alla webcam mentre la vittima guardava si- ti per adulti. L’annuncio, che è sostenuto dalla ripetizione della password dell’utente nell’email, è un mezzo per ricattare: inviaci bitcoin o inviamo il fil- mato a tutti i tuoi contatti. La realtà? Manipolazione pura. I truffatori non hanno dossier di filmati. Non hanno nemmeno mai violato le tue informazioni: la password che si sono vantati di avere non è stata rubata, ma raccolta, presa da database disponibili pubblicamente di password e e-mail trapelate. Quindi non c’è bisogno di coprire la fotocamera del portatile. Frode sulla carta di credito. Nonostante sia le società che gestiscono i circuiti delle carte di credito che le piattaforme che incassano il denaro (online ma an- che offline) adottino le regole più ferree per evitare problemi sulle carte di pagamento, incappare in una frode non è così infrequente. Va detto comun- que che tutti i circuiti di carte di credito hanno delle assicurazioni mediante le quali i fondi sottratti vengono rifondati ai legittimi proprietari. In altre parole, nonostante di fronte a una carta di credito clonata o rubata sia facile farsi prendere dal panico, bisogna sapere che è possibile ottenere facilmente il rim- borso totale delle spese effettuate dai malintenzionati. Le statistiche di questo tipo di reati segnalano che le transazioni più pericolose sono quelle effettuate via Internet o per telefono quando non è necessario esibire fisicamente la car- ta. Le truffe vengono compiute attraverso l'utilizzazione del numero della carta di credito che viene riprodotto illegalmente su carte "clonate" che ven- gono utilizzate sia per lo shopping tradizionale sia per il commercio elettronico. Per impedire ciò le società che gestiscono le carte stanno adottando dei sofi- sticati sistemi anticontraffazione per le carte di ultima generazione. Nel frattempo, però, bisogna non perdere mai di vista la propria carta (per evitare che i dati possano essere memorizzati e successivamente trasferiti su carte clonate) quando si pagano i propri acquisti e seguire precauzioni particolari per il commercio via Internet. “La prima volta che m’inganni la colpa è tua, ma la seconda volta la colpa è mia.” (Proverbio arabo) Vale 25
DALLA DIOCESI Dialogo tra religioni L’Arcivescovo scrive ai musulmani per la fine del Ramadan, richiamando il si- gnificato del recente incontro tra il Papa e l’Imam di Al-Azhar: «Continuiamo a lavorare insieme nel costruire relazioni pacifiche e fraterne, ottenendo come frut- to l’armonia anche qui nella Milano sempre più società plurale» Carissimi fedeli musulmani, mi rivolgo a voi nell’imminenza della grande festa di Eid Al-Fitr, con cui chiudete il mese sacro di Ramadan. Mi rivolgo a voi come fratelli e vi ringrazio per la testimonianza di fede che ci avete dato in questi giorni, con la vostra fedeltà al digiuno, alla preghiera, alla carità per i più poveri. Papa Francesco e Ahmad Al-Tayyib, il grande Imam della moschea di Al-Azhar – che ho recentemente visitato, in occasione di un mio viaggio in Egitto con i preti giovani della Diocesi ambrosiana – ci hanno invitato nell’incontro comune ad Abu Dhabi lo scorso 4 feb- braio «a restare ancorati ai valori della pace, a sostenere i valori della reciproca conoscenza, a ristabilire la saggezza, la giustizia e la carità». Questo mese di Ramadan è stato l’occasione per dare concretezza a questi impegni, lavorando assieme qui a Milano per testimoniare che il dialogo tra le religioni abramitiche è un bene, non soltanto per i credenti, ma per l’intera comunità umana. Come afferma il documento di Abu Dhabi, è nel nome di Dio che Al-Azhar e la Chie- sa cattolica dichiarano di adottare la cultura del dialogo come via, la collaborazione comune come condotta, la conoscenza reciproca come metodo e criterio. È nel nome di Dio e nell’esercizio della preghiera che tutti insieme esprimiamo il desiderio che si realizzi una pace universale di cui possano godere tutti gli uomini della ter- ra. 26
Il messaggio del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, che allego al mio saluto, richiama le tre linee guida che Papa Fran- cesco ha evidenziato per un proficuo dialogo tra persone di diverse religioni: «il dovere dell’identità, il coraggio dell’alterità e la sinceri- tà delle intenzioni». Sono sicuro che queste regole hanno preso forma e concretezza in particolare in quei luoghi in cui alcuni di voi sono stati ospiti per i momenti significativi del mese di Ramadan presso parrocchie o comunità cattoliche. Proprio questa ospitalità ha permesso di mostrare a tutti che il primo obiettivo che condivi- diamo è quello di credere in Dio, di onorarlo e di chiamare tutti gli uomini a credere che il mondo che abitiamo dipende da un Dio che lo governa, che ci ha creati e ci ha concesso il dono della vita, dan- doci come impegno la custodia della sua opera. Continuiamo a lavorare insieme nel costruire queste relazioni paci- fiche e fraterne, dando in questo modo testimonianza al Creatore Onnipotente al quale rendiamo culto, ottenendo come frutto l’armonia anche qui nella Milano sempre più società plurale. Dob- biamo lavorare per irrobustire quelle attitudini di incontro e di dialogo, di ascolto reciproco e di rispetto, di collaborazione nel ri- spondere ai bisogni e nel cercare la pace, che già sono presenti ma rischiano di essere logorate dal clima di tensione e di non rispetto che la comunicazione, anche politica, in queste settimane ha se- minato a piene mani. In un atteggiamento di preghiera e di stima, vi saluto Milano, 4 giugno 2019 monsignor Mario DELPINI Arcivescovo di Milano 27
L’ANGOLO DEL NUTRIZIONISTA Una vitamina indispensabile per la vita La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile indispensabile per l’organismo, già più di un secolo fa infatti ci si era resi conto della sua im- portanza e che la sua carenza era causa di una patologia mortale (lo scorbuto). Ad oggi, sono state scoperte molte altre importanti funzioni che essa svolge: è un potente antiossidante e coadiuva l’assorbimento del ferro nell’intestino, partecipa alla sintesi del collagene (una proteina adibita alla rigenerazione del tessuto connettivo di pelle, legamenti e ossa), aiuta a combattere condizioni di stress e recenti studi confermano che sia una valido aiuto nelle terapie antitu- morali. Ancor più nota è la sua efficacia immuno-protettiva contro le infezioni batteri- che. Alla luce di quanto appena decritto, risulta evidente come tale vitamina sia fondamentale per la vita, tanto che la maggio parte degli animali è in grado di sintetizzarla, fanno eccezione, alcune specie tra cui il porcellino d’india, il pipi- strello, le scimmie e l’uomo. Il nostro fabbisogno quindi può essere soddisfatto solo attraverso l’alimentazione e trattandosi poi di una vitamina idrosolubile, cioè che l’organismo riesce a trattenere per non più di 3-4 ore, non è raro diventarne carenti. Per questo motivo andrebbe assunta più volte nell’arco della giornata. Le fonti ideali dove trovarla sono prodotti freschi quali frutta e verdura (la Vi- tamina C è molto instabile al calore e rischia di essere distrutta con la cottura dei cibi), quali kiwi, agrumi, fragole, papaya, ortaggi a foglia verde, broccoli, pomodori, etc. Considerata però la non freschezza dei nostri alimenti, conservati per lunghi mesi in serre prima di arrivare sulle nostre tavole e l’instabilità di questa vita- mina, potrebbe valere la pena ipotizzare di integrarla con un integratore alimentare che tra l’altro è tra i meno costosi. Ma quanta assumerne? La dose consigliata dai parametri nazionali ed europei è di circa 60-90 mg/gg. tuttavia, tale quantitativo risale ai primi studi effettuati sulla Vitamina C, quando era nota per lo più come causa di prevenzione dello scorbuto. Dati i numerosi benefici emersi negli ultimi decenni e considerato quanto indispensabile sia per il nostro organismo, recenti studi confermano che un quantitativo adeguato si aggira intorno a 1-2 grammi, distribuiti nell’arco della giornata o assunti in formulazione retard. Prof. Andrea Fossati 28
ARCHIVIO PARROCCHIALE BATTESIMI Sono entrati nella comunità cristiana, la Chiesa, con l’impegno dei loro ge- nitori e dei padrini a credere in Cristo e nella fede cattolica: 11 Francesco di Farano Fabrizio e Giannola Giuseppina 12 Emma di Sabia Rocco Roberto e Casa Roberta 13 Martina di Maronati Marco e Micheli Monica 14 Megan Luna di Garcia Rodriguez Alexander e Accorinti Anna 15 Gabriel di Merico Giuseppe e Pitronaci Veronica 16 Vanessa di Sarni Pietro e Boyanova Desislava Raycheva 17 Lucia Esmeralda di Casoli Stefano Andrea e Dei Alessandra 18 Arianna di Recalde Paterson e Sanchez Irina UNITI IN MATRIMONIO Hanno assunto l’impegno di formare la famiglia con amore perenne e ispira- to al vangelo: 1 Montoli Simone con Meroni Giulia 2 Dell’Erba Marco con Longo Giuliana 3 Sacchetti Matteo con Modirca Elena DEFUNTI La nostra preghiera di suffragio interceda presso Dio, perché, nella sua miseri- cordia e perdono, conceda la vita eterna: 42 Morelli Francesca di anni 90 43 Bosani Enrica di anni 77 UN GRAZIE PER CHI SI È RICORDATO DELLA PARROCCHIA: S. Messe € 890 - Matrimoni € 600 - Funerali € 500 –-Mercatino Missionario € 150 – Condòmini Via Foscolo n. 16, per rosario mese di maggio € 100. DEL CENTRO GIOVANILE Gruppo Amichevolmente € 250 29
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